Diapositiva 1

Transcript

Diapositiva 1
Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008
3 Fatto di Napoli; Callejon e Hamsik stendono il Catania;
4 Il punto sulla serie A, è successo nell’11° giornata;
8 Inter e la maledizione del dopo Mourinho;
9 Un occhio all’estero, Premier, Liga, Bundes e Ligue 1;
10 Fatto di Calciomercato, le ultime trattative;
11 Supersfida, Pirlo VS Modric;
12 Scommetiamoci Su e Indovina Chi?
13 L’Italia che Verrà, il Messico fa fuori gli azzurrini;
14 Campionato Primavera; la 6° Giornata;
16 Fatto di Pallanuoto;
18 Fatto di Tutti gli sport;
20 Sport e Cinema, avete mai visto” Million Dollar
Baby”?
2
Allo stadio San Paolo di Napoli é andato di scena l'anticipo
tra Napoli e Catania, in programma il 2 Novembre, valido per
l'undicesima giornata di campionato. Il Napoli dopo la
vittoria
faticata
a
Firenze
si
presenta
con
Insigne, Hamsik e Dzemaili dal primo minuto. Il Catania con
Maxi Lopez al posto dell’infortunato Bergessio. Il Catania
parte molto aggressivo, ma la prima occasione da gol è
per Higuain, che sfiora la traversa su cross di Hamsik. Minuto
15, la partita si sblocca con Callejon, che dal limite dell’area
calcia in maniera stupenda con palla sotto l’incrocio. Passano
5’ ed ecco il 2-0 partenopeo con Hamsik, che servito da
Insigne realizza con unAndujar ancora incolpevole, che ha
solo il tempo di vedere il tiro. Tutti pensano, che la partita sia
finita, e invece ecco la reazione rabbiosa dei siciliani, che al
minuto 25 trovano la rete con Castro, che conclude un ottima
azione d’attacco. Il primo tempo termina cosi, con il risultato
di Napoli 2 Catania 1. Una partita spettacolare, che ha offerto
3 reti imparabili per i portieri con stupende giocate.
Il secondo tempo ricomincia e dopo 9’ è ancora il Napoli, che cerca la
via del gol con Higuain, ma Andujar chiude in angolo. Nel giro di
mezz’ora i padroni di casa hanno altre ghiotte occasioni con i propri
giocatori offensivi, ma senza riuscire a incrementare il vantaggio per
merito di Andujar. Iniziano le girandole delle sostituzioni, ma il
risultato non cambia. La partita termina cosi. Napoli 2 Catania 1, le tre
marcature di questo match sono state frutto di grandi giocate con tiri
imparabili. Altri 3 punti per gli azzurri, che si avvicinano alla Roma
(impegnata nel posticipo a Torino) e riagganciano la Juventus
(vittoriosa nell’anticipo contro il Parma). Ora i partenopei dovranno
pensare a mercoledì, quando al San Paolo arriveranno i francesi del
Marsiglia, per poi terminare il tour de force contro la Juventus
domenica. Per gli etnei la prova è stata convincente, ma purtroppo
per loro tornano in Sicilia senza punti, e con una classifica da
migliorare.
Stefano Limongelli
L’undicesima giornata di campionato ha regalato altre emozioni ed è partita con un sabato da urlo. Prima la Juventus ha battuto
un buon Parma al “Tardini” con il risultato di uno a zero firmato Paul Pogba, che su una traversa colpita da Quagliarella ha
ribadito in rete da pochi metri. Mentre sono state scintille nel sabato sera. Il Napoli ha avuto la meglio sul Catania grazie ai gol
del solito Callejon e di Hamsik, a cui nulla ha potuto il gol catanese di Castro per il due a uno finale. Ma mentre i partenopei
raccoglievano i tre punti il Milan di Allegri si inceppava per l’ennesima volta. Questa volta a spedire i diavoli all’inferno sono stati
gli uomini di Montella, che hanno affondato il Milan per due reti a zero. Ora i rossoneri sono in una crisi nera e la fiducia per
Allegri è appesa a un filo.
La Roma, nel posticipo domenicale, dopo aver battuto il record italiano di vittorie consecutive dall’inizio del campionato non
riesce ad eguagliare il record europeo stabilito dal Tottenham Hotspurs negli anni '60 che vinse le prime undici partite di Premier
League. I giallorossi frenano la loro marcia all' "Olimpico" di Torino contro i granata. Finisce uno a uno, a Strootman risponde
Cerci. Secondo gol subito per De Sanctis che costa il primo pareggio alla squadra di Garcia.
Gara di mezzogiorno disputata al “Picchi” di Livorno, con i padroni di casa che regolano l’Atalanta per uno a zero.
Vibrante anche la domenica pomeriggio e non amara di sorprese. La Lazio non riesce proprio ad ingranare e perde, ancora una
volta, in casa contro il Genoa per due reti a due. Petkovic ora avrà molto da lavorare per rialzare la china.
Sorprendente la vittoria del Sassuolo che si impone a “Marassi” contro la Sampdoria per quattro reti a tre. In questo match
pirotecnico la spuntano nel finale gli uomini di Di Francesco, sopra le righe Berardi che realizza una tripletta.
Si rialza subito l’Inter di Mazzarri, dopo il pareggio a Bergamo i nerazzurri vincono un’importante gara ad Udine contro i
bianconeri di Guidolin. Palacio, Ranocchia e Alvarez abbattono l’Udinese. Inter che ora si trova al quarto posto insieme al
sorprendente Verona, che anche quest’oggi vince al “Bentegodi” contro il Cagliari. I veronesi non si fermano più, giocano bene e
hanno la meglio anche contro gli isolani. Toni e Jankovic fanno gioire Mandorlini, inutile il gol della bandiera del capitano
cagliaritano Daniele Conti.
La giornata si concluderà al “Renato Dall’Ara” nel monday night di giornata, dove il Bologna se la vedrà con il Chievo. Due
squadre che hanno un bisogno disperato di punti non solo per la classifica ma soprattutto per rialzare il morale e l’autostima.
Dario Mainieri
4
PARMA – JUVENTUS 0-1
Tre punti importantissimi per la squadra di Antonio Conte che espugna di
misura il Tardini. La squadra bianconera in vista della sfida contro il Real Madrid
di martedì preserva Bonucci, Pirlo eLlorente. Donadoni manda in campo la sua
squadra tipo, con la carta Biabiany per scardinare la difesa avversaria. Il Parma
interpreta molto bene la partita creando qualche grattacapo alla difesa ospite
costringendo Tevez e compagni e non proporre un bel gioco. La svolta della
partita si presenta con l’ingresso in campo delle geometrie di Pirlo unite ai
lampi di genio dell’attaccante napoletano Quagliarella, che dopo qualche
minuto si inventa un tiro imparabile da fuori area che impatta sulla traversa e
finisce sui piedi di Pogba che non sbaglia e sigla il gol partita. Gli uomini di
Conte mantengono non perdono terreno nei confronti della Roma ritrovando
anche una difesa solida che non subisce gol da 332 minuti.
NAPOLI – CATANIA 2-1
Al San Paolo il Napoli non perde terreno nei confronti della Roma e rimane a
braccetto della Juventus. Il tecnico spagnolo, Rafa Benitez, applica il
turn over in vista della Champions e preferisce Fernandez a Cannavaro,
diventato ormai ultima scelta, ad affiancare Albiol ed Insigne al posto
di Mertens. Tra le file del Catania a colmare l’assenza di Bergessio c’è Maxi
Lopez.
Gli azzurri partono subito forte ed al 15’ ed al 20’ Callejon ed Hamsik con due
magie dal limite mandano il Napoli sul 2 a 0. La partita sembra essere subito in
discesa con la squadra ospite destinata ad un’altra goleada dopo quella subita
allo Juventus Stadium, ma 5 minuti dopo sugli sviluppi di un’ottima azione
corale Castro accorcia le distanze consentendo alla squadra di rimanere in
partita fino alla pausa. Ad inizio ripresa Di Canio manda in campo Keko ma è
l’estremo difensore Andujar a rubare la scena a tutti con interventi strappa
applausi su Higuain, Hamsik eAlbiol. Il Napoli controlla la partita giocando
sempre nella metà campo avversaria rischiando solo una volta, su una
conclusione di poco al lato di Keko. Altra delusione per la squadra
di Pulvirentiche rimane a quota 6 in classifica.
MILAN – FIORENTINA 0-2
Quinta sconfitta in campionato per la banda Allegri e Milan sempre più in
pianta stabile nella parte destra della classifica. Un punto nelle ultime tre
giornate, un Balotelli irriconoscibile ed un gioco di scarsa qualità sono i deficit
principali dei rossoneri che pian piano stanno abbandonando le direttive del
loro allenatore. La squadra di Montella, che con l’assenza di Cuadrado passa al
4-3-1-2, espugna San Siro con un gol per tempo: al 27’ della prima frazione ci
pensa Vargas su punizionedeviata in maniera decisiva da Muntari. Nella ripresa
è Borja Valero a timbrare il cartellino al 73’che, sugli sviluppi di un’ottima
discesa di Joaquin, ribadisce in rete una sciagurata respinta di Gabriel. Galliani
sul doppio svantaggio lascia lo stadio sotto una pioggia di contestazioni ed il
Milan non riesce a reagire sul campo. Viola ora al 6° posto a -1 da Inter e
Verona mentre il Milan annuncia il ritiro anticipato per uscire dalla crisi.
5
LIVORNO – ATALANTA 1-0
Al Picchi la squadra di Nicola ritrova il successo dopo quasi 2 mesi con una
rete di Paulinhoall’11’. La squadra di casa sceglie Siligardi al posto
di Emeghara a comporre il tandem con l’autore del gol,
mentre Colantuono conferma Livaja a far coppia con Denis. La squadra
amaranto parte subito forte e trova il gol dopo undici
minuti con Paulinho che su assist di Greco brucia Consigli con un diagonale
dal limite. I bergamaschi cercano di reagire e reclamano un rigore su un
entrata di Emerson su Moralez in area di rigore ma Russo non giudica
l’intervento falloso e pochi minuti dopo espelle Carmona per doppia
ammonizione. Per gli uomini di Colantuono la partita si mette in
salita e riescono a far ben poco contro un buon Livorno che ne finale
colpisce un palo con Duncan. Tre punti d’oro per i padroni di casa e sesto
KO in campionato per gli ospiti.
UDINESE – INTER 0-3
Nerazzurri sbancano il Friuli con un netto 3 a 0. La squadra di Mazzarri vola
quarta in classifica a meno 6 dalle seconde Napoli e Juventus, mettendo in
scacco la squadra di Guidolin dal primo all’ultimo minuto. Nerazzurri che
scendono in campo con la squadra tipo con Samuel a guidare la
retroguardia, mentre Guidolin sceglie Pereyra per sopperire all’assenza di
Basta. Il solito Palacio al 25’ sblocca la gara con un preciso colpo di testa e
quattro minuti dopo Ranocchia sigla il raddoppio facilitato da un’uscita non
felice di Brkic. Gli ospiti sono padroni della gara costringendo Di Natale e
compagni ad una partita mediocre. Nel finale Alvarez sigilla la partita.
LAZIO – GENOA 0-2
Piena crisi in casa Lazio dove Pektovic lascia a fine partita l’Olimpico tra i
fischi. Il Genoa fa crollare l’imbattibilità casalinga dei biancocelesti e sale in
8° posizione trascinati dal bomber Gilardino. Pektovic manda in campo una
formazione completamente rivista e lascia fuori Hernanesper affidarsi
all’imprevedibilità
di
Pereirinha
e
Felipe
Anderson,
mentre Gasperini dispone i sui 11 titolare. Primo tempo dominato dalla
squadra di casa che va vicina al vantaggio in più di un occasione ma Perin si
fa trovare pronto. Nella ripresa cambia il canovaccio del
match: Gasperinigetta nella mischia Fetfatzidis al posto di Marchese ed è il
nuovo entrato a confezionare l’assist per il vantaggio rossoblù siglato
da Kucka al 60’. I liguri amministrano il vantaggio con ordine non
esponendosi a molti pericoli e 10 minuti dopo trovano un calcio di rigore
causato da Ciani trasformato da Gilardino. La Lazio prova a reagire
con Klose ma sbilanciata rischia di incassare il terzo. Nello spogliatoio
biancoceleste non tira buona aria e l’emblema è rappresentato dai 90
minuti trascorsi in panchina da Hernanes ormai ai ferri corti con la società.
VERONA – CAGLIARI 2-1
Verona da record! La squadra di Mandorlini inanella la sesta vittoria consecutiva tra le mura
amiche ed eguaglia il Verona targato Malesani della stagione 2001/02. La 5° posizione a
braccetto con l’Inter, quarta, a -6 dai piani alti della classifica sono numeri che fanno sognare
un’intera città trascinata dall’ariete intramontabile Luca Toni. I padroni di casa devono fare a
meno di Martinho, sostituito egregiamente da Jankovic mentre gli ospiti contano le assenze
di Pinilla e Cossu.
La squadra di Mandorlini parte subito forte e all’8’ Luca Toni anticipa difensori e portiere ed
insacca con un preciso colpo di testa, dimostrando una forma invidiabile. Gli ospiti non riescono
a reagire e i gialloblù comandano la partita fino alla fine dei primi 45 minuti. La squadra di Lopez
nella ripresa parte subito bene sfiorando il gol con Avelar ma al 57’ Jankovic triangola
con Romuloe firma il raddoppio. Il Cagliari manda in campo Ibarbo con il tentativo di riaprir la
partita ma il gol arriva con Conti dopo il 90’ a tempo ormai scaduto. Il sogno continua..
SAMPDORIA – SASSUOLO 3-4
Il pubblico del Marassi viene rimborsato da una pioggia di gol sul rettangolo verde. Sette reti, sei
delle quali nei secondi 45 minuti, tanto spettacolo e due squadre che si sono affrontate a viso
aperto quasi non curanti dell’aspetto difensivo. Delio Rossi può contare su i suoi 11 mentre
i neroverdidevono fare a meno di Zaza, che sconta l’espulsione rimediata contro l’Udinese,
sostituito da Floro Flores. Partita subito frizzante con Eder che al 7’ impensierisce la difesa
avversaria con un tiro da fuori a cui trova risposta una punizione pungente di Floro Flores, ma
sono i blucerchiati a portarsi in vantaggio al 19’ con Pozzi che si fa trovare pronto sulla torre di
Costa sugli sviluppi di una punizione. L’attaccante infila in rete da posizione ravvicinata e la
prima frazione di gioco si conclude sull’1 a 0. Secondo tempo a cardiopalma: al 49’ Berardi firma
il pareggio e dopo 2 minuti anche il vantaggio su calcio di rigore, con relativa espulsione per
doppia ammonizione ai danni di Costa. La Samp in 10 sbanda ed al 63’ subisce il triplo
svantaggio con Floro Flores. La partita sembra segnata ma Eder riapre la pratica accorciando le
distanze 2 minuti dopo. Gli ospiti sembrano accusare il colpo e gli uomini di Rossi prendono
coraggio e all’81’ De Silvestri trova un pari clamoroso. 3 a 3 ma non finisce qui: all’89’
Domenico Berardi fa esplodere Sassuolo firmando su rigore un vantaggio storico. 3 a 4 che
lancia la squadra di Di Francesco a credere nella salvezza.
TORINO – ROMA 1-1
Niente record europeo per la squadra capitolina, il Totthenam del 1960/61 rimane il solo ad aver
conquistato 11 successi di fila. I Giallorossi si fermano sull’1 a 1 in casa del Toro mettendosi cosi
in tasca il record italiano di vittorie consecutive, ben 10. La squadra di Ventura scende in campo
decisa per rompere l’imbattibilita degli uomini di Rudi Garcia che devono fare a meno dei
lungodegenti Totti e Gervinho, ormai prossimo il suo rientro, unita all’indisponibilità
di Castansqualificato. Burdisso prende posto nella retroguardia ospite e Pjanic, sostituito
da Brtadley a centrocampo, scalza Ljajic, relegato in panchina, nel tridente offensivo
con Borriello e Florenzi.Partita che inizia su ritmi blandi ma è la Roma a controllare ed al
29’ Strootman firma il vantaggio su assist di Miralem Pjanic. Il primo tempo si chiude senza tanti
sussulti e seconda frazione che si apre con un Toro più coraggioso consapevole di poter far male
alla difesa giallorossa e al 63’ il migliore dei granata, Alessio Cerci, firma il pareggio. La squadra
di Ventura cerca il vantaggio e la squadra di Garcia cerca di controbattere ma il risultato rimane
invariato. Nel finale la capolista richiede due rigori ai danni di Pjanic e Maicon senza ottenere il
tiro dagli 11 metri. Un momento di appannamento per la Roma che perde due lunghezze nei
confronti di Napoli e Juventus ora a -3.
Ferruccio Montesarchio
In principio fu Benitez, costretto a giocare un derby contro il Milan di
Ibrahimovic con una formazione di adolescenti con Obi e Nwanko a far
diga a centrocampo e Biabiany e Coutinho. Era il finire dell'anno 2010,
era la stagione post Triplete e l'Inter poteva contare anche su campioni
del calibro di Milito, Samuel, Sneijder, Maicon e Thiago Motta.
Purtroppo quell'anno questi fior di calciatori vantarono molte più
presenze sul lettino dell'infermeria che sul rettangolo verde. Il buon
Rafa fu subito accusato di una preparazione sballata e questa fu solo
una delle molteplici cause che portarono al divorzio prematuro del
tecnico.
Nel mezzo ci sono stati in serie: Leonardo, Gasperini, Ranieri e
Stramaccioni ma la musica è rimasta sempre la stessa. Emblematica la
scorsa sciagurata stagione del giovane Stramaccioni costretto a
chiudere il campionato con "nonno" Rocchi in attacco, l'acerbo Benassi
a centrocampo e il giovane Pasa (tra l'altro mediano della Primavera) in
difesa con ai box: Cassano, Milito, Palacio, Zanetti e Kovacic solo per
fare qualche nome di una lista infinita.
Il presente ora dice Walter Mazzarri. Nel biglietto da visita
dell'allenatore toscano la voce infortuni era sempre contrassegnata da
uno spazio vuoto. Infatti nella carriera del tecnico mai nessun suo
calciatore ha passato più tempo del dovuto in infermeria
permettendogli così di fare affidamento per lo più sempre del suo
undici titolare. Questa sua caratteristica ha da sempre fatto sprecare
fiumi di elogi per lui e il suo fido preparatore atletico rei di aver
adottatto un perfetto metodo d'allenamento. Purtroppo per i colori
nerazzurri anche con lo specialista Mazzarri la musica non è, ahimè,
cambiata. Milito in pratica non ha mai giocato, Icardi sarà a breve
operato, e Campagnaro e out già da un pò. In ultimo la trasferta di
Udine nonostante la gioia per una bellissima vittoria conseguita ha
portato in dote gli infortuni di Samuel, Jonathan e Ranocchia, tutti
derivati da problemi muscolari.
Adesso si è giunti a due possibili epiloghi, il primo suppone che il mai
dimenticato Josè Mourinho abbia lanciato una maledizione contro i
suoi successori mentre il secondo si pone un quesito: non è che siano
un pò troppo comodi i lettini di Appiano Gentile?
8
Antonio Greco
Premier league
Il big match della decima giornata vede la netta vittoria dell’Arsenal contro il Liverpool. La squadra di
Wenger con due gol per tempo, uno di Cazorla e l’altro dell’astro nascente Ramsey, regola Gerrard e
compagni e si portano momentaneamente a +4 in classifica proprio sui rossi di Anfield. Riprendono la
propria marcia le squadre di Manchester. La squadra di Pellegrini regola con un perentorio 7-0 il
Norwich, mentre lo United vince 3-1 contro il Fulham in trasferta, con reti di Valencia, Rooney e Van
Persie. Perde il Chelsea di Mourihno contro il Newcastle, le reti che condannano i Blues alla seconda
sconfitta in campionato portano la firma di Yoan Gouffran e Remy. Ottimo il pareggio per 1-1
delSouthampton contro lo Stoke City. Tottenham che pareggia 0-0 contro un ottimo Everton, 7° in
classifica In chiave salvezza importante vittoria del Cardiff che batte 1-0 lo Swansea in un vero e
proprio spareggio. Il Sunderland di Giaccherini perde ancora 1-0 contro l’Hull City. Ultimo il Crystal
Palace che perde 2-0 contro il West Bromwich.
Liga BBVA
Tutto invariato nelle prime tre posizioni, Il Barcellona grazie ad un gol allo scadere dell’ex friulano Sanchez
riesce a battere l’Espanyol facendo suo il derby catalano. L’Atletico di Simeone batte 2-0 l’Atletico Bilbao
portandosi a -1 proprio dai Blaugrana. Il Real Madrid di Ancelotti domina per 53’ minuti il Rayo Vallecano
con reti di Cristiano Ronaldo, doppietta, e Benzema, ma deve subire la parziale rimonta con due rigori
realizzati da Jonathan Viera. Risale il Valencia che batte 1-0 il Getafe. Posticipi domenicali, che vedranno di
fronte Levante e Granada, Malaga Betis Siviglia. Chiude lunedi sera il posticipo Elche Villareal.
BUNDESLIGA
Tutto invariato o quasi in Bundesliga, con le due di testa, Bayern Monaco e Borussia Dortmund, divise da un
solo punto, che vincono le rispettive sfide, anche se in modo differente . Gli uomini di Kloop vincono con
un roboante 6-1 l’anticipo del venerdì contro lo Stoccarda con tripletta di Lewandoski e gol di
Reus, Papastathopoulos e Aubameyang . La squadra di Guardiola invece batte in rimonta 2-1 l’Hoffenaim
con le reti di Mandzukic e Muller. Perde terreno il Bayer Leverkusen terzo in classifica a 25 punti battuto 1-0
dal fanalino di codaBraunschweig. Balzo in avanti del Borussia Monchengladbach in ottica Europa League,
vincendo 2-0 contro l’Amburgo.Bene anche lo Schalke 04 di Boateng, la squadra di Gelnsenkirken batte in
trasferta 2-0 l’ Herta Berlino. In chiave salvezza importanti vittorie per l’Augusta che batte il Mainz per 2-1, e
del Friburgo che batte 3-0 il Norimberga.
Ligue 1
In attesa del posticipo domenicale che vedrà di fronte Lille e Monaco, rispettivamente terza e seconda in
campionato, il Paris Saint Germain, con una doppietta di Cavani batte il Lorient nell’anticipo del venerdi, le
altre reti che fissano il punteggio sul 4-0 finale portano la firma di Lucas e dell’ ex romanista Menez.
Momentaneamente i parigini sono da soli in cima alla classifica. Risale il Bordeaux che batte in trasferta il
Nizza per 2-1 con reti di Sertic ed Obraniak. Bene anche il Lione che batte il Guingamp con due reti, che
fissano il punteggio sul 2-0 finale, nei primi 15’ minuti. In ottica europea da registrare la bella vittoria del
Reims contro il Bastia per 4-2. Giornata di campionato amara per l’allenatore italiano Ravanelli, dopo
l’ultima sconfitta del suo Ajaccio in casa per 3-1 contro il Valenciennes, la dirigenza decide di esonerarlo.
Lino Iorio
9
Juventus, sguardo alla Russia: c’è Dzagoev!
Nonostante sia attesa da due partite delicatissime contro RealMadrid e
Napoli, la Juventus ha sempre un occhio sul calciomercato in entrata.
Questa volta il nome nuovo è quello di Ivan Dzagoev, trequartista talento del
CSKA di Mosca.
Dzagoev, 23 anni, può ricoprire tutti i ruoli offensivi sia di trequartista che di
esterno ma anche da seconda punta.
Già due anni fa sia la Juventus che il Maanchester United bussarono
alla prta dei russi che però spararono alto: ben 30 milioni per il talento russo.
Ora però le cose sembrano cambiate e il prezzo è sceso di molto, la Vecchia
Signora è pronta ad approfittarne.
Inter, Basta e Muriel nei piani di Mazzarri.
L’esterno serbo e l’attaccante colombiano sono due degli obiettivi per il 2014
da parte della società nerazzurra.
L’interesse per Basta non è una novità, visto che Mazzarri lo aveva richiesto
anche in estate, anche se l’Inter ci ha provato senza successo, il discorso
potrebbe riaprirsi gia a gennaio in caso di buona offerta.
Per quanto riguarda Muriel il discorso è più complicato vista l’età (22) e il
costo del cartellino ( quasi 20 milioni).
Il colombiano però è uno dei pallini di Thohir, ma molto dipenderà da come
l’Inter chiuderà la stagione e se si qualificherà o meno per la Champions.
Milan, idea Xabi Alonso per il centrocampo.
Dopo aver fatto partire il miglior regista degli ultimi 10 anni a parametro
zero, parliamo ovviamente di Pirlo, il Milan punta ad un altro grandissimo
regista per Gennaio sempre a parametro zero: si tratta di Xabi Alonso
del Real Madrid.
Il giocatore spagnolo è al momento ai box per un infortunio, ma non
sembra voler rinnovare, anzi quasi certamente non lo farà.
Ecco allora che il Milan è alla finestra per portare il centrocampista
a Milanello, ma c’è da battere la concorrenza spietata di Juventus e
Chelsea, le quali già hanno sondato il terreno per il centrocampista
madrileno.
Giuseppe Memoli
10
Il 5 novembre 2013 alle ore 20.45 andrà in scena allo “Juventus Stadium” Juventus-Real Madrid. Un derby
europeo, con il Real Madrid che parte con un po’ di vantaggio, vista la classifica e le ultime prestazioni. La
Juventus, dalla sua parte, dovrà fare una gara di grande sacrificio non sbagliando nulla. Questa è l’ultima
(forse) chiamata per gli uomini di Conte, che se vogliono andare avanti in Europa devono battere i colossi
spagnoli. Sarà una gara all’ultimo sangue. Due squadre complete sotto ogni punto di vista, che giocano bene
al calcio. Ma per giocar bene si sa, c’è bisogno di grandi registi, e queste due compagini non potevano non
averlo. Da una parte e dall’altra ci sono due grandi geometri del centrocampo che fanno la differenza, Andrea
Pirlo e Luka Modric. Abbiamo messo a confronto questi due magnifici calciatori, andiamo a scoprire chi avrà
vinto la nostra SPECIALE SUPERSFIDA!!
SUPERSFIDA
PIRLO
9
6.5
9.5
10
7
9.5
MODRIC
TIRO
COLPO DI TESTA
POSIZIONE
TECNICA
VELOCITA’
GIOCO DI SQUADRA
8
7
8.5
9
8
9
TOTALE
51.5
49,5
11
A cura di Dario Mainieri
All'orizzonte due grandi notti di Champions, è questo il gustoso menù che ci attende in questa prima parte di settimana. Si parte
subito col botto con un entusiasmante Juventus - Real Madrid che per i bianconeri ha già l'aria del dentro o fuori. Razionalmente
sappiamo che i torinesi nonostante la classifica horror hanno le capacità e la qualità per centrare l'obiettivo e, con le giuste
motivazioni(che certamente non mancheranno) sommate ad un possibile appagamento madrileno (la qualificazione è li ad un
passo) sono in grado di vincere questa battaglia. In contemporanea i diretti avversari del Galatasaray battendo a domicilio il
modesto Cophenagen potrebbero permettersi il lusso di giocarsi il passaggio del turno all'ultima giornata in casa con due
risultati su tre a favore. Crediamo che i turchi possano avere vita facile ancora una volta contro i danesi. Dopo la splendida
Champions dello scorso anno lo Shakhtar è già ad un bivio, la brutta sconfitta contro il Leverkusen nell'ultima giornata costringe
gli ucraini ad un solo risultato nel remake di ritorno, vincere. Impegni sulla carta molto agevoli invece per Manchester City e Psg.
Mercoledì altro grande spettacolo. Ormai Barcellona-Milan è diventato un cult di questi ultimi anni, si è infatti ormai perso il
conto del numero delle gare disputate tra le due squadre. Per quando riguarda la nostra analisi cerchiamo di essere molto
realisti, la squadra di Allegri è così in difficoltà che sembra più che un utopia vederla segnare almeno una rete al mitico Camp
Nou. Nello stesso girone favorito l'Ajax sul Celtic in questo scontro diretto per l'Europa Leaugue. Al San Paolo arriva il Marsiglia,
il Napoli vuole mettere in discesa la strada verso gli ottavi e se i francesi saranno gli stessi del Velodrome poche saranno le loro
chance. Nello stesso raggruppamento vogliamo tentare un azzardo, Borrussia - Arsenal? Uno con handicap.
Le nostre proposte:
Juventus - Real Madrid
1(2,40)
Basilea - Steaua B.
NoOspite(2,15)
ManchesterC. - Cska
1Hand(1,50)
Ajax - Celtic
1(1,73)
Psg - Anderlecth
NoOspite(1,42)
Napoli - O.Marsiglia
NoOspite(1,92)
ShakhatarD. - B.Leverkusen 1(2,00)
Barcellona - Milan
NoOspite(1,88)
Copenhagen - Galatasaray
2(1,95)
BorrussiaD. - Arsenal
1Hand(2,60)
Con 5euro se ne potrebbero vincere 104,66
Con 5euro se ne potrebbero vincere 109,95
Antonio Greco
Indovina chi è una rubrica che mette alla prova la conoscenza calcistica dei nostri
lettori. Come si gioca? Verranno scelte delle figurine di calciatori e allenatori che
hanno militato nel nostro campionato, alle quali verrà cancellato il nome. Saranno
così bravi i nostri cari lettori ad indovinarli lo stesso? Naturalmente saranno dati dei
piccoli suggerimenti, non siamo poi così cattivi.
La soluzione dello scorso numero
-Rudi Garcia, ex calciatore e allenatore
francese. Oggi allena la Roma dei
record, 11 partite, 31 punti subendo
solamente 2 reti, davvero incredibile.
Nella sua carriera ha anche allenato
Saint Etienne, Le Mans e Lille. Nessuno
si aspettava un approccio così
importante al suo primo campionato
italiano.
Esteban
Cambiasso,
El
Cuchu,
centrocampista argentino che milita
nell’Inter. Ha indossato anche le maglie
di River Plate e Real Madrid. Poi
l’approdo in Italia dove con in
neroazzurri ha vinto 4 Coppe Italia, 1
Champions League e ben 5 scudetti.
Indizi:
-Si tratta di un difensore e di un centrocampista,
-Uno è Italo brasiliano, l’altro Croato;
-Uno dei due gioca ancora, l’altro si è ritirato nel 2010;
-Uno dei due è stato lanciato nel calcio che conta dal
Barcellona, poi per un grave infortunio ai legamenti del
ginocchio destro fu costretto a restare fermo svariati anni. Fu
acquistato dall’Atletico Madrid, dove ebbe un rendimento
deludente,passò poi al Genoa, squadra con la quale si rilanciò,
prima di approdare all’Inter, oggi gioca in Francia;
-L’altro si affermò nel calcio che conta con la maglia della
Dinamo Zagabria, poi finì a Milano, dove giocò sia per l’una che
per l’altra squadra della città, passò poi al Monaco, prima di
ritornare in patria e chiudere la carriera con la sua Dinamo;
- In Italia uno dei due ha vinto una sola coppa Italia, un solo
Campionato ma ben due Champions League con la stessa
squadra, l’altro invece ha vinto un campionato, due coppe italia
e la Champions League, (la seconda in carriera);
- Uno dei due vanta un bronzo ai mondiali di Francia nel 1998;
12
La soluzione verrà svelata solamente nel prossimo numero, intanto prova a giocare sulla nostra pagina Facebook FATTO DI SPORT
Finisce agli ottavi di finale l’avventura per l’Italia Under 17. Negli
Emirati Arabi, niente hanno potuto i ragazzi del ct Zoratto contro i
detentori in carica del trofeo. Il Messico batte 2 a 0 gli azzurrini,
che tornano, così, a casa. Ci hanno provato, i diciasettenni e poco
più, a rispondere alla forza tecnica dei centroamericani. E’ stata,
infatti, l’Italia a fare gioco per i primi quindici minuti, che ha fatto
tesoro della sconfitta della Svezia, schiacciata dai messicani e, che
sorniona attendeva il contropiede. Il ct Zoratto ha capito che
bisogna aggredire e costruire il gioco; andando contro le teorie
del calcio nostrano, dove le partite si vincono con la difesa e non
con l’attacco. In questo gioco aggressivo, però, i risultati nono
sono stati quelli sperati; solo, una ghiotta occasione di Cerri.Il
giocatore, in forza alla Primavera del Parma, si divora il gol che
avrebbe consentito agli azzurrini di portarsi in vantaggio. Per la
dura legge del calcio: “gol perso, gol subito”; sono i messicani a
portarsi in vantaggio. Scuffet, sbaglia il calcio di rinvio e, Diaz
raccoglie comodamente la sfera. Dai 25 metri, il messicano
disegna una conclusione a giro che spiazza il portiere
dell’Udinese Primavera. Sullo 1 a 0 l’Italia non molla e, dopo
pochi minuti dal gol subito, approfitta di un regalo del portiere
messicano, ma la rabbia dell’Italia, nel nome di Romano
s’infrange contro il palo. Nella ripresa è sempre lo stesso
copione; il Messico è più arrembante, l’Italia, risponde, ma
appare più impaurita di subire il gol che le spezzerebbe,
definitivamente, i sogni mondiali. Gli azzurrini riescono,
comunque, a tener freno, grazie ad un insuperabile Scuffet, alle
occasioni messicane. In questa rassegna mondiale, di certo non è
mancato il coraggio e l’orgoglio agli azzurrini, scarsa, invece, è
stata la fortuna. Al 90’, infatti, Fabbro va vicino al gol del possibile
pareggio, ma Gudinoci mette la mano e mette in corner la palla.
Approfittando dell’amarezza degli italiani, i messicani trovano il
secondo gol, al 91’. Fatale è il contropiede di Trovar. Scuffet,
respinge in uscita, ma la palla carambola su Ochoa, che a porta
vuota, mette, facilmente, la sfera in rete. La palla, oltre la linea di
porta, fa celare la tristezza sugli azzurrini, per un mondiale
sprecato, coma la finale dei campionati europei. Al triplice fischio
finale, il Messico è ai quarti di finale, l’Italia torna a casa e, per gli
azzurrini, l’esperienza, di una crescita calcistica, da portare nel
loro campionato Primavera.
13
Annalisa Moccia
Nel girone A è, oramai, fuga in solitaria per il Torino. La vittoria contro il Sassuolo, per 2 a 1, garantiscono ai granata i tre punti e
l’allungo sulle inseguitrici Empoli e Juventus. I toscani, a tre lunghezze dal Torino, vincono il derby con il Siena grazie alla rete di
Mattiello, arrivata al secondo minuto della ripresa. Come per il campionato di Serie A, anche, per la Primavera è sfida tra Juventus e
Parma. Dopo un avvio lento, per niente consono al blasone del proprio nome, i bianconeri ritornano a fare risultato e, a portarsi a
quattro punti dai cugini torinesi. In quel di Parma, la formazione del mister Zanchetta, ha la meglio, in un rocambolesco 2-3. Un
successo in rimonta che prepara i bianconeri alla sfida in “Youth League” con il Real Madrid. Ad andare in vantaggio sono i bianconeri al
20’ del primo tempo, grazie allo spagnolo Otin, in forza, lo scorso campionato proprio agli allievi del Parma. Nella ripresa sono i crociati
a ribaltare il match, in soli dieci minuti, prima trovano il pari con la rete di Dias Consulin e, poi, il vantaggio con Cerri, tornato
dall’avventura mondiale con l’Under 17. Quando, però, si avvicina la delusione per l’ennesima sconfitta in trasferta, i bianconeri
reagiscono e, con Penna trovano il gol del pareggio. In pieno recupero è Tavanti a regalare il sorpasso e, i tre punti, alla Juventus. A
perdere la scia del Torino, invece, sono Spezia e Bologna. Entrambe bloccate sullo zero a zero, rispettivamente con Modena e Genoa.
Per i genoani è il primo punto conquistato in questa stagione. Per i cugini doriani, invece, arriva la prima vittoria. Con il Carpi è Oneto a
salvare il mister Enrico Chiesa. L’ultimo match del girone vede il Novara battere per quattro 4 reti a 1, il Cesena.
Nel Girone B sono, ancora, Atalanta e Chievo a guidare il gruppo. I bergamaschi vincono soffrendo contro l’Hallas Verona. Finisce 2 a 3.
Il Verona, con orgoglio e determinazione, riesce, per tutto il primo tempo, a mantenere il vantaggio. Terminano, infatti, 2 a 1, i primi 45
minuti. Nel secondo tempo, però, l’Atalanta ritorna ad essere la squadra cinica di quest’inizio campionato e grazie a Bengal, trova sia il
gol del pareggio e, poi, a solo a tre minuti dalla fine della gara, l’Atalanta segna il gol vittoria, sempre con il numero 10 neroazzurro. Con
la sconfitta contro i bergamaschi, il Verona rimane a quota 11 punti e, si lascia surclassare da Milan, Inter e Brescia. Il Chievo, che
condivide con l’Atalanta il primato nel girone, riesce ad uscire quasi illesa dal campo del Cittadella, ultimo in classifica. Buona la
prestazione dei ragazzi di Capuzzo, che riescono a mettere in difficoltà i veronesi. Infatti, la cenerentola del girone, si porta in vantaggio
dopo 23 minuti dall’inizio del match con Lucon. Il Chievo sembra un po’ in bambola e, costruisce poco. Solo nel secondo tempo,
Nicolato da la sveglia ai suoi e, Da Silva, con la sua doppietta, porta la vittoria in casa veronese. Il Milan allenato da Filippo Inzaghi può
dire chiusa la pratica Varese, già, nel primo tempo, grazie al doppio vantaggio di De Santis e di Di Molfetta. Inutile il gol di Molino,
arrivato al 12’ del secondo tempo. Rossoneri, che, superano, in classifica, di un punto i cugini interisti. I neroazzurri, impattano in un
pareggio, per 1 a 1, con il Padova. E’ del Padova il gol che porta in vantaggio i ragazzi di Storgato, ma, poi, al secondo tempo, i
neroazzurri, più arrembanti riescono a trovare il pari con Camara. Il Brescia, con la vittoria per 1 a 3, in casa del Lanciano, agguanta
l’Inter a 12 punti. Sfida facile per l’Udinese, che vince 2 a 0, con il Pescara, penultimo in classifica. Il Cagliari, invece, non va oltre lo 0 a 0
con la Ternana, terzultima.
Nel Girone C una sola gara, riesce a portare notizie clamorose. Nel derby capitolino la Roma viene battuta dalla Lazio e, questa sconfitta
è la prima della stagione per i ragazzi di Alberto De Rossi. A Trigoria, il risultato si sblocca al 20’ del primo tempo, quando sul dischetto si
presenta il romanista Di Mariano, che batte Strakosha. Il vantaggio della Roma, porta la squadra a spegnersi e, nella ripresa la Lazio
ribalta il risultato. Il pareggio per i biancocelesti arriva, da un altro penalty assegnato dal direttore di gara. Elez, con un cucchiaio beffa
Proietti Gaffi. Sull’uno a uno, la partita cambia radicalmente, a favore dei biancocelesti. Al 75’, Keità crossa e, Serpieri, in scivolata,
brucia il tempo al portiere giallorosso. E’ 1-2 e, i biancocelesti spezzano l’imbattibilità dei cugini romanisti. Con la sconfitta nel derby; la
Roma si fa raggiungere dalle dirette inseguitrici: Livorno, Fiorentina e Lazio. La Lazio, il 26 ottobre, è scesa in campo contro il Livorno,
riuscendo a vincere e, a rosicchiare punti preziosi ai cugini romanisti. Con il ritorno del campionato, il Livorno, dimentica, subito, la
sconfitta rimediata a Roma e, conquista i tre punti, in una trasferta difficile. A Napoli, i granata si impongono sui partenopei per 2 reti a
1. Al 10’ del primo tempo, Morelli porta in vantaggio i toscani. Solo dopo sei minuti, Tutino, reduce dal Mondiale Under 17, trova la rete
del pareggio. Nel secondo tempo, fatale per gli azzurrini è un calcio piazzato. A cinque minuti dall’inizio della ripresa; sugli sviluppi di un
calcio d’angolo, Stoppini, salta dalla mischia e, con un colpo di testa, batte a rete. I ragazzi di Saurini, ci provano, quanto meno a
pareggiare, ma, ormai, la gara è stregata e, non riescono a trovare il lampo vincente. La Fiorentina vince di misura sulla Reggina, per 2 a
0. Le reti, arrivate, solo, nel secondo tempo sono di Bangu e Gondo. Dietro al quintetto di testa, ci sono le squadre siciliane: Palermo e
Catania. I rosanero impattano contro un ottimo Crotone che, con determinazione, riesce a recuperare i due svantaggi. Al 5’ del primo
tempo, è il Palermo ad andare in vantaggio, ma solo, due minuti dopo, il Crotone pareggia. Al 30’ del primo tempo, è di nuovo il
Palermo a trovare la rete del vantaggio. Per tutto il secondo tempo, i rosanero mantengono invariato il risultato, ma in pieno recupero
Mingiano, segna, per il Crotone, il gol del pari. Termina 2 a 2. Anche, il Catania non va oltre l’1 a 1 con la Juve Stabia. Un pareggio,
inutile per le vespe, che sono ancora in zona retrocessione. L’altra campana, ovvero l’Avellino, fa segnare, ancora 0 punti. In sei gare, sei
sono le sconfitte rimediate dai ragazzi di Luperto. Sconfitte nette e pesanti. Ad avere vita facile, contro l’ultima della classe è il Bari che,
con un poker, mette in ginocchio la squadra dell’irpinia. Nel trenino degli ultimi posti, c’è anche il Trapani, sconfitto a Latina, per 2 a 0.
Annalisa Moccia
Piove sul bagnato in casa rossonera. Protagonista in negativo è il ventenne
rossonero Kamana, autore del fallo da rigore trasformato da Ferrari al 27’, che ha
costretto la Nocerina ancora una volta a rincorrere un cinico e spietato Gubbio.
Nella ripresa Kamana trattiene Falconieri lanciato a rete: rosso per il difensore e
sulla punizione seguente è lo stesso Falconieri a trafiggere il giovanissimo
Esposito. Un rigore, una magnifica punizione e poi il niente. Il Gubbio non ha mai
creato azioni degne di nota, eppure ha ottenuto il massimo approfittando di due
ingenuità colossali dell’acerba retroguardia molossa. Nel secondo tempo, mister
Fusco (vice di uno squalificato Fontana) cerca di mischiare le carte
schierando Ficarrotta prima, ed Evacuo junior rilevando uno spento Jara
Martinez. Niente da fare. La manovra rossonera è lentissima e va ad infrangersi
sul muro degli umbri sapientemente guidati da capitanBoisfer in cabina di regia.
Nel finale è Lepore l’ultimo ad arrendersi, autore di un gran gol all’angolino. Un 1
a 2 che fa sorridere mister Bucchi: “ sono soddisfatto della prova dei miei. C’erano
tanti ragazzi all’esordio, avevamo tantissime defezioni e più di tanto non avrei
potuto chiedere. Gli umbri salgono così ad 11 punti e saltanodi diritto sul lungo
treno dei playoff. Ben sette le sconfitte in dieci partite per i ragazzi di Fontana, in
crisi di gioco e di risultati. Nel post-gara durissima è la reazione dei tifosi rossoneri
nei confronti della dirigenza locale e di mister Fontana, a sette giorni dal derby
più infuocato dell’anno: quel Salernitana-Nocerina che le due piazze attendono
dal lontano 1984.
VALERIO CASTORELLI
E' l' Italia di Corrado Barazzutti ma soprattutto di Roberta Vinci e Sara
Errani a conquistare a Cagliari la Federation Cup, la quarta dopo quelle
del 2006, 2009 e 2010. Le azzurre hanno battuto la Russia in tre match.
Dopo il successo della tennista tarantina sulla Panova in tre set (5-7; 75; 8-6) portando il risultato sul 2-0, stamane a chiudere definitivamente
i giochi ci ha pensato la solita Sara Errani. La romagnola ha sconfitto
senza problemi e con una grande prestazione la russa Alisa Kleybanova
con punteggio di 6-1 6-1 in soli 58 minuti di gioco. Grande festa quindi
per le nostre azzurre, supportate sugli spalti dalle riserve Flavia
Pennetta e Karin knapp, oltre a Francesca Schiavone. Parole di gioia e di
stima del capitano Barazzutti nei confronti di Sarita. Nel pomeriggio ci
sarà il doppio a concludere il torneo già di fatto conlcuso.
15
La pallanuoto napoletana cavalca l’onda della vittoria in questa quarta
giornata di A1 fuori casa per la Canottieri Napoli che batte il Bogliasco e
l’Acquachiara che vince per un solo punto contro il Como, mentre il
Posillipo vince in casa contro il Promogest .
Ma di tutte la Canottieri è quella che vola, con la quarta vittoria
consecutiva ,in cima alla classifica dividendo il suo primo posto con il
Brescia.
L’attesa è ovviamente per la quinta giornata di campionato che vede due
delle compagini partenopee impegnate in un derby tanto atteso: C.C.Napoli
- Dooa Posillipo.
Mel frattempo la Carpisa Yamamay Acquachiara se la vedrà, con il sostegno
del pubblico di casa, con la Rari Nantes Florentia, ultima con l’Albaro Nervi
in classifica.
E se è vero che non c’è due senza tre, la squadra di Mr.Zizza ha dimostrato che è può esserci anche un quattro. Infatti dopo un
altro lungo week end di campionato il Circolo Canottieri Napoli conquista anche il quattro su quattro portando da Bogliasco
altri tre punti in casa giallorossa.
I ragazzi del Molosiglio partono con il piede giusto chiudendo un primo parziale1-2 per le reti della nuova leva Brguljan e del
croato Primorac, con goal di risposta del Bogliasco di Di Somma.
Ma i padroni di casa non gettano la spugna e danno filo da torcere agli ospiti partenopei rendendosi protagonisti dei due
tempi successivi , seppur mai di vantaggi, di determinanti pareggi. Il primo, a pochi secondi di inizio del secondo tempo, è ad
opera di Guidaldi che però ha durata breve. Infatti i ragazzi del capitano Buonocore con la loro determinazione e in meno di
due minuti vanno a rete per ben tre volte: Campopiano, Brguljan e Morelli tengono così in piedi il vantaggio nonostante
minacciato nuovamente dalle due reti di Lanzoni e ancora Guidaldi.
Quasi stesso copione quello del terzo tempo che si conclude, così come il secondo, con un parziale di 3-3. E’ ancora una volta
il Bogliasco ad andare a segno con Barillari, seppur con difficoltà, impiegandoci infatti più di tre minuti di gioco ma da subito
contrastato dalle due reti successive di Brguljan, autore di ben quattro punti in questo match.
Ma prima di concludersi questo terzo tempo, abbastanza lottato, ancora un botta e risposta tra la squadra di casa e i
partenopei che si alternano con i goal di Guidaldi, Campopiano e Camilleri, mantenendo sempre quel più uno per la
Canottieri.
E’ solo al quarto tempo però che finalmente i giochi son fatti.
Dopo l’ennesimo pareggio ottenuto da Di Somma per la Rari Nantes, ecco che i giallorossi mettono un punto a questa partita
con una fredda tripletta messa a fuoco da Borrelli, Primorac e Velotto. Tripletta solo sfiorata da quello che sarà l’ultimo punto
del Bogliasco; la rete di Camilleri, trova però per l’ennesima volta risposta nella rete di Baraldi, concludendo questa quarta
giornata con un 9-12 che mette ancora in testa alla classifica la squadra del Circolo Canottieri Napoli.
Bogliasco-Canottieri Napoli 9-12
(1-2; 3-3; 3-3; 2-4)
Bogliasco: Dinu, Marziali, Di Somma A. 2, Vergano, Di Somma E., Guidaldi 3, Camilleri 2 (1 rig.), Boero, Barillari 1, Lanzoni 1,
Gavazzi, Bruni, Vespa. All.Bettini
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore, Campopiano 2, Borrelli 1, Brguljan 4 (1 rig.), Morelli 1, Ronga, Primorac 2, Parisi,
Velotto 1, Baraldi 1, Esposito, Vassallo. All. Zizza
Arbitri: Ercoli e Colombo
16
Nunzia Casolaro
Ti piace vincere facile? Beh questo è quello che è accaduto al Posillipo che ha battuto con tutta semplicità il Promogest nelle acque di
casa.
La partita si è infatti conclusa già al secondo quarto con un vantaggio di più sei del Posillipo che nel primo quarto vanno a segno ben
cinque volte, lasciando gli avversari a bocca asciutta. Non vi è stata infatti alcuna risposta alle reti di Renzuto, autore di una doppietta,
Foglio, Radovic e Gallo.
Stessa sorte, o alquanto simile quella del secondo tempo che conclude comunque un parziale in favore dei rossoverdi per 2-1 grazie al
goal di Dolce e al rigore di Radovic, contro la prima rete del Promogest ad opera di Steardo.
Nei successivi due quarti tuttavia i sardi, esortati ad una maggiore determinazione dal loro allenatore, cercano di riparare i danni,
chiudendoinfatti questi ultimi due parziali in vantaggio per 2-3 e 2-4, ma i loro sforzi non bastano a colmare l’enorme divario del primo
quarto.
Ad andare a segno nel terzo tempo sono Beltrame e Steardo in doppietta con risposta di Renzuto e Saccoia; Steardo va comunque
ancora a segno nell’ultimo quarto con i suoi compagni Astarita e Tomasic in doppietta seppur i ragazzi del Circolo Nautico fanno notare la
loro presenza con altre due reti ad opera prima di Bertoli e poi di Rossi.
E così mentre il Posillipo raggiunge i sei punti in classifica, il Promogest ancora deve accontentarsi dei soli tre punti che lo tengono ben
saldo nei penultimi posti della classifica insieme al Como e al Bogliasco.
(5-0, 2-1, 2-3, 2-4)
DOOA POSILLIPO: Cappuccio, Dolce 1, Rossi 1, Foglio 1, Russo, Radovic 2(1R), Renzuto Iodice 3, Gallo 1, Klikovac, Bertoli 1, Mandolini,
Saccoia 1, Negri – Allenatore Bruno Cufino
PROMOGEST: Volarevic, Beltrame 1, Rinaldi, Steardo 3, Mascia 1, Simonetti,Pagliara, Matta, Licata, Tomasic 2, Astarita 1, Russo, Morleo –
Allenatore Marcello Pettinau
ARBITRI: Arnaldo Petronilli e Alessandro Severo
Nunzia Casolaro
Acquachiara “finalmente risorge dalle acque” e, dopo aver concesso al Brescia quei tre punti
che le fanno dividere il primo posto in classifica con la Canottieri,vince a Como in un campo
difficile di una squadra che nonostante i soli tre punti in classifica al penultimo posto non lascia
le redini.
infatti una partita che l’Acquachiara avrebbe potuto concludere dapprima, è stata trascinata
fino all’ultimo respiro, ottenendo la vittoria con un solo punto di distanza.
Prima rete è ad opera di Petkovic, uno dei protagonisti di questa partita che mette a segno il
50% dei punti, insieme a Di Costanzo autore di una doppietta in questo primo quarto chiusosi
2-3 per le reti di Foti e Cesini.
Stesso risultato per il secondo quarto dove stavolta la doppietta è di Petkovicaccompagnato
dalla rete del compagno biancoazzurro Mattiello mentre per il Como si ripete Foti con il
compagno Hrosik.
Ed è al terzo tempo che la situazione rischiava di ribaltarsi terminando con un parziale di 2-1
che, con le reti di Pagani e Hrosik contrastate da quella di Gambacorta per i
biancoazzurri, accorcia le distanze tra Como e Acquachiara; distanze annullate nell’inizio
dell’ultimo quarto dalla rete di Di Costanzo che, nonostante l’ultima rete di Jelaca, assicura la
vittoria alla squadra biancoazzurra.
(2-3; 2-3; 2-1; 1-1)
Como: Caprani, Foti 2, Susak, Pagani
1, Busilacchi, Ferraris, Hrosik 2, Jelaca1, Gragnani, Pellegatta, Gaffuri, Cesini 1, Morbidelli. All.
Piccardo.
Carpisa Yamamay Acquachiara: Kacic, Perez, Mattiello 1, Luongo, Scotti Galletta, Petkovic 4,
Gambacorta 1, Ferrone, Saviano, Postiglione, Di Costanzo 2, Sadovyy, Belmonte. All.
De Crescenzo
Arbitri: Brasiliano e Pinato
Nunzia Casolaro
17
Conclusa la gara di apertura del circuito di coppa del mondo di sci alpino. In
Questa stagione così ricca di appuntamenti (come le olimpiadi di sochi 2014 a
febbraio) gli italianj sono partiti con lo scarpone sbagliato. Vero è che a storica
tappa austriaca di soelden è sempre particolare ed a se stante a causa della
grande distanza temporale dall'inizio dell'inverno vero e proprio.
La
preparazione degli atleti viene testata per la prima volta dopo gli allenamenti
estivi sulle nevi dei ghiacciai e molti la sfruttano come pretest prima dell'inizio.
Quest'anno il caldo ha giocato brutti scherzi galsando maggiormente questa
gara già falsata. Il manto nevoso di questa pista ripidissima dapprima molto
duro all'ombra, quando quest'ultima avanza con il trascorrere dei concorrenti
scalda il manto rendendolo talvolta più difficile talvolta più veloce. Il migliore,
una spanna sopra tutti, il campione amricano Ted Ligety che con le sue
inclinazioni da motociclista regala agli spettatori emozioni da brivido!! Subito
dietro di lui il giovane francese Pinturault, seguito dal fuoriclasse austriaco
hirscher.
Per le donne il giorno precedente, con condizioni metereologiche sempre al top,
si conferma la giovanissima svizzerotta Lara Gut la piu veloce in pista seguita
dalla veterana Zettel ed alla tedesca Ravensburger. La prima italiana la
poliinfortunata Nadia Fanchini.
Chiara Carratù
Sembrava una favola il Giro d'Italia 2012, un corridore canadese alla soglia dei trant'anni nella tappa
conclusiva riuscì a conquistare per pochi secondi la vittoria di una vita. Quel trionfo è stato per oltre un anno
il simbolo di un ciclismo nuovo, più umano e lontano dallo spettro del doping. Ryder Hesjedal è stato sempre
un buon corridore con una carriera in crescendo che ha toccato il cielo con quella vittoria nella corsa rosa.
Ora le cose sono un pò cambiate e la favola rischia di essere sporcata dal dubbio che si è appena sollevato.
Nella sua biografia l'ex ciclista e compagno di squadra Rasmussen ha confessato di aver fatto uso di sostanze
illecite tra il 1998 al 2010, ha raccontato di aver insegnato a Ryder, allora giovane talento della mountain
bike, e ad altri due nordamericani a fare uso di Epo. Rasmussen però tiene a precisare di non aver mai visto
Hesjedal far uso di sostanze illecite ma di averlo solo istruito sulla pratica del doping nel 2003. Un altro nome
grosso tirato in ballo dal danese è quello di Bjarne Riis ex grande ciclista e ora direttore sportivo,
accusandolo di essere al corrente che ci fosse doping di squadra nella Csc (team guidato proprio da
Riis).Hesjedal non ha assolutamente negato le verità di Rasmussen e, anzi, ha ammesso le sue colpe :"Ho
amato e amo questo sport, ma più di dieci anni fa ho scelto la strada sbagliata", queste le sue parole di
scuse. Le vittorie del canadese non verranno però cancellate, il reato infatti è andato in prescrizione. Se però
gli allori restano se ne va l'affetto di un intero popolo, una nazione, il Canada che lo ha sempre idolatrato e
18
che ora non lo inciterà più con il celebre "Go, Ryder go!"
Antonio Greco
L’atleta keniano Geoffrey Mutai vince la “Maratona di New York 2013” tra gli uomini con il tempo
2h 08’ 24”. Ottima gara per Daniele Meucci primo tra gli italiani in decima posizione in 2h 12’ 03”,
primato personale rispetto al 2h 13’ 49” del suo esordio nella gara di Roma del 2010.
Ventunesimo posto assoluto per Danilo Goffi, categoria M40, con il tempo di 2h 23’ 44”.
Nella competizione femminile, la vicecampionessa del mondo Valeria Straneo chiude al quinto
posto in 2h 28’ 22” una gara vinta, grazie ad una straordinaria rimonta nella seconda metà di gara,
dall’atleta keniana Priscah Jeptoo con il tempo di 2h 25’ 07”.
New York per un giorno provincia keniana o quantomeno terra di conquista per i suoi atleti, tra i
migliori in assoluto sulle lunghe distanze delle gare d’atletica.
Fabio La Nave
Il Kettlebell o ghiria, è un attrezzo ginnico consistente in un peso di
forma sferica con una maniglia, tradizionalmente il peso delle ghire
è misurato in pud (circa 16 chili).
Attrezzi simili al kettlebell sono stati utilizzati fin dall'antichità, ad
esempio dagli atleti della Grecia antica per prepararsi
alle olimpiadi ; erano giare riempite di acqua o di terra. n tempi più
moderni si può rinvenire nel 1704, data del primo dizionario russo
in cui viene rinvenuta la parola. La forma del kettlebell (girevoy)
non era a palla di cannone, lo divenne nel 1797 per ordine dello
Zar. La ghira era utilizzata come contrappeso per le bilance
dell'epoca, e pesava un pud. I mercanti di allora erano soliti fare
delle gare di resistenza fisica a chi sollevava più volte sopra la testa
il kettlebell; questo strumento divenne un elemento culturale di
quel popolo.
Nel 1960 in URSS esce il primo titolo "Master del ghiri sport". Dal
1992 dopo la caduta dell'Unione Sovietica è stata fondata la
"Federazione Internazionale Gyra sport" (IGSF). Le competizioni
vengono eseguite su 10 minuti. Con 4 pud (64 kg) per gli uomini
nello slancio completo(long cycle) e slancio (jerk),2 pud (32 kg) per
lo strappo(snatch), le donne usano 1 pud (16 kg) nello strappo.
In commercio si possono trovare diverse pezzature, dal più piccolo
4 kg ad un massimo di 54 kg e oltre. Le pezzature da competizione
sono le seguenti:
-8 kg
-12 kg
-16 kg
-18 kg
-20 kg
-24 kg
'allenamento con i kettlebell si basa sul miglioramento della
capacità cardiovascolare, forza resistente, flessibilità,elasticità,
reattività neuromuscolare, potenza esplosiva e generale. Il
kettlebell training è ormai entrato a far parte negli allenamenti di
molte attività sportive, specialmente quelle attività che
richiedono grande resistenza e potenza, come (piloti di caccia,
combattenti di MMA, pugilato, rugby, wrestling, forze speciali
militari). Il Secret Service Snatch Test è un test usato dai servizi
segreti americani dove bisogna eseguire in 10 minuti il maggior
numero di snatch. Lo standard per i SEAL per esempio è di 150
snatches ed il peso del kettlebell varia in base al proprio peso
corporeo. Il fatto che nelle discipline di combattimento e nei
corpi militari venga usato il kettlebell a discapito degli attrezzi da
palestra, è il sintomo che il kettlebell da un vantaggio in termini
di forza generica, reattività neuromuscolare, funzionalità
motoria. Se gli esercizi con i kettlebell verranno eseguiti stile
"circuit training", i guadagni riguarderanno anche la resistenza
muscolare, quindi grande lavoro a livello cardiovascolare.
Oggi la federazione mondiale IGSF comprende i seguenti paesi:
Ucraina, Russia, Kazakistan, Uzbekistan, Canada, USA, Finlandia,
Italia, Germania, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Moldavia,
Grecia, Polonia, Australia, Iran.
Eleonora Brangi
-28 kg
-32 kg
-36 kg
-44 kg.
19
Rieccoci all’appuntamento con Sport & Cinema. Oggi verremo catapultati per la prima volta in un ring
di boxe e parleremo del grande successo “Million Dollar Baby”. Il film ha ricevuto 4 premi prestigiosi
alla notte degli Oscar del 2005 (miglior film, miglior regia, miglior attrice
protagonista a Hilary Swank e miglior attore non protagonista a Morgan Freeman) e vanta un cast
pregevole: Clint Eastwood, Morgan Freeman e Hilary Swank.
La storia ha inizio con Frank Dunn (Eastwood), un ex pugile e ora allenatore e manager, che gestisce
una piccola palestra a Los Angeles con il suo unico amico, anch’egli ex pugile, Scrap(Freeman). Frank,
a causa anche di una vita difficile, ha un carattere burbero e chiuso. Ha una figlia che non
vede ormai da anni, ma a cui scrive delle lettere,che puntualmente non vengono nemmeno
aperte dal destinatario e rispedite al mittente. Per di più ha una passione per la lingua gaelica e un
rapporto strano con la religione: infatti si reca quotidianamente in chiesa e assale il
religiosoHorvak con i suoi dubbi. Intanto Big Willie, un suo giovane allievo, decide di passare ad un
altro manager, più avido che in gamba, il quale gli concede immediatamente l’incontro per il titolo
mondiale (cosa che Frank gli negava per paura di perderlo).
Il ragazzo lo vince e pubblicamente ammette che tutto il merito è del suo ex allenatore. Nel
frattempo una giovane ragazza alquanto determinata di nome Maggie Fitzgerald si reca da Frank per
essere allenata pagando anticipatamente 6 mesi di iscrizione. Lo scorbutico coach in un primo
momento desiste e si rifiuta di allenare una “lei”, ma poi cambia idea per via della sua caparbietà.
Una capacità soprattutto colpisce Frank: la ragazza è capace di vincere tutti gli incontri al primo round
mandando KO le proprie avversarie. Per questo motivo a lungo andare diventa difficile
trovare rivali disposte a combattere; per questo il vecchio allenatore si trova costretto a pagare gli
altri allenatori per far si che la giovane pugile possa combattere. Frank si affeziona sempre più a lei
tanto da regalarle un accappatoio con su scritto a grandi lettere “Mo Cùishle”, soprannome datole
dallo stesso. Dopo svariati match vinti Maggie passa alla categoria successiva, e diviene una celebrità
in seguito a vari incontri vinti in giro per l’Europa. La ragazza viene conosciuta dal grande pubblico
con il nome di“Mo Cùishle” e si prepara ad affrontare la campionessa in carica Billie “orso blu”. Il
match si svolge a Los Angeles e Billie è un ex prostituta tedesca ed avanzo di galera che fa della
scorrettezza la sua arma vincente. Frank per di più dichiara prima dell’incontro che in caso di
vittoriadell’allieva avrebbe svelato il significato del suo nomignolo. Il match è equilibrato ma quando
suona la campana della fine del terzo round accade l’inimmaginabile: Billie sferra un pugno
aMaggie mentre questa si sta dirigendo verso il suo angolo. La giovane allieva di Frank viene colta di
sorpresa e cade a terra sbattendo la testa sullo sgabello. Portata d’urgenza in ospedale le viene
diagnosticata una paralisi permanente. Qui, abbandonata dalla sua famiglia, viene accudita da Frank
e dall’amico Scrap. Come se non bastasse, a causa di piaghe da decubito provocate dalla sua
immobilizzazione nel letto, le viene amputata una gamba. La povera Maggie è costretta a dire addio
alla sua vita normale e ai suoi sogni e per questo fa una terribile richiesta a Frank: aiutarla a farla
morire.
Ora sta a voi scoprire quale sarà la difficile scelta che prenderà il vecchio allenatore.
Vi auguro buona Visione!
VINCENZO VITALE
Direttore: Cristiana Barone
Editore: Antonella Castaldo
Capo Redattore: Luigi Liguori
Editing Grafica: Giuseppe Vecchione e Silvana Ventriglia
Redazione: Corso di Giornalismo Sportivo 2013 - Università Parthenope di Napoli - Facoltà di Scienze Motorie
Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008
Seguici anche su Facebook sulla nostra pagina “FATTO DI SPORT” per rimanere sempre aggiornato.
20