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TENNISTAVOLO Organo ufficiale della Federazione Italiana Tennistavolo Anno 9 - nº8 Novembre 2013 A Giovanni Malagò la maglia azzurra WHILE STOCKS LAST! Errors excepted CLOTHING SHIRT PELLUCI • Lycra (90 % polyester/10 % elastic) SIZE • dynamic design; made from ultra-light XS – 4XL 100 % skin compatible fabric • colours: SIZE white, red, lime, blue, black • sizes: XS – 4XL • kids: 128, 140, 152 3690 2790 2390 1790 KIDS 128, 140, 152 elastic comfortable stretch TRIKOT IO • Dimple Elasticated Dry Fit (97 % polyester/3 % elastic) SIZE • very elegant, highly functional shirt for sports and leisure. XS – 4XL • the exclusive fabric mix produces a light-to-wear garment that repels moisture. • colours: mosaic blue, navy blue, black, red • sizes: XS – 4XL • kids: 128, 140, 152 SIZE KIDS 128, 140, 152 3690 2390 2790 1790 3 WHILE STOCKS LAST! 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Dopo la gradita visita di Giovanni Malagò alla nostra sede, abbiamo dedicato tempo all’elaborazione di nuovi progetti che ci vedono protagonisti su vari fronti. Si è tenuta la Consulta dei Presidenti dei Comitati Regionali Fitet che è stato come sempre un incontro utile e positivo per registrare bisogni ed ascoltare proposte che da parte di tutti sono sempre apprezzate. Si sta lavorando alla moltiplicazione degli spazi di comunicazione utilizzando i moderni social network che hanno ormai conquistato la quotidianità dei più giovani e non solo. Si sono svolti incontri in tal senso e con la collaborazione di Coninet anche questi nuovi canali di comunicazione verranno presto attivati. Un altro importante progetto che abbiamo portato a termine e che verrà finalizzato nei suoi dettagli quanto prima è la collaborazione con le Fiamme Azzurre, il gruppo sportivo delle Guardie Penitenziarie che vanta già tra i suoi atleti grandi campioni di diverse discipline. Esibizioni dei nostri nazionali nel carcere di Rebibbia a Roma, di cui c’è il resoconto nelle pagine di questo numero, e della prossima che avverrà ai primi di dicembre in quello di Bologna, l’insegnamento del tennistavolo alle detenute come servizio socio-sportivo svolto da tecnici federali e l’arruolamento di nostri atleti della nazionale nelle Fiamme Azzurre, già concordato con i vertici dell’organismo militare sportivo, è quanto stiamo realizzando e che quanto prima verrà concretizzato. Per quanto riguarda le nostre incessanti attività abbiamo raccolto ancora una volta soddisfazioni e medaglie con i nostri azzurri paralimpici in Belgio e con i nostri giovani in Ungheria mentre non siamo andati al di là di qualche buona prestazione nell’impegnativo Open di Germania. Proseguono invece a livello nazionale i campionati a squadre e la serie di tornei nazionali individuali che rappresentano l’humus genuino del nostro tessuto sportivo, attività che seguiamo tutti sempre con grande attenzione ed entusiasmo, così come proseguono con successo e capillarità le attività giovanili e di formazione che ci consentono come sempre di guardare in avanti con fiducia. L’esibizione degli azzurri a Rebibbia 5 Sterilgarda ha lanciato la sfida Serie A1 maschile di Corrado Attili di andata. In testa troviamo lo Sterilgarda Castel Goffredo, guidato dal totem Yang Min, che può contare su un gruppo di atleti giovabni e di grande spessore tecnico: Leonardo Mutti, Marco Rech Daldosso, Damiano Seretti e il cinese Peng Bo. Il gruppo è partito benissimo e alla prima, ed unica, sfida importante e decisiva, quella con i campioni in carica dell’Apuania Carrara non ha fallito vincendo 4-1. Niente di definitivo ovviamente ma sfida lanciata all’altra grande favorita, la squadra toscana che ha dalla sua il numero uno del tennistavolo italiano Mihai Bobocica più due ottimi giocatori come Stefano Tomasi e Mattia Crotti, uno schieramento tutto Paolo Bisi Nel campionato di serie A1 maschile 2013-2014, tornato all’accettabile numero di sei squadre partecipanti, sono diversi i motivi di interesse che si stanno sviluppando nel suo percorso sul quale tentiamo una valutazione dopo la disputa della quarta giornata del girone Kuznetsov vs Peng Bo Lu Leyi e Damiano Seretti 6 italiano, che fa onore alla società, che forse in vista delle finali scudetto potrebbe anche essere rinforzato con il cinese Wu Gang che risulta a disposizione dell’Apuania ma che fino ad ora non lo ha mai schierato. Dietro queste due battistrada si fa largo il Marcozzi Cagliari, guidato Niagol Stoyanov no. Il Mugnano è legato ai due punti necessari di Stoyanov ed alle prestazioni di qualità e di continuità di Lucesoli mentre i due giovani, al momento, non appaiono in grado di dire la loro in maniera decisiva a livello di sfide con le tre squadre che la precedono in classifica. Completano il quadro del campionato il Norbello ed il Cral Comune di Roma. Sta rispondendo bene in termini di entusiasmo e di motivazioni il Norbello (Maxim Kuznetsov, Luigi Rocca e Lu Leyi) che ha vinto l’unico incontro alla sua portata cioè quello con Roma, comportandosi però molto bene in tutti gli altri incontri disputati con le squadre più forti. Roma, che Serie A1 maschile Apuania Carrara da un altro bronzo mondiale azzurro, Max Modello, che gioca con Alessandro Baciocchi, Paolo Bisi e il cinese Liu Yi. Il gruppo sta rispondendo molto bene alle sollecitazioni del tecnico ed ha sfiorato la vittoria anche contro l’altra possibile terza forza del campionato, l’esordiente campana Mugnano Stet che ha in Niagol Stoyanov la sua stella con cui schiera Francesco Lucesoli ed i giovani Maurizio Massarelli e Alessandro Di Mari- Derby cinese Lu Leyi - Peng Bo Il Norbello schiera Alessio Zuanigh, Nicola Di Fiore e Gyorgy Szilard, al momento è all’asciutto di punti ma l’aver riportato la serie A1 nella Capitale dopo l’esperienza negativa, seppur vincente, del Circolo Roma di qualche anno fa, merita comunque un plauso ed un generoso incoraggiamento da parte di tutti. 7 Tre le pretendenti al trono Attività Serie A1 Individuale femminile di Gianfranco Cancedda Il Campionato di A1 femminile visto l’equilibrio in campo si preannuncia molto più combattuto ed interessante degli anni passati. Si parte giovedì 17 ottobre con l’anticipo, tra Zeus Quartu Sant’Elena e Tramin. Due i punti, per le padrone di casa del neo acquisto Li Yunan, che si sbarazza prima di Miriam Sattler e poi di Lisa Ridolfi. Laura Negrisoli, al suo esordio con la nuova maglia, cede al quinto ad un ottima e convincente Giorgia Piccolin, ma poi vince per 3-0 sulla Sattler. Punto conclusivo del 4 a 2 per una dolorante Tian Jing, che perde la sua prima partita con la Ridolfi, ma poi stringendo i denti, porta a 8 casa la vittoria, finale, per 12-10 al quinto con la Piccolin. L’impatto con la massima serie non poteva essere più duro per l’Eppan Raiffeisen, che festeggia l’esordio in A1 ospitando la Teco Cortemaggiore, in poche decine di minuti le altoatesine si trovano in svantaggio per 3-0. Debora Vivarelli con Wang Yu, e Su Yaxin con Giulia Cavalli cedono netto, e poco di più fa Claudia Carassia con Olga Dzelinska. Sullo 0-3 la Vivarelli conquista per la sua squadra il punto della bandiera, battendo la Cavalli (che era in vantaggio per 2-0), al set decisivo. Nulla può la Carassia che racimola solo 10 punti con la Wang che chiude 4 a 1. Il primo pareggio dell’anno viene dal derby mantovano tra la Bagnolese e lo Sterilgarda, l’esperta Yuan Yuan, pur cedendo un set alla quattordicenne Cristiana Dumitrache, non fatica più di tanto a portare il primo punto alla squadra di casa, seguita a ruota da Alessia Turrini, che si sbarazza di Bianca Bracco, anche lei per 3-1. Quando Cristina Semenza si porta due set a zero su Chiara Colantoni i giochi sembravano quasi fatti, ma per una volta l’esperienza non ha la meglio sulla freschezza, e rimontando i due set la diciannovenne romana finisce per imporsi al quinto set. La Turrini con la Dumitrache rendendo pan per focaccia, in svantaggio di due set, emula la rimonta dell’avversaria di poco prima, chiudendo per 13-11 nel set decisivo e portando la sua squadra sul 3-1. Chi pensava che la forte Yuan dominasse la Colantoni si è dovuto ricredere, risultato a sorpresa ma sicuramente meritato, 3-2 per Chiara che esordisce nel campionato con una doppietta. La Semenza, come nel precedente match, si porta in vantaggio di due set sulla Bracco, ma si ripete e cede per 3-2 alla arrembante Bianca, che porta al pareggio la sua squadra. A Norbello, il posticipo tra le locali ed il Quattro Mori. La squadra ospite non sfigura contro una delle candidate allo scudetto, uscendo sconfitta per 4 a 2 in un campionato che appare in salita per la formazione del coach Giorgio Aprile. Per Norbello due punti di Nikoletta Stefanova su Irina Bagina e Ogundele Ganiat Olamide, ed uno a testa di Marina Conciauro e Angeliki Papadaki entrambi su Maria Rita Pilloni, per le cagliaritane punti di Ogundele su Papadaki e di Bagina su Conciauro. Nella seconda giornata Zeus e Teco si impongono per 4 a 0 rispettivamente sullo Sterilgada e sul Quattro Mori. Due 4 a 2 nei restanti match, più netto il primo, quello tra il Norbello di Mauro Locci, e la Bagnolese di Alberto Pascolini, i due punti per quest’ultime portano entrambi la firma della Yuan, 11-9 al quinto sulla Stefanova, e 3 a 1 sulla Papadaki. Tutti 3 a 0 gli incontri per le glicerine, due della Conciauro, ed uno a testa di Stefanova e Papadaki. L’ultimo match della giornata è stato il derby altoatesino tra il Tramin e l’Eppan, Giorgia Piccolin sotto di due set con Debora Vivarelli gli recupera ma cede nel quinto, Miriam Sattler cede netto alla cinese Su Yaxin. Lisa Ridolfi e la Piccolin pareggiano con le due vittorie a spese di Carassia 3-0 e Su 3-2. Nelle ultime due partite le ragazze di Igor Milic, entrambe avanti per due set a uno, escono sconfitte per 3-2, nell’ultimo set la Ridolfi per 11-8 con la Vivarelli, e la Sattler per 11-9 contro la Carassia. Terza giornata dove il Cortemaggiore vince 4 a 2 rimontando uno svantaggio di 0-2 ad un sempre combattivo Tramin. La Wang perde 3-2 con la Ridolfi, e la Dzelinska non vince neanche un set con la Piccolin, il doppio vantaggio delle ospiti stimola le locali che nei successivi quattro incontri concedono solo un set alle frastornate avversarie. La Cavalli vince con la Sattler 3-1, e poi tutti 3 a 0 nelle altre partite. Anche per Cagliari terza veloci sul tavolo di top e contro top, anche in questo caso si finisce al fotofinish, ed in questo caso è la Yuan a guadagnarsi la vittoria 14 a 12. Chiude Tian 3-0 sulla Semenza. La quarta giornata e caratterizzata, dal primo scontro tra due delle tre squadre a punteggio pieno, quello tra il Norbello e il Quartu Sant’Elena. Vittoria per le ragazze guidate, in questa occasione da Marialucia Di Meo, per 4 a 1. Unica scusante per la squadra campidanese è l’assenza della cinese Li, rientrata in patria per esami universitari. La mancina dell’Aeronautica vince nella prima partita della serata con la veterana Serie Attività A1 femminile Individuale Le due A1 del Tennistavolo Norbello insieme sconfitta. Con il Castel Goffredo parte la Bagina, che sotto due set con la Dumitrache, vince gli altri tre con terzo e quinto ai vantaggi. Ogundele recupera anche lei due set alla Le Thi Hong, ma spreca un numero imprecisato di match ball perdendo 15-13. La Pilloni strappa solo un set alla Colantoni, e Ganiat completa la giornata no cedendo, anche questa volta al quinto, alla Dumitrache. Irina fa suo anche il secondo punto battendo Chiara, ma il punto della vittoria per 4 a 2 lo porta la Loan 3-0 su Maria Rita. A Caldaro sulla Strada del Vino, l’Eppan perde con il Norbello per 4 a 1, il tecnico Davide Luini vede un po’ meglio la sua cinese. La Su Yaxin vince con autorità il primo set con la Stefanova, ma tutto finisce li, combatte ma gli manca la lucidità nei punti finali di ogni set, cosa che fa anche contro la Papadaki. Anche la Carassia vince solo un set contro la greca. Punto della bandiera per la Vivarelli 3-0 sulla Conciauro, ma non riesce a replicare la vittoria, con una Nikoletta che chiude partita ed incontro vincendo 3 a 1. Quattro a uno combattuto quello dello Zeus sulla Bagnolese, Tian vince si 3-0 sulla Yuan, Li vince con lo stesso punteggio con Ines Sercer e porta la squadra quartese sul 2-0. Due set perfetti per la Semenza sulla Negrisoli 11/5 – 11/4, ancor più netti i successivi per Laura, 11/3 – 11/2 e prevedibile epilogo nel set decisivo ai vantaggi, che vede la giocatrice di casa imporsi per 15/13. Sul tre zero Li e Yuan danno vita ad un bellissimo incontro che vede predominare gli scambi molto della A1 Wei Jian, ventitré anni per gamba, 3 a 1. E l’altra mancina Papadaki, vince nettamente l’ultimo set sul due a due, con la ex azzurra Tian, il match che ha dato una direzione precisa all’intera gara. Poi Conciauro cede per 3-1 alla Negrisoli, che accorcia le distanze 2-1. La Stefanova maltratta Jing vincendo per 3-0. E chiude Marina vincendo con un 3 a 0, più tirato di quanto dica il punteggio, contro Jian. Vincendo il primo degli scontri diretti per il vertice della classifica, il Norbello rafforza la sua posizione di leader a punteggio pieno, in attesa degli altri scontri diretti. Un 4-0 che non ammette repliche, quello inflitto in trasferta dal Cortemaggiore guidato sapientemente da Michael Oyebode, al Castel Goffredo. Le giovanissime di Alfonso Laghezza, hanno racimolato solamente due set con la Colantoni che costringe la Cavalli al quinto set. L’ Eppan spinge ancora più giù il Quattro Mori battuto per 4-1. La Vivarelli ne fa due, prima su Ogundele e poi sulla Bagina. E la Su Yaxin, replica alla compagna battendo la Pilloni ed a seguire la nigeriana Ganiat in questo caso per 11-9 all’ultimo set. Di Bagina sulla Carassia, il punto per le isolane. Vittoria della Bagnolese sul Tramin per 4 a 0. Tre match chiusi per 3-2 certificano che pur essendo stato un incontro netto nel punteggio, non lo è stato nei singoli incontri. La Turrini e la Yuan vincono entrambi per 3-2 sulla Ridolfi, cosa che fa anche la Semenza contro la Sattler, unico match vinto 3-0 è quello tra la Yuan e la Piccolin. 9 Serie A2 maschile Girone A CUS TORINO IN TESTA Luca Bressan Paolo Negro 10 Nel campionato di serie A2 maschile girone A, la squadra degli universitari torinesi è al momento la squadra da battere quando si sono disputate le prime cinque giornate del girone di andata. Il Cus Torino viaggia infatti in testa a punteggio pieno con cinque vittorie in altrettante partite. A due lunghezze di distanza con otto punti insegue il Duomofolgore Treviso che ha uno score di quattro vittorie ed una sola sconfitta, 4-2, patita proprio nello scontro diretto con l’imbattuta capolista nel quinto turno di campionato. In terza posizione in classifica troviamo la squadra della Libertas Challant. I valdostani vantano sei punti frutto di tre vittorie e due sconfitte. In quarta posizione il Team Italia con quattro punti ottenuti con due vittorie in cinque incontri, una esperienza senz’altro positiva per i giovanissimi atleti della nazionale che hanno la possibilità di confrontarsi con i navigati ed esperti atleti di questa categoria. In penultima posizione soltanto due i punti del Tennistavolo Brescia, conseguiti nell’unica vittoria fin qui ottenuta, mentre addirittura a secco è la squadra altoatesina del Sarntal Raiffeisen che avrà certamente occasioni per migliorare la sua posizione. FALCON IN VOLO Serie A2 maschile Girone B Daniele Sabatino Umberto Giardina Cambio al vertice dell’equilibrato girone B campionato di serie A2 maschile dove ben tre squadre sono ancora senza sconfitte. Dopo cinque giornate del girone di andata la vetta è infatti stata conquistata dalla squadra siciliana del Falcon che comanda con otto punti frutto di tre vittorie e due pareggi. La seconda piazza, soltanto ad un punto di distanza dalla capolista, è occupata dal TT Cori Tecno Electric che in cinque partite ha totalizzato sette punti grazie a due vittorie e tre pareggi. In terza posizione, con sei punti all’attivo conseguenza di un ruolino di marcia che ha visto i sardi vincere un incontro e pareggiare tutti gli altri quattro. Segue con cinque punti in graduatoria, in quarta posizione ma a soli tre punti dalla vetta, la squadra del Tennistavolo Reggio Emilia che ha vinto due volte, pareggiato una e perso due partite. Lottano invece sul fondo della classifica appaiate a due punti le squadre del Sant’Espedito Napoli, una sola vittoria in carniere, e il Club La Spezia che non ha ancora mai vinto ma ha pareggiato due volte. 11 Serie B1 maschile Duello tra Asola e Vigevano Girone A Nel girone A del campionato di Serie B1 maschile sono due le squadre a punteggio pieno dopo cinque turni che si contendono la leadership del campionato: il TT Asola Battini Agri e il TT Vigevano Cipolla Rossa di Breme, entrambe con cinque vittorie in altrettanti incontri. Insegue una coppia di squadre staccata di quattro punti: il Ts Service Lavis e gli Alfieri di Romagna A, entrambe con tre vittorie all’attivo. Nel terzo spezzone di classifica altre due compagini hanno quattro punti: il Metalparma TT San Polo e l’Unione Sportiva Settimo che condividono un uguale bottino di due vittorie ciascuna. In questo girone di coppie con gli stessi punti, due anche le squadre ancora all’asciutto di punti in fondo alla classifica: la Redentore 1971 e il Tramin. Daniele Pezzi Torino comanda da solo Girone B 12 Pinto E Zilong Nel girone B del campionato di serie B1 maschile c’è una sola squadra in testa alla classifica a punteggio pieno, è il TT Torino Prom.Finanz. Daprile che comanda la graduatoria grazie a cinque vittorie in altrettante partite. Con due punti di distacco insegue l’A4 Verzuolo Scotta che ha totalizzato quattro vittorie ed una sola sconfitta. Molto lontane con solo quattro punti seguono ben cinque squadre che sono al tempo stesso terze ma anche penultime: la Libertas Verres Don Temperi, il TT Vigevoano Pellicceria Cane, il Refrancorese, il Gruppo giovanile San Michele e il TT Genova. Per tutte queste squadre due sono le vittorie all’attivo di ciascuna. Ultimo con soltanto due punti ed una sola vittoria è il Milano Sport. Juvenes San Marino in vetta Serie B1 maschile Girone C Nel girone C del campionato di B1 maschile abbiamo in testa gli “stranieri” della Juvenes San Marino, unica squadra a punteggio pieno dopo cinque partite con tutti i 10 punti conquistati. Alle sue spalle sono tre le compagini che inseguono staccate di quattro punti: la Giovanni Castello “Di Cesare”, il TT Spiaggia di Velluto di Senigallia e il TT Eureka Roma, tutte con tre vittorie. Ancora più sotto troviamo un drappello di altre tre squadre che in classifica vantano quattro punti ciascuna: il TT Acsi Pisa, il TT Mitici Colleferro e il Tt Sport Club Latina tutte accomunate da due vittorie conseguite corrispondenti a quattro punti. Chiude la classifica senza alcun punto né vittorie la Libertas TT Siena. Una coppia in testa Girone D Alessandro Di Marino Nel girone D del campionato di serie B1maschile sono due le contendenti che al momento guidano a punteggio pieno con cinque vittorie ciascuna e 10 punti la classifica. Si tratta dello Stet Mugnano e del TT Città di Sessa Aurunca. Insegue solitaria le due battistrada a quattro lunghezze il Club 99 Messina seguito a sua volta dai concittadini del TT Top Spin Messina che di punti ne hanno due in meno, quattro come igli altri siciliani dell’Albatros Zafferana Lady Ceramica. Chiudono la graduatoria di questo girone le ultime tre squadre partecipanti, tutte con due punti in graduatoria frutto di una sola vittoria conseguita: il Fiaccola A Castellana Grotte, l’Astra Valdina e la Polisportiva Medivis Solarino. 13 I colori sono l’espressione delle idee. www.crea.it CREA srl | Piazza Gentile da Fabriano 3 | 00196 Roma | P +39 06 3214631 10 buoni motivi per mantenere i piedi a terra e guardare lontano Attività Federale di Matteo Quarantelli Chi ha la pazienza e la curiosità di leggere questo contributo, individuerà lo scenario di altre comunicazioni pubblicate in questo e precedenti numeri della Rivista “Tennistavolo”, maturate anche durante i tanti incontri cui abbiamo partecipato durante il 2013. E sin da subito potrebbe soffermarsi sul significato della umana, reale esperienza dell’incontro di persona che permette alle persone di guardarsi negli occhi, ascoltarsi, scambiarsi messaggi ed emozioni, di esprimersi con sincerità. Occasioni, vere, per discutere (e non fare comizi) in occasione delle quali ci si confronta analizzando dati, fatti, procedure, attività. Che si distinguono chiaramente da altro genere di comunicazioni (in presenza o a distanza) nelle quali solo una voce (una persona) si esprime e (nonostante dichiari il contrario) non vuole alcun contraddittorio: tipico esempio sono messaggi (via web) inviati per sottoporre delle critiche (normalmente basate su opinioni), che non negano alla persona messa in discussione la possibilità di replica. Non a caso possiamo apprezzare quindi il secondo meeting della Consulta dei Presidenti dei Comitati Regionali, quale giornata densa, importante, mai scontata e banale. Da cui sono emerse idee, intenzioni, volontà, realtà che rappresentano il lungo cammino (a volte un poco lento) per far divenire quella federale una Organizzazione che eroga Servizi alla Persona. Vogliamo proporvi, per ampliare la platea del confronto facendovi partecipare, una breve sintesi dei punti chiave, cioè quelli che esprimono gli aspetti più rilevanti ed irrinunciabili. L’opportunità, la scusa, l’occasione (come spesso capita) ci viene data dall’analisi del progetto giovanile che è una vera e propria “Webcam” che accede alle nostre palestre e si candida sempre più a divenire il “grimaldello” che consenta di aprirci alle novità. Delegare per crescere Il quadriennio avviato circa un anno fa potrà esprimere una epocale rivoluzione per il nostro movimento sportivo: che si concretizzerà quando tutti i Comitati avranno assunto definitivamente una struttura di organizzazione, gestione di servizi alle società sportive. Non più competenze, risorse, responsabilità accentrate (presso Organi Federali centrali) ma al contrario condivise e re-distribuite all’interno dell’organizzazione territoriale. Non più un solo Settore Federale (agonistico o tecnico, per esempio) ma un settore nazionale (cioè di tutta Italia e quindi di tutti) integrato con l’apporto delle realtà regionali. Primo grande traguardo del processo di delega è stato chiaramente identificato e declinato, esprimendo precise azioni che i nostri Comitati debbano generare per sollecitare la pratica sportiva giovanile: le risorse finanziarie dei Comitati, a partire dal 2014, verranno fortemente orientate (e condizionate) alla pratica organizzata per promuovere, avviare, qualificare i giovani praticanti. E grande sarà la riduzione delle risorse per i Comitati che non promuoveranno e realizzeranno un proprio progetto giovanile …..do- 15 vendo rispondere alle società del territorio delle proprie inadempienze …. Attività Federale 16 Favorire la consapevolezza dei ruoli e delle responsabilità Una Organizzazione (gerarchica o meno) tale diviene quando le persone assumono un ruolo: anche in una famiglia il genitore impara a divenire papà o mamma e ben comprende in quale modo potrà e dovrà comportarsi (non fa il “piacione” oppure il “fine comunicatore”, oppure “l’amico”). Ed anche questa nostra Organizzazione federale ha bisogno di ruoli e soprattutto di responsabilità (chi fa? Che cosa fa? Perché?). Ma quali sono le principali responsabilità? Organizzare e gestire la pratica (e non solo quella agonistica). Promuovere la crescita quantitativa e qualitativa dei praticanti. Sviluppare le azioni di aggiornamento e formazione delle persone. Garantire la certezza del rispetto delle regole e la serietà dei comportamenti. E quindi chi è il dirigente federale? Un presenzialista, un politico, un amministratore, un organizzatore, uno sportivo, un occupatore di sedie,….? Credo che a tutti piaccia conoscerlo quale diligente, serio amministratore sportivo. Combattere la dis-organizzazione Non è solo la necessità di intervenire laddove vi sia confusione e superficialità ma anche garantire la funzionalità delle attività: un torneo che si svolge in un impianto inadeguato (male illuminato, sporco, freddo, non attrezzato, …), uno stage di ragazzi in cui non si propone attività adeguata in modo professionale, la mancata partecipazione ad una competizione federale, sono alcuni esempi di errori che “allenano” alla dis-organizzazione, alla mancanza di serietà. E la percezione di cattiva organizzazione è il motivo principale che induce molte persone (soprattutto famiglie e donne) a non avvicinarsi al tennistavolo. A chi obietta che risulta difficile condurre giovani praticanti all’interno delle nostre società sportive a seguito di interventi didattici scolastici, potremmo far notare che potrebbe essere stato dis-organizzato? E cioè non sia stato in grado di offrire quanto i bambini normalmente richiedono (accessibilità, riuscita, interesse, motivazione, confronto ….)? Ed al contrario abbia offerto modelli tecnici adatti ad adulti praticanti …..? Meditate gente, meditate …. Promuovere il cambiamento Risulta essere il “motore” per creare un clima orientato alla pratica sportiva. Cioè è quel processo che consente di comprendere che vi sia necessità di cambiare (magari per agire in modo più efficace) e poi di adottare nuove strategie. Ad esempio, se vogliamo promuovere la pratica del tennistavolo ….. dobbiamo cambiare la nostra “forma mentis” assai incline all’agonismo esasperato …. Dobbiamo creare una pratica più facile, accessibile, stimolante. Ed è per tale motivo che lo Staff federale sta sviluppando il Progetto EasyPing….. Consentiteci una citazione cinematografica: ”… e per cambiare, che cosa siamo disposti a fare?” Mettere al centro le società sportive Una buona novella, che non è proprio una novità, si può esplicitare nell’identificare le società sportive, quali Organizzazioni di persone, cuore e target delle attività federali. Diversi Comitati stanno operando efficacemente con l’intento di far crescere le proprie società: non con regole restrittive ed imposizioni ma creando opportunità. Utilizzando un lessico manageriale, si sta cercando di favorire la nascita di start-up sportive che abbiano struttura organizzativa ed attività. In fondo dovremmo così concepire una politica per i “vivai”: che non è la sola ed esclusiva ricerca di giovani e talentati praticanti ma soprattutto la crescita dei sodalizi. Che sono anche (soprattutto ….?) espressione del lavoro e dell’impegno di tanti appassionati dirigenti (che dirigono ed indirizzano), genitori (che pagano, accompagnano, assistono,….). Utilizzare efficacemente le risorse Sembra un paradosso. In una epoca di crisi, di riduzione di risorse finanziarie, le Istituzioni sportive nazionali hanno ancora buona disponibilità ma non mostrano definitivo interesse a ricondurla ad investimenti sull’attività delle società sportive. Al contrario tutte le iniziative debbono (dovrebbero) stimolare la crescita: rendere disponibili risorse per sviluppare collaborazioni con Istituzioni Scolastiche, per utilizzare sparring partner, per realizzare attività con modelli nuovi, significherebbe stimolare la creazione di un “mercato del lavoro”. Cioè generare offerta di lavoro cui seguirebbe una domanda, far nascere una opportunità che a cascata promuoverebbe una maggiore e migliore attività delle società. Un buon utilizzo delle risorse deve essere inteso anche come scelta delle persone in relazione alle personali competenze: se viene invitato in Italia un atleta (sparring) asiatico difficilmente in breve tempo avrà competenze da allenatore o da insegnante, semmai continuerà ad essere un buon praticante. Allora se è differente lo scopo (per esempio avviare un vivaio giovanile) meglio investire su un/a giovane praticante (oppure ex) disponibile a studiare, imparare, lavorare per divenire un capace insegnante. E quindi …. Verrebbe da dire …. “piano con l’euforia esterofila …… spazio al sano buon senso!”. Valorizzare la pratica agonistica Il prevalente riscontro che tutti i partecipanti hanno sottolineato è che la nostra programmazione agonistica ad oggi appare “soffocante” cioè non consente di dedicarsi ad altro. Tanti, troppi impegni, costi eccessivi, qualità della pratica inferiore alle necessità. Si possono immaginare e realizzare delle novità? Vi possono essere meno scadenze (ma più qualificate) corrispondenti a competizioni che non si possono mancare? Si possono realizzare più attività formative (stages, attività speciali,…)?Le formule di competizione (soprattutto delle gare del settore giovanile) possono divenire più funzionali ad un progetto tecnico? Numerosi quesiti cui però si deve dare immediata ed efficace risposta. L’impegno del Settore Agonistico Federale (sia nella componente del Consiglio Federale che operativa) è encomiabile ma rischia di divenire controproducente. In questo senso bisogna dare maggior valore alla pratica agonistica, avendo il coraggio di modificarla (soprattutto quella individuale) perché sia la servizio della crescita degli atleti. Cucire il “vestito buono” I dirigenti di ogni territorio debbo divenire i sarti in grado di tagliare, cucire, l’abito che meglio si adatta alle caratteristiche ed esigenze della propria dimensione. Se hanno pochi praticanti, dovranno orientarsi a incentivare la promozione; se hanno tesseranti, praticanti ed osservanti, potranno sollecitare la loro crescita sportiva; se hanno pochi “vivai” oppure nessuna realtà riconducibile a tale espressione, dovranno cominciare a costruire le competenze dei dirigenti e dei tecnici. Insomma debbono provare ad immaginarsi in quale modo si potrà sfruttare “il vestito buono” per presentarsi all’onore del mondo, ordinati e credibili. Non porterebbe a nulla proseguire senza avere il coraggio di innovare. Ri-conoscere il valore della formazione professionale Emerge la necessità di qualificare l’attività delle persone che frequentano, animano il nostro ambiente. Ciò è necessario per garantire l’efficacia degli investimenti: infatti se le persone che debbono utilizzare delle risorse sono inabili o incapa- ci, il prodotto sarà inadeguato. Se vogliamo che la nostra Federazione, i nostri Comitati, le nostre società esprimano persone preparate e pronte alla sfida con un presente assai complesso, non possiamo lasciarle con “il cerino in mano”. Non possiamo pretendere dei cambiamenti se non vi è la possibilità di sperimentarli. Ecco perché la nuova struttura organizzativa della formazione deve privilegiare l’impegno, la serietà, la qualità Attività Federale dei formatori, delle attività. E dalle nostre menti svanisca il pensiero che dedicare tanto tempo a chi diviene tecnico oppure arbitro, sia creare degli ostacoli, rappresenti un allontanamento delle persone. Oggi abbiamo tanti tecnici tesserati ma un modesto livello (ed opportunità) operativo. Se vorremo avere praticanti numerosi, entusiasti, abili, spingiamo i nostri operatori a studiare, ad imparare, a sperimentare. E soprattutto cancelliamo i ricordi di passate ed infelici esperienze durante le quali (in un solo pomeriggio) “una sorta di guru” garantiva ad un gruppo di appassionati di trasformarsi in Ufficiali di gara e Allenatori. Serve tempo ed una precisa declinazione di situazioni pratiche da cui ed in cui imparare. Confrontarsi con gli altri E’ l’ultimo fra i punti emerso durante la veemente chiacchierata ma senz’altro il non meno importante. Cominciare a “mettere il naso” in altre realtà sportive ed organizzative, comprendere quali soluzioni abbiano adottato, imparare dalle loro scelte (buone e meno buone) significa avere un motivo in più per orientarci al cambiamento, alla ricerca, al futuro. Attenzione: ricordare, per esempio che il tennistavolo ha una densità di eventi agonistici molto superiore a tutte le altre discipline del CONI, è assai rischioso. Perché se dovessimo completare la riflessione potremmo scoprire che altri, prima di noi, hanno compreso i propri limiti, i propri errori, ed hanno innovato. 17 Attività Nazionale A Napoli vincono Tomasi, i due Piccolin e Mosconi Agonismo ed entusiasmo a Napoli anche per la seconda edizione del Memorial Renato e Vincenzo Russo valido anche quest’anno come Torneo Nazionale assoluto. La vittoria nelle quattro categorie principali è andata a Stefano Tomasi (Apuania Carrara), Giorgia Piccolin (Tramin), Jordy Piccolin (Tramin) e Veronica Mosconi (Alto Sebino). Nessuna soddisfazione dunque per gli atleti meridionali e soprattutto per quelli di casa. Il miglior risultato è infatti stato ottenuto da Maurizio Massarelli secondo di misura, 3-2 in finale, dietro a Jordy Piccolin. Tomasi ha sconfitto in finale 3-0 Daniele Sa- Elisa Marzolla Ana Brzan 18 batino del Marcozzi Cagliari mentre i terzi, fermati in semifinale, sono stati Alessandro Baciocchi (Marcozzi) e Federico Pavan (Duomofolgore Treviso). Nel femminile assoluto vittoria di Giorgia Piccolin che in finale ha battuto Chiara Colantoni dello Sterilgarda con un combattuto 3-1.Nel seconda femminile invece la vittoria dell’azzurrina Veronica Mosconi è stata su Rossella Scardigno del Molfetta in finale per 3-1. In evidenza i fratelli Piccolin. Per Giorgia Piccolin, un fine settimana da incorniciare. Dopo avere perso un solo incontro nel girone preliminare, la portacolori del Termeno ha iniziato una marcia inarrestabile, che l’ha portata al successo. In semifinale, Piccolin si è imposta su Rossella Scardigno 3:1. In finale, l’atleta del Termeno ha messo sot- I fratelli Piccolin Attività Nazionale Il podio di seconda maschile Il podio assoluto maschile to Chiara Colantoni, contro la quale aveva incassato l’unico in precedenza, imponendosi in quattro set. Suo fratello, il 16enne Jordy Piccolin ha completato la festa in famiglia, vincendo il torneo di Seconda categoria (classificati dal 16 esimo al 100esimo posto del ranking italiano). Dopo i tre primi squilli nel turno preliminare, Piccolin ha vinto nei quarti di finale 3:0 contro Stefano Curcio, piegando poi Alessandro Ruscelli 3:1 e con lo stesso punteggio anche Daniele Sabatino. Jordy Piccolin, in finale, ha chiuso il suo torneo perfetto, imponendosi 3:2 contro il campione di casa Maurizio Massarelli suo compagno nella vittoria europea junior a squadre 2013 insieme a Mutti, Baciocchi e Marcato. 19 Attualità La Fitet e le Fiamme Azzurre di Corrado Attili Azzurri durante l’esibizione La Fitet ha regalato un pomeriggio di distrazione sportiva al gruppo di detenute del carcere romano di Rebibbia che nei giorni scorsi ha assistito all’esibizione degli atleti della nazionale italiana di tennistavolo Niagol Stoyanov, Damiano Seretti, Debora Vivarelli e Giorgia Piccolin ed alla presentazione di Fabio Di Silvio il tecnico che nelle prossime settimane avvierà un lavoro di insegnamento della disciplina all’interno dell’istituto di pena femminile più grande d’Europa. Presenti per la Fitet il Presidente Franco Sciannimanico, accompagnato dal consigliere Bruno Di Folco e dal DT giovanile Matteo Quarantelli; presenti per le istituzioni carcerarie il responsabile dott. RoSciannimanico e i quattro azzurri Calligaris intervista il dott. Piscitello 20 Intervista alle azzurre servizio sull’evento, iniziativa sportiva a forte caratura socio-educativa. Il prossimo 3 dicembre a Bologna di avrà un’altra importante tappa dell’iniziativa presso il locale Istituto di pena con tanto di collegamento in diretta con il Salone d’Onore del CONI a Roma dove l’argomento nella stessa giornata verrà trattato ed illustrato durante un convegno che vedrà la Fitet ed il tennistavolo in prima fila. Il progetto, Tennistavolo in Carcere, porta la firma indiscussa di Franco Sciannimanico, il Presidente della Federazione Italia Tennis Tavolo, il quale oltre che in difesa dei valori sopra esposti si è impegnato con tenacia per raggiungere un ennesimo risultato di collaborazione con un Attualità Foto ricordo per atleti e detenute Debora Vivarelli Russo circondato dalle fans Sciannimanico con il commissario Tolu berto Piscitello e per le Fiamme Azzurre il commissario Marcello Tolu. Ha assistito anche un gruppo di atleti delle Fiamme Azzurre, di diverse discipline, tra cui il pugile più volte campione del mondo e due volte argento olimpico Clemente Russo. Presente anche una troupe della Rai guidata dalla grande campionessa di nuoto Novella Calligaris che ha realizzato un Azzurri intervistati dalla RAI Gruppo Sportivo Militare dopo quello ormai consolidato con l’Aeronautica Militare Italiana, e quello con la Marina Militare già avviato nei mesi scorsi. E’ ora infatti la volta del Gruppo Sportivo delle Fiamme Azzurre, le Guardie Penitenziarie, che per bocca del Commissario Marcello Tolu, hanno già anticipato la loro disponibilità a concretizzare con l’arruolamento di atleti della nazionale di tennistavolo la nascente collaborazione. 21 Attività Internazionale In Ungheria due medaglie di doppio Gli azzurri delle nazionali giovanili sono tornati con due medaglie, entrambe di doppio maschile, dall’Open di Ungheria, una conquistata da Jordy Piccolin e Luca Marcato nel doppio maschile junior ed una d’argento vinta da Carlo Rossi e Daniele Pinto nel doppio cadetti. Grande risultato per gli azzurri Luca Marcato e Jordy Piccolin che negli ottavi di finale hanno sconfitto la coppia testa di serie giapponese Izumo e Muramatsu per 3-2, vittoria ottenuta con 22 una strepitosa rimonta dai due italiani che dopo essere andati sotto 0-2 hanno rimontato vincendo tre set consecutivi. Semifinale conquistata e medaglia per la coppia azzurra formata da Luca Marcato (Duomofolgore Treviso) e Jordy Piccolin (Tramin), entrambi campioni d’Europa a squadre 2013. I due azzurrii hanno battuto nei quarti con un secco 3-0, seppur combattuto in ciascun parziale, il doppio tedesco formata da Dennis Klein e Qiu Liang. I due azzurri si sono dovuti alla fine accontentare di un comunque Jordy Piccolin ottimo bronzo. Il doppio italiano è infatti stato battuto dai francesi Gauzy e Ruiz per 3-1. I nostri hanno vinto il primo parziale 15-13 ma poi pur rimanendo sempre in partita non sono più riusciti ad avere la meglio sugli avversari finendo per perdere 3-1 con grandi chance nell’ultimo decisivo set perso 11-13. A seguire sono iniziate le gare a squadre, dove soltanto la squadre dei Cadetti ha guadagnato l’accesso al tabellone. Rossi, Pinto e Matteo Mutti hanno conquistato i quarti di finale vincendo il proprio girone con due successi ed una sconfitta. Col Belgio vittoria per 3-1 con punti di Mutti, del doppio Pinto-Rossi e di Pinto. Con l’Ungheria B vittoria per 3-1 con due punti di Pinto ed uno di Rossi mentre la sconfitta è arrivata 3-2 nel doppio. Match duro con tre partite su quattro finite 3-2. Dopo la doppia vittoria è arrivata la sconfitta con la Svezia per 3-2. Per gli azzurrini un punto di Daniele Pinto ed uno del doppio. Gli azzurrini hanno poi perso con Singapore il quarto di finale giocando un buon incontro. La sconfitta infatti registra il risultato finale di 3-1 per gli asiatici ma tutte le quattro partite sono terminate 3-2. I cadetti si sono poi rifatti nella gara di doppio dove Daniele Pinto e Carlo Rossi hanno raggiunto la finale. I due azzurri sono stati protagonisti di una splendida galoppata che li ha visti prima battere nei 32 i lussemburghesi Balaban e Mladenovic per 3-2 con una strepitosa rimonta dopo essere andati sotto 0-2, Nei 16 hanno sconfitto ancora per 3-2 gli svizzeri Brunner e Posch e poi capolavoro nei quarti di finale quando con un altro combattuto e spettacolare di 3-2 Piccolin e Marcato Attività Internazionale Carlo Rossi Daniele Pinto hanno sconfitto i due atleti di Singapore LOY Meng Hean Darren e TAY Ming Han, anche qui rimontando da 0-2. Poi un po’ di buona sorte li ha aiutati a trasformare il bronzo in argento grazie all’assenza in semifinale degli avversari, l’inglese Jarvis e lo scozzese Wheeler. In finale Carlo Rossi del Marcozzi e Daniele Pinto del TT Torino hanno conquistato la medaglia d’argento. I due giovani talenti azzurri guidati da Valentino Piacentini sono stati sconfitti dal doppio francese composto da Bertrand e Givone per 3-0. Per i colori azzurri si tratta di un buon risultato da sommare al bronzo conquistato dagli junior Piccolin e Marcato, guidati da Lorenzo Nannoni. 23 Attività Internazionale In Germania Open quasi olimpico Marco Rech Daldosso 24 Si è disputato in Germania a Berlino il GAC Group 2013 ITTF World Tour. Vi hanno partecipato 384 atleti, tra i quali ben 44 detentori di almeno un successo in un Open del World Tour, in rappresentanza di 42 Paesi. In palio tra questi straordinari campioni anche 16 posti maschili e 16 posti femminili per l’attesissimo Open da un milione di dollari, il GAC Group World Tour Grand Finals, che si terrà dal 9 al 12 January 2014 a Dubai. La vittoria è andata nel singolare maschile al più che sorprendente sedicenne cinese Fan Zhendong che in finale ha sconfitto il tedesco Dimitri Ovcharov 4-2. In precedenza il cinese aveva battuto anche il campione del mondo e oro olimpico Zhan Jike mentre Ovtcharov ha sconfitto il suo connazionale Timo Boll in semifinale. La vittoria di singolo femminile è andata alla cinese Wen Jia che in finale ha sconfitto la giapponese Fukuhara per 4-0. In evidenza tra gli europei alcuni giovanissimi. L’inglese Pichford arrivato tra i primi otto prima di essere battuto da Boll e nel femminile la sedicenne tedesca Mittelham, arrivata tra le prime sedici unica non asiatica nel suo primo Open in carriera da “adulta”, che oltre ad aver eliminato la nostra Stefanova nel girone ha battuto anche la rumena Samara nei 32 prima di essere sconfitta dalla Fukuhara poi finalista. Duro ed impegnativo l’open tedesco per i nostri cinque azzurri presenti: Stefanova, Bobocica, Stoyanov, Rech e Mutti. Nelle qualificazioni di singolo assoluto maschile tutti vincenti con sconfitta iniziale solo di Marco Rech Daldosso battuto 4-2 dal tedesco Wehking. Successo iniziale di Leonardo Mutti sul tedesco Qiu Dang per 4-1 e vittorie nette, entrambe per 4-0, di Niagol Stoyanov sull’egiziano Aly Walaa En-Din e di Mihai Bobocica sul bielorusso Barabanov. Vittoria nel primo incontro anche per Niko Stefanova che ha sconfitto 4-2 l’olandese Rianne Van Duin. Cominciate bene anche il singolo Under 21 dove hanno vinto sia Marco Rech per 3-0 sull’equadoregno Proano,che Leonardo Mutti contro l’israeliano Tauber superato con un combattuto 3-2. Nella seconda giornata delle gare invece poche le soddisfazioni per gli italiani. Nikoleta Stefanova ha perso 4-2 con la giovane campionessa d’Europa junior, la sedicenne tedesca Nina Mittelham, avversaria che ha rincorso da 0-2 a 2-2 per poi soccombere negli ultimi due parziali. Seconda sconfitta per Marco Rech Daldosso ad opera dello spagnolo Machado Brossier Attività Internazionale Mittelham La finale di singolo maschile per 4-1. Sconfitta, plausibile, anche per Leonardo Mutti col cinese di Singapore Yang Zi, n. 80 al mondo, per 4-1. Purtroppo invece sconfitta difficile da digerire, quella di Mihai Bobocica battuto dal francese Brossier, n. 273 al mondo, per 4-3. Sconfitta anche per Niagol Stoyanov ad opera del coreano Kim Donghyun per 4-1. Unica soddisfazione da Marco Rech che nell’under 21 ha vinto il girone vincendo anche la se- conda partita, quella col tedesco Qiu Dang 3-0 conquistando il tebellone. Sempre nell’under 21 ha invece perso il secondo incontro Mutti battuto 3-2 dall’olandese Gommers. Non molto meglio gli azzurri nel doppio. Fuori al primo turno Mutti e Rech sconfitti 3-2 dai tedeschi Duda e Steger. Hanno superato il primo turno di qualificazione Bobocica e Stoyanov battendo 3-2 gli svedesi Akerstrom e Andersson. Nel turno successivo però il nostro doppio nulla ha potuto contro i giapponesi Morizono e Sambe da cui sono stati sconfitti 3-0. Nella terza giornata infine l’azzurro dell’Aeronautica Militare Marco Rech Daldosso, unico superstite della pattuglia azzurra, è stato sconfitto 3-0 dal talento emergente giapponese Kohei Sambe nei 64 del tabellone principale della gara di singolo under 21. 25 26 27 28 29 Attività Internazionale Il Mondiale Cadetti in Slovenia Si è disputato in Slovenia, a Otocec, il mondiale cadetti. L’Asia ha vinto entrambi i titoli a squadre battendo l’Europa in questo 2013 ITTF World Cadet Challenge sia nel maschile che nel femminile. Sono stati 64 i giocatori di 33 Paesi che sono stati convocati a partecipare al 2013 World Cadet Challenge, il mondiale cadetti under 15 per rappresentative continentali. L’Asia, e la Cina in particolare, aggiudicandosi sia i titoli a squadre che quelli individuali, ha dominato ancora una volta la competizione ma alcuni osservatori sostengono che le distanze tra i talenti di quel continente e quelli emergenti nel resto del mondo, in qualche misura stanno diminuendo. Infatti, ad esempio, nella gara a squadre, nono- 30 Attività Internazionale stante le medaglie d’oro siano state vinte entrambe dall’Asia, si è messa in grande evidenza come stella della manifestazione per l’Europa la rumena Adina Diaconu che ha sconfitto sia la cinese Li Yran che la giapponese Mima Ito nella partita in cui l’Asia ha sconfitto l’Europa 3-2. Nelle gare individuali, nel singolo femminile vittoria della quattordicenne cinese Li Yiran che in finale ha battuto la tredicenne giapponese Mima ITO per 4-3 (8-11, 11-3, 119, 2-11, 5-11, 13-15, 11-9), mentre nella finale maschile L’Italia nella manifestazione si è tolta le sue soddisfazioni granzie agli arbitri. Infatti l’arbitro italiano Massimo De Giorgi ha avuto l’onore ed il piacere di dirigere la finale maschile al World Cadet Boys insieme ad un collega francese come secondo. Nell’occasione anche il Deputy Referee della competizione è stato un italiano: Andrea Abascia. il cinese WAng Chugin ha superato il coreano HWANG Minha per 4-1 (11-7, 10-12, 11-7, 118, 12-10). Nelle foto una significativa serie di immagini ITTF della competizione 31 Sport e Scienza Tennistavolo e matematica: una relazione temeraria di Silvio Maracchia È noto che il tennistavolo o tennis tavolo (1) deriva dal gioco del tennis allorché si volle trasferire al coperto, solitamente nei circoli londinesi, il gioco maggiore, tanto che le racchette in un primo tempo avevano la struttura a corde simile a quella del tennis vero e proprio e le palline erano fatte di gomma o di sughero. Tutto ebbe inizio verso la fine del XIX secolo e il gioco ebbe varie tappe di sviluppo e vari brevetti sino a quello definitivo del 1900 (Hamley; Jacxques; Parker) che stabiliva anche regole specifiche per il gioco diventato ormai assai diffuso. Nella stessa epoca ebbe origine il vero gioco allorché le palline furono costruite con la celluloide, troppo variabile era il rimbalzo delle palline di gomma e troppo lento quello fatte di sughero. Le racchette furono fatte di legno che venne via via rivestito con materiali di vario tipo: sughero, tela gommata, puntinata o no ed infine con gommapiuma e tela gommata cosicché fu possibile dare una forte velocità e precisione alle palline colpite. Il gioco del tennistavolo si diffuse ben presto in tutto il mondo e negli anni cinquanta del secolo scorso divenne in Cina uno sport nazionale. Oggi (2013) il tennistavolo è anche una disciplina olimpica ed è lo sport maggiormente diffuso al mondo con i suoi quaranta milioni di partecipanti a livello agonistico e ben trecento milioni di praticanti! LE MISURE Le misure indicate dalla figura sono quelle ormai consolidate e valide per tutti i tavoli di tutto il mondo. Come si può controllare, queste misure sono proporzionali a quelle di un campo di tennis che, espresse in metri, sono 23,77 e 8,23; quest’ultima misura diventa 10,97 se si considerano i due corridoi validi nel doppio, largo metri 1,37. Ebbene 23,77 : 10,97 = 2,17 (circa 2) e per il tavolo del tennistavolo si ha 274 : 152,5 = 1,79 (circa 2) (si tenga presente che le singolari misure del campo da tennis derivano dalla traduzione in metri delle misure anglosassoni 78; 36 date in “piedi”). Come si vede dalla figura, l’altezza della retina è di cm 15,25 inoltre la misura della pallina dal peso di gr 2,7 ha un diametro di 4 centimetri. Infine il bordo bianco che segue il perimetro del tavolo è di 1,5 centimetri. 32 IL TENNISTAVOLO E LA GEOMETRIA DEL “CIRCA” Nella geometria razionale, una volta accettate le premesse iniziali (assiomi), le deduzioni sono esatte e così le misure pensate nella loro astrazione. In una geometria pratica, quella di un falegname per intenderci o di un ingegnere, le deduzioni sono approssimate e le misure sono “quasi” esatte anche per l’impossibilità di averle tali nella realtà. Riferendoci a questa geometria pratica (abbiamo già visto che la similitudine tra il campo da tennis e il tavolo del tennistavolo è inesorabilmente approssimata), ha alcune approssimazioni che vale la pena di osservare esprimendoci in centimetri: = La larghezza del tavolo (152,5) è “circa” il doppio della sua altezza (2x76 = 152); = il raggio del cerchio circoscritto al tavolo (156,79) è “circa” uguale alla media aritmetica (153,082) tra i raggi delle circonferenze circoscritte all’esagono (126,815) e al triangolo (179,349) regolari equivalenti alla superficie del tavolo. ecc. ecc. IL TENNISTAVOLO E LA SUCCESSIONE TRIRICORRENTE È abbastanza noto che la successione biricorrente detta anche “successione di Fibonacci”, è una successione ricorrente tale che, a partire da due numeri positivi (1 e 1 nel caso di Fibonacci) viene costruita in modo che ogni altro numero risulti dalla somma dei due precedenti: 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 … Ebbene, la teoria insegna che il rapporto tra un numero della successione (an) con il suo precedente (an-1) si avvicina sempre più (anzi di tanto poco quanto si vuole direbbe un matematico); ad un particolare numero fisso! Sempre lo stesso numero, qualunque siano i due numeri di partenza. Questo numero è indicato, per ragioni storiche, con la lettera greca fi = 1,6180339… ed ha numerosissimi legami con l’arte, l’architettura, la biologia ecc. ed è anche uguale al rapporto di un qualsiasi segmento con la sua “sezione aurea”. Osserviamo qualche rapporto, approssimato alla terza cifra decimale, per mostrare questa tendenza: 3/2=0,50; 5/3=1,666; 8/5=1,600; 13 /8=1,625; 21/13=1,615: 34/21=1,619; ecc. ecc. Consideriamo ora, per estensione, tre numeri positivi e costruiamo una successione tale che ogni altro suo elemento sia dato dalla somma dei suoi tre precedenti. Chiameremo triricorrente questa successione. Ebbene, consideriamo tre numeri legati alle misure del tavolo del tennistavolo, ad esempio 274 (lunghezza); 152,5 (larghezza) e 76 (altezza) e costruiamo la successione: 274 152,5 76 502,5 731 1309,5 2543 4583,5 8436 15562,5 28582 ecc. Anche in questo caso è possibile dimostrare che il rapporto tra un elemento della successione e il suo precedente tende, al crescere degli elementi considerati a un ben determinato numero che, dato che non risulta che abbia un nome già assegnato, anche se non è possibile escluderlo, lo indicheremo con la T greca (tau), cioè con la Sport e Scienza iniziale del Tennistavolo. Si potrebbe dimostrare, con la risoluzione di una particolare equazione di terzo grado che: tau = 1,83928… . Osserviamo ora alcune sue approssimazioni con i numeri già scritti della successione. 731/502,5= 1,454; 1309,5/731=1,709; 2543/1309,5=1,941; 4583.5/2543=1,802; 8436/4583,5=1,840; 15562,5/8436=1,844 28582/15562,5 = 1,836 ecc. CONCLUSIONI Di solito si dice che dare qualche numero ad un matematico vuol dire invitarlo a trarre da essi una teoria così come si dice che dare uno qualsiasi scritto ad un buon avvocato questi sarebbe in grado di mandare l’autore dello scritto in galera. Questo non è successo nel nostro caso, si è cercato solo di giocare con alcuni numeri legati al tennistavolo trascurandone altri (altezza della retina; diametro della pallina, varie dimensioni delle racchette) nella speranza che nessun avvocato leggendo queste pagine ci mandi in galera. (Articolo inviatoci dall’APD Giovanni Castello di Roma) 33 Serie A2 femminile girone A COCCAGLIO IN FUGA Sabrina Moretti Dopo il secondo concentramento, disputato a Coccaglio, del campionato di serie A2 femminile, nel girone A è in testa nettamente a punteggio pieno con 10 punti il TT Coccaglio Verniciature Alghisi che con le esperte Michela Merenda, Sabrina Moretti e Wang Xuelan mira con decisione alla vittoria del campionato. Al secondo posto seguono due squadre, distanziate di tre punti dalla capolista, il TT Genova (Alessia Cannella, Sandra Mendez Mustelier, Maria Carolina Raggi, Simona Soldi e Valeria Zefiro) ed il Regaldi Novara (Manuela Daniele, Ileana Irrera e Dana Saporta). Seguono con quattro punti, nella posizione che definiremmo di centro classifica, le giovani dell’Alto Sebino che schiera Michela Albertinelli, Marina Chieppa, Marcella Delasa e Asia Richini. Chiudono la classifica di questo girone con due punti il Norbello (Silvia Deligia, Marialucia Di Meo, Maria Assunta Locci, Francesca Mattana, Eleonora Trudu) e con zero punti L’Auxilium Cuneo (Angela Alessandrini, Valeria Beccaria, Paola Bevilacqua, Michol Cento). Michela Albertinelli 34 In lotta quattro squadre Dopo il secondo concentramento disputato a Castrocaro Terme le squadre del girone B del Campionato di A2 femminile, in grande equilibrio, sono meno distanziate tra loro, rispetto al girone precedente, con quattro compagini in grado di lottare per il vertice. In testa con otto punti il Kras Sgonico (Claudia Micolaucich, Katja Milic, Martina Milic, Irena Rustja) che è seguita in graduatoria ad un solo punto da due squadre: l’Alto Sebino (Veronica Mosconi, Jessica Ramazzini, Elisa e Francesca Trotti) e la Alfieri di Romagna “W” che schiera Ana Brzan, Evangelista Coletta, Letizia Serie A2 femminile girone B Ana Brzan Veronica Mosconi la classifica come fanalino di coda con zero punti il Tramin che gioca con Katharina Barcatta, Martina Eheim, Greta e Marion Pichler. Eva Coletta Giardi e Daniela Viorica Nita. Un punto più dietro da queste squadre e a due lunghezze dalla capolista con sei punti la Libertas TT Siena (Giada Ferri, Laura Galiano, Giulia Chigi, Elisa Marzolla). Chiude 35 Serie A2 femminile girone C Albatros vola alto tros Zafferana Merlino (Ekaterina Rantseva, Maria Scilimpa e Svetlana Tetyueva) che è seguita a due lunghezze dal TT Pace del Mela (Larissa Lavrukhina, Stefania Principato e Elena Rozanova. In terza posizione con sei punti in graduatoria il Circolo TT Molfetta che schiera Francesca Bufi, Daniela Francabandiera, Rossella Scardigno, Valentina e Viviana Racanati. In penultima piazza triamo con quattro punti la squadra dell’Albatros Zafferana Villa Mirador che gioca con Luana Billeri, Loredana Rampello e Jessica Scucchia. All’ultimo posto ancora con la casella dei punti vuota troviamo L’Isola che non c’era Wendy (Paola Condorelli, Chiara Corini e Ivanna Sacco. Rossella Scardigno Valentina Racanati Nel girone meridionale della A2 femminile, il cui secondo concentramento si è disputato a Roma, in testa con 10 punti la squadra siciliana dell’AlbaAtlete e dirigenti dell’Albatros 36 Azzurri vincenti in Belgio Tre atleti, quattro medaglie. E’ finito come meglio non ci si poteva aspettare l’Open internazionale del Belgio, con i nostri atleti che portano a casa due ori e due bronzi, conquistati sia nei singoli di categoria che nella gara a squadre. Medaglia d’oro ed Inno di Mameli per Federica Cudia che ha coronato due giorni di grandi prestazioni con un meritato primo posto nella Tennistavolo Paralimpico I tre azzurri a medaglia in Belgio Cudia Paone, Santinelli classe tre femminile. Dopo aver battuto in semifinale la francese Clot per 3-0 ha ritrovato l’altra transalpina Fillou in finale vincendola in quattro set con lo stesso punteggio con cui era riuscita ad imporsi nella fase a gironi (3-1). Medaglia di bronzo anche per Marco Santinelli nella classe tre maschile che ha condiviso il podio con i numeri 1 e 4 del ranking mondiale Smidhberger e Merrien, rispettivamente primo e secondo. Dopo i successi individuali della prima giornata, nell’ultima, arriva una storica vittoria dal team di classe tre maschile, dove Santinelli e Paone salgono sul gradino più alto del podio vincendo in finale contro i forti cinesi di Taipei. Pur non teste di serie, i due giocatori azzurri riescono a chiudere primi il loro girone (tre vittorie su tre partite contro Belgio 2, Inghilterra e Francia) grazie ad un ritrovato Paone (che vince tutti i Cudia e Chen Su Fen singolari) e un solidissimo Santinelli, capace di rimontare molti incontri dove era sotto due set a zero. Vinta per 3 a 0 e senza alcuna difficoltà la semifiniale con Belgio 1 i due azzurri, arrivati in finale, conquistano l’oro con il punteggio di 3-1, concedendo solo il doppio agli atleti di Taipei. Ottima gara a squadre anche per Federica Cudia insieme alla taiwanese Chen Su-Fen. In un gruppo unico, classe 2-5, la Cudia tiene testa ad avversarie di classi superiori e supplisce a qualche distrazione dalla compagna portando la squadra in semifinale. Con le messicane Paredes e Sigala, però, si fa subito dura e alla fine, nonostante si arrivi all’ultimo incontro, è 3-2 per la sudamericane, successivamente battute dalla Francia in finale con lo stesso punteggio. Ora periodo di pausa dall’attività internazionale fino a primavera e tutti in attesa di conoscere la classifica finale di gennaio valida per la qualificazione ai Mondiali di Settembre 2014 in Cina. Si riprende a marzo con l’Open di Ungheria e poi con il Lignano Master Open 2014. 37 Intervista Fotografare il tennistavolo, tra arte e passione Andrea Pizzi fotografo professionista di grande successo ci spiega i segreti per fotografare meglio anche il tennistavolo. Alessio Zuanigh 38 Scarsa luce, alta velocità della pallina, movimento rapido e imprevedibile degli atleti, impossibilità di usare il flash, per non disturbare il gioco. Il tennistavolo offre un contesto di grande difficoltà tecnica. Vediamo dai dati (EXIF) delle tue foto che rispondi a queste difficoltà con scelte “estreme”: diaframma f. 2, ISO 3200, tempo di esposizione 1/500. Vuoi darci qualche indicazione in merito a queste scelte? “Il tennistavolo agonistico richiede necessariamente tempi di scatto almeno pari a 1/500 di secondo. Per capirci, diciamo che, per esperienza, puoi scattare un torneo IV categoria con tempi leggermente più lenti, anche fino a 1/250, ma se parliamo un livello non amatoriale dimentica tutto ciò che supera il cinquecentesimo. Gli ISO, in condizioni di luce ottimali, li regolo tra i 400 e gli 800. Ma in una palestra scolastica capita spesso di doversi adattare a valori più alti. Naturalmente sto parlando di foto d’azione, quelle che rendono spettacolare il gesto dell’atleta. Se vuoi limitare gli scatti al servizio, alle pause, alle espressioni, puoi considerare un range più esteso di soluzioni.” Con f 2.0 si ha pochissima profondità di campo e resa non ottimale dell’obiettivo, in termini di nitidezza... Inoltre, al tempo della pellicola, 3200 ISO era sinonimo di “grana a pallettoni”. Cosa cambia con il digitale? “La ricerca della massima apertura di diaframma corrisponde, oltre che agli obblighi di cui so- pra, a una scelta estetica tipica della fotografia sportiva d’azione. Si tende cioè a isolare il più possibile il gesto atletico da elementi di disturbo presenti sullo sfondo. Naturalmente questo discorso vale più per il tennistavolo che per, ad esempio, per lo sci, dove maggiore è la distanza tra il soggetto e il fondo e gli elementi che compongono quest’ultimo sono spesso un manto bianco e qualche palo rosso e blu. Nel mio vero lavoro, la moda e i ritratti, ho molto sfruttato le pellicole molto sensibili e la conseguente grana. Ma da quando esiste la fotografia digitale ho abbandonato questa tecnica. Il motivo è semplice: la grana prodotta dai sali d’argento delle pellicole non ha nulla a che fare con quella generata da un sensore CCD. Aumentare la sensibilità dei CCD corrisponde a far loro registrare lo spettro proveniente non solo dalla luce ma anche dal calore che si produce intorno al sensore, con il risultato di ottenere un “rumore di fondo” che non ha certamente il senso e il fascino dei cristalli d’argento. Quindi, di norma, preferisco tenere il valore ISO più basso possibile, al limite sottoesponendo lo scatto.” Scatto singolo o raffica? “Singolo. Con la raffica si finisce sempre per fermare il momento sbagliato, si perde concentrazione.” Come affronti la difficoltà di messa a fuoco? “Tenendo continuamente attivo l’autofocus, naturalmente impostato su “singolo scatto” e non su “continuo”. In pratica sollecito continuamente l’autofocus puntato sul viso del giocatore, continuando a premere sul pulsante di scatto fino a un attimo prima di scattare.” Scatti in RAW o nel più comodo Jpeg? “Come spiegavo, le mie foto di tennistavolo sono sempre più o meno sottoesposte. Quindi RAW senza il minimo dubbio.” Che interventi fai in post-produzione? “Correzione dell’esposizione e bilanciamento del bianco sui RAW. Se ha una qualche utilità, desaturazione “pilotata” (più o meno quello che su Photoshop corrisponde alla regolazione “bianco e nero”) sul RAW. In genere basta così.” Veniamo alle tue scelte artistiche: come scegli l’inquadratura? Qualche indicazione sul punto di vista e sul momento dello scatto? “Per rappresentare l’atleta “in partita”, al 90 per cento scelgo di riprendere il più frontale possibile, tenendo presente gli eventuali spostamenti del giocatore avversario (destro? mancino? tutto spostato sul dritto?) che mi mostrerebbe la schiena. La presenza nell’inquadratura del tavolo e della retina, in posizione prospettica di immediata lettura, facilita molto la comprensione del gesto, mettendo lo spettatore al posto del giocatore avversario. Poi qualche giretto intorno per cogliere foto di contorno, di atmosfera o curiosità, oppure un dettaglio tecnico non altrimenti visibile. Sul momento dello scatto posso darti una dritta: non smettere di inquadrare quando il giocatore ha terminato il colpo. L’esito del suo colpo spesso riserva un bello scatto espressivo, se da esso ne è conseguito un punto o un errore.” Per le foto pubblicate hai usato una combinazione macchina/obiettivo di fascia medio/alta: nel complesso dovremmo essere intorno ai 4.000 Euro. Chi possiede una comune reflex da 600/700 Euro con uno zoom standard f 3.5/5.6 cosa può fare? E chi ha solo una compattina deve rinunciare a fotografare il nostro sport? “Una cosa che ho imparato dal mio lavoro è che nella fotografia non contano i mezzi ma la testa. Ci sono fotografi nella moda che scattano con una compattina. Ovviamente, bisogna saper misurare i limiti dei mezzi applicati al “progetto”: non chiedere mai a una modella molto espressiva, ma non particolarmente aggraziata nelle movenze, di fare delle foto in movimento in cui deve apparire come un’elegante farfalla. Falla essere “attrice”, sfrutta il suo viso. E così, se hai un’ottica 5.6 o una compatta, prova qualche bel mosso e concentrati poi sull’atmosfera, i gesti, le attese, il pubblico. Sull’attrezzatura permettimi anche un’altra osservazione: il tennistavolo consente di tenere Paolo Bisi Intervista Alessandro Baciocchi alla giusta distanza il soggetto, e i movimenti dell’atleta avvengono su un terreno piuttosto limitato. Quindi, trovo che l’uso di uno zoom sia superfluo rispetto ai vantaggi di un tele (85, 100, 135) con un’apertura di diaframma più elevata e con meno perdita di qualità se si lavora a tutta apertura (e così completo la risposta alla tua seconda domanda).” Sappiamo che qualche anno fa, sei stato il fotografo ufficiale FITET ai Campionati Italiani. Qualche ricordo o aneddoto su quella esperienza? Mah... Daniele Sabatino che perde con Ragni e lancia la bottiglietta piena d’acqua sfiorando d’un soffio me e la mia Canon, con conseguente, “simpatico”, scambio di battute? Niagol Stoyanov che mi ha mandato a comprare una maglietta nera allo stand Butterfly perché (alla fine giustamente) quella che avevo indosso gli dava fastidio? Comunque quelli con cui mi diverto di più sono i ragazzini, gli amici di Alessandro, mio figlio. Molti di loro ormai li ho “raccontati” da quando erano piccoli, la mia macchina fotografica li ha visti crescere. Un po’ come Truffaut con Jean Pierre Léaud… Per concludere, mi piacerebbe vedere in Italia più attenzione all’immagine di questo sport. Ce n’è davvero bisogno, oggi come mai: un grande sport deve riflettersi in grandi foto, e diffonderle il più possibile e nel migliore dei modi possibile. I nostri figli sono ormai supertecnologici e interattivi, consumano immagini in una frazione di secondo, ma nelle loro camere il poster del loro idolo non manca mai.” CHI È Andrea Pizzi è nato a Roma nel 1963, lavora nella fotografia dal 1986, quando aprì il suo studio a Roma. Sin dagli esordi, si è orientato verso la foto di ritratto e di moda, esperienza che lo ha portato a lavorare, oltre che a Roma, a Milano, Parigi, Londra, Los Angeles e Capetown. Tra i suoi clienti figurano Laura Biagiotti, Antonio Marras, TIM, Gai Mattiolo, UNICEF, Maria di Ripabianca, Pickwick, Telecom Italia, Revlon, Federazione Italiana Gioco Calcio, Playtex Europe, Fondazione ANT, Honda, Procter&Gamble, Essenza, Lee Dong Soo, oltre alle più note riviste e agenzie pubblicitarie. Ha ricevuto premi e menzioni in numerosi concorsi nazionali e internazionali: “Lapis Award Italia”, “Epica Cannes”, “Archive”, “Academy Award USA”, “Best European Design & Advertising”. Ha pubblicato per Leonardo Arte il volume “Andrea Pizzi 161 pix”, vincitore del “Lapis Award Italia” e finalista europeo di “Epica Cannes”. Altre sue foto sono visibili sul suo sito: www. andreapizzi.com 39 Intervista La Lombardia vista dal suo Presidente di Corrado Attili Caro Presidente sei da molti anni alla guida del Comitato Regionale Fitet della Lombardia, come definiresti lo stato di salute della regione più importante d’Italia nel tennistavolo? “Intanto grazie Corrado per aver pensato a noi per questa intervista in quanto è sempre bello potersi confrontare con gli altri appassionati di questa bellissima disciplina. Per prima cosa volevo salutare a nome di tutto il Comitato Regionale Lombardo tutti i lettori della rivista del Tennis Tavolo. 40 Per entrare nel vivo della tua domanda, a mio parere bisogna fare una doverosa premessa; cioè se la risposta è rapportata alle altre Regioni oppure se è da leggere in base allo stato di salute del nostro movimento interno rapportato allo stesso nostro movimento di qualche anno addietro. Ebbene nel primo caso, la Lombardia continua ad essere la prima regione in Italia, ma se raffrontiamo invece la situazione attuale con quella esistente anche solo nel 2010, ebbene la risposta sarà diametralmente opposta. Purtrop- po bisogna ammettere che siamo regrediti.” Quali sono le cose realizzate in questi anni di cui vai maggiormente orgoglioso? “Essendo al terzo mandato è ovvio che alcune innovazioni, almeno quelle più significative, sono state apportate nei mandati precedenti in quanto ritenute essenziali per la crescita del nostro movimento. Comunque le due cose che a nostro parere hanno apportato più valore aggiunto sono state le “final four” per i campionati regionali a squadre ed in Grand Pix per le categorie giovanili. A queste iniziative negli anni sono state apportate delle migliorie, ma la sostanza e lo spirito che avevano ispirate le due manifestazioni sono rimaste inalterate.” Nella tua regione molte società di successo, un grande numero di attività, molti dei giocatori italiani di qualità ma anche qualche delusione, l’ultima il ritiro della Sandonatese campione d’Italia. Si tratta di facce che possono convivere nella stessa realtà oppure è stato soltanto un incidente di percorso? “Le problematiche del perché alcuni club Lombardi sono spariti o notevolmente ridimensionati sono veramente di natura totalmente estranea al mondo squisitamente tecnico sportivo, per cui non è mio desiderio in questa sede entrare in questo terreno in quanto ci vorrebbe un intero numero della rivista per approfondirlo. Invece mi piace mettere in evidenza che pian piano stanno nascendo e crescendo altre nuove società che stanno a mio parere facendo un cammino che le porterà presto a rivaleggiare con le altre migliori società Lombarde. Ci sono almeno tre nuove realtà che iniziano ad affacciarsi verso campionati Nazionali tipo B2 e B1 che meritano attenzione e sono certo che faranno moto bene. Un capitolo a parte e mio parere merita il Centro Federale Bonaccossa di Milano affidato ad una Intervista D’Ambrosio con il Presidente Sciannimanico e gli altri componenti del suo comitato società milanese e che sotto la sapiente guida di Marcello Cicchitti, sta prendendo sempre più piede ed importanza. Quando saranno finiti i lavori di ristrutturazione certamente all’interno dello stesso si verranno a creare tutti i presupposti per fare veramente molto bene e forse non solo a livello Nazionale, ma questo riguarda il futuro.” Atleti lombardi primeggiano nel settore giovanile a livello nazionale e molti si fanno onore anche a livello internazionale. Quali sono i segreti di un vivaio così vincente? “I vivai Lombardi sono da moltissimi anni il vero fiore all’occhiello del nostro movimento. Basta andare indietro nel tempo a leggere le classifiche dei Campionati Italiani Giovanili per accorgersi che da tempi immemori ai primi posti erano presenti solo società Lombarde. Castelgoffredo, Alto Sebino sono da anni prima e seconda società in Italia a livello giovanile, ma negli anni Pieve Emanuele è giunta terza varie volte, come varie volte sono giunte quarta Asola e Ripalta Cremasca. Purtroppo però in questi risultati il Comitato ha inciso poco in quanto il merito era quasi esclusivamente del buon lavoro effettuato dai singoli club. Proprio in questi ultimi periodi il Consiglio Regionale sta pensando di affiancare le società attraverso alcune iniziative che vadano nella direzione di incentivare questo lavoro anche all’interno di quei club che storicamente non hanno mai fatto attività giovanile. Insomma siamo sul pezzo ed il nostro desiderio è quello di spronare tutti a fare sempre meglio ovviamente con l’obbiettivo di non lasciare ad altri i primati prima menzionati.” Quali sono i progetti che nel quadriennio iniziato quest’anno pensi di poter realizzare sul territorio di tua competenza? “I progetti sui quali abbiamo chiesto la fiducia alle società Lombarde per questo quadriennio Olimpico sono molto chiari. Faccio una premessa che a nostro parere è estremamente esaustiva di come pensiamo debba essere impostato il nostro lavoro. E’ nostro espresso desiderio continuare a migliorare i nostri dati e la nostra qualità tecnica senza pensare che siamo già nell’elite del tennis tavolo Italiano. Per poter continuare a migliorare è assolutamente necessario che il Consiglio si apra più possibile alle società e che le ascolti nelle loro esigenze e, dove sarà possibile dare una mano per la crescita di altre realtà. Questi sono i principi ma nello specifico ci sono due cose che vanno migliorate e sono aiutare la crescita tecnica dei nostri giovani attraverso l’organizzazione di stage periodici e partecipare tutte le volte che sarà possibile a delle manifestazioni internazionali. La seconda è mettere le società nelle condizioni di sentirsi affiancate nei problemi di tutti i giorni. Un esempio concreto è stato l’incontro del 22/11 in cui abbiamo messo a disposizione di tutti un grande esperto fiscale per soddisfare le richieste delle nostre società.” In che modo la Fitet nazionale e il CR Lombardia della Fitet possono aiutarsi ancora di più per il bene del tennistavolo italiano? “Questo a nostro parere già avviene. Dovete sapere che per varie problematiche il Consiglio Regionale Lombardo ha richiesto ed ottenuto di ricevere una visita prima del Consigliere Federale Carlo Borella che ci ha confortati con la sua esperienza sugli aspetti organizzativi dei campionati a squadre e poi anche una seconda visita da parte del prof. Matteo Quarantelli per quanto riguarda due aspetti. Il primo era riconducibile all’organizzazione di corsi per tecnici ed il secondo per quanto riguarda il lavoro sui nostri giovani. Se tale collaborazione verrà confermata anche nel futuro, ebbene noi pensiamo che questo sia il modo migliore per poter dare concretezza ai rapporti tra Federazione centrale e Organi periferici.” 41 Attività Internazionale Coppa del Mondo in Belgio Alcuni tra i più forti giocatori del mondo si sono affrontati a Verviers in Belgio nella LIEBHERR 2013 Men’s World Cup dal 25 al 27 ottobre. Il gruppo dei 20 partecipanti comprendeva i Top Players delle Coppe Continentali, più il campione di casa (Michael Saive) e una wild card. Tutti gli occhi erano puntati sul tedesco Timo Boll al suo rientro dopo i malanni fisici che lo avevano costretto a rinunciare ai Campionati Europei. La vittoria è andata al cinese Xu Xin che ha battuto in finale il bielorusso Vladimir Samsonov 4-1 (11-6, 12-14, 11-8, 11-9, 11-7). Tra i due una differenza di età di 14 anni che ha favorito il cinese consentendogli di utilizzare al meglio la maggior forza e velocità. Samsonov si è detto comunque soddisfatto del proprio risultato che comprende durante il torneo belga anche le vittorie su Chuang Chih-Yuan (TPE) e quella su Timo Boll (GER) che non batteva da cinque anni. Il fresco campione d’Europa Dimitrrji Ovtcharov (GER) ha conquistato il bronzo battendo proprio il connazionale Timo Boll 4-1 (11-3, 8-11, 11-5, 11-5, 11-6). Questo successo è il suo miglior risultato di sempre nella World Cup ed è importante perché consente di superare Boll anche nel ranking mondiale dove negli ultimi otto anni quest’ultimo è la prima volta che viene preceduto da un altro europeo. 42 Una serie di belle immagini ITTF della competizione Attività Internazionale 43 Sardegna Sardegna Emilia Romagna Le vostre foto del mese Calabria Norvegia ad Angolo Terme Slovacchia Ungheria Genova Puglia Slovacchia Puglia Ungheria Trofeo Transalpino Arbitri e giudici TORNEI e DESIGNAZIONI di Giacomo Maestri 46 Siamo al termine della prima parte della stagione agonistica individuale 2013/14 che ha visto l’effettuazione di 21 tornei nazionali programmati per la quasi totalità al nord e al centro sud. Come designatore per l’attività individuale esprimo le mie considerazioni sul lavoro effettuato fino ad oggi, lavoro che ritengo, grazie anche alla collaborazione e disponibilità dei FAR ed ai consigli ricevuti dal mio predecessore, abbastanza soddisfacente. Il lavoro è iniziato con la composizione dei team preposti alla direzione dei singoli tornei sulla base della lista pubblicata anche sul sito della FITET e più precisamente Giudice Arbitro Effettivo, Giudice Arbitro Supplente, Responsabile Direzione Gare e Operatore al computer. Successivamente ho provveduto alle griglie dei colleghi designati come coordinatori o arbitri di sedia, da 10 a 18 sempre per ogni singolo torneo, compito piuttosto complesso visto il numero dei tornei programmati con 2, 3, 4 ed anche 5 tornei nello stesso week end. Ad oggi le designazioni effettuate sono state 285; ho cercato di designare colleghi provenienti dalla stessa zona per contenere i costi di viaggio, non sempre ci sono riuscito nel caso dei GAE. Qualche volta, per necessità dovute ad improv- vise indisponibilità dei colleghi presenti nella lista dei team dirigenziali, si è dovuto sostituirli con arbitri che figuravano nella griglia dei coordinatori o arbitri di sedia designati nella stessa manifestazione. Per la complessità della nuova formula per i tornei neri, rossi e dei tornei unici giovanili essendo i primi due a cascata inversa, praticamente tre tornei consecutivi in uno, e quello giovanile per la gara giovanissimi, ho dovuto quando è stato possibile, incrementare il numero dei colleghi già designati inizialmente e qui ringrazio nuovamente i FAR per la disponibilità nel trovare colleghi, all’ultimo momento, disponibili ad essere designati. Doveroso anche un ringraziamento ai colleghi presenti nei predetti tornei per il grande lavoro svolto che in qualche caso è proseguito fino a tarda ora, cosa inusuale ultimamente. In qualche torneo, visto il numero piuttosto ridotto degli iscritti, non ho provveduto a sostituire colleghi indisponibili e, alla luce di questo nella seconda parte della stagione nel preparare le griglie di coordinatori e arbitri di sedia terrò conto delle risultanze acquisite fin qui. La seconda parte della stagione agonistica individuale prevede una attività molto impegnativa che qui riassumo: 23 tornei nazionali più i Campionati Italiani Giovanili, di Categoria e Paralimpici, più Coppa delle Regioni ed inoltre 3 grosse Manifestazioni Internazionali che si svolgeranno in Italia e più precisamente: ITTF Junior Open, Master Open e i Campionati Europei Giovanili. Mi auguro che la prossima stagione agonistica 2014/15 veda la lista “A”, incrementata grazie ai 4 Commissariamenti programmati per i tornei neri e per quelli, lo spero, che certamente verranno fatti in occasione dei Campionati Italiani tutti. Grazie ancora e buon lavoro a tutti. graphic_webdesksolutions Purezza incontaminata dal Friuli Venezia Giulia Protagonista in tavola con meno dello 0,0001% di sodio Caratteristiche chimiche e chimico fisiche Temperatura dell’acqua alla sorgente (°C) 11,2 Conducibilità elettrica a 20 °C (5/cm) 222 Ph alla sorgente 7,7 Residuo fisso a 180 °C (mg/L) 124 Gas disciolti nell'acqua Anidride carbonica alla sorgente (mg/L) 1,0 Ossigeno allo stato disciolto (mg/L) 10,6 Sostanze disciolte in un litro d’acqua Ione Calcio Ca++ 30,7 Ione Magnesio Mg++ 15,9 Ione Sodio Na+ 0,6 Ione Solfato S04= 2,7 Ione Nitrato No3- 3,2 Ione Cloruro C/- 0,8 Dalus srl Via della Sorgente, 2733090 Clauzetto (PN) tel. +39 0427 80375 fax +39 0427 807900 P.I. 01718240938 www.pradis.com WHILE STOCKS LAST! 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