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TENNISTAVOLO
Organo ufficiale della Federazione Italiana Tennistavolo
Anno 9 - nº8 Novembre 2013
A Giovanni Malagò
la maglia azzurra
WHILE STOCKS LAST!
Errors excepted
CLOTHING
SHIRT PELLUCI
• Lycra (90 % polyester/10 % elastic)
SIZE
• dynamic design; made from ultra-light
XS – 4XL
100 % skin compatible fabric
• colours:
SIZE
white, red, lime, blue, black
• sizes:
XS – 4XL
• kids:
128, 140, 152
3690
2790
2390
1790
KIDS
128, 140,
152
elastic
comfortable
stretch
TRIKOT IO
• Dimple Elasticated Dry Fit (97 % polyester/3 % elastic)
SIZE
• very elegant, highly functional shirt for sports and leisure.
XS – 4XL
• the exclusive fabric mix produces a light-to-wear garment
that repels moisture.
• colours:
mosaic blue, navy blue, black, red
• sizes:
XS – 4XL
• kids:
128, 140, 152
SIZE
KIDS
128, 140,
152
3690 2390
2790 1790
3
WHILE STOCKS LAST!
Errors excepted
SHIRT AZANI
SIZE
3XS – 3XL
• Micro Polyester (100 % polyester)
• eye-catching asian design from material
that breathes and is 100 % skin-friendly
• colours:
black, yellow
• sizes:
3XS – 3XL
3990
2490
SHIRT AZANI LADY
SIZE
• Micro Polyester (100 % polyester)
XS – XL
• tapered ladies cut with excellent fit
• colours:
black
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XS – XL
(XS – XL),
yellow
(S – XL)
3990
2490
L
F
R
E
T
T
U
B
4
RFLY
BUTTE
SOMMARIO
Editoriale del presidente
Da Malagò alle Fiamme Azzurre
5
Serie A1 maschile
Sterilgarda ha lanciato la sfida
6
Serie A1 femminile
Tre le pretendenti al trono
8
Serie A2 maschile
La situazione nei due gironi
10
Serie B1 maschile
Il punto sui campionati
12
Attività federale
10 buoni motivi
15
Attività nazionale
Il Torneo di Napoli
18
Attualità
Nazionali festeggiati a Rebibbia
20
Attività Internazionale
Open giovanile di Ungheria
Attività Internazionale
Open di Germania
22
Progetto Giovani
Lo stato dell’arte
26
Attività Internazionale
Mondiale cadetti in Slovenia
30
Sport e Scienza
Una relazione temeraria
32
Serie A2 femminile
Tre gironi tra esperienza e gioventù
34
Tennistavolo Paralimpico
Azzurri vittoriosi in Belgio
Attualità
Fotografare, tra arte e passione
37
Intervista
Il Presidente della Lombardia
40
Attività Internazionale
La Coppa del Mondo
42
Fotogallery
Le vostre foto
45
Arbitri e Giudici
Tornei e designazioni
46 Pag. 6
Pag. 24
Pag. 8
Pag. 37
Pag. 18
Pag. 38
Pag. 20
Pag. 40
24
Pag. 22
Anno 9 n.8, Novembre 2013
38
Direttore Editoriale
Franco SCIANNIMANICO
[email protected]
Direttore Responsabile
Corrado ATTILI
[email protected]
Editore
FEDERAZIONE ITALIANA
TENNISTAVOLO
Foro Italico
Stadio Olimpico
Curva Nord
00194 ROMA
Tel. 06 36857781
Fax 06 3204714
[email protected]
Hanno collaborato:
Giacomo Maestri,
Silvio Maracchia,
Andrea Pizzi,
Alessandro Arcigli,
Carlo Borella,
Mario Re Fraschini,
Gianfranco Cancedda,
Matteo Quarantelli
Fotografie
Archivio Fitet,
Andrea Pizzi,
Max Mocci,
Roba da Pongisti
Domenico Vallorini,
Foto Claudio,
Michele Castellani,
Courtesy,
ITTF, ETTU, CIP e CIO
Impostazione grafica
MAG|ADV
Art director
Luca de Luca
Graphic Design
Zane Troili
Registrazione
al Tribunale di Cremona
n. 417 del 28/07/2005
3
DA MALAGO’
ALLE FIAMME AZZURRE
di Franco Sciannimanico
EDITORIALE
Novembre è stato un mesi di attività, di consolidamento di rapporti e di sviluppo di nuovi progetti.
Dopo la gradita visita di Giovanni Malagò alla nostra sede, abbiamo dedicato tempo all’elaborazione
di nuovi progetti che ci vedono protagonisti su vari fronti. Si è tenuta la Consulta dei Presidenti
dei Comitati Regionali Fitet che è stato come sempre un incontro utile e positivo per registrare
bisogni ed ascoltare proposte che da parte di tutti sono sempre apprezzate. Si sta lavorando alla
moltiplicazione degli spazi di comunicazione utilizzando i moderni social network che hanno ormai
conquistato la quotidianità dei più giovani e non solo. Si sono svolti incontri in tal senso e con la
collaborazione di Coninet anche questi nuovi canali di comunicazione verranno presto attivati.
Un altro importante progetto che abbiamo portato a termine e che verrà finalizzato nei suoi dettagli
quanto prima è la collaborazione con le Fiamme Azzurre, il gruppo sportivo delle Guardie Penitenziarie che vanta già tra i suoi atleti grandi campioni di diverse discipline. Esibizioni dei nostri nazionali nel carcere di Rebibbia a Roma, di cui c’è il resoconto nelle pagine di questo numero, e della
prossima che avverrà ai primi di dicembre in quello di Bologna, l’insegnamento del tennistavolo
alle detenute come servizio socio-sportivo svolto da tecnici federali e l’arruolamento di nostri atleti
della nazionale nelle Fiamme Azzurre, già concordato con i vertici dell’organismo militare sportivo,
è quanto stiamo realizzando e che quanto prima verrà concretizzato.
Per quanto riguarda le nostre incessanti attività abbiamo raccolto ancora una volta soddisfazioni
e medaglie con i nostri azzurri paralimpici in Belgio e con i nostri giovani in Ungheria mentre non
siamo andati al di là di qualche buona prestazione nell’impegnativo Open di Germania. Proseguono
invece a livello nazionale i campionati a squadre e la serie di tornei nazionali individuali che rappresentano l’humus genuino del nostro tessuto sportivo, attività che seguiamo tutti sempre con grande attenzione ed entusiasmo, così come proseguono con successo e capillarità le attività giovanili e
di formazione che ci consentono come sempre di guardare in avanti con fiducia.
L’esibizione degli azzurri a Rebibbia
5
Sterilgarda ha
lanciato la sfida
Serie A1
maschile
di Corrado Attili
di andata. In testa troviamo lo
Sterilgarda Castel Goffredo,
guidato dal totem Yang Min,
che può contare su un gruppo
di atleti giovabni e di grande
spessore tecnico: Leonardo
Mutti, Marco Rech Daldosso,
Damiano Seretti e il cinese
Peng Bo. Il gruppo è partito
benissimo e alla prima, ed unica, sfida importante e decisiva,
quella con i campioni in carica
dell’Apuania Carrara non ha
fallito vincendo 4-1. Niente di
definitivo ovviamente ma sfida lanciata all’altra grande favorita, la squadra toscana che
ha dalla sua il numero uno del
tennistavolo italiano Mihai Bobocica più due ottimi giocatori
come Stefano Tomasi e Mattia
Crotti, uno schieramento tutto
Paolo Bisi
Nel campionato di serie A1
maschile 2013-2014, tornato
all’accettabile numero di sei
squadre partecipanti, sono diversi i motivi di interesse che
si stanno sviluppando nel suo
percorso sul quale tentiamo
una valutazione dopo la disputa
della quarta giornata del girone
Kuznetsov vs Peng Bo
Lu Leyi e Damiano Seretti
6
italiano, che fa onore alla società, che forse in vista delle finali
scudetto potrebbe anche essere rinforzato con il cinese Wu
Gang che risulta a disposizione
dell’Apuania ma che fino ad ora
non lo ha mai schierato. Dietro
queste due battistrada si fa largo il Marcozzi Cagliari, guidato
Niagol Stoyanov
no. Il Mugnano è legato ai due
punti necessari di Stoyanov ed
alle prestazioni di qualità e di
continuità di Lucesoli mentre i
due giovani, al momento, non
appaiono in grado di dire la
loro in maniera decisiva a livello di sfide con le tre squadre
che la precedono in classifica.
Completano il quadro del campionato il Norbello ed il Cral
Comune di Roma. Sta rispondendo bene in termini di entusiasmo e di motivazioni il Norbello (Maxim Kuznetsov, Luigi
Rocca e Lu Leyi) che ha vinto
l’unico incontro alla sua portata
cioè quello con Roma, comportandosi però molto bene in tutti gli altri incontri disputati con
le squadre più forti. Roma, che
Serie A1
maschile
Apuania Carrara
da un altro bronzo mondiale azzurro, Max Modello, che gioca con Alessandro Baciocchi, Paolo
Bisi e il cinese Liu Yi. Il gruppo sta rispondendo
molto bene alle sollecitazioni del tecnico ed ha
sfiorato la vittoria anche contro l’altra possibile
terza forza del campionato, l’esordiente campana Mugnano Stet che ha in Niagol Stoyanov la
sua stella con cui schiera Francesco Lucesoli ed i
giovani Maurizio Massarelli e Alessandro Di Mari-
Derby cinese Lu Leyi - Peng Bo
Il Norbello
schiera Alessio Zuanigh, Nicola
Di Fiore e Gyorgy Szilard, al
momento è all’asciutto di punti
ma l’aver riportato la serie A1
nella Capitale dopo l’esperienza
negativa, seppur vincente, del
Circolo Roma di qualche anno
fa, merita comunque un plauso ed un generoso incoraggiamento da parte di tutti.
7
Tre le pretendenti
al trono
Attività
Serie A1
Individuale
femminile
di Gianfranco Cancedda
Il Campionato di A1 femminile visto l’equilibrio
in campo si preannuncia molto più combattuto
ed interessante degli anni passati. Si parte giovedì 17 ottobre con l’anticipo, tra Zeus Quartu
Sant’Elena e Tramin. Due i punti, per le padrone
di casa del neo acquisto Li Yunan, che si sbarazza prima di Miriam Sattler e poi di Lisa Ridolfi.
Laura Negrisoli, al suo esordio con la nuova maglia, cede al quinto ad un ottima e convincente
Giorgia Piccolin, ma poi vince per 3-0 sulla Sattler. Punto conclusivo del 4 a 2 per una dolorante Tian Jing, che perde la sua prima partita
con la Ridolfi, ma poi stringendo i denti, porta a
8
casa la vittoria, finale, per 12-10 al quinto con la
Piccolin. L’impatto con la massima serie non poteva essere più duro per l’Eppan Raiffeisen, che
festeggia l’esordio in A1 ospitando la Teco Cortemaggiore, in poche decine di minuti le altoatesine si trovano in svantaggio per 3-0. Debora
Vivarelli con Wang Yu, e Su Yaxin con Giulia Cavalli cedono netto, e poco di più fa Claudia Carassia con Olga Dzelinska. Sullo 0-3 la Vivarelli
conquista per la sua squadra il punto della bandiera, battendo la Cavalli (che era in vantaggio
per 2-0), al set decisivo. Nulla può la Carassia
che racimola solo 10 punti con la Wang che chiude 4 a 1. Il primo pareggio dell’anno viene dal
derby mantovano tra la Bagnolese e lo Sterilgarda, l’esperta Yuan Yuan, pur cedendo un set
alla quattordicenne Cristiana Dumitrache, non
fatica più di tanto a portare il primo punto alla
squadra di casa, seguita a ruota da Alessia Turrini, che si sbarazza di Bianca Bracco, anche lei
per 3-1. Quando Cristina Semenza si porta due
set a zero su Chiara Colantoni i giochi sembravano quasi fatti, ma per una volta l’esperienza
non ha la meglio sulla freschezza, e rimontando
i due set la diciannovenne romana finisce per
imporsi al quinto set. La Turrini con la Dumitrache rendendo pan per focaccia, in svantaggio di
due set, emula la rimonta dell’avversaria di poco
prima, chiudendo per 13-11 nel set decisivo e
portando la sua squadra sul 3-1. Chi pensava
che la forte Yuan dominasse la Colantoni si è
dovuto ricredere, risultato a sorpresa ma sicuramente meritato,
3-2 per Chiara che esordisce nel
campionato con una doppietta.
La Semenza, come nel precedente match, si porta in vantaggio di
due set sulla Bracco, ma si ripete
e cede per 3-2 alla arrembante
Bianca, che porta al pareggio la
sua squadra. A Norbello, il posticipo tra le locali ed il Quattro
Mori. La squadra ospite non sfigura contro una delle candidate allo
scudetto, uscendo sconfitta per 4
a 2 in un campionato che appare in salita per la formazione del
coach Giorgio Aprile. Per Norbello
due punti di Nikoletta Stefanova
su Irina Bagina e Ogundele Ganiat
Olamide, ed uno a testa di Marina
Conciauro e Angeliki Papadaki entrambi su Maria Rita Pilloni, per le
cagliaritane punti di Ogundele su
Papadaki e di Bagina su Conciauro.
Nella seconda giornata Zeus e Teco si impongono per 4 a 0 rispettivamente sullo Sterilgada e
sul Quattro Mori. Due 4 a 2 nei restanti match,
più netto il primo, quello tra il Norbello di Mauro
Locci, e la Bagnolese di Alberto Pascolini, i due
punti per quest’ultime portano entrambi la firma della Yuan, 11-9 al quinto sulla Stefanova,
e 3 a 1 sulla Papadaki. Tutti 3 a 0 gli incontri
per le glicerine, due della Conciauro, ed uno a
testa di Stefanova e Papadaki. L’ultimo match
della giornata è stato il derby altoatesino tra il
Tramin e l’Eppan, Giorgia Piccolin sotto di due
set con Debora Vivarelli gli recupera ma cede
nel quinto, Miriam Sattler cede netto alla cinese
Su Yaxin. Lisa Ridolfi e la Piccolin pareggiano
con le due vittorie a spese di Carassia 3-0 e Su
3-2. Nelle ultime due partite le ragazze di Igor
Milic, entrambe avanti per due set a uno, escono
sconfitte per 3-2, nell’ultimo set la Ridolfi per
11-8 con la Vivarelli, e la Sattler per 11-9 contro
la Carassia.
Terza giornata dove il Cortemaggiore vince 4 a 2
rimontando uno svantaggio di 0-2 ad un sempre
combattivo Tramin. La Wang perde 3-2 con la
Ridolfi, e la Dzelinska non vince neanche un set
con la Piccolin, il doppio vantaggio delle ospiti stimola le locali che nei successivi quattro incontri
concedono solo un set alle frastornate avversarie. La Cavalli vince con la Sattler 3-1, e poi tutti
3 a 0 nelle altre partite. Anche per Cagliari terza
veloci sul tavolo di top e contro top, anche in
questo caso si finisce al fotofinish, ed in questo
caso è la Yuan a guadagnarsi la vittoria 14 a 12.
Chiude Tian 3-0 sulla Semenza.
La quarta giornata e caratterizzata, dal primo
scontro tra due delle tre squadre a punteggio
pieno, quello tra il Norbello e il Quartu Sant’Elena. Vittoria per le ragazze guidate, in questa occasione da Marialucia Di Meo, per 4 a 1. Unica
scusante per la squadra campidanese è l’assenza della cinese Li, rientrata in patria per esami
universitari. La mancina dell’Aeronautica vince
nella prima partita della serata con la veterana
Serie
Attività
A1
femminile
Individuale
Le due A1 del Tennistavolo Norbello insieme
sconfitta. Con il Castel Goffredo parte la Bagina,
che sotto due set con la Dumitrache, vince gli
altri tre con terzo e quinto ai vantaggi. Ogundele recupera anche lei due set alla Le Thi Hong,
ma spreca un numero imprecisato di match ball
perdendo 15-13. La Pilloni strappa solo un set
alla Colantoni, e Ganiat completa la giornata no
cedendo, anche questa volta al quinto, alla Dumitrache. Irina fa suo anche il secondo punto
battendo Chiara, ma il punto della vittoria per
4 a 2 lo porta la Loan 3-0 su Maria Rita. A Caldaro sulla Strada del Vino, l’Eppan perde con il
Norbello per 4 a 1, il tecnico Davide Luini vede
un po’ meglio la sua cinese. La Su Yaxin vince
con autorità il primo set con la Stefanova, ma
tutto finisce li, combatte ma gli manca la lucidità nei punti finali di ogni set, cosa che fa anche
contro la Papadaki. Anche la Carassia vince solo
un set contro la greca. Punto della bandiera per
la Vivarelli 3-0 sulla Conciauro, ma non riesce a
replicare la vittoria, con una Nikoletta che chiude partita ed incontro vincendo 3 a 1. Quattro a
uno combattuto quello dello Zeus sulla Bagnolese, Tian vince si 3-0 sulla Yuan, Li vince con
lo stesso punteggio con Ines Sercer e porta la
squadra quartese sul 2-0. Due set perfetti per la
Semenza sulla Negrisoli 11/5 – 11/4, ancor più
netti i successivi per Laura, 11/3 – 11/2 e prevedibile epilogo nel set decisivo ai vantaggi, che
vede la giocatrice di casa imporsi per 15/13. Sul
tre zero Li e Yuan danno vita ad un bellissimo
incontro che vede predominare gli scambi molto
della A1 Wei Jian, ventitré anni per gamba, 3 a
1. E l’altra mancina Papadaki, vince nettamente l’ultimo set sul due a due, con la ex azzurra
Tian, il match che ha dato una direzione precisa
all’intera gara. Poi Conciauro cede per 3-1 alla
Negrisoli, che accorcia le distanze 2-1. La Stefanova maltratta Jing vincendo per 3-0. E chiude Marina vincendo con un 3 a 0, più tirato di
quanto dica il punteggio, contro Jian. Vincendo
il primo degli scontri diretti per il vertice della
classifica, il Norbello rafforza la sua posizione di
leader a punteggio pieno, in attesa degli altri
scontri diretti. Un 4-0 che non ammette repliche, quello inflitto in trasferta dal Cortemaggiore guidato sapientemente da Michael Oyebode,
al Castel Goffredo. Le giovanissime di Alfonso
Laghezza, hanno racimolato solamente due set
con la Colantoni che costringe la Cavalli al quinto set. L’ Eppan spinge ancora più giù il Quattro
Mori battuto per 4-1. La Vivarelli ne fa due, prima su Ogundele e poi sulla Bagina. E la Su Yaxin, replica alla compagna battendo la Pilloni ed
a seguire la nigeriana Ganiat in questo caso per
11-9 all’ultimo set. Di Bagina sulla Carassia, il
punto per le isolane. Vittoria della Bagnolese sul
Tramin per 4 a 0. Tre match chiusi per 3-2 certificano che pur essendo stato un incontro netto
nel punteggio, non lo è stato nei singoli incontri.
La Turrini e la Yuan vincono entrambi per 3-2
sulla Ridolfi, cosa che fa anche la Semenza contro la Sattler, unico match vinto 3-0 è quello tra
la Yuan e la Piccolin.
9
Serie A2
maschile
Girone A
CUS TORINO
IN TESTA
Luca Bressan
Paolo Negro
10
Nel campionato di serie A2 maschile girone A, la squadra degli universitari torinesi è al momento la squadra da battere
quando si sono disputate le prime cinque giornate del girone
di andata. Il Cus Torino viaggia
infatti in testa a punteggio pieno con cinque vittorie in altrettante partite. A due lunghezze
di distanza con otto punti insegue il Duomofolgore Treviso
che ha uno score di quattro vittorie ed una sola sconfitta, 4-2,
patita proprio nello scontro diretto con l’imbattuta capolista
nel quinto turno di campionato. In terza posizione in classifica troviamo la squadra della
Libertas Challant. I valdostani vantano sei punti frutto di
tre vittorie e due sconfitte. In
quarta posizione il Team Italia
con quattro punti ottenuti con
due vittorie in cinque incontri,
una esperienza senz’altro positiva per i giovanissimi atleti
della nazionale che hanno la
possibilità di confrontarsi con
i navigati ed esperti atleti di
questa categoria. In penultima
posizione soltanto due i punti
del Tennistavolo Brescia, conseguiti nell’unica vittoria fin qui
ottenuta, mentre addirittura a
secco è la squadra altoatesina
del Sarntal Raiffeisen che avrà
certamente occasioni per migliorare la sua posizione.
FALCON IN VOLO
Serie A2
maschile
Girone B
Daniele Sabatino
Umberto Giardina
Cambio al vertice dell’equilibrato girone B campionato di serie A2 maschile dove ben tre squadre sono ancora senza sconfitte. Dopo cinque
giornate del girone di andata la vetta è infatti
stata conquistata dalla squadra siciliana del Falcon che comanda con otto punti frutto di tre vittorie e due pareggi. La seconda piazza, soltanto
ad un punto di distanza dalla
capolista, è occupata dal TT
Cori Tecno Electric che in cinque partite ha totalizzato sette punti grazie a due vittorie e
tre pareggi. In terza posizione,
con sei punti all’attivo conseguenza di un ruolino di marcia
che ha visto i sardi vincere un
incontro e pareggiare tutti gli
altri quattro. Segue con cinque punti in graduatoria, in
quarta posizione ma a soli tre
punti dalla vetta, la squadra
del Tennistavolo Reggio Emilia
che ha vinto due volte, pareggiato una e perso due partite.
Lottano invece sul fondo della
classifica appaiate a due punti
le squadre del Sant’Espedito
Napoli, una sola vittoria in carniere, e il Club La Spezia che
non ha ancora mai vinto ma ha
pareggiato due volte.
11
Serie B1
maschile
Duello tra Asola
e Vigevano
Girone A
Nel girone A del campionato
di Serie B1 maschile sono due
le squadre a punteggio pieno
dopo cinque turni che si contendono la leadership del campionato: il TT Asola Battini Agri
e il TT Vigevano Cipolla Rossa
di Breme, entrambe con cinque
vittorie in altrettanti incontri.
Insegue una coppia di squadre staccata di quattro punti:
il Ts Service Lavis e gli Alfieri
di Romagna A, entrambe con
tre vittorie all’attivo. Nel terzo
spezzone di classifica altre due
compagini hanno quattro punti: il Metalparma TT San Polo e
l’Unione Sportiva Settimo che
condividono un uguale bottino di due vittorie ciascuna. In
questo girone di coppie con
gli stessi punti, due anche le
squadre ancora all’asciutto di
punti in fondo alla classifica: la
Redentore 1971 e il Tramin.
Daniele Pezzi
Torino comanda da solo
Girone B
12
Pinto E Zilong
Nel girone B del campionato di
serie B1 maschile c’è una sola
squadra in testa alla classifica
a punteggio pieno, è il TT Torino Prom.Finanz. Daprile che
comanda la graduatoria grazie
a cinque vittorie in altrettante
partite. Con due punti di distacco insegue l’A4 Verzuolo Scotta
che ha totalizzato quattro vittorie ed una sola sconfitta. Molto
lontane con solo quattro punti
seguono ben cinque squadre
che sono al tempo stesso terze
ma anche penultime: la Libertas Verres Don Temperi, il TT
Vigevoano Pellicceria Cane, il
Refrancorese, il Gruppo giovanile San Michele e il TT Genova. Per tutte queste squadre
due sono le vittorie all’attivo di
ciascuna. Ultimo con soltanto
due punti ed una sola vittoria è
il Milano Sport.
Juvenes San Marino
in vetta
Serie B1
maschile
Girone C
Nel girone C del campionato di B1 maschile abbiamo
in testa gli “stranieri” della
Juvenes San Marino, unica
squadra a punteggio pieno dopo cinque partite con
tutti i 10 punti conquistati.
Alle sue spalle sono tre le
compagini che inseguono
staccate di quattro punti: la
Giovanni Castello “Di Cesare”, il TT Spiaggia di Velluto
di Senigallia e il TT Eureka
Roma, tutte con tre vittorie. Ancora più sotto troviamo un drappello di altre
tre squadre che in classifica
vantano quattro punti ciascuna: il TT Acsi Pisa, il TT
Mitici Colleferro e il Tt Sport Club Latina tutte accomunate da due vittorie conseguite corrispondenti a quattro punti. Chiude la classifica senza alcun punto né vittorie la Libertas TT Siena.
Una coppia in testa
Girone D
Alessandro Di Marino
Nel girone D del campionato
di serie B1maschile sono due
le contendenti che al momento guidano a punteggio pieno
con cinque vittorie ciascuna e
10 punti la classifica. Si tratta
dello Stet Mugnano e del TT
Città di Sessa Aurunca. Insegue solitaria le due battistrada
a quattro lunghezze il Club 99
Messina seguito a sua volta
dai concittadini del TT Top Spin
Messina che di punti ne hanno
due in meno, quattro come igli
altri siciliani dell’Albatros Zafferana Lady Ceramica. Chiudono la graduatoria di questo
girone le ultime tre squadre
partecipanti, tutte con due
punti in graduatoria frutto di
una sola vittoria conseguita: il
Fiaccola A Castellana Grotte,
l’Astra Valdina e la Polisportiva
Medivis Solarino.
13
I colori
sono l’espressione
delle idee.
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10 buoni motivi
per mantenere i piedi a
terra e guardare lontano
Attività
Federale
di Matteo Quarantelli
Chi ha la pazienza e la curiosità di leggere questo contributo, individuerà lo scenario di
altre comunicazioni pubblicate
in questo e precedenti numeri della Rivista “Tennistavolo”,
maturate anche durante i tanti
incontri cui abbiamo partecipato durante il 2013. E sin da
subito potrebbe soffermarsi
sul significato della umana, reale esperienza dell’incontro di
persona che permette alle persone di guardarsi negli occhi,
ascoltarsi, scambiarsi messaggi ed emozioni, di esprimersi
con sincerità. Occasioni, vere,
per discutere (e non fare comizi) in occasione delle quali ci
si confronta analizzando dati,
fatti, procedure, attività. Che
si distinguono chiaramente da
altro genere di comunicazioni (in presenza o a distanza)
nelle quali solo una voce (una
persona) si esprime e (nonostante dichiari il contrario) non vuole alcun
contraddittorio: tipico esempio sono messaggi
(via web) inviati per sottoporre delle critiche
(normalmente basate su opinioni), che non negano alla persona messa in discussione la possibilità di replica.
Non a caso possiamo apprezzare quindi il secondo meeting della Consulta dei Presidenti dei
Comitati Regionali, quale giornata densa, importante, mai scontata e banale. Da cui sono
emerse idee, intenzioni, volontà, realtà che rappresentano il lungo cammino (a volte un poco
lento) per far divenire quella federale una Organizzazione che eroga Servizi alla Persona.
Vogliamo proporvi, per ampliare la platea del
confronto facendovi partecipare, una breve sintesi dei punti chiave, cioè quelli che esprimono
gli aspetti più rilevanti ed irrinunciabili. L’opportunità, la scusa, l’occasione (come spesso capita) ci viene data dall’analisi del progetto giovanile che è una vera e propria “Webcam” che
accede alle nostre palestre e si candida sempre
più a divenire il “grimaldello” che consenta di
aprirci alle novità.
Delegare per crescere
Il quadriennio avviato circa un anno fa potrà
esprimere una epocale rivoluzione per il nostro
movimento sportivo: che si concretizzerà quando tutti i Comitati avranno assunto definitivamente una struttura di organizzazione, gestione
di servizi alle società sportive. Non più competenze, risorse, responsabilità accentrate (presso
Organi Federali centrali) ma al contrario condivise e re-distribuite all’interno dell’organizzazione territoriale. Non più un solo Settore Federale
(agonistico o tecnico, per esempio) ma un settore nazionale (cioè di tutta Italia e quindi di tutti) integrato con l’apporto delle realtà regionali.
Primo grande traguardo del processo di delega è
stato chiaramente identificato e declinato, esprimendo precise azioni che i nostri Comitati debbano generare per sollecitare la pratica sportiva
giovanile: le risorse finanziarie dei Comitati, a
partire dal 2014, verranno fortemente orientate (e condizionate) alla pratica organizzata per
promuovere, avviare, qualificare i giovani praticanti. E grande sarà la riduzione delle risorse
per i Comitati che non promuoveranno e realizzeranno un proprio progetto giovanile …..do-
15
vendo rispondere alle società del territorio delle
proprie inadempienze ….
Attività
Federale
16
Favorire la consapevolezza dei ruoli e delle
responsabilità
Una Organizzazione (gerarchica o meno) tale
diviene quando le persone assumono un ruolo: anche in una famiglia il genitore impara a
divenire papà o mamma e ben comprende in
quale modo potrà e dovrà comportarsi (non fa il
“piacione” oppure il “fine comunicatore”, oppure
“l’amico”). Ed anche questa nostra Organizzazione federale ha bisogno di ruoli e soprattutto
di responsabilità (chi fa? Che cosa fa? Perché?).
Ma quali sono le principali responsabilità? Organizzare e gestire la pratica (e non solo quella
agonistica). Promuovere la crescita quantitativa
e qualitativa dei praticanti. Sviluppare le azioni
di aggiornamento e formazione delle persone.
Garantire la certezza del rispetto delle regole e
la serietà dei comportamenti. E quindi chi è il
dirigente federale? Un presenzialista, un politico, un amministratore, un organizzatore, uno
sportivo, un occupatore di sedie,….? Credo che
a tutti piaccia conoscerlo quale diligente, serio
amministratore sportivo.
Combattere la dis-organizzazione
Non è solo la necessità di intervenire laddove
vi sia confusione e superficialità ma anche garantire la funzionalità delle attività: un torneo
che si svolge in un impianto inadeguato (male
illuminato, sporco, freddo, non attrezzato, …),
uno stage di ragazzi in cui non si propone attività adeguata in modo professionale, la mancata
partecipazione ad una competizione federale,
sono alcuni esempi di errori che “allenano” alla
dis-organizzazione, alla mancanza di serietà. E la
percezione di cattiva organizzazione è il motivo
principale che induce molte persone (soprattutto
famiglie e donne) a non avvicinarsi al tennistavolo. A chi obietta che risulta difficile condurre
giovani praticanti all’interno delle nostre società
sportive a seguito di interventi didattici scolastici, potremmo far notare che potrebbe essere stato dis-organizzato? E cioè non sia stato in
grado di offrire quanto i bambini normalmente
richiedono (accessibilità, riuscita, interesse, motivazione, confronto ….)? Ed al contrario abbia
offerto modelli tecnici adatti ad adulti praticanti
…..? Meditate gente, meditate ….
Promuovere il cambiamento
Risulta essere il “motore” per creare un clima
orientato alla pratica sportiva. Cioè è quel processo che consente di comprendere che vi sia
necessità di cambiare (magari per agire in modo
più efficace) e poi di adottare nuove strategie.
Ad esempio, se vogliamo promuovere la pratica
del tennistavolo ….. dobbiamo cambiare la nostra “forma mentis” assai incline all’agonismo
esasperato …. Dobbiamo creare una pratica
più facile, accessibile, stimolante. Ed è per tale
motivo che lo Staff federale sta sviluppando il
Progetto EasyPing….. Consentiteci una citazione
cinematografica: ”… e per cambiare, che cosa
siamo disposti a fare?”
Mettere al centro le società sportive
Una buona novella, che non è proprio una
novità, si può esplicitare nell’identificare
le società sportive, quali Organizzazioni di
persone, cuore e target delle attività federali. Diversi Comitati stanno operando efficacemente con l’intento di far crescere le
proprie società: non con regole restrittive
ed imposizioni ma creando opportunità.
Utilizzando un lessico manageriale, si sta
cercando di favorire la nascita di start-up
sportive che abbiano struttura organizzativa ed attività. In fondo dovremmo così
concepire una politica per i “vivai”: che
non è la sola ed esclusiva ricerca di giovani e talentati praticanti ma soprattutto
la crescita dei sodalizi. Che sono anche
(soprattutto ….?) espressione del lavoro e
dell’impegno di tanti appassionati dirigenti
(che dirigono ed indirizzano), genitori (che
pagano, accompagnano, assistono,….).
Utilizzare efficacemente le risorse
Sembra un paradosso. In una epoca di
crisi, di riduzione di risorse finanziarie, le
Istituzioni sportive nazionali hanno ancora buona disponibilità ma non mostrano
definitivo interesse a ricondurla ad investimenti
sull’attività delle società sportive. Al contrario
tutte le iniziative debbono (dovrebbero) stimolare la crescita: rendere disponibili risorse per
sviluppare collaborazioni con Istituzioni Scolastiche, per utilizzare sparring partner, per realizzare attività con modelli nuovi, significherebbe
stimolare la creazione di un “mercato del lavoro”. Cioè generare offerta di lavoro cui seguirebbe una domanda, far nascere una opportunità
che a cascata promuoverebbe una maggiore e
migliore attività delle società. Un buon utilizzo
delle risorse deve essere inteso anche come
scelta delle persone in relazione alle personali
competenze: se viene invitato in Italia un atleta
(sparring) asiatico difficilmente in breve tempo
avrà competenze da allenatore o da insegnante,
semmai continuerà ad essere un buon praticante. Allora se è differente lo scopo (per esempio
avviare un vivaio giovanile) meglio investire su
un/a giovane praticante (oppure ex) disponibile
a studiare, imparare, lavorare per divenire un
capace insegnante.
E quindi …. Verrebbe da dire …. “piano con l’euforia esterofila …… spazio al
sano buon senso!”.
Valorizzare la pratica agonistica
Il prevalente riscontro che tutti i
partecipanti hanno sottolineato
è che la nostra programmazione
agonistica ad oggi appare “soffocante” cioè non consente di
dedicarsi ad altro. Tanti, troppi
impegni, costi eccessivi, qualità
della pratica inferiore alle necessità. Si possono immaginare e realizzare delle novità? Vi
possono essere meno scadenze
(ma più qualificate) corrispondenti a competizioni che non si
possono mancare? Si possono
realizzare più attività formative
(stages, attività speciali,…)?Le
formule di competizione (soprattutto delle gare del settore
giovanile) possono divenire più
funzionali ad un progetto tecnico? Numerosi quesiti cui però si
deve dare immediata ed efficace risposta. L’impegno del Settore Agonistico Federale (sia nella componente
del Consiglio Federale che operativa) è encomiabile ma rischia di divenire controproducente. In
questo senso bisogna dare maggior valore alla
pratica agonistica, avendo il coraggio di modificarla (soprattutto quella individuale) perché sia
la servizio della crescita degli atleti.
Cucire il “vestito buono”
I dirigenti di ogni territorio debbo divenire i sarti
in grado di tagliare, cucire, l’abito che meglio si
adatta alle caratteristiche ed esigenze della propria dimensione. Se hanno pochi praticanti, dovranno orientarsi a incentivare la promozione;
se hanno tesseranti, praticanti ed osservanti,
potranno sollecitare la loro crescita sportiva; se
hanno pochi “vivai” oppure nessuna realtà riconducibile a tale espressione, dovranno cominciare
a costruire le competenze dei dirigenti e dei tecnici. Insomma debbono provare ad immaginarsi
in quale modo si potrà sfruttare “il vestito buono” per presentarsi all’onore del mondo, ordinati e credibili. Non porterebbe a nulla proseguire
senza avere il coraggio di innovare.
Ri-conoscere il valore della formazione
professionale
Emerge la necessità di qualificare l’attività delle
persone che frequentano, animano il nostro ambiente. Ciò è necessario per garantire l’efficacia
degli investimenti: infatti se le persone che debbono utilizzare delle risorse sono inabili o incapa-
ci, il prodotto sarà inadeguato. Se vogliamo che
la nostra Federazione, i nostri Comitati, le nostre
società esprimano persone preparate e pronte
alla sfida con un presente assai complesso, non
possiamo lasciarle con “il cerino in mano”. Non
possiamo pretendere dei cambiamenti se non vi
è la possibilità di sperimentarli. Ecco perché la
nuova struttura organizzativa della formazione
deve privilegiare l’impegno, la serietà, la qualità
Attività
Federale
dei formatori, delle attività. E dalle nostre menti
svanisca il pensiero che dedicare tanto tempo a
chi diviene tecnico oppure arbitro, sia creare degli ostacoli, rappresenti un allontanamento delle
persone. Oggi abbiamo tanti tecnici tesserati ma
un modesto livello (ed opportunità) operativo.
Se vorremo avere praticanti numerosi, entusiasti, abili, spingiamo i nostri operatori a studiare,
ad imparare, a sperimentare. E soprattutto cancelliamo i ricordi di passate ed infelici esperienze
durante le quali (in un solo pomeriggio) “una
sorta di guru” garantiva ad un gruppo di appassionati di trasformarsi in Ufficiali di gara e Allenatori. Serve tempo ed una precisa declinazione
di situazioni pratiche da cui ed in cui imparare.
Confrontarsi con gli altri
E’ l’ultimo fra i punti emerso durante la veemente chiacchierata ma senz’altro il non meno
importante. Cominciare a “mettere il naso” in
altre realtà sportive ed organizzative, comprendere quali soluzioni abbiano adottato, imparare
dalle loro scelte (buone e meno buone) significa
avere un motivo in più per orientarci al cambiamento, alla ricerca, al futuro.
Attenzione: ricordare, per esempio che il tennistavolo ha una densità di eventi agonistici molto
superiore a tutte le altre discipline del CONI, è
assai rischioso. Perché se dovessimo completare
la riflessione potremmo scoprire che altri, prima
di noi, hanno compreso i propri limiti, i propri
errori, ed hanno innovato.
17
Attività
Nazionale
A Napoli vincono
Tomasi, i due
Piccolin e Mosconi
Agonismo ed entusiasmo a Napoli anche per la
seconda edizione del Memorial Renato e Vincenzo Russo valido anche quest’anno come
Torneo Nazionale assoluto. La vittoria nelle
quattro categorie principali è andata a Stefano Tomasi (Apuania Carrara), Giorgia Piccolin
(Tramin), Jordy Piccolin (Tramin) e Veronica
Mosconi (Alto Sebino). Nessuna soddisfazione
dunque per gli atleti meridionali e soprattutto
per quelli di casa. Il miglior risultato è infatti
stato ottenuto da Maurizio Massarelli secondo
di misura, 3-2 in finale, dietro a Jordy Piccolin.
Tomasi ha sconfitto in finale 3-0 Daniele Sa-
Elisa Marzolla
Ana Brzan
18
batino del Marcozzi Cagliari
mentre i terzi, fermati in semifinale, sono stati Alessandro Baciocchi (Marcozzi) e Federico Pavan (Duomofolgore
Treviso). Nel femminile assoluto vittoria di Giorgia Piccolin
che in finale ha battuto Chiara Colantoni dello Sterilgarda
con un combattuto 3-1.Nel
seconda femminile invece la
vittoria dell’azzurrina Veronica Mosconi è stata su Rossella
Scardigno del Molfetta in finale per 3-1.
In evidenza i fratelli Piccolin.
Per Giorgia Piccolin, un fine
settimana
da
incorniciare.
Dopo avere perso un solo incontro nel girone preliminare,
la portacolori del Termeno ha
iniziato una marcia inarrestabile, che l’ha portata al successo. In semifinale, Piccolin
si è imposta su Rossella Scardigno 3:1. In finale, l’atleta
del Termeno ha messo sot-
I fratelli Piccolin
Attività
Nazionale
Il podio di seconda maschile
Il podio assoluto maschile
to Chiara Colantoni, contro la
quale aveva incassato l’unico
in precedenza, imponendosi in
quattro set. Suo fratello, il 16enne Jordy
Piccolin ha completato la festa
in famiglia, vincendo il torneo
di Seconda categoria (classificati dal 16
esimo al 100esimo
posto del ranking italiano). Dopo i tre primi squilli nel turno
preliminare,
Piccolin
ha vinto nei quarti di
finale 3:0 contro Stefano Curcio, piegando
poi Alessandro Ruscelli 3:1 e con lo stesso
punteggio anche Daniele Sabatino. Jordy
Piccolin, in finale, ha
chiuso il suo torneo
perfetto, imponendosi
3:2 contro il campione
di casa Maurizio Massarelli suo compagno
nella vittoria europea
junior a squadre 2013
insieme a Mutti, Baciocchi e Marcato.
19
Attualità
La Fitet e le
Fiamme Azzurre
di Corrado Attili
Azzurri durante l’esibizione
La Fitet ha regalato un pomeriggio di distrazione sportiva al
gruppo di detenute del carcere romano di Rebibbia che nei
giorni scorsi ha assistito all’esibizione degli atleti della nazionale italiana di tennistavolo
Niagol Stoyanov, Damiano Seretti, Debora Vivarelli e Giorgia
Piccolin ed alla presentazione
di Fabio Di Silvio il tecnico che
nelle prossime settimane avvierà un lavoro di insegnamento della disciplina all’interno
dell’istituto di pena femminile
più grande d’Europa. Presenti
per la Fitet il Presidente Franco
Sciannimanico, accompagnato
dal consigliere Bruno Di Folco e
dal DT giovanile Matteo Quarantelli; presenti per
le istituzioni carcerarie il responsabile dott. RoSciannimanico e i quattro azzurri
Calligaris intervista il dott. Piscitello
20
Intervista alle azzurre
servizio sull’evento, iniziativa sportiva a forte
caratura socio-educativa.
Il prossimo 3 dicembre a Bologna di avrà un’altra
importante tappa dell’iniziativa presso il locale
Istituto di pena con tanto di collegamento in diretta con il Salone d’Onore del CONI a Roma dove
l’argomento nella stessa giornata verrà trattato
ed illustrato durante un convegno che vedrà la
Fitet ed il tennistavolo in prima fila.
Il progetto, Tennistavolo in Carcere, porta la
firma indiscussa di Franco Sciannimanico, il Presidente della Federazione Italia Tennis Tavolo, il
quale oltre che in difesa dei valori sopra esposti si è impegnato con tenacia per raggiungere
un ennesimo risultato di collaborazione con un
Attualità
Foto ricordo per atleti e detenute
Debora Vivarelli
Russo circondato dalle fans
Sciannimanico con il commissario Tolu
berto Piscitello e per le Fiamme
Azzurre il commissario Marcello Tolu. Ha assistito anche un
gruppo di atleti delle Fiamme
Azzurre, di diverse discipline,
tra cui il pugile più volte campione del mondo e due volte argento olimpico Clemente Russo. Presente anche una troupe
della Rai guidata dalla grande
campionessa di nuoto Novella
Calligaris che ha realizzato un
Azzurri intervistati dalla RAI
Gruppo Sportivo Militare dopo
quello ormai consolidato con
l’Aeronautica Militare Italiana, e
quello con la Marina Militare già
avviato nei mesi scorsi. E’ ora
infatti la volta del Gruppo Sportivo delle Fiamme Azzurre, le
Guardie Penitenziarie, che per
bocca del Commissario Marcello Tolu, hanno già anticipato la
loro disponibilità a concretizzare con l’arruolamento di atleti
della nazionale di tennistavolo
la nascente collaborazione.
21
Attività
Internazionale
In Ungheria
due medaglie
di doppio
Gli azzurri delle nazionali giovanili sono tornati
con due medaglie, entrambe di doppio maschile,
dall’Open di Ungheria, una conquistata da Jordy Piccolin e Luca Marcato nel doppio maschile
junior ed una d’argento vinta da Carlo Rossi e
Daniele Pinto nel doppio cadetti.
Grande risultato per gli azzurri Luca Marcato e
Jordy Piccolin che negli ottavi di finale hanno
sconfitto la coppia testa di serie giapponese Izumo e Muramatsu per 3-2, vittoria ottenuta con
22
una strepitosa rimonta dai due
italiani che dopo essere andati sotto 0-2 hanno rimontato
vincendo tre set consecutivi.
Semifinale conquistata e medaglia per la coppia azzurra
formata da Luca Marcato (Duomofolgore Treviso) e Jordy Piccolin (Tramin), entrambi campioni d’Europa a squadre 2013.
I due azzurrii hanno battuto nei
quarti con un secco 3-0, seppur
combattuto in ciascun parziale,
il doppio tedesco formata da
Dennis Klein e Qiu Liang. I due
azzurri si sono dovuti alla fine
accontentare di un comunque
Jordy Piccolin
ottimo bronzo. Il doppio italiano è infatti stato
battuto dai francesi Gauzy e Ruiz per 3-1. I nostri hanno vinto il primo parziale 15-13 ma poi
pur rimanendo sempre in partita non sono più
riusciti ad avere la meglio sugli avversari finendo per perdere 3-1 con grandi chance nell’ultimo
decisivo set perso 11-13.
A seguire sono iniziate le gare a squadre, dove
soltanto la squadre dei Cadetti ha guadagnato
l’accesso al tabellone. Rossi, Pinto e Matteo Mutti hanno conquistato i quarti
di finale vincendo il proprio girone con due successi ed una
sconfitta. Col Belgio vittoria per
3-1 con punti di Mutti, del doppio Pinto-Rossi e di Pinto. Con
l’Ungheria B vittoria per 3-1
con due punti di Pinto ed uno
di Rossi mentre la sconfitta è
arrivata 3-2 nel doppio. Match
duro con tre partite su quattro
finite 3-2. Dopo la doppia vittoria è arrivata la sconfitta con la
Svezia per 3-2. Per gli azzurrini un punto di Daniele Pinto ed
uno del doppio.
Gli azzurrini hanno poi perso
con Singapore il quarto di finale
giocando un buon incontro. La
sconfitta infatti registra il risultato finale di 3-1 per gli asiatici
ma tutte le quattro partite sono
terminate 3-2. I cadetti si sono
poi rifatti nella gara di doppio
dove Daniele Pinto e Carlo Rossi hanno raggiunto la finale. I
due azzurri sono stati protagonisti di una splendida galoppata che li ha visti prima battere
nei 32 i lussemburghesi Balaban e Mladenovic per 3-2 con
una strepitosa rimonta dopo
essere andati sotto 0-2, Nei 16
hanno sconfitto ancora per 3-2
gli svizzeri Brunner e Posch e
poi capolavoro nei quarti di finale quando con un altro combattuto e spettacolare di 3-2
Piccolin e Marcato
Attività
Internazionale
Carlo Rossi
Daniele Pinto
hanno sconfitto i due atleti di
Singapore LOY Meng Hean
Darren e TAY Ming Han, anche
qui rimontando da 0-2. Poi un
po’ di buona sorte li ha aiutati a
trasformare il bronzo in argento grazie all’assenza in semifinale degli avversari, l’inglese
Jarvis e lo scozzese Wheeler. In
finale Carlo Rossi del Marcozzi
e Daniele Pinto del TT Torino
hanno conquistato la medaglia
d’argento. I due giovani talenti azzurri guidati da Valentino
Piacentini sono stati sconfitti
dal doppio francese composto
da Bertrand e Givone per 3-0.
Per i colori azzurri si tratta di
un buon risultato da sommare al bronzo conquistato dagli junior
Piccolin e Marcato, guidati da Lorenzo Nannoni.
23
Attività
Internazionale
In Germania Open
quasi olimpico
Marco Rech Daldosso
24
Si è disputato in Germania a Berlino il GAC
Group 2013 ITTF World Tour. Vi hanno partecipato 384 atleti, tra i quali ben 44 detentori di
almeno un successo in un Open del World Tour,
in rappresentanza di 42 Paesi. In palio tra questi
straordinari campioni anche 16 posti maschili e
16 posti femminili per l’attesissimo Open da un
milione di dollari, il GAC Group World Tour Grand
Finals, che si terrà dal 9 al 12 January 2014
a Dubai. La vittoria è andata nel singolare maschile al più che sorprendente sedicenne cinese
Fan Zhendong che in finale ha sconfitto il tedesco Dimitri Ovcharov 4-2. In precedenza il cinese aveva battuto anche il campione del mondo
e oro olimpico Zhan Jike mentre Ovtcharov ha
sconfitto il suo connazionale Timo Boll in semifinale. La vittoria di singolo femminile è andata
alla cinese Wen Jia che in finale ha sconfitto la
giapponese Fukuhara per 4-0. In evidenza tra
gli europei alcuni giovanissimi. L’inglese Pichford
arrivato tra i primi otto prima di essere battuto da Boll e nel femminile la sedicenne tedesca
Mittelham, arrivata tra le prime sedici unica non
asiatica nel suo primo Open in carriera da “adulta”, che oltre ad aver eliminato la nostra Stefanova nel girone ha battuto anche la rumena
Samara nei 32 prima di essere sconfitta dalla
Fukuhara poi finalista.
Duro ed impegnativo l’open tedesco per i nostri cinque azzurri presenti: Stefanova, Bobocica, Stoyanov, Rech e Mutti. Nelle qualificazioni
di singolo assoluto maschile tutti vincenti con
sconfitta iniziale solo di Marco Rech Daldosso
battuto 4-2 dal tedesco Wehking. Successo iniziale di Leonardo Mutti sul tedesco Qiu Dang per
4-1 e vittorie nette, entrambe per 4-0, di Niagol Stoyanov sull’egiziano Aly Walaa En-Din e di
Mihai Bobocica sul bielorusso Barabanov. Vittoria
nel primo incontro anche per
Niko Stefanova che ha sconfitto 4-2 l’olandese Rianne Van
Duin. Cominciate bene anche il
singolo Under 21 dove hanno
vinto sia Marco Rech per 3-0
sull’equadoregno Proano,che
Leonardo Mutti contro l’israeliano Tauber superato con un
combattuto 3-2.
Nella seconda giornata delle
gare invece poche le soddisfazioni per gli italiani. Nikoleta
Stefanova ha perso 4-2 con la
giovane campionessa d’Europa junior, la sedicenne tedesca Nina Mittelham, avversaria
che ha rincorso da 0-2 a 2-2
per poi soccombere negli ultimi
due parziali. Seconda sconfitta
per Marco Rech Daldosso ad
opera dello spagnolo Machado
Brossier
Attività
Internazionale
Mittelham
La finale di singolo maschile
per 4-1. Sconfitta, plausibile, anche per Leonardo Mutti col cinese di Singapore Yang Zi, n.
80 al mondo, per 4-1. Purtroppo invece sconfitta difficile da digerire, quella di Mihai Bobocica
battuto dal francese Brossier, n. 273 al mondo,
per 4-3. Sconfitta anche per Niagol Stoyanov
ad opera del coreano Kim Donghyun per 4-1.
Unica soddisfazione da Marco Rech che nell’under 21 ha vinto il girone vincendo anche la se-
conda partita, quella col tedesco Qiu Dang 3-0
conquistando il tebellone. Sempre nell’under 21
ha invece perso il secondo incontro Mutti battuto 3-2 dall’olandese Gommers.
Non molto meglio gli azzurri nel doppio. Fuori al primo turno Mutti e Rech sconfitti 3-2 dai
tedeschi Duda e Steger.
Hanno superato il primo
turno di qualificazione
Bobocica e Stoyanov
battendo 3-2 gli svedesi Akerstrom e Andersson. Nel turno successivo però il nostro doppio
nulla ha potuto contro i
giapponesi Morizono e
Sambe da cui sono stati
sconfitti 3-0. Nella terza
giornata infine l’azzurro
dell’Aeronautica Militare
Marco Rech Daldosso,
unico superstite della pattuglia azzurra, è
stato sconfitto 3-0 dal
talento emergente giapponese Kohei Sambe nei
64 del tabellone principale della gara di singolo under 21.
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Attività
Internazionale
Il Mondiale Cadetti
in Slovenia
Si è disputato in Slovenia, a Otocec, il mondiale cadetti. L’Asia ha vinto entrambi i titoli a
squadre battendo l’Europa in questo 2013 ITTF
World Cadet Challenge sia nel maschile che nel
femminile. Sono stati 64 i giocatori di 33 Paesi
che sono stati convocati a partecipare al 2013
World Cadet Challenge, il mondiale cadetti under
15 per rappresentative continentali. L’Asia, e la
Cina in particolare, aggiudicandosi sia i titoli a
squadre che quelli individuali, ha dominato ancora una volta la competizione ma alcuni osservatori sostengono che le distanze tra i talenti di
quel continente e quelli emergenti nel resto del
mondo, in qualche misura stanno diminuendo.
Infatti, ad esempio, nella gara a squadre, nono-
30
Attività
Internazionale
stante le medaglie d’oro siano
state vinte entrambe dall’Asia,
si è messa in grande evidenza
come stella della manifestazione per l’Europa la rumena Adina Diaconu che ha sconfitto sia
la cinese Li Yran che la giapponese Mima Ito nella partita
in cui l’Asia ha sconfitto l’Europa 3-2. Nelle gare individuali,
nel singolo femminile vittoria
della quattordicenne cinese Li
Yiran che in finale ha battuto
la tredicenne giapponese Mima
ITO per 4-3 (8-11, 11-3, 119, 2-11, 5-11, 13-15, 11-9),
mentre nella finale maschile
L’Italia nella manifestazione
si è tolta le sue soddisfazioni
granzie agli arbitri. Infatti l’arbitro italiano Massimo De Giorgi ha avuto l’onore ed il piacere
di dirigere la finale maschile al
World Cadet Boys insieme ad
un collega francese come secondo. Nell’occasione anche il
Deputy Referee della competizione è stato un italiano: Andrea Abascia.
il cinese WAng Chugin ha superato il coreano
HWANG Minha per 4-1 (11-7, 10-12, 11-7, 118, 12-10).
Nelle foto una significativa serie di immagini
ITTF della competizione
31
Sport e
Scienza
Tennistavolo
e matematica:
una relazione temeraria
di Silvio Maracchia
È noto che il tennistavolo o tennis tavolo (1) deriva dal gioco del tennis allorché si volle trasferire
al coperto, solitamente nei circoli londinesi, il gioco maggiore, tanto che le racchette in un primo
tempo avevano la struttura a corde simile a quella del tennis vero e proprio e le palline erano fatte
di gomma o di sughero. Tutto ebbe inizio verso la fine del XIX secolo e il gioco ebbe varie tappe di
sviluppo e vari brevetti sino a quello definitivo del 1900 (Hamley; Jacxques; Parker) che stabiliva
anche regole specifiche per il gioco diventato ormai assai diffuso. Nella stessa epoca ebbe origine il
vero gioco allorché le palline furono costruite con la celluloide, troppo variabile era il rimbalzo delle
palline di gomma e troppo lento quello fatte di sughero. Le racchette furono fatte di legno che venne via via rivestito con materiali di vario tipo: sughero, tela gommata, puntinata o no ed infine con
gommapiuma e tela gommata cosicché fu possibile dare una forte velocità e precisione alle palline
colpite. Il gioco del tennistavolo si diffuse ben presto in tutto il mondo e negli anni cinquanta del
secolo scorso divenne in Cina uno sport nazionale.
Oggi (2013) il tennistavolo è anche una disciplina olimpica ed è lo sport maggiormente diffuso al mondo con i suoi quaranta milioni di partecipanti a livello agonistico e ben trecento milioni di praticanti!
LE MISURE
Le misure indicate dalla figura
sono quelle ormai consolidate e
valide per tutti i tavoli di tutto il
mondo. Come si può controllare, queste misure sono proporzionali a quelle di un campo di
tennis che, espresse in metri,
sono 23,77 e 8,23; quest’ultima misura diventa 10,97 se si
considerano i due corridoi validi nel doppio, largo metri 1,37.
Ebbene 23,77 : 10,97 = 2,17
(circa 2) e per il tavolo del tennistavolo si ha 274 : 152,5 =
1,79 (circa 2) (si tenga presente che le singolari misure
del campo da tennis derivano
dalla traduzione in metri delle misure anglosassoni 78; 36
date in “piedi”).
Come si vede dalla figura,
l’altezza della retina è di cm
15,25 inoltre la misura della
pallina dal peso di gr 2,7 ha
un diametro di 4 centimetri.
Infine il bordo bianco che segue il perimetro del tavolo è di
1,5 centimetri.
32
IL TENNISTAVOLO E LA GEOMETRIA DEL “CIRCA”
Nella geometria razionale, una volta accettate le premesse iniziali (assiomi), le deduzioni sono
esatte e così le misure pensate nella loro astrazione. In una geometria pratica, quella di un falegname per intenderci o di un ingegnere, le deduzioni sono approssimate e le misure sono “quasi”
esatte anche per l’impossibilità di averle tali nella realtà. Riferendoci a questa geometria pratica
(abbiamo già visto che la similitudine tra il campo da tennis e il tavolo del tennistavolo è inesorabilmente approssimata), ha alcune approssimazioni che vale la pena di osservare esprimendoci in
centimetri:
= La larghezza del tavolo (152,5) è “circa” il doppio della sua altezza (2x76 = 152);
= il raggio del cerchio circoscritto al tavolo (156,79) è “circa” uguale alla media aritmetica (153,082)
tra i raggi delle circonferenze circoscritte all’esagono (126,815) e al triangolo (179,349) regolari
equivalenti alla superficie del tavolo.
ecc. ecc.
IL TENNISTAVOLO
E LA SUCCESSIONE
TRIRICORRENTE
È abbastanza noto che la successione biricorrente detta anche “successione di Fibonacci”,
è una successione ricorrente
tale che, a partire da due numeri positivi (1 e 1 nel caso
di Fibonacci) viene costruita
in modo che ogni altro numero risulti dalla somma dei due
precedenti:
1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 …
Ebbene, la teoria insegna che
il rapporto tra un numero della successione (an) con il suo
precedente (an-1) si avvicina
sempre più (anzi di tanto poco
quanto si vuole direbbe un matematico); ad un particolare
numero fisso!
Sempre lo stesso numero, qualunque siano i due numeri di
partenza.
Questo numero è indicato, per
ragioni storiche, con la lettera
greca fi = 1,6180339… ed ha numerosissimi
legami con l’arte, l’architettura, la biologia ecc.
ed è anche uguale al rapporto di un qualsiasi
segmento con la sua “sezione aurea”.
Osserviamo qualche rapporto, approssimato alla
terza cifra decimale, per mostrare questa tendenza: 3/2=0,50; 5/3=1,666; 8/5=1,600; 13
/8=1,625; 21/13=1,615: 34/21=1,619; ecc.
ecc.
Consideriamo ora, per estensione, tre numeri
positivi e costruiamo una successione tale che
ogni altro suo elemento sia dato dalla somma
dei suoi tre precedenti. Chiameremo triricorrente questa successione. Ebbene, consideriamo
tre numeri legati alle misure del tavolo del tennistavolo, ad esempio 274 (lunghezza); 152,5
(larghezza) e 76 (altezza) e costruiamo la successione:
274 152,5 76 502,5 731 1309,5 2543 4583,5 8436 15562,5 28582 ecc.
Anche in questo caso è possibile dimostrare che
il rapporto tra un elemento della successione e
il suo precedente tende, al crescere degli elementi considerati a un ben determinato numero
che, dato che non risulta che abbia un nome già
assegnato, anche se non è possibile escluderlo,
lo indicheremo con la T greca (tau), cioè con la
Sport e
Scienza
iniziale del Tennistavolo.
Si potrebbe dimostrare, con la risoluzione di una
particolare equazione di terzo grado che: tau =
1,83928… .
Osserviamo ora alcune sue approssimazioni con
i numeri già scritti della successione.
731/502,5= 1,454; 1309,5/731=1,709; 2543/1309,5=1,941; 4583.5/2543=1,802;
8436/4583,5=1,840; 15562,5/8436=1,844 28582/15562,5 = 1,836 ecc.
CONCLUSIONI
Di solito si dice che dare qualche numero ad un
matematico vuol dire invitarlo a trarre da essi
una teoria così come si dice che dare uno qualsiasi scritto ad un buon avvocato questi sarebbe
in grado di mandare l’autore dello scritto in galera. Questo non è successo nel nostro caso, si è
cercato solo di giocare con alcuni numeri legati al
tennistavolo trascurandone altri (altezza della retina; diametro della pallina, varie dimensioni delle racchette) nella speranza che nessun avvocato
leggendo queste pagine ci mandi in galera.
(Articolo inviatoci dall’APD Giovanni Castello
di Roma)
33
Serie A2
femminile
girone A
COCCAGLIO
IN FUGA
Sabrina Moretti
Dopo il secondo concentramento, disputato a Coccaglio, del
campionato di serie A2 femminile, nel girone A è in testa
nettamente a punteggio pieno
con 10 punti il TT Coccaglio
Verniciature Alghisi che con le
esperte Michela Merenda, Sabrina Moretti e Wang Xuelan
mira con decisione alla vittoria del campionato. Al secondo
posto seguono due squadre,
distanziate di tre punti dalla
capolista, il TT Genova (Alessia
Cannella, Sandra Mendez Mustelier, Maria Carolina Raggi,
Simona Soldi e Valeria Zefiro)
ed il Regaldi Novara (Manuela
Daniele, Ileana Irrera e Dana
Saporta). Seguono con quattro
punti, nella posizione che definiremmo di centro classifica,
le giovani dell’Alto Sebino che schiera Michela
Albertinelli, Marina Chieppa, Marcella Delasa
e Asia Richini. Chiudono la classifica di questo
girone con due punti il Norbello (Silvia Deligia,
Marialucia Di Meo, Maria Assunta Locci, Francesca Mattana, Eleonora Trudu) e con zero punti
L’Auxilium Cuneo (Angela Alessandrini, Valeria
Beccaria, Paola Bevilacqua, Michol Cento).
Michela Albertinelli
34
In lotta
quattro squadre
Dopo il secondo concentramento disputato a Castrocaro
Terme le squadre del girone B
del Campionato di A2 femminile, in grande equilibrio, sono
meno distanziate tra loro, rispetto al girone precedente, con quattro compagini in
grado di lottare per il vertice.
In testa con otto punti il Kras
Sgonico (Claudia Micolaucich,
Katja Milic, Martina Milic, Irena Rustja) che è seguita in
graduatoria ad un solo punto
da due squadre: l’Alto Sebino (Veronica Mosconi, Jessica
Ramazzini, Elisa e Francesca
Trotti) e la Alfieri di Romagna
“W” che schiera Ana Brzan,
Evangelista Coletta, Letizia
Serie A2
femminile
girone B
Ana Brzan
Veronica Mosconi
la classifica come fanalino di
coda con zero punti il Tramin
che gioca con Katharina Barcatta, Martina Eheim, Greta e
Marion Pichler.
Eva Coletta
Giardi e Daniela Viorica Nita.
Un punto più dietro da queste
squadre e a due lunghezze
dalla capolista con sei punti
la Libertas TT Siena (Giada
Ferri, Laura Galiano, Giulia
Chigi, Elisa Marzolla). Chiude
35
Serie A2
femminile
girone C
Albatros vola alto
tros Zafferana Merlino (Ekaterina Rantseva, Maria Scilimpa
e Svetlana Tetyueva) che è
seguita a due lunghezze dal
TT Pace del Mela (Larissa Lavrukhina, Stefania Principato e
Elena Rozanova. In terza posizione con sei punti in graduatoria il Circolo TT Molfetta che
schiera Francesca Bufi, Daniela Francabandiera, Rossella
Scardigno, Valentina e Viviana
Racanati. In penultima piazza triamo con quattro punti la
squadra dell’Albatros Zafferana Villa Mirador che gioca con
Luana Billeri, Loredana Rampello e Jessica Scucchia. All’ultimo posto ancora con la casella dei punti vuota troviamo
L’Isola che non c’era Wendy
(Paola Condorelli, Chiara Corini e Ivanna Sacco.
Rossella Scardigno
Valentina Racanati
Nel girone meridionale della
A2 femminile, il cui secondo
concentramento si è disputato
a Roma, in testa con 10 punti
la squadra siciliana dell’AlbaAtlete e dirigenti dell’Albatros
36
Azzurri vincenti in Belgio
Tre atleti, quattro medaglie. E’ finito come meglio non ci si poteva aspettare l’Open internazionale del Belgio, con i nostri atleti che portano
a casa due ori e due bronzi, conquistati sia nei
singoli di categoria che nella gara a squadre.
Medaglia d’oro ed Inno di Mameli per Federica Cudia che ha coronato due giorni di grandi
prestazioni con un meritato primo posto nella
Tennistavolo
Paralimpico
I tre azzurri a medaglia in Belgio
Cudia
Paone, Santinelli
classe tre femminile. Dopo aver battuto in semifinale la francese Clot per 3-0 ha ritrovato l’altra
transalpina Fillou in finale vincendola in quattro
set con lo stesso punteggio con cui era riuscita
ad imporsi nella fase a gironi (3-1). Medaglia di
bronzo anche per Marco Santinelli nella classe
tre maschile che ha condiviso il podio con i numeri 1 e 4 del ranking mondiale Smidhberger e
Merrien, rispettivamente primo e secondo. Dopo i successi individuali della prima giornata,
nell’ultima, arriva una storica vittoria dal team
di classe tre maschile, dove Santinelli e Paone
salgono sul gradino più alto del podio vincendo
in finale contro i forti cinesi di Taipei. Pur non
teste di serie, i due giocatori azzurri riescono
a chiudere primi il loro girone (tre vittorie su
tre partite contro Belgio 2, Inghilterra e Francia)
grazie ad un ritrovato Paone (che vince tutti i
Cudia e Chen Su Fen
singolari) e un solidissimo Santinelli, capace di
rimontare molti incontri dove era sotto due set
a zero. Vinta per 3 a 0 e senza alcuna difficoltà
la semifiniale con Belgio 1 i due azzurri, arrivati
in finale, conquistano l’oro con il punteggio di
3-1, concedendo solo il doppio agli atleti di Taipei. Ottima gara a squadre anche per Federica
Cudia insieme alla taiwanese Chen Su-Fen. In
un gruppo unico, classe 2-5, la Cudia tiene testa
ad avversarie di classi superiori e supplisce a
qualche distrazione dalla compagna portando la
squadra in semifinale. Con le messicane Paredes e Sigala, però, si fa subito dura e alla fine,
nonostante si arrivi all’ultimo incontro, è 3-2
per la sudamericane, successivamente battute
dalla Francia in finale con lo stesso punteggio.
Ora periodo di pausa dall’attività internazionale
fino a primavera e tutti in attesa di conoscere la
classifica finale di gennaio valida per la qualificazione ai Mondiali di Settembre 2014 in Cina.
Si riprende a marzo con l’Open di Ungheria e poi
con il Lignano Master Open 2014.
37
Intervista
Fotografare il tennistavolo,
tra arte e passione
Andrea Pizzi fotografo professionista di grande successo ci spiega i
segreti per fotografare meglio anche il tennistavolo.
Alessio Zuanigh
38
Scarsa luce, alta velocità della pallina, movimento rapido e imprevedibile degli atleti,
impossibilità di usare il flash, per non disturbare il gioco. Il tennistavolo offre un
contesto di grande difficoltà tecnica.
Vediamo dai dati (EXIF) delle tue foto
che rispondi a queste difficoltà con scelte
“estreme”: diaframma f. 2, ISO 3200, tempo di esposizione 1/500. Vuoi darci qualche indicazione in merito a queste scelte?
“Il tennistavolo agonistico richiede necessariamente tempi di scatto almeno pari a 1/500 di
secondo.
Per capirci, diciamo che, per esperienza, puoi
scattare un torneo IV categoria con tempi leggermente più lenti, anche fino a 1/250, ma se
parliamo un livello non amatoriale dimentica
tutto ciò che supera il cinquecentesimo. Gli ISO,
in condizioni di luce ottimali, li regolo tra i 400
e gli 800. Ma in una palestra scolastica capita
spesso di doversi adattare a valori più alti. Naturalmente sto parlando di foto d’azione, quelle
che rendono spettacolare il gesto dell’atleta. Se
vuoi limitare gli scatti al servizio, alle pause, alle
espressioni, puoi considerare un range più esteso di soluzioni.”
Con f 2.0 si ha pochissima profondità di
campo e resa non ottimale dell’obiettivo, in
termini di nitidezza...
Inoltre, al tempo della pellicola, 3200 ISO
era sinonimo di “grana a pallettoni”. Cosa
cambia con il digitale?
“La ricerca della massima apertura di diaframma corrisponde, oltre che agli obblighi di cui so-
pra, a una scelta estetica tipica della fotografia
sportiva d’azione. Si tende cioè a isolare il più
possibile il gesto atletico da elementi di disturbo presenti sullo sfondo. Naturalmente questo
discorso vale più per il tennistavolo che per, ad
esempio, per lo sci, dove maggiore è la distanza
tra il soggetto e il fondo e gli elementi che compongono quest’ultimo sono spesso un manto
bianco e qualche palo rosso e blu. Nel mio vero
lavoro, la moda e i ritratti, ho molto sfruttato le
pellicole molto sensibili e la conseguente grana.
Ma da quando esiste la fotografia digitale ho abbandonato questa tecnica. Il motivo è semplice:
la grana prodotta dai sali d’argento delle pellicole non ha nulla a che fare con quella generata
da un sensore CCD. Aumentare la sensibilità dei
CCD corrisponde a far loro registrare lo spettro
proveniente non solo dalla luce ma anche dal
calore che si produce intorno al sensore, con il
risultato di ottenere un “rumore di fondo” che
non ha certamente il senso e il fascino dei cristalli d’argento. Quindi, di norma, preferisco tenere il valore ISO più basso possibile, al limite
sottoesponendo lo scatto.”
Scatto singolo o raffica?
“Singolo. Con la raffica si finisce sempre per fermare il momento sbagliato, si perde concentrazione.”
Come affronti la difficoltà di messa a fuoco?
“Tenendo continuamente attivo l’autofocus, naturalmente impostato su “singolo scatto” e non
su “continuo”. In pratica sollecito continuamente
l’autofocus puntato sul viso del giocatore, continuando a premere sul pulsante di scatto fino a
un attimo prima di scattare.”
Scatti in RAW o nel più comodo Jpeg?
“Come spiegavo, le mie foto di tennistavolo sono
sempre più o meno sottoesposte. Quindi RAW
senza il minimo dubbio.”
Che interventi fai in post-produzione?
“Correzione dell’esposizione e bilanciamento del
bianco sui RAW. Se ha una qualche utilità, desaturazione “pilotata” (più o meno quello che su
Photoshop corrisponde alla regolazione “bianco
e nero”) sul RAW.
In genere basta così.”
Veniamo alle tue scelte artistiche: come scegli l’inquadratura? Qualche indicazione sul
punto di vista e sul momento dello scatto?
“Per rappresentare l’atleta “in partita”, al 90 per
cento scelgo di riprendere il più frontale possibile, tenendo presente gli eventuali spostamenti
del giocatore avversario (destro? mancino? tutto spostato sul dritto?) che mi mostrerebbe la
schiena. La presenza nell’inquadratura del tavolo e della retina, in posizione prospettica di immediata lettura, facilita molto la comprensione
del gesto, mettendo lo spettatore al posto del
giocatore avversario. Poi qualche giretto intorno per cogliere foto di contorno, di atmosfera
o curiosità, oppure un dettaglio tecnico non altrimenti visibile. Sul momento dello scatto posso darti una dritta: non smettere di inquadrare
quando il giocatore ha terminato il colpo. L’esito del suo colpo spesso riserva un bello scatto
espressivo, se da esso ne è conseguito un punto
o un errore.”
Per le foto pubblicate hai usato una combinazione macchina/obiettivo di fascia medio/alta: nel complesso dovremmo essere
intorno ai 4.000 Euro. Chi possiede una
comune reflex da 600/700 Euro con uno
zoom standard f 3.5/5.6 cosa può fare? E
chi ha solo una compattina deve rinunciare
a fotografare il nostro sport?
“Una cosa che ho imparato dal mio lavoro è che
nella fotografia non contano i mezzi ma la testa.
Ci sono fotografi nella moda che scattano con
una compattina. Ovviamente, bisogna saper misurare i limiti dei mezzi applicati al “progetto”:
non chiedere mai a una modella molto espressiva, ma non particolarmente aggraziata nelle
movenze, di fare delle foto in movimento in cui
deve apparire come un’elegante farfalla. Falla
essere “attrice”, sfrutta il suo viso. E così, se hai
un’ottica 5.6 o una compatta, prova qualche bel
mosso e concentrati poi sull’atmosfera, i gesti,
le attese, il pubblico.
Sull’attrezzatura permettimi anche un’altra osservazione: il tennistavolo consente di tenere
Paolo Bisi
Intervista
Alessandro Baciocchi
alla giusta distanza il soggetto, e i movimenti
dell’atleta avvengono su un terreno piuttosto limitato. Quindi, trovo che l’uso di uno zoom sia
superfluo rispetto ai vantaggi di un tele (85,
100, 135) con un’apertura di diaframma più elevata e con meno perdita di qualità se si lavora a
tutta apertura (e così completo la risposta alla
tua seconda domanda).”
Sappiamo che qualche anno fa, sei stato il
fotografo ufficiale FITET ai Campionati Italiani. Qualche ricordo o aneddoto su quella
esperienza?
Mah... Daniele Sabatino che perde con Ragni
e lancia la bottiglietta piena d’acqua sfiorando
d’un soffio me e la mia Canon, con conseguente,
“simpatico”, scambio di battute? Niagol Stoyanov che mi ha mandato a comprare una maglietta nera allo stand Butterfly perché (alla fine
giustamente) quella che avevo indosso gli dava
fastidio? Comunque quelli con cui mi diverto di
più sono i ragazzini, gli amici di Alessandro, mio
figlio. Molti di loro ormai li ho “raccontati” da
quando erano piccoli, la mia macchina fotografica li ha visti crescere. Un po’ come Truffaut con
Jean Pierre Léaud…
Per concludere, mi piacerebbe vedere in Italia
più attenzione all’immagine di questo sport.
Ce n’è davvero bisogno, oggi come mai: un
grande sport deve riflettersi in grandi foto, e diffonderle il più possibile e nel migliore dei modi
possibile. I nostri figli sono ormai supertecnologici e interattivi, consumano immagini in una
frazione di secondo, ma nelle loro camere il poster del loro idolo non manca mai.”
CHI È
Andrea Pizzi è nato a Roma nel 1963, lavora nella fotografia dal 1986, quando aprì il suo
studio a Roma.
Sin dagli esordi, si è orientato verso la foto di ritratto e di moda, esperienza che lo ha
portato a lavorare, oltre che a Roma, a Milano, Parigi, Londra, Los Angeles e Capetown.
Tra i suoi clienti figurano Laura Biagiotti, Antonio Marras, TIM, Gai Mattiolo, UNICEF, Maria
di Ripabianca, Pickwick, Telecom Italia, Revlon, Federazione Italiana Gioco Calcio, Playtex
Europe, Fondazione ANT, Honda, Procter&Gamble, Essenza, Lee Dong Soo, oltre alle più
note riviste e agenzie pubblicitarie.
Ha ricevuto premi e menzioni in numerosi concorsi nazionali e internazionali: “Lapis
Award Italia”, “Epica Cannes”, “Archive”, “Academy Award USA”, “Best European Design &
Advertising”.
Ha pubblicato per Leonardo Arte il volume “Andrea Pizzi 161 pix”, vincitore del “Lapis Award
Italia” e finalista europeo di “Epica Cannes”. Altre sue foto sono visibili sul suo sito: www.
andreapizzi.com
39
Intervista
La Lombardia
vista dal suo
Presidente
di Corrado Attili
Caro Presidente sei da molti anni alla guida del Comitato Regionale Fitet della Lombardia, come definiresti lo stato di salute
della regione più importante d’Italia nel
tennistavolo?
“Intanto grazie Corrado per aver pensato a noi
per questa intervista in quanto è sempre bello potersi confrontare con gli altri appassionati
di questa bellissima disciplina. Per prima cosa
volevo salutare a nome di tutto il Comitato Regionale Lombardo tutti i lettori della rivista del
Tennis Tavolo.
40
Per entrare nel vivo della tua domanda, a mio
parere bisogna fare una doverosa premessa;
cioè se la risposta è rapportata alle altre Regioni oppure se è da leggere in base allo stato di
salute del nostro movimento interno rapportato
allo stesso nostro movimento di qualche anno
addietro. Ebbene nel primo caso, la Lombardia
continua ad essere la prima regione in Italia, ma
se raffrontiamo invece la situazione attuale con
quella esistente anche solo nel 2010, ebbene la
risposta sarà diametralmente opposta. Purtrop-
po bisogna ammettere che siamo regrediti.”
Quali sono le cose realizzate in questi anni
di cui vai maggiormente orgoglioso?
“Essendo al terzo mandato è ovvio che alcune innovazioni, almeno quelle più significative,
sono state apportate nei mandati precedenti in quanto ritenute essenziali per la crescita
del nostro movimento. Comunque le due cose
che a nostro parere hanno apportato più valore
aggiunto sono state le “final four” per i campionati regionali a squadre ed in Grand Pix per
le categorie giovanili. A queste iniziative negli
anni sono state apportate delle
migliorie, ma la sostanza e lo
spirito che avevano ispirate le
due manifestazioni sono rimaste inalterate.”
Nella tua regione molte società di successo, un grande numero di attività, molti
dei giocatori italiani di qualità ma anche qualche delusione, l’ultima il ritiro della Sandonatese campione
d’Italia. Si tratta di facce
che possono convivere nella stessa realtà oppure è
stato soltanto un incidente
di percorso?
“Le problematiche del perché
alcuni club Lombardi sono spariti o notevolmente ridimensionati sono veramente di natura
totalmente estranea al mondo
squisitamente tecnico sportivo,
per cui non è mio desiderio in
questa sede entrare in questo
terreno in quanto ci vorrebbe
un intero numero della rivista per approfondirlo. Invece mi piace mettere in evidenza che pian
piano stanno nascendo e crescendo altre nuove
società che stanno a mio parere facendo un cammino che le porterà presto a rivaleggiare con le
altre migliori società Lombarde. Ci sono almeno
tre nuove realtà che iniziano ad affacciarsi verso
campionati Nazionali tipo B2 e B1 che meritano
attenzione e sono certo che faranno moto bene.
Un capitolo a parte e mio parere merita il Centro Federale Bonaccossa di Milano affidato ad una
Intervista
D’Ambrosio con il Presidente Sciannimanico e gli altri componenti del suo comitato
società milanese e che sotto la sapiente guida di
Marcello Cicchitti, sta prendendo sempre più piede ed importanza. Quando saranno finiti i lavori di ristrutturazione certamente all’interno dello
stesso si verranno a creare tutti i presupposti per
fare veramente molto bene e forse non solo a
livello Nazionale, ma questo riguarda il futuro.”
Atleti lombardi primeggiano nel settore
giovanile a livello nazionale e molti si fanno
onore anche a livello internazionale. Quali
sono i segreti di un vivaio così vincente?
“I vivai Lombardi sono da moltissimi anni il vero
fiore all’occhiello del nostro movimento.
Basta andare indietro nel tempo a leggere le
classifiche dei Campionati Italiani Giovanili per
accorgersi che da tempi immemori ai primi posti erano presenti solo società Lombarde. Castelgoffredo, Alto Sebino sono da anni prima e
seconda società in Italia a livello giovanile, ma
negli anni Pieve Emanuele è giunta terza varie
volte, come varie volte sono giunte quarta Asola
e Ripalta Cremasca. Purtroppo però in questi
risultati il Comitato ha inciso poco in quanto il
merito era quasi esclusivamente del buon lavoro
effettuato dai singoli club. Proprio in questi ultimi periodi il Consiglio Regionale sta pensando di
affiancare le società attraverso alcune iniziative
che vadano nella direzione di incentivare questo
lavoro anche all’interno di quei club che storicamente non hanno mai fatto attività giovanile.
Insomma siamo sul pezzo ed il nostro desiderio
è quello di spronare tutti a fare sempre meglio
ovviamente con l’obbiettivo di non lasciare ad
altri i primati prima menzionati.”
Quali sono i progetti che nel quadriennio
iniziato quest’anno pensi di poter realizzare sul territorio di tua competenza?
“I progetti sui quali abbiamo chiesto la fiducia
alle società Lombarde per questo quadriennio
Olimpico sono molto chiari. Faccio una premessa
che a nostro parere è estremamente esaustiva di
come pensiamo debba essere impostato il nostro
lavoro. E’ nostro espresso desiderio continuare a
migliorare i nostri dati e la nostra qualità tecnica
senza pensare che siamo già nell’elite del tennis
tavolo Italiano. Per poter continuare a migliorare è assolutamente necessario che il Consiglio
si apra più possibile alle società e che le ascolti
nelle loro esigenze e, dove sarà possibile dare
una mano per la crescita di altre realtà.
Questi sono i principi ma nello specifico ci sono
due cose che vanno migliorate e sono aiutare
la crescita tecnica dei nostri giovani attraverso
l’organizzazione di stage periodici e partecipare
tutte le volte che sarà possibile a delle manifestazioni internazionali. La seconda è mettere le
società nelle condizioni di sentirsi affiancate nei
problemi di tutti i giorni. Un esempio concreto è
stato l’incontro del 22/11 in cui abbiamo messo
a disposizione di tutti un grande esperto fiscale
per soddisfare le richieste delle nostre società.”
In che modo la Fitet nazionale e il CR Lombardia della Fitet possono aiutarsi ancora
di più per il bene del tennistavolo italiano?
“Questo a nostro parere già avviene. Dovete
sapere che per varie problematiche il Consiglio
Regionale Lombardo ha richiesto ed ottenuto di
ricevere una visita prima del Consigliere Federale Carlo Borella che ci ha confortati con la sua
esperienza sugli aspetti organizzativi dei campionati a squadre e poi anche una seconda visita
da parte del prof. Matteo Quarantelli per quanto
riguarda due aspetti. Il primo era riconducibile
all’organizzazione di corsi per tecnici ed il secondo per quanto riguarda il lavoro sui nostri
giovani. Se tale collaborazione verrà confermata anche nel futuro, ebbene noi pensiamo che
questo sia il modo migliore per poter dare concretezza ai rapporti tra Federazione centrale e
Organi periferici.”
41
Attività
Internazionale
Coppa del Mondo
in Belgio
Alcuni tra i più forti giocatori del
mondo si sono affrontati a Verviers in Belgio nella LIEBHERR
2013 Men’s World Cup dal 25
al 27 ottobre. Il gruppo dei 20
partecipanti comprendeva
i
Top Players delle Coppe Continentali, più il campione di casa
(Michael Saive) e una wild card.
Tutti gli occhi erano puntati sul
tedesco Timo Boll al suo rientro
dopo i malanni fisici che lo avevano costretto a rinunciare ai
Campionati Europei. La vittoria
è andata al cinese Xu Xin che
ha battuto in finale il bielorusso
Vladimir Samsonov 4-1 (11-6,
12-14, 11-8, 11-9, 11-7). Tra i
due una differenza di età di 14 anni che ha favorito il cinese consentendogli di utilizzare al meglio la maggior forza e velocità. Samsonov si è
detto comunque soddisfatto del proprio risultato
che comprende durante il torneo belga anche le
vittorie su Chuang Chih-Yuan (TPE) e quella su
Timo Boll (GER) che non batteva da cinque anni.
Il fresco campione d’Europa Dimitrrji Ovtcharov
(GER) ha conquistato il bronzo battendo proprio
il connazionale Timo Boll 4-1 (11-3, 8-11, 11-5,
11-5, 11-6). Questo successo è il suo miglior
risultato di sempre nella World Cup ed è importante perché consente di superare Boll anche
nel ranking mondiale dove negli ultimi otto anni
quest’ultimo è la prima volta che viene preceduto da un altro europeo.
42
Una serie di belle immagini ITTF della competizione
Attività
Internazionale
43
Sardegna
Sardegna
Emilia Romagna
Le vostre foto
del mese
Calabria
Norvegia ad Angolo Terme
Slovacchia
Ungheria
Genova
Puglia
Slovacchia
Puglia
Ungheria
Trofeo Transalpino
Arbitri
e giudici
TORNEI
e DESIGNAZIONI
di Giacomo Maestri
46
Siamo al termine della prima parte della stagione
agonistica individuale 2013/14 che ha visto l’effettuazione di 21 tornei nazionali programmati
per la quasi totalità al nord e al centro sud.
Come designatore per l’attività individuale
esprimo le mie considerazioni sul lavoro effettuato fino ad oggi, lavoro che ritengo, grazie
anche alla collaborazione e disponibilità dei
FAR ed ai consigli ricevuti dal mio predecessore, abbastanza soddisfacente.
Il lavoro è iniziato con la composizione dei team
preposti alla direzione dei singoli tornei sulla
base della lista pubblicata anche sul sito della
FITET e più precisamente Giudice Arbitro Effettivo, Giudice Arbitro Supplente, Responsabile
Direzione Gare e Operatore al computer.
Successivamente ho provveduto alle griglie dei
colleghi designati come coordinatori o arbitri
di sedia, da 10 a 18 sempre per ogni singolo torneo, compito piuttosto complesso visto il
numero dei tornei programmati con 2, 3, 4 ed
anche 5 tornei nello stesso week end.
Ad oggi le designazioni effettuate sono state 285;
ho cercato di designare colleghi provenienti dalla
stessa zona per contenere i costi di viaggio, non
sempre ci sono riuscito nel caso dei GAE.
Qualche volta, per necessità dovute ad improv-
vise indisponibilità dei
colleghi presenti nella
lista dei team dirigenziali, si è dovuto sostituirli con arbitri che
figuravano nella griglia
dei coordinatori o arbitri di sedia designati
nella stessa manifestazione.
Per la complessità della nuova formula per i
tornei neri, rossi e dei
tornei unici giovanili
essendo i primi due a
cascata inversa, praticamente tre tornei
consecutivi in uno, e
quello giovanile per la
gara giovanissimi, ho
dovuto quando è stato
possibile, incrementare il numero dei colleghi già designati inizialmente e qui ringrazio
nuovamente i FAR per
la disponibilità nel trovare colleghi, all’ultimo
momento, disponibili ad essere designati.
Doveroso anche un ringraziamento ai colleghi
presenti nei predetti tornei per il grande lavoro svolto che in qualche caso è proseguito fino
a tarda ora, cosa inusuale ultimamente.
In qualche torneo, visto il numero piuttosto
ridotto degli iscritti, non ho provveduto a sostituire colleghi indisponibili e, alla luce di questo
nella seconda parte della stagione nel preparare le griglie di coordinatori e arbitri di sedia
terrò conto delle risultanze acquisite fin qui.
La seconda parte della stagione agonistica individuale prevede una attività molto impegnativa che qui riassumo: 23 tornei nazionali più
i Campionati Italiani Giovanili, di Categoria e
Paralimpici, più Coppa delle Regioni ed inoltre
3 grosse Manifestazioni Internazionali che si
svolgeranno in Italia e più precisamente: ITTF
Junior Open, Master Open e i Campionati Europei Giovanili.
Mi auguro che la prossima stagione agonistica
2014/15 veda la lista “A”, incrementata grazie ai 4 Commissariamenti programmati per
i tornei neri e per quelli, lo spero, che certamente verranno fatti in occasione dei Campionati Italiani tutti. Grazie ancora e buon
lavoro a tutti.
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Purezza incontaminata
dal Friuli Venezia Giulia
Protagonista in tavola
con meno dello
0,0001% di sodio
Caratteristiche chimiche e chimico fisiche
Temperatura dell’acqua alla sorgente (°C) 11,2
Conducibilità elettrica a 20 °C (5/cm) 222
Ph alla sorgente 7,7
Residuo fisso a 180 °C (mg/L) 124
Gas disciolti nell'acqua
Anidride carbonica alla sorgente (mg/L) 1,0
Ossigeno allo stato disciolto (mg/L) 10,6
Sostanze disciolte in un litro d’acqua
Ione Calcio Ca++ 30,7
Ione Magnesio Mg++ 15,9
Ione Sodio Na+ 0,6
Ione Solfato S04= 2,7
Ione Nitrato No3- 3,2
Ione Cloruro C/- 0,8
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