1 Progetto Tesi di Dottorato (PhD) - Università Paris Ouest Nanterre

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1 Progetto Tesi di Dottorato (PhD) - Università Paris Ouest Nanterre
Progetto Tesi di Dottorato (PhD) - Università Paris Ouest Nanterre La Défense
Scuola Dottorale n.395
Montpellier, Sett. 2013
presentato da Alain CHARTRAIN
Titolo
:
tesi diretta dal Prof. Augustin HOLL
Fabbricazione di macine ad Orvieto nell’Antichità : un approccio tecnologico in
archeologia romana
Riassunto del progetto di tesi:
FIG.1 : Pompei - pistrina di Modestus
La ricerca proposta come tesi di dottorato nell’Università di Nanterre Paris 10 (presso il laboratorio UM
7055) intende, poggiando sugli stessi oggetti, sviluppare uno studio tecnologico della lavorazione romana
della pietra nell’ambito della produzione delle macine. Si tratta in particolare, ma non solo, di mulini di tipo
pompeiano (v. MONTEIX : Pistrina). Lo studio riguarda di fatto delle serie di piccole o larghe macine provenienti
dal centro produttivo di Orvieto e realizzate a partire della coltivazione di affioramenti e fronti plurimetrici di
una lava grigia con vescicole e cristalli bianchi (leucite). Le colate sono state emesse dall’enorme apparato
vulsino (lago di Bolsena) nel corso della seconda metà del Pleistocene. I manufatti sono generalmente
pertinenti a bozze abbandonate a vari stadi della loro elaborazione. Provengono da più aree di lavorazione
recentemente identificate e non ancora indagate (si veda il progetto ORViAMM http://www.orviamm.com) e alla
volta da cave ubicate nel cuore del centro produttivo e anche da collezioni all’aria aperta disposte nei giardini
degli abitanti.
Parallelamente ad un ampio esame del fatto manufatturiero romano, cui viene discussa la qualifica di “protoindustrializzazione” (DARK 2001), il lavoro tenterà di stabilire e poi discutere la sequenza operativa che porta
dal singolo blocco da cava alle macine rifinite e pronte per la spedizione sul fiume Paglia, poi lungo il Tevere
fino ad Ostia, all’area Vesuviana come all’intero mondo romano del Mediterraneo occidentale. La sequenza
operativa, che sarà forse plurale a secondo della diversità delle serie di macine e della cronologia, porterà
all’approccio della produzione molare nella sua dimensione alla volta produttiva, sociale e culturale. Sarà
concepita in forma multidimensionale (azioni, volumi in gioco, scarti e sotto-prodotti, manutenzione,
operatori, tracciati in corso di lavoro ecc.), in modo da attingere ad una visione più da officina che da
lavorazione individuale e da singolo blocco. Questo spessore della sequenza operativa permetterà di stabilire i
termini di un’ulteriore paragonabilità tra diversi centri di produzione.
L’analisi mira parallelamente all’identificazione, lungo la sequenza, di momenti strategici in cui i manufatti
verrebbero a seguire varie opzioni (modelli), subire controlli di conformità, cambiare luogo di lavorazione a
anche passare in mani a terzi. Tali momenti strategici ricavati dalla sequenza operativa potrebbero, insieme a
tratti morfo-funzionali delle macine, fungere altrettanto da marcatori cronologici o culturali suscettibili di una
lettura in termini di adozione, innovazione o tradizione tecniche, ciò nel tentativo di caratterizzare tecnoculturalmente la produzione orvietana e di definirne radici ed originalità. La ricerca spera in oltre di essere in
grado di percepire qualche aspetto dell’organizzazione produttiva romana e preromana, forse con alcune
incursioni nel pensare geometrico pratico di un complesso produttivo centro-italico.
Bibliografia (estratto) :
Alonso Martinez 2002 : ALONSO MARTINEZ (N.). – Le moulin rotatif manuel au nord‐est de la Péninsule ibérique : une innovation technique dans le contexte domestique de la mouture des céréales. In: PROCOPIOU, TREUIL 2002, p. 111‐127. Asgari 1990 : ASGARI Nusin – Objets de marbre finis, semi‐finis et inachevés du Proconèse. In : WAELKENS 1990 ‐ Pierre Eternelle, p. 107‐126 Bessac 1987 : BESSAC Jean‐Claude – L'outillage traditionnel du tailleur de pierre de l'Antiquité à nos jours, Paris, CNRS, suppl. RAN 14, 1987, 319 p. Bessac 2002 : BESSAC (J‐Cl.), SABLAYROLLES (R.) – Archéologie des carrières. Dossier thématique, Gallia, 59, 2002. Camporeale, Mascione 2010 : Stefano CAMPOREALE, Cynthia MASCIONE – Dalle cave ai cantieri: estrazione e impiego della calcarenite a Populonia tra periodo etrusco e romano. In Stefano CAMPOREALE, Hélène DESSALES, Antonio PIZZO Arqueologìa de la construcciòn II – Los processos constructivos en el mundo romano: Italia y provincias orientales, colloq. Certosa di Pontignano, Siena 13‐15 de Novembre de 2008, Anejos de AEspA , LVII, p. 153‐ 172, bibliografia p. 595‐643. Caton : De Re Rustica, X. (IIè s. av. J.‐C) Dark 2001 : DARK (K.) – Proto‐industrialization and the Economy. In : M. POLFER (dir.), L'artisanat romain : évolutions, continuités et ruptures (Italie et provinces occidentales). Actes du 2e Colloque d'Erpeldange, 26‐28 octobre 2001 (Monogr. Instrumentum, 20), Montagnac 2001, p. 19‐29. Domergue et al. 2002 : José Maria BLAZQUEZ MARTINEZ, Claude DOMERGUE, Pierre SILLIERES (dir.) – La Loba (Fuenteobejuna, province de Cordoue, Espagne). La mine et le village minier antiques. Ausonius, Bordeaux, Mém. Ausonius, 7, 2002, 424 p. Favory 2003 : FAVORY François (ed.) – Métrologie agraire antique et médiévale, Besançon, Presses Universitaires Franc‐Comtoises, 2003, 190 p., actes de la Table‐ronde d’Avignon, 8‐9 décembre 1998. Jaccottey, Longepierre 2011 : JACCOTTEY (L.), LONGEPIERRE (S.) (coll. de Fl. Jodry, St. Lepareux‐Couturier, P. Picavet, B. Robert et B. Robin). – Pompeian millstones in France. In WILLIAMS, PEACOCK 2011, p. 97‐116. Lemonnier 1976 : LEMONNIER Pierre – Salines de l’Ouest. Logiques techniques, logique sociale. Paris MSHS‐ Lille PUL, 1980, 222 p. Monteix : projet Pistrina en cours (v. Chroniques EFR 2013 , en ligne http://cefr.revues.org/954 Peacock 1986 : PEACOCK (D.P.S.) – The production of Roman Millstones near Orvieto (Italy). Antiquaries Journal, 66, 1986, p. 45‐ 51. 1