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Comune di Manerba del Garda
Rassegna Stampa
BRESCIAOGGI
Lunedì 19 Febbraio 2007 cronaca Pagina 11
IL CARNEVALE IN PROVINCIA.
La festa mascherata della Valtenesi ha accolto trampolieri, illusionisti e banchi gastronomici
Manerba mette in scena la follia
Piazze e vie trasformate in spazi tematici. Sempre all’insegna dello scherzo
Si aspettava un clima speciale; un po’ folle. E così è stato, ieri, in occasione della tredicesima edizione del Carnevale
della Valtenesi a Manerba. La cittadina del basso lago è stata invasa da una festa speciale, in occasione della quale
vige solo la più assoluta libertà, e tutto (o quasi) diventa lecito. Ogni gerarchia decade temporaneamente per lasciare
spazio alle maschere, al riso, allo scherzo e alla materialità. Per i bambini ma anche per gli adulti meno inibiti.
Ieri le vie del centro hanno iniziato a riempirsi presto. Anche se i festeggiamenti dovevano iniziare ufficialmente alle
14, ben prima del via alla kermesse c’era qualche maschera frettolosa che si aggirava per il paese.
Come previsto non c’è stata una vera sfilata, ma il Carnevale ha occupato con spettacoli itineranti piazza Aldo Moro,
via Vittorio Emanuele II e piazza Garibaldi. Si è trattato di un grande epilogo, mentre il prologo lo si era avuto sabato
nella cornice del palasport, che ha ospitato la gara «Mascherina d’argento 2007», suddivisa nelle sottosezioni singoli e
miglior gruppo.
Ieri, invece, il «comitato d’accoglienza» è stato curato da alcune ragazze travestite da damigelle dal sapore veneziano
schierate all’ingresso del paese per dare il benvenuto, ma anche mescolate tra le gente e sempre pronte al lancio di
coriandoli.
Uno spettacolo nello spettacolo arricchito da trampolieri sempre in movimento, impegnati a intrattenere con scherzi e
a creare stupore tra i più piccoli. E in più, sempre con lo scopo di dare il benvenuto, per tutta la durata della festa
molti altri personaggi in maschera hanno trascorso il pomeriggio a regalare caramelle e a produrre bolle di sapone.
Dicevamo della suddivisione per «aree» della festa in maschera. Per un pomeriggio, piazza Aldo Moro è diventata la
piazza della fiera. Il mago Ceti ha proposto giochi di prestigio, mentre due personaggi indecifrabili hanno istruito i
bambini nel tiro al barattolo. Sempre per i bambini, davanti alla chiesa è stato allestito un grande castello gonfiabile
con scivolo, mentre passando alla componente gastronomica, la bancarella degli alpini ha offerto degustazioni di alcuni
prodotti tipici della Valtenesi: vino groppello, pestöm e chisöl; ovvero l’impasto del salame e una ciambella tipica del
basso Garda.
In questo contesto non poteva mancare il carro allegorico del «Re del Maöl», su cui troneggia un uomo dalle guance
rubizze.
A via Vittorio Emanuele II è stato invece assegnato il titolo di piazza degli artisti. I contenuti? Un lettore semiserio di
tarocchi, una caricaturista e, non lontano, l’immancabile cantastorie.
Piazza Garibaldi si è invece trasformata in un piccolo circo, con un susseguirsi di spettacoli a tema: sputafuoco,
giocolieri e uno spericolato in motociclo. Tra la gente qualche clown ha saputo trasformare palloncini negli oggetti più
disparati, e per rendere più gustoso l’evento c’erano frittelle giganti e zucchero filato gratuito per i più piccoli.
Insomma, di tutto un po’. Senza dimenticare strani gruppi mascherati (come quello dei «venusiani») e una buona dose
di musica. Naturalmente adatta all’occasione speciale. Nella piazza degli artisti alcuni «zingari» hanno proposto motivi
celebri ampiamente ritoccati, mentre i «Cugini di campagna», arrivati dalla Bergamasca con trombe e grancasse,
hanno iniziato a esibirsi alle 16 aprendo col motivo «Nòter de Bèrghem».
di Enrico Grazioli