Soluzioni ecologiche al nostro stile di vita
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Soluzioni ecologiche al nostro stile di vita
Soluzioni ecologiche al nostro stile di vita Case ecologiche La Bioedilizia L’edilizia ecologica nasce come reazione alla grave crisi ambientale che incide per circa un terzo sul consumo totale di energia nel mondo. Il calo del fabbisogno energetico per il riscaldamento è una soluzione necessaria per far fronte al crescente inquinamento atmosferico e al rischio di catastrofi naturali. Un edificio ben progettato e realizzato secondo le giuste modalità, ad esempio usando materiali isolanti, è la via più pratica ed economica per la difesa del nostro pianeta dai gas di scarico dei sistemi di riscaldamento a combustione. Ancora oggi potremmo utilizzare materiali quali l’argilla,la calce, la pietra, le fibre vegetali e le scorte di legname: sono facilmente riciclabili e soprattutto garantiscono basse spese di gestione e manutenzione, oltre a benefici in termini di salute. La casa passiva La casa passiva sfrutta il calore solare trasmesso dalle finestre e quello generato da: elettrodomestici, persone e illuminazione artificiale. Così si assicura il benessere termico senza impianti di riscaldamento convenzionale come caldaie e termosifoni o sistemi analoghi. Questo tipo di abitazione deve essere comoda, funzionale e non dispersiva sotto il punto di vista delle materie prime. Le sue caratteristiche sono: • ampie vetrate (ovviamente con vetri doppi o con retrocamera), orientate a Sud, che garantiscano un’alta trasmissione solare, ma, soprattutto in inverno, assicurino un guadagno termico netto. In estate l’isolamento termico deve bloccare il flusso di calore in entrata, quindi le finestre devono essere ombreggiate con persiane e balconi • un involucro altamente isolante come il legno strutturale, isolante naturale. La casa deve essere sempre ben isolata, per evitare inutili dispersioni di calore in inverno o per riparare dall’eccessivo caldo estivo • particolari strutture utilizzate per fornire calore, come ad esempio un sistema di ventilazione. Le case passive e i diversi sistemi energetici L’energia necessaria a coprire il fabbisogno termico dell’edificio è fornita da pannelli solari o da una pompa di calore che riscalda l’aria dell’impianto di ventilazione. L’impianto di riscaldamento convenzionale si può eliminare se il fabbisogno energetico della casa è inferiore a 15 kWh/mq all’ anno. Al suo posto è possibile adottare un sistema di isolamento termico su muri perimetrali, tetto e vetrate ben isolate e un sistema di ventilazione controllato a recupero energetico con scambiatori a flusso incrociato che recuperano l’80% del calore dell’aria in uscita. La fonte di calore e la sua distribuzione avviene attraverso il sistema di ventilazione. L’aria calda in uscita (dalla cucina,dal bagno..) viene convogliata verso uno scambiatore a flusso dove l’aria fredda in ingresso riceverà dall’80% sino al 90% del calore. L’aria di alimentazione viene così riconvogliata verso la casa (soggiorno e camere da letto…). Il flusso d’aria esterno prima di raggiungere lo scambiatore di calore in alcuni edifici è convogliato attraverso una pompa di calore geotermica. Un impianto di ventilazione è indispensabile in una casa passiva, poiché se l’aerazione avvenisse attraverso le finestre il desiderato risparmio energetico e la qualità dell’aria sarebbero pressoché nulli. Gli impianti di ventilazione delle case passive sono silenziosi e altamente efficienti (dal 75% al 95% del calore recuperato). Inoltre necessitano di poca energia elettrica (circa 40-50 Watt). La pompa di calore che va opportunamente dimensionata, viene utilizzata per produrre il rimanente piccolo fabbisogno energetico per riscaldare l’acqua. Un altro mezzo che nella casa passiva è in grado di produrre una quantità di energia sufficiente è la caldaia a pellet, una stufa che irradia molto calore, capace di riscaldare l’intera abitazione. In alternativa a questi due tipi di riscaldamento può essere usato un impianto ad energia solare che scalda tutta l’abitazione. Dove si trovano le case passive Attualmente le case passive sono assai diffuse in Svezia, dove sono state progettate per la prima volta, in Germania, Austria, Olanda e altri paesi nord-europei. In Italia, dove la regola numero uno è quella che la casa passiva si adatti bene al territorio, una delle iniziative più importanti sulla costruzione di case passive è presente nella Provincia Autonoma di Bolzano in Alto Adige. I costi di partenza, per ora, sono alti perché l’eliminazione dell’impianto termico convenzionale non compensa la spesa per l’isolamento termico dell’abitazione. Auto ecologiche Le attuali autovetture sono causa di alcuni tipi di inquinamento. Ad esempio c’è l’inquinamento dato dall’emissione di particolari tipi di gas, quali l’ossido di carbonio, quello di azoto, quello di zolfo, un particolato costituito da piccolissime particelle solide (polveri), idrocarburi combusti. Poi c’è l’inquinamento dovuto alla normale usura dell’autovettura, come il pulviscolo di gomma, oli usati, piombo (contenuto nelle batterie) e solfati. Infine c’è l’inquinamento acustico, soprattutto nelle grandi città, anche se questo è quello meno grave. Per risolvere alcuni di questi problemi sono nati dei Consorzi (raccoglimento e smaltimento oli usati e batterie), a anche le aziende produttrici si sono mosse per il rispetto dei livelli di inquinamento imposti dalle nuove normative europee. Motori alternativi Le automobili con motore diesel non fumano più, ma proprio le dimensioni sempre più infinitesimali delle particelle invisibili emesse dallo scarico, i "nanoparticolati" (sono quelli con diametro inferiore a 500 nm) fanno discutere per i possibili effetti negativi sull'uomo. I motori diesel emettono una quantità di particelle talmente piccole che servirebbero 20 anni per effettuare delle ricerche per verificare quanto effettivamente siano dannose, anche se uno studio pubblicato nel 1996 dall'Organizzazione mondiale della sanità di Ginevra conclude: "...globalmente, si stima che le emissioni dei motori diesel siano probabilmente cancerogene per l'uomo, tuttavia non si dispone di nessun dato quantitativo che permetta di valutare il rischio". Quindi è necessario ricercare dei metodi di prevenzione visti gli eccessivi tempi di ricerca. Questi esistono e sono efficaci, dal momento che i filtri per particolati hanno dimostrato di poter eliminare il 90-99% delle polveri più fini, anche se costano molto. Una volta il gas di scarico dei diesel era molto più visibile, ma in realtà conteneva inquinanti meno pericolosi dei "benzina" non catalizzati. Un'alternativa al diesel può essere quella dei motori a metano. Oltre a essere meno inquinante rispetto a benzina, diesel e GPL, il metano è anche meno costoso. L'inconveniente principale sta nel fatto che i distributori che dispongono di metano sono ancora pochi e sono concentrati prevalentemente in Emilia Romagna e nelle Marche. Un altro modo per risolvere il problema dell’inquinamento è l’utilizzo delle macchine a motore elettrico che però, pur non inquinando in termini di scarico, produce tuttavia emissioni nocive indirette, a causa dell’inquinamento prodotto dalle centrali elettriche necessarie per realizzarli. Inoltre oggi la scelta di una macchina elettrica comporta un costo piuttosto elevato e un'autonomia piuttosto scarsa, che si aggira intorno ai 90 chilometri. Poi ci sono i motori ibridi, che funzionano essenzialmente ad elettricità, ma sono anche equipaggiati con un piccolo motore diesel o a benzina che serve per ricaricare la batteria e può essere utilizzato in caso di problemi con l'alimentazione elettrica. Alcune ricerche puntano a trasformare il motore termico come un generatore di corrente in maniera che, funzionando ad un numero di giri ottimale in modo costante, i consumi siano bassissimi. Per un motore di cilindrata 1600 cc., si avrà un consumo di circa 5 litri per un percorso di 100 Km e le sostanze inquinanti saranno ridotte al minimo. Ultima proposta è quella delle auto con motore ad aria compressa. Questo, come suggerisce il nome stesso, funziona solo con aria compressa, presentandosi subito come motore ad "emissione zero". In città, una macchina con 5 persone a bordo, con questo tipo di motore, utilizzando 300 litri d'aria compressa a 300 bar contenuta in bombole realizzate in fibre di carbonio o di vetro, può percorrere circa 200 km. Carburanti Possibili carburanti alternativi sono: il metano: poco inquinante e più economico di benzina e gasolio l'etanolo: è un alcol e una fonte rinnovabile benzine miscelate al metanolo (usate soprattutto negli Stati Uniti l'idrogeno: la forma più promettente è quella che prevede la produzione di idrogeno direttamente a bordo della vettura, partendo da combustibili liquidi (metanolo, benzina, gasolio, cherosene), evitando così sia le limitazioni all'autonomia del veicolo, sia i costi e le complicazioni connesse con la necessità di realizzare una rete di distribuzione dedicata all'idrogeno. • il biodiesel sembra la migliore proposta, data l’assenza di zolfo e la sua alta biodegradabilità, i particolati sono ridotti del 30%, e dal momento in cui il biodiesel deriva da vegetali che durante la crescita consumano la C02 presente nell'atmosfera, vi sono notevoli vantaggi anche sotto il profilo delle emissioni di anidride carbonica. • • • • • il GPL Analizzando meglio il GPL si evidenziano vantaggi e svantaggi. I punti di forza dell'impiego del GPL sono: • risparmio economico: il GPL costa meno, ci sono sconti per l'acquisto o l'installazione dell'impianto • ridotta emissione di sostanze inquinanti • minore usura per il motore. Il GPL contiene meno componenti nocivi al motore, che può quindi durare più a lungo • sicurezza in caso d'incidente: può sembrare strano, ma è così perché in caso di incidente, il serbatoio GPL è più sicuro rispetto a quello a benzina, grazie alle severe norme di sicurezza previste per la sua installazione • meno rumore: un motore a GPL è meno rumoroso rispetto ad un motore diesel o benzina • controlli stagionali gratuiti: al termine della stagione invernale e di quella estiva, l'installatore che ha montato l'impianto effettua gratuitamente un controllo per verificarne l'efficienza in base al cambio di temperatura • nessuna tassa particolare Gli svantaggi sono: • l'alimentazione a GPL non è diffusa in tutti i paesi. Tutte le auto con sistema GPL possono però essere alimentate anche a benzina • non tutti i distributori dispongono anche di una pompa GPL. Se dovete fare un viaggio è quindi consigliabile premunirsi di una guida che dia informazioni sulle stazioni di servizio munite di GPL • anche se il rischio di esplosione è estremamente limitato, vi sono luoghi in cui è vietato l'accesso alle auto alimentate a GPL: è il caso dei parcheggi sotterranei e di alcune particolari gallerie o trafori (per esempio, il tunnel sotto la Manica), luoghi in cui il gas potrebbe causare gravi incidenti in caso di fughe (evento peraltro altamente improbabile) • a parità di cilindrata, un motore alimentato a GPL è un po' meno potente del suo equivalente a benzina, ma la differenza è davvero minima • ogni 10 anni, le auto a GPL devono ri-omologare l'impianto. Sistemi innovativi di trasporto Road - pricing (rp) Consiste nella tariffazione dell'uso di alcune strade o zone della città, realizzata tramite il riconoscimento dei veicoli in transito e l'imposizione di un pedaggio al passaggio da opportuni punti di controllo. Park - pricing (pp) Questo termine sta ad indicare una soluzione che va al di là della semplice tariffazione della sosta e comporta la regolamentazione e la diversificazione delle tariffe di parcheggio, secondo le aree cittadine e le fasce orarie, con lo scopo di variare alcuni comportamenti dell'utenza in funzione delle esigenze di controllo della circolazione. Car - pool (cp) Si tratta della condivisione tra più utenti di un mezzo privato, su un percorso comune tra punti di origine e di destinazione vicini. Dial - a - ride (dar) È un servizio a chiamata, in cui veicoli collettivi senza percorso e orario fisso servono gli utenti per mezzo di un sistema centralizzato di prenotazione: la richiesta viene inoltrata telefonicamente al centro di controllo, specificando origine e destinazione dello spostamento, nonché la "finestra temporale" entro cui questo deve avvenire. Il mezzo più vicino, oppure quello che meglio può soddisfare la richiesta in base ad opportuni parametri di qualità, viene conseguentemente dirottato per servire il nuovo utente. Il punto critico nella definizione del sistema è relativo al bilanciamento del rapporto tra tariffa e qualità del servizio fornito: il dial-a-ride si colloca infatti come ideale punto di incontro tra i taxi (alti costi e massima flessibilità di percorso e di orario) e i servizi pubblici tradizionali, come i tram e gli autobus (percorsi e orari rigidamente fissati ma costi ridotti). Auto - a - scheda (as) Si tratta di un sistema di piccole vetture, generalmente a propulsione elettrica, dislocate in un certo numero di parcheggi nell'area centrale, con la possibilità di essere noleggiate in modo semplificato, mediante una semplice tessera magnetica, che permette il riconoscimento del conducente e l'addebito della tariffa. Le tessere possono poi essere restituite in uno qualsiasi dei parcheggi collegati. Il prototipo della Toyota Eliica, alimentata da batterie a ioni di Litio