il vecchio S. Anna ora non si vende

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il vecchio S. Anna ora non si vende
COMUNE DI CQMO
rassegna stampa
ANNO xxx
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L a Provincia
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Edizione del '
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[ LA SVOLTA 3
Larvendita
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urbanistica Bscorso:
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aggiarnanlanta,
variante
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i soldi [36 milimi dl . della
(quellada
, verrà
eiriu] neceswi per l'ultims- 69 mi ioni ~ u r u ]ma
ziotie del nuovo vemuw re- .abbandonato non-appp0ng ci
'
periti direttamente della Regiiiritt Lonitiardia. Lo ciiggnriSCB, da mesi, il presidente di
Villa Saporiti Leoridu Caneni II, ieri, & arrivato I'aiiriuncio
dell'assessoce regionale alla
Sanità Luciano Bresckani. n i l
pen:orso che stiarno seguendo
- ha chiaritu Luciano Bresciani - necessita 1111 iiltririore colpo di timone per garalitira il
raggiungimento degli obiettivi ~ i eterii
i
i che ci siamo pwfissati. Ne la situazione attuale i1 rischiu che si veda VHSO
una devaiurizzazione del terreno del vecchio ospedaltr è
eictvato per vari motivi: la variante con la cittadella salitane, la sitriazione noi1 favorevulii del mmato, come aveva
sottolineato diverse volle il
presidente Carioni, e le d i b
renm di valutazione che non
hanno certa iieutdiizzrito il risrliio di perdita di v a l o ~ nRe.
sta nel fraiiempu valido il percorso concordato al Pirellone
P
saranno, nero su hianco, i 36
d i u n i p" i'ospedde in a w . DIO stato di m a i i ~ u i i 1e ~ 1 l'area P e Caniirii. sci sarà un
tavdo di cont:ertazione tra
l'assessorato
e Finlombarda
..
aggiunge Bmsciani - per indivirluaiti con la massima rapidità L modalità di rqerimento dei 36 miliuni. Se sosteni~
bile, come credo, si Uiterrornpek il precedente pmxsso ai
punto in cui sarh arrivato: o
non si farà l'agsiornamento
della perizia che verr8 fatto
successivamente o non si faranno le gare. in questo modo,
perà si risolve ilpmblttma per
il nuovo ospedale e non ci SOno più incertezze. Nelle condizioni attuali non si difende
va l'utilità pubblica ed ecco
perché ci siamo attivati con
una soluzioiie alternativa*.
Bluccando la vendita ci sa&
spazio anche per 1s realtà lacali di dwidtirr!se attivarsi pm
acquisire l'area di via Nape-
Ildzmma9infflwif
1
-
embre 2003 I'bgenzia del terrkorio di Corno ha stimato iri69,4 milioni di
euro il valore deli'area dE!ti'aMiale ospedale. La perizia si compo#nedi 36 pagine
in tutto escluse le tavole! con le foto dei
60 edifici che compongcma I'area di via
Napnleona, va precisato che considerava i\40% destinato al1e residenze e ii
60% ai servizi aila persona
I
-
1
la Regione:
ilvecchio S. Anna
ora non si vende
Lmsessore: r i s d i n sr:abitazione,meglio asppttare
P w ii rttiouo o s p d d e nbl IO da 36 inilionidi C F ~ M
carnimio in Regione Stefano
Iwina. E proprio il direttore ge
Galli dicendo in una 7 . d a :
*Che qualcunu afhrmi che
quell'area vale i5 milioni di
w r o da pazzi. io nii sono
preoccupatu di affermazione
inopportune di qualcriiie di
Iiifrashti ure lonibarde chi,
n e d e dsll'azienda ospedali+
ra. Andrea Mentasii ieri ha
detto: aQuesto orientamento
era n e h i a , persoiialmenteritengo che sia la strada giucta.
una scelta di buun S E ~ S L ) .E il
h t t o di un'analisi attenta della situazione. Come è giusto
che sia, mi sono riaturalmente confrontato spesso con l'asecstirs regionale. tenendolo
informato non solo in merito
agti aspetti tecnici, ma anche
per così dire ris etto a quelli
ambientali,cioè egati alla percezione della problema ti^ sul
territorio. Certo poi evidentemente la questione & stata portata al tavdo politicov.
Nel prLiio pomeriggio era intervenuto il capogruppo del
f
6REEoAM
in qtresto
modo
si difende
I'utilità
pubblica
potevano indurre a fare o k r te di iiel tsiiere fuorviando
dal J u r e d e u . Galli ha propasto. di aprire criin tavolu di
concertazionecon l'assessorato alla Sanità e Finlombarda,
la finanziaria regionale. per
trwvue, ad esempio attraverso un mutuo, i 36 d i u n i n e
cessari per il nuovo ospedale.
in questu modu non si dovrà
vendere l'area della veLchia
sedel).
Cisella Ronmroni
Hd2oa9:l§mmonl
Nsl2Qo8:3243min6ni.
Una seconda perizia, commissionata da Gli f l c i di Infrastrmre Lombarde hanInfrastrutbre Loombarde all'Agenzia del no effettuato una nuova stima, contestaterritorio di Milano, ha assegnato a\ com- ta dalla Regione e in particolare dall'asparto un valore compreso fra 32 e 43 mi- sessore Bresciani, escludendo dall'area
lioni, nonostante l'aumenta della quota destinata alla vendite 30mila mq per \a
da destinare a residente (da 40 a 60%). cittadella sanitaria. Clamoroso il risuhaGli esperti consigliavano peraltro di fis- to,comunicato nell'uftima segreteriatecsare la base d'asta a 29 milioni, ipotiz- nica, che si è molta il 16 gennaio: l'area
varrebbe soltanto 15 milioni di euro
sando un margine di errore del 10%
-
L a Provindn
1
[LE REAZIONI 3
Carioni: ((Scelta giusta,così era come regalarlo))
Ella Saporiti da mesi erct contro l’alienazione. Il sindaco: c&metto ragionare su condizioni rei&
[ m j Lo aveva detto alIa Fine di lu-
che fosse alienato il bene dell’ospe-
dale in un momento da me riteiiuto non appropriato e. soprattutto,
senza avere oggi l’esattacognizione della futura destinazione di quell’area.Abbiamo difeso gii interessi dei comaschir. i1 I I ~ B uno
M di
Villa Saporiti ha aggiunto: (&uno
felice che sia stata presa in cunsiderazione dal gruppo iri modo cosi rapido e concreto questa scelta.
da nit! caldeggiata mesi fa. Quellu
dell’ascessort!Bresciani e dal capo- che conta adesso è che l’ospedale
gruppo della Lega Nord in Kegione, I ~ W O Y Oè finanziato. comprese le nt%&no Galli. Abbiamo inrpedito ~ z z a t u r e e, clit? i’osoedale vecchio
glio, ritiadiiu ali’iiiizio di navembre, poi a fine dicembre e ancora a
tinti gmnaio: aLarea S a n t ’ h n a non
va sveiidiitan. E ieri d’annuncio
dell’assessortl del Pirellone, il presidtiiiiti della Provincia Leonardo
CarioN non può che sorridere: ~ S C 110 esiremtimente suddisfatto e contento della st:elia. La strada intrapresa 1i giusta ed è stata decisa in
niodu rapido e concrttto da parte
per adesso non si vender.
Ieri intervenuto sifila vicenda anche il sindaco Stefano Bruni: NPer
il bene della cP tà, & giusko ragionare culle condizioni reali e non in
astratto: la ciitadella sanitaria approvala in consiglio (in modo unitwio con !’sstensionPdi due leghisti e dello stesse sindaco, ndrl di
fatto occupa circa metà dell’wa di
via Napoleona; bisogna mettere nel
conto i tempi di abbattimento del
monobloccti,della hiicfica e quindi dell’effeitiva disponibilith della
superficie; infine 11011passiamo
ignorare la situazione generale del
rnemtoa. * E m enhé ha aggiunto il primo cittairiu’- 1; soluzione
di un prestito onte o coniuiique di
diversa moda ità di Fiiianzianientri del ~ U Q V Qospedale contiiiiio a
ritenere che sia quella giusta. Infatti ci assicura di centrare due uliisttivi: da un lato garaiisce curitiiiuità
di copertiira al IIUUVQ Saiit’Anna t!
7
ùall’altro valurirza al massimo l’atientwionri ùi via Napolmna che p
trà poi essere studiata e collucata
senza hettaii.
Gi.RQ.
J
[hanno detto]
LEONARDO CARIONI
Sono soddisfatfo, è
URII scelta da me
caldeggiata mesi
fa. Quello che conta adesso è che l’ospedale nuovo è
fi-
nanziato, comprese
le apparecchiature,
e che ì’ospedale
vecchio per adesso
non si vende
ANDREA MENTASTI
‘
Questo
orienta-
mento era neihria,
personalmente ritengo che sia la
stroda giusta, una
scelta di buon senso. E il frutto di
un’oanalisr’ attenta
della situozione e
mi sono confrontafo con ì’assessore
*-- STEFANO BRUNI
h,
4-
Per il bene della
città, giusto ragionare sulle condizioni reali e non
in OS~&O. La soluzione di un pmsìiio
ponte o comunque
‘ di diversa modalità
di finenziamento
del nuovo ospedale
contiiiuo a ritenere
che sia queillo giusta
-4NNO XXX
COMUNE DI COMO
rassegna stampa
0R.JNTA
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Un'altra chance
per il destino
della città che verrà
-
di Antonio Marino
D
opo la nevicata, il tempo continua
ad essere uggioso, ma sulla collina del vecchio Sant'Anna ieri ;i
è aperto uno spicchio d ' a z m . Con molta prudenza, ma con sufficiente chiarezza,
l'assessore regionale alla Sanità, Bresciani,ha detto che il Pirellone aprirà un tavolo di confronto con la finanziaria regionale Finlombarda per reperire un hanziamento di 36 milioni di euro, tanti quanti
ne servono per completare la costruzione
e attivare la messa in funzione del nuovo
ospedale ai Tre Camini. L'operazione renderebbe per il momento non indispensabile, e comunque non più urgente, la vendita dell'area del vecchio nosocomio. Naturalmente, Piresciani non è uno sprovveduto e non intende quindi fermare - almeno per il momento - le procedure in corso. E tuttavia il senso di questa dichiarazione non può lasciare, nella sostanza, spazio ai dubbi.
L'iniziativa giunge - occorre sottolinearlo
- dopo che sulla vendita della vecchia sede ospedaliera si erano succedute notizie
l'una iu inquietante dell'alim. Basti ricordare e da una prima valutazione del suo
valore fissata a 69 milioni di euro si era
passati, attraverso successivi "dimezzamenti", h o all'ultima di soli 15 milioni.
Essere costretti a vendere (per finanziare
il completamento della nuova struttura)a
queste condizioni sarebbe equivalso ad
alienare un pairimonio pubblico rilevante a prezzi di saldo. Eventualità che ora fortunatamente sbiadisce di konte a un'alternativa che offre vantaggi non soltanto sul
piano della finanza pubblica, ma anche e
soprattutto sul piano degli interessi territoriali. Alternativa che, va detto, era stata
caldeggiata esplicitamente dal presiden. te della Provincia di Como, Carioni, deciso a impedire un'operazione largamente perdènte per gli interessi collettivi.
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rassegna stampa
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La proposta dei Camccio Occorre un fondo di 36 milioni di em per far hnk ai IOSW di bilancio che rischierebbe di bloccare rmtieredel nuovo midio
&nre un prestito “ponte” per non svendere ilSantlnna~
Un prestito da 36 milioni dieuro per
evitare che l’area di via Napoleona sia
svenduta. Xvertici regionali della Lega fanno la voce grossa sulla vicenda
Sant’Anna e chiedono ufficialmente
uno stop al progetto di alienazione
dell’area dell’aktuale ospedale. Per
far Ponte al posso di bilancio che rischierebbe di bloccare il cantiere del
nuovo presidio, si fa strada l’ipotesi di
un finanziamento “ponte” che potrebbe arrivare dnllo stesso Pirellone. I1
nuovo colpo di scena è arrivato ieri,
pochi giorni dopo la pubblicazione di
una nuova valutazione dell‘areaf&ta
daLnfrEtstrutture Lornbmrde, cheindicherebbe in 15milioni l’attuale valore
dell’intero compnrto del Sant’Aruia.
Lacifra è POCO pid di un quinto rispett e ai 69 milioni stimati nel 2003 L‘ospedale Sarrt’Anna di via Napoleona. Per la Lega rtxescaria cospendwe la proceduradi v a l o r k m o m
dall’A$enzin del Territorie di Corno.
& necessario sospendere immediatamente la proce- una scelta di buonsenso - confermaMentasti -& il fYub%
dura di valoriezmione dell’area di via Napoleona e la di un’analisi attentadelhsituazione,Come B ginsto che
procedura di gara per la veridik -attacca il capogruppo sia. mi sono confrontato spesso con l’assessoreregiaregionale del Carroccio, Stefano .Galli
Occorre nale, t;enendoIo informatonon solo inmerito agli aspetun’azionecollettiva per scongiurare il rischio di wen- ti tecnici, m a anche su quelli “amblentali”.cioè legati
dit;a del comparto. E trovare un’ipotesi di finansiamen- alla percezione dellaprobIematica sul territorio. Poi la
t o alternativo: a questo proposito ho gik chiesto il coin- questione stata porlata al tavolo politicon.
volgimento di FidornbqIa, la finanziaria regionale».
Si &ce favorevole al rinvio della vendita anche SteII leghista contesta comunque il valore di 15milioni di fano Bruni, sin&co di Corno. «Per f 1bene della cita, 6
euro indicato nei giorni scorsi in una riunione della se- giusto ragionare sulle condizioni reali e non in astratto
greteria tecnica del Sant’Ama. «Che qualcuno affermi -dice - Primo, la citkdellasanitarb approvata dal conche I’areavnle15rnilionidieuro èdapmzi-attacca Galli siglia occupa di fatto circa metà dell’nrea di via Napo- Mi sono immediatamente preoccupata di un’afferma- leona. Secondo,bisognametterenel contoi tempi diabzione inopportuna di qualcuno di InfrastruttureL Q ~ -battimente del rnonoblocco, della bonifica e dunque
barde che poteva indurre a fare offerte di quel tenore, dell’effettiva disponibilitk della superficie. Temo, infine non possiamo igmornre la situazione generale deI
decisamente f u o m i m k dal valore reale)).
Galli propone di aprire un tavolo di concertaAonecon rnercatox
l’assessorato alila Sanità del Pirellone e con Giampaolo
«Ecco perché - continua il primo citlxdjno - la soluChirichelli, presidente di Finlombarda. {{Dobbiamova- zione di un prestito “ponte”o comunque di una diversa
luutare e individuare in tempi brevissimi - attacca i1 le- modalith di finanziamento deilnuwo ospedale continuo
ghista - lapossibili ti%di disporre di un fondo di 36 milioni a ritenere che sia quella giusta. Matti ci rtsslcwa di
necessario al completamento del ffnanziamento per la centrare due obiettivi: da un lato garantire continuità
costruzione del nuovo Sant’Anna di Corno. La Regione di copertura al nuovo Sant’Anna e dall’altraparte valorizza al massimo l’alienazione di via Napoleona che
potrebbe fare da garanten.
<(Nelfrattempo l’area potrebbe diventare un parco dei potrkpoi essere studiatasenzafretta. Entrambe le cose
divertimenti»,aggiunge provocatoriamente l‘esponen- sono nell’interesse dei cornaschi e io continuo n spendermi in questa direzionen.
te del Carroccio.
Sulla propostadi unprestito “ponte”, flEe- !I sindaca
La palla torna dunque alla Regione. Nei
prossimi giorni, Galli dovrebbe convocare
ghista fanotare di were gikrnccolto il consenso di tutti gli esponentl dei Carrocclodi- ((peril bene delta unariunionedei presidenti dei gruppi regionali di maggioranza per mettere nero su
rettamenbe interessati, dall’messore re- città, è giusto
bianco l a nuova ipotesi di intervento, che
glonnle alla SanitB, Luciano Bresciani, al
presidente della Provincia, Leonardo Cario- ragionare sulle
rinviain modoimprecisatolaYendita. «fino
aqumdole condizioni dimercato nonsi renni, fino al direttore generale dell’azienda condizioni reali
ocpednlierrt Sant’Ama. Andrea Mentasti.
dano favorevoli per la pubblica utilith), è la
c<Qu.estoorientamento era nell’arin, per- e non in astratto’’ laconica indicazione della Lega.
-
sonnlmente ritengo che sia la stradagiusta,
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’
Anna Campanielto
COMUNE DI COMO
rassegna stampa
680
OXUNTA
ViA NAPOLEONA NON SIA ABBANDONATA
LO SPETTRO
DEL DEGRADO
di ANNA CAMPANIELLO
C’è voluto quasi un
anno, ma alla fine anche nella stanza dei
bottoni si sono accorti
che l’ospedale di Como
ha un problema. Meglio, è un problema.
Era la primavera
dell’anno scorso quando abbiamo scoperto
l’esistenza di una nuova perizia che abbassava il valore dell’area di
via Napoleona dai 69
milioni di euro indicati
nel 2003 a una forbice di
32-43 milioni di euro.
in quel momento, per
il nuovo ospedale e per il
futuro di via Napoleona
era già allarme rosso.
Ma ai piani alti hanno
preferito fare di tutto
fuorché affrontare il
problema: se la sono
presa con i cronisti che
«creano allarmismi ingiustificati)), si sono
rimpallati la paternità
della perizia, si sono affannati a convincere i
comaschi che quel valore non era attendibile.
Salvo poi, otto mesi più
tardi, annunciare una
nuova svalutazione-ultima stima 15milioni di
euro - e ammettere che
qualcosa non va.
Meglio tardi che mai?
Speriamo. Perché ora
non è affatto così scontato trovare una soluzione in tempi utili per
evitare che il cantiere
del nuovo Sant’Anna si
blocchi a un passo dal
traguardo per mancanm di fondi.
Per una volta, sembra
che i comaschi abbiano
finalmente alzato la testa per evitare l’inaccettabile svendita di
una delle uitime aree
strategiche del capoluogo. Restail fatto che
l’alternativa a un’alienazione sottocosto è un
prestito
milionario,
che sarà pure garantito
dalla Regione, ma che
difficilmente sarà a costo zero per la città.
E il futuro di via Napoleona? in questo momento è difficile stabilire quando la situazione economica generale
potrà tornare a essere
favorevole. Ma è inaccettabile che la politica
affidi completamente
al caso - o alla sorte -il
destino di un’area di
importanza vitale. Eppure, l’ipotesi avanzata
ieri dalla Lega, in soldoni, si limita a rirnandare l’alienazione «a
tempi migliori)). Che
pure verranno, ce lo auguriamo tutti. L’attesa
però potrebbe essere
lunga, e l’idea di anni di
abbandono, a Como,
evoca immediatamente
lo spettro del degrado,
del decadimento, di
aree strategiche ehe diventano fatiscenti e si
trasformano in alberghi dei disperati.
L’elenco, purtroppo,
è già abbastanza lungo.
Senza bisogno di aggiungere la voce ‘’via
Napoleona”.
Edizione del -
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