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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
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>Fabriano
5
>Fabriano
Fabriano-Matelica euro 1,20
9
>Matelica
17
n. 9 Anno CIII 8 marzo 2014
>Sport
Longevity Hub:
invecchiamento
e tecnologia
Centro storico,
quante
problematiche...
La "donna"
più venerata
dai matelicesi
Nuoto FISDIR:
campionati
italiani in città
I
D
D
I
naugurato a Fabriano,
in via Serraloggia,
un progetto che vuole
fornire risposte concrete
al progressivo aumento
d'età della popolazione.
al traffico al problema dei parcheggi, dall'inquinamento alla mancanza
di programmazione...
Il cuore cittadino soffre.
Aiutiamoli
questi giovani
L’erede della famiglia Agnelli ha già corretto
il tiro. Siamo in buona compagnia, perché
in passato lo hanno fatto altri. In una lista
sempre più corposa, troviamo nomi come
Tommaso Padoa-Schioppa, Mario Monti,
Renato Brunetta, Michel Martone, Elsa
Fornero, Annamaria Cancellieri. La frase
incriminata: “Il lavoro c’è, ma i giovani non
sono così determinati a cercarlo”. Sempre in
croce, senza pensare che spesso domanda ed
offerta di lavoro non sempre vanno a braccetto e si sente di aziende che vorrebbero
assumere ma faticano a trovare il candidato
ideale, la persona giusta per il posto giusto.
Ma cosa pretende l’Italia dai suoi giovani?
Prima ha regalato loro un sistema in cui le
garanzie e i diritti sono tutti asimmetrici a
favore delle generazioni più anziane. Poi li
ha lasciati senza nessuna protezione in balia
di un’omologazione demenziale. Li ha affidati ad università ostaggio di baroni e dove
l’ultima preoccupazione è la cura di chi viene
a studiare. Li “compiange” mitragliandoli
con le statistiche impietose sulla disoccupazione. E, dulcis in fundo, li mette alla berlina
accusandoli di essere dei “bamboccioni”.
Un po’ a turno, lo fanno tutti, c’è più effetto
mediatico se c’è di mezzo qualche vip come
John Elkann. Ancora una volta si è innescata
l’ennesima polemica, con il coinvolgimento
di altri imprenditori (Delle Valle in primis)
che allontana irrimediabilmente dal vero problema. Che è quello di costruire un futuro ai
nostri giovani, sorreggere le loro aspettative,
accompagnare il loro cammino. Lasciando
da parte facili ironie sulle responsabilità
che la dinastia a cui lui appartiene ha sulla
situazione dell’Italia di oggi (e quindi, di
conseguenza sulla situazione dei giovani), è
sbagliato, profondamente ingiusto continuare a guardare alla questione dei giovani in
questo modo. È sbagliato, perché è un modo
schematico e semplicistico di fotografare la
situazione. Ed è ingiusto perché è facile seppellire i giovani sotto le loro stesse difficoltà,
quando invece la responsabilità vera di chi
occupa ruoli come quelli che John Elkann ha
la “fortuna” di occupare, sarebbe quello di
dare stimoli, di suggerire percorsi, di attivare
energie nascoste. Verrebbe da dire che tra le
sfortune che i giovani italiani hanno è quello
di dover ascoltare prediche come quelle di
Elkann anziché incoraggiamenti affascinanti
come quelli di uno Steve Jobs. Sui giovani
esistono molti luoghi comuni, frutto di stereotipi che giocano un ruolo rimarchevole
nell’inserimento occupazionale degli stessi
giovani. Quali? Non entrano facilmente nel
mercato perché ci sono lavoratori tutelati
che impediscono il ricambio generazionale;
l’eccesso di rigidità del mercato del lavoro
punisce quindi proprio i giovani; i giovani
(...)
(Segue a pagina 2)
al progetto "verde"
di Amnesty Kid
contro la violenza ad un
dibattito del Cif fino al
concerto dedicato alla
Beata Mattia.
28
n arrivo un fine settimana agonistico alla
piscina di Fabriano con
la competizione riservata a disabili intellettivi e
relazionali.
Tra... volti
di donna
L
'universo femminile è il fulcro dell'approfondimento settimanale, con l'arrivo
dell'8 marzo. Ma la ricorrenza indica,
probabilmente, qualcosa di abusato,
per cui il nostro interesse si sposta sulle potenzialità della donna nel mondo di oggi, specie in
considerazione dei posti di rilievo che occupa
sempre più nel lavoro. Anche la comunicazione
registra l'avanzamento proficuo delle donne e le
stesse pari opportunità segnano una mobilitazione politica che ha raggiunto ogni livello, dagli
enti locali a quelli di carattere nazionale. Il tutto
perché le parole si tramutino in fatti concreti.
Servizi a pag. 3 di
Alessandro Moscè e Marco Antonini
Carlo Cammoranesi
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2
>EDITORIALI<
Quaresima,
premio
di libertà
di DON LORENZO SENA*
M
ercoledì 5 marzo è iniziato per
noi cristiani il
periodo della
Quaresima, che nel linguaggio della liturgia è detto
«tempo forte». Attenzione,
tempo forte, non triste, come
qualcuno potrebbe pensare,
dato che si parla di penitenza e di mortificazione. «È
stato detto che la sola vera
tristezza è non essere santi;
potremmo anche dire che vi
è una sola vera miseria: non
vivere da figli di Dio e da
fratelli di Cristo» (dal messaggio di Papa Francesco per
la Quaresima 2014).
Perciò, se alla parola Quare-
sima qualcuno pensa subito a
un tempo di mortificazione,
di penitenza, di austerità nel
senso di tristezza, sappia che
l’equazione non è giusta. La
Quaresima è un cammino
verso la Pasqua, che è risurrezione, gioia, pienezza di
vita. Così è stato per Gesù,
così è per noi. Semmai la
logica è un’altra. Per arrivare
a una risurrezione e a una
vita piena si passa attraverso
la passione e la morte, la
morte del nostro egoismo, del
nostro peccato, dell’«uomo
vecchio» direbbe S. Paolo.
Ecco il senso delle pratiche
«penitenziali», che ci vengono suggerite in Quaresima.
Ricordiamo la famosa triade:
preghiera-digiuno-elemosina
(che, tra parentesi, si trova
presso tutte le religioni).
Ma ciò serve per liberare il
nostro io più profondo e renderlo disponibile all’ascolto e
all’incontro con Dio. Ricordiamo la risposta di Gesù al
tentatore: «Non di solo pane
vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di
Dio» (Mt 4,4). Forse questo
ammonimento di Gesù è di
una bruciante attualità per il
mondo di oggi. Crediamo di
saziarci del «pane» materiale, delle nostre cose, che ci
riempiono per un momento,
che ci danno un attimo di
euforia; e allora pensiamo
di non aver bisogno di Dio,
del suo messaggio, della sua
presenza. E invece quella
frase ci trafigge come una
spada affilata: l’uomo non
può vivere di solo «pane».
Abbiamo bisogno di Dio,
abbiamo bisogno della sua
presenza, di sentire la sua
carezza di Padre. Sì, di Padre. Scrolliamoci di dosso
quella «paura» di Dio, che lo
fa percepire come un despota, un rivale dell’uomo, uno
che sta lì a scrutarti, sempre
pronto a colpire e a punire;
spesso Dio è visto, anche da
L'Azione 8 MARZO 2014
noi credenti, come uno che ci
ruba la possibilità di vivere,
di provare piacere e di sentire
gioia: questo non è il Dio
cristiano. Dio in Gesù Cristo
viene non per condannare,
ma per accogliere e perdonare, si fa l’ultimo degli ultimi
per essere più vicino a noi.
Ecco la grande notizia che
ci fa sperimentare la gioia
e la libertà. «Il Vangelo è il
vero antidoto contro la miseria spirituale: il cristiano
è chiamato a portare in ogni
ambiente l’annuncio liberante che esiste il perdono del
male commesso, che Dio è
più grande del nostro peccato e ci ama gratuitamente,
sempre, e che siamo fatti per
la comunione e per la vita
eterna. Il Signore ci invita ad
essere annunciatori gioiosi di
questo messaggio di misericordia e di speranza! È bello
sperimentare la gioia di diffondere questa buona notizia,
di condividere il tesoro a noi
affidato, per consolare i cuori
affranti e dare speranza a
tanti fratelli e sorelle avvolti
dal buio» (dal messaggio di
Papa Francesco per la Quaresima 2014). Mettiamoci
in preghiera silenziosa per
sentire sopra di noi la mano
amorosa di Dio e per chinarci, a nostra volta, su chi ha
bisogno di un sorriso e di una
carezza, per sentirsi libero e
amato dal Signore.
*Priore S. Silvestro
Un premio Oscar
alla... decadenza
D
opo quindici anni l’Italia torna a vincere un
Oscar. Il merito va a Paolo Sorrentino e al suo
“La grande bellezza”, che conquista la statuetta
come miglior film straniero. Raggiante, il regista,
accompagnato sul palco dal suo interprete Toni Servillo e
dal produttore Nicola Giuliano, ha ringraziato le sue fonti di
ispirazione: “Talking Heads, Federico Fellini, Martin Scorsese e Maradona. Grazie anche alla città di Roma e a Napoli,
la mia città, naturalmente”. Il film segue le peregrinazioni
esistenziali del giornalista Jep Gambardella sullo sfondo di
una Roma opulenta, annoiata, spesso volgare e priva di ogni
moralità. Il protagonista è un romanziere che si è mosso dal
Sud verso la Capitale per trovare “la grande bellezza”, ma è
rimasto invischiato nella mondanità e nell’effimero, perdendo
di vista ogni vero valore. Agli americani è piaciuto il ritratto
di quest’uomo indolente, non cattivo ma che si arrende alla
mediocrità, e sicuramente hanno apprezzato la fotografia di
una Roma bellissima ma decadente, popolata di personaggi
spesso sgradevoli e a volte surreali, con chiari riferimenti felliniani. L’immagine di un’Italia alla deriva, persa dietro feste
e apparenza, che stenta a trovare un’anima. D’altronde, se si
guarda ai Premi Oscar assegnati in precedenza alle pellicole
italiane, si vedrà che all’Academy piace premiare opere che
tratteggiano l’immagine di un’Italia e di un italiano sempre
disastrati, per motivi reali e materiali o per motivi psicologici
e morali. Il primo film premiato, per esempio, fu “Sciuscià”
di Vittorio De Sica nel 1947, che ottenne il bis con “Ladri
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Amministratore
Giovanni Chiavellini
di biciclette” nel 1950. Entrambe opere che raccontavano la
situazione tragica del nostro Paese nel dopoguerra. Nel 1957
fu la volta di Federico Fellini con “La strada” e l’anno dopo
lo vinse nuovamente con “Le notti” di Cabiria. Pellicole che,
invece, tratteggiano la crisi esistenziale dell’uomo moderno.
E così si va avanti per tutti i film a seguire, arrivando, in
tempi più recenti, a “Nuovo cinema Paradiso” di Giuseppe
Tornatore, a Gabriele Salvatores con “Mediterraneo” e, infine,
a Roberto Benigni con “La vita è bella”. L’ottantaseiesima
edizione degli Oscar ha seguito un copione già scritto. Il
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Redazione Matelica
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Tel. e Fax 0737 787551
e-mail: [email protected]
Impaginazione
Tania Bugatti
Ferruccio Cocco
Daniela Pedica
(...) sono poco produttivi perché non hanno esperienza in
campo lavorativo; la scuola e l’università non preparano
e le imprese non sono nelle condizioni di permettersi
l’investimento formativo… Stessa solfa. L’introduzione
poi di una tipologia contrattuale non è da sola in grado di
creare opportunità occupazionali. Queste si creano attraverso l’azione condivisa di tutti gli operatori del mercato
verso un cambio di paradigma culturale nell’approccio ai
temi del lavoro, valorizzandone il riconoscimento della
componente formativa e promuovendo la capacità di
adattamento ai cambiamenti tecnologici prima di tutto
dei processi di produzione. Le imprese devono essere
messe in condizioni di operare in un mercato competitivo, al passo con l’evoluzione degli scenari internazionali,
altrimenti sarà tanto facile quanto inutile rivolgersi a
qualcosa (flessibilità) o qualcuno (giovani) da incolpare.
C’è modo e modo di parlare ai giovani. E i modi non
sono una variante indifferente. Spesso il modo conta
più della sostanza. Molti hanno certamente in mente
quel discorso che David Foster Wallace fece ai ragazzi
laureati al Kenyon College nel 2005 (“Questa è l’acqua”).
Wallace aveva davanti a sé tanti potenziali “bamboccioni” pronti a farsi inghiottire da quella che lui chiama la
“configurazione base” del tipo umano americano. Dice
loro Wallace: «Il cosiddetto “mondo reale” non vi scoraggerà dall’operare con la configurazione di base, poiché il
cosiddetto “mondo reale” degli uomini e del denaro e del
potere canticchia allegramente sul bordo di una pozza
di paura e rabbia e frustrazione e desiderio e adorazione
di sé. La cultura contemporanea ha imbrigliato queste
forze in modo da produrre una ricchezza straordinaria e
comodità e libertà personale. La libertà di essere tutti dei
signori di minuscoli regni grandi come il nostro cranio,
soli al centro del creato». Questo è un tipo di libertà,
ma non è certo l’unica libertà che avete davanti, spiega
poi Wallace ai ragazzi. Ad esempio, «la libertà del tipo
più importante richiede attenzione e consapevolezza e
disciplina, e di essere veramente capaci di interessarsi
ad altre persone e a sacrificarsi per loro più e più volte
ogni giorno in una miriade di modi insignificanti e poco
attraenti. Questa è la vera libertà. Questo è essere istruiti
e capire come si pensa». Non si tirano fuori i giovani dalle
case dei loro genitori propinando loro sempre le solite
prediche e tirando loro i soliti “scappellotti” verbali.
Forse è più onesto ammettere che oggi non si sa cosa
dire ai giovani, che non si sa come accompagnarli a dare
un senso all’esperienza che stanno facendo, qualunque
esperienza essa sia. E allora è meglio ritirarsi e tacere.
E augurarsi che in giro ci sia qualcuno (che per fortuna
c’è) che sappia parlare loro, che li aiuti «a imparare a
pensare», a riconfigurare il loro sguardo, a capire che
nulla di quel che si vive è insignificante, a costruirsi un
percorso, per quanto faticoso possa essere. Ad andare
avanti, sempre e comunque, coltivando quella parola
che non sarà mai banale o scontata: speranza. Che non
illude o frena, ma costruisce e fa crescere.
Carlo Cammoranesi
Direzione, redazione e amministrazione
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10
60044 Fabriano (An)
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"La grande
bellezza "
di Paolo
Sorrentino
conquista
l'Oscar
di PAOLA DALLA TORRE
Aiutiamoli
questi giovani
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Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa
premio come miglior film è andato a “12 anni schiavo” di
Steve McQueen (che ha vinto anche il premio per l’attrice non
protagonista), la storia vera di Solomon Northup, violinista
di colore che, ingannato da due falsi agenti di spettacolo,
viene rapito, privato dei documenti e portato in Louisiana,
dove rimarrà in schiavitù fino al 1853. Un tema forte, dunque,
che fa e farà sempre discutere e riflettere. Il film ha battuto
concorrenti agguerriti come “American Hustle” e soprattutto
“The Wolf of Wall Street” di Martin Scorsese. Il premio per
la miglior regia è andato, invece, ad Alfonso Cuaron e al suo
film di fantascienza “Gravity”, che ha ottenuto anche molte
statuette tecniche (per gli effetti speciali). Viene da pensare che Hollywood quest’anno si sia messa l’anima in pace
“dividendo” il suo premio più importante (Regia e Film) tra
l’innovazione e il risarcimento storico. Il primo ha ricompensato con sette statuette “Gravity”, appunto, il secondo, che
non va mai disgiunto da un po’ di senso di colpa, ha premiato
il film di un artista inglese di colore che ha mostrato come
mai si era visto fino ad oggi la crudeltà e la violenza dello
schiavismo americano.
per la restituzione di copie non consegnate.
ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00
Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00
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L'Azione 8 MARZO 2014
3
>INCHIESTA<
Non è tempo di festa!
L'8 marzo
senza
Le Pari Opportunità operative nella società fabrianese retorica
di MARCO ANTONINI
8
marzo, Festa della Donna.
Una giornata consumistica
che ha perso la spinta rivoluzionaria e si è trasformata
negli anni nella giornata dedicata
all’acquisto della mimosa. Tutti per
devozione, per moda e per amore
omaggiano la propria donna con un
ramoscello giallo. Eppure i numeri
in Italia fanno sempre riflettere. I
dati nazionali. Accoltellate, strangolate e anche soffocate. Uccise
a botte e pure a colpi di pistola.
Vittime della furia omicida degli
uomini a loro tanto cari: fratelli,
figli, nipoti, addirittura mariti, compagni o amanti. Il 2013 si è chiuso
con dati drammatici: 128 donne
uccise in Italia secondo Telefono
Rosa. La ricerca ha analizzato i dati
relativi alle 1504 vittime che hanno
contattato proprio il Telefono Rosa
- associazione da 26 anni in prima
linea nella lotta contro la violenza
di genere - e due subcampioni di
1290 donne italiane e 214 straniere.
I risultati hanno evidenziato uno
spostamento dell’età media delle
vittime: aumentano le donne della
fascia di età tra 45 e 54, passata
dal 25% del 2012 al 28% del 2013.
Per la prima volta in 7 anni si
registrano, addirittura, 15 vittime
di età inferiore ai 15 anni. Anche
i dati sulle donne straniere fanno
riflettere. 2 donne su 3 hanno un’età
compresa tra 25 e 44 anni (il 31%
ha tra i 25 e i 34 anni e il 35% ha
tra i 35 e i 44 anni). Aumenta anche
l’età media dei carnefici: i violenti
di età superiore ai 55 anni
(il 17% ha tra i 55 e i 64
anni e il 10% oltre i 65
anni) passa, infatti, dal
22% del 2012 al 27% del
2013. La quota più ampia di aggressori, pari al
58% del campione, resta,
comunque, concentrata
nell’età di mezzo, tra i
35-44 anni (29%) e i 4554 anni (29%). Il restante
15% di violenti si annida
tra i giovani con un’età
inferiore a 34 anni. Altro
che commercio, altro che
mimosa venduta a prezzi
esorbitanti! Altro che festa
della donna! Altro che
donne omaggiate un giorno l’anno!
Intanto, la Commissione Pari Opportunità del Comune di Fabriano si
è insediata il 4 febbraio. “Abbiamo
deciso di assegnare la presidenza
e la vice presidenza con rotazione
di 6 mesi; in questa prima fase la
presidente è Barbara Pallucca e la
vice presidente è Maria Cristina
Gregori. Gli altri membri della
Commissione sono Angela Alicino,
Tecla Chiucchi, Daniela Giacometti, Amina Soulimani, Margherita Totori; le supplenti: Regina
Merloni e Elisabetta Silvestrini.
Fanno parte della Commissione di
diritto le consigliere comunali. Le
finalità e gli obiettivi – spiega la
presidente - sono favorire, promuovere e garantire l’effettiva parità
tra i sessi; conoscere la condizione
della situazione femminile nel
territorio, operare e rimuovere le
discriminazioni dirette ed indirette
presenti nella società fabrianese in
tutti i settori (lavorativo, politico,
sociale, scolastico, associativo
e culturale) dando pubblicità ai
problemi affrontati e ai risultati
ottenuti. Il primo impegno è quello
di pubblicizzare la presenza sul territorio della Commissione per poter
ricevere segnalazioni di problematiche relative alla condizione della
donna nel fabrianese. Per questo il
prossimo 8 marzo la Commissione
parteciperà, anche con un intervento, alle iniziative organizzate in città
per la Festa della Donna”. Il primo
appuntamento, alle ore 10, presso
la sala dell’Avis per “8 marzo: le
donne si raccontano” Ospiti Micol, produttrice e sceneggiatrice,
Veronica, professione restauratrice,
Giorgia, impiegata, Tatiana e Pina
esercenti e Stefania, agricoltrice.
La proiezione delle foto è a cura
di Sara Giuliani. Con l’occasione
verranno presentati i dati sull’occupazione femminile a Fabriano a
cura del Centro per l’Impiego. Altro
momento importante, sempre l’8
marzo, il pomeriggio alla Pinacoteca civica Molajoli con l’evento
“Artedonna 2014”. Il programma
prevede, alle ore 16, l’installazione
di “dolci conditi di poesia” a cura
dell’artista Gabriele Mazzara. In
parallelo proiezione del video di
Stefania Secondini “Nessuno tocchi
Eva”. Alle ore 17 Cristina Gregori
legge Alda Merini. Chitarra e voce:
Maria Grazia Barboni. Alle ore 18
lettura di poesie e testi dedicati alla
donna. A seguire, la conclusione
con degustazione artistica. L’evento
è organizzato da Cinearte, Dante
Alighieri, Fidapa, InArte, Talia ed
Università degli Adulti.
Giorgia Cardinaletti: Rai News24 in tempo reale
La giornata della donna, come
è noto, ricorre l’8 marzo di
ogni anno per ricordare sia le
conquiste sociali, politiche ed
economiche delle donne, sia le
discriminazioni e le violenze cui
esse sono ancora fatte oggetto
in molte parti del mondo. Ma
diciamo la verità: la ricorrenza
è un poco desueta, come ogni
momento rievocativo che si
perde lontano, nel passato. La
donna oggi: ecco che cosa ci
interessa nel monitoraggio locale. Per una volta rimuoviamo
ciò che è stato per fare un balzo
in avanti. Pari opportunità,
capacità, meritocrazia per dare
voce, appunto, alle donne. Che
parlino loro, che ci dicano che
cosa pensano, come vivono,
quali aspirazioni e ambizioni
hanno, come si rapportano
con l’universo maschile. Non
solo diritti negati o violenze:
guardiamo positivamente ad un
mondo, quello femminile, che
ha molte risorse da mettere in
campo. La realtà è che le donne
hanno conquistato un posto nel
mondo del lavoro, dapprima in
quei settori che sembravano più
congeniali all’attività femminile, poi in ambiti che per molto
tempo sono stati riservati esclusivamente agli uomini. Oggi
non è raro incontrare donne
che esercitano la professione di
dirigente aziendale, magistrato,
ingegnere e molti altri mestieri
considerati fino a non molto
tempo fa monopolio maschile.
Sono le donne che possono
aiutare la nascita di una società
più comprensiva e obiettiva, più
intelligente ed equilibrata.
Alessandro Moscè
Dal giornalismo della carta stampata all'attualità televisiva
Le donne il mondo della comunicazione: la fabrianese Giorgia Cardinaletti (nella foto), figlia di Massimo, noto cultore di cinema e grande
archivista di musiche da film, a 26 anni è già lanciata nel proscenio
nazionale. Lavora nella redazione di Rai News24 e si occupa, oltre
che della conduzione del telegiornale, anche del settore “società”.
Vive a Roma, ha intrapreso la carriera giornalistica quando ancora
era studentessa universitaria a Perugia (laureata in Lettere con una
tesi sullo scrittore e regista Alberto Bevilacqua). Ha mosso i primi
passi al quotidiano “Giornale dell’Umbria” e frequentato la Scuola
di Giornalismo Radiotelevisivo a Perugia. Quindi ha svolto uno stage
in Rai, tra tv (Gr3 Marche) e radio (anche da Montecitorio) e infine è
approdata nuovamente sullo schermo dopo un’esperienza sulla carta
stampata al “Messaggero”. Ama il suo lavoro che richiede, come
Gigliola Marinelli (nella foto), il deus ex machina di Radio Gold,
che si contraddistingue per un’informazione libera, aperta a quanti
hanno qualcosa da dire nel nostro comprensorio. Una finestra è
continuamente aperta sul mondo politico anche attraverso l’uso
di Facebook che consente di esprimere opinioni e di sollecitare
il dibattito.
Cosa pensa del ruolo della donna nel mondo del lavoro?
Assistiamo ad un’inversione di marcia. Abbiamo raggiunto
la consapevolezza delle nostre capacità e non temiamo più il
confronto con un sistema imprenditoriale, istituzionale ed organizzativo che attribuiva
all’uomo priorità assoluta nell’attribuzione degli incarichi. Nel mio caso sono il direttore
di un’emittente radiofonica: anni fa sarebbe stato impensabile.
Cosa significa per lei dirigere una radio?
Vuol dire saper coordinare e condividere il lavoro con il proprio staff. In radio non c’è
posto per i personalismi, e un direttore deve essere in grado di far uscire un prodotto di
qualità apprezzato dall’ascoltatore unitamente al rispetto per le peculiarità caratteriali dei
singoli speakers. Lo speaker radiofonico è talmente concentrato nel trasmettere per cui è
fondamentale lasciarlo travolgere dalle emozioni, altrimenti le stesse resterebbero imprigionate dentro quattro mura e non viaggerebbero in etere. I miei collaboratori sono liberi di
scegliere la scaletta dei loro programmi ed il repertorio musicale da proporre al pubblico.
spesso ci ha detto, curiosità e intraprendenza. Ma soprattutto una
totale dedizione per chi, essendo operativa in una rete che fa informazione 24 ore su 24, non stacca mai la spina, anche quando torna
a casa. Fare la giornalista professionista, in giovane età, comporta
molti doveri: Giorgia Cardinaletti è attiva non solo sull’attualità
quotidiana, ma anche sulla storia, sulla politica, dove lo studio
è continuo per non lasciarsi cogliere impreparati e aggiornarsi
sulle news dal mondo. Un percorso veloce e impegnativo il suo.
Ha deciso di raccontare l’Italia, di andare sul posto a verificare i
fatti prima di renderli noti agli italiani, così come di diffondere le
notizie davanti al pubblico italiano durante i tg. Una figura in più,
fabrianese, donna di oggi e di domani.
a.m.
Gigliola Marinelli:
volto e voce radiofonica
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Cosa intende portare di nuovo nel mondo della
comunicazione a Fabriano?
In due anni posso dichiarare che l’informazione
del territorio oggi passa anche attraverso Radio
Gold News. Il nostro sito informativo ha abbondantemente superato le 700 mila visualizzazioni in rete. I giornali radio con informazione nazionale e locale sono seguitissimi, come
gli approfondimenti e le interviste in esclusiva da studio. La fortuna della comunicazione
scelta da noi di Radio Gold News è la tempestività e la presenza sul pezzo immediate
e condivise in tempo reale con l’ascoltatore. Per questo successo devo ringraziare i miei
preziosi redattori Marco Antonini, Andrea Poeta, Daniele Gattucci e Gessica Menichelli.
a.m.
05/03/14 11.02
4
L'Azione 8 MARZO 2014
VENDESI
VENDESI immobile uso ufficio/abitazione completamente ristrutturato di mq. 150 sito in Piazza Garibaldi, 2° piano,
con vista interamente sulla Piazza. Trattative private. Cell. 339 4931709.
Auguri Rachele!
Il 4 marzo Rachele Tiberi ha compiuto 2 anni: "Con affetto e simpatia,
tanto amore ed energia, un pizzico di
gioia e ironia, tanti auguri piccola
Rachele per i tuoi due anni di vita".
Ti vogliamo tanto bene. Con grande
affetto dai tuoi zii e la tua bisnonna
Celestina.
Paolo
Lacchè
Grazie a tutti!
La famiglia Pellegrini Amorino ringrazia vivamente
tutto il gruppo ciclistico "E.Petruio" e gli amici per
l'omaggio rivolto all'intramontabile Moro!
Lettura ad alta voce per adulti
Ciao Nico!
Auguri
nonno Paolo!
Caro nonno Paolo, visto che arriverà anche per te
questo 80° compleanno, abbiamo pensato a degli
auguri un po' particolari! Tantissimi auguroni
nonno! Ti vogliamo bene!
Le tue carissime nipoti
Serena, Valentina, Sonia, Sofia
A tutti
gli associati
Fenalc
Il Circolo Fenalc S. Maria informa che tutti i giovedì
sera verrà effettuata la “SERATA KARAOKE” dalle
ore 21 con pizza e birra. Tutti i venerdì, si svolgerà la
“SERATA CARAIBICA” con “BAILA CON MIGO”
a partire dalle ore 22.30. Vi aspettiamo per delle
piacevoli serate. Per informazioni telefonare allo
0732-4271 oppure al 347-6037188.
Nicolò Bettini di Montelago festeggia i suoi 6 anni
mercoledì 12 marzo. Auguroni dal fratellino Diego
(con lui nella foto), dalla mamma Cristina, dal babbo
Claudio, dai nonni, dalla cuginetta Gaia, dalla zia e
dalla bisnonna Lucia.
Dal mese di marzo la Biblioteca pubblica “Romualdo Sassi” di Fabriano offre un nuovo
servizio ai suoi utenti: la lettura ad alta voce dedicata agli adulti. Ogni pomeriggio, dal
martedì al sabato, dalle 16 alle 18, sarà presente un lettore volontario che sarà a disposizione
degli utenti, per leggere ad alta voce i libri che questi vorranno suggerire. Il servizio, disponibile su prenotazione chiamando ai numeri: 0732 709 205 / 0732 709 392, è rivolto
alle persone con difficoltà di lettura, come ipovedenti o anziani e a quanti apprezzino
comunque l’ascolto di una lettura ad alta voce. Il progetto nasce su segnalazione dell’esigenza da parte del gruppo di lettura che già da diversi mesi si riunisce tutti i mercoledì
in Biblioteca, ha già affrontato diverse letture ed è attivo anche sul blog http://magnolia4.
wordpress.com/. Si può prenotare anche scrivendo all’indirizzo: [email protected]’
possibile partecipare all’iniziativa in qualità di lettori e unirsi al gruppo già formato,
semplicemente comunicando la propria disponibilità al personale della Biblioteca.
Un nuovo libro
Convenzione per i minori
con Marco Damilano
Venerdì 7 marzo alle 21, presso l’Oratorio della Carità,
su iniziativa dell’associazione Società Civile, il giornalista
de “L’Espresso” Marco Damilano presenterà il suo nuovo
libro “Chi ha sbagliato più forte. Le vittorie, le cadute, i
duelli dall’Ulivo al Pd” edito da Laterza. Un’analisi politica che va dal sogno della “canzone popolare” di Ivano
Fossati, inno de L’Ulivo, ai centouno che nell’anonimato
hanno eliminato Romano Prodi dalla corsa per il Quirinale. Dalla democrazia dei cittadini alla palude delle larghe
intese. È il risultato di una guerra civile a sinistra durata
vent’anni. Una catena di ambizioni personali, rivalità
tra capi, logiche di conservazione degli apparati che ha
spezzato la speranza di un partito nuovo e ha condotto a
sconfitte disastrose.
CHE SOLIDARIETA’ AL TANNING PUB!
Fabriano 23 febbraio. Per Carnevale, generalmente la San Vincenzo
de’ Paoli, che senza clamore diffonde fraternità, aiuti e sollievo
ai bisognosi di cibo – pochi - per
fortuna - ed ai molti solitari che
necessitano di compagnia e spensieratezza, invita conosciuti e non,
ad una merenda; ma quest’anno
c’è stato il pranzo presso “The
Tanning Pub” (ex 3 Archi), offerto generosamente dai titolari
del locale (ma un grazie anche al
forno Romei, alla ditta Quartiglia,
alla ditta Doreca e alla Carlsberg
Horeca). Eravamo circa sessanta
- dieci uomini, cinquanta donne ben vestiti ed ordinati, così, poco
a poco, seduti in tavoli da sei posti
si è diffusa familiarità ed allegria
mentre un sottofondo musicale
allietava i presenti. Il Tanning Pub
è un locale frequentato da giovani
nottambuli - ha osservato qualcuno
viste le tenui luci della sala - “ma
anche a noi va bene visto che abbiamo… quattro volte 20 anni”.
Ottimo ed abbondante è stato il
mangiare, cordiali i proprietari
ed il personale, buona la musica
come i racconti letti ad alta voce
dall’autore-recitante Silvano Poeta.
Al termine, il presidente della S.
04 mercatino.indd 2
e.m.
Vi n c e n z o
de’ Paoli di
Fa br ia no,
Francesco
Mearelli
ringraziava
e rivolgeva pa role
beneauguranti ai proprietari del
locale ed ai
convenuti.
Tanti ringraziamenti vada no
anche a
Maria Ersilla Marsiliani, Giuliana Cappelletti,
Franca Chiari, da anni colonne
“vincenziane”, che hanno accolto
In difesa dei minori. Sono state firmate nei giorni scorsi nella sala Giunta
del municipio, le convenzioni tra l’Ambito territoriale e sociale n. 10, rappresentato dal Comune di Fabriano, e le cooperative sociali Oikos di Jesi e
Casa del giovane di Ostra per l’inserimento di giovani in comunità. “Questo
progetto – ha sottolineato il sindaco Giancarlo Sagramola – intende rispondere con efficacia ad un’emergenza. Da noi, francamente, non si configura
l’abbandono di minori, ma sappiamo bene che, a causa della crisi economica
e sociale, sempre più famiglie incontrano difficoltà ad andare avanti. A
risentirne maggiormente, in tali circostanze, sono i soggetti più deboli, fra
cui i minori. Ebbene, con queste due convenzioni vogliamo rispondere ad
un'eventuale emergenza. Si tratta di una risposta non definitiva (l’obiettivo è
di far tornare i ragazzini con le loro famiglie), ma importante, poiché mette
i bambini nelle condizioni di essere tutelati e garantiti”. Immacolata De
Simone, dirigente comunale dei servizi finanziari, ha rimarcato il fatto che
“tutti i sindaci del nostro territorio hanno capito l’importanza di garantire
un servizio di pronta reperibilità a tutela del minore”.
Al via il progetto Policoro
La Diocesi di Fabriano e Matelica nell’ambito del progetto più
ampio di attivazione continua alle problematiche del lavoro ha
deciso di attivare, a partire dal 1° gennaio 2015, le attività previste
dal Progetto Policoro.
Il primo obiettivo è quello di individuare, tra i giovani interessati,
un “Animatore di Comunità”. Il bando verrà reso pubblico, con
informativa, su “L’Azione” della prossima settimana.
tutti con strette di mano e sorrisi ed
hanno donato ad ognuno un ottimo
prodotto profumato.
05/03/14 12.00
5
L'Azione 8 MARZO 2014
Il taglio del nastro del "Longevity Hub",
struttura dedicata alla longevità attiva
ed indipendente degli anziani attraverso
le nuove tecnologie
>CRONACA
La longevità come risorsa
Spacca: "Una risposta all'invecchiamento della popolazione"
taccuino
di DANIELE GATTUCCI
L
a casa intelligente non è
più solo un'idea: è diventata realtà. E’ stato inaugurato giovedì scorso in
via Serraloggia, lungo la strada per
Attiggio, il “Longevity Hub”, una
casa intelligente per una longevità
attiva ed indipendente dell’anziano attraverso le nuove tecnologie
domotiche. Il Progetto si inserisce nella strategia globale della
Regione Marche che considera
l’active ageing come tema centrale
dell’azione di governo, sviluppato
in partnership con Italia Longeva,
Rete nazionale di ricerca su invecchiamento e longevità attiva, con
l’obiettivo di garantire un approccio
interdisciplinare alle problematiche
dell’invecchiamento, sviluppare
modelli assistenziali innovativi
con nuove tecnologie, diffondere
le conoscenze e promuovere stili di
vita appropriati per gli anziani. “La
realizzazione di questo progetto –
afferma il presidente della Regione
Gian Mario Spacca - è una prova
tangibile della capacità marchigiana di fornire risposte efficaci al
progressivo invecchiamento della
popolazione, conciliando le esigenze di sostenibilità del Servizio Sanitario con i bisogni concreti degli
anziani. La domanda di prodotti e
servizi da parte della popolazione
over 65 è infatti sempre crescente,
in particolare per la popolazione
delle Marche, che è la più longeva
d’Europa e quella con l’aspettativa
di vita tra le più alte al mondo. Gli
over 65, nella nostra regione, rappresentano circa il 22% del totale
contro il 20% nazionale, con un
trend di crescita che prevede il 24%
nel 2020. Dati, questi, che spingono
inevitabilmente il nostro sistema
istituzionale, sociale ed economico
ad un approccio multisettoriale al
tema della longevità. Abbiamo chiamato a raccolta – prosegue Spacca
- il sistema produttivo regionale
affinché partecipasse alla riflessione
su questa nuova fascia di bisogni
pensando prodotti e servizi che
aiutino il longevo a vivere meglio
e in maggiore autonomia. Nuove
tecnologie e longevità possono
Il Longevity Hub, in via Serraloggia a Fabriano
Si chiama Longevity Hub:
studio, ricerca e sviluppo
Il centro nodale di rete del Longevity Hub svilupperà molteplici funzioni: laboratorio
prototipale, network della conoscenza, sinergia su progetti di housing sociale.
Il Centro sarà costituito da tre sottosistemi. Il Sistema Laboratorio (LAB) è strutturato,
su tre livelli, in aree funzionali corrispondenti al processo evolutivo proprio di un progetto
complesso di ricerca applicata: le fasi dello studio, della ricerca e sviluppo di nuovi
prodotti e sistemi finalizzati al supporto della longevità attiva e dell’autonomia della
persona anziana nella propria casa, sono relative al LAB1; le fasi applicative, attraverso
la definizione del Prototipo dimostratore della Casa intelligente, divulgative e di disse-
05 fabriano.indd 2
stimolare nuova imprenditorialità,
unendo tradizione, innovazione e
coesione sociale. La via per rilanciare lo sviluppo passa attraverso
strumenti e progetti molteplici e
differenziati, compresa la difesa
dei settori produttivi tradizionali.
La terza età in questo modo può
trasformarsi anche in una grande
opportunità per uscire dalla crisi
non solo con le detrazioni fiscali e
le manovre finanziarie, ma anche
producendo articoli utili che entrino nel mercato e possano essere
venduti, possibilmente in tutto il
mondo. Il nostro Paese – conclude
Spacca -, il più anziano insieme al
Giappone, può diventare, in linea
con la strategia di crescita intelli-
gente e inclusiva di Europa 2020, un
enorme laboratorio nel quale sperimentare nuovi prodotti, costruiti
dalle nostre industrie e destinati alla
popolazione del pianeta”. "Una casa
intelligente per una longevità attiva
e indipendente dell’anziano: l’idea
di fondo, che anima l’impegno della
Regione Marche e dell’Irccs Inrca,
è contenuta tutta nel titolo di questa
iniziativa – aggiunge il presidente di
Italia Longeva Roberto Bernabei Oggi stiamo imparando a vedere gli
anziani come un’opportunità: con le
loro peculiari esigenze, gli anziani
alimentano una nuova e crescente
domanda di soluzioni tecnologiche,
che vanno dalle nuove necessità
abitative fino ai bisogni sanitari
e assistenziali, ai quali dovranno
a breve rispondere i sistemi di
telemedicina e tecnoassistenza, a
partire dall’appuntamento di oggi.
Sono settori ad elevatissimo tasso
d’innovazione, che possono rappresentare un driver importante per la
ripresa della produzione industriale.
L’intento è chiarissimo: da un lato
dobbiamo considerare l’anziano
di oggi, ma soprattutto quello
dell’immediato futuro, come un
comune utilizzatore di tecnologie,
dall’altro lato dobbiamo vedere la
tecnologia come uno strumento di
aiuto nell’assistenza all’anziano per
i familiari, per i caregivers e per gli
operatori del settore. Oggi vogliamo
quindi inaugurare un’esperienza
aperta al mondo sociale, sanitario
ed economico”.
minazione dei risultati raggiunti, sono afferenti al LAB2; infine il LAB3 si occuperà della
messa a punto del “modello di dotazione base alloggio”, dopo la sperimentazione ed il
passaggio dal Prototipo ad una serie di Residenze sperimentali (HOME). Il sistema HOME
è la componente applicativa: gli spazi abitativi sono i luoghi dove verranno introdotti i
sistemi tecnologici (domotica, ICT, AAL) ed i prodotti innovativi studiati e messi a punto
dal LAB. Il sistema HOME è pensato con due configurazioni applicative: l’HOMEp, cioè
il Prototipo della Casa Intelligente, e le HOMEr, le Residenze sperimentali che potranno
essere realizzate per la sperimentazione seriale con l’utenza anziana insediata, sul territorio
regionale in sinergia con i progetti di housing sociale.
Il sistema Network (NET) avrà la funzione di interscambio delle informazioni in senso
bilaterale. Esso consisterà di una parte più propriamente tecnica, con strumentazione e
soluzioni tecnologiche, che permetterà il collegamento col mondo esterno (anche con
sistemi di realtà virtuale) e di un’altra parte più operativa, con azioni specifiche da mettere
in campo, che permetterà invece di incrementare le collaborazioni con Istituzioni esterne,
in un sistema di rete internazionale.
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 8 e domenica 9 marzo
POPOLARE
Via Cialdini 4
Tel. 0732 21917
DISTRIBUTORI
Domenica 9 marzo
Self-service aperto in tutti i distributori
EDICOLE
Domenica 9 marzo
La Rovere Via Ramelli
Edicola del Piano P.zza Partigiani
Edicola della Pisana P.le Matteotti
Salimbeni Via d. Riganelli
News snc Stazione
Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo
Edicola Via Serraloggia
Tabaccheria Edic. Boni via Dante
Belardinelli Via Martiri della Libertà
CROCE ROSSA
P.zza Altini
tel. 0732 21948 orario continuato
CROCE AZZURRA
Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444
GUARDIA MEDICA
Rivolgersi al tel. 0732 22860
GUARDIA MEDICA veterinaria
Rivolgersi al tel. 0732 7071
BIGLIETTERIA FERROVIARIA
dal lunedì al sabato
dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30
domenica dalle ore 13.30 alle 19.30
Tel. 0732.5345
Agenzia Viaggi del Gentile
Atrio stazione FS
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30
sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso
tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063
www.viaggidelgentile.it
Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24
lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19
tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it
Agenzia Janus viaggi
Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)
05/03/14 11.06
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>FABRIANO<
L'Azione 8 MARZO 2014
Si elegge il sindaco-baby
Giovani fabrianesi alle urne: 137 candidati e 18 posti in Consiglio
di ELISA PALLOTTA
V
enerdì 7 marzo nelle scuole si voterà per
rinnovare il Consiglio
comunale under 16, con
sette candidati per il posto di babysindaco e 137 candidati aspiranti ai
18 posti da consiglieri con mandato
biennale.
I votanti sono gli alunni delle
scuole medie e superiori dei primi
due anni: sono ammesse massimo
due preferenze per i consiglieri, un
ragazzo ed una ragazza. I candidati
a sindaco per succedere a Danilo
Ciccolessi sono sette: Tommaso
Ottaviani, Agnese Mariangeli,
Giovannni Ceresani, Asja Argalia,
Lorenzo Roscini, Letizia Palombi e Marco Battistoni. I due più
votati andranno al ballottaggio
previsto per il 21 marzo. Le liste
dei consiglieri sono nove: “Noi
per la speranza” con
Lorenzo Roscini, “Vola
alto” con Asja Argalia,
“Giovani per Fabriano”
con Tommaso Ottaviani,
“Fabriano in mano ai
giovani”, “L’alba delle
nuove idee”, “La chiave del Domani” le tre
liste rappresentate da
Agnese Mariangeli, “I
giovani per Fabriano”
con Marco Battistoni,
“Lista Giovanni Ceresani” con Giovanni Ceresani, “Young future” con
Letizia Palombi. Lunedì 3 marzo
nella Sala Giunta del Comune di
Fabriano si è tenuta la conferenza
stampa a cui hanno partecipato i
sette candidati rappresentanti delle
liste, accompagnati dai rispettivi
professori, il sindaco di Fabriano
Giancarlo Sagramola e il sindaco
dei ragazzi in carica Danilo Cicco-
lessi, l'assessore Giovanni Balducci
e il responsabile del settore Servizi
Anagrafici Antonio Spinelli. Il
sindaco Sagramola ha salutato l'assemblea complimentandosi con i
ragazzi per il loro impegno presente
e quello futuro, e definendo la loro
iniziativa “non una competizione
ma un'esperienza di democrazia,
che consente di affrontare un tema
di crescita importante. Nella Poli-
tica con la 'P' maiuscola
la parola chiave spesso
dimenticata è 'servizio', poiché politica è
mettersi al servizio di
chi si rappresenta e del
bene comune. L'augurio è quello di essere
competitivi, non nemici, di crescere facendo
una bella esperienza”.
Il sindaco dei ragazzi: “State cominciando
qualcosa di grande, andrete a rappresentare i ragazzi di Fabriano,
quello che fate ha un significato
ben preciso. Ricordo che nella
presunzione infantile all'inizio del
mio incarico avevo la pretesa di
fare tanto, quasi che sfuggisse l'obiettivo principale: fare il possibile
per garantire il bene comune dei
giovani. State per cominciare un
cammino bellissimo e impegnativo
che potrà aprirvi anche altre strade
facendovi crescere”.
Ogni gruppo ha presentato le
proprie proposte, dando spazio a
vari campi di interesse comune
come l'ambiente, lo sport, gli
hobby e il tempo libero. Tra le
proposte c'è quella di migliorare
le strutture sportive costruendo
inoltre un campo da pallavolo da
“Noi per la speranza”, predisporre
una discoteca pomeridiana per
ragazzi da “Vola alto”, realizzare
una pista ciclabile ed un percorso
praticabile lungo il corso del fiume
Giano a cielo aperto da “Giovani
per Fabriano”, organizzare delle
“Olimpiadi dei giovani” con tornei
gratuiti per ragazzi dalle liste rappresentate da Agnese Mariangeli,
l'apertura di una Sala Giochi da “I
giovani per Fabriano”, adibire la
vecchia piscina a centro di ritrovo
da “Young Future”.
Il fantastico mondo di De Nardo Le pensionate Cisl
all'appuntamento di fabricamenti festeggiano la donna
Sabato 8 febbraio si è svolto un
altro INTERNO.giorno per l’associazione fabricamenti. Il team
dell’associazione pensa, condivide
ed agisce continuamente. L’appuntamento INTERNO.giorno è
un’iniziativa che prevede incontri
ospitati ogni volta in una casa
diversa: in questo modo si svela
il cuore pulsante delle passioni
vissute all’interno di abitazioni
private promuovendo quindi la
cultura dell’accoglienza
e sviluppando una nuova
dimensione attrattiva per
una città in cambiamento. Si aprono i confini
delle mura domestiche,
non solo fisicamente ma
anche metaforicamente
attraverso percorsi di
scambio ed approfondimento “intimo”. Ogni
volta si viene catapultati
nello spazio del quotidiano attraverso l’arte,
la musica, la letteratura
e tante altre passioni.
Un viaggio dunque in
varie case, in cui in ogni
stazione c’è un ospite, del calore
umano, sentimenti e storie da condividere, alla ricerca del coinvolgimento emotivo dei partecipanti.
L’ospitalità è la modalità con cui
si relazionano gli individui che
con gesti “rituali” come la stretta
di mano, l’abbraccio dell’ospite,
l’offrire una tazza di tè offrono
se stessi. Il successo dello scorso
sabato è dovuto ad un binomio
particolare: realtà-fantasia.
La casa di una persona che lavora nel mondo dei bambini e che
respira a pieni polmoni creatività
ha ospitato lo scrittore Massimo
De Nardo che ha presentato la
collana di libri di cui è direttore:
“Il Quadeno quadrone” che comprende “Che mestieri fantastici”,
“Il topo sognatore e altri animali
di paese” e “Pupa” pubblicati
dalla casa editrice Rrose Sèlavy.
Massimo de Nardo ha costruito la
sua vita sulle passioni, l’arte, la
scrittura e il teatro: l’uomo è fatto
06 fabriano.indd 2
di anima, di cuore, di passione
e de Nardo come un bambino si
sente libero di esprimersi; con uno
spirito fanciullesco infatti osa e
sfida il “mondo degli adulti” fatto
di costrizioni morali che soffocano
l’anima, la vera essenza della vita.
Un elemento chiave dell’INTERNO.giorno è la stretta relazione tra
la casa che ospita l’evento e l’ospite
“d’onore”: di solito il proprietario
della casa condivide con l’ospite
una qualche passione o uno stile
di vita e per osmosi questa condivisione contagia anche gli altri partecipanti che esternano emozioni,
sensazioni, pensieri, pareri davanti
una tazza di tè in un’atmosfera
rilassante e familiare. L’antico e
sacro valore dell’accoglienza
rompe infatti ogni barriera tra le
persone che si sentono libere e stimolate per un confronto. I tre libri
presentati da Massimo De Nardo
sono ricchi di immagini e frutto di
una straordinaria collaborazione
tra De Nardo e vari artisti e scrittori come Tullio Pericoli, Stefano
Bartezzaghi, Adrian Bravi, Fulvia
Zampa, Loredana Lipperini, Paolo
d’Altan, Lidia Ravera, Simone
Massi e Franco Arminio. De Nardo
è anche responsabile della rivista
Rrose (periodico sulla creatività).
Fabricamenti dimostra con questo
esperimento la grande qualità di saper portare dentro le case l’arte, la
cultura e tutto ciò che sembra così
lontano dalla vita di tutti i giorni
ma che in realtà è l’unica risorsa
e l’unico modo per poter curare
questo mondo corrotto, ignorante e
malvagio. De Nardo ha raccontato
la storia della casa editrice Rrose
Sélavy, introducendo il mondo
dell’editoria e tutti gli ostacoli che
è costretto ad affrontare in questo
periodo di crisi e soprattutto ha
spiegato il perché della stesura
di questi libri così “fantastici” e
favolistici, ma allo
stesso tempo reali.
La creatività degli
autori vede esseri
straordinari ed animali protagonisti di
storie per ragazzi,
utili però anche e
soprattutto per gli
adulti perché insegnano a vivere una
vita genuina distaccata dall’inquinamento
morale della nostra
quotidianità. Le illustrazioni presenti nei
libri sono dei veri capolavori; i tanti colori
accendono passioni e sentimenti
del lettore che viene in questo
modo aiutato nell’immaginazione
delle storie; insomma, le parole e
le immagini lavorano in perfetta
sintonia per colpire il lettore e
per farlo evadere dal mondo reale
proprio come i bambini giocando
fantasticano sulla propria vita.
E’ un procedimento non banale,
anzi, fondamentale per l’adulto
che, immaginando situazioni non
reali, vive passioni pure e respira
l’essenzialità di sentimenti. Fabricamenti con la sua azione culturale
dà l’occasione ad ogni persona di
esprimersi e di conoscere sempre
nuove realtà culturali viaggiando
con la mente tra libri, arte, musica
e divertimento. Valorizza inoltre
il territorio fabrianese attraverso
i suoi cittadini che, ritrovandosi
all’insegna della condivisione, si
sentono parte di una stessa realtà
culturale e sociale.
Domenica 9 marzo le Pensionate del Coordinamento Donne della Cisl
celebreranno la tradizionale Festa della Donna con una visita alla città di
Genga ed al suo museo, la partecipazione alla S. Messa della Parrocchia, un
pranzo fra amici a San Vittore ed una bella giornata in allegria. L’Azione
ha già dato comunicazione di tale evento la scorsa settimana, ora ci fa
piacere rendere noto che, come per il passato, l’allegro appuntamento ha
anche una visione che si allarga ai bisogni altrui. Per il passato abbiamo
collaborato con l’Iscos della Cisl per la realizzazione di alcuni progetti in
Tanzania, lo scorso anno la nostra beneficenza è stata devoluta alla Casa
Madonna della Rosa che tanto bene fa per i bisogni di Fabriano. Per il
nuovo anno il ricavato della nostra raccolta sarà devoluto al Movimento
della Vita ed al Centro Aiuto alla Vita di Fabriano. Nell’obiettivo di difendere la vita fin dall’inizio e di aiutare le future mamme, in occasione
della festa, ci dedicheremo anche alla raccolta di firme, già in atto in
città, tendente ad evitare la minacciata chiusura del reparto di Ostetricia
e Ginecologia del nostro ospedale.
Punto Nascite a rischio:
l'impegno dell'Area Vasta 2
Con riferimento alla problematica del punto nascita dell’Ospedale
Profili di Fabriano, la direzione dell’Area Vasta n. 2 rassicura la
cittadinanza circa la piena volontà della Regione di scongiurare la
chiusura del Punto Nascita locale.
Quello dei Punti Nascita al di sotto dei 1000 parti annuali è una
problematica che riguarda tutto il territorio nazionale: tale parametro è infatti stabilito
dalle normative del Parlamento nazionale.
Per quanto riguarda però l’Area Vasta 2, e in particolare l’Ospedale di Fabriano, tutti gli
addetti ai lavori non stanno attendendo passivamente l’evoluzione della vicenda.
Questa direzione infatti, in accordo con l’Asur e la Regione Marche, sta già esaminando
progetti finalizzati all’aumento dei parti, facendo in modo che il polo venga reso attrattivo
per tutte quelle donne che ne hanno necessità, recuperando le puerpere che attualmente
si rivolgono ad altre strutture ed ampliando il bacino di utenza.
Insomma, pur in presenza di vincoli nazionali, l’Area Vasta 2 intende considerare ogni
possibilità in proposito che, utilizzando tutte le potenzialità del suo territorio, possa
garantire un servizio di eccellenza così tanto importante per la collettività, soprattutto in
un’area montana caratterizzata dalla difficoltà dei collegamenti.
In tal senso si fa appello ai parlamentari perché ci siano iniziative che considerino le
peculiarità di territori molto vasti e popolati e puntino quindi ad allentare la rigidità della
normativa nazionale.
Francesca Agostinelli
05/03/14 11.09
7
>FABRIANO<
L'Azione 8 MARZO 2014
"Su quel volo c'ero anch'io"
La fabrianese Giulia Gagliardini sull'aereo dirottato in Svizzera
di ELISA PALLOTTA
M
omenti di panico
per i 193 passeggeri
(139 gli italiani, tra
cui Giulia Gagliardini
di Fabriano) sul volo dell’Ethiopian
Airlines, da Addis Abeba a Roma.
Ma per fortuna tutto si è risolto al
meglio. Il copilota, etiope, rivendicava il diritto di asilo in Svizzera
poiché nel suo Paese si sentiva
minacciato. Dopo aver preso il
controllo dell’aereo, approfittando
del fatto che il pilota fosse andato
in bagno, avrebbe annunciato di far
schiantare il velivolo se il comandante non avesse smesso di tentare
di entrare in cabina. Le turbolenze
sono iniziate verso la mezzanotte,
ora italiana. In seguito, l’aereo ha
girato più volte sopra Ginevra perdendo quota e seminando il panico
fra i passeggeri. Atterrato, le teste di
cuoio svizzere sono salite a bordo.
I passeggeri, accolti dalle autorità
dell’aeroporto ginevrino, hanno
ricevuto assistenza immediata per
poi essere rinviati chi a Milano in
bus, chi con un altro volo a Fiumicino. Il copilota è stato arrestato
mentre tentava la fuga calandosi
dal finestrino del cockpit. Identificato dal governo etiope, il 31enne
era da cinque anni dipendente
della compagnia, senza precedenti
penali. “Un gesto senza ragione”,
afferma il Ministro dell’informazione etiope, Redwan Hussein. Giulia
Gagliardini, 36enne fabrianese, si
trovava proprio sull’aereo dirottato a Ginevra da Addis Abeba per
un viaggio. “Lavoro con l’Unicef
nella Repubblica Democratica del
Congo e mi occupo di questioni
inerenti alle condizioni igieniche e
idriche. Ho un contratto di lavoro di
un anno e stavo tornando in Italia.
Noi viaggiatori non sapevamo nulla
di cosa stesse accadendo. A un’ora
dal decollo, l’aereo ha cominciato
ad avere turbolenze e sono scese
le mascherine con l’ossigeno. Così
abbiamo pensato ad un guasto, ma
avevamo qualche dubbio, dato che
l’equipaggio non ci aveva detto
Giulia
Gagliardini
niente. Quando poi abbiamo realizzato che l’aereo aveva superato
Roma, la destinazione del volo, c’è
stata forte preoccupazione. C’era
chi diceva che avremmo dovuto
compiere un atterraggio d’emergen-
za e che Roma non fosse attrezzata,
cosa che sembrava un po’ strana.
Le ipotesi, però, ci vennero in
mente tutte. C’erano vari gruppi,
chi leggeva la Bibbia o il Corano,
chi pregava o piangeva”. Continua
Giulia nel suo racconto: “Per fortuna l’equipaggio ha avuto il buon
senso di non dire nulla su come
stessero realmente i fatti, altrimenti
la situazione sarebbe degenerata.
Alcuni, però, erano arrabbiati con
il personale per la mancata informazione, altri andavano a parlare con
il pilota, ma tornavano senza dire
nulla. Ci hanno detto di rimanere
seduti e questo ha scoraggiato il
dialogo. È stato proprio il copilota,
a nostra insaputa il dirottatore, a
dircelo. Si tratta di un bravissimo
pilota, dipendente della Compagnia
Ethiopian Airlines da 5 anni, e non
si spiega con precisione il perché
del suo gesto. Ha affermato di voler
chiedere asilo politico alla Svizzera.
A posteriori credo che l’equipaggio
abbia fatto un ottimo lavoro, anche
considerata la pressione che avevano dalla parte di noi passeggeri e dal
fronte del dirottatore. La paura c’è
stata, ma in questo caso ho dovuto
fare come quando si cade da cavallo, cioè rialzarmi subito. Infatti ho
preso un aereo poco dopo”.
Murayo: la favola di una speciale ragazza somala
Siamo in Somalia, anno 1994. Murayo, una
bambina gravemente malata, viene lasciata in
un ospedale militare italiano per essere curata.
Il padre va a visitarla una volta e poi fa perdere le sue tracce, sembra sparire. La piccola
diventa la mascotte dell’accampamento fino
al momento del ritiro del contingente. Ad un
certo punto purtroppo, parte l’ordine per il
trasferimento all’orfanotrofio di Mogadiscio;
il militare che avrebbe dovuto accompagnarla
non se la sente di abbandonarla, non vuole
assolutamente, le si è affezionato e decide di
portarla con sé nel suo Paese. Murayo arriva
in Sicilia e diventa il fulcro di una nuova famiglia. Una famiglia adottiva che non le lesinerà
nulla di tutto ciò che sono i sentimenti veri e
l’amore. La bimba, dal canto suo, è convinta
di aver perso tutti i suoi cari e la Somalia
resta per lei solo una immagine lontana, un
ricordo triste. Fino a quando, quattordici anni
dopo, una puntata della trasmissione Chi l’ha
visto? scompagina completamente i piani, i
destini e accade l’inimmaginabile, come nei
sogni: Murayo riconosce suo padre in un
campo di rifugiati in Kenya. ll vero padre
di Murayo non si è dato mai pace. Non ha
dormito per anni, con il pensiero ossessivo
rivolto alla bimba. L’ha cercata ogni giorno e
lo ha fatto per vent’anni. Un colpo di fortuna
e due ricercatrici inglesi, conducendo una
ricerca proprio a Dadaab, dove vi risiedono
circa 500.000 profughi somali. Apprendono
la storia di questo padre distrutto e scrivono
al programma tv italiano Chi l’ha visto?,
riuscendo a trovare Murayo. Laura Boldrini,
oggi Presidente della Camera, ma sino a poco
tempo fa portavoce dell’Alto Commissariato
delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr),
viene chiamata da Federica Sciarelli, in
07 fabriano.indd 2
Ha raccontato la sua vicenda agli studenti
trasmissione. Sarà il trampolino di lancio
che farà scattare una complessa operazione
che si occuperà di accompagnare Murayo in
Africa. Il via ad un nuovo giorno. Ma questa
bellissima storia a lieto fine merita di essere
letta personalmente, acquistando il libro scritto dalla Boldrini, sulla vicenda: “Soltanto le
montagne non si incontrano mai”. I proventi
andranno per la causa del campo di Dadaab,
in Kenya. un campo profughi grande tre
volte la città di Firenze, come dalle parole
di Murayo. E’ su questa base e grazie ad un
incontro casuale, a Perugia, dell’insegnante
Maria Addolorata Gianfreda dell’Itis Merloni
con la ragazza (studia Scienze dell’Alimentazione), che nasce la prorompente voglia di
ospitarla per una giornata dedicata alla sua
storia. Così, sabato 22 febbraio, presso la
multisala Movieland, esempio di efficienza
e professionalità, si è tenuto un convegno,
alla presenza delle classi IV, V,
dell’Itis Merloni e Ipsia Miliani,
con rappresentanze del biennio.
Già dal suo arrivo, Murayo ci
colpisce con il suo sguardo dolce
e penetrante, condito da una vitalità solare contagiosa. Due occhi
nerissimi e mobili che “nascondono” una grande intelligenza
e la disponibilità a sorridere e
dialogare con tutti gli studenti, in
un clima di massima educazione
e simpatia. Sono i redattori del
giornale dell’Istituto “Mercurius Il Messaggero degli Dei”,
parole, ma spenderle soprattutto verso Murayo: “Una ragazza splendida, unica, rimarrà
dentro il mio cuore, una persona che ha dato
un esempio e che spero potrà essere di nuovo
nostra ospite, ormai è della famiglia”. Ha
poi voluto ringraziare tutti quelli che hanno
potuto rendere realizzabile questa iniziativa
e che hanno lavorato dietro le quinte, come
sempre accade in questi contesti. Un grazie
particolare ai tecnici di laboratorio. Uno
splendido mazzo di fiori, consegnato dalle
ragazze del giornale, accompagnato da un
pacco di pregiata carta a mano e filigrane,
creato nei nostri laboratori del corso Grafica
e Comunicazione opzione Carta, ha chiuso la
mattinata, tra foto ricordo e scambi di numeri
telefonici. Davvero una mattinata all’insegna
di un raggio di sole portato da Murayo, una
ragazza speciale.
collaboratori dell’iniziativa, che
avranno l’onore di fare la sua
conoscenza per primi, in quanto,
c’è l’accordo per una piccola intervista in esclusiva. Poi iniziano
ad arrivare le classi, i docenti
e la sala 3 si popola di giovani
desiderosi di vedere ed ascoltare
l’ospite. Sulle romantiche note
di un pianista islandese e la cornice di una slide della famiglia
di Murayo, i genitori adottivi, il
papà biologico e una sorella di lei
che le assomiglia come due gocce
di acqua, si apre la giornata. Il
dirigente scolastico, motore della
Marco Galli
manifestazione, dopo parole sincere e profonde di stima verso la giovane somala, si è
prodigato in un accorato appello agli studenti
per sensibilizzarli allo studio, alla continua
ricerca dei valori della vita, all’educazione
come prima legge non scritta, all’altuismo,
perché non tutti nascono con un destino felice. Murayo, emozionata ma determinata allo
stesso tempo, è entrata direttamente nel vivo
raccontando la sua storia, le situazioni tristi,
le ansie, i dubbi, le aspettative, l’abbraccio
con la famiglia in Africa, l’incredulità, l’esplosione di gioia, la riconoscenza per la vita
verso la dott.ssa Boldrini, come la chiama lei.
Sono stati momenti forti che hanno costretUn primo piano della ragazza somala Murayo
to molti della platea ad asciugarsi lacrime
di commozione
e reprimere un
istintivo desiderio di abbraccio protettivo.
Il tutto mentre
Nell'elegante cornice dei saloni del Marchese del Grillo si è tenuta la cerimonia delle
lo sfondo si rinCandele, appuntamento annuale organizzato dalla Federazione Donne Arti Professioni
novava con due
e Affari. La manifestazione simboleggia la condivisione di intenti che la Federazione
Internazionale ha in tutti gli stati e i continenti in cui è presente nel mondo: “Tante luci
foto simbolo:
ma un solo obiettivo – ha dichiarato la presidente Fidapa di Fabriano, Roberta Cristalli
l’arrivo in Italia
- l’obiettivo condiviso è mettere a disposizione le proprie professionalità per essere
della bambina in
una risorsa per la società”. Ospite della serata la presidente del Distretto Centro, Maria
braccio al miliDonatella Aiello, che ha presentato un importante progetto nazionale di start up per nuove
tare adottivo ed
aziende al femminile, a cui verrà dato supporto economico e formativo per l’avviamento.
il giorno della
Il bando sarà reso noto con una specifica conferenza stampa. La nutrita presenza delle
laurea con la fasocie Fidapa e l’ingresso di nuovi elementi di spicco, fa di questa associazione una
miglia siciliarealtà al femminile molto impegnata nel territorio, con numerosi programmi futuri e
na. La prof.ssa
tante iniziative al suo attivo.
Gianfreda ha voDaniele Gattucci
luto dire poche
Fidapa: start up per aziende rosa
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8
>FABRIANO<
L'Azione 8 MARZO 2014
Il Giano si può... scoprire
Moscè del Comitato: "Il parere dell'Autorità di Bacino non è vincolante"
di FERRUCCIO COCCO
“N
ulla in contrario
alla completa scopertura del Giano”. Con questa
dichiarazione dei funzionari facenti
capo all’Autorità di Bacino, si
aprono nuovi ed interessanti scenari in merito alla riapertura del
fiume cittadino. In realtà l’Autorità
di Bacino non ha mai detto un
categorico “no” e (contrariamente
a quanto era stato sostenuto da
alcuni) il suo parere non è nemmeno vincolante nella fattispecie
della Legge 61/97 in cui è inserito
il piano di recupero del Giano.
E’ quanto emerso dall’incontro
tra alcuni esponenti del comitato
“Alla scoperta del Giano” e alcuni
funzionari dell’Autorità di Bacino
avvenuto ad Ancona il 21 febbraio
scorso.
“E’ stata premiata la nostra testardaggine di voler andare a fondo
della questione – commenta Fabrizio Moscè del Comitato stesso – La
Soprintendenza prima e l’Autorità
di Bacino ora ci hanno confermato
che da parte loro
non esiste nessuna
preclusione alla riapertura completa
del fiume Giano nel
tratto urbano”.
“L’impressione che
abbiamo ricavato
dall’incontro con i
tecnici è estremamente positiva – aggiunge Aldo Pesetti,
altro esponente di
punta del Comitato – L’Autorità di
bacino sembrava
essere un ostacolo
insormontabile, ma
abbiamo scoperto
dalla viva voce degli
stessi referenti regionali che si tratta
di un parere assolutamente non vincolante. Tutti coloro che abbiamo
interpellato sembrano essere concordi che una soluzione che porti
alla completa e definitiva riapertura
del Giano, in piena sicurezza, può
essere trovata. Non possiamo che
esserne soddisfatti”.
“A questo punto la questione è
soltanto politica – riprende Moscè
- E da questo punto di vista mi
sembra che, adesso, molti esponenti dell’attuale maggioranza
siano disponibili a voler riprendere in considerazione la possibile
riapertura del fiume”. Aggiunge
Pesetti: “Lo stesso
sindaco Giancarlo Sagramola e gli
assessori Alianello,
Balducci e Paglialunga, con cui ci
siamo confrontati
negli scorsi giorni,
ci sono apparsi più
che possibilisti”.
Nel frattempo,
però, i lavori sono
stati assegnati e il
cantiere è già operativo: quali strade
potrebbero essere
percorse in questo momento? “Il
Comune potrebbe convocare una
nuova Conferenza
dei Servizi per rivedere quanto espresso nel 2004 e
trovare soluzioni alternative per le
necessarie vie di fuga previste dal
progetto”, dicono dal Comitato. In
tal senso, l’Autorità di Bacino si è
detta disponibile ad un confronto
con l’amministrazione comunale
per fornire il necessario supporto,
per quanto di competenza, non
avendo nulla in contrario alla
“scopertura” del Giano. “Anzi –
aggiunge Moscè – i geologi stessi
ne auspicherebbero la riapertura,
che consentirebbe una migliore
ispezione e controllo del corso
d’acqua”.
Ciò a cui il Comitato punta è una
variante in corso d’opera al progetto, nel rispetto della normativa
vigente. Presto si saprà se il Giano
potrà rivedere completamente la
luce oppure no.
Ente operante
sugli ambiti
idrografici
L'Autorità di Bacino delle Marche è
l'ente che assicura la difesa del suolo, il
risanamento delle acque, la fruizione e la
gestione del patrimonio idrico per gli usi
di razionale sviluppo economico-sociale,
la tutela degli aspetti ambientali connessi. Per maggiori informazioni www.
autoritabacino.marche.it.
Si rischia di perdere anche la Polizia Ferroviaria
Si ventila la chiusura della sede della Polizia
Ferroviaria (Polfer) di Fabriano, per scongiurare la quale la città ha già detto la sua. Il caso
è approdato dapprima in Consiglio comunale,
in quanto il presidente Giuseppe Pariano ha
depositato un ordine del giorno da inviare ai
vertici nazionali del ministero dell’Interno.
“Non posso che esprimere la mia preoccupazione per le ricadute negative, in termini di
sicurezza, che tale decisione produrrà su chi
utilizza il servizio ferroviario per muoversi.
Personalmente non credo che ragioni economiche possano e debbano compromettere
la sicurezza dei cittadini”. Nell’ordine del
giorno presentato il 25 febbraio, premessa la
diffusione di notizie propagate sugli organi di
stampa riguardo possibili chiusure definitive
da parte del ministero dell’Interno di centinaia di Uffici di Polizia su tutto il territorio
nazionale, e il sindaco e la Giunta comunale
si sono impegnati nelle sedi opportune per
impedire la chiusura del Punto Polfer cittadino e a comunicare tale richiesta ai vertici
del ministero dell’Interno. Di rimando,
mercoledì 26 febbraio, il sindaco Giancarlo
Sagramola, l’assessore Giovanni Balducci
ed il sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli
hanno incontrato il Sindacato Autonomo di
Polizia (Sap), il Sindacato Italiano dei Lavoratori della Polizia di Stato (Siulp) ed alcuni
rappresentati della Polizia Ferroviaria (foto)
per ascoltare la loro voce in merito all’ipotesi
di chiusura nell’ambito delle operazioni di
spending review previste dal ministero. Nelle
Marche verrebbero chiusi, oltre al Punto
Polfer di Fabriano, il commissariato di Osimo, la sede Polfer di Falconara e la squadra
nautica, rientrando in un piano di revisione
delle spese, per cui il personale localizzato
nelle stazioni destinate alla chiusura verrebbe
reindirizzato altrove. La Polizia Ferroviaria,
che nella sede di Fabriano vede operare 13
agenti, è l’unico reparto di polizia ad operare nelle stazioni e lungo la rete ferroviaria
interna. I suoi compiti sono principalmente
quello di garantire la sicurezza nelle stazioni
ferroviarie ed a bordo dei treni; investigare
su tutti i reati che avvengono in ambito ferroviario, con apposite squadre investigative
ed effettua la scorta a treni viaggiatori e
treni tifosi. Nell’ambito del nostro territorio
il compito della Polfer è particolarmente
importante in quanto si espande non solo
nel territorio anconetano, ma anche lungo
08 fabriano.indd 2
le tratte umbre e del maceratese garantendo
la sicurezza in ben 28 stazioni che sono
comprese nelle tratte ferroviarie FabrianoPergola, Fabriano-Civitanova e la via romana
(Fabriano-Ancona, Fabriano-Terni) e due
sottostazioni. “Chiudere il punto Polfer a
Fabriano”, sostengono con forza gli agenti,
“significa mettere a rischio la sicurezza dei
treni e delle stazioni, luoghi in cui le attività
criminose sono ancora molto frequenti e
non assicurare più sicurezza ai viaggiatori.
Infatti, con la chiusura della sede fabrianese,
non sarà più possibile garantire le scorte in
quei treni ed in quelle tratte considerate a
rischio proprio per l’alta incidenza di attività
illegali e criminose”. La scelta della chiusura
non è stata per nulla condivisa dai sindacati
stessi. Il sindaco Sagramola, condividendo
in pieno le preoccupazioni degli agenti e
facendosi promotore della difesa del punto
Polfer di Fabriano, ha già avuto un colloquio
telefonico con il Prefetto e con il Questore e
sta chiedendo un incontro al Ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Faremo tutto quello
che è nelle nostre possibilità per scongiurare
la chiusura della sede Polfer di Fabriano ed
in primo luogo ci coordineremo con tutti gli
altri sindaci dei Comuni del territorio contro
questa decisione le cui ricadute negative in
termini di sicurezza sarebbero devastanti in
un territorio che sta già affrontando difficoltà
sociali ed economiche che incidono inevitabilmente anche nell’ambito dell’ordine
pubblico. Non ci si può riempire la bocca
di parole come decentramento, poi decidere
tutto nelle stanze a Roma”. Continua Sagramola: “Credo sia doverosa una forma di
tutela ai passeggeri che viaggiano, magari da
soli, sul treno. Non è corretto sguarnire il territorio di una componente funzionale, come
in questo caso la sicurezza ferroviaria. Fare
ciò significherebbe diminuire il controllo
della criminalità, per la quale invece occorre
aumentare l’attenzione. Inoltre comporterebbe maggiore vulnerabilità di una vasta
tratta ferroviaria al formarsi di ricettacoli
di elementi sgradevoli. E’ appurato che la
diminuzione delle forze dell’ordine porti ad
un aumento di criminalità”.
Carabinieri denunciano due giovani per guida in stato di
ebrezza, uno per alcool, l’altro per sostanze stupefacenti.
Inoltre sono state sospese le loro patenti.
~ CHE SUCCEDE AI LIMONI?
Nei supermercati sono in vendita limoni ingabbiati
in reti con un’etichetta ove è riportato, tra l’altro
“Limoni trattati con Imazalil e E 904” e: “Buccia non
commestibile” o “Buccia non edibile”; ossia: bucce
non mangiabili, quindi chi li acquista deve buttare via la
buccia e mangiare la polpa. Sorpresi, abbiamo chiesto
lumi, ma nessuno ci ha dato risposte esaurienti.
A piante e ortaggi vengono dati antiparassitari i
quali rendono i prodotti non commestibili, ma poi i
medicamenti svaniscono ed i frutti ridiventano mangiabili. Anche lo“scatolame” viene curato, ma i cibi lì
contenuti si possono consumare da subito fin da un
certo tempo, poi non più. Ora, invece, in tanti limoni
i trattamenti chimici sono pericolosi perennemente.
Saranno pericoli limitati, ma se non c’erano era meglio,
e, forse ci sbagliamo, ma ci sembra una pubblicità non
positiva perché l’acquirente difficilmente li compererà
visto che del limone la parte più usata è proprio la
buccia per aperitivi, thè, grattata nei dolci.
Ma non c’è un antiparassitario temporaneo? E cosa
rischia chi ha consumato, o consuma, la buccia
“medicata”?
Le parole in etichetta, anche rare - come “edibile” non bastano visto che non tutti le leggono come gli
anziani o quelli sicuri che le vivande poste in vendita
sono controllate e quindi sicuramente sane.
Altre domande ci premono: perché i limoni sfusi,
cioè ammucchiati, non portano scritte? Sono “buoni”, o sono pericolosi anche loro? Desidereremmo
chiarimenti.
Elisa Pallotta
BREVI DA FABRIANO
~ CHIEDEVANO SOLDI
A NOME DEL SACERDOTE
Melano, 20 febbraio. Tramite posta elettronica, ignoti
chiedevano denaro a nome del parroco di Melano, don
Andrea Simone. Le richieste a suo nome provenienti
da Liverpool e di 1.000 euro ognuna, sono state circa
10.000, ma il sacerdote non sapeva nulla, perché gli
avevano rubato l’identità elettronica. Indagini della
Polizia Postale.
~ CLEMENTI: INSULTATO,
PERDONA E TORNERÀ
Verona, giorni fa. Morgan Clementi titolare dell’azienda che produce forni, trovandosi lassù per la fiera
“Progetto fuoco” va a cena in un ristorante con sei
collaboratori. Ma a fine pasto, nello scontrino oltre
il conto trova scritto un insulto: “str…”.. Chiede
spiegazioni e riceve le scuse dal gestore del locale
e dai dipendenti: era una goliardata. Quindi tutti si
rasserenano e Clementi promette al ristoratore che
tornerà. Complimenti al fabrianese Morgan, che
offeso, ha signorilmente perdonato.
~ AVEVA 10 CONIGLI RUBATI
Genga, 22 febbraio. Un 32enne del luogo aveva
in cortile 10 conigli vivi rubati giorni prima ad un
allevatore gengarino ed i Carabinieri lo denunciano
per ricettazione.
~ SOSPESA LA PATENTE A 2 EBBRI
Fabriano, 21-23 febbraio. In un controllo stradale i
~ DROGA: SEGNALATI 4 FUMATORI
Fabriano, giorni fa. Quattro giovani, due del luogo, due di
Sassoferrato avevano, in totale- 30 grammi di hashish
e cocaina e venivano segnalati dai Carabinieri per uso
di sostanze stupefacenti.
~ ARRESTATO FABRIANESE CON DROGA
Porto Civitanova, 22 febbraio. Un fabrianese 24enne
viene arrestato con altri due uomini perché avevano 400
grammi di anfetamine e 40 grammi di hashish e marijuana.
~ AVEVA MEZZO CHILO DI MARIJUANA
27 febbraio. Arrestato dai Carabinieri un giovane
clandestino della Nigeria mentre stava cedendo 15
grammi di marijuana a 4 giovani, 2 dei quali minori (2
di Fabriano, 2 di Jesi). In casa l’uomo aveva altri 500
grammi della stessa droga e 2.000 euro frutto dello
spaccio in un giorno.
~ CANNA FUMARIA SI INCENDIA
Rucce, 24 febbraio ore 10. Prende fuoco la canna fumaria
in un’abitazione che i VdF spengono in breve.
Ma dal tetto usciva del fumo, quindi tolti dei coppi si
notava che la “nebbia scura” era prodotta da due travetti
in legno situati attorno al “furnaiolo” ed anche questi
venivano spenti. La canna fumaria veniva ripulita; invece
per riparare il tetto occorre che il proprietario chieda
l’opera di un muratore.
Porthos
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L'Azione 8 MARZO 2014
>FABRIANO<
9
Centro, ma quante criticità!
Niente piano del traffico, si perdono parcheggi, aumenta l'inquinamento
di JACOPO DEL PIO
L’
Associazione per la Valorizzazione e la Tutela
del centro storico porta
sotto i riflettori ancora
una volta la questione relativa ai
problemi del piano del traffico.
Afferma il presidente Oliviero Burattini, che il Comune così come
applica altre norme del Codice
della Strada, altrettanto dovrebbe
applicare quella norma del Codice stradale, l’art.34, che prevede
l’introduzione del Piano Urbano
del Traffico.
Il Comune ha approvato nel 2008
un piano strategico che prevede tra
l’altro anche linee generali sulla
mobilità, ma ad oggi non è stato
ancora attuato. Relativamente alle
centraline di rilevamento dell’inquinamento dell’aria, fa sapere un altro
esponente dell'associazione, Domenico Minelli, che esse sono state
in funzione per sette-otto mesi, ma
senza che i dati rilevati venissero
resi di dominio pubblico. Quindi dai
risultati emersi dai tabulati, a parte
il mese di gennaio (avente cinque
sforamenti dei limiti consentiti) non
si è saputo più niente fino a luglio.
Poi col passaggio della competenza
del rilevamento, dalla Provincia alla
Regione (periodo aprile-maggio
2013), tali dati sono venuti alla luce.
Il segretario dell’Associazione ha
presentato un esposto alla Procura
della Repubblica, per mancanza
di tutela della salute pubblica, in
quanto il sindaco ha permesso che
i dati non si conoscessero per lungo
tempo e quindi con il rischio che
l’aria respirata per tutti quei mesi
fosse inquinata oltre i limiti consentiti ed egli stesso non ha fatto nulla
per ottenere i dati effettivi. Ora la
centralina di viale Moccia è stata
rimessa a nuovo, con i macchinari
stavolta regolarmente funzionanti.
Continua il presidente dell’Associazione Centro storico, Burattini: “La
normativa sulla salute e la sicurezza
dei lavoratori, in presenza di inquinanti cancerogeni, pur ponendo
dei valori limite, impone l’eliminazione alla fonte di tali sostanze,
compatibilmente con le tecnologie
del momento. Questo perché attual-
mente non è nota una soglia minima
di esposizione agli inquinanti che
provocano tumori, al di sotto della
quale non esista un rischio. Questo
principio di tutela dagli inquinanti
cancerogeni, perché non dovrebbe
essere applicato anche per l’inquinamento atmosferico da polveri
sottili (definiti dallo Iarc “agenti
cancerogeni” di primo livello) e
dal benzene? Perché ci si nasconde
dietro ai 50 microgrammi al metro
cubo, quando l’Organizzazione
mondiale della Sanità consiglia un
piazza Quintino Sella, via Balbo,
via Gioberti e via Mamiani, dalle
9 alle 19 della sera.
Così sia per gli abitanti che per i
negozianti, in queste vie, non ci
sono più parcheggi. In ogni caso
se non si vogliono migliorare le
condizioni degli abitanti del centro
storico, non si debbono neanche
peggiorare. Chi abita in centro non
può sopportare che il sabato mattina, le stesse auto girano due-tre
volte per cercare parcheggio. Non
sarebbe meglio creare un servizio di
limite di 20 microgrammi per le
PM 10 e 10 microgrammi per le
PM 2,5? Perché si agisce solo in
presenza di un’emergenza?”.
Asserisce poi Domenico Minelli
che il tabellone che misurava le
polveri sottili nel Piazzale Matteotti
non è più operativo da tempo. Con i
tempi che corrono, non si possono
più improvvisare soluzioni come è
stato fatto finora. La programmazione è necessaria e va fatta in base alle
normative ed alla vita delle persone.
Col sistema attuale si sperperano le
risorse ed è inammissibile, visti i
tempi che corrono.
Prende la parola poi Erminio Piermartini: “Non si può pensare di
vendere Fabriano all’estero come
città creativa o da turismo, se poi ad
esempio il centro storico continua
a morire. Sembra che si faccia in
tutti i modi che la gente del centro storico non abiti lì. Un corpo
senza cuore pulsante, muore. Un
esempio? Qualche tempo fa sono
stati tolti 33 posti parcheggio tra
trasporto urbano con piccoli mezzi
(minipulmini da nove posti) adeguati per le vie del centro storico,
invece di vedere pullman molto più
grandi quasi sempre semivuoti?”.
Il centro dovrebbe essere in gran
parte un quartiere residenziale, in
quanto avendo la struttura urbanistica del tutto particolare, non può
essere messo sullo stesso piano di
un moderno centro commerciale e
quindi non lo si può utilizzare con
le stesse modalità. L’associazione
punta proprio sul piano urbano,
perché proprio studiando la città,
si può vedere come riorganizzarla
favorendo anche il turismo. Chiaramente questo spetta al Comune che
dovrebbe incaricare esperti di fare
questi studi, di sviluppare la città
cercando di farla trovare pronta
per una ripresa. Invece troviamo
una chiusura totale. Negli anni l’unica risposta che abbiamo avuto, è
stata la riapertura del primo tratto
di Corso della Repubblica. L’isola
pedonale invece di essere allargata
I servizi che vanno in... pensione
Si è concluso mercoledì 19 febbraio, presso l’Hotel Janus, il
percorso congressuale della Lega
Spi (Sindacato Pensionati Italiani)
di Fabriano. Al Congresso hanno
partecipato i rappresentanti della
segreteria provinciale e regionale,
i delegati eletti nelle otto assemblee precongressuali della Lega,
distribuite sui territori dei Comune
di Fabriano, Sassoferrato, Serra S.
Quirico-Mergo, Angeli di Rosora e
Cerreto d’Esi. L'incontro ha suscitato interesse e favorito una lettura
critica dei documenti presentati. Ne
è scaturito un dibattito che ha fatto
emergere i diversi modi di vivere la
crisi, ma unanime è stata la richiesta
di una politica nazionale più decisa
e responsabile. La segretaria Mina
Fortunati ha aperto il congresso
con la sua relazione focalizzando
l’attenzione sui problemi del lavoro
e sullo stato del welfare sociale.
09 fabriano.indd 2
Ha analizzato le ragioni della crisi
a livello locale e nazionale evidenziando le conseguenze sui cittadini
e sugli enti locali, costretti, questi
ultimi, ad assumere il ruolo di
esattori più che amministratori del
bene pubblico; aspetto confermato
anche nel saluto del sindaco Giancarlo Sagramola. La visione del cd,
realizzato dal cittadino Domenico
Baldoni di Cabernardi che racconta
la lotta dei minatori per evitare la
chiusura della miniera di zolfo, ha
ricordato l’impegno del Sindacato
con la presenza di Giuseppe Di
Vittorio e la forte e solidale partecipazione della gente, delle donne
di Cabernardi e dei lavoratori delle
Marche a sostegno dei minatori
chiusi per 40 giorni nei pozzi della
miniera, “i sepolti vivi”.
La crisi che stiamo vivendo ha
sostenuto la segretaria, richiede ancora giorni di lotta per la difesa del
lavoro e dei diritti dei lavoratori dei
cittadini, dei pensionati ed ha riba-
è stata ridotta. Afferma ancora Minelli: “Si vuol fare turismo ma, ad
esempio, non c’è un bagno pubblico
funzionante. Anche al parcheggio
di scambio, nei pressi del centro
commerciale, non vi è un bagno
pubblico per i turisti. Per quanto
concerne il bagno localizzato tra
il parcheggione ed i giardini sottostanti la Scuola Agraria, sono già
tre anni che non è più in funzione.
Stessa discorso per i bagni pubblici presenti sotto il loggiato di S.
Francesco. Attualmente gli unici
“funzionanti” sono quelli situati
all’inizio dei giardini “vecchi”
verso la Porta del Piano. Si parlava
di 75mila euro per la manutenzione
dei bagni pubblici, ma tali fondi non
si sa se ci sono o che fine hanno fatto”. Parlando della pavimentazione
del centro storico, perennemente
disastrata dopo ogni rinnovo, c’è
da dire che bisogna trovare una
soluzione se non definitiva, ma che
quanto meno sistemi la cosa per diversi anni. Via Gianbattista Miliani
è stata rifatta cinque volte. Davanti
al bar Storelli ci sono grosse buche
e quel tratto fu rifatto solo un anno
e mezzo fa. Sorge spontanea la
a destinazione.
Relativamente al discorso dei locali
rumorosi del centro storico, il presidente Burattini pone la domanda:
come conciliare il diritto a divertirsi
con quello dei residenti di poter
avere tranquillità in ogni momento
della giornata?
"Soluzioni tecnologiche ci sono,
quindi il Comune dovrebbe ben
regolamentare la materia, dando
prescrizioni e verificare che i limiti
imposti vengano rispettati. Non si
possono concedere le licenze scaricando poi i problemi su chi risiede
nei pressi di tali locali. Le stesse
manifestazioni in centro come le
gare con le moto, dimostrano la
scarsa coerenza tra il tipo di manifestazione ed il luogo in cui si
svolgono e soprattutto dimostra la
totale mancanza di rispetto verso
coloro che vi risiedono. La mentalità di sacrificare gli interessi di
alcuni a favore di altri è sbagliata.
Chiaramente dipende da caso a
caso: se ci sono dei lavori straordinari e necessari, si abbozza. Ma
che tutti i giorni uno debba dormire
con i tappi perchè vi è un locale
con la musica troppo alta, non è
domanda: se questi lavori sono
eseguiti in modo non conforme,
o se si usano materiali non adatti
oppure se c’è qualcos’altro che
non si conosce. Non si dovrebbero
far passare i camion di scarico
oltre un certo peso. Magari con un
punto di smistamento fuori città:
i tir scaricano in un punto e da lì
arrivano i camioncini più piccoli
che prendono la merce e la portano
corretto. Non credo che coloro
che amano questi locali sperano
di vederli sorgere sotto la propria
casa. E’ come per i sostenitori delle
centrali nucleari, volute a gran voce,
purché in una regione che non sia
la propria". L’associazione aspetta
ora un segnale dalle autorità, perché
ogni suggerimento dato, sin dalla
sua nascita, non è mai stato preso
seriamente in considerazione.
dito la necessità di agire unitamente
con le altre confederazioni sindacali. L’intervento del rappresentante
locale della Fnp Franco Vergnetta,
ne ha rafforzato l’importanza. Dopo
il trasferimento delle attività industriali, il fallimento di tante attività
dell’indotto, anche molti servizi
elementari di base, un tempo considerati conquiste per il territorio
montano, sono stati concentrati in
altre città: Agenzia delle Entrate a
Jesi, Tribunale ad Ancona, e non
basta, ha aggiunto la segretaria, il
riassetto della Sanità ci vorrebbe
eliminare anche il servizio ospedaliero del reparto di ostetricia. “Noi
'nonne e nonni Spi', consideriamo
questo, una ennesima violenza sul
corpo della donna, sulla famiglia e
un incivile insulto alla vita che nasce. Non possiamo e non vogliamo
tollerare misure che riducono le
persone a puri calcoli numerici”.
Un momento particolarmente significativo è stato l’intervento del
sindaco junior Danilo Ciccolessi,
che si è dichiarato veramente soddisfatto dell’invito rivoltogli e della
proposta di entrare, come invitato
permanente, nel direttivo della Lega
Spi. La presenza del sindaco junior
è stata resa possibile grazie alla disponibilità del dirigente scolastico
del Liceo Scientifico “Volterra”
prof.ssa Adriana Verdini che ha
assicurato la presenza dello studente accompagnato dalla prof.ssa
Patrizia Sghiatti. L’avvocato Cesira
Carnevali del Gruppo “Artemisia”
ha rivolto parole di apprezzamento
per il lavoro del Coordinamento
donne dello Spi nel mantenere sempre viva l’attenzione sulla donna
e i ruoli che nella società riveste.
Articolato è stato il dibattito arricchito dai contributi del segretario
della CdLT Lino Zingaretti, dalla
responsabile dei servizi Inca e delle
categorie Fiom e Fillea della Cgil,
chiuso con l’intervento di Elio
Cerri della Segreteria regionale
dello Spi. Le operazioni di voto
hanno confermato la nomina della
segretaria generale della Lega Spi
di Fabriano, Mina Fortunati, al suo
primo mandato, ed eletto il nuovo
direttivo.
05/03/14 11.14
10
>FABRIANO<
L'Azione 8 MARZO 2014
Avis avanti contro la crisi
di DANIELE GATTUCCI
“I
mportante avere un numero di donatori attivi
sempre alto”. L’auspicio
è arrivato al termine
dell’assemblea annuale dell’Avis
Fabriano e lo ha formulato il presidente Sebastiano Paglialunga,
dopo aver “ringraziato” donatrici e
donatori, che, pur nella difficoltà di
questo periodo, fanno tanti sacrifici
per effettuare una preziosa donazione”, oltre al presidente provinciale
Avis Fabrizio Discepoli, lo staff
del Centro Trasfusionale, la sua
coordinatrice Paola Corinaldesi (gli
altri medici Enrico Gezzi, Simona
Mulattieri, Stefania Mancinelli) e il
sindaco Giancarlo Sagramola, per
la loro presenza.
“Riconoscenza particolare - sono
ancora parole dell’uomo al vertice
avisino locale - va alla famiglia
Merloni (Ester, Vittorio e Francesco), la Carifac e tutti gli altri che
hanno sostenuto economicamente
la nostra sezione sia con contributi
in sede sia con la destinazione del
5 x mille alla nostra associazione”.
Commosso saluto è andato poi ai
donatori deceduti nel 2013: Antonio Trombetti, Fabio Riccioni,
Paolo Bassani, David Tiberi, Silvano Villani e quelli scomparsi nel
2014: Guerrino Conti e Francesco
Caprari.
Una vita
da social:
tutela
sulla rete
Giuseppe Pariano, presidente
del Consiglio comunale, scrive ai dirigenti scolastici per
sensibilizzarli ad aderire al
progetto “Una Vita da Social:
un viaggio nella rete senza
pericoli”.
Le nuove tecnologie hanno
cambiato le abitudini degli
adolescenti, un nuovo mondo
di cui spesso si sottovalutano
i rischi. Internet è un sistema
di comunicazione che spesso
viene utilizzato dai ragazzi per
l’invio di video e immagini
non di natura legale.
“Sono venuto a conoscenza di
questo progetto - ha affermato
Pariano, - perché genitore
di un bambino che utilizza
internet.
Avendo spesso modo di dialogare con altri genitori, con
i quali condividiamo la preoccupazione del fenomeno
inerente l’uso corretto del
web, ho sentito la necessità di
sensibilizzare i ragazzi.
Ho inviato una mail alla Polizia postale per chiedere se
erano previsti dei corsi specifici per ragazzi e mi sono
visto contattare direttamente
dalla sede nazionale di Roma
per essere informato di questo
progetto che ritengo opportuno
far conoscere. Mi auguro che
le scuole di Fabriano chiedano
di aderire".
10 fabriano.indd 2
Un calo di donazioni, ma tante iniziative
“L’anno 2013 - ha proseguito Paglialunga - segue il trend negativo
dell’anno passato per quanto riguarda le donazioni: 4840 con un calo
di circa 200 unità.
La società cambia – ha spiegato - e
gli spostamenti per motivi di lavoro
o per vacanza, anche in paesi lontani ed esotici, per cui è prevista
la quarantena, sono all’ordine
del giorno. Inoltre cure mediche,
mode come piercing e tatuaggi,
fanno diradare le donazioni dei
nostri associati. Non ultimo, la crisi
industriale ed economica spinge il
datore di lavoro ad essere restio alla
concessione di un permesso per far
effettuare donazioni ed il lavoratore
ad assentarsi dal lavoro per farla. Si
utilizza spesso il sabato o il giorno
di riposo. Attualmente – ha rilevato
ancora - sono circa 300 i donatori
esclusi, a titolo temporaneo, dalla
donazione, per periodi che vanno
dai 60 ai 180 giorni. Il presidente
dell’Avis è entrato ancora più nello
specifico osservando che “attualmente si preferiscono donazioni
di plasma, ma sarà il personale
medico ad avvertirci dell’eventuale
necessità di sangue oltre il normale
standard. Per questo, sarà sempre
importante avere un numero di
donatori attivi alto, che donino con
regolarità per avere la massima disponibilità in caso di emergenza”.
Paglialunga ha poi evidenziato
che “il 2013 è stato il primo per il
nuovo consiglio direttivo e ci sono
stati dei cambiamenti seppure sia
stata mantenuta una certa continuità
con il passato. E’ iniziato con un
riconoscimento da parte del Rotary
a sancire la nostra sezione tra le
più rilevanti e attive della regione
come esempio di efficienza, anche 'invidiato' da molte altre sedi.
Questo è il motivo del desiderio di
non stravolgere una struttura già
Alimenti raccolti
per il market
Si è rivelata un grande successo la giornata della raccolta alimentare: sono
stati infatti raggiunti i 70 quintali di generi di prima necessità da destinare
agli utenti del Fabriano Social Market. Questo il risultato ottenuto, dopo
una giornata di solidarietà intensa che ha visto partecipare con entusiasmo
i cittadini del territorio fabrianese.
“Siamo molto soddisfatti dell’ottima riuscita della giornata della raccolta
alimentare. La giornata di sabato 1 marzo è stata la dimostrazione che
attraverso il lavoro di squadra si riescono a raggiungere risultati incredibili”,
osserva Cristiano Ferro coordinatore del Fabriano Social Market che fa notare anche la forte dimostrazione di solidarietà nei confronti delle famiglie,
presenti all’interno dell’Ambito 10, che stanno affrontando momenti di difficoltà. Nella giornata di sabato, in tutti i supermercati di Fabriano, Cerreto
d’Esi, Sassoferrato e Serra San Quirico i volontari (della San Vincenzo de’
Paoli, della cooperativa Tulipano, Caritas, gruppi Scout ed Azione cattolica) si sono impegnati a fondo nell’aiutare chi avrebbe donato alimenti da
destinare alle famiglie in difficoltà presenti sul territorio dell’Ambito 10.
Sono stati infatti settanta i volontari che durante tutta la giornata di sabato
si sono impegnati in sedici punti vendita del territorio. I settanta quintali di
generi di prima necessità (pasta, farina, olio, omogeneizzati, sughi pronti,
carne in scatola e legumi) saranno destinati agli utenti che attualmente
usufruiscono del Fabriano Social Market e che si andranno ad integrare a
quelli già forniti mensilmente dal Banco Alimentare. “Vorrei ringraziare
tutti i volontari che si sono impegnati duramente per tutta la giornata di
sabato, così come voglio ringraziare tutti i supermercati del territorio che
ci hanno ospitato e supportato durante la giornata della raccolta alimentare - conclude Cristiano Ferro, coordinatore del Fabriano Social Market
- Oltre ai doverosi ringraziamenti, anche vorrei far notare che anche gli
stessi utenti del
social market
si sono impegnati nel offrire qualcosa per
la raccolta alimentare: una
testimonianza
di attenzione e
solidarietà”.
pienamente funzionante. Abbiamo
cercato comunque di adattarci alla
società in evoluzione creando un
nostro sito: www.avisfabriano.it che
consigliamo di visitare, la nostra
realtà è anche presente su facebook:
con 2.200 amici e la creazione del
gruppo Giovani. Il sito serve anche
a dare informazioni al donatore:
così che possa preventivamente
sapere, regole alla mano, se gli
sarà possibile effettuare la donazione, evitando perdite di tempo
al Centro Trasfusionale. Tutto ciò
senza ovviamente trascurare le
varie attività che si facevano già
negli anni scorsi. La gara podistica
ai giardini per i ragazzi delle scuole
medie, con il validissimo sostegno dell’associazione podistica
fabrianese. Abbiamo partecipato a
varie manifestazioni cittadine: la
magnalonga, il raduno vespistico
e la notte degli angeli del volontariato. Con regolarità entriamo nelle
scuole per parlare con i giovani
e quest’anno abbiamo donato 15
borse di studio agli studenti in vari
istituti fabrianesi. Abbiamo inoltre
sostenuto i gruppi sportivi con una
spesa complessiva di euro 8.000”.
Cantamaggio in classe
Proseguendo su di una linea tesa a favorire i rapporti fra la scuola
ed esperienze di confronto con vari aspetti socio-culturali del nostro
territorio, la classe II B della Scuola Secondaria di I° grado “Gentile
da Fabriano” ha dedicato uno spazio rappresentativo delle tradizioni
poetico-musicali popolari. Su iniziativa progettuale del Consiglio di
classe gli alunni, rispetto all’obiettivo di cogliere i nessi fra lo studio
della storia universale di quella locale, hanno approfondito la prassi
coreutica e vernacolare di forme artistiche quali il saltarello ed i testi
improvvisati dai cantori al fine di coglierne, da un lato, gli aspetti
peculiari e, dall’altro, gli elementi potenzialmente raffrontabili con
le tradizioni popolari di altri luoghi e contesti. Ha così avuto luogo,
sabato 15 febbraio alle ore 10.30 presso il teatrino della scuola
“Gentile da Fabriano”, uno spettacolo in cui si sono avvicendati gli
alunni - in veste di ballerini, musicanti, cantori e declamatori - con
i componenti del gruppo del “Cantamaggio Fabrianese”, compagine
impegnata ormai da anni nella doverosa e continua riproposizione del
nostro patrimonio etnico-musicale. Grazie alle competenze plurime
garantite dai vari docenti del Consiglio di classe, alla confortante
ricettività dei ragazzi - spesso assorbiti oltre modo dalla pervasività
degli ambienti digitali – e alla già sperimentata disponibilità del
“Cantamaggio Fabrianese”, le famiglie intervenute hanno potuto
assistere ad un’occasione di conoscenza e di appropriazione delle
nostre radici storiche e culturali.
Emilio Procaccini
Saverio
Spadavecchia
I volontari
all'ingresso
di un supermercato di Fabriano
05/03/14 11.15
L'Azione 8 MARZO 2014
11
>FABRIANO<
Musica vincente
con i Soundsick
N
el panorama artistico
fabrianese continua a
crescere ed ottenere consensi il gruppo musicale
Soundsick, un trio composto da
Ilario ed Alex Onibokun e Valentino Teodori, che ha avuto il merito
di collezionare un gran numero di
vittorie in concorsi prestigiosi e di
registrare un album di debutto in
commercio dal 16 dicembre scorso.
Il progetto Soundsick è nato nel
1998 da un'idea di Ilario Onibokun
(voce, chitarra e batteria) e suo fratello Alex (batteria, voce e chitarra).
I due hanno origini nigero-italovenezuelane e suonano insieme fin
da bambini, quando hanno scoperto
che il padre possedeva due bonghi
ed una chitarra acustica, strumenti
subito sfruttati a dovere dai due fratellini. I due autodidatti, nel corso
degli anni, hanno cambiato spesso
formazione, ma è con l’ingresso
del bassista Valentino Teodori
11 fabriano.indd 2
(anch’esso autodidatta) che hanno
trovato stabilità.
La loro musica nasce dall’impulso
di creare qualcosa di diverso, fuori
dagli schemi, tentando di unire il
semplice al complesso, ma senza
perdere mai di vista la vera essenza
della forma, con influenze che vanno dal rock alternativo al crossover,
dal grunge al progressive, con un
pizzico di psichedelia, un mix di
generi solo apparentemente non
compatibili.
I loro testi, emotivamente sensazionali, risplendenti di mondi immaginari, stuzzicano l’immaginazione e
trattano di denunce esistenziali profonde. Nel 2006 hanno registrato un
disco autoprodotto dal titolo “The
Man of Before” album che permetterà alla band di partecipare a tanti
concorsi di rilievo a livello nazionale. Dopo aver vinto molti dei
concorsi a cui hanno partecipato,
hanno registrano nel 2010 l’EP “Art
is the Mirror of the Universe”. Nello
stesso anno, durante un’intensa
attività live, sono stati scelti come
band di apertura per concerti di
gruppi di spessore come “Il Teatro
degli Orrori, ZU, Nobraino, IG di
Gianni Maroccolo e Dufresne. Nel
2012 hanno ricevuto alcune offerte
da etichetteindipendenti, per firmare poi per la Seahorse Recordings,
etichetta indipendente guidata da
Paolo Messere (Blessed Child Opera, Ulan Bator) registrando l’album
di debutto “Astonishment” presso
l’Indie Factory Studio di Sassari.
Sarà poi masterizzato da arlL Saff
a Chicago (Usa), noto come produttore e ingegnere del mastering
di diverse scene della musica internazionale come “Dinosaur Jr.”,
“Don Caballero”,”Coco Rosie”,
“Melt Banana” e Thurston Moore
dei “Sonic Youth”). Insomma, una
cavalcata entusiasmante per Ilario,
Alex e Valentino, gratificati da
Valentino Teodori, Ilario ed Alex Onibokum: i Soundsick
pubblico ed inviti a concerti sempre crescenti e dalle lusinghiere
recensioni di riviste specializzate.
Tra i successi più prestigiosi da
ricordare il premio della critica e
la vittoria al Viverock Festival di
Gualdo Tadino nel 2011, il premio
come Miglior Artista B-Live Italia
al B-Live Music Contest di Milano,
sempre nel 2011, le tre vittorie
consecutive (dal 2010 al 2012) al
Festival Nazionale “Anime di Carta
in Vibr-Azioni Sonore di Roma, al
Rockambolesco Fest Umbria 2013,
fino al recente, importantissimo
successo al Festival “Il Borgo in
Arte Categoria Progressive” di
Castelgandolfo. Come dicevamo,
l’album “Astonishment” è uscito il
16 dicembre scorso ed è ordinabile
in ogni negozio di musica, oppure
scaricabile su internet. 05/03/14 11.17
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>EVENTI<
L'Azione 8 MARZO 2014
Occhiolino al cabaret
Brahms...
bistecca
Sabato al Gentile sbarcano gli irresistibili "Oblivion" fiorentina
di FERRUCCIO COCCO
A
l Teatro Gentile arrivano gli Oblivion: cinque
irresistibili artisti (che
fondono nelle loro performance le qualità di cantanti, attori, cabarettisti, comici…) dal grande
successo sul palcoscenico e su internet. Rispondono ai nomi di Graziana Borciani, Davide Calabrese,
Francesca Folloni, Lorenzo Scuda
e Fabio Vagnarelli. Sabato 8 marzo
(ore 21) a Fabriano proporranno lo
spettacolo “Oblivion Show 2.0: il
sussidiario”, per la regia di Gioele
Dix. Migliaia di studenti impazziscono per le parodie culturali degli
Oblivion (“I promessi sposi”, ma
anche Shakespeare, Dante, Pinocchio…) tra il didattico e il comico.
Gli Oblivion strizzano l’occhio al
cabaret ma anche al café chantant,
praticano una satira (di costume,
ma non solo) così garbata da essere
anche più corrosiva, inventano giochi tra musica e linguaggio. Come
numi tutelari il Quartetto Cetra e
Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber
e la follia organizzata dei Monthy Python, il tutto legato
dalla sorprendente
capacità vocale e
interpretativa di un
gruppo che fa della professionalità
e della precisione
scenica la sua linea
guida. Nel susseguirsi degli sketch,
tra un cazzotto e
una canzone mimata, si nasconde uno
sguardo beffardo
ma acuminato su
una società che assomiglia sempre di
più a una parodia.
“Mi piace lavorare
con gli Oblivion,
perché sono artisti
che sanno crescere
ed evolversi, pur restando fedeli alla
loro tradizionale linea – ha avuto
modo di dire Gioele Dix - Giunti
al terzo anno consecutivo di tournée
con uno show che non smette di en-
Saccheggi e vendette
nell'antica Fabriano
L’Archeoclub di Fabriano
organizza un incontro per il
ciclo dal tema “Fabriano tra
1500 e 1600: storia – arte
– cultura”, per mercoledì
12 marzo alle 16.30 presso
la Biblioteca di Fabriano,
alla presenza della relatrice
Francesca Mannucci, dal
titolo “Fabriano nel XVI secolo tra saccheggi, vendette
e defenestrazioni. Una città
contesa tra Ecclesiastici e
Chiavelleschi nella periferia
dello Stato Pontificio”.
tusiasmare il pubblico, hanno deciso di scommettere sull’innovazione
del loro repertorio. Mettere in scena
altre parodie di opere letterarie,
inventarsi altri ingorghi di parole,
giocare e improvvisare su altri generi musicali. I loro numeri fanno
ridere e anche pensare, come nella
migliore tradizione della comicità
di qualità”. Info: 0732 3644.
Due uscite marzoline
per conoscere le erbe
Il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese organizza per
le domeniche 9 e 16 marzo due
uscite didattiche in cerca di erbe spontanee e
mangerecce con ritrovo
e partenza alle ore 8
dal piazzale antistante
la chiesa della Sacra
Famiglia di Fabriano.
Entrambe le passeggiate
nei dintorni del fabrianese saranno guidate dall’esperto
erbonauta Franco Castellani e
termineranno con un momento
conviviale ovviamente facoltativo.
Il pranzo autofinanziato di domenica 9 marzo si terrà presso “Le
Quadrelle” in località
“Le Serre” di Fabriano. La partecipazione a
dette uscite è libera ed
aperta a quanti vogliano
prendervi parte. Per
qualsiasi chiarimento
e/o ulteriore informazione: David Monno
393-2351701, Sandro Morettini
348-3985622 o Gruppo Micologico
Fabrianese su facebook.
Una festa della donna
tra dolciumi e poesie
Torna “Artedonna”, l’iniziativa che celebra il mondo femminile in occasione della festa della donna, realizzata quest’anno grazie al connubio tra
alcune associazioni ed enti del territorio sotto il patrocinio del Comune di
Fabriano, assessorato al Turismo, assessorato alla Cultura e Commissione
Pari Opportunità. Infatti grazie alla collaborazione tra la Società Dante
Alighieri di Fabriano, l’associazione Fidapa, l’associazione Cinearte, l’Università degli Adulti di Fabriano, l’associazione InArte e l’associazione
Talìa è nata questa edizione dell’appuntamento che, dopo il successo
ottenuto dalla mail art negli scorsi anni, sarà un po’ diversa dal solito.
L’appuntamento è per sabato 8 marzo alle ore 16 presso la sala dedicata
alle mostre temporanee della Pinacoteca B. Molajoli, dove sarà composta una maxi installazione, a cura dell’artista Gabriele Mazzara, formata
interamente da dolci. Durante il pomeriggio l’installazione sarà arricchita
dai dolci che chiunque potrà portare, come simbolo di condivisione con i
presenti di questo momento di festa, mentre a partire dalle 19 avverrà la
degustazione dell’opera, con un banchetto in onore delle donne al quale
gli organizzatori invitano tutta la città. Parallelamente, dalle 16 alle 18,
ci sarà un’estemporanea di letture poetiche e di testi dedicati al mondo
femminile, in cui tutti potranno liberamente intervenire con uno scritto
inedito a personale testimonianza del tema. Dalle 16 alle 17 sarà inoltre
proiettato, a cura di Fidapa, il video realizzato dall’artista Stefania Secondini “Nessuno tocchi Eva”, mentre, alle 17, saranno lette le Poesie di Alda
Merini con la voce narrante di Cristina Gregori e l’accompagnamento di
Maria Grazia Barboni (chitarra e voce) sulle musiche di Edith Piaf. Dunque un 8 marzo dedicato ai dolci e alla poesia, per festeggiare come ogni
anno le donne e la loro creatività in ogni ambito. L’iniziativa, parte della
rassegna “MarcheInArte 2014”, è inoltre patrocinata dalla Regione, dalla
Provincia e dalla Fondazione Carifac.
12 eventi.indd 2
Analogamente a come aveva affrontato il Concerto di Ciaikovski
nella passata stagione sinfonica, il
violinista serbo-americano Stefan
Milenkovich, lo scorso 28 febbraio, ha confermato il suo approccio
naturale quanto scevro da stereotipi
interpretativi desunti dalle tradizioni esecutive codificate. La definizione di “bistecca fiorentina” che egli
ha dato del Concerto di Brahms
appena eseguito - in occasione del
breve colloquio che ha instaurato
con il pubblico sempre ricettivo del
Gentile - non fa altro che confermare la percezione della sua personalità artistica fresca ma pienamente
consapevole delle proprie attitudini
musicali e culturali. Come, infatti,
l’osso della bistecca sta all’architettura formale coscientemente
classica di cui Brahms ha dotato il
suo (nonché di Joachim) Concerto
per violino, così l’erta polpa sta al
corposo spessore sonoro costituito
dall’insieme della parte solistica e
di quelle orchestrali. Anche se la
sua cavata non risulta debordante,
pur tuttavia Milenkovich è riuscito a
sostenere con un timbro penetrante
le volute tematiche condotte dal
violino nell’intreccio sinfonico,
risultando a suo agio sia nelle distese melodiche che negli scambi
concertanti caratterizzarti da maggior velocità. Milenkovich, in tutto
ciò, è stato supportato dall’accorta
direzione di David Crescenzi alla
testa della Filarmonica Marchigiana, i quali hanno assecondato con
equilibrio il violinismo dell’artista
nell’ambito del poderoso impianto
del capolavoro brahmsiano. Dopo
aver rapidamente citato il brano
iniziale, aggiunto successivamente
al programma così come inizialmente diffuso e consistito in un’ammiccante trascrizione wagneriana
dell’Ouverture dall’opera “Ifigenia
in Aulide” di Gluck, rimane da
parlare dell’Ottava Sinfonia di
Beethoven. Crescenzi ha generalmente favorito una lettura distesa,
più intenta a descrivere il rapporto
dialettico fra archi e fiati che ad imporre una conduzione ritmicamente
serrata e dinamicamente scartata.
Particolarmente efficace è risultata
la resa dell’Allegretto, laddove è
stata evidenziata la caricaturalità
sussiegosa dei brevi incisi melodici
rimbalzanti fra vari registri rispetto
all’ironico ostinato ritmico di mezzo. Si può parlare, in definitiva, di
un’interpretazione saggia, a tratti
distesa, che è riuscita a delineare
il carattere transitorio del sinfonismo beethoveniano dell’ottava,
incastonato fra la dirompenza della
settima e la deflagrante innovazione
della nona.
Emilio Procaccini
Il violinista serbo-americano
Stefan Milenkovich (foto Cico)
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L'Azione 8 MARZO 2014
>SPAZIO LAVORO<
13
Eccellenze dell'artigianato
Summit tra Comune e Confartigianato per idee di qualità e sviluppo
di DANIELE GATTUCCI
C
ontribuire alla realizzazione di un nuovo modello di
sviluppo per il territorio
fabrianese puntando sulle
eccellenze dell’artigianato: è ruotato attorno all’opinione “idee di
qualità per lo sviluppo” l’incontro
tra la Confartigianato e il sindaco di
Fabriano Giancarlo Sagramola. Per
la Cgia erano presenti il segretario
provinciale Giorgio Cataldi (nella
foto), il presidente della Confartigianato di Fabriano Sandro Tiberi
e il segretario Simone Clementi.
La capacità dell’artigianato di offrire valide alternative di sviluppo
è essenziale per sostenere l’economia del nostro territorio ed in
particolare della zona di Fabriano.
A tal fine la Confartigianato ha
ideato e realizzato “La Via Maestra”, progetto per la valorizzazione
dell’artigianato artistico e delle
botteghe in chiave di promozione
turistica. Al sindaco è stata presentata anche la rete di imprese
Manualis, composta da artigiani e
pronta a mettere a sistema il proprio
know how e il saper fare per rivitalizzare i centri storici. “Altrettanto
importante sarà la capacità di offrire
un turismo specializzato in alcuni
settori di nicchia come ad esempio
quello del sociale a favore delle categorie svantaggiate per il quale la
Confartigianato ha pronta una idea
progettuale”, ha affermato Cataldi.
La Confartigianato ha ribadito la
propria disponibilità a collaborare
con il comune e con gli altri soggetti del territorio come avvenuto
in occasione della candidatura di
Fabriano a città creativa dell’Unesco. “Continueremo - hanno sottolineato gli esponenti del sodalizio,
- a mettere a disposizione le competenze dei nostri imprenditori in
presenza di progetti condivisi che
siano veramente in grado di essere
funzionali alla crescita del territo-
IO DISOCCUPATI
a cura di Marika Ragni
WhatsApp e il futuro
dell’occupazione
Cercare lavoro oggi, con un tasso di disoccupazione sempre più
alto, in un paese che pericolosamente si avvicina al baratro significa
anche acquisire quotidianamente informazioni e notizie tempestive
sul mercato del lavoro mondiale e nazionale, sui nuovi trend, sui
lavori da cercare e quelli da evitare. Il tema lavoro è divenuto di primaria importanza e, dunque, anche le informazioni che ci vengono
comunicate si moltiplicano esponenzialmente. Un ragazzo che oggi
è alla ricerca di un'occupazione conosce il mondo del lavoro molto
meglio di quanto avrebbe potuto conoscerlo dieci anni fa; se prima, si
tentava appena di sottolineare l'utilità e l'effettiva applicazione pratica
di alcuni percorsi di studi rispetto ad altri, oggi un giovane riceve
informazioni quotidiane riguardo alle professioni da scegliere, alle
competenze da acquisire e alle aziende alle quali rivolgersi. Ad una
sempre maggiore informazione dovrebbe corrispondere la possibilità
di indirizzarsi meglio ed, eventualmente, una maggiore probabilità
di trovare un'occupazione. Con il tempo, però, anche la situazione
economica del nostro paese è drasticamente peggiorata e, dunque,
ad una maggiore informazione non riesce più a corrispondere una
maggiore occupazione.
Le informazioni, però, rimangono e ci permettono di riflettere in
maniera più approfondita. Qualche giorno fa, ad esempio, abbiamo
saputo che l'azienda WhatsApp, il servizio di messaggistica per
smartphone, è stata venduta a Facebook, il più famoso social network
dei tempi moderni. Costo della transizione: 19 miliardi di dollari.
Ovviamente stiamo parlando di aziende che hanno conquistato in
pochi anni una rilevanza planetaria senza precedenti, sfruttando idee
semplici, forse a posteriori anche banali, ma ottimizzate e offerte al
pubblico mondiale nella modalità più facile e veloce possibile. Ciò che
mi ha più colpito nel leggere questa notizia è stato scoprire che per
WhatsApp lavorano solamente una trentina di dipendenti. Di solito,
dietro a grandi multinazionali, immaginiamo migliaia di lavoratori
sparsi per il mondo, centinaia di reparti e di mansioni differenti, pochi amministratori e manager che gestiscono introiti da capogiro. Ci
sarebbe allora da domandarsi se lo “schema del successo”, il modello
industriale, non stia veramente cambiando, se per il futuro non andremo in contro ad aziende in grado di raggiungere altissimi fatturati
e immensa diffusione senza necessariamente ingrandirsi fisicamente
ed assumere personale. Cosa è cambiato? Sicuramente l'elemento
tecnologico ed informatico giocano un ruolo fondamentale. La tecnologia e l'informatizzazione hanno sempre permesso la riduzione
del carico di lavoro svolto dall'uomo, a favore di semplici operazioni
programmate e svolte dalla macchina. Questo non è un peccato e
non bisogna criminalizzare la tecnologia per aver reso le nostre vite
diverse e, per alcuni versi, più facili. Credo, però, che accanto al tema
della delocalizzazione delle grandi aziende in favore di mercati più
convenienti bisognerebbe cominciare ad interrogarsi anche riguardo
al nuovo modo di fare impresa, un modo che, avvalendosi dell’aiuto
di pochi dipendenti, riesce a raggiungere ricchezze e diffusione mai
viste prime. Se il futuro è davvero questo, allora anche la ricerca di
occupazione dovrà necessariamente ripensare i suoi metodi ed i suoi
obiettivi. Credo sia arrivato il momento di riflettere.
13 spazio lavoro.indd 2
rio e di esaltare le nostre migliori
tradizioni come quella della carta
fatta a mano per la quale abbiamo
collaborato con la Regione Marche
alla creazione del disciplinare che
ne certifica la qualità”. Inoltre, Confartigianato ha intenzione di intensificare "il suo impegno
nel fabrianese dove la crisi si è accanita con particolare aggressività
contro il comparto manifatturiero
che va difeso con decisione perché
determinante per il futuro del nostro modello di sviluppo”.
Proprio per essere più vicina al territorio e alle imprese Confartigianato ha deciso di celebrare la festa di
San Giuseppe artigiano a Fabriano,
una giornata nel corso della quale
verranno presentati servizi innovativi per una manifattura di qualità
in grado di permettere alle imprese
di imboccare la strada della ripresa.
Dal loro canto il presidente Tiberi
e il segretario Clementi hanno
colto l’occasione dell’appunta-
mento con il sindaco
per chiedere un esame preventivo del bilancio comunale con
l’obiettivo di trovare
soluzioni per la razionalizzazione della
spesa e la limitazione della tassazione
locale, con particolare
riferimento alla Tares
e alla tassazione sugli
immobili produttivi. Sono stati anche
chiesti interventi per
favorire l’accesso al
credito delle imprese,
destinando risorse
per i fondi di controgaranzia sui prestiti
ed azioni concrete
per combattere abusivismo e lavoro nero
che stanno creando
ulteriori difficoltà alle
imprese del territorio.
Raccolta rifiuti: offerta di lavoro
Talea, agenzia per il lavoro Srl, seleziona per azienda operante nel settore della raccolta e dello smaltimento
rifiuti in Ancona, tre risorse con mansioni di operatore addetto alla raccolta porta a porta in possesso della
patente C + CQC, iscrizione nelle liste di mobilità L. 223/91, esperienza lavorativa alla guida di mezzi con
patente C, esperienza nella mansione.
Le sedi di lavoro sono sul territorio di Sassoferrato, di Fabriano e di Ancona. Offerta: contratto di somministrazione a tempo determinato liv. 3B CCNL Ig. Amb. - Az. Municipalizzate.
Inviare cv a [email protected].
05/03/14 11.19
14
>MATELICA<
L'Azione 8 MARZO 2014
Incontri e “flash mob”:
una libreria più viva!
N
di SARA NOÈ
on si ferma l’attività della libreria Kindustria che regala ai matelicesi sempre nuove occasioni per ritrovarsi a bere un bicchiere
di vino e a parlare di un buon libro, magari con l’autore stesso
o anche con chi ha avuto l’importantissimo compito di tradurre
un’opera straniera nella nostra lingua, come è successo in occasione dell’incontro di sabato 1° marzo. Anna Mioni, infatti, traduttrice (oltre che agente
letteraria e docente) de “La parte divertente” (edito da Minimum fax) di
Sam Lipsyte era presente per leggere dei brani, condividere opinioni ed
offrire una panoramica sull’autore e sulle sue opere, insieme ad Alessandra
Olivieri, responsabile commerciale per Hacca Edizioni ed attenta lettrice.
Sam Lipsyte è uno dei migliori scrittori satirici d’America (Los Angeles
Times) ed è considerato “una rockstar della scena letteraria” dal The New
York Times Book Review, questo insieme alla partecipazione dei lettori del
Circolo “Viola Legge”, alle domande di Alessandra, alla piacevolissima
presentazione di Anna Mioni (che ha tradotto per l’Italia quasi 60 libri dei
maggiori autori contemporanei, tra cui Lester Bangs, Douglas Coupland,
Tom McCarthy, Jon McGregor), alla curiosità dei presenti e all’atmosfera
sempre intrigante che si respira in libreria, ha reso il pomeriggio interessante ed appassionante. Complice anche il “flash mob” (flash in inglese
è lampo, inteso come evento rapido o improvviso, mob indica la folla)
letterario a cui Kindustria ha partecipato ed in cui si invitavano tutti i lettori
a sostenere le librerie ed a divenire testimonial della lettura e delle case
editrici indipendenti. Come? Comprando un libro proprio il 1° marzo e
facendosi fare una
bella foto…come
a ribadire che il
lettore è una creatura coraggiosa,
uno che “ci mette
la faccia!”.
L'incontro
con Anna Mioni
Anche un libro 3D
Domenica 9 marzo spazio
invece ai ragazzi dagli 8 anni
in su, che sotto la supervisione
della fabrianese Mariapia Zepponi, partiranno da una fiaba africana e da un libro da
riciclare, per realizzare un libro 3D attraverso la sapiente arte del taglio e della piegatura
della carta. Le iscrizioni scadono il 1° marzo ed è possibile ricevere informazioni circa
costi e modalità del laboratorio direttamente in libreria.
Dopo la prima notizia e la
pubblicazione delle foto dei
volontari torniamo sul Banco
farmaceutico per testimoniare la consegna dei farmaci
che sono stati raccolti nella
specifica giornata. Facendo
il volontario ho sperimentato
che, una delle domande più
ricorrenti, sia nella colletta
alimentare che nel banco
farmaceutico, è “ma vanno a
finire a buon fine? Se ne sentono tante!”. Ora l’esperienza
di questa giornata ci insegna
che un farmaco non rappresenta solo una medicina ma
diventa uno strumento per la
persona che dona, guardando
il bisogno dell’altro e c’è anche chi ringrazia per avergli
dato questa opportunità ma
c’è anche chi ha i suoi dubbi, le sue perplessità spesso
indotte anche da campagne
di stampa che enfatizzano
magari un particolare caso
negativo senza esternare
invece le migliaia di episodi positivi che tutto ciò
comporta. Bene agli scettici
pensiamo sia utile togliere gli
ultimi dubbi, per partecipare
così tranquillamente i prossimi anni a questa esperienza,
la testimonianza che ci da le
due a foto in cui alla presenza
del responsabile provinciale
del Banco farmaceutico Pi-
14 matelica.indd 2
Farmaco,
un dono
con
il Banco
gini, vediamo il presidente
della Fondazione Mattei -De
Luca (da tutti meglio conosciuta come Istituto Ricovero
e Cura) con le sue coordinatrici e collaboratrici mentre
riceve i farmaci raccolti
dai volontari e consegnati
dalle due responsabili delle
farmacie matelicesi. Anche
qui ci preme dire, sempre
a quelli che vedono dietro
l’operazione solo un business
delle aziende farmaceutiche
e delle stesse farmacie, che le
prime offrono gratuitamente
al Banco molti medicinali
Presentazione dello scrittore Daniele Zito
Zito e quella
sua idea
di libertà
Sabato 22 febbraio presso lo spazio Kindustria in viale Martiri della Libertà, si è svolto l’incontro con lo
scrittore Daniele Zito, che da Catania si è spinto in tour anche nelle Marche, dopo varie tappe a Roma,
Milano, Venezia, Bologna, Torino, …
“La solitudine di un riporto”, edito da Hacca edizioni, segna l’esordio dell’autore che con la presentazione
di sabato chiude simbolicamente un cerchio, tornando idealmente alla casa madre.
Uscito il 16 ottobre 2013, “La solitudine di un riporto” ha suscitato grande entusiasmo ai librai indipendenti,
che lo hanno appoggiato e sostenuto portandolo alla prima ristampa dopo appena un mese.
“La solitudine di un riporto” è la storia di una fuga, un vortice di incomprensioni e follia che avrà come
inevitabile punto d’arrivo il più eclettico attentato terroristico/culturale di sempre. Scorbutico, misogino,
stralunato e sognatore, Antonio Torrecamonica è un po’ Bartleby un po’ Marcovaldo, un personaggio
indimenticabile che si muove dentro una prosa densissima di citazioni, riferimenti e rimandi, con la forza
di un uragano. Brutto, solo e devastato da un riporto agghiacciante, Antonio Torrecamonica è un libraio
che odia libri e lettori che si ritrova a condurre, suo malgrado, una vita che gli altri hanno scelto per lui.
Carceriere di se stesso, trascorre tutte le sue giornate rinchiuso in una piccola libreria di provincia, tra libri
che non legge, clienti che lo tormentano e ricordi che lo soffocano. Unico svago, ogni tanto, far saltare in
aria qualcuno dei concorrenti, meglio se grandi, meglio ancora se Feltrinelli. Ma non è che la gioia di un
momento, passato il quale il libraio continua a essere un animale in gabbia: la malavita lo usa per i suoi
traffici, le forze dell’ordine lo braccano, il passato lo tiene inchiodato alla sua prigione quotidiana fatta
di lettori, attese e conti in rosso. Finché un giorno non prende in mano uno di quei libri che non sopporta
e inizia a sfogliarlo, dando il via alla lunga fuga verso la libertà. Ma la libertà cos’è? È la domanda che
percorre tutto il romanzo. Sabato, grazie anche all’introduzione e alle questioni poste da Adriana Pucino,
presidente del Circolo dei lettori “Viola legge”, Daniele Zito ha condiviso con i lettori le tappe che lo
hanno portato a scrivere il romanzo, a immaginare un personaggio bizzarro come Antonio Torrecamonica,
a costruirsi una gabbia di citazioni entro cui costruire una storia.
Ma è stato soprattutto un dialogo con quanti hanno partecipato alla presentazione con il libro già letto, e
che hanno potuto apprezzare ancora di più gli interventi.
Una particolare interazione l’hanno sicuramente avuta i componenti del gruppo di lettura “Viola legge”, che
ogni mese si ritrovano attorno a un libro e a un bicchiere di vino, e che, nonostante l’eventuale imbarazzo
di trovarsi davanti allo scrittore del libro, hanno comunque rinnovato la pratica del voto al libro letto. Pur
di non perdersi l’incontro e l’opportunità di una domanda all’autore, uno dei membri “fondatori” ha persino
richiesto un collegamento Skype, trovandosi in trasferta a Bologna.
a.g.
e le seconde che, oltre alla
grande disponibilità, competenza e collaborazione
partecipano all’iniziativa
anche con un contributo in
denaro. Per uno come me,
che da ragioniere ha spesso
dimestichezza con i numeri,
fornire alcuni dati, che non
sono quelli che cambiano il
cuore dell’uomo ma che comunque sono utili a percepire
l’aderenza alla testimonianza, che registrano in Italia più
di 350.000 farmaci raccolti,
di cui 3094 nelle 31 farmacie
aderenti della nostra Provincia (contro i 2825 del 2013
e superiori anche a province
più popolose come Ancona
e Pesaro) è una bella notizia.
Nel dato maceratese di rilievo anche la nostra città con
225 confezioni ricevute su
circa 600 scontrini battuti.
Una persona su tre si è recata
in farmacia ed ha donato un
farmaco.
Egidio Montemezzo
Canil e Lucernoni
per Sparvoli
Dopo i primi movimenti nelle opposizioni della scadenza elettorale
primaverile si comincia a parlare
anche nell’attuale maggioranza.
Prima il vice sindaco Mauro Canil, dopo aver annunciato di non
volersi candidare a sindaco ha
detto di voler appoggiare l’attuale primo cittadino Paolo Sparvoli, se accettasse di concorrere
come sindaco anche nella prossima primavera. “Matelica è comunque un Comune che si è
retto e ha onorato i suoi impegni. Fare il sindaco in un momento così poco roseo per l’economia e con un futuro incerto, dove non si intravedono spiragli di luce e segnali di ripresa,
non sarebbe facile. Credo di non avere l’esperienza sufficiente ora per assolvere questo ruolo
ma non escludo la possibilità che questo possa accadere in futuro, tra cinque anni. Credo
che Paolo Sparvoli sia la persona più indicata ed esperta. Se lui si candiderà io continuerò a
dargli tutto il mio appoggio e a continuare questo cammino insieme” ha dichiarato al Corriere
Adriatico. Nel frattempo la settimana scorsa si è anche riformata in città Forza Italia. Per
la precisione, si è costituito il club “Forza Silvio”. Continuità anche nella guida, con Pietro
Lucernoni confermato come coordinatore. A coadiuvarlo ci sarà Luigi Passarelli. New entry
sono Denis Cingolani tra i giovani, Tiziana Gubinelli per le donne, Gianni Bigiaretti per gli
over 65. Lucernoni, e con lui tutto il direttivo, hanno espresso tutto il loro sostegno all’amministrazione Sparvoli.
Giornata importante quella di sabato 8 marzo. L'Università di Camerino, coadiuvata dal Lions Club,
proporrà infatti una mattinata di studio e riflessione. Argomento dei più
attuali: quanto e soprattutto in che
modo l'Università può essere volano
per un nuovo sviluppo del territorio,
interagendo con il tessuto sociale e
produttivo? E’ stato proprio il Lions Club di Matelica a prendere l’iniziativa di realizzare un
incontro con il Rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini, sul tema estremamente attuale del rapporto tra l’Università, in quanto ricerca ed applicazione, e lo sviluppo del
territorio. Prima di questo incontro, la Facoltà di Medicina Veterinaria di Matelica offre la
possibilità di visitare l’Ospedale Universitario Didattico grandi animali dove il prof. Andrea
Spaterna illustrerà l’organizzazione della struttura ed i servizi altamente specialistici che
possono esservi svolti. Università al servizio
del territorio,
incontro con il Rettore
05/03/14 11.20
15
L'Azione 8 MARZO 2014
Gli arcieri
fanno centro
U
di ANTONIO GENTILUCCI
na disciplina dalla storia millenaria promette di
avere, a Matelica, anche un grande futuro. Le spalle
dell’Associazione Arcieri di Matelica guidata con
efficacia da Orfeo Orsi sono diventate possenti,
abbastanza da poter organizzare un primo importante meeting
interregionale che è stato semplicemente un successo. Per la
precisione la gara verrà ricordata e archiviata come “I Memorial Edoardo Ciccolini”, dovuto e sincero omaggio voluto dai
membri dell’Associazione per ricordare il loro più illustre e
titolato “collega”, quell’Edoardo scomparso ormai alcuni anni
fa, atleta di punta, di livello nazionale: è stato sicuramente
punto di riferimento e guida per gli attuali arcieri matelicesi.
E’ anche, ci dicono gli organizzatori, “Trofeo del Verdicchio”,
un modo per valorizzare, a partire ovviamente dal vino, le
ricchezze enogastronomiche del nostro territorio. Protagoniste sia tra i premi che nel rinfresco finale che ha concluso
allegramente l’edizione. Territorio che si è fatto conoscere
da buona parte della “dorsale” adriatica. Sono arrivati infatti
arcieri dal Veneto all’Abruzzo, passando per la Romagna,
ovviamente le Marche e l’Umbria.
I numeri parlano chiaro: 134 iscritti per scoccare le proprie
frecce, nelle tre categorie dell’arco nudo, arco olimpico e
arco compound. Teatro della gara, la palestra Mancinelli di
Matelica, quindi una gara indoor: distanza 18 metri.
Ma oltre i numeri c’è la sostanza, fatta dai tantissimi complimenti arrivati da tutte le squadre partecipanti e dai giudici
di gara, che hanno elogiato l’organizzazione semplicemente
impeccabile di questa due giorni. Si è iniziato infatti a mirare
il bersaglio sabato pomeriggio, proseguito domenica mattina.
Domenica pomeriggio si è conclusa la gara e sono iniziate
le premiazioni. Gli atleti matelicesi non hanno partecipato,
se non approfittando di qualche posto libero a disposizione,
secondo una consuetudine dell’ambiente: si lascia spazio agli
ospiti delle altre realtà.
E ovunque, indaffaratissimi, gli organizzatori dell’Asd Arcieri
Mi ero preoccupato che
la redazione
de L’Azione
non aveva
inserito il mio
articolo “Energia: trovare…”
nelle pagine di Fabriano e
che potesse non essere notato
dai diretti interessati. Difatti,
delle numerose associazioni
menzionate nell’articolo
solo due hanno risposto.
Il mio scopo era quello di
provocare una reazione ed
aprire un dibattito esteso
a tutti coloro che si sono
opposti alla realizzazione
dell’impianto dell’eolico a
Campodiegoli, analizzare
i vari aspetti e chiarire alla
pubblica opinione se è utile
continuare a demonizzare
ogni novità necessaria alla
nostra economia.
Più che demonizzare direi
dare il giusto valore ai sacrifici e alle penalizzazione
che le nuove tecnologie
impongono in confronto ai
vantaggi che esse ci offrono
e ai doveri che dobbiamo
ottemperare. Non polemica
quindi ma serena discussione
portando motivazioni valide
e comprensibili per tutti.
Mi permetto di dire che la
visione catastrofica del mondo non è di Trecciola, ma
di insigni scienziati e, tutte
le riduzioni di emissione di
gas serra nel mondo a cui si
sta faticosamente lavorando, sono fatte allo scopo di
salvare l’umanità. Se non
salviamo l’uomo anche le
15 matelica.indd 2
E' stato un successo
il primo meeting
interregionale
organizzato
dal gruppo locale
specie in via di estinzione
non avranno via di scampo,
parliamo di specie locali che
possono facilmente migrare
nell’ambiente circostante
e dimentichiamo di parlare
degli orsi polari e di tutta la
fauna dell’artico. Non sono
quindi io ad essere disinformato. Ho speso la mia vita
nel mondo del petrolio e so
il pericolo che rappresenta
portare a giorno tutta quella
materia di origine organica
che la natura aveva sapientemente nascosto.
Gli obiettivi di Kyoto sono
superati dalle recenti conclusioni degli scienziati che
hanno richiesto la riduzione
dell’85% delle emissioni entro il 2050, quindi c’è molta
strada da fare.
L’articolo 9 della Costituzione può essere tirato dove
si vuole senza rischiare di
essere fuori legge. Basta la
“promozione della ricerca
scientifica” ad imporci determinati obblighi o, “la tutela
del paesaggio“ che è diretto
anche a tutelare l’ambiente
e quindi rendere possibile la
vita di fauna e flora. Ci sono
leggi per fare e per non fare la
stessa cosa, basta sapere cosa
si vuole. Per fare è sufficiente
un decreto di pubblica utilità come nel caso del parco
eolico di Monte d’Aria di
Serrapetrona (Decreto 151/
EFR) ed altri.
Passando all’aspetto pratico, per ogni progetto c’è
uno studio di fattibilità e
uno studio di convenienza
Alcuni momenti
dell'Associazione Arcieri di Matelica
solo pratica e nient’altro.
C’è una tipologia avvantaggiata? “Beh,
conta molto la tecnica e non il fisico.
Diciamo però che spesso essere bambini
ha un vantaggio: quello di avere la mente
libera da pensieri e preoccupazioni”, dunque sgombra a sufficienza per 'virare' tutto
il corpo verso la perfezione di quell’unico
attimo del rilascio della freccia. Ci viene
in mente uno dei libri più significativi
dedicati a questa disciplina: “Lo zen e il
tiro con l’arco” in cui il protagonista e
autore, Eugen Herrigel, capisce, non dopo
anni di frustrazioni e incomprensioni, dove
andavano a parare gli insegnamenti del
maestro, a volte incomprensibili.
Matelica, gruppo che è arrivato ormai a 35
effettivi. Un buon risultato, in una realtà
ricca di offerta come la nostra.
Ma l’arco è difficilmente assimilabile ad
altri sport e ce ne rendiamo conto osservando la gara.
Innanzitutto colpisce vedere questo allineamento di atleti con la corda tesa,
lo sguardo concentrato e la mente (possibilmente) sgombra. Ci sono bambini,
ragazze, giovani e meno giovani: l’arco
è una disciplina aperta a tutti, dai 9 ai
99 anni, dove il bambino può far meglio
dell’adulto, la donna centrare più bersagli
dell’uomo. E’ anche uno sport economico:
per un’attrezzatura di buon livello servono,
è vero, intorno ai 500 euro. Ma dopo c’è
Provincialismo
sulla questione
fonti rinnovabili
economica, ci sono rilevazioni sul posto e per lunghi
periodi. Se il progetto è
andato avanti significa che
ci sono le condizioni e che,
chi è preposto, ha verificato
l’esattezza dei dati e della
possibilità di avere 2000 ore
/anno di produzione.
Escludiamo per una volta
la speculazione e la mala
fede con cui le associazioni
ambientaliste fanno “gran
cassa” ed in tal modo demoliscono ogni buona intenzione
del “fare”. Certo, il fare
presuppone un giusto guadagno e il fare deve essere
soprattutto privato perché
sia efficiente e non sia una
ulteriore “municipalizzata”.
Quando si dice che il Comitato di tutela di Campodiegoli è
favorevole alla produzione di
energia da fonti rinnovabili,
però, esclude che possano
essere impiantate centrali
eoliche ed è come dire che
si oppone all’unico progetto
valido per quell’area unica
che disponiamo. Mentre
possiamo essere d’accordo
che non deve essere usato
denaro pubblico ma denaro
di banche, si dico, denaro
di banche. Quelli che sono
importanti sono i progetti ma
il finanziamento deve provenire sempre dalle banche. Se
dovessimo aspettare di avere
i soldi per mettere in pratica
una nostra brillante idea non
faremmo mai niente.
Noi, purtroppo, non possiamo confrontarci con gli
altri paesi che dispongono
di ricchezze naturali, noi,
oltre al nostro dovere di non
inquinare, abbiamo la necessità di produrre energia pulita
perché importiamo energia
dagli altri paesi a caro prezzo
come pure importiamo gran
parte dei carburanti fossili.
Ogni KW che produciamo
in casa è un KW che rimane
nella nostra economia.
Per essere chiari, che lo accettiate o meno, il mancato
impianto di Campodiegoli ci
ha procurato due danni: uno
ambientale e uno economico.
Se la Germania costruisce
centrali a carbone è perché
il carbone lo produce in casa
e ha trovato il processo per
utilizzarlo senza inquinare.
Di centrali a carbone ne abbiamo anche noi, però sembra che le nostre inquinino.
Gli Stati Uniti e la Cina sono
uno scandalo nella emissione
di gas serra ma questo non
ci giustifica dal non fare il
nostro dovere tuttavia, negli
Usa si sono fortemente ridotti
quelli che non credono nel
riscaldamento globale e in
Cina, è in corso una campagna di sensibilizzazione
che ha incominciato a dare
i primi frutti. Che le turbine
dovevano essere importate
dall’estero, io non lo sapevo,
ma per voi del Comitato questo poteva essere un motivo
valido per condizionare la
realizzazione del progetto
dell’eolico.
Difatti, nelle statistiche aggiornate, l’Italia dalle rinnovabili non ricava molti posti
di lavoro rispetto agli altri
paesi e, nell’eolico, non è tra
i primi sei.
A Taranto, nel progetto di
10 turbine nel Mar Grande e
dove è stato ribaltato il concetto di alterazione dell’ambiente, gli aerogeneratori
vengono forniti dalla Vestas
di Taranto.
L’Europa non deve imporci
niente, molti paesi camminano speditamente nel campo
dell’eolico. In Belgio ad
Alstom è stata installata la
più grande turbina eolica
offshore, nel Regno Unito
entra in funzione la più gran-
de centrale eolica, noi non
possiamo essere condizionati
a rappresentare un parco bucolico a pane e cicoria per
i vacanzieri europei, mentre
loro riversano la loro merce
a basso costo perché dispongono di sterminate pianure
e ricchezze minerarie e ci
propinano energia ad alto
costo e spread salato. Sono
in molti a preoccuparsi che
qualcuno fa i soldi, invece,
sono i campioni di un sistema
capitalistico, a meno che non
inventiamo un nuovo sistema, gli imprenditori sono
quelli che con la loro intelligenza o furbizia vanno più
avanti ma nello stesso tempo
producono anche per gli altri.
Non ci dobbiamo dimenticare che questi primi della
classe rischiano e lo fanno
contando sulla validità del
loro progetto.
Chi ha sperimentato la soddisfazione e l’orgoglio di
essere in una azienda che
produce l’energia di cui ha
bisogno non può pensare di
ostacolare le altre aziende
che non hanno le condizioni
per prodursela e per restare
nel mercato. Mi sembra di
aver risposto a tutto. Il colloquio continua e per la fretta
e lo spazio non ho aggiunto
dati statistici. A Danilo Baldini risponderò nel prossimo
articolo. Dico agli interlocutori di usare toni civili, sono
quasi un ottantenne e ho
girato il mondo. Mi si porti
rispetto.
Gianni Trecciola
05/03/14 11.21
16
>MATELICA<
L'Azione 8 MARZO 2014
Riportare S.Agostino
all'antico splendore
Oggi si perdono i segni dell'effettiva bellezza
M
di FIORELLA CONTI
i dispiace che le giovani generazioni, a causa dell’abbattimento dell’antico Chiostro di
Sant’Agostino, tutto affrescato di lunette con
la vita del Santo, non possano godere di quelle
immagini e dello spazio meraviglioso dove, noi che abitavamo lì vicino, godevamo.
E’ un pugno allo stomaco anche vedere lo spazio del crollo
della parte contigua alla fontana, fortunatamente restaurata
dal Lions Club di Matelica.
Quando collaboravo con la Pro Loco, facemmo una bellissima iniziativa , che in un articolo intitolai “Tra l’azzurro e il
verde”: con gli amici dell’Associazione e tanti appassionati,
a piedi, salimmo sotto il Monte Gemmo, fino alla “Romita”,
dove si erano stabiliti per la prima volta gli “Eremitani” di
Sant’Agostino”. Ho apprezzato tanto un articolo che, tempo
fa, parlava di un’iniziativa simile da parte di un gruppo di
appassionati concittadini.
Nel 1300 poi, anche su sollecitazione della popolazione di
allora, gli Agostiniani scesero in città, dove diedero vita
alla bella chiesa di Sant’Agostino (bellissimo il portale
trecentesco), poi al chiostro ed agli edifici successivi, uno
dei quali, fortunatamente, è stato restaurato da un privato
Mercato coperto:
appuntamento
al 30 marzo
Ci avviciniamo alla settima domenica di lavori al mercato,
giornate di cantiere aperte ai cittadini per la riqualificazione
dell’ex mercato coperto comunale di Matelica, promossa
dall’Associazione “Officina80”; ragazzi, giovani e meno
giovani che decidono di investire qualche ora del loro tempo
per restituire alla città un edificio ormai abbandonato, ma
con grandi potenzialità.
Il progetto “Il Nuovo Mercato Coperto di Matelica” sta circolando già da qualche tempo, sia sulla stampa locale che
(quando ero ragazzina vi abitava il signor Vannucci con la
sua famiglia). Il Razzanti, nelle sue Memorie manoscritte,
dice quanto segue. Al capitolo III annota che il Convento
“esisteva fin dall’anno 1264, come chiaramente si rileva da
una Memoria del nostro Archivio Priorale, sotto il suddetto
anno, nel Pubblico Libro delle Spese comunitarie: del seguente tenore – Item dedit Fratribus S. Augustini pro Tunicis
eorum, secundum firmam Statuti Communis Matelicae”,
cioè “ugualmente diede ai Frati di S. Agostino per le loro
tuniche, secondo quanto stabiliscono gli Statuti del Comune
di Matelica”. Si annota poi che gli Agostiniani eremitani in
origine “dimorassero fuori della città, in quel solitario luogo
appunto dove i moderni nostri Agostiniani (siamo nel XVIII
secolo) possiedono casa unita alla chiesa detta volgarmente
l’Eremita situata nel nostro vicino Monte di Gemmo.
Il suddetto Monastero di S. Agostino, eretto dentro la nostra
città e poi ampliato a quella magnifica forma in cui oggi si
vede, qui nell’anno 1660 fioriva per il numero dei religiosi,
e per le sue facoltà, come si rileva da un’antica memoria
manoscritta nella quale si legge che in esso Monastero di
quel tempo dimoravano quindici religiosi con 800 scudi in
circa d’annua entrata. Di tale felice stato danno prova diversi
Capitoli Provinciali, celebrati nel detto Convento di Matelica,
uno fra gli altri nell’anno 1644 in cui per opera del Padre
Eremitano Bisciotti nostro concittadino già Provinciale. Fu
promosso al Provincialato della Marca il Padre Eremitano
Lanfranconi Anconitano, come appare da una lapide innalzata
nell’ingresso del Chiostro del Convento. L’antica chiesa di
S. Agostino, ora molto vagamente riformata, l’anno 1661
fu decorata con solenne congregazione come si vede nella
lapide posta presso la porta principale del tempio. La predetta chiesa conserva molte sacre reliquie, ed è arricchita
da molti argenti e di notevoli sacri arredi, così si esprime
Giovan Battista Razzanti. E tanto altro ci sarebbe da dire
su queste testimonianze del nostro passato. Ma non bisogna
approfittare troppo della pazienza dei lettori.
online, sul sito mercatocopertomatelica.wordpress.com e
sulla pagina Facebook collegata “Il Nuovo Mercato Coperto
di Matelica”.
Per chi ancora non ne avesse sentito parlare, si propone la
trasformazione dell’edificio in un centro enogastronomico
e culturale, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il
nostro territorio.
Si vuole offrire uno spazio a produttori locali e associazioni
operanti in ambito socio-culturale, creando un centro di
incontro ed aggregazione, un’occasione di crescita per la
città intera.
I lavori di riqualificazione hanno avuto inizio lo scorso 19
gennaio, e prevedono la realizzazione dell’allestimento interno dell’edificio utilizzando materiali di recupero.
Oltre a questo, si sta provvedendo ad opere di ritinteggiatura
e di pulizia generale, contando sul contributo degli sponsor
che hanno deciso e decideranno di contribuire al progetto.
Il Nuovo Mercato Coperto ha voluto, inoltre, andare a
scuola e proporre un laboratorio creativo per le classi IV e
V dell’Istituto Comprensivo "E. Mattei" di Matelica; è stato
chiesto ai bambini di disegnare delle sedie che verranno poi
realizzate all’interno del mercato.
L’obiettivo di questo tipo di iniziative è la creazione di un
progetto condiviso dalla cittadinanza intera, caratteristica che
costituisce il punto di forza della proposta.
Il processo è lungo e necessariamente andrà sviluppato passo
dopo passo.
Una piccola anteprima di quello che ci si immagina per il
nuovo mercato è quella che si sta preparando per il prossimo
30 marzo, una volta terminati i lavori di allestimento.
I lavori sono svolti contenendo al minimo i costi, usando,
perciò, materiali di recupero e contando soprattutto sulle
sponsorizzazioni del progetto.
Una giornata, quella del 30 marzo, durante la quale produttori
locali parteciperanno “raccontando” la loro attività e vendendo i loro prodotti, artisti e artigiani esporranno e venderanno
le loro opere, associazioni culturali proporranno laboratori
ed attività per grandi e per i più piccoli; il tutto arricchito da
esposizioni, mostre, musica...
A breve uscirà il programma dettagliato dell’evento; intanto
si invitano tutti gli interessati, siano essi produttori, artigiani,
sponsor, associazioni a contattare l’organizzazione all’indirizzo email [email protected].
Valentina Pallotti
Un progetto
di risanamento
delle mura
Con la nuova strada delle Valche si è
scoperto una parte di Matelica sconosciuta e sommersa dalle sterpaglie. Da ragazzi
si frequentava quel tratto del fiume Esino, ma non ci si
rendeva conto dell’importanza di quelle mura che vanno
dalla porta sul retro del Monastero della Beata Mattia,
al ponte della vecchia Concetta oggi trasformata in un
elegante ristorante. Mi permetto suggerire all’amministrazione comunale, certamente quella che verrà fuori
dalle imminenti elezioni di proporre all’Ufficio Tecnico
comunale o attraverso un concorso di idee riservato
solo a professionisti locali per un progetto europeo di
risanamento delle vecchie mura di tutto il percorso, con
la bonifica della scarpata e valorizzazione del fiume a
parco botanico, con percorsi didattici visto che l’Esino in
quel tratto accarezza la città con una portata minima da
utilizzare turisticamente. Matelica da quella parte è sconosciuta a molti cittadini, le chiese di Sant’Agostino e la
Cattedrale devono essere valorizzate e liberate da quella
vegetazione certo non elegante per una città che si è fatta
sfuggire nei secoli una sua parte più storica. Non credo
che i progettisti si possano spaventare dalla ripidità tra il
fiume e le mura e forse anche dalla preoccupazione dei
cittadini proprietari confinanti, sono certo che l’eventuale
progetto valorizzerà anche le loro case che da quel lato,
sono da restituire al bello di un stupendo centro storico.
L’Europa è sempre attenta a questi progetti finalizzati
al recupero patrimoniale e soprattutto storico del nostro
Paese, ai tanti giovani laureati in questi settori specifici
dobbiamo dare le possibilità ad esprimersi su queste
tematiche del recupero, lasciando la solita progettazione
delle villette a schiera, sospendendo per un po’ questo tipo
di edilizia e possibilmente restituire alle città quello che
si è lasciato nascondere sotto la vegetazione spontanea.
Alcuni scatti del nuovo mercato coperto dove proseguono i lavori
taccuino
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>MATELICA<
L'Azione 8 MARZO 2014
Per la Beata Mattia
pronto un concerto
In occasione dell'8 marzo
I
di ANTONIO GENTILUCCI
l ricco programma di sabato 8 marzo prevede ben due
tappe nel Santuario della Beata Mattia. In occasione della
ricorrenza della Festa della Donna, a “casa” della donna
più famosa e amata della storia matelicese il Cif (Centro
italiano femminile) propone una riflessione sul tema, per la
Festa della Donna 2014. “La famiglia e le sfide che affronta
quotidianamente, la tenuta della coesione sociale, una nuova
e diversa partecipazione per rigenerare la democrazia perché
sia paritaria e solidale, l’educazione al rispetto della dignità
e dei diritti umani di tutti e di ciascuno secondo lo spirito
e i principi cristiani e la Costituzione, sono i versanti del
messaggio del nostro 8 marzo, che ci chiede di tornare alla
radicalità e alla essenzialità di parole e di gesti. Rigenerare
non è tornare indietro. Rigenerare è tornare al ‘principio’ per
consolidare la nostra identità di donne credenti e cittadine
nell’oggi”. L’incontro che svilupperà questa tematica (“Rigenerare la vita, coltivare la speranza”) avverrà presso il
salone della Beata Mattia in Matelica alle ore 15.30 di sabato
8 marzo. Dopo una breve introduzione del tema da parte della
presidente del Cif del Comune di Matelica, seguiranno testimonianze di vita laica e spirituale. Alle ore 17.30 si celebrerà,
Un'immagine dal concerto dello scorso anno
nel santuario, la Santa Messa in ricordo di Luigia Gubinelli e
delle socie scomparse. In serata poi, il Monastero risuonerà
delle note della Banda “Veschi”, guidata dal Maestro Gabriele
Bartoloni: alle 21.15 infatti, si svolgerà nella chiesa l’ormai
tradizionale e attesissimo Concerto dedicato alla Beata, nel
761^ Anniversario della nascita. Il programma? Una sorpresa
naturalmente, ma si sa che vi saranno musiche di Brahms,
di Mozart, di Suppè e del nostro Mascagni. Assolutamente
da non perdere!
17
Fiori di carta
con Amnesty Kids
Non solo mimose a Matelica, sabato 8 marzo.
Uno dei temi caldi dell’attualità di questi ultimi anni,
quello relativo al problema della Violenza sulle donne,
è alla base di un progetto organizzato da Amnesty Kids,
che da tempo ormai collabora su diverse iniziative con
alcune classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Mattei. In quest’ambito assume grande importanza
un incontro che si svolgerà sabato, per fare prevenzione
e promuovere parità di genere e non-violenza. I partecipanti verranno invitati a partecipare ad un'attivazione
di Amnesty contro la violenza sulle donne nel mondo.
L’incontro sarà alla Sala Boldrini, alle 10.30. L’iniziativa si intitola “Dillo con un fiore”. Nutrito il
programma: interverrà il Centro Antiviolenza di Macerata con Antonella Ciccarelli, sociologa e mediatrice
familiare e B. Verrillo, avvocato volontaria del centro;
il Centro per Famiglie di Scacco Matto con la
psicologa P. Paparoni e l'educatrice I. Cittadini.
Verranno recitate anche delle “Letture di genere”
con l’intervento della compagnia Ruvido Teatro.
Intanto mentre i genitori e chiunque vorrà ascolteranno
la conferenza del centro antiviolenza nella sala Boldrini,
i loro figli potranno partecipare al laboratorio creativo
pensato da Scacco Matto in biblioteca.
Nella seconda parte dell’evento ci si trasferirà nei giardini
pubblici per «piantare» dei fiori di carta e fotografarli,
fiori che vogliono dire no alla violenza.
Tali fiori non verranno poi persi, bensì raccolti e inviati
ad Amnesty kids, che li consegnerà alle autorità italiane.
a.g.
I Lions combattono
la violenza sulle donne
Venerdì 28 febbraio si è tenuto l’incontro conclusivo sul
tema di studio “Contro la violenza nei confronti delle donne:
combattiamo il silenzio”, promosso dal Lions Club Matelica,
presidente Sauro Grimaldi. Dopo l’intervento sul tema del
Coordinatore distrettuale Paolo Dell’Aquila, l’officer distrettuale Maria Gilda Murani Mattozzi ha ricordato le tappe di
un percorso iniziato lo scorso mese di novembre insieme
ai giovani di due istituti scolastici di Matelica, articolato in
due incontri: il primo presso l’ Itc “G.Antinori” e il secondo
presso l’Ipsia “E.Pocognoni”, alla presenza di Antonella
Foto di gruppo con i premiati
Le istruzioni dell’opuscolo Amnesty
per creare il... fiore antiviolenza
Il presidente
Grimaldi
con il coordinatore
Dell’Aquila
Ciccarelli e di Bianca Verrillo del Centro Antiviolenza SOS
Donna di Macerata.
Gli incontri, grazie anche alle sollecitazioni delle due relatrici, sono stati seguiti con molto interesse ed hanno dato vita
a riflessioni e domande sulla tragica realtà della violenza
contro le donne. Per meglio approfondire il tema di studio,
i ragazzi sono stati invitati a realizzare degli elaborati, degli
spot antiviolenza, premiati nella serata del 28 febbraio con
contributi economici destinati alla realizzazione di gite a
carattere culturale. Dalla selezione degli elaborati realizzati
dalle classi II OD-OT, III M, III OD, IV M, IV OD dell’Ipsioa
e I, II, III C dell’Itc, con il coordinamento delle insegnanti
prof.ssa Oriella Cacciamani per l’Itc e prof.ssa Katia Censi
per l’Ipsia, sono uscite vincitrici le classi III OD dell’Ipsia
e II C dell’Itc.
Lions Club Matelica
Al Teatro ora arriva Arlecchino
Il Carnevale finisce…col botto. Domenica 9 marzo infatti,
alle 17, il quinto appuntamento con la Stagione teatrale avrà
come protagonista la maschera di Carnevale per antonomasia:
Arlecchino. Lo spettacolo, si chiama proprio “Le Avventure
di Arlecchino” ed è una produzione tutta matelicese. Regia
di Fabio Bonso, testi di Francesco Mentonelli, entrambi,
insieme a Nadia Biocco, protagonisti anche sul palco. I
costumi vengono dalle sapienti mani di Mara Bartoccetti,
della Sartoria Piceni. Sebbene il variopinto bergamasco sia il
“testimonial”, questo spettacolo, va da sé destinato soprattutto
(ma non solo) a famiglie e bambini,
magari con i loro bravi costumi di
Carnevale, avrà come protagoniste
anche altre maschere celebri della
Commedia dell’Arte.
Perché uno spettacolo della commedia dell’arte. Il motivo nasce dal
voler far conoscere questa antica
pratica alle nuove generazioni, facendo capire l’importanza che questo
linguaggio particolare ha avuto sul
futuro delle tecniche e approcci al
teatro stesso. Arlecchino, Pantalone,
Capitan Spaventa e Colombina sono
i personaggi tra i più famosi della
17 matelica.indd 2
commedia dell’arte, quel tipo di spettacolo che fa dell’improvvisazione e del contatto diretto con il pubblico il suo
fascino e la sua attrazione. La tradizione storica del linguaggio
corporeo è legato ai bisogni primari – mangiare, innamorarsi,
accumulare denaro – e fa da tramite ai dialoghi dei personaggi,
che seguendo i propri istinti riescono a intricare o a risolvere
le vicende che attraversano la loro semplice vita. Un modo
di far teatro che viene da lontano, che si è evoluto nei secoli,
e che oggi viene riproposta con un taglio di attualità, dove
le storie assumono valenza di sopravvivenza per l’esistenza
stessa. Questi personaggi saranno protagonisti di avventure straordinarie,
ricche di ironia e divertimento, frizzi
e lazzi, coinvolgendo nelle storie
incredibili che avvengono sul palco
il pubblico di grandi e piccini. Sono
tre storie che tra amori veri o presunti,
inganni e tranelli, incomprensioni e
situazioni comiche, portano lo spettatore alla risata e al gusto diretto degli
avvenimenti che si susseguono nella
storia, diventando il tramite per far
entrare il pubblico direttamente nelle
vicende dei protagonisti. E alla fine
dello spettacolo? Merenda per tutti!
Prima i risultati,
poi la festa in piscina
Che gli atleti della Salus Nuoto Matelica Asd fossero in
costante e continua ascesa è stato confermato ai recenti
Campionati Regionali di Fabriano, dove i nuotatori matelicesi hanno ottenuto 18 primi posti, 20 secondi posti, 17 terzi
posti, nelle competizioni riguardanti le rispettive categorie.
L’ottimo lavoro svolto dal tecnico Giorgio Consolini in collaborazione con la società di appartenenza, la Salus Nuoto
Matelica e la sinergia con la Vis Sauro Nuoto, ha consentito il
raggiungimento degli attuali significativi risultati sportivi, che
confermano nella sostanza, quanto di buono è stato fatto dagli
atleti matelicesi anche negli anni precedenti. Basti pensare ai
sacrifici, vissuti con la giusta spensieratezza giovanile, a cui
si sottopongono gli atleti abituati a macinare vasche su e giù
anche con doppie sedute giornaliere, per capire la passione
e la disciplina morale che li contraddistingue. Tutto questo
ripaga l’impegno e gli sforzi, non sempre apparenti, della Salus Nuoto Matelica e dei genitori il cui apporto collaborativo
resta fondamentale per la crescita sportiva dei propri figli e
di tutto il movimento natatorio locale. E siccome lo sport
è agonismo ma anche, festa, tanti bambini e ragazzi hanno
preso parte al Carnevale in piscina comunale organizzato
dalla Salus Nuoto Matelica di sabato 22 febbraio. Via gli
occhialini e su le maschere per un pomeriggio diverso dagli
altri. Tanti giochi per i bambini dai 4 ai 13 anni, divertiti e
fatti divertire dallo staff della Salus, che, tra un’esibizione e
l’altra, ha avuto anche il piacere di ospitare sindaco e vice
sindaco della città di Matelica.
Salus Nuoto Matelica
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>SASSOFERRATO<
L'Azione 8 MARZO 2014
Spiraglio per i risarcimenti
dell'alluvione di novembre
P
ossibilità di risarcimento economico per i danni subiti da infrastrutture e immobili pubblici e privati in seguito agli eccezionali eventi
atmosferici verificatisi nelle Marche in diversi giorni dei mesi di
novembre e dicembre dello scorso anno. Un’ordinanza del capo
della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 22
gennaio scorso stabilisce, infatti, che è possibile effettuare una ricognizione
dei fabbisogni relativi al patrimonio pubblico e privato danneggiato. Si
tratta, nella sostanza, di un accertamento che non costituisce la certezza
per un riconoscimento automatico di finanziamenti, ma che apre uno
spiraglio per quei soggetti che hanno subito conseguenze negative dalle
ingenti piogge abbattutesi sul territorio nei giorni 10, 11, 12, 13, 25, 26
e 27 novembre e 2 dicembre scorsi. Dunque, i residenti a Sassoferrato,
dai privati cittadini ai titolari di attività economiche e produttive, dei beni
culturali, del patrimonio edilizio e così via, possono produrre istanza, da
inoltrare al Comune su apposita modulistica. Le domande dovranno pervenire entro venerdì 21 marzo. La relativa modulistica può essere scaricata
dal sito internet del Comune di Sassoferrato, www.comune.sassoferrato.
an.it - Area “Avvisi di pubblico interesse” o da quello della protezione
civile della Regione Marche, www.protezionecivile.regione.marche.it.
La valanga d'acqua del novembre scorso
Musica e parola del Signore
ora in scena a Sassoferrato
Domenica 9 marzo, alle 21,
nella splendida chiesa di San
Francesco, le parrocchie di
San Pietro e San Facondino
ospitano lo spettacolo “Lo
Sposo dell’Umanità” della
pastorale giovanile della
diocesi di Fabriano Matelica. Un'opera modernissima
che unisce musica e Parola
di Dio, ideata da don Umberto Rotili con le musiche
originali del giovanissimo
e pieno di talento Matteo
Volpotti. Una rappresentazione che parte dall’Antico
Testamento per tracciare la
figura di Gesù che ci rivela
il volto di Dio, con la sua
sposa, l’umanità, pensata e
voluta proprio per poter celebrare questo matrimonio
ed attinge al Cantico dei
Cantici. Protagonisti, una
sessantina di ragazzi. Da
non perdere.
A San Facondino
tempo di restyling
Più sicuri, più moderni e soprattutto veramente accessibili
a tutti, i locali sotto la chiesa di San Facondino che presto
verranno riaperti al pubblico. Forse dopo Pasqua con una
grande festa. Un progetto di ampio respiro che ha finalmente
messo a norma l’impianto elettrico, ripristinato l’uso dei
bagni, installato degli infissi efficienti e rinnovato l’impianto
termico ma soprattutto meglio ridistribuito lo spazio ed
abbattuto le barriere architettoniche che finora rendevano
questi locali difficili d’accesso a chi aveva difficoltà nel
camminare o fare le scale. Di fatto, per accedere ai locali
si potrà passare dalla piazza Gramsci attraverso un nuovo
ingresso ricavato proprio sotto i portici comunali a fianco
ai bagni pubblici. “Un lavoro necessario – commenta don
Giovanni Mosciatti – soprattutto per locali che, da sempre,
sono un punto di riferimento per le varie attività della nostra
comunità. Ragione per cui abbiamo voluto ricreare lo spazio
sotto la chiesa. I risultati sono un salone leggermente più
stretto, ma anche sette aule utili al catechismo e alle attività
d’oratorio. Il costo previsto è di 120.000 euro – conclude - e
la Diocesi con i fondi dell’otto per mille ci darà una mano,
ma altri fondi dobbiamo trovarli all’interno della nostra
comunità e siccome tutto questo lavoro è stato fatto proprio
per la comunità e i nostri ragazzi, siamo fiduciosi che al
momento della benedizione pasquale, i nostri parrocchiani
saranno particolarmente generosi”.
Sabato...
la pasta
a mano
Secondo mese di attività per il
“Centro per le Famiglie”, il servizio
destinato a nuclei familiari con figli
minori, ma non solo, gestito dal Comune su progetto ideato da Regione
Marche e Ambito Territoriale Sociale n.10. Completamente gratuito,
il servizio è operativo nella sede di
piazzale IV Novembre, 1, più precisamente in alcuni dei locali della ex
stazione ferroviaria destinati attualmente alle associazioni di volontariato. Dunque, un luogo di incontro,
confronto, socializzazione, scambio
di idee e solidarietà in cui singoli
individui, coppie, genitori e futuri
genitori hanno l’opportunità di incontrarsi tra loro e con esperti dei
vari settori per sviluppare relazioni
interpersonali, dare vita a momenti
formativi e ricreativi nell’ottica
della promozione della qualità della
vita. Le iniziative tenutesi nel mese
di febbraio hanno riscosso una larga
e attiva partecipazione di cittadini.
Questo il calendario degli appuntamenti in programma a marzo:
sabato 8 marzo “Mani in pasta:
facciamo i maccheroncini”, laboratorio di cucina; mercoledì 12 “Decoupage, perline ed altre tecniche
decorative”, laboratorio artistico;
sabato 15 “La ceramica”, laboratorio artigianale; mercoledì 19 “I
primi punti del cucito”, laboratorio
artigianale; sabato 22 “Intarsiamo
il legno”, laboratorio artigianale;
mercoledì 26 “I primi punti del ricamo”, laboratorio artigianale; sabato
29 marzo “Autoterapia attraverso
la respirazione e il movimento”,
laboratorio di educazione corporea
(è consigliabile partecipare in abiti
comodi).
Veronique Angeletti
Roani: "Sogno una città con speranze di crescita"
Alessandro Roani (foto),
sassoferratese e giovane
docente presso il Liceo Mannucci di Fabriano. Laureato
in filosofia e storia presso
l’Università degli studi di
Perugia, ha partecipato a
numerose attività di formazione sulla didattica e filosofia, collabora con autorevoli
riviste accreditate a livello
nazionale ed è docente di
filosofia presso le Università
degli Adulti di Fabriano e
Sassoferrato. Un aggettivo per definire Sassoferrato?
Dormiente.
E il sassoferratese?
Eclettico.
Cosa le piace di più e cosa di meno, della
sua città?
Di più il fascino delle bellezze paesaggistiche
che fanno da contorno alla città, la qualità della vita e la tranquillità che sa offrire. Di meno
una certa grettezza d’animo e la tendenza
alla chiacchiera, tipiche dei suoi abitanti. La
carenza di luoghi aggregativi che non siano
18 sasso.indd 2
i bar e le tabaccherie con
annessa ricevitoria del lotto
(tradizionale o istantaneo) e
di strutture sportive.
Tre idee per Sassoferrato?
Investimenti volti a potenziare le strutture scolastiche, le iniziative culturali e
turistiche e la promozione
di attività sportive che non
riguardino esclusivamente
il calcio.
Cosa sogna per la sua
città?
Il sogno è di vedere per il
prossimo futuro una città
attiva, con problemi di impiego lavorativo
ridotti al minimo, che sappia offrire alla
cittadinanza intera prospettive di crescita e
la possibilità per i giovani di coltivare nel
territorio sentinate concrete speranze di costruire un futuro.
Cosa è la politica?
Intendo la politica come una delle arti umane
più delicate e quindi difficili: la sua finalità
è quella di realizzare il bene della collettività e quest’aspetto deve prevalere su ogni
altro. Un’attività che richiede competenza,
serietà e coerenza, quindi, platonicamente
intesa, un’arte che solo ‘i migliori’ dovrebbero esercitare. Nel nostro paese, soprattutto
negli ultimi decenni, si è assistito invece ad
un progressivo degenerare delle dinamiche
politiche. Scandali, macchinazioni, lotte per
il potere sono divenute progressivamente la
regola, con la triste conseguenza di un significativo senso di sfiducia dei cittadini nei
confronti delle istituzioni. Durante il servizio
militare mi fu insegnato che ‘si comanda con
l’esempio’. Una regola di notevole attualità .
Ancora oggi, nel nostro paese, si può
chiedere un voto per essere eletto, con una
promessa di un “camion di breccia”, o di
un “lampione sotto casa”, o di un piano
regolatore “su misura”?
Se come contesto di riferimento si considera
l’ambito strettamente paesano-comunale,
tali promesse soddisfatte costituiscono senza
dubbio un valido motivo per assicurarsi una o
molte preferenze. Naturalmente, se l’orizzonte si amplia a livello regionale e/o nazionale,
gli interessi aumentano in un rapporto di
proporzionalità diretta con le implicazioni
che tutti conoscono o che possono essere immaginate. Una consuetudine ben radicata nel
tessuto genetico italiano, dura da abbattere.
Per accentuare un turismo “locale” o “forestiero”, di cosa abbiamo bisogno?
Di strutture recettive moderne e adeguate,
quindi di investimenti accurati e miranti a
promuovere l’importante patrimonio storicoculturale della città e a coinvolgere i molti
giovani del territorio preparati e bisognosi di
inserirsi nelle dinamiche lavorative.
Cosa le piacerebbe modificare o eventualmente fare di nuovo, nell’arredo urbano
di Sassoferrato?
Sicuramente il consiglio è quello di rendere
maggiormente funzionali e fruibili i musei
cittadini e i luoghi storici in generale. Poi la
maggiore cura nella gestione dei parchi e dei
giardini cittadini, spesso abbandonati in uno
stato di incuria che non invita certamente le
famiglie con i propri figli ad attività ricreative
all’aperto.
A maggio ci saranno le elezioni comunali,
cosa chiederebbe al futuro sindaco?
Al futuro sindaco di primavera (di qualunque
schieramento esso sia) chiederei spirito di
iniziativa, vitalità, serietà e una logica d’azione volta a superare il misero clientelismo
che caratterizza ormai da troppo tempo le
dinamiche politiche italiane.
Benigno Amori
05/03/14 11.25
L'Azione 8 MARZO 2014
19
>CERRETO D'ESI<
L'essenza di Buresta
Le bombe
su Cerreto:
Il 15 marzo concerto del giovane cantautore maceratese un ricordo
di ANDREA MOZZONI
e PIERO PAOLETTI
D
opo l’uscita del suo secondo album «L’essenza
delle cose», il giovane
cantautore tolentinate
Gianluca Buresta continua con
successo nella promozione del suo
nuovo lavoro nei teatri italiani.
Prossima tappa Cerreto d’Esi, ce ne
parla lo stesso Buresta, indicando le
sue aspirazioni per il proseguo della
sua carriera artistica.
Gianluca, come si sta preparando
per il prossimo concerto a Cerreto d’Esi?
"Il concerto del prossimo 15 marzo fa parte dell’«Essenza delle
cose tour» iniziato dai teatri di
Esanatoglia e in quelli limitrofi
alla mia zona d’origine. Quello al
«Casanova» di Cerreto d’Esi è una
prosecuzione naturale, dunque,
di questa serie di concerti che
dureranno per tutto il 2014 e che
mi condurranno anche fuori delle
Marche, come ad esempio la tappa
di Bellaria prevista per l’11 maggio.
Con la band stiamo fondamentalmente mantenendo la scaletta dei
concerti precedenti, con tutto il
nuovo album e una selezione delle
vecchie canzoni del primo cd, scegliendo quelle che ritengo le più
rappresentative in questo momento:
non mancheranno le canzoni scritte
per il film «A sud di New York», le
quali sono una costante e fa sempre
piacere veder cantare il pubblico
con queste canzoni".
Due i cd che ha già pubblicato, il
secondo è in promozione: cosa c’è
ora in cantiere?
"In questo particolare periodo sto
riprendendo molto a scrivere e,
debbo dire, con tante energia positiva. Ci sono nell’aria, ma sono
situazioni in stato ancora iniziale,
delle future collaborazioni anche
molto importanti, ma ancora non
posso scendere nel dettaglio. Sto
scrivendo di getto, come ho detto, in
maniera molto naturale e spontanea:
in genere ci vuole sempre del tempo
e questa è una maturazione che va
Il cantante Gianluca Buresta
La commemorazione
di Luigina Mazzolini
A due anni dalla scomparsa, il Comune di Cerreto d’Esi commemora
Luigina Mazzolini, il
nostro compianto vice
sindaco. L’amministrazione comunale, il sindaco David Alessandroni, i consiglieri e la cittadinanza l'hanno ricordata martedì 4 marzo presso
il centro di aggregazione giovanile a lei intitolato. E' stata un’ulteriore occasione per onorare
l’instancabile impegno e il grande contributo che la Mazzolini ha apportato all’azione dell’amministrazione comunale: il centro di aggregazione giovanile
ne è l’esempio più concreto e duraturo nel tempo. Questa sua
esigenza di dare ascolto alle giovani generazioni non è venuta
meno neanche durante la malattia e non derivava solo dalla
sua professione di neuro-psichiatra infantile ma soprattutto
dalla profonda umanità che la caratterizzava, che la faceva
amare dalla nostra comunità e da tutti noi che abbiamo avuto
la fortuna di conoscerla e di collaborare con lei. Il centro di
aggregazione giovanile, orientato a dare spazio alle capacità
dei giovani e ad incentivare il protagonismo giovanile, si sta
imponendo come una positiva realtà educativa ed è frequentato
da circa 150 ragazzi, impegnati in diverse attività. Un centro non chiuso e a sé stante, ma aperto:
basti pensare al progetto che vede i ragazzi, accompagnati dalle educatrici della cooperativa
Mosaico operanti nel Cag, recarsi regolarmente presso la residenza protetta Giovanni Paolo II
e le lezioni della pittura su stoffa dell’Università degli Adulti con cui l’insegnante Massimo
Melchiorri punta molto a coinvolgere i ragazzi.
Michela Bellomaria
rispettata. Spero, ovviamente, di
non far passare quattro anni come
successo in precedenza tra le uscite
del primo e del secondo album".
Musicultura e Sanremo: due palcoscenici ai quali ambisci?
"Per Musicultura ho presentato
delle canzoni in cinque occasioni
ma, purtroppo, ancora senza esito
positivo. Voglio comunque ritentare perché si tratta di una grande
vetrina e su di un palco suggestivo
come quello dello Sferisterio. Ho
sempre seguito con piacere questa
manifestazione: credo solo che la
casualità o gli eventi non hanno
voluto che salissi su quel palcoscenico. Rispetto ad altri appuntamenti al momento non c’è nulla in
previsione: il 2014 sarà dedicato ai
concerti dal vivo anche se Sanremo
rimane un pensiero e una speranza
per il prossimo anno. Ora rimango
concentrato, tuttavia, su quello che
è il mio cammino già programmato
con i concerti nel territorio".
Con Avis a scuola
di solidarietà
Per far comprendere ai bambini il senso profondo
del “donare incondizionatamente”, quale migliore
testimonianza si poteva offrire se non quella attiva
dei volontari Avis?
Martedì 25 febbraio i signori Sebastiano Paglialunga, presidente Avis di Fabriano e Fabio Spuri Nisi,
presidente Avis di Cerreto d’Esi, insieme a due
volontari della sede di Cerreto d’Esi, hanno risposto
con competenza e semplicità alle tante domande e
curiosità poste dagli alunni delle classi V A-B della
Scuola Primaria “T. Lippera” di Cerreto d’Esi. Non
è mai troppo presto infatti, come suggeriscono gli
operatori Avis, per sensibilizzare i futuri cittadini
ai valori della generosità, dell’altruismo e della
solidarietà che spesso sono indispensabili a salvare
molte vite.
Per parafrasare le parole di un grande della Storia
dell’umanità come Gandhi... “si vince sempre con
la forza dell’amore e della verità”.
Le insegnanti
L’11 marzo sono 70 anni dal bombardamento a Cerreto d’Esi da parte
degli alleati. Erano circa le 18, io
stavo fuori casa e sentii il rumore di
alcuni aeroplani o fortezze volanti
che si vedevano spesso, ne notaio
sei provenienti dalla Gola della
Rossa diretti sopra Cerreto con
un segnale a noi familiare quando
bombardavano. Quasi subito un
nuvola di fumo coprì il paese. I sei
bombardieri sganciarono 36 bombe
e la prima cadde dove ora si trova il
mattatoio, le altre lungo il fosso a
sinistra verso Matelica. Mio padre
arrivò subito in paese per accertarsi
dei parenti. Morì un ragazzo di sette
anni, Mario Zaccagnini, colpito da
una scheggia e lo teneva in mano
una vicina di casa. Ci furono pochi
danni alle case anche perché quella
zona era poco abitata, ma tanta
paura. I cerretesi spesso si domandavano come mai non avessero
colpito il castello molto abitato. Un
monito? Un avvertimento? Un errore? Un mio amico che negli anni
Cinquanta si è trasferito in Canada
è riuscito a parlare con il capo dei
sei piloti canadesi gli ha garantito
che è stato tutto regolare, la verità
non si saprà mai. Io avevo otto anni
e ricordo molte cose come il merci
di scuola che i tedeschi avevano
preso alla conceria di Matelica ed
i partigiani della Porcarella fecero
deragliare sopra Cerreto, dove morì
un partigiano. Il 2 febbraio 750
giovani racchiusi nei carri della
stazione di Albacina furono liberati
e persero la vita due partigiani. Alcuni manifesti tedeschi avvertivano
che per ogni tedesco ucciso, dieci
civili venivano fucilati. Forse un accordo con le autorità cittadine ed il
comandante dei partigiani Agostino
Pirotti hanno evitato quella morte di
molti cittadini italiani. Ho voluto
raccontare queste storie di Cerreto
perché da noi la guerra ha lasciato
strascichi di dolore con la morte di
quattro giovani: oltre ai tre citati,
anche Giuseppe Chillemi, morto al
centro del paese.
Tito Antici
Un progetto umanitario per il Perù
Venerdì 21 febbraio scorso presso la scuola secondaria di primo grado “S. Melchiorri” di Cerreto d’Esi si è tenuto un incontro
con il Sovraintendente della Polizia di Stato di Fabriano, Raniero Zuccaro, in relazione al progetto Solidarietà attuato dall’istituto. Gli alunni di tutte e sette le classi hanno potuto ascoltare l’esperienza personale del poliziotto, illustrata in modo semplice
e molto coinvolgente: partito per un viaggio nel febbraio 2010 in Perù per sostenere un progetto umanitario, Raniero ha finito
con l’abbracciare i bisogni urgenti di una terra, avara di ricchezze, ma piena di umanità. Il racconto, come hanno dimostrato le
moltissime domande, ha stimolato il vivo interesse dei ragazzi, rimasti colpiti principalmente dal fatto che un uomo in divisa
possa dimostrare in modo così spontaneo e sincero il suo lato umano, che lo ha spinto a dedicare il suo tempo ad aiutare una
popolazione molto dignitosa ma altrettanto povera. L’incontro si è svolto in un clima sereno e soprattutto ha spinto gli alunni a
riflessioni che hanno poi approfondito in classe con i propri insegnanti. Gli insegnanti della scuola ringraziano di cuore Raniero
per la partecipazione, la disponibilità e la grande sensibilità dimostrata.
19 cerreto.indd 2
Raniero Zuccaro
con una bimba
peruviana
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20
L'Azione 8 MARZO 2014
Nata la nuova
sezione dell'Amci:
presidente Pietro
Torresan
>CHIESA
Da sinistra i due Vescovi
Vecerrica e Menichelli
ed i medici Torresan
e Nataloni
Ecco i medici cattolici
L
unedì 24 febbraio, in presenza del Vescovo di Fabriano Mons. Giancarlo Vecerrica, è stata ufficializzata
la nascita della nuova sezione fabrianese dell’Amci
(Aassociazione Medici Cattolici Italiani). La riunione
ha rivestito una particolare importanza per la presenza di Mons.
Edoardo Menichelli, Assistente Nazionale dell’Amci ed Arcivescovo di Ancona, di Fiorenzo Mignini e di Andrea Corsalini,
presidente e vice presidente regionale e di Stefano Ojetti,
consigliere nazionale. Mons. Menichelli ha illustrato la storia
dell’Associazione e ha ricordato i tre requisiti fondamentali che
devono caratterizzare il medico cattolico: custodire l’identità
“Chi sono? Perché faccio parte di questa Associazione? Mi
confronto con l’insegnamento del Padre?”; formazione “esiste
ancora l’etica professionale? Il medico cattolico deve mettersi a
servizio dei giovani medici per aiutarli nella formazione professionale e dei sacerdoti per aggiornarli nella lettura delle nuove
problematiche etico-sanitarie”; testimonianza “farsi conoscere
per quello in cui crediamo ricordando che il medico, con il suo
Ministero, interseca la vita umana dal suo inizio alla sua fine
naturale”. Ha preso poi la parola il prof. Mignini per un saluto
ai convenuti e per rendere noto il prossimo incontro regionale
dell’Amci dal titolo “Obiezione di coscienza: è ancora un
diritto?”, che si terrà ad Ascoli Piceno il 29 marzo, auspican-
do la partecipazione dei
medici di Fabriano ed ha
preannunciato un’udienza
generale dal Papa prevista
in novembre per ricordare
i 70 anni dalla fondazione
dell’Associazione.
Si è poi proceduto al conferimento delle cariche
sociali. Ovvero presidente:
Pietro Torresan; vice presidente: Maura Nataloni;
tesoriere: Franco Castellani; segretaria: Simonetta Antonini. L’assistenza
spirituale è per ora affidata
direttamente al Vescovo
Vecerrica. Hanno finora
aderito 30 medici, operanti
sia in ospedale che nel territorio; le iscrizioni restano
comunque aperte per chiunque volesse aderire, contattando la
segreteria (Simonetta 340 2806409).
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 9 marzo
dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4,1-11)
Una parola per tutti
L’ambientazione del Vangelo di questa domenica è molto probabilmente quella della
Giudea ad ovest di Gerico dove satana tenta Gesù nel deserto per 40 giorni. E’ evidente
il riferimento ai 40 anni trascorsi nel deserto dal popolo di Israele.
Nella prima tentazione il diavolo invita il Messia a servirsi del potere dei miracoli per
sfamarsi, ma il Salvatore risponde che al primo posto c’è sempre la parola di Dio. La
seconda lusinga è quella di usare la forza dei miracoli per una “dimostrazione” eclatante che indubbiamente avrebbe la capacità di stupire molta gente. Gesù, però, non
ha scelto questa via per riportare il cuore dei figli al Padre. Nel terzo tentativo satana,
chiedendo di essere adorato, istiga il Cristo ad usare il potere politico per portare
avanti la via della salvezza. Il diavolo, spesso chiamato principe di questo mondo,
prova a distaccare l’uomo da Dio suscitando la bramosia della carne, del potere, del
denaro. Gesù è venuto a sgretolare e sopprimere questo regno, riportando, attraverso
la Redenzione, l’uomo al Signore e unendolo a Lui nella scelta piena e definitiva di fare
la volontà dell’Onnipotente.
Due ritiri
del clero
Ufficio pellegrinaggi:
viaggio a Mosca
In questo mese ci sono due Ritiri per tutti
i sacerdoti, religiosi e diaconi. Per tutti:
vescovo, sacerdoti, religiosi e diaconi
Giornata regionale di spiritualità,
lità giovedì 6 marzo, ore 9.30 a
Loreto. Guiderà l’incontro il nuovo Prefetto della Congregazione per il
Clero, S. E. Card. Beniamino Stella, sul
tema: “La trasmissione della fede nelle
Marche (riflessione sulla vita del prete e
sul coinvolgimento dei laici)”.
L’Ufficio diocesano pellegrinaggi ha programmato tre
esperienze dello Spirito per i prossimi mesi. Il 26 e 27
aprile, in occasione della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, trasferta a Roma (t.o. Viaggi del
Gentile). Visita a Castel Gandolfo, Albano e partecipazione
alla celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco
in Piazza San Pietro. Dal 10 al 17 luglio, invece, pellegrinaggio in Russia con visita a Mosca (nella foto), San
Pietroburgo e Anello d’Oro con volo diretto da Fiumicino
(t.o. Camminando per il mondo). Iscrizioni entro e non
oltre il 31 marzo 2014. Ad agosto, poi, spazio al classico
pellegrinaggio a Lourdes con volo da Roma. L’appuntamento è dal 16 al 19 agosto 2014 con Opera Romana Pellegrinaggi. Inoltre, domenica 23 marzo, i nostri pellegrini
sono invitati a vivere un pomeriggio di spiritualità ad Orvieto in occasione
della “7° Giornata
del Pellegrino”.
Anche quest’anno
la nostra Diocesi
parteciperà con
un pullman. Per
informazioni ed
iscrizioni scrivete
all’indirizzo: ufficiopellegrinaggi.
fabriano@gmail.
com oppure contattare don Andrea
Simone al numero
338-3027782 o
Marco Antonini al
cel. 340-3726564.
Come la possiamo vivere
Oggi, prima domenica di Quaresima, la Chiesa ci invita ad iniziare il cammino di conversione svuotandoci da noi stessi e riempiendoci di Cristo. Pentiamoci di non aver
amato il Signore, ritornando subito a Lui con il Sacramento della confessione che è
l’abbraccio di Gesù al figlio confuso e smarrito nel peccato.
Satana tenta Gesù offrendogli delle sicurezze umane. Noi credenti quanto siamo ancorati
a queste false certezze? Riusciamo a respingere le tentazioni e le idolatrie legando la
nostra esistenza unicamente a Dio?
I veri cristiani non camminano mai da soli. Tante cose potrebbero cambiare nel mondo
se tutti i membri delle parrocchie e delle comunità ecclesiali si impegnassero in gesti
concreti di condivisione verso i poveri, gli emarginati, gli ammalati!
Nel deserto quaresimale, fuori dal rumore del mondo, il Signore chiede ad ognuno di
noi di dare più spazio alla meditazione, alla preghiera, alla contemplazione, cercando
e desiderando una relazione più forte con Lui. Il Padre Celeste è il primo a tenderci la
mano. Siamo pronti ad accogliere il suo invito?
20 chiesa.indd 2
L'incontro in episcopio del 24 febbraio
Ritiro mensile diocesano, giovedì 27 marzo, ore
no
9,30-13,30 in Seminario.
Guiderà ritiro S.E. Mons. Claudio Maniago, (nella foto) Vescovo ausiliare di
Firenze e segretario della Commissione
Cei per la Liturgia.
Il tema è: “La Sacrosanctum Concilium
per il prete di oggi”.
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21
>CHIESA<
L'Azione 8 MARZO 2014
IlIl coro"Marinelli"
in
Basilica
polifonico diocesano si è esibito a Loreto, poi visita ad Osimo
di MARTINA PIGLIAPOCO
D
omenica 23 febbraio il
Coro Polifonico Diocesano “Don Giuseppe
Marinelli” e i ragazzi
della parrocchia di S. Maria, che
quest’anno faranno la prima Comunione e la Cresima, insieme ad
alcuni genitori e catechiste, sono
andati in pellegrinaggio a Loreto
e nel pomeriggio hanno visitato la
“Lega del Filo d’oro” a S. Stefano
di Osimo.
Il momento principale della mattinata è stata la partecipazione alla S.
Messa nella Basilica della S. Casa,
alle ore 11, celebrata dal Vescovo
di Loreto Mons. Giovanni Tonucci.
Il nostro Coro Diocesano ha prestato il servizio liturgico del canto,
sotto la direzione del M° Giuseppe
Papaleo.
Sotto le alte volte della Basilica il
canto corale si diffondeva ampio
e gioioso, suscitando l’attenzione
e l’ammirazione dei presenti alla
celebrazione, che al termine hanno
espresso al direttore e ai cantori la
loro sorpresa e gratitudine per aver
potuto partecipare alla S. Messa resa
più bella e solenne dai canti che
hanno sottolineato i vari momenti
del sacro rito.
Anche il Vescovo celebrante ha
chiesto al Coro di ripetere al termine
della benedizione l’Amen eseguito a
conclusione della dossologia.
Il M° P. Giuliano Viabile, organista
e direttore della Cappella musicale
della Basilica Lauretana, ha elogiato
il Coro per l’accuratezza della preparazione musicale e per la scelta
appropriata dei canti liturgici.
Prima di lasciare la Basilica non
poteva mancare una visita alla S.
Casa per salutare la venerata immagine della Vergine Lauretana e
per rivolgere una preghiera per i
ragazzi che si stanno preparando
ad un così grande momento della
loro vita cristiana, affidandoli alla
Madre del Signore, Patrona della
nostra Regione.
Il pranzo al sacco lo abbiamo consumato nel salone della parrocchia
di Crocette di Castelfidardo, in cui
è parroco don Franco Saraceni,
compagno di studi di don Alfredo.
Nel pomeriggio abbiamo vissuto un
Il coro polifonico "Marinelli" a Loreto
momento veramente commovente:
la visita alla “Lega del Filo d’oro”.
Il direttore e gli operatori ci hanno
illustrato la storia, le finalità e le
azioni riabilitative, che vengono
messe in atto a favore di bambini,
ragazzi e adulti ciechi, sordi e muti
(a volte affetti da tutte e tre le problematiche) e con ritardo mentale.
Abbiamo potuto anche incontrare e
“parlare” con alcuni ragazzi presenti
domenica nella struttura, riportando una grande ammirazione per il
lavoro che tanti specialisti e tanti
volontari stanno mettendo in atto
per rendere quanto più possibile
autonoma la vita di queste persone.
Abbiamo consegnato alla Lega una
piccola somma di denaro, frutto di
una pesca organizzato in parrocchia
con i lavoretti eseguiti dai bambini
del catechismo.
Possiamo ben dire di aver vissuto
una domenica “speciale” che lascerà
a lungo un bel ricordo nel cuore di
ognuno.
Formazione per gli sposi Padre Nostro e gli artisti
La Pastorale Familiare Diocesi Fabriano Matelica organizza un incontro di formazione sposi nell’ambito
del percorso: “scoprire la bellezza
e la grandezza della vocazione
all’amore” previsto per domenica
9 marzo alle ore 15 presso l'Aula
Magna del Seminario di via Serraloggia. Identità maschile e femminile dal tema "La diversità costruisce
la vera identità. La bontà della
Dopo la bella festa del 25 gennaio
al Collegio Gentile di Fabriano, le
attività non si fermano. Quest’anno,
in virtù di coincidenze favorevoli, i
175 anni di fondazione dei Fratelli
di Nostra Signora della Misericordia, i 160 della venuta dei religiosi
belgi a Roma ed ancora dei 100
anni della presenza dei fratelli della
Misericordia a Fabriano, ci sono “in
pentola” tante attività aperte a tutti
i fabrianesi.
La prossima attività favorevole sarà
un pullman pieno di pellegrini in
data mercoledì 19 marzo, vale a dire
un’udienza, prenotata da tempo, con
il Papa Francesco: sarà l’incontro
di un padre con i suoi figli, fatto di
amore, di rispetto e di attaccamento
al Papa.
Nel pomeriggio dello stesso giorno
una “sosta dovuta” alla chiesa di
Santa Balbina a Roma, dove tanti
fratelli belgi, 36 per la verità, hanno
dato la vita per il servizio della carità
21 chiesa.indd 2
diversità". La relatrice sarà la dott.
ssa Annalisa Marinoni, (nella foto)
medico psicoterapeuta, laureata in
Medicina e Chirurgia all’Università
di Bologna, specializzata in psicoterapia Sistemico - Relazionale presso
l’istituto I.S.C.R.A. di Modena e
in psicoterapia della Gestalt presso
l’H.C.C. Kairòs di Venezia. Ha completato la propria formazione presso
il Centro Italiano di Sessuologia di
Bologna. Ha lavorato presso il Ser.T.
di Ravenna e dal 1998 esercita la
libera la libera professione come
terapeuta individuale di coppia e
familiare. Si è occupata nel tempo di
attività di formazione per gli adulti
e di progetti di sostegno alla genitorialità. Vive e lavora a Ravenna,
sposata da vent’anni e mamma di
tre figli.
Insieme al marito, Vernocchi Pierenea, è stata responsabile per la
Commissione di Pastorale Familiare
dell’Emilia Romagna per undici
anni.
Proseguono le adesioni ed i preparativi per lo straordinario evento
proposto dell’Ufficio Diocesano per la Cultura dal titolo “Il Padre
Nostro per gli Artisti”, un’iniziativa che segue il cammino pastorale
proposto dal nostro vescovo per tutta la Diocesi fin anche a giungere
ai laboratori e alle tavolozze degli artisti del nostro territorio e non.
La curatrice del progetto, la dott. Anna Massinissa, parla di oltre 45
artisti che si sono voluti coinvolgere, e diverse opere iniziano ad arrivare nelle sede di InArte. Prossimamente vi aggiorneremo sull’iter
dell’allestimento della mostra. Per ulteriori informazioni visitate il
sito della diocesi.
verso i carcerati e le opere
di Misericordia a Roma dal
1854 al 1890 circa.
Nel contempo si sta già
preparando, a Fabriano,
una mostra a beneficio
della città e della Diocesi
sulla vita del Fondatore dei
religiosi della Misericordia
Mons. Vittore Scheppers e
sui 100 anni dei Fratelli a
Fabriano. La mostra sarà
allestita all’Oratorio del
Gonfalone (San Benedetto)
dal giorno 6 aprile alle ore
17 fino all’11 maggio.
Si stanno mobilitando an-
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Collegiglioni
ore 18.00: - Cattedrale S.Venanzio
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ SALUTO DEL VESCOVO ALLE GARE DI NUOTO PER DISABILI: venerdì 7 marzo
alle ore 14.30.
~ BENEDIZIONE DEL VESCOVO DELLA NUOVA SEDE AREA VASTA DELL’ASUR A
FABRIANO: sabato 8 marzo alle ore 10.
~ CONFERIMENTO DEL MINISTERO DEL LETTORATO A GABRIELE RONCHETTI:
domenica 9 marzo alle ore 18 nella chiesa della Misericordia.
~ INCONTRO DELLA PASTORALE GIOVANILE REGIONALE: mercoledì 12 marzo alle
ore 20.45 a Montorso di Loreto.
~ COMUNITÀ DEI GIOVANI PRETI: giovedì 13 marzo alle ore 9.30 nel Seminario
di via Serraloggia.
Fratelli della Misericordia
tra udienze e mostre
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile - S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 17.30: - Cattedrale S.Venanzio
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
ore 18.00: - M.della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
che le associazioni della Fortitudo
calcio e della Fortitudo pattinaggio.
Sarà una mostra ben preparata e accogliente. Le visite guidate saranno
al mattino dalle 10.30 alle 12,30 e
alla sera dalle 17 alle 19.
La terza attività che sta richiedendo
molto tempo in anticipo, è il pellegrinaggio
alla tomba del Servo
di Dio: Mons. Vittore
Scheppers a Malìnes
(Belgio) dal giorno
20 al 23 giugno. Il
Programma dettagliato è già a diposizione
nel giornalino “Conosciamoci” che circola
in tante famiglie di
Fabriano e sempre a
disposizione al Collegio Gentile in via
Cavour, 102.
Fratel Lodovico
Albanesi
ore 11.15:
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 17.00:
ore 18.00:
ore 18.15:
ore 18.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- S.Maria in Campo
- M.della Misericordia
- Ss. Biagio e Romualdo
- S. Giuseppe Lavoratore
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
17.30: - Regina Pacis
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa
- Regina Pacis
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22
>DEFUNTI<
L'Azione 8 MARZO 2014
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.NICOLO'
Centro Comunitario
Domenica 9 marzo
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amato
ATTILIO CENSI
La figlia e i nipoti lo ricordano con
affetto. S.Messa sabato 8 marzo
alle ore 17.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
"Sono passati già due anni. Il tempo vola, ma le ferite restano".
Ci manchi tanto, sei sempre nei nostri cuori".
Tua figlia e i nipoti
Venerdì 28 febbraio,
a 78 anni, all'ospedale di Matera,
è mancato all'affetto dei suoi cari
CHIESA della MISERICORDIA
Lunedì 10 marzo
ricorre l'anniversario
della scomparsa dell'amato
FRANCESCO SPADINI
I familiari ed i parenti lo ricordano
con affetto. S.Messa lunedì 10 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
Mercoledì 12 marzo
ricorre l'anniversario
della scomparsa dell'amato
FRANCESCO BALDONI
I familiari ed i parenti lo ricordano
con affetto. S.Messa mercoledì 12
marzo alle ore 8 nella chiesa del
Collegio Gentile. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
CHIESA di S.MARIA
della Porta di Cerreto d'Esi
Domenica 9 marzo
ricorre il 14° anniversario
della scomparsa dell'amato
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Lunedì 10 marzo
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amata
ALDO GENTILUCCI
Lo comunicano la moglie, le figlie, i
generi, i nipoti, i fratelli, le sorelle
ed i parenti tutti.
TRE MESI
ANNIVERSARIO
VINICIO TAVOLINI
I familiari ed i parenti lo ricordano
con affetto. S.Messa domenica 9
marzo alle ore 8.30. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
9° ANNIVERSARIO
INES PAOLETTI
ved. GENTILI
I figli Luigi ed Enrico ed i parenti
la ricordano con affetto. S.Messa
martedì 11 marzo alle ore 18.30.
Durante la celebrazione saranno ricordati anche il marito ANTONIO
ed il figlio NICOLA. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
Martedì 25 febbraio, a 79 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
LILIANA LINCE
ved. VECCHI
CHIESETTA di ARGIGNANO
(La Cupa)
Sabato 15 marzo
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amata
LUISA DOLCE
I familiari, gli amici ed i parenti la
ricordano con affetto. Durante la
S.Messa di venerdì 14 marzo alle
ore 17.30 sarà ricordata anche la
mamma MARGHERITA. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S.VENANZIO
Venerdì 14 marzo
ricorrono tre mesi
della scomparsa dell'amato
SAVINO PASSERI
La moglie, i figli, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa
venerdì 14 marzo alle ore 17.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
CHIESA di ARGIGNANO
Giovedì 13 marzo
ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amata
MARIA (LILIA) MARASCA
I familiari ed i parenti la ricordano con affetto. Nella S.Messa di mercoledì
19 marzo alle ore 17.30 sarà ricordato il marito
DANIELE ELEONORI
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
Sabato 22 febbraio, a 89 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IDA RAGGI
ved. REGNO
Lo comunicano i figli Santina ed
Osvaldo, il genero Parmenio, la
nuora Sandra, i nipoti Lorenzo, Leonardo, Giorgia e Federica, le sorelle Pia e Maria, il cognato, gli altri
nipoti ed i parenti tutti.
Impresa Funebre Bondoni
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.MARIA
Domenica 9 marzo
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amata
IOLANDA PAVONI
in STAZIO
Il marito, i figli, il nipote e la nuora,
la ricordano con affetto e invitano chi la conobbe alla S.Messa di
domenica 9 marzo alle ore 17. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S.NICOLO'
Centro Comunitario
Sabato 8 marzo
ricorre il 9° anniversario
della scomparsa dell'amato
PIETRO MARIANI
La moglie Elena insieme ai figli,
nuore e nipoti vogliono ricordarlo
con una S.Messa di suffragio alle
ore 18. Si ringrazia quanti vorranno
unirsi alle loro preghiere.
TRIGESIMO
CHIESA di BASSANO
Nel 3° anniversario
della scomparsa dell'amata
ROSA COSTANTINI
ved. COZZA
il figlio, la nuora, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. Nella
S.Messa di domenica 9 marzo alle
ore 15 sarà ricordato anche il marito PIETRO. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
TRE MESI
La moglie, le figlie, i generi, i nipoti
ed i parenti tutti ricorderanno
ANGELO PATASSI
ad un anno dalla sua morte nella S.
Messa di sabato 15 marzo alle ore
18 nella chiesa dell’Oratorio S. Maria in Campo. I familiari ringraziano
quanti parteciperanno alla celebrazione eucaristica.
GIOCONDO LATINI
"Ciao nonnetto, sei volato via da
noi senza neanche salutarci. Sentiamo forte la tua mancanza ma
teniamo in noi vivo il tuo ricordo e
l'affetto che ci hai donato".
S.Messa martedì 11 marzo alle ore
18 nella chiesa della Misericordia.
Si ringrazia quanti si uniranno alle
preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
Martedì 25 febbraio, a 85 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
LINA ANGELONI
ved. PAPI
Lo comunicano il figlio Raffaele, i
parenti tutti.
Marchigiano
22 defunti.indd 2
Domenica 2 marzo, a 64 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
GIACOMO FUCA'
Lo comunicano la madre Lina, la
moglie Angela Ninno, i figli Giorgio
e Gianluca, le nuore Lara e Chiara,
i nipoti Gianmarco, Emma, Andrea,
le sorelle Lucia e Maria, il fratello
Filippo, i cognati, le cognate, i nipoti e i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
CAV. GIOVANNI ROMANO
Sabato 22 febbraio,
è mancata all'affetto dei suoi cari
NERINA MORETTI
ved. SCHICCHI
Lo comunicano i figli Fabrizio, Valeria, Paolo, la nuora Cristina, il genero Giuseppe, i nipoti Nicolò, Cecilia, Camilla, il pronipote Filippo, i
parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Venerdì 28 febbraio, a 83 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ANNIVERSARIO
"Un anno fa, in una mattina ventosa e piovosa, te ne sei andato.
Sapevamo che questo sarebbe accaduto, ma è ugualmente difficile
accettare un addio quando il cuore
ti cerca, la mente è invasa dai ricordi e con il dolore che ci portiamo
dentro possiamo solo conviverci".
Ciao babbo
ANNUNCIO
CHIESA di S.VENANZIO
in ALBACINA
Domenica 16 marzo
ricorrono tre mesi
dalla scomparsa dell'amata
LUCIA RAGNI
in ZAMPETTI
Il marito, i figli, i nipoti, la pronipote ed i parenti tutti la ricordano
con affetto. La S.Messa si celebrerà
venerdì 14 marzo, alle ore 18.30,
presso la chiesa di San Venanzio in
Albacina. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
ANNUNCIO
Lunedì 3 marzo, a 91 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
Martedì 11 marzo
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amato
ROLANDO FARINELLI
La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti, la pronipote e i parenti
tutti lo ricordano domenica 9 marzo
alle ore 10 nella S.Messa presso la
chiesa di Nebbiano. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
ADA COPPARONI
ved. BAGAGLINI
Lo comunicano le figlie Nadia e
Annamaria, i generi Gian Emilio e
Sandro, i nipoti Massimiliano, Cinzia e Marzia con Walter ed i familiari tutti.
Impresa Funebre Belardinelli
Lo comunicano la moglie Marisa
Smargiassi, la figlia Angela con il
genero Fabio Caporali ed i nipoti
Flaviana e Jacopo, il fratello Rosino,
i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Zia dolce e generosa, sempre presente nelle nostre vite, ultima della grande e bella famiglia Romani
di Perticano, ci ha lasciati venerdì
28 febbraio, all'età di 97 anni
GINA ROMANI
ved. LUPINI
Lo comunicano con tristezza e
grande tenerezza, Mario, Francesca e Pietro con gli amati pronipoti
Benedetta, Tommaso e Alberto, la
cara e amorevole Alina con Natalino e Stefania.
Marchigiano
ROLANDO POETA
06-03-2005
06-03-2014
"Quanto tempo da quel giorno limpido, che aveva appena lasciato il
posto alla soffice neve....
Quanto tempo da quando le mie
lacrime avevano solcato il mio
viso....
Quanto tempo da quando il mio
cuore, per un attimo, aveva smesso di battere...
Quanto tempo da quando avevo
scoperto, che il mio sorriso è la tua
pace....
Quanto tempo... ma per noi il tempo non esiste....
dolce riposo, anima mia!"
Tua moglie Elena
Lo comunicano il figlio Maurizio, le
nuore Martina e Fabiola, i nipoti Lorenzo, Andrea, Luca, i fratelli Carlo
e Sergio, le sorelle Mara e Miranda,
il cognato, le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Venerdì 28 febbraio, a 94 anni,
a Roma, è mancata all'affetto dei
suoi cari
MARIA COLONNELLI
ved. VIVENTI
Lo comunicano la figlia Rosa, il
genero Bruno Ceccotti, i nipoti Lorenzo e Francesca, Alessandro e
Giuliana, i pronipoti, il fratello, le
sorelle, i cognati, le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Venerdì 21 febbraio, a 78 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ANGELO MEGNI
Lo comunicano la moglie Anna
Fabbri, i figli Sergio e Ombretta, la
nuora Raffaela, il genero Simone, i
nipoti Marco, Lorenzo, Pietro, Alessandro, la sorella Tina le cognate, i
cognati, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Giovedì 27 febbraio, a 84 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IDA (IVA) BORIONI
ved. PELLICCIARI
Lo comunicano i figli Gianni, Adelelma, Maria, i generi Luigi e Mauro, gli adorati nipoti Massimiliano
con Roberta, Silvia, Martina, le sorelle Bruna, Italia, Irma, i cognati,
le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
CHIESA della SACRA FAMIGLIA
Venerdì 7 marzo
ricorre il 9° anniversario
della scomparsa dell'amato
OTTORINO RAGGI
La moglie, i figli, il genero, i nipoti,
ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa venerdì 7 marzo alle
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Domenica 9 marzo
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell'amato
FRANCESCO CAPRARI
La moglie, la figlia, il genero, la nipote ed i parenti lo ricordano con
affetto. S.Messa lunedì 10 marzo
alle ore 18.30. Si ringrazia ci si unirà alle preghiere.
05/03/14 11.33
23
L'Azione 8 MARZO 2014
Da sinistra
i professori Mario Trombino
ed Alessandro Roani
>CULTURA
C'è posto per la filosofia?
Un incontro all'Università degli Adulti sul senso di questa disciplina
S
i è concluso con diversi colpi di teatro e
all’insegna dell’ironia (socraticamente
intesa come strategia svolta a
smascherare le false certezze
che tengono imbrigliate le
nostre menti) l’incontro filosofico organizzato dall’Università degli Adulti che
ha visto come interlocutore
privilegiato il prof. Mario
Trombino, esperto di didattica della filosofia, direttore
della Rivista “Diogene” e
presidente dell’Associazione
“Il giardino dei pensieri”.
Fernanda Dirella, direttrice
dell’Università degli Adulti,
ed un pubblico numeroso e
quanto mai vivace, hanno accolto il professore nell’aula
magna del polo universitario
fabrianese. Trombino, giunto
nella città cartaia in tarda
mattinata su invito del prof.
Alessandro Roani, docente
di filosofia, saggista e da
un quinquennio insegnante
di discipline storico-filosofiche presso l’Università
degli Adulti di Fabriano,
ha risposto alle diverse sollecitazioni filosofiche con
estrema disponibilità e con
spirito finemente ironico. Si
comincia con un’esperienza
filosofica che spiazza la platea: il prof. Trombino invita
i partecipanti all’incontro a
chiudere gli occhi e a rimanere in silenzio. L’uditorio,
sorpreso e incuriosito, accetta l’invito. Anche se non
possiamo vedere la realtà
che ci è dinanzi, viviamo
l’esperienza imprescindibile
del fare i conti con una mente, la nostra. Un’esperienza
alla quale nessuno può sottrarsi. E avere una mente
significa sentire, percepire,
interrogarsi, orientare il proprio pensiero e determinare
la propria condotta secondo
una progettualità del tutto
personale. In filosofia non
ci sono verità da imparare
a memoria e da ripetere in
seguito; si deve ragionare
da soli e trovare la propria
strada. Essa esige che chi
vi si addentra reagisca ai
problemi, ai procedimenti,
ai testi; è necessario farne
una questione personale,
progredire nella qualità del
proprio pensiero, sapendo
che la filosofia serve prima
di tutto nella vita. Ogni
lettura filosofica deve diventare alimento indispensabile
DON MUSO DURO
di Don Leopoldo Paloni
Quaresima 2014:
cogliere le occasioni
per una conversione
urgente
Cari lettori de L’Azione, non lasciamoci sfuggire le
occasioni che questa Quaresima ci offre per una
profonda conversione del cuore. Sono tempi duri.
Nazioni di mezzo mondo si apprestano a varare leggi
dal contenuto anticristico e alcuni segnali anticipati
a Fatima tempo fa sembrano profilarsi all’orizzonte.
Le notizie che vengono dalla Russia non sono affatto
confortanti e si profilano tempi duri anche per quei
vescovi vestiti di bianco che potrebbero a qualcuno
dare l’impressione di essere il Santo Padre. Coraggio
comunque e convertiamoci: le promesse fatte ai tre
pastorelli faranno allora certamente la differenza.
23 cultura.indd 2
di un’autentica avventura
personale. E questo, naturalmente, implica un certo lavoro, una certa fatica. Dopo
tutto, chiunque pratica uno
sport o suona uno strumento
sa bene che il piacere dei
progressi presuppone molti
sforzi e molte delusioni; se
un esercizio non ci fa male,
significa che restiamo al
di qua dei nostri limiti, e
dunque l’esercizio non ci
farà progredire. La strada
che conduce alla filosofia
non sarà facile, perché (e
questo è uno degli aspetti più
significativi) l’esercizio del
ragionamento filosofico implica un ribaltamento delle
nostre abitudini quotidiane.
Come ha affermato Antonio
Gramsci nei Quaderni dal
carcere: “Occorre distruggere il pregiudizio molto
diffuso che la filosofia sia
un alcunché di molto difficile per il fatto che essa è
l’attività intellettuale propria
di una determinata categoria
di scienziati specialisti o di
filosofi professionali e sistematici. Occorre pertanto
dimostrare preliminarmente
che tutti gli uomini sono
«filosofi», definendo i li-
Anche la Biblioteca pubblica “Romualdo
Sassi” (nella foto) di Fabriano aderisce a
MediaLibraryOnline: e-book in prestito, musica da scaricare e molte altre risorse digitali,
gratis per gli utenti della Biblioteca. Non solo
libri e dvd dunque. La Biblioteca si apre al
digitale e ai contenuti non tangibili, ma disponibili grazie alla rete Internet: e-book da
prendere in prestito e da leggere sul proprio
e-reader, tablet, smartphone o pc; musica
ed audiolibri da scaricare sul proprio lettore
gratuitamente ed in modo legale; giornali
italiani e stranieri da sfogliare on line, oltre
all’accesso a enciclopedie, dizionari, banche
dati, video e immagini. Sono queste le novità
per tutti gli utenti della Biblioteca pubblica
“R. Sassi”, grazie all’adesione a MediaLibraryOnline (MLOL), una vera e propria
biblioteca digitale aperta 7 giorni su 7, 24 ore
su 24, 365 giorni all’anno e consultabile da
casa, in biblioteca, durante un viaggio... Per
accedere alla piattaforma online è necessario
miti e i caratteri di questa
«filosofia spontanea», propria di «tutto il mondo»”.
A ben vedere, quindi, la
nostra esistenza quotidiana
è una sorta di condizione
embrionale della filosofia. I
proff. Roani e Trombino, in
uno scambio dialettico vivo
e brillante, hanno proposto
agli uditori una riflessione
volta a mettere in luce l’aspetto (ricco di implicanze)
dell’acquisizione pressoché
‘passiva’ delle nostre idee
sul mondo, ponendo l’attenzione sul fatto che le
deriviamo dall’ambiente in
cui viviamo, assorbendole in
modo meccanico, apportando ad esse scarsi contributi
personali. Manca per così
dire quell’atteggiamento
critico che permetta all’individuo di rivedere quelle idee
da un’angolazione diversa,
che permetta di filtrare, di
scegliere, di costituirsi come
soggetto in grado di porsi
come guida di se stesso e di
partecipare come protagonista cosciente della storia
umana. La filosofia, quindi,
non può essere ridotta allo
status di hobby, un’occupazione di abbellimento o
un esercizio esclusivo per
eruditi e studiosi di professione. Essa costituisce
essenzialmente un’esigenza,
un bisogno connaturato allo
spirito umano. Gli uomini,
sin da principio e in ogni
parte della terra, hanno indagato intorno a questioni che
riguardano il senso della loro
esistenza, hanno posto interrogativi e si sono affannati
nel cercare risposte. Aristotele ha affermato che “gli uomini, all’inizio come adesso,
hanno preso lo spunto per
filosofare dalla meraviglia,
poiché dapprincipio essi si
stupivano dei fenomeni più
semplici e di cui essi non
sapevano rendersi conto, e
poi, procedendo a poco a
poco, si trovarono di fronte
a problemi più complessi,
come i fenomeni riguardanti
la Luna, il Sole e le stelle e
l’origine dell’universo. Chi è
in uno stato di incertezza e
di meraviglia, crede di essere
ignorante […]; e quindi, se è
vero che gli uomini si diedero a filosofare con lo scopo
di sfuggire all’ignoranza, è
evidente che essi cercavano
di conoscere per puro amore
del sapere e non per qual-
Biblioteca:
un progetto
digitale
che bisogno pratico». Una
sollecitazione, quella del
filosofo di Stagira, sempre
attuale e quanto mai degna di
attenzione. L’incontro è stato
anche caratterizzato da alcune domande del pubblico
alle quali il prof. Trombino
ha risposto con la verve dialettica messa in atto per tutta
la durata dell’intervento. Il
prof. Roani lo ha invitato in
conclusione a parlare della
Rivista trimestrale che dirige, "Diogene". Una Rivista
prodotta da una redazione indipendente e responsabile in
modo autonomo delle scelte
editoriali, nella convinzione
che la filosofia possa essere
davvero utile a tutti e parlare
a chiunque desideri misurarsi con la sua identità. In
maniera coerente, propone
di leggere la realtà, e quindi
anche l’attualità, con gli
occhi dei filosofi. Sul finale
spazio al coinvolgimento di
numerosi presenti all’incontro. Salgono verso il tavolo
dei relatori tre “studenti”
dell’Università degli Adulti: una signora si dichiara
frastornata, piena di dubbi,
‘scombinata’. La lezione ha
raggiunto il suo scopo.
con un semplice click e senza recarsi in biblioteca. Una guida dettagliata per l’utilizzo
di MediaLibraryOnline è consultabile nella
pagina facebook della Biblioteca pubblica
“Romualdo Sassi” al seguente link: https://
www.facebook.com/media/set/set=a.78336
8405024496.1073741836.27594799576654
2&type=1&notif_t=like.
Elisabetta Monti
essere iscritti presso la Biblioteca pubblica
“R.Sassi”. Richiedendo username e password
al personale bibliotecario si potrà accedere
direttamente al sito http://ancona.medialibrary.it/ . Una volta effettuato il login, l’utente
potrà usufruire di un’ampia collezione di
risorse open access, liberamente scaricabili
sui propri device e potrà accedere ad altri
contenuti protetti, da consultare in streaming,
scaricare o prendere in prestito gratuitamente
05/03/14 11.35
24
>CULTURA<
L'Azione 8 MARZO 2014
Quello sguardo di Bernini
La pietrificazione della scultura nel "Busto di Medusa" ad Ancona
D
di FRANCESCO MARIA ORSOLINI
opo che il Rinascimento ne sancì il valore sociale,
oltreché estetico ed intellettuale, le arti furono
oggetto di frequenti ed accese disquisizioni tra
maestri ed eruditi, impegnati a stabilire quale tra
esse fosse la più nobile. Nel firmamento delle idee sul paragone delle arti, brilla ancora la stella fissa di Galileo, che
il 26 giugno 1612 scrive al pittore e amico Ludovico Cigoli
una lettera in cui argomenta così le ragioni del primeggiare
della pittura sulla scultura: “Ora le sculture tanto avranno
rilevo, quanto saranno in una parte colorate di chiaro et in
un’altra di scuro. E che ciò sia il vero, l’esperienza stessa
ce lo dimostra; perché se esporremo ad un lume una figura
di rilevo, et anderemola in modo colorendo, col dar di scuro
dove sia chiaro, sinché il colore sia tutto unito, questa rimarrà
in tutto priva di rilevo…Conosciamo dunque la profondità
non come oggetto della vista per sé et assolutamente, ma per
accidente e rispetto al chiaro et allo scuro”.
Sbirciando così, a distanza di secoli, tra le righe vergate da
Galileo, è possibile spiegare la meraviglia suscitata dalla
fascinosa e fugace apparizione del Busto di Medusa di Gian
Lorenzo Bernini alla Pinacoteca “Podesti” di Ancona nella
scorsa primavera. Si restava ancora “impietriti” di fronte al
suo sguardo, per motivi e con esiti, fortunatamente, diversi
da quelli mortali narrati dal mito antico; ciò che a Palazzo
Bosdari faceva restare di sasso erano i sorprendenti sortilegi percettivi che si intrecciavano intorno all’opera, come
i serpenti sul capo della Gorgone. Sortilegi scaturiti dalla
punta dello scalpello e dall’acume intellettuale del Bernini,
complici senz’altro le teorie di Galileo, che lo scultore conosceva e apprezzava, come testimonia la presenza nella sua
biblioteca personale di alcuni volumi del pisano, compreso
il “Dialogo sopra i due massimi sistemi”, opera che non
riscosse, come si sa, analoghi apprezzamenti dall’Inquisizione. Inoltre, sembrerebbe che Bernini conoscesse, anche
se indirettamente, pure le tesi argomentate nella lettera al
Cigoli, visto che il Busto di Medusa ne costituisce, da un
lato la messa in opera esemplare, dall’altro una sua geniale
interpretazione esasperata all’ennesima potenza, che infine
giunge a ribaltare il primato tra pittura e scultura.
Facendo tesoro degli insegnamenti galileiani, Bernini dimostra, infatti, una consapevolezza evolutissima che
le forme della scultura,
cioè i pieni, i vuoti e loro
le loro superfici, non si
possono percepire se non
indirettamente attraverso
la distribuzione dei chiari e degli scuri, cioè i valori “pittorici”, non “plastici”, che tali forme assumono agli occhi
dell’osservatore. In tal senso, da un lato s’ingegna a costruire
illusioni al quadrato, modellando forme “artefatte”, tali però
da proiettare le stesse ombre e gli stessi scuri di forme verosimili; dall’altro lato si serve di finissimi accorgimenti per
raggiungere una verosimiglianza palpitante di vita, aggiungendo alla superficie delle forme modellate ulteriori valori
pittorici, per esempio variandone l’opacità, la levigatura e la
lucidatura, grazie ad una cosmetica fatta di raspe, abrasivi, di
patine opacizzanti o lucidanti. Con ciò facendo apparire più
arretrato e in ombra il punto opaco, più avanzato e chiaro
quello lucido su cui si concentra il brillio dei colpi di luce.
Giungendo, inoltre, a simulare con tali espedienti persino la
presenza di ombre portate sulla superficie del marmo, come
fossero proiettate da una fonte di luce naturale, orientata
dall’alto e con una precisa angolazione, da sinistra verso
destra. A rivelarlo è Elena Bianca di Gioia nel bel catalogo
della mostra “Medusa tra luce ed emozione”, curato da
Costanza Costanzi e Giovanni F. C. Villa, Antiga Edizioni.
Sono soprattutto le arcate sopraccigliari del volto, il punto
dell’opera in cui la dialettica di naturale/artificiale si esprime
in un’alternanza vertiginosa di contrasti, o di contrapposti, un
termine chiave della poetica berniniana. Il sortilegio dell’apparire verosimile si interrompe solo osservando il capolavoro
con una veduta di profilo, che smaschera l’“apparecchio”
berniniano, rivelando l’innaturale pronunciamento delle
arcate rispetto alle orbite degli occhi, adottato per proiettare
intorno a queste ombre profonde e avvolgenti. Ma, diversamente dall’allestimento dorico della Medusa, che consentiva
all’osservatore una percezione a tutto tondo intorno all’opera,
l’allestimento originale, calcolato da Bernini, prevedeva una
veduta obbligata e lievemente angolata, dalla quale sarebbe
stato impossibile cogliere l’alterazione anatomica e lo stratagemma dei rilievi. L’impalcatura aggettante delle arcate
deforma la conclusione della fronte con un incavo centrale
congiunto al naso, dal quale si sviluppano orli a curve contrapposte, con un andamento simile a quello di un profilo
alato. Al di sotto si genera un tenebroso velo d’ombra, che
scende come un vestito di notte sugli occhi vuoti e privi
di pupilla della Medusa e che ci parla in greco dell’Ade,
il mondo infero della morte, dal quale
escono intangibili, per presentarsi ai
vivi, i suoi fantasmi. In quella che JeanPierre Vernant definisce, riferendosi alla
simbologia della Medusa, “mescolanza
inquietante” dei tratti, il volto scolpito da
Bernini espone la trasformazione in atto
dalla bellezza mortale alla immobilità
pietrificata, mostruosa e immortale che
ha generato il suo stesso vedersi riflessa nello specchio
di Perseo. La metamorfosi
è colta nell’attimo del suo
compiersi, quando le labbra
appena dischiuse lasciano
libero l’ultimo alito di vita, e
la mostruosità dei serpenti, che hanno già
preso possesso del capo, ha fatto svanire
i “magnifici capelli” di Medusa descritti
da Ovidio. Sul volto dai tratti classici e
androgini sta scendendo la maschera di
una Potenza dell’aldilà, annunciata dalla
fusione di maschile e femminile, dalla
deformazione della fronte e da quel profilo alato che precipita sugli occhi, forse
il richiamo simbolico alle ali di Pegaso, a
colui che nasce da questa de-generazione
e rigenerazione, il destriero veloce e
alato, originato dal sangue di Medusa,
Illusioni al quadrato
modellando forme artefatte
24 cultura.indd 2
decollata da Perseo. Su queste stesse ali vola via l’identità
di chi affronta la visione della maschera divina, che esercita
una possessione senza rimedio. “Lo sdoppiamento del volto
mascherato, la sovrapposizone del secondo al primo così
da renderlo irriconoscibile”, scrive Vernant, “presuppone
l’alienazione di sé e il totale assoggettamento al dio che
vi passa la cavezza e le redini intorno al collo e vi cavalca
portandovi via al galoppo”. Nel pathos, nella sofferenza
inquieta e angosciante di una “pericolosa bellezza” che si
sta trasformando nel riflesso di ciò che non può più vedersi,
gettato oltre la morte, Bernini sta rispecchiando, in realtà,
se stesso, un’esperienza di vita vissuta e il messaggio moralizzante dell’opera. Anch’egli era stato infatti posseduto e
aveva sentito la propria identità volar via nella travolgente
passione amorosa che l’aveva legato a Costanza, moglie dello
scultore Matteo Bonarelli, suo collaboratore nel cantiere di
San Pietro. Agito da un sentimento alienante e parossistico
di gelosia, scatenato dall’aver scoperto la donna in rapporti
altrettanto intimi col giovane fratello Luigi, Bernini assolda
un sicario per sfregiarla e rischia il fratricidio. In un suo
saggio magistrale dedicato all’opera, Irving Lavin ipotizza
che Bernini abbia scolpito il Busto di Costanza Bonarelli tra
il 1636 e il ’38 e che il Busto di Medusa sia stato realizzato
- forse l’anno successivo, quando l’artista si era già coniugato con Caterina Tezio – con l’intenzionalità di dar vita ad
un’immagine dagli effetti catartici e di espiazione. Il valore
simbolico e spiritualizzante dell’opera è rivelato, tra l’altro,
dall’adozione dalla tipologia del busto-ritratto, già prescelta
da Bernini per l’“Anima Beata” e il suo pendant “Anima
Dannata”, ma soprattutto dall’aver adottato tale tipologia
per l’immagine della Medusa, la cui tradizione iconografica
prevedeva invece il modello della
testa decollata. Bernini, inoltre,
coniuga la versione spiritualizzata
della “Medusa patetica”, ereditata
dall’arte tardo antica, (esemplare
a riguardo la “Medusa Rondanini”), con la finalità moraleggiante
della Medusa reinterpretata dalla
tradizione cristiana, che la utilizza
come monito angosciante contro le tentazione della lussuria,
associate al tema dei serpenti
intrecciati e del morso finale
con cui, all’apice del rapporto,
la femmina tronca di netto la
testa del maschio. Tutto ciò si
anima e vive nella metamorfosi
che sta pietrificando la Medusa
sofferente di Bernini, mentre lo
scalpello l’accompagna da uno
stato all’altro della sua esistenza.
Con ciò dimostrando il primato
assoluto della scultura nel rendere
imperitura e immobile come la
pietra la vita palpitante dell’essere
e dell’animo umano. Un aspetto
del paragone delle arti sfuggito al
genio di Galileo.
Fotografie di Arnaldo De Luca,
per gentile concessione
di "Antiga edizioni"
Appassionati del legno a Fabriano?
Nel suggestivo scenario dell’Oratorio di Santa Maria del Gonfalone, le opere scultoree degli artisti fabrianesi in mostra, rendono ancora più prezioso questo luogo che da alcuni anni è votato ad accogliere, con interessanti iniziative
culturali, il meglio della produzione artista-artigianale di tanti fabrianesi. Molti giovani, oggi, si stanno appassionando
all’incisione del legno, riscoprendo che con un semplice scalpello e martello si può ricavare, da un ramo, da una
radice, da un tronco di legno, un oggetto, che il provetto incisore vede, immagina, crea, intaglio dopo intaglio fino a
plasmare una figura artistica. Alla mostra inaugurata sabato scorso partecipano gli artisti: Ivan Barocci, Gianfranco
Crialesi, Otello Crialesi, Roberto Gubinelli, Alessandro Romani e Francesco Falsetti. Questa settimana presentiamo
Gianfranco Crialesi nato nel 1949. Da giovanissimo inizia la lavorazione del legno, imitando il padre Luigi, falegname
e il nonno Giuseppe, noto ebanista. Per motivi di lavoro si trasferisce a Novara, poi ritorna a Fabriano negli anni
80. Negli anni non ha mai dimenticato gli insegnamenti del padre, che lo spronano a realizzare alcuni oggetti e un
ciclomotore pieghevole, ancora oggi in suo possesso. Ma la svolta artistica di Gianfranco inizia con la costruzione
di un violino, che aveva potuto apprezzare da un conoscente. Ma l’arte del liutaio non è facile da improvvisare, così
decide di andare a Cremona dove segue un corso dai maestri liutai. Si perfeziona su questa nobile arte creando sofisticati e armonici violini di alta qualità. Nel 1989 partecipando ad alcune mostre viene notato da un noto maestro
di liuteria a Gubbio, che stupito dal suono del violino gli commissiona uno strumento. Alla mostra Gianfranco è
presente con sei violini di ottima fattura. L’artista invita coloro che suonano questo strumento a provarne la capacità
armonica. In pochi giorni di apertura della mostra si sono presentate altre quattro persone fabrianesi che lavorano
il legno. Si auspica che possa nascere a Fabriano un gruppo di appassionati scultori del legno, per invitare i giovani
ad apprendere questa nobile arte.
Sandro Tiberi
05/03/14 11.35
25
L'Azione 8 MARZO 2014
>SPORT
La formazione del Real Fabriano
che partecipa al campionato
di serie C1 di calcio a 5
CALCIO a 5
Il punto della settimana
IlE in Real
ritorna
alla
vittoria
C2 momento magico del Cerreto che entra in zona play-off
di FERRUCCIO COCCO
C
onsueta panoramica settimanale
sull’attività di calcio a 5 nel
nostro territorio, dalla serie C1
alla serie D e giovanili.
SERIE C1 – Un grande Real Fabriano
è tornato alla vittoria dopo molto tempo
(i tre punti pieni mancavano dal 17
gennaio) superando per 6-4 l’Urbino in
un match chiave per mantenersi in zona
play-off. I ragazzi di mister Francesco
Rinaldi non hanno fallito l’appuntamento grazie alle triplette di Antonello Angeloni e Simone Morelli. La formazione
completa del Real: Cesaroni, Paris,
Ciculi, Bartolucci, Angeloni, Passeri,
Pastuglia, Bruzzichessi, Bartolini, Carnevali, Angelelli, Morelli. La classifica
dopo ventitré giornate: Corinaldo 53;
Fermo 50; Cus Macerata e Bocastrum
United 46; Real Fabriano 44; Ascoli 41;
Urbino 39; Sant’Angelo 34; Fano 33;
Torrese 29; Castelbellino 26; Osimo 25;
Falconara 23; San Crispino 22; Riviera
delle Palme 15; Montegranaro 3. Per
venerdì 7 marzo il calendario propone
al Real un’altra sfida chiave per l’alta
classifica: appuntamento in trasferta a
Castorano (Ap) contro il forte Bocastrum United.
SERIE C2 – Il Cerreto è sempre
più… strepitoso! I ragazzi di mister
Kristian Giordani, infatti, hanno colto
la loro quarta vittoria consecutiva e
hanno spiccato il volo al terzo posto in
classifica, quindi in piena zona playoff. Nell’ultimo match il Cerreto ha
sbancato il difficile campo del Castrum
Lauri per 4-5 grazie ai gol di Innocenzi (2), Mancini, Spilli e Centocanti.
Una vera e propria impresa che ha
VOLLEY
Daniele Sampaolo, portiere
del Cerreto in serie C2
significato l’aggancio in classifica ai
maceratesi. La formazione cerretese
scesa in campo: Sampaolo, Francucci,
Stroppa, Tozzi, Mancini, Innocenzi,
Serie B2 femminile
Fabriano sconfitta in Abruzzo,
ma il gruppo c'è e vuole reagire
Quinta sconfitta nelle ultime sei partite per la
Pallavolo Fabriano. Stavolta però le cartaie hanno
poco da rimproverarsi, vista la caratura dell'avversario. A Manoppello le ragazze di Rossini sono
state piegate per 3-0 (25-17, 25-8, 25-22), ma nel
terzo set hanno lottato per riaprirla.
La situazione di classifica si conferma
complicata, eppure per i professionisti
del dramma c'è sufficiente materiale
per rimanere delusi. La distanza dalla
zona retrocessione si è ridotta a sole 5
lunghezze; il margine però è buono e
Fabriano ha tutte le carte in regola per
non dilapidarlo.
Il gruppo è frastornato ma è vivo. E
soprattutto sa ancora vincere, come
testimonia il fondamentale successo
ottenuto due settimane fa contro Loro
Piceno. Certo bisognerà guardarsi le spalle da
Altino, arrivata a collezionare la terza vittoria (tra
cui il blitz al PalaGuerrieri) nelle ultime quattro
uscite. Intanto bisogna pensare a riorganizzare
idee e forze in vista del derby di sabato 8 marzo
(PalaGuerrieri, ore 21.15) contro l'Edilceccacci
25 sport.indd 2
Moie. Impresa alla portata per chi, nei momenti
di difficoltà, ha sempre saputo attingere al proprio
orgoglio.
Classifica. Gabicce 43, Pescara 41, Moie 36, Manoppello 35, Battistelli Rimini 30, Montegranaro
28, Macerata, Stella Rimini e Gubbio
23, Fabriano 21, Altino e Perugia 16,
Lorese 14, Jesi 8.
Settore giovanile. Nel campionato
di Prima Divisione, è arrivata una
sconfitta per le ragazze fabrianesi: 3-0
contro la BFTM (25-18; 25-23; 26-24).
La formazione: Angeletti, Balducci,
Carnevali, De Gioia, Di Leo, Fattorini,
Gubinelli, Malefora, Malzew, Mariani
(L2), Mollari, Pallotta (L1), Spadini;
all. Moretti. Prossimo incontro in casa
contro il Loreto venerdì 7 marzo alle
ore 21. Bella vittoria, invece, ottenuta dall’Under
16 Viola per 3-0 sulla Pieralisi (25-17; 25-18; 2517). La formazione: Ambrosini, Bravetti, Cesari,
Cola, De Vito, Giovannini, Maltoni, Paoletti, Romitelli, Fava (L); all. Moretti.
Lorenzo Carsetti
Spilli, Centocanti, Albini. La classifica
dopo ventitrè giornate: Nuova Ottrano
59; Grottaccia 53; Cerreto, Gagliole e
Castrum Lauri 40; Futsal Macerata e
Cantine Riunite 35; Sambucheto 33;
Campocavallo 31; Santa Maria Nuova,
Recanati ed Appignano 29; Treia 25;
Montelupone 23; Potenza Picena 21;
Casenuove 8. Per proseguire nel sogno
play-off, il Cerreto ora deve conquistare
un risultato positivo anche nel prossimo
match, in programma venerdì 7 marzo,
in casa contro la Futsal Macerata (PalaCarifac di Cerreto, ore 21.30).
SERIE D – Continua la lotta a tre al
vertice della classifica. La capolista
Cerreto d’Esi di mister Maurizio
Buratti, infatti, ha rifilato un 5-0 al fanalino di coda Virtus Matelica. Tiene
il passo, ad un solo punto di distanza,
la Junior Matelica, che non ha avuto
CALCIO a 5
problemi contro il Campodonico
(10-2). In entrambi i casi, pronostici
rispettati. Dopo un paio di gare storte, è
tornato a vincere il Nebbiano di mister
Emanuele Farneti, che ha espugnato
il sempre ostico campo di Frontale di
Apiro per 1-3. La classifica dopo venti
giornate: Cerreto d’Esi e San Severino
48; Junior Matelica 47; Frontale e Cus
Camerino 39; Serralta 35; Nebbiano
34; Castelraimondo e Moscosi 20;
Polisportiva Victoria 18; Cingolana
14; Campodonico e Virtus Matelica 7.
JUNIORES - I giovani del Real Fabriano hanno conquistato un punto
d'oro contro la capolista Castelbellino:
3-3! Con questo pareggio il Real sale a
quota 16 punti in classifica, equivalente
al terzultimo posto. Nel prossimo turno
il Real andrà in trasferta a San Michele
al Fiume contro il Pianaccio.
L'attività della Virtus Fabriano
Acque tempestose per i "boys",
ci pensano le ragazze a volare
Infortuni, malattie e sfortuna fanno da cornice alle
gare della formazione di C2 della Virtus Fabriano
in questa prima parte dell’anno, tanto da dare spazio nell’ultima gara a ben quattro elementi della
squadra Allievi (che osservava un turno di riposo).
3-1 il risultato finale a favore della squadra di casa,
il Futsal Ancona, che chiudeva sul 2-0 la prima
frazione di gara; nella ripresa Tombolini riduceva
le distanze per i fabrianesi, che però subivano la
definitiva rete del 3-1 a dieci minuti dal termine.
Positiva comunque la prova generale, ed anche
quella dei quattro ragazzi, che hanno mostrato di
ben figurare anche nella serie maggiore. Formazione: Pierantonietti; Stroppa, Gentili; Tombolini,
Ruggeri, Zamponi; Farinelli, Coco, Bisegna, Verdini; Calussi. Venerdì 7 marzo al PalaGuerrrieri alle
21.30 match contro il Pianaccio. Nuova affermazione invece delle ragazze, che stanno chiudendo
in maniera più che dignitosa il campionato. Con
un eloquente 7-2 infatti le ragazze hanno superato
il Futsal Corridonia nella gara interna di sabato; di
Farneti (2). Monticelli, Bianchi, Marinozzi, Fazliji
e Riccardi (la più piccola!) le marcature delle
fabrianesi, scese in campo con Crocetti; Farneti,
Riccardi; Monticelli, Guerci; Falsetti, Fazliji, Bianchi, Berardi, Marinozzi. Sabato 8 ultima di campionato, a Recanati contro l’Helvia Recina: sarà...
una Festa della donna? Auguri! Fermi gli Allievi
per un turno di riposo (tornano in campo sabato 8
con la trasferta di San Costanzo), hanno giocato i
Giovanissimi, nella trasferta di Macerata, contro il
Futsal FBC. Ancora una volta la differenza di età
alla lunga ha fatto la differenza (ricordiamo che
i fabrianesi hanno un’età media inferiore rispetto
agli avversari). Dopo aver chiuso in vantaggio il
primo tempo (2-3 con reti di Dandani, Moretti e
Melacotte), i ragazzi hanno subito sette goal nella
ripresa, contro uno solo realizzato con Iacobucci:
9-4 quindi per i maceratesi, con la Virtus scesa in
campo con Koci; Dandani, Melacotte; Moretti,
Petrucci; Mennecozzi, Bartoloni, Iacobucci. Sabato 8 gara casalinga contro il Venarotta di Ascoli
Piceno, alle 18 al PalaCesari. Iniziano questo
week end anche i tornei primaverili dell’attività
di base: la Virtus scenderà in campo con le sue tre
formazioni: Esordienti C11 in casa contro la Biagio
Nazzaro Chiaravalle, Esordienti C9 in trasferta a
Castelplanio e Pulcini C6 a Cupramontana.
05/03/14 11.36
26
>SPORT<
L'Azione 8 MARZO 2014
CALCIO
Serie D
Cacciatore illude Matelica,
poi la Recanatese recupera
MATELICA
RECANATESE
1
1
MATELICA - Spitoni, Colantoni, D'Alessio, Scartozzi (36' st Gilardi), D'Addazio,
Ercoli, Scotini (27' st Martini), Gadda,
Staffolani (36' st Api), Cacciatore,
Jachetta. All. Carucci
RECANATESE - Verdicchio, Patrizi, Brugiapaglia, Commitante, Cianni, Narducci, Di Iulio, Sebastianelli (38' Agostinelli),
Galli, Palmieri (35' st Candidi), Gigli (28'
st Bartomeoli). All. Amaolo
RETI - 30' st Cacciatore, 41' st Patrizi
I
di MAURIZIO FONTENOVA
l Matelica nel derby con la Recanatese ha cullato a lungo il sogno
dei tre punti che - approfittando
dello stop imposto dalla Vis Pesaro
alla capolista Ancona - avrebbero consentito di rosicchiare due lunghezze in
classifica e messo di nuovo apprensione
ai dorici. Ma così non è stato. La Re-
CALCIO
Il bomber Cacciatore in azione
durante il match con la Recanatese
SCHERMA
Fioretto
GINNASTICA
Ritmica
Cerreto e Fortitudo Prestigiosi Fabriano
avanti a suon di vittorie risultati sugli scudi
FABRIANO CERRETO
SAN BIAGIO
2
0
FILOTTRANO
FORTITUDO FABRIANO
0
1
FABRIANO CERRETO - Ruggeri, Di
Luca, Zaccagnini, Orlando, Galuppa,
La Mantia, Mar tellucci, Arcangeli,
Lorenzetti (16’ s.t. Pellegrini), Zuccaro
(35' s.t. Battistoni), Piccolini. All. Tiranti
FILOTTRANO - Moreschi, Gigli, Piccini, Giulodori (28’ Latini), Costarelli,
Guazzaroni (39’ s.t. Baldezzi), Moretti,
Schiavoni, Cialoni, Bracciatelli, Alessandrini. All. Giovagnetti
SAN BIAGIO - Riccioni, Salini, Romani
(21’ p.t. Sacillo), Ficosecco (18’ s.t. Burini), Picciafoco, Paolinelli, Busilacchi,
Morra, Santolini, Surdo, Copertari (36’
s.t. Mazzieri). All. Tacchi
FORTITUDO FABRIANO - Tamburini,
Ruggeri, Ippolito, Clementi, Bernardi,
Moretti, Biocco, Scaloni, Vinciola (14'
s.t. Porcarelli), Biagini (39' s.t. Fiori),
Gobbi. All. Ranaldi
RETI - 1’ p.t. Zuccaro, 45’ p.t. Martellucci
RETE - 4' s.t. Biagini
La Fortitudo Fabriano prosegue il suo momento magico (quattordici risultati
utili consecutivi) andando a violare il campo di Filottrano grazie ad una rete di
Biagini. I rossoblù hanno dimostrato di essere cinici e concreti, così come il portierone Tamburini che non subisce gol da oltre mille minuti! E' tornato al successo
il Fabriano Cerreto, che liquida all'inglese il San Biagio con gol di Zuccaro e
Martellucci: pratica archiviata già nei primi 45'. La classifica è molto corta dalla
metà in su: le nostre formazioni possono ancora dire la loro. Sabato la Fortitudo
giocherà in casa contro il Collemarino; Cerreto in trasferta con la Filottranese.
CALCIO
Prima Categoria girone A
Sassoferrato Genga ko
e la vetta si allontana
BARBARA
SASSOFERRATO GENGA
1
0
BARBARA - Bruzzesi, Fraboni, Pigna,
Zenobi (15' s.t. Mattioli), Piccinetti,
Cantarini, Pasqualini (34' s.t. Renani),
Bruffa, Niang (21’ s.t. Costieri), Rossini,
Puerini. All. Perini
SASSOFERRATO GENGA - Ricci, Altarocca, Tinti, Carletti, Vitali, Bellucci,
Zucca, Roscini (34 s.t. Fioranelli),
Piermattei, Testa, Giacchini (15' s.t.
Sebastianelli). All. Ciattaglia
RETE - 30' s.t. Puerini
26 sport.indd 2
Il Barbara si aggiudica il big-match d'alta quota contro il Sassoferrato Genga e
mette una seria ipoteca sul primo posto,
mentre i sentinati - che speravano di riagganciare la vetta - con questa sconfitta
sono scivolati in terza posizione. Ha
deciso un gol di Puerini ad un quarto
d'ora dalla fine, dimostrandosi abile a
correggere in rete un tiro di Mattioli
dal limite dell'area, non trattenuto dal
portiere sassoferratese. Nel prossimo
turno, sabato, la formazione di mister
Ciattaglia torna a giocare in casa contro
il Gabicce Gradara: l'obiettivo è quello
di tornare prima possibile al successo
per confermarsi nelle zone nobili.
Albacina
in grande
difficoltà
Nel girone D, terza sconfitta consecutiva per l’Albacina: contro il Borgo
Minonna, secondo in classifica, la
squadra di mister Biagini perde per
3-1. La partita si è decisa nel secondo
tempo con i padroni di casa che hanno
messo a segno tre reti in dieci minuti.
A sbloccare la gara ci ha pensato Rotoloni bravo a deviare in rete, di testa,
un calcio di punizione. Al 55’ il Borgo
Minonna raddoppia grazie a Sassaroli
direttamente da calcio piazzato. La terza
rete arriva al 60’ con Campanelli. Il gol
della bandiera per l’Albacina lo realizza
Scipioni al 62’. La formazione dell’Albacina: Manfrellotti, Breccia, Stridi,
Biagini, Censi, Julius, Scipioni, Carbini, Amedu, Polli,
Ragni (65’ Gentilucci); all. Biagini.
TERZA CATEGORIA - Nel girone C,
Nel girone F, la
l’Argignano vince 2-1 contro l’Aurora
Fabiani Matelica
Jesi e mantiene la vetta della classifica.
di Rustichelli paIl Serradica vince 0-1 a San Marcello.
reggia in trasferta
Nel girone F, il Real Matelica perde per
0-0 contro il Sar2-1 a Pioraco. Prossimo turno: Avis
nano e mantiene il
Pergola-Argignano (all'andata 0-2),
quarto posto.
Serradica-Rosora Angeli (2-0), Real
Matelica-Treiese (1-2).
Luca Antonio
Somma
canatese prima ha pareggiato e poi ha
anche rischiato di vincere. Quest'anno
per il Matelica i colori giallorossi sono
proprio indigesti: prima ha subito una
sconfitta casalinga per mano dei giallorossi del Termoli, poi dopo dodici risultati utili consecutivi (ben nove vittorie
e tre pareggi) ha perso con i giallorossi
del Giulianova ed ora il pareggio è stato
imposto dai giallorossi di Recanati.
Inoltre l'inopinato stop è coinciso con
la vittoria del Termoli - ancora lui! - che
si sta riavvicinando in classifica ed è
arrivato ad un solo punto dal Matelica
con lo scontro diretto in casa: i play
off in posizione dominante rischiano di
essere vanificati sul più bello.
Ma inutile piangere sul latte versato: i
biancorossi sono attesi domenica dal
Fano di mister Omiccioli, a caccia di
punti salvezza. Il Matelica dovrà sudare
le proverbiali sette camicie per uscire
indenne e non farsi scavalcare ancora
una volta dal giallorosso... quest'anno,
come detto, autentica iattura.
Prima Categoria girone B
CALCIO Seconda Categoria
Un’altra domenica di grandi successi
per il Club Scherma Fabriano che
ha partecipato, domenica 2 marzo,
alla terza prova Gran Prix Fioretto di
plastica presso il palazzetto dello sport
di Senigallia.
Anche questa volta le iscrizioni alla
gara hanno superato le 100 unità. Giovani e Giovanissimi atleti delle dieci
società marchigiane hanno disputato
una gara di buon livello offrendo al
pubblico presente - composto in prevalenza da genitori, familiari e amici
- un’esibizione brillante che ha ripagato
non poco gli addetti ai lavori che con
molta passione si prodigano per regalare momenti di gioia ai bimbi e alle
loro famiglie.
Presente con la sua folta schiera di
atleti, ben diciannove, suddivisi tra i
sei e quattordici anni, il Club Scherma
Fabriano guidato dalla maestra Martina Pascucci che ha ottenuto, anche
in questa competizione, prestigiosi
piazzamenti in pedana.
La domenica sportiva si chiude con la
conferma del Club fabrianese al primo posto nella classifica del ranking
regionale.
Applausi per il team fabrianese che
sta collezionando una soddisfazione
dietro l’altra. Commenta lo staff della Scherma
fabrianese: “Nel sito ufficiale numerosissime foto attinenti alla gara vede
immortalati i giovani atleti e dirigenti
mentre sono impegnati nello svolgimento della competizione. Questa volta
le tute azzurre della città della carta
sono inserite con le foto di apertura su
Scherma Marche”.
Omaggio assai gradito che la Fis Marche ha voluto rendere alla neo società
fabrianese per i risultati sorprendenti
che sta ottenendo.
Intanto, il Club Scherma Fabriano ha
appena festeggiato il suo primo anno di
attività. Numerosissimi i complimenti
ricevuti dopo la gara dai dirigenti delle
altre società marchigiane per i risultati
fino a questo momento raggiunti.
Il prossimo appuntamento per la quarta
prova Gran Prix è ad Osimo il 13 aprile.
Marco Antonini
A Cuccurano la seconda prova regionale del Campionato di Serie C ha visto
la Ginnastica Fabriano conquistare
il titolo regionale. Le tre giovanissime
ginnaste Talisa Torretti, Giulia Fattorini
e Sofia Raffaeli (foto) hanno vinto la
prova dimostrando le grandi qualità
che dovranno confermare proprio a
Fabriano a maggio, quando la nostra
città ospiterà la finalissima nazionale,
alla quale parteciperanno le 100 società
migliori d’Italia.
Ma prima dovranno superare la fase
interregionale che si terrà a Viareggio
a fine marzo. In effetti a livello regionale, pur essendo sempre la formazione
dell’Aurora Fano molto agguerrita, il
trio fabrianese ha confermato il pronostico, con grande soddisfazione della
allenatrice Julieta Cantaluppi che le sta
facendo crescere giorno dopo giorno
perfezionando ogni minimo particolare
delle esecuzioni in pedana. Nel prossimo week-end, la Ginnastica Fabriano si
trasferisce a Chieti per l’Interregionale
di Categoria, gara come sempre molto
avvincente e difficile, in quanto nel nostro raggruppamento Fabriano incontra
l’Armonia Chieti e l'Aurora Fano, in
pratica sembra più una finale che una
fase interregionale.
Le ginnaste che si presenteranno in
pedana sono Sofia Raffaeli, Serena Ottaviani, Giulia Fattorini, Talisa Torretti,
Roberta Giardinieri, Daniela Mogurean,
Lavinia Muccino, Milena Baldassarri, Letizia
Cicconcelli,
Martina Centofanti, Cecilia Merigigola e Camilla
Zuccaro, sicuramente la
rappresentativa più numerosa. Le qualificate, sperando tutte,
disputeranno
la Finale
Nazionale a
Giovinazzo il
4 e 5 aprile.
classifiche
SERIE D
Ancona 55; Matelica
48; Termoli 47; Vis Pesaro e Maceratese 43;
Giulianova 38; Sulmona
36; Jesina e Civitanovese 35; Celano
e Fermana 32; Agnonese e Fano 29;
Recanatese e Amiternina 28; Angolana
21; Isernia 18; Bojano 3.
PRIMA CATEGORIA gir. A
Barbara 48; Gabicce Gradara 43;
Sassoferrato Genga 42; Della Rovere
40; Urbino Pieve e Piobbico 35; Montecalvo 34; Laurentina 33; Villa San
Martino e Mondolfo 32; Cuccurano
31; Usav Pesaro 30; Fermignanese
24; Peglio 23; Santa Cecilia Urbania
22; Montecchio 10.
PRIMA CATEGORIA girone B
Camerano 45; Collemarino 41; Fabriano Cerreto e Arcevia 38; Filottrano e Vallesina 37; Le Torri, Vigor Castelfidardo
e Fortitudo Fabriano 34; Cameranese
33; Osimana 32; Monsano 31; Villa
Musone 30; Filottranese 21; San Biagio
15; Monserra 14.
SECONDA CATEGORIA girone D
Leonessa Montoro 52; Borgo Minonna
44; Chiaravalle 43; Falconarese 42;
Sampaolese 41; Staffolo 36; Castelbellino 34; Cupramontana e Falconara
33; Victoria Strada e Osimo Stazione
30; Borghetto 27; Spes Jesi 24; Labor
23; Albacina 17; Pianello Vallesina 9.
SECONDA CATEGORIA girone F
Amatori Corridonia 59; Muccia 49;
Francavilla 48; Fabiani Matelica 42;
Elfa Tolentino 40; Giovani Tolentino
35; Esanatoglia 34; San Ginesio 33;
Sarnano 32; Serralta 31; Rione Pace
29; Colbuccaro 27; Urbisalviense 23;
Sefro 16; Robur 14; Juventus Club 13.
TERZA CATEGORIA girone C
Argignano 40; Morro d'Alba 35; Aurora
Jesi 33; Serrana 32; Avis Pergola e
Serradica 31; Maiolati 29; Poggio San
Marcello 21; Chiaravalle e Urbanitas
Apiro 20; Atletico 12; Rosora Angeli
10; San Marcello 9.
TERZA CATEGORIA girone F
Pioraco 37; Treiese 35; Real Matelica
32; Nova Camers 31; Real Tolentino 30;
Visso 29; Pievebovigliana 28; Belfortese e Castelraimondo 26; Palombese
24; Abbadiense 17; Sforzacosta 11;
Collevario 4.
05/03/14 11.38
27
>SPORT<
L'Azione 8 MARZO 2014
BASKET
Divisione Nazionale C
Mario Boni è sempre lui:
l'Halley si deve inchinare
di ANTONIO GENTILUCCI
L’
Halley Matelica si lascia
sfuggire un’altra partita
cruciale importante. Dopo
aver “ceduto” il terzo posto a Osimo, l’Halley deve inchinarsi
anche allo strapotere fisico e atletico di
Monsummano. Anche se poi il giocatore più devastante è stato Vannini (26
punti e 9 rimbalzi per lui e la sgradevole
sensazione, per i locali, di un uomo
immarcabile) è indubbio che le curiosità
di tutti erano per "Super" Mario Boni,
bandiera di Montecatini, una carriera in
giro per l’Italia - Roma inclusa - prima
di mostrare le sue doti tecniche e caratteriali (non si sa se prevalgano le prime
o le seconde) anche nella prestigiosa
piazza europea di Salonicco (quella che
fu del divino Nikos Galis, per intenderci). Oggi Boni è un cinquantenne che
non riesce a disintossicarsi dalla sua
passione per la pallacanestro: lui che è
stato capocannoniere assoluto del massimo campionato di serie A ha ancora
voglia di correre, sgomitare, protestare
e - soprattutto - giocare e bene. Sembra
una presenza quasi defilata, poi scopri
Basket donne:
l'orgoglio
della Thunder
Giornata storta per la Thunder Matelica
di coach Renato Costantini, sconfitta ad
Offida per 55-43.
Per quanto riguarda il settore giovanile,
da segnalare la bella prestazione della
squadra Under 19, che – pur sconfitta
44-57 dalla forte formazione di Umbertide – ha senza dubbio giocato una delle
migliori gare stagionali.
classifiche
DIVISIONE NAZIONALE C
Bottegone 38; Pisaurum
34; Osimo 30; Monsummano 26; Halley Matelica
24; Fucecchio 22; Liburnia Livorno e
Empoli 20; Loreto Pesaro, Gubbio e
Civitanova 16; Valdisieve e Altopascio
14; Pontedera 4.
SERIE C REGIONALE
Perugia 38; Tolentino 34; Bramante
Pesaro 32; Janus Fabriano 30; Urbania 26; Fermignano e Gualdo 22;
Pontevecchio 20; Umbertide 16; Aesis
Jesi 12; San Severino, Fano e Cagli 8;
Maior Senigallia 2.
PROMOZIONE girone A
Cerreto e New Basket Jesi 24;
Temmates Jesi 22; Spider Fabriano
e Dinamo Ancona 18; Marotta 16;
Brown Sugar Fabriano 12; Adriatico
Ancona e Chiaravalle 10; P73 Ancona
6; Vallesina 0.
PROMOZIONE girone B
Fortitudo Castelfidardo 24; Pro Osimo
22; Lully Porto Recanati e Gruppo ’82
Tolentino 20; Independiente Macerata
18; Cus Camerino 16; Adriatica Porto
Recanati 12; Futura Osimo 10; Pollenza e Gladiatores Matelica 8; Acli
Recanati 2.
SERIE C FEMMINILE
Olimpia Pesaro 24; Blu Spoleto, Fermano e Offida 22; Highlander Pesaro
14; Senigallia e Thunder Matelica
12; Adriatico Ancona e Osimo 10;
Fabriano 0.
27 sport.indd 2
HALLEY MATELICA
MONSUMMANO
BROWN SUGAR FABRIANO
SPIDER FABRIANO
72
56
BROWN SUGAR FABRIANO – Bugionovo
20, Mearelli E. 5, Sacco A. 18, Cecchetelli
3, Moscatelli, Ceresani 7, Sacco L. 11,
Cimarra 4, Mearelli M., Carsetti 4. All.
Rapanotti
HALLEY MATELICA – Porcarelli 7, Sorci
6, Pecchia 11, Montanari, Gatti, Quercia
11, Bracchetti ne, Amoroso 17, Hysa ne,
Usberti 18. All. Sonaglia
MONSUMMANO - Zani 12, Marchi 3,
Niccolai 6, Bargiacchi 2, Barontini,
Vannini 26, Tempestini 7, Boni 18, Piccoli
ne, Verdiani 7. All. Tommei
SPIDER FABRIANO - Pietrini, Narcisi
2, Fabrianesi 2, Mazzoni 8, Pallotta 9,
Cecchini 8, Spadini, Rossini, Cortese
10, Carnevali 14. All. Porcarelli
Un momento del match tra Matelica e Monsummano: il giocatore con la palla
in mano è il grande Mario Boni, classe 1963, ancora in formissima
una tabellata da tre punti che raggela gli
entusiasmi Halley, che vanno sottozero
quando Boni segna indisturbato il +9
ospite. Porcarelli rinfiamma il pubblico
con la tripla del -8. Ma è l'ultimo sus-
sulto e Monsummano può controllare,
porta a casa il risultato e annulla la
sconfitta dell'andata. Ora il campionato
si ferma per un turno. L'Halley tornerà
in campo il 16 marzo ad Altopascio.
Sorci: "Siamo uniti e tranquilli"
Capitan Sorci, che succede? Qual è la vera Halley Matelica, quella che vince di 11 a
Monsummano o quella che perde in casa di 11 con Monsummano?
"E’ un momento decisamente no, condito anche da diversi infortuni e acciacchi. In settimana ci si allena in pochi ed è dura. Ma io credo che la vera Halley Matelica sia quella di
Monsummano".
L’impressione è che se il tiro non entra, non riusciate a trovare alternative...
"Beh, certo il tiro è fondamentale: la nostra è e resta una squadra di tiratori. Ma ci sono
altri fattori, alcuni equilibri che c’erano prima si sono spezzati a causa delle assenze: senza
Paoletti manca un riferimento sotto canestro e la presenza e il tipo di gioco di Novatti aprivano
spazi in più, che ora non abbiamo".
La pausa capita a fagiuolo, poi la trasferta ad Altopascio...
"Sarebbe stato meglio fosse capitata due-tre settimane fa… Comunque tra noi siamo tranquilli
e molto uniti. Speriamo in una vittoria, ma non solo, serve anche un’ottima prestazione".
Si riaprono i giochi nel campionato di
Promozione. Nel big match di giornata
la New Basket Jesi infligge la seconda
sconfitta stagionale al Cerreto 76-71 e
raggiunge in vetta la squadra di D’Innocenzo. I cerretesi, tuttavia, devono
disputare una partita in più rispetto agli
jesini e riescono comunque a difendere
l’importante differenza canestri, in virtù
della vittoria di 7 nel match d’andata.
Nel derby fabrianese, invece, successo
dei Brown Sugar, 72-56, contro la
Spider. Bugionovo ed i fratelli Sacco
(foto) sono i migliori in campo per la
squadra di Rapanotti, per tutti i 40’ al
comando della partita, anche con oltre
venti punti di margine, al cospetto
di una Spider sbiadita, che solo nel
3° quarto ha abbozzato una rimonta
prontamente stoppata dai cesti pesanti
di Bugionovo ed Andrea Sacco. Nel girone B sconfitta netta per i Gladiatores
Matelica a Tolentino 72-50. Entrambi i
gironi di Promozione osserveranno ora
una settimana di riposo.
l.c.
a.g.
BASKET
Serie C regionale
La Janus è beffata sulla sirena
Il Gualdo sbanca Fabriano con una tripla di Salvia
Clamoroso harakiri della Janus Fabriano nella sfida interna contro Gualdo Tadino. La squadra di Lupacchini
cede 79-80 con la tripla di Salvia a un
secondo e due decimi dal gong conclusivo che corona una rimonta insperata
degli umbri. La Janus approccia bene
il match e l’atletismo debordante di
Sifford domina i primi minuti di gioco
(10-4 al 3’). Gualdo torna subito a
contatto affidandosi all’asse play-pivot
Paleco-Tamagnini e i biancorossi sorpassano (14-16 al 7’). L’ottimo gioco
corale di Gualdo prende in mano la par-
Promozione
I Brown
padroni
del derby
70
81
che ha infilato 18 punti con il 63% al
tiro. Proprio lui dà il via alle segnature.
Monsummano comincia a bruciare la
retina, arrivando subito sul 5-13. Per
Matelica è Pecchia che segna due volte
e fa segnare Quercia, riducendo a 11-16.
Monsummano è efficace nel dai e vai,
ma Pecchia innesca Amoroso che segna
una tripla e replica poi nell'azione successiva. L'ultimo sussulto è però di un
ottimo Vannini, sull'ennesimo rimbalzo
offensivo catturato: 17-22 per gli ospiti.
Il secondo quarto è a fasi alterne:
Monsummano allunga, l'Halley ricuce
fino ad impattare con Usberti, i toscani
riallungano per il 34-45 dell’intervallo.
Nel terzo quarto il momento più difficile: l’Halley litiga con il tiro da fuori e
non trova soluzioni alternative da sotto.
In difesa, se va a uomo viene annichilita
da un imperioso Vannini, se si mette
a zona viene brutalizzata dal tiro da
fuori. Zani sistema gli ultimi chiodi
nella bara: parziale di 3-24, prima
che Sorci, Pecchia e Quercia tolgano
polvere dalla retina matelicese (4558). Matelica schiera un quintetto che
aumenta l'intensità in difesa e fa faticare
Monsummano. All'inizio dell'ultimo
parziale l'Halley si riaffaccia sul 56-65.
Usberti e Amoroso infilzano un uno-due
dalla lunga distanza che riapre del tutto
l’incontro. La ritrovata mira mette le
ali alla difesa biancorossa: 64-68, con
7' da giocare. Zani marcatissimo segna
BASKET
tita a cavallo dei due quarti e la squadra
di Evangelisti fa prove tecniche di fuga
(22-33 al 15’) approfittando di una difesa fabrianese non sempre all’altezza. A
questo punto sale però in cattedra l’ex
di turno, Romagnoli, che inaugura la
sua gran serata al tiro infilando tre triple
in pochi minuti e la Janus è di nuovo
lì (34-38 al 19’) grazie ai 12 punti del
suo esterno. La squadra di Lupacchini
mette la freccia nel terzo quarto con il
solito scatenato Romagnoli che brucia
la retina a ripetizione (saranno 7 le triple
a segno alla fine per lui). Dall’altra parte
risponde però il fabrianese
Paleco, assoluto leader dei
biancorossi, che ricuce lo
strappo e riporta i suoi
avanti (60-61 al 30’). La
rotazione corta di Gualdo
permette a Fabriano di
fare la voce grossa sotto
i tabelloni, dove Venturi
mette in difficoltà uno
stanco Tamagnini, fino a
quel momento punto di
riferimento difensivo della
squadra di Evangelisti.
L’atletismo di Sifford e
altre due triple di Romagnoli regalano alla Janus
Andrea Romagnoli
in lunetta
JANUS FABRIANO
GUALDO TADINO
79
80
JANUS FABRIANO – Carnevali 7,
Bugionovo 4, Silvi 3, Piermartiri, Nizi 3,
Romagnoli 29, Sifford 18, Venturi 12,
Loretelli, Pellacchia 3. All. Lupacchini
GUALDO TADINO - Di Fusco, Paleco 18,
Pecci 16, Pascucci, Marini 7, Bazzucchi,
Garofoli 9, Tamagnini 9, Salvia 15, Bolobita 6, Moriconi, Biagioli. All. Evangelisti
un +8 a 2’ dal termine apparentemente
rassicurante. Gualdo però non muore
mai ed accorcia con Garofoli e Salvia,
approfittando del calo di tensione dei
biancoblù, e la tripla di Pecci a 18’’
dal termine porta addirittura gli umbri
a -2 (79-77). La Janus combina la
frittata nella rimessa da metà campo
con un’incomprensione fra Venturi e
Pellacchia che regala oltre 15’’ a Gualdo per l’attacco finale. Paleco gestisce
magistralmente anche l’ultimo pallone
e trova in angolo Salvia che infila la
tripla del match. Non c’è tempo, infatti, per l’ultimo disperato assalto di
Fabriano, ora al quarto posto solitario e
con all’orizzonte un altro test probante
come quello di Umbertide sabato 8
alle ore 18.
Luca Ciappelloni
PODISMO
Avis Fabriano
Tiberi
batte tutti
La Podistica
Avis Fabriano è stata assoluta protagonista a Corinaldo, dove
si è svolta una
bella mattinata all’insegna
del podismo.
Nella gara di
10 chilometri,
infatti, la vittoria è stata conquistata dal
fabrianese Giorgio Tiberi (foto), primo
assoluto con il tempo di 35 minuti e
12 secondi.
Buone prove – ciascuno nelle rispettive
categorie - anche per Claudio Berrettoni
(40’00”), Mario Santori (41’09”), Stefano Corrieri (41’28”), Stefano Stefanetti
(41’31”), Lauro Brocanelli (43’11”),
Amedeo Bucchi (45’03”), Romualdo
Burattini (46’11”), Crescenzo Papale
(46’27”), Roberta Rotili (49’53”), Paolo Lippera (52’56”) e Maurizio Del
Pio 59’35”.
Cinque avisini si sono cimentati, poi,
nella mezza maratona (classica distanza
di 21 chilometri e 97 metri): Gabriele
Salvatori 1h 35’58”, Stefano Baioni 1h
37’58”, Mauro Moschini 1h 40’49”,
Alfredo Titti 1h 49’41” ed Emanuele
Belardinelli 1h 50’43”.
f.c.
05/03/14 11.39
28
>SPORT<
NUOTO
L'Azione 8 marzo 2014
Campionato Italiano in Vasca Corta FISDIR
NUOTO Camp. Italiano Disabili fisici
Arrivano i campioni
La Mirasole
torna da Como
Weekend di gare per disabili intellettivi e relazionali "medagliata"
D
di DANIELE GATTUCCI
a venerdì 7 a domenica 9 marzo, nella nuova piscina comunale di Fabriano, si terrà il
4° Campionato Italiano di Nuoto in Vasca
Corta, organizzato dall’Associazione Dilettantistica Polisportiva Disabili Fabriano “Mirasole”,
con la collaborazione di Comune, Avis comunale
di Fabriano, Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale (Fisdir) e Comitato
Italiano Paraolimpico. Evento che porterà in città
cinquantadue società e 252 atleti da tutta Italia:
quindi, almeno 700 persone (tra accompagnatori
e familiari) che con le loro prenotazioni hanno
saturato le strutture alberghiere interne - ma anche
esterne - da Borgo Tufico a Campodonico.
L’avvenimento, oltre al valore puramente agonistico, s’impone per gli indubitabili riflessi turistici ed
economici su Fabriano. In primis l’ha evidenziato
Marco Borzacchini, presidente della Federazione
Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale,
nel corso della conferenza stampa di presentazione
dell’evento, cui hanno preso parte il sindaco Giancarlo Sagramola, il presidente della Polisportiva
Disabili Mirasole Fabriano - nonché sindaco di
Cerreto d’Esi - David Alessandroni. “La nostra
organizzazione, incaricata di gestire, organizzare
e sviluppare l’attività sportiva per gli atleti con disabilità intellettiva e relazionale – ha commentato
Borzacchini – nella scelta di prove come questa,
predilige sedi quali Fabriano, che ha, oltre agli impianti sportivi, tutte le carte in regola per ospitare
questo genere di circostanze. Unica imperfezione i
fragili collegamenti aereoportuali, viari e su strada
ferrata: si pensi a chi dalla Sicilia e dalla Sardegna
dovrà raggiungere Fabriano che, se potesse superare questo gap connettivo, potrebbe davvero trasformarsi in un luogo dove tenere gare internazionali
di nuoto, ma anche di atletica e altre discipline”.
Illuminante e inequivocabile il messaggio lanciato
da Borzacchini, che ha avuto una prima risposta
da parte del primo cittadino. “Quello che lei ha
rilevato è il problema di sempre cui si è cercato di
rispondere con provvedimenti a carattere provinciale, regionale e su scala nazionale ma, come avrà
avuto modo di vedere, venendo da Roma, è solo
uno dei tanti esempi che posso farle: il raddoppio
della Ss 76 è entrato di nuovo in fase di stallo.
RUGBY
Nonostante questi innegabili ritardi
strutturali – ha aggiunto Sagramola – da diversi anni siamo sempre
riusciti a superare questo scarto di
non poco conto, grazie al sostegno di
società come la Polisportiva Mirasole,
momenti di alta valenza territoriale,
penso al recentissimo svolgimento
del Campionato Nazionale di danza
ritmica”. In chiusura, il presidente
Alessandroni ha posto rilievi interessanti sui diciannove anni dell’attività
svolta dalla Polisportiva, partendo
da un’iniziativa a carattere regionale
che ha premiato i migliori atleti del
1995 fino alla possibilità odierna di
partecipare anche a gare nazionali ed internazionali
con protagonisti quali Federica Stroppa, primatista
italiana dei 50 metri rana in vasca lunga e corta e
atleta d’interesse nazionale che in questa specialità
occupa il decimo posto mondiale; Stefania d’Eugenio, primatista italiana dei 200 metri misti in vasca
lunga, primatista italiana nei 50 metri farfalla in
vasca corta; Matteo Burattini, primatista italiano
nei 50 metri farfalla in vasca corta.
Non sono mancati i ringraziamenti al main sponsor Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano
e Cupramontana che ha permesso la programmazione di questo Campionato, che ha ricevuto
altri contributi da Comune, Airforce, Tecnowind,
Indesit e anche l’impegno di tantissimi collaboratori volontari.
Serie C
Fabriano superata da Gubbio, ma con onore
Il Fabriano Rugby, nonostante
una buona prestazione, cede a domicilio contro il Gubbio per 13-52.
Una partita difficile ma orgogliosa
quella del "quindici" di Alberto
Sciamanna, subito incalzato dalla
maggiore determinazione ed esperienza eugubina. Un risultato duro
solo in apparenza, che ha mostrato
la crescita della squadra fabrianese, capace di giocare quasi alla pari
contro il più quotato ospite. Molto
positivo il primo tempo della squadra di casa, fatto di sacrificio ed
attenzione in difesa, impreziosito
dai 13 punti messi a referto nei
primi quaranta minuti dal mediano
Florentin Pirliteanu. Due calci di punizione, una meta di pura determinazione
e l’immediata trasformazione della stessa: questo il bottino fabrianese che
ha fissato il parziale del primo tempo sul 13-31. I secondi quaranta minuti
di gioco sono stati caratterizzati da altre tre mete ospiti (tutte trasformate
dal mediano eugubino) che hanno fissato il risultato sul definitivo 13-52 per
il quindici umbro. Una partita che, nonostante la sconfitta, ha mostrato la
buona volontà e la grande determinazione da parte del Fabriano Rugby. Così
in campo: Migliarini, Morichelli, Smargiassi, Beccacece, Lucas, De Angelis,
Merloni, Capalti, Pirliteanu, Antoine, Gichero, Michelangeli, Dina, Ramadoro,
Lombardi. A disposizione: Sepe, Lancioni, Home, Clemenzi, Ragni, Santini,
Sghiatti. Allenatore: Alberto Sciamanna. Prossimo appuntamento contro il
San Lorenzo Rugby domenica prossima in trasferta.
Saverio Spadavecchia
E l'Under 14 ci mette impegno
Nuova giornata dedicata all’Under 14 del Fabriano Rugby (foto). I giovani rugbisti
fabrianesi hanno preso parte al concentramento di Fano. I ragazzi si sono confrontati con i pari età del Fano e contro i Falchi di Pesaro. La partita, caratterizzata
dal fango, ha reso il campo del “Falcone-Borsellino” molto difficile. Il Fabriano
contro il Pesaro ha perso di misura nonostante le tre mete marcate. Il Fabriano
Rugby, guidato dagli allenatori Cristian Lombardi e Alberto Sciamanna, è sceso
in campo con Matthew Balducci, Marcello Armezzani, Cristian Galluccio, Nicolò
Mengarelli, Manuel Bruti, Angelo Zara, Davide Angeloni, Antonio Testa, Ivascu
Ion e Mattia Imperiale. Dopo il terzo tempo, i ragazzi del Fabriano Rugby hanno
ricevuto dai padroni di casa (squadra che ospitava il torneo di domenica) la coppa
del Carnevale per la squadra proveniente da più lontano.
TENNIS
s.s.
L'attività dello Janus Club
Senior e Junior: racchette fabrianesi... ok!
Importante traguardo raggiunto dalla squadra maschile senior dello Janus Tennis Club Fabriano
composta da Angelini Paolo, Delneri Riccardo,
Mantini Alessio, Rosei Fabio, Filippi Marco e
Regno Gianni che hanno ottenuto la promozione
in Seconda Divisione del Trofeo Giuseppucci,
arrivando tra le prime quattro squadre delle Marche
su circa 120 totali partecipanti. La compagine di
capitan Angelini in precedenza aveva sconfitto
con un secco 2-0 in casa Civitanova Marche. Nel
dettaglio, Riccardo Del Neri ha battuto Roberto
Franchin per 6-4 6-1, sfoggiando un tennis di altissima classe con momenti di spettacolo degni di un
ex nazionale. Nel secondo incontro la superiorità
da fondo campo e la pesantazza dei colpi martel-
28 sport.indd 2
lanti di Marco Filippi ha avuto la meglio sul tennis
spumeggiante ma leggero di Offidani riportando il
punteggio finale di 6-4 6-3. Lo Janus Tennis Club
ringrazia il folto pubblico che è sempre puntuale
ad ogni incontro casalingo.
In campo giovanile, da segnalare l’ottima prestazione di Valerio Conti, spintosi fino in finale
alla tappa “racchetta verde” di Jesi, insieme a un
eccellente quinto posto di Nicolò Spuri, giunto
alla fase finale senza perdere un game. Nella tappa “racchetta gialla” di Osimo, finale per Nadin
Barbarossa, protagonista di un gioco brillante e
potente, mentre in campo maschile Gabriele Laurenzi sigla un ottimo terzo posto, evidenziando un
gioco strategico e tattico, efficiente e redditizio.
Domenica 9 marzo a partire dalle 14.30 si svolgerà presso la struttura dello Janus Tennis Club
Fabriano la quarta tappa del Fit Junior Program,
riservata alla categoria “delfino”, ossia andranno in
scena i baby campioni nati tra il 2006 e il 2008. Si
tratta di un appuntamento importante per il tennis
capace di catalizzare molti appassionati di questo
sport che vedranno “agguerritissimi” baby tennisti
all’opera, tra i migliori della provincia di Ancona
facenti parte delle scuole tennis riconosciute dalla
Federazione.
Il programma giornaliero sarà diretto e condotto
dagli istruttori federali Valerio Moretti ed Alessio
Mantini che sono poi i titolari della scuola di tennis
dello Janus Tennis Club.
I ragazzi della Mirasole e le allenatrici a Como
Il 22 e 23 febbraio si sono svolti a Como i Campionati Italiani Assoluti Invernali FINP (rivolti ad
atleti con disabilità fisica), kermesse riconosciuta
dall’IPC Swimming, il che sta a significare che gli
atleti con licenza e classificazione internazionale
potevano mantenere o migliorare la loro posizione
nel ranking mondiale. Tra i 150 atleti partecipanti,
ben 30 erano d’Interesse Nazionale tra Fascia A
e B. In Fascia B era presente la nostra portacolori
Federica Stroppa. Il bottino della Polisportiva
Disabili Mirasole Fabriano è stato di ben 6 medaglie: un oro, tre argenti e due bronzi. Un ottimo
risultato per la società e per i tecnici Giovanna
D’Agostino e Valentina Chiarioni, che allenano
i ragazzi durante tutto l’anno e li seguono nelle
trasferte. Una piccola spiegazione per capire meglio le gesta dei nostri ragazzi. Gli atleti vengono
suddivisi in categorie in base al tipo di handicap o
lesione, dopo una visita di classificazione funzionale che permette di rendere le gare eque e combattute. Ogni categoria può effettuate determinati
tipi di gare. Da qualche anno in Italia, ai Nazionali
è stata introdotta la finale Open. Questa finale
consente di formare una batteria con le migliori
prestazioni di categoria, da qui uscirà il podio
tramite un punteggio tabellare dato dal tempo ottenuto e dalla classe di appartenenza. Tornando alle
gare di Como, nella sessione del sabato mattina la
prima a scendere in acqua è stata Federica Stroppa
che nei 50 dorso, categoria S 04, con il tempo di
1'34"89, conquista il titolo italiano e l’accesso
alla finale Open. Stefania D'Eugenio ed Enrico
Zampetti - entrambi nei 100 rana - conquistano
due medaglie d’argento, la prima nella categoria
SB06 in 3'05”60 e il secondo nella categoria SB05
in 2'15"61. Due prove veramente piene di carattere
e tenacia. Di nuovo in acqua Federica Stroppa che
nei 150 Misti categoria SM04 si piazza al terzo
posto fermando il cronometro a 5'11"99, tempo
che le consente di mantenere l’undicesimo posto
nel ranking mondiale e il diciottesimo nei 50 dorso. La mattinata si chiude con la finale Open nei
50 dorso dove conquista il sesto posto (S 04) in
1'36"49, purtroppo non riuscendo a migliorare il
proprio tempo. Nella giornata conclusiva di gare,
i protagonisti sono stati Stefania D'Eugenio e
Matteo Burattini entrambi nei 50 farfalla. Stefania
si piazza al secondo posto nella categoria S07 in
1'07”86, posizione che non viene mai messa in
discussione per tutti i 50 metri. Matteo Burattini
conquista il terzo gradino del podio nella categoria S06 in 1'08"70, migliorando il suo tempo di
iscrizione. Una trasferta come sempre da protagonisti resa possibile grazie alla disponibilità della
palestra Sterlino Wellness Club e all’attenzione
che la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano
ha verso il progetto della Polisportiva Mirasole.
f.s.
Federica Stroppa in gara
05/03/14 11.41
L'Azione 8 MARZO 2014
29
>FUORI PORTA<
Detenuti ora più giornalisti
La rivista viene impaginata direttamente in carcere
servizio a cura di SILVIA RAGNI
QUAL E’ OGGI L’ ULTIMA RUOTA DEL CARRO?
I
n un Paese che, come se fosse un tubo rotto, perde acqua
da tutte le parti, stabilire quale sia l’ultima ruota del
carro rimane davvero difficile. Se si prova a chiudere
gli occhi e a far scorrere le immagini che costantemente
ci vengono proposte dalla televisione, ci possiamo rendere
conto di come emerga una disperazione sociale, figlia del
degrado culturale che imperversa nel nostro tempo dovuta secondo chi scrive – al fatto che l’evoluzione, consacrando
il capitale, ha smarrito la rete solidale delle relazioni umane,
facendo sentire tutti un po’ più soli.
La ricerca spasmodica delle piazze virtuali, usare uno schermo per filtrare le proprie paure e indossare maschere che
permettono all’apparenza di sentirsi più forti e non tagliati
fuori dal coro, dimostra come tutto si stia omologando al
pensiero unico che non scuote le coscienze ma è pronto a
giudicare qualsiasi tipo di disagio e diversità. Allora quello
che accade agli altri non sembra più appartenere alla collettività, è un problema del singolo punto e basta. Tutto sembra
lontano e sparare giudizi sommari di quelli che stanno sempre dalla parte della ragione e mai del torto sta diventando
sport nazionale in cui apparenti esperti e tuttologi di ogni
genere fanno a gara quotidianamente, illuminati dalle luci
artificiali della televisione che fa sembrare tutti cosi perfetti
e perbene. Una sorta di cerone che oltre le rughe ripulisce
anche le coscienze.
Perdi il lavoro? Sei uno sfigato che non ha spirito di iniziativa!
La scuola pubblica è un colabrodo? Colpa degli insegnanti
che sono solo dei parassiti statali! I ragazzi che vivono il
loro disagio sentendosi già adulti? Una massa di sbandati
che ha perso i valori. Chi sta in carcere? E’ giusto che ci stia
e che non si lamenti troppo. Che cosa vuole, già gli danno
la televisione e da mangiare… Come se chi sbaglia è subito
tagliato fuori, come se chi vive le difficoltà del vivere stesso,
debba lottare per non retrocedere in una sorta di campionato
dove chi ha più mezzi va avanti e vince. Dove è finito il senso
29 fuori porta.indd 2
La condizione carceraria, la società attuale e il decreto Svuotacarceri: sono i temi base di ‘Penna Libera
Tutti’ di febbraio, che viene ora - oltre che scritto interamente impaginato in carcere grazie ai computer
donati da alcuni lettori. Un incentivo all’entusiasmo
posto dalla Redazione nel dar vita a questo importante
appuntamento mensile.
di appartenenza ad un progetto comune che fa sentire tutti
importarti seppur con compiti diversi? Qual è oggi l’ultima
ruota del carro? Mi piacerebbe conoscere il parere dei lettori
di “Penna Libera Tutti”.
Vincenzo Lerario
SVUOTA CARCERI?
Sono diversi anni che vengono discusse leggi per svuotare
le carceri. Ogni volta molti politici, della Lega in particolare, iniziano a blaterare che è stato approvato un indulto
mascherato. Come è possibile che con tutti ‘sti indulti le
carceri siano sempre sovraffollate? Più che altro sono illusioni mascherate per i detenuti. Una delle leggi approvate è
la 199/2010. In origine prevedeva che si potevano scontare
gli ultimi 12 mesi di detenzione in regime domiciliare. Nel
2011 poi, da 12 sono arrivati a 18 da poter scontare sempre
ai domiciliari. Non immaginate quanti detenuti debbano
scontare meno di 18 mesi e continuano a rimanere in carcere perché nessun magistrato si assume la responsabilità di
concederla, per via delle reiterazioni del reato o per pericolo
di fuga, quindi evasione.
Eppure un modo per concederla con più elasticità ci sarebbe
e le forze dell’ordine non sarebbero poi così impegnate per
i dovuti controlli. Si potrebbe iniziare a usare i cosiddetti
bracciali elettronici che servono a monitorare il detenuto
all’interno della propria abitazione. D’altronde questi benedetti bracciali da 10 anni a questa parte (costati all’Italia
centinaia di migliaia di euro) non sono mai stati usati. (…)
Un’altra di queste leggi approvata la fine dello scorso anno,
D.L. 146 del 24/12/2013, prevede che dal 2010 al 2015 i
giorni di liberazione anticipata “per buona condotta” passino
da 45 per ogni semestre maturato (quindi già scontato) a
75 giorni di liberazione quindi per ogni anno di carcere già
scontato, un detenuto si ritroverebbe due mesi in meno dal
fine pena. Questa sì che sarebbe una bella cosa, ma purtroppo
il 50% dei detenuti non ne può usufruire per via del 4 bis
“pericolosità sociale”. In più prevede che le pene alternative,
tipo affidamenti presso strutture terapeutiche, affidamenti
ambulatoriali o affidamenti ai servizi sociali da 3 passino
a 4 anni. Io mi domando e chiedo, come è possibile? Se le
pene alternative come gli affidamenti non venivano concesse
prima che erano di 3 anni, come le concederanno ora che
sono di 4? Il vero problema in Italia non è fare le leggi Svuota
Carceri, ma applicarle. Finché le pene alternative saranno a
discrezione dei magistrati, la condizione delle carceri italiane
non può che peggiorare. Credo che nessun magistrato voglia
assumersi la responsabilità diretta di scarcerare detenuti.
Nello “I have a dream”
05/03/14 11.44
30
>DIALOGO<
Arriva il fantasy,
Tolkien nelle scuole
S
abato 22 febbraio, le classi della Scuola Secondaria
di I grado “Giovanni Paolo II” si sono recate al teatro
della Misericordia per l’incontro con il traduttore e
professore universitario, Edoardo Rialti.
Questo “tolkienofilo” ha scoperto la passione per il Fantasy
(ed in particolare per Tolkien) a soli otto anni, quando ha letto
per la prima volta “Lo Hobbit”.
Il nostro dirigente scolastico, Andrea Boldrini, ha introdotto
l’incontro parlando dell’importanza del leggere e citando
alcuni passi della Divina Commedia. Da qui ha proseguito
il prof. Rialti, che ha espresso il suo piacere per la lettura,
perchè “grazie alla lettura puoi sapere cosa prova, ad esempio,
un alpino in Russia che deve darsi degli schiaffi in faccia
per rimanere sveglio, oppure la sensazione di una battaglia
tra cavalieri armati di lancia e scudo e orridi Orchi, o come
ci si sente ad estrarre una spada da una gigantesca roccia
e diventare Re d’Inghilterra…leggendo, inoltre, ho trovato
degli “amici” e sentivo il bisogno di incontrarli altre volte”ha dichiarato; il professore infatti, ha letto Lo Hobbit per
ben 22 volte!
Il professor Rialti ha parlato del suo autore preferito, John
Ronald Reuel Tolkien ed in particolare del suo primo libro,
“Lo Hobbit”, il prequel de “Il Signore degli Anelli”, il libro
del XX secolo. Tolkien è infatti considerato “il padre” del
genere Fantasy e, anche se scritti più di sessant’anni fa, i
suoi libri continuano ad essere amati e letti da generazioni
e generazioni, grazie anche al successo dei film, che hanno
incrementato l’interesse dei già affezionati al genere, ma anche
creato tantissimi nuovi fan. In Italia, vi è anche la Società
Tolkieniana Italiana che si occupa di effettuare nuove e sempre
più affidabili traduzioni dei testi. “Bilbo è uno hobbit, una
creatura bassa, comoda e semplice, la cui vita verrà stravolta
quando dirà di sì all’avventura che uno stregone, Gandalf,
insieme a tredici nani, gli offrirà: la riconquista del tesoro
perduto dai nani con l’attacco del drago Smaug presso la Montagna Solitaria. E’ questa la grande sfida di Tolkien: far vivere
un’avventura dal punto di vista di una creatura bassa, piccola
e senza particolari doti, ma che si rivelerà poi fondamentale
nella sua esistenza aiutandolo ad affrontare la vita con occhi
diversi”. Questa è un’allegoria che lo scrittore ha usato per
farci capire che tutti possono essere eroi, basta dire di sì ad
un’avventura che ci bussa letteralmente alla porta, non importa
se, come dice Tolkien, “siamo una principessa, un mago,
un grande guerriero o anche una creatura senza particolari
doti”. Bilbo, all’inizio, ben lungi dall’accettare, poi partirà e,
anche se perderà la rispettabilità, diventerà amico degli Elfi,
amico dei Nani, combatterà Draghi, conquisterà tesori.… ma,
soprattutto, troverà degli amici. A questo punto, il professore
ha voluto sottolineare il costante raffronto tra Bene e Male in
Tolkien: “il Male, infatti, ragiona per quantità (eserciti, potere,
accumulo di ricchezze), e soprattutto è immobile, ad esempio
Smaug dorme sempre nella Montagna Solitaria, Sauron vigila
costantemente sulla sua torre, ha eserciti e potere, ma li governa con la forza ed è da loro stessi odiato, non ha nessuno che
gli stia accanto. Il Bene, invece, ragiona per qualità, e si muove
in continuazione per andare a trovare amici (Gandalf stesso
andrà a trovare Bilbo come un vecchio amico per la sua festa
di compleanno), per trovare avventura e per maturare. Inoltre,
il Male tende a prevedere tutto, ma c’è sempre qualcosa, un
imprevisto, che non calcolerà e stravolgerà tutti i suoi piani”.
Dopodiché, il professor Rialti è passato a parlare del caso e
Siamo privi di un vero sostegno
Il Dopolavoro ferroviario piange la scomparsa di Angelo Megni
Angelo Megni è scomparso all’improvviso lasciando
nello sgomento i famigliari ed i tanti che lo conoscevano.
Ma soprattutto sentiranno la mancanza di Angelo tutti i
filatelici ed i numismatici del circolo fabrianese del Dlf.
Tantissimi che ebbero modo di scambiare pareri e ricevere
consigli. Angelo era un grande esperto di numismatica ed
era stato al tempo anche perito ufficiale ed anche nella
filatelia non scherzava, grande collezionista ed estremo
appassionato era conosciuto nel settore in tutta Italia.
Noi del dopolavoro siamo ora privi di un appoggio ed
un sostegno ma soprattutto della capacità propositiva e
dell’impegno ad andare sempre avanti. Angelo che aveva
avuto problemi al cuore già in tempi remoti, viveva con
serenità la sua posizione e tutte le volte che si era dovuto
sottoporre ad operazioni anche complesse, lo aveva fatto
con la serenità della quale pochi, al suo posto, sarebbero
stati capaci. Ciao Angelo, ti salutiamo con la tristezza nel
cuore certi anche che, oltre ai collezionisti, mancherai
tantissimo anche a noi.
Associazione Dlf Fabriano
Io tra i Pueri Cantores
I miei ricordi di don Ugo risalgono a quando, in prima elementare e come mio insegnante di religione, mi scelse per far
parte dei suoi “Pueri Cantores”, antesignani di quei cantanti
in erba che, cinquant’anni dopo, avrebbero preso il nome di
“Le Verdi Note”.
Lo incontrai di nuovo qualche anno dopo allorchè, liceale e
con la voce oramai matura, mi “impose” di far parte del Coro
di Santa Cecilia con la voce da “basso”. Io, che non riuscivo
neanche a ricoprire il registro di baritono, avevo non poche
difficoltà.
Gliele feci presente ma lui, irremovibile, sentenziò che, se
solo mi fossi impegnato di più, ci sarei riuscito e, in ogni
caso, prendere o lasciare. Ovviamente lasciai.
Passarono altri cinque anni e, di ritorno dalla mia parentesi
universitaria, lo incontrai ancora.
Mi propose di tornare ed io, garbatamente, declinai l'invito facendogli presente che da basso non riuscivo proprio a cantare.
E lui, con la sua faccia da fanciullo impertinente, s'allargò
in un serafico sorriso ed esclamò: "E chi dice che tu debba
cantare da basso, adesso mi servono i tenori". Ecco, di don
30 dialogo.indd 2
Ugo mi piace ricordare
questo aspetto della
sua personalità, la sua
scanzonatezza, la sua
disarmante ma solo
apparente ingenuità,
la sua leggerezza che
sfoggiava anche nelle
occasioni difficili, quel suo riscoprire e valorizzare sempre il
"fanciullino" che è dentro ciascuno di noi e che nel suo caso
aveva sempre il sopravvento.
Non potrò mai dimenticare uno dei nostri ultimi incontri, poco
tempo prima della malattia che ce lo ha tolto.
Mi stavo ripulendo le scarpe che, sbadatamente, avevo appoggiato sopra gli escrementi di un cane. Lui nel vedermi
esplose in una fragorosa risata e poi quasi si piegò in due,
senza poter riprendere fiato dal tanto ridere.
Mi manchi don Ugo, ma grazie per aver attraversato parte
della mia vita con la tua contagiosa gioia di vivere.
Maurizio Cicconcelli
L'Azione 8 MARZO 2014
della predestinazione ne “Il Signore degli Anelli” ed anche
della sua profonda religiosità (Tolkien era infatti fortemente
cattolico): “Il caso in Tolkien non è molto determinante (appare soprattutto quando Smeàgol troverà l’anello e diventerà
Gollum); si parla più che altro di predestinazione, tanto che
Gandalf dimostrerà in più occasioni che un apparente caso
è in realtà un qualcosa che era già stato deciso, che doveva
in qualche modo accadere. Ogni razza ha i propri dei e le
proprie leggende, ma ad un certo punto comparirà un essere,
chiamato il Divino, che riporterà Gandalf in vita più forte di
prima per completare la sua missione.”
Il professor Rialti ha poi tenuto a sottolineare che nonostante
Tolkien abbia combattuto nella Prima Guerra Mondiale e
abbia messo molta della sua vita ne” Il Signore degli Anelli”,
è impossibile considerare i suoi libri una allegoria in fiaba
della Grande Guerra.
Un’ultima cosa ha poi trattato Rialti, e cioè il fatto che “Lo
Hobbit” ha come sottotitolo “andata e ritorno”, non perché il
ritorno sarà avventuroso, ma perché Bilbo tornerà con nuovi
amicizie (oltre che con il tesoro di Smaug) e avrà imparato a
capire meglio ciò che non aveva mai notato finora, anche se
gli era stato sempre sotto il naso. Una frase molto significativa
per noi alunni è stata: “Il viaggio ai confini del mondo serve
soprattutto per tornare a casa con qualcosa in più e la consapevolezza del valore che si dà alle cose che si ha intorno”.
L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata alle domande
degli alunni e dei docenti, tutti molto soddisfatti delle risposte
avute. Per molti studenti ancora “profani”, questo incontro è
servito per avvicinarsi al capolavoro di Tolkien, mentre per
molti già appassionati è stato utile per scrollarsi di dosso
eventuali curiosità. Per tutti, insomma, è stata un’esperienza
molto positiva, grazie anche alle spiegazioni del cortesissimo
e appassionato Prof. Edoardo Rialti.
Gli alunni: Giacomo D’Onofrio, Mattia Bracchetti e Silvia Becchetti
Innamorato
della polifonica
Altro ricordo di don Ugo Carletti
Frequentavo il primo anno di ragioneria, allora presso il
San Benedetto, ed il mio insegnante di religione era proprio
don Ugo, che durante la lezione, nei minuti di pausa, faceva
‘reclutamento’ di voci per il suo coro. Ricordo che ci accordammo in tre per provare e la cosa sarebbe avvenuta con
una audizione (allora era una provina!) fissata dal maestro in
una delle prove preserali. Alla fine io e un altro siamo stati
posizionati nella sezione dei tenori, il terzo nella sezione dei
bassi; abili ed arruolati.
Dopo una serie di prove sia singole che d’insieme, arriva il
battesimo del fuoco: rassegna musicale dell’Orsam a Roma
presso l’auditorium Santa Cecilia. Ricordo l’euforia per il
viaggio nella capitale (paragonabile oggi come a un viaggio
a New York, non avevamo una lira a capoccia!) e la fifa della
prima volta.
Ma la tensione e la fifa dell’attimo prima del concerto era
una caratteristica anche del maestro, benché veterano, perché
per il suo carattere era sempre la prima volta. Mi vengono
in mente le prove separate per sezione nell’abitazione di don
Ugo presso il Palazzo Vallemani, noi ben coperti nel periodo
invernale perché, essendo il riscaldamento condominiale, lo
spegnimento dello stesso avveniva presto e pertanto si era
costretti a provare al “freddo e al gelo” mentre lui imperterrito
continuava a pestare sui tasti del pianoforte avvolto nel mitico
scialle nero di lana.
Ringrazio ancora Don Ugo per avermi fatto innamorare della
musica polifonica, ma soprattutto di avermi fatto entrare in
questo splendido coro dove ho passato momenti belli della
mia gioventù e dove ora, ritornando dopo anni di assenza, ho
ritrovato amici coristi vecchi e nuovi ed il maestro Marini,
preparato e competente, con cui sto riassaporando il gusto di
cantare, riappropriandomi di soddisfazioni che solo il canto
corale sa dare.
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