Bronchite: cause, sintomi, rimedi

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Bronchite: cause, sintomi, rimedi
Bronchite: cause, sintomi, rimedi
Che cos’è
È un'infiammazione dei bronchi spesso preceduta da raffreddore o influenza. Si caratterizza per la
presenza di tosse con abbondante secrezione di catarro.
La bronchite acuta, quella che in genere si risolve nel giro di alcuni giorni, è piuttosto frequente
soprattutto in autunno e inverno.
Cause
La causa più frequente della bronchite sono le infezioni. Gli agenti più comunemente coinvolti sono
i virus di raffreddore e influenza. Più raramente l’infezione è batterica.
Anche il fumo di sigaretta, il particolato fine dell'aria (micropolveri) dovuto alla combustione di
idrocarburi, legna o carbone, oppure smog, gas tossici possono irritare i bronchi sensibilizzando le
mucose e scatenando una reazione infiammatoria.
Sintomi comuni
Il sintomo più importante è la tosse. Inizialmente secca, evolve con produzione di catarro e si
intensifica quando ci si sdraia, al freddo e in presenza di sostanze irritanti come il fumo di sigaretta.
Di solito provoca anche dolore, la sensazione di compressione al petto e fiato corto. Si accompagna
a malessere generale, brividi, senso di affaticamento e debolezza, scarso appetito e febbre moderata.
Si associa spesso a sinusite, faringite o laringite e all'abbassamento della voce.
Complicazioni
Negli asmatici, nei fumatori e in chi respira continuamente fumi o aria inquinata la scomparsa dei
sintomi di una bronchite acuta potrebbe essere più lenta e gli episodi potrebbero ripetersi con
frequenza.
In questi casi la bronchite diventa facilmente cronica e può poi evolvere in malattia
broncopolmonare cronica ostruttiva (BPCO) e in enfisema (patologia caratterizzata da perdita di
elasticità dei polmoni e da riduzione della superficie respiratoria).
Le cure
La bronchite acuta di solito guarisce spontaneamente in meno di 15 giorni. Se si accentua di notte è
consigliabile utilizzare un umidificatore nella stanza da letto e tenere testa e spalle sollevate con dei
cuscini. Per fluidificare il muco è utile assumere molti liquidi e fare bagni caldi.
Se la tosse è moderata, ma è presente molto catarro, è sempre meglio non sopprimerla
completamente perché rappresenta un riflesso protettivo del nostro organismo deputato a eliminare
corpi estranei e muco e liberare le vie aeree.
Per aiutare l’espettorazione del muco si possono utilizzare farmaci mucolitici o fluidificanti, a base
di sobrerolo, ambroxolo, bromexina, acetilcisteina. Mentre i sedativi per la tosse (sconsigliati nei
bambini) andranno usati soltanto se la tosse è molto insistente.
In caso di febbre o malessere generale, si possono assumere antinfiammatori non steroidei come
acido acetilsalicilico, ibuprofene o paracetamolo, mentre gli antibiotici non devono essere utilizzati
a meno che non sia il medico a prescriverli dopo aver riscontrato una infezione batterica o quando
teme complicazioni broncopolmonari.
Quando consultare il medico
Se la tosse non migliora dopo qualche giorno, se compare febbre elevata, se si fatica a respirare o il
respiro è sibilante, se si ha dolore rilevante al petto, una sensazione di debolezza che si accentua e
comunque nei bambini molto piccoli è bene rivolgersi subito al medico.