Country_Risk_Marocco_2014 Fonte

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Gruppo SACE - Country Risk Map
20/02/15 12:00
MAROCCO
Capitale
Rabat
Popolazione (milioni)
41/100
57/100
62/100
32,85
PIL nominale (miliardi USD
PPP)
180,02
Mancato pagamento
Esproprio e violazioni
Mancato pagamento
controparte sovrana
contrattuali
controparte bancaria
PIL pro capite (USD, PPP)
5.480
Condizioni di assicurabilità
Rischio sovrano
51/100
62/100
50/100
apertura senza condizioni
Rischio privato
apertura senza condizioni
Rischio bancario
apertura senza condizioni
Rischio guerra e
disordini civili
Mancato pagamento Trasferimento capitali e
controparte corporate
convertibilità
Categoria Ocse
3
Contesto Politico
Il panorama politico marocchino resta stabile. Il re Mohammed VI continua a mantenere un ruolo centrale
nella vita politica del paese. Alcune riforme hanno rafforzato la rilevanza politica del primo ministro e del
parlamento, sebbene l’influenza del monarca resti predominante. Si registrano alcune tensioni legate alla
crescente disoccupazione e per il mantenimento di alcune misure restrittive sull’opinione pubblica. Le
prossime elezioni parlamentari sono previste per il 2016. Sul fronte internazionale, i rapporti con l’UE,
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maggiore partner commerciale del paese, continuano ad essere stabili e positivi. Vi è un moderato rischio
di infiltrazioni islamiste dai paesi vicini e di possibili attacchi contro obiettivi governativi o occidentali.
Contesto Economico
Nonostante un contesto economico internazionale poco favorevole e il ritardo nella ripresa europea, nel
2013 l’economia è cresciuta di oltre il 4% grazie al traino del settore agricolo. Sebbene il contributo del
settore servizi sia in crescita, il PIL resta ancora troppo esposto all’andamento della produzione agricola,
visto che il settore occupa il 40% della forza lavoro. Gli elevati prezzi del petrolio hanno pesato sul
bilancio pubblico e sui conti con l'estero degli ultimi anni, data la dipendenza energetica esterna del
paese. Per sostenere l’implementazione delle riforme economiche necessarie e promuovere la crescita,
oltre a mitigare l’impatto derivante da shock esogeni, il FMI ha approvato una “linea di liquidità
precauzionale” del valore di circa USD 5 miliardi.
Contesto Finanziario
Il sistema finanziario è stabile e con buone capacità di assorbire eventuali shock, vista l’adozione di
standard prudenziali internazionali. Inoltre, il ridotto ricorso al finanziamento sui mercati esteri ha limitato
l’esposizione alla crisi finanziaria. La performance economica relativamente debole ha portato a un
leggero innalzamento dei NPL attorno al 6%. L’accesso al credito, soprattutto per le PMI, resta ancora
limitato rispetto ai peers.
Contesto Operativo
L’atteggiamento verso gli operatori stranieri è di apertura e promozione, attraverso la predisposizione di
numerosi incentivi. Nonostante i recenti progressi il sistema legale resta gravato da limitata trasparenza e
inefficienza.
RATING, BUSINESS CLIMATE, KEY FIGURES
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RAPPORTI CON L’ESTERO: INVESTIMENTI, OPPORTUNITA’ E
INTERSCAMBIO
Bilancia dei pagamenti
La bilancia commerciale resta in disavanzo a causa del peso delle importazioni (in particolare
legato ai prezzi delle commodity energetiche) e la crescita moderata dei ricavi derivanti dall’export, frenato
da una debole domanda dall’UE. Si prevede un contributo positivo anche da parte del settore dei fosfati,
grazie ad un progressivo riposizionamento delle vendite verso i mercati emergenti.
Settori di opportunità
Il governo locale incoraggia gli investimenti nel settore automobilistico, oltre quelli già realizzati da parte
della casa automobilistica Renault (USD 1,3 miliardi) relativi a un nuovo impianto di assemblaggio. In
rapida espansione anche l'industria aerospaziale e i servizi di logistica, trainati dai recenti investimenti
volti al consolidamento infrastrutturale del porto Tanger Med. Si segnala inoltre il coinvolgimento di
banche regionali e di sviluppo, attive nel paese, con riflessi positivi su progetti infrastrutturali.
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Commercio e presenza italiana
L’interscambio commerciale tra i due paesi resta positivo per l’Italia. Nel 2013 il saldo commerciale ha
registrato un rialzo dopo un trend in discesa perdurante dal 2008. L’export italiano è cresciuto del
12%, superando gli EUR 1,5 miliardi. Le importazioni italiane hanno registrato una crescita praticamente
equivalente alle esportazioni, attestandosi a EUR 657 milioni. Settori di maggior rilevanza restano quelli
della meccanica strumentale (21,7%), della moda (20,7%), della manifattura (8,9%) e della metallurgia
(8,6%).
L’Italia si colloca all’undicesimo posto per IDE nel paese, in miglioramento rispetto agli anni passati. Tra i
grandi investitori italiani in Marocco si segnala la presenza di Italcementi S.p.A. e Cristalstrass, secondo
produttore mondiale di cristalli, oltre alla consolidata attività di operatori italiani nel settore tessile e
dell'abbigliamento. Considerevoli investimenti italiani sono inoltre presenti nel settore della logistica,
trasporto passeggeri e dei servizi.
COUNTRY RISK UPDATES
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Maggio 2014
Il governo ha disposto un aumento del 10% del salario minimo in entrambi i settori pubblico e privato da
applicarsi entro il 2015. La decisione mira a sostenere la domanda domestica, riversandosi positivamente
sulla crescita del PIL. La decisione potrebbe al contrario aumentare la domanda di importazioni e
peggiorare il deficit di bilancia commerciale, già superiore al 20%. La decisione si tradurrà inoltre in un
aumento della spesa pubblica e aumenterà il deficit di bilancio, previsto al 6% per quest’anno. Anche il
settore industriale privato potrebbe subire effetti negativi in termini di riduzione della competitività
internazionale, a causa dell’aumento dei costi del lavoro.
Ottobre 2013
Il governo ha sottoscritto coperture finanziarie con l’acquisto di opzioni call sul diesel europeo. L’utilizzo
dei derivati mira a limitare ripercussioni sociali nel caso in cui i prezzi internazionali del greggio dovessero
presentare rialzi straordinari. L’operazione segue la riduzione dei sussidi sui derivati del petrolio richiesta
dal FMI, che ha causato incrementi dei prezzi al consumo fra il 5% e l’8%. Il governo si è rivolto alla
Banque Marocaine du Commerce Exterieur che, successivamente, si è riassicurata con Barclays, City e
Morgan Stanley per un valore di circa USD 50-60 milioni. Si tratta del primo caso di copertura sui corsi del
petrolio da parte di un governo importatore.
Settembre 2013
Proteste contro l’aumento dei prezzi dei beni di base quali latte, carne e petrolio. Il governo ha infatti
adottato un sistema di indicizzazione del prezzo del petrolio al fine di limitare i sussidi e contenere il deficit
di bilancio. I prezzi di gasolio e benzina sono saliti rispettivamente dell’8,4% e del 4,8%. Le proteste sono
state organizzate dal sindacato UGTM, vicino al partito d’opposizione Istiqlal, ed hanno raccolto
l’adesione del partito socialista e di quello dei lavoratori. Istiqlal continuerà a incanalare il malcontento
popolare contro il governo, continuando a organizzare manifestazioni e scioperi, specialmente nel settore
trasporti con rischi per la distribuzione delle merci.
Giugno 2013
Sottoscritta una partnership Ue-Marocco sul tema immigrazione, la prima di questo tipo a coinvolgere
l’Europa e un paese della sponda sud del Mediterraneo. L'obiettivo è quello di contenere l’immigrazione
irregolare facilitando il rilascio di visti per studenti, ricercatori e imprenditori, anche tramite il
riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali e dei diplomi universitari. L’intesa rappresenta
un’opportunità per il business italiano (nel paese operano più di 150 imprese italiane, attive soprattutto nei
settori delle apparecchiature industriali, dell’edilizia, del turismo e alimentare) e andrà a rafforzare i
rapporti commerciali: nel 2012 l’export italiano nel paese ha raggiunto un valore di EUR 1.4 miliardi, con
un surplus commerciale pari a EUR 780 mila.
Maggio 2013
Aumentano le tensioni all’interno del governo di coalizione. E’ stato necessario l’intervento del re
Mohammed VI per evitare che il partito conservatore Istiqlal lasciasse l’esecutivo. Il leader di Istiqlal
Chabat ha spesso criticato l’approccio economico del premier Benkirane, troppo improntato sull’austerità,
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lamentando inoltre scarsa collaborazione da parte del partito islamico PJD, partner di mag- gioranza nella
coalizione, che non terrebbe conto delle istanze di Istqlal. Nonostante le tensioni, entrambi i partiti hanno
interesse a mantenere in vita il governo: per PJD sarebbe difficile trovare un sostegno alternativo in
parlamento, per Istiqlal nuove elezioni non sarebbero probabilmente risolutive, data la popolarità del
partito islamico.
Aprile 2013
E’ stato siglato l’accordo per il quarto pacchetto di conversione di una quota del debito marocchino verso
l’Italia, pari a EUR 15 milioni. Nell’ambito dell’intesa, la cancellazione del debito corrisponde al
finanziamento, per lo stesso importo, di iniziative nei settori dello sviluppo umano, dell’archeologia e della
sanità. Il primo pacchetto di conversione del debito marocchino verso l’Italia risale al 2000, per un importo
pari a circa USD 100 milioni.
Banche preselezionate per l'operatività online
Attijariwafa Bank
Banque Centrale Populaire-Credit Populaire du Maroc
Banque Marocaine du Commerce Exterieur - BMCE
Credit Agricole du Maroc SA
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Cap. soc: Euro 4.340.053.892,00 i.v. (unico socio)
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