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TRIBUNALE ORDINARIO DI BENEVENTO
(ex Tribunale Ordinario di Ariano Irpino)
Sezione FALLIMENTARE: R. Fallimentare n. 26/1998 (già 449/1998)
Giudice Dott. Michele Cuoco
AVVISO DI VENDITA IMMOBILIARE SENZA INCANTO
(artt. 490 – 570 e segg. e 576 c.p.c. con le modifiche intervenute
con l’entrata in vigore della legge 6 agosto 2015 n. 132)
Il sottoscritto Dott. Fabrizio Virginio Pesiri, notaio, con studio in Avellino alla Piazza della Libertà n. 23, in esecuzione
dell’ordinanza emessa dal Sig. Giudice Delegato del Tribunale di Benevento, Dott. Michele Cuoco, ex art. 591 bis c.p.c., e del
combinato disposto degli artt. 490, 569, 570, 571, 572, 576 c.p.c.
RENDE NOTO
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che il giorno 22 dicembre 2016 alle ore 10:30, presso il proprio studio, si svolgerà la vendita senza incanto, in VI asta
con prezzo ridotto di 1/4, in otto lotti, dei beni immobili, come di seguito descritti, oggetto della procedura innanzi
indicata, saranno aperte le buste, esaminate le offerte presentate e si svolgerà l’eventuale gara tra gli offerenti ex art. 573
c.p.c. e che il termine per la presentazione delle offerte ex art. 571 c.p.c. è fissato per il giorno 21 dicembre 2016 entro le
ore 12:00, presso il sopra citato studio.
Lotto C
Terreno sito in Savignano Irpino (AV) alla località La Ferrara. Detto terreno (una volta adibito a cava) è potenzialmente a
vocazione industriale (giacimento di gesso); diritti pari a 3/40 del sottosuolo dell’intero latifondo “La Ferrara" assegnato in virtù
di Sentenza n. 367/2009 del Tribunale di Ariano Irpino (AV), oneri eventuali derivanti dagli obblighi di ricomposizione
ambientale. Si precisa che, come da informazioni pervenute al sottoscritto notaio, avverso detta sentenza è stato prodotto
appello.
Identificazione catastale: C. T. foglio 17, p.lla 174, qual. pascolo, cl. 2, h 4 are 60 ca 72, R. D. € 42,83 ed R.A. € 23,79.
Si evidenzia come la superficie del terreno oggetto di vendita, pur rientrando nel perimetro dell’area censita dal P.R.A.E. con il
codice 64096-02 non rientri nel comparto estrattivo C08AV-01, anche se in virtù della Sentenza su citata “il sottosuolo
dell’intero latifondo “La Ferrara” con particolare riferimento al minerale di gesso, appartiene in comproprietà pro indiviso; agli
eredi ed aventi causa in ragione di 3/8” : la quota appartenente alla curatela è pari pertanto ad 1/5 * 3/8 = 3/40
(tre/quarantesimi) dell’intero. E’ necessario infine un aggiornamento in merito al vincolo archeologico esistente sull’area in
esame, in origine l’area (come parte della originaria particella n. 5 del fg. n. 17 vincolata per la sua intera estensione) era gravata
da un vincolo archeologico ai sensi della Legge n. 1089/1939 imposto con Decreto Ministeriale del 26.03.1984, in quanto erano
stati individuati “resti di strutture medioevali pertinenti ad una ‘Torre’ con recupero di materiale ceramico invetriati e resti di un
insediamento preistorico riferibile all’età che va dal neolitico a quella del bronzo, con il recupero, dagli strati semisconvolti dai
lavori di scavo per l’estrazione di pietra da gesso, di numerosi frammenti di ceramica e selci lavorati”. Più recentemente il
vincolo è stato notevolmente ridotto nella sua estensione con Decreto del dirigente regionale del MIBAC n. 977 dell’8 marzo
2011 che prevede per le aree residue (Foglio n. 17 p.lle 134 parte, 35 parte, 136 parte, 152 parte, 153 parte – derivanti dalla
originaria p.lla n. 5 – e dalla 143 parte, 149 parte – derivanti dalla originaria p.lla n. 3) la sottoposizione a tutte le disposizioni di
tutela contenute nel D. Legislativo n. 42/2004 . Va però riferito che la Soprintendenza per i Beni Archeologici di SALERNO e
AVELLINO, nel marzo 2009, valutando una richiesta di revoca del vincolo archeologico e di rilascio del nulla osta per la
coltivazione della cava, ha precisato innanzitutto che la richiesta di revoca non può essere presa in considerazione ed ha posto quale condizione all’esame della possibilità di ripresa dell’estrazione della cava di gesso - la presentazione di elaborati progettuali
e l’esecuzione di interventi con l’utilizzo di procedure che scoraggerebbero di fatto qualsiasi iniziativa .
Destinazione urbanistica
La certificazione urbanistica rilasciata dal Comune di Savignano Irpino (AV), riportata in allegato, attesta, probabilmente senza
un doveroso più puntuale riscontro, che detto immobile ha come destinazione urbanistica: “ZONA E – AGRICOLA
SEMPLICE”.
Confini catastali: foglio 17 p.lla 152, 175, 136 e Strada Comunale Campolongo.
Stato occupazionale degli immobili
I terreni ed i fabbricati risultano liberi e versano in evidente stato di abbandono.
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Prezzo base in III asta euro 116.100,00
Offerta minima: euro 87.075,00 (pari al 75% del prezzo base)
Deposito cauzione 10% del prezzo offerto e Deposito spese 20% del prezzo offerto
In caso di gara tra gli offerenti ex art. 573 c. p. c. rilanci min. euro 4.000,00
Lotto D
Quota di ½ di fabbricato urbano sito nel Comune di Savignano Irpino (AV) alla Via Provinciale – Piazza Magone, nel centro
storico.
Identificazione catastale:
C. F. foglio 6 p.lla n. 430 sub 1, categoria A/4, classe 3, cons. vani 3;
C. F. foglio 6 p.lla n. 430 sub 2, categoria A/4, classe 3, cons. vani 3;
C. F. foglio 6 p.lla n. 430 sub 6, categoria C/2, classe 2, consistenza 40 mq.
Il fabbricato è stato oggetto di ricostruzione con richiesta presentata presso il Comune di Savignano Irpino (AV) in seguito ai
provvedimenti emanati dopo il terremoto del 1980 ai sensi della legge 219/1981 e s.m.i.; ma versa in stato di abbandono, sono
state riscontrate numerose lesioni, anche passanti ai muri, ai cantonali ed agli orizzontamenti e tale circostanza compromette
certamente l’agibilità statica dell’immobile.
Il C.T.U. ha messo in evidenza che occorrerebbe effettuare alcune variazioni catastali. Gli oneri necessari per dette variazioni,
ammontanti a circa 5.700,00 euro, sono stati decurtati dal valore di stima, con l’obbligo della variazione medesima a
carico del futuro acquirente.
Prezzo base in III asta euro 33.615,00
Offerta minima: euro 25.211,00 (pari al 75% del prezzo base)
Deposito cauzione 10% del prezzo offerto e Deposito spese 20% del prezzo offerto
In caso di gara tra gli offerenti ex art. 573 c. p. c. rilanci min. euro 1.000,00
Lotto n. 5
Terreni con all’interno i ruderi di un piccolo fabbricato rurale e di un consistente antico insediamento industriale (fornace per la
produzione di laterizi), sito in Savignano Irpino (AV), località Ischia Vecchia. Il lotto è sito lungo la Strada provinciale per
PANNI (FG) ed è attraversato dalla Strada Comunale Ischia – Bellocchio, da tempo dismessa. All’interno del lotto è ubicata
l’antica fornace – fabbrica di laterizi e per essa si evidenzia che recentemente la Soprintendenza per i BB.A.P.P.S.A.E. di Salerno e
Avellino ha notificato l’apposizione di un vincolo di particolare importanza, ai sensi dell’art. 10 comma 3 lettera a) del D. Lgs.
42/2004 con provvedimento n. 217 del 09.11.2005.
Identificazione catastale: C. T. foglio 4, p.lla 11, fabb. rurale, are 00.15 (rudere di piccolissimo fabbricato rurale); C. F. foglio 4,
p.lla 18, categ. D/1 (antica fornace); C. T. foglio 4, p.lla 25, qual. Pascolo, cl. 2, are 90.70; C. T. foglio 4, p.lla 26, qual pascolo, cl.
2, are 23.70; C. T. foglio 4, p.lla 27, qual pascolo, cl. 2, ha 1.52.76.
Conformità catastale: il C.T.U. ha messo in evidenza che occorrerebbe effettuare alcune variazioni catastali e/o rettifica relativa
alle p.lle 11 e 18 del fg.4 e modifiche al mappale per evidenti incongruenze riscontrabili relativamente ai fabbricati attualmente
riportati al C.F. Gli oneri necessari per dette variazioni, ammontanti a circa 8.600,00 euro, sono stati decurtati dal valore
di stima, con l’obbligo della variazione medesima a carico del futuro acquirente.
Destinazione urbanistica
Nella relazione il C.T.U. ha riferito che la certificazione urbanistica rilasciata dal Comune di Svignano Irpino (AV), attesta in
maniera sicuramente lacunosa, solo che detti immobili hanno tutti come destinazione urbanistica: “ZONA E – AGRICOLA
SEMPLICE”.
Regolarità Urbanistica ed Amministrativa: non sono state evidenziate dal C.T.U. violazioni edilizie.
L’aggiudicatario potrà, ricorrendone i presupposti, e nei termini previsti, avvalersi delle disposizioni di
cui all’art. 46 del D.P.R. n. 380/2001, e all’art. 40 co. 6 della legge 47/1985.
Stato occupazionale degli immobili: i terreni ed i fabbricati risultano liberi e versano in evidente stato di abbandono.
Prezzo base in VI asta euro 27.135,00
Offerta minima: euro 20.351,00 (pari al 75% del prezzo base)
Deposito cauzione 10% del prezzo offerto e Deposito spese 20% del prezzo offerto
In caso di gara tra gli offerenti ex art. 573 c. p. c. rilanci min. euro 1.000,00
Lotto n. 8
Insieme di terreni costituenti un'azienda agricola, fabbricato rurale, pertinenze agricole, quattro capannoni
prefabbricati destinati a stalla, deposito attrezzi agricoli e fienile, siti in Savignano Irpino (AV) alla località Mottola, con
accesso lungo la Strada prov. le per Monteleone di Puglia.
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Gli immobili presenti sono i seguenti:
1. Stalla razionale con struttura in c.a. precompresso e pareti perimetrali in muratura. Le concimaie sono poste a circa 30 mt. di
distanza dal corpo di fabbrica principale. La costruzione è stata realizzata con Conc. Ed. n. 1 del 20.01.1978.
2. Deposito con struttura in profilati metallici, pareti perimetrali in muratura e lamiera zincata. La costruzione è stata realizzata
con Conc. Ed. n. 33 del 24.10.1979.
3. Fienile con struttura in c.a.p., pareti perimetrali anch’esse in pannelli prefabbricati. La costruzione è stata realizzata con Conc.
Ed. n. 1 del 2.05.1989.
4. Ricovero per attrezzi agricoli con struttura in c.a.p., pareti perimetrali in muratura. La costruzione è stata realizzata con Conc.
Ed. n. 3 del 08.02.1990.
5. Ricovero per animali di piccola taglia (ovile-pollaio-colombaia) di circa 4 x 10 mq , ubicato a ridosso della concimaia.
La casa colonica si presenta attualmente in stato di totale abbandono; la mancata esecuzione dell’intervento di riparazione mai
eseguito (risulta rilasciata la Conc. Ed. n. 10/1988 per la esecuzione delle opere) ha finito per provocare infiltrazioni diffuse che
nel tempo hanno reso completamente inagibile il fabbricato.
Identificazione catastale: C. T. foglio 25, p.lla 127, porz. AA, semin., cl. 3, are 00.89, porz. AB, fabbr. rur., are 15.11; foglio 25,
p.lla 128, porz. AA, semin., cl. 3, are 08.69 – porz. AB, qual. bosco alto, cl. 1, are 04.91; foglio 25, p.lla 129, qual. semin., cl. 3, ha
3.15.00; foglio 25, p.lla 166 porz. AA, qual. semin., cl. 3, are 03.76; porz AB, qual. pascolo, cl. 1, are 26.24; foglio 25, p.lla 167,
qual. semin., cl. 1, are 08.90; foglio 25, p.lla 178, qual. semin., cl. 3, ha 3.54.40; foglio 25, p.lla 180, qual. semin., cl. 3, are 58.00;
foglio 25, p.lla 181, qual. semin., cl. 1, are 65.20; foglio 25, p.lla 183, qual. semin., cl. 1, are 18.20; foglio 25, p.lla 288, qual. semin.,
cl. 3, ha 3.06.35; foglio 25, p.lla 290, qual. semin., cl. 1, are 58.90.
Conformità catastale: i corpi di fabbrica insistenti sui terreni, dovranno essere accatastati come fabbricati ed i relativi
oneri necessari, ammontanti presuntivamente ad euro 13.000,00 circa, sono stati già detratti dalla stima finale degli
immobili, con l’obbligo della variazione medesima a carico del futuro acquirente.
Destinazione urbanistica: “ZONA E – AGRICOLA SEMPLICE”.
Prezzo base in VI asta euro 124.358,00
Offerta minima: euro 93.269,00 (pari al 75% del prezzo base)
Deposito cauzione 10% del prezzo offerto e Deposito spese 20% del prezzo offerto
In caso di gara tra gli offerenti ex art. 573 c. p. c. rilanci min. euro 4.500,00
Lotto n. 14
Terreni ubicati in Savignano Irpino (AV) alla località La Ferrara, in un area posta al di sotto della cava di gesso, area che
degrada verso il canale del Gesso che confluisce nella Lavella di Panni e che si affaccia verso l’omonimo comune nel foggiano.
I terreni erano una volta raggiungibili tramite strade interpoderali che si allacciavano alla strada per le cave di gesso che a sua
volta ha sbocco sulla S. P. Savignano - Monteleone di Puglia (FG) (ex S.S. n. 91 bis “delle Puglie”), ma negli ultimi anni fenomeni
franosi hanno interrotto il transito lungo la strada principale ed allo stato attuale essi sono raggiungibili solo in maniera disagevole
attraverso fondi dell’attuale conduttore.
La notevole pendenza e le caratteristiche geomorfologiche fanno sì che il lotto quasi nella sua interezza sia classificato come P.
G. 3 (Pericolosità Geomorfologica molto elevata) dal Piano di Assetto Idrogeologico approvato dall’Autorità di Bacino della
PUGLIA: in tutta l’area sono del resto evidenti i segni di frane in atto che ne rendono problematico l’utilizzo anche si soli fini
agricoli .
I terreni con superficie totale di mq. 368.214, risultano censiti in C. T. foglio 20 con i seguenti mappali:
p.lla 13, porz. AA, qual. semin., cl. 4, ha 1.20.00 e Porz. AB, qual. pascolo, cl. 2, are 42.40; p.lla 25, Porz. AA, qual. semin., cl. 4,
ha 2.20.00 e Porz. AB, qual. pascolo, cl. 2, ha 1.04.90; p.lla 32, qual. pascolo, cl. 2, are 20.10; p.lla 33, Porz. AA, qual. semin., cl.
4, ha 2.70.00 e Porz. AB, qual. pascolo, cl. 2, are 29.60; p.lla 35, qual. pascolo, cl. 2, are 22.10; p.lla 36, qual. pascolo, cl. 2, are
17.70; p.lla 39, qual. pascolo, cl. 2, are 06.10; p.lla 43, qual. pascolo, cl. 2, are 85.00; p.lla 44, qual. pascolo, cl. 2, are 16.80; p.lla
45, pascolo, cl. 2, are 05.60; p.lla 47, qual. pascolo arb., cl. U, ha 1.50.20; p.lla 48, qual. pascolo, cl. 2, ha 1.27.50; p.lla 71, qual.
pascolo, cl. 4, ha 1.38.00; p.lla 72, porz. AA, qual. semin., cl. 4, ha 2.10.00 e porz. AB, qual. pascolo, cl. 2, are 37.40; p.lla 73,
porz. AA, qual. semin., cl. 4, are 58.00 e Porz. AB, qual. pascolo, cl. 2, are 09.20; p.lla 75, qual. pascolo, cl. 2, are 26.00; p.lla 76,
qual. pascolo, cl. 2, are 02.90; p.lla 122, qual. pascolo, cl. 2, are 32.70; p.lla 123, qual. pascolo, cl. 2, are 86.90; p.lla 127, qual.
pascolo, cl. 2, are 61.30.
Quota di 3/5 di terreno censito in C. T. foglio 20, p.lla 130, Porz. AA, qual semin. cl.4 di ha 2.04.40 e Porz. AB, qual. Pascolo,
cl. 3, ha 1.35.00.
Quota di 3/5 di terreno censito in C. T. foglio 20, p.lla 161, Porz. AA, qual. pascolo arb., cl. U, ha 1.54.07 e Porz. AB, qual.
Pascolo, cl. 2, are 08.63; p.lla 137, qual. pascolo, cl. 2, are 30.00; p.lla 146, qual. pascolo, cl. 2, are 69.40; p.lla 164, qual. pascolo,
cl. 2, are 37.10; p.lla 165, qual. pascolo, cl. 2, are 94.50; p.lla 166, Porz. AA, qual. Pascolo, cl. 2, are 35.91 e Porz. AB, qual. pasc.
arb., cl. U, are 94.89; p.lla 167, Porz. AA, qual. Pascolo, cl. 2, are 61.18 - Porz. AB, qual. pasc. arb., cl. U, are 28.12 e Porz. AC,
qual. semin., cl. 4, are 07.80; p.lla 187, qual. pascolo, cl. 2, ha 1.57.00; p.lla 188, qual. pascolo, cl. 2, are 38.40; p.lla 199, qual.
pascolo, cl. 2, are 96.96; p.lla 206, qual. semin. cl. 4, are 58.70; p.lla 209, qual. pascolo, cl. 3, ha 1.40.50; p.lla 210, Porz. AA, qual.
pascolo, cl. 3, ha 1.03.09 e Porz. AB, qual. pas. arb., cl. U, ha 1.06.31; p.lla 230, qual. pascolo, cl. 2, are 11.70; p.lla 231, qual.
pascolo, cl. 2, are 12.80; p.lla 244, Porz. AA, qual. pascolo, cl. 2, ha 2.80.94 e Porz. AB, qual. pas. arb., cl. U, are 15.18.
Destinazione urbanistica: “ZONA E – AGRICOLA SEMPLICE”.
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Prezzo base in VI asta 71.888,00
Offerta minima: euro 53.916,00 (pari al 75% del prezzo base)
Deposito cauzione 10% e Deposito spese 20% del prezzo offerto.
In caso di gara tra gli offerenti ex art. 573 c. p. c. rilanci min. euro 3.000,00
Lotto n. 18
Appezzamento di terreni sito in Savignano Irpino (AV), loc. La Ferrara, censiti in C. T. al foglio 17, p.lla 28, Porz. AA,
qual. semin., cl. 4, ha 22.98.61 e Porz. AB, qual. pascolo, cl. 3, ha 12.24.39; p.lla 29, qual. bosco alto, cl. 3, ha 1.62.40; p.lla 34,
Porz. AA, qual. semin., cl. 4, ha 7.17.78 e Porz. AB qual. pascolo, cl. 2, ha 22.03.62.
Destinazione urbanistica: Zona E - AGRICOLA SEMPLICE.
Si precisa i beni sopra descritti si vendono per l’intera proprietà del suolo e soprassuolo, salvo i proporzionali diritti di
comproprietà e titolarità sul sottosuolo in capo a terzi, come meglio descritto nell’atto di provenienza in capo al dante
causa, per Notar Margherita Manna, del 15/04/1992, trascritto ad Avellino il 23/04/1992 ai nn. 5691/4829.
Prezzo base in VI asta euro 166.725,00
Offerta minima: euro 125.044,00 (pari al 75% del prezzo base)
Deposito cauzione 10% del prezzo offerto e Deposito spese 20% del prezzo offerto
In caso di gara tra gli offerenti ex art. 573 c. p. c. rilanci min. euro 6.000,00
Lotto n. 21
Il Lotto n. 21 è costituito dall’insieme di numerosissime particelle site lungo le strade comunali S. Pietro – Lavagna – Piloni e
nella zona Cava La Rena del Comune di Scampitella (AV) e precisamente censite in C. T. nel seguente modo:
foglio 10, p.lla 8, sem., cl. 2, mq. 2.870; foglio 10, p.lla 10, sem., cl. 3, mq. 2.590; foglio 10, p.lla 51, vigneto, cl. 2, mq. 920;
foglio 10, p.lla 52, vigneto, cl. 2, mq. 1.060; foglio 10, p.lla 53, pas. cespu., cl. U, mq. 140; foglio 10, p.lla 54, vigneto, cl. 2, mq.
600; foglio 10, p.lla 134, sem., cl. 4, mq. 1.190; foglio 10, p.lla 164, sem., cl. 5, mq. 730; foglio 10, p.lla 167, sem., cl. 2, mq.
2.870; foglio 10, p.lla 225, sem., cl. 2, mq. 3.020; foglio 10, p.lla 248, sem., cl. 2, mq. 1.230; foglio 10, p.lla 270, sem., cl. 4, mq.
2.950; foglio 10, p.lla 317, sem., cl. 4, mq. 1.325; foglio 10, p.lla 318, pas. cespu., cl. U, mq. 1.010; foglio 10, p.lla 320, sem., cl. 4,
mq. 2.510; foglio 10, p.lla 321, sem., cl. 4, mq. 2.380; foglio 10, p.lla 334, sem. 3, mq. 3.520; foglio 10, p.lla 384, pas. cespu., cl.
U, mq. 4.890; foglio 10, p.lla 385, sem., cl. 5, mq. 4.060; foglio 10, p.lla 386, sem., cl. 5, mq. 5.210; foglio 10, p.lla 387, sem., cl.
4, mq. 3.530; foglio 10, p.lla 388, sem., cl. 4, mq. 1.240; foglio 10, p.lla 390, sem., cl. 3, mq. 620; foglio 10, p.lla 404, sem., cl. 2,
mq. 3.740; foglio 10, p.lla 405, sem., cl. 2, mq. 2.400; foglio 10, p.lla 406, sem., cl. 2, mq. 2.270; foglio 10, p.lla 407, sem., cl. 2,
mq. 2.280; foglio 10, p.lla 530, sem., cl. 4, mq. 2.690; foglio 14, p.lla 123, sem., cl. 5, mq. 6.810; foglio 14, p.lla 132, sem., cl. 4,
mq. 4.630; foglio 14, p.lla 134, sem., cl. 4, mq. 640; foglio 14, p.lla 135, pas., cl. 2, mq. 1.520; foglio 14, p.lla 136, sem., cl. 4, mq.
180; foglio 14, p.lla 137, sem., cl. 4, mq. 370; foglio 14, p.lla 138, sem., cl. 4, mq. 1.680; foglio 14, p.lla 139, sem., cl. 4, mq. 2.270;
foglio 14, p.lla 140, sem., cl. 4, mq. 4.720.
Per comodità nella descrizione e nell’individuazione dell’insieme dei terreni, l’intero lotto può essere così suddiviso:
- nucleo sottostante la cava per l’estrazione di pietra da gesso nel comune di Anzano di Puglia (FG): foglio 10, p.lle nn.
8, 10 , 51 , 52 , 53 e 164, allo stato attuale incolto;
- nucleo intermedio verso la strada comunale San Pietro – Lavanga: p.lle nn. 530 e 134 del foglio 10, allo stato incolto;
- nucleo lungo la strada comunale San Pietro – Lavanga: p.lle nn. 167, 225, 248 e 270 del foglio 10;
- nucleo a ridosso della Cava La Rena: p.lle nn. 317, 318, 320, 321, 334, 384, 385, 386, 387, 388, 390, 404, 405, 406, 407
del foglio 10, caratterizzato nella parte bassa, lungo la Via Piloni recentemente risistemata, dalla presenza di numerosi
manufatti - oramai tutti allo stato di rudere - funzionali all’esercizio delle attività estrattive;
- collegamento tra la Cava La Rena e la strada comunale Scampitella – Calaggio: p.lle nn. 123, 132, 134, 135, 136, 137,
138, 139 e 140 del foglio 14 (una volta catastalmente censito come Comune di Trevico).
I terreni innanzi indicati hanno la consistenza nel loro complesso di Ha 08.66.65.
Anni addietro l’intera proprietà in esame era stata interessata da un ambizioso progetto per la realizzazione di un collegamento
viario stabile tra la cava per l’estrazione della pietra di gesso esistente a monte nel Comune di Anzano di Puglia (FG) [confinante
con la particella n. 8 del Foglio n. 10 nel Comune di Scampitella (AV)] e la strada di comunale Scampitella – Calaggio che
conduce al casello autostradale di Lacedonia sulla Napoli – Canosa (A16) . Il progetto non ebbe mai concreta attuazione. Lungo
la strada comunale San Pietro – Lavanga, la p.lla n. 167 del foglio 10, risulta essere allo stato attuale per buona parte occupata da
manufatti edili finalizzati alla realizzazione di quello che in origine doveva essere un impianto di depurazione, poi tramutatosi di
fatto in una discarica – isola ecologica. Per parte di detta particella con Delibera di Giunta Municipale n. 66 del 21.03.1996 venne
decretata l’occupazione di urgenza ipotizzata in 450 mq. dagli atti ma a parere del C.T.U. di consistenza sicuramente maggiore.
Dopo il predetto decreto di occupazione di urgenza, non è mai stata perfezionata la pratica relativa all’esproprio dell’area
occupata. Catastalmente i terreni riportati nel Foglio n. 14 risultano censiti nel Comune di Trevico dal quale a suo tempo fu
distaccato il neoformato Comune di SCAMPITELLA: dal Punto di vista amministrativo essi sono tutti ricompresi nel suddetto
Comune.
Destinazione urbanistica: la certificazione urbanistica rilasciata dal Comune di Scampitella (AV), anch’essa riportata in
allegato, attesta che tutti gli immobili suddetti nel vigente Programma di Fabbricazione sono zonizzati come “E AGRICOLA”, con le prescrizioni in essa riportate.
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Prezzo base in VI asta euro 26.831,00
Offerta minima: euro 20.123,00 (pari al 75% del prezzo base)
Deposito cauzione 10% del prezzo offerto e Deposito spese 20% del prezzo offerto
In caso di gara tra gli offerenti ex art. 573 c. p. c. rilanci min. euro 1.000,00
Lotto n. 22
Il Lotto n. 22 è costituito da tre particelle di terreno, due delle quali contigue, site in Montefalcone di Val Fortore (BN) loc.
Falcara, sita a circa 1.500 mt a sud del centro abitato, raggiungibile attraverso la viabilità comunale.
Identificazione catastale: foglio 36 p.lla 9, qual semin., cl. 3, ha 1.14.70; foglio 36 p.lla 12, qual semin., cl. 4, ha 2.19.50; foglio
36 p.lla 13, qual semin., cl. 3, ha 1.15.90.
Nel corso del sopralluogo effettuato nel mese di ottobre 2012, il C.T.U. ha potuto constatare come la particella n. 9, sia di fatto
destinata a cava per l’estrazione di marna da cemento, tuttora in attività ed esercizio, mentre le particelle nn. 12 e 13
rivelavano un aspetto più assimilabile qualitativamente al “pascolo” che non al “seminativo”, categoria alla quale risultano
catastalmente classificate .
Riscontrata la palese incongruenza della destinazione d’uso della prima p.lla n. 9, anche rispetto alla documentazione urbanistica
rilasciata, il C.T.U. ha contattato nuovamente l’Ufficio Tecnico Comunale dal quale ha ottenuto la documentazione che motiva
l’utilizzo riscontrato e precisamente:
- con Decreto Dirigenziale n. 44 del 17.12.2008 A. G. C. 15 Lavori pubblici, opere pubbliche, attuazione, espropriazione della
Regione CAMPANIA è stata rinnovata (per venti anni) la concessione mineraria per marna da cemento denominata
“Fontanarosa” alla Società “omissis”.
Il C.T.U. ha rilevato che innanzitutto trattasi di rinnovo di una concessione già esistente per Decreto del Distretto Minerario di
NAPOLI, M.A.P., n. 3380 del 18.10.1995.
Ha riscontrato altresì un’anomalia nel testo del suddetto decreto nel quale viene riportato che: “il Comune di MONTEFALCONE
di VAL FORTORE, con nota prot. 4245 del 03/10/2007, attesta che nell’area in questione ricadono le particelle 30,33,34,35,36 e 37 del foglio
35 e le particelle 18,60,61 e 67 del foglio 36. …. omissis………”. Orbene tra le particelle oggetto della concessione non viene
erroneamente riportata la particella n. 9 del foglio 36 (proprietà della Curatela) che pure in tutta evidenza risulta essere compresa
all’interno del limite della Concessione Mineraria “Fontanarosa” come dimostra in maniera inequivocabile lo stralcio
aerofotogrammetrico allegato e formante parte integrante dello stesso Decreto dirigenziale. In maniera ancora più evidente la
presenza della suddetta p.lla n. 9 del foglio 36 all’interno del perimetro della Concessione Mineraria è testimoniato dal grafico
“Tavola F dell’elaborato 2, Inquadramento Territoriale del progetto di coltivazione della miniera” citato sempre nel Decreto
Dirigenziale n. 44/2008 A.G. 15 Regione CAMPANIA , riportata come stralcio in allegato con il n. 7. Il C.T.U. ha chiarito che
l’esclusione dall’elenco dei terreni di cui alla nota del Comune di MONTEFALCONE DIVAL FORTORE prot. n. 4245 del
03.10.2007, per come citata nel primo capoverso alla pagina 3 di 6 del DECRETO DIRIGENZIALE REGIONE CAMPANIA
n. 44 del 17.12.2008 A.G.C. 15 è - di fatto - solo formale. Essa è risolvibile anche dal futuro aggiudicatario, con le normali,
ordinarie complicazioni di ordine burocratico che può comportare la variazione di un provvedimento emesso da un comune e
poi recepito in un DECRETO DIRIGENZIALE della REGIONE CAMPANIA.
Destinazione urbanistica: Zona E ‐ Agricola.
Prezzo base in VI asta euro 49.950,00
Offerta minima: euro 37.463,00 (pari al 75% del prezzo base)
Deposito cauzione 10% del prezzo offerto e Deposito spese 20% del prezzo offerto
In caso di gara tra gli offerenti ex art. 573 c. p. c. rilanci min. euro 1.500,00
Gli appezzamenti di terreno su descritti, si presentano allo stato attuale, senza apposizione di termini che ne definiscano
concretamente i confini.
CONDIZIONI DELLA VENDITA
Per partecipare alla vendita senza incanto gli interessati dovranno depositare ai sensi dell’art. 571 c.p.c., presso lo studio del
notaio delegato o nel luogo da lui indicato, a pena di inammissibilità, entro le ore 12:00 del giorno su indicato per la
presentazione delle offerte, domanda in bollo (da euro 16,00), per ciascun lotto, inserita necessariamente in busta chiusa. Sulla
busta chiusa, contenete l’offerta, dovranno essere indicate esclusivamente, a cura del delegato, le generalità di chi presenta
l’offerta, che può essere anche persona diversa dall’offerente, il nome del professionista delegato e la data della vendita. Non
dovrà essere annotato sulla stessa nessun’altra indicazione e specificamente né numero o nome della procedura, né il bene per
cui è stata fatta l’offerta, né l’ora della vendita.
L’offerta dovrà contenere:
 il cognome, nome, e data di nascita, codice fiscale, domicilio, stato civile, recapito telefonico del soggetto cui andrà
intestato l’immobile (non sarà possibile intestare l’immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive
l’offerta), il quale dovrà anche presentarsi alla udienza fissata per la vendita. Se l’offerente è coniugato e in regime di
comunione legale dei beni, dovranno essere indicati anche i corrispondenti dati del coniuge. Se l’offerente è minorenne,
l’offerta dovrà essere sottoscritta dai genitori previa autorizzazione del giudice tutelare; se l’offerente agisce quale legale
rappresentante di altro soggetto, dovrà essere allegato certificato di iscrizione, rilasciato dall'Ufficio del Registro delle
Imprese presso la Camera di Commercio competente (ovvero del registro delle persone giuridiche), attestante la vigenza
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ed i poteri di rappresentanza, nonché fotocopia di un documento d’identità del o dei rappresentanti legali e l’indicazione
della partita IVA (in caso di partecipazione da parte di società o persona giuridica);
 certificato di cittadinanza ed eventualmente permesso o carta di soggiorno, al fine della verifica della condizione di
reciprocità (nel caso di partecipazione di cittadino di altro Stato, non facente parte dell’Unione Europea);
 la dichiarazione di residenza o l’elezione di domicilio nel comune nel quale ha sede il tribunale competente per
l’esecuzione (art. 174 disp. att. cod. proc. civ.), pena l’effettuazione delle comunicazioni presso la Cancelleria
fallimentare del Tribunale competente;
 la data della vendita e la procedura cui si riferisce;
 i dati identificativi del bene per il quale l’offerta è proposta;
 l’indicazione del prezzo che si intende offrire. In merito si evidenzia che sarà ritenuta valida anche l’offerta di un
prezzo pari al 75% del prezzo base, salvi i poteri del delegato previsti dall’art. 572 c.p.c., avvertendo che nel caso di
unica offerta in misura pari o superiore al prezzo base d’asta la stessa sarà senz’altro accolta;
 l’espressa dichiarazione di aver preso visione della perizia di stima e di conoscere lo stato degli immobili;
 l’indicazione della volontà di avvalersi, ove ne sussistano i presupposti, di benefici fiscali;
 il termine, non superiore a centoventi giorni dall’aggiudicazione, entro il quale sarà versato il residuo del prezzo
offerto (dedotta la cauzione versata), salva la possibilità per l’offerente di indicare un termine più breve, circostanza che
verrà valutata dal delegato ai fini della individuazione della migliore offerta;
 la fotocopia del documento di identità dell’offerente;
 assegno circolare non trasferibile intestato a “Curatela Fallimento n. 26/1998 (già 499/1998) R. F. del Trib. di
Benevento (ex Tribunale di Ariano I.)”, per un importo minimo pari al 10% del prezzo offerto (e non del prezzo base,
ma l’offerente può anche versare una cauzione più alta), a titolo di cauzione, che sarà trattenuta in caso di rifiuto
dell’acquisto;
 assegno circolare non trasferibile intestato a “Dott. Fabrizio Virginio Pesiri notaio delegato al Fallimento n. 26/1998
(già 499/1998) R. F. del Trib. di Benevento (ex Tribunale di Ariano Irpino)”, relativo al deposito spese pari al 20% del
prezzo offerto.
I suddetti assegni saranno restituiti ai concorrenti non aggiudicatari, dopo la chiusura della gara.
Le buste saranno aperte alla data fissata per l’esame delle offerte alla presenza degli offerenti.
L’offerta può comunque essere presentata da un avvocato (e non da altri professionisti) per persona da nominare o da un
incaricato, munito di procura speciale (procura notarile). Gli avvocati che concorressero per persona da nominare ex art. 579
c.p.c., dovranno indicarlo espressamente riferendosi alla procura generale o speciale, fermo restante il termine di tre giorni
dall’asta per la nomina e il deposito del mandato ex art. 583 c.p.c., in mancanza l’aggiudicazione diviene definitiva a nome del
procuratore.
L’offerta per la vendita senza incanto è per legge irrevocabile. L’offerente è tenuto a presentarsi all’udienza sopra indicata. In
caso di mancata presentazione e se la offerta è la sola presentata per quel lotto ed è pari o superiore al prezzo base, il bene andrà
comunque aggiudicato all’offerente non presente. Nel caso in cui l’offerta è unica ed è inferiore al prezzo base (purché sia di
ammontare pari almeno al 75% del prezzo base) il delegato può far luogo alla vendita, salvo che non ritenga che vi sia una seria
possibilità di conseguire un prezzo superiore con una nuova vendita, nel qual caso dovrà riferire al G.D. per le sue
determinazioni e salvo che non siano state presentate istanze di assegnazione. In caso di presenza di altre offerte per il bene in
questione si darà luogo ad una gara sulla base della offerta migliore, che potrà essere anche quella formulata dall’offerente non
presente.
In caso di più offerte valide (è valida la offerta al ribasso fino al limite del 25% di ribasso rispetto al prezzo base), si procederà a
gara sulla base della offerta più alta ed il bene verrà definitivamente aggiudicato a chi, a seguito di rilanci, abbia offerto il
prezzo più alto senza che nel tempo di tre minuti vi siano stati ulteriori rilanci. In assenza di adesione alla gara si
aggiudicherà a chi ha fatto la migliore offerta (valutata in termini di prezzo, di misura della cauzione, di tempi di
saldo prezzo); se le offerte sono tutte equiparabili allora si aggiudicherà a chi ha depositato la offerta per primo.
Nella vendita non verranno prese in considerazione offerte pervenute dopo la conclusione della gara, neppure se il
prezzo offerto fosse superiore di oltre un quinto a quello di aggiudicazione.
Le domande non saranno ritenute valide se non risulteranno redatte in conformità alle indicazioni del presente avviso.
L’offerta non sarà considerata efficace:
- se perviene oltre il termine innanzi indicato;
- se il prezzo offerto è inferiore al prezzo base d’asta, in misura superiore di un quarto;
- se l’offerente non presta cauzione, con le modalità e nella misura innanzi indicate;
- se prevede un termine superiore a centoventi giorni per il pagamento del prezzo.
L’offerta si considera irrevocabile, ad eccezione delle ipotesi in cui:
- il professionista delegato, in presenza di più offerte valide, disponga la gara (ex art. 573 cod. proc. civ.);
- siano decorsi centoventi giorni dalla sua presentazione e la stessa non sia stata accolta.
L’aggiudicatario dovrà versare, entro il termine non superiore a centoventi giorni dall’aggiudicazione, detratto l’importo della sola
cauzione, il saldo del prezzo di aggiudicazione, oltre l’Iva se dovuta ed eventuali imposte.
Dette somme dovranno essere versate su un libretto di deposito o conto corrente bancario, intestato alla “Curatela Fallimento n.
26/1998 (già 499/1998) R. F. del Tribunale di Benevento (ex Tribunale di Ariano Irpino)”, che il curatore fallimentare avrà
provveduto ad aprire (al fine di versare l’importo dell’assegno relativo al deposito cauzionale).
L’aggiudicatario, ha inoltre l’obbligo di pagare le spese previste per la trascrizione, la registrazione e la voltura del
decreto di trasferimento, per le cancellazioni delle formalità pregiudizievoli e la parte del compenso spettante al
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professionista delegato per le operazioni successive alla vendita, liquidate dal giudice delegato. Egli, pertanto, dovrà
versare l’eventuale differenza a conguaglio del deposito spese, se quest’ultimo risultasse insufficiente.
Il regime fiscale della vendita
Ogni onere fiscale derivante dalla vendita sarà a carico dell’aggiudicatario. L’assoggettamento del bene ad IVA o ad Imposta di
registro, sarà determinato al momento del trasferimento, sulla base delle indicazioni dei competenti Uffici Finanziari, cui gli
interessati potranno eventualmente rivolgersi per tutte le informazioni del caso, prima di partecipare all’asta e senza assunzione,
in merito, di alcuna responsabilità da parte del professionista delegato. L’aggiudicatario deve fornire ogni indicazione utile in
ordine al regime fiscale che dovrà essere applicato all’atto del trasferimento dei beni e dovrà depositare contestualmente al
versamento del saldo del prezzo di aggiudicazione, presso lo studio del professionista delegato, apposita dichiarazione sostitutiva
di atto di notorietà. In caso di omissione, il decreto di trasferimento, verrà tassato con il regime ordinario, con esonero per il
professionista delegato da ogni e qualsiasi responsabilità.
La vendita degli immobili predetti, meglio descritti nella relazione di stima depositata in atti, che deve intendersi qui per intero
richiamata e trascritta, avviene nello stato di fatto e di diritto in cui i beni si trovano, con tutte le eventuali pertinenze, accessioni,
ragioni ed azioni, servitù attive e passive. La vendita è a corpo e non a misura: eventuali differenze di misura non potranno dar
luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo. La vendita forzata non è soggetta alle norme concernenti la
garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere revocata per alcun motivo. Conseguentemente l’esistenza di eventuali
vizi, mancanza di qualità o difformità della cosa venduta, oneri di qualsiasi genere - ivi compresi, ad esempio, quelli urbanistici
ovvero derivanti dalla eventuale necessità di adeguamento di impianti alle leggi vigenti, spese condominiali dell’anno in corso e
dell’anno precedente non pagate dal soggetto fallito - per qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti e comunque non
evidenziati in perizia, non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò tenuto
conto nella valutazione dei beni.
Si informa l’aggiudicatario che in caso di difformità catastali, (difetto di planimetrie depositate in Catasto o di difetto di
corrispondenza tra lo stato di fatto dei beni e le medesime, così come anche in caso di difetto di corrispondenza tra l’intestatario
catastale e il soggetto fallito) potrebbe andare incontro a possibili sanzioni o accertamenti e nel caso di mancata regolarizzazione
di dette difformità potrebbe incontrare difficoltà in caso di rivendita.
Si informa, quindi, l’aggiudicatario dei beni che accetta integralmente l’assunzione di tutti gli eventuali oneri, rischi e
costi derivanti da condoni eventualmente già richiesti o da richiedere ai sensi dell’art. 2, comma 59, della Legge 23
dicembre 1996, n. 662, con esonero da ogni responsabilità, riguardo all’esito delle citate istanze di concessione in
sanatoria e ad eventuali difformità urbanistiche del bene.
Si evidenzia che agli effetti del DM. 22 gennaio 2008 n. 37 e del D. Lgs. 192/2005 e s.m.i., l’aggiudicatario, reso
edotto sui contenuti del presente avviso di vendita e sulle descrizioni indicate nell’elaborato peritale, in ordine agli
impianti, dispensa sin da ora, esplicitamente la procedura fallimentare dal produrre sia la certificazione relativa alla
conformità degli stessi alle norme sulla sicurezza, che la relativa certificazione/attestato di qualificazione energetica,
manifestando di voler assumere direttamente tali incombenze.
Il presente avviso sarà pubblicato, a norma dell’art. 490 c.p.c., almeno quarantacinque giorni prima del termine previsto per il
deposito delle offerte, sui siti internet www.asteannunci.it e www.asteavvisi.it, insieme alla perizia di stima e a copia
dell’ordinanza di delega, nonché mediante affissione di un congruo numero di manifesti murali nei Comuni dove sono ubicati gli
immobili. L’avviso di vendita sarà inoltre pubblicizzato, a cura della Soc. Aste Annunci s.r.l., sui siti internet
www.tribunale.benevento.it, www.canaleaste.it e www.rivistastegiudiziarie.it, sul quotidiano “Il Mattino ed. locale” e attraverso il
servizio di Postal Target, assicurando altresì il servizio di geo-localizzazione GPS ASTE e a rotazione sui siti commerciali previsti
dal servzio Gestionale Aste.
La partecipazione alle aste presuppone la conoscenza integrale dell’ordinanza di vendita e della perizia di stima, alle
quali il presente avviso si riporta e fa completo riferimento, anche nel caso di eventuali omissioni ed errori.
Tutte le attività che, a norma degli artt.571 e 576 e seguenti del c.p.c., debbono essere compiute in Cancelleria o davanti al
Giudice delegato, sono effettuate dal sottoscritto notaio delegato, presso il proprio studio sito in Avellino alla Piazza della
Libertà n. 23. Per quant’altro non previsto nel presente avviso di vendita, si rimanda alla relazione redatta dall’ esperto e
depositata agli atti della procedura.
Curatore del Fallimento: Avv. Luigi Tedeschi, con studio in Ariano Irpino (AV) alla Via Parzanese, n. 21 (tel. 0825.828749,
[email protected]), al quale gli interessati possono rivolgersi per la visione dei beni immobili.
Per tutto quanto qui non previsto si applicano le vigenti norme di legge.
Per info, comunicazioni e consultazione dell’elaborato peritale, unitamente alla presente ordinanza, rivolgersi nei giorni di Lun.
Merc. e Ven. all’incaricato del professionista delegato “R.D.S. Aste s.a.s.”, Via S. Rosa n. 1 – Benevento, tel. e fax
0824.315359, [email protected].
Avellino, 6 ottobre 2016
Il notaio delegato
Dott. Fabrizio Virginio Pesiri
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