scheda storico critica
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scheda storico critica
Prof. Arch. Ph. D. Gian Camillo Custoza. sede legale via Cesare Battisti 43 32043 Cortina d’Ampezzo sede operativa Piazza Castello 9, 33010 Colloredo di Monte Albano (Udine), P. I. 02318990302 Codice fiscale CSTGCM67S16L483P SCHEDA STORICO CRITICA Autore: maestro italiano del XVII secolo ?. Soggetto: come si rileva da un esame attento del presente dipinto, un olio su tela parzialmente restaurato e reintelato verosimilmente intorno agli anni Ottanta del Novecento, dietro la figura del Santo effigiato si notano i due bracci superiori di una croce ad X; la tela qui discussa rappresenta dunque Sant’Andrea Apostolo, secondo la traditio ortodossa Protocletos, il Primo chiamato, Apostolo di Gesù Cristo, Santo della Chiesa Cattolica e di quella Ortodossa, nato a Betsaida nel 6 a.C., morto a Patrasso il 30 Novembre del 60 d. C.. Distinto appunto dall’attributo della croce omonima, in quanto martirizzato per crocifissione mediante questo specifico strumento, Sant’andrea Apostolo, è già documentato in alcuni primi testi apocrifi, come gli Atti di Andrea, noti attraverso l’opera di Gregorio di Tours. Secondo tradizione, Andrea sarebbe stato crocifisso appunto su di una croce decussata, adottata per sua personale scelta, allo scopo di rifuggire l’onore supremo di essere martirizzato allo stesso modo di Gesù. La specifica iconografia, relativa al Santo raffigurato con questo tipo di croce, in quest’opera evidentemente assunta, si palesa già attorno al X secolo d. C., anche se la sua diffusione non si ha prima del XVII secolo, si consideri ad esempio, per analogia, il Sant’Andrea Apostolo, già nella collezione Albicini, dipinto dall’emiliano Guido Cagnacci intorno alla metà del XVII secolo, un olio su tela di 98x77 cm, oggi conservato presso la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena. Datazione: XVII secolo Tecnica: olio su tela Misure: 42X32,5 cm. Bibliografia: inedito Note: assai problematico, oltre che metodologicamente errato, risulta, sulla base delle attuali scarne informazioni, ed in assenza di una quanto mai opportuna ricerca storico artistica iconografico attributiva, procedere all’identificazione dell’autore di quest’opera; solo approfondite, ulteriori, ricerche, potrebbero risolvere la questione attributiva, indagando in via preliminare tra le figure eccellenti presenti in area italiana nel XVII secolo.