- U.DI.AL

Transcript

- U.DI.AL
La rivista del
Bere Bene di
Bimestrale di informazione sul mondo del beverage
In caso di mancato recapito inviare al CPO di Brindisi per la restituzione al mittente previo pagamento Resi
Anno 6 - n°34 - Lug/Ago 2012
w w w. u d i a l . i t
editoriale
Beverage:
il sole non
basta
novità
U.DI.AL.
progetto food
Parlando di bevande e di Horeca i
primi sei mesi dell’anno sono stati
molto, molto difficili. Se non crollano
alcune tipologie merceologiche, (vedi
birra che registra cali più contenuti)
crollano invece altre categorie merceologiche, vedi succhi e bibite.
Anche i dati complessivi dei pubblici
esercizi, a livello Italia, sono (quasi)
un disastro: perdono bar tradizionali,
ristoranti e i locali dedicati al tempo
libero.
Dati negativi che grossomodo riguardano tutte le aree di mercato italiane
e quindi di riflesso colpiscono pesantemente i grossisti di bevande dell’intera penisola.
Vi è da dire però, che i numeri del
consorzio U.DI.AL., anche grazie alle
molteplici attività promo e incentive
messe in campo (ben 30 nel solo mese di giugno 2012) in questa prima
parte dell’anno, sono buoni: la birra
per esempio registra un segno positivo
seppur di qualche punto.
Ma la situazione, come dicevamo, è
molto complessa. Insomma la crisi
continua a mordere e non s’intravede
alcun barlume di ripresa. E quindi
anche quest’anno tocca ancora sperare nella bella stagione, nel solleone e
nell’afa per far lievitare le vendite
delle bevande. Tocca, insomma, ancora incrociare le dita e augurarsi che
il meteo non faccia le bizze. Ma basterà un’estate super tropicale?
Se così non fosse dati e numeri andrebbero a farsi benedire e con loro,
tutto il 2012 diventerebbe un anno da
dimenticare.
Che fare in tale situazione?
È chiaro non è certo il momento di
nascondere la testa sotto la sabbia,
anzi è il momento di correre quanto
più possibile per recuperare, chi più,
chi meno, i punti prefissati.
Soprattutto è anche il momento di attivare ogni possibile leva commerciale
e strategica per mantenere la barra
sugli obiettivi fissati.
Da questo punto di vista in consorzio
U.DI.AL. offre ai suoi soci i mezzi del
caso: da un lato stimolando il mercato
con continue ed incisive attività promozionali, dall’altro facendo progetti
di medio periodo, come per esempio
il Progetto Food che anticipiamo in
questo numero di Drink Style.
Insomma darsi da fare, come sempre,
anche se l’augurio che l’estate ormai
alle porte sia caldissima, va comunque fatto.
Anno 6 - Numero 34
Luglio/Agosto 2012
Rivista specializzata di:
72021 Francavilla Fontana (Br)
C.da Carlo Di Noi Inferiore
Via per Ceglie Km 1
Tel. 0831.815906 - Fax 0831.811050
www.udial.it - [email protected]
Direttore Responsabile:
Giuseppe Rotolo
Editore:
edizioni
Iscrizione al R.O.C. n°6648
V.le Aldo Moro, 44 - 70043 Monopoli (BA)
Tel. 080.9306460 - Fax 080.9373100
[email protected] - www.inputsrl.it
Testi e collaborazioni:
Marianna Iodice, Angela Svezia,
Maria Vittoria Petrosillo, Valeria Todisco.
Tutti i diritti di riproduzione di testi e foto, in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, sono riservati.
Per qualsiasi utilizzo è necessaria un’autorizzazione
scritta dell’editore.
Ai sensi dell’Art. 10 della L. 675/1996, le finalità del
trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente
periodico consistono nell’assicurare un’informazione
tecnica, professionale e specializzata a soggetti identificati per la loro attività professionale. L’Editore,
titolare del trattamento, garantisce ai soggetti interessati i diritti di cui all’Art. 13 della suddetta legge.
Reg. Trib. Bari n°49 del 10/12/2007
La rivista Drink Style è di proprietà del consorzio
U.DI.AL. - Consorzio fra distributori indipendenti di
bevande. La pubblicazione ha il compito di trasferire
e implementare, attraverso l’informazione puntale,
credibile e professionale, il sapere e la cultura del
fuoricasa italiano.
La rivista è edita bimestralmente e postalizzata in
modo mirato verso i locali altovendenti ho.re.ca. e
superhoreca, clienti dei soci del consorzio.
3
Beverage: il sole non basta
Beverage: il sole
non basta
Editoriale
a cura di Giuseppe Rotolo
Il Mercato del Beverage
Come riportato nell’editoriale i consumi fuori casa purtroppo calano. Tra
molti picchi negativi due formule vanno in controtendenza: l’aperitivo e il
take away.
Calda, caldissima quest’estate, e solitamente al crescere della colonnina di
mercurio cresce anche il consumo di
bevande e la voglia di vacanza e in
generale di uscire da casa. Il clima sta
dando una mano ai professionisti del
fuori casa, tuttavia molte fonti autorevoli pubblicano dati e commenti che
sembrano dire ai gestori: “quest’estate
non lasciatevi andare a facili entusiasmi”.
Partiamo da un’indagine Swg per Coldiretti sui consumi dell’italiano in vacanza.
L’italiano medio è, come sappiamo,
alle prese con la crisi, apre meno il
portafogli e piuttosto che portare la
famiglia al ristorante, in trattoria, in
pizzeria o al bar, opta per soluzioni
alternative, come ad esempio pic-nic
con il cibo preparato a casa.
Stando all’indagine, un italiano su tre
(ovverosia il 32%, quasi il doppio rispetto allo scorso anno) pur in vacanza preferisce cucinare da solo. Anche
il numero di coloro che si recano nel
ristorante dell’albergo o della pensione in cui pernottano è sceso quest’anno al 28%. Ribasso anche per il numero di coloro che si recano in trattoria o pizzeria (19%), nei bar e nei fast
food (8%). Viceversa aumentano, rispetto allo scorso anno, coloro che
approfittano di parenti e amici (5%).
Eccezione farebbero, secondo Coldiretti, le paninoteche ed i take away i
quali sono preferiti dal 30% degli italiani più del ristorante.
Si lamentano della scarsità di presenze un po’ tutti, da Nord a Sud, dal
mare alla montagna.
Basta percorrere le strade delle cam-
I consumi calano
anche nel fuori
casa.
Tra molti picchi
due formule
vanno bene:
l’aperitivo e il
take away.
5
Estate 2012: + pic-nic, - consumi fuori casa
Estate 2012:
+ pic-nic
- consumi fuori casa
6
Succhi, birra & co in
discesa
Bar, ristoranti e pizzerie sono arrivate
a questa magra estate superando un
primo semestre dell’anno altrettanto
poco redditizio.
In generale quello a cui si sta assistendo è un picco di consumi, come detto
in precedenza, trasversale, che si riscontra in tutta la penisola, in tutti i
canali e in tutte (o quasi) le occasioni
di consumo.
Le eccezioni:
aperitivo e take
away
Fra i picchi di consumo si salva solo la
categoria degli aperitivi alcolici che,
si prevede, crescerà in questi mesi
estivi insieme agli aperitivi analcolici.
Insieme all’aperitivo come prodotto si
salva anche l’aperitivo come momento di consumo, il quale raffigura una
perfetta soluzione anti crisi: unisce
bevanda e food, in dosi e costi limitati, è alla portata di tutti quelli che vogliono ancora sedersi al tavolo di un
bar o di un locale serale. È un momento di socializzante, è versatile, è
low cost.
Sinora abbiamo parlato di crisi nella
ristorazione in generale, nel beverage
e le sue categorie merceologiche.
A dare il polso della situazione (un
polso debole, dal battito lento) è la
situazione di un tipo di ristorazione
che, solitamente, gode di una vivace
Il Mercato del Beverage
In particolare, più nel dettaglio, i prodotti che nel panorama delle bevande
hanno subito delle particolari flessioni, sono stati i succhi di frutta, che
registrano un -12%, le bibite gassate
-5%, la birra in fusti -4% circa, la birra
in bottiglia -3%.
na salute: è il take away, format in
forte crescita. Secondo Il sole24Ore lo
sviluppo è del 22%. L’asporto appare
una risposta alla crisi, sia per il consumatore che per l’imprenditore. Secondo Bar Giornale in città grandi, come
ad esempio Roma, fino al 60% dei ristoranti ha inserito il take away come
formula per raggiungere i clienti e fare, finalmente, cassa.
La crisi
economica ha
aumentato da un
lato
disoccupazione e
pressione fiscale,
dall’altro lato ha
diminuito la
capacità di spesa
dei consumatori.
7
Estate 2012: + pic-nic, - consumi fuori casa
Il Mercato del Beverage
Estate 2012: + pic-nic, - consumi fuori casa
Fra i picchi di
consumo si salva
solo la categoria
degli aperitivi
alcolici che, si
prevede,
crescerà in
questi mesi estivi
insieme agli
aperitivi
analcolici.
pagne o le vie che portano verso i
valichi di montagna per rendersi conto che bar e ristoranti sono vuoti.
Mentre i gestori di tutto lo stivale,
isole comprese, aspettano che qualcuno si affacci nel loro locale per una
bibita o un primo piatto, trionfa la
scampagnata e il pic-nic su prati, terre
campestri, rive lacustri, o spiagge.
I cibi del pranzo a sacco più gettonati
sono la frutta (74%), i salumi (67%) e
i formaggi (57%) con il pane (70%),
ma non manca chi sceglie le verdure
(33%) o primi (22%) come la pasta e
il riso freddo, il pasticcio e le lasagne.
Tra le bevande (magari acquistate al
market) oltre all’acqua (77%) spiccano i succhi di frutta (29%), la birra
(28%) e il vino (15%).
salute, cioè la ristorazione fatta dalle catene
franchising.
Il franchising è solitamente una formula votata al successo e non
alla chiusura dei locali,
tuttavia anche nelle catene si registrano chiusure.
Come ampiamente descritto dal Rapporto
GDA 2012 di Markup e
Il Sole 24 Ore la crisi economica ha
aumentato da un lato disoccupazione
e pressione fiscale e ha diminuito
dall’altro lato la capacità di spesa dei
consumatori.
Ma come già detto in precedenza (citando Coldiretti), c’è almeno un concept che sembra adattarsi bene ai
tempi della crisi ed insieme all’aperitivo rappresenta un’eccezione in buo-
News dal mondo U.DI.AL.
Il 21 giugno, presso l’Hotel Santa Lucia di Ostuni si è tenuta l’annuale assemblea U.DI.AL., occasione nella
quale, oltre alla presentazione del bilancio ufficiale relativo all’anno 2011,
sono state le presentate ai varie iniziative che U.DI.AL. ha approntato e sta
pianificando.
L’assemblea si è aperta, come consuetudine, con i saluti e i ringraziamenti
ai presenti da parte del presidente
Antonio Argentieri per poi passare
alla presentazione del bilancio. Il documento è stato argomentato attraverso le varie relazioni allegate: quella
del revisore contabile, del consiglio
direttivo e del generale manager. Il
bilancio ha posto in evidenza attraver-
Udialito
U.DI.AL.
Assemblea SOCI
2012
so i “numeri” la bontà della gestione
del consorzio. Una gestione ineccepibile che ha trovato il consenso e l’applauso dei soci che la giornata assem-
zzzzzzzzzz
zzzzzzzz
zzzzzzzzzz
9
Udialito
News dal mondo U.DI.AL.
bleare ha richiamato.
Ratificato il bilancio si è poi passati a
una parte più tecnico/strategica della
riunione.
Il General Manager Luigi Cetrangolo
ha presentato tutta una serie di slide
analitiche del fatturato del gruppo,
suddiviso per singola categoria merceologica. Dati e valori sintomatici
della straordinaria crescita che il consorzio ha avuto
negli ultimi anni.
Un’analisi approfondita del
mercato U.DI.
AL. che ha posto in luce le
caratteristiche
salienti del
gruppo, in cui
sono stati sottolineati gli apprezzabili risultati conseguiti i quali,
nonostante la
grave crisi sono più che lusinghieri. Un
altro dato che
ha orgogliosamente sottolineato Cetrangolo, e per il
quale ha dato
atto del lavoro
svolto da tutto
il gruppo, è
relativo al fatto che il conLa Terrazza sul mare dell’Hotel Masseria
sorzio U.DI.
Santa Lucia sede dell’Assemblea U.DI.AL.
AL. continua a
10
crescere in termini di adesioni: a giugno 2012, ha raggiunto quota 200
iscritti, 202 per la precisione.
Relativamente ai contenuti strategici
Cetrangolo ha ribadito i punti essenziali che sono alla base della mission
U.DI.AL.: Continuare ad offrire un alto ed esclusivo contenuto di servizio e
consulenza ai soci; collaborare con
l’industria in maniera esclusiva e nel
reciproco interesse; formalizzare contratti di servizio utili per sostenere la
competizione sul mercato; mettere a
punto operazioni di vantaggio per i
soci; continuare ad investire in attività di supporto alla vendita con
promozioni, tagli prezzo, ecc; persistere sulla crescita professionale culturale del consorzio, potenziando gli
strumenti di comunicazione e i momenti di socializzazione.
In conclusione, Cetrangolo ha ribadito come le strategie poste in essere nel
corso del 2011 da parte del consorzio, hanno dato esiti positivi, manifestando la volontà di proseguire sullo
stesso solco per far diventare U.DI.AL.
un vero e proprio centro di servizi,
organo propositivo a disposizione dei
soci. Un ruolo ambizioso, ma possibile, che richiede però l’impegno di soci
tutti i soci che dovranno compiere gli
sforzi necessari per essere ancor più
all’altezza del compito e delle aspettative del mercato. In altri termini fare
ancor più gruppo e lavoro di squadra
nel rispetto dei ruoli e delle competenze, con la volontà e la consapevolezza che il bene della U.DI.AL. è di
conseguenza il bene di ogni socio,
piccolo o grande, che ne fa parte. Nella parte conclusiva delle riunione
News dal mondo U.DI.AL.
Udialito
è stato presentato in anteprima il nuovissimo Progetto Food, un’iniziativa
commerciale e di marketing che è
stata molto apprezzata dai presenti.
La seduta è stata sciolta dal presidente
Argentieri, ringraziando nuovamente i
soci presenti e non per la fedeltà al
consorzio, ma soprattutto per il lavoro
che compiono, specie in un momento
difficile come quello
che attraversa tutta l’economia italiana.
La giornata si è conclusa
con il classico pranzo
sociale, non prima di
aver degustato degli
aperitivi cortesemente
offerti da Campari. A tavola, con le ottime pietanze preparate dallo
chef della Masseria Santa Lucia i vini offerti per
l’occasione da cantine
Zanasi.
12
2012: ecco un anno
indimenticabile per
Luciano Milani e Anna Gentili. Soci di
U.DI.AL. che operano
a Gallicano nel Lazio.
A loro, per la speciale
ricorrenza del 25° anniversario di vita matrimoniale, gli auguri
di tutto il consorzio.
U.DI.AL. a Santo
Domingo
È stata definita la destinazione del
viaggio-convention.
Ad accogliere il gruppo, il prossimo
novembre, dal 9 al 17, sarà la splendida isola caraibica di Santo Domingo.
Nel corso dell’assemblea soci 2012,
U.DI.AL. ha presentato in anteprima
un progetto finalizzato ad implementare l’assortimento food dei propri associati. «È
un’iniziativa
alla quale stiamo lavorando
da tempo - ha
dichiarato il
General Ma-
U.DI.AL. Progetto Food
U.DI.AL. PROGETTO
FOOD
Novità
à
t
i
v
o
n
nager Luigi
Cetrangolo
- che era già
stata anticipata nelle
linee guida strategiche tracciate in occasione del nostro convegno. Siamo
infatti convinti che il distributore di
bevande deve evolvere i suoi assortimenti anche verso un più cospicuo
pacchetto di prodotti food service. Un
passaggio essenziale per ottenere una
serie di benefici in termini di marginalità e logistica. Il nostro progetto food
nasce proprio in funzione di queste
fondamentali esigenze: ottimizzare
marginalità e logistica, offrire più servizio ai propri clienti».
Il progetto prevede come primo step
l’individuazione di un assortimento
base da proporre alla ristorazione di
fascia medio-bassa.
Nella fattispecie, parlando di pizzerie,
dall’ultima mappatura dei clienti dei
soci U.DI.AL. risultano serviti quasi
4000 esercizi.
Una numerica di tutto rispetto che
potrà consentire un più rapido start up
del progetto e inserimento delle referenze.
Il progetto food
nasce in
funzione di
queste
fondamentali
esigenze:
ottimizzare
marginalità e
logistica e offrire
più servizio ai
propri clienti.
15
I servizi di
formazione
Ma la novità più sostanziale di questo tipo di progetto riguarda il contenuto di servizio e di formazione
che lo stesso potrà offrire ai soci
U.DI.AL. e di riflesso ai loro clienti.
Infatti, il Progetto Food offrirà e la
possibilità, ai soci che ne faranno
richiesta e che intendono commercializzare i prodotti contrattizzati, di
usufruire di uno speciale evento da
organizzare all’interno del proprio
magazzino.
Novità
I prodotti food che compongono
l’assortimento per i quali U.DI.AL.
sta definendo gli accordi, riguardano tipologie come: farine speciali
per pizza; conserve di pomodoro;
conserve per farcitura di pizza; olio;
scatole per pizza da asporto.
A tale proposito alcuni interessanti
accordi sono già stati definiti.
L’evento darà l’opportunità di far
vivere ai clienti dei grossisti soci (in
questo caso pizzaioli e ristoratori,
allertati per tempo con un invito ad
hoc spedito dalla stessa organizzazione) un “pomeriggio” di stage
formativo nel quale potranno apprendere una serie di informazioni
utili alla propria attività. In questo
modo il grossista offrirà ai propri
clienti un contenuto di servizio
esclusivo garantendosi le successive
forniture.
Come avviene l’operazione? Nel
magazzino del grossista vengono
individuati spazi sufficienti per posizionare un
forno pizza,
un banco lavoro e una
platea per posti a sedere.
Allo stage daranno il loro
contributo un
tecnico delle
farine, un tecnico delle farciture,
un
esperto
di
marketing e
un esperto di birra, i quali tutt’insieme potranno offrire agli esercenti
presenti una serie di informazioni
basilari per meglio operare nella loro attività.
Un progetto quindi, quello del food
U.DI.AL., che non si basa solo sui
prodotti ma anche sul forte contenuto di servizio, al fine di offrire ai
propri soci sempre una chance in
più per competere nel sempre più
complesso mercato horeca.
U.DI.AL. Progetto Food
L’assortimento
Il Progetto Food
offrirà la
possibilità, ai
soci che ne
faranno richiesta
e che intendono
commercializzare
i prodotti
contrattizzati, di
usufruire di uno
speciale evento
da organizzare
all’interno del
proprio
magazzino.
17
Con la pubblicazione nella Gazzetta
ufficiale del 26 giugno è entrata ufficialmente in vigore la nuova detrazione al 50% (ex 36%) per le ristrutturazioni edilizie prevista dal decreto sviluppo 2012, ufficialmente decreto
legge n. 83/2012 dal titolo “Misure
urgenti per la crescita del Paese”.
Al fine di favorire la realizzazione di
interventi di ristrutturazione edilizia
nell’ambito della riqualificazione
energetica degli edifici e quindi anche
allo scopo di incentivare la ripresa del
mercato delle costruzioni puntando
sul privato, l’art. 11 comma 1 del DL
Sviluppo prevede l’innalzamento delle soglie di detrazione IRPEF per le
ristrutturazioni, in un tempo limitato
fino al 30 giugno 2013, e, al comma
2, la proroga fino al 30 giugno 2013
(attualmente prevista fino al 31 di-
cembre 2012) della detrazione per le
spese per interventi di riqualificazione
energetica, per una percentuale di
detrazione pari al 50%.
Novità anche per la detrazione per il
risparmio energetico: doveva decadere a fine 2012 ma il decreto sviluppo
le ha prolungato la vita di sei mesi,
con una minima riduzione: dal 55 al
50%.
Con le nuove norme inserite nell’articolo 11 del decreto-legge 22 giugno
2012, n. 83 vengono unificate le detrazioni per gli interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico
aumentando sia la percentuale che il
tetto massimo.
In pratica la detrazione massima consentita triplica:
• fino a ieri era il 36% di 48.000, cioè
17.280 euro;
19
Rubrica
Ristrutturazioni, Le Regole Delle Detrazioni 50%
Per sa
perne
di più
Ristrutturazioni, Le Regole Delle Detrazioni 50%
Rubrica di informazione giuridico finanziaria a cura dello STUDIO GIORDANO
Rubrica
Ristrutturazioni, Le Regole Delle Detrazioni 50%
Per sa
perne
di più
• da oggi sarà il 50% di 96.000, cioè
48.000 euro.
Attraverso il comma 2 del DL n.
83/2045, la detrazione IRPEF del 55%
per le spese per gli interventi di riqualificazione energetica (attualmente in
scadenza il 31 dicembre 2012) viene
ridotta al 50% per gli interventi effettuati dall’1 gennaio 2013 al 30 giugno
2013.
L’importo della spesa sostenuta deve
essere indicato nella dichiarazione
dei redditi a partire dall’anno successivo alla ristrutturazione ed è detraibile in:
• 10 anni per tutti i contribuenti con
meno di 75 anni di età;
• 5 anni per i contribuenti con meno
di 80 anni;
20
• 3 anni per i contribuenti con più di
80 anni.
Il comma 3 del decreto Sviluppo sopprime l’ultimo periodo dell’art. 4,
comma 4 del DL n. 201/2011 (convertito con modificazioni dalla Legge n.
214/2011), in modo da eliminare il
mancato coordinamento normativo
tra le disposizioni che hanno reso permanente la detrazione spettante per
gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e la disposizione di cui
all’articolo 4, comma 4, del decreto
legge 6 dicembre 2011, n. 201.
Risulta importate precisare che non
essendo modificati i contenuti dell’articolo 16-bis del DPR n. 917/1986
(TUIR) che ha messo a regime il bonus
del 36%, fatti salvi altri interventi normativi, dall’1 luglio 2013 la percen-
tuale ritornerà come prima dell’entrata in vigore del decreto sviluppo con
la soglia delle spese fissata a 48 mila
euro e con la percentuale di detrazione al 36%, mentre dalla data di entrata in vigore del decreto legge e fino
alla data del 30 giugno 2013, il bonus
sarà determinato applicando la percentuale del 50% con il nuovo tetto a
96 mila delle spese sostenute per ogni
unità immobiliare
Il balletto di aliquote ha dunque il
seguente calendario:
• ristrutturazioni: 50% fino al 30 giugno 2013, dopo si torna al 36%. La
nuova aliquota parte del giorno di
entrata in vigore del decreto, quindi a
chi ha dei lavori in corso conviene
aspettare a pagare (per gli acconti già
pagati si applica l’aliquota del 36%);
• risparmio energetico: resta la detrazione attuale del 55% fino al 31 dicembre 2012, poi scende al 50% fino
al 30 giugno 2013, e si riduce al 36%
(come per le ristrutturazioni) dopo
quella data.
Dal 1° luglio del prossimo anno sparirà la detrazione del 50% per le ristrutturazioni e rimarrà in vigore solamente il bonus 36% con il tetto massimo
di spesa detraibile di 48.000 euro
(quindi una sorta di ritorno al passato).
Le regole da seguire saranno sempre
quelle contenute nel già citato art. 16
bis del T.U.I.R. (d.P.R. 917/1986), che
varranno sia per lavori di ristrutturazione, sia per interventi di risparmio
energetico.
Pubbliredazionale
Carlsberg Italia vince l’innovation@retail Award
Carlsberg Italia
vince l’Innovation@
retail Award
La “Carlsberg Drink Different Area”
premiata come “Best Customer Experience” nella categoria “Best Store”
Carlsberg Italia
vince nella
sezione “Best
Store” per la
“Best Customer
Experience”,
grazie
all’esperienza
“Different”
realizzata con la
“Carlsberg Drink
Different Area”
22
Carlsberg Italia ottiene un nuovo riconoscimento per il suo contributo in
termini di innovazione anche in un
settore per lei un po’ “anomalo” ovvero nel Retail e vince l’Innovation@retail Award, premio promosso da Accenture e Gruppo 24ORE, quest’anno
alla sua prima edizione. Il premio,
dedicato alle aziende operanti nei
settori retail, banche, fashion e telecomunicazione che si sono distinte per
progetti innovativi in ottica di qualità
del servizio, fidelizzazione del cliente
e brand awareness, è stato consegnato
all’amministratore delegato di
Carlsberg Italia Alberto Frausin giovedì sera, durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta presso la sede del Gruppo 24 ORE di Milano.
Carlsberg Italia vince nella sezione
“Best Store” per la “Best Customer
Experience”, grazie all’esperienza
“Different” realizzata con la
“Carlsberg Drink Different Area”, il
primo temporary bar della birra in
Italia, aperto a Milano da giugno a
settembre 2011 ed evolutosi nel corso
del 2012 con la nascita di due “Drink
Different Area” permanenti, il Teatro
Centrale Carlsberg di Roma e l’Item
Gastronomic Pub di Milano.
La Carlsberg Drink Different Area è
stata una location inedita e innovativa
pensata per il lancio della nuova tecnologia DraughtMasterTM Modular20, sviluppata da Carlsberg Italia in
anteprima mondiale: una rivoluzione
che permette di spillare la birra senza
utilizzo di CO2, grazie ai fusti in PET
anzichè nel tradizionale acciaio, e
che garantisce una qualità superiore e
una freschezza unica.
“Different” è stato il nuovo modo di
vivere l’esperienza della degustazione, grazie alle 12 birre alla spina del
portafoglio di Carlsberg Italia proposte
in abbinamento alle specialità gastronomiche regionali in grado di esaltarne le qualità organolettiche e la freschezza impareggiabile. Ma “different” è stata anche la comunicazione
della visione di sostenibilità che è
propria di Carlsberg, veicolata attraverso allestimenti e materiali informativi a ridotto impatto ambientale, attraverso la creazione dell’angolo readcycle e la promozione della mobilità con mezzi pubblici e bike sharing.
L’Innovation@retail Award si aggiunge
al prestigioso “Premio dei Premi”, ricevuto 20 giorni fa da Carlsberg Italia:
istituito dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri per le migliori capacità
innovative imprenditoriali nel 2011.
www.drinkdifferent.net
www.carlsbergitalia.it
Con l’ingresso nel gruppo Norda le acque Gaudianello e Leggera hanno intrapreso con decisione
nuove e più moderne strategie di marketing: elemento significativo e più evidente di questa evoluzione è il restyling grafico delle etichette sull’intera
gamma prodotti.
Su entrambe le linee
in vetro e in PET, tanto per l’effervescente
naturale Gaudianello
che per l’oligominerale naturale Leggera, si è intervenuti
per evidenziare maggiormente la riconoscibilità delle singole referenze
con una cromia più marcata e quindi di più immediata riconoscibilità.
Una bandiera tricolore compare ora su tutta la linea
a testimonianza del carattere nazionale del Gruppo
di appartenenza (Norda), della sua italianità fin dalle origini ed ancora oggi orgogliosamente difesa.
Un riscontro particolare è stato dato alla provenienza delle due sorgenti e allo stesso tempo si è posto
in forte evidenza la figura del San Michele, Santo
patrono locale e garante della qualità delle fonti di
Monticchio fin dal
1980. In particolare
sulle etichette della
linea vetro (1lt tappo
a corona e 75 Prestige) compare ora un
dettaglio ingrandito
del San Michele che
impreziosisce tutta la linea.
Il formato da ristorazione con etichetta metallizzata,
si presenta ora nella versione effervescente naturale
con tutti i dettagli in oro, che rendono questa referenza particolarmente elegante e ricercata.
Da Nestlé il rivoluzionario sistema multi-bevande
Dopo il successo riscontrato sul territorio francese, Nestlè porta nel canale del “fuori casa” italiano il rivoluzionario sistema multi-bevande: Nestlé
Professional Super Premium Beverages.
La Cimbali, azienda di fama mondiale costruttrice
di macchine da caffè, ha creato in esclusiva per
Viaggi® una nuova macchina rivoluzionaria e automatica: Nestlè Professional Super Premium Beverages, dotata di una tecnologia rivoluzionaria
che offre alla clientela un’ampia gamma di bevande dal ristretto all’espresso, dall’espresso francese
all’americano, dal cappuccino al latte macchiato,
dalla cioccolata al mokaccino e tante altre specialità, al semplice tocco di un pulsante, tutte di eccellente qualità per deliziare anche i palati più
esigenti.
Sempre con la garanzia di qualità, igiene e competenza. Il sistema Viaggi® è il frutto della miglio-
re esperienza di NESTLÉ PROFESSIONAL che ha
selezionato la migliore qualità di Grand Cru, caffè
creato da Nescafé, latte liquido concentrato (sempre Nestlé) e cioccolata liquida concentrata della
prestigiosa casa svizzera Cailler.
Presentato in anteprima, come progetto innovativo all’Host di Milano nell’ottobre 2011, Nestlè
Professional Super Premium Beverages ha vinto il
premio Grand Prix
de l’Innovation
per la categoria
Attrezzature e
Servizi durante la
manifestazione
internazionale SIRHA, che si è svolta in Francia, a
Lione lo scorso gennaio 2012. Dal momento del
suo lancio, Viaggi® è stato introdotto in molti hotel e location prestigiose.
25
Novità dalle Aziende
Gaudianello e Leggera si rifanno il look
Lorenzo Libè Direttore Generale Sibat Tomarchio
Tomarchio:
innovazione nel
rispetto della
tradizione
Tomarchio, rinnova l’immagine dei
suoi prodotti e lancia nuovi formati
dedicati all’Horeca, ne parliamo con
Lorenzo Libè, direttore generale della
storica azienda siciliana.
La prima domanda è sulla tanto vituperata crisi: come viene affrontata da
un’azienda come Tomarchio?
Anzitutto mettendo in campo i nostri
valori più autentici che sono: qualità,
regionalità e competitività. Qualità
intesa anche come promessa, un do-
zzzzzzzzzz
zzzzzzzz
zzzzzzzzzz
26
Cosa intende per competitività?
Operare in modo commercialmente
sano, ovvero senza svilire le marginalità per rincorrere i volumi a tutti i
costi. Assumere un atteggiamento eticamente corretto verso tutti gli attori
del mercato, senza fomentare inutili
concorrenze che distruggono valore.
Tomarchio è un’azienda che fa della
tradizione uno dei suoi punti di forza,
eppure è anche un’azienda capace di
innovare fortemente: come si conciliano questi due fattori apparentemente in antitesi fra di loro?
Ci sforziamo di fare innovazione nel
rispetto della continuità, un’innovazione sempre finalizzata al miglioramento di quanto abbiamo.
La nostra è un’innovazione sia di
package, mi riferisco ai nuovi formati
litro e alle nuovissime lattine sleek,
che di prodotto come quella che ci
porta continuamente a migliorare il
gusto delle nostre ricette, sempre nel
pieno rispetto delle formule originarie.
Quali sono i rapporti della Tomarchio
nei confronti della distribuzione tradizionale e i grossisti?
La Tomarchio collabora con circa 120
distributori per il canale ingrosso in
Ultimamente è corsa voce che il governo centrale volesse tassare le bibite gassate e zuccherate (perché rite-
L’Intervista
Sicilia. Il canale tradizionale rappresenta più del 50% del nostro fatturato.
Con i grossisti vogliamo conservare
una politica distributiva quanto più
equilibrata e corretta. Del resto, a loro
sono dedicati principalmente i nuovi
formati e le nuove
lattine. Per il 2012 il
piano d’investimenti
prevede un focus
forte in special modo per il canale tradizionale, la Sibat
Tomarchio continuerà a stringere
rapporti di collaborazione con i grossisti coinvolgendoli
con attività di incentivazione, al fine di
migliorare la distribuzione del prodotto. L’attività di visibilità sui Punti vendita tradizionali
poi, già avviata nel 2011, proseguirà
con investimenti in materiali e gadget.
nute Junk food - cibo spazzatura) con
3 centesimi per bottiglietta o lattina
da 33cl.
Qual è la vostra posizione?
Assolutamente contraria! Riteniamo
questa tassa un inutile aggravio, perché non porterebbe
a nessun gettito certo ma rappresenterebbe un vero e proprio costo, iniquo e
discriminatorio.
Associare il junk food alle bevande
gassate, specie quelle prodotte con alta
qualità e con materie prime a Km 0,
come nel nostro caso, è qualcosa di paradossale. Contro
questo paradosso, Tomarchio sarà in
prima linea, per difendere i propri
clienti e tutto l’indotto dei fornitori
che operano nell’isola. Centinaia di
famiglie per le quali Tomarchio e i
suoi prodotti, da 90 anni sono motivo
di orgoglio. Un sano orgoglio siciliano.
Sibat Tomarchio ha la propria sede in Sicilia dal 1920 ad Acireale, vicino a Catania. L’Azienda, leader di mercato di Aranciata e Chinotto in Sicilia, produce una
gamma completa di bevande gassate, utilizzando ancora oggi le ricette, gli aromi
e i processi originali. La filosofia aziendale è focalizzata, da sempre, a garantire
un prodotto di alta qualità ad un prezzo ragionevole. Il portafoglio prodotti comprende una gamma agrumi (aranciata, chinotto, limonata, verdello, aranciata
rossa) e una gamma di gusti della tradizione (agrodolce, cola, ginger, spuma,
tonica), declinati attraverso i formati pet 1,5, pet 05, lattina 33 e il tradizionale
formato vetro a perdere 18 cl. L’azienda attualmente distribuisce i propri prodotti in Sicilia e in alcuni pdv selezionati nel centro e nord Italia. Il gusto ricco delle bibite Tomarchio deriva
dalla combinazione tra l’ottima qualità dell’acqua, proveniente dalle pendici dell’Etna, e gli aromi ricchi
e intensi dei frutti tipici di questa terra meravigliosa.
27
Tomarchio: innovazione nel rispetto della tradizione
L’Intervista
Tomarchio: innovazione nel rispetto della tradizione
vere che sentiamo di avere verso i
milioni di consumatori che ci scelgono, ai quali dobbiamo sempre garantire il miglior rapporto qualità/prezzo.
Poi preservando, anzi esaltando la
nostra identità regionale, la Sicilia è il
nostro segno distintivo, direi il nostro
valore aggiunto.
E infine competitività.
Novità dalle Aziende
Villa Massa entra nel portafoglio di Campari Wines
Il limoncello sorrentino di alta qualità verrà distribuito in eslcusiva per l’Italia dal polo vini del Gruppo
Campari.
Continua la crescita di Campari
Wines, il Polo Vini del Gruppo
Campari www.camparigroup.
com, leader nell’industria globale del beverage di marca, che
rafforza la propria presenza distributiva in Italia. È stato infatti
acquisito il diritto di commercializzazione in esclusiva per il
mercato italiano del marchio
Villa Massa www.villamassa.
com, azienda produttrice
dell’omonimo “Liquore di limone di Sorrento”. Campari
Wines pertanto distribuirà, a
partire dal 1 luglio, i seguenti
prodotti a marchio Villa Massa: Limoncello, Crema
di Limoncello, Liquore di Noci, Liquore di Mandarini, Liquore di Arance e Distillato
di Limoni. «Il marchio Villa Massa ben si inserisce nel portafoglio di Campari Wines andando
ad affiancarsi al mirto di Sardegna Zedda Piras nell’offerta di
prodotti di qualità per il dopo
pasto: eccellenze regionali, ma
con distribuzione e leadership
nazionali - commenta Andrea
Montorfano, Managing Director Campari Wines -. Confermiamo dunque ancora una volta la nostra strategia di crescita
non solo a livello organico, ma
anche attraverso nuovi accordi
di distribuzione».
Nuova linea Pago BIO: 100% succo di frutta
Pago debutta con la sua nuova linea BIO di succhi
ottenuti esclusivamente da frutta proveniente da
coltivazioni biologiche. Con il lancio dei nuovi
succhi “Bio”, Pago offre ai consumatori più attenti al naturale e sensibili alla provenienza del prodotto, una perfetta combinazione di massima
qualità e di gusto pieno, a conferma che l’azienda è punto di
riferimento qualitativo del mercato dei succhi di frutta.
La nuova linea è in vendita nei
negozi specializzati Bio e nei
reparti food delle erboristerie con due succhi
“classici” Pago Bio Mela Pressata 100% e Pago
Bio Arancia 100%. La nuova linea, inoltre, è innovativa anche nel formato: il PET da 330 cl, una
novità assoluta all’insegna della comodità, della
28
praticità e della leggerezza.
Pago Bio Mela Pressata 100%
Da un’accurata selezione di 10 diverse varietà di
mela, coltivate con metodo biologico, esprime
tutto il gusto genuino, intenso e
fruttato che solo Pago sà dare al
consumatore. I frutti vengono
pressati freschissimi, a garanzia
che la bontà naturale del frutto
finisca integralmente nell’inconfondibile bottiglietta verde all’atto dell’imbottigliamento.
Pago Bio Arancia 100%
È un succo di frutta fresco e brioso, ottenuto da
arance della varietà Valencia da coltivazione biologica, che esprime ad ogni sorso la perfetta combinazione tra dolcezza e stuzzicante nota di agro
delle arance.
Novità dalle Aziende
Il vino incontra la birra:
L’AIS Puglia visita lo stabilimento Birra Peroni di Bari
Giovedì, 12 luglio 2012, una delegazione dell’Associazione Italiana Sommelier di Bari ha visitato
lo stabilimento Birra Peroni.
Un’esperienza unica nella quale i cultori del vino
hanno avuto modo di constatare che in fatto di
specialità, gusto e storia la birra non è da meno.
L’incontro rientra tra le iniziative promosse da
Birra Peroni e finalizzate all’integrazione con il
territorio e alla diffusione della cultura birraria. A
fare gli onori di casa Michele Tatone, direttore
vendite Sud Italia per il canale HoReCa (ossia la
distribuzione nei bar, ristoranti e locali) e Sabino
De Francesco, brewing manager di fabbrica, il
cosiddetto “Mastrobirraio”. Ad accomunare la
produzione enologica e birraria è l’attenzione alla
genuinità delle materie prime, su cui si concentra
il massimo impegno di entrambe le realtà: «Quella di oggi - afferma Michele Tatone - è un’importante occasione di dialogo e confronto tra Vino e
Birra, che fanno della qualità l’elemento principale della loro attività».
Il rapporto tra birra e cucina si è andato sempre
più consolidando negli ultimi anni. Una sinergia
che vede proprio nella figura del sommelier il
tramite migliore per promuovere un consumo di
birra moderato, responsabile e di qualità.
«È una grande opportunità quella che ci offre lo
stabilimento pugliese dello storico Birrificio Peroni - spiega Raffaele Massa, a capo della delegazione Ais Bari -.
Un intero pomeriggio dedicato all’approfondimento dei processi di produzione della birra, e
non solo, rappresenta un’occasione formativa
preziosa per i Sommelier che oggi vengono chiamati sempre più spesso ad esprimere le loro competenze non solo sul vino ma anche sulla birra, le
cui modalità di consumo con giusti abbinamenti
gastronomici trovano ampi e crescenti apprezzamenti».
Da sx: Sabino Di Francesco, Michele Tatone, Raffaele
Massa, Emilio Anglani
31
Il rosato, fenomeno dei consumi
Mode e Tendenze
Premio Douja d’or:
il Piemonte in testa
Al concorso
nazionale
“Premio Douja
d’or”, sono stati
premiati
quest’anno ben
450 vini Doc e
Docg di tutta
Italia e assegnati
38 Oscar ai
prodotti
d’eccellenza.
32
Il concorso nazionale “Premio Douja
d’or”, riconosciuto dal Ministero delle
Politiche Agricole e Forestali, alla sua
quarantesima edizione, ha premiato
quest’anno ben 450 vini Doc e Docg
di tutta Italia e ha assegnato 38 Oscar
ai prodotti d’eccellenza. Le commissioni formate da 250 assaggiatori
esperti dell’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino) hanno
esaminato ben 972 campioni di vini
Doc e Docg proposti da 373 cantine
di tutta Italia. Tra le regioni che hanno
fatto “incetta”di premi spicca il Piemonte con 110 aziende premiate per
un totale di 211 vini, tra i quali 20
Oscar.
La seconda regione, per numero di
riconoscimenti, è il Veneto con 44
premi tra cui 3 Oscar. Al terzo posto,
la Lombardia con 39 premi (3 Oscar).
Tutti i vini premiati saranno in degustazione e in vendita dal 7 al 16 settembre a Palazzo dell’Enofila, quartier
generale del 46ª Salone nazionale
Douja d’Or.
Spillare birra: la
soluzione sostenibile
KeyKeg è il rivoluzionario barile usa e
getta di tipo “bag-in-ball”, una valida
alternativa al barile tradizionale. Ideato dalla Schoeller Arca Systems, è
leggero e perfetto per la logistica,
adatto per le esportazioni perchè può
essere riciclato, mantiene inalterata la
qualità del prodotto e non necessità di
lavaggio e di essere reso.
Il sistema si basa su una sfera rigida in
PET con all’interno una sacca interna
flessibile, contenente la birra o qualsiasi altra bevanda che viene erogata
pressurizzando lo spazio tra la sacca e
la sfera.
La tecnologia KeyKeg riduce anche gli
sprechi, infatti, proprio grazie alla sacca contenuta nella sfera in PET, si riesce a spillare fino all’ultima goccia di
birra.
Il peso complessivo è inferiore a 1 Kg:
un decimo del peso dei barili tradizionali. Grazie alla sua leggerezza non si
devono impiegare molte materie prime e ciò si traduce in una riduzione
delle emissioni di CO2.
Il fusto, disponibile da 20 e 30 litri,
usa e getta è completamente riciclabile
in ogni sua componente.
Be-Re: la bottigliabicchiere
L’invenzione di Fabio Benetti ha vinto,
nel 2010, il premio “Miglior creatività
italiana nel mondo” alla fiera Genève
Inventions e la medaglia d’oro assegnata dalla giuria internazionale. La
sua invenzione, la bottiglia-bicchiere,
nasce da un’idea avuto nel 2003, durante la siccità che ha colpito la sua
campagna. «Mi è venuto in mente di
prendere una bottiglia monodose,
molte hanno forme bellissime e se
vengono capovolte sembrano dei bicchieri – spiega - Si è accesa la lampa-
Mode e Tendenze
di Opinionated About Dining (OAD).
OAD si basa sulle opinioni di appassionati che descrivono perché raccomanderebbero un ristorante e perché
no. «Opinionated About Dining è un
sondaggio basato sulle opinioni degli
utenti - commenta Plotnicki, il fondatore. - La classifica contiene alcuni
dati interessanti: quasi il 50% dei ristoranti serve cucina moderna e d’avanguardia, il che mostra un cambiamento nelle preferenze e nella composizione demografica dei recensori».
Riguardo alla lista dei 100 migliori ristoranti, la Francia è in testa con 37
locali; seguono Italia e Spagna, entrambe con 15; Germania e Regno
Unito con 9 ciascuno; Benelux con 8;
Danimarca con 3; e Svizzera, Austria,
Grecia e Svezia ciascuna con un solo
nome nella lista dei primi 100.
dina. Ho cominciato a fare prove per
capire come posizionare il tappo sul
collo della bottiglia rovesciata, scegliendo bottiglie con tappo a vite, per
consentirne l’avvitamento e il serraggio. Ho girato per supermercati armato di calibro per misurare i diametri di
colli e fondi e trovare barattoli con
tappi a vite che potessero adattarsi al
fondo della bottiglia di vetro. Ho fatto
tagliare la bottiglia da un amico artigiano e il primo risultato era soddisfacente».
ARwine, il primo
Sommelier in 3D
Arriva una nuovissima applicazione
per smartphone, tutta italiana, pensata
per i wine lovers: è ARwine, il primo
Sommelier in Realtà Aumentata, sviluppata con la partecipazione del
sommelier Andrea Gori. Ad applicazione avviata occorre puntare l’obiettivo dello smartphone sull’etichetta
del vino e, quasi come una magia,
compare l’animazione in 3d dell’avatar di Andrea Gori, il quale degusterà
e spiegherà le caratteristiche del vino
in contemporanea a immagini ed
eventuali video che risulteranno proiettati sull’etichetta stessa.
Arriva una
nuovissima
applicazione per
smartphone,
tutta italiana,
pensata per i
wine lovers: è
ARwine, il primo
Sommelier in
Realtà
Aumentata.
35
Ogni Paese ha il suo rituale di consumo
Arriva la Top 100 dei
Ristoranti europei