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DOSSIER Martedì, 02 dicembre 2014 DOSSIER Martedì, 02 dicembre 2014 Articoli 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19 Qualità della vita, l' Isontino precipita 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19 Romoli perplesso: «Classifiche discutibili» 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 21 «Chiarezza sulla centrale nucleare di Krko» 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 21 «La maggior parte dei profughi mangia al Nazareno» 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 21 Ospite di Apt delegazione dell'Atp di Sassari 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 21 Telecamere e vigilantes antiaggressione sui bus 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23 «I Musei provinciali restino a Gorizia» 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23 Con l' Uildm l' Isontino si mobilita per Telethon 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 26 Da giorni in città una mini comunità di immigrati somali 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 26 Riaperta la piscina comunale ma con un calo di nuovi iscritti 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 28 Primi passi verso il nuovo canile 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 28 Profughi, coinvolta la Caritas 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 37 Isa: sta funzionando la raccoltarifiuti sperimentata a Mariano 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 39 Pronta per l' estate la nuova ciclabile di fronte alla Schiusa 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 42 Targhe ai soci e una mostra per i 35 anni del Mazzini Endas 02/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 48 Tutte le parole di Cormònslibri, da Bertelli a Guccini 02/12/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 26 La segretaria dei Radicali stamane in visita alle carceri 02/12/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 26 Qualità della vita, Gorizia precipita al 42º posto 1 3 4 6 7 8 10 11 12 13 15 16 17 19 21 23 25 26 2 dicembre 2014 Pagina 19 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Qualità della vita, l' Isontino precipita La provincia si piazza 42ma, peggiore in regione. I motivi del crollo? Economia che arranca e troppe truffeLA CLASSIFICA »RICERCA DEL SOLE 24 ORERavenna leader La città di Udine "vince" in Fvg. È il resto della regione? A Trieste si vive bene ma non come una volta: dopo aver dominato, non più di 5 anni fa, la classifica italiana delle province con la miglior qualità della vita stilata ogni anno dal Sole 24 Ore (Trieste risultò prima sia nel 2005 che nel 2009), il capoluogo giuliano ha perso quest' anno altre 16 posizioni rispetto al 2013, quando aveva ottenuto un discreto 12° posto. La città risulta penalizzata dai dati sull' ordine pubblico: prima, invece, per i servizi, i risparmi e le infrastrutture. Un salto all' indietro che spedisce Trieste sotto la "rivale" Udine, capace di conquistare 8 posizioni in un anno e di piazzarsi al 21° posto, unica tra le province regionali ad aver migliorato la propria qualità della vita. A fare peggio di Trieste, in Friuli Venezia Giulia, è Gorizia, precipitata addirittura al 42° posto, perdendo 23 posizioni rispetto al 2013. A metà strada c' è Pordenone, piazzatasi al 31° posto, anche lei in discesa di 13 posizioni rispetto al 18° posto dello scorso anno. A livello italiano a strappare a Trento (2.a) il primato di città in cui si vive meglio è Ravenna, con Modena al terzo posto, mentre il fanalino di coda, al 107° posto, è Agrigento. di Francesco Fain Sino a ieri il termine "ascensore" era associato, a Gorizia, al contestato impianto di risalita verso il Castello. Da oggi il termine "ascensore" può tranquillamente simboleggiare le annuali classifiche della qualità della vita. Perché? Perché l' andamento di Gorizia è quello del saliscendi: un anno alle stelle, l' anno successivo nelle... stalle. In dodici mesi, infatti, la nostra provincia è riuscita a perdere 23 posizioni: si è piazzata 42ma. Soltanto Oristano ha avuto un calo maggiore in Italia (24 posizioni) mentre Cremona si affianca a Gorizia per lo stesso regresso. Peraltro, oggi l' Isontino è l' area in cui la qualità della vita è la peggiore in regione: Udine (la migliore) è 21ma, Trieste è 28ma e Pordenone si piazza trentunesima. Insomma, un' edizione della popolare statistica del "Sole 24 Ore" completamente da dimenticare per la nostra provincia. E questi risultati non faranno altro che ringalluzzire i professionisti del piagnisteo e delle lamentazioni. «Ah, dove siamo arrivati», «Ah, qui si vive sempre peggio», «Ah, eravamo primi e adesso siamo superati da ben 43 province», e via discorrendo. L' economia arranca Ma come si determina questo nuovo (e forte) crollo? Ancora una volta, l' economia Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 2 dicembre 2014 Pagina 19 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia che arranca la fa da padrona. Come nelle precedenti statistiche, Gorizia continua a non brillare per lo spirito imprenditoriale. Non c' è niente da fare: da queste parti, ci sono pochissimi giovani che si mettono in gioco, aprendo un' azienda o avviando un' attività dal nulla. Le imprese registrate ogni 100 abitanti sono 7,66. Un dato che scaraventa l' Isontino in terz' ultima posizione. Chi è ultima? Trieste, mal comune, mezzo gaudio. Mentre penultima si piazza Lodi. La nostra provincia si segnala anche per una mediocre percentuale di imprenditori under 30: sono 38,57 ogni mille giovani contro il 71,34 (per mille) della capolista Prato. Alla voce "propensione a investire" galleggiamo a metà classifica, in 49ma posizione, assieme a Como, ma non è che le altre tre province regionali facciano poi meglio. Bassi i prezzi delle abitazioni Gorizia, va detto, non primeggia in nessuna classifica. Soltanto in una (che misura le liste d' attesa negli asili nido) siamo secondi: nel senso che quasi tutte le richieste vengono soddisfatte. Guardando ancora al bicchiere mezzo pieno, la nostra provincia si conferma ai vertici italiani per il minor costo delle abitazioni. Il dato medio è di 1.150 euro al metro quadrato. Soltanto a Caltanissetta, CarboniaIglesias, Medio Campidano, Ogliastra, Oristano, Vibo Valentia, Brindisi e Avellino si spende qualcosa di meno. Positivo anche il trend dei risparmi, mentre non brillano il tasso di inflazione la velocità della giustizia (un dato non sorprendente viste le croniche difficoltà del Tribunale). La cultura, invece, "tira" sempre per presenza di librerie e di manifestazioni culturali. Truffe informatiche Dove, invece, l' Isontino continua a segnare il passo è nelle classifiche degli atti di microcriminalità in rapporto al numero di abitanti. In primis (e ciò va nella stessa direzione di quanto denunciato più volte dai carabinieri) si sono incrementate le truffe e le frodi informatiche. Gorizia registra più di 262 reati ogni 100mila abitanti. Segni "più" anche per gli appartamenti svaligiati e per le estorsioni. L' Isontino, insomma, non è l' isola felice di cui si è favoleggiato per tanto (troppo) tempo. Anche qui, è consigliabile restare con gli occhi ben aperti e segnalare alle forze di polizia le persone con comportamenti sospetti: la riprova arriva dall' ondata di furti nelle abitazioni che sta preoccupando non poco le zone, soprattutto, del Monfalconese. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 2 dicembre 2014 Pagina 19 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Romoli perplesso: «Classifiche discutibili» Il sindaco: «Non è comprensibile come, in un solo anno, un territorio compia balzi di 20 o 30 posizioni» «Non è un mistero che, da sempre nutro, perplessità verso queste classifiche: salvo terremoti o altre sciagure non è comprensibile che, in un solo anno, un territorio compia balzi, avanti o indietro, di 20 o 30 posizioni nè è pensabile, ad esempio che sull' ordine pubblico l' Isontino sia peggiore di tante altre province notoriamente più "vivaci" sotto questo aspetto». Il sindaco Romoli prende con le pinze i dati de "Il Sole 24 Ore" e specifica che si tratta di un' indagine su base provinciale. «Ferma restando la presenza di alcuni punteggi "strani" come quello, già evidenziato, sull' ordine pubblico ma anche quello, ad esempio, che vede la nostra provincia vicina a quelle di Milano, Brescia e Bologna, per l' inflazione rimarca Romoli il quadro che emerge, in sostanza, sarebbe quello di un territorio con buoni servizi per le famiglie, addirittura al secondo posto per gli asilinido e buona qualità ecologica mentre si registra una forte crisi dell' economia, con spirito imprenditoriale pari a zero e basso livello di ricchezza e, quindi, di spesa. A questo proposito, semplificando al massimo, va ricordato che la provincia di Gorizia, come insediamenti produttivi di ampie dimensioni, ha solo Fincantieri che svolge un importante ruolo anche nella creazione di indotto, e poi c' è il polo turistico di Grado. Per il resto non serve la classifica del "Sole" per ratificare l' inesistenza di un sistema economico in grado di produrre ricchezza, situazione aggravata dalla vicinanza di un Paese straniero, come la Slovenia, dove si possono acquistare merci e servizi a costi più bassi a causa di un sistema fiscale più favorevole». Aggiunge Romoli: «Non è un caso che, per decenni, in questa parte d' Italia, c' erano la Zona franca e il Fondo Gorizia che qualcuno, improvvidamente, ha avuto fretta di togliere. Per quanto riguarda il capoluogo, preso atto di ciò, si è reagito mettendo in piedi alcuni strumenti, come ad esempio il Gect, per creare una nuova economia in questa fascia confinaria ma ciò non è sufficiente, soprattutto in tempi brevi, per ridare fiato ad un sistema imprenditoriale ormai ai minimi termini. Per questo la Regione e lo Stato dovranno essere a fianco di questo territorio molto più di quanto lo siano stati negli ultimi anni ed è anche necessario che il Patto per lo sviluppo assuma un ruolo più propositivo e incisivo». (fra.fa. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 2 dicembre 2014 Pagina 21 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «Chiarezza sulla centrale nucleare di Krko» A chiederla il M5S che ha presentato un ordine del giorno in Consiglio: «Risposte certe dalla Slovenia» Chiarezza sulla centrale nucleare di Krko. A chiederla, attraverso un ordine del giorno che approderà in consiglio comunale, è il Movimento 5 Stelle attraverso i consiglieri Manuela Botteghi, Roberto Marcosig e Mattia Policardo. Ricordano che «il 2 settembre 2014 durante un incontro pubblico gli esperti Livio Sirovich e Franco Pettenati, membri dell' Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, insieme al professor Peter Suhadolc e al ricercatore Giovanni Costa dell' Università di Trieste (Dipartimento di Scienze della Terra), hanno espresso le proprie riserve sulla sicurezza dell' impianto nucleare frontaliero di Krko, impianto in comproprietà tra Repubblica Slovena e Repubblica Croata, che dista circa 160 km da Gorizia». Rammentano anche «che il 22 aprile 2014 alle 10,58 è stata registrata una forte scossa di terremoto, (magnitudo 4,6 scala Richter ), con epicentro in Slovenia, area di Monte Nevoso a nord di Knezak e distante 150 chilometri dalla centrale nucleare di Krko e le autorità slovene non hanno reso disponibili informazioni sugli eventuali danni che l' impianto avrebbe potuto subire a seguito del sisma». Il M5S denuncia «che lo stato dell' impianto desta preoccupazione per la sua vetustà, (risale alla fine degli anni 70) e i parametri di misurazione del rischio sismico adottati non risulterebbero adeguati basandosi solo sulla Pga (accelerazione massima orizzontale del suolo, parametro importante per la classificazione pericolo sismico)». Preoccupa pure il fatto che la Slovenia «intenderebbe costruire nella stessa zona una nuova centrale da 1600 megawatt, come previsto nel suo Piano energetico del 2011». Tutti elementi di preoccupazioni che fanno dire al Movimento che «le centrali a ridosso dei confini statali o ad essi molto vicini, (nel caso di Krko poco più di 150 chilometri), possono costituire un serio pericolo per la cittadinanza di Gorizia, soprattutto se costruite su un' aerea sismica riconosciuta». Peraltro, «nella convinzione che gli Enti Locali e in particolare i Comuni debbano essere sempre coinvolti e informati in materia di sicurezza e salute dei cittadini a loro "affidati"». Tutte queste premesse per chiedere al sindaco di farsi parte attiva nei confronti della Regione Friuli Venezia Giulia e dell' esecutivo italiano perché «si adoperino per ottenere risposte certe e immediate da parte dei Governi sloveno e croato in merito allo stato della centrale esistente e sugli eventuali progetti per questa e per la prevista nuova centrale». (fra.fa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 2 dicembre 2014 Pagina 21 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 2 dicembre 2014 Pagina 21 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia arcidiocesi. «La maggior parte dei profughi mangia al Nazareno» A pizzicare erano stati il sindaco Ettore Romoli e l' assessore comunale Silvana Romano che si erano chiesti come mai così tanti richiedenti asilo si rivolgessero alla mensa dei poveri dei frati Cappuccini quando ci sono enti (il riferimento, ovviamente, era alla Caritas diocesana ricevono soldi dallo Stato per l' accoglienza dei profughi. Nel tardo pomeriggio è giunta una nota dell' Arcidiocesi di Gorizia che recita così: «In merito alle dichiarazioni di amministratori locali apparse sugli organi di informazione circa la presenze di richiedenti asilo alla Mensa gestita dai padri Cappuccini di Gorizia, la Caritas diocesana sottolinea come attualmente pressochè la totalità degli ospiti del "Nazareno" di via Brigata Pavia usufruisca del servizio pasti fornito all' interno della struttura stessa». «Tale situazione si legge ancora nella nota è facilmente verificabile dal registro dove gli ospiti appongono la propria firma alla ricezione del pasto stesso: il numero di coloro che volontariamente non usufruiscono di tale prestazione risulta essere di 1 o 2 unità al massimo a pasto. Il "Nazareno" risulta ad oggi occupato nella totalità dei posti previsti dalla convenzione in essere. È presumibile che attualmente usufruiscano della mensa dei Padri Cappuccini i richiedenti asilo (indicativamente una trentina) presenti in città ma che non trovano ospitalità presso il "Nazareno" stesso o presso altre strutture a tal fine destinate», si legge nella nota stampa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 2 dicembre 2014 Pagina 21 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Ospite di Apt delegazione dell'Atp di Sassari A distanza di due mesi l' azienda di trasporto pubblico di Sassari contraccambia la visita effettuata dall' Apt di Gorizia. Lo sfondo è il rapporto di collaborazione instaurato tra le due aziende, che si estrinseca sullo scambio di esperienze della gestione del trasporto pubblico. Ma non meno importante è il gemellaggio che lega Gorizia a Sassari dal punto di vista storico sulla scia delle gloriose pagine scritte dalla Brigata Sassari sul Carso durante la Grande guerra. La delegazione dell' Atp Sassari, ospite dell' Apt Gorizia, arriverà oggi in città. Domani mattina la visita istituzionale in Comune e in Provincia. Poi la visita al monte San Michele e al sacrario di Redipuglia, al museo della Grande guerra di Gorizia, al sacrario di Oslavia. Giovedì, prima della partenza, la delegazione sarda sarà ricevuta in municipio a Sagrado e successivamente visiterà la trincea delle frasche e il cippo della Brigata Sassari e il parco Ungaretti a Castelvecchio. Non mancheranno agli ospiti sassaresi momenti in cui assaporare i sapori locali e una passeggiata guidata per le vie di Gorizia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 2 dicembre 2014 Pagina 21 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Telecamere e vigilantes antiaggressione sui bus È il progetto di Apt per garantire la sicurezza agli autisti. Rispedita al mittente l' idea di ricorrere ai spray al peperoncino. Polli: «L' azienda non è all' anno zero» di Francesco Fain Cinque corriere extraurbane sono già dotate di telecamere che verranno attivate in tempi brevissimi. Le prossime sette acquisizioni di mezzi avranno gli impianti di videosorveglianza già in dotazione. A rivelarlo il presidente dell' Azienda provinciale trasporti (Apt) Paolo Polli che getta acqua sul fuoco della polemica innescata dal sindacato Usb. Come si ricorderà, tutto nasce dalle cinque aggressioni cui sono rimasti vittima altrettanti autisti delle corriere e dei bus urbani di Apt. Ieri, sulle pagine di questo giornale il coordinatore regionale dell' Usb aveva tuonato: «È da anni che sollecitiamo le Aziende di trasporto regionali a fare qualcosa. Sono stati sensibilizzati i prefetti e le forze dell' ordine affinché venga "messo in sicurezza" il servizio. Non è possibile che gli autisti rischino in questa maniera», spiegò Willy Puglia, coordinatore regionale dell' Usb. «L' elemento grave è che queste aggressioni avvengono non all' esterno degli autobus ma all' interno. Tutte le nostre sollecitazioni sono cadute nel vuoto perché le Aziende non hanno voluto investire risorse per la sicurezza. Un esempio? Si potevano mettere a disposizione degli autisti speciali cabine protette ma ciò non è stato fatto». Ma Apt rispedisce al mittente le accuse formulate, peraltro, da un sindacato fa notare l' Azienda che ha una rappresentatività assolutamente limitata fra il personale operante. «Già oggi tutti i mezzi hanno una separazione fra autisti e utenze: alcuni bus hanno in dotazione anche una sorta di cabina. Ancora più protette sono le postazioni sulle corriere che coprono i tragitti extraurbani: ci sono le protezioni e, in alcuni, casi anche delle cabine chiuse. Dobbiamo, nel contempo osservare, che chiudere una cabina significa togliere una possibile via di fuga in caso di incidente. Detto questo argomenta Polli , su 5 mezzi extraurbani, ci sono già le telecamere che sarà nostra cura attivare al più presto. Inoltre, i prossimi sette acquisti avranno i dispositivi di videosorveglianza incorporati». Ma l' Azienda provinciale trasporti sta pensando ad ulteriori forme di controllo che si affiancheranno a quelle già attive oggi. «Affideremo a personale esterno di vigilanza il compito di verificare i titoli di viaggio (leggi: biglietti) e di tutelare la sicurezza degli autisti ma anche degli utenti». Insomma, si pensa di introdurre una sorta di vigilantes che renderanno meno rischioso il lavoro degli operatori che guidano bus urbani e corriere extraurbane. È un progetto ancora in fieri, per il quale Apt sta facendo gli opportuni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 2 dicembre 2014 Pagina 21 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia approfondimenti. Sempre ieri, Franco Zotti, autista di Apt, anche lui rappresentante sindacale di Usb e consigliere provinciale della Lega Nord, aveva lanciato una proposta: «Perché non si dotano gli autisti dello spray al peperoncino? Potrebbe essere l' uovo di Colombo anche perché funzionerebbe soprattutto da deterrente. L' eventuale aggressore, sapendo che l' autista è dotato di un dispositivo di autodifesa, ci penserebbe su non una ma almeno cento volte prima di aggredire il personale. Perché non pensiamo ad una soluzione simile? Io la propongo e la getto sul tavolo». La risposta? Apt non prende nemmeno in considerazione una simile prospettiva anche in considerazione del fatto che sono in arrivo le telecamere e nuove forme di vigilanza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 2 dicembre 2014 Pagina 23 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «I Musei provinciali restino a Gorizia» L' ex assessore Devetag: «Si crei un' unica regia per la gestione del patrimonio» «I Musei provinciali restino al Comune di Gorizia». Antonio Devetag, già assessore comunale al Parco culturale concorda con il sindaco Romoli sulla querelle scoppiata sul futuro del patrimonio museale della Provincia che va verso la soppressione. Secondo Devetag, in un momento in cui si parla spesso di semplificazione, non avrebbe senso un nuovo affidamento esterno, alla Regione in questo caso, di un patrimonio che è proprio della città. Ma la questione, per il presidente di MittelFest, è ancor più profonda. «La città che più ha da perdere dall' eliminazione delle province è purtroppo Gorizia, che viene in questo modo privata di una sua vocazione plurisecolare di capoluogo di un territorio, e soprattutto centro attrattivo a livello culturale e artistico dice Devetag . Il patrimonio di questa tradizione, almeno in parte, è oggi custodito nei suoi musei, che rappresentano plasticamente l' ultima ricchezza della città: la sua cultura e la sua identità. Parliamo dei Musei provinciali di Palazzo Attems, con il loro ricchissimo patrimonio di arte figurativa e non solo, il Museo della guerra e della moda in borgo castello, il Castello stesso, la Fondazione Coronini, il piccolo ma prezioso museo della Gerusalemme sull' Isonzo in Sinagoga, con la sezione dedicata a a Carlo Michelstaedter. Queste realtà hanno il dovere di fare sinergia e di ricadere sotto un' amministrazione unica». A questo patrimonio, secondo Devetag, andrebbe aggiunto il Tesoro di Aquileia e la Donazione Teresiana di proprietà della Curia, per i quali è pronto da anni il Museo di Santa Chiara. Devetag: «Non credo che questo immenso patrimonio debba essere celato ai goriziani e al possibile rilancio della loro economia, che può portare valore aggiunto a tutta la Regione. La gestione di una rete museale di questo calibro, che potrebbe significare un cambio di passo dell' economia goriziana, passa attraverso un accordo tra Comune, Regione e Fondazione Carigo, oltre che attraverso accordi operativi con analoghe realtà slovene e austriache». (m.b. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 2 dicembre 2014 Pagina 23 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia PRESENTATE LE INIZIATIVE DI DICEMbRE. Con l' Uildm l' Isontino si mobilita per Telethon L' iniziativa "Insieme per Telethon" torna in campo anche quest' anno e vede in prima linea la sezione goriziana della Uildm Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, che sabato nella cornice di Palazzo Attems ha presentato la nuova edizione della maratona per la raccolta di fondi a sostegno della ricerca scientifica che dal 12 al 14 dicembre coinvolgerà centinaia di volontari dislocati in tutta Italia. Nella nostra zona saranno allestiti dei punti di raccolta nei centri commerciali Tiare di Villesse, Emisfero di Monfalcone e in alcune parrocchie ed esercizi commerciali del mandamento per permettere la raccolta di risorse utili alla ricerca clinica sulle malattie neuromuscolari al fine di migliorare la qualità della vita delle persone affette da questo tipo di patologie. Inoltre venerdì 12 alcuni volontari saranno presenti durante l' incontro di basket promosso dall' ads Athletismo di Gorizia nella palestra di via San Michele. Dal 1991 a oggi Telethon ha investito in ricerca oltre 405 milioni di euro, finanziando più di 2500 progetti. Nella nostra regione il bando di concorso Telethon 2014 è stato vinto da 4 gruppi di ricerca che hanno conquistato 584mila euro per individuare cause, meccanismi e possibili strategie terapeutiche per alcune malattie genetiche rare. In particolare si tratta dei gruppi guidati da Emanuele Buratti, Federica Benvenuti e Franco Pagani dell' International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) di Trieste, e quello di Andrea Elena Dardis del Centro di Coordinamento regionale per le Malattie Rare dell' Azienda ospedaliera universitaria Santa Maria della Misericordia a Udine. All' appuntamento di sabato sono intervenute diverse personalità, fra cui Luigi Querini, presidente nazionale Uildm, Omero Toso, vicepresidente della Fondazione Telethon, Enrzo Fattori, coordinatore Telethon Udine, e Bruno Grassi, professore di Fisiologia all' Università di Udine, che ha illustrato i progressi della ricerca. «L' obiettivo di questo incontro e delle prossime iniziative ha spiegato Alessandra Ferletti, presidente Uildm sezione di Gorizia è quello di sensibilizzare e informare sul tema, nonchè trovare nuovi volontari per noi fondamentali come i donatori che permettono di proseguire le campagne Telethon. Crediamo nella ricerca e pensiamo che con il nostro aiuto possiamo offrire una speranza concreta di cura, lottando con ogni mezzo possibile per un futuro dignitoso». Rossella de Candia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 2 dicembre 2014 Pagina 26 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia stranieri. Da giorni in città una mini comunità di immigrati somali In una città come Monfalcone che pure conta il 18,5% di popolazione straniera non sono passati inosservati in questi giorni dei nuovi arrivi dall' Africa. Anche perché le persone, una trentina in tutto, provenienti dalla Somalia e in larghissima maggioranza uomini, vengono visti frequentare il centro cittadino durante tutto l' arco della giornata. Diversi monfalconesi si sono quindi chiesti se e dove lavorino i nuovi abitanti del centro, peraltro all' apparenza per nulla in condizioni di bisogno. Se l' è chiesto evidentemente anche il Comune, che si è attivato già oltre una decina di giorni fa con la Prefettura per capire le ragioni di questa presenza. «In queste settimane è stata notata la presenza di cittadini somali di passaggio a Monfalcone afferma l' assessore alle Politiche sociali e demografiche, Cristiana Morsolin . Si tratta di persone non in carico ai servizi comunali». L' amministrazione comunale, tiene a sottolineare l' assessore alle Politiche sociali, «si è comunque immediatamente attivata con la Prefettura per verificare le condizioni di questa presenza e monitorarne l' andamento». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 2 dicembre 2014 Pagina 26 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Riaperta la piscina comunale ma con un calo di nuovi iscritti A causa della lunga chiusura e dell' incertezza sulla gestione molte famiglie si sono trovate costrette a rivolgersi per i loro figli ad altri impianti natatori e ad altre associazioni sportive. È tornata a riempirsi ieri di nuotatori piccoli e grandi la Piscina comunale coperta di Monfalcone, chiusa dalla fine della scorsa stagione natatoria a causa di difficoltà gestionali. Raggiunta un' intesa con il Comune, Arcanuoto, la società veneta che si è aggiudicata la gara per la gestione dell' impianto nei prossimi due anni a partire dall' 1 gennaio 2015, è riuscita ad anticipare il proprio ingresso a Monfalcone, anche se solo di un mese e mezzo di cui uno di effettiva ripresa dell' attività in vasca. A entrare in acqua nel pomeriggio sono stati i bambini sopra i quattro anni e gli atleti dell' Adria rari nantes, che hanno ripreso ad allenarsi a Monfalcone già da giovedì scorso. «Non ci è parso vero e ringraziamo Arca hanno detto alcune mamme degli atleti della Rari nantes , perché era davvero pensantissimo fare la spola con Cividale, dal punto di vista del tempo impiegato e da quello finanziario». Arca Nuoto forse però sperava in un numero maggiore di iscrizioni ai corsi di scuola nuoto gestiti in proprio con istruttori già impiegati negli ultimi anni nell' impianto. Il mancato avvio della nuova stagione al coperto con l' inizio di settembre sta quindi ancora facendo sentire i suoi effetti. A fronte del prolungarsi della chiusura i genitori hanno del resto dovuto decidere dove far fare un' attività natatoria o comunque sportiva ai propri figli. L' auspicio è che in ogni caso il passaparola funzioni e si possa recuperare in fretta il grande numero di utenti che frequentavano l' impianto e che in questi mesi hanno cercato corsie praticabili altrove, innanzitutto a Gorizia. Tra i fruitori c' erano fra l' altro molti istituti scolastici, anche della Bassa friulana, dall' infanzia alle superiori, oltre che il Cisi e associazioni sportive del territorio. Arca Nuoto, dal canto suo, ce la sta mettendo tutta: sabato mattina è stato realizzato un prologo all' avvio ufficiale di ieri con l' apertura al nuoto libero e l' impianto rimarrà in funzione durante le festività natalizie, a differenza che nel passato. "Una bella novità anche per gli adulti che vogliono nuotare", hanno osservato alcuni genitori ieri. L' offerta comprende inoltre già anche il settore dell' acquafitness e, appunto, il nuoto libero, che il sabato sarà praticabile fino alle 21. Per informazioni e iscrizioni la segreteria è aperta dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. E' stato predisposto anche un indirizzo mail per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 2 dicembre 2014 Pagina 26 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia richiedere informazioni: [email protected] . Il telefono (provvisorio) risponde al numero 3669582462. Su facebook alla pagina Piscina Arcanuoto Monfalcone ci sono tutti gli ultimi aggiornamenti e le proposte della società che in regione gestisce anche gli impianti di Spilimbergo e Fontanafredda. Arca ha in attivo un riconosciuto bagaglio di esperienza in fatto di gestione di impianti natatori, ed è una delle Scuole Nuoto Federali a livello nazionale. Laura Blasich. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 2 dicembre 2014 Pagina 28 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Primi passi verso il nuovo canile Avviata a Dobbia di Staranzano a cura della "Cuccia" la costruzione di un recinto. STARANZANO Cominciano i lavori del canile gattile dell' associazione "La Cuccia" che sorgerà nella frazione di Dobbia a Staranzano per ospitare animali abbandonati nel territorio. Entro questo mese, infatti, è prevista la prima vera realizzazione della nuova struttura. Una recinzione che delimiterà l' area per lo "sgambamento" dei cani. Successivamente, risorse permettendo, verranno delimitate anche le altre zone. «Adesso afferma la presidente Laura Grassi attendiamo risposte dall' amministrazione comunale di Staranzano che aveva chiesto alcuni chiarimenti sul progetto che abbiamo immediatamente trasmesso, nella speranza che arrivi presto l' autorizzazione a costruire i manufatti». «Inoltre aggiunge Grassi siamo fiduciosi nell' arrivo di un contributo dalla prossima Legge finanziaria da parte della Regione, sempre sensibile a queste problematiche». Il costo complessivo dell' opera, infatti, si aggira sui 400mila euro, ma l' associazione si affida soprattutto all' aiuto della gente che fino a oggi è stata sempre un punto di riferimento per la protezione degli animali. ùNel progetto esecutivo redatto dall' architetto monfalconese Michele Morra, l' area destinata agli animali è divisa in due settori ben distinti. Il primo collocato a nord, è riservato ai gatti e comprende box chiusi e aree scoperte pari a circa 145mq. Il secondo, sistemato a sud, è riservato ai cani e prevede box chiusi e aree scoperte, secondo le prescrizioni normative di settore. La superficie complessiva di 500 metri quadrati può ospitare fino a un massimo di 40 cani. Tutta l' area, invece, insiste su una superficie di 4mila metri quadrati si trova in prossimità della rotatoria con la bretella RonchiVilla Luisa, vicino all' impianto di sollevamento del Consorzio di bonifica della pianura isontina. La presidente de "La Cuccia", Laura Grassi, è fiduciosa che tutto proceda come previsto, dopo aver superato nell' assemblea pubblica di settembre, la sfuriata dei residenti intenzionati a stoppare la nuova casa degli animali e trasferirla altrove. Nell' incontro molto vivace, infatti, era emerso, secondo gli abitanti di Dobbia, che il canilegattile è una fonte sicura di disturbi acustici. Anche se, come ha spiegato l' architetto Morra, ci sono barriere fonoassorbenti alte tre metri e la distanza minima di cento metri delle abitazioni e coinvolti enti come Arpa e Azienda sanitaria che hanno dato espresso parere positivo alla nuova realizzazione. Ciro Vitiello. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 2 dicembre 2014 Pagina 28 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Profughi, coinvolta la Caritas Tutto pronto al centro di Terranova per ospitare i richiedenti asilo che avrebbero dovuto arrivare ieri. di Laura Blasich wSAN CANZIAN D' ISONZO Nessuno straniero richiedente asilo è ospitato da ieri nell' ex Centro diurno per tossicodipendenti di Terranova. Dopo aver ottenuto il via libera dal Consiglio comunale nella sua ultima seduta, la convenzione tra amministrazione locale e Prefettura deve ancora essere sottoscritta. Solo da quel momento il servizio di prima accoglienza per un massimo di 15 stranieri, maggiorenni e uomini, potrà prendere il via. L' accordo con la Prefettura riguarda l' utilizzo della struttura per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio e la richiesta di un eventuale nuovo periodo di utilizzo sarà portata all' attenzione del Consiglio comunale, come si è impegnata in aula il sindaco Silvia Caruso. Il servizio di configura in ogni caso come una prima accoglienza e non come un centro Sprar, cioé di una struttura in grado di accogliere persone che hanno già ottenuto il riconoscimento dell' asilo politico. In ogni caso il Comune si è mosso per creare una rete solidale, come rilevato in aula dall' assessore alle Politiche Deborah Marizza, contattando già la Caritas e altre realtà del territorio. La mediazione culturale rientra invece nell' accordo con la Prefettura alla quale il Comune ha intenzione di chiedere controlli supplettivi da parte delle forze di polizia. E' confermato come la verifica quotidiana delle presenze sarà invece effettuata dalla polizia municipale. Per la consegna dei pasti l' ente locale si appoggerà a una ditta esterna, utilizzando invece i contratti già in essere per le pulizie. «Sono spese che saranno coperte dal contributo giornaliero previsto per ciascun richiedente asilo ha spiegato il sindaco cui saranno dati solo davvero pochi euro contanti al giorno». La convenzione prevede che la Prefettura effettui il pagamento entro 30 giorni dalla presentazione della rendicontazione delle spese da parte del Comune. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 2 dicembre 2014 Pagina 37 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Isa: sta funzionando la raccoltarifiuti sperimentata a Mariano Il direttore Sponton: «I cittadini hanno risposto bene» Calato del 25% il secco residuo nell' ultimo anno. di Francesco Fain wMARIANO Nonostante le polemiche, le ritrosie, le mille riserve formulate dal mondo politico (e dall' opposizione consiliare nella fattispecie), sembra funzionare il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti partito a Mariano del Friuli. La sperimentazione, infatti, ha trovato «appoggio e applicazione» da parte dei marianesi. Ad evidenziarlo è il direttore di Isontina Ambiente Giuliano Sponton che fornisce anche dei dati molto incoraggianti sul secco residuo, l' elemento che "appesantisce" le bollette di tutta la popolazione isontina. «La sperimentazione è partita, come da programmi, il 19 novembre scorso. Le prime due settimane di raccolta hanno avuto un esito indiscutibilmente positivo. C' è applicazione da parte della popolazione che, evidentemente, ha capito l' importanza di quanto stiamo portando avanti. Abbiamo anche qualche evidenza statistica: rispetto all' ultima raccolta effettuata con il precedente sistema la quantità di secco residuo è calata del 10%. Se poi facciamo un paragone annuale, rispetto allo scorso anno la produzione di tale tipologia di rifiuti è calata del 25%. Con questa sperimentazione stiamo arrivando ad un' ottimizzazione del volume del sacco». Isa aveva scelto, infatti, il Comune di Mariano del Friuli per la realizzazione dell' ambizioso progetto pilota finalizzato all' obiettivo di arrivare alla tariffa puntuale. La sperimentazione, ricordiamolo una volta di più, è tesa ad ottenere una minore produzione di rifiuto secco tramite una differenziazione del rifiuto attenta e precisa. Per raggiungere questo scopo, si procede con la raccolta del rifiuto secco residuo mediante l' impiego di sacchi gialli appositamente realizzati per questo progetto e che sono dotati di un codice a barre associato ad ogni nucleo familiare o azienda. Ciascun asporto del sacco giallo verrà contabilizzato dagli operatori addetti alla raccolta in termini di numero di sacchi e non di peso dello stesso. A fine anno i dati acquisiti consentiranno di commisurare la bolletta rifiuti (Tari) tenendo conto del numero di asporti effettuati per singola utenza. Ebbene: questa novità era stata accolta da proteste, petizioni e richieste di consigli comunali straordinari. Nelle ultime settimane era cresciuta la polemica a Mariano per la realizzazione del progetto finalizzato al raggiungimento di una sempre migliore raccolta differenziata dei rifiuti. «Sì, ho letto le varie prese di posizione. Perché le definisco incomprensibili? Capirei se ci fosse un aumento dei costi per i cittadini ma la spesa non cambia: quindi, anche con la più buona volontà non Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 2 dicembre 2014 Pagina 37 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia riesco a capire tutte queste ritrosie e resistenze disse qualche giorno fa l' amministratore unico di Isa, Luciano Zanotto . Questa è una sperimentazione utilissima perché permetterà di misurare la reale produzione di rifiuti da parte dei cittadini. È inutile illudersi. La differenziata va fatta e dobbiamo andare avanti su questa strada perché, altrimenti, i costi esploderebbero. Ne ho parlato a suo tempo con il sindaco di Mariano del Friuli e lei non ha avuto nessuna opposizione da formulare: se non aumentano i costi, per me va bene, sono state le sue parole». Basterà per calmare i bollenti spiriti marianesi? Il Comune di Mariano è stato scelto da Isontina Ambiente per sperimentare l' innovativo progetto teso ad ottenere una minore produzione di rifiuto secco. Ma diversi cittadini erano stati piuttosto critici e nettamente contrario fu il gruppo di minoranza "Forza MarianoLega Nord", come abbiamo avuto modo di scrivere più volte sulle colonne di questo giornale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 2 dicembre 2014 Pagina 39 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Pronta per l' estate la nuova ciclabile di fronte alla Schiusa Partirà dalla zona del cimitero fino al ponte carrabile e sarà a due corsie. Rotatoria all' ingresso di Città Giardino. di Antonio Boemo Entro la prossima estate sarà realizzata la nuova pista ciclabile che partirà dalla zona del cimitero e arriverà sino al ponte carrabile che porta all' Isola della Schiusa. Mentre il primo tratto già esistente, quello che dal cimitero arriva oggi sino al distributore di benzina lungo canale, sarà solamente ampliato, da quel punto a fine percorso si tratta, invece, di un' opera completamente nuova. La novità è che il tratto di asfalto sarà più largo di quello attualmente esistente in modo che vi possano essere due corsie di marcia. Ciò consentirà l' eliminazione di quel percorso ciclabile che si snoda dal lato opposto della carrabile che è decisamente poco frequentato. L' altra novità che arriva domani in consiglio comunale è la decisione della giunta di realizzare entro la prossima stagione anche la rotatoria del cimitero. In poche parole i lavori dell' ulteriore rotatoria, quella molto più complicata testata su via Manzoni che porta al Centro di Grado e alla Schiusa e che si collega nelle due direzioni della strada di scorrimento verso Belvedere, da una parte, e verso Monfalcone dall' altra, non inizieranno ora per non ostacolare l' inizio della stagione estiva. Si partirà con i lavori a ottobre del prossimo anno in modo da essere pronti per la Pasqua 2016. Domani, dunque, approda in consiglio comunale il progetto del Piano di viabilità urbano con la conseguente approvazione delle modiche degli standard urbanistici su punti dove insistono le due rotonde secondarie. All' interno del progetto definitivo in approvazione sono state inserite, infatti, 3 rotonde (la terza è quella della zona del "Galeone Pirata" ma era già stato stabilito che di questa se ne riparla il prossimo anno), la pista ciclabile che collega la rotonda del cimitero alla rotonda del centro realizzata tutta da un lato a doppio senso stralciando di fatto quella pericolosa sul lato opposto che andava verso est oltre all' asfaltatura della gran parte delle rive e alla messa in sicurezza e rifacimento della pavimentazione della banchina tra i due ponti. In commissione urbanistica il progetto ha avuto tutti i voti favorevoli. Unico astenuto Fiorenzo Facchinetti mentre Enzo Tirelli non ha partecipato alla riunione. «Passato il progetto in consiglio comunale afferma l' assessore ai lavori pubblico Riccardo Ronchiato la settimana prossima andremo ad approvare il progetto esecutivo del primo lotto; quindi a realizzare le due rotonde più importanti (ma i lavori di quella del centro, come detto, inizieranno a ottobre del prossimo anno, ndr), la nuova illuminazione delle rive, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 2 dicembre 2014 Pagina 39 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia tutta la pista ciclabile e contestualmente l' illuminazione e l' asfaltatura di buona parte dell' arteria principale». Sottolinea altresì Ronchiato che, visti i tempi ristrettissimi causa l' attesa delle autorizzazioni degli enti preposti al rilascio dei vari nulla osta, a ottobre partiranno tutti gli interventi tranne quelli della rotatoria del centro in modo da recare meno disagi possibili al movimento turistico: «Non possiamo permetterci di eseguire delle opere in piena stagione turistica nel cuore della città considerato il momento economico». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 2 dicembre 2014 Pagina 42 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Targhe ai soci e una mostra per i 35 anni del Mazzini Endas monfalcone. Con un affollato vernissage si è aperta la mostra allestita nella sala comunale Antiche Mura per festeggiare i 35 anni di attività del circolo culturale G. Mazzini Endas di Monfalcone. All' inaugurazione hanno preso parte gli assessori alla Cultura di Monfalcone, Paola Benes, e della Provincia di Gorizia, Federico Portelli, il sindaco Silvia Altran e il presidente provinciale dell' Endas, Susanna Zin. Nel corso della cerimonia sono state consegnate alcune targhe di benemerenza ai soci Alda Antoni, Adina Benedetti, Gilberto Bezzi, Maria Angela Davi, Flavia Delise, Anna Maria Fabbroni, Chiara Facis, Luciano Fiorini, Edes Frattalone, Carla Gava, Livio Grosso, Maria Grazia Persolja, Mirjana Richter, Luciana Sabbadin, Ada Sessa, Fiorella Sponton, Valdiero Vecchiet e Anita Zuberti. Non solo: gli artisti Pietro Missio, Armando Pizzignach e Gianni Segatto sono stati nominati soci onorari perché fedeli da 35 anni al circolo. Alla presidente del circolo Mazzini, Maria Grazia Persolja, la Provincia di Gorizia ha donato anche una targa per l' impegno profuso nella divulgazione e valorizzazione della cultura e dell' arte in tutto l' Isontino attraverso 35 anni di attività. In esposizione, oltre alle opere degli artisti già citati, ci sono quadri di Ondina Altran, Adriano Boscarol, David Cej, Paolo Davanzo, Grazia Dei Rossi, Mariagrazia Durisotti, Giorgio Gallottini, Corrado Germano, Fabio Gonnelli, Marta Malni, Emilja Mask, Tiziana Millo, Graziella Miniussi, Marks Nishantha, Rino Rizzuto, Gaetano Rosso, Luisa Schleindler, Taddeo Sedmak, Mariadolores Simone, Cristiano Vernole e Wild Pisana. La collettiva rimarrà aperta fino a giovedì 4 dicembre con orario 1012 e 16.3019.30. È inoltre è disponibile il catalogo con tutte le opere esposte e una breve storia del circolo artistico che negli anni è stato protagonista di eventi e mostre di apprezzato spessore culturale. L' ultimo progetto, solo in ordine temporale, è legato al centenario della Grande Guerra e si intitola "Tra Isonzo e Carso 2014". Nell' ambito di questa iniziativa sono stati realizzati alcuni laboratori artistici e mostre, ma altri eventi sono in programma fino al 2018. Il circolo ha visto la luce l' 11 ottobre 1979 grazie all' intraprendenza di Gianleonardo Lorenzini e Mario Bagat. Attualmente la presidenza è affidata a Persolja, che aveva ricoperto questo ruolo già nel 1996 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 2 dicembre 2014 Pagina 42 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia 2001. Rossella de Candia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 2 dicembre 2014 Pagina 48 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Tutte le parole di Cormònslibri, da Bertelli a Guccini Si svolge da domani a domenica 14 il festival del libro e dell' informazione, fra gli ospiti anche Claudio Fava e Dino Zoff. di Alex Pessotto wGORIZIA «Il bello non necessariamente nella sua funzione estetica ma guardato come facevano gli antichi, quando aveva valore di "giusto" e di "vero"». Al fine di evitare fraintendimenti, è meglio sia lui, Renzo Furlano, anima di "Cormònslibri. Festival del libro e dell' informazione", a presentare la rassegna, che, tralasciando il prologo dei giorni scorsi, comincia domani. "All' apparir del bello" è il suo titolo, il suo tema. E il concetto di "bello" verrà esplorato sempre secondo l' intenzione di Furlano "con punti di vista diversi: avremo, ad esempio, Mina Welby (presentata da Don Pierluigi Di Piazza) il 10 e Adriana Valerio (presentata da Andrea Bellavite) il 9 che parlerà del suo studio, di trent' anni, sul ruolo delle donne nella Bibbia. Poi, sabato 13, ci molti ragazzi in teatro con Claudio Fava per la giornata della legalità mentre la sera dello stesso giorno ci sarà il "concerto per la legalità" di Remo Anzovino". Ancora, il concetto di "bello" lo andremo ad affrontare l' 11 con Flavio Caroli". Ma gli ospiti che arriveranno a Cormons da domani a domenica 14 sono molti altri, per «l' edizione di più alto livello dell' iniziativa. E pensare che in luglioagosto volevo lasciare: troppi problemi economici; non riuscivo a costruire la rassegna che volevo», chiosa Furlano. Qualche nome? Gualtiero Bertelli (il 4), Umberto Curi (il 5), Zap Mangusta (il 6), Walter Chiereghin (presentato da Giuseppe O. Longo) e Francesco Guccini con Loriano Macchiavelli (il 7), Cécile Kyenge (l' 8), Peppe Dell' Acqua (l' 11), Claudio Fava (il 12 e il 13) peraltro già citato, Mauro Covacich e Corradino Mineo, quest' ultimo presentato da Roberto Covaz (il 14). Né vanno trascurate le collaborazioni con èStoria (frutto di tale collaborazione è l' incontro del 6 avente per protagonista Massimo Crivellari), con I Benandanti di Portogruaro e con Donna Arte Ricerca Sperimentazione di Udine (per le mostre "Libri di versi 6" e "Come un racconto"), oltre che, naturalmente, con Goal a grappoli e Coni: già, l' incontro del 7 (alle 17.30) con Dino Zoff e Bruno Pizzul costituisce proprio tale collaborazione ed è certo uno degli appuntamenti più attesi del festival; in collaborazione con Goal a grappoli è anche l' incontro del 9 (alle 19.30) con Flavio Tranquillo, Sergio Tavcar e Giovanni Grattoni. L' incontro, sempre del 9 dicembre, con Stefano Malatesta deriva invece dalla collaborazione con l' associazione Vicino/Lontano Premio Terzani. «I capisaldi del festival tuttavia afferma Furlano non sono tanto i personaggi quanto le problematiche Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23 2 dicembre 2014 Pagina 48 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia che Cormònslibri affronta: la diversità, la legalità, il ruolo della donna, la religione, la politica, la filosofia, l' economia, il lavoro, l' ambiente... Una decina di punti che cerco di sviluppare attraverso la voce di chi riesco ad invitare, pur con le difficoltà del momento». E, in quest' ottica di approfondimenti, il mondo scolastico è ben tenuto in considerazione: «Saranno infatti coinvolti 1300 studenti di scuole di ogni ordine e grado, della Provincia di Gorizia ma non solo». E, nel fitto elenco di appuntamenti, che, tranne eccezioni, avranno luogo a Cormons, Sala Italia e Teatro Comunale, c' è anche, fuori programma, il ricordo di un grande pugile: Luigi Musina, nel centenario della nascita, con la partecipazione di Paolo Vidoz. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 2 dicembre 2014 Pagina 26 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia La segretaria dei Radicali stamane in visita alle carceri Questa mattina Rita Bernardini, segretaria nazionale dei Radicali Italiani, sarà a Gorizia, ospite dell' Associazione Radicale "Trasparenza e partecipazione": nella circostanza sarà effettuata, assieme ad una delegazione di radicali goriziani, una visita presso la casa circondariale del capoluogo isontino, attualmente oggetto di un intervento di riqualificazione. Successivamente, Bernardini sarà a Gradisca, dove visiterà il Centro di accoglienza per i richiedenti asilo di via Udine: a seguire, la segretaria dei radicali incontrerà in municipio il sindaco della Città della Fortezza, Linda Tomasinsig. A partire dalle 16.30, sempre nel capoluogo isontino, si terrà la riunione aperta a tutti gli iscritti ed i simpatizzanti radicali del Friuli VeneziaGiulia. Nelle scorse settimane il carcere isontino era stato visitato da Marco Perduca, responsabile del seggio Onu del Partito radicale nonviolento transnazionale, che aveva poi incontrato il sindaco di Gorizia Romoli e il presidente della Provincia Gherghetta. (chr.s. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 2 dicembre 2014 Pagina 26 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Qualità della vita, Gorizia precipita al 42º posto Nel 1991 era prima in Italia. Nella microcriminalità regionale è al vertice Romoli perplesso: «Nell' ordine pubblico non siamo peggio di tanti altri» All' esordio della classifica sulla qualità della vita stilata annualmente dal Sole 24 ore era il 1990, l' anno dei Mondiali italiani, dell' effettiva riunificazione delle due Germanie, della nascita del Pds Gorizia si piazzava al secondo posto, dietro alla sola Belluno. Nel 1991 addirittura il balzo sul gradino più alto (davanti ad Aosta e Belluno) e ancora un secondo posto l' anno successivo, bissato pure sette anni dopo, nel 2000 e ancora nel 2005. Da allora, un lento declino. Fino al 42º posto della pagella di quest' anno, con un crollo siderale di ben 23 posizioni rispetto al 2013. Una decrescita, quella della provincia di Gorizia, che ha tante spiegazioni, alcune sorprendenti: l' Isontino primeggia in regione per microcriminalità (36.mo posto, davanti a Pordenone, 43ª, Udine, 57ª e Trieste, 98ª) e appartamenti svaligiati (39ª in graduatoria, appena davanti a Trieste), piazzandosi complessivamente al 34º posto per l' ordine pubblico, dietro a Pordenone (settima) e Udine (ventesima), ma davanti a Trieste (nelle retrovie, 99ª). Ci ritroviamo in vetta per la formazione (ottavi assoluti per anni di studio, davanti in regione solo Trieste, seconda), ma facciamo segnare il passo per quanto riguarda lo spirito d' iniziativa in ambito imprenditoriale (105esimi e terzultimi, davanti solo a Lodi e Trieste). In questo quadro, tuttavia, non mancano piccole eccellenze: siamo secondi in Italia (dietro solo a Bologna) per indice di presa in carico negli asili nido e persino l' indice di emigrazione ospedaliera è piuttosto basso (5,52%, Gorizia figura al 32º posto, però in regione peggio fa solo Pordenone). Complice pure l' avvento di Tiare shopping, balziamo ai vertici nazionali nella graduatoria della grande distribuzione, sesti in Italia e primi in regione, mentre restiamo tra le città con più librerie (25esimi e pure qui primi in regione). «Da sempre nutro perplessità verso queste classifiche: salvo terremoti o altre sciagure non è comprensibile che, in un solo anno, un territorio compia balzi, avanti o indietro, di 20 o 30 posizioni né è pensabile, ad esempio, che, sull' ordine pubblico, l' Isontino sia peggiore di tante altre province notoriamente più vivaci sotto questo aspetto commenta il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli . Per quanto riguarda il capoluogo, preso atto soprattutto delle difficoltà imprenditoriali rimarcate anche dalla graduatoria, si è reagito mettendo in piedi alcuni strumenti, come ad esempio il Gect, per creare una nuova economia in questa fascia confinaria: ma ciò non è sufficiente, soprattutto, in tempi brevi, per ridare fiato ad un sistema imprenditoriale ormai ai minimi termini. Per questo la Regione e lo Stato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26 2 dicembre 2014 Pagina 26 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia dovranno essere a fianco di questo territorio molto più di quanto lo siano stati negli ultimi anni ed è anche necessario che il Patto per lo sviluppo assuma un ruolo più propositivo e incisivo». Christian Seu ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27