i nove volti della nuova campagna prodotto united colors of benetton

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i nove volti della nuova campagna prodotto united colors of benetton
I NOVE VOLTI DELLA NUOVA CAMPAGNA PRODOTTO
UNITED COLORS OF BENETTON
La campagna moda United Colors of Benetton si racconta attraverso le
storie originali di una squadra cosmopolita di “volti”, i quali hanno dato
una loro, personale interpretazione del colore, specchio cromatico del
talento e del carattere che li hanno portati a mettersi in luce nel mondo.
Nove diverse personalità, ciascuna con una storia da raccontare, ma
tutte accomunate da spirito cosmopolita e impegno sociale, in linea con i
valori di riferimento di Benetton Group.
Hanaa Ben Abdesslem
Nata nel villaggio di Nabeul il 13 ottobre 1988, Hanaa Ben Abdesslem
proviene da una famiglia tunisina molto tradizionalista e conservatrice.
Oggi, ha realizzato il suo sogno di diventare una modella professionista
internazionale con il pieno sostegno e incoraggiamento dei suoi familiari.
Il programma televisivo libanese “Mission Fashion”, l’equivalente di
“Project Runaway” negli Stati Uniti, ha rappresentato per lei
l’avvicinamento al mondo delle sfilate in Medio Oriente: dopo
un’esperienza di tre mesi, ha vinto il secondo premio.
Il talento di Hanaa è andato ben oltre i confini del Medio Oriente e del
Nord Africa con l’agenzia di modelle IMG Models, leader nel settore.
Hanaa è stata infatti presentata all’ex editrice capo di Vogue in Francia,
Carine Roitfeld, alla fine del luglio 2010, che le ha organizzato un
incontro con Ricardo Tisci di Givenchy, il quale ha deciso di utilizzarla in
esclusiva per la sua presentazione del prêt-à-porter autunno/inverno
2010/2011. Durante questa stagione, Hanaa ha sfilato, tra l’altro, per
Chanel, Giambattista Valli, Hermes, Jean Paul Gaultier, Mugler, Tom
Ford, Anna Sui, Ralph Lauren e Oscar de la Renta.
Il desiderio di rappresentare le donne arabe nel mondo della moda
internazionale è radicato molto profondamente nel suo cuore. La
reputazione e l’immagine per le quali vuole essere riconosciuta nella sua
professionalità e dedizione la rendono più che mai determinata a dare il
massimo e, attraverso il suo successo, è diventata un esempio per altre
donne arabe che condividono lo stesso sogno.
La sua missione è promuovere la consapevolezza del ruolo della modella
nel mondo arabo, creando rispetto per tale professione e carriera.
Kiera Chaplin
Attrice e modella, Kiera Chaplin è apparsa in copertina su Town &
Country e Harper’s Bazaar, nonché sulle pagine di riviste di moda e
gossip di tutto il mondo, una giovane che è una vera e propria
“Hollywood Royalty”, con un patrimonio genetico artistico di primissima
classe, visto che è nipote del leggendario Charlie Chaplin e di Oona
O’Neill, oltre che pronipote del drammaturgo Eugene O’Neill,
pluripremiato con un Pulitzer e un Nobel.
Kiera ha esordito come modella a New York quando era ancora
adolescente, sulle pagine di importanti riviste di moda come Vogue,
Vanity Fair, Harper’s Bazar ed Elle Magazine. Ha inoltre partecipato a
molte campagne pubblicitarie come quelle di Walter Steiger, And_i,
Tommy Hilfiger, Asprey, Hogan by Karl Lagerfeld e Armani Exchange
posando finanche per il Calendario Pirelli di Peter Lindberg.
Superfluo aggiungere che, durante la sua carriera in passerella, la
giovane Chaplin è stata immortalata dai principali fotografi del mondo,
tra cui Bruce Weber, Herb Ritz, Greg Kadel, Mario Testino, Pamela
Hanson, Michel Compte, Inez & Vinoodh e Karl Lagerfeld.
La rivista FHM ha assegnato a Kiera il 17° posto tra le donne più
desiderabili, mentre GQ le ha assegnato il 7° tra le “100 donne più
sexy”.
Attualmente, il notissimo artista Nelson Shanks (che ha immortalato la
Princessa Diana, i Presidenti Clinton e Reagan, Papa Giovanni Paolo II)
la sta ritraendo mentre indossa il famoso corsetto “Ekaterina” di Maggie
Norris.
Kiera Chaplin ha girato diversi film come “L’importanza di chiamarsi
Ernest”, “The Year that Trembled”, “Japan e Yatna”. Nel suo ultimo film,
“Interno Giorno”, per la regia di Tommaso Rossellini, ha partecipato
anche la grande attrice Fanny Ardant. Il suo prossimo ruolo importante
la vedrà al fianco di Micheal Pitt in “Loosing My Religion”.
Kiera Chaplin ha infine assunto le vesti di produttrice di alcuni film come
“The Professional” o lo show televisivo “Scavengers”.
Una delle passioni più grandi di Kiera è, tuttavia, aiutare le
organizzazioni filantropiche. Di recente, le è stato conferito un premio
per il sostegno offerto all’UNESCO e il 20 novembre 2012 è stata
nominata prima ambasciatrice mondiale della Fondazione Amy
Winehouse con la quale intende aiutare gli adolescenti in crisi a ritrovare
forza e fiducia in se stessi.
Charlotte Free
Nel giro di 6 mesi, Charlotte Free, da sconosciuta, è diventata il
fenomeno del momento. Nata e cresciuta a Los Angeles, California,
Charlotte è stata scoperta in un centro commerciale mentre giocava ai
video game in una sala giochi: capelli rosa punk e tutto il resto. Una
settimana dopo, era su un aereo diretto a New York per firmare con IMG
Models. Praticamente all’uscita dell’aeroporto, Charlotte ha incontrato
alcuni importanti clienti e ha subito confermato servizi con 3 fotografi tra
i più noti nel campo: Craig McDean, Terry Tsiolis e Richard Burbridge.
Debuttando in passerella alle sfilate dell’autunno/inverno 2011,
Charlotte ha collaborato con grandi nomi come Richard Chai, Charlotte
Ronson, Vivienne Westwood, TopShop Unique e Jeremy Scott. Da allora,
ha continuato a richiamare l’attenzione dell’elite della moda, come
Steven Meisel, Terry Richardson, Hedi Slimane, Josh Olins, Cedric
Buchet e Solve Sundsbo, oltre ad apparire sulle pagine delle riviste più
prestigiose come American & British Vogue, Love, V Magazine, i-D,
Dazed & Confused, Interview & Purple.
Attualmente, Charlotte è il volto di Edun ritratto da Ryan McGinley, 7
Jeans ritratto da James Franco e Tous ritratto Terry Richardson (di cui è
la musa ispiratrice). È stata anche testimonial di Wildfox, uno dei
principali marchi di Los Angeles, con 5 cartelloni affissi in tutta la città, e
Complot Argentina (per la quale ha girato anche un video). Nel febbraio
2012, Charlotte ha posato per l’ultima campagna di Forever 21. Teen
Vogue recentemente l’ha definita la “ragazza del momento”.
Oltre a essere un fenomeno della carta stampata, Charlotte è una delle
modelle più chiacchierate nel mondo dei social media come una delle
immagini più riproposte nei blog e ha dato vita a un nutrito seguito sia
nel Fashion World sia nel Teen/Tween World.
Sebbene Charlotte sfili soltanto da poco più di un anno, è riuscita a
sconvolgere i canoni classici diventando la modella più richiesta della
stagione nonostante i suoi 170 cm di altezza.
Mario Galla
Mario è stato scoperto ad Amburgo nel 2006 e, da allora, si è imposto
come modello di moda internazionale lavorando con clienti come Hugo
Boss a Londra, Parigi e Milano.
Durante la settimana della moda di Berlino, Mario ha sfilato per Michael
Michalsky indossando pantaloncini che hanno rivelato la sua protesi
artificiale, suscitando così notevole interesse da parte dei media. Mario è
stato successivamente invitato a pubblicare la sua biografia, “Mit einem
Bein im Modelbusiness”, edita nel 2011, opera scritta a quattro mani con
Lars Amend, recensita in modo estremamente elogiativo dalla critica
internazionale.
Consulente di importanti compagnie di assicurazioni, Mario le aiuta a
stanziare fondi per i bambini indigenti e a organizzare vari seminari per i
giovanissimi affinché possano costruirsi un futuro migliore.
Mario ha anche partecipato a una campagna di alto profilo contro l’uso
delle pellicce per PETA e attualmente sta girando un film sulla sua vita
unica e affascinante.
Mario ha 27 anni e vive ad Amburgo.
Dudley O'Shaughnessy
Proveniente da Londra, Canning Town, Dudley tira di boxe dall’età di
nove anni. Con suo padre, allenatore di pugili professionisti, che ne ha
preso le redini da quando aveva undici anni, si è fatto strada di classifica
in classifica vincendo innumerevoli titoli, di cui il più prestigioso, quello
Senior ABA nel 2011, che lo ha decretato il pugile numero uno in
Inghilterra nella sua categoria.
Dudley si allena ancora tutti i giorni, ma si è un po’ allontanato dalla sua
illustre carriera sportiva per concentrare le energie sulla sua attività,
altrettanto impressionante, di modello di moda, campo nel quale è
attualmente il preferito in passerella di molte firme, tra cui clienti
importanti come Stone Island, Oswald Boateng e Fred Perry.
Quando è stato scelto come protagonista del video di Rihanna per il suo
straordinario singolo “We Found Love”, Dudley ha dato prova del suo
naturale talento per la recitazione, conquistando il cuore di Rihanna e
riscuotendo grande successo presso la critica per il suo ruolo, tanto da
sedurre il colosso United Agents, per il quale da allora ha girato vari film
pilota e lungometraggi.
Dudley, che proviene da una famiglia di cinque tra fratelli e sorelle, ha
23 anni e vive nell’East London.
Matías Perdomo
Matias Perdomo nacque il 15 marzo 1980 a Buenos Aires in Argentina.
Erano gli anni precedenti al definitivo passaggio del potere dalle mani
dei militari a quelle del popolo e i genitori, uruguajani da generazioni,
che militavano nelle milizie civili furono costretti alla fuga dal paese in
quanto ricercati. Nell’82 si trasferì a Copenaghen, in Danimarca.
Nell’86, poco dopo la separazione dei genitori e l’entrata in regime del
nuovo governo popolare uruguayano, fece ritorno in patria.
Già a 9 iniziò a entrare nel mondo del lavoro con il primo lavoretto
estivo: vendere sacchetti per la spazzatura porta a porta, facendo
risparmiare ai clienti ben 1 pesos rispetto al supermercato. A 11 anni
vendeva fragole all’angolo di strada davanti casa. A 13 anni lavorava
con lo zio nella sua falegnameria, ma nel frattempo si dilettava assieme
alla sorella Soledad nella cucina di casa E cosi nacque anche la passione
per la cucina. Lo zio lo intuì e gli regalò un corso di cucina.
Terminato il corso di cucina iniziò a lavorare presso una rosticceria
cilena, e successivamente fu assunto da un servizio catering di stampo
francese continuando a imparare e ad allargare le conoscenze in campo
culinario e di gestione della cucina. A 18 anni fu assunto come cuoco nel
ristorante italiano “Paninis”, che a quell’epoca aveva soltanto trenta
coperti. In pochi anni la catena si affermò aprendo persino tre nuovi
ristoranti sparsi per il paese. Iniziò anche a presenziare in un
programma televisivo tutte le settimane e quando il governo italiano
regalò due navi militari all’Uruguay fu assunto nella brigata di cucina che
doveva preparare il banchetto di festeggiamento.
A 20 anni si trasferì in Italia presso il ristorante “Al Pont de Ferr” sui
navigli di Milano.Qui incontrò un ambiente felice e terreno fertile per le
sue aspirazioni e idee. Seguì degli stage con grandi chef spagnoli (il
Berasategui di San Sebastian e i fratelli Roca di Girona). Diventato primo
chef dopo circa 5 anni, Perdomo ha trovato in Maida Mercuri, titolare e
sommelier, una grande complice professionale, che gli permise (ed
ancora lo fa) di spaziare dalla tradizione all’innovazione, in un ambiente
non vincolante ma sereno.
Nel 2011 è arrivato il riconoscimento anche della stella Michelin. Oggi
aspetta con Samantha, la sua compagna, il primo figlio.
Lea T
Lea T, nata in Brasile nel 1981 come Leandro Cerezo, è attualmente una
delle modelle più ricercate nel settore della moda a livello mondiale.
Figlia del notissimo calciatore brasiliano Toninho Cerezo, Lea T, nata
maschio, ha deciso di sottoporsi all’intervento per cambiare sesso nel
marzo 2012.
È stata scoperta dal direttore creativo di Givenchy Riccardo Tisci ed è
diventata il volto della campagna Givenchy nel 2010. La prima volta ha
sfilato per Alexandre Herchovitch durante la settimana della moda di
San Paolo Fashion nel gennaio 2011.
È comparsa in editoriali di Vogue Paris, Hercules, Interview e Love
lavorando con fotografi come Mario Sorrenti, Mert and Marcus, Therry
Richardson.
Nel 2011 è stata inoltre cover star dell’edizione primavera/estate 2011
della rivista Love, dove era ritratta in un bacio con Kate Moss.
Lea T è stata ospite speciale all’Oprah Winfrey Show nel gennaio 2011.
Alek Wek
La rivista Elle ha corso i suoi rischi presentando la modella sudanese
Alek Wek, con la sua pelle scura, sulla copertina del numero di
novembre 1997. Risultato? Una valanga di risposte dei lettori e lettere
all’editore da parte di donne e uomini estasiati nel vedere canoni di
bellezza diversi nel mondo della moda. Oprah Winfrey ha
successivamente commentato al riguardo, con Alek: “Se tu fossi apparsa
sulla copertina di una rivista durante la mia adolescenza, avrei avuto
un’idea diversa di chi ero”.
Alek, nata nel Sudan meridionale e cresciuta presso la tribù dei Dinka, è
stata costretta a rifugiarsi a Londra all’età di quattordici anni per
sfuggire alla guerra civile. Scoperta in un mercatino londinese, si è
presto imposta come indossatrice, decretata “modella del decennio”
dalla rivista i-D, una delle “50 persone più belle” dalla rivista People, una
delle “50 newyorkesi più belle” dalla rivista New York, nonché uno dei
“50 volti più influenti della moda”.
La sua influenza, tuttavia, va ben oltre l’universo della moda e i canoni
collettivi di bellezza. È intervenuta all’International Black Caucus Foreign
Affairs come membro di un gruppo comprendente, tra l’altro, Hillary
Clinton, il rappresentante del Congresso Daniel Payne, Danny Glover e
molti altri illustri oratori, ha collaborato con la commissione consultiva
del Comitato per i rifugiati degli Stati Uniti e si reca nelle scuole
newyorkesi per richiamare l’attenzione sulla fame nel Sudan meridionale
ed educare i bambini all’importanza dell’alimentazione, ambito nel quale
ha peraltro lanciato la campagna Bracelet of Life, assieme a Medici
senza frontiere. Inoltre, Alek partecipa attivamente alle attività di
sensibilizzazione all’AIDS e di ricerca sul tumore al seno, dedicandosi
anche alle organizzazioni che si adoperano a favore dell’infanzia.
Alek è stata testimonial di numerose campagne, tra cui Clinique Happy,
Ralph Lauren, Jean Paul Gaultier, Banana Republic, Joop, Nars, Issey
Miyake, Moschino, Gap, Ann Taylor, Michael Kors e MAC Cosmetics, oltre
ad aver collaborato alla campagna “Most Influential People” di Coach.
Ultimamente, ha collaborato con De Beers per promuovere il suo nuovo
marchio di diamanti, “Forevermark”.
Alek ha lavorato con fotografi di grande talento, tra cui Steven Meisel,
Mario Testino, Bruce Weber, Herb Ritts, Annie Liebovitz, Arthur Elgort,
Michael Thompson, Ellen Von Unwerth e Steven Klein, ed è apparsa sulle
copertine di importanti riviste internazionali come i-D, Elle, Essence,
L’Officiel, London Style, Deutsch, Fashions of the Times e Sunday New
York Times Style. Ha inoltre sfilato sulle passerelle di importantissime
case di moda come Calvin Klein, Michael Kors, Christian Dior, Gucci,
Fendi, Jean Paul Gaultier, Vivienne Westwood, Chanel, John Galliano,
Alexander McQueen, Ralph Lauren, Donna Karan e Helmut Lang.
Alek dedica il poco tempo libero a sua disposizione a un’altra sua
passione: il design. Ha infatti disegnato per varie stagioni borse per la
sua linea, Alek Wek 1933. Ama inoltre recitare e ha debuttato nel Four
Feathers, assieme a Kate Hudson e Heath Ledger.
Di recente, Alek ha scritto e pubblicato le sue memorie. In “ALEK: From
Sudanese Refugee to International Supermodel” (Amistad/HarperCollins,
1° settembre 2007), Alek Wek riporta i lettori nella sua casa natia di
Wau, Sudan, nelle strade di Londra dove la sua vita ha avuto una svolta
inaspettata e, ovviamente, nel mondo elitario e scintillante della moda.
Elettra Wiedemann
Elettra Wiedemann è nata e cresciuta a New York. Figlia di Isabella
Rossellini (modella e attrice di livello internazionale) e Jon Wiedemann,
(ex modello, ora dirigente Microsoft), nonché nipote degli emblematici
Ingrid Bergman e Roberto Rossellini.
Elettra, che parla correntemente inglese, francese e italiano, ha
frequentato l’International High School delle Nazioni Unite a New York
concludendo gli studi in relazioni internazionali presso The New School,
sempre a New York. Inoltre, Elettra ha frequentato un master in
biomedicina presso la London School of Economics nel 2010
concludendolo con una tesi dal titolo “Agricoltura verticale e analisi del
futuro dell’agricoltura e dell’approvvigionamento alimentare dei centri
urbani alla luce dei problemi complessi posti dal cambiamento
climatico”.
Scoperta da Bruce Weber che l’ha ritratta per la campagna Abercrombie
& Fitch, è presto diventata una delle modelle più richieste del settore
posando per fotografi come Karl Lagerfeld, Annie Leibovitz, Arthur
Elgort, Mario Testino, Nick Knight, Craig McDean, Solve Sunsbo e Mikael
Janssen. Elettra è inoltre apparsa sulle copertine e negli articoli di
diverse importanti riviste di moda, tra cui American Vogue, Harpers
Bazaar, Another, Muse e Elle nella versione francese e italiana, ed è
stata testimonial di Le Bon Marché, Gap, Dinh Van, Salvatore Ferragamo
e Mango. Dal 2006, Elettra è una delle ambasciatrici di Lancôme.
Elettra, assieme al suo fidanzato James Marshall, ha fondato un ente
filantropico chiamato One Frickin Day (http://www.onefrickinday.org/)
per il quale, nel 2011, le è stato conferito il prestigioso premio “Young
Environmentalist Award”. L’associazione raccoglie fondi per l’utilizzo di
risorse naturali ecologiche e sostenibili. Sinora ha installato pannelli
solari in cliniche in Burundi, Haiti e Ruanda. È inoltre CEO di Goodness,
ristorante concept pop up, eco e bio (www.goodnesspopup.com).