Lezione di scienze LE MALATTIE DELLA PELLE

Transcript

Lezione di scienze LE MALATTIE DELLA PELLE
Lezione di scienze
L'apparato tegumentario
(prof. Daniele Baldissin)
LE MALATTIE DELLA PELLE
La pelle è l'organo con la superficie più estesa. Ha funzione protettiva, sensoriale, secretoria,
termoregolatrice, di assorbimento, di permeabilità ed estetica. L'igiene della pelle e la sua cura nei
confronti di cause potenzialmente lesive (raggi solari, agenti contaminanti, detergenti ecc.)
rappresentano elementi essenziali di prevenzione. Tuttavia la pelle risente anche delle abitudini
alimentari, lavorative e dell'assunzione di farmaci. Inoltre molte malattie presentano manifestazioni
cutanee, come il morbillo o la varicella.
PSORIASI
La psoriasi è una malattia cronica della pelle, non contagiosa, caratterizzata dalla presenza di
placche rosse, di varia forma e grandezza (da pochi millimetri a svariati centimetri), con bordi ben
definiti e ricoperte parzialmente o totalmente da squame secche biancastre o argentate, molto
brillanti. Le placche, facilmente asportabili per grattamento, lasciano una superficie sottostante
rossa, facilmente sanguinante.
VITILIGINE
La vitiligine è una malattia non contagiosa caratterizzata dalla comparsa sulla cute o sulle mucose,
di chiazze non pigmentate, ovvero di zone dove manca del tutto la fisiologica colorazione dovuta al
pigmento, la melanina, contenuto nei melanociti. I melanociti resterebbero vitali, ma smetterebbero
di produrre melanina.
ACNE
Con il termine generico acne si intende una malattia della pelle caratterizzata da un processo
infiammatorio del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea annessa.
ECZEMA
Un eczema è per definizione una reazione dermica infiammatoria (dermatite) pruriginosa e non
contagiosa. Il termine deriva dal greco ἔκζεμα: gonfiarsi. La patologia ha una patogenesi a carattere
immunitario-irritativo.
ORTICARIA
L'Orticaria è una patologia che interessa la parte più superficiale della pelle. Tutte le varie
tipologie sono caratterizzate dalla comparsa di piccole macchie sulla pelle, chiamati pomfi.
LEBBRA
La lebbra (o morbo di Hansen) è una malattia infettiva e cronica, causata dal batterio
Mycobacterium leprae, che colpisce la pelle e i nervi periferici in vari modi e gradi, anche molto
invalidanti. Il nome lebbra deriva dal greco ' lepi ', con significato di squame di un pesce.
PEDICULOSI
La pediculosi è un'infestazione molto comune provocata dai pidocchi, piccoli
parassiti di colore bianco-grigiastro che vivono solo sull'uomo e ne succhiano
il sangue. Sono di dimensioni ridotte (da uno a tre millimetri) e depongono le
uova attaccandole al fusto dei capelli o dei peli, sui quali si muovono
facilmente grazie agli uncini posti sulle zampe. L'igiene personale, compreso
il regolare cambio degli indumenti, previene e combatte dunque l'infestazione
da pidocchi, anche perché la gran parte delle infestazioni nel nostro Paese si
presentano come casi singoli o relativi a piccoli gruppi di persone. La
migliore formulazione per il trattamento contro il pidocchio del corpo è quella in polvere
aspergibile. Per i trattamenti individuali sono sufficienti pochi grammi di polvere insetticida, che va
applicata sulle superfici interne degli indumenti, con particolare attenzione a cuciture, pieghe, toppe
e tasche. Un trattamento unico degli indumenti come descritto sopra è in genere sufficiente, ma un
secondo intervento dopo 8-10 giorni è consigliato. Anche i letti delle
persone infestate vanno trattati, aspergendo accuratamente materassi,
cuscini e coperte. Lenzuola e vestiti devono essere lavati con acqua
bollente, o sterilizzati a secco esponendoli a una temperatura di 70°C
per un'ora. Pettini a denti fitti. I pettini a denti fitti consentono la
rimozione meccanica di lendini e pidocchi ("combing"). Possono
essere usati da soli, se l'uso di un agente chimico non è indicato (es.
bambini molto piccoli, gravidanza, allattamento) o in associazione ad
un pediculocida per aumentarne l'efficacia.
SCABBIA
La scabbia, chiamata anche rogna, è una dermatosi contagiosa. La malattia è causata da diverse
specie di acari, specialmente dall’acaro della scabbia (Sarcoptes scabiei). La trasmissione avviene
tramite contatto diretto da persone o animali domestici che risultavano già infetti. La femmina scava
dei cunicoli nell’epidermide nei quali depone ogni giorno 1-3 uova morendo dopo 1-2 mesi. Alla
nascita dei nuovi acari questi a loro volta creano cunicoli, si afferma che vi sia un'infezione quando
si mostrano 10-15 femmine, nei casi peggiori si possono assistere anche a migliaia di esemplari. Di
tutte le uova depositate solo l'1% o meno diventa adulto.
HERPES ZOSTER
L'Herpes zoster, comunemente chiamato Fuoco di Sant'Antonio, è una patologia a carico della cute
e delle terminazioni nervose, causata dal virus della varicella infantile (varicella-zoster virus). Il suo
nome deriva da due parole greche "serpente" e "cintura" che descrivono in modo molto appropriato
una malattia dolorosa, come un serpente di fuoco che si annida all'interno del corpo e che a volte ha
strascichi lunghi e invalidanti.
PICCOLO MANUALE DI PRONTO INTERVENTO
USTIONI
Raffreddare la zona colpita per arrestare l'infiammazione; a
questo scopo è sufficiente dell'acqua corrente fredda o del
ghiaccio opportunamente non a contatto con la cute;
Prevenire l'infezione detergendo la zona ustionata e
coprendola con teli sterili ma non unguenti e pomate oleose,
attenzione a non usare garze perché potrebbero rilasciare
microfilamenti nella ferita.
Solo nelle ustioni di I grado è possibile ricorrere a pomate da
banco a base di benzocaina che attenuano il dolore. Nelle
ustioni di II grado le bolle e vescicole non devono essere
punte o rimosse, poiché l'epidermide che le ricopre protegge
il derma da ulteriori danni. Se queste si aprono
spontaneamente, vanno medicate con garze vaselinate
contenenti antibiotici e quindi coperte da fasciature non
compressive. Nelle ustioni di III e IV grado è necessario
l'immediato ricovero in ospedale. Nell'attesa dell'ambulanza è
consigliabile coprire la parte ustionata con telo o stoffa pulita,
evitando uso di tessuti che possono perdere peli, mentre non
si devono togliere eventuali indumenti che aderiscono alle
ustioni, né somministrare bevande alcoliche.
Telefonare al 118
CONTATTO CON MEDUSE
1. Lavate la parte colpita con acqua di mare e
disinfettarla con bicarbonato
2. Evitate di lavare la parte colpita dai tentacoli della
medusa con acqua dolce, questo potrebbe favorire
la produzione di neurotossine
3. Non grattate la zona dove è presente l'irritazione
in quanto questa azione stimolerebbe l'attività
muscolare mettendo in circolo più velocemente la
sostanza tossica
4. Niente ammoniaca o succo di limone
5. In casi estremi, se presi dal panico, utilizzate
pomate cortisoniche o antistaminiche (se scegliete
le seconde è però sconsigliata l'esposizione al
sole), sempre comunque sotto il controllo di un
medico o un esperto
6. Applicazione di Gel Astringente al cloruro
d'alluminio (FARMACIA)
ASTRINGENTE:
1) assorbe l’acqua della pelle e la rende secca
2) assorbe gli essudati e asciuga le vescicole o bolle
3) provoca la costrizione dei vasi sanguigni cutanei impallidendo la cute
4) fa precipitare le proteine del sangue provocando la coagulazione
5) fa precipitare le proteine dei dotti ghiandolari bloccando la sudorazione
6) fa precipitare le proteine dei microrganismi svolgendo azione antisettica.
Cloruro di alluminio: AlCl3