Castello di Bussy-Rabutin - Château de Bussy
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Castello di Bussy-Rabutin - Château de Bussy
15E-bussy IT_bussy 26/04/10 15:22 Page1 Storia Visita Roger de Rabutin Decorazioni Informazioni Storia Visita ▲ Roger de Rabutin Decorazioni Informazioni Storia Visita Roger de Rabutin Decorazioni ▲ Informazioni ▲ Storia Visita Roger de Rabutin Decorazioni Informazioni ▲ italiano Arcata ellittica: arco ribassato semiovale. Damasco: tessuto monocromatico con disegni opachi su sfondo satinato, ottenuti attraverso un gioco di tessitura. Fronda (1648-1653): rivolta dei nobili contro la monarchia francese durante la minore età del re Luigi XIV. Gesuiti: membri della compagnia di Gesù, ordine fondato nel 1534 da Ignazio di Loyola. Putto: nella pittura italiana, angioletto che rappresenta il dio dell’Amore. Trabeazione: coronamento orizzontale di un edificio composto, dal basso verso l'alto, di un architrave, un fregio e una cornice. Informazioni pratiche Durata media della visita: 1 ora. Visita guidata in francese. Visite adattate per le persone disabili. (piano terra) Il Centre des monuments nationaux pubblica una collana di guide sui monumenti francesi, tradotte in diverse lingue. Le pubblicazioni Éditions du patrimoine sono in vendita presso il bookshop. Centre des monuments nationaux Château de Bussy-Rabutin 21150 Bussy-le-Grand tél. 03 80 96 00 03 fax 03 80 96 09 46 [email protected] www.monuments-nationaux.fr crédits photos © Ministère de la Culture – Médiathèque du patrimoine, dist. RMN / Auguste Dormeuil. conception graphique Plein Sens, Anders. réalisation beau fixe. traduction Caractères et cætera. impression Stipa, mai 2010. Glossario Roger de Bussy-Rabutin Uno stile ispirato al rancore Uomo d'armi Un condensato di storia antica e moderna Roger de Rabutin, conte di Bussy, nasce nel 1618 a Épiry, nei pressi di Autun. Studia nel collegio gesuita* di Autun, poi in quello di Clermont a Parigi. A 16 anni, durante la sua prima campagna militare, viene posto alla guida di un reggimento. Poi, a 23 anni, viene imprigionato cinque mesi per non aver bloccato il contrabbando del sale all'interno del suo reggimento. Nel 1645 eredita dal padre il grado di luogotenente generale del re. Partecipa alla Fronda*, poi si allea con Luigi XIV e riceve il titolo di maestro di campo generale della cavalleria leggera nel 1653. Roger de Rabutin trascorre gli anni dell'esilio nelle sue terre della Borgogna, ristrutturando gli interni del castello. I circa trecento ritratti raccolti confermano il suo interesse verso la storia della Francia e la genealogia, sia regale che familiare. Ordina delle copie realizzate a partire da quadri originali o da raccolte di stampe in circolazione all'epoca. I quadri sono sistemati nei perlinati dei serramenti fissi con l'obiettivo di rafforzare l'isolamento contro il freddo e l'umidità. Bussy chiede alle amiche le copie dei loro ritratti per poi riunirle nello studio della Torre dorata. Uno scrittore arguto Tra amore e vendetta Nel 1654, imitando la "Mappa del paese dell'Amore" dell'amica Mademoiselle de Scudéry, Roger de Bussy-Rabutin scrive una "Mappa del paese di Bracquerie" in cui si burla delle avventure galanti della corte. I versi dedicati agli amori del re con Marie Mancini lo costringono a un primo esilio di qualche mese. Nel 1660, nel romanzo satirico "Histoire amoureuse des Gaules", narra gli intrighi amorosi della corte, celando tuttavia i nomi dei protagonisti. La lettura dell'opera è riservata ai suoi migliori amici. Tuttavia, nel 1662, la marchesa de Montglas lo presta, a sua insaputa, a Madame de La Baume che ne ordina la stampa in Olanda e lo diffonde all'interno della corte. Bussy cade in disgrazia a causa di un seguito che prende di mira le conoscenze del re ma di cui egli afferma non essere l’autore. Imprigionato il 17 aprile 1665 e poi liberato nel 1666, Bussy viene condannato all'esilio. *Spiegazioni sul retro del documento. Nel corso del XVII secolo, i Gesuiti* contribuiscono allo sviluppo dell'uso didattico delle immagini. Roger de Rabutin sembra ispirarsi alla raccolta di padre Pierre Le Moyne, intitolata "De l'art des devises". Le iscrizioni, le scene mitologiche e le massime riportate in questa raccolta traducono il sapere di Roger de Rabutin, alimentato dalla regolare corrispondenza con la cugina Madame de Sévigné e i suoi amici, mondani o religiosi. Attraverso le massime, racconta con umorismo la sua nostalgia di esiliato allontanato dalla corte e dal re Luigi XIV, nonché il suo rancore di amante deluso dalla marchesa de Montglas. *Spiegazioni sul retro del documento. Castello di Bussy-Rabutin Testimonianza dello stile Luigi XIV Dal palazzo medievale al castello rinascimentale… Il castello all’inizio dell’Ottocento Questo antico maniero del XIV secolo passa nelle mani di più proprietari appartenenti alle grandi famiglie della Borgogna: i Chastillon, poi i Rochefort. Successivamente, nel 1602, François de Rabutin acquista la baronia di Bussy e ne fa il suo patronimico. Suo nipote, Roger de Bussy-Rabutin, costretto all'esilio da Luigi XIV nel 1666, decora gli interni del castello, già ristrutturato dai genitori, rendendolo unico nel suo genere. Un susseguirsi di lavori Acquisita nel 1733 da Étienne Dagonneau de Marcilly e da sua moglie, la proprietà viene ristrutturata. Nel 1792 il castello viene messo sotto sequestro e il mobilio venduto. I proprietari si succedono e il castello cade in rovina, ma viene consolidato dal sindaco del villaggio tra il 1820 e il 1832. Grazie al conte Jean-Baptiste de Sarcus, che acquista la tenuta nel 1835, il castello viene rimesso a nuovo e classificato "monumento storico" nel 1862. Poi, nel 1929, lo Stato ne acquisisce la proprietà e avvia lavori di conservazione e restauro. 15E-bussy IT_bussy 26/04/10 15:22 Page5 Storia Visita Roger de Rabutin Decorazioni Informazioni ▲ Il cortile d'onore 1 Il cortile d'onore, dalla pianta a U, è limitato da quattro torri cilindriche e circondato da fossati. La dimora originale era fortificata: le mura di cinta che chiudevano il cortile all'altezza del ponte sono state abbattute nel XVI secolo. 2 Le gallerie che costituiscono le ali del castello sono state costruite intorno al 1520 in stile rinascimentale. Le loro arcate ellittiche* e le trabeazioni* sono decorate con fregi a viticcio, grottesche, putti* e stemmi. La facciata del corpo principale, trasformato nel XVII secolo, viene ultimata nel 1649. 3 La cappella di pianta quadrata è situata nella torre a sud-ovest. Le sottili nervature della volta, dal tracciato gotico fiammeggiante, ricadono agli angoli su snelle colonne scanalate. Un retablo, situato sul retro dell'altare, illustra la resurrezione di Lazzaro. 4 La sala degli stemmi accoglie il ritratto di Roger de Rabutin, associato al blasone familiare sulla cornice del camino. Tutt'attorno si trovano gli stemmi che il conte ha adattato alla sua storia personale di cortigiano in esilio e di amante infelice. I diciotto edifici, quali i castelli, l'ospedale militare e l'osservatorio, talvolta vengono rappresentati in modo fantasioso. Alcuni sono stati aggiunti dopo l'epoca di Bussy. 5 Le antiche cucine testimoniano l'epoca rinascimentale attraverso elementi scolpiti che appaiono anche nel retrocucina. L'appartamento di Bussy 6 La sala degli Uomini d'arme riunisce 65 ritratti di personalità militari francesi e straniere scelte da Bussy, da Bertrand du Guesclin fino a se stesso. La colorazione scura dei quadri contrasta con i perlinati su cui s'intrecciano i monogrammi del conte e della sua amante, la marchesa de Montglas. 5 16 15 A reception 2 A 11 14 1 1 11 8 4 6 N N 7 2 9 3 7 La camera di Bussy, suddivisa in tre stanze prima del 1835, è stata rinnovata dal conte di Sarcus con mobilio del XIX secolo. Custodisce i ritratti delle amanti dei re di Francia e delle dame di corte. Un trittico riunisce la seconda moglie di Bussy, Louise de Rouville, Madame de Sévigné e sua figlia, Madame de Grignan. 8 Nello studio della Torre dorata, ispirato all'antico salone delle Dame di Versailles, si trovano i ritratti inviati dalle amiche di Bussy, le "belle donne della corte". Sotto ciascun ritratto, Bussy si è divertito ad aggiungere commenti caustici. Questa collezione è stata completata con rappresentazioni reali e principesche del XVII secolo. 9 La galleria dei Re raccoglie da un lato la famiglia dei Rabutin e dall'altro quella dei re di Francia, da Ugo Capeto a Carlo X. Nel XIX secolo, Sarcus risistema una serie di ritratti di uomini di Stato e di lettere. 10 La tribuna e l'oratorio, affacciati sulla cappella, sono ornati da figure di santi e uomini di Chiesa, parenti della famiglia dei Rabutin. N 10 8 Piano terra 13 Piano L'appartamento del conte di Sarcus L'ala destra del castello è stata ristrutturata nel corso del XX secolo. 11 L'anticamera, caratterizzata da un soffitto alla francese e rivestita di teli di damasco* alternati rosso e oro, è arredata con sedie in stile Reggenza e due armadietti in legno di pero, anneriti in stile "ebano". Tra i ritratti, spicca quello di Buffon nel suo studio. Le stanze successive possono essere visitate su richiesta. La tenuta La tenuta si estende su una superficie di 34 ettari. I dodici ettari del parco fanno da cinta al castello. 12 Il primo cortile è costituito da viali a piede d'oca, come a Versailles. Il viale principale è costeggiato di tigli. Un boschetto di carpini a stella, invece, limita l'ala ovest del castello. Accanto al chiosco ornato di piante, spiccano un'antica ghiacciaia e una dispensa. Il parco 13 Il labirinto è stato progettato durante l'ultimo restauro nel 1993. 14 L'aiuola classica, sulla terrazza a nord, è suddivisa in otto quadrati circondati da bossi. Qui vengono coltivate rose antiche e peonie arboree, accompagnate da piante perenni. Inoltre, si notano le esedre, spazi di riposo ornati di carpini. Verso est, zampilla una fontana in una piccola vasca semi-circolare dominata da una nicchia che ospita una ninfa. L'acqua viene poi incanalata verso la vasca centrale. 15 La grossa vasca recupera le acque dei fossati e della vasca centrale attraverso un gioco di tre cascate d'acqua sulle "rocaille". 16 I locali della servitù raggruppano numerosi edifici che costeggiano il recinto della proprietà: la colombaia, privilegio della nobiltà, gli edifici della fattoria e un pediluvio per i cavalli. *Spiegazioni sul retro del documento.