Style - Vair spa

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Style - Vair spa
WELLNESS LA SPA PIÙ BELLA D’ITALIA
BORGO EGNAZIA,
Inserita in una delle strutture
alberghiere più belle e lussuose d’Italia,
la spa Vair (Verità in fasanese) propone
trattamenti chiamati per esempio Tarant
(una vera taranta sul corpo) o Abbel
Bel (piano piano). Ma anche la Puglia
più vera, appunto, fatta di tradizioni e
saggezza popolari, cucina mediterranea
e terapie naturali collaudate dal tempo
LUCIA SERLENGA
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D
iario dei tre giorni trascorsi nelle segrete
stanze di Vair, la più bella Spa d’Italia. Il suo nome in dialetto fasanese significa vero ma noi la verità l’abbiamo
cercata sul campo. Ecco che cosa abbiamo provato nei 1.800 metri quadri
di elegantissimi spazi all’interno della
struttura alberghiera Borgo Egnazia a
Savelletri di Fasano, in Puglia, inserito
secondo una classifica di Tripadvisor
fra i dieci hotel di lusso unici al mondo. L’avventura inizia con la decodifica dei nomi dei trattamenti espressi in
dialetto. Viene in soccorso la traduzione ma il fascino delle parole originali annuncia cose mai
viste. Tanto per cominciare un massaggio chiamato Tarant, rituale in cui
ospite e terapista vivono un percorso li-
beratorio che porta a maggiore lucidità di pensieri. Un’ancella che veste un
peplo color tè e offre latte di mandorle
e mandorle sgusciate come integratori, mi accompagna silenziosa in cabina
dove arriva Alessandro, terapista perfetto per mettere a proprio agio una
neofita di questo massaggio.
Tutto ha inizio con un concerto di movimenti che ricordano lo shiatsu per
cui le energie si svegliano. Poi con il
sottofondo della musica usata nella tradizione popolare per guarire le tarantolate, tutto cambia e si avverte la stessa
emozione che provocherebbe l’incontro fra un guerriero e una geisha: le sue
braccia scivolano velocemente intorno
al corpo, avvolgono, i movimenti sono
veloci e coinvolgono i cinque sensi.
Alla fine senti che il cuore si spalanca
su un sorriso. Un’esperienza fuori dal
comune, uno straordinario viaggio per
chi sta cercando un vero cambiamento. Non a caso alcune varianti di Tarant
vengono eseguite con l’assistenza di
una psicologa.
I viaggi, tuttavia, sono tanti e diversi.
Con Abbel Bel (traduzione: piano piano) ci si occupa della bellezza del viso.
Mi affidano a Porzia, una ragazza che
definisco “la grazia fatta persona”. Ha
mani di piuma e con gesti delicati e si-
stematici fa in modo che la muscolatura si rilassi. Preambolo importante per
pulire e tonificare con prodotti a base
di mandorle alternate a quelli a base
di olio d’oliva, fico India, rosmarino,
menta e lavanda. Tutto in un massaggio senza interruzione che ti fa bella e
ti delizia l’anima.
In questo angolo di Paradiso emerge
forte la Puglia autentica fatta di tradizioni e saggezza popolari, di terapie naturali efficaci e collaudate nel tempo, di
percorsi che portano all’essenza delle
cose. Mi rendo conto che tutto questo
è possibile grazie all’abilità di uno staff
di persone eccezionali (naturopati, dermatologi, ortobionomisti, fisioterapisti,
counsellor, specialisti in idroterapia,
psicoterapeuti, fisioterapisti, docenti di
estetica, musicisti, architetti, campioni sportivi, nutrizionisti) messe insieme da Aldo Melpignano, proprietario
di Borgo Egnazia, e da Patrizia Bortolin direttore della Spa.
Nel tempo che rimane, fra le tante cose
che posso fare - bagno turco e sauna,
palestra e parrucchiere, piscina o mare
- decido di provare un altro massaggio curativo eseguito da Stefano esperto di Orthobionomy,
disciplina inventata dall’osteopata canadese Arthur Lin-
coln Pauls che mira a liberare il corpo dalle tensioni muscolari e viscerali
accumulate nel corso degli anni. Perché il corpo memorizza esperienze e
reazioni emozionali e quelle più traumatizzanti ristagnano nei tessuti come
uno squilibrio energetico procurando
dolori e tensioni. Stefano pone le sue
mani sotto le mie scapole e ascolta a
lungo. E mentre visualizzo una bambina che corre felice sento scosse elettriche sulla pelle. Alla fine esco dalla seduta commossa e leggera. I tre giorni
stanno scorrendo in fretta: aggiungo
alle esperienze la conoscenza del dottor Agostino Grassi, guru della dieta mediterranea e segretario della relativa fondazione. «Evitate i cibi che
la vostra bisnonna non riconoscerebbe come tali» è uno dei suoi mantra
durante gli incontri privati che tiene
con gli ospiti della struttura desiderosi
d’approfondire i benefici di questo stile di alimentazione che l’Unesco ha definito patrimonio immateriale culturale
dell’umanità. Apprendo così da un’appassionata spiegazione che con la dieta mediterranea - i pilastri sono l’olio
di oliva come unico grasso aggiunto, il grano, le mandorle e il vino
rosso - potremmo per esempio sostituire 90 grammi di carne con
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Tra ulivi, fichi e bouganville
Fra monumentali ulivi, pale policrome di fico d’India e cascate di bouganville, il giovane
architetto-artista fasanese Pino Brescia e il suo staff hanno disegnato Borgo Egnazia, un paradiso
di 85 ettari fatto di pietra di tufo in tutti i colori del bianco traducendo l’idea della famiglia
Melpignano che ha già lanciato con successo la Masseria San Domenico, la Masseria Cimino, il
San Domenico Golf di 18 buche e San Domenico House di Londra. Si entra nella struttura e si ha
la sensazione di vivere in un incantevole paese della Puglia. Il corpo centrale, albergo a 5 stelle,
ospita oltre sessanta suite e stanze, nel villaggio, come in un centro storico, ci sono 93 suite che
sembrano eleganti abitazioni e poi 28 ville. Non mancano piscine, ristoranti con il meglio della
cucina tradizionale pugliese, attività per ragazzi e bambini e poco distante il meraviglioso mare con
esclusive spiaggette attrezzate.
30 mandorle e ridurre la mortalità dovuta a problemi cardiovascolari del 30
per cento. Magnifico. E che bisogna
essere frugali e nutrirsi come si faceva negli anni Sessanta per guadagnare
anni di vita in più.
Perfetta a questo punto la decantata
pizza di Elio che nel Borgo sovrintende
al suo forno a legna e ha creato un mix
di farine a base di grano tenero, semola
e kamut. Risultato: la pasta è croccante e
allo stesso tempo morbida, il pomodoro
sa di pomodoro, la mozzarella è squisita. Un momento di puro piacere festeggiato con un bicchiere di rosso Fellini
Primitivo e una riflessione sulle parole
del dottor Grassi: «Siamo stati noi a insegnare agli altri a mangiare corretta-
mente», dice il dietologo che non ama la
parola dieta e che con la sua magrezza e
solidità è il miglior testimonial di quanto
da anni va sostenendo. Riparto con nostalgia: l’intensità dell’esperienza avrebbe meritato una capatina nella palestra
dove si pratica yoga con il metodo del
maestro Iyenghar, una seduta di musi-
coterapia, una piccola immersione con
galleggiamento in una vasca con acqua
ad alta densità salina eccetera eccetera.
Cose meravigliose. Tornata in città scopro però che in pochi giorni sono riuscita a risvegliare tanta di quella energia da poter accendere con un dito una
lampadina.
Una settimana per cambiare
Ritrovare se stesse ed esplorare percorsi inediti nella propria psiche. È quello che promette Vair,
la spa di Borgo Egnazia con una settimana speciale dal 7 al 12 novembre. Si chiama «Tarant. Aria
di cambiamento» ed è dedicata alle donne che vogliono concedersi una piccola fuga, con le amiche
o anche da sole, e regalarsi un’avventura a cavallo tra cultura, bellezza e piacere di sentire corpo
e mente perfettamente connessi. «Ispirata al rito terapeutico della taranta pugliese, questa speciale
remise en forme non si occupa solo della bellezza esteriore delle nostre ospiti ma fa sì che ognuna
riscopra le sue immense possibilità di vivere una vita più appagante», spiega Patrizia Bortolin
direttore della spa Vair svelando che le ospiti verranno avvolte da musicoterapia, psicologia, yoga,
naturopatia, arti circensi, danze pugliesi, trattamenti olistici, letture, massaggi e trattamenti
rilassanti. Primo step? Un colloquio telefonico con la dottoressa Odorino, psicologa e coordinatrice
del programma per valutare la corrispondenza del percorso alle singole necessità. Per ulteriori
informazioni [email protected].
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