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DOSSIER
Lunedì, 29 giugno 2015
DOSSIER
Lunedì, 29 giugno 2015
Articoli
27/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 16
Le Province cedono il lavoro Competenze alla Regione
27/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 18
Cormons, tre appartamenti a disposizione dei migranti
27/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 18
Gorizia è al collasso profughi saliti a 400
27/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 20
Visite raddoppiate ai Musei provinciali di Borgo Castello
27/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 20
Filo diretto con lo spiaggia di Grado
27/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 28
Dalla carrozza alla bici per scoprire i percorsi della Grande guerra
27/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 29
I profughi ricambiano l' ospitalità dipingendo tutta l' area dei...
27/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 31
Il Carso come una discarica
27/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 34
LE CANZONI DIALETTALI ARRIVANO DAI FESTIVAL
27/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 44
Ecco la "32 Cippi", di corsa sui sentieri della Grande Guerra
27/06/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 28
Clic d' autore su guerra, moda e sport
27/06/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 28
Incontri pubblici con l' ex ministro Kyenge
27/06/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 29
A Villesse stasera arriva il Festival delle parlate locali
27/06/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 29
La Festa dei patroni entra nel vivo con la gara podistica
27/06/2015 Primorski dnevnik
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Le Province cedono il lavoro Competenze alla
Regione
Da luglio i trecento addetti degli enti locali confluiranno in un' unica Agenzia Panontin:
«Siamo la prima amministrazione in Italia ad attuare il passaggio»
di Giovanni Tomasin w TRIESTE A partire dal
primo di luglio le competenze sul lavoro delle
Province passeranno a tutti gli effetti alla
Regione. È un passaggio non da poco anche
per gli stessi lavoratori degli enti pubblici, visto
che trecento dipendenti entreranno a far parte
dell' Agenzia regionale del lavoro. Un quarto
dei dipendenti totali delle quattro Province. È l'
effetto del via libera che la giunta regionale ha
dato ieri alle intese preventive che l' assessore
agli Enti locali Paolo Panontin ha siglato con i
presidenti provinciali a coronamento del lungo
processo che ha portato al trasferimento delle
competenze. «La riforma degli enti locali
prevede il superamento degli enti Provincia ­
spiega Panontin ­ e il lavoro è la prima
competenza a venire trasferita». La legge
prevede uno spostamento delle funzioni e
delle competenze sulla «scala di dimensione
più adeguata», di volta in volta ai Comuni o
alla Regione. A quest' ultima va il lavoro: «Per
la sua complessità e importanza abbiamo
ritenuto fosse giusto così ­ prosegue l'
assessore ­. Per questo abbiamo creato l'
agenzia regionale del lavoro, in cui
confluiscono i 300 dipendenti. Abbiamo inoltre
stabilizzato i tempi determinati che le Province
non potevano portare a tempo indeterminato a causa del blocco delle assunzioni».
L' operazione è parte del piano di ricognizione che la Regione ha avviato in seguito all' approvazione
della legge: «Abbiamo approfondito tutti gli aspetti degli enti, dagli immobili, alle pendenze giudiziarie,
al bilancio, al personale. Le funzioni sul lavoro sono state oggetto di un focus a cui abbiamo lavorato
assieme all' assessorato competente di Loredana Panariti e ai presidenti provinciali. Ringrazio questi
ultimi, perché hanno collaborato con grande responsabilità». Sono poi stati stilati i «piani di subentro»,
documenti che regolano il trasferimento, garantiti da un' intesa preventiva con ogni Provincia.
Quelle intese sono state validate ieri dalla giunta e dal primo luglio saranno operative: «Siamo la prima
Regione italiana a farlo», chiosa Panontin.
Tra le altre misure la giunta ha approvato ieri in via preliminare il piano per la prevenzione 2014­2018.
Si tratta di una delle colonne portanti della riforma della Salute avviata dall' assessore Maria Sandra
Telesca: «Il piano nasce sia dalla riforma che dal testo nazionale sulla prevenzione approvato da poco a
Roma ­ dichiara ­. Il nostro documento prevede tantissime linee di lavoro che verranno adottate dalle
aziende sanitarie ma non solo». Sono inclusi infatti anche argomenti come le politiche ambientali, la
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viabilità, lo smog, gli stili di vita, la prevenzione delle malattie croniche: «Il piano ­ spiega ancora
Telesca ­ è supportato da un insieme di sistemi di sorveglianza che studiano stili di vita, accesso ai
servizi sanitari, percezione dei rischi per la salute di bambini e adolescenti.
La disponibilità di queste sorveglianze ci consente di valutare nel tempo i cambiamenti che le attività del
piano sono in grado di produrre». «I dipartimenti di prevenzione e diversi esperti hanno collaborato all'
elaborazione del testo ­ conclude l' assessore ­: è una conquista importante che consentirà ai cittadini
del Friuli Venezia Giulia di vivere più a lungo».
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Cormons, tre appartamenti a disposizione dei
migranti
Schiavone (Ics): «A luglio arriveranno quindici cittadini di nazionalità afghana» Sul web
parte una raccolta di firme promossa dal centrodestra contro l' iniziativa.
Due alloggi in centro a Cormòns ed uno nella
frazione di Brazzano.
Sono stati individuati gli appartamenti in cui
verranno ospitati i 15 richiedenti asilo in
procinto di arrivare nel Comune collinare: l' Ics,
l' Istituto che provvederà alla loro gestione, ha
infatti trovato l' intesa con i tre proprietari degli
immobili. «Entro la prossima settimana
concluderemo gli accordi ed adempieremo a
tutti gli obblighi burocratici in merito ­
conferma Gianfranco Schiavone dell' Ics ­.
Quando arriveranno fisicamente i richiedenti
asilo a Cormons? Visto che ormai siamo
davvero alle battute finali per quanto riguarda
l' individuazione dei siti in cui alloggiarli, direi
che nel giro di qualche settimana saranno
nella cittadina collinare».
Probabile dunque che sia luglio il mese in cui
Cormons inizierà a convivere con la quindicina
di immigrati afghani previsti sul territorio
collinare dall' intesa siglata da Ics, Comune,
Provincia, Prefettura e Caritas: intesa che va
nella direzione dell' accoglienza diffusa, su
tutto il territorio regionale.
Schiavone fa anche un' altra rivelazione: «Non
è stato difficile individuare gli alloggi: abbiamo
avuto più candidature di quante effettivamente
necessitassimo. Cinque infatti erano gli appartamenti che abbiamo ritenuto idonei: tra questi, appunto,
abbiamo scelto due in centro a Cormons ed uno in una frazione».
Che quest' ultima sia quella di Brazzano (e non Borgnano) lo conferma il sindaco Luciano Patat: «Sarà
Brazzano ad ospitare un gruppo di cinque richiedenti asilo ­ spiega ­. La distanza rispetto al centro
cittadino? Sono solo alcune centinaia di metri che possono essere percorse tranquillamente a piedi
lungo il marciapiede che è presente. E poi: la frazione ha i suoi servizi ed i suoi negozi, oltre che un
regolare passaggio degli autobus di linea che conducono a Cormons e Gorizia».
Su questo fronte c' è da registrare un incasso da parte del Comune cormonese: la Regione ha infatti
destinato 7mila euro a Palazzo Locatelli per lo svolgimento di corsi di sicurezza con cui rendere idonei i
15 immigrati allo svolgimento di piccoli lavori di manutenzione viaria e di arredo urbano con cui
affiancheranno, nei mesi della loro permanenza cormonese, gli operai comunali. «Un modo con cui
intendiamo farli integrare nella comunità e con cui potranno ricambiare in modo fruttuoso l' ospitalità che
il nostro territorio garantirà loro», aggiunge il sindaco cormonese Patat.
Ma l' arrivo imminente dei richiedenti asilo non è tutto rose e fiori e ha scatenato anche reazioni
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contrarie: ad esempio, una raccolta firme per l' istituzione di un referendum consultivo contro la
presenza degli stessi a Cormons.
«Non vogliamo che nell' ambito territoriale del Comune di Cormons vengano inseriti insediamenti di
profughi, in qualunque modo essi siano ospitati», recita il documento promosso dal politico di
centrodestra Ettore Ribaudo, che alla giornata di ieri aveva ottenuto una ventina di adesioni.
C' è anche chi, però, sullo strumento dei social network si è scagliato fortemente contro questa
iniziativa: «Tutto questo è molto triste ­ ha evidenziato una utente sul forum facebook Sei di Cormons se
­ sapere di una raccolta firme per alzare un muro. Per negare un aiuto. Per credersi migliori». Ancor più
duro sempre sullo stesso sito un altro cormonese, che ha criticato la proposta del referendum consultivo
anti­immigrati usando l' arma del sarcasmo: «Perché non estendere alla richiesta di cui sopra ulteriori
categorie quali rom, sinti, ebrei, testimoni di geova, omosessuali, disabili e "negri"?».
Matteo Femia.
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Gorizia è al collasso profughi saliti a 400
Nuova impennata di arrivi. Il sindaco Romoli: «La nostra città non può e non vuole
ospitarne più di 90. Occorrono trasferimenti sistematici»
di Francesco Fain Una crescita esponenziale, irrefrenabile.
Sono saliti a 400 i richiedenti asilo che hanno scelto Gorizia
come mèta del loro viaggio della disperazione: 400 tondi
tondi.
A fornire la contabilità è il sindaco Ettore Romoli che si rifà
agli ultimi dati (aggiornati a tre giorni fa) della Questura di
Gorizia. «Un numero ­ sbotta il primo cittadino ­ che la nostra
città non può e non vuole più sopportare».
Ma da cosa scaturisce questa somma senza precedenti?
«Al Nazareno risultano essere ospitati 149 richiedenti asilo.
A questi si aggiungono i 31 accolti all' hotel Internazionale in
via Trieste ­ continua Romoli ­. Poi, ci sono i 29 che hanno un
letto al dormitorio di Piazzutta». Considerando che il flusso,
seppur rallentato probabilmente anche a causa del
Ramadam, non è mai cessato, risultano esserci oggi qualcosa
come 152 profughi senza convenzione e cioé privi di alloggio:
sono quelli che passano le giornate e pernottano al Parco
della Rimembranza, piuttosto che sotto i porticati del
complesso edilizio che ospitò sino a qualche tempo fa l'
Agenzia delle Entrate o in riva all' Isonzo. Sin qui, siamo a 361
presenze. «Ma non dobbiamo dimenticare che ci sono 39
migranti inseriti nei progetti Sprar che fanno lievitare la cifra
finale a 400», aggiunge il sindaco Romoli.
Guardando al resto della provincia, al Cara di Gradisca d'
Isonzo ci sono attualmente 255 ospiti, ai quali vanno aggiunti i
15 che hanno trovato ospitalità nel Comune di San Canzian d'
Isonzo. Calcolatrice alla mano, sono 670 i richiedenti asilo
presenti in tutto l' Isontino. E non sono inseriti nel computo gli
immigrati intercettati di recente a Romans d' Isonzo e quelli
che «ci sono ma non si sa quanti siano perché non sono
censiti», come ha spiegato nei giorni scorsi il direttore della
Caritas diocesana don Paolo Zuttion.
Una situazione di estrema e grave difficoltà. «Ormai abbiamo
superato ogni comprensibile e logica previsione. La città è al
collasso», taglia corto Romoli. Che sta aspettando con
trepidazione l' arrivo dei pulmann promessi dall' assessore
regionale all' Immigrazione Gianni Torrenti che dovrebbero
alleggerire Gorizia dalla presenza di 150 richiedenti asilo.
Lancia anche una proposta. «È indubbiamente positiva l'
iniziativa portata avanti da Torrenti ma è necessario che questi trasferimenti siano sistematici e non
avvengano solamente quando la misura è colma. L' ho detto e lo ripeto: Gorizia può e vuole ospitare 80,
massimo 90 immigrati sul proprio territorio. Questa è una cifra ragionevole mentre 400 è un numero
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ingestibile, che non sta nè in cielo, nè in terra».
Concorde l' assessore comunale al Welfare, Silvana Romano. «Penso che i numeri parlino da soli ­
allarga la braccia ­.
A Gorizia la situazione è di emergenza continua. E il Monfalconese? Che tipo di supporto concreto nella
gestione dell' accoglienza offre? Mi sembra che, ad oggi, ci sono 15 richiedenti asilo ospitati a San
Canzian d' Isonzo. E basta».
Che fare, dunque? «Auspico che questo blaterare diffuso cessi, finiscano tavoli e riunioni inutili e sia dia
finalmente gambe al progetto di accoglienza diffusa portato avanti dall' assessore regionale Torrenti».
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Visite raddoppiate ai Musei provinciali di Borgo
Castello
Tira il turismo della Grande Guerra ma è solo "mordi e fuggi" L' assessore Portelli:
«Pronti a collaborare con il Comune»
di Francesco Fain Seimila 672 accessi nel
primo trimestre 2015. Tremila 823 nei primi tre
mesi del 2014.
Basterebbero questi numeri per inquadrare gli
exploit di cui si sono resi protagonisti i Musei
provinciali di Borgo Castello.
Statistiche importanti, come spiega l'
assessore provinciale alla Cultura Federico
Portelli: «Sono dati che mi incoraggiano ad
andare avanti negli indirizzi di politica culturale
assunti a inizio del mio mandato. Il nostro
Museo, in particolare la sezione sulla Grande
Guerra, è ormai un punto di riferimento a
livello nazionale e internazionale.
Tanto che il programma di iniziative, studio e
divulgazione da noi messo in atto è stato
riconosciuto da prestigiosi istituti, da ultimo l'
Istituto enciclopedico italiano».
Già il 2014 era stato un anno straordinario per
i Musei provinciali che avevano quasi
raddoppiato i visitatori rispetto agli anni
precedenti.
Ma se nei primi tre mesi dello scorso anno le
presenze erano state 3.823, quest' anno, nello
stesso periodo di riferimento, sono state ben
6.672.
«Certo, il centenario dello scoppio della
Grande Guerra è stato un importante volano ­ spiega ancora l' assessore Portelli. ­ Ma è da molto che
stiamo lavorando per non farci trovare impreparati a questa ricorrenza. E ora posso dire che i nostri
Musei provinciali sono il principale "attrattore" di flussi turistici in città».
Limitando l' analisi alle sezioni ospitate in borgo Castello, i dati del primo trimestre 2015 segnano un
ulteriore espansione del 10%. «Non ci interessano gli eventi effimeri: meglio programmare sul lungo
periodo e mantenere l' altissimo livello qualitativo della nostra offerta. La nostra è un' offerta culturale e
didattica che sa intercettare flussi da ogni parte d' Europa e che va ben oltre la mera ricerca di visibilità
locale», sottolinea Portelli. Ma la vera partita da vincere è quella di riuscire a trattenere in città i tanti
turisti che visitano il Castello e i Musei provinciale: troppe volte succede che, esaurite le visite, se ne
vanno e non usufruiscono dei tanti locali e ristoranti disseminati in città.
«Se riusciamo a fare sistema facilmente con le principali istituzioni culturali nazionali ed internazionali,
più complesso è il rapporto con la dimensione locale in particolare con il capoluogo. Ma questo è un
altro discorso», ammette l' assessore provinciale. Che spiega meglio le sue affermazioni: «Già l' anno
scorso avevo chiesto alla giunta comunale di darsi una mossa e di presentarci un progetto strutturato
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con l' obiettivo di convogliare i turisti del "mordi e fuggi" giù in città.
Un' attesa finora vana: ben vengano le Pasquette promosse per i cittadini locali, ma lo sviluppo
economico della città richiederebbe altrettanta attenzione su come innescare un' economia locale
attorno ai flussi di turisti che intercettiamo ai Musei. E completare in termini infrastrutturali i servizi per i
turisti. Ad esempio, anche... igienici».
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IL PROGETTO.
Filo diretto con lo spiaggia di Grado
«Stiamo lavorando ad un pacchetto ad hoc in caso di
meteo avverso per i clienti della spiaggia di Grado. L'
anno scorso circa un migliaio di turisti aggiuntivi, nelle
giornate di pioggia, son venuti a Gorizia perchè attratti
dalla nostra proposta». A rivelarlo è l' assessore
provinciale Portelli. «Altre sinergie, come per la recente
mostra di Auchentaller, sono auspicalbili nonostante il
bando regionale non ci abbia premiato. Vedremo di
ricercare altrove le risorse».
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Dalla carrozza alla bici per scoprire i percorsi della
Grande guerra
Approda a Redipuglia il raduno cicloturistico abbinato alla coppa Sbalchiero. Il via
domani con 200 partecipanti.
di Luca Perrino wREDIPUGLIA Non solo
trincee, camminamenti e postazioni militari.
Non solo tradizionali presenze come il
Sacrario di Redipuglia.
Dopo le carrozze, i muli di leggendaria
tradizione alpina ed il museo multimediale
allestito nella Regia stazione di Fogliano, la
promozione della Grande Guerra viaggia
anche sulle due ruote.
Così approda domani, a Fogliano Redipuglia,
"Sulle strade della gloria", il raduno
cicloturistico regionale abbinato alla coppa
dedicata a Rino Sbalchiero e valido come
terza prova del campionato promosso dalle
Banche di credito cooperativo del Friuli
Venezia Giulia.
Saranno 200 i ciclisti che animeranno la
kermesse che, ovviamente, si svilupperà
attraverso un itinerario che lambirà i teatri del
primo conflitto mondiale e lungo le strade
panoramiche della provincia isontina tanto
care a tutti gli appassionati di cicloturismo.
Il via alle 8.30, dall' area ricreativa del
municipio, con prima tappa a Redipuglia con
la sosta di raccoglimento al Sacrario per
proseguire poi verso San Pier d' Isonzo,
Cassegliano, Pieris, San Canzian, Staranzano
Monfalcone, Sablici, Jamiano, Devetachi, San Michele, dove ci sarà una sosta ristoro ospitati dall'
azienda Castelvecchio.
Si andrà quindi verso la conclusione passando per Sagrado, Peteano, Savogna, Lucinico, Farra,
Gradisca e Fogliano per un totale di 82 chilometri.
L' arrivo è previsto per le ore 12, 30 dove alle 13 seguirà la premiazione.
Questa ennesima kermesse rientra tra le manifestazioni del centenario della Grande Guerra ed è
organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune, della Provincia di Gorizia e con la
collaborazione della Federazione delle Banche di credito cooperativo regionali, mentre l' organizzazione
tecnica è stata affidata al Ciclo Club di Trieste.
«Un' altra faccia della nostra vasta e seria promozione ­ ha spiegato il coordinatore dei "Sentieri di
pace", Franco Visintin ­ che speriamo possa essere l' avvio di un altro filone, vale a dire quello di chi
utilizza la bicicletta per trascorrere il proprio tempo libero e viaggiare. Le tante iscrizioni sono il segnale
di interesse e su questa strada vogliamo andare avanti, pur tra tante difficoltà e con i contributi regionali
ancora incerti».
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Biciclette dopo le carrozze di domenica scorsa. Presto, infatti, si potranno visitare a "bordo" di carrozze
d' epoca i maggiori siti della Grande Guerra sul Carso e lungo la pianura isontina. Tutto ciò, va detto,
attraverso specifici itinerari che porteranno all' interno delle aree maggiormente interessate alla storia
del primo grande conflitto mondiale. Sarà lo stesso cocchiere in divisa d' epoca, coadiuvato da un
esperto storico dei "Sentieri di pace", a percorrere le vie di collegamento tra le trincee ed i
camminamento e soffermarsi per una visita approfondita.
Un' offerta che si accompagna a quella inedita del museo multimediale.
Una linea del tempo che si snoda per sei metri di lunghezza mostra, attraverso cinque diversi schermi,
le immagini salienti legati agli avvenimenti del conflitto.
Per ogni anno di guerra è stata dedicata un' installazione verticale, un totem, anch' essa multimediale,
corredata dalla prima pagina di un giornale d' epoca le cui immagini si animano sotto gli occhi del
visitatore, un breve testo sull' andamento della guerra con accenni ai fronti europei e un ovvio
approfondimento sul fronte italiano ed un percorso fotografico specifico su quell' anno di guerra
corredato anche di foto tridimensionali. A completare l' apparato multimediale le tre postazioni touch
screen per permettere ai visitatori di usufruire della ricca collezione fotografica del museo in maniera
autonoma, attraverso un apparato di tag per ricercare gli elementi di interesse e un accesso diretto ai
contenuti del sito "Rileggiamo la Grande Guerra". E sono migliaia le presenze nell' anno del centenario
della Grande guerra.
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I profughi ricambiano l' ospitalità dipingendo tutta l'
area dei Brechi
Una parte dei 15 richiedenti asilo che abitano a Terranova dopo i lavori hanno
partecipato alla festa di San Canzian.
di Laura Blasich wSAN CANZIAN D' ISONZO I
15 richiedenti asilo ospitati nell' ex scuola
materna di Terranova saranno oggi alla Festa
della musica di San Canzian d' Isonzo,
organizzata dal Centro giovani comunale con
la collaborazione del circolo Arci locale e altre
associazioni.
Nell' area delle feste dei Brechi una parte
consistente dei 15 stranieri, provenienti in gran
parte dall' Afghanistan e transitati negli scorsi
mesi da Gorizia, in questi ultimi giorni c' è però
già stata. Non per ascoltare musica, ma per
collaborare alla pitturazione di alcune strutture,
dopo che lo spazio verde riservato alle
manifestazioni era stato ripulito dal personale
tecnico del Comune di San Canzian.
I richiedenti asilo sono stati dotati di tute e
scarpe antinfortunistiche, acquistate dall' ente
locale per avviare un coinvolgimento degli
stranieri nella vita del paese, anche attraverso
piccole attività di manutenzione. «Non
configurabili come Lavori socialmente utili ­
tiene a sottolineare il sindaco Silvia Caruso ­,
ma piuttosto come opera di volontariato
assieme a persone di altre associazioni del
territorio». In questo caso i volontari della Pro
Loco, che sono stati coinvolti nell' allestimento
dell' area dei Brechi, dove la Festa della musica è iniziata ieri con l' esibizione dei gruppi dei diversi
Centri di aggregazione giovanile della provincia e di Cervignano, ma anche dell' Auser, che si è
occupata del trasporto da Terranova a San Canzian e ritorno con i propri mezzi.
«Continuiamo a credere come amministrazione ­ afferma il sindaco, rispondendo indirettamente al
gruppo di minoranza Centrosinistra per San Canzian futura ­ che sia corretto procedere per gradi e con
coerenza all' avvicinamento dei richiedenti asilo alla nostra realtà. Non a caso le lezioni di italiano, di
due ore ciascuna, si tengono ogni mattina nell' ex materna di Terranova, anche perché c' è stato nei
mesi un certo ricambio».
Del nucleo originario arrivato a Terranova a inizio del dicembre 2004 sono rimasti dieci richiedenti asilo,
in cinque hanno trovato altre sistemazioni o spostamento in altri Paesi giudicati competenti. Al momento
due stranieri hanno visto accolta la richiesta di protezione e sono in attesa di trasferimento in un centro
Sprar, mentre gli altri o sono ancora in attesa dell' esito della domanda o hanno presentato ricorso
contro il riconoscimento di Ungheria e Bulgaria come Paesi competenti a valutare la richiesta. «Va detto
che nel giro di quattro mesi tutti hanno ottenuto una risposta, positiva o negativa che fosse», spiega il
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Gorizia
sindaco Caruso. Dopo il coinvolgimento nella Festa della musica, «manifestazione per giovani come
sono di fatto tutti i richiedenti asilo», gli stranieri potrebbero essere interessati da attività assieme alle
associazioni sportive, secondo quanto anticipa il sindaco.
La convenzione sottoscritta con la prefettura di Gorizia per l' accoglienza di 15 richiedenti asilo nell' ex
scuola di Terranova scade a fine settembre ed è plausibile sia rinnovata, visto che i flussi immigratori
dalle aree di conflitto si stanno tutt' altro che riducendo e San Canzian è l' unico Comune della Sinistra
Isonzo ad aver messo a disposizione una struttura propria per la sistemazione degli stranieri. Il
Consiglio comunale ha intanto approvato a febbraio all' unanimità la proposta di prorogare l' ospitalità
fino a fine settembre. Gli stranieri sono stati dotati di bici per raggiungere la provinciale 19 e quindi la
fermata dei pullman e una parte è stata coinvolta in incontri in inglese con la popolazione.
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sagrado.
Il Carso come una discarica
Tra i rifiuti abbandonati nella boscaglia anche un acquario.
SAGRADO C' è anche un acquario tra i rifiuti
abbandonati nella boscaglia al bordo della
strada provinciale 8 Gorizia­Savogna­
Sagrado. Chi ha deciso di sbarazzarsene non
si è neppure preoccupato di nasconderlo
bene.
Lo ha tirato fuori dal bagagliaio e lo ha
semplicemente scaricato a pochi passi dalla
piazzola in terra battuta che si incontra prima
di arrivare a Peteano venendo da Poggio
Terza Armata.
Proseguendo lungo il sentiero che porta a un'
altana di caccia, alcuni metri più in là, si
trovano diversi mucchi di immondizia: prima
uno pneumatico semi­nascosto ­ con tanto di
cerchione ­, poi rifiuti vari per dimensione e
genere. La zona non è nuova a essere
trasformata in discarica. Ciclicamente, gli
operai del Comune ripuliscono, mentre i soliti
ignoti scaricano. Compatibilmente con gli
impegni di servizio più urgenti, non mancano i
controlli dei carabinieri di San Martino del
Carso che, dall' analisi dei materiali, in diverse
occasioni sono riusciti anche a risalire ai
responsabili a cui sono state inflitte sanzioni
tra i 250 e i 1500 euro. Anche se i "numeri"
dell' operazione sono piccoli, rappresentano
comunque un segnale dell' impegno delle forze dell' ordine a tutela dell' ambiente. Tra le pieghe dell'
attività di contrasto del fenomeno da parte dell' Arma si nasconde anche un risvolto economico a favore
della comunità locale: le sanzioni vanno infatti a finire nel bilancio della Provincia e servono a sostenere
la filiera della raccolta dei rifiuti o gli interventi di bonifica del territorio. Nel 2009, nella stessa zona,
furono abbandonati pannelli di amianto. Se per l' eternit si possono comprendere i motivi del gesto, per
quanto riguarda i rifiuti comuni non ci sono spiegazioni possibili se non la pigrizia mentale: una volta
caricato in macchina un acquario, portarlo alla piazzola ecologica o abbandonarlo nel verde, richiede il
medesimo sforzo.
(s.b.)
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LE CANZONI DIALETTALI ARRIVANO DAI
FESTIVAL
Alle 19.30, di fronte all' Infopoint Carso 2014+ di Villesse sarà
presentato il Festival delle parlate locali, evento del progetto
"Espressioni del territorio" voluto dalla Provincia di Gorizia per
valorizzare e conoscere meglio la ricchezza della musicalità
popolare, le varietà musicali e di idiomi presenti nella nostro
territorio. Otto saranno gli artisti impegnati sul palco, tutti
provenienti dai più importanti Festival di canzoni dialettali
presenti in Regione: Festival della canzone Gradese,
Cantafestival della Bisiacaria, Festival della Canzone
Triestina, Festival della Canzone Muggesana, e a seguire i
Piccoli Cantori del Gruppo Costumi Bisiachi che eseguiranno,
per la prima volta in pubblico, una serie di canzoni tratte dai
tradizionali motivi popolari del dialetto bisiàc. Inoltre, verrà
offerta una degustazione guidata gratuita a cura dell' azienda
Blason di Gradisca d' Isonzo.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
Ecco la "32 Cippi", di corsa sui sentieri della Grande
Guerra
È tutto pronto a Gradisca d' Isonzo per l'
edizione 2015 della "32 Cippi", il Trail del
Carso pensato per omaggiare il ricordo ed i
luoghi della Grande Guerra. La corsa si
disputerà a partire dalle 18.45 lungo un
tracciato di 14 km che toccherà alcuni dei
luoghi più suggestivi e significativi del Carso
goriziano, tra Gradisca, San Martino del
Carso, il monte San Michele, Poggio Terza
Armata e Sagrado.
Si correrà in parte su asfalto e in parte su
sentiero sterrato, partenza e arrivo sono fissati
a Gradisca d' Isonzo. (m.bis.
)
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
L' evento fotografico.
Clic d' autore su guerra, moda e sport
Fervono i preparativi per la prima edizione di
un grande evento, in programma in vari
palazzi storici di Gorizia il prossimo sabato 4
luglio. Si tratta del raduno della pagina
Facebook "Photo Friuli Venezia­Giulia", che
conta nove mila fans. Comune e Provincia
metteranno a disposizione gratuitamente
Palazzo Attems, i musei provinciali di borgo
Castello e il Castello stesso per un' iniziativa
piuttosto variegata nelle sue tante proposte.
In primo piano c' è un intenso pomeriggio di
session fotografiche (gratuite) che sarà
stimolato dalla presenza di modelle e
rievocatori storici medioevali e della Grande
Guerra. La giornata trasformerà in un set
fotografico anche il torneo di basket Dudi
Krainer in piazza Cesare Battisti, dato che i
partecipanti potranno dedicarsi, in compagnia
di esperti, a riprendere le movenze di una
serie di sportivi, italiani e americani, di alto
livello. Per tutti ci saranno invece esibizioni di
droni, del gruppo Arma antica e dei
Grigioverdi del Carso.
La società di equitazione Remuda porterà poi
alcuni cavalli, che stazioneranno in Castello
vicino al piazzale Seghizzi.
Non mancheranno proiezioni video e forse
qualche rapace, che solitamente accompagna le performance dei rievocatori, oltre a un tenue
sottofondo musicale (a basso volume per ricreare l' atmosfera medioevale ). Tra le curiosità, pare che ci
siano delle difficoltà a trovare abiti storici per le modelle, dato che sono troppo alte. «Una soluzione ­ ci
dice Flavio Chianese ­ potrebbe essere farle sfilare in abito da sera». Gli altri organizzatori sono i tanti
volonterosi goriziani del gruppo Raylight, che la scorsa estate avevano proposto una serata con vari
momenti culturali e, soprattutto, con un' imponente proiezione (un videomapping) sulle pareti di un
palazzo storico in Piazza Vittoria. Ora, con il supporto degli assessori Arianna Bellan e Federico Portelli,
della curatrice museale Emanuela Uccello e di Enzo Galbato, presidente del Fotoclub di Lucinico,
mirano a un intenso e fotografico "bis".
(e.m.
)
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
OGGI IN PROVINCIA.
Incontri pubblici con l' ex ministro Kyenge
L' ex ministro all' Integrazione Cécile Kyenge
oggi sarà a Gorizia per due diversi
appuntamenti. Stamane, dalle 9 alle 13, l'
onorevole sarà ospite all' istituto scolastico Iti
Galilei in via Puccini. Successivamente, nel
pomeriggio, parteciperà a uno dei tanti incontri
pubblici dell' iniziativa "Circoli aperti" del Pd,
per incontrare la cittadinanza e discutere
problemi e opportunità del territorio.
In particolare, per Kyenge sarà allestito un
gazebo in via Garibaldi dalle 10 alle 14, con la
presenza dei parlamentari Giorgio Brandolin e
Laura Fasiolo. "Circoli aperti" ha poi in
programma per oggi altri appuntamenti: a
Medea un banchetto in Corso Friuli di fronte
alla sala civica dalle 9.30 alle 12 con l'
assessore regionale Sara Vito; a Capriva si
terrà "Venti di guerra sulle nostre terre 1914­
18" alle 20.30; a Villesse ci sarà una
bicchierata nella sede del Pd alle 17.30; a
Turriaco un gazebo in piazza Libertà dalle 10
alle 12 con l' assessore Vito; a Pieris ritrovo
dalle 9.30 alle 12.30 con il consigliere Moretti e
il deputato Brandolin; a Staranzano altro
gazebo dalle 8.30 alle 12.30 con il segretario
regionale Antonella Grim e la senatrice Laura
Fasiolo.
E ancora, a Ronchi, dalle 9 alle 12 ci saranno il consigliere regionale Moretti e Brandolin, mentre a
Grado il Pd incontrerà i cittadini al bar Giardino di viale Italia 18 dalle 10 alle 12 e 17 alle 19.
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
A Villesse stasera arriva il Festival delle parlate
locali
Stasera, alle 19.30, di fronte all' Infopoint
Carso 2014+, al Tiare di Villesse, sarà
presentato il Festival delle parlate locali,
evento del progetto "Espressioni del territorio",
promosso dalla Provincia per valorizzare e
conoscere meglio la ricchezza della musicalità
popolare, le varietà musicali e di idiomi
presenti nella nostro territorio.
Saranno otto gli artisti impegnati sul palco, tutti
provenienti dai più importanti Festival di
canzoni dialettali presenti in Regione: Festival
della canzone Gradese, Cantafestival della
Bisiacaria, Festival della Canzone Triestina,
Festival della canzone muggesana, e a
seguire i Piccoli cantori del Gruppo costumi
bisiachi che eseguiranno, per la prima volta in
pubblico, una serie di canzoni tratte dai
tradizionali motivi popolari del dialetto bisiàc.
Inoltre, sarà offerta una degustazione guidata
gratuita a cura dell' azienda Blason di
Gradisca.
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
gradisca.
La Festa dei patroni entra nel vivo con la gara
podistica
GRADISCA Entra nel vivo, Gradisca, la festa
dei Santi Patroni che culminerà lunedì con la
consegna dei premi Pietro e Paolo e la messa
celebrata in duomo da monsignor Tuni.
Una piccola zona festeggiamenti con chioschi
e cucina è stata predisposta nel viale di mezzo
della Spianata, dove le serate saranno allietate
da concerti e intrattenimenti vari, come a
esempio il piccolotour gradiscano per i più
piccoli e la sfilata delle carrozze in programma
domani.
Ecco il programma di stasera: apertura dei
chioschi dalle 17: alle 18.45 la partenza della
gara podistica 32 Cippi da via della Torre; alle
20.30 letture sulla Grande guerra e
premiazioni della gara podistica.
Domani, alle 9, scatterà il tour alla scoperta
delle bellezze gradiscane con giochi e cenni di
storia per tutti i bambini con partenza da via
Ciotti.
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Primorski dnevnik
Gorizia
Posvet o zbiranju odpadkov
V ponedeljek, 29. junija, bo v dvorani pokrajinskega
sveta v Gorici potekal posvet o odpadkih in njihovemu
zbiranju na podlagi novih italijanskih in evropskih
direktiv, ki ga prireja organizacija Sistemi Integrati pod
pokroviteljstvom gorike pokrajine. Spregovorili bodo
Flavio Gabrielcig, Alessandro Calore in Stefano Ruffini.
(av)
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