La Riforma Protestante

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La Riforma Protestante
IL LUTERANESIMO LO POSSIAMO RIASSUMERE INTORNO A 3 PUNTI CENTRALI
1. SOLA SCRITTURA
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La scrittura contiene materialmente tutte le verità rivelate da Dio e non ha bisogno di
essere illuminata e chiarita dalla mediazione della Chiesa. E’ aperta la via al libero
esame cioè libera interpretazione di sé, sulla base delle Sacre Scritture. Ciascun
cristiano è assistito quindi da Dio per poterla comprendere rettamente, senza la
mediazione del Magistero (papa e vescovi). Poiché il punto di riferimento del
protestantesimo è la parola di Dio, che si trova nella Bibbia; tutti gli aspetti della
dottrina, del culto e dell'etica protestante hanno un fondamento nella Scrittura. I
Riformati rifiutano tutti quegli aspetti che non hanno riferimento esplicito nella Parola
di Dio (es. l'esistenza del Purgatorio, il Primato di Pietro e i sacramenti, fatta
eccezione per il Battesimo e l'Eucarestia).
2. GIUSTIZIA IMPUTATA
La natura umana dopo il peccato originale, è irrimediabilmente corrotta, l’uomo ha
perso la sua libertà, ogni sua opera è necessariamente peccato. Dio tuttavia, senza
cancellare i peccati e senza rinnovare interiormente chi crede in lui e a lui si affida, gli
attribuisce i meriti e la santità di Cristo, lo considera come se fosse rinnovato e
giusto. Anche sentendoci peccatori, anche senza compiere opere buone, basta
abbandonarsi al Signore e alla sua misericordia che sola opera in noi.
3. RIFIUTO DELLA CHIESA GERARCHICA.
Il rifiuto della gerarchia non è solo rifiuto del primato papale, ma nasce anche da un
concetto fondamentale che riconosce al singolo fedele la possibilità di un rapporto
diretto con il Signore, che è al di sopra e al di fuori di qualsiasi mediazione, il
rapporto con Dio è diretto, senza bisogno di mediazioni;
La Chiesa quindi, si regge sotto la sola autorità di Cristo, guidata dalla sua Parola e
dallo Spirito, senza mediazioni: essa è un popolo di eguali. Tutte le Chiese riformate
pongono l’accento sul sacerdozio universale dei fedeli, che si esprime mediante carismi
o ministeri (come il diaconato, il pastorato e l'insegnamento);
ALTRI PUNTI DI DIFFERENZA
Rifiuto del culto o devozione a Maria e ai Santi perché soltanto Dio deve
essere onorato. Maria è madre di Gesù ma pur sempre e radicalmente creatura
umana, a lei e ai Santi non viene riconosciuta nessun tipo di mediazione.
Il culto. Al centro del culto protestante sta l’ascolto della Parola e quindi la
predicazione fatta da un pastore o predicatore laico. Centrale è quindi la Parola
e il pulpito occupa una posto centrale. Al centro della messa cristiana sta invece
la celebrazione eucaristica.
La cena del Signore per i protestanti la Messa non ripresenta il sacrificio di
Gesù ma è ricordo. Nell’eucaristia non accettano il principio della
transustanziazione (trans “oltre” substanzia “materia” cioè una materia diventa
un’altra materia cioè il corpo e il sangue di Gesù), ma quello della
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consustanziazione, cioè la presenza del corpo e sangue di Cristo accanto al pane
e solo per il momento della celebrazione, non c’è il culto eucaristico.
I sacramenti sono 2 battesimo ed eucaristia perché ritengono siano gli unici
chiaramente istituiti da Gesù.
Il matrimonio non è sacramento e pertanto le chiese protestanti o evangeliche
lasciano la scelta della forma della celebrazione alla coscienza dei coniugi e
riconoscono la possibilità di nuove nozze per i divorziati.
Il canone delle scritture. Non accettano l’elenco dei libri ufficializzata dal
Concilio di Trento che fa rientrare nell’AT libri riconosciuti come ispirati in un
secondo tempo cioè Deuterocanonici (Giuditta, Tobia, I e II Maccabei,
Sapienza, Siracide Baruc e Lamentazioni
CULTO
Il culto evangelico è stato caratterizzato sin dalle origini da due elementi: grande semplicità
e uso della lingua parlata dal popolo dei fedeli. Si ricorda però che la liturgia, cioè lo
svolgimento del culto segue quella della chiesa cristiana antica con una sola differenza: alla
presidenza può essere chiamato qualsiasi credente, uomo o donna, ministro o laico.
La celebrazione eucaristica non ha bisogno del sacerdote non essendo un sacrificio ma la
commemorazione del sacrificio di Cristo e l'invocazione del suo Spirito. Gli elementi del
culto sono dunque quelli tradizionali:
lettura e commento della Scrittura;
preghiere,
riconoscimento dei peccati;
celebrazione dei sacramenti ( Battesimo e Cena del Signore);
canto;
Quest'ultimo elemento è sempre stato di particolare interesse ed importanza nella vita
religiosa degli evangelici, infatti le raccolte di inni sono numerosissime e il loro numero è
sterminato.
I templi protestanti sono costruzioni molto semplici ed essenziali, prive di immagini al loro
interno, per consentire un rapporto più diretto ed immediato con l’assoluto. L’elemento
principale di un tempio protestante è di solito il leggio con il libro della Bibbia aperto, segno
della centralità della Scrittura nel culto riformato.
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