Educazione alimentare nelle scuole

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Educazione alimentare nelle scuole
Educazione alimentare
nelle scuole
La E.P. S.p.A. quale azienda
di ristorazione ha come obiettivo, oltre quello di fornire
un servizio adeguato sotto il
profilo nutrizionale, igienicosanitario e di qualità degli
alimenti, anche quello che la
refezione sia un momento
formativo e di socializzazione,
proponendosi di migliorare
la qualità della vita dei piccoli
utenti collaborando ad una
riduzione del rischio di malattia, attraverso programmi
di prevenzione primaria tra
cui rientrano le campagne di
educazione alimentare. Infatti
tale documento rappresenta
un momento di riflessione e
di condivisione.
Essendo ampiamente rico-
nosciuto che per un buono
stato di salute (tra cui rientra
anche la prevenzione dell’obesità infantile) è fondamentale un’alimentazione sana ed
equilibrata, la refezione scolastica, per l’impatto numerico
e per la valenza educativa che
riveste, costituisce una delle
opportunità più importanti
per favorire l’instaurarsi di
corrette abitudini alimentari
e una buona occasione per
sviluppare una continuità con
l’ambiente familiare attraverso una costante collaborazione tra personale scolastico e
genitori con il fine comune di
creare un ambiente sicuro e
sereno per il benessere dei
bambini.
L’obiettivo fondamentale della
ristorazione scolastica è, quindi, duplice: nutrizionale ed
educativo. I bambini si avvicinano al cibo in modo naturale, non si aspettano il rispetto
dei livelli di nutrienti o corretti apporti calorici, bensì il
piacere e la gratificazione. Il
vecchio detto «anche l’occhio
vuole la sua parte» è particolarmente calzante, se riferito
all’atteggiamento dei bambini
di fronte ai menù proposti,
che, oltre a essere equilibrati
dal punto di vista calorico e
nutrizionale, devono prestare
la giusta attenzione al gusto
personale, alla varietà, all’associazione di sapori diversi,
agli accostamenti di colore,
alla consistenza, alla modalità
di presentazione dei singoli
piatti.
Sin dalla scuola dell’infanzia e,
a seguire, in quella primaria
si attuano i primi interventi
di educazione alimentare
e di promozione del gusto.
Il momento di
socializzazione,
offerto dal mangiare insieme ai
compagni e agli
insegnanti, porta ad acquisire
nuove e corrette
abitudini alimentari che, passando attraverso
l’imitazione di modelli vissuti
come corretti, permangono
nel comportamento del bambino nel corso degli anni.
Il pranzo, in sintesi, dev’essere
la sapiente combinazione tra
dietetica e gastronomia per
soddisfare il mandato educativo di stimolare il gusto,
proponendo anche alimenti
generalmente poco ricercati
dai ragazzi, quali verdura, pesce e legumi, attraverso una
costante ricerca di proposte
varie e alternative.
Ma la mensa scolastica non è
solo lo strumento per l’educazione al gusto e alla scelta
consapevole. Le varie alternative alimentari impongono di
considerare anche i processi
produttivi che
stanno a monte.
La valorizzazione
dei prodotti locali
consente non
solo l’individuazione di prodotti
genuini, ma anche
di limitare l’inquinamento e incide sul risparmio di energia. Per questo va
privilegiata, per quanto pos-
sibile, la cosiddetta «filiera
corta».
Un tempo c’erano le mamme
che raccomandavano ai figli
di finire la verdura e di non
dimenticare la frutta. Oggi i
bambini mangiano sempre
più spesso fuori casa, e quando tornano stanno davanti
alla televisione, invece di
giocare in cortile.
Il risultato è uno stile di vita
scorretto che, insieme a
un’alimentazione sempre più
eccessiva, dilaga in tutto il
mondo e apre le porte a tante malattie (prima tra tutte il
diabete).
Come rimediare?
Senz’altro l’educazione scolastica è il primo strumento
d’intervento, e anche il più
importante. Ce lo ricorda la
FAO elencando i tre pilastri
fondamentali del benessere
– nutrizione, salute ed educazione – che sono ricompresi
nell’attività di educazione alimentare erogata dalle scuole.
E il momento migliore è naturalmente quello della mensa:
“Servendo milioni di pasti al
giorno, le mense detengono
un potenziale enorme nell’orientare il mercato verso
comportamenti e prodotti
virtuosi”.
Quindi occorrerebbe fare in
modo che le mense rappresentassero per i bambini e
per le loro famiglie un modello eccellente di riferimento.
“A prima vista, l’idea di servire nelle scuole cibo fresco,
sano e prodotto localmente
sembra piuttosto semplice da
realizzare.
Qualcosa per fortuna sta
cambiando. In Europa esistono diversi sostegni pubblici
per lottare contro l’obesità
infantile. Per esempio sono
stati lanciati due programmi
europei: School Fruit Scheme,
per stimolare il consumo di
frutta e verdura tra i giovani,
e School Milk Scheme, per
promuovere latte e latticini
quali fonti d’importanti componenti nutritive. Molte scuole italiane aderiscono al programma Frutta nelle Scuole.
Consigli utili per
una sana alimentazione
Stabilire alleanze positive con le famiglie e con la propria
comunità, per favorire senso di appartenenza alla vita della
Scuola, condividendo le strategie educative alimentari.
Educare al corretto utilizzo degli alimenti, alla giusta porzionatura, nella giornata e in rapporto alle proprie necessità energetiche, significa anche conoscere i problemi causati da eccessi o carenze alimentari per poter prevenire le varie patologie
ad essi correlate.
Per imparare a mangiare in modo sano e corretto… fin da
piccoli!
IL PIENO DI ENERGIA CON LA PRIMA
COLAZIONE!
Per iniziare bene la giornata la prima colazione è fondamentale. Per questo dovrebbe sempre prevedere la presenza di:
• Un alimento ricco di proteine (latte, yogurt, uovo, formaggio
magro, ricotta, prosciutto magro, ecc.)
• Un alimento a base di carboidrati (pane, cereali in fiocchi,
fette biscottate, biscotti secchi o frollini, crostata, miele, marmellata, ecc.)
• Una bevanda come té, acqua o succo di frutta per integrare il
necessario apporto di liquidi
• Un frutto fresco
IL SANO SPUNTINO DI METÀ MATTINA
Gli spuntini aiutano a fornire l’energia e i nutrienti necessari.
E’ importante diversificare le scelte per mantenere una dieta
bilanciata e non esagerare per non compromettere l’appetito
all’ora di pranzo. Lo spuntino “intelligente” è rappresentato da
qualcosa di nutriente come:
• Un alimento a base di carboidrati
• Una bevanda come succo di frutta
• Un frutto fresco
LA MERENDA POMERIDIANA
L’intervallo tra pranzo e cena è piuttosto lungo, quindi è utile
che i bambini consumino la merenda. Andrebbe regolata sulla
base dell’attività fisica svolta dal bambino, ma allo stesso tempo non deve impegnare troppo la digestione.
Le quantità e la tipologia (più o meno complessa) della merenda sono variabili a seconda dell’età e
delle caratteristiche individuali del bambino.
Es:
• Frutto
• Pane con marmellata
• Yogurt
CONSUMARE IL PESCE ALMENO DUE VOLTE
ALLA SETTIMANA
La carne dei pesci va considerata, per quanto riguarda il contenuto in proteine, allo stesso livello delle altre carni ma con
il vantaggio di una più facile masticazione e di una migliore
digeribilità. Contiene: proteine nobili, lipidi ed è particolarmente ricco di iodio, fosforo, vitamine A e D e grassi polinsaturi, in
particolare omega 3. Quest’ultimi sono particolarmente utili
nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e una loro carenza nei bambini in età scolare, può compromettere la concentrazione, l’apprendimento e di conseguenza il rendimento
scolastico.
COSA MANGIARE A CENA?
La cena rappresenta un momento di riequilibrio della giornata
alimentare del bambino, pertanto deve essere composto da
alimenti diversi da quelli consumati a pranzo. È consigliato un
pasto leggero e ben digeribile poiché viene consumato prima
di un periodo di inattività fisica e scarsa richiesta energetica: il
sonno.
La conoscenza da parte dei genitori della composizione del
menù scolastico, permetterà loro di scegliere la cena più opportuna, al fine di soddisfare l’apporto di tutti i nutrienti.
OGNI GIORNO CEREALI VARIANDONE LA
QUALITÀ
Per cereale si intende ogni tipo di chicco di spiga o i prodotti
suoi derivati: mais, frumento, riso, orzo, farro, segale, avena,
quinoa, miglio, grano saraceno, cous-cous, pane e pasta. I cereali, soprattutto quelli integrali, sono un’importante fonte di
carboidrati complessi, proteine, fibre, vitamine del gruppo B e
vitamina E, nonché minerali (ferro, zinco, magnesio e selenio).
Privilegiare i cereali integrali, il cui consumo regolare comporta notevoli vantaggi per la salute, riducendo il rischio di malattie croniche grazie all’apporto di sostanze protettive.
FRUTTA E VERDURA: ALMENO 5 PORZIONI
AL GIORNO!
Frutta e verdura sono alimenti preziosi per la salute del bambino perché sono ricchi di minerali, oligoelementi, vitamine e
fibra, utili anche a promuovere una buona masticazione.
È consigliato consumare 5 porzioni di frutta e verdure ogni
giorno
PERCHÉ LA FRUTTA A FINE PASTO?
La frutta è un’ottima fonte di acqua, vitamine, sali minerali,
acidi organici e fibra: pertanto, dopo un pasto che comprende
già tutti i nutrienti, consumare un dolce che apporta zuccheri e grassi vuol dire squilibrare in senso quali-quantitativo il
pasto.
Se il bambino, sin da piccolo, impara ad apprezzare il dolce
naturale della frutta acquisirà buone abitudini alimentari, che
lo renderanno capace di limitare il consumo di zuccheri anche
quando gli verranno proposti sotto le più diverse forme.
È necessario fare attività fisica.
Un’ alimentazione corretta ed equilibrata costituisce un elemento essenziale della vita quotidiana, per favorire però il
pieno sviluppo dell’organismo e per promuovere e mantenere
uno stato di salute ottimale è necessario abbinarla ad una
costante attività fisica.
Si deve cercare di fare un po’ di moto ogni giorno, scegliendo
un’attività piacevole per poterla svolgere con costanza. Eccesso di calorie e carenza di movimento possono determinare un
aumento di peso. Un’attività fisica moderata aiuta a bruciare
le calorie in eccesso.
SAPERE LEGGERE COSA SI COMPRA!
L’etichetta è la carta d’identità di un prodotto confezionato. E’
importante saper leggere le informazioni in essa contenute
che ci servono per scegliere bene.