Invalida dopo l`incidente, risarcita con 1,3 milioni Condannata la
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Invalida dopo l`incidente, risarcita con 1,3 milioni Condannata la
Estratto da pag. Sabato 13/02/2016 6 Direttore Responsabile Diffusione Testata Enrico Franco 10.604 BOLZANO II 6 maggio 2009 una donna dell'Alta Valle Isarco fu investita da un'auto che le provocò un'invalidità del 95 per cento, costringendola a complesse e costose cure in clinica. Due anni dopo la morte del suo investitore, che aveva fatto pensare ai parenti della donna che giustizia non sarebbe mai arrivata, la giudice civile Elena Covi ha invece decretato la donna destinataria di un risarcimento da 1,3 milioni di euro per le lesioni permanenti riportate a seguito dell'incidente. La donna si trovava in bicicletta a Vipiteno quando, nell'atto di attraversare la strada spingendo il mezzo e procedendo a piedi, è stata investita da un'auto condotta da un anziano che non si era minimamente accorto della sua presenza. La malcapitata ha battuto violentemente la testa sul parabrezza dell'automobile ed è stata scaraventata sul prato all'Organismo di Mediazione Forense di Bolzano, alla quale però l'assicurazione non ha nemmeno preso parte. Gli avvocati hanno dunque fatto causa civile alla compagnia. II processo ha permesso di chiarire la dinamica del sinistro, nonché confermare la gravita dei danni subiti dal pedone investito. Il giudice ha quindi condannato l'assicurazione a un risarcimento di 1.324.315,00, oltre interessi legali. L'assicurazione ha fatto appello e la prima udienza in Corte d'Appello è fissata per il prossimo 6 aprile. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giustizia II tribunale di Bolzano dove si e svolto il processo a carico del conducente dell'auto investitrice Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Invalida dopo l'incidente, risarcita con 1,3 milioni Condannata la compagnia assicurativa La donna deve affrontare terapie costose adiacente la strada, mentre la bicicletta è stata sbalzata a circa 20 metri di distanza. Sopraggiunta l'ambulanza, quando era già trascorsa una ventina di minuti dall'incidente, sia il medico che i testimoni oculari del sinistro si sono allontanati. La donna, già in coma, è stata immediatamente ricoverata grazie all'intervento dell'elisoccorso e dell'ambulanza. Il conducente dell'auto ha sempre dichiarato che la donna era sbucata all'improvviso a bordo della bici. Sulla scorta di tali elementi è stato aperto d'ufficio un fascicolo in Procura a Bolzano, in cui la condotta di guida dell'investitore è apparsa regolare. A tale valutazione ha fatto eco quella dell'avvocato del conducente, che ha addirittura richiesto il risarcimento dei danni subiti dal veicolo del suo cliente. I figli della donna hanno rintracciato però i testimoni dell'incidente, consentendo così grazie ai loro avvocati Paolo Corti e Christian Dorigatti la riapertura del caso. Il processo si è però interrotto prima dell'ultima udienza a causa del decesso dell'imputato. I legali hanno allora attivato la procedura di mediazione Rc Auto Pag. 1