Ringo Starr - Laboratorio 1 On Line

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Ringo Starr - Laboratorio 1 On Line
Ringo Starr
Ringo Starr, pseudonimo di Richard Parkin Starkey, nasce a Liverpool il 7 luglio 1940, è un
batterista, cantautore, compositore, attore, pittore e doppiatore britannico. Dal 1962 al 1970 è stato
il batterista e talvolta cantante principale o corista del complesso musicale dei Beatles, per i quali ha
anche composto due canzoni (Don't Pass Me By e Octopus's Garden). Dopo lo scioglimento del
gruppo ha intrapreso una carriera individuale sia come musicista sia come attore cinematografico. È
anche un appassionato di pittura: dipinge e sovvenziona molti premi nazionali inglesi di pittura.
Biografia
Infanzia e adolescenza
La casa di nascita di Ringo
Richard Starkey nacque nell'ambiente degradato di Dingle, zona operaia di Liverpool. Aveva tre
anni quando i suoi genitori si separarono, e così la madre Elsie si spostò insieme al figlioletto
dall'abitazione dove Richard era nato a una casa più piccola e modesta con due sole stanze da letto.
La malattia è stata una fase negativa della sua infanzia ma, allo stesso tempo anche un punto
d‟inizio per un primo approccio alla musica. Infatti è proprio nei mesi di ricovero, che il patrigno,
regalandogli una batteria, contribuì a stimolare l'interesse del futuro Beatle per la musica.
Gli inizi e la carriera con i Beatles (1957-1970)
I suoi esordi da batterista iniziano negli anni sessanta quando entra a far parte di alcuni gruppi quali:
l‟Eddie Clayton Skiffle Group, Darktown Skiffle Group e Rory Storm and the Hurricanes. Fu
proprio Rory Storm che lo convinse ad adottare il soprannome di Ringo Starr*. La svolta artistica
per Ringo Starr avvenne nell‟agosto del 1962 quando, il produttore dei Beatles, aveva obiettato
sulle qualità del batterista Pete Best. Così il sostituto venne individuato in Ringo Starr che, in quel
periodo, era impegnato con Rory Storm e fu contattato dai membri del gruppo John Lennon e Paul
McCartney che lo convinsero a entrare nei Beatles. Come fu presto chiaro, lo stile e la personalità di
Ringo si adattarono in breve tempo al nuovo gruppo e lo resero più coeso. Tuttavia l‟esordio in
studio fu deludente: ascoltando la registrazione del 4 settembre 1962, il produttore considerò la
prova di Ringo Starr poco soddisfacente e perciò per la sessione in studio della settimana successiva
provvide a sostituirlo con il sessionman Andy White, che suonò la batteria in Love Me Do e in P.S.
I Love You. Ringo si adattò a suonare il tamburello come rinforzo al rullante in Love Me Do,
mentre in P.S. I Love You era alle maracas. Nonostante l‟iniziale passo falso, Starr si amalgamò
sempre più con gli altri tre membri del gruppo, e assieme a loro attraversò tutti gli anni sessanta,
coprotagonista dello straordinario percorso musicale e artistico della formazione. Si legò
sentimentalmente a Maureen Cox, una sua perseverante ammiratrice della prima ora, che sposò l‟11
febbraio 1965 e da cui ebbe tre figli. Soprannominato per il suo carattere introverso il «Beatle
Triste», nella carriera con i Beatles compose soltanto due canzoni, ma a lui fu riservato in quasi tutti
gli album del quartetto di Liverpool lo spazio per un‟esibizione come vocalist nonostante le sue
modeste qualità vocali. Doveva essere un brano melodicamente piuttosto elementare in quanto,
secondo l‟opinione di Paul, «Lui non aveva una gamma vocale molta ampia, ma era bravo nel brio e
spirito, se il motivo era semplice e orecchiabile». Si distinse inaspettatamente anche per le doti di
attore che gli consentirono, soprattutto nei decenni successivi, di affiancare più volte la propria
attività di batterista a quella di attore – seppure in parti secondarie – in svariati film.
L'esordio da solista (1970)
Sul fronte discografico, Ringo ha esordito come solista poco prima della separazione dei Beatles
con l'album Sentimental Journey (1970), una collezione di rifacimenti di vecchi brani portati al
successo tra gli anni trenta e gli anni cinquanta da vari artisti. L'album fu accolto tiepidamente dai
"fans" e fu sonoramente stroncato dai critici. A breve distanza seguì Beaucoups of Blues (1970), un
album notevolmente migliore del primo in tipico stile country and western. Nello stesso periodo
Starr, apparve in molti dischi di suoi colleghi. La scalata al successo e alle classifiche di vendita
iniziò però solo con i singoli It Don't Come Easy (1971) e con Back Off Boogaloo (1972), entrambe
sue composizioni. L'attività cinematografica lo ha visto apparire nel film western Blindman (1971)
ed impersonare Frank Zappa in 200 Motels (1971). Ha poi interpretato That'll Be the Day con
David Essex (1973); ha diretto anche il lungometraggio Born to Boogie (1973), film biografico
sulla vita di Marc Bolan.
Successi individuali (1973 - 1974)
Alla fine del 1973 Starr arriva in testa alla classifica americana con l'album Ringo, forte di due
primi posti a quarantacinque giri con Photograph e You're Sixteen e di un buon piazzamento nei
Top 10 con Oh My My. L'album rappresenta il suo successo più importante sotto il profilo sia
artistico sia commerciale. È stato registrato con la partecipazione, tra gli altri, di John Lennon, Paul
McCartney e George Harrison. Il prodotto finale piace ai fans ed è lodato dai critici che ne
apprezzano la freschezza creativa, le sonorità pop e le canzoncine kitsch. Il momento favorevole
continua con l'album Goodnight Vienna (1974), che frutta a Starr due altri successi importanti:
l'interpretazione di Only You (il "sempreverde" dei Platters) e No No Song. Sul fronte
cinematografico, invece, Starr ha proseguito la sua attività interpretando Son of Dracula (1974) con
Harry Nilsson e apparendo in un cameo in Lisztomania . Nel 1975 inaugura una propria etichetta
discografica Ring-O-Records, per poi passare però alla statunitense Atlantic Records. Nel 1976 è tra
gli ospiti del The Last Waltz (L'ultimo valzer), concerto d'addio del gruppo storico di Bob Dylan,
The Band. Dall'evento fu poi ricavato due anni dopo un film con il medesimo titolo, frutto della
registrazione integrale del concerto.
Gli anni Ottanta
Gli anni ottanta per Ringo Starr non sono un momento di grande creatività artistica, ma piuttosto un
periodo in cui il batterista ha infinita rendita derivante dai profitti dei Beatles, nonostante le
cronache riportino di suoi problemi finanziari. Nel 1980 ha recitato come protagonista nel film
Caveman al fianco di Barbara Bach. I due si sono sposati nell'aprile del 1981. Sul fronte
discografico, dopo alcuni album mediocri della seconda metà degli anni settanta, Starr pubblica
Stop and Smell the Roses (1981), realizzato con diversi produttori e inciso in vari studi di
registrazione. È il suo album migliore da anni e gli procura l'ultimo ingresso in classifica con la
canzone Wrack My Brain, scritta e prodotta da George Harrison. Dal punto di vista musicale, il
decennio degli Ottanta l‟ha visto partecipare in più occasioni a dischi altrui e pubblicare un solo
album passato pressoché inosservato, Old Wave (1983), fra l'altro neppure distribuito sul mercato
inglese e americano. Si annovera anche qualche comparsa in progetti cinematografici e televisivi.
Gravi problemi di alcolismo hanno segnato tutto il periodo motivando, in un certo qual senso, la
scarsa attività artistica.
Gli anni Novanta
Il successivo decennio si è invece mostrato più avvincente, se non altro per la ritrovata voglia di
esibirsi dal vivo, come hanno dimostrato All-Starr Band (1990) e Live from Montreux (1993). Il
ritorno in studio si è avuto con Time Takes Time (1992). Le luci della ribalta si sono poi riaccese su
di lui in occasione del lancio del progetto Anthology dei Beatles tra il 1995 e il 1996 che,
nonostante le critiche controverse, ha consolidato ulteriormente il mito del più famoso gruppo
musicale del Novecento. Anche Vertical Man (1998) si è segnalato per il buon repertorio di brani.
Nell'album, Ringo Starr ha fatto i conti col passato incidendo una nuova versione di Love Me Do,
unico brano dei Beatles in cui - nell'incisione originale - non compariva ufficialmente alla batteria.
I Wanna Be Santa Claus, pubblicato nel 1999, è invece una raccolta di standard natalizi, in cui Starr
ha riproposto la vecchia incisione dei Beatles Christmas Time Is Here Again ed altri classici. Due le
canzoni nuove da lui composte, la title-track e Dear Santa.
Dopo il 2000
Tra la fine del 2000 e l'inizio del 2001, l'antologia 1 dei Beatles, che raccoglie tutti i singoli
"numero uno" ha raggiunto i primi posti delle classifiche di tutto il mondo, regalando anche a Ringo
Starr un rinnovato momento di popolarità. Il batterista ha continuato, nel frattempo, a esibirsi
regolarmente dal vivo con la sua All-Starr Band, il cui organico si è rinnovato annualmente. I
momenti migliori dei concerti sono stati poi raccolti nel cofanetto The Anthology... So Far (2001),
uscito per celebrare il decimo anniversario della formazione. Nel novembre del 2002 partecipa da
protagonista al "Concert for George" ad un anno esatto dalla scomparsa di Harrison. Nella
primavera del 2003 Starr ha quindi pubblicato l'album Ringo Rama, il singolo di successo e "Never
Without You", dedicata a George Harrison. Più recentemente è uscito Choose Love (2005). Del
2010 è Y Not, nuovo album inedito, pubblicato il 12 gennaio dall'etichetta discografica Universal. Il
disco contiene una traccia in cui Starr collabora con Paul McCartney, la canzone Walk with You.
Il ritorno all‟EMI
Nel giugno del 2007, tramite il suo sito ufficiale, Ringo ha annunciato il suo ritorno all‟EMI, sua
casa discografica dal 1962 al 1975. Primo segno tangibile di questa rinnovata intesa è stato la
pubblicazione (il 28 agosto 2007) della raccolta Photograph. Nel gennaio 2008 ha pubblicato,
sempre con l‟EMI, l'album Liverpool 8.
Il ruolo nei Beatles
Spesso considerato ultimo nella gerarchia e nella popolarità all'interno dei Beatles, Ringo Starr
brillò spesso di luce riflessa, assumendo negli anni un ruolo di comprimario, in contrasto con le
personalità dei più illustri colleghi. Mitigò tuttavia spesso le tensioni e lo spirito competitivo che
percorrevano il gruppo e ne avvelenavano il clima.
Stile batteristico
Il suo stile batteristico, oggetto di critiche contrastanti, era molto preciso e confacente alle canzoni
dei Beatles. Egli aveva un definito senso del ritmo, anche se gli fu sempre rimproverata una scarsa
tecnica. Per anni si limitò all'accompagnamento strumentale dei Beatles e solo occasionalmente gli
furono affidate parti vocali e non fu molto prolifico come compositore.
Cinema
In contrapposizione alla personalità di musicista, Starr vanta invece una discreta carriera
cinematografica, iniziata durante la carriera con i Beatles e protrattasi durante tutti gli anni settanta.
A parte quelli girati durante la parentesi beatlesiana, il primo film cui prese parte fu Candy e il suo
pazzo mondo (1968), nel quale ebbe una parte al fianco di Charles Aznavour, Marlon Brando ed
Eva Aulin. Poi recitò in The Magic Christian (1969), con Peter Sellers e Raquel Welch.
Strumentazione
Ringo nella sua carriera da Beatle usò Ludwig Super Classic in Rifinitura Black Oyster Pearl
chiamata da lui la "Perla Nera"; come rullante, usò principalmente un "Jazz Festival" (Ludwig):
raramente si vedeva utilizzare rullanti in alluminio. Oggi Ringo non utilizza più la sua storica Maple
Classic, affidandosi però sempre al marchio Ludwig che sponsorizza in tutti i suoi Live.
Curiosità
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Anche il figlio Zak è un batterista. Suona con i Who e, in passato, con gli Oasis, sebbene
fosse un membro semi-ufficiale di quest'ultimo gruppo. È la voce narrante della versione
inglese del programma per bambini Il trenino Thomas. Ha doppiato i fratelli anatra nella
versione inglese di Leone il cane fifone. È citato dalla protagonista del film (500) giorni
insieme (Zooey Deschanel) come suo musicista preferito, causando nel suo compagno una
reazione stupita. È citato nel film Sister Act dalla protagonista (Whoopi Goldberg) quando,
ancora bambina, vuole prendere in giro l'insegnante, una suora, che le ha appena chiesto i
nomi degli evangelisti. È più volte citato nella serie animata de I Simpson nella quale si
scopre essere la passione di Marge Simpson che lo immortala, inoltre, in numerosi dei suoi
dipinti.
La casa ideale di Ringo Starr
In un‟intervista del 1968, in cui Ringo Starr descrive alcuni dei suoi hobby preferiti, afferma che in
una sua casa non potrebbero mai mancare una sala da ballo o un soggiorno molto spazioso e
appariscente. Non rinuncerebbe mai ad un grande giardino, come nel caso della dimora a
Rydinghurst in cui teneva ben nove gatti.
Dice di essere un tipo cui piace occupare il proprio tempo e per questo si dedicava spesso a molti
hobby. Tra cui il biliardo o il ping pong che esercita in una sala dedicata.
Beatles
La band che ha rivoluzionato la musica e il comportamento dei giovani
Formato da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, il gruppo musicale
inglese dei Beatles riscosse negli anni Sessanta un clamoroso successo in tutto il mondo,
trasformandosi in uno dei più importanti fenomeni della cultura popolare del Novecento.Difficile
immaginare la musica moderna senza i Beatles. Non si può pensare al rock senza di loro ma anche
al pop, alla canzone d'autore e a quella leggera, tutti generi e stili profondamente influenzati
dall'arte, dalla musica, dall'atteggiamento di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e
Ringo Starr: i fab four ("favolosi quattro"), i 'baronetti', i 'ragazzi di Liverpool', come sono stati
soprannominati nel corso della loro fortunatissima e leggendaria carriera. Hanno inventato la
musica beat, sono stati, assieme a Bob Dylan, i padri del rock, hanno scritto alcune delle più belle e
famose canzoni del Novecento, hanno contribuito a rendere 'visibili' i giovani, hanno stabilito nuove
regole d'abbigliamento, hanno fatto crescere i capelli a un'intera generazione, e molto, ma molto
altro ancora. Il tutto in meno di dieci anni, tra il 1962 e il 1970, dando alle stampe una dozzina di
album, in milioni di copie, tutti passati alla storia.L'avventura dei Beatles ebbe inizio al Liverpool
institute, dove erano iscritti sia John Lennon sia Paul McCartney e dove arrivò anche il giovane
George Harrison. Quest‟ultimo entrò a far parte della formazione dei Quarrymen, dove militavano
Lennon e McCartney, formazione che, nel 1961, cambiò il proprio nome in Beatles. I quattro di
Liverpool si recarono poi in Germania, dove definirono nei club di Amburgo il loro stile musicale.
Tornati nella loro città, il batterista Pete Best fu sostituito da Richard Starkey, in arte Ringo Starr;
con questa formazione, il gruppo partì da un piccolo locale, il Cavern club, per muovere alla
conquista del mondo. Fu il loro manager Brian Epstein a spingere la band verso la formula
vincente: un riff ("ritornello"), una linea melodica semplice e piacevole, una strumentazione
essenziale, con basso, batteria e due chitarre (una ritmica e una solista) e soprattutto nessun cantante
e nessun leader perché tutti e quattro i componenti del gruppo sapevano cantare. Era il 'gruppo' a
fare la differenza, la band in quanto tale, una band fatta di giovani che comunicavano, oltre alla loro
musica, il loro desiderio di una vita basata su regole completamente nuove rispetto al passato. Nel
1968 sotto la spinta di George Harrison, i quattro partirono per un viaggio di ricerca spirituale e
intellettuale in India e si fermarono dal guru (maestro spirituale)così l'esotismo influenza la musica
del gruppo. Sempre nello stesso anno la band inizia il suo percorso verso la dissoluzione, che
arriverà definitivamente due anni dopo, nel 1970. Le singole individualità prendevano il
sopravvento rispetto all'identità del gruppo. Lo stesso Ringo Starr, che era stato fino a quel
momento un elemento di coesione all'interno della band, non sopportava più il suo ruolo all'interno
della formazione. Ringo Starr aspetterà il 1970 per pubblicare Sentimental journey e Beaucoup of
blues.Il contributo della formazione inglese alla storia della musica popolare è incommensurabile:
lo stile compositivo dei Beatles ha contribuito al grande rinnovamento della canzone e anche nella
storia del costume essi hanno sofferto d‟influenza decisiva. Non sono stati, insomma, solo un
gruppo musicale, ma un modello di comportamento e un punto di riferimento per le giovani
generazioni (la generazione beat) degli anni Sessanta. I Beatles hanno rappresentato un vero e
proprio fenomeno culturale: le opinioni, i comportamenti, il look, le crisi mistiche e psicologiche
della band hanno inciso sulla cultura popolare quanto le canzoni stesse. E le canzoni, da quelle
leggerissime degli esordi beat a quelle più complesse dell'ultima fase della band, sono tutte entrate
di diritto nella storia della musica.
Musica beat
La musica beat (dal verbo inglese to beat, battere) è un genere musicale di musica pop che si è
sviluppato nel Regno Unito all'inizio degli anni sessanta nei molti locali attivi nei docks portuali di
Liverpool, insieme a elementi del rock and roll e del blues.Presto diffuso fra i giovani dell'epoca, il
beat contagiò molti gruppi musicali. Fra i molti complessi che contribuirono a creare la musica beat,
quello che ha avuto maggiore fama è stato quello dei Beatles, specialmente nei loro primi dischi,
come per esempio l'album Please Please Me (1963).Già tra il 1966 e il 1967 la musica beat iniziò
però a venire superata. Così i Beatles si dirigono, verso diverse forme di musica rock e pop, come
per esempio il rock psichedelico e il rock progressivo
Musica pop
La musica pop generalmente è caratterizzata da tre elementi principali: una melodia (il canto),
un‟armonia (gli accordi) e un tempo (grado di velocità e andamento ritmico). Queste tre
componenti possono essere sviluppate, intrecciate e arricchite in vari modi. L'impianto più
frequente di una canzone è dato da introduzione, strofa, ritornello (o refrain) ripetizione della
strofa, eventuale breve inciso strumentale, di nuovo un ritornello (a volte con variazione) e finale (o
cadenza). Spesso nella musica leggera si adotta questo schema:
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Introduzione: 2 o più misure
Strofa: 8-12 misure
Ritornello: 8-12 misure
Ritornello implicito: 4 misure
Solo: 8 misure
Conclusione: 1-2 misure
Il testo è in genere per rime. A ciascuna riga di testo sono fatte corrispondere 4 misure.
Un esempio di musica tipicamente pop è “Yesterday” si identifica formalmente con la normale
successione 2 strofe, ritornello, strofa, ritornello, strofa. Priva di un'introduzione vera e propria,
parte subito con la strofa, fatta eccezione per due battute strumentali sull'accordo iniziale.
La batteria
La batteria è uno strumento musicale composto da tamburi piatti e altri strumenti a percussione
disposti in modo tale che possano essere suonati da un solo musicista.
I tamburi che compongono una batteria completa sono:
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La grancassa
Il rullante
Uno o più tom tom
Uno o più timpani
I fusti che sono usati per realizzare il tamburo sono cilindri cavi, in legno. La componente
principale della batteria, il rullante, può essere costruito anche in metallo. Più rare le batterie
costruite in plexiglas.
Lo strumento è suonato principalmente con le bacchette, realizzate solitamente in legno di noce. La
punta può essere ovoidale,sferica, cilindrica o conica. La lunghezza è standard, circa 40 cm.
La pelle è la membrana del tamburo che è fatta vibrare percuotendola, producendo il suono. Il
materiale più usato per la costruzione delle pelli è un materiale sintetico. In alcuni casi il materiale è
un singolo strato di pelle naturale, teso da un anello di metallo per consentirne il montaggio sul
fusto del tamburo e permetterne l‟accordatura.
Pop music/Pop art
Pop è l‟abbreviazione del termine inglese popular con cui sono state qualificate produzioni e
manifestazioni artistiche di vario tipo che hanno avuto diffusione di massa nella seconda metà del
„900 .
Riferito alla musica, è uno stile di sicura presa sul pubblico e di facile consumo dando grande
importanza al ritmo e imponendosi come espressione del mondo giovanile.
Una più generica cultura pop che interessò negli anni 60 anche la pittura fu l‟epoca della
produzione di Andy Warhol e Roy Lichtestein.
Negli anni 50 il rock diventava svago e divertimento ma anche un segno distintivo della
generazione. L‟industria discografica vi costruì attorno ad una cultura diciamo multimediale che
utilizzava il cinema, i fumetti, la tv, la radio, i dischi, l‟abbigliamento e i giornali.
Il contributo della formazione inglese alla storia della musica popolare è incommensurabile, lo stile
compositivo dei Beatles ha contribuito non solo al grande rinnovamento della canzone ma anche
della storia del costume; non sono stati insomma solo un gruppo musicale ma un modello di
comportamento e un punto di riferimento per le giovani generazioni (la generazione beat) degli anni
60.
Il legame tra i Beatles e l‟arte è storicamente indiscutibile. John Lennon aveva uno stile ironico nei
suoi disegni, anche Poul McCartney ha da sempre dipinto opere molto quotate ed era un grande
collezionista d‟ arte , dagli anni 90 invece Ringo Starr si è avvicinato alla pop art creando opere
tramite la computer art durante un tour con gli All star band.
Egli stesso dichiara: “Amo i moderni mezzi di comunicazione, è il mio modo di fare arte”
La sua prima mostra si tenne nella Pop International Gallery(NY) il 19 giugno 2005.
”3 faces”
”help”
”Oky Doky”
”Zak”
”Is it time”
”Yer Baby”
”Bad finger”
”Hat man”
Le figure che preferisce rappresentare sono soprattutto volti.
Nei suoi quadri possiamo sicuramente trovare riferimenti ad Andy Warhol e Roy Lichtestein per
l‟accostamento dei colori molto accesi , ma anche per la tecnica utilizzata ad esempio in “it is time”
e in “year baby”.
Dal 2010 inizia anche a rappresentare simboli come stelle a cinque punte e simboli di pace inoltre,
come dichiara lui stesso, vende tutto ciò che crea e il ricavato va alla fondazione Lotus che assiste
famiglie e bambini bisognosi ma anche animali.
Una delle sue mostre più note ha sede a Vienna con la seconda mostra G- Pop di Gerald Hartinger
nel 2011.
Qui espone opere già conosciute come persone con volti deformati nasi pronunciati e sguardo
stanco, tra cui un ritratto del figlio Zalk ,Starr ha anche creato nuove opere per la mostra come una
stella bianca su sfondo nero e un segno di pace scintillante in tutti i colori.
”Black and white peace”
”Drum head black”
”Peace sign”
”Untitled 9”
Attualmente Ringo Starr sta lavorando a nuove opere ne riportiamo di seguito alcune già pubbliche:
”Peace forest”
”Peace (war is over)”
“Starr on”
”Timber land"