Food Packages - Dalter Alimentari S.p.A.

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Food Packages - Dalter Alimentari S.p.A.
ISSN 1827-2533
Food Packages
Rivista sul confezionamento e la
distribuzione di alimenti e bevande
Topicality
Tecnologie,
sanificazione
e sostenibilità
What’s on in Italy
Testing
rPET, le novità
Technologies
Automazione
e packaging
Automation for F&B
Design
Marketing
tribale
Tribal marketing
Dossier
Lattiero
caseario
Edizioni Artek
Poste Italiane S.p.a - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003
(conv. In L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Varese
Anno IX - 2013
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50
Mar-Apr
Patrocinato
da GSICA
Dossier
IL COMPARTO LATTIERO CASEARIO
Latte & Co. rinnovati grazie al pack
ROSSELLA CONTATO
Food Packages
Food Packages
L
atte, burro, yogurt e formaggi devono molto al packaging
per quanto riguarda la shelf life, la
presentazione, la comodità d’uso.
Non solo, se oggigiorno riuscire a
introdurre ulteriori vere innovazioni di prodotto nel comparto
lattiero caseario è molto difficile,
il packaging offre, invece, ancora
margini di rinnovamento per questa categoria merceologica.
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Basti pensare alle svariate soluzioni d’imballaggio messe a punto negli ultimi anni per il segmento dello yogurt. Le coppette di
plastica si sono differenziate con
contenitori multiscomparto dove
lo yogurt resta separato da cereali, biscotti o frutta per poi mixare
il tutto al momento del consumo.
In alcuni casi i componenti da
miscelare sono racchiusi in un
alveolo del coperchio, dove è alloggiato anche un cucchiaino per
il consumo fuori casa (ad esempio lo yogurt Total della Fage con
miele e noci). Esselunga è riuscita a rendere più funzionali i tradizionalissimi vasetti di vetro dei
suoi yogurt biologici dotandoli
di tappo di plastica richiudibile,
così dopo l’uso i vasetti diventa-
no riutilizzabili (sono perfetti per
conservare il pesto fatto in casa).
Forse è anche grazie alle innovazioni di packaging che in Italia si
registra un forte consumo di yogurt e latti fermentati: secondo
un’indagine demoscopica svolta
da AstraRicerche per Assolatte,
il 40% dei nostri connazionali (cioè 17,4 milioni di persone)
li consuma almeno tre volte alla
settimana.
A partire proprio dallo yogurt,
Keywords
Gli effetti negativi della crisi economica
affliggono anche il comparto lattierocaseario. Ma le aziende guardano avanti
e innovano. Su questo fronte un alleato
che offre molte opportunità di crescita è
proprio il packaging
Lattiero-caseario
Convenience
Intelligenti e attivi
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IL COMPARTO LATTIERO CASEARIO
di seguito presentiamo alcuni
esempi di soluzioni di packaging
innovative (o comunque insolite)
per i prodotti lattiero caseari.
Buste flessibili
Rispetto alle tipologie di packaging più usuali, come i contenitori
di cartoncino e le bottiglie di plastica, le buste flessibili arrivano a
pesare fino al 40-50% in meno. E
alleggerire gli imballaggi significa
risparmiare energia per produrli,
trasportarli e smaltirli a fine vita.
Oltre a questi vantaggi i contenitori flessibili contribuiscono a
rendere più comodo il consumo
dei prodotti fuori casa. Tant’è che
nei banchi frigo dei supermercati
oggi è possibile trovare una vasta offerta di prodotti a base latte
confezionati in doypack, generalmente monoporzione e spesso
muniti di cannuccia. Tra questi
si distingue Yomino, la linea di
yogurt Yomo (Granarolo) in busta “squeezable” che si mangia
senza cucchiaino direttamente
dal beccuccio, dotato di tappo
richiudibile (foto 1). Il prodotto
si propone come una merenda
sana in quanto contiene solo latte, fermenti lattici, frutta e zucchero senza aromi, addensanti
e altri additivi. Essendo yogurt si
conserva in frigorifero, tuttavia i
produttori assicurano che può
essere tenuto per quattro ore a
temperatura ambiente, perciò è
possibile consumarlo come merenda a scuola o dopo lo sport.
Anche nel segmento latte alcuni
produttori stanno adottando la
stand up pouch. L’azienda tedesca Ökodorf Brodowin, ad esempio, per il suo latte biologico ha
scelto il packaging di Ecolean
(Svezia) a completamento del
proprio impegno nei confronti
dell’ambiente. Si tratta sempre di
una busta flessibile, dotata in più
di una serie di accorgimenti per
41
Dossier
1 Yomino di
Granarolo è uno
yogurt che si può
comodamente
consumare fuori casa
grazie alla pratica
confezione “squeezable”
1
2 La busta
flessibile Ecolean Air
è utilizzata dall’azienda tedesca Ökodorf
Brodowin per
confezionare il suo
latte biologico
2
agevolarne l’uso, come l’impugnatura sul bordo formata da due
fori (nella versione Ecolean Base)
oppure da un cuscinetto d’aria
(versione Ecolean Air, foto 2), l’apertura facilitata a strappo e la
possibilità di riscaldare nel forno
a microonde laddove il prodotto
lo richieda.
Convenience
I tagli di grana confezionati sottovuoto in sacco termoretraibile si
conservano a lungo e sono ben
visibili agli occhi dei consumatori
che vogliono controllarne l’aspetto. I materiali di confezionamento
attualmente disponibili sono talmente performanti da consentire
la perfetta aderenza alla superficie del prodotto, anche quando è
tagliato “a roccia”. Per agevolare
l’apertura delle confezioni sottovuoto di grana padano da 300 g
e 1 kg, Trentingrana ha introdotto
il sistema Aprifacile: una linguetta
pretagliata da tirare per liberare il formaggio dal suo involucro
senza l’uso di coltello o forbici.
L’innovativo sistema è frutto della collaborazione con Sealed Air Cryovac®, lo storico fornitore del
Consorzio Trentino (foto 3).
Da agosto dello scorso anno, è
in uso negli Stati Uniti il sistema
Cryovac Foldlok® per l’apertura e
3
Il sistema
Aprifacile sviluppato
da Cryovac e
adottato da Trentingrana agevola
l’apertura delle
confezioni di grana
padano sottovuoto
3
chiusura delle buste di formaggi
grattugiati o cubettati. Il sistema,
che sostituisce le zip tipo “press
& close” generalmente presenti
nelle buste di formaggio grattugiato, funziona così: tramite una
pratica ed ergonomica linguetta
da strappare il consumatore apre
la confezione e, per richiuderla,
ripiega il lato superiore premendolo contro il bordo adesivo. Rispetto alla zip, Foldlok permette
una chiusura migliore delle buste,
evitando fuoriuscite di prodotto e
contaminazioni.
Segnaliamo anche la nuova versione Scoprigusto di Ideabrill, un
sacchetto sviluppato dall’azienda
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IL COMPARTO LATTIERO CASEARIO
4
6
4
Lo Scoprigusto
Ideabrill di Esseoquattro
5 La bottiglia
Infini, prodotta da
Nampak Plastics,
pesa meno e
contiene HDPE
riciclato
6 La bustina
monodose per i piatti
pronti di Dalter
5
padovana Esseoquattro, utilizzabile sia al banco assistito, sia nei
banchi a libero servizio a fianco
dei formaggi preconfezionati nelle vaschette. I prodotti si possono
inserire all’interno del sacchetto,
direttamente oppure con un vassoio. La visibilità del contenuto è
consentita grazie alla presenza di
una finestra trasparente (foto 4).
Plastiche verdi
Le più importanti catene di retailer nel Regno Unito, vale a dire
Marks and Spencer, Morrison’s
e Sainsbury, stanno commercia-
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lizzando latte imbottigliato nelle
bottiglie Infini in HDPE monostrato da quattro pinte (circa 2 litri),
grazie alle quali il loro produttore,
Nampak Plastics, ha ricevuto il
Dairy Innovation Award 2012 nella categoria “Best dairy packaging innovation” (foto 5). Merito
del riconoscimento è dato non
solo dalla loro leggerezza (pesano il 15% in meno rispetto alle
bottiglie in plastica dello stesso
formato) ma anche dal contenuto di HDPE riciclato, fino al 15%.
L’azienda produttrice ha da poco
sviluppato un’ulteriore evoluzione di Infini, del 5% più leggera in
confronto alla precedente: il suo
peso è di soli 32 grammi, contro i
40 grammi della media delle bottiglie di plastica da quattro pinte.
Attualmente è in fase di test presso alcuni clienti, ma già Nampak
Plastics ha calcolato che se la
sua intera produzione annua di
bottiglie (in totale due miliardi di
pezzi) fosse esclusivamente di
questa nuova versione di Infini,
si risparmierebbero circa 15 mila
tonnellate l’anno di plastica.
Danone sta, invece, impiegando il
polietilene “green” della Braskem
- il più grosso produttore mondiale di bio-PE a partire dalla canna
da zucchero - per il suo latte fermentato Activia e il suo dessert
Danonino, rivolti rispettivamente
ad adulti e bambini. L’aspetto degli imballaggi, al momento adottati solo per alcuni mercati fra cui
quello brasiliano (dove ha sede la
Braskem), è identico a prima: bottigliette nel caso di Activia e minicoppette nel caso di Danonino.
Si distinguono solo per il marchio
“I’m greenTM” che identifica la plastica bio con cui sono stati fabbricati, la quale permette, stando
a quanto dichiarano i produttori,
una riduzione di emissioni di CO2
del 20% per Activia e del 30% per
Danonino rispetto alla versione in
plastica tradizionale.
Nuovi formati
Anche il più tradizionale dei formaggi italiani, il parmigiano reggiano, si può rinnovare grazie
al packaging. Dalter Alimentari,
azienda leader nel settore del
confezionamento dei formaggi
grattugiati e porzionati freschi
per il canale Ho.Re.Ca. e l’industria alimentare, ha ideato una
nuova bustina monodose dalle
dimensioni estremamente ridotte (130x48 mm) per poter essere inserita nelle confezioni dei
piatti pronti, rispondendo così a
un’esigenza che si stava facendo sentire in questo settore. Il
minisacchetto può contenere tre
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IL COMPARTO LATTIERO CASEARIO
Oltre il contenitore
Spesso l’imballaggio svolge ulteriori funzioni oltre a quella basilare di contenere il prodotto.
Nel caso dei formaggi vogliamo
mettere in evidenza il film PackAge (foto 8), prodotto da DSM
Food Specialties e piazzatosi al
terzo posto nell’ultima edizione
della competizione olandese De
Gouden Noot, nonché finalista al
concorso WorldStar 2013 indetto
da WPO (World Packaging Organization). Poiché è permeabile
all’umidità, il materiale migliora la
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7
8
7
Il Cuore di
Parmigiano Reggiano
a marchio Caseificio
Colline di Canossa e
Selvapiana (Dalter
Alimentari)
8 Pack-AgeTM è il
nome di questo
innovativo film che
contribuisce alla
maturazione del
formaggio grazie alla
sua permeabilità
selettiva.
È fornito da DSM
Food Specialties
9
Glossario
diversi tipi di taglio, grattugiato, a
scaglie e miniconfetti, a seconda
che sia destinato a zuppe, pasta,
insalate o carpacci (foto 6).
La stessa azienda di Sant’Ilario d’Enza (RE), in occasione
del Natale scorso, ha lanciato il
Cuore di Parmigiano Reggiano a
marchio Caseificio Colline di Canossa e Selvapiana, di proprietà
Dalter (foto 7). Si tratta di tagli a
forma cilindrica da 500 g, prelevati dalla sezione centrale della
forma e confezionati in un pack
regalo composto da un astuccio
di cartone (fornito da La Bottega
della Scatola) che racchiude il
formaggio confezionato in busta
sottovuoto. La particolare forma
dell’astuccio - un prisma a base
ottagonale - e il colore tipico del
cartoncino grezzo distinguono il
prodotto dal semplice trancio di
parmigiano che si trova comunemente nel banco frigo e gli donano un aspetto più raffinato, ideale
se si vuole regalare questo prodotto simbolo del made in Italy.
Granarolo ha invece pensato al
parmigiano reggiano come snack
da consumare anche fuori casa,
sviluppando ad hoc una busta
contenente cinque monoporzioni
di formaggio confezionate singolarmente, pratiche da portare nello zaino a scuola o ai giardinetti.
Dossier
Doypack - Busta flessibile di plastica saldata ai lati che
rimane in posizione verticale grazie al fondo piatto, viene
anche chiamata stand up pouch con significato equivalente.
Convenience - Significa praticità e facilità di utilizzo. Indica
prodotti caratterizzati da un alto contenuto di servizio,
una gamma in piena espansione soprattutto grazie alle
innovazioni tecnologiche dei materiali e delle soluzioni di
confezionamento (es. cibi pronti, semipronti, surgelati, cibi
per il microonde, cibi già cotti o solo da scaldare).
9 Tipico formaggio dell’Armenia, il
motal è racchiuso in
recipienti di terracotta. Ha vinto il
concorso SlowPack
nella sezione
“Tecniche di imballaggio tradizionali”
Biopolietilene - Polietielene (PE) prodotto a partire da fonti
rinnovabili (ad esempio la canna da zucchero) anziché da
petrolio.
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IL COMPARTO LATTIERO CASEARIO
organolettica e la sicurezza degli
alimenti. Nella sezione “Tecniche
di imballaggio tradizionali” il premio è andato al formaggio armeno motal (presidio Slow Food) per
aver preservato nel tempo una
tecnica antichissima, che prevede la maturazione del formaggio
caprino in anfore di terracotta,
la cui lavorazione è fra le attività
più tradizionali dell’Armenia (foto
9). Al termine della maturazione,
che richiede dai 35 ai 50 giorni a
seconda della dimensione, il recipiente viene sigillato con la cera
d’api e il formaggio racchiuso al
suo interno si può conservare
fino a sei mesi.
La crisi colpisce anche il comparto lattiero caseario italiano:
“Gli effetti negativi ricadono anche sui consumi alimentari
Il mercato
che nell’ultimo periodo hanno subito una diminuzione,
coinvolgendo inevitabilmente anche la produzione
industriale. L’andamento produttivo del 2012 ha mostrato,
per il settore alimentare, un calo dell’1,4%, la variazione peggiore dal dopoguerra. In
questo contesto a risentirne è stato anche il nostro comparto, che ha chiuso il 2012
con un calo del 2,1%, portando il nostro livello produttivo indietro di cinque anni. Se il
nostro comparto si è sottratto ai più pesanti crolli di produzione dell’industria è grazie alle
esportazioni. Le esportazioni di formaggi made in Italy hanno, infatti, un trend in continua
crescita: nell’ultimo anno le vendite all’estero sono aumentate di oltre il 7%, con un
fatturato che sfiora i 2 miliardi di euro”, spiega Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte
(grafico 10).
Ma le aziende pensano a innovare: “L’innovazione nel nostro settore segna due strade
diverse. Da una parte vi sono i formaggi DOP che, dovendo rispettare un preciso
disciplinare, non possono modificare la tecnologia di produzione. Le aziende, quindi,
lavorano per migliorare i servizi correlati a questi prodotti: grattugiati, porzionati o nuove
ricette in cui i nostri formaggi sono ingredienti di valore. Tutt’altro andamento riguarda
invece latte alimentare e yogurt, qui le novità tecnologiche stanno procedendo a ritmi
serrati, con investimenti da parte delle aziende molto elevati. Le aziende lanciano sul
mercato continuamente prodotti diversi frutto delle più recenti innovazioni: yogurt bicomparti, innumerevoli tipologie di latte che accontentano tutti i consumatori come ad
esempio latte delattosato, microfiltrato e con durate più o meno lunghe, ecc. Prerogativa
alla base di tutte queste novità è quella di cercare di realizzare prodotti a un livello
qualitativo sempre più alto ma con grande attenzione per la salvaguardia dell’ambiente”,
conclude Ambrosi.
Giuseppe Ambrosi,
presidente di Assolatte
Esportazioni formaggi [t]
31’000
Anno 2012
Anno 2011
29’000
Anno 2010
27’000
25’000
23’000
21’000
19’000
17’000
15’000
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Mesi
10 Esportazioni di
formaggi nell’ultimo
triennio (dati espressi
in tonnellate).
Fonte: elaborazione
Assolatte su dati
ISTAT
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maturazione dei formaggi a pasta
dura e semidura e, in confronto
al convenzionale trattamento superficiale della crosta, permette
di ottenere un prodotto di valore
qualitativo più elevato, oltre che
con una maggiore resa produttiva e un minore scarto.
Dalla plastica passiamo a un ma-
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Ago
Set
Ott
Nov
Dic
10
teriale completamente differente,
la terracotta. Al Salone del Gusto
di Torino sono stati presentati i
vincitori della prima edizione del
concorso SlowPack, promosso
da Slow Food per mettere in luce
i benefici che gli imballaggi ecocompatibili comportano per l’ambiente, salvaguardando la bontà
Pack attivo
In futuro potremo forse aprire
una confezione di latte fresco e
tenerla fuori dal frigorifero anche
per un mese senza che il contenuto si alteri. Questo grazie
agli imballaggi antimicrobici che
il progetto congiunto di Oplon
Pure Science (specializzata nella
produzione di materiali antibatterici per il packaging) e PepsiCo
Corporation mira a realizzare. La
tecnologia di Oplon prevede che
la superficie interna degli imballaggi venga spruzzata con un
coating antimicrobico costituito
da una matrice polimerica contenente polielettroliti. Il coating
agisce come uno scudo elettrico:
al contatto con i liquidi si crea, infatti, un campo elettrico superficiale che distrugge le membrane
cellulari di lieviti, muffe, batteri e
alcuni virus. Secondo i produttori
questa soluzione, ancora in fase
sperimentale, cambierà il modo
di produrre, consumare, vendere
e trasportare il latte fresco, senza
addizionarlo di conservanti; inoltre permetterà la sua distribuzione anche nei paesi in via di sviluppo, dove la catena distributiva
del freddo non è presente. 
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