iran la vera persia

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iran la vera persia
IRAN
LA VERA PERSIA
1° giorno
Italia-Mashad
Volo di linea direttamente su Mashad via Istanbul.
dal 2° al 4° giorno
Mashad-Tabas
Una pianura quasi desertica attornia Mashad. Visita del mausoleo dedicato all’Imam Reza (IX - XX
sec.), l’ottavo Imam per gli sciiti, che riposa in un mausoleo all’interno del complesso a lui dedicato
in centro città. È il luogo di pellegrinaggio per eccellenza per gli sciiti che giungono da ogni parte del
mondo per pregare sulla sua tomba. L’accesso alla costruzione che racchiude le sue spoglie è
severamente vietato ai non musulmani ma è comunque possibile accedere alle altre costruzioni tra
cui la splendida moschea Goharshad di epoca timuride. Partenza per il deserto passando per
Torbat-e Jam, dove si visita il mausoleo del 13°-14° sec., e Tayebad, con il suo mausoleo di un
secolo più tardo. Continuazione verso Tabas attraversando questa parte del deserto ai confini
dell’Afghanistan. Visita di alcuni villaggi, con sosta a Bidokht, sperduto centro reso celebre da un
altro mausoleo dedicato ad un santo fondatore di una confraternita di dervisci. Il 2° giorno
pernottamento in albergo a Mashad, il 3° ed il 4° in guest-house a Bidokht e a Tabas.
5° giorno
Chak Chak
Prosecuzione per Chak-Chak. Lungo la strada attraverso il deserto si farà visita ad alcuni tipici
villaggi cresciuti attorno a pozzi o cisterne d’acqua alimentati dai quanat, antichissime
canalizzazioni sotterranee che, sotto le sabbie, trasportano acqua a migliaia di chilometri di
distanza. Chak-Chak, piccolo centro sacro per gli Zoroastriani, sorge abbarbicato sul fianco della
montagna. La tradizione vuole che proprio qui il profeta Zoroastro farà ritorno e qui, una volta
all’anno, gli Zoroastriani dell’Iran e di molti paesi vicini si incontrano per celebrare grandi riti. Notte
in albergo a Yazd.
6° giorno
Yazd
Fondata in epoca sassanide, Yazd è particolarmente affascinante per la sua posizione del tutto
particolare, tra il deserto salato del Kavir e quello sabbioso del Lut. A Yazd si contano molti bazar e
molte moschee, ma il monumento che la caratterizza è il Tempio del fuoco di Zoroastro, che la
leggenda vuole costantemente acceso dal 470 a.C. I seguaci di Zoroastro, poco numerosi e tollerati
dagli islamici, vestono abiti colorati e le donne hanno il capo coperto da fazzoletti caratteristici. Una
minoranza veramente interessante all’interno di un paese così totalmente musulmano. Curiose
anche le famose “Torri del silenzio”, dove la tradizione vuole fossero esposti i cadaveri dati in pasto
agli avvoltoi per non contaminare la terra. Stupisce inoltre l’ingegnoso sistema di aerazione
garantito dai tipici badgir, torri che si appropriano di ogni minimo soffio di vento per incanalarlo verso
le stanze e garantire una ventilazione anche durante la stagione più calda. Visita alla moschea del
venerdì, gioiello dell’architettura islamica ed una dei più alti esempi dell’arte del XIV secolo; al
giardino di Doulatabad, con la più alta “torre acchiappa vento” della città; alla piazza Mir
Chaghmagh con l’antica porta monumentale di accesso al bazar e all’omonima moschea.
Proseguimento per il deserto e pernottamento nel caravanserraglio di Zei-ol-Din.
7° e 8° giorno
Yazd–Abarku-Persepoli-Shiraz
Partenza per il deserto di Abarku, antico centro carovaniero. Visita di alcuni caravanserragli che da
secoli offrono una sosta piacevole ai viaggiatori e scoperta di un paesaggio molto vario e
contrastante: il deserto sassoso, i piccoli villaggi, le montagne innevate. Continuazione su Shiraz,
verso il sud del paese e verso il golfo Persico. Lungo la strada sosta per visitare Pasargade, l’antica
capitale di Ciro il Grande, dove si trova la tomba del re, situata nel deserto sassoso. Un piccolo
edificio a forma di capanna eretto su di un basamento a sei scalini: un monumento semplice e
sobrio per un grande condottiero. Durante il percorso è possibile, a seconda delle stagioni, una
sosta presso gli accampamenti dei nomadi che praticano la transumanza, abili tessitori e fabbricanti
di tappeti. E poi lo splendore di Persepolis, la capitale dell’impero Achemenide fondata nel 518 a.C.
da Dario I e oltraggiata dalla furia di Alessandro il Grande che nel 331 a.C. l’incendiò. Lo spettacolo
delle rovine rende l’idea della grandiosità e magnificenza del passato. I resti del complesso dei
palazzi reali, edificati su di una enorme terrazza appositamente ricavata, sono maestosi e vi si
accede salendo una scalinata i cui gradini sono costruiti per esser saliti a cavallo. Ai fianchi preziosi
bassorilievi rappresentano la lunga sfilata dei popoli che portano i loro doni al Re dei re. Si possono
distinguere i rappresentanti delle varie popolazioni dagli abiti, dalle acconciature, dalla natura delle
offerte: una testimonianza unica nel suo genere. Prima di giungere a Shiraz ultima sosta a Naqashe Rostam, le tombe imperiali dei re achemenidi scolpite all’interno della roccia. Nel tardo
pomeriggio arrivo a Shiraz, “la città dei cento giardini”, profumata di rose ed aranci, ispiratrice di
grandi poeti. Pernottamento in guest-house vicino a Persepoli ed in hotel a Shiraz.
9° giorno
Shiraz-Yasuj
Shiraz sorge in una rigogliosa pianura e nelle sue vicinanze si trovano molti siti archeologicamente
interessanti. La sua storia risale all’epoca preislamica quando la regione del Fars, di cui è la
capitale, era il centro dell’antico dominio degli Achemenidi. Mattinata dedicata alla visita della città:
la moschea Nasir Al Molk una delle costruzioni sacre più belle che si possono ammirare a Shiraz, la
Scuola Coranica del XVII secolo, ancora oggi funzionante, e il bazar risalente al XVIII secolo. Dopo
pranzo si lascia la cittadina e la pianura per una strada di montagna che sale tra ampie vallate e
strette gole verso un’altra oasi: la città di Isfahan. Lungo la strada un gioiello: Bishapur, l’antica
capitale sassanide che risale alla metà del III secolo d.C. Splendido il tempio dedicato alla dea
dell’acqua Anahita ed i bassorilievi che ornano la gola del fiume e che commemorano la vittoria di
Shapur a Edessa contro i Romani. Prima di raggiungere Yasuj sarà possibile visitare dei tipici
villaggi abitati da nomadi divenuti sedentari ma che portano ancora i loro tipici costumi dai colori
sgargianti. Pernottamento in guest-house a Yasuj.
10° giorno
Yasuj-Isfahan
Proseguimento verso la città di Isfahan, forse la città più bella e più rappresentativa dell’arte
persiana, visitando alcuni villaggi lungo il tragitto. Arrivo ad Isfahan nel pomeriggio e, tempo
permettendo, giro orientativo della città, considerata la più bella città dell’Iran, “la metà del mondo”
con il suo incredibile patrimonio artistico ed architettonico. Pernottamento in hotel.
11° giorno
Isfahan
Isfahan è considerata la più bella dell’Iran grazie al suo incredibile patrimonio artistico ed
architettonico. E’ l’antica capitale dello scià Abbas, che regnò a cavallo tra il XVI e XVII secolo. E’
la città-sogno dell'Islam, mèta nei secoli di intellettuali e viaggiatori. Straordinario il fasto delle molte,
raffinatissime moschee, ornate di smalti e di ceramiche. L’azzurro delle maioliche si intreccia nelle
preziose geometrie, la maestosità dei portali a stalattiti gareggia con la superbia dei minareti puntati
contro il cielo. Tutto lo splendore dell’architettura e della decorazione islamiche si concretizza nelle
forme graziosamente proporzionate della Moschea del Venerdì, nella Moschea dell’Imam, di
Cheikh Lotfollah, nel palazzo Ali Qapo, nella residenza delle Quaranta Colonne. La Moschea
dell’Imam è uno dei capolavori dell’architettura islamica, con l’imponente cupola a doppia
copertura affiancata da due minareti e l’inimitabile rivestimento di piastrelle di un intenso colore
verde-azzurro. Il Palazzo delle quaranta colonne, circondato da un roseto, ne conta in realtà solo
venti, ma il riflesso nell’ampia vasca antistante le moltiplica…. Ma l'incanto della città sta anche nel
passeggiare nei giardini, che risentono la tradizione degli antichi "paradisi delle delizie", nel passare
sui vecchi ponti e confondersi nei meandri dell’immenso bazar, ricco di offerte e sorprese... e qui è
d’obbligo una passeggiata per godere del tramonto sulle rive dello Zayandeh Roud, “il fiume che dà
la vita”, per assaporare l'atmosfera magica di una città che un vecchio detto definisce “l’altra metà
del mondo”. Pranzo in ristorante, cena e pernottamenti in hotel.
dal 12° al 14° giorno
Isfahan–Kashan e il deserto di sale
Partenza per Nain, antico centro carovaniero ed ora cittadina celebre per i suoi tappeti. Visita della
moschea del venerdì del X secolo e, nei sobborghi, al villaggio di Mohammadieh, unico posto in Iran
dove ancora oggi si tesse la lana di cammello. Continuazione per il deserto alla scoperta dei suoi
paesaggi: le dune, dove scorazzano mandrie di dromedari; il deserto salato, nel cui centro ancora
oggi viene estratto il sale che viene trasportato poi alla vicina città di Khashan per essere lavorato; i
caravanserragli, testimoni che questa zona era attraversata da un’importante via commerciale.
Sosta a Kashan, oasi nata ai bordi del deserto, per visitare il mausoleo di Shazdeh Ibrahim XIX
secolo, un piccolo capolavoro dell’architettura religiosa e, tempo permettendo, una vecchia
residenza di un ricco commerciante d’altri tempi. Una volta nel deserto, se il terreno lo permetterà
(e questo dipenderà dal clima più o meno umido), girando intorno alle piane di sale si potranno
raggiungere le colline dai mille colori, dove viola, giallo, rosso, azzurro si alternano a fasce per
creare insoliti e suggestivi paesaggi, ed il caravanserraglio safavide del XVII secolo, antica
residenza di caccia in quello che una volta era il parco del re. Nei dintorni del caravanserraglio è
possibile raccogliere fossili, dato che anticamente la zona era completamente sommersa dal mare.
Previsto un pernottamento al campo tendato fisso di Matinabad il 12° giorno e due notti in tenda, la
prima a Maranjab in un vecchio caravan serraglio con le dune che fanno da sfondo…
15° giorno
Tehran
Proseguimento per la capitale e tempo dedicato alla visita di alcuni musei della capitale. Il museo
archeologico, per esempio, che racchiude alcuni tra i reperti più interessanti dalla preistoria alla
storia dell’Iran; oppure il museo dei vetri e della ceramica, piccolo gioiello dove una sapiente
esposizione mostra alcuni pezzi antichi di altissimo artigianato persiano; o il museo dei tappeti, una
delle più ricche e complete esposizioni di tappeti al mondo, con esemplari di pregevole fattura
provenienti da ogni regione del paese, autentiche opere d’arte che vantano una enorme varietà di
disegni e di stili. Il bazar, il cuore commerciale della città, è un intrico di viuzze brulicanti in cui ci si
potrebbe perdere per ore. Pernottamento in albergo.
16° giorno
Tehran-Italia
Trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per l’Italia.
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