Giornalino n1

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Giornalino n1
G&G
GIORNALE & GIOVANI
Numer o 1
Liceo delle Scienze Sociali “Fortunato Fedele” - AGIRA (EN)
Cari ragazzi,
quest’anno stiamo riprendendo un’attività sperimentata positivamente un po’ di
tempo fa, scommettendo
sulla vostra creatività e
sulla vostra disponibilità. Si
tratta di un’iniziativa che
richiede il vostro coinvolgimento diretto, che vi rende
protagonisti, che dà voce al
vostro mondo e ai vostri
pensieri. Lo scopo è quello
di stimolare le vostre capacità comunicative e il vostro
spirito critico, attraverso
una lettura più attenta della realtà che vi circonda. E,
inoltre, perché non dare
risalto alle iniziative della
nostra scuola, cogliendone
non solo la validità, ma anche le carenze? Migliorare e
migliorarci continuamente
deve essere sempre il nostro
obiettivo! Accanto alla pagina dedicata alle cronache
scolastiche, abbiamo previsto tante altre sezioni, che
vanno
dall’attualità
all’angolo del divertimento,
dalla pagina culturale a
quella
artistico-creativa.
Ognuno di voi troverà sicuramente l’ambito più congeniale per esprimersi e per
comunicare agli altri esperienze e conoscenze e dovrà
scommettersi, abbandonando ogni insicurezza, per fare
emergere le risorse nascoste, le capacità espressive e
comunicative. Il successo di
questa iniziativa dipenderà
dal vostro entusiasmo, dalla
capacità di sentirvi protagonisti del processo di formazione e di crescita, dalla
disponibilità ad interagire
positivamente con gli altri
nella realizzazione di un
progetto comune.
Auguri, ragazzi!
I docenti della Redazione
Apr i l e 2009
Insieme in Europa con Comenius
Il nostro viaggio in Svezia
di GIULIA CONTINO e FEDERICA MOSCHITTA
Abbiamo letto da qualche parte che “un viaggio rimane nella mente di chi l’ha vissuto e in quella di chi ha
voglia di ascoltarlo”. Per questa ragione non scorderemo mai l’esperienza fatta all’inizio di quest’anno scolastico.
È proprio bello viaggiare ed entrare in contatto con
culture diverse! Questa opportunità l’abbiamo avuto
con il Progetto Comenius “Roots and Wings “, al Il gruppo italiano
quale abbiamo partecipato assieme al nostro Dirigente Prof. Antonio Diblio e alle insegnanti di lingua straniera Prof.ssa Maria Cancelliere e Prof.ssa Milena Gagliano.
Per chi non lo sapesse, il progetto consiste in scambi culturali finalizzati alla conoscenza del mondo scolastico e degli aspetti artistico- culturali di alcuni
paesi europei quali la Spagna, il Belgio, la Germania, la Polonia,
la Finlandia, la Svezia e l’Italia.
Un viaggio
A questo punto speriamo che voi vogliate ascoltarci, per condivirimane nella
dere con noi la magia di quel novembre freddo e umido, caloroso e
mente di chi l’ha accogliente, profumato di zenzero e cannella, come solo in Svezia
vissuto e in quella si può trovare. Sì, è vero, è un po’ troppo poetica questa descriziodi chi ha voglia di ne, ma per noi è stata veramente un’esperienza stupenda, forse
ascoltarlo.
perché era la nostra prima volta all’estero, forse perché è bello
conoscere gente nuova, simpatica, ospitale, forse perché è davvero
(Continua a pagina 2)
Difendiamoci
Emergenza
dall’incubo del ...donna
sabato sera…!!!
La palestra è Mettiti alla
per tutti?!
prova!
di Viviana Manuele e di Laura
Laganga Senzio
Venusia Tuttobene
a pag. 3
a pag. 4
di Maria
Raccuglia
a pag. 5
Gioco/quiz
pag. 11
Fortunato Fedele: chi è costui?
fu docente alla facoltà di medicina
all’Università di Palermo. Di lui non si
Vi siete mai chiesti perché il nostro Liceo hanno molte notizie ma di certo si sa che
è stato intitolato a Fortunato Fedele? Beh, morì a Palermo nel 1630. Agira reclamò la
Agira è stata la “patria” di molti
salma che, in seguito, venne seppersonaggi illustri che hanno
pellita nella Chiesa di Santa
contribuito alla storia e alla culMaria degli Angeli. Per rendertura di tutto il mondo; in partigli onore l’Università di Palermo
colare, Fortunato Fedele è stato
gli ha fatto erigere un busto
considerato, insieme a Gian Fimarmoreo nell’atrio della sede
lippo Ingrassia (personaggio
centrale, mentre Agira gli ha
illustre regalbutese), il padre
intitolato una piazza, una via e
della medicina legale. Nato nel
il nostro Liceo delle Scienze So1550 nell’antica Argirò, Fedele
ciali.
Fortunato Fedele
di MARIANNA CONTI
PAGINA 2
Cronaca di Istituto
AP R ILE 2 0 09 , N U ME R O 1
Quando recitare “rima” con amare
Teatro in lingua a Gela
Questa artistica rappresentazione fa
trasparire la pittorica intenzione di
Come ogni anno ecco realizzarsi sotto colorare, con i pennelli della carità, i
i nostri occhi la spettacolare rappre- volti dei bambini africani. Chi partecisentazione artistico-musicale del CE- pa a questo progetto lo fa con intenzioSMA (Centro Giovanile Musica e Ar- ni benefiche, facendo proprio il princite) di Gela, che quest’anno in data pio di Cristina Fazzi secondo cui “la
13/3/2009 ha messo in scena lo spet- vita non è vita se non donata agli altacolo in lingua inglese
tri”. Il gruppo CESMA ha
“The Lion King” per aiutare
quindi “adottato” i progetti
le missioni africane.
del medico ennese con la voLa storia rispecchia l’eterna “La vita non è glia di mettere a servizio la
lotta tra bene e male di fasua professione per i bambini
vita se non è
volistica memoria, la tradello Zambia. I proventi dello
donata agli
volgente storia del piccolo
spettacolo vengono devoluti
altri”
Simba che dovrà crescere
al Mayo-Mwana Project
per sostituire il padre nella
(Progetto di prevenzione e
lotta contro il maligno Scar.
cura della madre e del bamDi FRANCESCO PISTONE
Un momento dello spettacolo “The Lion King”
bino). Gli obiettivi del progetto teatrale sono di mettere gli studenti a
contatto con la lingua straniera, coinvolgere la globalità emotiva e razionale degli studenti creando motivazione e fiducia nelle proprie capacità.
Questo è il caso di dire: ”quando recitare rima con amare”.
Grazie, Diodoro!
di ARIANNA FISICARO
Caro diario,
Mi è sembrato di vedere Demetra, madre di Kore, dispeieri, 17 Novembre, rarsi, chiedere aiuto, cercare in ogni angolo la figlia, fino
ci siamo recati a a quando il padre Zeus, impietosito, concede che Kore
Enna, per assistere possa vivere sei mesi con lei e sei mesi con il marito. Anad una seduta del che ad occhi aperti non ho potuto non constatare il fascino
Consiglio provin- di questo luogo ricoperto di fiori. Non a caso, secondo il
La Rocca di Cerere
ciale. In mattinata racconto del mio illustre concittadino Diodoro, Kore aveva
abbiamo visitato la Rocca di Cerere. E’ un luogo veramen- scelto questo posto incantevole come rifugio per la sua vita
te spettacolare, altissimo, immerso tra monti e pianure, di vergine fanciulla.
posto al centro dell’isola, tanto da essere definito da Dio- Caro diario, quest’anno con il progetto “Alla scoperta dedoro Siculo “l’ombelico della Sicilia”.
gli illustri agirini”, ho appreso che AgiGrazie a lui ho potuto volare con
ra ha dato i natali a questo grande sto“Enna, ombelico
l’immaginazione. Ho chiuso gli occhi e
rico vissuto nel I° secolo a.C. e, leggendo
per un attimo mi è sembrato di vedere
qualche passo della sua opera, ho capito
della Sicilia”
una bella fanciulla, Kore, dai capelli
la ragione della presenza della statua
(Biblioteca Storica - Diodoro Siculo)
biondi e dalle candide vesti, raccogliere
di Ercole in Piazza Fortunato Fedele e
fiori, ignara di quanto stesse per accadedelle denominazioni delle vie Diodorea
re. Ed ecco all’improvviso emergere dalle viscere della ter- e Ercolano. Sono contenta perché questo progetto contira un uomo anzi un dio, Plutone, su un cocchio trascinato nuerà anche negli anni futuri per farci conoscere altre
da cavalli bruni, rapire la fanciulla e sprofondare di nuo- figure significative di Agira.Veramente mi sento orgogliovo sotto terra.
sa di essere nata nella città di Diodoro, terra di miti!!
Insieme in Europa con Comenius
(Continua da pagina 1)
bizzarro vedere i proff. come compagni di viaggio. Comunque, non staremo qui ad elencarvi tutto ciò che è
successo, sarebbe pesante e annoierebbe! Vorremmo solo
raccontarvi quei momenti piacevoli, quando quasi ogni
sera ci riunivamo a casa di qualcuno per mangiare patatine e caramelle e divertirci. Magari non è niente di così
eccezionale tutto ciò visto dall’esterno, ma per noi è importante ricordare ogni singolo particolare….soprattutto
per non dimenticare mai che, anche utilizzando un vocabolario essenziale, è possibile comunicare con i coetanei
perchè l’amicizia non ha confini !!!! E poi che altro dire di
questa esperienza, se non il fatto che è un qualcosa di fantastico, che riesce a insegnarti molte cose, quali la tolleranza e la disponibilità nei confronti degli altri e del loro
modo di essere. Inoltre ti aiuta ad imparare e ad affinare
una lingua di importanza mondiale come l’inglese, a divertirti mentre visiti posti nuovi e gente con modi di vivere
molto diversi dai nostri.
Questo viaggio magnifico è stato per noi un momento di
crescita e ci dispiace soltanto che la possibilità di compierlo sia stata limitata a pochi alunni.
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Cronaca di Istituto
PAGINA 3
Emergenza... donna
Incontro con l’Associazione Thamaia
di LAURA LAGANGA SENZIO
Da poco è trascorso l’8 Marzo, giornata internazionale
della donna, o più comunemente designata come grande
cena fra amiche e soprattutto visione orrenda di tristi
spogliarelli. E’ proprio vero che l’8 Marzo (giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche
delle donne) è diventato solo un ricordo. Tutte ci affanniamo a pensare che la donna abbia veramente conquistato la “parità”, mentre in realtà si sta verificando un
vero e proprio regresso, tra violenze bestiali e sfruttamenti di ogni tipo. Non bisogna andare lontano, basta
ascoltare un qualsiasi telegiornale e avere voglia di cambiare canale perché sempre più frequenti sono i casi di
violenza che le donne subiscono; e tutto ciò accade non
solo alle donne comuni, anzi alle ragazzine, ma anche
alle donne di successo. L’ultimo caso clamoroso è quello
della pop-star Rihanno, ritratta con la faccia disfatta di
pugni, alla vigilia della notte di Grammy dove avrebbe
dovuto esibirsi, da parte del fidanzato Chris Brown, che
paga 50 mila dollari ed esce di prigione. C’è da dire che
dietro le botte vi è quasi sempre un consumo prepotente
di “sostanze”. E’ il motivo conduttore del Terzo millennio: di qualcosa bisogna pure abusare…. altrimenti si è
fuori! Ma la violenza prima di trasformarsi in pestaggio
è anticipata dalla violenza psicologica. A far luce sul suo
significato, due psicologhe dell’Associazione Thamaia
di Catania, hanno tenuto due incontri presso il Liceo
delle Scienze Sociali di Agira,
rispettivamente il
9 e il 16 Marzo
u.s.. Quest’anno
la nostra scuola
ha deciso di rendere omaggio alle
donne, non regalando la classica
L’incontro con l’esperta dell’Associazione Thamaia
mimosa, ma offrendo la possibilità di poter affrontare il tema della violenza sulle donne con due esperte che ci hanno chiarito le
idee, e che attraverso l’interazione con gli studenti, hanno
precisato che è violenza tirare i capelli, uno strattone, lo
schiaffo dato per rabbia e tanti altri gesti all’apparenza
innocui e normali. Ma come dire: la violenza non è mai
troppa. Dai due incontri è emerso che il dato più allarmante è il gran numero di casi di violenza domestica. Molto spesso è il marito che picchia la propria moglie, e sempre senza nessun motivo valido… L’appuntamento con le
psicologhe è stato inoltre anticipato da un ulteriore incontro curato dai docenti Brex, Cittadino e Lambusta, che,
attraverso delle diapositive, ci hanno permesso di ripercorrere le tappe fondamentali del percorso che la donna ha
compiuto durante i secoli dal punto di vista sociale e giuridico.
Avviciniamoci alle Istituzioni
Visita degli studenti alla Provincia
di SIMONA STANCANELLI
Giorno 27 Novembre u.s. noi studenti delle
classi prime e seconde dell’Istituto Superiore
“F. Fedele” di Agira, nell’ambito del progetto
“I giovani e le istituzioni”, ci siamo recati
ad Enna per assistere ad una seduta del
Consiglio Provinciale. L’attività è stata preceduta da lezioni preparatorie tenute dai
professori di Diritto, Storia e Italiano, che ci
hanno esposto e spiegato cos’è una provincia, quali sono gli organi che la compongono
e come si svolge una seduta del
Consiglio
provinciale.
L’esperienza fatta ci ha resi più
consapevoli dell’importanza che
questa istituzione ha per la vita
della nostra comunità. Il progetto ci porterà nei prossimi anni
scolastici a conoscere anche le
altre istituzioni a livello regionale, nazionale ed europeo, per superare
l’indifferenza con la quale spesso noi giovani guardiamo alla politica e
renderci cittadini più consapevoli.
Vittoria di Alessandro nella corsa campestre
provinciale e regionale, è arrivato
Ancora un prestigioso
alla vittoria naziosuccesso per le attività
nale. La gara si è
motorie della nostra
svolta a S. Mauriscuola. La marcia sporzio d’Opaglio (No)
tiva di Alessandro Scarsul lago d’Orta.
dilli, della classe V sez.
Alessandro
ha
A, si è conclusa sul maspercorso i 1700 mt
simo gradino del podio
in 6’ e 47’’, precenella corsa campestre, La premiazione
dendo di oltre 20’’
categoria speciale. Il nostro compa- il secondo classificato. La premiaziogno, dopo aver superato le selezioni ne è avvenuta nella suggestiva piazCLASSE V SEZ. A
za di Orta S. Giulio, alla presenza di
miss Piemonte, del campione del mondo di canoa e delle autorità locali.
Grande
soddisfazione
da
parte
dell’insegnante A. Millauro, che lo ha
preparato ed ha potuto seguire
l’emozione di Alessandro in queste
nuove esperienze (viaggio in aereo,
alberghi, giro in barca sul lago e visita
di luoghi incantevoli quali il lago Maggiore). Per sottolineare la grande soddisfazione abbiamo organizzato una
festa a scuola.
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I giovani dicono la loro …
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Il diritto allo studio appartiene ancora a tutti?
di ROBERTA RANDIS
Dinanzi ai cambiamenti in atto nella
scuola, mi chiedo se abbia ancora un
senso l’articolo 34 della Costituzione
che recita che ”La scuola è aperta a
tutti”… e che ”Tutti sono uguali di
fronte all’istruzione”.
Oggi, per certi aspetti, siamo di fronte ad una situazione simile a quella
verificatasi 40 anni fa.
Nel 1968 infatti scoppiò una rivolta
contro le istituzioni scolastiche. Milioni di studenti, affiancati da genitori e docenti, occuparono scuole, università, per ottenere quei diritti, riconosciuti successivamente nei decreti
degli anni ’70.
E’ un po’ quello che, con le dovute
differenze, è accaduto in Italia
nell’autunno scorso, in seguito al Decreto-legge n°137 del 2008 del mini-
stro dell’istruzione Gelmini.
Il ministro dell’economia Tremonti,
per far fronte alla crisi economica
dell’Italia, ha proposto dei tagli, rivolti,
principalmente,
alle scuole. Allora ci
si chiede: cosa accadrà? Perché la crisi
dobbiamo
pagarla
noi? Perché non tagliano gli stipendi
dei parlamentari e
riducono gli sperperi
del denaro pubblico?
Con l’introduzione del maestro unico
nella scuola elementare, molti insegnanti precari perderanno il loro posto di lavoro. Quale sarà il loro futuro? Come manterranno le loro famiglie? Per non parlare poi delle conseguenze che si avranno nei confronti
dei bambini diversamente abili. Con
la drastica diminuzione delle ore di
insegnamento specializzato di sostegno, i bambini con handicap non avranno modo di poter progredire.
Rimarranno sempre con
i loro problemi. Questa
per noi studenti è
“discriminazione”.
Inoltre, la riduzione dei
finanziamenti alle università e la possibilità
della loro trasformazione
in fondazioni, significa
mortificare la ricerca e i
talenti e favorire la privatizzazione.
E poi, andando al di là della stessa
riforma, che dire del costo dei libri e
delle tasse universitarie’? Non è assolutamente accettabile che solamente chi sta bene economicamente può avere riconosciuto, di fatto,
il diritto allo studio.
Difendiamoci dall’incubo del sabato sera...!!!
nile esistenza, i nostri progetti, i nostri affetti…
e quelli degli altri. Non ne vale la pena, visto
Il sabato sera… beh…. è il giorno che i giovani attendono per libe- che è impossibile tornare indietro….
rarsi da tutte le tensioni, le noie e le fatiche accumulate nel corso Un’ultima considerazione: andiamo piano!
della settimana… Però è proprio questo il giorno in cui succedono
La vita è un soffio!!!.
numerose stragi all’uscita di discoteche e pub, conseguenze di
“bravate” causate da fumo, alcool, droga, ma soprattutto dalla voglia che hanno i giovani di provare emozioni nuove e forti e di supeDecidi:
rarsi a vicenda!
o bere …
Il vero problema sta ne fatto che noi giovani non sempre ci rendiao guidare!
mo conto che la vita va vissuta sapendo che a tutto c’è un limite, e
che non possiamo mettere a rischio la vita degli altri o la nostra
soltanto perché vogliamo vivere un momento di “trasgressione”
Quindi proviamo a cambiare questo modo di concepire la vita e il
divertimento, perché in pochi secondi distruggiamo la nostra giovadi VENUSIA TUTTOBENE e VIVIANA MANUELE
Emergenza alcolisti minorenni
di FABIOLA VIRZI’
Vendere bevande alcoliche ai minori
di 16 anni in Italia è proibito. Per
evitare le numerose stragi causate
dall’abuso di alcool, è stato proposto
l’innalzamento fino ai 18 anni. Tuttavia noi ragazzi troviamo lo stesso
il modo per bere alcool, basta avere
qualche amico maggiorenne per farsi
acquistare bevande alcooliche oppure trovare rivenditori che vendono
alcolici ai minori senza controllarne
l’affettiva età. Se ci guardiamo intorno vediamo che i giovani devono e
molti di loro si ubriacano. Infatti, se
attraverso la piazza accanto al mio
liceo, gli studenti chiacchierano, ridono con in mano la bottiglia di birra o, ancor peggio,
di alcolici più forti. Infatti i
dati ci dimostrano che tra gli
11-15enni, uno su 5 è un consumatore a rischio; tra i 16-17enni invece 14 su 100 bevono secondo modalità rischiose. Inoltre fra le ragazzine di
11-15 anni, al di sotto dell’età legale
per bere, la quota a rischio (16,8 %)
supera la media nazionale fra le consumatrici (7,8 %). La nostra domanda è:
“Perché questi ragazzi cercano
l’alcool?”. Il motivo è molto semplice:
cercano a tutti i costi lo “sballo”,
cioè divertirsi senza pensare a niente e
perdere consapevolmente coscienza
di sé.
Adesso tutti noi ci dovremmo chiedere: come possiamo fermare questo
fenomeno? Lottare a fondo contro
l’alcolismo è un dovere di tutti perché
la società ne subisce le conseguenze.
E’ importante la prevenzione, ovvero
educare noi giovani ad un uso responsabile della libertà e a capire
quali sono i veri valori della vita.
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I giovani dicono la loro ...
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Il fine-vita: a chi spetta decidere?
Aspettando... il testamento biologico
di STELLA SCRAVAGLIERI
Prendere delle decisioni, a volte, sembra facile.
Chi ha chiaramente capito cosa vuole per il proprio futuro,cosa si aspetta dalla vita, “DECIDE”. Se va male può
rifarsi, può provare e riprovare, rimettendosi sempre in
gioco. Ma decidere per gli altri è semplice? E con quale
diritto lo facciamo?
Di recente si è discusso molto sul caso di Eluana , la ragazza che da 17 anni viveva in uno stato vegetativo permanente. Il padre della ragazza da molti anni ha portato avanti una battaglia giudiziaria per ottenere
l’autorizzazione alla sospensione dell’alimentazione artificiale, dichiarandosi convinto (confortato anche dal racconto di un’amica di Eluana) che la figlia, se avesse potuto
autodeterminarsi, avrebbe fatto tale scelta. I Medici , dopo la sentenza dei giudici, hanno seguito un protocollo per
la sospensione dell’idratazione ed Eluana. dopo 4 giorni, si
è spenta! Non sappiamo se abbia sofferto, o quanto abbia
sofferto. Non sappiamo se ancora in lei ci fosse una speranza di vita.
Il caso Englaro ha dato vita ad accese discussioni e a pareri molto contrastanti: l’Italia si è divisa tra i sostenitori
del diritto all’autodeterminazione e alla facoltà di accettare o meno terapie che prolungano artificialmente la vita
del paziente e coloro che, invece, affermano che nessuno
ha il diritto di interrompere la vita, che comunque vale
la pena di essere vissuta.
L’oncologo Umberto Veronesi da tempo si batte per il
riconoscimento legale del testamento biologico.
Di recente abbiamo assistito ad una svolta: il Vaticano e
la CEI si sono dichiarati favorevoli al disegno di legge
secondo il quale si può rifiutare o accettare l’intervento
medico quando si presenta come “accanimento”.
Ecco che si apre uno spiraglio di dialogo tra laici e cattolici. Tutti concordano sulla necessità di una legge sul
testamento biologico, perché è giusto che ogni malato
possa decidere in stato di lucidità della propria vita
I giovani leggono il Vangelo
di GRAZIELLA GAGLIANO
Quest’anno, in preparazione alla Pasqua, il parroco dell’Abbazia, Padre
Silvio Rotondo, ha proposto agli studenti delle scuole di Agira la lettura
dei quattro Vangeli.
Con alcuni giovani giorno 19 marzo
u.s. abbiamo letto i brani più significativi del Vangelo secondo Giovanni,
dedicando una particolare attenzione
a quelli riguardanti gli eventi della
Settimana santa. La lettura è stata
accompagnata da proiezioni di diapositive sulla vita di Gesù insieme ad
un sottofondo musicale, preparati dal
prof. Giuseppe Secondo.
Il Prologo è stato brevemente introdotto e poi letto dal prof. Salvatore
Longo. Noi giovani abbiamo prestato
la nostra voce per una lettura “non
frettolosa” ma pacata e attenta dei
singoli brani, attraverso la quale è
stato possibile cogliere la profondità
dell’insegnamento di Gesù trasmessoci da Giovanni. E’ stata un’esperienza
che ci ha aiutato a capire maggiormente la Parola di Dio e la sua attualità per gli uomini del nostro tempo e
ci ha permesso di renderci disponibili
agli altri, favorendo tale comprensione anche in quanti sono venuti ad
ascoltarci.
La palestra è per tutti?!
di MARIA RACCUGLIA
Nella vita la diversità è un tratto distintivo di ogni persona, tuttavia la diversità, spesso, si traduce in vero e proprio svantaggio. Nella nostra scuola, ad esempio, manca
una palestra, luogo molto importante non solo per le persone “normali” ma anche per noi diversabili. Per sopperire a questa carenza, l’educazione fisica si svolge nella
palestra comunale di Agira, che si trova all’uscita del
paese. A questo punto penserete: “Avete comunque una
palestra, dunque cosa volete”? Beh, questo crea un enorme disagio perché non sempre è disponibile il servizio di
trasporto per le persone normali, figuriamoci per le persone con difficoltà motorie. Allora, pongo una domanda a
chi ha competenze nel settore dell’edilizia scolastica:
“Pensate che impedire l’accesso alla palestra ai diversabi-
li non sia
una grande
lesione
dei
loro diritti?”.
Praticare lo
sport non è
solo correre,
giocare... ma
anche
un
modo per scaricare le tensioni, socializzare e, per i diversabili, ha anche una funzione terapeutica. Bisogna inoltre
dire che il disagio dei diversabili non deriva soltanto da
ostacoli materiali e barriere architettoniche, ma anche da
problemi di natura psicologica, causati da coloro che manifestano atteggiamenti che non esprimono solidarietà e
comprensione verso chi, come noi, ne ha più bisogno.
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I giovani dicono la loro ...
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E’ utile il 5 in condotta?
di ANGELO D’AQUINO
Sempre di più i ragazzi adottano atteggiamenti indisciplinati a scuola. Ciò ha fatto scattare il campanello
dall’allarme che ha portato all’introduzione del voto in
condotta come elemento determinante per l’ammissione
alla classe successiva. Così si è stabilito che con il 5 in
condotta si boccia. Questo voto si rischia se si è assunto
un atteggiamento irrispettoso nei confronti dei compagni
e del personale scolastico, se non vi è una frequentazione
assidua ai corsi, se non si rispetta il patrimonio scolastico
e non si osserva il regolamento d’istituto. Questo ha determinato un malcontento fra la maggior parte di noi giovani, specialmente nel meridione dove si è registrato il maggior numero di ragazzi con il voto negativo in condotta.
Ma il problema della disciplina a scuola non riguarda la
singola marachella saltuaria che uno studente può commettere, ma il costante ripetersi di comportamenti non
socialmente condivisi che disturbano l’attività didattica. È
una questione complessa, da sempre dibattuta in campo
educativo, che deve essere affrontata dal primo inseri-
mento del bambino nell’ambiente scolastico. Il modo di
affrontarla varia in relazione all’età dei ragazzi, alla condizione sociale di appartenenza, alle motivazioni e agli
interessi. Secondo me, il compito degli insegnanti non è
soltanto quello di trasmettere delle conoscenze, ma anche
quello di costruire all’interno della classe un contesto che
favorisca lo sviluppo di comportamenti di autodisciplina.
Il problema della disciplina a scuola non si risolve ricorrendo ad interventi, come le sospensioni, ma adottando
dei percorsi educativi che vedano coinvolti sia gli studenti che gli insegnanti, i dirigenti e le famiglie. Per esempio
si potrebbe ricorrere ad organizzare delle riunioni, guidate da persone competenti, come psicologi, per far integrare il ragazzo nel contesto classe nel miglior modo possibile, per capire quale siano le difficoltà e i bisogni del ragazzo.
Quindi, a mio parere, il voto in condotta serve solo per
poter gratificare i ragazzi meritevoli, ma non risolve il
problema di indisciplina e di violenza che dilaga nella
scuola.
La nuova generazione di “dodicenni”:
sesso, droga e bramoso desiderio di diventare “veline”
di ALESSIA CORSARO e
FEDERICA MOSCHITTA
grande?» mettono al primo posto:
“Voglio fare il «personaggio famoE dai, diciamo come stanno le cose so»”. E fino a qui non sarebbe una scosulle nuove dodicenni! Di mini- perta sensazionale,come tutti,da piccoveline con mezza riga nel “di die- li,è normale pensare di voler fare la
tro”al vento, occhiali che coprono ballerina o quant’altro.
zigomi e fronte, scollature che metto- Il problema però è che, tolta questa
no in risalto un seno acerbo ed inno- aspirazione, rimane il vuoto! Al secondo posto delle preferenze delle bambine
cente se ne vedono tutti i giorni.
Solitamente questa tipologia di bam- c'è, infatti, un disarmante: «Non lo
bina (perché di questo si tratta) è so». Ora (e mi rivolgo ai “grandi”) non
accompagnata da un coetaneo precipitatevi a fare le stesse domande
con jeans sotto il sedere e quell’aria alle vostre figlie, ma almeno un dubbio
da tamarro!! E tutte all’unisono: fatevelo venire. Non sono genitore,
quindi sto parlando a vanvera; ma ... è
“Mmazza, che figo!!”.
Ma come siamo diventati!!!??? Basta possibile che il vedere vostra figlia in
solo dare un’occhiata alle statistiche tenuta da “battaglia” per andare a fare
(anche se non sto qui a elencarvi ci- un giro in centro o semplicemente per
fre) per capire questa disastrosa si- andare a scuola, non vi faccia venire il
sospetto che forse, a
tuazione. Per esemquell'età, non è così
pio, ad alcune donormale un perenne
mande, quali: «Hai
Vendere la propria personalità, atteggiamento sedutmai visto un tuo
tivo e provocatorio?
amico ubriaco? »
essere vuoti dentro
Naturalmente è ovoppure
«conosci
per
essere
solo
apparenti?
vio che oltre dei gequalcuno tra i tuoi
nitori assenti e disatamici che ha fumatenti, la “colpa”di
to una canna?» le
risposte più frequenti sono affermati- tutto ciò, inutile dirlo, è dei modelli
ve. E nella maggior parte dei casi, sbagliatissimi che questa società ci
anche, i nostri ex-bambini hanno spiattella continuamente, soprattutto
rapporti sessuali frequenti. E alla attraverso i mass-media (basti pensare
domanda: «Cosa vuoi fare da quindi a quante ore stiamo davanti
alla tv o navighiamo su Internet…).
E mi chiedo adesso:”Raga’,ma siamo
sicuri che la vera ‘moda’ sia questa?!
Cioè… vendere la propria personalità, essere vuoti dentro per essere
solo apparenti!??“.
Non sono una sostenitrice della
teoria "torniamo ai tempi dei
babbi innocenti", però facciamo
anche vivere un'adolescenza normale a queste ex-bambine e exbambini.
Diciamo anche che la ricetta è facile:
essere semplicemente se stessi,
non banali e stupidi.
Inseguire a tutti i costi modelli non è
vero che rende trendy, ma, al contrario, fa diventare conformisti!
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I giovani dicono la loro ...
PAGINA 7
Il potere della televisione:
siamo veramente liberi?
di VALENTINA CUCCHIARA
Oggi è difficile descrivere tutti i
cambiamenti che la televisione ha
determinato sulla vita personale,
sociale, politica. Infatti ha portato
un mutamento sostanziale nelle abitudini, negli orari, nel modo di occupare il tempo libero, nelle scelte,
negli acquisti e nel modo di stare
insieme. In famiglia si sta vicini anche molte ore, ma con il televisore
acceso c’è ben poco tempo per parlare. Le strade della città si svuotano
quando viene trasmessa qualche
importante partita internazionale di
calcio, per riempirsi subito dopo di
sportivi e tifosi inneggianti alla vittoria. Anche in politica la televisione
ha provocato un cambiamento di usi
e costumi: i comizi in piazza sono
sempre più sostituiti dai dibattiti
televisivi, persino le elezioni sono
condizionate dalla televisione. Essa,
cosi come la radio, trasmette messaggi praticamente a ritmo continuo, infatti la televisione è diventata il più potente mezzo di persuasione. Entrando nelle case, con il suo
flusso continuo di notizie e informa-
zioni, grazie alla forza delle
immagini, essa agli spettatori esempi e modelli di
comportamento. Ogni protagonista dei programmi
televisivi diventa un modello da imitare nel modo
di vestire, nel linguaggio,
negli atteggiamenti. Soprattutto la televisione abitua tutti a pensare nello
stesso modo, secondo le
mode e il gusto correnti.
Tutto ciò genera conformismo, cioè tutti si comportano allo stesso modo secondo certi modelli. Per fortuna la televisione ha anche una grande utilità,
perchè con le sue informazioni, i suoi
documentari permette di conoscere, di
aggiornarsi, di arricchirsi culturalmente. La televisione però non è né
utile né nociva, ciò che la rende positiva o negativa dipende dal modo con
cui viene guardata,dalla capacità di
scegliere un programma piuttosto che
un altro e di discutere ciò che si vede
oppure no. Accendiamo la televisione:
ecco soap a tutte le ore, reality in cui i
concorrenti devono dimostrare di sa-
per fare qualcosa oltre che dormire,
mangiare, sopravvivere. Ragazzi se
continuiamo a guardare questi programmi andiamo a finire col non distinguere la verità dalla finzione.
Dobbiamo stare attenti: una cosa è
guardare la vita degli altri dal buco
della serratura, un’ altra guardarla
dallo schermo della tv. Sembrerebbe
la stessa, ma non lo è! La televisione è
come un “farmaco”: preso nelle dovuti
dosi fa guarire, ma quando si abusa
provoca degli effetti collaterali! Quindi usiamola con intelligenza!!!!
Quando le ragazze non si comportano come tali...
di ANTONELLA MARINO
Lo stereotipo di
tamarra
Basta poco per finire nella categoria
“tamarre”. Una frase infelice, un atteggiamento poco consono al luogo, una scollatura azzardata, una minigonna un po’
troppo mini… Nella top 4 troviamo le
“inguaribili”, quelle che ce l’hanno nel
sangue e di anno in anno, per questa loro
indole indomabile, finiscono per essere
canzonate da tutti. Ce ne sono tante belle,
sexy e strabordanti sotto ogni punto di
vista, supertruccate e con rossetti dai colori decisamente accesi, che forse stanno
ad indicare il loro stato d’animo. Ma ci
sono anche quelle meno belle e meno simpatiche, le “visionarie”, che tentano di
apparire a tutti i costi, e che poi si rivelano tamarre dentro e fuori. Tamarro il look
(con la “mercanzia” sempre esposta e cosce in vista), tamarre nei loro pseudo discorsi (se così si possono chiamare) e tamarrissime anche nelle loro relazioni che
diventano dominio pubblico. Tuttavia prima potevano anche infastidire e ora, con
la loro smania di protagonismo e visibili-
tà, fanno quasi tenerezza.
Nella categoria delle tamarre ma
“inattaccabili” (in cui a volte io mi riconosco), ci finiscono tutte quelle di cui
mai nessuno osa parlare male. Ragazze
carine, interessanti e persino di buona
famiglia che meritano qualche critica in
campo di “fraseggio”. Con i loro ca… e
va… e altri turpiloqui di questo tipo
cadono nella volgarità e nel malcostume. Quindi, si consiglia una rivisitazione del loro vocabolario e una spruzzata
di finezza e femminilità.
Ma le peggiori di tutte sono quelle che
hanno i soldi e se ne vantano e quelle
che li hanno, ma fanno finta di no perché rende molto trendy, e quindi deridono gli altri perché non sono al loro livello.
Comunque consigliamo a tutti quelli
che si rispecchiano nella classifica di
reimpostare nuovamente il loro posto
all’interno della società e tentare di ricreare un’immagine di donna più consona al proprio essere.
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Pagina culturale
La mia indagine
(ipotesi sulla vita di San Filippo, “patrono d’Agira”)
di CINZIA SAVOCA
Assieme ad altri compagni di classe,
durante i lavori di un laboratorio di
storia, mi sono voluta mettere in
gioco nella ricostruzione della vita
del santo patrono del paese che mi
ospita: San Filippo. Da persona inesperta mi sono cimentata nel difficile compito di “storico” avviando una
mia indagine. Innanzitutto bisogna
dire che la vita di San Filippo è conosciuta da due vite agiografiche
quasi leggendarie. Poche, infatti,
sono le notizie certe ricavabili dai
due racconti, ma un dato è certo:
San Filippo è un personaggio
“storico” realmente esistito. Tuttavia
dubito che le notizie sulla vita siano
state riportate fedelmente. Ho letto i
due documenti agiografici sulla sua vita
in traduzione italiana. Il primo è stato
scritto nel IX secolo dal monaco Eusebio, che si dice compagno del santo, che
ne fa risalire la vita ai tempi
dell’imperatore Arcadio (395-408 d.C.).
Il secondo documento invece è stato
scritto nel XIV secolo da Atanasio, vescovo di Alessandria, vissuto tra il III e
il IV, per il quale San Filippo risalirebbe ai tempi dell’imperatore Nerone e
sarebbe stato inviato ad Agira da San
Pietro in persona. A mio parere, la storia più veritiera è quella scritta da Eusebio, secondo la quale San Filippo è un
monaco proveniente dall’Oriente probabilmente figlio di un trace e di una donna romana, è un taumaturgo ed un bra-
Statua di San Filippo
vo esorcista. Verso il VII-VIII secolo,
a seguito delle persecuzioni, molti
monaci dall’Oriente fuggirono verso
l’Occidente, tra cui, penso, San Filippo. Ad Agira cacciò i demoni e compì
tanti miracoli che lo resero famoso
nella Sicilia e in Calabria. Oggi San
Filippo è diventato il patrono di Agira e le feste in suo onore si celebrano
l’11 Gennaio, il 12 Maggio e il 12
Agosto.
Pianeta Terra 2050:
all’era primaria o insieme ai robot?
dell’uomo e degli
altri esseri viQuale sarà il nostro futuro? Una domanda a cui è diffici- venti. Se per
le rispondere, se consideriamo che l’umanità sta cam- alcuni,
nella
biando: da una parte la salute della terra, dall’altra lo seconda
metà
sviluppo tecnologico. La Terra è in pericolo e ormai ha la del XXI secolo,
febbre! Le nostre tanto attese estati saranno torride e le g r a n
parte
piogge si trasformeranno in alluvioni. C’è chi afferma dell’umanità si troverà senza acqua, sommersa dai mareche l’uomo si stia autodistruggendo, in quanto, a causa moti, colpita da disastri ambientali, per altri esperti, la
della sua sfrenata voglia di potere, abbatte foreste e pro- Terra sopravviverà, poiché il clima sarà stabile e l’uomo
duce inquinamento, senza pensare che, continuando su potrà convivere con robot umanoidi. Proprio lo sviluppo
questa strada , in futuro non restarà che respirare la scientifico e tecnologico permette di allungare la vita del
sabbia del deserto!! Stufe e termosifoni
pianeta. È il caso della clonazione. Negli ultimi
saranno presto inutili, poiché lo sviluppo
anni, infatti, la ricerca genetica ha compiuto
Tra 50-100 anni il nostro
industriale, unito alla deforestazione,
importanti scoperte nel campo della clonazione
determinerà un aumento dell’effetto servicino di casa sarà l’uomo
che permette la fabbricazione di clone (batteri,
ra , che provocherà così il riscaldamento
cellule, molecole, vegetali, animali, e successidi Neanderthal o
globale!!! Inoltre la presenza di gas serra
vamente
anc he
d ell’uomo)
identici
sta causando un ampliamento del buco
conviveremo con i
all’organismo da cui proveniva la cellula somadell’ozono. Gli anni passano e non resta
tica. E chi non ci dice allora che tra 50-100
multirobot?
quasi alcuna chance se non quella di
anni il nostro vicino di casa sarà l’uomo di Neridurre l’uso di
anderthal o l’Australopitecus? Sembra strano ma possibibombolette spray!! Un’ulteriore le! Per quanto riguarda i robot, soprattutto lo sviluppo
preoccupazione è la fine tecnologico ha permesso di creare dispositivi elettronici
dell’energia
solare
e automatici programmabili. Ciò renderà possibile la creadell’industria petrolifera, anche zione di nuove intelligenze artificiali? Possibilmente, un
se si pensa che altre fonti di giorno ognuno di noi potrebbe diventare un’interfaccia di
energia alternativa sostituiran- computer collegandosi direttamente ad internet attraverso
no l’oro nero prima che venga il cervello. Pensate, potrebbe essere perfino possibile il
completamente prosciugato. teletrasporto!! Nel futuro, in caso di calamità naturali, si
Chissà , forse questo è soltanto potranno così salvare vite umane grazie all’utilizzo di Mulun ciclo della natura?! Ad ogni tirobot o sciami di robot, in grado di prevedere eventuali
modo il nostro pianeta sta su- catastrofi. Il futuro è un vero mistero! Tuttavia l’idea di
bendo dei cambiamenti, met- convivere con robot non è affatto spiacevole!!
tendo a rischio la salute
di ROSSANA RUGNONE
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Pagina culturale
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AGIRA: tesoro di opere d’arte poco valorizzate
di FILIPPA PISTONE
Agira, ricca di mito e di storia, si erge sul monte Teja a
824 metri sul livello del mare. Il suo nome sembra derivare dal greco AGYRION, che significa “argento” per delle miniere che si presume fossero nel suo territorio. In
epoca medievale fu chiamata S.Filippo di Argirò o Argirione. La sua storia è testimoniata da moltissimi monumenti molto importanti. Il castello medievale, che dalla
struttura esterna è databile al XIII secolo al periodo degli
Svevi, è la testimonianza più appariscente. Nelle adiacenze, però, ben altro ancora è da scoprire. Solo negli ultimi mesi sono stati fatti degli scavi, che ci hanno restituito alcune strutture di laboratori, resti di ceramica risalente al VI sec. ed alcune monete della sua zecca, riconducibili al IV secolo a. C..
Agira è costellata da molte chiese risalenti ad epoche storiche diverse. Tra le tante Santa Maria Maggiore al XII
sec. e Santa Margherita al XIII, la più grande della diocesi. La chiesa del monastero di San Filippo, che fino a
pochi decenni fa veniva chiamato Abbazia di Santa Maria Latina di Gerusalemme, venne costruita probabil-
mente nell’ VIII secolo d.C. Contiene molte opere d’arte,
come il coro ligneo scolpito tra il 1818 e il 1822 dal palermitano Nicola Bagnasco e l’altra opera di grande valore
artistico il quadro che raffigura la Madonna del Rosario
con S. Domenico, S. Gaetano e S. Caterina, creato nella
prima metà del XIII sec. Nella parte alta del paese sorge
la chiesa del SS. Salvatore. Accanto ad essa è esistita una
sinagoga, nella quale è stato ritrovato “il monumento forse più prezioso dell’ebraismo siciliano“ come lo definisce
Nicola Bucarla al cui interno erano custoditi i rotoli della
Toràh, che venivano ricoperti di pelliccia. E’ un ARON HA
QODESH in pietra unico esemplare al mondo, datato
intorno al 1450. Adesso si trova addossato nella parete
interna della navata sinistra della chiesa del SS. Salvatore.
Agira offre molto da visitare. L’amministrazione locale
dovrebbe valorizzare maggiormente questi tesori, perché
essi sono una risorsa per lo sviluppo turistico del paese.
Dovremmo salvaguardare i beni culturali, perché, se non
li preserviamo, rischiamo di perderli per sempre.
Invi to alla lettura
La dinastia di Ravenscar di B. T. Bradford
di ALESSIA PISTONE
Potere e denaro, passione e tradimento, ambizione e inganno, elementi del vivere quotidiano della società del terzo
millennio costituiscono gli ingredienti di un affascinante romanzo ambientato agli inizi del ‘900, prima della grande
guerra. L’autrice Barbara Taylor Bradford è una scrittrice di grande successo nata a Leeds in Gran Bretagna che attualmente vive a New York. Il romanzo “La dinastia di Ravenscar” ha inizio in una gelida mattina del 1904, nella
bellissima villa di campagna di Ravenscar in Inghilterra.
Quel giorno il destino dei Deravenel cambia per sempre,
U L T I M I S S I M E
perché Richard Deravenel, il padre muore in un incidente
in Italia. La tragedia sconvolge tutta la famiglia. EUN PONTE PER IL FUTURO
dward , il figlio diciannovenne, studente all’università di
Alternanza scuola-lavoro per gli alunni diversabili
Oxford, abbandona gli studi per prendere le redini della
società finanziaria del padre. Ad aiutarlo ci sono il cugino
Nell’ambito delle iniziative previste dal POF del nostro
Neville, che nel tragico incidente ha anche perduto il
Istituto per l’integrazione degli alunni diversamente
padre e il fratello, e il migliore amico Will Hasling. In poabili, è stato avviato il Progetto di alternanza scuolaco tempo i tre giovani riescono a risollevare l’impero filavoro denominato “Un ponte per il futuro”.
nanziario.
Il progetto prevede, per ogni alunno, uno stage della duEdward, poco più che diciannovenne, è un affascinante
rata di trenta ore, da svolgersi presso quattro aziende
seduttore, oggetto del desiderio di tantissime giovani in(Euro Pane, Merceria “Mani di fata”, sala da parrucchieglesi. Al suo successo pubblico fa riscontro, però, una vita
ra Seminara e Biblioteca comunale).
privata assai complessa e frustrante derivante da una
Durante questa attività, gli alunni avranno modo di acmadre fredda ed esigente, una moglie segreta, un’amante
quisire competenze che saranno certificate alla fine del
devota.
loro corso di studi con gli esami di Stato e che saranno
Ciò che più colpisce in questo romanzo è la crescita precospendibili nel mondo del lavoro.
ce del personaggio, che da modesto studente diventerà un
Obiettivo ultimo del progetto è l’agevolazione delle scelte
abile uomo d’affari.Edward è il tipico esempio di self made
professionali mediante la conoscenza e, per quanto possiman, freddo e insensibile.
bile, la sperimentazione del mondo del lavoro.
Il libro è molto interessante perché non si tratta dei soliti
Questo il messaggio che la nostra scuola vuole lanciare:
romanzi sentimentali, esso mescola la passione dell’amore
“Apriamo i nostri occhi alle meravigliose diversità di
proibito con l’ambizione e con lo sfrenato desiderio di sucquesto mondo, ricordandoci che la diversità non può escesso. Chi non ha un desiderio profondo e nascosto di amsere un elemento da tollerare piuttosto un bene da tutebizione e successo, che sarebbe disposto ad ottenere anche
lare”.
a costo di ..
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Angolo della musica
Musica: un pianeta da scoprire e valorizzare
di GRAZIANO SCARDILLI
“L’uomo nel cui cuore la musica è
senza eco, che non si commuove ad
un bell’accordo di suoni, è capace di
tutto, di ferire, di tradire, di rubare
(...) Non fidarti di lui, ascolta la musica!”
Che cos’è la musica?!?
È questa la classica domanda che
molti giovani si pongono, molte volte
senza saper dare una risposta.
La musica è l’arte della generazione
e della combinazione di suoni che,
secondo determinate leggi fisiche,
risposte fisiologiche e convenzioni
formali, esprime e suscita uno stimolo fisico ed emotivo attraverso
l’apparato uditivo.
In tutte le sue forme, e, secondo gusti
individuali, è un importante mezzo
per sfogarsi e, soprattutto per gli adolescenti, una ragione di conforto, discussione ed un modo per conoscersi
all’interno di un gruppo. Per questa
ragione un determinato genere di
musica può essere un modello da
imitare, basti pensare agli anni 70/80,
quando la maggior parte dei giovani
passava il weekend nei pub, vestita ,
seguendo gli idoli musicali, con
“zatteroni” e pantaloni a “zampa di
elefante” e occhiali da sole con forme
chiamate a “goccia d’acqua”.
Parlando, invece, del rapporto adolescenti-musica, ho notato che oggi
sono di più i giovani che preferiscono
ascoltare la musica, piuttosto che suo-
nare uno strumento, forse perché è
più facile essere fruitori passivi che
impegnarsi in un esercizio che richiede sforzo ed impegno.
Ma nelle nostre scuole si insegna musica ai ragazzi? Ad eccezione della
Scuola Media nella quale la musica
viene insegnata per un’ora settimanale, per chi prosegue gli studi alle Superiori, questa disciplina è presente
solo in certi indirizzi.
Ancora non si capisce la ragione
dell’esclusione di una materia così
tanto importante per la formazione
estetica e creativa di ogni individuo!
La musica è proprio un “pianeta sconosciuto”! Impariamo a conoscerlo e a
valorizzarlo di più!!
Emergenza donna
Anche dal mondo della musica una denuncia
contro le violenze alle donne.
da ROSE SPEZZATE di Anna Tatangelo
Rit.
Qualche notte ancora sento le sue mani,
poi la mia vergogna dentro gli ospedali,
dove ho imparato anche a recitare
quella scusa scema che non so spiegare,
come son caduta sola per le scale;
ero sorda e cieca, troppo innamorata
di quel gran bastardo
che mi ha consumata.
Dio, ma come ho fatto
ad amarla tanto
quella rosa che mi ha
regalato,
ma che un giorno poi
ha spezzato,
la rosa che non voglio
più.
Che cos’è il punk-rock?
di ANTONIO D’AGOSTINO
Il gruppo dei punk-rock
Il punk rock è il nome di uno stile
di rock, che ha avuto il suo apice fra
il 1976 e il 1979, ed è il genere principale sostenuto dai punk ma non solo,
comprendendo al suo interno una miriade di sottogeneri, come Punk 77,
Proto-punk, Anarcho punk, Street
punk, Hardcore punk, Skate punk, e
molti altri. Tra i suoi principali esponenti figurano gruppi inglesi come
Sex Pistols, The Damned, The Clash
e The Stranglers, e americani come
Ramones, Dead Boys e Johnny Thunders & the Heartbreakers. Con il loro
apprezzamento verso i The Beach
Boys ed il bubblegum pop della fine
degli anni '60, i Ramones gettarono le
basi per quello che sarebbe poi stato
conosciuto come pop punk, che, nella
forma commerciale ha snaturato la
sua espressione originaria, a parte la
struttura a tre corde. Nel 1994, i Green Day pubblicano Dookie, che diviene un grandissimo successo commer-
ciale, ottenendo dieci dischi di platino.
Anche gli strepitosi The Offspring ottengono dischi d'oro e di platino, diventando importanti icone tra i giovani. Le enormi vendite dei Green Day e
dei The Offspring aprono la strada
verso il successo ad altri gruppi pop
punk come i Blink 182, i Simple Plan,
i Good Charlotte ed i Sum 41 nel decennio successivo. Oggi molte band,
che hanno scritto la storia del punk,
sono ormai scomparse, ma alcune colonne portanti continuano a produrre
pezzi di forte impatto, affrontando
talvolta argomenti “scomodi”, come la
guerra, la violazione dei diritti umani,
le sopraffazione che le gandi potenze
mondiali esercitano sui paesi sottosviluppati, suscitando tra i giovani quella
voglia di dire NO che solo la musica
suonata alla vecchia maniera è capace
di svegliare. "Punk Never Die!"
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Curiosità
Mettiti alla prova!!
1) ”Semel in anno, licet insanire”, significa:
a.
b.
c.
una volta all’anno è lecito diventare sani
una volta all’anno è lecito fare follie
una volta all’anno è lecito ammalarsi
9) Chi è il protagonista del film “Tre metri
sopra il cielo”
a.
b.
c.
Gabriele Mucino
Riccardo Scamarcio
Giulio Pasotti
2) Che cosa significa la parola “stalking”?
a.
b.
c.
Molestia assillante
Violenza fisica
Stoltezza
3) Quale grande filosofo dell’antichità ha
definito l’uomo “animale politico”?
a.
b.
c.
Socrate
Platone
Aristotele
10) Il romanzo “Gomorra” è stato scritto da:
a.
b.
c.
Moccia
Saviano
Tamaro
11) “Quanta è bella giovinezza
che sì fugge tuttavia…”. Sono versi di:
a.
b.
c.
Giacomo Leopardi
Lorenzo il Magnifico
Salvatore Quasimodo
4) Quando è entrata in vigore la Costituzione italiana?
12) Il Colosseo fu costruito dall’imperatore:
a.
b.
c.
a.
b.
c.
nel 1944
nel 1946
nel 1948
Augusto
Nerone
Vespasiano
5) Globalizzazione significa:
13) Dove si trovano le isole Maldive?
a.
b.
c.
a.
b.
c.
6) Quale delle tre parole appartiene alla religione:
a.
b.
c.
Pentagramma
Pentateuco
Pentagono
7) Due angoli sono complementari se la loro
somma è:
a.
b.
c.
180°
360°
90°
8)Cosa significa il termine francese “verve”?
a.
b.
c.
vitalità
passività
potenza
Mar dei Caraibi
Oceano Pacifico
Oceano Indiano
14) L’aggettivo “lauto” significa:
a.
b.
c.
abbondante
lieto
lavato
15) Didone è un personaggio:
a.
b.
c.
dell’Iliade
dell’Eneide
della Gerusalemme liberata
PROFILI
1)
Se ha indovinato da 0 a 5 quesiti sei una frana!!
2)
Se hai indovinato da 6 a 10 quesiti … non sei un genio!!
3)
Se ha indovinato da 11 a 15 quesiti … sei OK!!!
SOLUZIONI
1-b; 2-a; 3-c; 4-c; 5-b; 6-b; 7-c ; 8-a; 9-b; 10-b;
11-b; 12-c; 13-c; 14-a; 15-b
visione d’insieme
internazionalizzazione dell’economia
la scienza che studia il globo terrestre
COMITATO DI REDAZIONE
A.s. 2008/09
DIRETTORE RESPONSABILE
D.S. Prof. Diblio Antonio
COMPONENTE DOCENTI
COMPONENTE STUDENTI
Prof.ssa Brex Cettina (Coordinatrice)
Contino Giulia e Fisicaro Arianna (2B)
Pistone Francesco e Scardilli Graziano (4A)
Marino Antonella, Laganga Senzio Laura,
D’Agostino Antonio (4B)
Randis Roberta (3A)
Carosia Francesca (3B)
Prof.ssa Greco Giuseppa
Prof. Secondo Giuseppe
GRAFICA
Siamo su Internet
Prof. Secondo Giuseppe
www.fortunatofedele.it
SPONSOR
SOMMARIO
Cronaca di Istituto
pag. 2-3
I giovani dicono la
loro
pag. 4-7
Ba
Pagina culturale
pag 8-9
Angolo della musica
A
- AGIR
ibaldi
r
a
G
a
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Pi a r P
zza
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Ga stic
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pag. 10
Curiosità
pag. 11
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