Ragazzi: “Voce!” - Istituto Comprensivo di Villadose

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Ragazzi: “Voce!” - Istituto Comprensivo di Villadose
Ragazzi: “Voce!”
Bilanci
E’ già trascorso un anno ...
Cari lettori, sta per
finire l’anno scolastico e con
esso finisce il progetto del
giornalino. UFFA! So che vi
mancherà il mensile più amato della scuola, ma non
dispiacetevi! Comunque pensiamo alla fine dell’anno scolastico, cosa che porterà
gioia (soprattutto) ma anche
nostalgia.
Ora sentiamo un po’
di commenti a caldo su questo avvenimento. “Pensavo
che quest’anno sarebbe stato pesante per insegnanti
più severi, per materie maggiormente corpose e per
tanti altri motivi, ma è andata MOLTO BENE!” dice Irene, e poi: “ Quest’anno è
stato difficile, nonostante
ciò mi sono divertito un mondo e ho conosciuto nuovi
compagni!” sostiene Alex.
Infine: “Mi è piaciuto so-
Reperti scolastici
Chi ha inventato lo zaino?
Lo zaino, come tutti
sanno, è una sacca in tessuto
tenuta sulle spalle di una
persona da due fasce. La
gente usa lo zaino al posto di
scomode valigie o di borse,
specialmente per carichi ab-
prattutto scrivere articoli
sulle armi e i videogiochi di
guerra per “Ragazzi:voce!” e
per questo andate a leggerli,
ma, ma sentiamo il parere di un
ragazzo di seconda. ”E’ stato
più difficile dell’anno scorso,
nel quale abbiamo ripassato
molti argomenti
delle elementari. Infatti quest’anno abbiamo
affrontato argomenti nuovi e
lo studio è aumentato” afferma William. Ed
ora due ragazze
di terza. “E’
stato un anno
particolare anche perché ho
dovuto sceglieLa prima media “D. Alighieri” ai Giochi sportivi
re la scuola sustudenteschi, svoltisi il 20 maggio scorso a Rovigo. periore e sono
preoccupata per
sono interessanti!” intervie- gli esami che devo affrontare.
ne così Paolo. In questo mo- Inoltre devo ripassare tutto il
do abbiamo concluso gli in- programma!” dice Sara e “Mi
(Continua a pagina 2)
terventi dei ragazzi di pri-
bastanza pesanti (come i
libri di scuola!).
Alcuni zaini hanno
delle fibbie per chiuderlo,
altri hanno semplicemente
una
o
più
cerniere.
Attualmente lo zaino più
popolare è quello della Eastpak, seguito da Seven,
Invicta, Comix, Londsdale;
poi ci sono quelli preferiti
dai bambini, con qualche
personaggio dei cartoni ani-
mati.
G l i
zaini
v a riano
per
forma e
dimensione, da quello con chiusura a cerniera e una sacca
davanti, a quelli più avanzati,
con molte tasche, dentro o
fuori. Lo zaino Eastpak nero è
(Continua a pagina 6)
Notiziario di
informazione della
scuola media Dante
Alighieri di San
Martino di V.zze
Anno 4, Numero 3
Maggio 2011
Le principali rubriche
di questo numero:
☺ Vita skolastica
☺ Personaggi
☺ Moda e modi
☺ 150 anni di storia patria
e non solo
☺ Animali: che storie!
☺ Sport, sport, sport!
☺ Le nostre idee su ...
Sommario:
Ragazzi … in gita
2
Conosciamo meglio il
prof Zappaterra
3
Ragazzi e tempo
4
libero a San Martino
Animali strani
7
Sport curiosi
8
La posta dei lettori
10
L’angolo della poesia
e del racconto
12
Vita skolastica
(Continua da pagina 1)
dispiace lasciare questa scuola e soprattutto i miei compagni, che conosco
dalle elementari. Ho paura di perdere la
loro amicizia perché frequenteremo
scuole diverse” aggiunge nostalgica Jessica.
Dopo tutte queste parole voglio
chiudere il discorso così: LA - SCUO—
LA - STA - FI -NEN -DO!
Visite di “distruzione”/1
Mantova, i Gonzaga, il
Mincio e gli affari d’oro dei
venditori ambulanti.
Tutti in gita!!! Anzi, quasi tutti, ovvero i ragazzi di prima e di seconda (tra
cui ci sono anch’io).
Il giorno di rientro dalle vacanze
pasquali siamo partiti alle 7.30 per andare
Sofia Farinella, cl. IB a Mantova. Siamo saliti sul pullman e per
anzianità noi ragazzi di seconda ci siamo
seduti nei posti più arretrati e invece i
ragazzi di prima si sono seduti nei posti
davanti.
Quando siamo arrivati a Mantova
siamo andati a visitare il Palazzo Ducale,
che è stato abitato dalla famiglia degli
Sforza e poi da quella dei Gonzaga. Il
dipinto che ci ha colpito di più è quello di
un angelo che tiene in mano un anello e,
osservandolo mentre si cammina, sembra
proprio che il braccio si muova. Poi, dopo
aver visitato quell’interminabile palazzo, ci
Visite di “distruzione”/2
Venezia:
che magia!
Martedì 3 maggio noi alunni della
classe terza A ci siamo recati a Venezia
accompagnati dalla professoressa Magagna
e dal professor Negro, con lo scopo di conoscere la storia e la ricchezza artistica e culturale di una città così vicina eppure così ignota a molti di noi .
Ero già stata a Venezia e l’avevo
trovata magnifica, ma visitarla con i miei
compagni me l’ha fatta trovare ancora più
bella.
Siamo arrivati a Venezia circa un’ora
dopo essere partiti dalla stazione ferroviaria
di Rovigo e subito ci siamo incamminati verso Palazzo Ducale, dove ci aspettava la
guida. Il nostro viaggio all’interno del palazzo
è stato un po’ particolare: per rendere meno
noioso il giro, la professoressa Magagna ha
scelto un’opzione che includeva un’animazione. La guida infatti, mentre ci accompagnava attraverso le varie stanze, ci faceva
notare dei particolari che ci servivano poi
come indizi per scoprire la verità su un assassinio, un fatto veramente accaduto nel
passato, di cui era stato incolpato Jacopo, il
figlio di un doge che aveva risieduto a PalazRagazzi: “Voce!”
siamo riposati un po’, quindi siamo ripartiti
e abbiamo attraversato tutta la città per
andare a pranzare al “parco TE”. Mentre
mangiavamo i panini portati da casa sono
arrivati dei venditori ambulanti e tutti i
ragazzi si sono comprati qualcosa.
Alla fine ci è toccato riattraversare
tutta la città per fare un giro sul fiume Mincio con un barcone. Molti dicevano che
era romantico, ma io non ci ho trovato
niente di tanto speciale. Poi siamo tornati
in centro e abbiamo aspettato il pullman.
Il viaggio di ritorno è sempre la
cosa migliore, perché lì si può scaricare
tutta la tensione e il nervosismo accumulati durante la giornata facendo quasi tutto
quello che si vuole: ascoltare musica,cantare, parlare con gli amici e così
via.
La gita è stata bellissima e spero
che il prossimo anno ne faremo un'altra
ancora più bella di questa!!!
William Redi, cl. II B
coperte da dipinti che raffiguravano
carte geografiche, mentre la seconda,
la sala in cui si riuniva il doge con i
suoi consiglieri, aveva il soffitto affrescato da dipinti allegorici che rappresentavano i princìpi che la giustizia
reputava importanti, come l’uguaglianza e la carità.
Quando siamo usciti da Palazzo
Ducale erano ormai già le 12.30 e,
visto il caldo e il tanto camminare, ci
siamo spostati in un giardino pubblico
per il pranzo. Dopo aver ammirato le
bancarelle che vendevano maschere e
souvenir di tutti i colori e di tutte le
dimensioni, abbiamo incontrato la
seconda guida della giornata, la signora Ifigenia, che ci ha guidato all’interno
della basilica di S.Marco e nei luoghi
più significativi della città.
Infine, prima di tornare alla stazione
ci siamo fermati in un bar dove, affamati e assetati, ci siamo abbuffati di
gelato e di pizza.
Il prof Milan immortalato in uno dei momenti Quest’esperienza è stata molto bella
più divertenti della gita a Mantova
per tutti noi, anche se noi ragazze
eravamo in continua allerta a causa
zo Ducale.
della presenza dei numerosi piccioni!
Tra le innumerevoli stanze, quelle
Sara Barbierato, cl. IIIA
che mi hanno colpito di più sono state la
stanza delle Mappe e la stanza in cui si riuniva il Consiglio dei Dieci. La prima aveva al
centro un grande mappamondo e le pareti
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Personaggi
Conosciamo meglio
il prof Zappaterra
Vi è mai venuto in mente di
conoscere qualcosa di più sulla vita
del prof Zappaterra? Scommetto di sì
ed è per questo che noi ragazzi del
giornalino abbiamo cercato di soddisfare la vostra curiosità con un’intervista al diretto interessato.
Michele Zappaterra è nato il
12 giugno 1975 da una famiglia di
musicisti. Ci ha detto che è stato un
suo cugino che abitava poco distante
da lui a trasmettergli la passione della musica, dandogli delle lezioni e
facendogli così nascere il desiderio
di diventare insegnante di musica.
Mister Lorenzo Ciasullo:
metodo e simpatia per far
vincere i ragazzi
sui campi e nella vita
Cari lettori, vi presento il mio
allenatore.
Si chiama Lorenzo Ciasullo ed
è nato il 3/01/1967 a Foggia. Attualmente allena il Boara Pisani, la mia
squadra. Lui allena dal 1998, cioè da
circa dodici anni e, prima di arrivare
dov’è ora, ha allenato altre squadre,
come per esempio il San Pio X e il
Rovigo, dove si è trattenuto per circa cinque anni.
Il mio mister allena i ragazzi
perché gli piace moltissimo interagire con loro. Secondo lui il miglior
metodo per allenare ragazzi della
nostra età è lavorare sulla coordinazione e sulle capacità motorie oltre
che sulle capacità fisiche, come la resistenza, la forza di tiro e la capacità di
“piazzare” il pallone dove si vuole. Ciò
che invece preferisce dell’allenare è
Ragazzi: “Voce!”
Oltre ad aver studiato al conservatorio, specializzandosi in pianoforte, il
prof è diplomato in ragioneria. Il
professore inoltre fa parte di un
gruppo che suona musica da camera.
Zappaterra si presenta con un
fisico alto e asciutto, con occhi castani e capelli corti castani. Di solito si veste con dei jeans e un maglioncino, che lo rendono abbastanza elegante.
Ci ha rivelato di aver studiato
anche a Imola e per questo è un
grande tifoso delle Ferrari e delle
Ducati, ma non disdegna la pallavolo. Ha anche una gran passione
per i cani. Infine ha detto che nella
nostra scuola si trova bene e che
vorrebbe restare,dopotutto noi ci
divertiamo a fare musica con lui e
lui si diverte a fare musica con noi!
Ah! Naturalmente questo divertimento è solo per chi frequenta il corso B!
Dario Distefano, cl. IIB
zionali. Ora però, oltre a fare l’allenatore, lavora anche come carabiniere
con il grado di appuntato scelto, è sposato, ha un figlio e tifa per il Foggia.
Alla domanda ”Quale delle due professioni preferisce?”, la risposta è stata
che gli piacciono entrambe.
Una sua famosa citazione è “du
coglio, coglio”. Cioè: quando
arriva la palla, tira. Un’altra
sua espressione famosa, che
usa per lo più in allenamento, è
”Ti spezzo le gambine“, che
ovviamente usa solo in modo
ironico, per dirci che abbiamo
sbagliato.
Secondo me il mister è la persona migliore che potessi incontrare, infatti è simpaticissimo e molto divertente, ma
all’occorrenza anche severo.
Inoltre il metodo di allenamenIl mister Lorenzo Ciasullo
con il nostro giornalista Giovanni Buzzoni
to che utilizza è il migliore che
si possa trovare.
Quindi, ragazzi, questo è il mio
Ma il calcio non è l’unico sport che ha
praticato: infatti ha giocato anche a mister e spero di aver dato l’idea di
pallamano nella società Juniores Han- come lui è.
Giovanni Buzzoni, cl. IIA
dball Foggia ed è arrivato fino alle nastare con i ragazzi e insegnare loro il
più possibile.
Anche il mister ha avuto un passato da calciatore. Infatti ha giocato
dapprima in alcune squadre minori, poi
è arrivato a giocare anche nel Foggia.
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Moda e modi
rubrica sull’arte del vivere seguendo la moda senza snaturare se stessi
Indagine
Come si passa il tempo
libero a San Martino
Vi siete mai chiesti quali potrebbero essere le attività preferite dai ragazzi del nostro paese?
Noi del giornalino abbiamo provato
a fare una stima di come passano il
tempo libero i ragazzi di San Martino.
I ragazzi del capoluogo e delle località si ritrovano nei campi
sportivi a giocare a pallone, sport in
cui molti di loro si impegnano al
massimo pur di vincere. Altri, invece, si trovano per pescare o per
cacciare insieme, per chattare in
Facebook o per andare a casa di un
amico o, infine, per fare un giro in
bicicletta.
Leggings:
una moda per tutte
I leggins sono un capo d’abbigliamento davvero versatile e adatto a tutte le ragazze: basta infatti
adottare gli opportuni accorgimenti e anche le “rotondette” potranno
con essi ben figurare. Ma facciamoli conoscere anche ai maschi,
meno ferrati di noi ragazze sull’argomento.
I leggins sono un tipo di indumento aderente e spesso elasticizzato, che copre la figura dal
bacino fino alle caviglie.
A differenza dei collant, non
hanno quasi mai i piedi e originariamente si trattava di due capi d’abAnno 4, Numero 3
I luoghi preferiti da noi ragazzi, oltre al campo, sono i giardini pubblici per parlare, ridere,scherzare o ascoltare musica.
Altri luoghi molto frequentati sono
i bar, dove si gusta insieme un gelato o si beve una bibita.
Tutte queste sono le attivita’
con cui noi ragazzi trascorriamo
insieme il tempo non occupato dai
libri e che ci fanno divertire un
mucchio!
Dario Distefano, cl. IIB
Converse:
un secolo d’amore.
Le Converse sono state le regine
incontrastate del mondo della scarpa
nell’America del secolo scorso.
Sono state create dal manager
Marquis M. Converse nel 1908, che da
quell’anno ne avviò la produzione industriale. Dieci anni dopo Chuck Taylor, un
giocatore di basket, acquistò un paio di
Converse e fece conoscere a tutta l’America la pallacanestro indossando sempre le Converse, per dopo ottenere l’onore di avere il suo nome inciso sull’etichetta All Star.
Furono subito amate dai giovani,
e la moda esiste tuttora: infatti quasi tutti
i ragazzi amanti dello sport ne possiedono un paio o più.
Ne esistono di tutte i colori, quelle
a tinta unita e quelle ricche di disegni e
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bigliamento separati, indossati uno
per gamba.
Solitamente sono realizzati
in lycra, ma esistono anche modelli
realizzati in lana o in seta.
La moda dei leggins non risparmia più nessuno e da qualche
anno è arrivata nell’armadio di tutte noi. Però ci sono alcuni consigli
che vorrei darvi per farvi apparire
al meglio con i vostri leggins.
1. Per prima cosa , mai indossare l’amato capo come un
semplice paio di pantaloni: il
modo migliore per valorizzare le vostre gambe è di
abbinarli ad un mini abito o
ad una maglia lunga.
2. Seconda regola: è meglio
abbinarli ad un paio di ballerine.
3. Terzo: dimentichiamoci
colori sgargianti e limitiamoci ad indossare leggins
neri o con colori neutri.
E ora che sapete tutto, siete pronte ad uscire con i
vostri leggins preferiti?
Giorgia Callegaro, cl. I A
Pagina 4
Moda e modi
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scritte, inoltre esistono modelli a scarpa
normale o a stivaletto.
I giovani si divertono molto a cambiare i lacci alle loro Converse, dal colore
alla disposizione, facendosi scrivere sulla
punta di plastica qualche dedica dagli amici
più cari.
Oltre ad essere belle sono anche
comode e adatte a tutte le circostanze:
sono con i jeans e anche con i pantaloncini
corti estivi.
Secondo un sondaggio, i ragazzi
preferiscono le Converse alle Nike, per
cui… evviva le Converse!
Jessica Cavallaro, cl. III B
Messaggini, abbreviazioni e “faccine”
Immagino che tutti voi siate in
possesso di un cellulare e che scriviate i messaggi con molte abbreviazioni.
Il codice degli sms è sempre
più utilizzato per vari motivi, ma soprattutto per scrivere velocemente.
Infatti la punteggiatura nei
messaggi non si utilizza per la struttura di una frase o di un testo, piuttosto per produrre smiley, cioè stilizzazioni di espressioni umane conosciuti anche come “faccine”.
Gli smiley sono stati creati nel
1981 da Scott Fahlman, pioniere dei
social network. Sono chiamati emoticon o smiley e ne esistono più di
106. Gli smiley, nati quasi per gioco,si rivelarono un ottimo mezzo per
esprimere il proprio stato d’animo,perciò l’uso di questi simboli per
noi ragazzi è diventato assolutamente indispensabile.
Ecco gli smiley più conosciuti:
:) = faccina sorridente
:( = faccina triste
:* = baci
Per quanto riguarda le abbreviazioni, nei messaggi si usa molto
togliere le vocali alle parole e aggiungere k :
•
comunque = cmq;
•
perché = xk.
Con l’uso delle k non bisogna
mai esagerare, altrimenti il messaggio che invierete al ricevente diventerà incomprensibile.
ATTENZIONE: ricordatevi di
non utilizzare queste espressioni nei
temi di italiano!
Sara Turcato, cl. II A
150 anni di storia patria e non solo
Avviso ai lettori: l’articolo è stato scritto una settimana prima del saggio.
Cari ragazzi, presumo che dicendovi la data 01/06/11, vi verrà
subito in mente questa parola: Italia!
Già, il nostro saggio per festeggiare
il centocinquantesimo anniversario
della nostra meravigliosa patria. I
ragazzi di prima vestiti di bianco, i
ragazzi di seconda vestiti di verde e i
ragazzi di terza vestiti di rosso. Che
bello, proprio i colori della bandiera!
La prima ha preparato assieme
alla professoressa De Giovanni delle
canzoni da cantare, cioè “Va’ pensiero” e “Inno a Garibaldi”. Inoltre la
Anno 4, Numero 3
professoressa Mara Tribuzio
ha
selezionato alcuni
di noi per
un balletto, intitolato “Marcia delle guardie del Regno
di Sardegna”. Pensate che le guardie
di Sardegna sono il più antico corpo
militare italiano, che esiste ancora,
ma con un nome diverso: Granatieri
di Sardegna. Che onore interpretare
una composizione a loro dedicata!
I ragazzi di seconda A cantano
inni patriottici e leggono le relative
presentazioni, mentre i ragazzi di
seconda B drammatizzano la poesia
di Luigi Mercantini “La spigolatrice
di Sapri”.
I compagni di terza B cantano
l’Inno di Mameli insieme a tutti gli
altri alunni e quelli di terza A hanno
preparato delle interviste impossibili
a personaggi del Risorgimento, interpretate soprattutto da noi di prima.
Beh, che si può dire del saggio
in generale? Io un’idea ce l’avrei:
FANTASTICO!
Francesca Favaron, cl. IB
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150 anni di storia patria e non solo
Trucco e parrucco story
Nella nostra società il trucco è
ormai diventato indispensabile, non
solo per le donne ma anche per alcuni
uomini. Il trucco è utilizzato principalmente per esaltare le caratteristiche
femminili e, ovviamente, anche per
coprirne le imperfezioni. Inoltre il
trucco può soddisfare anche altre finalità, come quella di mascherare la
stanchezza. In alcune civiltà, che hanno mantenuto saldamente le proprie
tradizioni e costumi, come l’India, il
trucco è usato per assicurarsi la benevolenza degli dei. Praticamente da
sempre, da quando cioè sono comparsi
sulla faccia della Terra, gli esseri umani, uomini e donne, hanno l’abitudine di
truccarsi. Ecco alcune interessanti
notizie storiche raccolte in Rete sull’argomento.
Partiamo dalle civiltà greca e
romana, che hanno originato l’attuale
civiltà cosiddetta occidentale.
Le donne greche usavano profumi esotici e prestavano molta attenzione al trucco. La sostanza con la quale le
donne si incipriavano era la biacca*,
mentre come rossetto usavano il minio*. Su ciglia e sopracciglia applicavano, invece, un leggero strato di antimonio*.
Nell’antica Roma verso la fine
del III sec. a.C. i capelli delle donne
erano molto curati e raccolti in particolari acconciature che potevano rag(Continua da pagina 1)
il più gettonato, oppure sempre l’Eastpak da colori neutri. Questi zaini
piacciono perché sono semplici. L’unico
colore sconsigliato è il bianco perché
facile da sporcarsi, appoggiandolo magari sul pavimento sporco. Due zaini a
tracolla sono quelli della Gola e della
Vespa.
Ci sono zaini creati per trasportare ad esempio skateboard, pattini,
Anno 4, Numero 3
giungere i 40-50 cm d’altezza! Le tinte
erano molto diffuse e il colore più gettonato era il biondo-rosso. La polvere
d’ocra* sostituiva il nostro rossetto,
mentre la funzione della cipria era
svolta dal gesso e dalla biacca, che
erano utilizzati per le braccia e il volto. Il loro ombretto era la fuliggine,
mentre venivano utilizzati oli ed altri
unguenti per profumare il corpo.
Nell’antico Egitto il trucco era
Gli antichi Egizi valorizzavano moltissimo il
volto con l’uso dei cosmetici.
diffuso tra gli adulti ma anche tra i più
piccoli. Venivano indossate tuniche
bianche e i capelli venivano raccolti in
treccine. Queste attenzioni servivano
per proteggere la pelle dal sole, dalle
alte temperature e dalla sabbia del
deserto. Negli antichi papiri è stato
scoperto che la malachite* e la galena*
venivano usate come ombretti, ma anche per curare malattie oculari. A queste sostanze venivano aggiunte minime
parti di grassi animali, cera d’api o resine affinché potessero diventare
spalmabili. Le donne si dipingevano le
unghie, le mani e i capelli con un unguento ocra-rossiccio; raramente si
tingevano le labbra e le guance.
Facciamo un salto nel tempo e
portiamoci al 1600, in piena epoca barocca, in cui la meraviglia divenne il
principio ispiratore di ogni espressione
umana. In società uomini e donne d’alto
rango erano soliti farsi notare disegnandosi sul volto dei nei, considerati
molto eleganti. A seconda della posizione in cui venivano dipinti e a seconda
della loro forma avevano significati
diversi. La pelle doveva essere curata
al meglio ed era di moda spalmarla di
biacca, poiché il pallore conferito da
questa sostanza regalava al volto un
tocco di sofferenza che faceva apparire molto chic.
Oggi alcune civiltà africane si
ornano ancora il corpo abitualmente,
come segno di distinzione oppure per
attestare l’appartenenza ad una determinata tribù o, ancora, per simboleggiare qualche ruolo importante all’interno di questa. Quando un individuo
deve affrontare il passaggio all’età
adulta, le pratiche corporali vengono
portate all’estremo, per dimostrare
all’intero popolo la vittoria dello spirito
sul fisico.
Marianna Garavello
ed Erika Visentin, cl. IIIB
* Dizionarietto di cosmesi
Antimonio: elemento chimico di colore argenteo,
usato per fare delle leghe.
Biacca: sostanza colorante bianca, derivata dal
piombo e quindi anche dannosa alla salute
Galena: derivato del piombo.
Malachite: sostanza derivata dal rame, di colore
verde.
Minio: sostanza derivata dal piombo di colore
rosso vivo
Ocra: minerale in polvere derivato dal ferro, di
colore variabile dal giallo al rosso-bruno, usato
come colorante.
computer e altro. Il modello perfetto
dello zaino deve rispondere ai seguenti
criteri:
4. deve essere di un buon tessuto, soprattutto per non rovinarlo durante i lavaggi;
1. deve avere schienale e bretelle imbottiti;
5. non deve contenere cose inu-
2. deve essere della ‘’taglia’’
giusta, perché se è troppo grande può
anche far cadere;
tili;
6. i colori devono essere resistenti allo sporco.
Erika Visentin, cl. IIIB
3. non deve essere troppo pesante;
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Animali: che storie!
Animali strani
Nel mondo ci sono molti animali strani. Eccone alcuni.
Partiamo dal Dumbo Octopus, che è un polipo che vive ad
una profondità minima fra i 3000
e i 4000 metri fino ai 7000 . E’ il
più grande polipo del mondo. Infatti
r a g giunge
circa i
1 8 0
metri e
p u ò
p e s ar e
anche 6
chiloIl Dumbo Octopus
grammi.
Si nutre di vermi, crostacei e di altri
animali acquatici ed è una specie
ovipara.
Un altro animale molto strano è la scimmia Saki dal viso
bianco, che fa parte della famiglia dei Pitecidi.
È alta
circa un
metro,
p e s a
circa 3
chilogrammi
ed ha il
p e l o
lungo,
setoloso
e
La scimmia Saki
brunadal viso bianco
s t r o
(nelle
femmine è tigrato con beige e nero). Si ciba di frutti non ancora
maturi, grazie ad una dentatura
robusta.
Infine un pesce molto strano è il pesce Hag, noto come Hagfish. Questo pesce è munito di
una bocca senza mascelle, con una
lingua ruvida con la quale si nutre
di animali morti.
Il pesce Hag
Ce ne sono tanti altri di animali strani (per esempio il cavalluccio marino algoso e il tordo imperiale), ma lascio a voi la curiosità
di cercarli in Internet e di scoprire quali caratteristiche hanno che
li rendono tanto particolari.
Giuseppe Giavara, cl. IB
SPORT, SPORT, SPORT!
Chi ha inventato
il calcio?
Sono sicuro che a molti di voi
piace il calcio, ma sono altrettanto sicuro
che pochi ne conoscono la storia, quindi
ho deciso di raccontarla ai lettori del
nostro giornalino.
Il primo antenato conosciuto del
calcio fu il cujo, del quale si hanno tracce
fin dal xxv secolo. L’antenato più simile
al calcio, però, nacque in Cina e prese il
Anno 4, Numero 3
nome di Tsu-Chu: in esso si doveva calciare una palla tra due canne di bambù.
In Europa, invece, si giocava l’Episciro
che, successivamente, in epoca romana
prese il nome di Harpastum. I romani
portarono questo sport nei territori conquistati, in particolare nelle isole Britanniche, dove incontrò diverse opposizioni
soprattutto in epoca medievale, ma nonostante ciò continuò ad esistere e, in
particolare, iniziò ad essere praticato dal
1800 nei college britannici.
In quell’epoca la squadra era
composta da dieci alunni e a questi si
aggiungeva il maestro. Il vero calcio nacque però nel 1848, all’università di Cambridge, dove si tenne una riunione che
durò ben otto ore in cui vennero decise
le prime basilari regole del calcio.
Il giorno 24 ottobre 1857 a Shieffield venne fondata la prima squadra di
calcio della storia e quindi questa città
può considerarsi la madre del calcio
moderno.
In Italia il calcio apparve nel 1895
a Udine e il primo torneo di calcio ufficiale fu disputato nel 1896 a Treviso.
(Continua a pagina 8)
Pagina 7
SPORT, SPORT, SPORT!
tempo per cifre enormi, che hanno
(Continua da pagina 7)
Il Genoa fu indiscutibilmente la
prima grande del calcio Italiano e solo il
Milan riuscì a fermare la corsa degli assi
Genovesi.
Un’altra squadra importante era
ed ancora oggi è la Juventus, che aveva
raggiunto le due precedenti finali, ma
riuscì a cogliere il suo primo trionfo dopo
un inaspettato scivolone casalingo del
Grifone contro la Milanese all’ultima giornata.
Mattia Morando, cl. IA
La nascita
del calcio-mercato
Vi è mai capitato di leggere
nel giornale un articolo che riguar-
Anno 4, Numero 3
“industria”
calcio
la
d’Italia.
maggiore
Il
calcio-
mercato comprende cinque diversi
- acquisizione del giocatore o
cessione a titolo definito;
da le trattative
- prestito: cioè si
per l’acquisto di
presta un proprio
un calciatore e
giocatore
di volerne sape-
n'altra
re di più? Eccovi
previo pagamento;
accontentati.
- comproprietà: la
squadra
ad
u-
squadra
acquista
che favorisce la
metà del cartelli-
compravendita di
no del giocatore
calciatori
si
per poi comprarlo
calcio-
a titolo definitivo
chiama
Cari ragazzi, voglio divertirvi facendovi conoscere gli sport più strani del
mondo.
Comincio con il chess boxing.
Questo sport è un misto tra gli scacchi e
la boxe: infatti, dopo due minuti di lotta e
di pugni, gli atleti giocano per i successivi quattro minuti a scacchi. È quindi uno
sport che unisce logica e agilità. L’anno
scorso ha trionfato agli Europei un italiano, Gianluca Sirci. Questo sport è stato
inventato da Bilal, un autore di fumetti e
regista francese, nato nella exJugoslavia, nel racconto Freddo Equatore. Il chess boxing è ora disciplinato
dalla World Chess Boxing Organisation (WCBO). Il primo campionato del
del
tipi di trattative, che sono:
L’organo
Gli sport più strani
del mondo
fatto
mercato ed è nato più o meno negli
a fine stagione, comprando l’altra
anni ‘50, quando i presidenti dei
metà da un'altra squadra;
club inglesi, seguiti da quelli italia-
- clausola rescissoria: un gio-
ni, cominciarono a comprare e a
catore risolve il proprio contratto
vendere dei giocatori prima per
prima della scadenza di quest’ulti-
cifre adeguate, poi col passare del
(Continua a pagina 9)
mondo si è tenuto ad Amsterdam nel
2003 ed è stato vinto da Iepe Rubingh.
Un altro sport molto curioso è il
trasporto della sposa. Consiste in un
percorso di 250 metri che, con ostacoli
da saltare e trappole da aggirare, il marito dovrà compiere con la propria sposa
sulle spalle. Se la coppia cade sarà penalizzata di quindici secondi. Ma la domanda che sorge spontanea è: riescono
i mariti a sopportare le lamentele delle
mogli e il loro peso per tutta la durata
della gara? Le regole dicono che la
“moglie”, che viene portata sulle spalle, deve essere veramente
tua moglie o in sostituzione
può essere un’amica. Questo sport viene praticato principalmente in Germania e in
America.
Il seguente sport possiamo
praticarlo anche noi ragazzi:
infatti è il lancio del telefonino. Ecco lo sport adatto a tutti
quelli che, in preda a crisi di
nervi o attacchi di rabbia, hanno pensato più di una volta di
lanciare il cellulare. È stato
inventato in Germania come
segno di protesta per l’aumen(Continua a pagina 9)
Pagina 8
E ora ... MUSICA!
Sondaggio di Ragazzi: “Voce!”
(Continua da pagina 8)
mo e quindi diventa ingaggiabile;
- svincolamento: un giocatore senza contratto passa gratis ad un'altra
squadra.
Le sessioni di mercato in Italia si
La classifica dei cantanti
secondo i redattori
del nostro giornalino
In questa rubrica rispondiamo alla
lettera di un gentile lettore, che ci
rivolge la seguente domanda:
dividono in due fasi che sono: quella estiva, che va dal 1°luglio al 31 agosto, e
quella invernale, che va dal 1°al 3 gennaio.
Ragazzi del giornalino, per
il prossimo numero potreste fare la
classifica dei cantanti più amati ?
Anonimo patito di musica
Il calcio-mercato comporta un giro
di affari enorme, tanto che il maggiore
acquisto è costato 93,6 milioni per il desiderato calciatore Cristiano Ronaldo del
Real Madrid.
Quindi, cari ragazzi, pensate che il
calcio è diventato una vera e propria
“industria” e voi, se siete dei calciatori
in gamba, potreste entrarvi a far parte.
Dario Distefano, cl. IIB
Caro anonimo patito di musica, sono molto contento di risponderti. Nel mondo ci sono moltissimi
cantanti, ma in questa classifica ne
elenco alcuni che risultano i più
amati in seguito a un sondaggio tra
i compagni :
1-Shakira
2-Fabri Fibra
3-Katy Perry
4-Avril Lavigne
5-Black Eyed Peas
6-Tiziano Ferro
7-Lady Gaga
8-Modà
9-Sonhora
10-Rihanna
Di alcuni di loro abbiamo
già parlato nei numeri precedenti
del giornalino. In questo preferiamo
raccontare qualcosa sui The Black
Eyed Peas. Si tratta di un gruppo
statunitense hip-hop nato nel 1995.
Non ottennero da subito un grande
successo, ma cominciarono ad ottenere fama quando al gruppo si aggiunse Stacy, ovvero Ferie. Gli altri
componenti del gruppo sono William, ovvero Will I am; Allan, ovvero apl.de.ap, Jaime, ovvero il dj
Taboo.
Alcune loro canzoni molto
famose sono:
-Bom bom pow
-I Gotta feeling
-Rock that Body
-The Time of My Life
Giovanni Buzzoni, cl. IIA
Le nostre idee su ...
(Continua da pagina 8)
to delle tariffe telefoniche. L’idea nasce, però,
undici anni fa in Finlandia e viene importata e
brevettata in Italia e in Europa nel 2009,dall’imprenditore Massimo Galeazzi, di Alzate
Brianza (Co).
E veniamo all’elephant polo. Come
suggerisce il nome, è simile al polo britannico,
ma anziché sui cavalli si svolge in sella agli
elefanti. Questo sport è praticato soprattutto in
Sudafrica e sono molto frequenti gli infortuni.
Ecco, questi sono gli sport più strani del
mondo. Spero di avervi divertito e incuriosito.
VIDEOGIOCHI
Duke Nukem Forever
Ritorna a grande richiesta
dei fan della serie l’attesissimo
titolo Duke Nukem Forever.
Questo videogioco era atteso da
ben dieci anni. Appena entrato in
commercio, i guadagni della 2K
sono saliti alle stelle, cosa che li
ha convinti a produrre presto un
nuovo capitolo della serie. Il gioco è veramente perfetto: la graAlex Raule, cl. IA
fica è eccezionale, la storia è
semplice e comprensibile, il pro-
Anno 4, Numero 3
seguimento è lineare e l’ arsenale
è molto ampio e vario.
Il gioco è ambientato in
una modernissima ma devastata
Washington. L’invasione di mostri
alieni ha scatenato l’ira del duca,
(Continua a pagina 10)
Pagina 9
Le nostre idee su...
(Continua da pagina 9)
che ha sempre più voglia di prendere a
calci il loro capo, con l’aiuto di un vasto
arsenale e soprattutto dei suoi muscoli.
Di seguito la scheda con le caratteristiche.
MOSTRE
LIBRI
Scopriamo
l’arte
Eligio S. e i giorni
della ruota
girando
l’Italia
Ho letto un libro di Guido
Sgardoli che si intitola Eligio S. e
Caratteristiche
i giorni della ruota.
Genere: sparatutto in prima persona
Racconta la storia di un
(fps), azione, avventura
bambino, Eligio, che nei primi anni
Piattaforma: pc, play station3, xbox
del Novecento viene abbandonato
360
sulla ruota di un istituto di VeneScheda video ottimale: asus hd iw
zia. Un tempo esistevano molte di
2000
queste ruote e venivano chiamate
Processore ottimale: inter cooler optimus 3
“ruote degli esposti”: le madri imPegi: +18
possibilitate ad allevare il proprio
Voto: 9
bambino lo deponevano su una di
esse perché fosse allevato dall’istituto che metteva a disposizione
Paolo Magri, cl. IA la ruota.
Con Eligio, però, c’è una
mezza medaglietta, che servirà
per riconoscerlo quando qualcuno
della sua famiglia verrà a cercarlo
(l’altra metà rimaneva a chi l’abbandonava).
La lettura di questo libro è
stata molto piacevole perché usa
parole dialettali venete e la storia
narrata per me è stata molto istruttiva, in quanto mi ha acconsentito di scoprire un fatto che
non conoscevo, cioè che i bambini
molto poveri, un tempo venivano
lasciati sulle ruote.
Irene Cominato, cl. IB
I COMPLIMENTI DI UNA LETTRICE
Cari ragazzi del giornalino, vorrei complimentarmi soprattutto con
Irene, Sofia, Giorgia, Sonia, Marianna,Giuseppe, Jessica, Alex, Francesca e
Sara per aver risposto alla mia domanda sul prof Forza.
Mi devo complimentare anche con il resto della redazione per gli argomenti trattati nelle due edizioni del giornalino: sono davvero interessanti!
Forza così!
Martina Benà, IA
Cara Martina,
noi della redazione ti ringraziamo per i complimenti che ci hai fatto e
siamo molto felici per l’affetto e per la simpatia con cui ci segui e leggi i nostri
articoli.
Continua a seguirci e magari a scriverci altre domande: noi siamo preparatissimi su ogni argomento.
Intanto, spero che ti sia piaciuta anche questa edizione del giornalino.
Giorgia Callegaro, cl. IA
Anno 4, Numero 3
Pagina 10
WII PARTY
Perché parlate solo di videogiochi di guerra e non di avventura o di altro
genere?
Nicholas
Come vedi ti abbiamo accontentato Nicholas e ti proponiamo la recensione di un tipo di gioco completamente diverso. Ti invito anche a riscriverci per dirci se hai gradito l’articolo.
Se dovessi chiedermi qual è il migliore gioco uscito con il prefisso Wii ti
direi immediatamente: WII PARTY. Questo gioco, oltre ad essere divertente, è soprattutto molto semplice, il che lo rende adatto a ogni fascia
d’età e prevalentemente per il gioco di gruppo. Il tema su cui si basano i
giochi principali è proprio quello di aggiungere vari minigiochi nell’intermezzo, dal cui esito dipenderanno i punti assegnati a ogni giocatore e l’ordine in cui giocheranno nel prossimo turno.
Uno dei motivi per cui amo Wii party è perché è divertente giocarci anche con i genitori, grazie alla categoria “giochi
in famiglia”, nella quale rientra un gioco che permette di nascondere i telecomandi nella stanza in cui si gioca e di
cercarli materialmente. Dispone anche di una categoria per il gioco solitario, in cui si deve attraversare un percorso
disseminato di minigiochi e superarli per avanzare e arrivare a un razzo per scappare. Il numero di minigiochi nel
percorso aumenterà fino ad arrivare a 50. Tra i giochi principali figura “L’Isola dei Dadi”, un gioco in cui, all’inizio di
ogni turno, bisogna tirare un dado per avanzare e arrivare alla fine di un enorme gioco dell’oca in cui le pedine sono i
tuoi MII. Ad ogni turno bisognerà partecipare a un minigioco scelto casualmente, il cui risultato determinerà l’ordine
di gioco e il tipo di dado da tirare. Nel percorso sono disseminate trappole e molle per avanzare. In alcuni punti dovrete tirare un dado e superare un numero prefisso per avanzare. Le novità stanno nel fatto che ogni gioco principale ha un’etichetta nella quale si può leggere la durata media e una modalità che permette di scegliere un gioco a seconda dell’umore. All’inizio di ogni gioco si trova una spiegazione molto semplice, che si può riguardare ogni volta ma
che è anche possibile saltare. Inoltre molti minigiochi si rifanno agli oggetti del classico titolo “Wii sports resort”.
Esplorate con gli amici questo mondo disseminato di minigiochi interamente con l’uso del solo telecomando wii. Giocateci e vi rammaricherete che non si possano aggiungere più di quattro giocatori. Fidatevi.
Voto:10
Enrico Gibin, cl. IIA
POLIZIOTTI SCOLASTICI
Cari ragazzi del giornalino, non si potrebbe creare un gruppo di poliziotti scolastici
per assicurarsi che i ragazzi non combinino
“marachelle”?
Anonimo Veneziano
Caro Anonimo Veneziano, per
prima cosa ti ringraziamo di averci
scritto e adesso arriviamo al punto:
abbiamo riflettuto molto su questa tua
richiesta e abbiamo pensato che arriva
un po’ in ritardo, dato che siamo agli
ultimi giorni di scuola.
Vorremmo inoltre da te un
chiarimento: cosa intendi per
“marachelle”? Dal mio punto di vista
di “poliziotti” all’interno della scuola
ce ne sono abbastanza, fra professori e bidelli.
A cosa servirebbero altre persone che ci sorvegliassero?
Sara Turcato, cl. IIA
I MIGLIORI VIDEOGIOCHI
Nel prossimo numero del giornalino potreste
parlare dei migliori videogiochi per Ps3, xbox 360,
Ps2,Nintendo, Wii e pc?
Riccardo
Questo è quello che ci è stato chiesto dal nostro lettore “Baldozzi” di inserire nel nostro
giornalino i giochi migliori di varie console
come console, pc, xbox 360 e Wii. Noi l’abbiamo accontentato con queste classifiche
ricavate dal web:
1°posto: Kirby e la stoffa dell’eroe;
2°posto: Donkey Kong Country retuorn.
3°posto: Trauma team.
4°posto: Sonic colors.
5°posto: Raving Rabbits travel in the time.
Questa lista per quanto riguarda i giochi per
Wii. La seguente lista invece, riguarda i videogiochi per pc:
1°posto: Crysis;
2°posto: Super Street Fighter 4;
3° posto: Last Caos;
4°posto: The Sims 3;
5°posto: Starcraft 2.
(Continua a pagina 12)
Anno 4, Numero 3
Pagina 11
(Continua da pagina 11)
L’ultima lista riguarda i videogiochi per
Xbox 360 che sono:
1°posto:Fifa 11;
2°posto:RDR:Unead Nightmare;
3°posto:Mortal kombat;
4°posto:Fight Night Champion;
5°posto:Bullestorm.
Caro Riccardo, spero che queste liste abbiamo
appagato la tua “sete” di videogiochi!
Dario Distefano, cl. IIB
Cara redazione, potete darmi informazioni sulle
armi softair* più potenti del momento?
Alex
*per chi non lo sapesse le armi softair sono armi ad aria compressa, quindi finte.
Caro lettore tu hai chiesto quali sono le armi softair più
potenti del momento.
Il sito in cui puoi trovarne moltissime è
“www.softairgun.eu” e le migliori sono:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Fucile M4A1 CTW - Celsius Copia Sistema
Comune m4 con rifiniture cromate
G608-2 G36K SPECIAL URBAN ASSAULT
Mitragliatore automatico d’assalto
FUCILE CLASSIC ARMY M15A4 RIS CARBIN
Comune m15 con regolatore di velocità
Fucile Mitra MP7 G7 (GALAXY)
Mitragliatrice automatica o semiautomatica in metallo
SCAR COMBAT FULL METAL (D|BOYS) Moana
Double Fantasy Attack Mode
Fucile d’assalto con lanciagranate e silenziatore
STEYR AUG MILITARY (GOLDEN BOW) AU 2G
Mitragliatrice leggera a fuoco automatico
MITRAGLIATRICE ELETTRICA M60 VIETNAM
A&K (Cod.MK60BL)
Mitragliatrice pesante a fuoco automatico
FUCILE ELETTRICO METAL GEAR 107 t3 series
G3 SAS RIS
Mitragliatrice g3 in metallo con puntatore laser
M16-A4 SPR FULL METAL D|BOYS
M16 semi automatico ad alta precisione
HI-CAPA 5.1 FULL METAL-SILVER- WE
Fucile semi automatico e automatico con op up regolabile
FUCILE A POMPA MOLLA RINFORZATA M56A
FULL METAL (STRIKE SYSTEMS)
Fucile a pompa con caricatore da 30 colpi
Paolo Magri, cl. IA
L’angolo della poesia e del racconto
Questa volta apriamo la rubrica con il racconto della storia di Ettore e Andromaca, due personaggi dell’Iliade di Omero,
la cui vicenda ha commosso generazioni di studenti.
In una verifica scritta era stato proposto agli alunni di immaginarsi nelle vesti dell’una o dell’altro e, tenendo conto di
quanto già sapevano sui due, di raccontarne in prima persona tutta la vita, dalla fanciullezza alla morte per mano di Achille per Ettore e alla riduzione in schiavitù per Andromaca. Il tema ha particolarmente ispirato i ragazzi e davvero tanti sono
stati gli elaborati che hanno ottenuto valutazioni elevate. La mia scelta è caduta sui due testi sottostanti, scritti da Alex
Raule (Ettore) e Francesca Favaron (Andromaca), rispettivamente di classe I A e I B.
E.Tobaldo
Anno 4, Numero 3
Pagina 12
Ettore racconta
la sua storia
Ulisse era appena giunto nell’Oltretomba, quando incontrò Ettore con la
moglie Andromaca, andò da lui e gli
chiese se poteva raccontargli la sua storia. Ettore accettò e cominciò in questo
modo.
«Nacqui da mia madre Ecuba
quando mio padre Priamo era in guerra
ma, appena lo seppe, ritornò a casa, mi
guardò, mi prese in braccio, mi alzò e
mi presentò alla folla come Ettore, futuro re di Ilio.
A scuola ero il più bravo e mi
piaceva molto fare simulazione di guerra, perché vincevo sempre. Avevo anche
qualche privilegio: infatti, quando sbagliavo, il maestro non mi puniva. Quando tornavo a casa, mi allenavo sempre
con la spada e andavo a cavallo.
Quando avevo cinque anni nacque mio fratello Paride, che io presi come un fratello da proteggere, da amare e
da rispettare. Poi, quando diventammo
più grandi, andavamo in riva al fiume
Scamandro e cavalcavamo fino al tramonto, poi tornavamo a casa e ci prendevamo cura dei nostri cavalli. Mio pa-
dre Priamo era molto severo ma, quando
vinceva una battaglia contro i Greci, era
sempre molto gentile e di sera mi raccontava alcune tattiche del combattimento corpo a corpo o storie del suo
passato o di come si comportavano ai
suoi tempi le famiglie quando i ragazzini disubbidivano.
Un giorno, mentre tornavo da
una guerra, vidi una bellissima ragazza
che lavava i panni in riva al fiume.
Quindi, da cavaliere, la aiutai, le chiesi
il suo nome e la riportai a casa a cavallo.
Ritornato a casa chiesi consiglio a mio
padre su quella fanciulla di nome Andromaca; lui mi consigliò di corteggiarla
ma io, che non ero bravo in queste cose,
alla sera provai anche a prepararmi un
discorso, ma niente, e quindi pensai che
il giorno dopo mi sarebbe venuta l’ispirazione. Allora mi misi a dormire.
Il giorno dopo andai da lei, molto
imbarazzato, e, siccome non sapevo
cosa dire, andai subito al dunque e le
chiesi se voleva sposarmi. Ero sudato
mentre attendevo la sua risposta. Dopo
un po’ le sue labbra si aprirono, come
dolci petali di rosa, e lei disse di sì. Ero
contento come un ragazzo che aveva
vinto la sua prima battaglia. Il giorno
dopo la sposai e poi dovetti andare all’allenamento speciale per guerrieri. Dopo
cinque anni di duro allenamento tornai a
casa e rividi mio padre, mia moglie e
tutta la mia famiglia.
Dopo poche settimane Andromaca rimase incinta e dopo nove lunghissimi mesi nacque un bambino meraviglioso, mio figlio Astianatte.
Dopo alcuni anni toccò a me difendere Ilio dai Greci. Infatti, avevamo
concluso una pace momentanea quando
mio fratello Paride rapì Elena, moglie di
Menelao, re di Sparta, fratello di Agamennone. Quando Menelao se ne accorse, con suo fratello riunì tutti i guerrieri
e i re greci per partire alla volta di Troia
e farle guerra.
In questa guerra combattemmo
per dieci anni e, dopo che uccisi Patroclo, amico di Achille il veloce, morii per
mano di questo, sotto gli occhi di tutti i
Troiani. Poi venni trascinato intorno alle
mura di Troia da Achille, che mi portò
anche al campo greco, dove mio padre
venne a chiedergli il mio corpo, e così
ebbi un funerale da principe.
Aspettai nell’Oltretomba mia
moglie e, ora che sono venuti tutti, Achille ed io ci siamo chiesti scusa a vicenda e siamo diventati amici.
Questa è la mia storia, la storia di
Ettore principe troiano».
Alex Raule, cl. IA
care con un cavallo. I
miei genitori ne possedevano tanti. Uno era stato
donato a me. Mi divertivo con lui, che era il mio
più grande amico, il mio
fratello gemello, il mio
secondo papà.
Fin da quando avevo otto
anni, sognavo il mio futuro: una vita semplice e
allegra, a fianco di un
uomo che mi sapesse
amare e rendere felice e,
per finire, speravo che un
Andromaca racconta
la sua storia
Io, nobile Andromaca, fin da
piccola mi sono sempre sentita diversa
dalle altre bambine. Credo che nessun’altra, al di fuori di me, sappia cosa significhi esser figlia di un grande troiano.
Papà, essendo stato un valoroso
uomo, non trovava mai il tempo di giocare con me. Era lontano da me. A volte
mi domandavo se fosse veramente mio
padre. Tutto ciò che potevo fare era gio-
(Continua a pagina 14)
L’addio tra Ettore e Andromaca in una pittura vascolare greca
Anno 4, Numero 3
Pagina 13
(Continua da pagina 13)
giorno avrei avuto un bambino. Non
immaginavo che tutto questo si sarebbe
realizzato.
A nove anni cominciai ad avvicinarmi a mia madre, con cui parlavo e mi
confidavo. Lei volle darmi lezioni per
diventare una brava sposa. “Madre cara,
sono ancora una bambina. Il tempo non
mi manca di certo per imparare queste
cose” le dicevo io. “Prima impari, meglio è!” controbatteva lei. Non mi restava che obbedire. Mi insegnò a lavare i
panni, a cucinare, a tessere, ad essere
sempre gentile e molte altre cose di questo genere.
Il tempo passò.
Un giorno d’estate, io ero ormai
quattordicenne, i miei genitori vollero
parlarmi. Mi spiegarono che ero diventata grande ed era giunto il momento
che l’uccellino che ero qualche anno
prima lasciasse il nido e si costruisse
una vita tutta sua. Nel bel mezzo della
conversazione, entrò dalla porta un giovane, bellissimo, con i capelli lunghi e
ricci, un viso dolce, ma allo stesso tempo autoritario. Era l’uomo dei miei sogni. Venni a sapere che presto sarei dovuta diventare sua moglie. Ero contenta,
ma allo stesso tempo agitata. Col tempo
mi resi conto che mi stavo innamorando
di lui. “Andromaca, carissima moglie,
devo parlarti!” mi disse un giorno Ettore. “Dimmi, caro sposo”. “Mi sono reso
conto di questo: ti amo! All’inizio non ti
conoscevo, ma ora ho capito che sei la
donna della mia vita. Ti amo, Andromaca, e prometto che ti resterò fedele, fino
alla fine dei miei giorni”.
In quel momento, mi sentii la
donna più fortunata del mondo. Gli risposi: “Ettore, mio amato, è tutto ciò
che stavo per dirti io. Anch’io ho capito
che sei l’uomo giusto per me, senza il
quale non riuscirei ad andare avanti. Ti
amo Ettore, ora e per sempre”.
Quando ripenso a questo episodio, mi commuovo ancora…!
Da quando io e il mio sposo cominciammo ad amarci veramente, la
vita mi apparve più bella, più serena.
Quando poi rimasi incinta, fui ancora
più felice. In un freddo giorno d’inverno
nacque mio figlio, Astianatte. Assomigliava in un modo impressionante al
padre. Era una gioia avere un uomo e un
bambino così meravigliosi. I miei compiti di donna erano filare, cucinare ed
occuparmi di Astianatte. Ma il compito
che più mi rallegrava era quello di moglie. Ettore era per me il centro del
mondo, non potevo vivere senza di lui.
Avrei però dovuto abituarmi all’idea di
non averlo più accanto. Il mio caro marito, il mio valoroso marito, volle partire
per la guerra, anche se io lo avevo pregato di non farlo. Achille, acerrimo nemico, mise fine all’esistenza di Ettore.
Sarei presto stata catturata da
uno degli Achei. Ma di questo non mi
importava. L’unica cosa importante era
questa: mio marito, il mio amato Ettore,
non era più con me. Dovevo essere forte, per il bene di mio figlio, ma la mia
vita non aveva ormai più senso.
Francesca Favaron , cl. IB
E ora alcune belle poesie. Due di esse sono calligrammi, composti da Sofia Farinella (Pensiero) e da Aurora Cherubin (Il vento), rispettivamente di IB e IA; l’ultima poesia, L’ultimo giorno della mia vita, è di Martina Bressan, di classe IB.
Anno 4, Numero 3
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L’ultimo giorno della mia vita
Questo è il mattino di primavera
alle prime luci dell’alba dolce, calda come amore.
Passano gli anni, svaniscono parenti ed amici;
salgo sul battello al canto degli uccelli
pioppi e salici belli
incontrai vicino alle rocce.
Le soluzioni dei giochi pubblicati nello scorso numero
L’ultimo giorno della mia vita
la luna segue col passo lento,
lento,
com’è passata la mia vita
Martina Bressan
Cruciverbanatura soluzioni
ITALIANO
A6 ALBERO
B5 FARFALLE
C2 API
D7 FIORI
E1 TOPOLINO
F4 RAGNO
G3 UCCELLI
Anno 4, Numero 3
INGLESE
TREE
BUTTERFLIES
BEES
FLOWERS
MOUSE
SPIDER
BIRDS
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