Gentleman - agosto 2011
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Gentleman - agosto 2011
N pi da golf o n ne s P T E N dei am -li c S U PE R T U S C A fe .it TO u w w w.cla ss li La Daniele Barraco each. e b b le B P a s w o. n d re l mond D a S t. A b e ll i d e iù p n io n i I g re e i camp rme de o le e u ir Pe r s e g 34 tenibili, s o s o c e i ip c n ri p ia secondo i a n g a B a ll e d b Royal Golf Clu il to o di erba. a n ip t g e ro is lt d a a i h s r ia J s ls e a n acqua di qu ert Trent Jo i b d o R o , n a e t e m o p in e ndita % e to 0 v 5 l in e i d n a io Architet it z s a s it e c b acciano 40 a migna che ne ff ra a g i s a r, n e u OT TI s , a fe d if u R i m t r e n NNA MANGIAR o b A I o M D d a n is a r a in sem prietà di M ro p i d t r o s re l e fa par te d Sul campo, che GENTARE DELL’AR A M IL E A naia è un RA SIEN vale La Bag ie d e m o rg vento e RIO, il bo o il tempo, il an rm fe si ve ad Athina resort do re Arrigo VII to ra e p m l’i vate nei i vip, dal gioiello rica re e m ca 2 7 lle sso della Onassis. Ne antiche, il lu a Cina e tr ie p i d ci tiquariato, d piccoli edifi d’arte e d’an i d re ar ria Marisa à: it divers a proprieta ll a d ti a n o zi e obili e tape India, coll disegnato m a h e ch r, lla Filetta. Monti Riffese nte B&B de ce ia d ’a ll e n re i, concorso pezzerie pu tro congress n e C . re u is le d’arte e culOspitalità e un premio , le a n o zi a ns (centro ippico intern Spa by Clari a h d d u B sa ali della mitura, sontuo benefici term i a lt sa e e relibatezze benessere ch Caterina), p ta n a S i d te ursioni in racolosa fon ristoranti, esc un abe u d i e n e h . E ora, per gastronomic mongolfiera e ca o p no, il Royal ’e d auto me quotidia li b su l e d ° 0 i lunghezza braccio a 36 .300 metri d 6 , e ch u b 8 ato da RoGolf Club, 1 colline. Firm e id rb o m i d 70 percorsi in 130 ettari hitetto di 2 rc a , Jr s e n tinenti. bert Trent Jo ltre 40 paesi dei sei con o in nel mondo, non solo. paesaggio e l e d ta . In un caso e o p Un stine, haiku Club del Borgo se , e m ri e a a una ch n a del Royal Golf li n re a p ae ci a o st is iv vi d cr a «S Un dare ato da Robert eficio si tratta di n (Siena) disegn e , a b ai ro e lt gn a ’a Ba tr secondo ll r di e e n e sign istra), 72 anni, lavoro di de «Scivo? t Jones Jr (a sin io e en o m n Tr tt Il io te . hi a az rc ir rm p L’a fo . L’is tenibili. e viceversa» rvo. O 0 percorsi dettami ecosos a, ce 27 si o n e iv u o tt p o l’a u al la g ha lf dal e inse dei campi da go scrive poesie uinaneve, mentr ma dell’inq ondo, le m lando sulla b il o ro lstoj. tt p tu l in su sua Dostoevskij e To ttendo York». Nella a passione per w un in Cina, rifle e ha N e i d e d i elle stra versi dedicat mento. O n em songs, i o p i d ia g lo ultima anto T 35 SUPER TUSCAN In questa pagina, alcuni scorci de La Bagnaia, il borgo medioevale che Marisa Monti Riffeser (foto a sinistra) ha trasformato in un resort di lusso, conservando la struttura antica degli otto edifici originari. Oltre a un campo da golf, c’è anche una Spa firmata Clarins. al David di Michelangelo, spiegano che è molto più di un pezzo di marmo. Li ha composti a La Bagnaia. Qui, alla configurazione di un campo di golf, la natura ha già provveduto con un eccellente canovaccio. Poi, però, se ne devono scoprire i segreti. Come ha scovato il genius loci? «Il genio, per la verità, è Marisa. Può scrivere, con prudenza, che mi sono innamorato di lei, come mi sono innamorato di questa terra. Mi ha portato qui, la prima volta, l’invito a un matrimonio. Nel 1986 avevo aiutato Corazón Aquino nella campagna per le presidenziali delle Filippine, liberate dalla dittatura. Per i Cojuangco, la famiglia di Cory, avevo disegnato negli anni 60 il Luisita Golf Club a Tarlac, a nord di Manila. Nella magnifica naturalezza del terreno toscano, è stato facile intuire un percorso bio. Ma è stata la first lady della Bagnaia a volere con determinazione il primo golf della provincia di Siena. E ha pure progettato una splendida Club house». E come avete superato l’ostacolo di questo terreno argilloso? «Seminando bermuda, una specie di gramigna molto resistente ai climi caldi, che si espande rapidamente formando un tappeto denso e uniforme. Riduce del 50% l’uso di acqua e dell’80% quello di fitofarmaci». Se niente è più verde del golf, prevedibile che la sensibilità delle nuove generazioni ne sia conquistata e aumentino i giocatori juniores. Bruno Riffeser Monti, 19 anni, nipote di Marisa, è considerato un campioncino. Ma è più difficile battere se stessi o il campo? «Nel crearlo, penso di fare un regalo ai golfisti se li metto di fronte a un puzzle che ciascuno possa risolvere con una propria strategia. Come nel biliardo. O negli scacchi». Molte celebrità tra i suoi amici. Il giocatore più brillante? «Sul campo, non conta la celebrità. Siamo tutti uguali. Molti musicisti, per esempio Justin Timberlake, amano il golf. Un buon campo possiede ritmi e cadenze da sinfonia, tali da generare emozioni. E commuovere anche George Clooney. Ma quelli che considero vere celebrità, non lo sono: mia figlia Tali e mio figlio Trent che non ha seguito la tradizione di famiglia, si occupa di cinema. Ha collaborato alla regia di Avatar». Suo padre, Robert Trent Jones Sr, origini gallesi, emigrato negli Usa, è stato il pioniere della nuova architettura del golf. Con lui ha lavorato fino al ’72. Perché poi ha fondato una propria società? «In quell’anno, la morte del mio terzo figlio ancora bambino, vittima di un incidente, mi ha spinto in Oriente a cercare di superare la tragedia. Nessuna rottura con mio padre, che aveva sempre frequentato solo l’Occidente, l’Europa. Io mi sono impegnato a espandere l’attività in Asia: il debutto, con il Navatanee Golf Course di Bangkok». Un altro viaggio da precursore, anzi un vero prodigio è stato quello di portare il golf al di là dell’ex blocco sovietico. Come ci è riuscito? «Il finale: il primo colpo tirato da un soldato dell’Armata Rossa a una pallina da golf, all’apertura del Moscow Country Club, settembre 37 Daniele Barraco SUPER TUSCAN 1994. Ma ripartiamo dall’inizio. A Yale mi ero appassionato a Dostoevskij e Tolstoj e facevo passeggiate discutendo con Rusty, un discendente dei Romanov, senza sapere che mi stavo preparando alla mia più difficile sfida professionale. Come dono di laurea, nel 1961, i miei genitori mi hanno organizzato un tour europeo e oltre la cortina di ferro. Nelle notti bianche di Leningrado, ho incontrato gente per niente diversa dai miei connazionali, e scoperto che in Unione Sovietica non esisteva neppure un campo da golf. Abbiamo incominciato a discuterne con mio padre e Armand Hammer, nel 1974, ci sono voluti 20 anni di trattative politiche per costruire il primo nella capitale del marxismo. Realizzarlo, per me, era la dimostrazione che Russia e America potevano sfidarsi su un campo di gioco, non di battaglia». Il 1° giugno 1988, mentre Reagan e Gorbaciov firmavano a Mosca il taglio degli arsenali nucleari, nella stanza accanto, io chiacchieravo di palle da golf con i membri del Soviet Supremo». Fine della guerra fredda. Un successo, come quello ottenuto dalla diplomazia del ping-pong in Cina. Per il suo contributo alla storia del XX secolo, a Bobby è stato conferito l’Ordine di Patron of the Century. Più banalmente, il golf contribuisce a educare il gentleman? «Certo, perché deve lasciare il campo come l’ha trovato, abbracciare la giocatrice, e non trattenerla. Soprattutto, perché giocare da solo significa comunque rispettare le regole». www.borgolabagnaia.com Affacciate sul Royal Golf Club La Bagnaia, sorgeranno 40 nuove unità abitative in stile toscano, che potranno essere personalizzate (8mila euro circa al metro quadrato). Ai proprietari, la facoltà di usufruire, oltre che di varie agevolazioni sulle tariffe del golf, anche di una piscina esclusiva e di tutti i servizi in dotazione al borgo. Il recupero ambientale finora realizzato nel rispetto della tradizione permette di valutare la qualità dell’offerta immobiliare non solo sulla carta. Questa è una delle due proposte immobiliari che la tenuta offre. L’altra, invece, prevede il recupero di alcuni casolari settecenteschi nei pres- si del suggestivo Castello di Frontignano, riserva di caccia e terme d’aria, vero e proprio polmone verde, situato all’interno della tenuta. Questi edifici, che comprendono il cosiddetto Palazzo Pitti e la suggestiva Casa del Fico, sono distribuiti nei 600 ettari di bosco, che fa da cornice alla tenuta, e sono già stati risanati nelle strutture di base (fondamenta, muri d’elevazione, solaio, tetto) e quindi predisposti per le rifiniture degli spazi interni (costano 5mila euro circa al metro quadrato). Informazioni all’ufficio vendite Knight Frank (tel. 0577/8187660; www.bagnaiasales.com). In alto e a sinistra, gli esterni delle dimore in vendita, situate intorno al Castello di Fontignano. Qui sopra, uno degli spazi comuni dello sviluppo immobiliare. Qui a sinistra, il campo da golf, disegnato da Robert Trent Jones Jr (in alto) della Tenuta La Bagnaia. 38