PROFESSIONI Dal Coa di Milano la proposta di un organismo forense

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PROFESSIONI Dal Coa di Milano la proposta di un organismo forense
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Martedì
iugno 2016
PROFESSIONI
Dal Coa di Milano la proposta di un organismo forense
sfida è dar vita a un orgaUn organismo nazionale
nismo che sia «effettivaforense che esprima le pomente rappresentativo,
sizioni condivise dell’avvoriconosciuto, legittimato
catura. Sintetizzando le voci
e inclusivo, nello sforzo
nazionali e locali e includendi capire che non si tratta
do tutte le anime della cadi coltivare l’autonomia,
tegoria. Con un’assemblea
ma di respingere l’illudi 60 avvocati eletti in sede
sione dell’autosufficienza
congressuale tra i delegati
e dell’autoreferenzialità
al Congresso nazionale fodegli ordini e delle varie
rense, un consiglio direttiaggregazioni, anche assovo di nove avvocati eletto
ciative, che in determinate
dall’Assemblea e un tavolo
fasi della vita dell’avvocapermanente di lavoro con il
tura e della loro storia goConsiglio nazionale forense
Remo Danovi
dono di particolare forza e
e la Cassa forense. È la proposta avanzata dall’Ordine degli avvo- rappresentatività, e pensano di poter
cati di Milano in materia di rappresen- fare da sé». L’obiettivo di questo nuovo
tanza per il prossimo congresso forense organismo che per legge dovrà essere
di Rimini, appuntamento del prossimo eletto dal congresso, qualora la propoottobre che sta animando il dibattito sta del Coa di Milano venisse accolta,
interno della categoria. Secondo il Coa, sarebbe quello di dare concretezza
guidato da Remo Danovi, la prossima alle questioni trattate nel congresso,
attraverso l’assemblea e il consiglio direttivo. «L’unico modo per tentare di
equilibrare una soluzione», afferma il
Coa di Milano, «parte dal rispetto del
dato normativo, cioè dai principi che
sono fissati dalla nuova legge professionale». Secondo Mirella Casiello, presidente Oua, «grazie anche all’impegno
dell’Oua si sono messi dei punti fermi:
il primo è il rispetto delle regole per il
congresso per consentire la massima
partecipazione e la difesa dei principi democratici; il secondo è l’apertura
nuovamente di un confronto che sta
vedendo l’impegno e l’attivismo riformatore di associazioni, singoli avvocati
e di ordini importanti come quello di
Milano. Nel merito della proposta di
Milano», conclude la presidente Oua,
«posso solo dire che è interessante e
che sarà oggetto del lavoro della nostra commissione legge professionale
e delle prossime assemblee».