Documentari, Corti, Videoteatro, Videodanza, Videoarte

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CRESCE L’ATTESA PER LE OPERE IN CONCORSO AL
PREMIO OPERA IMAIE 2009
E UNO SPECIALE PREMIO ALLA CARRIERA AD ARNOLDO FOA’
Documentari, Corti, Videoteatro, Videodanza, Videoarte, Animazione, Teatro-Canzone,
Musica e reportage sui mestieri di attore, doppiatore, musicista e direttore d’orchestra:
questi i generi presentati nella lunga maratona d’autore il 3, 4 e 5 aprile alla Casa del
Cinema di Roma
La terza edizione del Premio Opera Imaie anche quest’anno riserverà al pubblico di ogni genere
delle gradite sorprese: all’interno dei due settori Musica e Audiovisivo, se preannunciano lavori di
massima qualità, a testimonianza del prezioso contributo che attori, registi, danzatori e musicisti
offrono a testimonianza della cultura italiana nel mondo. E oltre all’ascolto/visione delle circa 350
opere in concorso, una gradita sorpresa per la serata finale: un premio speciale alla carriera
ad Arnoldo Foà, che l’Imaie, ente che tutela da oltre trent’anni i diritti degli artisti interpretiesecutori e promotore della manifestazione, ha deciso di consegnare per gli alti meriti conferiti
dall’attore/autore/regista italiano in quasi settant’anni di attività.
Selezionate da una doppia giuria presieduta dal direttore artistico Enzo Aronica, in
rappresentanza dei lavori sostenuti attraverso il contributo previsto dall'articolo 7 della Legge n. 93
del 1992 (cfr. Statuto IMAIE e L. 93/92) dell’anno 2007, i progetti artistici i gara ravvisano una
cospicua presenze di nomi di rilievo. Tra questi, Carlo Lizzani, in un documentario che ripercorre
autobiograficamente la storia della sua carriera (Viaggio In Corso Nel Cinema), Alessandro
Haber, figura di spicco del cortometraggio Vertigo di Giancarlo Torri, Pamela Villoresi ne Il
leone maremmano, e Francesco Benigno, celebre protagonista del film Mery per sempre, alle
prese con un racconto personale della sua difficile storia nella Palermo di fine anni Settanta.
Alessandro Benvenuti, nella sua trilogia su Casa Gori, offre un esempio sui generis di videoteatro, come anche l’interpretazione di Roberto Herlitzka filmata da Teatro Segreto nel corto Le
insondabili verità, quella di Marco Solari nella ripresa teatrale di Quinte Armate e le
testimonianze di Camilleri, Scaccia e noti nomi del mondo universitario nella regia televisiva de
La Grande Magia di Eduardo De Filippo curata da Toni Garrani.
Nel ramo documentaristico Agostina Belli dialoga con l’imperatore Augusto e sua figlia Giulia
nella Roma Imperiale de I luoghi del mito, mentre Alida Valli viene rievocata da Carlo De Mejo in
un lungo ritratto ricostruito grazie agli archivi della fondazione dedicata all’attrice. Curiose le
testimonianze di Sandra Milo e Zeudi Araya nel cortometraggio dedicato a Franco Gasparri,
eroe dei fotoromanzi degli anni Settanta diretto dalla figlia Stella, e doveroso il Ritratto di attore di
Pasquale Scimeca, dedicato al bravo e sfortunato interprete teatrale Giampiero Bianchi,
ricordato da Gabriele Lavia, Andrea Giordana e molti artisti che ne hanno accompagnato la
vita e la carriera. Gerardo Placido, figlio del noto Beniamino, parte dall’opera del padre sui
Promessi Sposi per realizzare il primo esempio di “gossip transepocale” correlando alcune scene
manzoniane al nostro secolo. Particolare è anche la presenza di Rodolfo Laganà nel
documentario sulle fondazioni e case di riposo per artisti diretto da Giorgio Consolini e quelle di
Alessandro D’Alatri e Massimo Dapporto nel docu-film sul fotografo Roberto Ferrantini.
L’arte del doppiaggio è ricostruita in un prezioso documento firmato da Ilaria Stagni con interviste
a 120 artisti italiani tra i quali i compianti Ferruccio Amendola, Alberto Sordi e Oreste
Lionello.
Il sociale dell’integrazione razziale e delle problematiche legate alle adozioni è trattato
dall’Associazione Premio Claudio Accardi nel doc-film Un’altra vita, mentre un toccante ritratto
del terrorismo locale calabrese è illustrato nel corto Cessare’ di Cataldo Perri. Infine, nella
Sardegna andata e ritorno di Giuliano Oppes i luoghi e volti dell’isola vengono evocati dai racconti
di testimoni, celebri e non, che illustrano il loro distacco definitivo o temporaneo dalla terra
d’origine: tra questi Tiberio Murgia, Paolo Fresu, Antonello Salis e molti altri.
Non mancano le partecipazioni di Edoardo Siravo e Vanessa Gravina nel corto L’aria della
notte, Milena Vukotic e Vincenzo Crocitti in Black Out – Buio, Antonella Ponziani autrice di
Ananke (The Perfecta Metropolis), Paola Pitagora, protagonista di Honour di Johanna Murray
Smith e Mita Medici ritratta nel backstage teatrale dello spettacolo su Elena di Troia.
Anche la musica, in ogni suo genere, risalta agli occhi, oltre che alle orecchie dei fruitori della
rassegna, attraverso sperimentazioni video di teatro musicale, come quelle compiute in Homeless un viaggio capace di includere canzoni del pacifismo israeliano, canzoni di lotta della tradizione
popolare italiana, rivisitazioni di brani pop e molti brani originali – o nel percorso didattico culturale
degli ultimi cantastorie siciliani alle prese con gli studenti di oggi.
La tradizione fuori dai confini storici convenuti è proposta da Nando Citarella e “La Paranza” in
un tentativo di unione sonora a tutti gli effetti tra la cultura arabo-andalusa della Siviglia e il
Mediterraneo partenopeo (Terra madre), mentre i suoni della contemporaneità sono dipinti nella
colonna sonora dei Baustelle per il corto Seicento Sigarette dopo e dal Quartetto Pessoa e
Leandro Piccioni con Peppe Servillo in una speciale rivisitazione delle musiche di Piazzolla.
Nell’ambito della musica classica, Mozart è reinterpretato in chiave originale nello spettacoloconcerto I kiss your hands con Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni, eseguito jazzisticamente
da Paolo Damiani, Rita Marcotulli e Danilo Rea.
Suggestivi cornici sonore si prospettano inoltre nel riarrangiamento di Modugno del fisarmonicista
Bruno De Filippi, nel sound cinematografico di Claudio Simonetti e nell’arte del remixaggio di
Gazebo. E ancora il giullare musicale Marco Messeri, i poeti in musica Mariella Nava,
Vincenzo Incenso, Donatella Pandimiglio e Valeria Rossi; il dixie-bluesman Lino Patruno e
i classici del pop Pierino Montanari e Fausto Cigliano: sono solo parte dei molteplici artisti in
attesa di un verdetto che verrà decretato la sera del 5 aprile alla Casa del Cinema in una speciale
serata ad inviti.
I Premi, realizzati sul disegno dell’artista Pablo Echaurren, verranno consegnati dal Presidente
dell’IMAIE Edoardo Vianello e consisteranno in tre riconoscimenti per ciascuna area (Musica e
Audiovisivo) per i progetti dei soci/aventi diritto, un premio per ciascuna area per i progetti
realizzati da organismi esterni, un premio per la Danza e un premio speciale del Presidente da
assegnarsi tra tutti i progetti presentati in concorso.
La visione delle opere è aperta al pubblico venerdì 3 aprile (orario 15-24), sabato 4 aprile (15-24)
e domenica 5 (15-20)
La schedatura di tutte le opere in concorso è presente sul sito www.imaie.it nella sezione
dedicata al Premio Opera Imaie.
A breve, sullo stesso sito, verrà comunicato il calendario delle visioni ed ascolti.
Per informazioni:
Premio Opera Imaie 2009 c/o DIMI Spa - via Nomentana 126, 00161 Roma
Tel 06 45443293 - Fax 06 97842244 - e-mail [email protected]
Ufficio Stampa PREMIO OPERA IMAIE: Elisabetta Castiglioni
Tel 06 3225044 / 06 46208119 – Fax 06 3225044 - Cell 328 4112014
e-mail [email protected][email protected]