Pasquale maquette - Serge Plantureux Photographie

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Pasquale de Antonis
Roma, fortuna aperta
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pasquale de antonis
Fortuna aperta
Quaderni italiani di
Rhinoceros jr
2007
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Mostra dal 15 novembre al 15 dicembre 2007, galerie Serge Plantureux,
4 galerie Vivienne (5, rue de la Banque), 75002 Paris. 01 53 29 92 00.
Ringraziamo Riccardo e Salvatore Gagliano, autore di una tesi su Pasquale
nell’ Universitá di Roma Tor Vergata, 2006 (non publicata).
Copertina : Trompe-l’oeil al Museo delle Terme, 1948
Prime : Pescara, 1935
Antiporta : Fotografia astratta, 1957
Titolo : La pesca della Fortuna (ommagio a Della Porta), 1935
Ultime : Soldati scozzesi, 1946
Dietro : Ana Maria Guarnieri, 1956
© 2007. Archivio De Antonis
c/o Riccardo De Antonis, Via Casale del Torraccio, 24 , 00133 Roma
tel 0039062013651-3384414533 [email protected]
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“E il gatto mangio la fortuna e il papagallo”
(Giambattista Della Porta, 1570)
“L’obbiettivitá dell’obbiettivo non esiste.
la fotografia ce la puó dir lunga sulla persona rittrata,
ma una cosa è certa : che non meno di una pittura
ce la dice lunga sul fotografo...”
(Mario Praz, 1957)
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Abruzzo
Pasquale de Antonis nasce a Teramo il 4 aprile del
1908. Sua famiglia vende fiammiferi poi cartoline.
Il padre Donato ottiene nel 1925 la concessione di
vendita e distribuzione di fiammideri per tutto
l’Abbruzzo, e tutta la famiglia se trasferisce a Pescara
dove il padre commissiona una serie di cartoline a un
fotografo che da Torino, questi, quando se ne andó,
lasció a Pasquale sua macchina di legno.
A venti anni, Pasquale lascia l’Abruzzo per andare a
Bologna, ospitato da un amico del padre che possiede
uno studio, dove si sviluppano delle gigantografie
(ingrandimenti 50x60 cm). Pasquale frequenta una
scuola d’arte, con gli insegnanti Cleto Tomba e Ferrucio
Giacomelli.
Nel ‘34, De Antonis torna a Pescara e con i soldi
ricavati da due o tre foto grandi colorate, apri il primo
studio al n°51 di Corso Umberto I.
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Presto, vince un premio di tremila lire, guadagnando
un concorso nazionale con le fotografie di un numeroso
gruppo di giovanni fascisti e acquista la sua nuova
Leica. Realizza fotografie industriali e sportivi.
Con un suo amico, Pasquale intraprende allora viaggi
per l’Abruzzo, alla scoperta di un mondo pastorale
caratterizzato da rituali scenografici : Venerdi Santo a
Spoltore, Festa delle Virginelle a Rapino,
Rappresentazione del Lupo a Pretoro, Voto di San
Gabriele al Isola del Gran Sasso. Purtroppo quasi tutte
queste foto furono destrutte nel bombardamento alleato
di Pescara del 31 Agosto 1943.
Lasciando lo studio alla sorella Anna, Pasquale se
trasferisce a Roma nel ‘39.
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Festa delle Virginelle a Rapino, 1935
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Rapino, 1935
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Venerdi Santo
Spoltore nell’ Abruzzo, 1935
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Festa di San Gabriele : Il Voto
Abbruzzo, maggio 1935
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Roma
Con una discreta somma, proveniente della vendita di
una palazzina sul lungomare, rileva uno studio
fotografico a Piazza di Spagna, 51.
Lo studio, appartenuto ad Arturo Bragaglia, era da un
anno molto malandato sotto la gestione di un detto
Malandrino, le fotografie e parte dell’attrezzatura
logorate dalla non curanza.
L’affito e molto alto, ma Pasquale ha molti amici,
specialmente fra i giornalisti e lo studio, situato a due
passi del Caffé Greco, diventa un’altro punto di ritrovo
per artisti e attori. La notte, quando il Caffé chiude per
il coprifuoco, Pasquale e suoi amici si rifugiavano nella
farmacia di piazza San Silvestro.
Lo studio viene chiuso per qualche tempo per sospetto
di antifascismo, e dopo la guerra, un episodio delle SS
che bussano al portone (cercando l’inquilino del piano
di sopra) viene ripresa nel film di Roberto Rosselini,
Roma Cittá Aperta.
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Ennio Flaiano
Coprefuoco nella farmacia
1944
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Luchino Visconti, 1944-1948
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Vittorio Gassman, “Un tramvia chiamato desiderio”, 1948
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Con la Liberazione arriva per Pasquale un periodo di
benessere economico, racontera :
“Era curioso vedere al mattino la fila di soldati americani,
inglesi, scozzesi... desiderosi di farsi fare un pregevole ritratto.
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Nel ’46, De Antonis e chiamato da Irene Brin (alias
Madame d’O), cronista ironica per Vogue e Harper’s
Bazaar. Pasquale realizza servici e acosta modelle a
monumenti, in un inedito dialogo tra moda e arte.
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Caffé Grecco, 1948
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Trompe-l’oeil al Museo delle Terme, 1948
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Vogue, 1949
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Cariatide, 1948
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Irene e anche proprietaria con il marito Gaspero del
Corso della Galleria dell’ Obelisco e Pasquale espone per
loro diverse serie di fotografie astratte fra il 1951 e il
1957, presentate da Leonardo Sinisgalli e Mario Praz.
Usando la machina fotografica, Pasquale concepiva le
sue foto astratte come risultati anticipati di immagini
passate attraverso l’obbiettivo.
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Omaggio a Bernini
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Omaggio a De Chirico
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Questa pubblicazione
promossa dall’Accademia dei Venti
è stata stampata in 750 esemplari, fra
i quali 300 riservati agli abbonati,
nella tipografia di Mame a Tours
nel mese di ottobre 2007