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Nuok ♥ Summer 2012
Alla scoperta di New York e delle più belle città del mondo.
© Tutti i diritti riservati.
A cura di Alice Avallone, Leonardo Staglianò e Annamaria Rinaldi.
Testi di Stefania Abbona, Alice Avallone, Beatrice Avallone, Francesco Battaini,
Marco Betti, Stefania Bua, Viviana Calmasini, Cristiana Caprara, Maurizia Carrera,
Marialessandra Carro, Enrico Catani, Elena Chiarelli, Elisa Chisana Hoshi, Valeria
Crescenzi, Marco Cucca, Alessandra De Leonardis, Lucia De Stefani, Giulia Depentor, Valentina Desario, Margherita Gaffarelli, Chiara Galati, Chiara Gallina, Sara
Garofalo, Alessia Gatti, Lorenzo Grandi, Sara Izzi, Camilla Leonori, Elena Lombardi, Alessandra Maffei, Arianna Magnani, Francesco Margaroli, Francesca Martellini,
Francesca Masoero, Giuseppe Mercorio, Roberta Mezzelani, Elisabetta Montebelli,
Umberto Moroni, Valentina Nicolò, Federica Orciani, Eleonora Pinat, Samantha Ragazzi, Francesco Rellini, Annamaria Rinaldi, Enrico Rossi, Filippo Sala, Benedetta
Spreafico, Leonardo Staglianò, Chiara Testore, Rebecca Treves, Giulia Turbiglio,
Livia Ventura e Michela Zamuner.
Nuok - www.nuok.it - [email protected]
Alla scoperta di New York e delle più belle città del mondo
Nuok è un magazine online che si occupa di viaggio, cibo, arte, cultura, chiavi
usb nei muri, prati fatti crescere dentro gli appartamenti e palazzi restaurati con i
mattoncini lego. Dove? In giro per il mondo.
Chi scrive per questo magazine si chiama “nuoker”, e ha le seguenti caratteristiche:
giovane, curioso, ironico, viaggiatore e italiano. I nuoker esplorano le città dei cinque
continenti, a cominciare da New York, e le raccontano al pubblico italiano.
Per l’estate abbiamo pensato di pubblicare un ebook da regalare ai nostri lettori: un
pdf da scaricare gratuitamente, nel quale i redattori – di oggi e di ieri – consigliano il
meglio delle città in cui vivono, secondo le categorie del magazine.
Mentre preparavamo la nostra pubblicazione è avvenuto il terremoto in Emilia, e anche noi – come il resto degli italiani – ci siamo chiesti cosa potevamo fare. E ci siamo
risposti che forse l’ebook poteva essere un mezzo per dare una mano.
Ne abbiamo parlato con Samantha, nostra redattrice storica che vive a Finale Emilia,
uno degli epicentri delle scosse, e su suo suggerimento abbiamo deciso di fornire
sull’ebook il conto corrente del suo Comune, chiedendo ai nostri lettori – a voi – di
dare un contributo. Siamo fiduciosi che sarete in tanti a raccogliere il nostro invito.
Nuok Team
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Alla scoperta di New York e delle più belle città del mondo
Il 20 maggio scorso alle 4:03 e 53 secondi, quando la terra ha tremato, abbiamo perso ogni punto di riferimento. Il terremoto ci ha colto nel sonno, inermi e
spaventati, impreparati ad affrontare un evento di tale portata.
Oltre alle perdite umane, che aumentavano con il ripetersi delle scosse (fortissime
quelle del 29 maggio e del 3 giugno), molti di noi hanno perso casa, lavoro, e i
riferimenti storici che da sempre incarnano l’identità dei posti in cui siamo cresciuti.
Non sappiamo per quanto tempo la terra continuerà a tremare e non sappiamo quanto di quello che abbiamo perduto potrà essere recuperato. Quello che sappiamo,
però, è che dobbiamo fare tesoro delle esperienze di chi è passato attraverso una
tragedia come questa prima di noi, e non lasciare che si commettano gli stessi errori.
Ad oggi i comuni colpiti dal sisma non hanno ricevuto nessuno degli aiuti promessi
dallo Stato, e stanno affrontando la messa in sicurezza del paese e gli aiuti agli
sfollati grazie al denaro nelle loro casse, e alla solidarietà delle persone si danno da
fare per raccogliere beni di prima necessità. Persone come me, come voi.
E allora sono qui per chiedervi un contributo diretto ai comuni colpiti, tra i quali
il mio, Finale Emilia, per far sì che le risorse per la ricostruzione arrivino direttamente dove sono necessarie. Senza intermediari. Perché noi ‘teniamo botta’,
e vogliamo ricostruire.
Bastano anche solo 10 euro, un piccolo contributo che può aiutare Finale Emilia
a rialzarsi, a ricostruire quello che è crollato dentro e fuori di noi.
Bonifico Bancario
IBAN IT82E0611566750000000133314 SWIFT: CRCEIT2C
causale: emergenza terremoto Emilia Romagna
Un abbraccio e tanta gratitudine,
Samantha
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Alla scoperta di New York e delle più belle città del mondo
ph. Marco Marzocchi
www.marcomarzocchi.com
colazione e merenda
quartieri, strade, percorsi
pranzo e cena
arte e cultura
locali notturni
comprare cose belle
Marco Cucca: un tempo scienziato politico, di professione cavalca il
precariato, meglio se su una bici. Ora guarda il mondo da un fish-eye.
www.nuok.it/author/marco-cucca - [email protected]
Moeders. Rozengracht 251
Intimo e autentico, Moeders è il luogo ideale se volete sperimentare la
cucina dutch. Le pareti sono ricoperte di foto di mamme e le stoviglie
sono tutte spaiate, perché quando aprì – negli anni ’90 – i clienti dovevano portarsi le posate da casa. Oggi potete gustare i tipici Hotchpotch
olandesi, piatti composti da würstel e sformati di patate, il brasato di manzo e il pollo con il goat-cheese. Provare per credere.
Café Brecht. Weteringschans 157
Praticamente un salotto vintage: tappezzerie anni ‘60, lampade old-style
e clientela intellettuale, tutto condito da una discreta offerta di pilsner. A
metà tra la casa della nonna e Berlino est, il Café Brecht accoglie scrittori
e letterati. Se ci capitate l’ultima domenica del mese sentirete giovani
autori proporre racconti, testi e poesie autoprodotti.
De Roest. Czaar Peterstraat 213
De Roest è un rifugio creativo che sorge nella Ostelijke Eiland, in un complesso di capannoni strappati alla ruggine che oggi ospitano sperimentazioni artistiche che non conoscono limiti. Il Roest è una spiaggia in cui
prendere il sole sui lettini, è un café dove i rocchetti industriali diventano
tavoli, è un cine-teatro dove i sedili della KLM si trasformano in multisala.
Un’oasi urbana nell’era post industriale.
Jordaan. Quartiere di Jordaan
È la Amsterdam da cartolina, quella dei canali, ma anche dei vicoletti in
cui passeggiare per ore. Ex quartiere operaio, offre il meglio di sé il sabato mattina: nei suoi due mercati all’aperto (Lindengracht e NoordMarkt) si
trova il miglior cibo della capitale. Perdersi tra le sue stradine è un must,
per poi ritrovarsi tra negozi eclettici che vendono mele e vinili sullo stesso
bancone.
Le 9 stradine. De 9 Straatjes
In barba a tutti i supermall del mondo, le 9 stradine sono un centro commerciale all’aria aperta nel cuore di Amsterdam. Pittoresche e piacevoli
anche se lo shopping non fa per voi; se invece siete in vena di acquisti,
sappiate che qui si trova di tutto, dal negozio che vende spazzolini da
denti alla galleria d’arte, dalla scuola di cucina al rivenditore di papillon.
De Bakkerwinkel. Polonceaukade 2
Una bakery in cui si respira un clima da casa di campagna. È un franchising, ma vi portano la marmellata fatta in casa, che dividerete con il
vostro vicino di tavolo, come si facesse tutti colazione insieme. Situato
nella verdissima Westergasfabriek, è l’ideale per quelle domeniche in cui
avete voglia di torte, pancake o uno scone con la panna.
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Alla scoperta di New York e delle più belle città del mondo
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Enrico Rossi, mezzo architetto, futuro fotografo. Studia lingue,
viaggia per l’Europa ed è deciso a conquistare il mondo.
www.nuok.it/author/enrico-rossi - [email protected]
Bazar. Albert Cuypstraat 182
In una delle città più cosmopolite al mondo la cucina internazionale è
altamente raccomandata: provate Bazar, il miglior ristorante arabo della
capitale. Si mangia a tutte le ore del giorno, in una location che è praticamente il palazzo reale di un sultano. Irrinunciabile il tè alla menta,
preparato tradizionalmente.
Paradiso. Weteringschans 6
Decisamente la migliore sala da concerti di tutta l’Olanda. Offre ogni giorno musica live, dal rock al soul, dal tramonto fino all’alba. In precedenza
era una chiesa. Dal suo rinnovo negli anni ’60 a oggi ha ospitato alcuni tra
i più celebri musicisti della storia. Solo per citarne alcuni: Rolling Stones,
Adele, The Cure, Amy Winehouse, David Bowie, Jamiroquai.
OT301. Overtoom 301
È quello che gli olandesi chiamano “squat” e può essere tradotto in italiano
come centro sociale e culturale autogestito. Qui si organizzano conferenze, mostre, concerti, ma è più semplicemente un luogo d’incontro, dove
potete dire la vostra e capire quale sia lo spirito di un Amsterdammer.
Nieuwmarkt. Nieuwmarkt Square
Il sabato mattina una passeggiata fino al mercato alimentare di Amsterdam è d’obbligo. Partendo dal quartiere cinese di Zeedijk, dopo aver passato il tempio buddista sbucherete nella piazzetta di Nieuwmarkt. Qui
un piccolo castello medievale accerchiato da bancarelle vi salterà subito
all’occhio. Provate l’assaggio di formaggi, tipico prodotto olandese.
Droog. Staalstraat 7b
È un marchio di design olandese che mette in vendita le sue invenzioni
in un piccolo negozio tra i canali della capitale. Specializzato in lampade
e accessori fuori dal comune, propone prezzi largamente accessibili. Occhiali in legno intagliato, altalene con piante rampicanti, lampade stick e
city map accartocciabili sono solo alcuni degli esempi.
De Taart van m’n Tante. Ferdinand Bolstraat 10
“La torta di mia zia” – questa la traduzione letterale – supera di gran lunga
qualsiasi altra sala da tè: è specializzata nelle torte e ne produce di tutte
le forme e colori. L’interno è arredato con cadenze kitch e pop e i dolci
serviti vi faranno tornare in mente la fiaba di Hänsel e Gretel.
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Beatrice Avallone è una fotografa per divertimento: se vede
qualcosa che le piace e che vuole avere a tutti i costi, click, lo cattura!
www.beatriceavallone.com - [email protected]
Hai Ou. Corso Alfieri 381
Nel ristorante cinese Hai Ou si respira un’atmosfera del tutto occidentale:
basti sapere che non troverete mai le bacchette sul tavolo, dovrete richiederle se volete impressionare gli amici o il vostro flirt. Il cibo, invece, è cinese doc, a partire dagli involtini primavera fino ad arrivare al gelato fritto.
Soundgarden. Via Cattedrale 7
Il Soundgarden è un delizioso locale all’aperto, immerso nel giardino “segreto” del Relais Cattedrale, una nota oasi di relax dentro le mura del
centro storico (tra Piazza Catena e l’antica Cattedrale). Fotografi, pittori e
artisti di ogni genere – quest’anno diciassette in totale – si alterneranno
ogni weekend fino al primo settembre, dal giovedì al sabato, proponendo
le loro opere d’arte e interagendo con il pubblico.
Cattedrale. Piazza Cattedrale
La Cattedrale di Asti è nota per due caratteristiche: è la più grande del
Piemonte, e la piazza omonima – vasta e scenografica – non si trova
davanti alla sua facciata, ma su uno dei fianchi dell’edificio. È una chiesa
molto luminosa, grazie ai vetri colorati delle alte bifore lungo le pareti, e
l’interno è completamente affrescato. Potrete visitarla tutti i giorni dalle
8 alle 12 e dalle 15 alle 19 (dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 nei festivi).
Lipu. Strada Stazione San Damiano 48, Tigliole
Conservare la natura partendo dalla protezione degli uccelli e dei loro habitat; educare i giovanissimi al rispetto del mondo in cui viviamo; sensibilizzare l’opinione pubblica su temi importanti come la tutela dell’ambiente
e l’attenzione alla salute: questi sono i principali obiettivi del centro Lipu
astigiano, a Tigliole. Un posto che vi offre l’opportunità di vedere da vicino
gufi, aquile e sparvieri che volano liberi, e magari di staccare un po’ dal
caldo della città!
La Bancarella del Libro. Via XX Settembre 60
Una libreria diversa dalle altre, specializzata in volumi a basso prezzo:
sono quasi tutti scontati almeno del 30%, e non parliamo soltanto di edizioni tascabili; potrete trovare libri in brossura scontati del 50% solo perché pubblicati da editori poco famosi, e vari classici a prezzi stracciati.
Può vantare, inoltre, il reparto fumetti più fornito di Asti.
Ponchione Caffè. Corso Alfieri 151
Marmellate, caramelle, cioccolati, tè, torroni, vini… Da Ponchione, dal
1964, potete trovare ogni ben di dio. Un bar che propone una selezione di quattro caffè riconosciuti come i migliori del mondo: Jamaica Blue
Mountain, Hawaii Captain Cook Extra Fancy, Portorico Fino Yauco Selecto ed Etiopia Harrar.
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Camilla Leonori adora dare indicazioni ai turisti spaesati e riesce a
stupire gli autoctoni per la conoscenza di posti nuovi e segreti.
www.nuok.it/author/camilla-leonori - [email protected]
Bar Mundial. Plaça Sant Augustí Vell 1
Piccoli tavoli di marmo lungo un vecchio bancone, circondati da antiche foto
di pugili in bianco e nero: ecco a voi il Bar Mundial, che offre tapas di pesce e
mariscos spettacolari. Non perdetevi tutto quello che è a forma di conchiglia,
e provate anche i buonissimi dolci. Ottimo il rapporto qualità-prezzo.
Sala Apolo. Carrer Nou de la Rambla 113
La Sala Apolo offre un programma musicale molto vario: rock, elettronica,
reggae, folk, indie... Le serate alternano artisti famosi e giovani talenti. Il
locale è molto particolare: un antico teatro che conserva ancora i palchi
laterali, la galleria e l’arredamento di velluto rosso; finiti i concerti, la sala
si trasforma in discoteca. Un posto imperdibile per ascoltare buona musica e ballare fino al mattino.
Antic Teatre. Carrer Verdaguer i Callís 12
L’Antic Teatre è uno storico spazio di sperimentazione artistica e d’avanguardia culturale, un luogo unico a Barcellona. Nascosto in un vicolo
davanti al Palau della Musica, l’Antic Teatre è costituito da una sala per
rappresentazioni teatrali, conferenze, spettacoli di danza e mostre, un
piccolo bar e un incredibile giardino interno su due livelli. Lasciatevi stupire dagli eventi in programma e rilassatevi nel giardino segreto.
Labirinto d’Horta. Passeig dels Castanyers 1-17
Se il vostro sogno è passeggiare all’ombra degli alberi, fra fontane e cespugli fioriti, vi propongo un parco storico che offre tutto questo, e qualcosa in più: un vero e proprio labirinto. Il bellissimo giardino del Labirinto
d’Horta è stato progettato dall’italiano Domenico Bagutti alla fine del 18°
secolo: attraversandolo vedrete tempietti e statue neo-classiche, giochi
d’acqua, archi di fiori e magnifiche siepi dalle forme più curiose.
Vinçon. Passeo de Gracia 96
Vinçon è ormai un’istituzione a Barcellona: una vera Mecca del design.
Oltre ai prodotti in vendita, il negozio offre uno spazio dedicato alle esposizioni (“Sala Vinçon”), che durante l’anno ospita istallazioni di design
grafico e industriale. A Vinçon tutto è design e arte: anche le buste sono
disegnate da illustratori famosi e le vetrine cambiano continuamente, grazie al contributo di diversi artisti contemporanei.
La Nena. Carrer Ramón i Cajal 36
Nel cuore del quartiere di Gracia, la Nena è il posto perfetto per colazioni
e merende a base di prodotti sani, naturali, fatti in casa e buonissimi: torte, biscotti, yogurt, frullati… Ma soprattutto la specialità della casa: cioccolata calda con la panna, per le giornate più fresche.
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Giulia Depentor gira per Berlino con una bicicletta rossa. Non parla
tedesco ma ha dei superpoteri e riesce comunque a comunicare.
www.giuliadepentor.com - [email protected]
Seerose. Mehringdamm 47
Porzioni abbondanti e ingredienti freschi sono le parole d’ordine di questo
ristorantino vegetariano di Kreuzberg, talmente accogliente che sembra
di entrare nel salotto della nonna. Decidete qual è il piatto che fa al caso
vostro (piccolo, medio o grande), date un’occhiata alle pietanze esposte
e fate la vostra scelta. C’è sempre la fila, ma ne vale la pena!
Stattbad. Gerichtstraße 65
Avete mai ballato all’interno di una piscina? Se la risposta è no, allora
non esitate a “tuffarvi” nella Stattbad di Wedding, una piscina popolare
che ha cambiato volto. Musica, ma non solo: tra le piastrelle azzurre e le
scalette argentate trovano posto anche mostre ed eventi culturali davvero indimenticabili.
Camera Work. Kantstraße 149
Questa piccola galleria fotografica di Charlottenburg è una vera e propria
perla. Situata in un cortile interno di uno dei quartieri più snobbati della
città, Camera Work ospita esposizioni di mostri sacri, così come di talenti
emergenti. L’ingresso è gratuito, non avete scuse.
Wasserturm. Knaackstraße
Costruita per la conduzione dell’acqua corrente nelle case di Prenzlauer
Berg, questa torre – la più alta in città – è poi diventata tristemente famosa come luogo di prigionia e sterminio nazista. Oggi è abitata da artisti
(e pare che l’affitto sia piuttosto alto), e il parco adiacente è un luogo
perfetto per rilassarsi leggendo un libro e ammirare il simbolo di Berlino
(eh sì, qui sono appassionati di torri!). Momento consigliato: il tramonto.
Dussmann, das kulturkaufhaus. Friedrichstraße 90
Molto più che una semplice libreria: Dussmann è uno stile di vita. A due
passi dalla porta di Brandeburgo, troverete cinque piani di libri e musica
ma soprattutto una delle più grandi e fornite sezioni in inglese della città.
E c’è chi ama questo luogo a tal punto da volerci trascorrere la notte:
periodicamente vengono estratti a sorte alcuni fortunatissimi che hanno
il permesso di dormire nella libreria deserta... E la colazione è offerta da
Dussmann!
Smillas. Winnstraße 68
Il posto ideale per gustare un ottimo yogurt (anche di soya) oppure un
succo di frutta. Gli ingredienti, non serve neanche precisarlo, rispondono
ai severi canoni delle “bio mutter” (le mamme bio) di Prenzlauer Berg, e
tutto viene preparato al momento di fronte a voi. Vi consiglio di provare
lo yogurt di soya al tè verde oppure la limonata fresca aromatizzata alla
menta e al ginger.
Nuok - www.nuok.it - [email protected]
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Lorenzo Grandi nasce tra Emilia e Romagna, bello e intelligente; a
un anno, però, si tuffa di testa dal seggiolone, e niente sarà più uguale.
www.flavors.me/lorenzograndi - [email protected]
Trattoria da Vito. Via Musolesi 9
Mangiare da Vito è un’esperienza che va oltre la cena in trattoria. C’erano
anni in cui andando da Vito potevi incontrare Dalla, Guccini, Ron e Andrea Mingardi: ora non succede più ma l’atmosfera del locale è immutata
nel tempo. Piatti tradizionali, tovaglie a quadrettoni, tavoli vicinissimi, vino
della casa prescindibile. Il segreto sta nel non arrabbiarsi quando i camerieri vi risponderanno male, perché vi succederà! Un’istituzione.
Bologna Estate. In città
D’estate a Bologna si soffoca, gli studenti tornano a casa e i locali chiudono. Siamo fregati? No, basta uscire di sera in tempo per qualche bel
concerto gratuito in giro per il centro. Tra Vicolo Bolognetti, Piazza Verdi,
BOtanique, Villa Angeletti e Parco Nord la rassegna di Bologna Estate
offre un ristoro alla calura a suon di note. Sul palco vecchie e nuove conoscenze: Calibro 35, Brunori SAS, Kaki King, Dente, Patti Smith, Massimo
Volume, per i nostalgici anni ’90 anche le Pornoriviste! Ah già, prima o poi
arrivano anche i Radiohead.
Parco del Cavaticcio. Via Azzo Gardino 65
Il Cavaticcio è incastonato fra il MAMbo e la Cineteca, recentemente recuperato come giardino fra verde, gradinate, sculture di arte moderna e
parte del vecchio porto fluviale della Bologna medievale. In estate il Cassero e l’Ex Forno si occupano della programmazione di concerti, proiezioni e incontri. E se ancora non l’avete visto, passate anche dal MAMbo.
I canali della Bologna sotterranea. In città
Non è sempre facile raggiungerli, ma ci sono canali sotto tutta Bologna:
i Bagni di Mario, una grande cisterna sotterranea cinquecentesca; il torrente Aposa, che scorreva sotto la città già ai tempi dei Romani; l’Acquedotto romano di Pontecchio Marconi; Acquacadabra, le visite all’area del
Battiferro; e tanti altri. Scommettiamo che fa fresco?
Alessandro Editore. Via Borgo San Pietro 138
Sono quasi 30 anni che Alessandro produce e distribuisce fumetti in Italia. Lo trovate vicino a Via Irnerio, in un negozio dove potete passare
un pomeriggio al fresco spulciando tra gli scaffali i vostri fumetti preferiti
di oggi e di ieri. Volete recuperare tutti i numeri di Lobo? I cartonati di
Moebius e Jodorowski? La prima edizione di Devilman? Siete nel posto
giusto.
Osteria del Sole. Vicolo Ranocchi 1
A due passi da Piazza Maggiore, ma piuttosto ben nascosta, l’Osteria del
Sole nasce nel 1465. In effetti i tavoli e le sedie non sembrano tanto più
recenti… Potete andarci a qualsiasi ora del giorno e fare ciò che volete,
finché non disturbate. Non troverete cibo: ecco perché è consigliato portarlo da fuori e mangiarlo lì, accompagnato dal loro vino. Grande atmosfera.
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Francesca Masoero è una storyteller. In pratica, si inventa storie,
bugie, idee, racconti. Più o meno da quando è nata.
www.thestreamagazine.com - [email protected]
Danio. Via San Felice 50
Cucina tipica, pasta fresca fatta in casa e atmosfera rustica, “alla buona”.
Imperdibile la cotoletta alla bolognese: una bomba calorica con fettina
impanata e fritta e un doppio strato di stracchino e prosciutto. In più,
prezzi assolutamente accessibili.
Vicolo Bolognetti. Vicolo Bolognetti 2
Eventi, musica, buon cibo (a cura dell’Osteria dell’Orsa) e tante birre.
Uno spazio collettivo condiviso, dove ballare al ritmo delle migliori band
emergenti e del sound mai fuori moda del rock d’antan (a cura del Covo).
Si entra gratis, dura fino al 4 agosto.
Museo Morandi. Piazza Maggiore 6
L’unico pittore italiano che ha saputo trasformare in poesia il tavolo della
sua cucina, ingombro di frutta e ciotole. Uno dei grandi artisti nati e vissuti
a Bologna, le cui opere sono esposte nel cuore della città, dentro Palazzo
d’Accursio, a due passi da Piazza Maggiore.
Santuario di San Luca. Colle della Guardia
Se siete soliti andare in treno a Bologna, sapete già che riuscire a intravedere il Santuario di San Luca – in alto, sui colli – è il segno che siete quasi
giunti a destinazione. Meta di pellegrinaggi e di gare podistiche, al San Luca
si arriva partendo da Porta Saragozza e percorrendo un lungo e suggestivo
porticato. Gli scalini sono tanti, ma la vista da lassù è davvero senza pari.
Monsieur. Corte de’ Galluzzi 8b
Immaginate lo stile british più puro, elegante, semplice e raffinato. Portatelo a Bologna e datelo in mano a una giovane trendsetter che si chiama
Valentina Giuliani. Shakerate bene. Otterrete Monsieur, concept store
maschile (ma qualche chicca per le giovani fanciulle c’è eccome) di tutto
il best of dei nuovi designer e della moda inglese contemporanea. Per
uno stile senza tempo. Shaken and not stirren, ovviamente.
Antica Bologna. Via San Vitale 94
Forse la migliore pasticceria di Bologna, soprattutto per quanto riguarda
cornetti, bomboloni e girelle ripiene. Gusto leggero e sapori genuini. Occhio perché le paste per la colazione finiscono subito, quindi cercate di
non andarci troppo tardi. La mia preferita è la Messicana: girella di morbidissima pastasfoglia con crema e gocce di cioccolata.
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Enrico Catani è appassionato di tutto ciò che è assurdo e demenziale.
Non poteva quindi che scegliere il Giappone come sua terra promessa.
www.nuok.it/author/enrico-catani - [email protected]
Sushi Tetsu. 123-1 Ishiyacho
Questo ristorante rappresenta la perfetta combinazione fra sushi di qualità e prezzi
economici. Cosa assai rara in Giappone! Si tratta di un locale arredato in stile tradizionale, completamente in legno, con una splendida vista sul fiume Kamogawa. Un’occasione ideale per gustarsi del buon sushi in un’atmosfera romantica ed evocativa.
Tonpuu. 32-2 Tanaka Monzencho
Se siete interessati ad assaggiare il classico sakè giapponese fatto in casa,
questo è il posto che fa per voi. Un locale minuscolo ma con un’offerta di alcolici (tutti rigorosamente giapponesi) davvero impressionante. Qualora non
siate esperti in materia chiedete pure un consiglio al gestore (parla un ottimo
inglese), vi saprà senz’altro indirizzare verso la scelta migliore per voi.
Otagi Nenbutsu-ji. 2-5 Sagatoriimoto Fukatanicho
Pacificamente adagiato sulle verdi montagne di Arashiyama, la zona Ovest di Kyoto, l’Otagi Nenbutsu-ji è uno dei templi più peculiari della città. Dopo esser stato
danneggiato gravemente da incendi e terremoti, all’inizio degli anni ’80 fu decorato
con ben 1200 statue rappresentanti i rakan (i discepoli di Buddha) nella speranza
di scongiurare eventuali ulteriori disgrazie. Poco conosciuto perfino dagli abitanti di
Kyoto, questo silenzioso tempio trasmette un senso di armonia e spiritualità.
Murin-an. 31 Nanzenji Kusagawacho
Questo splendido giardino, che risale al 1895, venne progettato dal famoso
maestro giardiniere Aritomo Yamagata. Il Murin-an si estende per più di 3000
metri quadri su piccole collinette verdi ricoperte da muschio. È possibile sorseggiare una tazza di tè e contemplare il giardino dall’interno dell’edificio, ma è anche consigliabile passeggiarci attorno per ammirare da vicino i vari curatissimi
particolari che compongono questo eccezionale esempio di design botanico.
Oshima Hakimono Shop. 185-2 Higashiuoyacho
Con le giornate estive che incalzano diventa quasi una necessità sostituire
le scarpe con qualche calzatura più leggera. Perché quindi non optare per
dei geta (sandali tradizionali giapponesi in legno)? L’unico posto a Kyoto
in cui sarete in grado di comprare gli autentici geta costruiti a mano è l’Oshima Hakimono Shop, nel bel mezzo del famoso Nishiki Market. La prima
volta che li indosserete potreste trovarli scomodi e lievemente dolorosi, ma
vi garantisco che dopo qualche giorno non potrete più farne a meno.
Kodaishi Rakusho. 516 Washiocho
Posizionato nel quartiere di Kiyomizu, il centro storico di Kyoto, il Kodaiji
Rakushō è uno dei locali più caratteristici della città. Si tratta di una ochaya,
ovvero una casa del tè, dove è possibile provare dolci tipici di Kyoto accompagnati da una tazza di matcha o di tè verde. Il fascino di questo posto
è dovuto soprattutto al cortile esterno: un giardino in autentico stile nipponico con tanto di laghetto ed enormi carpe coloratissime che ci sguazzano
dentro. All’interno del locale troverete inoltre degli enormi trofei, a indicare
che quelle del Kodaiji Rakushō sono carpe da concorso di bellezza.
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Roberta Mezzelani gira per vecchi quartieri e isole remote a caccia
di occhi che brillano e storie da rubare.
www.nuok.it/author/roberta-mezzelani - [email protected]
Manifesto. 208 Rathmines Road Lower, Rathmines
Qualche anno fa una delle sue pizze vinse il premio The Best Pizza in
The World: da allora è diventato un must; impossibile non andarci e assaggiarne almeno una. Tradizionale impasto alla napoletana, composto
da cinque ingredienti essenziali: acqua, farina, lievito, sale e passione.
Ottimi i vini, in particolare il rosso delle Cantine Moio, che sembra essere
quello preferito anche dallo staff. Consigliato se: avete nostalgia di casa.
The Bernard Shaw. 12 Richmond Street
Un ampio garden di tutto rispetto, con tanto di tavolo da biliardo che funge anche da poggia-birra e poggia-ossa stanche se arrivate stremati dal
dj set della saletta interna. Inimitabile l’ormai famoso Blue Bus, dove due
giovani chef preparano al momento pizzette niente male per un combinato con una pinta a 10 €. Molto movimentato dal giovedì sera in poi.
Consigliato se: il sabato sera vi sentite un po’ hipster.
Exchange. Exchange Street Upper
Per una lezione di tango, uno spettacolo teatrale o un workshop sugli origami. L’Exchange Dublin è un open space per tutte le età a disposizione di
chiunque voglia proporre momenti di aggregazione. L’ultima domenica del
mese andateci per il mercatino dell’usato. Se invece avete un’idea da lanciare passateci il mercoledì per la consueta riunione settimanale. L’approvazione dei progetti avviene per democratica alzata di mano. Consigliato
se: avete un’idea in testa, ma non un posto per realizzarla.
The Liberties. Meath Street
È l’ex quartiere operaio di Dublino e la sua storia è tanto antica quanto lo
sono le mura che la separavano dalla città medievale, che in qualche punto si possono ancora avvistare. Il quartiere con il nome più suggestivo di
tutta Dublino vi offre oggi un assaggio di vita vera, tra le sue vie chiassose
e movimentate dai mercati popolari. Consigliato se: siete pronti per il lato
vero della storia.
Sweny’s. 1 Lincoln Place
È il piccolo paradiso degli amici di Joyce. Una volta varcata la soglia vi
sembrerà di avere fatto un balzo nel tempo direttamente al 16 Giugno
1904. Proprio di qui passò Leopold Bloom in quella che diventò la giornata
qualunque più epica della storia della letteratura. Impossibile non acquistare almeno una barretta di sapone al limone! Consigliato se: avete voglia di
un tè e di una lettura leggera.
No Name. 35-37 South Great Georges Street
È uno dei pochi posti a non aver assunto le sembianze di un pub tradizionale.
Molto luminoso e con una terrazza movimentata anche nei giorni feriali, per un
caffè, una pinta o un bicchiere di vino. Il nome non è un caso, per localizzarlo
cercate la lumachina magica, di fronte al negozio di bici, al primo piano (o usate uno smartphone). Consigliato se: desiderate restare nell’anonimato.
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Elisabetta Montebelli è nata a Rimini, vive a Frankfurt e sogna New
York. Di tutte e tre ha scritto per Nuok.
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Meral’s Döner-Boot. Mainufer (altezza Untermainbrücke)
Al termine della vostra passeggiata sul lungofiume, fate una sosta da
Meral’s Döner-Boot, l’Imbiss galleggiante pronto a sfamarvi con felafel,
döner e lahmacun, di giorno come a tarda sera. Ritirate il vostro ordine
dal ciglio della banchina e andate a prendere il sole sul prato sulle coperte offerte dal locale, rilassandovi a pochi metri dall’acqua.
Hafen 2. Hafen 2a, Offenbach am Main
Cinema, caffè, discoteca, galleria e sala da concerti insieme: Hafen 2
è uno spazio artistico polivalente che occupa una ex-struttura portuale.
D’estate dà il meglio di sé, con il suo ampio spazio all’aperto di fronte al
Meno, dove mangiare, ascoltare buona musica e guardare le stelle. A
mezz’ora di pista ciclabile dal centro città.
Koons in Frankfurt. Römerberg 6 e Schaumainkai 71
Questa estate il protagonista indiscusso del firmamento artistico di Francoforte è Jeff Koons. Non perdete l’occasione di ammirare le opere dell’icona
neo-pop statunitense in due mostre a lui dedicate, alla Schirn Kunsthalle
e alla Liebieghaus.
Chinesischer Garten. Bethmannpark
Sapevate che a 5 minuti da Konstablerwache c’è uno splendido giardino
cinese? Immergersi nel silenzio del Chinesicher Garten e passeggiare nelle sue pagode di legno sospese sull’acqua, tra canne di bambù e statue di
pietra, vi ristorerà in pieno, prima di tornare nella frenesia del centro.
Freebase Records & Sneakers. Brückenstrasse 36
Se amate la musica e lo street-style, Freebase è il posto per voi. Poi non vi
resta che decidere se spendere tutto quello che avete in sneakers o vinili.
Il negozio è un punto di riferimento per la nutrita schiera di dj che animano
la scena house e techno della città, e organizza regolarmente live-set trasmessi anche in streaming.
Das Eis. Hasengasse 1-3
Col caldo non c’è niente di meglio di un buon gelato; anzi, qualcosa c’è: un
buon gelato biologico dagli ingredienti freschi e originali. Provate Das Eis, vicino al Duomo, con i suoi accostamenti insoliti e invitanti. I miei gusti preferiti?
Tè verde e miele con semi di papavero.
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photo credit: valeria crescenzi
photo credit: francesca masoero
photo credit: beatrice avallone
photo credit: alice avallone
Stefania Bua è una viaggiatrice, sognatrice, interprete in the making.
Costruisce i suoi pensieri, scrive e legge del mondo in tre lingue.
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Piada del Parco. Via Sandro Pertini
Piadineria immersa nel verde del Parco Urbano. Volete mettere il lusso
di gustare la specialità romagnola per eccellenza circondati dalla natura?
Cucina a vista e variegata offerta di ingredienti tra i quali scegliere.
La Collina dei Conigli. Viale dell’Appennino
Vecchia casa colonica trasformata in pub-ristorante dove consumare
aperitivi gustosi e abbondanti e sorseggiare cocktail rigeneranti con il
verde come sfondo. A due pedalate dal centro, ideale per le vostre serate
in stile chillaxing.
La Pinacoteca. Piazza Guido da Montefeltro 12
Situata in pieno centro storico e dentro le mura di un antico monastero,
la Pinacoteca conserva un vero patrimonio artistico: affreschi, dipinti del
Cinquecento romagnolo, e la famosa Ebe di Canova. Ospita periodicamente installazioni dedicate ad artisti internazionali. L’entrata è gratuita.
Parco Urbano Franco Agosto. Via Fiume Montone
Il polmone verde di Forlì, raggiungibile a piedi, bici o trenino turistico da
marzo a ottobre. Disseminato di tane di conigli e con tanto di laghetto in
cui sguazzano papere e cigni, è la location perfetta per picnic sull’erba,
passeggiate romantiche o per abbronzarsi in città. Al suo interno più di
un punto ristoro.
Immagina Foto+Libri. Via del Teatro 3
Stramba bottega in pieno centro capace di unire l’amore per la fotografia
alla passione per la lettura. Chi cercherà, troverà: vecchi giochi d’infanzia, gadget strampalati, lomografiche, guide turistiche e una poltroncina
vintage in vetrina su cui accomodarsi a sfogliarle.
Puro&Bio. Via Vittorio Veneto 24
Come non cedere alla tentazione di un fresco peccato di gola per combattere la calura estiva? Puro&Bio è il tempio del gelato biologico in Romagna: 100% naturale e con gusti a base di riso e gluten free, ottimo
anche per vegetariani e vegani. Le vostre papille gustative ne rimarranno
estasiate!
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Viviana Calmasini coglie occasioni e vede dove la portano.
Per ora Londra, poi si vedrà.
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Rosie’s Deli. 14 Market Row, Brixton
Rosie Lovell è una cuoca brillante e dinamica che a ventitré anni apre un
piccolo café nel Brixton Market, un posto dall’atmosfera rilassata che offre dei piatti semplici. Nasce così Rosie’s Deli, ed è un successo. Panini,
frittate e dolci fanno tutti venire l’acquolina in bocca. Attenzione però: è
aperto solo per colazione e pranzo, chiude alle 17.30.
Café Oto. 18-22 Ashwin Street, Dalston
Il Café Oto è il posto hip per eccellenza: a prima vista un locale senza
tante pretese, con una sala ampia e un po’ spoglia e i tavoli in legno, la
sera si trasforma in uno spazio per concerti e performance di musica
underground. In pratica, semplici cappuccini di giorno, avanguardie artistiche di notte.
The Scoop. Queen’s Walk, fra London Bridge e Tower Bridge
The Scoop non è più di uno spazio, ma uno spazio perfetto: situato lungo
il Tamigi, è un anfiteatro che può ospitare fino a 800 persone. Ogni estate
vi si svolge un denso programma di eventi, dal teatro sperimentale alla
musica, fino alle lezioni di aerobica e zumba. Tutto gratuito.
Kew Gardens. 26 West Park Road, Richmond, Surrey
Per qualcosa di più di una semplice giornata al parco, visitate i giardini
botanici Kew Gardens: 120 ettari di estensione e 300.000 specie di piante, nonché varie attrazioni fra cui il maestoso palazzo di Kew, la Grande
Pagoda, e inoltre mostre fotografiche e spazi artistici. L’ingresso è un po’
caro (16 sterline), ma ci passerete l’intera giornata.
Rough Trade East. Old Truman Brewery, Dray Walk, 91 Brick Lane
Dischi, naturalmente, ma anche poster, audio-cassette, LP, libri: in un
certo senso il Rough Trade East è un’esperienza musicale al completo.
Soprattutto perché oltre a essere un negozio di musica iperfornito è un
locale per workshop e concerti.
Woolfson & Tay. Bermondsey Square
Piccola libreria indipendente e spazio per esibizioni ed eventi, ma soprattutto caffè letterario: Woolfson & Tay è il posto ideale per gustare squisiti
cappuccini e brownie, ovviamente davanti a un buon libro o ascoltando
un poetry slam.
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Maurizia Carrera osserva, ascolta e raccoglie informazioni.
Vuole fare sua l’idea per la quale il percorso merita quanto la meta.
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La Crepe Parisienne. 132 Chiswick High Road
Questo è il locale ideale in cui mangiare panini e insalate dal gusto mediterraneo. Il proprietario vi accoglie indovinando la vostra nazionalità,
anche perché parla fluentemente almeno 5 lingue. Formaggi di capra,
verdure e affettati, ma anche english breakfast. Buona la caffetteria. Da
provare il croque monsieur.
Zebrano’s. 14-16 Ganton Street e 8 Greek Street
Si tratta di una coppia di locali nel centro di Londra. Club, ristorante e bar
in entrambe le sedi. Offre il 20% di sconto se ci si registra come membri,
oltre alla possibilità di accedere ai party privati. Nel club al piano inferiore
i cocktail sono ottimi, le guarnizioni curate e l’ambiente lounge-chic.
British Museum. Great Russell Street
Il British Museum è una tappa imperdibile per un soggiorno londinese.
Più di due milioni di opere esposte e pezzi di eccellenza quali la Stele di
Rosetta, statue e frontoni del Partenone e mummie egizie. Se l’arte e la
storia non vi interessano, entrate lo stesso (gratuitamente) per vedere
la Great Court, ovvero la piazza coperta più grande d’Europa, nonché
centro del museo.
Primrose Hill. Regent’s Park (zona lato nord)
Siamo al confine nord di Regent’s Park: originariamente tenuta di caccia privata del re, quest’area è stata poi resa pubblica e trasformata in
un parco. Ora tutti possono godere del bellissimo panorama che regala.
Dalla cima della collina (uno dei pochi posti rialzati della città) si ha infatti
una vista eccezionale su Londra.
Stables Market. Chalk Farm Road
Che si vada per scovare gli ultimi punk, per comprare scarpe introvabili
in Italia o per fare un giro al famoso Cyberdog (capi di moda futuristica
per ballerini cibernauti), Camden offre scelte per ogni gusto. Da visitare
assolutamente le Stables, vecchie stalle reali adibite a mercato coperto,
e il Lock Market Hall, che ospita negozietti di pelletteria, gioielli e vestiti.
Golborne Deli. 100 Golborne Road
Il Golborne Deli è un bar caffetteria alla fine di Portobello Road. Se avete
nostalgia di casa vale la pena fermarsi per un caffè, un ottimo espresso
illy servito con cioccolatino a fianco allo stesso prezzo delle grandi catene. Lo potete gustare guardando il via vai di persone che riempiono la
strada, tra bancarelle di pesce e negozi vintage.
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Margherita Gaffarelli è una designer riminese cresciuta in una
famiglia di viaggiatori. Adora le storie che hanno più punti di vista.
www.apricot-juice.com/meg - [email protected]
Meat Liquor. 74 Welbeck Street
Ispirato a una macelleria, con ganci e graffiti splatter sulle pareti, e con
un nome che è già un invito a pregustare carni succose, questo locale
offre uno dei migliori hamburger della città. La lunga fila vale l’attesa, ma
solo se non siete vegetariani. Non dimenticate di lasciare posto alla Philly
cheesecake!
Aubin Cinema. 64-66 Redchurch Street
Che ne dite di godervi un film su una comoda poltrona per due in velluto
rosso, magari sorseggiando un cocktail o un buon bicchiere di vino? Questo cinema offre un servizio davvero speciale e inoltre propone la visione
di alcuni tra i migliori film in circolazione, sia mainstream che indie.
Natural History Museum - Animal Inside Out. Cromwell Road
Tramite una speciale tecnica praticata dall’artista tedesco Gunther von
Hagens, qui potrete ammirare l’interno di ben 90 animali diversi: fasce
muscolari, ossa, organi e nervi, assolutamente intatti. Dopo averlo sperimentato sul corpo di umani volontari, ora si potrà sapere di più su queste
spettacolari creature.
Greenwich Market. Greenwich Church Street
A due passi dall’osservatorio e dal meridiano zero, è uno dei punti migliori
per vedere la capitale. Si aggiunga poi il profumo che arriva dal mercato
del cibo e i colori vivaci delle bancarelle che presentano oggetti provenienti da tutto il mondo. Un’ottima escursione durante una giornata di sole.
Broadway Market. Broadway Market Road
Volete fare shopping senza rinunciare al design? Questo mercato propone una gran varietà di stili e prodotti, tutti presentati e impacchettati con
cura impeccabile. Per respirare un’atmosfera indie e fare acquisti che
spaziano dai formaggi alle torte, dall’editoria indipendente fino al vintage
più raffinato.
Ray’s Jazz café at Foyles. 113-119 Charing Cross Road
All’interno di una delle librerie storiche di Londra, eccovi un locale che
offre tè, caffè e squisite torte. Potrete fermarvi a leggere un libro o, se
arrivate dopo le cinque, assistere alle jazz session che ravvivano il café
fino all’ora dell’aperitivo.
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Valeria Crescenzi è una consulente/event planner che gioca a far
programmi per poi mandarli all’aria e attuare ben più divertenti piani B!
www.eventsfactory.it - [email protected]
Trattoria di Nonna Tetti. Piazzetta Regina Maria 17
Vicinissima a Piazza Sant’Oronzo rappresenta un’opzione genuina per
chi vuole provare la vera cucina salentina. Da assaggiare assolutamente ciceri e tria (una sorta di tagliatelle spezzate, di cui una parte fritta,
condite con ceci) e la “Fantasia di Nonna Tetti”, piatto tutto da scoprire
perché cambia di giorno in giorno. Il servizio è molto gentile e a tavola vi
accoglieranno le tipiche stoviglie di terracotta salentina.
La Cantina delle Streghe. Piazzetta Duca d’Atene
Qui le streghe non fanno paura, anzi, sono molto accoglienti! La cantina
è a due passi da Porta Rudiae e d’estate la piazzetta viene popolata da
tavoli su cui vengono accese piccole candele. Una proposta slow per un
dopocena all’insegna del vino e dei prodotti tipici pugliesi.
Anfiteatro romano. Piazza Sant’Oronzo
L’anfiteatro non è solo testimonianza dell’epoca adrianea sul suolo di
Lecce ma anche punto nevralgico della vita culturale della città. Soprattutto in estate, infatti, vi si svolgono rassegne di musica e danza. Essendo romana, trovare un “pezzo de core” nel centro di Lecce mi fa sentire
a casa!
Quattro chiese. Nel centro storico
Partite da Piazza Duomo e innamoratevi dei riflessi del sole al tramonto
sulla facciata della Cattedrale; proseguite in Via Vittorio Emanuele II per
ascoltare gli aneddoti di un prof di storia sull’altare di Sant’Irene; raggiungete poi Via Rubichi per apprezzare il barocco “easy” della Chiesa
del Gesù, e infine concludete il vostro giro in Via Umberto I ammirando
il rosone di Santa Croce con le sue quattro cornici fatte di angeli, fiori di
loto, foglie e pigne.
Lab bla bla bla. Via Petronelli 12
Una piccola galleria, un laboratorio, un negozio animato al 100% da artiste provenienti sia dal Salento che da altre città d’Italia. Le creazioni,
uniche, sono una delizia per gli occhi. Da segnalare le borse dell’architetto e textile designer Elena Petrucci e gli accessori di Iolanda Campanile.
Caffè Alvino. Piazza Sant’Oronzo 30
Non si può passare da Lecce senza aver bevuto un caffè in ghiaccio con
latte di mandorla da Alvino. Che sia liscio o “soffiato” ordinatene un bicchiere godendovi il brulicare di Piazza Sant’Oronzo al tramonto.
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Francesco Battaini è un sommo estimatore di vinho verde e meatpie
variegate. Per Nuok racconta le sue prospettive di Sydney e Lisbona.
www.nuok.it/author/francesco-battaini - [email protected]
Casa da India. Rua do Loreto 49, Bairro Alto
La casa da India, a dispetto del nome, è tutto ciò che ci si aspetta da un’istituzione mangereccia lisboeta: ambiente senza pretese, griglia a vista,
camerieri scorbutici, chiasso gioioso e prezzi democratici. In altre parole,
il posto giusto dove condividere un sostanzioso frango assado gomito a
gomito con i locals. I gambas (gamberi), poi, sono soprannaturali!
Tejo Bar. Beco do Vigário 1, Alfama
Perso nell’Alfama più vera, questo piccolo covo di artisti e poeti vi regalerà
un’autentica serata di serenità lisboeta. Intrattenetevi giocando a dama con
Manè, il proprietario, che se vi prenderà in simpatia vi inviterà a fare il giro del
bancone per spillarvi da soli la vostra Imperial. Se siete in serata, prendete uno
degli strumenti appoggiati qua e là e intonate qualcosa: il pubblico vi seguirà.
Lx Factory. Rua Rodrigues Faria 103, Alcantara
Definirla un’officina creativa suona un po’ riduttivo. Piuttosto la LX Factory –
dove LX è l’acronimo di Lisboa e si pronuncia “el shish” – è un catalizzatore di
creatività. In attività dal 2008, questa enorme area industriale combina officine
di design, headquarters dei creativi più creativi, ristoranti d’avanguardia, librerie e locali notturni e non. Perdetevi dentro, dalla mattina alla sera, e basta.
Costa da Caparica. Caparica
Sebbene non sia esattamente urban, la Costa da Caparica dovrebbe essere la meta di qualunque safari estivo lisboeta. 30 km di sabbia fine, oceano, e cielo. E tutto intorno, silenzio. Aggiungeteci un caratteristico trenino
(consigliato a chi vuol stare il più possibile lontano da altre forme di vita terrestre), una manciata di casette colorate riconvertite in baretti, e una folta
comunità di surfisti: a queste condizioni, la mezz’ora di bus che si impiega
per raggiungerla vi sembrerà un compromesso irrisorio.
Feira da Ladra. Campo de Santa Clara, Alfama
Se coltivate interessi schizofrenici o siete semplicemente a corto di idee
per un souvenir da portarvi a casa, la Feira da Ladra è il posto giusto
per cominciare la vostra ricerca. Il più grande e antico mercato di “oggetti
smarriti” di Lisbona saprà soddisfare qualsiasi vostra follia da shopaholic.
Si tiene il martedì e il sabato dalle 9 alle 18; gli altri giorni troverete solo
una grande piazza assolata all’ombra del cupolone del Panteão Nacional.
Casa do Alentejo. Rua das Portas de Santo Antão 58, Santa Justa
Una piccola isola felice in un oceano di ristoranti e caffè con camerieri
alla porta che vi rincorrono per mostrarvi il menu: è la Casa do Alentejo,
uno di quei posti che lasciano ammaliati. Trattasi di un centro culturale
Alentejano ospitato all’interno di un palazzo moresco del 17° secolo, cui
si accede attraverso una corte decorata in stile arabeggiante. Il bar nei
mesi estivi è ospitato in un rilassato cortiletto interno ma non andatevene
senza prima aver sbirciato le sontuose sale del piano superiore ed esservi pappati un indimenticabile bolão de frango.
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Nuok ♥ Summer 2012 - Questa opera è distribuita con licenza CC
Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.
Alice Avallone è la mamma di Nuok. Dopo anni di mangiate, studio
e viaggi tra i koala, è diventata finalmente una Supercreativa.
www.nastenka.it - [email protected]
Señoritas. 16 Meyers Place
Cercare un’autentica esperienza messicana in Australia è alquanto
bizzarro, ma seguite il mio consiglio: da Señoritas troverete un’atmosfera
frizzante e piatti curatissimi. Da non perdere la Margarita de Jalapeño.
Una bomba.
Siglo Bar. 161 Spring Street
Salite al secondo piano e non abbiate timore: non state entrando a casa
di qualcuno. Dopo un paio di rampe di scale vi ritroverete in una magnifica terrazza con vista incantevole sulle guglie della St. Patrick’s Cathedral. Ordinate un buon bicchiere di vino rosso australiano e godetevi uno
degli ambienti più chic di tutta Melbourne.
Melbourne Museum. 11 Nicholson Street
Scheletri di dinosauri, animali impagliati, tarantole vive, ma anche una
larga sezione dedicata alla mente umana. Rimarrete impressionati dalla
quantità di aggeggi tecnologici che potrete usare all’interno del museo. Tra
tutte le attrazioni, assolutamente da provare i lettini che fanno entrare in
maniera lucida nel mondo dei sogni e le cabine nere che vi faranno provare
differenti stati d’animo attraverso suoni e immagini. Sensazionale.
Pier di St Kilda. St Kilda
Si tratta di una lunghissima passerella in legno che termina in una piccola
riserva naturale senza barriere per noi goffi umani. Qui troverete anche i
Fairy Penguins, una specie di pinguini minori blu diffusi solo quaggiù, lungo
le coste meridionali dell’Australia, e nei mari della Tasmania e della Nuova
Zelanda.
Shopping Vintage. Brunswick Street
In questa via tutto sembra fermo agli anni ’70, ma non c’è niente di artefatto
o forzato: è un altro lato di Melbourne autentico e sincero. Da Douglas and
Hope, al numero 181, troverete sciarpe meravigliose, e davvero utili quando tira il vento freddo; al 209, da Fat Design Store, potrete fare il pieno di
oggettini artistici made in Melbourne; al 234 infine troverete Studio Ingot,
con i suoi originali gioielli fatti a mano.
Degraves Espresso Bar. 23-25 Degraves Street
Prendete posto su una delle sgangherate poltroncine reclinabili di un vecchio
cinema, date un’occhiata al menu scritto con i gessetti colorati sulla grande
lavagna in alto, e godetevi l’esperienza vintage di questo caffè eccezionale.
Troverete lo zucchero, rigorosamente di canna, in vecchie bottigliette di vetro
della Coca Cola.
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Marco Betti è un copywriter in pausa di riflessione. Al momento gira
il mondo e cerca la sua strada. Nel frattempo, continua a scrivere.
www.copywritermilano.com - [email protected]
Crossways. 123 Swanston Street
Un ristorante vegetariano gestito da una comunità Hare Krishna. Un sano
e gustoso all you can eat, estremamente economico e nel centro della
città. Troverete con sorpresa uno dei dessert più buoni di tutta
Melbourne: custard & sponge cake.
Tramp. 20 King Street
Un locale underground in tutti i sensi. Costruito sotto il livello del suolo,
è la porta d’accesso a un vero e proprio paese delle meraviglie. Seguite
il bianconiglio dentro il buco ma state attenti agli strani personaggi che
incontrerete, o a fine serata vi ritroverete “off the chops”.
Queen Victoria Market. 513 Elizabeth Street
Aperto solo tre giorni la settimana (martedì, giovedì, venerdì), questo è
uno di quei posti in cui troverete di tutto, dallo spillo all’elefante. Consigliato soprattutto per le specialità culinarie provenienti un po’ da tutto il
mondo. Nei mesi estivi la sera del mercoledì il Queen Victoria Market
diventa anche punto di ritrovo per concerti e aperitivi.
Chapel Street. Chapel Street
Chapel Street è la via dei locali, della moda, della creatività. Lunga più di
due km, nel weekend è uno dei punti principali della movida di Melbourne. In particolare vi consiglio i pub che si trovano tra le traverse Toorak
Road e Commercial Road, aperti fino a tardi e con musica dal vivo.
Chapel Street bazaar. 215 Chapel Street
Il bazaar delle meraviglie si trova in Chapel Street. Tutto ciò che potete
immaginare riguardo l’oggettistica dello scorso secolo, qui lo troverete.
Spulciate tra i telefoni, i vestiti e i giocattoli, e divertitevi a tenere tra le
mani tutte quelle cose che avevate dimenticato – o neanche sapevate –
esistessero.
Brother baba budan. 359 Little Bourke Street
La cultura del caffè a Melbourne è davvero sentita, per questo non potete
sprecare il vostro tempo bevendone uno cattivo. Entrate al Brother baba
budan, sedetevi sulle sedie in legno attaccate al pavimento e ordinate:
qui hanno uno dei flat white più buoni di tutta la città.
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Alessandra De Leonardis è una sognatrice incorreggibile. Ama
cucinare, leggere riviste di moda e fantasticare sul prossimo viaggio.
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El Parnitas. Avenida Yucatán 84, Colonia Roma Norte
Situata nella Colonia Roma, El Parnitas è la tipica antojeria messicana (ristorante con pietanze tradizionali semplici e rapide da preparare) a
conduzione familiare. I classici tacos de camaron “carmelitas” o i peperoncini ripieni accompagnati da un’acqua al sapore di limone con semi di
chia non deluderanno. Prezzi convenienti e servizio cordiale.
La Bipolar. Malintzin 155, Colonia Coyoacán
Nel cuore di Coyoacan si trova la Bipolar, un bar noto per il proprietario
(l’attore Diego Luna) e la decorazione, un mix d’elementi kitsch e moderni
tutti rigorosamente messicani. Offre una vasta scelta di mezcal e cocktail,
e musica per scatenarsi fino a notte fonda durante il fine settimana.
Palacio de Bellas Artes. Avenida Hidalgo 1, Colonia Centro
Situato nel cuore del centro storico della città, questo edificio sorprende
per la sua maestosità e per la presenza dei murales, realizzati dai più
grandi artisti messicani, tra i quali Diego Rivera. Al suo interno vengono
ospitate diverse attività artistiche e culturali, come concerti, esposizioni
d’arte e architettura.
Bosque de Chapultepec. Paseo de La Reforma S/N, Colonia San Miguel Chapultepec
Il Bosque de Chapultepec è il parco più grande della città, pieno d’attrazioni ricreative e culturali. Iniziate il vostro giro dal Zoologico, passate per
il Giardino Botanico, e salite poi sulla collina che porta al maestoso Castillo de Chapultepec. Scendendo incontrerete il Museo d’Arte Moderna,
il Museo Tamayo e il Museo d’Antropologia, che vanta la collezione d’arte
precolombiana più vasta del mondo.
La Lagunilla. Allende y Juan Álvarez, Colonia Centro
Aperto solo la domenica, il mercato della Lagunilla è la mecca per gli
amanti dell’antiquariato e del vintage. Qui si trova praticamente di tutto e
con un po’ di fortuna si possono incontrare oggetti d’arte a prezzi bassissimi. È il posto perfetto per mercanteggiare e ottenere sconti fino al 40%.
Caffè Toscano. Orizaba 42, Colonia Roma Norte
La presenza del caffè illy è garanzia di qualità, a ciò bisogna aggiungere
lo spazio accogliente, perfetto per lavorare da soli o per una riunione con
gli amici e l’ubicazione, la Piazza Rio de Janerio, tra le più belle della
città. Ottimi il caffé americano e il cappuccino, imperdibile la torta di
carote e la crèpe di mela.
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photo credit: giulia turbiglio
photo credit: elena lombardi
photo credit: valeria crescenzi
photo credit: alice avallone
Beatrice Avallone è una fotografa per divertimento: se vede
qualcosa che le piace e che vuole avere a tutti i costi, click, lo cattura!
www.beatriceavallone.com - [email protected]
Mud Art Café. Viale Bligny 42
Mud si trova in piena zona universitaria, a due passi dalla Bocconi. È un
locale piccolissimo, dalle pareti tinteggiate con colori pastello e coperte
da opere d’arte di artisti emergenti. Qui la cucina è svedese, e la gestione
è squisitamente familiare. Scegliete un piatto caldo del giorno, oppure
uno dei panini imbottiti con salmone: sono le vere specialità della casa.
Polpetta Doc. Via Eustachi 8
Polpetta Doc è un locale molto gradevole e informale, aperto dalla
colazione al dopocena fino alle due di notte, senza trascurare il momento
– imprescindibile nella vita dei milanesi – dell’aperitivo. Fermatevi per un
bicchiere di vino rosso (la scelta è vastissima) accompagnato da qualcosa di buono preparato sul momento: vi offrirà un momento di tregua dal
caos dei grandi corsi tutt’intorno.
Galleria Il Castello. Via Brera 16
Percorrendo la trafficatissima Via Brera incontrerete la Galleria d’Arte
Moderna e Contemporanea Il Castello, che nei quasi cinquant’anni d’attività ha organizzato mostre dedicate a nomi quali Ottone Rosai, Ardengo Soffici, e – più recentemente – Mario Schifano, Andy Wharol e Keith
Haring. Tra le tante gallerie della zona, questa è quella da non perdere.
Zona C.so Buenos Aires. Via Maiocchi, Via Stoppani, Via Eustachi
Allontaniamoci di poco dalle luci di Corso Buenos Aires e dal traffico di
Viale Abruzzi per scoprire tre posti particolarissimi. Se amate la focaccia:
Farina Del Mio Sacco in Via Eustachi. Se divorate libri illustrati: Book
Import in Via Maiocchi. Se invece siete affascinati dagli oggetti particolari,
Ichome in Via Stoppani.
Excelsior Milano. Galleria del Corso 4
Excelsior è un grande magazzino-boutique-supermercato di lusso che
unisce moda, food e design su sette piani, uno più bello dell’altro. Qui
si respira un’atmosfera internazionale, al punto che non sembra proprio
di essere a Milano. L’impressione è quella di visitare una sorta di museo
della moda con tanto di abiti, accessori e libri sotto i riflettori, o dentro
teche minimal. Troverete molte firme famose accanto a brand emergenti,
tutti attentamente scelti dal Gruppo Coin.
Botega Caffè Cacao. Corso Garibaldi 12
Al numero 12 di Corso Garibaldi troviamo Botega Caffè Cacao. Ordinate un buon espresso e qualcosa da mangiare (è tutto fatto in casa e in
giornata), e salite al piano superiore. L’atmosfera è anni ’50, con qualche
tocco che ci ricorda gli ambienti dei locali più vintage. Avrete l’imbarazzo
della scelta tra fette di torta, croissant e brioche ripiene. Il caffè è speciale.
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Valentina Desario, inguaribile idealista, sogna un giorno di fare due
chiacchiere con Almodóvar. Ha un debole per le storie scritte bene.
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Pescheria dei Milanesi Da Claudio. Via Cusani 1
La pescheria dei milanesi, di nome e di fatto: a due passi da Brera, quartiere simbolo della vecchia Milano. Rinomata per la varietà e freschezza
delle pregiatissime materie prime: aragoste appena pescate, appetizer di
pesce crudo e specialità di mare da spiluccare sul momento sono solo
alcune tra le prelibatezze offerte dal locale. Di recente al menu dell’aperitivo è stato aggiunto il sushi, oltre ai più tradizionali piattini di ostriche e
salmone. Il tutto naturalmente accompagnato da un buon calice di vino.
Hotel Bulgari. Via Privata Fratelli Gabba 7b
Se per una sera volete dimenticarvi di essere a Milano, il giardino dell’hotel
Bulgari è il posto giusto. In una strada privata tra Via Montenapoleone, Via
della Spiga e il Teatro alla Scala, un’inaspettata oasi di 4000 mq incorniciata
da siepi di faggio rosso, prolungamento del vicino orto botanico. Se volete sorseggiare un drink preparato a regola d’arte o un bicchiere di buon vino in una
location suggestiva, e in un’atmosfera rilassata, segnatevi questo indirizzo.
Teatro alla Scala. Largo Ghiringhelli 1
Per chi visita Milano il Museo del Teatro alla Scala è una tappa imperdibile.
La collezione è ampia ma solo una piccola parte è a disposizione dei visitatori, quanto basta per ripercorrere la storia del teatro: ritratti, spartiti, carteggi,
i busti e i cimeli delle prime donne, dei ballerini e dei tanti artisti che hanno
reso il Teatro alla Scala il simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo.
Giardino di Villa Reale. Via Palestro 16
Nel cuore di Milano, uno tra i più suggestivi ed eleganti polmoni verdi della città: il Giardino di Villa Reale. Ideale per passeggiate rigeneranti e per prendere
un po’ di fresco tra alberi di ciliegio, laghetti e prati all’inglese. ll giardino vanta
piante rare come il falso loto e l’albero del caffè. Al suo ingresso un particolare
esemplare di bagolaro, con un fusto dai colori variopinti. È possibile noleggiare
biciclette e trovare ristoro nei baretti del viale del parco. Una vera oasi di pace.
Details. Piazza Piemonte 8
In zona Pagano, una tappa obbligata per le shopping addicted. La boutique
non è grande ma piena di pezzi interessanti, a partire dalle scarpe della marca
Details che produce décolleté da sera, sandali dal tacco vertiginoso, zeppe,
plateaux e ballerine. Troverete anche deliziosi abitini e maglioni di brand poco
conosciuti in Italia, ma in voga a Londra. I modelli sono sempre originali e curati nella realizzazione, alla moda ma assolutamente adatti alla vita di tutti i giorni.
Fioraio Bianchi. Via Montebello 7
Delizioso bistrot dal sapore parigino a due passi da Via Brera e dalla fermata
Turati. Una location originale e suggestiva in cui il profumo del caffè si mischia
con quello delle composizioni floreali, dislocate in ogni angolo. Buono l’espresso, sfiziose le cupcake, irresistibili i dolci. Per una pausa senza fretta, magari
accompagnata da un buon libro, e conclusa – perché no? – dall’acquisto di un
bel mazzo di fiori.
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Chiara Galati è una romana anomala: ama Milano. Persone, lavoro
frenetico, teatro, scrivere, ballare. In una sola parola: Galattica.
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Osteria dell’Acquabella. Via San Rocco 11
In questa osteria milanese ci si sente a casa: ambiente rustico, personale gioviale e goliardico, abbondanza e ottima qualità di vino e cibo a un
prezzo ragionevole. Non troverete né carbonara né amatriciana: questo
è il regno dell’ossobuco e di sua maestà la cassoeula. Entrambi divini.
4cento. Via Campazzino 14
Immerso, quasi nascosto nel verde, il 4cento è uno dei locali più poliedrici di Milano: menu da ristorante, brunch domenicale, ottimi aperitivi,
e divertenti serate che si animano di musica pop anni ’80 (il giovedì).
Amato dai clubber milanesi squattrinati grazie ai dj di musica elettronica
– italiani e internazionali – che vi suonano tutto l’anno for free. Anche lo
squattrinato, però, deve fare attenzione all’abbigliamento: la selezione
all’ingresso è spietata; niente camicia, per carità! Qui solo i più stylish
possono entrare.
Duomo. Piazza Duomo
Sarà banale ma toglie sempre il respiro. Il suo marmo di Candoglia, oggi
riportato all’antico splendore, ti brilla negli occhi. Amavo anche la versione più grigia e “fumosa” di qualche anno fa: lo rendeva ancor più gotico,
con tanto di gargoyles come ciliegina sulla torta. Mozzafiato.
Parco delle Cave. Zona Quarto Cagnino (entrate varie)
Milano non avrà il Central Park (purtroppo), ma di parchi ne abbiamo
diversi, e questo è il mio preferito grazie alla presenza delle omonime
Cave. Non ce n’è: l’acqua dona ai luoghi un’atmosfera magica e ogni
volta che passeggio per i sentieri di questo parco, non mi sento neanche
più in città.
Mauro Leone. Corso di Porta Ticinese 103
Alzi la mano chi, tra le ragazze, non ha mai acquistato un paio di scarpe
da loro. Qui troverete calzature divertenti, originali, colorate ma soprattutto low cost. Perfetto se volete togliervi lo sfizio di un paio di zoccoli
con inserti fluo o tacchi a spillo di vernice azzurra a pois bianchi.
Pasticceria Marchesi. Via Santa Maria alla Porta 11a
Evitate le ore di punta e godetevi il loro ottimo caffè, ma anche le spremute fresche o le brioche appena sfornate. Da non perdere il panettone
tostato (solo a gennaio): Marchesi è una delle pasticcerie meneghine più
rinomate per questo classico natalizio, che viene così “riutilizzato” nel
post-stagione.
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Chiara Gallina milanese da tre anni. Ricorda tutti i nomi delle strade.
Gira in bici. Ama la menta. Ha una parentela con i dinosauri.
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Erba Brusca. Alzaia Naviglio Pavese 286
Siamo a 5 km dal Duomo eppure non sembra quasi di stare a Milano:
Erba Brusca è un ristorante delizioso, aperto da poco più di un anno
sulle sponde del Naviglio Pavese. Qui si mangia con vista sull’orto nel
quale vengono prodotti molti degli ingredienti utilizzati dalla chef francoamericana Alice Delcourt. Cucina ricercata e naturale, aperto anche per
il brunch domenicale.
Circolo Magnolia. Via Circonvallazione Idroscalo 41
L’estate è la stagione migliore per godersi la location del Magnolia, club
Arci immerso nel verde del parco dell’Idroscalo (da giugno a settembre
non serve la tessera). Tre palchi all’aperto, chioschi per birra e cocktail,
pizzeria e soprattutto musica per tutti i gusti. La chiusura della programmazione estiva è a settembre con il festival Magnolia Parade.
Triennale di Milano. Viale Emilio Alemagna 6
Cercate un’idea originale per l’aperitivo, con una dose extra di cultura?
Ogni giovedì sera è possibile visitare le mostre della Triennale di Milano e
del Museo del Design (biglietto unico 10 €) con orario prolungato fino alle
23.00. Prima però concedetevi un drink al Triennale DesignCafé, oppure
in giardino, tra i “Bagni Misteriosi” di Giorgio de Chirico.
Parco Sempione. Piazza Castello 1
Il parco più amato dai milanesi: per fare jogging, organizzare un picnic
domenicale o schiacciare un pisolino sull’erba. Uno spettacolare scenario
fatto di alberi antichi e laghetti artificiali, meta ideale per un primo appuntamento. Da concludere magari con un drink al Bar Bianco, storico bar
all’aperto che sembra una baita di montagna.
Havaianas. Corso Buenos Aires 52
State già preparando la valigia per il mare? Sicuramente non potete dimenticare almeno un paio di comodissime infradito. Da pochi mesi ha
aperto a Milano il primo monomarca di Havaianas, un’istituzione per gli
amanti delle ciabattine simbolo dell’estate. Un tripudio di colori e di modelli
diversi. E nessuno vi vieta di utilizzarle anche in città.
Viel. Corso Garibaldi 12
Da oltre 60 anni a Milano il cognome Viel è sinonimo di gelati. Oggi esistono
tre locali con questa insegna, oltre a quello nell’elegante Corso Garibaldi, ottimi anche per la colazione o un pranzo veloce. Anche se, per sfuggire alla
calura dell’estate cittadina, potreste essere più tentati da una granita al caffè.
Aperto tutti i giorni anche ad agosto.
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Eleonora Pinat è nata IN Ancona. Voleva fare la pilota di Formula1
invece vive e lavora a Milano. Ama le storie e detesta i carciofi.
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Antica Hostaria della Lanterna. Via Giuseppe Mercalli 14
Un’autentica trattoria stile vecchia Milano, in una traversa di Corso Italia.
Salumi affettati a mano e gnocchi fatti in casa, prezzi competitivi e ambiente alla buona. Non aspettatevi la nouvelle cuisine: la proprietaria è
una lombarda doc e non vi lascerà in pace finché non avrete assaggiato
il suo tiramisù.
BQ Birra artigianale. Via Losanna 36
BQ sta per Birra di Qualità. Oltre alle “classiche” birre alla spina qui trovate
anche le birre spillate a pompa, e i prezzi non sono niente male. Da non
perdere, insieme a un bel boccale, le loro tartine: semplicemente divine.
Chiesa di San Satiro. Via Speronari 3
Provate a entrare in questa piccolissima chiesa, e ditemi cosa vedete.
Sembra un’abside vero? Invece no, è tutto un gioco di prospettiva: un capolavoro del Bramante, nascosto in una traversa di Via Torino. Perfetta
anche per godersi la frescura dopo il caldo torrido della strada.
Naviglio della Martesana. In città
Uno dei (pochi) luoghi adatti a fare jogging a Milano, il Naviglio della
Martesana è la risposta alla domanda: “Dove posso fare una passeggiata e fuggire dal traffico?”. Gli ingredienti per un momento di relax ci
sono tutti: l’acqua che scorre, le paperelle che nuotano e un silenzio
rigenerante.
Meet2Biz. Alzaia Naviglio Grande 14
Si incrocia passeggiando sui Navigli, apre alle 17 e chiude a serata inoltrata: di che animale stiamo parlando? È Meet2Biz, ricettacolo di tutto
ciò che è giovane, artistico e artigianale a Milano: un po’ negozio, un po’
spazio espositivo, ma sempre rigorosamente Made in Italy. Ideale per i
curiosi.
Gelateria Centogusti. Via Traù
Un nome che è tutto un programma. Una gelateria aperta da due simpaticissimi romani che tentano la fortuna e i clienti proponendo letteralmente 100 gusti. Vi dico solo che 25 sono le varianti di cioccolato, ma se
vi sentite in vena di follie potete sempre provare il gelato al sesamo nero
o alla frittata di cipolle!
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Giuseppe Mercorio. Scrive, legge, fa sport, qualche volta dorme, deve
ancora decidere cosa fare da grande. Intanto si dedica all’economia.
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Da Michele. Via Cesare Sersale 1
Se la pizza volete mangiare, da Michele dovete andare. Pizzeria che vanta più di 140 anni di storia, è famosa in tutto il globo e attualmente detiene
la corona di migliore di Napoli. Tutto lo spirito partenopeo concentrato in
un piccolo locale in una traversa di Corso Umberto I. C’è fila per entrare
e una volta dentro ci resterete per poco perché c’è altra gente che sta
aspettando fuori. Nonostante tutto, ne varrà la pena.
Neo. Via Coroglio 144
Musica dal vivo o dj set, spettacoli all’aperto o aperitivi, tutto a pochi passi dal
mare, quello di Coroglio precisamente. Situato al posto del vecchio Voga, il Neo
si divide in due grandi aree: quella principale, con postazioni bar e palco (tutto
rigorosamente in bianco), e quella del giardino, con gazebi, lettini, vista spettacolare, zone d’ombra e zone di sole. Ma soprattutto, con la Jacuzzi. Fate un po’ voi.
Cimitero delle Fontanelle. Via Fontanelle 80
Un luogo tra realtà e leggenda, colmo di superstizione, protagonista di numerose storie, quelle raccontate tra gli amici in campeggio, davanti al fuoco,
quando calano le tenebre. All’interno di uno dei quartieri più popolari di Napoli,
questo antico cimitero conserva i resti di chi non poteva permettersi un’adeguata sepoltura e quelli delle vittime delle numerose epidemie che si abbatterono sulla città. Cosa ne viene fuori? L’ossuario più grande della città, teschi
e grotte, grotte e teschi, tanti. E non fatevi raccontare la storia del Capitano.
Parco Virgiliano. Viale Virgilio
Si trova a Posillipo, uno dei quartieri ricchi e belli di Napoli. Un’immensa
vastità di verde che si affaccia sul mare. Praticamente si vede tutto: il
golfo, Pozzuoli, Nisida, il Vesuvio, il monte di Procida, Ercolano. Andate
per una passeggiata, per un giro in bici, per un po’ di jogging, per fare
qualche scatto con la vostra macchina fotografica. Questo parco vi offre
di tutto, ma soprattutto pace e serenità in una città quanto mai caotica.
London. Via Nilo 33
Incastrato nei vicoli del centro storico, articolato su più livelli e disposto
per stanze a tema. Tratta un gran numero di marchi, famosi e non, lasciando spazio a brand emergenti o locali. I prezzi, sempre ritoccati verso
il basso, durante i saldi trasformano il negozio in un ring. Se poi quello
che è esposto non basta, dall’altra parte della strada c’è un altro London
pensato solo per le calzature, e un altro ancora che funziona da outlet.
Giovanni Scaturchio. Piazza San Domenico Maggiore 19
Pasticceria storica della città. Non potete visitare Napoli senza passare di qui e
prendere qualche sfogliatella o qualche babà, qualche ministeriale o una bella
fetta di pastiera, o anche solo un caffè, ottimo. Fondata da un calabrese più di
100 anni fa, adesso conserva quel sapore tradizionale che ricorda la vecchia
Napoli. Il tutto nella splendida cornice che è Piazza San Domenico. Un must.
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photo credit: federica orciani
photo credit: enrico catani
photo credit: beatrice avallone
photo credit: giulia depentor
Alice Avallone è la mamma di Nuok. Dopo anni di mangiate, studio
e viaggi oltreoceano, è diventata finalmente una Supercreativa.
www.nastenka.it - [email protected]
Jack’s Wife Freda. 224 Lafayette Street, Manhattan
La cucina di Jack’s Wife Freda è semplice e accosta sapori della tradizione greca a quella americana. Scegliete come antipasto un piatto di Fried
Zucchini Chips con Smoked Paprika Aioli, le Freda’s Fried Fish Balls,
oppure una gustosissima Salt & Pepper Eggplant. E lasciate posto per la
divina Homemade Spiced Cheesecake: incredibilmente buona.
Merc Bar. 151 Mercer Street, Manhattan
Il paradiso della margarita: una delle più buone di Manhattan, qui da Merc
Bar in una versione tutta particolare. Luci soffuse, divanetti di pellicciotto
sintetico e vista strada: sì, siete all’interno di un ex garage. Il locale merita
un dieci e lode, se non altro perché siete nel cuore della movida di SoHo.
Mahayana Temple Buddhist. 133 Canal Street, Manhattan
Questo tempio ospita un Buddha seduto su un fiore di loto alto cinque
metri e completamente laccato d’oro. Ai suoi piedi troverete una cassa
rossa piena di bigliettini arrotolati su se stessi: con un’offerta di 1 $ potete
pescarne uno. Scoprirete così cosa vi riserverà il vostro destino...
Meatpacking District. Gansevoort Street, Manhattan
Una volta era il mattatoio (meat) di Manhattan, nonché il centro di imballaggio delle carni (packing). Poi iniziarono ad aprire negozi di alta moda
con marchi del calibro di Alexander McQueen e Stella McCartney, arrivò il
primo Apple Store di downtown (sulla 14th), e furono inaugurati locali che
oggi sono vere e proprie istituzioni del quartiere, come Pastis e il Buddha
Bar, oltre a locali notturni come il Tenjune. Iperchic.
Kiteya. 464 Broome Street, Manhattan
Le mensole bianche di Kiteya sono completamente dedicate alla cultura
giapponese: ciondolini, scarpette, ombrelli parasole, lampade di carta.
Troverete tantissime idee regalo unconventional. Ai vostri piedi, pietre
laviche e piantine fanno da set alla bellissima collezione di tradizionali
sandali giapponesi.
Chocolate Room. 86 5th Avenue, Brooklyn
Questa “stanza del cioccolato” ricorda un po’ i bar storici di Torino, e infatti
ritroviamo all’interno del menu anche il Café Torino, una rivisitazione del
celebre bicerin piemontese. Non lasciate Chocolate Room senza aver
provato il must di questa estate: Not Hot, la variante ghiacciata della cioccolata calda con l’immancabile panna montata in cima.
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Beatrice Avallone è una fotografa per divertimento: se vede
qualcosa che le piace e che vuole avere a tutti i costi, click, lo cattura!
www.beatriceavallone.com - [email protected]
Zerza. 308 East 6th Street, Manhattan
Il piatto forte di questo ristorante marocchino, neanche a dirlo, è il couscous, qui in due varianti: con la carne di pollo e di agnello. Vi verrà
servito su una terrina calda dentro cui troverete – dall’alto verso il basso
– carne, morbida e gustosissima, ricoperta di cipolle stufate e uva passa;
verdure: ceci, carote, zucchine e zucca; un letto di couscous. Preparatevi
a un’attesa di 20 o 30 minuti: da Zerza la carne la cucinano davvero per
voi, e questo richiede tempo.
Bar Tabac. 128 Smith Street, Brooklyn
Da Bar Tabac i francofili potranno apprezzare i cocktail, la lista dei vini,
la steak-frite (obbligatoria!) e la zuppa di cipolla. Il cameratismo dei suoi
frequentatori, l’atmosfera da bar anni ’60, il vecchio calcetto, la musica
jazz dal vivo quattro volte alla settimana e il brunch nel weekend ne fanno
un angolo di Francia unico.
Williamsburg Bridge. Tra Manhattan e Brooklyn
I lavori iniziarono nel 1896 ma l’inaugurazione avvenne il 19 dicembre
1903: all’epoca aveva addirittura il primato di ponte più lungo della Terra,
e lo mantenne per una buona ventina d’anni. Oggi è attraversato da treni,
auto camion, e ci sono inoltre due passerelle pedonali, separate da una
grata fucsia: a ogni pilastro c’è però un’area comune, che vi permetterà di
passare da una parte o dall’altra. Il tutto a 40 metri dall’acqua.
East River State Park. 3236 North 8th Street, Brooklyn
Il parco offre una bellissima vista del Williamsburg Bridge e della parte
alta dello skyline di Manhattan, incluso l’Empire in tutto il suo splendore.
C’è anche una piccola “spiaggia” in cui sedersi e rilassarsi godendo di un
tramonto mozzafiato. Il calendario estivo di concerti ed eventi speciali,
che coinvolge il vicino Williamsburg Park, è ricchissimo: check it out.
Strand Bookstore. 828 Broadway, Manhattan
Fondata nel 1927 da Ben Bass, la libreria Strand attira l’attenzione anche
dei più distratti: la tenda rossa che corre intorno ai carrelli esterni (coi libri
in offerta a 1 $) è il segno inconfondibile di questo paradiso del lettore. Al
motto di “18 miles of books” Strand offre la più grande scelta di libri nuovi
e usati, spesso scontati al 50%.
Ninth Street Espresso. 75 9th Avenue (Chelsea Market), Manhattan
Sono chiari e decisi sia nella loro brand identity che nel gusto del caffè
espresso: forte e buonissimo. La scelta di dolci e paste arriva dall’esclusivissimo Balthazar di Soho. Il migliore espresso di tutta Chelsea, da bere
al bancone prima di immergersi nello shopping del Chelsea Market.
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Lucia De Stefani non rilascia dichiarazioni spontanee, né commenti,
poesie, pensieri, parole, opinioni. Risponde solo se interrogata.
www.lanewyorkina.blogspot.com - [email protected]
Tortilla Flat. 767 Washington Street, Manhattan
Un po’ di fila all’entrata, ma la simpatia degli avventori è tale che non
pesa aspettare. Ottime margarita, porzioni generose, cibo delizioso (e
cheap!), atmosfera frizzante e divertente: mille luci colorano l’ambiente
altrimenti in penombra, e i camerieri coinvolgono la clientela improvvisando giochi di società. Da non perdere.
Fat Cat. 75 Christopher Street, Manhattan
Un’entrata anonima e una scala che conduce sottoterra: a prima vista poco
attraente, Fat Cat è invece un must del Village. Vanta una clientela molto
giovane, anche perché è uno dei pochi locali ad ammettere minorenni.
Dentro c’è tutto un mondo da scoprire: giocatori di scacchi che si affrontano
fino al mattino, tornei di ping pong e biliardino. Ma la vera perla è il salotto
per la musica jazz: ogni sera si alternano diverse band davanti a un pubblico che, comodamente seduto sul divano, sorseggia ottima birra.
Frick Collection. 1 East 70th Street, Manhattan
La collezione Frick è un tesoro nell’Upper East Side. Meno affollata rispetto ai vicini Metropolitan e Guggenheim, ha il pregio di non avere grande traffico turistico
e di essere distribuita in uno spazio ridotto (solo poche sale, attorno a una corte
fiorita): due qualità che rendono l’esperienza semplicemente perfetta. Degas,
Goya, Turner, Van Dyck, e l’unica opera negli Stati Uniti di Piero della Francesca
vi faranno compagnia durante la visita. Un’esperienza culturale rigenerante.
High Line. Da Gansevoort Street a 30th Street, Manhattan
Una ferrovia abbandonata diventa giardino pensile lungo il fiume Hudson.
Alberi, piante, animali (una casa per le rondini!) e panchine-sdraio da cui
godere una vista mozzafiato sul fiume e sul New Jersey. Un percorso inedito
tra i vecchi palazzi del Meatpacking District e di Chelsea, dalla 14th Street su
fino alla 30th, e anche una delle attrazioni urbane più poetiche di New York.
Madewell. 115 5th Avenue e 486 Broadway, Manhattan
Quel tocco hipster che tanto piace ai newyorkesi, ora casual ora chic,
ora country ora urbano, è il punto di forza di Madewell, catena di negozi
americana che nonostante l’ampia diffusione riesce a mantenere alta la
qualità (e soprattutto lo stile). E attenzione ai dettagli: bellissime borse e
foulard per un armadio sempre colorato.
Doma Na Rohu. 27 Morton Street, Manhattan
In cecoslovacco vuol dire “casa”, e non poteva essere usata parola migliore per descrivere questo café. Le ore passano leggere, scrivendo, leggendo o conversando, condite da un delizioso cappuccino o un chai tea latte,
da accompagnare con le loro ottime pastry. Dopo il trasloco dalla mitica location in Perry Street, il Doma si è “fatto grande”, ma ha saputo mantenere
la sua autenticità e magia. Il miglior modo per iniziare la giornata.
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Alessia Gatti ama Mamet, Pinter, Cechov, il profumo di mare e le
ciambelle appena sfornate. Va sempre dove la porta il cuore.
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Rosarito Fish Shack. 168 Wythe Avenue, Brooklyn
Questa Pescaderia messicana vi colpirà dritti al cuore: pesce freschissimo, piatti ricchi e gustosi, ottimi cocktail e tanti special da controllare
ogni giorno sul sito web. Ricette innovative per una cucina messicana
davvero originale. L’aragosta con fragole e mousse di avocado è un must
che dovete provare!
Jimmy. 15 Thompson Street, Manhattan
SoHo, rooftop, piscina, cocktail fantastici, una vista mozzafiato. Questo è
il Jimmy. All’ultimo piano del James Hotel, il Jimmy è uno dei rooftop più
belli ed esclusivi di tutta Manhattan. Ideale per l’aperitivo o per un drink
dopo cena a ritmo di musica. L’atmosfera è intima e raccolta; evitate il
weekend perché spesso è riservato per party privati.
Earth Room. 141 Wooster Street, Manhattan
La Earth Room è un’installazione artistica creata nel 1977 da Walter De
Maria. Questo appartamento nel cuore di SoHo, letteralmente coperto di
terra, vi conquisterà l’anima. Muri bianchissimi, parquet nelle parti calpestabili e tanta, tanta quiete. La terra viene curata ogni settimana in modo
che abbia sempre un colore omogeneo.
Dumbo. Tra il Brooklyn e il Manhattan Bridge, Brooklyn
È uno dei quartieri più famosi di Brooklyn grazie alla presenza di gallerie
d’arte, negozi alternativi e studi artistici. Se volete davvero vivere la magia di Dumbo, andateci di notte, quando le luci sono spente e le strade
semideserte. Ma il vero spettacolo è la vista dal parco sull’East River,
proprio sotto il Manhattan Bridge: pochi lampioni alle vostre spalle e davanti Manhattan in tutto il suo splendore.
Pearl Paint. 308 Canal Street, Manhattan
Paese dei balocchi per pittori e artisti, Pearl Paint è un negozio di cinque
piani collocato a Chinatown. All’interno potrete trovare pitture, colori, tele
e accessori per ogni esigenza. Il personale è disponibile e gentile, i prezzi
più che abbordabili e l’atmosfera bohémien vi metterà subito a vostro
agio.
Café Angelique. 68 Bleecker Street, Manhattan
Café Angelique è un ottimo posto dove fare pausa durante il vostro shopping in centro. Ottimo caffè, ampia scelta di pasticceria e dolci da forno;
serve anche a pranzo e ha un menu speciale per il brunch durante il
weekend. Pazzesco il chai tea latte e fantastici i mini pancake con frutta
fresca.
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Sara Izzi è nata sotto il segno del Cancro. Laureata in Lettere, per ora
gira il mondo, scrive e collabora come freelance per varie testate.
www.cuorediseppia.blogspot.com - [email protected]
Spice Market. 403 West 13th Street, Manhattan
La sensualità e i sapori del Sud-est Asiatico, in uno dei quartieri più in voga
del momento. Siamo nel cuore del Meatpacking District ma l’impressione è
di trovarsi a Bangkok. Gli arredi sontuosi e i colori caldi del locale vi avvolgeranno. Cucina fusion, con piatti della tradizione orientale o prettamente
thailandesi. Da provare i noodles e il chicken samosa, e preparate il palato:
la cena sarà gustosa ma anche molto piccante.
Union Pool. 484 Union Avenue, Brooklyn
Prendete la L e scendete a Lorimer. Siamo a Williamsburg e l’atmosfera è
quella di un vecchio pub anni ’70 con musica dal vivo e una buona selezione
di birre e liquori. Il giardino illuminato a festa è perfetto per le sere d’estate.
Se avete appetito date un’occhiata al camioncino parcheggiato sul retro. Sarete sorpresi, ma vi troverete a gustare ottimi tacos e guacamole.
The New Museum. 235 Bowery, Manhattan
Una serie di scatole sovrapposte quasi a caso, così è stato pensato l’edificio che
troverete al numero 235 di Bowery, tra Stanton e Rivington Street. Il museo, completato nel 2007, è il vero punto di riferimento per gli appassionati di arte contemporanea. Installazioni e opere dei più giovani artisti emergenti del panorama
internazionale, dal Brasile all’Est Europa, fanno bella mostra di sé nelle sale di uno
dei musei più cool della città, nel pieno centro pulsante del Lower Est Side.
Bryant Park. 41 West 40th Street, Manhattan
Un vecchio cimitero trasformato in un giardino in cui sorseggiare una
bibita nelle più calde giornate dell’anno. Alle spalle della Public Library,
a pochi passi dal caos della 5th Avenue, questo piccolo ritaglio di verde
al centro della città è il paradiso per chi cerca un attimo di relax e divertimento. Ogni lunedì d’estate si proiettano i classici del cinema, da Psycho
a Vacanze Romane. Portate qualcosa da bere e dimenticatevi del resto.
I cancelli aprono alle 5 pm, vi conviene arrivare in tempo.
Libreria Rizzoli. 31 West 57th Street, Manhattan
Qui si sono incontrati Robert de Niro e Meryl Streep nel film Innamorarsi. Quasi
30 anni da quella scena memorabile e l’atmosfera è la stessa. Scaffali in legno
scuro, lampade a scaldare l’ambiente, e una selezione di libri d’arte imperdibile. Al
secondo piano trovate i titoli in lingua italiana, al primo una fornita emeroteca. Non
mancano la vostra rivista di moda preferita e l’ultimo numero de La Gazzetta.
Clinton Street Baking. 4 Clinton Street, Manhattan
Le migliori frittelle della città, secondo il New York Magazine, si mangiano
al numero 4 di Clinton Street. Diventato famoso per i suoi soffici blueberry
pancake, serviti con zucchero a velo e burro d’acero, questo locale è meta
di golosi provenienti da ogni parte del pianeta. Per il brunch della domenica
l’attesa potrebbe essere lunga, ma accettate un consiglio: ne vale la pena.
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Alla scoperta di New York e delle più belle città del mondo
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Samantha Ragazzi ama Bon Iver, Jonathan Franzen, il caffè, le
persone perbene e, ovviamente, NYC. Odia l’arroganza e il comic sans.
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Nathan’s. 1310 Surf Avenue, Brooklyn
Una tappa a Coney Island, specie d’estate, è d’obbligo quando si visita
New York. Una volta qui non potete perdervi i famosissimi hot dog di Nathan’s. Piccoli (prendetene due!) e saporiti, da gustare ai tavoli all’esterno
del ristorante, situato a pochi metri dal boardwalk a ridosso della lunga
spiaggia.
Sunny’s Bar. 253 Conover Street, Brooklyn
Se volete immergervi nelle atmosfere silenziose del vecchio porto di Brooklyn questo è il posto per voi. Sunny’s è a Red Hook, zona industriale poco
frequentata e non raggiungibile direttamente con la metro (la fermata più vicina è Carroll St., linea F). Tra capannoni chiusi e antiche vie in ciottoli, Sunny’s è un luogo unico nel quale potrete assistere a jam di musica Bluegrass
lontano da turisti e confusione, bevendo ottima birra ghiacciata.
Brooklyn Bridge. Da Brooklyn a Manhattan
C’è bisogno di un motivo per consigliarvi una passeggiata sul Brooklyn Bridge? I
suoi enormi archi in granito, la vista della Statua della Libertà… L’unica raccomandazione che vi faccio è quella di osservare i segni per terra: delle due corsie, una è
per i pedoni, l’altra per le bici. E se vi doveste sbagliare, sappiate che vi beccherete
gli originalissimi improperi dei ciclisti che vi sfioreranno a 30 km orari.
La metropolitana segreta. La Linea 6
Se volete rendere unica la vostra esperienza della metro di NYC ecco
qui un escamotage. Prendete la Linea 6 verso sud e non scendete al
capolinea di Brooklyn Bridge/City Hall; il treno proseguirà e percorrerà
un anello per potersi rigirare verso nord; è proprio in questo anello che
potrete ammirare la vecchia stazione abbandonata di City Hall, una meraviglia di archi, lampadari e mattonelle risalenti al 1904. Nonostante sia
legale rimanere sul treno in manovra, la polizia metropolitana potrebbe
farvi qualche storia: vi consiglio di armarvi di un sorriso splendente e
tornare più tardi.
Beacon’s Closet. 92 5th Avenue, Brooklyn
Un negozio meraviglioso in cui potrete acquistare, vendere e scambiare abiti, scarpe e accessori usati a prezzi vantaggiosi. Il tutto organizzato al meglio, senza bisogno di scavare pile di capi per trovare quello che fa per voi.
Gorilla Coffee. 97 5th Avenue, Brooklyn
Sulla 5th Avenue, all’angolo con Park Place, potete gustare il caffè più buono di Park Slope. Lasciate perdere per una volta i mille gusti di Starbucks o
i cinnamon bun e le cupcake (che comunque non mancano): qui berrete un
ottimo cappuccino o un macchiato che non vi faranno rimpiangere quelli di
casa. Il tutto servito da un gruppo di ragazzi cordiali e tranquilli nonostante
siano abituati a servire le varie celebrity che vivono nel quartiere.
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Benedetta Spreafico è cresciuta in una casa con i muri arrotondati e
odia tutto ciò che è squadrato. Vive a New York da un anno e mezzo.
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JG Melon. 1291 3rd Avenue, Manhattan
Esterni verdi come la buccia dell’anguria, interni arredati con sculture, disegni e dipinti realizzati da amici e clienti. Anche in questo caso, un unico
soggetto: il cocomero. È qui che si mangia il migliore burger di Manhattan,
in un locale old school dell’Upper East Side, dove si paga in contanti, si viene serviti da cameriere ultracinquantenni con dei bellissimi capelli bianchi e
si ascolta musica proveniente da un juke-box.
Ink48. 653 11th Avenue, Manhattan
Situato al sedicesimo piano dell’omonimo hotel, l’Ink48 offre una vista impagabile di Midtown e dell’Hudson River. Lo stile è minimalista: qualche tavolo, poltrone dalla forma arrotondata e una vasca nella parte principale del
locale. Ideale per una serata tranquilla o per un aperitivo: la terrazza dà il
meglio di sé all’ora del tramonto. Un consiglio: chiamate prima di andare per
accertarvi che non ci siano eventi privati.
James De La Vega. East Harlem e Upper East Side, Manhattan
È uno street and mural artist: le sue “opere” si trovano infatti su marciapiedi, bidoni della spazzatura, gradini all’ingresso di palazzi e sui muri della
città, soprattutto ad East Harlem e nell’Upper East Side. La frase che lo
contraddistingue è “Become your dream”. De La Vega parla di sogni, di
amore, di rapporto tra genitori e figli, di politica e di creatività, sempre con
una semplicità disarmante. Fate attenzione a dove mettete i piedi: magari,
girando l’angolo, troverete le parole che vi cambiano la giornata.
Battery Park. Promenade Battery Park, Manhattan
Una passeggiata lungo il fiume Hudson che vi farà innamorare di New
York (ancora una volta), con vista su New Jersey, Statua della Libertà,
Ellis Island e il nuovo World Trade Center. Da percorrere a piedi o in
bicicletta, facendo una sosta sul prato o in qualche locale della marina:
un piccolo porto che vi farà pensare di essere stati catapultati in qualche
paesino europeo sul mare.
B&H Store. 420 9th Avenue, Manhattan
Un must per tutti gli appassionati di fotografia e cinema (e di tecnologia in generale),
e forse uno dei negozi più forniti ed efficienti al mondo in questo campo. Gestito
quasi interamente da ebrei ortodossi, si sviluppa su 6.500 metri quadrati, ai quali va
aggiunto un magazzino sotterraneo da cui parte la merce, che raggiunge le casse
tramite un sistema di rulli a vista.
Veniero’s. 342 East 11th Street, Manhattan
Una pasticceria italo-americana nell’East Village che offre tutto il meglio dei
dolci tipici di Italia e Stati Uniti: dalla cheesecake ai cannoli siciliani, dalle
cupcake alla pastiera, dai babà ai cookie. Da Veniero’s si possono anche
gustare un espresso che si possa definire tale e un ottimo cappuccino.
Forse un po’ caro, ma il vostro palato vi ringrazierà.
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Leonardo Staglianò scrive e legge storie, soprattutto quando
sorvola l’Atlantico.
www.leonardostagliano.com - [email protected]
Dumont. 314 Bedford Avenue, Brooklyn
Il miglior burger di Brooklyn, se non dell’intera New York. Lo chef ha studiato in Francia e lì ha avuto l’idea di mettere la carne dentro una morbida
brioche: il risultato è eccezionale. Oltre agli immancabili pickels, cipolle
dolci e salsine, potrete aggiungere bacon and cheese e scegliere fra insalata, cipolle fritte e patatine come contorno. E se avete ancora fame,
ordinate il tortino caldo al cioccolato: stellare.
Spike Hill. 184-186 Bedford Avenue, Brooklyn
Nei pomeriggi e nelle sere d’estate, uscendo dalla fermata della Metro
L su Bedford Avenue verrete accolti da ottima musica suonata dal vivo:
proviene dallo Spike Hill, uno dei migliori locali della zona. La location è
doppia: da una parte si mangia e si guardano le partite, dall’altro si beve
e si ascoltano le band newyorkesi più promettenti. A sentire i bartender,
qui sono nati molti amori.
The Boiler. 191 North 14th Street, Brooklyn
The Boiler è uno spazio espositivo collegato a Pierogi, una delle più famose gallerie di New York. È stato ricavato all’interno di una ex fabbrica e
si chiama così perché occupa una stanza in cui c’è un grande bollitore in
disuso, volutamente lasciato integro; sui muri ci sono ancora i suoi tubi.
Se cercate l’arte di domani, è qui che dovete venire.
Mc Carren Park. North Williamsburg, Brooklyn
Questo parco non è molto grande, ma si trova in una posizione strategica
che lo rende il punto d’incontro di diverse comunità che vivono nell’area:
vi ritroverete davanti, in un unico sguardo, ebrei hassidici che giocano
a baseball in camicia e yarmulke, famiglie polacche della vicina Greenpoint, e poi tanti, tantissimi hipster.
Desert Island. 540 Metropolitan Avenue, Brooklyn
L’insegna recita, letteralmente: “Sparacino’s Bakery. Italian French Sicilian Bread. And Comic Booklets”. Dove ieri c’era un forno siciliano, oggi
c’è una delle fumetterie più indie di tutta Brooklyn, ed è tutto dire. I volumi
esposti sono per buona parte realizzati da artisti locali, fra cui – udite,
udite! – Michel Gondry, che ha una casa in zona.
Bakeri. 150 Wythe Avenue, Brooklyn
Semplicemente la migliore pasticceria di Williamsburg. Voto otto a nutella
roll, apple pie e biscotti al cocco. Nove al pane: quelle pagnotte che non
arrivano mai intere a casa, neanche se abitate appena tre block più in
là. Dieci alle brioche all’arancia. Anche il caffè è ottimo. Il consiglio è di
prendere un bell’iced latte e un dolcetto, andare al vicino East River Park
State e godersi la vista dello skyline sdraiati sull’erba.
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Livia Ventura ama il ricominciare, la musica, il mare d’inverno,
leggere, scrivere e viaggiare. Un dottorato l’ha trascinata a New York.
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Juliette. 135 North 5th Street, Brooklyn
L’atmosfera glamour e raffinata delle brasserie francesi con il giusto tocco hipster, in linea con la sua collocazione a Williamsburg. È dotato di
sale interne e un rooftop dove sorseggiare vini e ottimi cocktail di vodka
organica, oppure assaggiare sandwich e formaggi accompagnati da dj
e live music.
Le Bain, The Standard Hotel. 848 Washington Street, Manhattan
Nightclub molto trendy e non pretenzioso. L’ascensore vi lascerà nel club
con luci bassissime, pareti vetrate, dj, bar e mini piscina dove fare il bagno. Salendo le scale arriverete invece sul rooftop bar dal quale godersi
l’ottima vista su NYC e New Jersey. Non dimenticate di dare un’occhiata
alla toilette!
ICP. 1133 Avenue of the Americas, Manhattan
Dedicato all’esplorazione delle diverse manifestazioni artistiche che regala il mezzo fotografico, l’International Center of Photography espone
lavori storici e contemporanei che spaziano da Robert Capa a Henri
Cartier-Bresson, documentari e materiale da photo-magazine come Regads e Life. Pay as you wish il venerdì, 5-8 pm!
Coney Island. Coney Island-Stillwell Avenue, Brooklyn
Ultimo lembo di city prima dell’oceano Atlantico. Lontana dagli splendori
degli anni ’40, conserva un fascino malinconico e un po’ retrò. Passeggiate lungo la passerella in legno che costeggia spiaggia e Luna Park,
immergetevi nel profumo di mare e provate gli storici hot dog di Nathan’s
prima di rilassarvi al sole o visitare il New York Acquarium.
Flying A. 169 Spring Street, Manhattan
Less is more è il motto che lo rappresenta al meglio. Capi semplici ed
essenziali per uomo e donna. Dai classici jeans e t-shirt, a vestiti, cinte
e borse. Un paradiso per i minimalisti con un’area saldi e un angolo con
stivali e scarpe stringate vintage, lucidate e pronte ad affrontare la loro
seconda vita.
Little Cupcake Bakeshop. 30 Prince Street, Manhattan
Dopo lo shopping o la ricerca d’ispirazione per il vostro personal style
tra i negozi di Soho e Nolita fermatevi in questa bakery per riordinare
pensieri e desideri. Provate torte e cupcake sorseggiando un caffè e
buttando uno sguardo in strada dove turisti e newyorkesi si aggirano alla
ricerca dell’ultimo capo alla moda.
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photo credit: alessia gatti
photo credit: francesco battaini
photo credit: elisa chisana hoshi
Elena Chiarelli, cercando una sua dimensione, ha scoperto che fare
i turisti nella propria città è una delle cose più divertenti del mondo.
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Terrazza Carducci. Via Giosuè Carducci 2
Il ristorante si trova a un passo da Prato della Valle e il nome dice tutto:
sul tetto dell’edificio si trova una splendida terrazza dove potrete cenare
gustando prelibatezze, circondati da un panorama d’eccezione. La piazza più grande d’Italia farà da splendida cornice alla vostra cena a lume di
candela al fresco delle sere estive. Da provare!
Il Chiosco. Via Ludovico Ariosto 10
Ideale per passare una serata all’insegna dei sapori estivi, il Chiosco è un locale all’aperto dove potete ballare, stare tra amici e bere cocktail o quello che
più vi piace. Scegliete i padiglioni che preferite, e se siete animali da spiaggia
armatevi di infradito perché una zona ha perfino la sabbia!
Cappella degli Scrovegni. Piazza Eremitani 8
La Cappella, restaurata nel 2001, durante il periodo estivo apre le porte
ai visitatori anche di sera: dalle 19.00 alle 21.20 è possibile effettuare visite guidate, ciascuna di una trentina di minuti circa. I biglietti si possono
prenotare anche online, ma non è possibile effettuare la visita il giorno
stesso del loro acquisto. Ammirare il Giudizio Universale di Giotto alla
luce del crepuscolo non farà che aumentare il fascino di uno dei capolavori indiscussi della storia dell’arte.
Il Liviano. Piazza Capitaniato
Dopo aver varcato la soglia dell’arco dell’orologio, ci si immerge in una
delle zone più esclusive della città: Piazza Capitaniato. Protetta dall’ombra di alcuni degli alberi più belli di Padova, si trova accanto al Palazzo
del Liviano, sede della facoltà di Lettere e Filosofia. Passando oltre la
torre dell’orologio, che è anche possibile visitare, si arriva fino al Teatro
Verdi. Proprio lì accanto si trova uno dei locali patavini più “in”, lo Chez
Moi: ottimi aperitivi, provare per credere!
Tattoo. Via Altinate 44
In Via Altinate non potrete non mettere mano al portafoglio. Il negozio,
esclusivista del marchio Antonello Serio, ha due locali: in uno si vendono
vestiti, borse, scarpe e gioielli; nell’altro si trovano oggetti per la casa:
arredo per il bagno, accessori per la cucina, raffinate e pratiche scatole
decorate, e – dulcis in fundo – dolcissimi vestitini per bebè. Impossibile
resistere!
Ottimi caffè. Piazza della Frutta, Piazza delle Erbe, Piazza dei Signori
Si sa, il caldo estivo impone di gustarsi un buon caffè seduti comodamente a un tavolino all’aperto. I bar delle tre piazze di Padova non vi
lasceranno certo a bocca asciutta: il Pilar e il Marlè in Piazza dei Signori,
Graziati e il Margherita in Piazza della Frutta, Goppion e Le Petit Sablon
in Piazza delle Erbe, sono solo alcuni dei posti dove consiglio di fare una
pausa per godersi il centro. Qui, oziare è un vero dovere.
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Giulia Depentor è passata per Parigi, ci si è fermata un anno e ha
promesso di ritornarci quando sarà vecchia e ricca.
www.giuliadepentor.com - [email protected]
Chez Janou. 2 Rue Roger Verlomme
Un ristorantino provenzale ottimo, con camerieri simpatici e gentili (non
è così comune a Parigi) e un ambiente caldo e chiassoso. Fatevi tentare
da un bicchiere di vino per ingannare l’attesa (c’è sempre un po’ di fila) e
ricordate di non mangiare troppo per lasciare posto al dessert della casa:
la mousse au chocolat, servita in piccoli secchielli, davvero squisita!
Le Perle. 78 Rue Vieille du Temple
Il posto perfetto per bere un bicchiere di vino e chiacchierare di arte e filosofia con i vostri amici. La Perle è ormai un’istituzione per i frequentatori
del Marais ed è sempre gremita di Parigini “bobo” che si pavoneggiano
e parlano di esistenzialismo. Una curiosità: ricordate lo stilista John Galliano, cacciato da Dior per i suoi discorsi neonazisti? Indovinate dove lo
avevano pizzicato...
Musée de la Vie Romantique. 16 Rue Chaptal
Un gioiellino tra “i luoghi comuni” di Montmartre. Questo museo, ospitato
in uno dei famosi hôtels particuliers ottocenteschi, vale la pena di essere
visitato soprattutto per la bella collezione dedicata a George Sand, attrice, amante di Chopin, e assidua frequentatrice di salotti letterari.
Jardin du Luxembourg. 6e Arrondissement
Forse il parco più famoso e bello di Parigi: non ci stanca mai! Questi giardini fioriti e curatissimi ospitano la sede del Senato francese (visitabile su
appuntamento), numerosi campi da gioco, e un’enorme fontana convertita a bacino per gare nautiche... In miniatura! Ovunque, accaniti giocatori
di scacchi. Andateci la domenica mattina.
Shakespeare & Co. 37 Rue de la Bûcherie
La famosa libreria fondata da Sylvia Beach è forse diventata troppo turistica,
ma conserva intatto il fascino che la rende una delle mete preferite dei topi di
biblioteca. I libri, naturalmente, sono ovunque, a volte impilati in composizioni
pericolanti che arrivano fino al soffitto, e ognuno è marchiato con il mitico timbro Shakespeare & Co. Sapete suonare? C’è anche un pianoforte.
Ladurée. 21 Rue Bonaparte
Non lasciate Parigi senza aver assaggiato un dolcissimo macaron! Li
trovate in tutte le pasticcerie, ma se volete provare l’originale - magari
accompagnato da un infuso - andate da Ladurée. Ormai ci sono filiali
in tutto il mondo ma la sede di Rue Bonaparte resta sempre la migliore.
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Francesco Rellini scatta foto, gira il mondo. Tiene il ritmo e sogna.
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L’Angolo di Valter. Piazza Risorgimento 12, San Mariano di Corciano
A pochi km dal centro, un negozietto di alimentari che di sera si trasforma
in una locanda dove poter degustare piatti semplici ma dai sapori eccezionali. Niente menu, da Valter si va e si assaggia quel che lui e la compagna Elena hanno preparato la sera stessa, in base alla loro fantasia e
ispirazione. Atmosfera estremamente informale e tagliere di affettati tra i
migliori della città.
Punto di Vista. Viale Indipendenza 2
Con ogni probabilità, la terrazza più suggestiva della città in cui fare aperitivo. Ambiente raccolto e superpanoramico, ogni sera ospita aperitivi
a tema che coinvolgono artisti e creativi della città. Ricco buffet e ottimi
frullati. Ideale anche dopo cena. Un po’ caro.
Umbria Jazz. In tutta la città
Torna come ogni anno il festival che anima la città con concerti delle più
illustri personalità del jazz e del pop contemporaneo. Tra i big di quest’anno: Renato Sellani, Roberto Bollani e il leggendario Sting.
Giardini del Frontone. Tra Borgo XX Giugno e Viale Roma
Realizzati agli inizi del ‘700 dai poeti dell’Arcadia, questi splendidi giardini
sono il rifugio ideale per chi cerca riparo dalla calura estiva. Decorati con
statue di marmo e alberi di leccio ormai secolari, nei mesi di giugno e luglio ospitano anche una rassegna cinematografica serale con i successi
della stagione appena trascorsa.
La Bottega del Cuoio. Via Appia 5
Una delle ultime botteghe doc rimaste nella città. Affacciata sulle suggestive scalette dell’acquedotto, propone una vasta gamma di servizi, dalla
riparazione di calzature di ogni tipo alla realizzazione di scarpe d’epoca
per rievocazioni di sfilate, cortei, feste e giochi in costume. Professionalità made in Italy garantita.
Pasticceria Sandri. Corso Vannucci 32
Il caffè storico più chic del capoluogo umbro. Ambienti affrescati, camerieri in livrea rossa, e una creatività fuori dal comune per la decorazione
delle vetrine. Sono queste le caratteristiche che hanno consacrato la pasticceria fondata da una famiglia svizzera nel 1860.
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Alice Avallone è la mamma di Nuok. Dopo anni di mangiate, studio
e viaggi a testa in giù, è diventata finalmente una Supercreativa.
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Chez Pierre. 131 Stirling Highway, Nedlands
Se decidete di passare una sera qui, mettetevi l’animo in pace e godetevi
la serata senza pensare al conto: è un locale per occasioni speciali. Al
contrario, per il lunch ci sono menu completi anche sui 40 dollari. La cucina è tipicamente francese, con le immancabili lumache tra gli antipasti,
che vi arriveranno al tavolo con strani arnesi. Attenzione a non ripetere
la gaffe di Julia Roberts in Pretty Woman!
Helvetica. 101 St Georges Terrace
Amanti dei superalcolici? Ordinate da bere al bar Helvetica se vi piace il
genere: la carta dei whisky è incredibile e potete comprare una bottiglia
e lasciarla al bar per la volta successiva.
Perth Cultural Centre. Roe Street
Si tratta di un hub culturale che collega l’Art Gallery of WA, la State
Library of WA, il Perth Institute of Contemporary Art e il WA Museum.
Quest’area è coloratissima: divertitevi a leggere le scritte sulle scale,
imparerete molte cose sull’Australia.
Kings Park. Fraser Avenue
Kings Park è molto più esteso del suo cugino americano Central Park:
con i suoi 4 km quadrati di superficie è il parco cittadino più grande del
mondo. La vista sullo Swan River è spettacolare, così come le oltre 300
varietà di piante native che ospita e che danno casa a più di 80 tipi di
uccelli diversi. Al suo interno vi sono prati vastissimi, giardini botanici e
zone di natura selvaggia sul Mount Eliza, la cui area per ben due terzi ha
ancora una vegetazione nativa intatta.
Venn. 16 Queen Street
È negozio, galleria, caffè e studio creativo: Venn è il meglio che potrete
trovare in tutto il West Australia in fatto di oggetti di design. Si trova in
una secolare fabbrica di mulini costruita nel 1906 al numero 16 di Queen
Street, nel centro commerciale di Perth.
Little Pantry. 206 Nicholson Road, Subiaco
La miscela di caffè servita in questo delizioso locale arriva dalla Torrefazione Ponchione di Asti - parte attiva del movimento Slow Food Italia.
Lo staff è gentilissimo, vi sentirete come a casa: sedetevi a leggere il
giornale e godetevi una tazzina del caffè più buono di tutta Perth.
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Filippo Sala ama viaggiare. Il suo primo viaggio è stato un breve ma
intenso Pistoia-Firenze il giorno in cui è nato!
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Ristorantini in centro. Centro Storico e Via del Lastrone
Cosa c’è di meglio di una cena al chiaro di luna in un centro storico toscano? Niente. Concedetevi una passeggiata nel cuore di Pistoia: attraversate Via del Lastrone e sedetevi a uno dei tanti tavolini all’aperto che
incontrerete. Se preferite uno scenario davvero suggestivo, fermatevi a
cena alla BotteGaia (all’inizio della via), ma chiedete rigorosamente un
tavolino con vista Battistero. Siamo sicuri che una volta lì, il piatto non lo
guarderete nemmeno!
Taverna Gargantuà. Piazzetta dell’Ortaggio 13
Si scrive Gargantuà, ma a Pistoia tutti lo chiamano “Garga” quando si
organizzano per passare la serata a bere qualcosa in compagnia. Un
po’ aperitivo, un po’ cena, un po’ dopocena, il Garga non delude mai e
richiama ogni volta sempre più persone, che affollano i suoi tavolini e il
bancone delle bevute. D’estate sembra più affollato di San Pietro durante la messa della domenica! Un must in città.
Pistoia Blues. In tutta la città
Come ogni anno si ripresenta la kermesse estiva del blues pistoiese. La
città, oltre ai concerti che si tengono in piazza Duomo per quattro serate
(12-15 luglio), si riempie di giovani che suonano, ballano e cantano fino
a tarda notte. Imperdibile.
Via Crucis di Giaccherino. Via Scala di Giaccherino 3
A Pistoia molti conoscono il Convento di Giaccherino ma pochi sono i
temerari che decidono di raggiungerlo percorrendo l’antica Via Crucis.
Con l’arrivo dei pomeriggi estivi, quando il tramonto si attarda e l’aria
diventa più fresca, potreste approffitarne per organizzare un ottimo aperitivo all’aria aperta: del buon vino toscano, qualche stuzzichino e una
coperta su cui distendersi sono un must nelle campagne locali.
I saldi in centro. Centro storico
È tempo di saldi e se decidete di affrontare il caldo torrido di Pistoia potete fare un giro per le solite Via Cino e Via Cavour, in pieno centro storico.
Se invece siete alla ricerca di prodotti tipici, addentratevi nel cuore della
città, in Piazza della Sala e nelle vie limitrofe: Sauro e Assunta, i norcini
della piazza, e I Sapori della BotteGaia saranno pronti a soddisfare ogni
vostra richiesta.
Gelateria Il Taba. Via Bartolomeo Sestini 29
Il gelato artigianale pistoiese è davvero buono, e la scelta è tanto variegata quanto ardua. Quelli che preferiscono i gusti forti, densi e cremosi,
sono sicuramente fan del Taba. A Pistoia sono una nicchia, ma si vantano – probabilmente a ragion veduta – di supportare la miglior gelateria
della città. La crema e la panna gelato sono le punte di diamante della
produzione, ma rimangono ottimi anche il gusto taba e il cioccolato.
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Annamaria Rinaldi si è trasferita in America per seguire le tracce del
Drugo, ma non l’ha ancora trovato. Pittsburgh è la sua seconda casa.
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Coca Café. 3811 Butler Street
Voglia di brunch? Ovviamente da Coca Café. Atmosfera informale e
ingredienti freschissimi caratterizzano questo locale nel quartiere di
Lawrenceville. Non fatevi scoraggiare dalla fila perché ne vale la pena.
Da provare assolutamente uno dei loro “fresch juice”.
Brillobox. 4104 Penn Avenue
Tra i locali più frequentati della città, imperdibile per l’atmosfera rilassata. Decisamente affollato durante il fine settimana, ma non avrete difficoltà a farvi nuovi amici. Al secondo piano spazio per concerti e serate
danzanti.
Cathedral of Learning. 4200 Fifth Avenue
La Cathedral of Learning, una delle sedi dell’Università di Pittsburgh, è
sicuramente un edificio da visitare, e non solo per la peculiare struttura
– sia interna che esterna – ma anche per le famose “Nationality Rooms”,
le aule dedicate alle varie nazioni.
Frick Park. In città
È uno dei tanti parchi della città. Da esplorare in tutta la sua estensione; in alcune aree vi sembrerà di fare escursioni fuori città. Con l’arrivo
dell’estate consultate anche il sito dei parchi di Pittsburgh per le innumerevoli iniziative organizzate.
Wildcard. 4209 Butler Street
La parola d’ordine di questo negozio è: creatività. Dai bigliettini per ogni
occasione, originali e fatti a mano, alle stampe e maglie con i tre fiumi di
Pittsburgh, avrete l’imbarazzo della scelta. Qui troverete anche i lavori di
molti artisti locali. Tenete d’occhio il sito per le “craft night” e gli appuntamenti con gli artisti.
Espresso a mano. 3623 Butler Street
Qui potrete soddisfare la vostra voglia di un espresso o di un buon bicchierone di americano. Durante le belle giornate potrete gustare il vostro
caffè o cappuccino anche all’esterno, o se avete fretta prenderlo al volo
al bancone.
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Arianna Magnani è psicologa, foodie, blogger, scrive perché le
scorre nelle vene, fotografa per gioco e sogna troppo a occhi aperti.
f00l4f00d.wordpress.com - [email protected]
Ca’ de Vèn. Via Corrado Ricci 24
Volte dipinte a ghirigori colorati ed eleganti si specchiano su tavolate
rustiche di legno scuro. Il cibo è quello genuino e saporito della tradizione locale, con qualche tocco moderno. Imperdibili i ciccioli frolli! Locale
per chi vuole immergersi nella Romagna più vera nel tempo di un pasto.
Singita miracle beach. Viale delle Nazioni 242b (Spiaggia 26)
I sabati e le domeniche d’estate, dall’aperitivo in poi, entrerete in un paradiso fatto di stoffe bianche e lanterne nella sabbia. Il buffet è invitante
e ricco, e per chi vuole c’è il servizio ristorante. Il tutto arricchito da dj set
di musica lounge e spettacoli che vi incanteranno.
Gli 8 monumenti Patrimonio dell’UNESCO. In città.
Ravenna ha ben 8 monumenti dichiarati Patrimonio dell’umanità: le basiliche di San Vitale, Sant’Apollinare Nuovo e Sant’Apollinare in Classe; il
mausoleo di Galla Placidia, quello di Teodorico, il battistero degli Ariani,
quello Neoniano e la Cappella Arcivescovile. I loro mosaici vi brilleranno
negli occhi a lungo.
Il capanno di Garibaldi. Nella Piallassa Baiona
In una zona paludosa che fa parte del Parco del Delta del Po, potete fare
un salto indietro nella nostra storia e calarvi nei panni dei rivoluzionari risorgimentali. Non fermatevi lì ma esplorate tutta la Piallassa: al tramonto
è spettacolare.
Annafietta. Via Argentario 21
Ravenna è la città del mosaico, per cui non potevo non suggerirvi un
laboratorio che produce e vende mosaici contemporanei. Lì dentro tutto
brilla, e come se foste gazze ladre sarete tentati da ognuno degli oggetti
esposti, capaci di unire tradizione e modernità in modo davvero originale. Merita una visita.
Dolci Peccati. Via della Lirica 45
Se volete morire felici per una overdose di zuccheri, allora non potete
perdervi questa pasticceria. Mantenetevi sul classico, e andrete sul sicuro: i bignè alla crema sono il meglio del meglio. Ottime anche le fantasiose torte bavaresi e le maxi brioche (fra cui quelle al kamut). Provati
una volta, non li lascerete più!
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Elisabetta Montebelli è nata a Rimini, vive a Frankfurt e sogna New
York. Di tutte e tre ha scritto per Nuok.
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Piada e Cassoni di Mondaini Mirco. Viale Don Bosco 1
Appetitose piadine e cassoni dalle farciture più fantasiose a due passi
dalla spiaggia? Sì grazie! Merito delle sapienti mani della famiglia romagnola che da decenni manda avanti questo minuscolo scrigno di delizie.
Poco posto a sedere ma tanta soddisfazione per i nostri palati, e a prezzi
imbattibili.
WadadaLab Circolo Arci Rimini. Via Mirandola 11a
Lo storico circolo Arci riminese Wadada ha abbandonato lo scorso autunno le vie del centro per spostarsi nelle campagne di Spadarolo, guadagnando spazio al chiuso e all’aria aperta per dj set, concerti e rassegne teatrali. Un must per le serate estive!
Rocca di San Leo. Via Giacomo Leopardi, San Leo
L’entroterra di Rimini è una miniera di sorprese naturalistiche, gastronomiche e soprattutto culturali: un esempio? Il paesino di San Leo, testimone della storia del Montefeltro sin dal 3° secolo. Non perdete una
visita alla sua Rocca, che sovrasta il paesaggio mozzafiato della Valmarecchia.
Borgo San Giuliano. Via San Giuliano
Prima di diventare una capitale del turismo, Rimini era un paesino di
pescatori. Per trovarne le tracce basta lasciare il centro, attraversare
l’antico Ponte di Tiberio, e addentrarsi tra le minuscole viuzze del Borgo
San Giuliano. Vi troverete in un’altra epoca, e capirete perché Fellini
amava tanto questa parte della città, ricambiato.
Block 60 Riccione. Via Virgilio 17, Riccione
Questo concept store è contemporaneamente negozio di abbigliamento
(con un corner dedicato al brand italo-californiano Happiness is a $10
Tee), libreria, ottica, oltre che promotore di reading ed eventi culturali. I
prezzi sono un po’ alti, ma il Block merita sempre una visita, se non altro
per prendere ispirazione da questo ricettacolo unico di mode e tendenze.
Ristorante Bar Nettuno. Piazzale John Fitzgerald Kennedy
La grande rotonda del Bar Nettuno è un simbolo della città sin dagli anni
’60. Oggi, lussuosamente ristrutturata, ha perso parte del suo sapore retrò, ma grazie alla terrazza panoramica che svetta sulla spiaggia rimane
una delle nostre mete preferite per fare colazione con il mare negli occhi.
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photo credit: alessia gatti
photo credit: elisabetta montebelli
photo credit: giuseppe mercorio
photo credit: alessandra de leonardis
Stefania Abbona crede nelle persone, nelle idee, nei progetti, nelle
seconde possibilità e negli happy ending. A volte anche nei miracoli.
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Gusto. Piazza Augusto Imperatore 28
Questo locale è un vero e proprio jolly: pizzeria, ristorante, wine bar, piccolo emporio di oggetti e libri di cucina. Ma il vero pezzo forte è il buffet
del pranzo. Potrete, con una modica cifra, assaggiare vari tipi di mozzarelle, verdure e specialità tipiche romane. Un must.
Open Baladin. Via degli Specchi 6
Se amate le birre e i locali informali, questo è il posto che fa per voi. Situato vicino a Campo dei Fiori, l’Open vanta una lista di ben 100 birre artigianali, di cui 40 alla spina. Da provare anche le “scrocchette” cacio e pepe.
Chiesa dell’Immacolata Concezione. Via Veneto 27
Nella cripta adiacente alla chiesa si trovano i resti di circa 3.700 frati
cappuccini. Tutte le ossa sono state utilizzate per creare delle vere e
proprie opere d’arte. Uno spettacolo forse un po’ macabro ma unico nel
suo genere. Assolutamente da non perdere.
Cupola di San Pietro. Basilica di San Pietro, Viale Giulio Cesare 62
Una scoperta di Roma… Dall’alto! Ben 551 gradini a spirale per 133 metri di altezza: consideratelo l’Empire State Building capitolino. Una volta
giunti in cima, avrete una vista meravigliosa e impagabile di tutta la citta
Le Artigiane. Via di Torre Argentina 72
Abbigliamento per adulti e bambini, oggetti di design, bijoux, gioielli e
accessori. Gli oggetti sono creati a mano da artigiane provenienti da tutte
le regioni d’Italia. Riuscirete ad acquistare dei veri e propri capolavori
d’originalità a prezzi ragionevoli e, se volete imparare a crearne, potrete
frequentare i numerosi workshop proposti.
Gelateria della Palma. Via della Maddalena 19-23
Questa storica gelateria offre ben 150 gusti: dai più classici cioccolato,
pistacchio e crema, ai più originali fichi e noci, mascarpone e pere Williams. Da provare assolutamente i gusti nocciola e banana. Per una pausa rinfrescante all’ombra del Pantheon.
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Cristiana Caprara insegna italiano agli stranieri, così quando non
viaggia è il mondo a passare davanti ai suoi occhi.
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Pinsa e buoi dei... Viale dello Scalo San Lorenzo 15-17
Cos’è la pinsa? L’erede delle focacce degli antichi romani. Soffice e digeribile grazie alla lenta lievitazione dell’impasto, la pinsa ha tanti condimenti, dai classici all’amatriciana. Accompagnatela con una birra italiana
artigianale in bottiglia, non ve ne pentirete. Prenotate sempre, cominciate
con gli sfiziosi antipasti e lasciate uno spazio per i semifreddi.
La Casa del Jazz. Viale di Porta Ardeatina 55
Se amate la musica jazz in tutte le sue varianti, la Casa del Jazz è il luogo
che fa per voi. Concerti e incontri tutto l’anno, una biblioteca e una sala
multimediale aperte in occasione degli eventi, e fino al 31 luglio il Festival del Jazz. Nello splendido parco della villa si esibiranno artisti come
Roberto Gatto, Brian Blade, Roy Hargrove e Dee Dee Bridgewater. Da
non perdere!
Villa Torlonia. Via Nomentana 70
Ecco una villa che mette d’accordo gli amanti dell’arte e quelli della vita
all’aria aperta. Potrete correre per i viottoli, leggere sotto le palme o visitare gli edifici storici magnificamente restaurati, che ospitano musei,
biblioteche, un ristorante e molto altro. E anche quest’estate, nel suggestivo scenario della Casina delle Civette, si terranno concerti di musica
classica, per romantiche serate sotto le stelle.
Rione Regola. Da Piazza Monte de’ Cenci a Piazza Farnese
Nel cuore del centro storico, questo rione conserva il carattere popolare
della vecchia Roma. Passeggiando per i suoi vicoli, ci si imbatte in palazzi rinascimentali e chiese, gallerie d’arte e botteghe artigiane, nonché
osterie dove gustare la coda alla vaccinara. Immancabile una visita alla
Galleria Spada, aperta dal martedì alla domenica (8.30-19.30), e a Palazzo Farnese, con prenotazione obbligatoria online. Tenete sempre gli
occhi ben aperti, perché ogni via nasconde un tesoro!
Libreria L’Argonauta. Via Reggio Emilia 89
In questa libreria indipendente dedicata al viaggio troverete guide e mappe (anche le Crumpled City Maps in tessuto) per creare l’itinerario perfetto, e narrativa di viaggio per volare in mondi lontani con la fantasia. E
poi libri fotografici, saggi e altro ancora. Unite a ciò i consigli di Nuok e
trasformerete quest’estate in un’incredibile avventura.
Mizzica! Via Catanzaro 30-36
Mizzica! Tipica espressione per indicare stupore: il sentimento che si prova varcando la soglia di questo bar catanese, amato dagli studenti della
zona e non solo. In un attimo sembra di essere in Sicilia: sfizi salati, dolci,
granite, gelati e prodotti tipici dell’isola. Tra i gelati, ottimi il pistacchio e la
nocciola. È vietato uscire di qui senza aver provato le cassate e i cannoli,
semplicemente favolosi.
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Marialessandra Carro è romana fuori e cilentana dentro. Ama gli inizi,
la parmigiana e le guide di viaggio. Sogna di diventare una tanguera.
www.nuok.it/author/marialessandra-carro - [email protected]
Eataly Roma. Piazzale XII Ottobre 1492
Ha aperto da poche settimane ma con i suoi 18 ristoranti ha già rivoluzionato il
modo di mangiare a Roma. Si tratta dell’ex Air Terminal della Stazione Ostiense,
che oggi ospita tutte le eccellenze enogastronomiche italiane. Non importa di cosa
abbiate voglia, da Eataly potrete scegliere ogni volta un piatto diverso: dalla carne
biologica alla pasta di Gragnano, dalle piadine alla pasticceria del maestro Montersino. Ce n’è davvero per tutti i gusti: superate l’imbarazzo e buttatevi nella mischia.
Roma incontra il Mondo. Laghetto di Villa Ada (ing. Via di Ponte Salario)
Come ogni estate, il laghetto di Villa Ada ospita concerti e artisti da tutto il mondo. All’ombra dei pini di Roma si potranno ascoltare band provenienti da tutti i
continenti, spaziando dalle tradizioni musicali popolari al jazz, dall’indie rock al
reggae. Arrivate presto e mangiate qualcosa presso i ristorantini etnici allestiti
per l’occasione. Vestitevi comodi e preparatevi a ballare fino a tarda notte.
MAXXI. Via Guido Reni 4a
In estate il MAXXI non è soltanto un museo di arte contemporanea e design: è lezioni di yoga, musica d’avanguardia ed elettronica, racconti di
architettura, eventi live e hot dog. Una ricca programmazione vi accompagnerà fino a settembre e nel piazzale del museo troverete ad accogliervi
l’installazione UNIRE/UNITE dello studio newyorkese/romano Urban Movement Design: una panca sinuosa ispirata alle posizioni yoga coperta da
verdi pensiline. Per stare al fresco senza rinunciare alla cultura.
Via Urbana. Quartiere Monti
Il quartiere Monti è un concentrato di arte, cultura e gastronomia. Ammirate
lo scalone e la facciata di Santa Pudenziana, una delle chiese più antiche
di Roma, gironzolate a caccia d’affari tra i negozietti vintage di Via Urbana e annusate spezie e fiori commestibili da Aromaticus. Per una pausa
veloce concedetevi un panino take away da Tricolore Monti, ma se avete
più tempo accomodatevi da Urbana 47 per un menu creativo e a km zero.
Il giardino del tè. Via del Boschetto 107
Dolce Capriccio, Choco Festival e Principessa Sofia sono i miei preferiti, e da
quando li ho sorseggiati non riesco più a farne a meno: si tratta di alcuni dei tè
venduti in questa piccola bottega di Via del Boschetto, che vi sorprenderà per
la varietà proposta e per gli accessori dal sapore orientale. “Si beve il tè per
dimenticare il rumore del mondo”, scriveva un poeta cinese: scegliete il vostro
infuso di foglie pregiate e gustatelo come insegna l’antico rituale.
Hotel Locarno. Via della Penna 22
Per bere un drink al termine di una giornata di lavoro oppure per rilassarvi
dopo una passeggiata per le vie del centro, non c’è niente di meglio della terrazza dell’Hotel Locarno. In una stradina riservata, lontana dal traffico e dalla
confusione, accomodatevi sulle poltrone vintage e scegliete tra le originali
proposte del barman. L’atmosfera raffinata, la musica lounge e gli stuzzichini
gourmet vi faranno assaporare un po’ della dolce vita romana.
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Valeria Crescenzi è una consulente/event planner che gioca a far
programmi per poi mandarli all’aria e attuare ben più divertenti piani B!
www.eventsfactory.it - [email protected]
Sorpasso Vin Café e Cucina. Via Properzio 31-33
È ristorante, enoteca ed emporio di prodotti tipici. È quindi un locale versatile e adatto a tutte le ore della giornata. Speciali i salumi (tagliati rigorosamente a mano) e i formaggi serviti su taglieri di ardesia. L’atmosfera
è rilassata e il servizio molto gentile. È sempre pieno, quindi il nostro
consiglio è quello di prenotare per tempo se volete provarlo in versione
dinner!
Central Park. Viale Parco dei Medici 62
Non è quello di NY ma lo spazio disco romano all’aperto che quest’anno
si è spostato dal Parco Rosati al Parco dei Medici. Appassionata di caraibici e del vintage, per me le serate migliori sono quelle del mercoledì
per le anime salsere e del venerdì per gli amanti del revival ’70, ’80 e ’90.
Chiostro del Bramante. Arco della Pace 5
È spazio poliedrico, giovane e cosmopolita. Mi piace perché nello stesso
luogo posso vedere una mostra, fare shopping, seguire una lezione di
yoga, un corso di cucina, da fiorista oppure gustare un aperitivo immersa
nell’arte.
Villa Doria Pamphili. Via Aurelia Antica
Ci ho trascorso le domeniche della mia infanzia e quindi ci sono particolarmente affezionata. È una villa molto ben tenuta e che nasconde al
suo interno un giardino segreto meraviglioso. Per non parlare dell’area
del laghetto (quello piccolo verso Via della Nocetta) e degli scorci su San
Pietro che la villa offre... e che vi lascio scoprire!
Perlei Gioielli. Via del Boschetto 35
Il paese dei balocchi per le amanti dei gioielli. Originali, tutti realizzati a
mano dalla designer Kely Paucar, adoro quelli rivestiti con fili di cotone e
quelli a spirale. I prezzi sono medio/alti ma giustificati dal lavoro artigianale e dalla qualità delle creazioni.
Sciascia Caffè. Via Fabio Massimo 80a
L’atmosfera è quella di una torrefazione degli anni ’20 con boiserie in
legno alle pareti. Siciliani di origine ma da tantissimi anni a Roma, fanno
un caffè con fondo di cioccolato servito in finissime tazzine di porcellana
che è la fine del mondo.
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Chiara Galati è una romana anomala: ama Milano. Persone, lavoro
frenetico, teatro, scrivere, ballare. In una sola parola: Galattica.
www.nuok.it/author/chiara-galati - [email protected]
Dar Filettaro. Largo dei Librai 88
Uno dei luoghi storici della tradizione culinaria romana: i filetti di baccalà
migliori che possiate assaggiare li trovate qui. Sin dal primo morso sentirete sotto i vostri denti la croccantezza della frittura e al tempo stesso la
tenerezza del pesce. Un paradiso da oltre 50 anni.
Freni e Frizioni. Via del Politeama 4
Aperto nel 2005 dietro Piazza Trilussa, la prima volta che sono entrata mi sono sentita un po’ a Milano: ambiente finto trasandato, aperitivo,
cocktail. Poi ti accorgi di essere a Roma quando vedi che tutti prendono la
birra e la sorseggiano nel piazzale di fronte. Nel complesso un bel mood.
Aventino. Monte Aventino
Il mio colle preferito: il più verde, il più discreto dei sette. Disseminato di
Chiese: Santi Bonifacio e Alessio, Santa Sabina e Santa Prisca, una più
bella dell’altra. E non dimenticate di dare un’occhiata al famoso “Buco di
Roma”: una serratura che nasconde una sorpresa per i vostri occhi.
Giardino degli Aranci. Piazza Pietro d’Illiria
Si trova sul monte Aventino (vedi sopra!): un piccolo Giardino che prende
il nome dagli omonimi alberi da frutto. Il motivo per cui lo amo è che offre
uno degli affacci più riservati su Roma e negli ultimi anni viene spesso
usato per eventi estivi e concerti. Un gioiello nascosto.
Tad Concept Store. Via del Babuino 155
Probabilmente il primo a Roma. Come ogni concept store degno di questo nome, qui trovate di tutto, dall’arredamento di design, al reparto floreale, all’area profumi fino a un appartato salone di bellezza. Naturalmente
a prezzi inavvicinabili. Se siete nel mood “solo per dare un’occhiata”,
allora ne vale la pena.
Canova. Piazza del Popolo 16-17
Non portatevi solo della moneta se intendete avvicinarvi a Canova: sedersi e consumare un semplice caffè ai loro tavoli vi costerà una fortuna.
Ma volete mettere sorseggiarlo in Piazza del Popolo come delle vere star
in attesa della “paparazzata” di turno, invece che sul vostro scomodo e
banale divano?
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Alessandra Maffei vive felicemente a Roma. La sua vita è cambiata
quando ha capito che, ascoltando la musica giusta, a piedi si va ovunque.
www.alessandramaffei.com - [email protected]
Amelindo. Lungomare della Salute 111, Fiumicino
Fuggite dal caldo torrido della Capitale in direzione Amelindo, ristorante di
pesce a Fiumicino: cibo delizioso, porzioni abbondanti, atmosfera caciarona, conto tutt’altro che salato. Siete amanti del trash? Per il dopocena
consigliamo una passeggiata sulla spiaggia per immergervi nella pittoresca fauna del luogo, lasciandovi cullare dalle peggiori hit dell’estate. Non
rimarrete delusi.
Coffee Pot Park. Largo Passamonti
Un giardino abbandonato a San Lorenzo ospita la versione estiva del Coffee
Pot, popolare locale di cui mantiene la cura nella selezione musicale e nella
scelta degli “interni”: tavoli, sedie, poltroncine che sembrano trafugate da una
scuola elementare e da una polverosa sala da tè, con l’aggiunta di girandole
e lucine appese agli alberi. Approdate qui all’ora del tramonto o dopo cena:
guardando in alto, tra un drink e un altro, potreste scorgere qualche stella.
Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola. Piazza di Sant’Ignazio
Sant’Ignazio è una chiesa in stile barocco, resa celebre dai trompe-l’œil di
Andrea Pozzo: nella prima navata il soffitto crea l’illusione prospettica di un
tempio aperto verso il cielo, mentre nella seconda navata quella di una cupola. Si dice che non ne fu costruita una a tre dimensioni per ragioni economiche, ma possiamo garantire che l’effetto è comunque spettacolare: posizionatevi sopra il disco d’oro sul pavimento e alzate lo sguardo per credere.
Testaccio. In città
Iniziate dal cimitero protestante ai piedi della Piramide Cestia. Dopo un
saluto a Gramsci e Keats, scoprite le mostre in corso alla Pelanda. Immergetevi nella confusione del mercato di Piazza Testaccio oppure osservate
la vita del rione da una panchina di Piazza Santa Maria Liberatrice. Con la
pizza bianca di Passi lo spettacolo sarà ancora più speciale.
Libreria Altroquando. Via del Governo Vecchio 80
Altroquando si candida a diventare la vostra prossima libreria preferita: qui
la scelta, davvero ampia, comprende anche cd, dvd e locandine; qui si organizzano reading, mostre, proiezioni e concerti; qui si serve birra buona.
Qui vi sentirete a casa.
Gelateria Fatamorgana. Piazza degli Zingari 5
Se state passeggiando per i Fori Imperiali, o esplorando il Rione Monti, tappa fondamentale per voi dev’essere la nuova sede di questa gelateria ormai
rinomata nella Capitale, tanto per l’originalità quanto per il gusto genuino
delle sue proposte: creme e sorbetti preparati con le migliori materie prime,
senza glutine o coloranti, da godersi seduti sugli scalini della fontana di Piazza Madonna dei Monti. Anche a colazione!
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Francesca Martellini ha un difetto: s’innamora subito. Ha gli occhi a
forma di Colosseo, ama scrivere, lavora tra i libri e vive nei teatri.
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Il Turcotto. Via Riviera Mallozzi 44, Anzio
Dopo una mattinata sulla spiaggia archeologica di Anzio, regalatevi un
pranzo imperiale al ristorante Il Turcotto. Chiedete un tavolino nella terrazza all’aperto, con vista sul mare e sugli scavi: il godimento estetico
vi sazierà più dei piatti di pesce, ricercati e sfiziosi ma poco abbondanti.
Globe Theatre. Villa Borghese
L’estate romana non è completa finché non viene inaugurata la stagione
del Globe Theatre di Villa Borghese. Il repertorio è esclusivamente shakespeariano e la domenica i fidanzati entrano a prezzo ridotto. Ricordatevi di portare un cuscino per i posti in piedi: allo spettacolo si assiste in
puro stile “popolare elisabettiano”.
Villa di Nerone. Viale Severiano, Anzio
La leggenda vuole che l’imperatore Nerone abbia assistito dalla sua Villa di Anzio all’incendio di Roma. Quelli che un tempo erano ricchissimi
palazzi, giardini e terrazze a picco sul mare, oggi sono resti che arrivano
fino alla spiaggia, e perdersi tra i sentieri dell’area archeologica (il biglietto costa 5 €) è una vera meraviglia.
La spiaggia di Anzio. Lungomare di Via della Fanciulla d’Anzio, Anzio
Nuotare tra un pezzo di storia e piantare l’ombrellone accanto a un muro
romano? Ad Anzio, a 60 km da Roma, vi aspetta una spiaggia libera
al confine tra l’incredibile e l’inatteso, che lascia a bocca aperta. I resti
dell’antica Villa di Nerone vi accoglieranno con il fascino di un vero museo all’aperto.
Linearia Arte & Museum Store. Corso Vittorio Emanuele II 5
State sicuri che potrete passare ore curiosando tra i due piani di stampe,
cartoleria artistica, libri e oggettistica. Una cosa è certa: dopo aver toccato
tutto e aver sorriso delle cose più buffe, uscirete con l’oggetto più assurdo
che vi ha conquistato. Un esempio? Il set di piatti a forma di fumetto!
Bar Marani. Via dei Volsci 57
Portatevi un libro, ordinate una birra o un caffè e godetevi il fresco sotto lo
storico pergolato nel cuore del quartiere San Lorenzo. Il Bar Marani è uno
degli spicchi più autentici di Roma, fermo agli anni ’70 nello spirito e nell’arredamento. Chi lo scopre nei caldi pomeriggi romani ci si accamperà.
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Valentina Nicolò, romana doc, anche se molti le hanno attribuito le
nazionalità più bizzarre. Adora tutto ciò che contiene la parola “cake”.
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Mercato a Km 0. Circo Massimo, Via di San Teodoro 74
Tutta la varietà dell’enogastronomia del Lazio in un unico luogo: questo
Farmer’s Market non è un classico mercato ortofrutticolo, ma molto di
più. Prima di tutto perché i prodotti in vendita sono biologici e a km zero
(quindi a bassa emissione di CO2), e poi perché oltre ai banchi di frutta
e verdura ci sono anche i ristori che preparano diversi piatti della cucina
laziale. Porchetta, carbonara e amatriciana a gogò!
Ombre Rosse. Piazza Sant’Egidio
Un piccolo pub in una delle piazze più caratteristiche di Trastevere: Piazza Sant’Egidio. Buona la scelta di birre artigianali, vino e distillati accompagnati da stuzzicanti salumi e formaggi, o dai classici snack. Cosa lo
distingue dagli altri pub romani? La sua rassegna “Musica-Arte-Cinema”,
che ravviva le serate con concerti di musica dal vivo, proiezioni di film ed
esposizioni artistiche.
Galleria Borghese. Villa Borghese
Come si fa a non amare alla follia la collezione artistica di Palazzo Borghese? Tra Bernini, Canova, Caravaggio e Raffaello, l’arte italiana qui è
rappresentata ai suoi massimi livelli. E poi la location è unica: il parco di
Villa Borghese, con fontane e vedute di Roma…
Gianicolo e Villa Sciarra. In città
Per scappare dalle torride giornate estive non c’è cosa più buona e giusta
che rifugiarsi nell’oasi del Gianicolo. Il tramonto, in particolare, è il momento migliore per godere della vista mozzafiato sulle chiese e i monumenti di
Roma. Imperdibili il parco dedicato alla memoria di Garibaldi e dei suoi Mille, il Fontanone, l’Orto Botanico e la poco distante Villa Sciarra, un giardino
dal fascino decadente.
Tech It Easy. Galleria Alberto Sordi, Via del Corso 43
Tanti accessori e gadget per arredare in modo divertente la casa, ma anche idee regalo per gli amici. Ci si può trovare di tutto, dalle stampe pop
art agli orologi da parete più stravaganti, fino alle chiavette usb dalle forme
originali. Quando si è in centro un giro di ricognizione è d’obbligo.
ReD. Viale Pietro de Coubertin
È uno dei bar/ristoranti dell’Auditorium Parco della Musica, punto di riferimento
per un caffè o un aperitivo pre-concerto. Rilassarsi sui suoi divanetti, o sulle
sedie di vimini dalle forme strane, è un’esperienza che va provata almeno una
volta nella vita.
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Chiara Testore è un’aspirante pasticcera, malgrado la laurea in
Giurisprudenza. La cosa che ama di più è ridere. Adora gli anni ’50.
www.nuok.it/author/chiara-testore - [email protected]
Dolmen. Via Conca D’Oro 41
Pesce fresco, gentilezza e prezzi contenuti: questo è Dolmen. Un’ottima
scelta se passate un’estate in città o per ricordare i sapori delle vacanze.
Andate a mio nome, affidatevi alle amorevoli cure di Nazareno e non
rimarrete delusi.
Ponte Tazio. Corso Sempione
Quello che di giorno è giusto un chioschetto, posto alle spalle del gabbiotto dei vigili di Corso Sempione, da un paio di anni è diventato il fulcro della vita notturna romana: tavolini ricavati da bidoni, ottimi cocktail, un clima
informale e l’estraneità dai circuiti turistici lo rendono un posto unico.
Teatro dell’Opera di Roma. Terme di Caracalla, Via Firenze 72
Un appuntamento da non perdere. L’Opera di Roma si trasferisce, come
ogni estate dal 1937, nella fantastica cornice delle Terme di Caracalla.
Musica lirica, ma non solo: in programma anche due appuntamenti con il
balletto, una serata con Gigi Proietti e il concerto di Riccardo Cocciante.
Villa d’Este e Villa Gregoriana. Tivoli
Per sfuggire al caldo della capitale, non c’è niente di meglio di una passeggiata fuoriporta. Perdersi nei giardini di Villa D’Este, capolavoro del
barocco, è un modo romantico e sognante per passare il pomeriggio.
Ai più avventurosi, il parco di Villa Gregoriana, più selvaggio, offre vari
itinerari intervallati da grotte, cunicoli, e qualche belvedere. D’obbligo le
scarpe da ginnastica. In entrambi i casi, vi consiglio uno spray contro le
punture degli insetti: dove c’è acqua, si sa, ci sono zanzare.
Muzio. Viale Jonio 363
A Roma “Muzio” è sinonimo, ormai da anni, di profumeria. Le profumerie
che portano questo nome, infatti, sono tantissime, ma il punto vendita
di Viale Jonio, in particolare, è un’istituzione. Cercate un’essenza che vi
accompagni durante le vacanze, o una fragranza per ricordare l’estate?
Lasciatevi guidare da Ali e troverete ciò di cui avete bisogno.
Romoli. Viale Eritrea 140-144
Notte e giorno, caffè, cappuccini, cornetti di tutti i tipi e gli immancabili
maritozzi. Volete assaporare la classica colazione romana? Prendetevi
una pausa “giornale, caffè, maritozzo” in questa pasticceria.
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Alla scoperta di New York e delle più belle città del mondo
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Federica Orciani non crede nell’oroscopo ma è uno scorpione convinto. Odia preparare la valigia del ritorno, ma per viaggiare farebbe tutto.
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Element Fresh. 1376 Nanjing Xi Lu
Quale miglior ristorante di quello che già dal nome è una boccata d’aria
fresca? Premiato per la genuinità del suo menu, prepara piatti con ingredienti freschi e di qualità: insalate, panini, frullati… Per ora sono nove le
location a Shanghai, non vi resta che scegliere quale terrazza vi si addice
di più.
The Bernard Shaw. 851 Kaixuan Lu (Yan’an Xi Lu)
È lo snodo della scena musicale underground di Shanghai. Cosa suonano dipende dalle serate: si va dai concerti rock di artisti locali a dj internazionali, passando per band che suonano cover. Se non siete amanti dei
posti affollati passerete la serata nel giardinetto sul retro. Dicono: New
York aveva il CBGB, Shanghai ha lo Yuyintang.
YuYinTang. 137 Anren Jie (Fuyou Lu)
Questo giardino, costruito circa 400 anni fa dalla dinastia Ming, è posto
al centro della Città Vecchia. Regala un senso di pace e spensieratezza
assoluta. All’interno si può percorrere uno di quei ponti a zigzag che,
secondo le credenze locali, servivano a fermare gli spiriti che volevano
entrare nelle case.
Tianzifang. 210 Taikang Lu (Ruijin Lu)
Talmente piccolo da essere considerato un quartiere nel quartiere, Tianzifang è in realtà un groviglio di vie con edifici in stile Shikumen (due-tre
piani, con mattoni grigi o neri). Considerata la casa dei designer locali,
è un’area piena di piccole boutique, ristoranti, bar e gallerie. Se siete a
caccia del souvenir perfetto, è sicuramente qui che lo troverete, tra gli
oggetti più stravaganti e divertenti.
Kook Music. 6 Changshun Lu (Hongqiao Lu)
Pur non essendo la capitale mondiale delle hit, anche Shanghai ha negozi che vendono cd un po’ datati. Una ventina di scatole colme di vinili
attendono di essere rispolverate (al prezzo di 5 ¥ l’uno). Non c’è alcun
sistema di archiviazione, quindi bisogna rimboccarsi le maniche, cercare
e portare a casa!
Garden Books. 325 Changle Lu (Shanxi Nan Lu)
È qui che troverete una delle più ampie selezioni di libri internazionali,
riviste, giornali e guide turistiche disponibili in città. In caso non abbiano
quello che vi interessa potrete sempre ordinarlo, ovviamente a pagamento. E ora andate a gustarvi una pallina di gelato affogata nel caffè sfogliando una rivista.
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Francesco Battaini è un sommo estimatore di vinho verde e meatpie
variegate. Per Nuok racconta le sue prospettive di Sydney e Lisbona.
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Thai Potong. 365 King Street, Newtown
Chiedete in giro, il Thai Potong è la stella incontrastata della cucina etnica
di Newtown da tempi immemorabili. Ambiente immenso ma nel complesso poco pretenzioso, camerieri pacati e curry spaziale. Il chicken cashew,
poi, vi svolterà la serata.
Manning Bar. The University of Sydney, Manning Road, Camperdown
Consolidato avvinazzatoio per generazioni di studenti della Sydney Uni,
il vecchio Manning è il posto ideale dove passare il venerdì pomeriggio e
– perché no? – anche il resto della serata. Oltre alle economicissime jugs
di extra dry e al balcone munito di tavoloni e griglia, se siete fortunati potreste incappare in un concerto o in un festino universitario. Caldamente
consigliato ai nostalgici dei tempi che furono.
Cockatoo Island. Sydney Harbour
L’isola più grande del Sydney Harbour ha un passato da Alcatraz Down
Under. Utilizzata per un certo periodo come prigione fluttuante, fu poi trasformata in un cantiere navale e aperta al pubblico solo nel vicino 2007.
Da allora ogni due anni ospita mostre della Biennale di Sydney: un buon
motivo per arrivarci gratuitamente e per scoprirne l’atmosfera rarefatta.
Bondi to Watsons Bay. Eastern Suburbs
C’è un posto a Sydney dove il cielo sembra cadervi sulla testa; potremmo
essere ai confini del mondo e invece siamo solo a mezz’ora dalla CBD, a
due passi da Bondi. Seguite la strada che dalla spiaggia risale verso i quartieri residenziali di Dover Heights e Vaucluse attraverso prati, campi da rugby
e panorami miliardari. Toccate l’acqua a Diamond Bay e poi da lì è un sali e
scendi costante fino al famigerato The Gap con la sua vista sull’infinito... E
oltre. Riprendete contatto con la realtà con una pinta al pub di Watsons Bay.
General Pants. 197 Pitt St Mall
Volete vestire come i veri Sydneysiders? E allora non c’è posto migliore di
General Pants. Il guardaroba dei surf kids della città offre una vastissima
scelta di marche locali come Insight, Ksubi e DrDenim e firme internazionali, di nicchia e non. Non uscite senza aver acquistato almeno una canotta
slargata, che potrebbe anche rivelarsi un souvenir assolutamente local da
portarvi a casa!
Le Paris Go. 38 Hall Street, Bondi Beach
Le Paris Go, ovvero la quintessenza della dolce vita di Bondi. Unitevi alla bella gente in abbronzatura perenne, ciabattine e occhiali da sole d’ordinanza.
Ordinate Club sandwich e fresh fruit juice, prendete posto nel soppalchetto
rialzato e godetevela. Nei weekend il posto è preso d’assalto, preparatevi a
una lunga attesa.
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Umberto Moroni fa salti lunghi 16 volte Lecce Milano. È l’ipostasi
delle facoltà oniriche dei suoi conoscenti. Lasciate messaggio dopo il bip.
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Bootleg. 175 Victoria Street, Potts Point
Non può non piacervi, perché è un posto intimo e confortevole, per cenare in pochi o addirittura soli (e senza sentirsi alieni), e poi i prezzi sono abbordabili: 25-30
AUD. Il Bootleg incuriosisce e confonde: menu italiano, luci soffuse, buona musica, verdi divanetti in pelle da tavola calda americana anni ’70, e foto punk anni
’80. Sembrerebbe quasi di trovarsi nella Grande Mela se quelle trofie salvia e
tartufo non sapessero così tanto di casa. Chiude alle 11 pm, è bene ricordarselo.
Gazebo Wine Garden. 2 Elizabeth Bay Road, Elizabeth Bay
Il giardino coperto e riscaldato con la sua edera, le luminarie rampicanti, i fiori
a casaccio, le gabbie da canarino super-size e il mare in fondo alla strada
sono ideali per l’inverno australiano: il Gazebo è un locale di buon gusto, senza musica assordante, con serate a tema che cambiano continuamente. Un
esempio? La domenica aperitivo con la Magnum di Moët a 100 AUD, che in
cinque fa meno di un cocktail a testa: raro da queste parti. Le donne poi vanno
sempre in visibilio quando scoprono l’area del giardino riservata ai girl picnic.
18° Biennale of Sydney – MCA. 140 George Street, The Rocks
Relazione, Collaborazione e Partecipazione sono i fili conduttori di questo
evento, in mostra fino al 16 settembre in una cornice fresca di restauro.
Gli artisti sono tanti e si vocifera che l’MCA post-restyling miri a entrare
nell’olimpo dei centri d’arte contemporanea. La Biennale è ospitata in altre
quattro location molto suggestive in giro per la città, ma i curatori hanno
decisamente posto un occhio di riguardo su quella di The Rocks. Merita.
Hunter Valley. New South Wales
L’Hunter Valley, a nord di Sydney, rappresenta un’occasione unica per veder
esplodere i colori dell’entroterra del NSW, fra colline che curvano docili e un fiume
da risalire in crociera. Ma c’è di più: gli oltre due milioni di turisti che ogni anno
passano da questa zona sono attratti anche dai vigneti locali, che offrono tour
enologici coi fiocchi, dai pluri-premiati birrifici e dalle distillerie 100% organiche.
Riguardo agli orari, gran parte delle cantine chiudono per le 5.30 pm.
Direct Factory Outlets (DFO). Homebush Bay Drive, Homebush
Al DFO ci si finisce per tre buoni motivi: fare incetta di abbigliamento casual o da
spiaggia, compilare una lista di regali, perdersi di ritorno da Hunter Valley. Cotton
on, Industrie, Factorie, Country Road ma anche Quicksilver, Rip Curl, Billabong
e RL: facile ritrovarsi in camerino pieni di capi da provare. Si trova nel quartiere
residenziale di Homebush, non lontano dal parco olimpico, a 15 minuti di metro
da Central. Orari: 10 am - 6 pm tutti i giorni; il venerdì chiusura alle 9 pm.
Gertrude & Alice. 46 Hall Street, Bondi Beach
Se a Bondi Beach il vento si fa tagliente, Gertrude e Alice è un cantuccio
riparato a pochi passi dal lungomare. È un piccolo caffè, anzi no: una straripante libreria con panche, puff e poltrone per leggere e chiacchierare. E
se il freddo aumenta a scaldarvi ci penserà il classico tè, o anche un chai
latte, magari accompagnato da biscotti, banana bread o un buon bagel.
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Elisa Chisana Hoshi è una globetrotter e descrittrice per vocazione:
adora raccontare. Da piccola voleva fare la piratessa nei Mari del Sud.
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Tarihi Karaköy Balikçısı. Tersane Caddesi, Kardeşim Sokak 30, Karaköy
Un ristorantino dall’aria semplice, ma una vera Mecca per buongustai e amanti
del pesce! Il Tarihi Balikçısı è un’istituzione in quel di Karaköy (il quartiere marinaro di Istanbul) fin dal 1923. Branzino in pergamena da manuale, pesce freschissimo e cucinato ad arte. Apre all’ora di pranzo, poi chiude e riapre verso
le 16. La sera cambia nome (diventa Grifin) e costa di più.
Peyote bar. Kameriye Sk 4 Balıkpazarı, Beyoğlu
Nell’animata Nevizade – la via dove si concentra la vita notturna di Beyoğlu
– c’è il Peyote: non un semplice bar, ma un’etichetta musicale di successo
e un ritrovo per gli appassionati di rock turco-sperimentale. Il venerdì c’è la
notte rock, le altre sere dj set e il meglio della musica dal vivo di Istanbul by
night, con tanto di terrazza, perfetta per un cocktail after-show.
San Salvatore in Chora. Kariye Camii Sokak 26, Fener
Molti rinunciano a venirci per la sua posizione fuori mano (in fondo neanche
troppo) nello storico quartiere di Fener. Faticoso raggiungerla, ma la Chora
vale lo sforzo: meraviglioso esempio di arte bizantina, ha pareti e soffitti decorati con mosaici e affreschi mozzafiato. Come Santa Sofia è passata da chiesa bizantina a moschea ottomana, e ora è un museo. Tutto il quartiere è da
vedere, anche le rovine delle mura che circondavano l’antica Costantinopoli.
Il quartiere di Eyüp. Eyüp Belediye
Casette ottomane di legno, eleganti residenze in pietra e uno dei panorami
più romantici sulla città: ecco Eyüp. Con la funivia che sorvola il cimitero fino
al café Pierre Loti, la vista abbraccia tutto il Corno d’Oro. Ai piedi della funivia
c’è la meravigliosa Moschea di Eyüp, luogo caro ai fedeli. Alla domenica, la
piazza davanti alla moschea diventa il ritrovo delle famiglie in pellegrinaggio:
gradevole defilé di mise asiatiche e donne velate di tutte le età.
Atölye Mariposa. Simşirci Sokak 11a, Cihangir
Ricca di expats, artisti e bohémien (da far invida a Parigi) la zona di Cihangir è la sede ideale per la boutique Atölye Mariposa, un piacevole mix tra
passato e moderno. Tazzine di porcellana e abiti con dettagli in pizzo, bottoni vittoriani e bric-à-brac ottomani. Nel retro c’è un atelier dove uno dei
proprietari progetta e cuce la sua linea di abbigliamento: rimarrete stupiti
dalla scelta di tessuti. Splendidi i pavimenti originali.
Konak Cafe. Haci Ali Sokak 2/2, Beyoğlu
Al Konak Cafe si beve un chai con vista panoramica sul Bosforo e sui tetti
della città vecchia. Si trova vicino alla torre di Galata, all’ultimo piano di un
edificio storico. Un minuscolo ascensore vi condurrà alla caffetteria – con
poltrone di velluto, lampadari e grammofoni – e in terrazza. Per trovare un
posto “con vista” è indispensabile arrivare di buon’ora; la domenica colazione a buffet. Prezzi un po’ sopra la media, ma ne vale assolutamente la pena!
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photo credit: marialessandra carro
photo credit: beatrice avallone
photo credit: margherita gaffarelli
Elena Lombardi lavora come visual designer e illustratrice. E lo fa
nella città dei suoi sogni, tra metri di neve e tramonti infiniti.
www.lombardielena.com - [email protected]
Hermans. Fjällgatan 23b
Ristorante vegetariano che sorprenderà anche i più ostinati carnivori. Sia a pranzo che a cena serve un ricco buffet con la formula all you can eat, per mostrare
quanto varia e gustosa possa essere la cucina vegetariana… E ci riesce alla
grande. E poi: torte fatte in casa, succhi spremuti sul momento e frullati di frutta
fresca. Posizione a picco sulle rocce, con giardino per cenare all’aperto e vista
mozzafiato sul mare e sulle montagne russe di Gröna Lund.
Trädgården. Hammarby Slussväg
Bar e club all’aperto con location urban-cool sotto un cavalcavia della metropolitana. Musica live e dj set tutte le sere, tavoli da ping pong, proiezioni e
la folla più alla moda di Södermalm. L’ingresso costa 50 kr fino alle 22 ed è
consigliato arrivare presto per evitare le lunghissime code. Perfetto per tirare
tardi nelle lunghe sere d’estate, fino al sorgere del sole alle 3 del mattino.
Millesgården. Herserudsvägen 32, Lidingö
Giardino-museo realizzato sulla proprietà che agli inizi del secolo scorso
era la residenza della coppia di artisti Carl e Olga Milles. A 10 minuti di tram
dal centro città, il giardino si trova in riva al mare sull’isola di Lidingö ed è
popolato dalle famose statue dello scultore svedese. Ideale per immergersi
nell’arte in una bella giornata di sole e perdersi nell’atmosfera del parco,
progettato per richiamare il paesaggio del mediterraneo.
Gröna Lund. Lilla Allmänna gränd 9
Un vero luna park d’altri tempi, con caroselli e insegne di legno dipinte, ma con
tutta la modernità delle giostre più tecnologiche. Perfetto per i temerari che
scelgono il brivido delle torri a caduta libera e le discese ad alto fattore di forza
centrifuga degli ottovolanti, ma anche per gli eterni bambini, che ne ameranno
l’atmosfera da carnevale con lo zucchero filato e il tiro ai barattoli. In alternativa
al tram, consigliato il traghetto da Gamla Stan per un approdo scenografico con
il carosello sul molo e le urla portate dal vento dalle montagne russe.
Mood Stockholm. Mäster Samuelsgatan angolo Regeringsgatan
Piccolo centro commerciale aperto da poco nel bel mezzo della zona dello
shopping. Da Mood non troverete nessuna delle grandi catene, ma una
selezione di boutique e marchi per lo più locali che non si trovano a ogni
angolo di strada. Ottimo cibo (consigliato il ristorante spagnolo Boqueria),
installazioni a decorare gli interni e bagni di design che potrebbero essere
gallerie d’arte completano questa insolita esperienza di shopping.
Rosendals Trädgård. Rosendalsterassen 12
Un’oasi di campagna nella parte meno esplorata di Djurgården. Serre, roseti, orti,
filari d’uva e un bellissimo frutteto dove sdraiarsi al sole sull’erba morbida. Per una
pausa caffè bucolica immersa nei fiori, fermatevi nella serra centrale e concedetevi una bella fetta di torta, qualche dolcetto e un tè, o una tisana alle erbe. Tutti gli
ingredienti usati nella preparazione dei cibi provengono dal giardino stesso o da
produzioni rigorosamente biologiche: ottimo per il palato e per il pianeta.
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Rebecca Treves è una web editor e sociologa. Si guarda intorno e
poi scrive. Vorrebbe parlare più lingue e avere sempre gli occhi aperti.
www.tre-no.it - [email protected]
Nanuchka. 28 Lilenblum Street
Il ristorante è georgiano. L’arredamento del locale è sorprendente, sia
nella prima sala con il bar, sia nel cortile interno dove si può stare più
comodi. I prezzi sono un po’ cari, ma per una cena vale la pena. Consiglio
gli antipasti misti che offrono un modo per gustare diversi piatti. Il cibo è
ricco e gustoso. Molto buone le specialità di carne.
Misterioso locale senza nome. Hayarkon Street
Il locale è quasi nascosto davanti all’Hotel Dan, non ha nome e di giorno quasi non
si vede. Ma la sera un buttafuori apre le porte e dentro l’atmosfera è divertente,
poco snob e molto varia: si va dagli israeliani lavoratori ai turisti in vacanza. Il grande bancone di legno è circondato da tavolini e addentrandovi trovate la sala fumatori. Il personale offre buoni cocktail ed è sempre disponibile a scambiare due parole e molti brindisi. La musica è commerciale, ma non impedisce le chiacchiere.
Bauhaus Center. 99 Dizengoff Street
L’UNESCO ha proclamato Tel Aviv la città del Bauhaus, perché conserva ancora un prezioso tesoro architettonico. Per questo è stata chiamata la “città
bianca”. Il Bauhaus Center offre visite guidate per scoprire i palazzi più belli e
offre la possibilità di ricostruire la storia della città. Il Centro ha anche un negozio
dove si possono trovare souvenir, oltre a libri e oggetti di design di qualità.
Jaffa. In città
Si tratta della punta di Tel Aviv. Un quartiere a picco sul mare che distoglie
l’attenzione per un momento da grattacieli, spiagge e locali moderni. Jaffa è
uno dei porti urbani più vecchi del mondo e si dice sia il luogo del mito biblico
di Jona. Nel quartiere oggi ci sono piccole botteghe di artigianato locale. Merita
anche il mercatino delle pulci che si trova su Sderot Yerushalayim. Un tunnel
coloratissimo che offre tessuti, narghilè, gioielli, borse di cuoio e altro ancora.
Agas & Tamar. 43 Shabazi Street, Neve Zedek
Un piccolo negozio di gioielli e oggetti di cuoio. Einat Agassi and Tamar
Harel-Klein sono le designer, e sono due donne simpatiche e alla mano.
Nell’aria si respira la loro arte, che si basa sull’utilizzo di oro e argento insieme con metallo, cuoio, pietre semi preziose, gomma. Il negozio è semplice,
ma le vetrine danno risalto ai gioielli e impreziosiscono l’atmosfera. I prezzi
sono proporzionati al valore dei gioielli.
Café Mersand. 70 Ben Yehuda (Frishman corner)
Tel Aviv conta centinaia di locali, ristoranti, bar. Ma sicuramente il Café
Mersand vi permetterà di bere un cappuccino come in Italia, una buonissima spremuta, e di gustarvi una squisita fetta di torta alle albicocche. Per
i più curiosi il locale offre colazioni orientali con le insalate tipiche, uovo
sodo, formaggi freschi e tehina o hummus, oppure colazioni più classiche
con yogurt, frutta e panini davvero ricchi, con ingredienti sempre freschi.
Purtroppo il personale è poco disponibile, ma i prezzi ragionevoli.
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Sara Garofalo è una stratega che ha disimparato a cucinare. Seppur
miope à la Ragionier Filini, i suoi occhi non si fanno scappare nulla.
www.mindselfsociety.tumblr.com - [email protected]
Old Bar & Food. Via Roggia Grande 8
Curatissimo nei minimi dettagli, l’Old Bar & Food è bar, bistrò e ristorante. Moderno ma accogliente, si trova in pieno centro e la sua cucina delizia i palati dei più esigenti. Fra l’ampissima scelta di birre e vini troverete
anche la buonissima Kwak.
Bookique. Via Torre d’Augusto 29
Moderna bottega del libro che di notte si trasforma: dj set e musica dal
vivo caratterizzano gli elettrici venerdì sera. Immersa nel verde, e alle
spalle del suggestivo Castello del Buonconsiglio, la Bookique organizza
anche ottimi brunch domenicali con originali Nemù.
MART. Corso Bettini 43, Rovereto
Per gli appassionati d’arte il passaggio è obbligato. Il Museo d’Arte Contemporanea vede nascere la sua sede principale nel 2002 a Rovereto,
per mano e genio di Mauro Botta e Giulio Andreolli. Le opere sono più di
15.000: spiccano, per importanza, quelle delle meravigliose avanguardie del Novecento.
Centrale Idroelettrica di Fies. Località Fies 1, Dro
Ad appena mezz’ora di macchina dalla città si trova la famosissima Centrale Idroelettrica di Fies, “covo” di illustri creativi, che ripropone progetti di performing art, teatro e musica senza pari. Nel tragitto avrete la
possibilità di vedere alcune fra le più importanti bellezze naturali della
regione, fra cui il famoso Lago di Toblino con annesso Castello. Da non
perdere il consueto festival estivo che quest’anno si terrà dal 20 al 28
luglio sotto il nome di “We folk”.
Interno 11. Via Mantova 30
Da Interno 11 potrete trovare un’accurata selezione di capi di stilisti
emergenti rappresentativi di tutto lo stivale. Un ambiente giovane e originale che vi catturerà e non vi farà di certo uscire a mani vuote.
Casa del Caffè. Via San Pietro 38
Situata nel cuore della città la Casa del Caffè si distingue per raffinatezza, creatività e qualità. Oltre a gustare ottimi caffè e tè, potrete sbizzarrirvi in acquisti originali di prodotti rigorosamente artigianali: non solo
miscele, ma anche dolci e cioccolatini.
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Francesca Masoero è una storyteller. In pratica, si inventa storie,
bugie, idee, racconti. Più o meno da quando è nata.
www.thestreamagazine.com - [email protected]
È cucina. Via Bertola 27a
Menu a sorpresa (a scelta tra vegetariano, pesce o carne), atmosfera
post industriale e ottimi vini. Siamo da È cucina. Non potrete scegliere
nulla à la carte e vi dovrete fidare ciecamente dei camerieri e dello chef.
Ma, credetemi, ne vale la pena.
Astoria Studios. Via Berthollet 13
Un pezzo di New York nel cuore di San Salvario. La domenica si fa il
brunch, la sera si beve vino tra poltrone vintage e tavolini shabby chic di
legno. Tutto intorno, giovani hipster e locali stracolmi, tanto che vi sembrerà di essere a Williamsburg. Un consiglio? Andateci a piedi o in bici
(magari utilizzando il TOBike): parcheggiare è impossibile.
Castello di Rivoli. Piazzale Mafalda di Savoia, Rivoli
Uno dei musei di arte contemporanea più belli d’Europa, in una location
suggestiva e mozzafiato. Il castello era parte delle dimore dei Savoia ed
è stato ristrutturato in modo impeccabile, mixando elementi ultra contemporanei all’antica parte in muratura. Dentro, il best of dell’arte degli ultimi
sessant’anni: da Warhol a Beuys, da Cattelan a Merz a Pistoletto. Anche
il bar e il ristorante valgono un giro. Imperdibili le terrazze verdi da cui –
se il tempo è bello – vedrete tutta Torino.
Parco del Valentino. Lungo Po
Un must per ogni torinese di nascita o di adozione. Il luogo ideale per
rilassarsi leggendo un libro, schiacciando un pisolino o facendo una passeggiata. Ma al Vale si mangia anche: imperdibili (non tanto per il gusto
quanto per la vista) gli aperitivi del Fluido e i panini dell’Imbarchino. Portatevi l’antizanzare, e preparatevi a venire travolti dai suoni e dalla musica.
Balon. Quadrilatero
Uno dei mercati all’aperto più grandi e ricchi di quelle cose che a Torino
chiamiamo “rabadan” (e cioè: cavolate). Ma al Balon troverete anche piccole chicche, curiosità e tanti soggetti interessanti da spiare e fotografare.
Un luogo da non perdere e facile da raggiungere: si trova nei pressi del
Quadrilatero. D’estate il Balon è tutti i giovedì, dalle 17 alle 22. Ogni seconda domenica del mese, dalle 8 alle 19, si tiene invece il Gran Balon, nelle
vie Lanino, Mameli, Canale Carpanini, Borgo Dora e al Cortile del Maglio.
Baratti & Milano. Piazza Castello 29
Un viaggio nel passato, quando Torino era la capitale e le dame giravano coperte di crinoline e cipria. Un caffè-simbolo, elegante e raffinato.
Da provare le cioccolate in tavoletta e i cioccolatini (li trovate anche da
Eataly). Non perdetevelo se sentite la nostalgia della Belle Epoque, o se
volete provare un po’ della magia di quel periodo.
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MIchela Zamuner di professione fa e disfa valigie. Nel tempo libero
cerca scuse per comprare biglietti aerei.
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Steamworks Brewpub. 375 Water Street
Cena con vista sulle acque del Burrard Inlet, con North Vancouver e le
sue montagne a fare da sfondo. D’inverno le luci delle piste da sci rendono l’atmosfera ancora più magica. Al piano di sotto, a fare da vicino di
tavolo sono le grandi botti dove fermenta la birra della casa. I piatti sono
principalmente pura cucina nordamericana, dagli hamburger alle wing, le
alette di pollo. Da non perdere il Bellini, tra i migliori di Vancouver.
The Lamplighter. 92 Water Street
Il più trasformista dei pub di Vancouver. L’edificio è del 1899: soffitti, mattoni a vista, vetrate e ringhiere sono originali. Tranquillo durante il giorno,
con gli immancabili televisore e biliardo, come in ogni pub che si rispetti.
Scatenato la sera, quando davanti al bancone si spostano i tavolini e il tutto
diventa una pista da ballo. E fuori dalla porta, la coda per l’ingresso si snoda lungo Gastown, il quartiere dove ebbe origine il primo nucleo della città.
Yaletown Roundhouse Community Centre. 181 Roundhouse Mews
Eventi, mostre, corsi, workshop, yoga: ogni giorno della settimana questo
Community Centre offre la possibilità di divertirsi in compagnia. Se siete di corsa, non mancate di dare un’occhiata al padiglione di vetro che contiene Engine
374, la locomotiva che nel 1887 ha trainato il primo treno transcontinentale a
Vancouver. E poi, Roundhouse è incastonato tra Yaletown, quartiere trendy
con locali alla moda e gallerie d’arte, e la bellissima passeggiata lungo False
Creek, dove potete prendere il piccolo Aquabus per Granville Island.
Granville Island. Isola
Diverse compagnie teatrali, numerosi festival ogni anno (come il Vancouver International Writers Festival, a cui presenziano anche scrittori italiani), un grande
Public Market aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19, una sfilza di negozi insoliti (come
The Hang Out Place, che vende solo amache), una serie innumerevole di studi
di design, botteghe di ceramica, gallerie d’arte, gioiellerie, un micro birrificio dedito
alla birra artigianale, il Granville Island Brewing Co, e un’università, la Emily Carr
University of Art and Design. Il tutto in una piccola isola sotto l’omonimo ponte.
MacLeod’s Books. 455 West Pender Street
Un tuffo tra antico e moderno: così si può riassumere l’esperienza di cercare un
libro da MacLeod’s Books. Facendo attenzione a non inciampare nelle cataste
di volumi che fanno capolino un po’ ovunque, questa libreria che vende solo
usato è una tappa irrinunciabile per qualunque appassionato, non fosse altro
che per perdersi qualche ora nell’atmosfera da film che vi riporterà alla mente.
Aphrodite’s Organic Café & Pie Shop. 3598 West 4th Avenue
Il concetto di “km zero” applicato ai dolci. Golosissime pie, ossia crostate,
preparate con ingredienti provenienti da fattorie organiche dei dintorni.
Imperdibile soprattutto la torta al cioccolato e banana: una bomba calorica, ma qui siamo a Kitsilano, a pochi passi dalle spiagge più belle
di Vancouver, e potrete smaltire tutto con una passeggiata sulla sabbia.
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Giulia Turbiglio studia Economia dell’Arte. A Venezia passa il tempo
cercando di perdersi, e a volte ci riesce.
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Il Paradiso Perduto. Sestiere Cannaregio 2540
Un’osteria tipica veneziana sull’affascinante Fondamenta della Misericordia, nella zona del Ghetto. L’atmosfera informale e allegra ne fa uno dei
principali luoghi di ritrovo per veneziani e turisti ben informati. Si mangia
all’esterno con una vista suggestiva sui canali, o all’interno su lunghe
tavolate dove è facile fare nuove conoscenze. Periodicamente sono organizzati concerti con gruppi locali.
Osteria Alla Poppa. Sestiere Santa Croce 1539
Il locale, aperto anche per colazione e pranzo, si riempie soprattutto di notte, grazie ai suoi ambienti accoglienti e intimi, alle sue nicchie con le sedie spaiate, alle
luci soffuse e agli appuntamenti settimanali (ogni mercoledì) con musica jazz,
folk e acustica dal vivo. Situato vicino a Campo San Giacomo dell’Orio, Alla Poppa è un’alternativa tranquilla e rilassata all’affollato Campo Santa Margherita.
Peggy Guggenheim Collection. Sestiere Dorsoduro 704
La dimora veneziana di Peggy Guggenheim, collezionista e mecenate
del Novecento, ospita alcuni tra i più importanti capolavori del Cubismo,
Futurismo, Astrattismo europei e dell’Espressionismo Astratto americano.
Girando per le stanze, o affacciandosi sul terrazzo sul Canal Grande, tra
un Pollock e un Picasso, si può ancora respirare l’atmosfera di fermento di
quegli anni. Tutti i lunedì di maggio si tiene l’Happy Spritz @ Guggenheim:
con il prezzo dell’entrata si hanno due spritz e la possibilità di godersi la
collezione in un’atmosfera conviviale, fingendosi i padroni di casa.
Murano e Burano. Isole veneziane
Le due isolette sono facilmente raggiungibili da Venezia con la linea LN del
vaporetto che parte dalle Fondamente Nove. A Murano vale la pena assistere,
una volta nella vita, alla lavorazione del vetro in uno dei tanti laboratori che
offrono dimostrazioni ai visitatori. Ma la vera perla è Burano, con i suoi merletti
e le casette coloratissime e curate, le strette calli e i tipici biscotti Buranelli.
Il Baule Blu. Sestiere San Polo 2916a
Se siete un po’ nostalgici, o anche solo se avete voglia di uno shopping meno
omologato, andate a curiosare in questo negozietto vicino a Campo San Tomà. Vi
troverete vecchi giocattoli e gioielli, abiti vintage, pezzi d’arredamento un po’ kitsch
e vinili degli anni ’60. Potete anche portare i giocattoli della vostra infanzia per farli
restaurare, o per venderli e immaginarli nelle mani di un altro bambino.
La Serra dei Giardini. Viale Giuseppe Garibaldi 1254
Gustare ottime torte dolci e salate, accompagnate da fresche centrifughe
di frutta mista, il tutto in una serra ottocentesca a due passi dai Giardini
della Biennale. Il sole filtra dalle vetrate e si è circondati dalle macchie verdi
delle piante a ogni angolo. Dopo un buon caffè ci si può fermare a comprare orchidee, gigli e cactus, o pomodori per l’orto di casa. Raccomandati i
laboratori organizzati nel corso dell’anno: si va dalla pittura allo yoga.
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Leonardo Staglianò scrive e legge storie, soprattutto quando
sorvola l’Atlantico.
www.leonardostagliano.com - [email protected]
Trattoria Da Totò. Corso Umberto I 89
Se volete davvero mangiare bene a Vibo, è qui che dovete andare. Riaperto di recente con una nuova gestione, questo storico ristorante del
centro offre un menu di altissima qualità, ma i prezzi e la cordialità del
proprietario sono realmente da trattoria. Eccellenti i piatti di pesce. Raccomandatissimi i pluripremiati spaghetti con le alici. Ottimi i vini.
Filippo’s WIne Bar. Corso Umberto I 128
Specialmente d’estate, quando potete godervi il dehor, Filippo’s è il posto
ideale per fare aperitivo o concludere la serata. La selezione di vini è
molto valida, e la cucina offre sia stuzzichini che piatti unici, tutti di ottima
qualità. Potreste facilmente passare delle ore senza accorgervene.
Castello Normanno-Svevo. Via Castello Normanno
Da più di mille anni guarda la città dall’alto in basso e inoltre ne custodisce i tesori. Al suo interno c’è infatti il Museo Archeologico, con una collezione che comprende vasi greci, statuette romane, una tomba dell’età del
bronzo e soprattutto la preziosa Laminetta Orfica: un rettangolino d’oro
su cui è stata incisa, nel 4° secolo a.C., una lunga e toccante preghiera.
Scalinata della Cerasarella. Via Vito Capialbi 1
Corso Vittorio Emanuele III, la via principale della città, conduce dalla
Piazza del Municipio su su fino a Corso Umberto I, storicamente la via
del passeggio cittadino, e lì muore. La sua ideale prosecuzione è Via
Capialbi, meglio nota come Cerasarella: una scalinata che attraversa la
parte più vecchia della città, proiettandovi verso il Castello.
Susu e Jusu. Via Alcide De Gasperi 28
Il suo nome deriva dal dialetto calabrese, e letteralmente si traduce “Su
e giù”: Susu e Jusu è una bottega di commercio equo e solidale, ma non
solo; accanto alla vendita di Ethical & Critical T-Shirts, confetture biologiche e scacchiere africane, è anche un luogo in cui vengono pensate e
lanciate iniziative sociali e culturali.
Bar Lo Schiavo. Via Popilia 38
Per i vibonesi, semplicemente “Zia Lisa”: una delle pasticcerie più abbondanti della città, preparatevi. I cannoli gareggiano con quelli siciliani, le
brioche sono giganti e il latte di mandorla è fatto con la pasta e un’aggiunta di granita. Da non perdere il caffè shakerato, servito in un bicchierone
da cocktail con tanto di pallina di gelato.
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Francesco Margaroli: cacciatore di istantanee dopo un incidente
frontale con la macchina (fotografica).
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Gran Ristoro. Via Sottoripa 27r
Il panino per eccellenza di Genova. È facile trovarlo: passeggiate sotto
i portici di Sottoripa e all’ora di pranzo vi imbatterete in una coda che
sbuca da un piccolo locale. All’interno, una catena di montaggio che vi
permette di mettere nel panino ciò che volete: dal mitico arrosto al basilico alla porchetta in salsa di noci, per non parlare dell’enorme selezione
di salumi e formaggi, a prezzi modicissimi.
Banano Tsunami. Piazza delle Feste, Porto Antico
Le notti estive portano in riviera, ma se restate in centro la serata passa
dal Banano Tsunami: una passerella porta a una chiatta in mezzo alla
zona Expo, con le luci del Porto Antico a fare da cornice al locale, dall’aperitivo fino a notte inoltrata.
Museo dʼArte Orientale Chiossone. Piazzale Giuseppe Mazzini 4n
Un piccolo polmone verde nel centro di Genova: a pochi passi da Piazza De Ferrari, a circondare l’angolo d’Oriente rappresentato dal Museo
Chiossone. Un angolo di pace nel caos cittadino, tra oggetti di antiquariato locale e una stupenda vista di Genova dall’alto.
Baia del Corvo. Piani di Invrea
L’antica ferrovia litoranea ha lasciato spazio a una lunga passeggiata, che
attraversa le vecchie gallerie e calette seminascoste: è la Baia del Corvo, tra Cogoleto e Varazze. Da raggiungere in macchina (con problemi di
parcheggio), o ancora meglio in bici, tra un campeggio dismesso, piccole
spiagge e baretti che accompagnano il Moijto con gamberoni grigliati.
Mercatini di Villa Serra. Via Carlo Levi, SantʼOlcese
Nove ettari di parco all’inglese, con stagni e ruscelli, fanno da sfondo alle
numerose attività della settecentesca Villa Serra a Comago, ai margini di
Genova: si va dai mercatini di artigianato creativo alle mostre di bonsai,
passando per festival e concerti notturni. Da vivere d’estate, ma non solo.
Stelli sul mare. Lungomare Lombardo
Quando arriva la stagione estiva Corso Italia si popola, grazie ai suoi
stabilimenti balneari e ai locali all’aperto in cui fare nottata. Un piccolo
“chiringuito” seminascosto con l’accesso a una delle poche spiagge libere di Corso Italia. Ideale per fare una pausa pranzo o prendere una birra
al calar del sole.
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Vuoi diventare un nuoker anche tu?
Il Nuok Internship Program è il modo attraverso il quale puoi entrare a far parte della
redazione del magazine. Si tratta di una selezione vera e propria, con precise indicazioni sul materiale da inviare, e con regole altrettanto precise se verrai scelto. Non si
diventa nuoker a caso. Prima di entrare nei dettagli, però, è importante che tu abbia
ben chiara una cosa: lo spirito di Nuok.
Potremmo sintetizzare la risposta in una frase: invece di lamentarsi, creare qualcosa di bello. Tutti i redattori di Nuok sono italiani, e tutti hanno diverse cose in
comune: amano viaggiare e raccontare il mondo, sono dei creativi, e sono stanchi
di lamentarsi per tutto ciò che non va nel nostro Paese. Tutti noi, ogni giorno,
abbiamo a che fare con persone che non rispondono quando inviamo un curriculum,
che ci passano davanti grazie a una raccomandazione, o che non sanno fare il loro
mestiere e magari sono i nostri capi. Tutti noi passiamo giornate in cui vorremmo
scappare dall’altra parte del mondo, e molti dei nostri redattori lo hanno anche fatto:
non è un caso che oltre metà dei nuokers vivano all’estero.
Questa situazione però non dev’essere una scusa per disprezzare l’Italia, e neanche per starsene con le mani in mano. Siamo bravi a scrivere? Dimostriamolo, con
i nostri articoli. Facciamo fotografie meravigliose? Pubblichiamole. Siamo in grado di
offrire un prodotto professionale ma nessuno ce ne ha mai dato la possibilità? Benissimo, e allora creiamolo noi questo prodotto, invece di lamentarci per quello che
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fanno o non fanno gli altri. Nuok è questo: un aggregatore di energie positive; un
portfolio gigante con migliaia di post all’anno; una risposta allegra e scanzonata – ma
non per questo meno seria – a chi non sa fare altro che lamentarsi. E soprattutto, un
racconto delle città del mondo regalato a chi ama viaggiare.
Lo diciamo subito, a scanso di equivoci: Nuok non ha alcun guadagno, anzi; solo le
spese per il mantenimento del sito e la stampa di biglietti da visita superano di gran
lunga i modesti ricavi pubblicitari. Per cui, se volete collaborare con noi, fatelo perché
vi piace il progetto: tutto ciò che possiamo offrirvi è la nostra passione, professionalità ed energia. La seconda cosa importante che dovete sapere è che Nuok è
sì un magazine online con una quarantina di redattori, ma prima di tutto è un gruppo
di persone che si stimano e che hanno voglia di lavorare insieme.
Anche se è una redazione virtuale, i contatti fra noi sono quotidiani, e periodicamente organizziamo cene e brunch in giro per il mondo, così da conoscerci di
persona. La redazione lavora online, ma nel tempo sono nate molte amicizie vere,
reali, e questo è uno dei risultati che più ci stimola ad andare avanti. La terza cosa da
sottolineare è che il Nuok Internship Program è un impegno serio, da non prendere
sottogamba. Lavoriamo come se fossimo sostenuti da un gruppo editoriale, e non
unicamente dalla nostra volontà: ci sono scadenze da rispettare, linee guida da assorbire e idee di cui discutere. Facciamo un lavoro vero e proprio, ma lo facciamo giocando, e cerchiamo persone che abbiano la nostra stessa leggerezza e voglia di fare.
Ecco come e cosa inviare al nostro indirizzo [email protected]
1. Scegli una città
Ogni Nuoker ha una città di riferimento, e di solito è quella in cui vive, o in cui passa
più tempo e trova maggiori stimoli. Prima di tutto, decidi per quale città ti stai candidando. Sfoglia le nostre Sitis e scopri se c’è già la tua. E se non c’è, non avere timore
di proporne una nuova. Quello che ci interessa è il tuo sguardo sul mondo, e solo in
seconda battuta il posto di cui vuoi parlare. Tutte le città hanno cose belle da offrire:
a te la capacità di scovarle.
2. Scrivi un’autopresentazione
Presentati a noi in una breve lettera, massimo una pagina. Lascia perdere le formule
da libro stampato: raccontaci di te con il cuore e l’anima. Che cosa volevi fare da
piccolo? Qual è stato il viaggio più bello della tua vita? L’esperienza più allucinante?
Quando hai iniziato a scrivere? Perché ci conosci? Perché vuoi entrare nella nostra
famiglia? Facci capire che non stai mandando una candidatura tanto per fare, ma che
sai che Nuok non è un rivenditori di filtri per l’aspirapolvere o una macelleria!
3. Allega il curriculum
Non è affatto decisivo, ma ci aiuta a capire quali sono i tuoi studi e le tue esperienze
passate. E non mentire: il mondo è piccolo e le bugie hanno le gambe corte!
4. Allega un articolo di prova
Come se fossi già un Nuoker, mandaci un articolo che secondo te sarebbe perfetto
per il magazine. Dev’essere tra i 2000 e 3000 caratteri (spazi inclusi), in formato .doc
o .docx, e deve riguardare la città per la quale ti stai candidando. Più giù forniamo
indicazioni specifiche circa il contenuto del pezzo di prova.
5. Allega delle foto all’articolo
Un articolo di Nuok non è completo senza foto, e allora – da bravo urban reporter –
accompagna il pezzo con almeno 3 foto scattate da te. Non sei bravo come Avedon?
Non importa. Per i fotografi davvero bravi abbiamo una sezione a parte. Per quanto
riguarda gli articoli, invece, a noi e ai nostri lettori interessa vedere che nel posto di
cui parli ci sei stato, che l’hai visto coi tuoi occhi e ti sei fatto un’idea prima di raccontarlo. Se poi, oltre a scrivere bene, sei anche un piccolo Avedon, ci farai brillare gli
occhi di felicità.
Il consiglio migliore che possiamo darti è di prendere confidenza con il sito e farti
da solo un’idea degli articoli che pubblichiamo, e di cosa potrebbe interessarci.
Tutti i nostri Nuokers, prima di diventare redattori, erano dei lettori del magazine. Se ti
piace il nostro gusto e la nostra sensibilità, siamo già a buon punto. Il pezzo di prova
deve essere in linea con quelli già pubblicati su Nuok: informativi, come una guida
turistica, ma pop, come gli articoli che ti fanno sorridere e dimenticare di scendere
dalla metropolitana.
Questo significa che non prenderemo in considerazione articoli in prima persona singolare o stralci di diario. In aggiunta, non siamo neanche interessati a
interviste o recensioni di film, libri e concerti: Nuok racconta luoghi, non eventi. Ogni
articolo, inoltre, dovrà rientrare in una delle sezioni tematiche del magazine.
Urban Safari - Racconti di quartieri, strade, percorsi.
Coolture - Report di mostre, monumenti, chiese e tutto ciò che è arte e cultura.
Let’s Eat - Recensioni di posti dove mangiare a pranzo o cena.
Coffee Time - Recensioni di posti dove fare colazione o merenda.
Wish Bag - Recensioni di negozi o mercati.
By Night - Recensioni di locali dove uscire la sera.
L’articolo di prova che ci manderete dovrà rientrare in una delle 6 categorie. Fra
queste, la più importante è quella degli Urban Safari, articoli in cui raccontiamo uno
o più tesori nascosti nelle nostre Sitis. Potete scegliere un’area della vostra città più
o meno ampia – anche solo una via! – ed esplorarla per noi, raccontandoci posti
diversi, ma che hanno catturato la vostra attenzione. Oppure potete individuare un
tema più generale (sushi? caffè? aperitivi con vista sul fiume?) e fare una top 3 dei
posti migliori in città. Leggeremo tutti gli articoli di prova con la stessa attenzione, ma
sappiate che avremo un occhio di riguardo per gli Urban Safari: se volete conquistarci, sapete come.
Qual è l’impegno richiesto dal Nuok Internship Program?
9 articoli in 90 giorni, escluso l’articolo di prova.
Buona fortuna!
Attenzione!
Le informazioni pubblicate sono state controllate il più scrupolosamente possibile nel momento in cui i testi venivano redatti, ma non possiamo escludere errori
né cambiamenti avvenuti dopo la distribuzione online di questo ebook. Nuok pertanto declina ogni responsabilità relativa all’uso di questa guida e anzi vi preghiamo di segnalare al nostro sito eventuali incongruenze e di inviare suggerimenti per
migliorare questa pubblicazione. Grazie ancora una volta.
Nuok - www.nuok.it - [email protected]
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