Horeca – Luglio e Agosto 2015
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Horeca – Luglio e Agosto 2015
23/07/2015 Pag. 32 N.191 - lug/ago 2015 Horeca BB CHEF UN RITORNO ATTESO MATTEO BARONETTO ESORDÌ AL DEL CAMBIO NEL LONTANO 1993, PER IL SUO PRIMO STAGE DI LAVORO. OGGI LO CHEF TORINESE È TORNATO 'A CASA' PER GESTIRE LA CUCINA DEL NOTO RISTORANTE SABAUDO, RIUSCENDO IN POCHI MESI AD AGGIUDICARSI LA PRIMA STELLA MICHELIN. IL TUTTO FRUTTO DI UN'INDISCUSSA ABILITÀ AI FORNELLI, APPRESA DA DUE ILLUSTRI MAESTRI: GUALTIERO MARCHESI E CARLO CRACCO Matteo Cioffi P er tanti anni si è parlato di lui in maniera lusinghiera, ma spesso e volentieri il nome veniva associato a quello del noto chef Carlo Cracco, di cui, appunto, è stato per molto tempo sous chef. Un accostamento sicuramente importante, fondamentale per la sua crescita professionale, ma un anno e mezzo fa Matteo Baronetto, classe 1977, ha deciso di tagliare il cordone ombelicale che lo teneva legato al cuoco vicentino, accettando di andare a dirigere la cucina dello storico Del Cambio, tra i ristoranti più blasonati di Torino, che dopo una pausa ha riaperto i battenti ad aprile dello scorso anno, riproponendosi in tutto il suo antico splendore (con l'aggiunta di un cocktail bar e di una 'farmacia' specializzata nella vendita di dolci da banco). Baronetto ha di persona coadiuvato la progettazione e l'intera ristrutturazione delle cucine, aggiungendo poi il suo talento ai fornelli. I riconoscimenti non sono tardati ad arrivare e, sei mesi dopo l'inaugurazione, il ristorante sabaudo è stato insignito della prima stella Michelin. Scommessa vinta e figlia di un destino scritto in partenza. Il Del Cambio, infatti, è stato il ristorante dove, ventidue anni fa, lo chef ha mosso i primi passi lavorativi. Un luogo dove arrivò adolescente e che, a distanza di un paio di decenni, lo ha riaccolto oggi nelle vesti di affermato cuoco. La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PAROLA DI tiratura:45000 Matteo, ora che gestisce di persona la cucina Del Cambio, si è tolto di dosso la nomea di 'sous c h e f più famoso d'Italia. È stata una liberazione? No, anche perchè la cosa non mi ha mai pesato più di tanto. L'autonomia che ho avuto da Cracco negli ultimi anni è stata molto ampia. Ho potuto ideare nuovi piatti, personalizzare la mia tecnica di lavorazione partecipare a manifestazioni mettendoci sempre la mia faccia. E ogni singola decisione è stata condivisa. E oggi i l suo ruolo da 'indipendente' è cresciuto, giusto? Sono coinvolto in un progetto imprenditoriale nel quale, oltre a 32 LUGLIO-AGOSTO 2015 RISTORANTE DEL CAMBIO - Rassegna Stampa 24/07/2015 14 23/07/2015 Pag. 32 N.191 - lug/ago 2015 Horeca BB I l nome del posto in cui lavore professionale all'insegna, appunto, rispecchia la sua scelta del cambiamento. Era Certamente sì. Si sta assistendo a un'evoluzione socioculturale del pubblico molto consapevole in tema di alimentazione, ingredienti utilizzati, condimenti e implicazioni salutistiche legate al cibo. Per questa ragione, nei miei piatti, i due elementi da lei citati rappresentano un must. questa l'intenzione vera? A questo punto non possiamo non chiederle qualche esempio Del Cambio era una tappa predestinata, direi un percorso 'kharmico'. Il mio è stato un ritorno perchè qui feci il primo stage subito dopo il diploma della scuola alberghiera. Ricordo ancora l'emozione provata quando entrai per la prima volta dentro il ristorante. Era il 1993, avevo solo 16 anni. che ricalca questo pensiero. I l come back sotto la Mole ha comportato una rivisitazione della sua cucina? E stato un progressivo processo di affinamento dei piatti e parallelamente di graduale innovazione dell'offerta basandomi sull'esigenza della clientela e dei gusti tradizionali di Torino. Viene da pensare che, a tavola, i torinesi siano diversi dai milanesi. La differenza è solo apparente ed è questione di timing: Milano è più immediata, mentre Torino ha tempi più lunghi e il cliente deve essere corteggiato e conquistato come se fosse una bella donna di nobili origini. Per raggiungere questo scopo bisogna armarsi di costanza, discrezione, pazienza, ma anche essere in grado di sapere stupire al momento giusto. Attualmente si sente spesso dire i n giro che la cucina vincente sia quella a base di equilibrio e leggerezza: si ritrova in questa definizione? Gamberi rossi, valeriana e polpa di lamponi, insaporiti con olio di vinacciolo. E ancora, le cito il mio piatto del momento: salmone con coniglio che crea un piacevole contrasto inziale, mentre l'equilibrio si ottiene proponendo crude queste due materie prime, con l'aggiunta di una mandorla affumicata e del burro nocciola caldo. Venendo a un'analisi del settore: sovente nella La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato essere primo chef, sono partecipe, insieme ai proprietari del ristorante, di un percorso di ampio respiro, dove le scelte spesso riguardano ambiti che vanno oltre la cucina. tiratura:45000 ristorazione italiana si m e t t e i n discussione la qualità del servizio, non sempre all'altezza. Che opinione ha i n merito? E una problematica che deriva da una serie di ragioni: non solo quelle che riguardano la formazione professionale, che dovrebbe avere un valore scontato, ma anche dalla comprensione del vero mestiere da parte delle nuove generazioni. Inoltre, spesso i media tendono a focalizzare la loro attenzione sullo chef, dimenticando le altre figure chiave che ruotano in cucina. Nel suo cv emergono esperienze importanti al fianco di cuochi molto famosi. I n sintesi, che cosa ha appreso da loro? Darò una risposta breve: da Gualtiero Marchesi l'eleganza, da Carlo Cracco le doti manageriali. Ora che l'attività al Del Cambio procede a vele spiegate, ha mai preso in considerazione l'ipotesi di salpare verso altre mete, magari all'estero? Per ora il mio orizzonte guarda solo Torino. Se dovessi pensare a un'esperienze oltreconfine, il mio cuore mi suggerirebbe Londra, la testa invece spingerebbe per New York. 33 LUGLIO-AGOSTO 2015 RISTORANTE DEL CAMBIO - Rassegna Stampa 24/07/2015 15