AN IDIOT vuole liberare l`arte

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AN IDIOT vuole liberare l`arte
Australia..............AUD 11,00
Austria......................€ 7,90
Belgium.....................€ 7,90
Canada...............CAD 11,00
China..................CNY 70,00
Cyprus.......................€ 7,90
Denmark.............DKK 57,00
Estonia.......................€ 7,90
Finland......................€ 7,90
France.......................€ 7,90
Germany....................€ 6,90
Greece.......................€ 7,90
Ireland.......................€ 7,90
Italy...........................€ 7,90
Japan.............JPY 1.100,00
Latvia........................€ 7,90
Liechtenstein.......CHF 13,50
Luxembourg..............€ 7,90
Malta.........................€ 7,90
Netherlands...............€ 7,90
New Zealand........NZD 13,00
Norway..............NOK 62,00
Portugal.....................€ 7,90
Russia...............RUB 340,00
Slovakia.....................€ 7,90
Slovenia.....................€ 7,90
South Africa........ZAR 110,00
Spain.........................€ 7,90
Sweden...............SEK 67,00
Switzerland.........CHF 13,50
UK.........................GBP 7,00
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Liberalismo
artistico
www.liberalismart.com
N0.1
L’arte di AN IDIOT – la libertà dello stile variabile
AN IDIOT vuole liberare l‘arte
editoriale
AN IDIOT‘S WORLD
IN AN IDIOT BOOKS
www.anidiotbooks.com
CONSTRUCTIVISM
„Although Liberalism in art is concerned
with an infinite number of styles, it is
basically just one thing: the total freedom
of creativity, and thus of art.“
AN IdIOT
- AN IDIOT
P
erché dedicare una rivista a un artista solo?
Che per di più è anonimo? La risposta ci è parsa semplice: perché l‘artista AN IDIOT,
che da non troppo tempo è affiorato dal nulla, dopo che per 25 anni si era negato all’arte,
ora crea imperterrito un’immensa varietà di stili artistici e temi molto diversi tra loro. Mostrare solo
alcuni frammenti della sua vasta opera in una “normale”
rivista di arte non consentirebbe di avvicinarsi neppure
in modo approssimativo a ciò che lo contraddistingue.
Poiché oggi AN IDIOT dipinge in oltre 40 stili artistici
diversi, non basterebbero nemmeno le pagine di
un’intera edizione per confrontarsi con tutti gli stili e i
metodi di lavoro di questo artista d’eccezione che, per di
più, inventa continuamente qualcosa di nuovo. Anche
questa edizione riesce a trasmettere solo a grandi linee
un’idea della sua ricca attività.
Perché allora pubblicare subito la rivista in 10 lingue
e in 43 paesi in tutto il mondo? Anche questa risposta
va da sé, se si considera che AN IDIOT, il quale si
autodefinisce un “cosmopolita estremo” dallo spirito
libero, ha intrapreso un viaggio infinito intorno al
mondo, e che le culture che di volta in volta lo circondano
si riflettono nei suoi lavori. Nessun’altra opera artistica
si presenta anche solo approssimativamente in modo
tanto ampio in termini di stile, tematiche e colorazione
emozionale e culturale. Con la sua opera, AN IDIOT
unifica il mondo nel vero senso della parola, grazie ai
suoi passaggi continui che gettano ponti tra le culture.
Ciò è dovuto anche alla possibilità di scaricare versioni
online gratuite di questa rivista tramite i media di stampa
e digitali di 110 paesi. Se nell’ambito delle arti figurative
esiste un’arte mondiale, allora questa si trova proprio qui
e ora!
Tutto ciò riflette il cosiddetto LIBERALISMO di
AN IDIOT. Per lui il LIBERALISMO in arte implica la
libertà di esaurire tutta la variabilità possibile, con tutte
le sue sfaccettature, colorazioni e opportunità.
In poche parole: andate all’indice per saperne di più su AN IDIOT. Continueremo a trattare la
sua attività al meglio e cercheremo di illustrare ciò che lo contraddistingue, sebbene questa sia
un’impresa che può riuscire solo in minima misura.
Buona lettura
Jonathan Mayer
Caporedattore
2 Liberalism Art
Liberalism Art 3
indice
LANAART GALLERY
ONLINE ART SPACE
AN IDIOT, Out of The Blue - Five Half Decades Without Painting,
2013, liberalis on canvas, 200 x 150 cm, 78 ¾ x 59 inches
AN IDIOT, Let’s Go To Louvre, 2013, liberalis on canvas, 300 x 300 cm, 118 x 118 inches
ONE GALLERY - ONE IDIOT - ONE HUNDRED STYLES
03Editoriale
06 Quotismus
08Report
54 Citazioni
Un idiota vuole liberare l‘arte
14 Opere
LANAART GALLERY, P.O.Box 40992, Dubai, United Arab Emirates
www.lanaartgallery.com, [email protected]
52 Fatti
La libertà dello stile variabile
48 Design
Digressioni di design firmato AN IDIOT
12 Fatti tratti dalla vita
segreta di AN IDIOT
56Tanti saluti da Hollywood
58Intervista
Il monologo di un idiota
62 Presentazione
Liberalism Art 5
AN IDIOT, Liberalism Art Statement, 2013, liberalis on canvas, 225 x 150 cm, 88 5/8 x 59 inches
report
AN IDIOT
vuole liberare l‘arte
AN IDIOT, How Gotthard Graubner Would Have Seen Picassos Demoiselles D’Avignon, 2013,
liberalis on canvas, 490 x 300 cm, 193 x 118 inches
L
AN IDIOT, Chinese Harmony Between Heaven’s Stars and Earth, 2013,
liberalis on canvas, 150 x 150 cm, 59 x 59 inches
Grazie al suo modo di dipingere straordinariamente variabile,
l‘artista AN IDIOT inventa decine di nuovi stili artistici.
8 Liberalism Art
‘artista “AN IDIOT” si autodefinisce un “pittore affiorato dal nulla”. Alla fine degli anni Ottanta, circa
25 anni fa, nel suo atelier all’interno di un edificio
industriale ha letteralmente fatto a pezzi e bruciato tutta la sua
opera creata fino a quel momento e da allora in poi si è continuamente negato all’arte. Non voleva dar seguito alla richiesta
del mercato dell’arte che per ciascun artista prevedeva uno stile
sempre uguale, riconoscibile e dunque più facile da vendere.
Un quarto di secolo dopo, nel settembre 2012, è ricomparso
all’improvviso con lo pseudonimo AN IDIOT rimanendo
nell’anonimato, e da quel momento inventa senza sosta decine di stili artistici e metodi di lavoro nuovi che lui chiama
simmetrismo, duttismo, plastileismo, trasparentismo, centralismo, riciclismo, rondismo, comparismo, wormismo o
idotismo.
Questo nuovo atteggiamento, insolito nell’ambito dell’arte,
di far saltare i confini grazie alla variabilità dello stile, AN
IDIOT lo chiama “LIBERALISMO”. Sostiene: “Finora il
LIBERALISMO c’è stato nella filosofia politica in quanto
LIBERALISMO di diritto, LIBERALISMO economico e
LIBERALISMO sociale. Il LIBERALISMO dell’arte che ho
messo in pratica nei miei lavori deve indicare la libertà dello
stile artistico”.
AN IDIOT ha scelto l’anonimato perché gli conferisce una
maggiore libertà di azione in quanto spirito libero, e dunque maggiore creatività. Allo stesso modo, si confronta con
il suo singolare pseudonimo, non esattamente promettente.
La scelta dell’anonimato e il messaggio inequivocabile che
porta il suo pseudonimo consentono ad AN IDIOT di porre
intenzionalmente al centro dell’attenzione non la sua persona, bensì l’arte del LIBERALISMO a stile variabile da lui
propagato.
Su di lui non si sa sostanzialmente nulla. Il suo manager
ha diffuso soltanto un autoritratto sotto forma di radiografia della parte inferiore del viso, comunica che l’artista è un
uomo e che non gli va attribuito nessun continente, poiché è
un “cittadino del mondo”.
Liberalism Art 9
report
AN IDIOT, Last Fish in Rub Al-Khali Desert, 2013, liberalis on canvas, 200 x 150 cm, 78 ¾ x 59 inches
L’artista si definisce un “cosmopolita estremo” perché ormai da
molto tempo si sposta continuamente da un posto all’altro. I suoi
lavori nascono in tutto il mondo e, com’è naturale, sono esposti a
influenze culturali mutevoli. Accanto a una varietà di stili appartenenti a un solo artista mai vista prima, nasce un’opera con una
colorazione tematica e culturale a più strati, arricchita da mescolamenti e passaggi continui. Tutto ciò accade nei suoi lavori
secondo un senso di libertà, proprio come il collegamento di passato, presente e futuro. Nel LIBERALISMO tutto è senza limiti.
AN IDIOT afferma: “Non dipingo niente meno che la ‘vita’ in sé.
Ecco perché le opere del LIBERALISMO sono così molteplici e
interessanti, come tutto ciò che ci circonda. Pressoché chiunque
si ritroverà in uno dei miei lavori”.
AN IDIOT, però, non si occupa soltanto del concetto di pittura
classico. In nome del suo LIBERALISMO ne fa saltare i confini, ad esempio scovando dagli studi di Hollywood una giacca
10 Liberalism Art
che Cameron Diaz ha sporcato con del sangue di scena in un
fim e proclamandola un’opera d’arte dal titolo: „The Proof That
Cameron Diaz Can Paint“. Succede anche che faccia acquistare da qualcuno a lui vicino i paesaggi naturali che scopre dal
cielo e che trova “pittoreschi” per poi dichiararli “Installazioni
naturali ready-made” nell’ambito del suo ricontestualismo.
Secondo gli esperti d’arte, la pittura, il mezzo dell’arte ritenuto
ormai morto e sepolto, da qualche tempo a questa parte non
si rinnova e pare essere in qualche modo bloccata. Dopo circa
70 anni della cosiddetta “arte moderna” e i successivi 70 anni
di “arte contemporanea”, AN IDIOT ritiene che sia giunto il
momento dell’”arte del futuro” – sotto forma di un’esplosione
creativa della variabilità dello stile, con l’aiuto della cosiddetta
tecnica Liberalis.
Nell’ambito del LIBERALISMO, che prevede la variabilità
AN IDIOT, Naked Pilot, 2013, liberalis on canvas, 240 x 150 cm, 95 x 59 inches
Liberalism Art 11
report
dello stile, AN IDIOT realizza in modo fine, ma opulento, tele di
grandi dimensioni spruzzando del colore in decine di stili diversi.
Inafferabili quanto lui sono i suoi quadri, quasi esclusivamente a
formato grande, che a volte raggiungono i 20 m di lunghezza e
che solo a un’osservazione da vicino rivelano una pittura con del
colore spray. Quando ci si avvicina, i lavori di AN IDIOT si dissolvono come graffiti trasformandosi in soffici nuvole di colore
che fluiscono una nell’altra e si volatilizzano, proprio come fa lui
con la sua persona. Non è possibile “possedere” questi lavori.
Secondo l’inventore, incarnano l’autentico LIBERALISMO.
Le opere di AN IDIOT rassomigliano una nuvola di vapore,
con un sottilissimo strato di colore spruzzato sulla tela, dopo
averle create sul suo tablet in un qualche angolo del mondo,
che sia in aereo, in hotel o in un “luogo libero di passaggio e di
continuo rinnovamento”.
Chiama questa tecnica “Liberalis” perché gli permette di
“dipingere formati grandi senza essere in un atelier e perfino
dall’altra parte del mondo, come con un pennello telecomandato da science fiction”.
Tuttavia, AN IDIOT non ha dato questo nome alla tecnica delle
immagini esclusivamente sovradimensionali solo per via della
mobilità, bensì anche perché i passaggi di colore morbidamente continui sono inafferrabili. Non è possibile possedere le
immagini, il che costituisce un fattore di fascino, perché non
hanno un aspetto corporeo, sono intangibili. Questo velo di
sconfinatezza è un’altra qualità del suo LIBERALISMO da spirito libero. È vero che è possibile toccare le tele dei quadri, ma
le opere soffiate sulla tela non sono tangibili. Proprio come lui
stesso, si volatizzano e si dissolvono quando ci si avvicina. Tutto
AN IDIOT, Portrait of Big King Kahuna as Carpet Design, 2012, liberalis on canvas, 290 x 150 cm, 114 x 59 inches
AN IDIOT, Ant of Adam,
2012, liberalis on canvas,
240 x 150 cm, 95 x 59 inches
12 Liberalism Art
sembra essere in un flusso inebriante di colore. Nonostante la
quasi confusa molteplicità di stili della sua opera, questa costituisce una qualità caratterizzante che di norma permette di
riconoscere i suoi quadri come tali, premesso comunque che
li si veda in originale e a dimensioni reali. Il non farsi afferrare
tipico dello spirito libero si è trasformato in paradosso.
figurativo e si aprono subito all’osservatore, anche se per
comprenderne alcune a fondo sono necessarie informazioni
preliminari. La sua opera equilibrata è dipinta con grande
leggerezza. Nessuna traccia di lacerazione interiore, sebbene si possa inizialmente pensare altrimenti, data l’ampia
gamma di lavori. AN IDIOT è in pace con se stesso.
La “pittura no-limit senza confini” di AN IDIOT è in forte
contrasto con quasi tutte le opere pittoriche realizzate finora, perché queste ultime contengono nette limitazioni, a
partire dalla pittura rupestre fino ad arrivare alle tecniche
moderne come i graffiti e l’airbrush, dove le limitazioni sono
spesso date dalle sagome. Perfino con il metodo pittorico
vaporoso e inconsistente degli Impressionisti, ogni singola
macchia di colore presenta confini chiari.
Ecco un’altra affermazione di AN IDIOT: “Non mi importa
di essere riconosciuto di persona e identificato per il mio
stile, mi importa soltanto di esprimermi nel modo più creativo possibile. Ecco perché ho scelto l‘anonimato e la variabilità dello stile. Entrambi incarnano il LIBERALISMO. Il
LIBERALISMO, in quanto libertà dello stile artistico variabile, non è uno spirito del tempo e nemmeno una corrente di
tendenza. Non è né stile artistico né mero metodo di lavoro.
Dopo migliaia di anni e con l’inizio del terzo millennio, è
l’ultimo passo per la liberazione totale dell’arte ormai necessario da tempo”.
Finora AN IDIOT ha vissuto “molte cose crudeli, ma anche
molte cose belle”. Le sue opere sono chiare nel linguaggio
Liberalism Art 13
opere
La libertà dello
stile variabile
AN IDIOT, Colour Splash, 2013,
liberalis on canvas,
diameter 150 cm, 59 inches
AN IDIOT padroneggia come nessun altro il gioco alterno
tra stili artistici, temi ed emozioni.
Si aggiungono le influenze culturali mutevoli
alle quali si espone consapevolmente in quanto cosmopolita estremo.
Ciò fa della sua opera un’arte globale.
AN IDIOT, Francis Bacon’s Private Demon, 2013,
liberalis on canvas, 150 x 200 cm, 59 x 78 ¾ inches
Liberalism Art 15
opere
AN IDIOT, Elton John’s Sunglasses,
2013, liberalis on canvas,
226 x 150 cm, 89 x 59 inches
16 Liberalism Art
Liberalism Art 17
opere
AN IDIOT, After The Exploding Face
on The Street My Guitar Gently Weeps,
2013, liberalis on canvas,
300 x 200 cm, 118 x 78 ¾ inches
18 Liberalism Art
Liberalism Art 19
opere
AN IDIOT, Colourism Wall,
2013, liberalis on canvas,
800 x 600 cm, 315 x 236 inches
20 Liberalism Art
Liberalism Art 21
opere
AN IDIOT, Future, 2013,
liberalis on canvas, 350 x 250 cm,
137 ¾ x 98 ½ inches
22 Liberalism Art
Liberalism Art 23
opere
AN IDIOT, Transparentism Blue, 2013, liberalis on canvas, 150 x 200 cm, 59 x 78 ¾ inches
24 Liberalism Art
AN IDIOT, Johnny The Fox in Miami, 2013, liberalis on canvas, 150 x 160 cm, 59 x 63 inches
Liberalism Art 25
opere
AN IDIOT, Do Re Mi Fa So La Si Do
of The Wiener Sängerknaben I saw
in Vienna Airport,
2013, liberalis on canvas,
300 x 225 cm, 118 x 88 5/8 inches
26 Liberalism Art
Liberalism Art 27
opere
AN IDIOT, Candy Queen, 2013, liberalis on canvas, 150 x 220 cm, 59 x 86 ¾ inches
28 Liberalism Art
AN IDIOT, Woman at Easter Wearing a Cross in Rabbit Form, 2013, liberalis on canvas, 150 x 150 cm, 59 x 59 inches
Liberalism Art 29
opere
AN IDIOT, Face to Face,
2013, liberalis on canvas,
200 x 150 cm, 78 ¾ x 59 inches
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Liberalism Art 31
opere
AN IDIOT, A Fat Plastic Painted Mayer, 2013, liberalis on canvas, 150 x 150 cm, 59 x 59 inches
32 Liberalism Art
AN IDIOT, Plastylized Rectangularism, 2013, liberalis on canvas, 150 x 160 cm, 59 x 63 inches
Liberalism Art 33
opere
AN IDIOT, Spiralism’s Start, 2013, liberalis on canvas, 150 x 150 cm, 59 x 59 inches
34 Liberalism Art
AN IDIOT, 16 Bart Simpsons Coming Home, 2013, liberalis on canvas, 450 x 600 cm, 177 x 236 inches
Liberalism Art 35
opere
AN IDIOT, President Barack
Obama Sitting Same as Lincoln
in Ford’s Theatre,
2013, liberalis on canvas,
300 x 225 cm,
118 x 88 5/8 inches
36 Liberalism Art
Liberalism Art 37
opere
AN IDIOT, Lady Gaga Fashionista,
2013, liberalis on canvas,
200 x 150 cm, 78 ¾ x 59 inches
38 Liberalism Art
Liberalism Art 39
opere
AN IDIOT, Chocolate Crochet,
2013, liberalis on canvas,
300 x 220 cm, 118 x 86 ¾ inches
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Liberalism Art 41
opere
AN IDIOT, Censored Uncensored, 2013, liberalis on canvas, 300 x 300 cm, 118 x 118 inches
42 Liberalism Art
AN IDIOT, Nisshõki, 2013, liberalis on canvas, diameter 150 cm, 59 inches
Liberalism Art 43
opere
AN IDIOT, Portrait of Ex-US-President George W. Bush Jr., 2013, liberalis on canvas, 150 x 150 cm, 59 x 59 inches
44 Liberalism Art
AN IDIOT, Plastylized Quadratism, 2013, liberalis on canvas, 150 x 150 cm, 59 x 59 inches
Liberalism Art 45
AN IDIOT, The Kurpark Baden-Baden in Germany,
2013, liberalis on canvas, 200 x 150 cm, 78 ¾ x 59 inches
AN IDIOT, Male and Female Colourism ,
2013, liberalis on canvas, 200 x 150 cm, 78 ¾ x 59 inches
AN IDIOT, Coloured Skin Cancer,
2013, liberalis on canvas, liberalis on canvas, 300 x 200 cm, 118 x 78 ¾ inches
AN IDIOT, Piloting The 2013 German Campaign With The Socalled Merkel-Raute,
2013, liberalis on canvas carpet design, 200 x 150 cm, 78 ¾ x 59 inches
46 Liberalism Art
Liberalism Art 47
design
Digressioni di design
firmato AN IDIOT
AN IDIOT, Female and Male Perfume Flacon Designs, 2013,
liberalis on canvas, each 150 x 200 cm, 59 x 78 ¾ inches
48 Liberalism Art
AN IDIOT si è sempre interessato di design. Tuttavia,
non si dedica in modo mirato a questa passione, bensì considera i suoi studi di
design nei più vari campi come una sorta di “prodotto di scarto”
del suo metodo pittorico liberale. Ma questi lavori sono come la pittura di
AN IDIOT, che muove in senso internazionale le influenze culturali che lo
circondano. Nasce un’arte globale in un mondo sempre più globale che non si
ferma neanche davanti al mercato dell‘arte.
Liberalism Art 49
design
G
razie al metodo pittorico variabile di AN IDIOT,
durante il processo creativo nascono spesso in
modo involontario le bozze per gli oggetti più diversi che, se realizzati nella realtà, potrebbero essere adatti anche all’uso di tutti i giorni. Oltre al “design di prodotti casuale”
nell’ambito del suo “azzardismo”, per quanto riguarda il design grafico, nascono in modo mirato e consapevole copertine
di libri e dischi oppure “piccolissimi giochi architettonici”.
Anche questi lavori corrispondono al pensiero di fondo del LIBERALISMO, poiché la pittura di AN IDIOT supera di nuovo
i confini e getta ponti verso altri settori delle arti figurative e
oltre.
In questo modo, ad esempio, sono nati studi di design per flaconi di profumo. Per il profumo da donna è stato scelto il design
frivolo di una boccetta di vetro a forma di ape con elementi dorati e pietre artificiali violette. Così nascono associazioni con il
profumo di un prato fiorito. Il design del flacone per il profumo
da uomo è più sobrio e semplice; colpisce con la sua grazia metallica. Entrambi i design sono nati su territorio arabo, il che ne
spiega la frivolezza.
Tuttavia, gli studi di design di AN IDIOT si concentrano soprattutto su tappeti e finestre perché questi oggetti sono maggiormente correlati alla pittura. Il design per la struttura di una
barretta di zucchero è dunque da considerarsi un’eccezione.
AN IDIOT, Phantasy Album Cover Sketches for The Rolling
Stones, 2013, liberalis on canvas,
150 x 150 cm, 59 x 59 inches
AN IDIOT, Garden Cottage Design, 2012
AN IDIOT, Stained-Glass Window Design for A Movie’s
House of Horror, 2012, liberalis on canvas,
150 x 200 cm, 59 x 78 ¾ inches
AN IDIOT, Come
Together Carpet Design,
2012, liberalis on
canvas, 150 x 200 cm,
59 x 78 ¾ inches
AN IDIOT, Cast Iron
Gate Toro Design for
Argentina Ranch, 2012,
liberalis on canvas,
300 x 200 cm,
118 x 78 ¾ inches
50 Liberalism Art
AN IDIOT, Christmas Balls in Southkorean Gangnam
Style Design, 2012, liberalis on canvas, diameter
each 150 cm, 59 inches
AN IDIOT, Candy Design, 2013, liberalis on canvas,
250 x 150 cm, 98 ½ x 118 inches
Come nella sua pittura, anche nei lavori di design di AN IDIOT
si notano le influenze più diverse provenienti dalle culture
che di volta in volta lo circondano. Ecco allora che sono nati
studi di design per decorazioni di Natale secondo l‘asiatico
“Gangnam-Style” dopo soggiorni a Shanghai e Taipeh nel
periodo natalizio, e poco dopo un portone in ferro battuto per
un ranch di bovini dopo un soggiorno in Argentina. Siccome
AN IDIOT cambia molto spesso e velocemente il luogo in cui
soggiorna, capita di frequente che un lavoro ancora sotto l’influenza dell’Asia nasca poi in Sudamerica, e viceversa. Questo
vale anche per l’intera opera di AN IDIOT, che diventa un’arte
globale unica nel suo genere all’interno di un mondo dell’arte
sempre più globale, con un mercato dell’arte allo stesso modo
sempre più globale.
Liberalism Art 51
fatti
3
AN IDIOT si autodefinisce
“pittore affiorato dal
nulla” perché nel settembre
2012 – dopo un silenzio lungo
un quarto di secolo – d’un tratto
ha ripreso a dipingere, e perché
potrebbe benissimo scomparire
così come è riapparso. Allora
si limiterebbe a dipingere le
piastrelle appannate dal vapore
del bagno, come aveva fatto per
lungo tempo.
2
1
Alla fine degli anni Ottanta, circa 25 anni fa, ha distrutto
tutta la sua opera creata fino a quel momento. L’ha fatta
a pezzi e bruciata nel suo atelier di un tempo all’interno di un
edificio industriale.
Alla distruzione dei
suoi lavori seguirono
25 anni di ostinata
negazione all’arte, perché
non voleva dipingere
sempre nello stesso stile
riconoscibile, come invece
esigeva il mercato dell’arte.
12 Fatti tratti
dalla vita segreta
di AN IDIOT
6
AN IDIOT ha scelto come pseudonimo la singolare
denominazione che si dà a un idiota perché gli
conferisce maggiore libertà di espressione creativa.
Per preservare
l’anonimato,
l’unica immagine
che esiste di lui è un
autoritratto sotto forma
di una radiografia della
parte inferiore del viso.
9
AN IDIOT chiama l’insolita
variabilità del suo stile
“LIBERALISMO”. Oltre a uno stile in
continuo cambiamento, presenta un
ampio spettro di variazioni tematiche,
emozionali e culturali che si alternano a
passaggi continui.
7
AN IDIOT si sposta in tutto il
mondo toccando fino a 40
paesi all’anno e si autodefinisce
“cosmopolita estremo” visto che
ha intrapreso un viaggio infinito
intorno al nostro pianeta.
10
8
52 Liberalism Art
AN IDIOT lavora
rimanendo
anonimo e ha un
manager che lo
rappresenta. Fa solo
sapere di essere un
uomo e che non è
possibile attribuirgli
nessun continente
perché è un “cittadino
del mondo”.
5
Il LIBERALISMO in quanto libertà dello stile
artistico variabile non potrebbe essere
impersonato meglio che da questo artista
d’eccezione; anche se lui stesso è inafferrabile.
Le opere di AN IDIOT nascono in tutto il mondo e si trovano
quindi in un ambiente culturale variabile. In questo modo nasce
un’opera con una colorazione tematica e culturale a più strati. Questa
varietà di stili mai vista prima nell’arte di un artista comprende decine
di stili artistici quasi del tutto nuovi, come ad esempio il fragmentismo,
l’audioismo, il cancerismo, il blindismo, il candysmo, il quotismo, il
ripetismo, il pluralismo o il recontestualismo.
4
11
La sua estesissima opera, creata in soli
nove mesi dopo il “silenzio lungo un
quarto di secolo”, viene ora onorata con la mostra
„The Grand Retrospective World Tour of AN IDIOTs
25 Unpainted Years“. Poi, nei due anni successivi,
la mostra si sposterà con un totale di circa 1.000
opere passando per diverse metropoli, da Londra
a New York.
Le opere quasi esclusivamente di grandi dimensioni di
AN IDIOT vengono realizzate spruzzando sulla tela un
sottilissimo strato di colore a molte tonalità, come fosse una nube
di vapore, dopo averle create in un qualche angolo del mondo
sul suo tablet. Chiama questa tecnica Liberalis, perché gli regala
la libertà di creare opere di grandi dimensioni anche nei luoghi
più lontani senza atelier. Un altro motivo per questo nome è che
le nuvole di colore simili al vapore dei suoi quadri, così come la
sua persona, non sono afferrabili. AN IDIOT sostiene: “È vero che
si possono toccare le tele dei miei quadri, ma non le immagini,
perché avvicinandosi svaniscono e si volatizzano in soffici nuvole
di colore”.
12
Alla fine del “Grand
Retospective World
Tour” la maggior parte dei lavori
esposti andranno al “Museum
of Liberalism Art” (MoLA). Il
MoLA sarà un museo mobile
che intraprende un viaggio
intorno alla Terra come un pesce
luna per far sì che il pubblico
internazionale conosca l’opera
liberale di AN IDIOT.
Liberalism Art 53
citazioni
“L’arte ha bisogno di creatività,
la creatività ha bisogno di libertà e
la libertà ha bisogno di variabilità.”
“L’uniformità dello stile che il mercato dell’arte prescrive
agli artisti è il nemico della creatività e la creatività non è più
richiesta che nell‘arte”.
“Il LIBERALISMO, in quanto libertà dello stile variabile di un
artista, è autentica creatività”.
“Nel LIBERALISMO non contano soltanto la libertà e la
creatività, bensì niente meno che l’arte e la vita in sé”.
“Non mi importa di essere riconosciuto di persona
e identificato per il mio stile, mi importa soltanto di
esprimermi nel modo più creativo possibile. Ecco perché
ho scelto l‘anonimato e la variabilità dello stile. Entrambi
incarnano il LIBERALISMO”.
“I Beatles sono il gruppo musicale di maggior successo
di tutti i tempi. Cinquanta anni fa hanno sperimentato
intensamente con gli stili musicali più diversi e sono
riusciti a cambiare il mondo della musica nella sua essenza.
Con la loro immensa variabilità dello stile sono stati i
liberalisti indiscussi della musica”.
“Non dipingo niente meno che la
‘vita’ in sé”.
“Le opere del LIBERALISMO sono versatili e interessanti
come la vita”.
“Il LIBERALISMO, con la sua molteplice variabilità
stilistica, tematica, emozionale, temporale e culturale, è la
lingua più adatta nelle arti figurative per illustrare la vita di
noi tutti su questo pianeta”.
“L’unica arte dell’arte è il raggiungimento di uno stato
psichedelico che ammette in continuazione tutto e soprattutto
ciò che è nuovo”.
“Poiché sono in continuo movimento, non mi sento americano,
europeo, asiatico, australiano e nemmeno africano. Come
terrestre mi sento a casa quasi in ogni parte nel mondo”.
“In quanto cosmopolita mi trovo dappertutto, ma non sono
parte di nessun posto. Il che va bene, perché significa essere
indipendente”.
“Dipingo i miei quadri per i quadri in sé, non perché piacciano
a qualcuno o si inseriscano in uno schema in base a ciò che gli
altri si aspettano da lui. I quadri compiacenti sono i nemici
dell’arte perché sono dipinti dall’esterno all’interno, non
dall’interno all’esterno”.
“L’arte che non ha bisogno di molte parole è migliore dell’arte
che deve essere spiegata a suon di frasi”.
“Da bambino ho sempre voluto volare.
Quando dipingo ci riesco”.
“È giusto distruggere tutto di tanto in tanto. Si crea un
atteggiamento di non obbligatorietà che fa posto al nuovo”.
“Nell’arte il significato del salto dalla carta al tablet è
paragonabile al salto dalla roccia alla carta”.
“Quando i processori quantistici con prestazioni di calcolo
dell’ordine dei milioni entreranno in produzione nel 2013,
la ‚Skulpainting’, ovvero la ‚pitscultura, la combinazione di
pittura e scultura, catapulterà le possibilità già oggi infinite
del LIBERALISMO in un’altra nuova dimensione con l’aiuto
di enormi stampanti 3D”.
“Sempre che nell’arte si possa parlare delle cosiddette
‘categorie n.1’, allora la pittura sarebbe di sicuro per
tradizione la categoria n.1 delle arti figurative, e il
LIBERALISMO, con il suo metodo pittorico variabile, che si
reinventa di continuo e promuove all’estremo la creatività, è
di sicuro la disciplina n. 1 della pittura. Altrimenti non saprei
cos’altro possa esserlo”.
“Per un artista che in pittura padroneggi veramente il
‘freestyle’ liberale, è senz’altro possibile riempire un intero
museo nel giro di poco tempo senza annoiarsi”.
“Il LIBERALISMO è dipingere in modo freestyle e va paragonato
a uno sport estremo creativo che ha luogo nel cervello”.
“La leggerezza dei miei quadri dà l’impressione che sia facile
dipingere così. Il che va bene perché è la leggerezza di un uccello
il simbolo dell’autentica libertà”.
“Ognuna delle mie opere è a se stante. Tuttavia, sono relative e
parte di un tutto, parte del LIBERALISMO”.
“Non è facile dipingere in modo variabile perché esistono molti
modi. Per me, però, è molto facile”.
“Con la diligenza non si ottiene nulla nell‘arte. L‘ossessione è
già più utile”.
“A quattro anni ho fatto una caricatura del nostro ex capo
di stato, a 14 dipingevo come Rembrandt e oggi, qualche
decennio dopo, ….dipingo tutto e in modo così diverso, come
più artisti insieme”.
“L’arte dovrebbe essere sincera. Tuttavia, sincera lo è solo se
è autentica, e autentica lo è soprattutto se lo stato d’animo
dell’artista alla nascita dall’opera parla all’osservatore,
e non viceversa. Infatti, anche gli artisti che tendono alla
depressione vivono momenti di divertimento. Ma non appena
le aspettative dell’osservatore trapelano dall‘opera, si avvina
la fine letale dell‘arte, come la marcia in contromano in una
strada a senso unico. Dunque, l’arte dovrebbe sempre essere
fatta dall’interno all’esterno e non altrimenti”.
“Il LIBERALISMO è la melodia dipinta della vita”.
“La natura è il più grande artista di tutti i tempi. È il solo
modello che bisognerebbe avere, perché lei sola conosce
tutto a costo di prosperità e rovina, e non ci sarà mai nulla
di più grande di lei, perché è autentico LIBERALISMO
creativo ed è in tutti noi. Nulla varia lo stile in modo più
liberale di lei”.
“Il LIBERALISMO si occupa sì di infiniti stili diversi,
ma in fondo importa solo una cosa: la totale libertà della
creatività e dunque dell’arte”.
“Le forme dell’arte sono infinite come la natura
dell‘universo. Limitarsi è un sacrilegio verso la natura”.
“È vero che si possono toccare le tele dei miei quadri,
ma non le immagini in sé. Questa è la ragione per cui
vengono realizzate spruzzando sulla tela uno strato di
colore sottilissimo, simile al vapore. È vero che si possono
vedere le mie immagini, ma non si possono toccare.
I miei quadri sono liberi e intangibili, come lo stesso
LIBERALISMO”.
54 Liberalism Art
“La combinazione dell’incredibile leggerezza del ballo di
un Michael Jackson con la soverchiante ricchezza di varietà
della natura sarebbe la forma ideale del LIBERALISMO
dello stile variabile nell‘arte. Cerco di avvicinarmi il più
possibile a questo obiettivo”.
“Con la combinazione e la moltiplicazione degli stili,
si porta la molteplicità degli stili – come in natura – a
esplodere”.
“Il LIBERALISMO è così multiculturale
come le persone nelle
vie di New York”.
“Per quanto possibile, lascio che il caso lavori per me.
Secondo questo principio del caos, che usa anche la
natura, risulta tutto talmente organico e naturale che la
composizione perfetta viene da sé”.
“Con il mio ‘Omaggio a Goya e a Munch’ volevo mostrare
tramite un confronto con due eccezionali opere fondamentali
della storia dell‘arte come sia possibile simboleggiare nello
stesso tempo lo spavento E un urlo, senza ricorrere a mezzi
stilistici drastici, come carne dilaniata e bocche contratte”.
“L’arte non viene solo dal saper fare e dal talento, bensì
soprattutto da un atteggiamento liberale dello spirito che
ammette intuizioni illimitate”.
“Il LIBERALISMO non è uno spirito del tempo e nemmeno
una corrente di tendenza. Non è né stile artistico né mero
metodo di lavoro. Dopo migliaia di anni e con l’inizio del terzo
millennio, è l’ultimo passo per la liberazione totale dell’arte
ormai necessario da tempo”.
Liberalism Art 55
arte
Tanti saluti da
Hollywood
N
ei suoi “Hollywood Works”, il ricontestualismo di AN IDIOTs si confronta con la spinosa
distinzione tra artigianato d’arte e arte, così
come tra film e arte. AN IDIOT: “Ciò che mi affascina ‘Hollywood Works’, è la cancellazione dei confini tra artigianato
e arte, tra film e realtà. Tale cancellazione avviene dando con
spirito liberale un nuovo contesto agli oggetti usati nei film,
capace di trasformarli in oggetti d’arte”. Spesso per AN
IDIOT basta cambiare semplicemente il nome di un oggetto.
A volte gli oggetti vengono anche combinati tra di loro.
Le cose che sono già state mostrate al mondo con le produzioni di Hollywood, non da ultimo grazie alla vasta diffusione di un film, hanno state ormai definite in modo chiaro.
È qui che risiede per AN IDIOT, oltre al passaggio da artigianato d’arte all‘arte, la seconda ragione per le sue ricontestualizzazioni “Hollywood Works”.
Si tratta quindi di un’altra variante del LIBERALISMO che
leva e supera ancora una volta i confini e lascia che le cose
fluiscano le une nelle altre. Idiot: “Trovare oggetti adatti per
i miei “Hollywood Works” è un’impresa ardua, perché per
lo più devono essere stati realizzati da artigiani d’arte eccezionali e possedere una certa forza espressiva. Tale forza
espressiva deve chiamare a gran voce un nuovo contesto.
Ecco perché trovo la gran parte degli oggetti frugando tra il
materiale scenico delle grandi produzioni di Hollywood, che
si affidano esclusivamente ai team di effetti speciali migliori
al mondo”.
AN IDIOT, Acid Reflux, 2013,
foam rubber, silicone, plastic,
gobstoppers, smarties, 71 x 51 x
78 cm, 28 x 20 x 30 ¾ inches
Che oggetti del tutto quotidiani, come un orinatoio o un barattolo di zuppa,
in genere ben lontani dal mondo dell’arte, vengano proclamati opere d’arte,
non è niente di nuovo dai tempi di Marcel Duchamp e Andy Warhol. Nei suoi
“Hollywood Works” nell’ambito del suo “ricontestualismo”, AN IDIOT, però,
fa riferimento per la prima volta a “oggetti artigianali appartenenti alla sfera
dell’arte”. Oggetti una volta impiegati in film di Hollywood e che AN IDIOT
proclama opere d’arte a sé stanti cambiando semplicemente il contesto originario.
56 Liberalism Art
Un altro aspetto “liberale” per AN IDIOT è che le piccole
tessere del mosaico di un film, che di per sé potrebbero già
essere considerate delle opere d‘arte, grazie all’attribuzione
di un contesto nuovo diventano delle vere e proprie opere
d’arte, nonostante nel film vengano spesso mostrate soltanto per pochi secondi.
Ad esempio, nell’ambito del suo ricontestualismo, AN
IDIOT dichiara un’opera d’arte la giacca indossata dalla
star di Hollywood Christian Slater durante le riprese di
“Cose molto cattive” e macchiata - da copione - da Cameron Diaz con del sangue di scena. Il titolo accattivante di AN
IDIOT “The Proof That Cameron Diaz Can Paint” strappa
la giacca al film e la pone in una luce nuova.
Lo stesso succede con una fetta di zucca del film “La fabbrica di cioccolato” con Johnny Depp, che viene combinata con la smorfia contratta dal dolore del dummy del film
horror “The Collector”. AN IDIOT combina insieme i due
oggetti e dà il titolo “Bruciore di stomaco”, triviale quanto
buffo. Il titolo è dovuto al fatto che durante le riprese si era
rotto un pezzo di collo del dummy, oltre che al viso contratto
dal dolore e all’aspetto non rassicurante della fetta di zucca
con gli Smarties.
AN IDIOT, The Proof That Cameron Diaz Can Paint, 2013,
mixed media, 51 x 62 x 23 cm, 20 x 24 ½ x 9 inches
Nelle due opere qui illustrate si trasforma un tema in origine serissimo nel suo contrario. In altri casi, si parte da una
relativa innocuità per poi passare a una serietà estrema, ad
esempio quando AN IDIOT mette la marionetta di un pitbull, che ha abbaiato all’attore Paul Walker nel film “Fast
and Furious” attraverso un finestrino chiuso, in una piscina
per bambini colorata di rosso. Il titolo ancora una volta triviale “Bathing Pitbull” non rivela che debba essere successo
qualcosa di spaventoso.
AN IDIOT supera con le sue riflessioni liberali del suo ricontestualismo ancora una volta i confini e amplia così il
concetto del suo LIBERALISMO nell’arte.
Liberalism Art 57
intervista
Il monologo
di un idiota
Per via del suo anonimato, AN IDIOT rilascia interviste solo
attraverso il suo manager, rispondendo via e-mail ad alcune domande formulate
in precedenza. Ma siccome AN IDIOT conosce al meglio il tema della variabilità
e per lui non è un problema calarsi in ruoli diversi, gli abbiamo chiesto di
concederci una breve intervista. Con se stesso.
AN IDIOT, X-Ray Self Portrait, 2013, liberalis on canvas, 150 x 200 cm, 59 x 78 ¾ inches
Liberalism Art 59
intervista
AN IDIOT, Mad Queen,
2013, liberalis on canvas,
150 x 150 cm, 59 x 59 inches
Che cosa intende per LIBERALISMO?
“Accanto alla pittura classica che spazia da Rembrandt
a Picasso per arrivare a Richter, e alla nuova pittura del
design di immagine che si estende da Warhol a Koons
fino a raggiungere Hirst e Murakami, la mia pittura del
LIBERALISMO a stile variabile rappresenta, grazie alla
straordinaria libertà che conferisce il mezzo libero, un nuovo
genere di pittura a sé. Il LIBERALISMO, però, non è soltanto
un accumulo di nuovi stili e metodi di lavoro diversi, non è
nemmeno soltanto un nuovo genere di pittura a sé; è molto di
più. È soprattutto anche lo stile di vita di uno spirito libero“
Che cosa dipinge, o meglio, che cosa non dipinge?
“Non dipingo niente meno che la ‘vita’ in sé“
AN IDIOT, Charles Bukowski As
Dirty Old Finger Painter,
2013, liberalis on canvas,
200 x 150 cm, 78 ¾ x 59 inches
Che cosa intende dire?
“La vita contiene tutto ed è dunque il tema più grande del
LIBERALISMO, poiché non esiste nulla di più variabile. Il
LIBERALISMO è, per così dire, lo specchio della vita che
un artista rivolge al mondo per catturare i riflessi di luce e
dirigerli sulla tela”.
Ritiene quindi che il suo metodo di lavoro si affermerà?
“Come la vita trova la sua strada, anche il LIBERALISMO
la troverà; perché il LIBERALISMO, con la sua variabilità e
vitalità, è così vicino alla vita, come nient’altro nell’arte”.
A quanto pare ritiene di aver davvero trovato la pietra
filosofale?
“Non mi esprimerei in questo modo. Poiché la vita è
composta da molte componenti diverse, è estremamente
versatile e variabile come nessun altro campo, il
LIBERALISMO, con la sua variabilità stilistica, tematica
e culturale, è ciò che meglio si adatta a illustrare la vita che
circonda ognuno di noi anche nell’arte. La vita in sé è pur
sempre la cosa più interessante che ci sia”.
Dopo un’assenza molto lunga, dice sul serio che nell’arte
non ci sia nulla di più interessante del suo LIBERALISMO?
“Non mi fraintenda. Nell’arte ci sono molte, moltissime
cose interessanti. Ancora oggi, anche nella pittura che
viene continuamente dichiarata morta e sepolta. Ora,
per rispondere alla sua domanda: se si considera il
LIBERALISMO un metodo di lavoro, non c‘è veramente
nulla di più interessante, perché comprende e abbraccia
tutto, e non vi è nulla che escluda a priori. Secondo la logica
dell’intersezione, questa è una domanda a cui nessun altro
può rispondere. In fondo ciò che conta che quello che l’artista
ottiene dal LIBERALISMO”.
60 Liberalism Art
Mi permetta una domanda: visto il suo atteggiamento
sicuro, si considera il “prossimo Picasso”?
“A prescindere dal fatto che un “prossimo Picasso” non ci
sarà mai, a meno che non si cloni un fratello gemello, non
ritengo adeguato confrontare me e Picasso, non fosse altro
per il fatto che il Periodo Blu e il Cubismo, a differenza del
LIBERALISMO, non erano stili di vita; sebbene anche
Picasso, nella sua grandiosa opera lunga decenni abbia
presentato precisi segnali da liberalista”.
In altre parole, ritiene che sia finalmente giunto il
momento di superare Picasso?
“Picasso è indubbiamente uno dei maggiori artisti di tutti i
tempi, e fin da quando ero bambino, il mio secondo artista
preferito dopo Rembrandt. Per la pittura ha compiuto davvero
cose estreme e si è dato molto da fare. Uno degli artisti
“purosange” per eccellenza, questo è certo. Tuttavia, non
bisogna dimenticare che secondo la cronologia occidentale
ci troviamo ormai nel terzo millennio. È quindi ora di fare
qualcosa di nuovo, sensazionale, per quanto Picasso sia
stato, sia e rimarrà grandioso per noi tutti. Quando si osserva
l’opera di un artista emergente, ci si deve sempre domandare
se la pittura ne abbia davvero bisogno e se venga in qualche
modo portata avanti, evoluta.”
Non crede quindi alla guarigione imminente della pittura,
definita più volte morta e sepolta?
“Credo che oggi manchino dei modelli in grado fare da guida.
Come nello sport, anche negli altri ambiti, senza eccezione,
ci sarà sempre una crescita. È naturale, normale, è giusto
così. Perché la pittura dovrebbe essere un‘eccezione? Per il
profondo rispetto verso i grandi del passato?”.
Come dovrebbe essere secondo lei il nuovo grande della
pittura?
“Una cosa è certa: non un ‘nuovo Picasso’, ma qualcuno di
completamente diverso, nuovo; qualcuno che salti all’occhio
delle persone per il suo irruente potenziale artistico, senza che
debba starsene a scarabocchiare per decenni per poi dover
elemosinare un proprio museo. Perché in questo caso, se è
qualcuno che sa quanto vale, forse lascerà perdere e preferirà
andarsene. A livello emozionale non è così logorante, ma per
la cultura è un danno di portata immensa e non rimediabile;
per il patrimonio culturale mondiale potrebbe significare
l’attesa di un altro secolo per avere il prossimo grande genio.
Altrimenti sarebbe comodo fare come se Picasso fosse morto
da piccolo e nessuno se ne fosse accorto.”
persone a pensare che non abbia ancora trovato il mio posto.
Il mondo, però, è casa mia, perché mi sento subito “arrivato”
e a casa quasi dappertutto. Forse è perché sono in viaggio da
molto tempo e come pittore sono in grado di immaginarmi
quanto possa essere bizzarro un pianeta di alieni. A confronto,
vedo la Terra come il giardino di casa ingrandito, perché
funziona ovunque secondo gli stessi identici principi”.
Signor Idiot, con permesso, in quanto artista di gran
talento, come è riuscito a vivere un quarto di secolo
facendo a meno dell’arte?
Non ne ha abbastanza di essere sempre in viaggio, con il
suo spirito libero?
“La decisione nell’autunno 2012 di ricominciare a dipingere
conclude un lungo capitolo della mia vita, quello della
mia negazione all’arte durato 25 anni. In quel periodo mi
sono sempre sentito un artista, ma non ho tollerato nessun
confronto con l’arte, perché altrimenti sarebbe stato
impossibile portare avanti con coerenza il mio atteggiamento
di negazione. In quel lungo periodo mi sono limitato alla
pittura nel vapore transitorio delle piastrelle appannate della
sala da bagno e delle cabine doccia, e all’interpretazione
artistica di texture che si incontrano quotidianamente,
soprattutto nei lavori artigianali, come sull’asfalto, sui
pavimenti o sulle pareti pitturate grossolanamente. Presumo
che in qualche modo si trattasse di fantasie simili a quelle di
qualcuno che non fa abbastanza sesso”.
“Il mio nomadismo in giro per il mondo induce alcune
Signor Idiot, la ringraziamo per questo monologo.
Liberalism Art 61
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Il mondo liberale dello stile variabile di AN IDIOT
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AN IDIOTs Naturinstallationen in Arizona/USA
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62 Liberalism Art
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COOPERAZIONE:
AN IDIOT dipinge insieme a scimpanzé e documenta le
loro pennellate sorprendentemente decise.
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MULTICULTURALE:
Il viaggio infinito di AN IDIOT intorno al mondo illustrato
NOMAD GALLERY
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MANY STYLES FOR MANY SPACES
In the liberalist variable style of the artist An IdIot, we display his works of lIberAlIsm in ever-changing spaces in:
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