SCHEDA di approfondimento AZIONE IMMATERIALE n. 15.3.2.2

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SCHEDA di approfondimento AZIONE IMMATERIALE n. 15.3.2.2
PROGRAMMA TERRITORIALE INTEGRATO
DELL’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI DI AGENDA 21
Comuni di Caramagna P.te
Carignano
Carmagnola
Lombriasco
Piobesi T.se
Racconigi
Villastellone
con il Parco del Po Torinese
LA MARCA DELLE DUE PROVINCE:
UN TERRITORIO CARDINE NEL RAPPORTO TRA LA CITTA’,
IL SISTEMA PRODUTTIVO AGRICOLO E IL PAESAGGIO RURALE
Le campagne del Po: una "marca agroalimentare"
a vocazione paesaggistica e turistica
SCHEDA di approfondimento AZIONE IMMATERIALE
n. 15.3.2.2 – 15.3.2.5
Azioni pilota di ricerca applicata sull’utilizzo delle fibre vegetali nel
rinforzo di plastiche petrolchimiche e PLA, sull’impiego del canapulo per
l’alleggerimento dei calcestruzzi e negli altri materiali per l’edilizia e
nella mangimistica e in genere sull’utilizzo industriale di materie prima
prodotte dall’agricoltura locale
Giugno 2008
SCHEDA di approfondimento AZIONE IMMATERIALE
n. 15.3.2.2 – 15.3.2.5
Azioni pilota di ricerca applicata sull’utilizzo delle
fibre vegetali nel rinforzo di plastiche
petrolchimiche e PLA, sull’impiego del canapulo per
l’alleggerimento dei calcestruzzi e negli altri
materiali per l’edilizia e nella mangimistica e in
genere sull’utilizzo industriale di materie prime
prodotte dall’agricoltura locale
Codice intervento: 15.3.2.2. – 15.3.2.5
Denominazione: Azione pilota di ricerca applicata sull’utilizzo delle fibre vegetali nel rinforso di
plastiche petrolchimiche e PLA, sull’impiego del canapulo per l’allegerimento dei calcestruzzi e nelgi
altri materiali per l’edilizia e nella mangimistica e in genere sull’utilizzo industriale di materia prima
prodotte dall’agricoltura locale
Linea progettuale di riferimento: I.3 – II.2
Codice alfanumerico dell’intervento (id. int.): 2bAPR3
Obiettivo strategico di sviluppo: 2 – Affermare la responsabilità ambientale del comparto agricolo,
promuovendo un utilizzo sostenibile delle risorse naturali
Localizzazione: Comune di Carmagnola
Intervento strategico:
S̅
NO …
PRIORITA’: 1 (alta)… - 2 (media) … - 3 (bassa) …
INDICE
1. CONTESTO DI RIFERIMENTO
2. CONTENUTI DEL PROGETTO
3. SOGGETTI COINVOLTI
4. BACINO DI UTENZA E DOMANDA POTENZIALE
5. MODALITA’ ALTERNATIVE DI SODDISFACIMENTO DELLA DOMANDA
6. DEFINIZIONE DEI COMPETITORI E STIMA DEI POTENZIALI UTENTI
7. MODALITA’ DI GESTIONE E DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO
8. STIMA DEI COSTI (DI INVESTIMENTO E DI GESTIONE) E DEGLI EVENTUALI
RICAVI
9. SOSTENIBILITA’ DEI COSTI E COPERTURA FINANZIARIA
10. CONVENIENZA ECONOMICO-SOCIALE
11. PROCEDURE
12. CRONOPROGRAMMA E SCADENZE TEMPORALI
PTI - LA MARCA DELLE DUE PROVINCE:
UN TERRITORIO CARDINE NEL RAPPORTO TRA LA CITTA’,
IL SISTEMA PRODUTTIVO AGRICOLO E IL PAESAGGIO RURALE
Le campagne del Po: una "marca agroalimentare" a vocazione paesaggistica e turistica
pag. 4
1. CONTESTO DI RIFERIMENTO
1.1.
– L’introduzione della canapa tra le colture da rotazione per la produzione di
materie prime per le industrie
Nelle azioni finalizzate allo sviluppo sostenibile dell’agricoltura e quindi all’incremento
delle produzioni orticole, cerealicole e zootecniche e contemporaneamente della
biodiversità, si impone la necessità di tecniche agronomiche ad impatto più ridotto delle
attuali, tra le quali riscuote particolare interesse quella della rotazione, con leguminose da
foraggio o piante da fibra che possano fornire materie prime di origine agricola locale alle
industrie dei settori più importanti (edilizio, automotive, materie plastiche, cartario,
allevamento) pressate per direttiva europea dalla necessità di arrivare entro il 2015 al 85
per cento di prodotto degradabile nei loro manufatti.
Nel territorio di questo PTI e più in generale piemontese, la coltura che più risponde
all’esigenza di sostituire/risparmiare acqua e materie prime di origine fossile riducendo
l’impatto di diserbanti, fitofarmaci e fertilizzanti è certamente la canapa.
La canapa, che un tempo nelle varietà italiane, con le sue alte rese in biomassa,
costituiva una voce molto importante dell’economia agricola locale, è notoriamente una
pianta rinettante e migliorativa del terreno; se seminata con buona tecnica non richiede
diserbo nè impiego di fertilizzanti.
L’associazione Assocanapa Coordinamento Nazionale per la Canapicoltura in Italia e
Assocanapa srl, costituita dall’associazione e ad essa funzionalmente collegata per
poter svolgere attività di rilievo economico stante l’immobilismo del settore industriale, che
nonostante i solleciti non ha dimostrato interesse ad impegnarsi nella prima lavorazione,
guardando anche alle esperienze in atto in Italia e negli altri paesi europei, negli ultimi
anni, hanno fornito campioni di fibra, di canapulo, di olio di semi di canapa ad università,
istituti di ricerca pubblici e privati ed aziende piemontesi ed extra Piemonte, per
sperimentazioni in laboratorio che fino ad oggi hanno ottenuto i più interessanti riscontri
positivi per quanto concerne:
1) La produzione di pannelli isolanti e fonoassorbenti e di geotessili con fibra di
canapa in sostituzione di lana di roccia e lana di vetro
2) La produzione di pannelli per interni delle auto, con canapulo in sostituzione di
fibre plastiche petrolchimiche
3) La produzione di mangimi per i ruminanti, con l’introduzione di una percentuale di
canapulo
4) Il rinforzo delle plastiche petrolchimiche con fibra di canapa
5) L’alleggerimento dei calcestruzzi con canapulo in sostituzione di polistirolo
Le sperimentazioni 1,2,3 sono state condotte direttamente con aziende private.
La sperimentazione n.4 è stata condotta con una azienda privata a seguito di una ricerca
svolta dalla Facoltà di Ingegneria Aerospaziale dell’Università La Sapienza di Roma.
L’impiego del canapulo nei calcestruzzi è stato oggetto di una tesi del Politecnico di
Torino anno 2005.
Le prime tre sperimentazioni hanno suscitato da parte delle aziende la domanda di
disporre di quantitativi di fibra e di canapulo adeguate, per passare alla sperimentazione
della produzione su scala industriale, richiedendo la garanzia in caso di esito positivo,
della fornitura di consistenti quantitativi annuali certi di materia prima, tali da permettere di
programmare la costruzione di un impianto di prima trasformazione e di tutta la filiera.
Altri impieghi della canapa che oggi sembrano poter diventare importanti sono:
o
l’impiego del canapulo nella produzione di pannelli rigidi per la fabbricazione di
mobili
o
l’impiego dell’olio di semi tal quale per uso topico e in prodotti cosmetici
o
l’uso alimentare umano e animale dell’olio e della farina di semi di canapa, come
integratore (si tratta del prodotto naturale con il maggiore contenuto di omega 3 e
di omega 6 senza additivi)
o
Il rinforzo di plastiche vegetali.
Poiché la lavorazione della canapa, che una volta si faceva soltanto per usi tessili e per la
produzione di cordami destinati soprattutto alle forniture militari, si è arrestata verso la fine
degli anni Cinquanta del secolo scorso, non esistono oggi macchinari specifici per la
raccolta in campo degli steli e per la prima trasformazione, la quale, limitandosi agli usi
non tessili, parte dalla separazione della fibra dal canapulo per arrivare a diversi gradi di
pulizia della fibra, a diverse lunghezze di essa, alla riduzione del canapulo nelle pezzature
richieste per le singole lavorazioni (le richieste fino ad oggi pervenute variano dai 2 cm ai
350 μ, alla depolverizzazione), per non parlare delle richiesta di fibre liberiane di grande
dimensione per il rinforzo delle materie plastiche (in sostituzione delle pericolosa fibra di
vetro) e viceversa per l’uso tessile.
Il problema della separazione della fibra dal canapulo è stato risolto in Germania con
grandi impianti centralizzati costituiti utilizzando moduli modificati di macchine utilizzate
per la stigliatura del lino, che lavorano rotoballe di bacchetta prima tagliata in campo in
segmenti da 60 cm, lasciata una decina di giorni in campo per una prima macerazione e
infine rotoimballate.
Nel caso della produzione tedesca, che impiega in genere la varietà Juso 31° con con
rese medie di 90q.li/ha, la potenzialità massima di un impianto centralizzato per la
produzione di fibra corta è di 1500 ha.
La produzione/ha ottenibile in Italia con le varietà italiane in particolare le varietà
Carmagnola, Carmagnola Selezionata e Fibranova è certamente superiore (produzione
media anni
Trenta 120 q/ha, produzione ottenuta dal DAGA Università di Pisa anni
2005/2007 q 150/180/ha) ma la maggiore tenacia della fibra pone maggiori problemi a
livello meccanico oltre ai problemi posti dal più elevato costo dell’energia, che potrebbe in
parte essere abbattuto con l’impiego ad uso energetico della biomassa di scarto.
Assocanapa poi, con un progetto di ricerca in corso di attuazione con il contributo della
Regione Piemonte, sta puntando alla costruzione di una “testata” per mietitrebbia di costo
molto inferiore rispetto al costo del grande impianto industriale, con la quale eseguire una
prima separazione per poi inviare alla specifica pulizia secondo l’occorrenza soltanto la
fibra o il canapulo.
Si aggiunge che, con un progetto in parte finanziato dalla Regione Toscana che punta
all’uso tessile della canapa, Canapone srl, società agricola con sede d Scarlino (GR) a cui
partecipa anche Assocanapa srl, sta costruendo un prototipo di macchina trainata per il
taglio in campo della bacchetta di canapa alta fino a 3,5 mt in segmenti da 110 cm. Tale
macchina potrebbe apportare vantaggi anche raccolta di canapa da fibra corta.
Dopo la rotoimballatura e la prima separazione, il problema che si pone per determinati
usi è, come detto, quello della pulizia e della successiva lavorazione di fibra, canapulo e
polveri di risulta.
L’azione proposta, che si articola in alcune ricerche è finalizzata a tradurre su scala
industriale risultati gia ottenuti in laboratorio che attestano la possibilità, in coerenza con le
direttive europee e nazionali di sostituire materie prime non degradabili e a volte
pericolose (come la lane di vetro) e ancora materie prime di origine fossile con materie
prime completamente degradabili, fornite dall’agricoltura locale e perdipiù da colture
rinnovabili annualmente, che consentono quindi la massima adattabilità alle esigenze
delle produzioni indotte dai mercati mondiali e anche dalla variabilità delle condizioni
metereologiche nei paesi asiatici.
Coltivazioni di Canapa da fibra
La coerenza dell’azione con gli strumenti di programmazione regionale e provinciale , la
coerenza con altre azioni e interventi del PTI e infine con azioni e progetti già realizzati o
in corso di realizzazione extra PTI risulta dalle tabelle che seguono.
La coerenza dell’azione con gli strumenti regionali e provinciali di programmazione,
il collegamento con altri interventi contenuti nel PTI e infine con altre opere ed azioni avviate sul territorio risultano dalle tabelle di seguito riportate:
N.
Intervento
15.3.2.2/5
Codice
Azioni pilota di ricerca applicata sull'utilizzo
delle fibbre vegetali nel rinforzo di
plastiche
petrolchimiche
e
PLA
(bioplastica a base di acido polilattico)
sull'impiego
del
canapulo
per
l'alleggerimento dei calcestruzzzi e negli
altri materiali per l'edilizia e nella
mangimistica e in genere sull'utilizzo
industriale di materie prime prodotte
dall'agricoltura locale
1cAPR2 2bAPR3
Coerenze con le priorità strategiche
della Regione Piemonte
Programmi Operativi
Altri indirizzi
regionali 2007-2013
e Programmi regionali
(FESR –FSE - FEASR)
Piano Territoriale
Regionale
Per quanto riguarda il PTR
(in fase di redazione) la
presente azione è coerente
ai seguenti grandi assi
strategici di sviluppo
proposti dal piano:
Sistemi territoriali di
creazione di valore
- Valorizzazione della
“Multifunzionalità
dell’agricolura;
- Sviluppo di sistemi e
tecnologie innovative di
grado di garantire una
maggiore competitività e
salvaguardia ambientale;
Per quanto riguarda il PSR
presente azione è coerente ai
seguenti obbiettivi:
Asse 1 Miglioramento della
competitività del settore agricolo
e forestale
Misura 1.1 –Misure intese a
promuovere la conoscenza e
sviluppare il potenziale umano;
Misura 1.2 –Misure intese a
ristrutturare e sviluppare il
capitale fisico e promuovere
l’innovazione;
Misura 1.3 –Misure finalizzate a
migliorare la qualità della
produzione e dei prodotti
agricoli;
Asse 3 Qualità della vita nelle
zone rurali diversificazione
dell’economia rurale
Misura 3.1–Misure per la
diversificazione dell’economia
rurale;
Coerenze con le priorità strategiche della Provincia
Piano Territoriale
Provinciale
Altri indirizzi e Programmi Provinciali
Per quanto riguarda il PTC della
Provincia di Torino, la presente
azione è coerente ai seguenti
articoli delle NTA:
Art. 10 – Gli insediamenti
produttivi e commerciali
10.1_ Strategie;
10.2_Conoscenze;
10.3_Indirizzi;
10.4_Direttive ;
10.4.1_Norme generali
Per quanto riguarda il Piano Strategico Provinciale per
la sostenibilità ambientale della Provincia di Torino, la
presente azione è coerente ai seguenti obbiettivi:
Scheda Tematica: La gestione sostenibile del territorio
nelle aree periurbane
Azione 4: Promozione di iniziative di manutenzione,
gestione, riqualificazione e miglioramento dei terreni
agricoli , boscati e perifluviali , della loro vegetazione e
delle infrastrutture fondiari
Scheda Tematica:
Promozione del risparmio energetico e delle fonti
rinnovabili
Azione 21: Accompagnamento agli enti locali per la
costruzione di una politica integrata sull’energia
Azione 23: Promozione delle fonti rinnovabili e del
risparmio energetico nei confronti del territorio
Scheda Tematica: Sosteniblità delle attività e degli
insediamenti produttivi
Azione 30: Promozione della diffusione delle
certificazioni ambientali di prodotto e di processo
produttivo.
Azione 31 A: Recupero e valorizzazione delle
produzione locali strettamente connesse al territorio
15.
1.
2.
2
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1.
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1
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3-4-6
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1.
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1
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3.
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2-5
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2.
3
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4
+++
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2.
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+
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1.
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14
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4
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1cAPR2
2bAPR3
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3
+
Azioni pilota
di ricerca
applicata
sull'utilizzo
delle fibbre
vegetali nel
rinforzo di
plastiche
petrolchimich
e e PLA
(bioplastica a
base di acido
polilattico) ..
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+
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1
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codice
+
15.3.2.2
15.3.2.5
Intervento
+++
N.
+
GRADO DI INTEGRAZIONE CON ALTRI INTERVENTI ED AZIONI DEL PTI (+++ ALTO ++ MEDIO + BASSO)
INTERRELAZIONI E COMPLEMENTARIETA’ DELL’AZIONE CON ALTRE OPERE E AZIONI AVVIATE
Altre opere e azioni avviate
N.
Intervento
Codice
Reti ed enti locali
azioni/opere
Reti ed enti sovralocali
azioni/opere
Centri di competenza
all’interno dell’ambito
azioni/opere
Grado di
interrelazione
complementarietà
Centri di competenza
esterni
azioni/opere
basso
medio
alto
Politecnico di Torino
DISMIC – Dipartimento di scienza dei materiali e ingegneria
chimica
DITAG Dipartimento di Ingegneria del territorio, dell’ambiente
e delle geotecnologie
azioni
tesi ricerca su alleggerimento calcestruzzi con canapulo
Università degli Studi di Torino
Facoltà di Agraria
Dipartimento di agronomia, selvicoltura e gestione del
territorio
Dipartimento di Economia ed Ingegneria Agraria, Forestale
ed Ambientale)
azioni
ƒ Sperimentazioni sulla coltivazione e macerazione della
canapa in campo - anni novanta.
Università di Udine
15.3.2.2/5
Azioni pilota di ricerca
applicata sull'utilizzo delle
fibre vegetali nel rinforzo di
plastiche petrolchimiche e
PLA (bioplastica a base di
acido polilattico)
sull'impiego del canapulo
per l'alleggerimento dei
calcestruzzzi e negli altri
materiali per l'edilizia e
nella mangimistica e in
genere sull'utilizzo
industriale di materie
prime prodotte
dall'agricoltura locale
Facoltà di Agraria
Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali
azioni
Gestione progetto interregionale avente come uno dei filoni
l’utilizzo di prodotti di canapa come materia prima per le
industrie
2bAPR3
Università di Pisa
Dipartimento di Agronomia e di gestione
dell’Agroecosistema
Università La Sapienza, Roma, Facoltà di Ingegneria
Aerospaziale –
azioni
ricerche per impiego fibre diverse nel rinforzo delle plastiche
petrolchimiche in sostituzione della lana di vetro.
Assocanapa Coordinamento Nazionale per la canapicoltura
in Italia
azioni
ƒ Progetto finanziato in parte da CCIAA per macerazione
canapa - anno 1999/2000;
ƒ Partecipazione a progetto finanziato dalla Provincia di
Bologna sugli impieghi moderni della canapa - anni
2002/2003;
ƒ Partecipazione all’Azione triennale finanziata da ARSIA
Regione Toscana per verifica possibilità sviluppo filiera
della canapa tessile in Toscana, dal 2005, in corso
ƒ Progetto di ricerca per la costruzione di una sfibratrice
per canapa ed altre piante da fibra finanziato da
Regione Piemonte, in corso.
CRA
(Consiglio
per
la
ricerca
e
sperimentazione
in
agricoltura) - ISCI (Istituto Sperimentale Colture Industriali
istituito dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali) – Bologna
ICTP Istituto di Chimica e Tecnologie dei Polimeri - - Istituto di
Ricerca del C.N.R, Pozzuoli (NA)
Centro Ricerche Fiat
azioni
Ricerche diverse su impiego di materiali di produzione
agricola in sostituzione di materiali plastici per l’automotive
Museo della canapa, Sant’Anatolia di Narco (Pg)
Museo del Tessile, Chieri (To)
Camera di Commercio di Torino - Laboratorio chimico
(équipe specializzata a disposizione delle aziende che
operano nel settore agroalimentare)
EURECO European Environmental Company s.p.a., società a
capitale pubblico attiva nel settore del risparmio energetico,
Napoli
Legambiente- Settore no food, Roma
Associazione Capitalismo Naturale, Massarosa (LU)
Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani (ANBI) sez.
Piemonte
Molecular
Biotechnology
Center
(MBC),
Torino,
biotecnologia verde applicata ai processi agricoli.
Associazione Chimica Verde Legambiente
azioni
Manifestazioni, convegni e sperimentazioni su materie prime
rinnovabili
a
basso
impatto
dall’agricoltura
Consorzio Tecnotessile, Prato
ambientale
provenienti
2. CONTENUTI DEL PROGETTO
Il Progetto è finalizzato al raggiungimento dei seguenti risultati:
1) per la produzione di pannelli isolanti e fonoassorbenti e geotessili con fibra di
canapa: a provare non che la fibra di canapa è adatta per l’uso perché l’idoneità è già
stata provata in Germania (il prodotto tedesco tuttavia non arriva sul mercato italiano
perché viene consumato sul posto e i costi di trasporto sconsigliano di aumentare le
produzioni per l’estero) ma che la fibra corta di canapa per la produzione di pannelli può
essere ottenuta in quantitativi “industriali” con le caratteristiche di pulizia richieste
dall’azienda che produce i pannelli, a costi sostenibili nel sistema produttivo piemontese (il
prezzo corrisposto all’agricoltore dal primo trasformatore deve essere competitivo con la
resa delle colture cerealicole e quindi deve arrivare dall’attuale prezzo europeo di 10
euro/q a 15 euro/q; il prezzo della fibra corta pronta da lavorare per l’industria deve essere
competitivo con quello del kenaf e delle altre fibre lavorate ancora manualmente che
arrivano da India, Bangladesh, Egitto (0,5/0,7 euro/kg),
Il raggiungimento di un risultato positivo è tanto più interessante se si considera che è
prevedibile che, come è avvenuto per gli alimentari, un incremento della richiesta di
comfort delle abitazioni (riscaldamento, raffrescamento) e di minore impatto ambientale
nei paesi asiatici e più in generale nei paesi in via di sviluppo provochi l’interruzione del
flusso delle fibre verso i paesi industrializzati o comunque un sensibile aumento dei
prezzi.
2) per la produzione di pannelli per auto:
a provare che la produzione di canapulo pulito, macinato a una media di 350 μ sempre
omogeneo, può essere ottenuta in quantitativi “industriali” con le caratteristiche di pulizia
ed omogeneità richieste dall'azienda che produce i pannelli di supporto per i interni auto (
cruscotti , pannelli portiere ,cappelliere , parasole ecc… ) a costi sostenibili nel sistema
produttivo piemontese.
3) Per la produzione di mangimi per ruminanti
a dimostrare che la produzione di mangimi per i ruminanti con l’impiego di una
percentuale di canapulo può essere realizzata su scala industriale senza inconvenienti
per quanto concerne micotossine e muffe .
4) per il rinforzo delle plastiche petrolchimiche:
a dimostrare che è possibile sostituire le fibre plastiche utilizzate come rinforzi sia nell
ambito delle resine che nell’ambito di altre produzioni plastiche conservandone le
caratteristiche tecniche implementando la resistenza di questi prodotti al calore e al
tempo.
5) per la produzione di calcestruzzi alleggeriti con canapulo
a dimostrare che l’utilizzazione del canapulo nelle miscele di calcestruzzi può consentire
da una parte l’alleggerimento delle masse nei getti e dall’altra conservare importanti
caratteristiche tecniche a pressione e trazione, riducendo in parte,
grazie alle sue
caratteristiche intrinseche, il problema dei ponti termici e apportando un valido contributo
al contenimento dei consumi energetici .
Fonte: possibili usi della canapa nella
bibliografia francese
3. SOGGETTI COINVOLTI
Il progetto viene proposto da Assocanapa Coordinamento Nazionale per la Canapicoltura
in italia con sede in Carmagnola, che si avvarrà come Partners di:
1) Assocanapa srl con sede in Carmagnola, Via Donizetti n.4, per la coltivazione e
prima trasformazione e pulizia della fibra di canapa e del canapulo con le
caratteristiche da fornire per ogni singola azione di ricerca:
2) Safi-tech srl con stabilimento in Foglizzo (TO) per la produzione di pannelli isolanti
e geotessili
3) Gore spa (Gruppo Solvay) con sede in Buriasco (TO) per la produzione di pannelli
semirigidi per auto
4) Ferrero Mangimi con stabilimento in Farigliano (CN) per la produzione di mangimi
per ruminanti
5) Domenichini Flavio con stabilmento per la produzione di plastiche petrolchimiche
rinforzate con fibre di canapa
6) Calcestruzzi spa con sede a Brescia per la produzione di calcestruzzi
Le aziende di cui ai punti 2,2,3,4,5,6 sono titolari di brevetti per materiali dei settori che
trattano.
Come accennato sopra, la disponibilità di materie prime di canapa in quantitativi tali da
consentire sperimentazioni su scala industriale potrebbe, nel contesto della ricerca
proposta, consentire di raggiungere altri risultati in aggiunta a quelli indicati sopra.
4. BACINO DI UTENZA E DOMANDA POTENZIALE
Il bacino di utenza dell’azione è individuato:
•
nelle aziende agricole che, allo scopo di migliorare la qualità delle produzioni
alimentari riducendo l’impatto delle stesse, hanno necessità di colture da rotazione
che producano materiali richiesti in quantitativi notevoli, tali da giustificare in
un’area del raggio di 50/70 km la coltivazione di almeno di 1200/1500 ha,
produzione necessaria per ottimizzare i costi di gestione dell’impianto di prima
trasformazione
che
dovrebbe
essere
realizzato.
Le
superfici
necessarie
potrebbero essere coltivate tutte nell’ambito del PTI, venendo così incontro alle
esigenze di miglioramento dei terreni per le colture orticole di cui si prevede
incremento delle produzioni e inducendo anche un forte miglioramento del
paesaggio agrario, a vantaggio delle biodiversità.
•
nelle industrie di diversi importanti settori interessati all’approvvigionamento certo
e costante nel tempo di materie prime “pulite”. Questo secondo bacino di utenza
può al momento essere individuato nel sistema produttivo piemontese che ha
ovviamente i suoi clienti anche al fuori del Piemonte e la cui competitività
beneficerebbe dell’utilizzo dei materiali di cui si tratta.
L’avvio di una prima importante produzione consentirebbe il decollo dell’impiego delle
materie prime in altre industrie (ad esempio nel settore cartario, per la produzione di
carta da giornali in mescola carta riciclata/pasta di cellulosa nuova), richiedendo altre
coltivazioni ed altro impianto. Anche il settore tessile sta sperimentando con
Assocanapa l’impiego della fibra di canapa corta in filati misti che sono ritenuti di
grande interesse.
5. MODALITA’ ALTERNATIVE DI SODDISFACIMENTO DELLA
DOMANDA
Per i settori industriali citati nel paragrafo precedente la modalità alternativa di
soddisfacimento della domanda di materie prime è l’impiego di materie prime di origine
fossile (come le fibre plastiche, che non sono biodegradabili) o l’impiego di plastiche di
origine vegetale (che hanno però costi di produzione molto elevati e sono ritenute tra i
responsabili dei rincari del costo degli alimentari) o il ricorso all’importazione di fibre
vegetali dall’estero, soggetta alle crisi di approvvigionamento causate dai cataclismi
naturali e comunque comportante pesanti costi di spostamento e prevedibilmente
soggetta ai rincari che già si sono registrati per i generi alimentari.
6. DEFINIZIONE DEI COMPETITORI E STIMA DEI POTENZIALI
UTENTI
Da quanto detto sopra risulta chiaro che non esistono competitori nel campo della
fornitura alle industrie di materie prime di origine agricola locale.le industrie.
industrie di materie prime di origine agricola locale.
Per quanto riguarda i potenziali utenti, le aziende private già individuate sono in grado di
assorbire tutta la produzione di un impianto di prima trasformazione che tratti il prodotto di
1200/1500 ha mentre il decollo dei consumi da parte di altre aziende degli stessi settori o
di altri settori (ad esempio del settore cartario) richiederebbe la messa a coltura di altre
superfici e la costruzione di altri impianti (in Germania per il solo settore bioedilizia e
automotive esistono 3 impianti di prima trasformazione).
7. MODALITA’ DI GESTIONE E DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO
L’azione di ricerca sarà gestita da Assocanapa Associazione Nazionale per la
Canapicoltura in Italia, che comprende nella sua compagine personale esperto in
coordinamento e gestione di proetti di ricerca.
Le altre aziende collaboreranno all’attuazione della ricerca sulla base di convenzioni
stipulate allo scopo. In particolare Domenichini farà riferimento all’Università La Sapienza
mentre Calcestruzzi farà riferimento al Politecnico di Torino.
8. STIMA DEI COSTI (di investimento e di gestione) E DEGLI
EVENTUALI RICAVI
I costi per la gestione della ricerca comprendono i costi relativi all’esecuzione di prove su
scala industriale, che dovranno arrivare alla produzione di articoli finiti per il mercato.
Per la stima dei costi da sostenere si è tenuto conto di massima:
- dei costi 2008 della canapa in rotoballe pari ad 15 euro/t
- dei costi del personale operaio specializzato - media 24 euro/ora
- per le macchine da affittare dei costi di noleggio correnti sul mercato
- per macchine e attrezzature già di proprietà sono stati calcolati ammortamenti tenendo
conto dell’impiego effettivo nella ricerca da condurre
- per consumi energetici e diversi dei costi attuali.
In ogni caso i costi della singola ricerca e soprattutto delle indagini da eseguire saranno
meglio definiti in sede di stipulazione del contratto di collaborazione
E’ infine previsto il costo di gestione dell’intera azione, a carico dell’Associazione
Assocanapa.
La stima dei costi da sostenere si può riepilogare come seguente per singolo Partner:
unita
misura
quantit
à
costo
costo anno
durata
sperime
ntazion
e
totale
totale parziale
assocanapa
associazione
personale di
coordinamento
spese per consulenze
spese generali
imprevisti
8.000,00
3.000,00
1.500,00
216,67
3
3
3
3
24000
9000
4500
650
38150
assocanapa srl
acquisto paglie di canapa
mediante contratto di
coltivazione
tonn
150,00
135
20.250,00
3
60.750,00
nolo attrezzature
a corpo
12.000,00
15.000,00
3
45.000,00
attrezzature per
specifiche lavorazioni
a corpo
13.000,00
20.000,00
3
60.000,00
ammortamento strutture
esistenti
a corpo
8.000,00
10.000,00
3
30.000,00
spese generali industriali
e personale
a corpo
4.000,00
3.000,00
3
9.000,00
imprevisti
1.500,00
1.500,00
3
4.500,00
a corpo
209.250,00
Safi-tech Foglizzo TO
acquisto paglie di canapa
semilavorate
tonn
250,00
40
10.000,00
3
30.000,00
attrezzature per
specifiche lavorazioni
a corpo
12.000,00
12.000,00
3
36.000,00
ammortamento strutture
esistenti
a corpo
3.000,00
3.000,00
3
9.000,00
spese generali industriali
e personale
a corpo
8.000,00
8.000,00
3
24.000,00
spese per verifiche
prestazionali prodotti
a corpo
4.500,00
4.500,00
3
13.500,00
imprevisti
a corpo
2.500,00
2.500,00
3
7.500,00
120.000,00
calcestruzzi spa centyro ricerche Brescia
acquisto fibre e canapulo
di canapa semilavorate
tonn
400,00
10
4.000,00
3
12.000,00
attrezzature per
specifiche lavorazioni
a corpo
4.000,00
4.000,00
3
12.000,00
ammortamento strutture
esistenti
a corpo
3.000,00
3.000,00
3
9.000,00
spese generali industriali
e personale
a corpo
7.000,00
7.000,00
3
21.000,00
spese per verifiche
prestazionali prodotti
a corpo
6.000,00
6.000,00
3
18.000,00
imprevisti
a corpo
2.000,00
2.000,00
3
6.000,00
78.000,00
Domenichini Flavio
acquisto fibre e canapulo
di canapa semilavorate
tonn
520,00
15
7.800,00
3
23.400,00
attrezzature per
specifiche lavorazioni
a corpo
6.000,00
6.000,00
3
18.000,00
ammortamento strutture
esistenti
a corpo
2.500,00
2.500,00
3
7.500,00
spese generali industriali
e personale
a corpo
12.000,00
12.000,00
3
36.000,00
spese per verifiche
prestazionali prodotti
a corpo
8.000,00
8.000,00
3
24.000,00
imprevisti
a corpo
3.500,00
3.500,00
3
10.500,00
119.400,00
GOR spa ( gruppo
Solvay) Buriasco
acquisto canapulo di
canapa semilavorate
tonn
ammortamento strutture
esistenti
a corpo
240,00
25
6.000,00
3
18.000,00
1.200,00
1.200,00
3
3.600,00
spese generali industriali
e personale
a corpo
2.500,00
2.500,00
3
7.500,00
spese per verifiche
prestazionali prodotti
a corpo
1.500,00
1.500,00
3
4.500,00
imprevisti
a corpo
500,00
500,00
3
1.500,00
35.100,00
Ferreo Mangimi Farigliano CN
acquisto canapulo di
canapa semilavorate
tonn
220,00
attrezzature per
specifiche lavorazioni
a corpo
ammortamento strutture
esistenti
45
9.900,00
3
29.700,00
500,00
500,00
3
1.500,00
a corpo
1.500,00
1.500,00
3
4.500,00
spese generali industriali
e personale
a corpo
1.300,00
1.300,00
3
3.900,00
spese per verifiche
prestazionali prodotti
a corpo
2.500,00
2.500,00
3
7.500,00
imprevisti
a corpo
1.000,00
1.000,00
3
3.000,00
50.100,00
Totale
650.000,00
Di conseguenza il costo complessivo dell’azione risulta come segue:
SCHEMA B2 - COSTO ATTIVITA' AZIONI IMMATERIALI
INTERVENTO CODICE
QUADRO ECONOMICO SINTETICO
a) Totale importo attività
b) Somme a disposizione
b1) Spese generali
Consulenze e verifiche prestazionali
b3) imprevisti .
b5) IVA totale
Totale costo realizzazione
535.350,00
9.000,00
72.000,00
33.650,00
130.000,00
€ 780.000,00
9. SOSTENIBILITA’ DEI COSTI E COPERTURA FINANZIARIA
La spesa da sostenere viene prevista per il 30 cento a carico dei privati che la eseguono
e per la differenza a carico dei fondi per la ricerca.
10. CONVENIENZA ECONOMICO-SOCIALE
La convenienza economico sociale risulta dal contributo che nell’immediato viene dato
alla conversione dell’agricoltura in senso sostenibile, accompagnata dalla possibilità di
produrre in loco materie prime pulite per le industrie. Il processo darebbe quindi avvio
anche alla riconversione di alcuni settori industriali nel senso della sostenibilità.
11. PROCEDURE
Non sono necessarie autorizzazioni particolari per lo svolgimento delle sperimentazioni
di cui si tratta, essendo comprese nelle attività che le aziende interessate già svolgono
12. CRONOPROGRAMMA E SCADENZE TEMPORALI
Si prevede di svolgere le ricerche nell’arco massimo di tre anni, cme segue:
PERIODI
2008
2012
II
Semestre
I
Semestre
II
Semestre
Sperimentazion
e applicata
x
x
x
x
x
Verifica risultati
x
x
x
x
x
Stipula
accordo di
programma
AVVIO
SERVIZIO
I
Semestre
2011
I
Semestre
STUDIO DI
FATTIBILITA’
II
Semestre
2010
II
Semestre
FASI
I
Semestre
2009
x
x
I
Semestre
II
Semestre
ALLEGATI
CRONOPROGRAMMA E SCADENZE TEMPORALI
ASSOCANAPA
COORDINAMENTO NAZIONALE PER LA CANAPICOLTURA
Via Donizett 4 – 10022 CARMAGNOLA (TO)
Tel. 011/971.56.89 011/971.36.88 348/8015605 Fax. 011/972.54.69 011/972.12.57
Sito Internet: www.assocanapa.it
E-mail: [email protected]
Al Comune di Carmagnola
Carmagnola, data 23 giugno 2008
OGGETTO: Manifestazione volontà presentazione azione di ricerca – PTI
2006/2007
Con la presente si trasmette compilata scheda azione di ricerca applicata su
impiego materiali di canapa per usi industriali, confermando interesse allo
svolgimento dell’azione, soprattutto dopo avere negli ultimi mesi preso
personalmente visione della realtà europea nel settore.
Il Presidente
Felice Giraudo
Assocanapa
Coordinamento Nazionale
per la canapicoltura in Italia
Via Donizetti 4
10022 Carmagnola
Carmagnola, 23 giugno 2008
OGGETTO: Disponibilità a collaborazione a sperimentazioni
Facendo seguito alla dichiarazione rilasciata in sede di presentazione del dossier di
candidatura per i PTI 2006/2007, con la presente si conferma la disponibilità e
l’interesse a collaborare alla attuazione di ricerche applicate finalizzate a sperimentare
la produzione su scala industriale di quantitativi di fibra e canapulo di canapa con
caratteristiche di pulizia e di lavorazione diverse, da fornire a industrie dei settori edile,
automotive, materie plastiche, mangimi.
Resta inteso che in caso di avvio della sperimentazione dovranno essere meglio definiti
i rapporti tra i partner.
Il Presidente
Felice Giraudo
ASSOCANAPA S.R.L. - Via Donizetti, 4 - 10022 Carmagnola (TO) - Italia
Tel. 011.9715689 - 011.9713688 - Fax 011.9725469 - 011.9721257 - Cell. 348.8015605
www.assocanapa.it - e- mail: [email protected]