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IMPRESSUM La Nuova Linea Periodico di formazione e informazione per gli italiani residenti in Germania www.lanuovalinea.com facebook.com/lanuovalinea Editore Herausgeber: Comitato di Coordinamento delle Associazioni Genitori del Baden-Württemberg e.V. Landeskomitee der Italienischen Elternvereine in Baden-Württemberg e.V. Esslinger Str. 14, 70182 Stuttgart Tel. +49 711 232509, Fax. +49 711 2360718 LA NUOVA LINEA Foto in copertina: si ringrazia Francesco Simeone per l’elaborazione grafica. Le immagini originali sono state acquistate dal sito Depositphotos. SOMMARIO Cerimonia di Premiazione, discorsi e ringraziamenti pag. 03 Delegazione di Senatori a Sindelfingen pag. 05 L’intervento scolastico nella circ. cons. di Stoccarda pag. 06 Il CGIE, efficacia rappresentanza degli italiani nel mondo pag. 08 Benefici fiscali sulla casa per i pensionati iscritti all’AIRE pag. 09 Esperienza positiva in Germania di Francesco Simeone pag. 10 L’angolo del medico: “Quando il sole diventa un nemico...” pag. 11 Cerimonia di Premiazione, foto dei vincitori pag. 12 Rubrica - Il Taccuino di Tony Màzzaro pag. 14 Il bullismo, malessere sociale pag. 16 I due Giovanni, i due solstizi e il fuoco rigeneratore pag. 17 Intervista. “Renzo Arbore conquista Stoccarda” pag. 18 Intervista. “Ferdinando Iannone, fotoreporter a Stoccarda” pag. 20 Commiato di Giosuè Piscopo, Dirigente Scolastico pag. 22 L’inimitabile ricetta di Gelsomino: le “brioches siciliane” pag. 23 Presidente e Amministratore Vorsitzender u. Verwalter: Tommaso Conte Redazione Redaktion: Esslinger Str. 14 70182 Stuttgart Tel.: +49 711 23 25 09 Coordinamento redazionale Redaktionelle Koordination: Tommaso Conte [email protected] Comitato di redazione Redaktions ausschuss: Rocco Di Filippo Nicola Graziano Tony Màzzaro Emanuela Salvadori Collaboratori Mitarbeiter : Nicola Albarino, Vincenzo Basile, Rosanna D’Ambrosio, Annalisa De Cristoforo, Anna De Palo, Mario Fustilla, Natalia De Pascale-Speck, Fabio Domante, Ettore Jannelli, Daniela Infantone, Giacomo Gelsomino, Assunta Greco, Sabine Herbach, Maria Chiara Levorato, Maria Rosa Lione, Teresa Loguercio, Roberto Meloni, Massimo Mongero, Maria Pia Panunzio, Gabriella Pezza, Giosuè Piscopo, Vito Priolo, Elisabetta Ranzato, Giovanna Santaniello, Brisa Scarpati, Francesco Simula, Emanuela Tierno, Silvia Tonini,Giuseppe Zavaglia. Dalla Svizzera: Sen. Claudio Micheloni, On.le Gianni Farina, Michele Schiavone (Segr. Gen. CGIE) Grafica, Impaginazione, sviluppo Web Grafik, Layout, Web entwicklung: Francesco Simeone facebook.com/mypsgermany Stampa Druckerei: Litotipografia Alcione, Trento Cerimonia di Premiazione del concorso letterario “Scrivendo ... Sognando” - 25 giugno 2016 Saluto del vice-presidente VIU-FIDI ing. Diego Pignataro Cari Genitori, con molta fatica, siamo arrivati alla “Premiazione” di questo concorso, che vuole essere un altro stimolo per i nostri figli ad innamorarsi ed avvicinarsi di più alla lingua e cultura italiana; uno sprone per loro a porsi delle domande, a scoprire i loro interessi per la cultura. Voi cari ragazzi, avete dei potenziali enormi, di cui purtroppo tanti non ne sono consapevoli. Il vostro potenziale bilinguismo dovrebbe darvi un grosso vantaggio, eppure ci sono tanti nostri giovani, nati qui, che non sono riusciti a inserirsi in modo ottimale prima nella scuola e poi nel mondo del lavoro. Anche questo concorso tenta di dare un senso ed una valorizzazione al lavoro degli insegnanti ed all’impegno degli allievi, diventando così un’altra verifica della qualità dei “Corsi”, attraverso un qualcosa prodotto dagli allievi. Per il Comites di Stoccarda la promozione e la diffusione della lingua e cultura italiana è un cavallo di battaglia, perché siamo convinti che il successo scolastico sia alla base di una migliore integrazione dei nostri figli nella società tedesca, nella quale vivono e nella quale possono trovare un substrato favorevole al loro sviluppo intellettuale e professionale. Questo concorso è un tassello di un ampio disegno che come Comites ci vede impegnati, nella complessa politica di promozione culturale che stiamo perseguendo. Quest’anno abbiamo avuto la partecipazione di ben 320 tra alunni e genitori, con l’impegno di 32 insegnanti, un applauso ed un grazie va a tutti Voi. Il “Tema” del concorso è stato: “La mia Italia”, diviso in 5 categorie: la prima, per gli scolari italiani frequentanti le classi dalla prima alla quarta; la seconda, per quelli dalla quinta alla ottava; la terza, per coloro che frequentano dalla nona classe in su; la quarta, per i partecipanti non italiani e la quinta, per i genitori. Sono state costituite 16 commissioni di insegnanti che hanno fatto una prima scrematura degli elaborati. Successivamente 5 commissioni di insegnanti hanno scelto i 2 lavori ritenuti più meritevoli. Infine una giuria ha decretato i 5 vincitori. Ogni partecipante comunque riceverà una pergamena con il proprio nome e cognome e la categoria di appartenenza. Altrettanto sarà per gli insegnanti che con tanta dedizione e spirito di sacrificio hanno inteso contribuire in modo determinante alla buona riuscita di questa iniziativa. A nome del Comites, e mio personale, un particolare ringraziamento va a S.E. Pietro Benassi, Ambasciatore d’Italia in Berlino qui rappresentato dal Consigliere agli Affari Sociali Massimo Darchini, al sindaco di Stoccarda Fritz Kuhn, qui rappresentato dal neo Assessore alle Politiche Educative Isabel Fezer, per aver voluto concedere il loro patrocinio a questa nuova edizione di “Scrivendo - So- di Diego Pignataro Quando ci è stato chiesto se la VIU-FIDI fosse stata interessata a partecipare come Sponsor a questo bellissimo concorso, nel Consiglio di Presidenza non abbiamo esitato tanto a prendere una decisione se aderire o no. Anzi il tutto è passato all’unanimità senza grossi dibattiti, sponsorizzando i premi per i ragazzi vincitori. I bambini e i ragazzi oggi presenti, come ovviamente anche tutti quelli fuori da questo concorso, indipendentemente di che nazionalità o origine etnica, rappresentano il nostro futuro sia umano che professionale. Per noi imprenditori è doveroso supportare iniziative che promuovono la cultura e l’insegnamento ai bambini e i ragazzi, sia in ambito sociale/scolastica o di altra natura. Noi come associazione VIU-FIDI ci sentiamo specialmente vicini a questo tipo di concorso letterario, visto che anche il nostro statuto prevede dei punti che riguardano la lingua italiana collegata anche ad altre lingue straniere, per citare alcuni punti: - Sostenere il bilinguismo attraverso la formazione professionale, lo scambio di apprendisti e stagisti - Sviluppare progetti volti alla promozione della cultura e dell’economia di matrice italiana - Promuovere il dialogo interetnico e la collaborazione con imprese tedesche e straniere La lingua italiana è sicuramente una delle più belle parlate al mondo, e questo adesso non lo dico da buon tifoso della nostra squadra azzurra, alla quale faccio i migliori auguri per l’1/8 di finale contro la Spagna. gnando”. Ringrazio infine il Console Daniele Perico e il Dirigente scolastico Massimo Mongero, la VIU-FIDI, la federazione dei piccoli e medi imprenditori di origine italiana, nella persona del Vice-Presidente Diego Pignataro; il Comune di Cervia e lo IAL-CISL rappresentato da Tony Màzzaro, l’Istituto italiano di Cultura rappresentato da Cesare Ghilardelli, e non, per ultimo, il Sen. Claudio Micheloni, presidente del Comitato per le questioni per gli italiani all’estero, venuto da Roma per onorare con la sua presenza questa premiazione. Stoccarda 25, giugno 2016 Tommaso Conte L’editore Conoscere tante lingue significa avere le porte del mondo aperte e non parlo soltanto di quelle professionali, perché il dialogo tra popoli stranieri si ottiene parlando la stessa lingua. Perciò cari bambini e ragazzi continuate a imparare e studiare la nostra stupenda lingua madre ed a scoprire tutta la bellezza della nostra penisola ITALIA. Vi auguro un grosso in bocca al lupo non solo per oggi, ma per tutto il futuro, che esso possa essere prospero per voi. Sen. Claudio Micheloni Massimo Darchini Isabel Fezer Consegna della “pergamena” alla sig.ra Fezer Presidente del Comitato per le Questioni per gli Italiani all’Estero Assessore alle Politiche Educative del Comune di Stoccarda Consigliere agli Affari Sociali dell’Ambasciata in Berlino Assessore alle Politiche Educative del Comune di Stoccarda I VINCITORI DEL CONCORSO NELLE PAGINE 12-13 TUTTE LE ALTRE FOTO SONO DISPONIBILI NEL SITO WEB DELLA REDAZIONE Delegazione di Senatori a Sindelfingen: una visita dalle autorità dello Stato italiano in Germania di Fabio Domante Poche, forse singolari, le volte in cui si è potuto ricevere una visita da parte di diverse autorità dello Stato Italiano in Germania, ma soprattutto a Stoccarda. Sabato 30 Aprile 2016, una delegazione di quattro Senatori (Claudio Micheloni, Maria Mussini, Michela Montevecchi, Mario Dalla Tor), il Consigliere degli Affari Sociali dell´Ambasciata in Berlino (Massimo Darchini), il Console di Stoccarda (Daniele Perico), il Dirigente scolastico (Massimo Mongero), il Responbsabile dello IAL-CISL, gestore di gran parte dei corsi di lingua e cultura italiana (Tony Mazzaro), il Presidente del Comites di Stoccarda, nonché Coordinatore dell’Intercomites-Germania (Dott. Tommaso Conte) assieme al Vicesindaco di Sindelfingen (Christian Gangl) hanno fatto visita al Corso di Lingua e Cultura italiana dell´insegnante Fabio Domante. Le lezioni si tengono sabato presso presso l´Associazione italiana di Sindelfingen. La Delegazione ha potuto raccogliere impressioni del valore reale della lingua e cultura italiana, che gli alunni italiani di terza generazione, ma anche figli di genitori tedeschi, hanno per le nostre tradizioni e per il nostro paese. Molti sono stati gli argomenti trattati dagli esponenti italiani e tedeschi e dagli alunni del corso, ma l’aspetto più importante, che ha trovato condivisione da parte di tutti, anche di tante altre persone che quel giorno hanno partecipato a questo memorabile avvenimento, è stato il sentirsi ambasciatori e sostenitori della lingua e della cultura italiana nel mondo. Carlo, alunno di 14 anni di genitori italo-tedeschi, rispondendo ad una domanda del Senatore Claudio Micheloni ha detto che lui stesso, essendo figlio di genitori di due culture diverse, si sente come la sintesi di una nuova armonia, rappresentante di una nuova cultura e testimone in Europa, come nel mondo, di questa nuova realtà. L´evento è stato arricchito da alcune interpretazioni sulla comunicazione cinesica, da parte degli alunni del Corso, che hanno reso armoniosi quei momenti in veste molto formale, rendendoli divertenti e distesi anche all´attenzione del pubblico che ha assistito. dola viva e attiva anche fuori dal nostro paese. Questa delegazione di Senatrici e Senatori, accompagnata da un Funzionario del Senato, è venuta in visita ufficiale in Germania, perché impegnata in una verifica sulla diffusione della Lingua e Cultura italiane nel mondo. A Stoccarda sono stati il giovedì 28 aprile in visita ai corsi presso la scuola elementare “Stöckach” di Winnenden, dove c’era l’Ins. Nicola Graziano e presso la “Lindenrealschüle” di StoccardaUntertürkheim, dove vi erano le Insegnanti Assunta Greco e Ilaria Severini del Progetto neo-laureati del Ministero degli Esteri. La sera hanno avuto un incontro con una grossa parte degli insegnanti, impegnati nei corsi di lingua e cultura, presso il Königin-Katharina-Stift-Gymnasium di Stoccarda. L´incontro si è concluso con i saluti alla comunità italiana del posto e alle diverse autorità italiane e tedesche, nonché agli alunni che frequentano il corso, con l´auspicio di crescere e perfezionare la nostra lingua e cultura, mantenen- 5 6 7 Il CGIE: efficacia rappresentanza degli italiani nel mondo stro tempo. Il Governo ci ha sollecitati a elaborare un documento di indirizzo con delle linee guida da presentare al Parlamento entro la fine dell’anno. Questo documento dovrà contenere la sintesi di numerosi contribuiti elaborati con il coinvolgimento “dal basso”. La rappresentanza associativa, sociale, dei Comites e del CGIE dovranno essere uno strumento reale e spendibile non solo nei nostri Paesi di residenza ma anche in Italia, affinché nel nostro paese siano percepiti maggiormente il ruolo e le potenzialità espressi da questi ambasciatori all’estero, come ci definiscono, portatori di diverse storie, di esperienze e professionalità. Come avverrà il contributo dal basso? Michele Schiavone, Segretario Generale del CGIE L’Italia sta cambiando e in questo processo sta modernizzando le proprie istituzioni. Va da se che anche la nostra presenza organizzata all’estero va ridefinita tenendo conto sia dell’accresciuta mobilità delle persone e delle facilitazioni fruibili grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, sia delle diversità geografiche, anagrafiche e degli interessi dei nostri connazionali residenti oltre confine. Per queste ragioni anche i Comites e il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) dovranno darsi una prospettiva, che trovi spazio in una riforma essenziale per parlare al futuro della rappresentanza capace di rivolgersi con nuovi strumenti e istanze all’ampio mondo degli italiani all’estero comprese le giovani generazioni e gli oriundi. Tutto ciò a prescindere dal risultato referendario costituzionale di ottobre con il quale si vorrebbe ridurre il numero dei parlamentari, compresi quelli eletti all’estero. Il CGIE insediatosi alla fine di marzo continuerà il lavoro svolto nell’ultimo quarto di secolo e, inoltre, dovrà essere protagonista nella determinazione della riforma della rappresentanza per renderla più efficace e adeguata al no- 8 Sia i Comites, sia le associazioni e gli enti riceveranno tramite i Consolati di appartenenza dei moduli per proporre la natura, la forma e gli strumenti che dovrà darsi in futuro la rappresentanza italiana all’estero. In prospettiva bisogna tener presente del ruolo insostituibile svolto fino ad oggi dalle regioni, anche in maniera di sussidiarietà dello Stato. Recentemente ci siamo resi conto della loro esigenza di fare squadra e di promuovere assieme l’aspetto territoriale all’estero. Se riusciremo a dare gambe a queste idee discusse in seno al CGIE, ci saranno ulteriori possibilità per tutte le regioni di aggiungere all’intervento sociale verso i propri corregionali anche l’aspetto economico presentandosi in ambienti commerciali e culturali internazionali con l’impiego minimo di risorse e rafforzando il “Made in Italy”. Sotto questo aspetto è allo studio di otto regioni una ridefinizione degli interventi regionali all’estero, che vanno oltre il rapporto con le federazioni o le associazioni regionali. Un esempio per tutti: da anni la Basilicata ha rapporti con alcune città in Sud America. Essa ha stipulato in Venezuela accordi di partnership e mette a disposizione fondi per interventi di carattere sociale, che diventano sussidiari all’intervento diretto dello Stato. Nell’immediato, però, il CGIE dovrà spendersi per risolvere le urgenze causate dagli effetti della riduzione della spesa dello stato. Di recente il Comitato di presidenza del CGIE è stato ascoltato in due separate audizioni dai Comitati degli italiani all’estero di Camera e Senato. Si è fatto portavoce del recupero, in fase di assestamento del bilancio dello stato, di 2,6 milioni di euro fondi per il capitolo dei corsi di lingua e cultura ricordando le rassicurazioni avute in merito dal Ministro degli esteri, Paolo Gentiloni. Diverso è il rapporto con l’amministrazione del Ministero degli esteri. Il CGIE deve far valere le proprie prerogative facendosi portavoce delle necessità dei Comites, della promozione e diffusione della lingua italiana sia attraverso l’insegnamento nei corsi di lingua e cultura, sia mediante l’offerta ai parlanti all’estero. Come anche dovrà salvaguardare: alcuni aspetti che riguardano modalità, tempistica e criteri per l’assegnazione dei fondi che la Presidenza del Consiglio destina alla stampa periodica all’estero, i servizi offerti dagli istituti di previdenza sociale, i diritti dei funzionari assunti in loco e dei lavoratori frontalieri. Il CGIE in Germania ha sette rappresentanti: Paolo Brullo, Simonetta Del Favero, Giuseppe Maggio che riveste la carica di vicesegretario, Vincenzo Mancuso, Tony Màzzaro, Isabella Parisi, Edith Pichler, Luca Tagliatelli. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero vuole essere credibile e percepito come un’efficace rappresentanza intermedia delle tante Italie nel mondo, perché solo così riuscirà a coinvolgere nuovi protagonisti e diventare uno strumento di interlocuzione con le istituzioni. Michele Schiavone BENEFICI FISCALI SULLA CASA PER I PENSIONATI ISCRITTI ALL’AIRE - TASSE SULL’ENEL E SUL CANONE RAI Non si paga l’IMU, Imposta Municipale Unica; non si paga la TASI, Tassa sui Servizi Indivisibili; si paga 1/3 per la TARI, Tassa sui Rifiuti. Per il 2016 questi benefici fiscali sulla casa si applicano in tutti i Comuni italiani (eccetto quelli delle province autonome di Bolzano e Trento). Per “Pensionati” s’intendono tutti coloro che percepiscono una rendita/pensione da parte di un Ente previdenziale del Paese estero di residenza. Questi pensionati possono usufruire dei benefici fiscali per una sola unità immobiliare posseduta in Italia, non affittata, indipendentemente che si trovi o meno, nel Comune di iscrizione AIRE (per esempio iscrizione AIRE nel Comune di Napoli ed abitazione nel Comune di Roma). Tali benefici si hanno grazie all’articolo 9-bis del D. L. 47/2014 ed alla Legge di Stabilità del 2016. Poiché in molti Comuni italiani si ignora questo articolo, per aiutare coloro che si troveranno ad affrontare ipotetici funzionari ignoranti, si riporta tale articolo: Testo Coordinato del Decreto-Legge 28 marzo 2014 n. 47 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale-serie generale n. 73 del 28 marzo 2014, coordinato con la legge di conversione 23 maggio 2014, n. 80 recante: “Misure urgenti per l’emergenza abitativa” - Articolo 9-bis IMU per immobili posseduti da cittadini residenti all’estero 1. All’art.13, comma 2, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214: “A partire dall’anno 2015 è considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso”. ENEL: LE TARIFFE ELETTRICHE Per le utenze tipo l’energia elettrica, gas e l’acqua, laddove i relativi contratti prevedono tariffe differenziate per l’abitazione principale (cliente residente) e la seconda casa (cliente non residente) come per esempio, quello dell’ENEL - agli iscritti AIRE si applica il comma 4-ter dell’articolo 1 della Legge 75/1993 e quindi la tariffa più economica relativa all’abitazione principale ovvero laD2 del “cliente residente” pur risultando registrato (correttamente) nel contratto come “cliente non residente”. Purtroppo si verifica spesso che non tutti gli iscritti AIRE risultano avere un contratto per l’energia elettrica con l’ENEL come “Cliente non residente” e per di più non a tutti coloro che lo hanno viene poi applicata la tariffa più economica, la D2, bensì la D3. Nei contratti per le utenze legate all’abitazione in Italia, gli iscritti AIRE devono risultare correttamente registrati come “Cliente non residente” e tuttavia vedersi applicata la tariffa più economica del “Cliente residente”. Per cui si consiglia che tutti gli interessati verifichino se i loro contratti per l’energia elettrica, il gas e l’acqua siano o meno in ordine, in caso contrario reclamare! La tariffa D2 è rivolta solo al “Cliente residente” con una potenza contrattuale inferiore o uguale a 3 kWh. La tariffa D2 è strutturata in scaglioni di consumo, ciò significa che il costo del kwh (chilowattora) si differenzia per ogni scaglione di consumo. Anche le tasse (le imposte erariali e le addizionali comunali) dipendono dagli scaglioni di consumo: fino al 1800 kWh il loro costo è nullo. La tariffa D3 è rivolta al “Cliente residente” con una potenza contrattuale superiore a 3 kWh. Il costo è calcolato per kwh consumate. La tariffa D3 è rivolta al “Cliente non residente” (normalmente seconde case) indipendentemente dalla potenza installata ed anche in questo caso è cal- colato per kwh consumate ma con un prezzo superiore. Esistono poi, due tipi di contratto: uno, con tariffe biorarie in cui il prezzo dell’energia si differenzia a seconda dei momenti di utilizzo; l’altro con una tariffa monooraria in cui il prezzo è unico durante l’intera giornata indipendentemente dalla fascia oraria in cui si utilizzi l’energia elettrica. CANONE RAI A tale proposito bisogna ricordare che è stato definitivamente acclarato che gli scritti AIRE devono pagare il canone, sempre che nella loro abitazione in Italia vi sia ovviamente un apparecchio televisivo, indipendentemente che nel loro contratto per l’elettricità siano registrati come clienti residenti o non residenti. ERRATA CORRIGE - 30 aprile per l’invio cartaceo a mezzo raccomandata al seguente indirizzo: “Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1 S.A.T. Sportello abbonamenti TV Casella Postale 22 10121 Torino (Italia) - 10 maggio per chi sceglie l’invio telematico (bisogna registrarsi presso l´Agenzia delle Entrate) - Computer, Smartphone e Tablet non pagano il canone. L’ha stabilito in una nota il Ministero dello Sviluppo Economico. - La dichiarazione di “NON POSSESSO” è stato prorogato al 16 maggio (dal 30 aprile) il termine per inviare la dichiarazione sostitutiva (on-line o cartacea) di non possesso di un apparecchio TV che consente di non pagare il Canone nella bolletta dell’elettricità. La dichiarazione presentata entro il 16 maggio avrà effetto per l’intero 2016 e va presentata tutti gli anni. Il modulo “Dichiarazione di non possesso TV per uso privato“ si può scaricare dal seguente sito: htpp:// www.canone.rai.it - Si consiglia di non piegare il modulo e di aggiungere una copia del documento di riconoscimento valido. 9 Esperienze positive in Germania. Un giovane non udente a Stoccarda Foto di Armando Ferri di Francesco Simeone Potrebbe ricordare una delle tante storie di giovani ragazzi costretti a lasciare il proprio paese, la propria famiglia e i propri affetti nel tentativo di far fortuna lontano da casa, in un’altra nazione. Per certi versi lo è, ma questa mia esperienza contiene anche quel pizzico di rabbia e di delusione che la contraddistingue dalle altre, a cui bisogna aggiungere quella voglia di andare oltre la propria diversità, oltre quella gabbia di preconcetti «dove i genitori tengono sbarrati in casa i propri figli diversamente abili da tutte le possibilità che il mondo esterno può offrire loro». Provengo da una numerosa ed allegra famiglia di campagna, nata nel mondo della musica e vissuta a Wiesbaden, vicino Francoforte. Allora Guardialfiera, il paesino molisano natale che all’epoca contava 1100 abitanti, era composta dal 70% di emigranti in Germania tant’è vero che tuttora viene chiamata la “piccola Wiesbaden” per via dell’ordine, pulizia e il rispetto per le persone. Io sono un ragazzo affetto da tiroidite autoimmune che alla mia nascita mi causò una profonda ipoacusia bilaterale profonda. Si, sono un ragazzo sordo, ma mediante apparecchi acustici e un eccellente logoterapia sono perfettamente integrato nella vita sociale, oltre a conoscere già la lingua dei segni. Il ringraziamento va ai miei stimati ge- 10 nitori che lasciarono la loro fruttuosa carriera musicale per prendersi cura di me. Mi hanno svezzato e cresciuto formandomi come una persona di mentalità aperta, socievole, allegra. Già all’età di 13 anni viaggiavo autonomamente in treno facendo centinaia di chilometri. Devo molto alla mia logoterapista Antonietta Iantomasi che considerava il suo lavoro non un semplice business da cui ricavare soldi, ma una responsabilità nell’aiutare noi ragazzi sordi a integrarsi nella vita sociale. Nel frattempo mi sono diplomato in Architettura presso il Liceo Artistico “B. Jacovitti” di Termoli. Ho frequentato dei corsi di formazione professionale presso la CSFO di Campobasso conseguendo la qualifica di “Tecnico di Sistemi di Comunicazione Multimediale”. Grazie a questa qualifica ho potuto perfezionare le mie conoscenze grafico-multimediali e cominciare a lavorare. Nell’ottobre del 2014 quando chiesi a mio nonno cosa pensasse del mio trasferimento in Germania, la sua risposta fu: «Figliolo, tu sei un bel ragazzo e intelligente. Non aver paura se sei sordo. Comportati sempre bene, sii sempre gentile ed educato con le persone. Chi ti prende in giro, lascialo stare. Io mi fido di te perché la tua mancanza di udito sarà la tua virtù e le tue debolezze saranno le tue forze». Quelle le ultime sagge e rincuoranti parole di un nonno amorevole rivolte a suo nipote: da lì a poco è venuto a mancare. Ora vive nel mio cuore ogni Nonno Francesco Simeone giorno. 1926 - 2014, Guardialfiera Nel frattempo sono a Reutlingen, nei pressi di Stoccarda, nel Baden-Württemberg. Un territorio caratterizzato da una forte industrializzazione che vede la presenza di molte multinazionali come la Bosch e la Mercedez. Sono stato aiutato da altri parenti residenti in una città universitaria vicina, Tübingen, ed anche da alcuni amici fidati che mi hanno sostenuto nelle ricerche dell’alloggio e del lavoro. Tramite gli zii di Tubingen, ormai con esperienza ultra- ventennale in Germania ed operanti in settore gastronomico presso “Herrenschlosser”, ho potuto conoscere tante altre persone con cui confrontarmi e chiedere aiuto. Per mia fortuna, tra l’altro, conoscevo l’inglese e mi è stato d’aiuto nell’apprendere il tedesco. Infatti ho iniziato subito a frequentare l’ infektionsmittelkurs organizzato dalla Landrasamt di Reutlingen per lavorare sei mesi presso il Burger-King, un ristorante fast-food, e lì ho potuto imparare la lingua tedesca discretamente. Ammetto che non è stato facile vivere in un ambiente stressante, come ogni duro principio. Che gioia ho provato, però, quando ho potuto ricevere la mia prima busta paga! Dopo una bella stretta di mano con il datore di lavoro ho subito capito che non si trattava di uno schwarzarbeit, ma il mio lavoro era stato valorizzato legalmente. Dopo sei mesi ho intrapreso il lavoro da libero professionista, occupandomi di mediengestaltung e webentwicklung (www.facebook.com/mypsgermany). Mi occupo di consulenze e di grafica pubblicitaria per tutti i connazionali emigrati in Germania che intendono avviare un attività commerciale. Lavoro e collaboro con connazionali professionisti come, per esempio, il COM.IT.ES. (Comitato degli Italiani all’Estero), lo IAL-CISL GERMANIA (Istituto di Formazione linguistica e culturale), e la VIU-FIDI (Federazione Imprenditori di origine italiana) e utilizzo al meglio le mie capacità grafico-informatiche a beneficio della comunità. Ora sono molto felice! Cari genitori e parenti di persone affette da qualunque disabilità, ricordate: “Dove non arriva il talento arriva la tenacia, e dove non arriva la possibilità arriva la forza di volontà”. Francesco Simeone L’angolo del medico Quando il sole diventa un nemico... Stiamo partendo per le vacanze, credo opportuno quindi, trattare il rapporto tra farmaci ed esposizione al sole. Nell’acquistare una crema solare, i consumatori si trovano ad affrontare molte scelte, che comprendono la valutazione del fattore di protezione solare (Spf), che può variare da 8 a 50. Questo Spf non é altro, che una misura di quanto sia necessario alla luce solare (radiazioni Uv), per sviluppare scottature dopo che è stata applicata una protezione solare, rispetto alla quantità di radiazioni Uv, richiesta per sviluppare scottature sulla pelle, in assenza di protezioni. Più alto é il Spf , maggiore sarà la protezione dalle radiazioni Uv, e quindi, maggiore sarà la protezione contro le scottature. Occorre sapere che il Spf, non dice quanto tempo si può stare al sole senza ottenere scottature. Spf non significa che se normalmente ci si scotta in un´ora applicando un Spf 8 di protezione, la protezione sarà di 8 ore. Invece, questo fattore indica la quantità della protezione dalle scottature solari da radiazione Uv che viene fornita dai filtri solari, quando sono applicati sulla pelle, non il tempo di protezione dalle scottature. Il colorito della pelle, la quantità di crema solare applicata e con quale frequenza si riapplica, possono influenzare l´esposizione. Affinché una protezione solare possa essere efficace, è importante che sia usata e riapplicata come indicato, e che venga applicata o riapplicata in base all´attività fisica. Partecipare ad attività come nuoto o a un´attività che possa promuovere forti sudorazioni, può richiedere più frequenti applicazioni. Divertimento al sole si può avere tutto l´anno, l´escursionismo, lo sci d´inverno, il nuoto, o semplicemente godersi il calore del sole. Tuttavia, durante l´assunzione di alcuni farmaci, la vita sotto il sole qualche volta può non essere solo divertimento. Alcuni farmaci contengono ingredienti che possono causare fotosensibilità, che è un cambiamento indotto chimicamente nella pelle. La fotosensibilità rende le persone sensibili al sole e può causare sintomi simili a scottature o altri effetti collaterali. Tali fenomeni, possono essere attivati da prodotti applicati sulla pelle o da farmaci assunti per via orale o iniettati. Vi sono due tipi di fotosensibilità: la fotoallergia e la fototossicità. La fotoallergia è una reazione allergica della pelle e non può che verificarsi dopo alcuni giorni di esposizione al sole. La fototossicità, molto più comune, è una irritazione della pelle e può verificarsi entro poche ore di esposizione al sole. Entrambi i tipi di fotosensibilità, si verificano dopo l´esposizione alla luce ultravioletta, sia a quella naturale o a quella artificiale, come una cabina abbronzate. Non tutte le persone che assumono o usano i farmaci citati possono avere una reazione. Inoltre, se si verifica una reazione in una occasione, non significa che si verificherà di nuovo una reazione, usando di nuovo il prodotto in questione. Le sostanze che possono causare fotosensibilità: - Antibiotici (ciprofloxacina, doxicyclina, levofloxacina, ofloxacina, tetracicline, trimethoprim) - Antifungini (flucitosina,griseofulvina, voricanozolo) - Antistaminici (cetirizina, difenidramina, loratadina, prometazina, ciproeptadina) - Farmaci che abbassano il colesterolo (simvastatina, atorvastatina, lovastatina, pravastatina) - Diuretici (diuretici tiazidici: idoclorotiazide, clortalidone, clorotiazide; altri diuretici: furosemide e triamterene) - Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) (ibufrofene, naprossene, celecoxib, piroxicam, chetoprofene) - Contraccettivi orali ed estrogeni - Fenotiazine (tranquillanti, anti-emetici: ad esempio, clorpromazina, flufenazina, prometazina, tioridazina, proclorperazina) - Psoraleni (methoxsalen, trioxsalen) - Retinoidi (acitretina, isotretinoina) - Sulfonamidi (acetazolamide, sulfadiazina, sulfametizolo, sulfamethoxazolo, sulfapiridina, sulfasalazina, sulfasoxazolo) - Sulfaniluree per il diabete di tipo 2 (glipizide, gliburide) - Alfa-idrossiacidi nei cosmetici Strategie per la riduzione del rischio - Stare all`ombra soprattutto dalle 10,00 alle 14,00. Alcune organizzazioni raccomandano fino alle 16,00. I raggi del sole possono essere più forti se riflessi da acqua, sabbia e neve. - Indossare camicie a maniche lunghe, pantaloni, occhiali da sole e cappelli a tesa larga per limitare l`esposizione al sole. - Utilizzare una protezione solare regolarmente e secondo le istruzioni. Filtri solari ad ampio spettro proteggono dai raggi ultravioletti A (UVA) e dai raggi ultravioletti B (UVB). Un fattore di protezione solare (Spf) 15 è il numero minimo necessario per fornire una protezione misurabile. Tuttavia, si consiglia una crema solare con un Spf di 30 o superiore. Raramente alcuni ingredienti delle protezioni solari possono causare fotosensibilità. - Riapplicare la protezione solare almeno ogni 2 ore, più spesso se si sta sudando o entrando o uscendo dall’acqua. Dott. Tommaso Conte 11 “Scrivendo-Sognando” - C presso la Großer Sitzungssaal del Mun 1^ vincitrice, categoria “A”: Sara Lucia Vitosi Premio consegnato da T. Conte, C. Micheloni, G. Principe, D. Pignataro 3^ vincitrice, categoria “C”: Jacqueline Baccarella Premio consegnato da M. Darchini, G. Principe, D. Pignataro 2^ vincitrice, categoria “B”: Laura Maria Rosa Zarbo TANTE ALTRE FOTOGRAFIE SONO DISPONIBILI NEL SITO Cerimonia di Premiazione nicipio di Stoccarda - 25 giugno 2016 4^ vincitrice, categoria “D”: Luana Hirn Premio consegnato da C. Ghilardelli, A. De Cristofaro, G. Principe, D. Pignataro 5° premio, categoria “E”: A. Luciana e M. Valvo Premio consegnato da Tony Màzzaro, Presidente VIU-FIDI Servizio fotografico di Ferdinando Iannone © O WEB DELLA REDAZIONE WWW.LANUOVALINEA.COM Rubrica. IL Taccuino di Tony Màzzaro mento e dei tubi di scarico delle auto. Al progetto dell’olandese Daan Roosegaarde è particolarmente interessata l’inquinatissima Pechino, che ha giá acquistato la tecnologia. Ranieri, allenatore dell’anno Claudio Ranieri passa alla storia calcistica inglese. Il 64enne allenatore di diverse squadre italiane, spagnole ed inglesi ha conquistato il titolo di Campione d’Inghilterra (Premier League) con il Leicester City, compagine sconosciuta al grande calcio e ritenuta di medio-bassa classifica. Il presidente Sergio Mattarella ha conferito al tecnico romano l’onorificenza di Grande Ufficiale. Secondo il New York Times si è trattato ‘dell’exploit sportivo più sorprendente di tutti i tempi’. Dopo tante delusioni è giunta l’incoronazione. Auguri Claudio! Curiosità Un italiano vince „Ballando“ in Polonia Stefano Silvino, 23 anni, ballerino siciliano, che insegna in una scuola di danza in Polonia, ha vinto “You can dance” la versione polacca di “Ballando con le stelle”, trasmissione molto seguita in Polonia. Il premio consiste in 100.000 Zloty, pari a circa 25.000 euro, più una borsa di studio per frequentare a New York il corso di danza al Broadway Dance Center. Creata una torre che aspira l’inquinamento A Rotterdam, in Olanda, è stata realizzata una torre, alta 7 metri, che aspira l’aria inquinata delle metropoli e la rimanda fuori, pulita del 75% dalle sostanze inquinanti degli impianti di riscalda- 14 Jesolo sperimenta l’energia solare in spiaggia Uno stabilimento balneare di Jesolo (Venezia) sperimenta quest’estate l’apertura e chiusura degli ombrelloni senza alcuna fatica utilizzando l’energia solare. 70 anni di Repubblica Italiana Il 2 giugno 1946 il popolo italiano decise per la fine della monarchia e per la nascita della Repubblica. I risultati del referendum cui parteciparono per la prima volta anche le donne: Repubblica: 12.182.855 Monarchia: 10.362.709 Re Umberto II di Savoia fece la consegna dei poteri al trentino Alcide De Gasperi, Capo provvisorio del nuovo Stato, e lasciò l’Italia verso l’esilio di Cascais, in Portogallo, a 30 km da Lisbona, sulla Costa del Sol. Sport FC Bayern si affida ad un italiano ormai di fama ed esperienza internazionale Per la stagione 2016/17 è Carlo Ancelotti a guidare la panchina del Bayern. Subentra a Pep Guardiola. Karl-Heinz Rumenigge resta al vertice della società almeno fino al 2019. L’ex stella, anche interista, è nel Comitato di presidenza dal 2002. Terremoto calcistico a Stoccarda I Kickers e la Primavera del VfB retrocedono in Regionalliga e la prima squadra del VfB Stoccarda dopo 41 anni retrocede in Seconda Bundesliga per miopia gestionale del presidente Wahler, del ds Dutt e dell’inesperto tecnico Kramny, tutti dimessi. La biennale guida tecnica è stata affidata ora all’olandese Jos Luhukay, già allenatore del Mönchengladbach, Augsburg ed Hertha Berlino. A lui va il difficile compito di riportare la squadra subito in 1. Bundesliga. Nazionale italiana È il genovese Giampiero Ventura, ex allenatore del Torino, ad ereditare la Nazionale maggiore di Antonio Conte, neo tecnico del Chelsea. Nei piani di Tavecchio, Presidente della Federcalcio, c’erano anche Ranieri, Donadoni e Lippi. Con Ventura la futura Italia sarà: popolare, giovane e pronta a volare sulle ali che sono la vera risorsa azzurra guardando al futuro. Campionato italiano, spietato con gli allenatori La Serie A è il campionato più spietato con gli allenatori. Gli esonerati nel campionato scorso 2015/16 sono stati 13. Rudi Voeller prolunga al Leverkusen fino al 2022. L’ex romanista e ct della Nazionale te- desca è ormai da due decenni direttore sportivo. È a lui che la presidenza della società calcistica della farmaceutica Bayer affida con costanza e continuità il futuro della compagine. Trovato morto nella sua abitazione di Bochum l’ex allenatore del Leverkusen, Sascha Lewandowski. Si suppone che il 44enne, affetto da una malattia dovuta allo stress psicofisico che lo aveva indotto a gennaio a lasciare la guida tecnica dell’Union Berlino, si sia suicidato. L’Echterdingen Calcio L’Echterdingen Calcio, compagine del circondario di Stoccarda stravince il campionato di Landesliga e nella prossima stagione 2016/17 sarà la prima squadra italiana a militare in Verbandsliga, 6° livello del campionato di calcio tedesco. L’obiettivo non proibitivo è di accedere all’Oberliga fra due, massimo tre anni. Eventi 26 – 31 luglio 2016 31° Giornata mondiale della gioventù A Cracovia, in Polonia, interverrà anche Papa Francesco. Tema: Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia. Politica Elezioni in 1.343 comuni – 7 capoluoghi di regione e 26 comuni capoluogo: scossone al PD di Renzi Straordinario successo del Movimento 5 Stelle a Roma con la 37enne Virginia Raggi e a Torino con la 32enne Chiara Appendino che s’impone sull’uscente Piero Fassino, figura storica del PD di Renzi. Vince di stretta misura Beppe Sala (PD) a Milano e Virginio Merola (PD) a Bologna, mentre a Napoli stravince l’uscente Luigi De Magistris (Lista civica). Il nuovo sindaco di Trieste è Roberto Dipiazza (centrodestra). Guido Westerwelle, 54 anni, era malato di leucemia acuta. È stato capo dei liberali (FDP) dal 2001 al 2011 e ministro degli Esteri del governo Merkel dal 2009 al 2013. Era diverso da quasi tutti gli altri ministri per la naturalezza nell’affrontare le questioni. La gran parte dei tedeschi gli sono grati ancora oggi per essersi opposto alla guerra in Libia. + Ci hanno lasciato + Primo torneo di calcetto per bambini a Calw Grazie all’impegno dell’insegnante Gaetano Salafrica, sabato 18 giugno l’associazione culturale italiana di Calw ha organizzato per i ragazzini e ragazzine dei Corsi di lingua e cultura italiana del posto un primo torneo di calcetto. Alla premiazione è intervenuto il sindaco della città Ralf Eggert, della Foresta e Selva Nera. Hans-Dietrich Genscher (FDP), per 18 anni Ministro degli Esteri, mediatore instancabile della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica e architetto della riunificazione delle due Germanie, è deceduto a 89 anni. Lothar Späth (CDU), soprannominato „Cleverle“ per la sua lungimiranza politica e aziendale si è spento improvvisamente all’età di 78 anni. Späth è stato Capo del governo del Baden-Württemberg dal 1978 al 1991 e successivamente presidente della Jena-Optik elevandola ad azienda leader nel settore dell’ottica e di strumenti di altissima precisione. Marco Pannella, fondatore nel 1955 del Partito Radicale di cui è stato sempre il capo, si è spento a 86 anni. Ha condotto battaglia politiche che hanno cambiato profondamente la società italiana: il divorzio (1970) e l’aborto (1978). Ha fatto numerosi “scioperi della fame” per attirare l’opinione pubblica sulle cause in cui credeva. È sepolto nella sua Teramo (Abruzzo). Cassius Clay – Muhammad Ali, pugile afroamericano, pluricampione del mondo, si è spento all’età di 74 anni. E’ tra gli sportivi più conosciuti di tutti i tempi. Si convertì all’Islam nel 1975. 15 Il bullismo: malessere sociale di Nicola Graziano Il bullismo è considerato un comportamento deviato secondo il quale alcuni soggetti prevaricano su altri più deboli in ambiente scolastico o in altri contesti giovanili, ma possono essere riscontrati anche sul lavoro o in famiglia, sotto forma di mobbing, in ambienti militari e gerarchici, sotto forma di nonnismo e, con l’affermazione di internet, anche come forma di cyber bullismo. I bambini e i giovani risultano essere le vittime preferite in quanto categorie indifese e svantaggiate e la scuola, paradossalmente, è il luogo dove accadono il maggior numero di atti. D’altra parte, “bullo” non è solo chi picchia o sevizia un soggetto più debole; bullo è anche chi disturba in classe il compagno più diligente o timido, rubandogli penne e matite, offendendolo. Condizione necessaria per cui si possa parlare di bullismo è il perpetuarsi di comportamenti d’attacco sia di tipo fisico sia di tipo verbale o alla diffamazione e all’isolamento della vittima. Il bullismo può essere diretto o indiretto; il primo tipo è esercitato soprattutto da maschi e si esprime con azioni di forza fisiche e verbali. Il bullismo indiretto viene esercitato preferibilmente da soggetti di sesso femminile e mira all’isolamento della vittima. Esiste un altro tipo di bullismo, che mediante l’inganno e atteggiamenti ipocriti, spinge la vittima a sottoporsi a rituali e prove anche pericolose, pur di essere accettato nel gruppo. Atti di bullismo sono notizie quotidiane al punto tale da non far quasi più no- 16 tizia. È di qualche ora fa la diffusione dell’ennesima brutta storia che vede vittima un bimbo di sei anni, costretto dai suoi compagni di scuola a bere l’acqua del water. Ma ogni vittima merita ora di essere, seppur virtualmente, ricordata perché gli atti potranno finalmente cessare, ma le ferite continueranno a rimanere aperte a lungo, forse non si chiuderanno mai determinando a loro volta atteggiamenti devianti. Al bullismo spesso sono correlati fenomeni quali mancanze di autostima, autolesionismo, assunzione di stupefacenti, alcolismo . Tanti bulli, ma anche molte vittime e soprattutto altrettanti spettatori, rischiano di permanere in uno stato di deserto affettivo, che azzera i sentimenti e cancella la capacità di distinzione tra bene e male, verità e falsità. L’indifferenza, il silenzio e la segretezza sono potenti alleati del bullo, perché non ci si ribella e le vittime si sentono troppo impaurite o deboli per parlarne anche con i genitori, quindi il bullismo passa spesso inosservato. Ed è sul piano dell’affettività e dell’educazione ai sentimenti che forse ha inizio la battaglia decisiva contro il bullismo. La prima, grande partita è quella che si gioca dentro le mura domestiche, dove fin da piccoli si è sottoposti all’ascolto di situazioni comunicative tra le più varie. Da una casa in cui si fanno conversazio- ni e commenti di tipo xenofobo, omofobo, razzista, di discriminazione e di intolleranza, non si può non uscire carichi di pregiudizi e potenziale aggressivo. L’educazione al rispetto dell’altro parte, senza dubbio, dall’ambiente familiare, per poi cercare le sue strade nel mondo. Tra queste ultime, certamente quella più battuta conduce alla scuola, il luogo della cultura e dell’educazione alla cittadinanza. L’istituzione scolastica non è solo matrice di conoscenze e contenuti, ma, punto di incontro dei diversi punti di vista, quello della scuola è un campo di gioco d’importanza strategica. L’azione della scuola, infatti, non è concorrenziale a quella della famiglia, bensì è complementare quindi se c’è collaborazione, anche le criticità, che inevitabilmente si incontrano in qualsivoglia percorso educativo e di crescita, possono essere superate. Attraverso percorsi didattici a tema, per mezzo di attività musicali e sportive, l’insegnante riveste il ruolo di mediatore di comportamenti virtuosi agli alunni e si trasforma nel loro coach, in fatto di atteggiamenti e opinioni. Perché ogni giorno di scuola è un tempo unico, uno sprone alla crescita e un’opportunità da cogliere insieme agli altri in modo efficace per porre un freno a questo malessere sociale, dove i bulli sono sempre fuori gioco. I due Giovanni, i due solstizi e il fuoco rigeneratore Festa di Beltane, grandi fuochi di Francesco Simula Il 24 Giugno, giorno in cui la chiesa ricorda San Giovanni Battista, è una di quelle festività che viene celebrata in tutta la Sardegna: sud, centro e nord. Si tratta di feste che hanno origine da antichissimi riti pagani presenti praticamente in tutta Europa. Basterebbe ricordare le celebrazioni di Beltane delle popolazioni celtiche e quelle del dio Giano degli antichi romani. Giano, dio bifronte del principio e della fine, delle porte e dei confini, nell’era cristiana ha ceduto il controllo delle “porte solstiziali”. A guardia di tali porte è stato sostituito dai due Giovanni: san Giovanni Battista che governa sul solstizio d’estate, san Giovanni Evangelista che presiede al solstizio invernale. Infatti le loro feste ricorrono rispettivamente il 24 giugno e il 27 dicembre, esattamente le stesse date in cui i ‘Collegia Fabrorum’ festeggiavano Giano. Con la festa di Beltane, che alcuni studiosi collocano fra l’inizio della primavera e l’inizio dell’estate, i riti legati a san Giovanni Battista hanno in comune l’usanza di accendere grandi fuochi, con lo scopo di dare forza al sole che, proprio in quei giorni, inizia la sua parabola discendente. Ma non solo: ancora oggi, all’interno delle celebrazioni anche in presenza di un forte carattere religioso cristiano, si possono cogliere elementi pagani, che danno quel pizzico di mistero ad una festa già di per sé eccitante. I fuochi di San Giovanni hanno radici profonde nella tradizione contadina della Sardegna, e sono ancora vivi in particola- re nei paesi più piccoli del sassarese, compreso il mio. Trovarsi intorno al fuoco nella notte fra il 23 e il 24 giugno era un momento importante per la comunità, oltre che essere un rito propiziatorio per i raccolti, in cui il fuoco metaforicamente riusciva a contrastare il male del mondo. Il fuoco poi diventava il suggello dell’amicizia con la cerimonia del salto. Tenendosi per mano, e saltando il falò per tre volte, le persone sancivano i rapporti di comparatico, ‘comares e compares de fogarone’, comari e compari di falò e da quel momento ci si doveva dare del “voi” per tutta la vita. La credenza popolare ritiene che in tale notte avvengano strani prodigi e meraviglie, per cui si organizzano veglie e riti per tenere lontani gli spiriti maligni. Per difendersi da questi ultimi, che si credeva apparissero in questa notte, gli antichi usavano erbe e fiori. Tanti riti caratterizzavano quel giorno. Io ricordo, per esempio, il bagnarsi gli occhi con la rugiada il mattino del 24, in modo da preservare la vista e quella di mettersi in testa, quello stesso mattino, un po’ della cenere del falò, dopo averci girato intorno per tre volte. Era questo considerato un rimedio infallibile contro le malattie. So per certo che, per le ragazze non ancora maritate, la notte di S. Giovanni era legata a tantissime forme di divinazione. Esse utilizzavano a tale scopo acqua, fuoco, metalli o piante. Per esempio, dopo aver fuso del piombo nel segreto della cucina, lo versavano in un recipiente d’acqua. Il piombo si raffreddava velocemente e dalle forme che assumeva, si traevano previsioni sul mestiere del futuro marito. Insomma, sogni di una notte di inizio estate. 17 Intervista di Tony Màzzaro. Renzo Arbore conquista Stoccarda Foto di Ferdinando Iannone a cura di Tony Màzzaro Il concerto di Arbore è stato il primo in terra tedesca. Eppure, il messaggero della musica napoletana ritmata prima del 4 aprile scorso non aveva mai calpestato un palcoscenico tedesco. Ha letteralmente mandato in visibilio gli scarsi 1.500 italiani e tedeschi intervenuti alla Beethovensaal della Liederhalle per ascoltare e applaudire il suo vasto programma di canzoni napoletane. Tre ore ininterrotte di musica sono volate via.Voce ‘e notte, Lazzarella, I’te vurria vasà, Dicitancillo vuje, O Sarracin, Malafemmena… e tante altre celebri melodie hanno scatenato l’entusiasmo di giovani e meno giovani che sono accorsi sotto il palco trasgredendo ogni buona regola di comportamento, chiudendo la visuale a tutte le prime file i cui biglietti erano costati oltre 80 euro. Questa incontenibile euforia però esser stata molto apprezzata da Arbore. Un po’ meno dagli avventori delle prime file e dall’organizzatore Tony D’Errico che si aspettava di poter occupare tutti i 2.200 posti in modo da rientrare con le spese sostenute. Nonostante il prodigioso foggiano di lingua napoletana sia abituato a riscuotere applausi e consensi di decine di 18 migliaia di spettatori in mega sale-concerto di mezzomondo, è rimasto particolarmente colpito dalla calorosa accoglienza che gli ha tributato il pubblico italo-stoccardese: “È stata per me e per l’Orchestra una dimostrazione di grande affetto e di stima. Questi sono esami per noi. Il pubblico italo-stoccardese conosceva tutto di noi e intuiva le melodie fin dai primi attacchi con chitarre, mandolini, clarinetti e percussioni. Straordinario e commovente!” D - Non ti preoccupa un po’ il fatto che forse la tua orchestra è l´unica nel mondo a portare in giro la musica napoletana ritmata? R - No, non mi preoccupa. Io sono molto orgoglioso di questo perché io sono riuscito a superare perfino gli ostacoli che i colleghi napoletani avevano nei miei riguardi. Un po’ perché sono di Foggia anche se ho vissuto 7 anni a Napoli dove mi sono laureato in giurisprudenza; un po’ perché ho 13 musicisti napoletani su 16 e un po’ perché loro pensavano, sbagliando, che queste canzoni fossero del passato. Queste non sono canzoni del passato: è come dire che “Summertime” fa parte del passato oppure “The girl from ipanema” oppure “Brasil” oppure “Una casa portoguesa”. Queste sono canzoni eterne, sono classici che rimangono tutta la vita come i melodrammi o altro. Queste canzoni napoletane, peraltro, sono state portate in tutto il mondo dai tenori e dai soprani. Quando io poi ho deciso di fare, invece di una versione da tenore, una versione “leggera”, allora lì poi loro sono rimasti interdetti poiché pensavano che queste canzoni fossero un patrimonio musicale da accantonare superato da una nuova Napoli. La nuova Napoli c´è, per carità! Pino Daniele e Gragnaniello hanno scritto delle bellissime cose e anche qualche cantante non napoletano ha scritto canzoni napoletane bellissime, ma questa Napoli classica, quella della cultura, della poesia vera come i versi di “Voce notte” o i versi di “Reginella”, quella “roba” lì è classica e rimane per sempre. D - A cosa è dovuto che vi sono canzoni che durano appena sei mesi, mentre altre, come le classiche napoletane, restano intramontabili? R - Adesso se ne sono accorti anche i critici italiani. E dicono “perché non ci sono più canzoni che durano nel tempo?”. Devo dire la verità, quelle canzoni erano fatte più per autentica ispirazione: un giorno ti svegliavi, vedevi una giornata bellissima con un sole splendente laddove il giorno prima era buio, e inventavi con l´ispirazione “O sole mio”. Adesso no! Adesso devi fare il disco, poi devi andare al “talentshow” e la Casa discografica fa la promozione in base ai propri criteri di gusto e non del cantante o compositore, ecc. Sai, io ho fatto per molti anni il dj e non puoi immaginare quanti dischi da 45 giri ho voltato nella mia vita. Ricordo che un giorno Mogol venne con Lucio Battisti da me e mi disse: “Guarda, Lu- Foto di Carmine Solimine cio Battisti ora farà tutte canzoni come questa di “Dieci ragazze” che ricorda un po’ “Cuore matto” di Little Tony perché così vende i dischi, dato che finora non ne ha venduti molti”. E io dissi: “Fatemi sentire il retro”. Mi fecero sentire “Acqua azzurra, acqua chiara”. E io, ridendo, risposi: “Io lancio “Acqua azzurra, acqua chiara”. Voi fate un po’ come volete!”. Per questa scelta mi dovrebbero ancora ringraziare. Ho salvato la grande carriera di Lucio. Di queste cose ne ho fatte tante. Purtroppo oggi il dj non decide più niente perché dispone di un cervello elettronico che ubbidisce a ciò che dicono le Case discografiche. The Rolling Stones e forse qualche altra. Invece gli italiani hanno scritto tante di quelle canzoni originali che sono entrate nel mondo della cultura. Mi riferisco in particolare a quelle di Lucio Dalla, Giorgio Gaber, Fabrizio De André, Domenico Modugno, Lucio Battisti, Toto Cutugno, Eros Ramazzotti, Gianna Nannini e tanti altri ancora. Da qui dovremmo capire che la musica italiana dovrebbe essere rivalutata e dovrebbe servire a farci conoscere di più all´estero. Questo valore aggiunto dovrebbe essere usato anche dal Governo italiano per far conoscere e lanciare all´estero la nostra lingua e cultura italiana. Purtroppo, come ben sai, siamo scavalcati da molte altre lingue, compresa quella tedesca. D - Se mi consenti una domanda di carattere strettamente personale: perché hai preferito il palcoscenico alle toghe? D - So che sei un grande estimatore di canzoni inglesi, spagnole e francesi. In che cosa si distingue quella italiana? R - Vedo che la musica italiana del ´900 è stata la più creativa del nostro Paese ma anche di tutta l’Europa. Se tu pensi che i francesi hanno scritto un centinaio di bellissime canzoni, gli spagnoli per la verità hanno scritto poco, i messicani hanno scritto parecchio, idem gli inglesi. Però le canzoni che sono rimaste nel tempo, sono quelle dei Beatles e dei R - Veramente ho studiato giurisprudenza come ripiego perché la mia passione era la musica. Quando stavo a Napoli, suonavo con gli americani nei loro club e facevo musica anche nei night club a Capri. Poi mi sono dovuto laureare in legge, perché sai... mio padre... Ho fatto per sei mesi l´avvocato. Ma sai che significava fare allora l´avvocato a Napoli? Ero costretto a mettere solo timbri, aggiornare le carte ecc. Allora mi sono spaventato e ho pensato che era meglio fare il cabarettista in un locale dei bassifondi napoleta- ni piuttosto che fare il principe forense nella Pretura di Napoli! Scherzi a parte, Napoli è una città grandissima di avvocati e di grandi giuristi, però la mia passione era ed è la musica, sebbene gli studi di giurisprudenza mi siano serviti molto nella vita. D - Volendo concludere, quando pensi di tornare in terra tedesca? R - Beh, quando i miei amici di Stoccarda riusciranno a trovare delle formule per farmi tornare qui, senza far spendere molto agli spettatori... Devo però ammettere che i costi ci sono. Siamo un´orchestra di 15/16 persone e altrettante che lavorano dietro le quinte. Noi tutti siamo uno spettacolo, quindi è un po’ complicato farci venire. Ciononostante, sono 26 anni che giriamo il mondo! D - A presto allora e grazie! R - A presto! 19 Intervista di Tony Màzzaro Ferdinando Iannone, fotoreporter a Stoccarda a cura di Tony Màzzaro Nell´era dell´elettronica e soprattutto dello Smartphone e App, tutti si improvvisano fotoreporter. Lo stesso avviene per il giornalismo attraverso i blog ed Internet. La rete è piena di “bufale” e plagi ovvero scopiazzature. Essere professionista è un´altra cosa. Alla passione bisogna aggiungere studio, tirocinio, qualità, serietà professionale, sacrificio e tanta “gavetta”. È quanto ha fatto Ferdinando Iannone, oggi fotoreporter a Stoccarda. Il suo considerevole posizionamento sul difficile mercato del lavoro tedesco è frutto di alta capacità ed occhio professionale. All´alta conoscenza tecnica della fotografia, alla passione e alla poliedricità degli interessi da metter a fuoco, Iannone esprime, attraverso il suo occhio magico del teleobiettivo, la particolarità di luce e controluce e riesce a cogliere, in modo straordinario, le emozioni sia del soggetto/oggetto che del destinatario della fotografia. Terminato a Milano l´Istituto sperimentale per comunicazioni visive, fotografia, grafica e cinema, Iannone ha iniziato la lunga gavetta in un noto studio fotografico di moda e fotogiornalismo del capoluogo lombardo. Da 15 anni l´ormai brizzolato Iannone è di stanza a Stoccarda. Pare che il suo teleobiettivo gli riservi molte soddisfazioni: << Fotografare è la mia passione. Sono in Germania da ormai tre lustri e mi sono specializzato in molti campi. Eseguo moltissimi reportage per la stampa tedesca, per la Città di Stoccarda, Businessportrait e ritratti artistici, grandi e piccoli eventi per varie imprese, gastronomia, architettura, per altre agenzie, ma anche matrimoni, cerimonie e ricorrenze varie e ogni anno ritraggo migliaia di bambini in asili, scuole o nel mio Studio su appuntamento. Questo lavoro mi dà la possibilità di guardare la vita sempre da un´altra angolazione, originale, espressiva, positiva; un´angolazione capace di esplorare e riconoscere, nel complesso, il lato più interessante. Sono perennemente alla ricerca dell´originalità di ciò che mi si presenta davanti. Spesso é nascosta, a volte é proprio difficile da trovare. Ma è questo il compito del fotografo: estrarre la bellezza interiore delle cose o 20 delle persone e portarla alla luce. Se è vero che la materia è l´espressione del sentimento dell´animo, allora si deve arrivare all´anima >>. D - Da che cosa è scaturita la tua passione per la fotografia? R - La mia prima macchina fotografica l´ho ricevuta dai miei genitori al mio 14esimo compleanno, una Nikon reflex con obiettivo fisso 50mm. Allora esistevano solamente i rullini con pellicola. Prima di scattare le fotografie dovevi decidere quale rullino inserire in base alla quantità e qualità della luce. Lo scatto era più intenso e studiato, attento a non sprecare la foto. La 36esima foto era la più emozionante. Mi apprestavo a riavvolgere il rullino e correre in negozio, posarlo sul bancone ed aspettare circa 3 giorni, prima di poter finalmente vedere le fotografie.. alla fine sempre divertenti.. Amavo disegnare e fare ritratti di persone o di oggetti di ogni genere con una semplice penna a tratto nera. In realtà sarei voluto diventare grafico pubblicitario. Ma, dopo aver frequentato l´I.T.S.O.S, Istituto Sperimentale - Comunicazioni visive, Fotografia-Grafica-Cinema a Milano, decisi di non prendere la via di un lavoro in ufficio ma di lanciarmi come assistente fotografico avendo studiato anche la Fotografia. Un mese dopo, con tanta fortuna, ho iniziato il tirocinio in uno dei migliori studi fotografici di moda e fotogiornalismo della capitale lombarda. Trussardi, Prada, D&G, Naomi Campbel, Vogue, GQ erano clienti o personaggi abituali. In studio si fotografava con lampade e generatori Elinchrom, esposimetro, diapositive a colori o in B&N. Una ventina di anni fa era tutto ancora con tecnica analogica e richiedeva molta più preparazione prima e dopo di un servizio fotografico... D - A che cosa miri quando punti l’obiettivo della tua macchina? (lo scoop, i particolari, la bellezza, l’orrore…) R - Miro alle pupille degli occhi, alle dita della mano, a coinvolgere un sorriso; miro ad estrarre colori e sfumature della vita, alle curve e alle linee che ci accompagnano quotidianamente ma che perdiamo di vista, perché sempre sotto ai nostri occhi. Contemporaneamente miro sempre all´armonia dell´immagine, capace di suscitare l´emozione nei cuori che la guardano. Miro a creare una storia, rappresentare nel giro di pochi attimi la bellezza di cui normalmente non ci rendiamo conto. Miro alla tecnica, gioco con la luce, artificiale e ancor meglio naturale, vario tra controluce e i riflessi del soggetto/oggetto o dell´ambiente che ho di fronte. D - Ti richiami a qualche tuo fotografo-idolo? R - Beh, non posso dire che “mi richiamo” ad un Idolo. Ma posso dirti quali fotografi mi hanno allargato gli orizzonti della fantasia. David Lachapelle mi ha sempre divertito molto con colori e il modo di mostrare l´eccentricità dei personaggi fotografati.. A Milano mi ritrovavo sempre a contatto con immagini di Richard Avedon, Helmut Newton, Robert Mapplethorpe; abilissimi a fotografare con semplicità ed eleganza, Andando più indietro, personaggi come Salgado, H. Cartier Bresson, Robert Capa erano materia di scuola. Tornando ai giorni nostri, Anne Geddes o Kenro Izu sono anche i miei preferiti. Avendo viaggiato per tante stagioni con la mia macchina fotografica in giro per l´Asia, apprezzo molto anche fotografi come Steve Mccurry e Jimmy Nelson, che hanno ritratto villaggi sperduti in Africa e Oriente. D - Ti si può definire fotoreporter? R - Beh sì! Sicuramente amo il fotoreportage. Amo cogliere il momento, l´attimo giusto pressato dal tempo che scorre velocemente. Saper costruire una storia e rendere l´idea di ciò che è avvenuto attraverso al massimo una decina d´immagini, spesso solo due o addirittura una foto. Per un bravo fotoreporter. È essenziale saper improvvisare. Ho fotografato in carcere, in manifestazioni con violenze, in sale operatorie, personaggi famosi, concerti, corse automobilistiche, manifestazioni sportive, sfilate di moda, ecc. Bisogna essere sempre pronti a ciò che potrebbe accadere, sentire e vedere in anticipo; essere in simbiosi col mondo e tutto ciò che si muove attorno; avere costantemente sotto controllo diaframma e tempo d´otturazione, e centrare il momento clou. Durante le manifestazioni non posso certo chiedere al poliziotto di tornare indietro e ricaricare di nuovo il manifestante. Mi picchierebbero entrambi! Così come pure al chirurgo, di cucire e ritagliare la pelle per la fotodocumentazione. I bambini sono stati un ottimo training per me. Sono così spontanei e raramente lunatici. Se non sei bravo e non hai le idee chiare, all´improvviso si alza- no e ti lasciano a bocca asciutta. E hai perso l´attimo ...Carpe Diem! D - Sei costretto a viaggiare molto? R - Per fortuna non mi sento costretto, lo faccio volentieri. Se per motivi logistici non è possibile fotografare in Studio, allora mi sposto dal cliente. Viaggio spesso in Germania, soprattuttutto nel Baden-Württemberg, Le migliori esperienze lavorative e personali all´estero le ho fatte in India, New York, Isole Caraibiche, Arabia Saudita e Bangkok. D - Qual è lo stress cui sei maggiormente sottoposto? R - Dover spedire alle redazioni tutte le fotografie nel giro di mezz´ora, subito dopo un incontro ufficiale, con nomi, cognomi e tutti i vari metadati per ogni singola fotografia. Oppure giornate di lavoro che iniziano alle 7 del mattino e terminano alle 4-5 del mattino seguente. FERDINANDO IANNONE Reportages, Business- and Artportrait, architecture, children, kindergarten-schools, events, weddings, theater, gastronomy, products, industrial FREIER FOTOGRAFER +49 174 2610723 [email protected] D - Ti piacerebbe ritornare nella tua Milano o emigrare in America? R - Tornare a Milano non mi attrae più, da ormai una decina di anni. Più che in America emigrerei in Asia. D - Consiglieresti a ragazzi che si apprestano a lasciar la scuola di intraprendere il mestiere di fotografo? R - Fare il fotografo è una scelta di vita. Oggi, fare il fotografo significa anche essere perfetti nel fotoritocco, saperci fare con la grafica e le impaginazioni al computer, realizzare un sito web, saper comunicare e avere tanta fantasia. Ai ragazzi consiglierei di fare almeno tre anni di università per creare una buona formazione del proprio pensiero, necessaria in futuro per organizzare il proprio lavoro da imprenditore e poi aggiungere uno studio legato al marketing per essere concorrenziale sul mercato. Un altro consiglio è quello di nutrirsi di fotografia, seguire un insegnante, studiare e sviluppare un proprio stile, andare alle mostre fotografiche, lavorare come assistente-fotografo e svolgere mansioni anche umili per almeno 3-4 anni. Oggi fotografare è diventato semplicissimo. Basta avere uno Smartphone o Tablet. Tuttavia, quando cominci a lavorare ci si rende conto che sono la qualità e la professionalità che vengono remunerate. Non basta avere una macchina fotografica con un teleobiettivo per definirsi fotografo. D - Grazie! 21 Dall’Ambasciata d’Italia in Berlino Commiato del Dirigente Scolastico Giosuè Piscopo ziative scolastiche a favore dei nostri connazionali risulta ormai inadeguata. Affinché l’azione del governo in ambito scolastico all’estero possa sviluppare tutte le potenzialità a favore della promozione della lingua italiana nel mondo, occorre procedere all’elaborazione di una riforma. Il mio augurio è quello che la preparazione della nuova riforma segua un iter trasparente, partendo con l’istaurare un dibattito che coinvolga tutti gli attori che si muovono intorno alle iniziative scolastiche all’estero di cui all’art. 636 del D.L. 297/94: dirigenti scolastici, docenti, associazioni degli italiani all’estero, Comites, Enti gestori, CGIE. Nel lasciare prossimamente il servizio presso l’ufficio Scuola dell’Ambasciata d’Italia a Berlino per rientrare in Italia, desidero rivolgere a tutti coloro che ho avuto modo di conoscere in Germania, colleghi, docenti, personale dell’Ambasciata e del Consolato Generale di Hannover, responsabili degli Enti gestori, Presidenti dei Comites e membri del CGIE, il mio più vivo ringraziamento per la preziosa collaborazione. Ripercorrendo le tappe della mia permanenza in Germania, serberò sempre un caro ricordo di un’esperienza significativa, durata 5 anni, che sin dall’inizio si è rivelata complessa, ma interessante e stimolante sia da un punto di vista professionale che umano. La mia esperienza lavorativa, infatti, è iniziata nel 2011, in un periodo di in cui è cominciata una fase di riduzione sia del personale scolastico MAECI sia delle risorse a favore degli Enti gestori. Ciò nonostante, è stato possibile portare a termine l’impegno, spero dignitosamente, grazie ad uno sforzo comune compiuto da tutti gli attori coinvolti nelle iniziative scolastiche, a cominciare dai responsabili degli Enti gestori, ai quali va la mia più sincera riconoscenza. Ritengo, infatti, che, nonostante le ridotte risorse a disposizione, grazie all’impegno e ad un’oculata razionalizzazione dei costi, gli Enti siano riusciti ad assicurare alla nostra comunità un servizio essenziale per il mantenimento della lingua e della cultura italiana in Germania. La legislazione che regolamenta le ini- 22 In questo saluto di commiato, un mio particolare ringraziamento è rivolto al personale dell’Ambasciata, a cominciare dall’Ambasciatore Pietro Benassi, al quale sono grato per la particolare attenzione riservata alla promozione della lingua italiana e al sostegno ai nostri alunni nelle scuole tedesche nei vari incontri avuti con le autorità tedesche e nelle numerose visite alle scuole bilingui. Ringrazio inoltre il Consigliere per l’Emigrazione e gli Affari Sociali Massimo Darchini, con il quale ho condiviso un cammino, a volte faticoso per i numerosi impegni, ma sempre umanamente all’insegna della stima reciproca. Senza il suo aiuto, non avrei potuto sostenere la complessità dell’incarico che ho ricoperto finora. Un grazie di cuore vorrei rivolgerlo al Console Generale di Hannover Flavio Rodilosso, che mi ha permesso di operare con serenità, anche grazie alla sua solida competenza nella gestione della cosa pubblica, acquisita in tanti anni di esperienza presso la Farnesina. Per me è stato un punto di riferimento sicuro e costante per tutte le difficoltà che si sono presentate in ambito scolastico. Inoltre, serberò a lungo un piacevole ricordo del personale del Consolato Generale di Hannover, che ha saputo creare in ambito lavorativo un clima sereno di collaborazione, oltre che di grande simpatia. Lavorare in Consolato, grazie a loro, è stato per me meno faticoso. Ringrazio inoltre i miei colleghi Dirigenti scolastici Mario Berardino, Maria Concetta Capilupi e Massimo Mongero, con i quali si è creata fin dall’inizio una fruttuosa e completa sintonia. Di loro ho apprezzato la professionalità, la serietà e la correttezza. A loro rivolgo la mia sincera gratitudine per la fiducia e la comprensione dimostratemi in questi anni di reciproca collaborazione. Desidero esprimere i sensi della mia stima al Presidente dell’Intercomites Dott. Tommaso Conte, per le costanti osservazioni sulle iniziative scolastiche organizzate in Germania. I suoi interventi hanno per me rappresentato uno stimolo continuo e offerto un contributo essenziale alla promozione della lingua e della cultura italiane in Germania. Vorrei, inoltre, rivolgere un ringraziamento affettuoso a 3 persone, con le quali ho avuto rapporti di lavoro intensi e continui. Pur partendo da posizioni diverse, abbiamo cercato di operare insieme per migliorare e garantire, il più possibile, un’offerta formativa alla nostra comunità in Germania. Li citerò in ordine alfabetico: Tony Mazzaro dello IAL-CISL di Stoccarda, Ignazio Pecorino e Santo Vitellaro del Co.As.Sc.It. di Hannover. A loro devo molto di quello che di piacevole e interessante ricorderò dell’emigrazione italiana in Germania. Tre presone, ognuna con le proprie peculiarità, che rappresentano talento, entusiasmo e intraprendenza, qualità tutte italiane. Meriterebbero un ben altro riconoscimento da parte della comunità italiana in Germania per il loro prezioso contributo in ambito scolastico. In tutti questi ringraziamenti avrò sicuramente dimenticato qualcuno e me ne scuso. Rivolgo a tutti il mio più cordiale saluto, con stima profonda e rinnovata gratitudine. Giosuè Piscopo Dall’inimitabile pasticceria dei Gelsomino: la ricetta delle “Brioches Siciliane” www.gelsomino.de - [email protected] - facebook.com/pasticceriagelsomino Ingredienti 1 kg. di farina 2 o 3 uova (a temperatura ambiente) 10 g. di sale 150 g. di strutto animale (per l’intolleranza si può usare il burro) 50 g. di lievito di birra 150 g.di zucchero semolato 1 bicchiere di latte (a temperatura ambiente) 1 bicchiere d’acqua(anche quella domestica) 1/2 buccia di limone ed arancio grattato Composizione Impastare il tutto ed unire il grasso fino alla fine finché la pasta non si stacchi dai lati della planetaria. Procedimento Coprire con un panno umido l´impasto e lasciarlo riposare per circa un ora. Componete due palle, una da 100 g. e l’ altra da 20 g. e fatele lievitare finché non raggiunga pressapoco il doppio di levitazione. Schiacciando delicatamente con il pollice la parte centrale della Brioche si va ad sovrapporre la parte piccola. Per ottenere del lucido, rompere 1 uovo e sbatterlo bene miscelandolo con 1 un cucchiaio di latte e 1 pizzico di zucchero. Spennellare sulla brioche. Infornare a 180 gradi per circa 20 minuti (la cottura varia a secondo del forno, statico o ventilato) Accompagnare il dolce con la granita di limone.