SMS: il nuovo gergo giovanile. Oralità, concisione, assenza di
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SMS: il nuovo gergo giovanile. Oralità, concisione, assenza di
SMS: il nuovo gergo giovanile. Oralità, concisione, assenza di sintassi: le caratteristiche di una scrittura ‘allegra’. Pre-lettura. Leggi queste frasi e trova il sinonimo delle parole in neretto tra quelle elencate qui sotto. Scrivi la parola giusta accanto al sinonimo scelto. a. tagliare _____________________ b. senza essere visti _____________________ c. diventare popolare _____________________ d. non dare importanza a _____________________ e. sostituire _____________________ f. copista _____________________ g. sanzionare _____________________ h. vendicarsi _____________________ i. prevista _____________________ j. cose banali _____________________ 1. Fra pochissimo tempo il videoregistratore sarà soppiantato dal DVD. 2. Questa gonna mi sembra un po’ lunga. Me la potrebbe accorciare di due o tre centimetri? 3. Oggi alla conferenza a Strasburgo si dovrebbe sancire l’accordo tra i Paesi dell’EU sull’effetto serra. 4. Oddio! Stanotte sono rientrato alle due. Mamma era ancora sveglia, così sono dovuto entrare di soppiatto. 5. I giovani impazziranno per questo nuovo tipo di pantaloni. E’ una moda che attecchirà subito tra loro. 6. L’amanuense egiziano scriveva usando un sistema di geroglifici. 7. Lo sapevano tutti che quel partito politico avrebbe vinto le elezioni. Era un risultato scontato. 8. Sono mesi che mio fratello trascura gli studi. Non mi meraviglio che sia stato bocciato all’ultimo esame. 9. Abbiamo giocato a calcio sul PS2 tre volte e hai sempre vinto tu. Giochiamo ancora una volta – voglio la rivincita. 10. Non si può mai parlare di cose serie con Silvana. Lei dice solo fatuità. Leggi il brano e rispondi alle domande. Ogni giorno in Italia vengono scambiati oltre dieci milioni di SMS (short message service), i messaggini che vengono trasmessi attraverso i telefonini e vengono visualizzati nel display del cellulare. I maggiori utilizzatori degli SMS risultano essere i giovani sotto i 25 anni, quelli che, si dice, non sanno, o non amano, scrivere. A prima vista la diffusione dei messaggini parrebbe sancire la rivincita di Theuth, il dio egizio inventore della scrittura. Dopo che per anni la parola scritta sembrava destinata a un futuro sempre più marginale, soppiantata dalla comunicazione audiovisiva a distanza, ecco che lo sviluppo tecnologico (prima il fax, poi l’email, adesso gli SMS) ridanno valore alla scrittura. Ma alcuni aspetti tecnici degli SMS ci devono spingere alla cautela. I messaggini non possono superare i 160 caratteri; digitare un messaggio dalla tastiera di un telefonino è molto più lento e faticoso di quanto non lo sia dalla tastiera di un computer. Ecco allora che gli SMS sono per loro natura brevi e poco strutturati. In positivo possono essere una provvidenziale scuola di sintesi e un’occasione per sviluppare la creatività, escogitando ogni mezzo possibile per dire di più nel minor spazio; in negativo, possono essere il luogo in cui domina la fatuità, la comunicazione rapida ed occasionale. E’ noto che si è costituita una forma codificata di scrittura abbreviata, che utilizza, oltre all’accorciamento delle parole e l’uso delle sigle, anche numeri, segni grafici e piccole immagini costruite con i segni della tastiera. La grafica corrente ha cercato di fare i conti con la brevità e utilzzando tecniche analoghe a quelle degli amanuensi che dovevano scrivere fogli e fogli di manoscritti su papiro, è stata creata una forma di scrittura compendiata, le cui regole sono condivise dai partecipanti alla comunicazione. Dal punto di vista materiale siamo davvero di fronte a un recupero della scrittura; ma da un punto di vista più profondo la rivincita della scrittura è sicuramente limitata. La scrittura dei messaggini mima l’oralità, sia per quel che riguarda le caratteristiche linguistiche, sia per gli scopi comunicativi per cui viene usata. Gli accorciamenti nella realizzazione delle parole, l’ elementarità della sintassi, l’ampia presenza di contenuti impliciti, considerati scontati dagli interlocutori, sono tratti del linguaggio orale più che dello scritto. La trascuratezza di grafia e punteggiatura e la velocità di scambio degli SMS non fanno che riprodurre le caratteristiche di trascuratezza e di ‘allegro’ tipiche dei dialoghi parlati, in primo luogo quelli giovanili. La mimesi dell’oralità è evidenziata dall’uso di icone (‘emoticon’) come : - ) per ‘felice’ o : - ( per ‘triste’, che indicano l’atteggiamento, lo stato d’animo con cui si trasmettono i messaggi. Anche la funzione comunicativa dei messaggi è la stessa di molti scambi orali: una comunicazione fàtica, di sentimento (una comunicazione che serve soprattutto a dire ‘ci sono, ti penso, sono come te’), più che una comunicazione informativa (quale c’è, comunque, in una parte dei messaggi, quelli del tipo ‘ci vediamo alle 3 al solito posto’). Le caratteristiche linguistiche e comunicative dei messaggi chiariscono bene la ragione per cui la nuova tecnologia ha attecchito soprattutto tra i giovani: perché permette loro di riprodurre, anche a distanza, le caratteristiche di fondo del loro parlato: un parlato che vuole essere prima di tutto uno strumento per tenersi legati al gruppo d’età; un parlato ricco di smozzicamenti sintattici controbilanciati da un’alta velocità di discorso; un parlato che utilizza da tempo tratti ‘economici’, come l’accorciamento delle parole lunghe, dal classico ‘prof’, ai nomi propri di persona ‘Stefi’, a quelli di luogo ‘Pity’ per Pitigliano, ai vari ‘raga’ per ragazzi, ‘palla’ per pallacanestro e così via. Il riproporre di queste caratteristiche del parlato giovanile aveva già trovato accoglienza in alcuni tipi di testi scritti, soprattutto nei bigliettini che gli studenti si scambiavano più o meno di soppiatto tra i banchi di scuola. I messaggi del cellulare sono l’espressione, tecnologicamente evoluta, di questa forma testuale. I contenuti trasmessi sono più o meno gli stessi, le forme linguistiche anche. I giovani possedevano da tempo le techniche per scambiarsi messaggi rapidi, fàtici più che informativi, simili a battute di dialogo. Avevano solo bisogno di uno strumento per nobilitare e moltiplicare questa consolidata capacità. Il telefonino gliel’ha fornito. Adapted from ‘Corriere della Sera’ 2000 Parte A Rispondi alle seguenti domande. 1. Secondo il testo, chi fa più uso degli SMS? 2. Quali fattori andrebbero a condizionare la brevità di questo tipo di messaggio? 3. Quali sono le principali caratteristiche di un SMS? 4. Quali similarità esistono tra gli SMS e la lingua parlata? 5. Che funzione ha l’emoticon? 6. Perché gli SMS piacciono tanto ai giovani? 7. Come si scambiavano messaggi i giovani prima dell’avvento del telefonino? Parte B Riassumi in circa ottanta parole i punti principali del testo.