Nota storica Venezuela 1947 (Claudia Nasi) IMPAGINATA

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Nota storica Venezuela 1947 (Claudia Nasi) IMPAGINATA
COSTITUZIONE DEL VENEZUELA DEL 1947
La Costituzione del Venezuela del 1947 (divisa in 8 titoli e composta da 253 articoli e da 19
disposizioni transitorie) fu approvata il 5 luglio del medesimo anno.
Essa venne redatta da un’Assemblea Nazionale Costituente convocata dalla Junta Revolucionaria
de Gobierno che aveva assunto il potere dopo il successo – il 18 ottobre 1945 – del colpo di Stato
con il quale era stato deposto il governo presieduto dal Generale Medina Angarita. Il golpe del 1945
era stato realizzato – in un momento di acuta crisi politico-istituzionale legata alla decisione intorno
alla successione presidenziale ed al progressivo esaurirsi dei progettti politico-costituzionali
elaborati in occasione ed in funzione del secondo conflitto mondiale – da un gruppo di giovani
ufficiali appartenenti alle Forze Armate Nazionali con l’appoggio del partito politico Acción
Democrática (AD), fondato nel 1941. A legittimazione del colpo di Stato era stata con insistenza
invocata, soprattutto da parte della dirigenza politica di Acción Democrática, la necessità storica di
apertura del sistema politico-costituzionale venezuelano al suffragio universale: tale necessità non
era stata, ad avviso dei cospiratori golpisti, sufficientemente compresa dal governo del generale
Medina Angarita, accusato di eccessiva prudenza al riguardo e presentato come ancora legato ai
modi di legittimazione del potere ereditati dal passato. Coerentemente con le ragioni di progresso
democratico- costituzionale invocate a fondamento ed a legittimazione dell’uso della forza golpista,
la Junta Revolucionaria de Gobierno, all’indomani dell’assunzione violenta del potere, adottò un
primo decreto il cui art. 3 faceva espresso riferimento alla prossima emanazione da parte della
medesima di un decreto legge “de elecciones de constituyentes, para fijar el procedimento
mediante el cual realizará una Constituyente Nacional que tendrá por finaldad dar a Venezuela
una Constitución verdaderamente democrática”.
La convocazione dell’Assemblea Costituente fu effettuata dalla stessa Junta Revolucionaria de
Gobierno, previa nomina di un’apposita Commissione cui venne conferito l’incarico di redigere uno
Statuto Elettorale consacrante il suffragio diretto, segreto e universale. La stessa Commissione fu
altresì investita del compito di elaborare il Progetto di Costituzione Nazionale poi discusso
dall’Assemblea Costituente. La gestione e l’organizzazione del processo costituente fu demandata
al Consejo Supremo Electoral, i cui membri – designati direttamente dalla Junta Revolucionaria de
Gobierno – provenivano dai principali partiti politici del tempo: AD, COPEI, RD, PCV, PSV.
Le elezioni si svolsero il 27 ottobre 1946, vale a dire nella data a suo tempo stabilita, nonostante la
sospensione della campagna elettorale per quindici giorni decisa dal Ministero degli Interni in
seguito a gravi episodi di violenza avvenuti nelle città di Barquisimeto e Valencia e nonostante le
dimissioni dalla carica di Procurador General del Gobierno Revolucionario di Rafael Caldera
(leader di COPEI, partito politico di recentissima formazione) motivate dall’incandescenza dei toni
dello scontro politico. La dialettica politica fu, comunque, sempre molto accesa, sia prima che dopo
le elezioni.
Il 27 ottobre 1946 i cittadini furono chiamati esclusivamente a scegliere con suffragio libero,
universale e segreto i propri rappresentanti all’Assemblea Nazionale Costituente e non anche ad
eleggere il Presidente della Repubblica: tale elezione si tenne in un momento successivo.
La Junta Revolucionaria de Gobierno prestò giuramento innanzi all’Assemblea Nazionale
Costituente passando ad assumere il nome di Junta Provisional de Gobierno: questo, a sottolineare
il fatto che l’Assemblea Nazionale Costituente aveva ormai acquisito, grazie al voto popolare, lo
status di unico potere legittimo.
L’Assemblea Nazionale Costituente, una volta riunitasi, demandò lo studio dell’Anteproyecto
Constitucional a una Commissione Speciale, composta da alcuni fra i più influenti costituzionalisti
e personaggi politici del tempo. Del pari furono istituite numerose Commissioni Speciali per
discutere della formulazione di articoli controversi quali, a titolo d’esempio, quelli riguardanti la
scuola e l’educazione e l’elezione dei governatori. Il progetto di Costituzione fu sottoposto per tre
volte a discussione da parte dell’intera Assemblea prima della sua approvazione, utilizzandosi per
regolare la discussione il vecchio Reglamento Interno de Debate del Congreso Nacional risalente ai
tempi della presidenza del Generale Medina Angarita.
L’Assemblea Nazionale Costituente svolse non soltanto funzioni legate all’adozione del nuovo testo
costituzionale, ma fu investita, oltre che della potestà legislativa, anche del compito di deliberare
sulle iniziative dalla stessa o dalla Giunta Provvisoria di Governo ritenute urgenti; le fu, inoltre,
demandato di occuparsi del controllo e dell’esame degli atti della Giunta, così come
dell’organizzazione e del funzionamento della Giunta medesima.
La Costituzione del Venezuela del 1947 non fu sottoposta ad approvazione tramite referendum
popolare: la necessità di procedere o meno alla ratifica del nuovo testo costituzionale a mezzo del
referendum non fu nemmeno oggetto di discussione da parte dell’ Assemblea Costituente.
Della Costituzione del Venezuela del 1947 si ricordano spesso come particolarmente significativi,
oltre agli articoli che assicuravano la distribuzione totalmente verticale del potere fra livelli
Nazionale, Statale e Municipale, gli artt. 79, 80 e 81 in materia di suffragio universale, l’art. 32
istitutivo del ricorso di Habeas Corpus, il riconoscimento – oltre che della funzione sociale della
proprietà privata (art. 65) e dell’intervento statale nell’economia (artt. 69 e 73) – dei diritti alla
salute, al lavoro, all’educazione ed alla sicurezza sociale. L’art. 93 definiva, inoltre, le Forze
Armate come “istituzione apolitica, essenzialmente professionale, obbediente e non deliberante,
organizzata per la garanzia della difesa nazionale, il mantenimento della sicurezza interna e il
rafforzamento dell’osservanza della Costituzione e delle leggi”, mentre altri articoli stabilivano la
separazione costituzionale fra il Ministerio Público (presso il Fiscal General de la República, con
autonomia funzionale) e la Procuraduría General de la República.
La Costituzione venezuelana del 1947 ebbe vita breve: essa fu travolta dal colpo di stato militare
che il 24 novembre 1948 rovesciò il governo costituzionale presieduto da Rómulo Gallegos,
esponente di spicco del partito Acción Democrática (AD), vale a dire del partito politico che, a sua
volta, aveva nel 1945 appoggiato in modo deciso il golpe contro il Generale Medina Angarita.
La dottrina ha però spesso salutato la Costituzione del Venezuela del 1947, nonostante la sua
limitata vigenza temporale, come una delle costituzioni “più moderne e democratiche” della storia
venezuelana ed ha con frequenza sottolineato l’influenza dalla stessa esercitata sugli sviluppi
costituzionali successivi, in particolare sulla Costituzione del 1961, soprattutto per quanto concerne
i temi dell’organizzazione dello Stato, la concezione della democrazia rappresentativa, il rispetto dei
diritti, dei doveri e delle garanzie dei cittadini ed il ruolo delle Forze Armate nella società.
(C.N.)
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