CIASPOLATA a Usseglio con VitaGaia

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CIASPOLATA a Usseglio con VitaGaia
CIASPOLATA a Usseglio con VitaGaia
Ritrovo a Torino in orario comodo, 9/ 9.30 (vedi il dettaglio in base alla destinazione e alla stagione),
davanti al MazdaPalace di Corso Ferrara 30, dopo lo stadio delle Alpi, andando verso le Vallette. Ci si
raggruppa e organizza con le auto, direzione Usseglio. Chi arriva dalle vallate si può ritrovare al bar, davanti
all’hotel Grand’Usseglio.
Si passa a ritirare l'attrezzatura già prenotata, indossando gli scarponcini che si useranno per la passeggiata,
perchè la guida regolererà su questi le ciaspole. Chi desidera anche i bastoncini li può chiedere a parte o
portarsi i propri, da sci o tracking, da casa.
Si utilizzano le ore più calde della giornata per sperimentare questo antico e semplice modo per spostarsi
sulla neve, caduto nell'oblio per anni e che ora sta scoprendo una stagione di grande successo.
La passeggiata sarà facile ma varia: piccole saliscendi, visita alla baita, sentieri nei boschi e passaggi in
radure, dove potremo sperimentare piccole deviazioni fuori pista.
In base alla giornata, al percorso e ai partecipanti potremo decidere di prolungare o meno la permanenza
all’aperto.
ATTREZZATURA
Portatevi comunque da bere e un bel panino per arrivare all'ora di merenda, guanti da neve, scarponcini da
tracking possibilmente alti alle caviglie e ghette, se le avete. Va bene una leggera tuta da sci, oppure
pantaloni e (se li avete) sovrapantaloni. Sconsiglio i jeans che si bagnano facilmente. Non avrete problemi di
bagnarvi, se vorrete solo camminare. Dispiacerebbe però privarsi dal partecipare ad una classica battaglia a
palle di neve, o cercare di resistere dal lasciarvi scivolare col fondo schiena sulla pista che formeremo, o se
potrete escudervi dal partecipare ad un “tutti addosso a...”, solo per non potervi bagnare! Perciò consiglio
ai più vivaci di vestirsi non troppo sotto, e di indossare qualcosa di impermeabile sopra.
Terminato il percorso ed i giochi sulla neve... Mentre gli organizzatori vanno a riportare le racchette, ci si
può cambiare d’abiti e scarpe in auto o nel ristorante che ci accoglierà per il pranzo merendoso (o merenda
sinoira, a seconda dell'ora!).
Menù tipico:
POLENTA e salsiccia e polenta spezzatino, tortino caldo di carciofi, dolce casalingo, 1/4 di vino, caffè...
Oppure: tagliere affettati tipici e formaggi, tortino caldo di carciofi, acciughine al verde, un primo con due
condimenti a scelta, dolce casalingo, 1/4 di vino, caffè...
Il ristorante è a 1.500 m di quota, una cura depurativa per i nostri polmoni inquinati.
Vino a parte... Alla gita possono partecipare tutti coloro che sono in grado di fare una passeggiata di
un'oretta in montagna, anche bambini e cani (scusate l’accostamento!).
Se non avete mai provato è l'occasione buona. Non mancate!
Se siete già pratici, venite a divertirvi con noi.
TEMPO BRUTTO
La montagna, come il mare, ci sono sia col sole che con le nuvole, e anche noi!
La neve c’è. Se saremo fortunati avremo anche sole e neve immacolata da imprimere per primi.
Se le previsioni sono bruttine, non fatevi spaventare da due fiocchi di neve: abbiamo vissuto splendide
giornate in allegria anche con previsioni pioggia. La giornata la facciamo noi!
In caso di previsioni molto brutte, con rischio di strade innevate o chiuse, la gita - in accordo con la guida
alpina di Usseglio - verrà annullata o rimandata il giorno precedente. In questo caso verrà indicato sul sito
www.vitagaia.it , sulla riga della gita alla pagina Calendario. Se avete dubbi telefonate al 348.2593592 la
sera prima della gita per chiedere conferma. Chi non si presenterà all’appuntamento, per qualunque motivo,
dovrà corrispondere 5 € per i fornitori penalizzati.
Le persone che ci accompagneranno nella passeggiata NON SONO GUIDE ALPINE, sono persone che praticano
lo sport delle racchette da neve da anni e che conoscono e provano i sentieri prima di voi per proporvi
passeggiate piacevoli e sicure.
Nè l’organizzazione di VitaGaia nè gli accompagnatori si assumono alcuna responsabilità verso i partecipanti.
Se non diversamente specificato le gite NON sono coperte da assicurazione.
Ciascuno partecipa sotto la propria responsabilità alla passeggiata fra amici.
Vi verrà chiesto di firmare un foglio per garantire che abbiate preso conoscenza di questa informazione.
Il costo della gita comprende il noleggio attrezzatura (se richiesta), ristorante e organizzazione. Le auto
sono a parte: divedete il costo del trasferimento (sono pochi euro) col proprietario dell’auto in cui siete.
Se avete già l’attrezzatura il costo della gita è ridotto.
Come sempre, occorre iscriversi per tempo e tener fede alla prenotazione, per rispetto dell’organizzazione,
del noleggiatore e del ristoratore.
Se preferite, dalla stessa partenza E’ POSSIBILE EFFETTUARE UN PERCORSO MOLTO BELLO
CON GLI SCI DA FONDO, oppure fare escursioni a piedi, o passeggiare in paese, dove
potete visitare anche l’interessante Museo Civico Alpino, e poi ritrovarsi al ristorante
insieme al resto del gruppo ciaspolatore.
Il ristorante è raggiungibile in auto.
QUESTO E’ IL PROGRAMMA GENERICO, CONTROLLA SEMPRE SUL SITO IL DETTAGLIO DI OGNI GITA.
Consigli tecnici per le ciaspolate più impegnative:
Equipaggiamento e abbigliamento per le racchette da neve
INFO di Mario Dibona - Guide Alpine Cortina
Abbigliamento. Vanno utilizzati gli usuali capi di vestiario per lo sci-escursionismo, cercando di vestirsi a
strati. Lasciate nello zaino in auto una maglietta e pantaloni di ricambio per la fine della gita.
Bastoncini. Possono essere utilizzati i normali bastoncini da sci, di misura leggermente più lunga;
consigliati quelli telescopici, a lunghezza variabile, per trekking.
Scarponi. Ai piedi si possono calzare scarponi di tipo estivo, più o meno
pesanti a seconda dell'impegno che l'escursione richiede. Anche i dopo-sci
possono andar bene. Per brevi percorsi possono andar bene anche
scarponcini più leggeri purché sufficientemente impermeabili. Nelle marce
su neve soffice o bagnata può convenire proteggere le gambe con ghette
a tenuta d'acqua.
Racchette da neve. Il mercato offre una gamma di ciaspe molto vasta,
l'importante che la racchetta abbia sotto un buon grip e un buon fissaggio
per il piede.
Zaino. Non si deve partire per un'escursione, anche se facile, senza aver
controllato che nello zaino ci sia tutto il necessario per affrontare una
giornata invernale in montagna. Lo zaino non deve essere eccessivamente
grande, è sufficiente sia dotato delle apposite allacciature alla cintura e al
petto, e sia in grado di contenere almeno:
- un termos per conservare bevande calde.
- un piccolo binocolo per osservare la fauna e la flora.
- una barretta energetica o un panino, macchina fotografica, telefono
La tecnica con le racchette da neve
INFO di Mario Dibona - Guide Alpine Cortina
La postura delle gambe deve essere leggermente più divaricata del solito in maniera che le racchette non
si sormontino, e quindi evitare spiacevoli cadute nella neve..
.
Il passo: un errore che potrebbe contribuire alla rinuncia della nostra meta, è quello di partire troppo
velocemente, senza valutare ed economizzare ogni movimento superfluo, partir piano è dunque sempre una
buona regola.
Nella neve fresca, dove per forza si affonda, il passo deve essere cadenzato: avanzamento del piede,
appoggio e caricamento effettuati in sintonia con l'azione volontaria del quadricipite, spostamento del busto
sopra il piede in azione.
La progressione deve essere fluida e precisa per consentire l’appoggio del piede con la dovuta sicurezza.
Il busto rimane pressoché eretto evitando eccessivi spostamenti, in avanti e indietro, che potrebbero
provocare fastidiosi "mal di schiena". Le braccia, leggermente aperte, servono essenzialmente per
mantenere l'equilibrio, aiutate dall’appoggio alternato dei bastoncini (di lunghezza leggermente maggiore di
quelli per lo sci).
La salita deve essere affrontata sulla sua massima pendenza, così da far lavorare il rampone che si trova
applicato sotto la ciaspa. Su terreni difficili, come la neve dura o quella soffice, con la punta del piede e il
ramponcino della racchetta si deve "costruire un piccolo gradino" prima di fare il passo successivo. La
gamba caricata deve essere tesa, prima di portar avanti la gamba successiva cioè la tibia, il ginocchio, e il
femore devono essere in asse, in modo che il quadricipite non sia sempre sotto sforzo.
Il diagonale. A volte bisogna affrontare delle diagonali o dei traversi per poter cambiare direzione. Se la
neve è soffice non sussistono problemi, ma con neve compattata e dura si devono adottare le seguenti
accortezze. Molte ciaspes non hanno grip laterali e l’appoggio della racchetta di traverso rispetto il pendio
non da nessuna presa. Se il pendio non è molto ripido, possiamo attraversarlo normalmente, con la
racchetta da neve a monte che segue la linea di marcia, mentre quella a valle con una torsione del piede
faccio in modo che la punta della racchetta sia rivolta il più possibile verso monte, facendo lavorare il
ramponcino della ciaspa. Quando il pendio diventa più sostenuto e impegnativo, dobbiamo mettere
entrambe le punte verso monte, e con passi laterali spostarsi verso la direzione voluta spostando prima le
braccia e i bastoni, poi la gambe e racchette da neve. Non ci si deve mai spostare in ambio, cioè braccio e
gamba assieme perché così facendo ci si troverebbe con solo 2 punti fissi, mentre in questi casi è meglio
avere sempre 3 punti di appoggio facendo attenzione che il bastoncino da sci e il ramponcino della
racchetta siano sempre in presa.
La discesa. E’ importante affrontare la discesa con piccoli passi sulla massima pendenza, in questo modo si
fa ‘lavorare’ il rampone e la punta della racchetta non rimane imprigionata nella neve. Se la discesa diventa
più ripida e si tende a scivolare si deve ricorrere alla tecnica del "telemark", e non a quella dello sci classico.
Sempre sulla massima pendenza appena la racchetta comincia a scivolare, con movimento rapido e deciso,
si deve abbassare molto il baricentro, ottenendo così molta più stabilità ed equilibrio. Il movimento è
determinato dal piegamento in avanti del ginocchio della gamba che avanza, mentre il ginocchio della
gamba posteriore si abbassa molto, quasi a toccare la racchetta. Appena terminata la scivolata, con
movimento rapido e deciso si continua con il passo successivo. Le braccia, molto aperte e avanzate,
assumono un ruolo importante per il mantenimento dell'equilibrio. Il dietro-front va eseguito con piccoli
spostamenti circolari, non in un unico passo.
Buona ciaspolata!
www.vitagaia.it