La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 233

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La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 233
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30 Aprile 2011
Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale
Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita
Campagna elettorale ancora in sordina negli undici comuni chiamati al voto il 15 e 16 maggio
Un voto di speranza
Soluzioni Integrate
per il Risparmio Energetico
A Carbonia sono in campo ben 7 candidati a sindaco (14 liste), a Iglesias soltanto 3 (8 liste).
è
una campagna elettorale anomala, silenziosa
come non si ricorda da
diversi lustri, quella
che precede l’appuntamento del
15 e 16 maggio per il rinnovo di
undici consigli comunali, tra i
quali quelli dei due comuni capoluogo: Carbonia e Iglesias.
Fino a due settimane dal voto, i lampi sono stati pochi, le
spese ridotte al minimo indispensabile, quasi come se le forze politiche avessero preso coscienza della gravità della crisi
che avvolge il Sulcis Iglesiente,
una delle aree economicamente
più depresse sia a livello nazionale sia nel più vasto ambito comunitario. Nelle stesse giornate
si voterà anche per il referendum
sul nucleare.
A Iglesias la crisi emerge anche dal numero dei candidati a
sindaco (tre, contro i cinque di
un anno fa) e delle liste (otto contro tredici); a Carbonia, viceversa, i candidati a sindaco sono ben
sette e le liste quattordici, per
quattrocentosettantotto candidati
(uno ogni sessantadue abitanti).
La partita resta comunque
molto importante, perché le future amministrazioni, anche
quelle degli altri nove comuni
interessati (Domusnovas, San
Giovanni Suergiu, Gonnesa,
Buggerru, Musei, Narcao, Perdaxius, Masainas e Villaperuccio), avranno un ruolo decisivo
per il rilancio del territorio.
Iglesias ritorna al voto dopo
il “pasticcio” di un anno fa che
portò allo scioglimento immediato dell’assemblea a seguito
dell’elezione di un sindaco, Pierluigi Carta, privo di maggioranza consiliare; Carbonia, da parte
sua, cerca il successore di Tore
Cherchi, oggi presidente della
Provincia di Carbonia Iglesias.
Il rischio concreto, in un clima di crescente disaffezione verso le istituzioni, è la crescita dell’astensionismo, il più grande nemico della democrazia.
Giampaolo Cirronis
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
Sono ben 14 le liste in campo per il rinnovo del Consiglio comunale della città mineraria (478 i candidati consiglieri)
Sfida a sette per il nuovo sindaco di Carbonia
Sette le liste che sostengono Casti, due Mereu, una a testa per Murgioni, La Rosa, Fronterrè, La Mantia e Zonchello.
Gianni Murgioni
Giuseppe Casti
Antonello Mereu
Peppino La Rosa
Diego Fronterrè
Liste collegate 1
Liste collegate 1
Liste collegate 1
Liste collegate 1
Italia dei Valori
Partito Sardo d’Azione
Innovazione e Progresso
Liste collegate 1
Liste collegate 7
Liste collegate 2
Sardegna Socialista
Federazione dei Movimenti
Partito Democratico
Partito Socialista Italiano
Casti Sindaco
Sinistra Ecologia Libertà
Rifondazione Comunisti It.
Democratici Cristiani Sardi
Il Popolo della Libertà
UDC - Unione Di Centro
Riformare Carbonia
Luciano La Mantia
Alberto Zonchello
Sardegna Socialista
Federazione
dei Movimenti
Partito Democratico
Partito Socialista
Italiano
Casti Sindaco
Sinistra Ecologia Libertà
Rifondazione
Comunisti Italiani
Candidato Sindaco:
Gianni Murgioni
Candidato Sindaco:
Giuseppe Casti
Candidato Sindaco:
Giuseppe Casti
Candidato Sindaco:
Giuseppe Casti
Candidato Sindaco:
Giuseppe Casti
Candidato Sindaco:
Giuseppe Casti
Candidato Sindaco:
Giuseppe Casti
Candidati consiglieri:
Achenza Emiliana
Arceri Alessio
Armandi Ubaldo
Atzori Franco
Boi Marcello
Cadeddu Pietro Paolo
Cossu Gianfranco
Curreli Maurizio
Demontis Pietro Paolo
Deriu Rinaldo Antonio
Derosas Pietro
Mamusa Roberta
Martorana Federico
Mureddu Salvatore
Murgioni Manuela
Pabis Simona
Piredda Gianfranco
Piredda Giuseppe
Piredda Gian Mirko
Piredda Marise
Pitzalis Luigi Tiberio
Podda Tomas
Podda Valeria
Riello Giuliano
Santamaria Orlando
Serci Luigi
Spano Aldo
Van Zeeland Maria Giovanna
Candidati consiglieri:
Loi Marco
Tedde Vittorio
Giganti Francesco
Serra Paolo
Secci Antonella
Piria Lucia
Colaci Fabio
Piano Alessandro
Puddu Massimiliano
Puliga Sonia
Piras Giacomo
Pirotto Giorgia
Pili Francesco
Moi Laura
Mele Gabriele
Locci Fabrizio
Lai Fabio
Gravellu Francesca
Fois Stefano
Fiori Claudio
Di Natale Gaetano
Di Natale Danila
Dessì Marco
De Francesco Zelinda
Dessì Alessio
Demurtas Stefania Isabella
Concas Lucia
Bolacchi Alessandra
Brai Marco
Tuveri Caterina
Atzeni Alessandro
Candidati consiglieri:
Angioni Roberta
Arrius Francesca
Aru Efisio
Brundu Domenica
Cabiddu Fulvio
Caggiari Antonio Luigi
Campus Andrea
Chia Luciano
Cicilloni Francesco
Cocco Alessandro
Congiu Simonetta
Cotza Roberto
Cuccu Ignazio
Esu Mauro
Fantinel Federico
Fenu Matteo
Firinu Cinzia
Fraternale Ivonne
Grussu Cinzia
Longu Daniela
Manca Francesco noto Franco
Marongiu Maria
Matteu Amedeo
Meloni Orlando
Morittu Pietro
Naitana Roberto
Pani Alessandro
Piano Vittorio
Podda Daniela
Podda Giancarlo
Poggi Maria Luisa
Sanna Eugenio
Soddu Alberto
Straullu Alberto
Sulas Massimo
Tresalli Alessandra
Tuveri Maria Bonaria
Urgenti Alessio
Usai Massimo
Ziranu Salvatore
Candidati consiglieri:
Corda Antonello
Caria Palmiro noto Miro
Arisci Francesco noto Franco
Cerina Armando noto Nanni
Mele Antonio
Cicalò Omar
Cattari Antonella Valentina
Rosas Cristina
Pellegrini Graziella
Locci Susanna
Sergi Marinella
Bulgarelli Ugo
Cara Luciano
Frattini Ingrid
Cossu Luca
Melis Aurelio
Porcu Barbara
Deligia Alessandro
Tiglio Stefania
Todde Salvatore
Melis Lucia
Loche Alessandro
Corda Ethel
Ciccu Marco
Cicalò Danilo
Arisci Luca
Saiu Gianluca
Pennisi Mauro
Boi Simonetta
Cannas Massimiliano
Candidati consiglieri:
Arca Francesca
Casciu Manuela
Giallara Micaela
Granella Liviana
Mariani Daniela
Muntoni Monica
Orrù Francesca
Pau Patrizia
Pinna Emanuela
Piras Alice
Pitzalis Francesca
Sabiu Maria Valentina
Serra Luigia
Ventura Erika
Arisci Giacomo
Basso Cristian
Chillau Andrea
Corrias Francesco
Fanni Marco
Lampis Giacomo
Ledda Emanuele
Lunardi Giorgio
Mele Andrea
Murru Marco
Pili Guido
Piroddi Tiziano
Porcu Pierangelo
Puddu Giampaolo
Secci Ferruccio
Spanu Giovanni noto Nino
Vargiu Antonio noto Antonello
Zucca Giampaolo
Libertade (Democratici
Cristiani Sardi)
Popolo della Libertà
UDC-Unione di Centro
Riformare Carbonia
Italia dei Valori
Partito Sardo d’Azione
Innovazione e Progresso
Candidato Sindaco:
Giuseppe Casti
Candidato Sindaco:
Antonello Mereu
Candidato Sindaco:
Antonello Mereu
Candidato Sindaco:
Peppino La Rosa
Candidato Sindaco:
Diego Fronterrè
Candidato Sindaco:
Luciano La Mantia
Candidato Sindaco:
Alberto Zonchello
Candidati consiglieri:
Anedda Ottavio
Annese Dino
Aru Luigi
Balan Elena Alina
Balia Giuseppe noto Pinello
Canzi Ivana Caterina
Carta Antonio Salvatore
Chergia Alessandro
Cosa Federico
Desogus Emanuele noto Babele
Dessì Antonio noto Antonello
Di Pasquale Pier Luigi noto Ghigo
Fadda Paolo
Fele Francesco noto Checco
Floris Anna
Fois Valentino
Lai Anna
Locci Cristian
Lulleri Antonio
Maccioni Bruno
Maricca Valentina
Mei Dario
Melis Roberto
Milia Francesco
Mulas Aldo
Musino Maria Laura
Orbana Maria Teresa
Palermo Alessio
Panio Vincenzo Antonio
Pau Davide
Piga Maria Elisabetta
Pintus Maria
Piras Giovanna Grazia Angela
Pisu Marco
Prasciolu Alessandro
Rossi Claudio
Scanu Tiziana
Stivaletta Michele
Taccori Roberto
Zuncheddu Luciana
Candidati consiglieri:
Mastromatteo Silvana
Atzori Alberto noto Bebo
Avanzato Filippa Luigia
Beccari Maurizio
Bertolazzo Emilio Sanzio
Capocci Francesca
Cancedda Giovanni
Faedda Leo
Farris Marcella
Fois Alessandro
Gibillini Roberto
Graccione Stefano
Grosso Gerolamo
Grussu Aldo
Lenzu Alessandra
Marongiu Marco
Mascia Silvano
Melargo Carlo
Meletti Giuseppe
Melis Isabella nota Isa
Melis Sergio
Michelotto Giovanni Valerio
Minio Calogero noto Lino
Mura Costantina
Ollargiu Sergio
Pagano Maria Grazia
Pili Pietro
Pipia Rosanna
Piras Maria Alessandra
Pisano Italo Bruno
Pistis Elisabetta nota Isa
Saiu Alessandro
Santacroce Michela
Santeufemia Giuseppe
Satta Giancarlo
Scandariato Salvatore
Spada Patrizia
Uda Giovanni noto Gianni
Urbano Cosimo
Zucca Oriana Agnese
Candidati consiglieri:
Lai Stefano
Floris Giacomo
Taris Manuela
Murroni Giovanni
Sedda Maria Silvia
Pinna Giancarlo
Assorgia Maria Rita
Cremone Sebastiano
Piga Alessandra
Podda Maurizio Antonio
Cinus Daniela
Paba Francesco
Crisioni Francesca
Scotto Alessio
Campesi Anna Maddalena
Crisioni Carlo
Piras Ines
Valluzzi Cristian
Argiolas Lorena
Dessì Antonio
Fai Linda
Frau Giorgio
Grova Mariangela
Sini Riccardo
Prunas Alessio
Basciu Carla
Urbano Anna Maria Monica
Carlucci Gianluca
Lampis Daniele
Demontis Elena
Cabras Susanna
Panzarella Alessio
Muscas Angelo
Marras Matteo
Serra Andrea
Pintus Giuseppina
Maccioni Aurelio
Fois Guido
Angius Anna
Mereu Cristina
Candidati consiglieri:
Masciarelli Elio
Cocco Riccardo
Concas Massimiliano
Pasquini Nazzareno
Cadeddu Pietro Paolo
Rattu Gabriele
Argiolas Elisa
Graziani Andrea
La Mantia Maria Franca
Fois Walter
Miraglia Pietro Paolo
Corda Martina
Frailis Alessandra
Patanè Mirko
Messina Alessandro
Casula Fausto
Pianu Santino
Cannas Adalberto
Bardi Daniela
Cara Carlo
Scanu Renato
Desogus Giorgio
Deliperi Marco
Ben Hachem Omar
Atzori Claudio
Marrocu Norberto
Argiolas Renzo
Pittoni Alfiero
Camedda Maria Gabriella
Cosa Valentina
Candidati consiglieri:
Abis Maria Francesca
Atzori Monica
Borgonovo Eleonora
Cannas Stefano
Caredda Ottavio
Casu Gianluca
Contu Rafaele
Doro Giovannino
Fais Maurizio
Fois Sandro
Giacomini Valeria
Lenzu Andrea
Loi Antonio Tomaso noto Tony
Maccioni Antonio
Maiorca Eliana
Mureddu Manolo
Orrù Filomena
Orrù Roberto
Pau Addolorata
Piras Gianfranco
Piras Alessio
Piredda Bruno
Pisano Lisandro
Pisanu Carla
Porcedda Roberto
Pusceddu Vanessa
Rinaldo Roberto Maurizio
Spitcheff Fiammetta
Tomasi Massimo
Vargiolu Maria Tiziana
Ziranu Stefano
Candidati consiglieri:
Galizia Marco
Arru Gianluca
Fadda Antonio Gaetano
Argiolas Simone
Cabras Emanuele
Cadau Anna Maria
Cani Roberto
Carbone Giuseppe
Cocco Marcello
Contu Diego
Corrias Alvaro
Deias Graziella
Denegri Mauro
Dessì Roberto
Era Gianluigi
Fino Maria
Fiorilla Alessandro
Fontana Marco
Frau Nicola
Lisai Giovanni Franco
Locci Pietro
Mascia Luca
Melis Paolo
Pasqualino Saviana
Piliu Riccardo
Porcu Fabio
Porcu Giovanni
Porru Serenella
Ruggeri Alessandro
Secci Giovanni
Serrau Patrizia
Soddu Salvatore
Soru Emanuela
Tocco Luisella
Tuveri Luciana
Virdò Andrea
Candidati consiglieri:
Atzeni Pierpaolo
Balia Veronica
Bruera Luca Fabio
Cadeddu Stefano
Cammarata Renato
Caredda Stefano
Cuccu Gianluca
Curreli Rosanna
Daga Vania
Desogus Maurizio
Facchin Rosanna Ignazia
Fanni Sandro Paolo
Floris Sandra
Garau Daniela
Giacalone Francesco
Girau Giuliano
Loi Simona
Marceddu Fabrizio
Martiradonna Emanuele
Mascia Salvatore
Matta Nello
Meloni Vittoriano
Muntoni Renzo
Murgioni Federica
Nurra Pierfrancesco
Oliva Giuseppe noto Pippo
Paoni Michela
Piredda Giulio
Porcu Mario
Puliga Franca
Pusci Domenico
Salis Lauretto
Senes Giuseppe
Serio Francesco noto Franco
Serrau Anna Rita
Tartaglione Simone
Troilo Arturo
Usai Fabio
Usala Annalisa
Vacca Melania
Candidati consiglieri:
Angioni Graziano
Assenza Franco
Baldino Marco
Basciu Luana
Canu Francesco
Cardia Riccardo Pietro
Carta Stefania
Concas Roberto
Contu Mattias
Di Marino Eleonora
Fadda Ivan
Lai Alessandro
Maietta Roberto
Mei Gianluigi
Mura Alessandro
Murroni Roberta
Murtas Giovanni
Orrù Antonio
Piras Bruno
Piras Matteo
Pireddu Maria Nola
Puddu Valentina
Rosso Carlo
Sais Mattia
Sestu Matteo
Tartaglione Lorenzo
Usai Enrico
Venturi Gualtiero
Virdis Ugo
Candidati consiglieri:
Atzeni Marzia
Caria Marco
Casu Laura
Demurtas Federica
Desogus Fabio
Espa Valentina
Figus Cinzia
Garau Donato
Ghiani Paola
Loi Franco
Macrì Vittorio
Martinelli Tomaso
Mascia Maurizio
Massessi Saverio
Melis Marzio Giuseppe
Pau Roberto
Peddis Gianfranco noto Franco
Perinu Riccardo
Pilia Sara
Pirchio Carlo
Pintor Francesca
Piria Claudia
Porcu Paolo
Puddu Federico
Rubiu Mauro
Salis Mario
Sanna Alice
Satta Paolo Daniele
Scanu Ivan
Secci Monica
Secci Viola
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
A distanza di un solo anno anche gli elettori di Iglesias ritornano alle urne per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale
Iglesias prova a darsi una guida forte e stabile
La traumatica esperienza del 2010 ha portato ad una riduzione del numero dei candidati, sia da sindaco sia da consigliere.
Sandro Esu
Marta Testa
Luigi Perseu
IRS
Candidato Sindaco:
Sandro Esu
Liste collegate 1
Liste collegate 4
Liste collegate 3
IRS
Iglesias in Testa
Rifondazione - Comunisti It.
Sinistra Ecologia Libertà
Partito Democratico
Partito Sardo d’Azione
Il Popolo della Libertà
Unione di Centro
Candidati consiglieri:
Serreli Gabriella
Etzi Roberto
Sotgiu Roberto
Cossu Alberto
Cicilloni Marco
Ena Simone
Pitzianti Alessandro
Mele Valeria
Atzei Valeria
Pinna Stefano
Sarigu Andrea
Parodi Tatiana
Silvestro Andrea
Cannas Marco
Cossu Francesco
Mazzara Pietro
Porcu Lorenzo
Caria Roberto
Granella Piernicola
Carta Simone
Corona Giuseppe
Fulgheri Nicola
Cherchi Laura
Perra Giuseppina
Coni Maurizio
La sala consiliare del Municipio di Iglesias.
Iglesias in Testa
Rifondazione
Comunisti Italiani
Sinistra Ecologia
Libertà con Vendola
Partito Democratico
Partito Sardo d’Azione
Il Popolo della Libertà
Unione di Centro
Candidato Sindaco:
Marta Testa
Candidato Sindaco:
Marta Testa
Candidato Sindaco:
Marta Testa
Candidato Sindaco:
Marta Testa
Candidato Sindaco:
Luigi Perseu (noto Ginetto)
Candidato Sindaco:
Luigi Perseu (noto Ginetto)
Candidato Sindaco:
Luigi Perseu (noto Ginetto)
Candidati consiglieri:
Aramu Sergio
Beneventi Michele
Carboni Simone
Cassanelli Angelica
Corona Francesca Paola
Cruccas Sandra
Cuccu Fabrizio
Deidda Ivana
Desogus Alessio
Diana Nicola
Fonnesu Rossella
Frongia Antonio
Marongiu Matteo
Mereu Alfonso
Muntoni Valentina
Pani Alberto
Perseu Giuseppe
Piga Manuela
Pili Corrado
Pinna Simone
Piras Michele
Pirastru Maria Emanuela
Puliga Marina
Saba Jessica
Satta Francesco
Serra Roberto
Sias Adriano
Tocco Franco
Tocco Gianluca
Vivona Francesco
Candidati consiglieri:
Acri Egidio Mauro
Atzeni Gino
Baraglia Massimo
Boi Paolo
Cadeddu Gino
Cicilloni Laura Patrizia
Crobu Carlo
Cuccu Mauro
Dessì Alessandro
Fara Franca Maria
Gariazzo Emilio Agostino
Lami Gianluca
Loddo Marco
Loi Davide
Marongiu Pietro noto Giampiero
Medda Nicola
Melis Francesco
Muscas Marina
Onni Roberto
Orgiana Ugo
Orrù Anna Rita
Orsi Maria Rosalba nota Bibi
Reginali Daniele
Sanna Elena
Sardu Sandra
Scanu Ubaldo
Tidu Gianluca
Puddu Anna Maria
Murru Giampaolo
Manca Mirko
Candidati consiglieri:
Mameli Giancarlo
Boi Pierpaolo
Ciosci Armando Walter
Cossu Giuliana
Dessì Mattia
Ennas Walter
Fadda Daniela
Faggiani Fabrizio
Floris Roberto
Garau Antonio
Matta Bruno
Melis Antonello
Mulas Costantina
Murtas Luigi
Murgioni Maurizio
Pani Daniele
Perra Luigi
Pilia Roberto
Pinna Giuseppe
Pinna Monica
Piras Giuseppe
Pistincu Gian Carlo
Pisu Gianna
Puddu Emilio
Saba Mariangela
Schintu Marco
Serra Fabio
Vinci Manuele
Virdis Debora
Zucca Giampaolo
Candidati consiglieri:
Ariu Silvano
Aru Fabio
Biggio Luigi
Caddeo Giuseppe
Campo Cristina
Campus Marco
Carta Giorgio Umberto
Cerniglia Maurizio
Coni Antonio
Cossu Antonio Pietro Paolo
Defraia Renzo
Demontis Claudio
Desogus Sandro
Di Paola Salvatore
Fonnesu Giuseppe
Forteleoni Sebastiano Oscar Aldo
Garau Stefania
Lorefice Alessandro
Madeddu Alessio
Mannu Francesco
Matzuzzi Sergio
Milia Donatella
Musu Franco
Nonnis Daniele
Ortu Nicola
Rosina Claudio
Rossini Nicola
Santalmasi Alessandro
Vivarelli Claudio
Zedda Maurizio
Candidati consiglieri:
Oppi Giorgio
Aureli Paolo
Carbini Dario
Carta Pietro noto Piero
Concas Salvatore noto Tore
Cotza Giuliana
Didaci Vito
Ena Salvatore
Eltrudis Gian Marco
Furia Francesco
Maccioni Paolo
Maggio Massimo
Mameli Sandro
Mannu Salvatore
Marongiu Emanuele
Mocci Ignazio
Mura Paola
Murgia Cecilia
Peddis Silvia Anna
Perseu Giorgio
Pes Giuseppe noto Beppe
Carta Giorgio
Pilurzu Andrea
Pissard Francesco
Saiu Simone
Simola Massimo
Spiga Vito
Steri Mauro
Vacca Elisabetta
Vargiu Marino
Candidati consiglieri:
Angioy Carlo
Atzei Rita Rosalba
Cabras Remigio
Carta Roberta
Castangia Ignazio Christian
Casula Maddalena
Cocco Marcello
Cruccas Lucia
Dessì Veronica
Era Benedetta
Fini Stefano
Incani Giuseppe
Madeddu Michele
Mannu Andrea
Marini Matteo
Masi Silvia
Mei Sandro
Mereu Maurizio
Omezzoli Paola
Perra Lorenzo
Pili Massimiliano
Pillola Lucio
Pintore Paola
Piras Assunta nota Tina
Pisano Stefano
Riola Laura
Rosas Diego
Sanna Gianluca
Tolu Alessio
Uccheddu Sergio
Candidati consiglieri:
Aroni Gabriella
Atzei Andrea
Benizzi Antonello
Cacciarru Alberto
Cannella Antonello
Cardia Oliviero
Casti Vladimiro
Cuccuru Tiziano
Doneddu Maria Grazia
Falchi Sandro
Firinu Maurizio
Guidotti Maria Paola
Lai Enrico noto Chicco
Littarru Francesca
Marcias Ilaria
Marongiu Giuliano
Melis Claudia
Melis Marco
Meloni Luigi noto Gino
Murru Giuseppe
Piras Gianni
Puddu Filippo
Scano Giuseppe
Steri Gianluca
Tola Pasquale
Domusnovas, tre i candidati a sindaco
Esperienza e innovazione
Un’altra Domus
Perché contino i fatti...
Candidato Sindaco:
Antonello Steri
Candidato Sindaco:
Antonio Fais
Candidato Sindaco:
Angelo Deidda
per continuare
AUTORIZZATO
Candidati consiglieri:
Cossu Marco
Mascia Isangela
Cadoni Sergio
Soru Stefano
Usai Silvana
Marotto Raffaele
Lusci Piero
Lai Mauro
Pintus Giampaolo
Mullanu Roberto
Dessì Gabriele
Grecu Giuseppe
Pittau Roberto
Cadeddu Maurizio
Carta Pier Luigi
Zedde Alessandro
Candidati consiglieri:
Farris Michela
Casti Claudio
Cabboi Stefania
Melis Attilio
Canavera Anna Rita
Cuccu Emanuele
Mocci Marcello
Pillai Luciana
Pilloni Alessio Davide Efisio
Saba Fabrizio
Saiu Oliviero
Usai Simone
Uccheddu Marco
Pintore Sara
Argiolas Angelo Maurizio
Lai Alessandro
Candidati consiglieri:
Bacchis Luigi
Casti Mario
Cuccu Marco
Fonnesu Gianluigi
Garau Gianpaolo
Manis Elisa
Moi Matteo
Murgia Duilio
Pilloni Maria Carmela
Pranteddu Erizio
Porcedda Luciano
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
Alla vigilia a San Giovanni Suergiu le forze politiche ed i movimenti si sono frammentati come non era mai accaduto prima
San Giovanni Suergiu, in campo ben cinque liste
La maggioranza uscente si è divisa in due liste, si ripresentano due liste già presenti nel 2006 ed una lista formata da molti giovani.
Meglio Giovani
Costruiamo insieme il nostro futuro
Per cambiare
Insieme per voltare pagina
Uniti per il futuro
Candidato Sindaco:
Federico Palmas
Candidato Sindaco:
Marco Zusa
Candidato Sindaco:
Erminio Meloni
Candidato Sindaco:
Gianni Carboni
Candidato Sindaco:
Valentina Cuccu
Candidati consiglieri:
Caddeo Alessio
Deidda Laura
Lambroni Marco
Locci Eliano
Madeddu Sandro
Manca Alessandra
Meloni Luigia
Peddis Andrea
Pintus Alessandro
Piredda Francesco
Pucci Roberto
Pulisci Enrico
Sabiu Susanna
Solinas Valentina
Trullu Mauro
Usai Elvira
Candidati consiglieri:
Argiolas Piero Franco
Carta Ramona
Casta Manuela
Cocco Salvatore
Floris Erika
Ghisu Gianfranco
Locci Omar
Locci Stefano
Mannai Matteo
Massaiu Alessandro
Matta Loreana
Mei Stefano
Pinna Giuseppe
Piras Enrico
Sedda Ignazio
Serra Dario
Candidati consiglieri:
Abis Alessandra
Amasio Romina
Armas Pietro
Cappella Barbara
Carta Ambrogio
Cherchi Fabio
Cocco Mario
Colella Michele
Coni Gian Tommaso
Lentini Fabiana
Locci Claudio
Loddo Moreno
Loddo Eugenia
Lulliri Daniele
Matta Stefano
Scano Doriano
Candidati consiglieri:
Battarino Danilo
Cani Alessandro
Cabras Paoletta
Collu Josto
Giannone Francesco
Floris Gian Luca
Locci Noemi
Locci Margherita
Locci Eligio
Locci Oliviero
Loddi Alessandro
Marongiu Sebastiano
Morisco Sisinnia
Porcu Caterina
Steri Mario Efisio
Serafini Marco
Perdaxius
Candidati consiglieri:
Fanni Antonio
Secchi Claudia
Sini Antonio Giustiniano
Muntoni Monica
Matteu Franco
Leo Carla
Carta Salvatore
Sulas Marco Andrea
Carrus Bruno
Garau Claudio
Locci Enrico
Carrus Giuseppe
Camboni Enrico
Collu Davide
Balia Antonio
Musei
Legalità e Trasperanza
Uniti per Perdaxius
Nuova Perdaxius
Uniti per Musei
Insieme per Musei
Cittadinanzattiva per Musei
Candidato Sindaco:
Gianfranco Trullu
Candidato Sindaco:
Pietrangelo Loru
Candidato Sindaco:
Stefano Esu
Candidato Sindaco:
Dario Melis
Candidato Sindaco:
Francesco Loi
Candidato Sindaco:
Luigi Manca
Candidati consiglieri:
Argiolas Luca
Caddeo Linda
Caddeo Samuele
Etzi Carmine
Loddi Raffaele
Marongiu Ivano
Marongiu Valentina
Murgioni Benigno
Pateri Ignazio
Pilloni Marco
Santus Giacomo
Serpi Alessandro
Candidati consiglieri:
Angius Gianni
Cabiddu Barbara
Dessì Nicola
Desogus Giancarlo
Esu Marinella
Graccione Nicola
Mei Riccardo
Melis Valentina
Pistis Adriana
Santus Simonetta
Serpi Dario
Ahmad Tarrab
Masainas
Candidati consiglieri:
Cruccas Sergio
Dessì Enrico
Figus Gianluca noto Luca
Graccione Nicola
Meloni Manuel
Nocco Danila in Ecca
Nocco Simone
Pinna Riccardo
Pisano Nicola
Porcu Laura in Desogus
Serventi Daniela
Sulas Federica
Candidati consiglieri:
Carta Mauro
Collu Salvatore
Congia Davide
Franzina Tiziano
Lamieri Valentina
Meloni Germano
Mura Pier Franco
Ollosu Davide
Pinna Enea
Pireddu Mauro
Ruvioli Carla
Serra Roberto
Villaperuccio
Candidati consiglieri:
Accocci Andreina
Caboni Giovanni
Cocco Antonello
Congiu Angelo Martino
Manca Stefania
Meloni Francesco Maria noto Franco
Murru Alessandra
Perra Massimiliano noto Mimmo
Pintore Roberto Ignazio
Pireddu Annibale
Pireddu Priamo
Serra Stefania
Candidati consiglieri:
Concu Soledana
Argiolas Walter
Carusi Marta
Deidda Emanuele
Bua Piera
Cardia Gianluca
Cadoni Barbara
Licheri Luca Nicola
Gianni Patrizia
Murtas Daniele
Buggerru
Per un futuro migliore
non perdiamo la speranza
Masainas - 28 giugno 1974
Po Sa Baronia
Questo è un paese
Ieri oggi domani
Progetto per Buggerru 2011
Candidato Sindaco:
Carlo Bruno Basilio Zanda
Candidato Sindaco:
Ivo Melis
Candidato Sindaco:
Antonello Pirosu
Candidato Sindaco:
Antonio Pischedda
Candidato Sindaco:
Olga Cardella
Candidato Sindaco:
Silvano Farris
Candidati consiglieri:
Meloni Salvatore
Ollargiu Manuel
Pintus Giuseppe
Lecca Fernando
Porcina Giovanni Paolo
Floris Luigi
Murgia Sara
Uccheddu Gianmarco
Murroccu Marco
Candidati consiglieri:
Culurgioni Renato
Ibba Andrea
Massa Gianluca
Orrù Mario Bruno
Pinna Luisella
Portas Ilaria
Scano Emanuele
Secci Francesco
Serventi Omar
Uccheddu Antonio Angelo
Uccheddu Gloria
Uccheddu Michele
Candidati consiglieri:
Angius Andrea
Cossu Marinella
Lobina Fabiano
Mattana Antonio Basilietto
Orrù Lucio
Pilloni Silvio
Pinna Roberto
Piras Gian Luca
Piras Giorgio
Piu Sonia
Porcu Paolo
Secci Damiano
Candidati consiglieri:
Peis Maria Grazia
Locci Nicola
Dessì Marcello
Carvone Matteo
Marini Gian Carlo
Crisioni Martino
Collu Ivo
Stera Mario Silvio
Matta Alberto
Porcina Marcello
Dessì Remo
Dessì Roberto
Candidati consiglieri:
Atzori Marinella
Billai Giancarlo
Cannas Gianmarco
Cappelli Gianna Maria
Caruso Fabio Antonio
Foglia Nadia
Incani Maria Bonaria
Loddo Monica
Mura Fiorenzo
Mura Corrado
Pani Sabrina
Parodo Severo
Candidati consiglieri:
Atzei Riccardo
Cappelli Laura
Chessa Massimo
Congia Mariano
Degortes Francesca
Di Palma Rita Emanuela
Pala Elena
Piras Ignazio
Pitzalis Fabio
Porta Gigliola
Ravot Fabio Antonio
Rombi Achille Ignazio
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5
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
Sia a Gonnesa sia a Narcao sono soltanto due le liste che si confrontano per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale
Gonnesa e Narcao, è una sfida all’ultimo voto
Nel primo centro i candidati sono il sindaco ed un assessore dell’ultima Giunta, nel secondo il sindaco uscente ed un ex sindaco.
Rinascimento per Gonnesa
L’Unione per Gonnesa
Per Narcao - Sviluppo e Solidarietà
Insieme per un futuro migliore
Candidato Sindaco:
Enrico Pistis
Candidato Sindaco:
Pietro Cocco
Candidato Sindaco:
Giovanni Melis noto Gianni
Candidato Sindaco:
Gianfranco Tunis
Candidati consiglieri:
Ballocco Roberto
Cabiddu Hansal Cristian
Cadoni Giovanni noto Gianni
Casu Maria Antonietta
Ciccu Sergio
Collu Pietro Sisinnio
Guidotti Vittorio
Lenzu Pier Giorgio noto Giorgio
Maccioni Vinicio
Mattutzu Arianna
Meloni Cristiano Gabriele
Serra Alessandro
Tronci Adriano
Usai Pierdomenico noto Domenico
Vinci Marcella
Virdis Luca
Candidati consiglieri:
Argiolas Enzo
Bullegas Gianfranco noto Gianni
Cani Immacolata nota Immy
Collu Laura
Deluna Paolo
Fadda Sebastian noto Sebi
Garau Andrea
Manca Cristian
Manca Gianluca noto Luca
Mudu Marco
Pinna in Scanu Francesca nota Franca
Portas Maurizio
Puliga Luciano
Serra Italo
Serra Valentina
Tuveri Loris
Candidati consiglieri:
Casu Antonio noto Antonello
Casu Marco
Cuccu Giuseppe
Curreli Ivan
Figus Roberto
Floris Marianna
Fois Alessandra
Gaviano Angelo
Lorettu Giuseppe
Murgioni Raffaella
Olla Roberto Paolo
Pani Roberto
Sanna Paolo noto Paolino
Zarri Cristina
Pala Giancarlo noto Gianni
Congiu Antonio noto Antonello
La Provincia ha ospitato un vertice con i comuni del territorio
Impegno comune per il rilancio
S
u invito del presidente della
Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi, la
sede istituzionale di Iglesias ha ospitato una riunione della
rappresentanza istituzionale del
territorio.
Hanno aderito all’invito della Provincia: i parlamentari Antonello Cabras, Antonello Mereu, Mauro Pili,
Francesco Sanna ed Amalia Schirru;
l’assessore regionale all’ambiente
Giorgio Oppi; il consigliere regionale Giulio Steri; i Comuni di Carbonia, Iglesias, Portoscuso, Gonnesa, Buggerru, Fluminimaggiore, Villamassargia, Domusnovas, Carloforte, Calasetta, Sant’Antioco, Masainas, Tratalias. Ha giustificato la
impossibilità alla partecipazione, il
presidente del Consiglio regionale,
Claudia Lombardo.
All’ordine del giorno della riunione, la grave situazione di crisi
del territorio, con preminente riferimento alla situazione delle piccole
imprese e dell’artigianato, alla vertenza sull’industria e al Piano di
sviluppo.
Sul primo punto, la questione
più urgente riguarda le cartelle esattoriali per tributi e contributi che le
imprese non possono pagare, innanzitutto a causa della crisi. Gli
studi di settore trattano le imprese
come se la crisi non ci fosse; sanzioni ed interessi esosi fanno il resto. L’impegno dei parlamentari è
di intervenire sul Governo, perché
siano applicate le leggi già esistenti
e siano assunte misure straordinarie
per moratorie, eliminazione delle
sanzioni, applicazione dei soli interessi legali, non applicazione degli attuali studi di settore, perché
non rispecchiano la realtà.
L’assemblea ha ribadito il pieno
sostegno ai lavoratori dell’industria, sia dell’Eurallumina per la quale il prossimo incontro del 14 ottobre dovrà essere conclusivo, sia delle altre fabbriche.
Si è discusso del Piano di sviluppo. La Regione ha da tempo all’esame le proposte del territorio, sintetizzate nell’Intesa istituzionale,
nei Piani strategici comunali e intercomunale, nelle proposte progettuali della Provincia. L’assemblea ha condiviso la necessità che
la Regione metta attenzione alla
situazione del territorio, rilevando
anche una sperequazione nell’assegnazione delle risorse per i progetti di sviluppo. Il territorio ha potenzialità e proposte, mancano la
consequenzialità e l’operatività della
Regione. Al presidente della Regione, è stato rinnovato l’invito per
un confronto produttivo, conclusivo.
A breve, l’assemblea dei rappresentanti istituzionali tornerà a
riunirsi per approfondire l’esame
sui programmi da finanziare il relazione alle priorità.
L’assemblea, dopo questo esame,
si confronterà con le forze sociali,
sindacali ed imprenditoriali.
Una mozione sui problemi delle scuole materne paritarie
Il ruolo della Provincia per tutelare le scuole
«L
a Provincia di Carbonia Iglesias si faccia carico attraverso
politiche proprie per
la tutela delle istituzioni scolastiche
che garantiscono un servizio essenziale e formativo per la nostra comunità e affronti il problema ormai
generalizzato con le amministrazioni
locali dove operano questa istituzioni».
è questo l’impegno richiesto dal
consigliere provinciale Attilio Stera
con una mozione rivolta al presiden-
te della Provincia, Tore Cherchi, all’assessore alla pubblica istruzione,
Alessandra Pintus e a tutti i consiglieri provinciali.
«Constatato che le scuole materne paritarie della Provincia di Carbonia Iglesias risultano attualmente 17, con sedi distribuite mediamente in tutte le aree del territorio
- si legge nella mozione - e considerato che queste godono e, quindi,
si sostengono attraverso finanziamenti della Regione e sullo specifico
sul capitolo di bilancio destinato al-
la legge 31, che sopperiscono alle
spese di gestione relative a personale, funzionamento e affitto locali;
e ancora che dovrebbero usufruire
anche di sovvenzioni di amministrazioni comunali destinati per la
mensa e per le attività ludico-didattiche ma in questi ultimi anni le amministrazioni comunali hanno ridotto al minimo il loro contributo e lo
stesso ministero ha tagliato i trasferimenti nella misura del 50%; la
Provincia intervenga per superare
la grave emergenza.»
La Pro Loco ed il Windsurfing Vela Club sono già al lavoro
Portoscuso prepara “Il Mare Produce” 2011
D
al 10 al 12 giugno Portoscuso ospiterà la nuova
edizione de “Il Mare Produce”, l’ormai tradizionale appuntamento organizzato dalla Pro Loco con la collaborazione del
Windsurfing Vela Club ed il patrocinio del Comune, della Provincia e
della Regione.
Il programma della tre giorni verrà
aperto la sera del 10 giugno nella sede dei diportisti, al porticciolo turistico, da una degustazione di prodotti locali (tonno e vini) curata dall’Accademia Internazionale Sommeliers Enogastronomi, presentata da
Angelo Concas.
L’11 ed il 12 giugno dopo l’apertura degli stand espositivi (Pro Loco
di Sestu, Villamassargia, Serramanna,
San Giovanni Suergiu, Mamoiada e
Masullas) e dello stand di vendita
del tonno fresco, alle 19.00 è prevista l’apertura degli stand delle degustazioni di prodotti del mare, con
la 41ª Sagra del tonno, distribuzione
e degustazione del tonno cucinato secondo le secolari tradizioni locali.
Entrambe le serate verranno chiuse
da uno spettacolo folkloristico.
Candidati consiglieri:
Cara Roberto
Dessì Elisabetta
Fidanza Canio
Gambula Claudio noto Sbarby
Marrocu Valentino
Montisci Maria Rosaria
Pala Carlo
Pascai Claudio
Piliu Ismael Raoul
Pisci Camilla
Saba Maurizio
Sais Viviana
Sanna Edvige
Serra Danilo
Serra Marianna
Usai Antonio
Nuovo esperimento di permanenza solitaria a Is Zuddas
Missione nel tempo di Carlo Sulas
G
iovedì 5 maggio, lo speleonauta Carlo Sulas comincerà un periodo di
permanenza in solitaria all’interno delle grotte Is Zuddas, a
Santadi, quale fase di preadattamento
all’esperimento vero e proprio che
avrà inizio successivamente.
Nato a Santadi nel 1957, Carlo
Sulas si è già reso protagonista in
passato di analoghi tentativi in diverse cavità limitrofe alla grotta di
Is Zuddas, trascorrendo 233 giorni in
totale isolamento.
L’esperimento tende a valutare le
variazioni comportamentali, emodinamiche, omeorologiche e psichiche all’esposizione per lunghi
periodi a condizioni di vita ed ambientali estreme. Tutti i dati che ne
seguiranno saranno inseriti nel programma medico di addestramento
spaziale Spaceland alla NASA ed a
STAR CITY per le imminenti missioni di ricerca tecno-scientifica
pubblica in gravità lunare ed in assenza di gravità.
Carlo Sulas.
Accordo tra il Sulcis Iglesiente e la città di Oberhausen
Tutti i nuovi progetti per investire in turismo
N
ella torre civica del comune di Carbonia, sono state
presentate le proposte,
per lo sviluppo turistico,
offerte alla Provincia di Carbonia
Iglesias da TMO Oberhausen (Tourism & Marketing Oberhausen).
La delegazione ufficiale di Oberhausen, guidata dal sindaco Klaus
Wehling, è stata accolta dal presidente della Provincia, Salvatore Cherchi, dall’assessore provinciale al turismo, eventi e sport, Marinella Grosso, e dal sindaco di Carbonia, Maria
Marongiu.
è stato così siglato un protocollo
d’intesa di cooperazione, al quale
partecipa anche il comune di Iglesias, che prevede le seguenti azioni
per approfondire i rapporti di gemellaggio, come ha precisato lo stesso
sindaco di Oberhausen.
Alla Provincia di Carbonia Iglesias viene data la possibilità di inviare materiale pubblicitario alla
Tourismus Marketing Oberhausen
GmbH (TMO). Detto materiale sarà
esposto nel Visitor Centre ed Info
Lounge di Oberhausen.
Durante le fiere, la TMO è disposta ad esporre e distribuire il materiale
pubblicitario delle città gemellate.
Stadt Oberhausen e la TMO hanno invitato, per la primavera/estate
del 2011, una delegazione del territorio a partecipare a un workshop che
si terrà a Oberhausen.
Obiettivi del protocollo:
1. Informazioni sulle attività turistiche di Oberhausen;
2. Discussione dello studio attuale sul turismo nel territorio del
Sulcis Iglesiente;
3. Contatti con operatori turistici
di Oberhausen;
4. Informazioni su fiere del turismo locali e regionali;
5. Pianificazione di successive
misure e operazioni.
La Provincia di Carbonia Iglesias è stata invitata a promuoversi alla Cityfest dal 27 al 30.10.2011. La
Cityfest è molto frequentata. Il mercato delle stoffe attira molto pubblico dalle città limitrofe e dall’Olanda.
Un’altra occasione, per la promozione della Provincia, sarà data dalla Osterfelder Stadtfest del 2 e 3
settembre 2011.
Parallelamente alle iniziative
citate, verrà offerta a diversi gruppi
la possibilità di viaggi nel Sulcis Iglesiente: il tutto con il supporto organizzativo della città di Oberhausen
e a condizioni vantaggiose. In questo modo, verranno intensificati i rapporti tra le città gemellate. Il primo
gruppo, Osterfelder Bürgerring, verrà
in Sardegna con 32 persone dal 14
al 19 maggio; altri gruppi dovrebbero seguire.
Gli accordi nell’ambito della cooperazione turistica, dovrebbero essere pubblicati sia ad Oberhausen che
a Carbonia e Iglesias.
«L’amicizia - ha detto il presidente della Provincia, Salvatore Cherchi - diventa sempre più solida, con
scambi culturali, laboratori e relazioni tra la gente e tra i giovani, e
l’esperienza dell’accoglienza, sulla
quale vogliamo continuare ad investire, ci testimonia che è positivo e
civile lavorare sull’intelligente politica dell’integrazione.»
«Il legame tra le due realtà si
consoliderà sempre più - ha sottolineato il vice-sindaco di Carbonia, Maria Marongiu - per consentire, quindi, un reciproco arricchimento. Carbonia, come città del Novecento, si propone con un’identità particolare e come museo a cielo aperto, di cui vogliamo valorizzare il passato industriale e la
storia mineraria.»
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
Sono state ufficializzate le nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie locali e dell’azienda ospedaliera Brotzu
Maurizio Calamida è il nuovo direttore generale
L’ormai ex commissario a breve promuoverà un primo incontro con la conferenza sanitaria provinciale per esaminare la situazione.
M
aurizio Calamida è il
nuovo direttore generale
della ASL 7. Lo ha nominato la Giunta regionale lo scorso 31 marzo con la delibera n° 17/9. L’incarico avrà durata
quinquennale.
«L’Azienda Sanitaria Locale n. 7
di Carbonia - si legge nella delibera
di nomina - si trova in una particolare situazione, in quanto sono presenti delle gravi carenze sul piano
economico, amministrativo ed assistenziale. Presenta, infatti, un grave
deficit di bilancio, conseguente, tra
l’altro ad un cattivo funzionamento e
sdoppiamento delle discipline sanitarie, presenti sia a Carbonia che ad
Iglesias. Emerge, altresì, l’esigenza di
un rinnovamento delle procedure amministrative.
L’assessore ritiene, tenuto conto di
tali considerazioni, che il dott. Maurizio Calamida, sia un professionista
adeguato per competenza tecnica e
professionale e per dimostrata capacità di comprendere, condividere e
realizzare gli obiettivi di salute e di
funzionamento dei servizi delle aziende sanitarie che l’amministrazione regionale si è data.
L’assessore riferisce che, sulla base delle motivazioni e considerazioni
sopra espresse, il dott. Calamida ha
il profilo idoneo per svolgere il ruolo
di direttore generale dell’azienda sanitaria locale n. 7 di Carbonia, in quanto lo stesso vanta una specifica competenza ed esperienza gestionale, specificamente in campo sanitario. Egli,
invero, risulta essere stato per numerosi anni direttore amministrativo di
importanti Aziende operanti nell’ambito della sanità (Policlinico Universitario ed Azienda Ospedaliera Brotzu), di modo che appare dotato di una
indubbia conoscenza della realtà sanitaria e della gestione amministrativo-contabile di un’Azienda, aspetto,
questo, rilevante, alla luce del deficit di bilancio della Asl di Carbonia.
Dal suo curriculum emerge poi una
preparazione aggiornata e moderna,
necessaria per il profondo intervento
innovativo che si intende realizzare
nella Asl di Carbonia, anche alla luce
della riforma introdotta con l’art. 12
della legge regionale n. 3 del 2009 e
con i previsti scorpori. Attualmente, il
medesimo ricopre l’incarico di commissario della Asl di Carbonia, essendo stato nominato tale sin dal settembre del 2009, circostanza, questa
che ha rafforzato la sua conoscenza
della realtà locale, anche sanitaria.
Tutto quanto sopra, evidenzia che
il dott. Calamida appare pienamente
idoneo a svolgere in maniera ottimale
le funzioni di direttore generale della
Asl di Carbonia.
L’assessore, pertanto, propone di
nominare il dott. Maurizio Calamida,
nato a Cagliari il 10.08.1953, quale
direttore generale dell’azienda sanitaria locale n. 7 di Carbonia, per un
periodo di cinque anni con decorrenza dall’1.04.2011.
Il direttore generale Maurizio Calamida.
L’assessore ricorda, infine, che il
rapporto che si instaura tra l’amministrazione regionale ed il professionista prescelto come direttore generale è, così come previsto dalla normativa vigente, di natura privatistica
e fiduciaria, non si fonda su valutazioni comparative tra aspiranti e viene
regolato da un contratto di diritto privato i cui contenuti sono indicati nel
DPCM n. 502/1995, integrato dal
DPCM n. 319/2001 e che in attuazione dei citati DPCM, con la deliberazione n. 64/5 del 18 novembre 2008,
è stato approvato lo schema tipo dei
contratti per direttore generale, amministrativo e sanitario delle aziende
sanitarie regionali.
La Giunta regionale, udita e condivisa la proposta dell’assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, visto il parere favorevole di le-
gittimità del direttore generale della
sanità delibera di conferire l’incarico di direttore generale dell’azienda
sanitaria locale n. 7 di Carbonia al
dott. Maurizio Calamida, nato a Cagliari il 10.8.1953, per la durata di
cinque anni, con decorrenza dall’1.04.2011.»
Il neo direttore generale ha espresso soddisfazione per l’incarico ricevuto, in un breve comunicato diffuso
il 5 aprile.
«In tale modo - si legge nella nota
- è stato superato finalmente il periodo di gestione commissariale, così come auspicato da più parti, politiche,
sociali, sindacali, permettendo quindi
al territorio di poter contare su una
azione di più ampio respiro gestionale
e programmatorio, trattandosi di incarico di durata quinquennale che
consentirà di proseguire nei processi di riordino già avviati negli anni
scorsi e dei nuovi indirizzi che la Regione intende individuare e realizzare nel prossimo futuro. A questi importanti compiti il direttore generale
intende dedicarsi con rinnovato impegno, possibilmente maggiore, che
continuerà a mettere a disposizione
della collettività per il miglioramento
della qualità dei servizi sanitari oggi
offerti.
è davvero forte - si legge ancora
nella nota - l’auspicio che, superati i
passati momenti di contrapposizione
- talvolta anche aspri - si possa tornare a collaborare lealmente ed in
maniera costruttiva tra azienda e forze
politiche e sociali del territorio, quali provincia, sindaci, organizzazioni
sindacali ed associazioni, senza alcun pregiudizio o preconcetto da parte di nessuno perché il principale
obiettivo da perseguire è sempre quello del benessere dei cittadini e dei malati, pur se tra mille problemi e difficoltà di vario genere.
Se tutto questo avverrà ne avranno beneficio tutti e si potranno migliorare tante cose. La direzione generale della ASL è pronta a fare la
sua parte.
Per questi motivi - conclude Maurizio Calamida - a breve verrà promosso un primo incontro con la conferenza provinciale di sanità per l’esame della situazione organizzativa e
le future prospettive assistenziali.»
Audizione dei rappresentati RSU davanti alla VI commissione
Un nuovo passo avanti verso l’avvio dei nuovi investimenti
Portovesme srl, cresce la fiducia
N
uovo concreto passo avanti verso l’avvio dei nuovi
investimenti della Portovesme srl. Lo scorso 4 aprile, al termine dell’incontro tenutosi
al ministero dello sviluppo economico tra il dott. Luigi Mastrobuono
e l’ing. Federico Luiso ed i rappresentanti della Portovesme s.r.l.,
l’amministratore delegato rag. Lolliri, l’avv. Callai e l’ing. Sais, è stato redatto un verbale che aggiorna
la situazione rispetto al precedente
incontro del 16 marzo.
«La situazione aggiornata alla data odierna è la seguente.
a) Interconnector
Il Ministero dello sviluppo economico, dopo aver preliminarmente
consultato Tema S.p.A., propone alla Portovesme una soluzione alternativa a quella prevista il 16 marzo
2011, basata su regolamenti già in
essere e che soddisfa le esigenze della
stessa Portovesme.
Una volta perfezionata l’acquisizione degli ulteriori 14 MW di interconnector, la Portovesme S.r.l. potrà partecipare all’assegnazione di
capacità per la sicurezza di cui all’articolo l del decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 3 (c.d. servizio di “super-interrompibilità”), per una quota massima di 60 MW.
Al fine di poter attivare la quota
aggiuntiva di interconnector dal l0
giugno 2011, è necessario che l’operazione sia perfezionata entro il
10 aprile 2011.
Inoltre, poiché il decreto legge
25 gennaio 2011 prevede che i soggetti che prestano il servizio di “super-interrompibilità” non possano
utilizzare, per le medesime quote di
potenza, le misure di cui all’articolo 32, comma 6, della legge 23 luglio 2009, n. 99 (interconnector),
Portovesme S.r.l. può mantenere il
diritto di acquisto di energia all’estero per la residuale quota di potenza disponibile, corrispondente a
7 MW.
Tali circostanze garantiranno il
raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Sulla base delle indicazioni fornite da Terna, il servizio di “superinterrompibilità” potrà essere attivo
a far data dal 1° giugno 2011. Ciò in
quanto la normativa di settore prevede la pubblicazione di bandi con
cadenza trimestrale. Pertanto, il prossimo bando è previsto entro la prima
settimana di maggio.
b) Certificati Verdi
Si conferma quanto già espresso
nel verbale del 16 marzo 2011 e,
pertanto, si ribadisce che il recente
decreto legislativo n. 28 del 3 marzo
201l, recante l’attuazione della direttiva europea 2009/28/CE in materia di promozione dell’energia rinnovabile, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 71 del 28 marzo 2011,
prevede che il Gestore dei Servizi
Energetici (GSE) ritiri annualmente i certificati verdi rilasciati per le
produzioni da fonti rinnovabili degli anni dal 200l al 2015, ad un prezzo pari al 78% del prezzo massimo di
cui all’articolo 2, comma 148, della
legge 24 dicembre 2007 n. 244.
Ciò significa che il ricavo complessivo derivante dalla vendita dei
certificati verdi e dell’energia elettrica prodotta potrà variare indicativamente tra 150 €/MWh e 160 €/
MWh, in funzione del prezzo medio di cessione dell’energia elettrica
sul mercato.
Inoltre, lo stesso decreto legislativo n. 28/20 Il, stabilisce che il Ministero dello sviluppo economico individuerà, entro 6 mesi, le modalità
con le quali il diritto a fruire dei certificati verdi per gli anni successivi
al 2015 sarà commutato nel diritto
ad accedere, per il residuo periodo
di diritto ai certificati verdi, ad uno
dei nuovi incentivi «in modo da garantire la redditività degli investimenti effettuati».
Il nuovo quadro normativo sopra descritto consente alla società
di attuare il progetto di realizzazione
di un parco di generatori eolici con
cui contribuire alla copertura del
fabbisogno energetico del proprio
stabilimento.
c) Pubblicazione delibera CIPE
sulla Gazzetta Uffìciale.
Per quanto riguarda la verifica
relativa all’iter di pubblicazione della delibera del CIPE. è stato appurato che:
a) si tratta della n. 100 del 18 novembre 2010, recante l’approvazione
del contratto di programma da stipulare tra MISE e Portovesme per
investimenti dal realizzare in Sardegna negli stabilimenti di Portoscuso, Carbonia e Iglesias;
b) la delibera è stata inviata dal
CIPE alla Corte dei Conti per la registrazione;
c) in data 22 marzo 2011, la Corte dei Conti ha presentato alcuni rilievi a cui il CIPE ha dato pronta risposta, rinviando la pratica alla Corte dei Conti per il visto definitivo.
Si attende la pubblicazione entro il mese in corso.
d) Decisione della Commissione
europea sulla legge n. 80/05.
Il Governo, di concerto con la
Regione Sardegna, sta valutando le
azioni da intraprendere a sostegno
delle imprese coinvolte, tra cui la
Portovesme S.r.l..
Il Ministero, viste le risultanze
dell’incontro odierno, chiede alla
Portovesme S.r.l. di riprendere gli
investimenti relativi all’ampliamento dello zinco elettrolitico (SX) e
l’avvio del primo step dell’impianto
eolico in autoproduzione per complessivi 22 aerogeneratori.»
La Portovesme S.r.l. ha confermato il riavvio delle procedure di
investimento dell’impianto SX e,
relativamente al primo step dell’impianto eolico, ha comunicato
l’avvio degli incontri con la società
fornitrice degli aerogeneratori al fine di stilare un crono-programma
delle attività.
Siglata una convenzione tra la Provincia, il Comune e la Lipu
«ll progetto Carbosulcis ha un futuro»
L’oasi di Carloforte verrà valorizzata
L
F
a sesta commissione (Industria), presieduta dall’on. Alberto Randazzo
(Pdl) ha sentito in audizione i rappresentanti delle Rsu della
Carbosulcis, Stefano Meletti, Giancarlo Sau e Luigi Marotto.
Nel suo intervento, Meletti ha
sottolineato la necessità di una sollecita decisione della Regione in vista della gara internazionale che, entro il 31 dicembre di quest’anno,
aprirà la strada alla privatizzazione
della società. La gara, ha proseguito,
«è strettamente legata al progetto
carbone-centrale che prevede l’utilizzo di tecnologie innovative, ampiamente sperimentate a livello industriale in tutto il mondo, in grado
di garantire il massimo della sostenibilità ambientale e dell’efficienza
nel settore della produzione di energia elettrica».
Il quadro d’insieme è incoraggiante dal punto di vista economico
ma, ha affermato il rappresentante dei
lavoratori, «occorre che la Regione dica se crede fino in fondo nel progetto
e se è disposta a sostenerlo in tutte
le sedi istituzionali, a cominciare dal
Ministero dello sviluppo economico
dove è da tempo sul tavolo del sottosegretario Stefano Saglia, e dall’Unione europea. Per questo chiediamo
di poterci confrontare al più presto
con il Presidente della Regione».
Per Giancarlo Sau, altro rappresentante delle Rsu della Carbosulcis,
«non è difficile intravedere dietro il
silenzio che da troppo tempo accompagna il progetto, gli interessi
oscuri di Eni ed Enel che, in altre
realtà del nord e del sud come Porto Tolle (Veneto) e Brindisi (Puglia)
hanno avviato attività simili mentre
in Sardegna non si è ancora deciso
il futuro di Fiumesanto, l’impianto
di E.On in cui dovrebbero essere
riconvertiti i primi due gruppi per
essere alimentati a carbone. Anche
per questo occorre che la Regione
decida in tempi rapidi assumendo-
si le sue responsabilità, compresa
quella dell’eventuale fallimento che
lascerebbe senza lavoro quasi 500
persone».
Luigi Marotto ha poi fornito alcuni dati sul progetto carbone-centrale: investimento complessivo di
1 miliardo e mezzo di euro per una
occupazione a regime di circa 3.000
unità, per un impianto che rispetta
tutte le norme comunitarie in materia di emissioni attraverso un processo produttivo avanzato per la cattura e lo stoccaggio di CO2, che consente anche il prelievo di metano
dal sottosuolo.
Al termine dell’esposizione dei
rappresentanti sindacali, hanno preso la parola l’on. Giampaolo Diana
(Pd), l’on. Pietrino Fois (Riformatori
Sardi), e l’on. Antonello Peru (Pdl),
che hanno sollecitato una serie di chiarimenti sul percorso istituzionale dell’iniziativa, sul mercato energetico
e le caratteristiche della materia prima presente in Sardegna.
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Quindicinale di informazione politica, economica e sociale
Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95
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acendo seguito all’istituzione dell’Oasi permanente
di protezione faunistica e di
cattura denominata “Isola
di San Pietro” a Carloforte, la cui
gestione è stata affidata dalla Regione all’Amministrazione Provinciale di Carbonia Iglesias, il Servizio Tutela della Flora e della Fauna
dell’Area dei Servizi Ambientali della Provincia, con il coinvolgimento
del Comune di Carloforte e della
Lega Nazionale Protezione Uccelli L.I.P.U. -, ha provveduto a predisporre la proposta di Piano di gestione
dell’Oasi.
Tale proposta è stata presentata
al Comitato provinciale faunistico,
che si è pronunciato con parere favorevole. Pertanto, si è provveduto
al raggiungimento di un accordo finalizzato alla gestione dell’Oasi
“Isola di San Pietro”, formalizzato
presso i locali del Comune di Carloforte, con la sottoscrizione di una convenzione tra i tre soggetti coinvolti:
la Provincia di Carbonia Iglesias
con l’assessore all’ambiente, Carla
Cicilloni, ed il dirigente dell’Area
dei Servizi ambientali, Fulvio Bor-
Stefanelli, il vice segretario, Augusto Pinna, e l’assessore con delega
all’Ambiente, Adriano Rivano;
la L.I.P.U. - Lega Italiana Pro-
Cala Fico.
dignon;
l’Amministrazione comunale di
Carloforte con il sindaco, Agostino
tezione Uccelli -, con la presenza del
suo vice presidente, Fulvio Mamone Capria.
Un incontro all’assessorato regionale dei lavori pubblici
Risorse per salvare la stagione irrigua
M
assima disponibilità ad
affrontare tutte le problematiche in campo
è stata manifestata dal
capo di Gabinetto dell’assessorato
dei lavori pubblici, Sergio Pisano,
nel corso di un incontro con una
folta delegazione del Consorzio di
bonifica Basso Sulcis. Nella sede
dell’assessorato erano presenti amministratori locali, delegati sindacali e personale del Consorzio, in
gestione commissariale da 18 anni.
«Valuteremo assieme all’assessorato all’agricoltura un’ipotesi di
reperimento di eventuali risorse
soprattutto per consentire di avviare la stagione irrigua», ha detto
Pisano. Ed ha aggiunto: «L’assessorato ai lavori pubblici si impegna ad avviare un confronto con
altri organismi regionali coinvolti
a pieno titolo e responsabili della
riforma di settore, tenuto conto che
la struttura del Consorzio di bonifica non può più sopravvivere nella condizione di precarietà.»
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale di Carbonia - 15 e 16 maggio 2011
Recuperare il cammino di progresso sociale, economico,
culturale; dare risposte ai problemi quotidiani della gente
a cominciare dai servizi; ridurre il costo della TARSU
e controllare le bollette di Abbanoa; dare risposta
alle esigenze di sviluppo in termini di efficienza
ed incentivi specifici, riduzione di tributi locali, formazione
ed innovazione, infrastrutture; trasferire al comune
di Carbonia il patrimonio immobiliare ex ACAI.
Leggi il programma amministrativo della lista civica
"Riformare Carbonia" e, se lo trovi importante,
fai anche tu la tua parte.
Sostieni la lista civica "Riformare Carbonia"
I 40 candidati alla carica di Consigliere Comunale
Mastromatteo Silvana
Docente in pensione
Atzori Alberto noto Bebo
Imprenditore
Casalinga
Minio Calogero noto Lino
Beccari Maurizio
Geometra
Mura Costantina
Bertolazzo Emilio Sanzio
Docente in pensione
Capocci Francesca
Assistente sociale
Cancedda Giovanni noto Gianni
Preside in pensione
Faedda Leo
Operaio
Farris Marcella
Insegnante
Fois Alessandro
Imprenditore
Gibillini Roberto
Coord. tecnico Centro trasf. ASL 7
Graccione Stefano
Artigiano
Grussu Aldo
Imprenditore
Docente in pensione
Lenzu Alessandra
Messaggio elettorale - Committente responsabile: Giuseppe La Rosa.
Marongiu Marco
Ingegnere chimico
Autista
Mascia Silvano
Artigiano
Melargo Carlo
Impiegato vigilanza
Meletti Giuseppe
Melis Isabella nota Isa
Tecnico ARPAS
Impiegata
Resp. Concessionaria auto
Michelotto Giovanni Valerio
Avanzato Filippa Luigia nota Luisella
Grosso Gerolamo
Vota per Peppino La Rosa
Sindaco di Carbonia
Melis Sergio
Impiegato ASL 7
Studentessa universitaria
Ollargiu Sergio
Pagano Maria Grazia
Dir. ASL 7 in pensione
Operaio
Esperta attività finanziarie
Pili Pietro
Operaio
Pipia Rosanna
Piras Maria Alessandra
Pisano Italo Bruno noto Bruno
Pistis Elisabetta nota Isa
Saiu Alessandro
Santacroce Michela
Santeufemia Giuseppe
Satta Giancarlo
Scandariato Salvatore
Spada Patrizia
Psicoterapeuta
Impiegata
Pensionato ENEL
Insegnante
Operaio
Operaia
Primario ASL 7
Disoccupato
Operaio
Impiegata
Uda Giovanni noto Gianni Tecnico Sovr. Archeologica
Urbano Cosimo
Arbitro emerito
Zucca Oriana Agnese Ass. amm. Liceo Gramsci-Amaldi
GIUSEPPE LA ROSA
NOTO PEPPINO
CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO
DAI LA PREFERENZA AL CANDIDATO CONSIGLIERE
ELEZIONE DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE
SAN GIOVANNI SUERGIU - 15 E 16 MAGGIO 2011
CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO:
ING. FEDERICO PALMAS
Candidati alla carica di Consigliere Comunale:
Caddeo Alessio
Deidda Laura
Lambroni Marco
Locci Eliano
Madeddu Sandro
Manca Alessandra
Meloni Luigia
Peddis Andrea
Pintus Alessandro
Piredda Francesco
Pucci Roberto
Pulisci Enrico
Sabiu Susanna
Solinas Valentina
Trullu Mauro
Usai Elvira
Messaggio elettorale - Committente responsabile: Antonio Massenti.
CHI SIAMO
Il progetto Meglio Giovani nasce
per dare alla comunità un’alternativa
giovane, motivata e competente in
grado di proporre nuove prospettive.
Oltre i soliti schemi la nostra forza sta
nel voler rendere migliore il nostro
territorio.
Meglio Giovani è un’iniziativa
dal basso, apartitica, desiderosa di
cambiare la situazione in cui il nostro
Paese vive. La forza del cambiamento
sta nell’amore per il bene comune,
capace realmente di programmare per
la comunità, ascolteremo il territorio
e valorizzeremo ogni sua peculiarità.
Il nostro programma si baserà sul
territorio e l’ambiente, cultura e
formazione, attività produttive,
artigianato ed agricoltura, coesione sociale e sport, informazione e
nuove tecnologie.
L’obiettivo sarà quello di ridare ai
cittadini il sentimento di comunità,
dove ognuno avrà diritto di esporre
i propri problemi per trovare soluzioni comuni. Sarà l’amministrazione di tutti e per tutti, attraverso
un programma politico partecipato,
frutto di un continuo dialogo con i
cittadini.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
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Con le nuove elezioni, la delegazione Confapi Sardegna del Sulcis Iglesiente ha scelto la strada del rinnovamento
Gianni Di Bartolo, 37 anni, alla guida della Confapi
G
ianni Cristian Di Bartolo, 37 anni, di Carbonia, è il nuovo presidente della delegazione CONFAPI Sardegna del
Sulcis Iglesiente. è stato eletto al
termine di una nutrita assemblea
di imprenditori della Provincia
di Carbonia Iglesias, svoltasi a
Carbonia, al fine di rinnovare il
quadro dirigente dell’associazione imprenditoriale che raggruppa
alcune centinaia di imprese di
tutti i settori produttivi del territorio.
Il nuovo presidente Di Bartolo proviene dall’omonimo gruppo di imprese operante da sempre a Portovesme dove costituisce, nel comparto della piccola e
media industria privata, la più
importante realtà imprenditoriale locale.
Nel nuovo incarico sarà affiancato da un direttivo caratterizzato dalla presenza di molti
giovani - sette su dieci - rappresentanti in larga parte la seconda
generazione dell’impresa locale
costituitasi prevalentemente dietro la spinta della nuova industrializzazione di circa quaranta
anni fa.
Oltre al presidente Di Bartolo,
infatti, sono ben altri cinque con
meno di quarant’anni: Claudia
Cannas, Luca Carta, Giorgio Pusceddu, Vincenzo Marotta e Marco Rivano.
Nuovo è anche Mariano Zanon mentre soltanto tre sono coloro che appartengono al gruppo
storico: Giancarlo Ferrua, San-
Gianni Cristian Di Bartolo.
dro Fois ed Adelmo Atzori.
Un nuovo direttivo all’insegna
del rinnovamento ma ben deciso
anche a valorizzare il meglio della tradizione imprenditoriale locale, nel tentativo di mettere insieme esperienza e nuove capa-
cità in un tenace sforzo teso a
superare la grave crisi che attanaglia il territorio.
Per questo Gianni Cristian Di
Bartolo, chiudendo i lavori dell’assemblea, ha detto all’affollata platea: «Il nostro principale
impegno sarà rivolto a tentare di
invertire la linea di declino intrapresa dall’economia della zona attraverso il rilancio del suo
apparto produttivo nel contesto
di un “piano d’area” che favorisca un nuovo sviluppo integrato
di tutti i settori di attività organizzati secondo una logica di rete capace di fare sistema, dall’industria all’agricoltura, all’artigianato, al turismo, al commercio, ai servizi. A questo scopo - ha aggiunto Di Bartolo compieremo tutte le azioni che si
renderanno necessarie per sensibilizzare le forze politiche e
sindacali, le Istituzioni locali, la
Regione e il Governo affinché,
tutti insieme, imprese comprese,
si dia finalmente luogo ad un
quadro di interventi che, in una
azione di sistema, generi le condizioni necessarie per favorire un
nuovo sviluppo economico non
assistito ma in grado di competere.»
M.P.
I rebus storici alla fine dell’Impero Romano
di Caterno Cesare Bettini
Continua (2)
Ario fu l’eresiarca più combattuto (nato in Libia nel 256 - morto a
Costantinopoli 336), frequentò Melezio ma se ne distaccò nel 308.
Appena diventato diacono fu scomunicato per aver criticato l’eccessiva severità usata contro i meleziani.
Nel 312 rientrato nella chiesa, ordinato prete, formulò l’eresia condannata nei concili d’Alessandria (318)
e di Nicea (325). Ario riconoscendo
Gesù Cristo figlio di Dio, non la sua
natura divina, fu esiliato nell’Illiria.
Riabilitato nel concilio di Gerusalemme (335) e richiamato a Costantinopoli dall’imperatore per essere
ordinato vescovo, morì improvvisamente alla vigilia della cerimonia.
Ambrogio (339-397), dopo essere
stato governatore di Liguria ed Emilia fu acclamato dal popolo vescovo
di Milano prima d’abbracciare la
fede cristiana; nel 374 ricevette la
consacrazione episcopale. Unificò la
liturgia, intervenne tra le contese imperiali tra oriente e occidente, combattè l’arianesimo, battezzò Sant’Agostino, diede impulso al monachesimo femminile, pronunciò le orazioni funebri degli imperatori Valentiniano II e Teodosio. Agostino
(354-430), insegnò retorica a Tagaste e Cartagine poi a Roma e Milano dove, frequentando Ambrogio,
si convertì al cristianesimo abbandonando il manicheismo a cui aveva
aderito per nove anni. Divenne sacerdote nel 391 e vescovo d’Ippona
nel 395. Fu in polemica con le tesi
del donatismo e del pelagianesimo.
Il principe persiano Mani, 216277 fondatore del manicheismo unì
concetti cristiani e zoroastriani. Il
vescovo Donato, in polemica con
la riammissione dei lapsi sosteneva
che la chiesa era formata solo dai
santi e negava la validità dei sacramenti conferiti da chi aveva commesso peccato grave. I lapsi erano
cristiani che, sotto la minaccia di persecuzione abiuravano la loro fede.
Causa gli insegnamenti di Donato,
nacque un movimento estremista
dei fanatici Circoncellioni che provocò gravi danni all’Africa romana
nel quarto secolo. Il pelagianesimo è
un’eresia che prende nome dal monaco Pelagio, sosteneva che l’uomo
è in grado di realizzare una vita senza
peccato, grazie alla forza morale di
cui Dio l’ha dotato: non essendo automatica la trasmissione del peccato originale, il battesimo dei bambini
è inutile. Fu combattuto da Sant’Agostino e condannato nel 418 e 431.
Negli anni dopo il riconoscimento di Costantino non fu facile per i
cristiani vivere in pace, non solo per
le persecuzioni che ancora continuarono sporadicamente ma anche per le
molte dispute dei dotti della Chiesa
che resero difficile la fede della gente
semplice. Galla Placidia (390-450),
figlia dell’imperatore Teodosio, sorella d’Arcadio e Onorio si formò
tra gli intrighi della corte d’Onorio
divenuto imperatore d’occidente
(Arcadio lo era d’oriente). Durante
il sacco di Roma fu presa in ostaggio
dal re visigoto Alarico, s’innamorò e
fu ricambiata dal cognato del re,
Ataulfo che ne divenne sposo. Galla
seguì il marito in Spagna per combattere i Vandali. Alla morte del marito (419) fu reggente imperatrice
per il figlio Valentiniano ed in tale
veste si dedicò a perseguire eresie,
assommando in se le contraddizioni dell’epoca. Mentre la sofisticata
imperatrice d’alto lignaggio si dedicava alla religione, gli Unni, impareggiabili guerrieri a cavallo, ricattavano i due imperi minacciando
i loro confini. Provenienti dalle steppe mongole, assai rozzi (mangiavano la carne che scaldavano tra le proprie cosce e la sella del destriero),
avidi predoni feroci, erano un’autentica minaccia per la civiltà d’allora. Il loro capo indiscusso, Attila
(400-453), attaccò la Francia, ma ai
Campi Catalaunici (Chalons-RurMarne), nel 451 fu sconfitto da Ezio,
generale romano d’origine illirica e
dagli alleati Visigoti. Attila ripiegò in
Pannonia e l’anno seguente attaccò il
Nord Italia: rase al suolo Aquileia e
Padova, arrivato a Vicenza,Verona,
Brescia, Bergamo e Milano le occupò ma le risparmiò dallo sterminio.
Sul Mincio, narra la leggenda, accettò d’incontrarsi con Papa Leone
I che lo convinse a desistere e abbandonare.
Altra leggenda dice che nei pressi
di Modena le orde si persero nelle
nebbie della pianura padana e considerando un presagio si convinsero a rientrare nei luoghi da cui erano
partite. Era il periodo in cui i barbari
non pagani erano di religione ariana,
in altre parole considerati eretici dai
cristiani. Attila, era pagano, ateo e
superstizioso, tra le sue orde vi erano molti popoli barbarici di religione ariana. Ad accrescere confusione fu la moltiplicazione delle eresie
e dei concili. Nestorio, vescovo di
Costantinopoli, nel 428 sosteneva
che a Maria non spettava il titolo di
madre di dio, ma solo di madre di
Cristo perché non aveva generato un
dio ma un uomo: le sue teorie furono
attaccate dal concilio d’Efeso (431).
Il concilio di Efeso del 449 riabilitò
Eutiche, formulatore dell’eresia
monofisita che ammetteva solo la
natura umana di Cristo ma papa
Leone non l’accettò. Il concilio di
Calcedonia (451) condannò Eutiche
creando un divario ancora esistente
con la chiesa armena, copta, etiopica e giacobita. Nel frattempo che i
dotti discorsi liturgici arrovellavano
le menti del mondo culturale, l’altra
metà, dedita alla violenza, uccideva
gli avversari e tesseva i presupposti
per esodi di popolazioni inermi. Ezio,
il vincitore sul campo delle orde
unne, si dedicò a tessere trame per
far cadere Bonifacio, Conte di Galla Placidia in Africa che, per difendere i propri interessi, chiamò sui
suoi domini i Vandali di Genserico,
impegnati a battagliare in Spagna
contro Visigoti e Svevi. I Vandali, costruite le navi per varcare lo stretto
tra Spagna e Africa, oltre a causare
l’esodo delle popolazioni cristiane
che dall’Africa cercarono riparo in
Italia ed in Sardegna (durante gli ultimi anni di vita di Sant’Agostino)
decisero di conquistare la Città
Eterna.
Roma, dopo essere stata conquistata da Alarico re dei Visigoti nel
410, subì l’onta del saccheggio vandalico nel 455. I Bizantini con Giustiniano imperatore e Belisario Dux
batterono i Vandali, definitivamente
nel 533-34 riconquistarono la Sardegna e ne fecero una delle sette
province africane. Il periodo bizantino in Sardegna è uno dei tanti rebus storici. Quando furono costruite
le chiese bizantine nell’isola? Qual’è la data esatta dell’erezione chiesa di Sant’Elia a Nuxis? Certamente prima del 702, quando iniziarono
le incursioni arabe dopo l’occupazione della Cartagine bizantina da
cui dipendeva la Sardegna.
Fine - Caterno Cesare Bettini
[email protected]
Bibliografia
Raimondo Carta Raspi
Storia della Sardegna
Alessandro Soddu e Mario
Brigaglia - La Sardegna.
Tutta la Storia in mille domande
Indro Montanelli - Storia di Roma
Indro Montanelli e Roberto
Gervaso - L’Italia dei secoli bui
Enciclopedia Universale Garzanti
L’Enciclopedia - Biblioteca
di Repubblica
La crisi del comparto artigiano e commerciale in commissione
Avviato il confronto tra Provincia e Regione
L
a commissione “Industria,
Miniere, Artigianato, Lavoro, Commercio” ha affrontato il tema della crisi economica, problema di eccezionale
significato per il Sulcis Iglesiente,
con particolare riferimento ai settori artigianale e commerciale, nel corso di una riunione cui ha partecipato
il presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi.
«La crisi del sistema economico
nazionale ed internazionale - ha detto
il presidente Cherchi - ha colpito, in
modo particolare, i territori caratterizzati da sistemi produttivi esposti
alla concorrenza internazionale. Tale
è il caso del Sulcis Iglesiente, dove
si sono sommati problemi strutturali
con le nuove condizioni determinate
dalla crisi.»
Quattro fabbriche hanno chiuso,
le altre hanno ridotto la produzione:
in un’area che concentra solo l’8%
della popolazione sarda, si registra
oltre il 40% dei lavoratori sardi in
cassa integrazione generata dalla crisi.
Sono stati investiti fortemente i settori della piccola impresa, commercio, artigianato e agricoltura.
«Non poteva che essere così ha sottolineato il presidente della
Provincia -, poiché l’impatto del
settore industriale sul territorio avviene con un moltiplicatore prossimo a 2,5 volte.»
Il presidente Cherchi ha richiamato l’attenzione della commissione sulla necessità di interventi immediati, in quanto la situazione è sul
serio esplosiva.
«Moltissime imprese - ha aggiunto - sono al tracollo totale. Questo
genera la spinta ad una vera e propria rivolta sociale. Occorrono interventi urgenti che blocchino gli
effetti perversi delle cartelle esattoriali e interventi urgenti per riavviare l’economia.»
Tore Cherchi ha schematicamente indicato alcune misure:
1. Moratoria fiscale e contributiva per almeno un anno.
2. Eliminazione delle sanzioni.
Nel caso INPS, si arriva rapidamente al raddoppio dei contributi.
3. Riduzione sostanziale del carico degli interessi di mora e dell’aggio di Equitalia.
4. Dilazione del pagamento a 180
rate, mediante un provvedimento di
legge.
5. Intervento dei fondi di garanzia a partire da quelli regionali. Occorre chiedersi quali effetti concreti abbiano prodotto le risorse ingenti del FESR affidate alla SFIRS tramite il fondo di controgaranzia (circa 210 milioni di euro) per consentire alle imprese di superare la crisi.
Al riguardo, occorre intervenire anche sulle banche.
6. Accantonamento degli attuali
studi di settore, perché non veritieri.
Gli stessi tecnici dell’amministrazione finanziaria riconoscono che,
anche in situazioni normali, gli studi di settore distinguono in maniera
molto insufficiente tra un’attività in
Sardegna e una collocata in Lombardia. In situazioni come quella attuale della Sardegna, dove la crisi si
aggrava anziché risolversi, gli studi
di settore rispecchiano ancora di meno la realtà e, quindi, sono da accantonare.
«Il Sulcis Iglesiente - ha sottolineato Tore Cherchi - ha necessità
di promuovere un programma di
sviluppo straordinario a fronte di
una situazione straordinaria. A riguardo ci sono le proposte operative
contenute nell’Intesa istituzionale
sottoscritta con la precedente Amministrazione regionale, tuttora valida. I Comuni hanno fatto la pianificazione strategica comunale ed intercomunale che l’attuale Amministrazione assume come riferimento
nel Piano Regionale di Sviluppo.»
La Provincia ha consegnato alla
Presidenza della Regione otto schede progettuali su interventi in settori diversi da quello industriale.
«A fronte di questo - ha rimarcato
Tore Cherchi - si registra una stasi
totale. Non c’è un vuoto di idee e di
programmi, ma un vuoto di iniziativa. Questo chiama in causa la Regione, che è il motore della programmazione. Il confronto langue. Ripetutamente abbiamo chiesto alla Presidenza della Giunta di avviare una
iniziativa congiunta tra Regione ed
Amministrazioni locali e non c’è stato alcun seguito, nonostante la richiesta sia stata fatta anche dall’intera rappresentanza istituzionale del
Sulcis Iglesiente: parlamentari, consiglieri regionali ed enti locali. Del
resto, se si valuta come sono state
programmate risorse FAS per oltre
due miliardi di euro, si constata che
il Sulcis Iglesiente non è presente.
Si aggiunga il paradosso che, secondo la DGR 13/12 del 15/03/2011, 111,5
milioni di risorse del FESR sono a
grave rischio di disimpegno automatico (problema che nella scorsa annualità era stato “risolto” con l’istituzione, appunto, del Fondo di controgaranzia).
C’è molto bisogno, ci sono programmi, ci sono risorse non utilizzate - ha concluso il presidente della
Provincia di Carbonia Iglesias - è il
paradosso che la politica deve risolvere.»
Cantina Santadi
Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel e Fax 0781 950012
LATINIA
Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco
dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna.
Vino mediterraneo, caldo, solare che,
servito a 10°-12° C, esalta il dessert
e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa.
Ha ricevuto il “Premio speciale”
“miglior vino dolce dell’anno” 2002
e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso”
Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Cartoline dal Sulcis Iglesiente
Isola di San Pietro - Cala Vinagra.
Calasetta - La spiaggia Sottotorre.
Sant’Antioco - La spiaggia di Maladroxia.
Sant’Anna Arresi - La spiaggia di Porto Pino.
Masainas - Fenicotteri rosa in volo sugli stagni di Is Solinas.
Portoscuso - La spiaggia di Portopaglietto.
Iglesias - La spiaggia di Fontanamare.
Iglesias - Il Pan di Zucchero.
Buggerru - La spiaggia di San Nicolò.
Le principali esperienze professionali e politiche del candidato Sindaco Antonello Mereu
Committente responsabile: Bruno Airi.
1971-1987
Dipendente Alsar
1987-2001
Dipendente Enel
1979-1993
Consigliere comunale di Carbonia
Capogruppo DC Assemblea USL 7 Carbonia
Consigliere d’Amministrazione CNISI
Consigliere d’Amministrazione IGEA
2001-2011
Deputato UDC
Segretario d’Aula Gruppo UDC Camera dei Deputati
Componente Assemblea parlamentare della NATO
Ha presentato numerose proposte di legge quale primo firmatario, tra le quali:
• Istituzione di banche per la conservazione del sangue dei cordoni ombelicali a fini di trapianto
(tramutata in legge);
• disposizioni per favorire la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile delle isole minori;
• norme in tutela delle minoranze linguistiche;
• disposizioni per il riconoscimento di benefìci previdenziali in favore dei lavoratori esposti a fattori
nocivi negli impianti del nucleo industriale di Portovesme.
Ha concorso, inoltre, alla presentazione di altre proposte di legge, tra le quali quella recante disposizioni per il riconoscimento della funzione sociale svolta dagli oratori parrocchiali e per la
valorizzazione del loro ruolo.
Ha seguito con costanza ed impegno totale, tutte le problematiche legate al settore industriale,
che resta un irrinunciabile pilastro del sistema economico del territorio, ed a quello delle
bonifiche.
Da alcuni mesi è il responsabile nazionale UDC in materia di trasporti.
ANTONIO (NOTO ANTONELLO)
MEREU
CANDIDATO SINDACO
Il nostro impegno per Carbonia
Carbonia ha oggi 29.801 abitanti. Lo stato di crisi della città è certificato dai dati sul reddito procapite che vede Carbonia al 113° posto in Italia su 119 Comuni capoluogo di Provincia.
La Provincia di Carbonia Iglesias occupa l’ultimo posto tra tutte le Province italiane per il suo
PIL. Appena il 15% della popolazione di Carbonia è rappresentato da giovani sotto i 25 anni.
Aumenta la disoccupazione, quella giovanile è oltre il 40% ed aumenta il numero di lavoratori
in CIG.
Una crisi senza precedenti, aggravata dal troppo rigido comportamento di Equitalia e degli istituti bancari, rischia di provocare la perdita di ulteriori posti di lavoro ancora esistenti, con la chiusura di esercizi commerciali ed artigianali.
Conseguentemente, per affrontare la situazione di grave crisi, occorre un radicale taglio col passato, per porre in essere un impegno straordinario, unitario e solidale, di tutte le rappresentanze
istituzionali, politiche e sociali della città.
Preservare l’esistente, di cui si intravvedono i primi segnali di ripresa, e insieme progettare un
futuro fattibile, rappresenta il mio impegno personale e quello della coalizione UDC-PDL.
La tutela delle fasce più deboli della popolazione, è compito che richiama forti sensibilità per chi
fonda il proprio impegno sul riferimento alla dottrina sociale della chiesa, nel più generale contesto
di una visione laica della funzione dei partiti e delle istituzioni.
L’impegno per il lavoro, per un aggiornato sviluppo economico e la crescita della città sociale e
solidale, sono le azioni cardine su cui operare per rafforzare il senso di appartenenza, tale da definire
un più evoluto modello di identità locale per la città ed i suoi cittadini.
Messaggio elettorale - Committente responsabile: Bruno Airi.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
La decisione del Governo di abrogare le norme per la realizzazione di nuove centrali nucleari non ferma il referendum
La Sardegna al voto per fermare il Nucleare
Il fronte del Sì al referendum e, quindi, contrario al nucleare, è molto ampio, con numerose associazioni e tutte le forze politiche.
N
onostante la decisione del
Governo di abrogare le norme per la realizzazione di
nuove centrali nucleari e la
proposta di cancellare dalla convocazione del 12 e 13 giugno il quesito
sull’energia nucleare, in Sardegna si
andrà comunque a votare il 15 e 16
maggio prossimi, negli stessi giorni
in cui si voterà per l’elezione dei sindaci e dei Consigli comunali.
Le associazioni e le organizzazioni
che hanno dato vita al Comitato VOTA Sì per fermare il nucleare, in considerazione del fatto che la norma non
è ancora stata approvata, che delle
norme sul nucleare verrebbe abrogata solo la parte indicata dal referendum, che battere il nucleare col referendum avrebbe potuto essere una vittoria definitiva, cosa che questa nuova norma non garantirebbe; e ancora,
che fino alla pronuncia della Cassazione il referendum sta in piedi, «RITENGONO IMPORTANTE CHE UN
Sì NEL REFERENDUM REGIONALE possa costituire un forte segnale
anche a livello nazionale perché il
nucleare cacciato ora dalla porta non
si riaffacci dalla finestra, magari tra
un anno, quando l’incubo di Fukushima sarà meno opprimente».
Le associazioni anti-nucleare solleciteranno il Governo affinché si avvii un nuovo piano energetico nazionale basato sul risparmio, efficienza
e fonti rinnovabili, che escluda definitivamente il ritorno all’atomo, rispondendo positivamente agli obiettivi internazionali e garantendo al Paese occupazione e sviluppo di qualità.
Le associazioni ed organizzatori
che hanno aderito al Comitato regionale VOTA Sì per fermare il nucleare sono le seguenti:
ACLI, AMBIENTE IDV, AMICI DELLA TERRA, ARCI, CGIL,
COSTITUENTE ECOLOGISTA,
ECOLOGISTI DEMOCRATICI,
FARE VERDE, GRUPPO D’INTERVENTO GIURIDICO, ITALIA
NOSTRA, LEGAMBIENTE, LIPU, MOVIMENTO PER LA DIFESA DEL CITTADINO, OFFICINA
ECOLOGISTA, OSVIC, SARDEGNA SOLIDALE, TUTELA AMBIENTE NATURA, WWF, Gavino
Sale rappresentante iRS, AIAB, FIPSAS, FITET, FIWUK, AMBIENTE
SARDEGNA, Cagliari Città Ciclabile.
Il fronte dei contrari al nucleare,
in Sardegna, comprende inoltre quasi tutte le forze politiche, sia di maggioranza, sia di opposizione, considerato che lo stesso presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, a nome di tutto l’Esecutivo, ha più volte
ribadito la totale contrarietà a qualsiasi ipotesi di realizzazione in Sardegna di impianti per la produzione
di energia nucleare e la scelta di campo netta e definitiva di una “green economy”, energie rinnovabili ed uno sviluppo compatibile con il patrimonio
ambientale.
Il 15 e 16 maggio, dunque, i sardi
potranno esprimersi sull’eventuale localizzazione in Sardegna di centrali
nucleari. Il quesito referendario sul quale esprimersi è: «Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse
residuate o preesistenti?».
Il referendum regionale è esclusivamente consultivo ma un largo successo del fronte del Sì, cioè dei contrari al nucleare, rafforzerebbe la già
ferma posizione della Giunta regionale e di tutta la comunità sarda.
Sottoscritto il protocollo d’intesa tra la Provincia e undici Comuni
Per uno sviluppo dei porti del territorio
L
a Provincia di Carbonia
Iglesias e i Comuni di Calasetta, Carbonia, Carloforte, Masainas, Giba, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, San
Giovanni Suergiu, Buggerru, Gonnesa e Portoscuso, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa al fine di
elaborare un Programma di interventi coordinati relativo al Sistema
della Portualità del Sulcis Iglesiente, nodo di sviluppo strategico di rilevante importanza, non solo per
rendere più efficiente il sistema stesso, ma anche ai fini dello sviluppo
del territorio provinciale, con ripercussioni positive sull’economia e
sull’occupazione.
Gli interventi potranno essere
realizzati attraverso i fondi strutturali europei, destinati a contribuire,
anche con l’integrazione di altre forme di finanziamento, alla riduzione
dei divari esistenti tra le varie realtà
territoriali, e consentendo, tra l’altro,
interventi sul territorio attraverso la
diversificazione degli obiettivi con la
finalità di porre in essere una strategia che, fronteggiando con misure
diverse le varie esigenze locali, possa efficacemente realizzare il complessivo risultato finale proposto.
La Provincia partecipa al finanziamento delle opere, inserendo gli
interventi all’interno del Programma Triennale e dell’elenco annuale
delle opere pubbliche, e destinando
dal proprio bilancio, per il sistema dei
porti e degli approdi minerari, una
somma complessiva di 5.000.000 di
euro, che potrà essere incrementata
in relazione alle esigenze e alle disponibilità del proprio bilancio; i Comuni, per quanto di loro competenza, potranno partecipare con proprie
risorse.
Le azioni e gli obiettivi da promuovere, individuati dallo studio di
fattibilità, possono essere così riassunti: interventi infrastrutturali nei
porti di Sant’Antioco, Calasetta e
Carloforte; interventi al contorno,
necessari per la razionalizzazione
dei collegamenti tra le varie realtà
portuali e urbane; escavi portuali
necessari per migliorare l’accessibilità; opere di protezione e di completamento delle strutture portuali;
manutenzione straordinaria del canale navigabile della laguna di Sant’Antioco (già in corso); opere nel
porto di Buggerru complementari
per la sicurezza e per la protezione
del bacino dall’insabbiamento causato dall’azione del vento (già in corso); e, infine, opere minori per gli approdi nei Comuni di San Giovanni
Suergiu, Masainas, Giba e Sant’Anna Arresi.
La CGIL ha proclamato l’astensione dal lavoro per il 6 maggio
Si è svolta il 1 maggio la cerimonia nella miniera di Serbariu
Una piazza per ricordare Sergio Usai
D
omenica Primo Maggio,
giornata della festa dei lavoratori, si è svolta la cerimonia di intitolazione
alla memoria di Sergio Usai, l’ex
segretario della Camera del Lavoro
scomparso tragicamente in un incidente stradale cinque anni fa, con
l’amico Carlo Cancedda, della piazza antistante l’ingresso della Grande
Miniera di Serbariu.
La scelta del luogo e della data da
parte della segreteria generale della
CGIL e dell’Amministrazione comunale di Carbonia non sono state
casuali.
«Sergio Usai - hanno sottolineato nei loro interventi Roberto Puddu, segretario generale della CGIL
e Maria Marongiu, vicesindaco di
Carbonia - ha contribuito a scrivere
la storia cittadina e territoriale per
la difesa del diritto al lavoro e per
la valorizzazione dell’identità mineraria di Carbonia. Per questo abbiamo voluto scegliere il Primo Maggio, festa dei lavoratori, per rendere omaggio al suo instancabile impegno nel sindacato e nella società
civile, per dedicargli la Piazza della Miniera, simbolo della nostra città e della nostra identità.»
La cerimonia ha visto la partecipazione di tantissimi amici che hanno conosciuto Sergio Usai e con lui
hanno condiviso diversi momenti del
lungo impegno sindacale e sociale.
Al microfono si sono susseguiti in
tanti e le emozioni scaturite dai vari
interventi sono state forti. Un momento particolare è stato vissuto
quando ha parlato la figlia Francesca che ha ringraziato tutti per le attestazioni di stima ed affetto rivolte
alla memoria del padre Sergio.
è stato particolarmente sentito
anche l’intervento di don Antonio
Mura, parroco della chiesa di San
Ponziano, che ha sottolineato di aver
conosciuto Sergio Usai pochi anni
prima della sua tragica scomparsa ma
di aver avuto ugualmente con lui un
rapporto molto cordiale nelle occa-
sioni in cui si sono incontrati nell’elaborazione di iniziative di carattere sociale, nell’interesse della collettività cittadina e territoriale.
Al termine degli interventi, lo
stesso Antonio Mura ha benedetto
la targa che riporterà per sempre il
suo nome nella piazza principale del-
della cultura mineraria di interesse
nazionale ed internazionale, oltreché centro di cultura e sede della Sotabarco, la società che si occupa dello
«sviluppo di progetti dimostrativi e
di diffusione tecnologica mirati a
favorire l’utilizzo del carbone Sulcis,
di proposte per il rilancio del baci-
L’intervento della figlia Francesca.
La grande emozione del padre dopo la benedizione della targa.
la miniera di Serbariu, da qualche
anno trasformata da vecchio sito in
cui hanno operato per lunghi anni
migliaia di lavoratori provenienti da
tutte le regioni italiane (e in molti
lasciandoci anche la vita), in museo
no carbonifero del Sulcis, dello sviluppo di progetti di ricerca sul carbone con ricadute strategiche e, infine, di attività di diffusione e promozione delle tecnologie di utilizzo
pulito del carbone».
Qualche giorno fa l’Esecutivo provinciale ha esaminato la bozza
«Uno sciopero per il futuro del territorio»
Verso il Piano Urbanistico Provinciale
L
L
a CGIL nazionale ha proclamato lo SCIOPERO
GENERALE per il 6 maggio 2011, per contrastare
l’opera del Governo, che nei 34 mesi
di legislatura ha depresso l’economia, aumentato la disoccupazione
e la Pressione Fiscale; Ridotto lo
Stato Sociale, attaccato la Scuola,
l’Università, i diritti dei lavoratori,
la Dignità delle donne. Azioni che
hanno fatto crescere le disuguaglianze unitamente all’opera deleteria della divisione delle forze sociali riducendo gli spazi di Democrazia sindacale e dello stesso confronto fra le parti.
La CGIL contrappone alla politica del governo dodici proposte che
vanno dall’allargamento degli ammortizzatori sociali per tutti coloro
che hanno perso e perderanno il
lavoro, alla maggiore e garantita Democrazia nei luoghi di lavoro con
l’elezione delle RSU in tutti i settori e la garanzia di poter esprimere
il proprio parere vincolante sugli indirizzi ed accordi contrattuali.
Da un fisco più giusto ed equo,
riducendo il prelievo dai redditi dei
lavoratori e pensionati, aggredendo
l’evasione ed incrementando ai livelli medi europei la tassazione sulle rendite e grandi ricchezze; alla
necessità di avere una chiara e costruttiva politica industriale che faccia uscire dalle secche il Paese.
Dai necessari interventi straordinari per creare lavoro e, in parti-
colare per i giovani, con iniziative
a contrasto della piaga del lavoro
nero e della precarietà, alle decisioni relative al rinnovo dei contratti per il Pubblico Impiego - con
il blocco dei licenziamenti dei precari e la definizione di un serio piano occupazionale basato sulle necessità e dello sviluppo e non sui
conti; per un federalismo solidale
che tenga unita l’Italia.
I temi delle vertenze del territorio stanno poi tutti dentro le questioni dello sciopero generale:
• il contrasto al progetto per tagliare la sanità pubblica e privata e
la scuola;
• il fallimento della politica regionale sulle vicende industriali:
Rockwool; ex ILA e SMS; i continui ritardi e ribaltoni sugli impegni
per dare sfogo agli investimenti della Portovesme srl;
• la situazione Eurallumina che
di nuovo ha solamente l’esposizione
diretta del Ministro Romani, obbligata dalla generosa mobilitazione
dei lavoratori, con il sostegno dalle
delegazioni di tutte le realtà produttive e dalle istituzioni a tutti i livelli;
• il totale silenzio su Carbosulcis,
mitigato solo da ciclici annunci alla stampa e da passeggiate elettorali
di esponenti di spicco della politica
regionale;
• la necessità di dare corso e
corpo alle bonifiche sia dei siti ex
minerari e verso l’Area ad alto Rischio ambientale, per le quali il Go-
verno ha scippato 700 milioni di €
di fondi FAS;
• l’impossibilità per gli Enti locali che potrebbero, se gli venisse
allentato il Patto di Stabilità, sviluppare investimenti, lavoro ed occupazione e che invece continuano
a vedere ridotti ulteriormente i trasferimenti economici;
• la riduzione del Parco Geominerario ad un contenitore di posti di
sottogoverno senza alcuna concreta
attività per lo sviluppo del progetto che
sta alla base della sua costituzione;
• l’assenza di un piano, quale che
fosse, per dare sostegno e sviluppo
all’economia flagellata dalla crisi;
• e, infine, ma non per ultimo,
l’accanimento esattivo verso le piccole imprese e aziende famigliari
artigiane e commerciali, che con la
misura indicata dagli studi di settore, hanno prelievi e sanzioni, fuori
da ogni logica e da ogni dimensione
reale, che le portano al fallimento e
con esse alla perdita dei posti di lavoro diretti e indotti.
Temi nazionali e temi locali che,
dunque, si intrecciano e per questi
motivi abbiamo deciso di svolgere
una manifestazione nel territorio.
La faremo ad Iglesias con il concentramento dalle ore 10.30 in via
Isonzo (fianco Istituto Minerario),
dalla quale ci muoveremo verso piazza Sella, per concludere con gli interventi dei lavoratori.
Roberto Puddu
Segretario Generale CGIL
a Giunta provinciale ha
esaminato la bozza del
Piano Territoriale di Coordinamento (PTCP)/ Piano Urbanistico Provinciale (PUP),
provvedendo alla sua trasmissione agli Organi consiliari e ai Comuni, al fine di attivare il processo di condivisione, prima dell’adozione del documento da parte
del Consiglio Provinciale.
Il Piano è stato elaborato sulla
base di una continua collaborazione che ha interessato, in primo luogo, tutti i comuni della Provincia.
Ora, il materiale, prima del passaggio in Consiglio, verrà esaminato ed approfondito dalle Commissioni consiliari competenti.
Al Piano Urbanistico Provinciale (PUP) la legge assegna un
importante ruolo di coordinamento per la pianificazione provinciale
e comunale, soprattutto per quanto
riguarda le zone agricole, le zone
da destinare alle attività produttive e tutti gli ambiti che rivestono
valenza sovracomunale.
Per questo, tutti i Comuni hanno partecipato attivamente alle
scelte e all’elaborazione durante
tutto il percorso di formazione del
Piano.
Dopo l’adozione da parte del
Consiglio provinciale e le pubblicazioni, le eventuali osservazioni
pervenute verranno esaminate e
il Piano, con le modifiche che il
Consiglio apporterà, sarà tra-
smesso alla Regione per l’ultima
tappa, rappresentata dalla verifica
di coerenza con la superiore pianificazione regionale.
La predisposizione del Piano
Urbanistico Provinciale non è una
operazione semplice, se si considera la vastità degli argomenti di
competenza e gli innumerevoli
atti di pianificazione di carattere
L’assessore Guido Vacca.
territoriale e paesaggistico emanati dalla Regione e dallo Stato a
cui deve fare riferimento.
«La normativa - spiega l’assessore provinciale alla Pianificazione, Guido Vacca - attribuisce al
Piano Urbanistico Provinciale un
importante ruolo per assicurare la
coerenza degli interventi alle di-
rettive e ai vincoli regionali e al
Piano Paesaggistico Regionale.
Il Piano è stato elaborato proprio in adeguamento allo stesso
Piano Paesaggistico Regionale,
al fine di conferire alla pianificazione provinciale i necessari contenuti paesaggistici. Il PUP rappresenta uno strumento essenziale per l’attività della Provincia e per la pianificazione comunale, soprattutto per l’elaborazione dei Piani Urbanistici Comunali.»
Il Piano Urbanistico Provinciale si colloca, quindi, a valle del
Piano Paesaggistico Regionale,
di cui deve recepire gli obiettivi
strategici e le indicazioni.
«Lo strumento - sottolinea
l’assessore Guido Vacca - è fondamentale per l’indirizzo e il
coordinamento della pianificazione provinciale e comunale ed
è indispensabile per delineare i
differenti assetti del territorio in
relazione alla vocazione delle
sue parti e alle tematiche di competenza della Provincia, in integrazione con le politiche di sviluppo socioeconomico, territoriale ed ambientale; coordina,
inoltre, le proposte avanzate dai
Comuni, per determinare gli indirizzi generali di assetto del territorio negli ambiti e nelle tematiche di competenza della
Provincia.»
M.P.
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Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
La Provincia del Sulcis Iglesiente
PROGRAMMA ELETTORALE
L’ITALIA DEI VALORI CON
DIEGO FRONTERRè
SINDACO
L’azione della lista Italia dei Valori è ispirata ai principi di Solidarietà - Partecipazione - Salvaguardia dell’Ambiente - Salute - Giustizia - Dialogo tra i Popoli e le Culture. Questi principi si traducono in scelte politiche ed in attività culturali che
riguardano sia gli aspetti locali sia quelli sovra-comunali, fino ai problemi del mondo globalizzato.
PERCHé il Buon Governo della Città di Carbonia, la centralità della promozione culturale, la costruzione di un sistema di servizi sociali in grado di
sostenere i bisogni dei cittadini, la tutela e la valorizzazione del territorio, il “Governare Partecipato”,
possono essere meglio garantiti da un’Amministrazione che vuole il grande cambiamento.
PERCHé i grandi risultati si possono conseguire con tutte le forze vive della nostra città: il Volontariato, le Associazioni Sportive e Culturali, i Sindacati, le Imprese, le Consulte, i Partiti politici.
La Città ideale non esiste, ma esiste un ideale di Città: l’Ideale è come la linea dell’orizzonte,
qualcosa che non si raggiunge mai ma che induce a
proseguire il cammino. è il punto che si guarda mentre si avanza. L’Obiettivo che porta a non fermarsi.
Obiettivi e progetti
Vogliamo una Città Aperta, Solidale, Vivace e tesa
ad uno Sviluppo Sostenibile e questi sono i progetti
con cui realizzarla.
Per una Città Aperta e Solidale
• Una Città aperta non esclude chi rischia di “restare fuori”, ai margini, e non esclude i cittadini in difficoltà, investendo per loro tempo e risorse importanti.
• La partecipazione è fondamentale: ognuno è chiamato a dare il proprio contributo di idee e di tempo.
• Sosterremo la rete della solidarietà e garantiremo il diritto di cittadinanza di tutte le persone.
Con i Giovani
• I giovani non sono i “Cittadini di Domani” ma sono già Cittadini di Oggi, spesso
sottorappresentati a livello istituzionale.
• Occorre intervenire più incisivamente coinvolgendo i giovani nella progettazione dei nuovi servizi.
• Avvieremo la Consulta dei Giovani, con funzioni di coordinamento dei vari progetti e di confronto con l’Amministrazione.
• Investiremo sull’Educativa di Strada.
Con gli anziani
• Gli anziani sono una grande risorsa per la nostra comunità. Oggi le persone con più di 65 anni
sono un quarto della nostra popolazione. L’obiettivo di
questo programma è fare della terza età una bella età.
• Per gli anziani non autosufficienti punteremo a
potenziare l’assistenza domiciliare (ADI), con l’istituzione di un “registro comunale” delle persone abilitate nella cura degli anziani.
• Compatibilmente con le politiche degli accreditamenti regionali punteremo alla realizzazione di una
casa di riposo per gli anziani residenti.
• Saranno sostenute le iniziative per valorizzare
il CENTRO CIVICO RICREATIVO E CULTURALE PER ANZIANI.
Con i diversamente abili
• I diversamente abili sono nostri figli, nostri fratelli e nostre sorelle, nostri vicini di casa. Sono nostri
concittadini. Diversamente abili siamo noi stessi, nelle diverse fasi della nostra vita. Se una città funziona
per un diversamente abile, funziona meglio per tutti.
• Amplieremo le occasioni pubbliche per la valorizzazione delle capacità artistiche ed espressive dei
diversamente abili.
Con le famiglie
• Favoriremo l’acquisto della prima casa
da parte delle giovani coppie, delle famiglie
numerose e delle persone più deboli, con apposite
convenzioni di edilizia economico-popolare.
Sosterremo le famiglie bisognose e quelle che intendono mantenere all’interno del loro nucleo un genitore anziano o un familiare diversamente abile.
Con le Associazioni ed il Volontariato
• Vogliamo valorizzare e rafforzare la ricchezza
costituita dalle Associazioni di volontariato rivolte al
mondo degli anziani, dei soggetti deboli, dei diversamente abili, le Associazioni culturali, sportive, ricreative,
che hanno quale obiettivo la coesione sociale, le Comunità religiose e le Associazioni dei commercianti.
• Promuoveremo il funzionamento degli organismi di partecipazione.
• è importante che le associazioni abbiano una
sede per facilitarne l’opera, istituendo nei diversi quartieri un punto di incontro aperto a tutte le formazioni di Associazionismo e Volontariato.
• Punteremo a creare un “periodico cittadino”,
largamente aperto alla collaborazione delle associazioni, finanziato in parte con inserti pubblicitari.
• Vogliamo migliorare il sito internet comunale,
con servizi di discussione e confronto (forum, blog).
Favoriremo la dislocazione sul territorio
comunale di nuove postazioni internet.
Per la salute
• Riteniamo dovere di chi amministra la Città, intervenire per la tutela della salute di tutti i cittadini,
migliorando la qualità dell’ambiente, supportando la
sanità pubblica ed integrandone gli interventi.
• Lavoreremo per potenziare le iniziative di prevenzione in materia di dipendenze.
• Verificheremo il rispetto puntuale delle norme
nazionali e locali per l’installazione delle antenne che
trasmettono segnali elettromagnetici e dei loro valori in prossimità di scuole e dei luoghi pubblici (zonizzazione elettromagnetica-monitoraggio dello smog
elettromagnetico), monitoraggio delle polveri sottili
e della qualità dell’aria attraverso deposimetri.
Per la casa
• Carbonia sta diventando una città in cui
è difficile trovare casa, per i prezzi elevati.
• Intendiamo ampliare il patrimonio di appartamenti a disposizione del Comune da dare in locazione alle famiglie in difficoltà.
• Attraverso accordi con gli operatori, cercheremo
la disponibilità di appartamenti riservati a giovani
coppie, a prezzo calmierato.
Per il lavoro
• Vogliamo incentivare l’imprenditorialità giovanile e quella femminile per la creazione di nuove imprese, anche attraverso l’esperienza delle botteghe-scuola.
Contro il carovita
• Il settore del commercio attraversa una crisi che
sta mettendo in ginocchio tantissime famiglie e giovani, con balzelli e tasse non congrue. Il commercio
deve vivere sull’abbattimento dei costi di chi produce (energia, carburante, acqua) “qualità a basso costo”.
• La nostra Amministrazione svolgerà ruolo di
indirizzo, al fine di controllare e calmierare i prezzi.
Per una città vivace
• Una città in cui si vive bene è caratterizzata da
livelli elevati di gradevolezza, servizi efficaci ed efficienti, sicurezze e garanzie sociali. La gradevolezza
richiede uno sviluppo armonioso.
• In particolare, per quanto riguarda il PROBLEMA DEI TRASPORTI E DEI COLLEGAMENTI
che tanto disagio crea ai tanti lavoratori pendolari
(vedi collegamenti ferroviari con Cagliari), occorrerà
intervenire “sul Piano Regionale dei Trasporti”.
• Altra nota dolente è il PUC (Piano Urbanistico
Comunale), sul quale vigileremo per evitare discri-
minazioni e speculazioni varie.
• Le opere pubbliche devono rispondere a precise
scelte politiche, quali la fruibilità dello spazio urbano
da parte di tutti i cittadini.
• Senza sostituirsi al ruolo delle Associazioni e
delle Scuole, l’Amministrazione Comunale può facilitare iniziative culturali e sportive che rendano viva e
vivace la Città e rafforzare l’offerta formativa pubblica.
I luoghi di incontro
• Favoriremo l’adozione di piccole aree verdi da
parte di esercizi commerciali che potranno apporre la
propria pubblicità in cambio della custodia delle aree.
• Per rispondere ai bisogni di socialità di bambini
anche nella cattiva stagione, vogliamo realizzare aree
coperte invernali da destinare a parco giochi.
Le ore di incontro
• Incentiveremo una maggiore flessibilità negli
orari e giorni di apertura dei pubblici esercizi, limitatamente alle attività che non provochino rumore
all’esterno del negozio. Ciò dovrebbe consentire di
reggere meglio la concorrenza con i grandi centri
commerciali. Studieremo forme di incentivo indiretto ai negozi di vicinato.
• Per lo stesso scopo, punteremo a facilitare il prolungamento degli orari degli uffici pubblici.
• Sosterremo l’attività della Pro Loco come strumento di valorizzazione e promozione presso la cittadinanza e nei Comuni limitrofi degli “spazi e tempi”
della nostra Città (luoghi, edifici, monumenti, arte,
feste di quartiere, tradizioni culturali e storiche).
• Metteremo a disposizione di giovani artisti (writers) spazi pubblici per la realizzazione delle loro opere. Verrà inoltre avviato un programma di iniziative
di scambio con le città italiane e straniere.
Studiare in città
• Migliorare l’offerta formativa delle scuole
pubbliche nella nostra Città con maggiori
risorse ed energie.
• Le mense scolastiche devono essere un momento di educazione alimentare, garantite a tutti con un’attenzione particolare per i cibi di origine biologica. Si
verificherà la possibilità del ritorno dei centri di cottura (cucine) all’interno delle scuole.
• Doteremo le scuole di giochi utilizzabili dai bambini per un loro migliore sviluppo psico-fisico.
• Per garantire una reale opportunità di accesso
alla formazione scolastica, intendiamo garantire un
adeguato sostegno a tutti i giovani diversamente abili.
• Ricercheremo l’ampliamento dell’offerta formativa di scuole superiori (anche serali per italiani e
stranieri che lavorano), attraverso accordi con la Provincia, sostenendo anche le possibilità di formazione
professionale e gli altri percorsi formativi.
Fare sport in città
• Lo sport ha una funzione educativa ed è, quindi, un dovere per l’Amministrazione Comunale, favorire la pratica sportiva individuale ed organizzata, in
particolare da parte dei giovani.
• Promuoveremo l’istituzione della Consulta
Sportiva.
• Vogliamo riportare al centro l’intervento dell’Amministrazione in tale materia.
• Vogliamo consolidare e completare il patrimonio di strutture attraverso la realizzazione e la posa di
attrezzature per sport all’aperto.
• Puntiamo alla diffusione della pratica dello sport
sotto casa, con interventi di recupero di aree marginali.
Per uno sviluppo ambientale e sostenibile della città
• Vogliamo vivere in una città che sprechi meno
risorse, energia, materiali, acqua, territorio. Una città
che consuma meno è una città più sana, meno inquinata, più vivibile, più giusta.
• Lo sviluppo corretto e sostenibile del territorio
passa attraverso un’attenta pianificazione che recuperi il patrimonio esistente e valuti l’effettivo bisogno
abitativo.
• Il coinvolgimento consapevole della popolazione è essenziale per raggiungere l’obiettivo e qualifica il progetto di sviluppo sostenibile.
• Promuoveremo Carbonia come CITTà
DEI TRE PARChI, valorizzando il parco di
Rosmarino, il parco Fenicio-Punico di Sirai
ed il parco di Serbariu Miniera, creando lavoro con particolare attenzione ai giovani.
L’efficienza energetica
• Vogliamo puntare a diminuire il consumo di energia della nostra Città (fino al 40%).
• Le emergenze energetiche ed ambientali, che in
questi ultimi mesi hanno evidenziato la fragilità del
nostro sistema economico e sociale, richiedono un
rafforzamento delle politiche di programmazione.
• Studieremo ed adotteremo il Piano Energetico
Comunale con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza del “sistema città” con la scelta di risorse energetiche non fossili, materiali a basso impatto ambientale e l’estensione del riciclaggio dei rifiuti.
• Incentivare e promuovere il risparmio energetico e l’utilizzo delle energie rinnovabili, così come
l’adozione di materiali meno inquinanti nella costruzione e nella ristrutturazione degli edifici.
• Ci faremo promotori di un accordo volontario per
l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili.
• Avvieremo un piano di sostituzione degli autoveicoli comunali che punti all'inserimento della trazione elettrica.
• Cercheremo accordi per il completamento e collegamento delle piste ciclabili con i Comuni limitrofi.
• L’acqua potabile è fonte di vita e bene
comune dell’umanità ed un diritto inalienabile. Anche l’acqua del nostro territorio dovrà
essere preservata da ogni eventuale privatizzazione,
conservandola come risorsa collettiva.
• I risultati quantitativi e qualitativi delle azioni
promosse in campo energetico ed ambientale saranno raccolti attraverso un Osservatorio sull’Energia e
l’Ambiente e comunicati ai cittadini.
Le criticità ambientali
• Per ridurre l’impatto ambientale della nostra Città, non è sufficiente la diminuzione in ingresso dell’energia e dei materiali ma è necessario che diminuiscano anche gli scarti in uscita, in termini di rifiuti e di inquinamento prodotto.
• Sul riciclo dei rifiuti, a Carbonia, vogliamo puntare sempre più in alto, studiando ed adottando le
migliori pratiche esistenti in Italia ed in Europa.
L’autonomia finanziaria
• Dagli anni novanta in Italia è in corso un processo di profonda riforma dello Stato nella direzione di un maggiore decentramento e della realizzazione di forme di federalismo anche di tipo amministrativo. Questo processo riformatore ha spostato
la fonte della maggior parte delle entrate di Comuni
e Province dai contributi dello Stato ai tributi locali
e proventi di servizi pubblici locali.
• Il nuovo assetto finanziario degli enti locali responsabilizza maggiormente gli amministratori locali e consente ai cittadini, se adeguatamente informati e coinvolti, un più penetrante controllo politico-democratico sul funzionamento delle istituzioni.
• L’azione amministrativa sarà improntata ad un
maggiore equilibrio finanziario dell’Ente, rendendo
più produttiva la spesa corrente e riducendo drasticamente le spese per consulenze o emolumenti a nomine di rappresentanza politico-clientelare, garantendo un impegno per l’attuazione di un “Federalismo fiscale” che non scarichi sui cittadini,
balzelli aggiuntivi.
I 40 candidati alla carica di Consigliere Comunale
DIEGO FRONTERRè
CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO
CANDIDATO ALLA CARICA DI CONSIGLIERE
Lai Stefano
Floris Giacomo
Taris Manuela
Murroni Giovanni
Sedda Maria Silvia
Pinna Giancarlo
Assorgia Maria Rita
Cremone Sebastiano
Piga Alessandra
Podda Maurizio
Cinus Daniela
Paba Francesco
Crisioni Francesca
Scotto Alessio
Campesi A. Maddalena
Crisioni Carlo
Piras Ines
Valluzzi Cristian
Argiolas Lorena
Dessì Antonio
Fai Linda
Frau Giorgio
Grova Mariangela
Sini Riccardo
Prunas Alessio
Basciu Carla
Urbano Anna Maria
Carlucci Gianluca
Lampis Daniele
Demontis Elena
Cabras Susanna
Panzarella Alessio
Muscas Angelo
Marras Matteo
Serra Andrea
Pintus Giuseppina
Maccioni Aurelio
Fois Guido
Angius Anna
Mereu Cristina
Messaggio elettorale - Committente responsabile: Angelo Cremone.
ELEZIONE DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CARBONIA - 15 e 16 MAGGIO 2011
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
è stato presentato lo scorso 16 aprile nella sala della Circoscrizione, il libro scritto da quattro giovani sulla storia di Bacu Abis
Storie e racconti di vita della comunità di Bacu Abis
I
l 16 aprile 2011 in Bacu Abis, nel locale
della Circoscrizione, presenti circa 200 persone - tante ne può contenere la sala - (e
molte altre ad attendere fuori) è stato presentato il libro dal semplice titolo “Bacu Abis”,
scritto da Alesssandra Fantinel, Bruno Lampis,
Ottavio Magari, Rosalba Pala-Calì, tutti dell’associazione culturale Bacu Abis, sorta nel
2005 con l’obiettivo di ricostruire la storia della comunità mineraria (Edizioni Sulcis).
Sarebbe comunque riduttivo citare soltanto
i quattro autori, visto che, in qualche modo, tanti
compaesani si sono sentiti protagonisti, come
vedremo. Ecco perché la manifestazione ha suscitato interesse, attenzione ed ascolto in silenzio da parte degli uomini e delle donne presenti
(tantissime queste ultime), giovani ed anziani,
per tutta la sua durata - circa novanta minuti -.
Non ho potuto leggere il libro prima della
presentazione, ma ne ho ascoltato la descrizione
dei relatori, ad iniziare da Massimo Carta che
ha evidenziato la “ricostruzione scrupolosa e
scientificamente provata” dei fatti riportati. L’aspetto fondamentale di tale lavoro è stato l’aver
messo nero su bianco per la prima volta dalla
nascita di Bacu Abis (sono ormai più di centocinquant’anni) gli avvenimenti che hanno segnato la vita, il lavoro, lo sviluppo, le difficoltà che la
comunità ha dovuto affrontare. Ma il libro è molto di più: territorio, urbanistica; recupero documenti del passato, fotografie e persino poesie;
una delle quali - bellissima - è stata recitata dalla
regista ed attrice Monica Porcedda. Per scendere
in alcuni particolari: il primo asilo infantile, il
primo cinematografo del circondario, il raccordo
ferroviario tra FMS e Centrale di Monteponi.
L’opera ha messo in evidenza la scoperta del
giacimento carbonifero ed il suo sfruttamento
(compreso quello degli operai). Ha descritto i
pozzi di estrazione, l’architettura dell’abitato ed
il suo sviluppo edilizio. Per finire, con i racconti di vita, nei quali - come accennato sopra - tutti
i cittadini si sono sentiti in qualche misura protagonisti.
Per quanti non conoscono la storia del luogo, vale la pena ricordare che il primo nucleo
abitativo nacque nel 1851 quando, dopo varie
e vane ricerche esperite da personaggi anche illustri (basti ricordare il Lamarmora) su alcuni
campioni, si ebbe la certezza della presenza abbondante di carbone, dapprima in superficie,
poi in galleria nella zona denominata “Terras
Collu”.
Il toponimo sardo Bacu Abis ha origini incerte. Il significato più probabile pare sia quello di “valle delle api”, oppure “valle degli Abis”
(cognome abbastanza comune dalla nostre parti).
Se posso aggiungere una nota personale, sono
certo di aver letto alla fine degli anni ’60 (lavoravo all’ufficio tecnico di Seruci) su una mappa catastale della zona, pubblicata nel 1931, la
dicitura “Bacu Ollastu”, che starebbe a significare “valle dell’olivastro”.
Ho volutamente inserito questa breve digressione per suscitare la curiosità di quanti ancora
non hanno letto il libro e portarli a scoprirne il
scrizione Gianfranco Fantinel che ha messo in
risalto l’impegno profuso dalla cittadina e le
difficoltà e la fatica per la pubblicazione del lavoro. Ha ricordato con commozione quanti in
un recente passato si sono profusi per la comunità. Un nome per tutti: Costantino Mannu. Ha
detto altresì con rammarico di non essere ancora riuscito ad avviare la realizzazione del “Museo delle Regioni”, del quale il sottoscritto aveva dato conto qualche tempo fa sulle pagine di
questo giornale.
Gianfranco Fantinel, infine, ha ricordato i legami tra chi da 156 anni e a seguire si è trasferito nel piccolo centro sulcitano dalle più remote
regioni italiane. Si è detto comunque certo di
La presentazione del libro nella sala della circoscrizione.
contenuto, acquistando un’opera che, a detta di
tutti i relatori, vale ben oltre i 10 euro fissati dall’associazione come prezzo di copertina.
Ma torniamo alla presentazione. Sono ancora intervenuti: le due autrici donne, Rosalba
Pala Calì ed Alessandra Fantinel che hanno
esposto l’obiettivo prefissato dall’associazione:
ricostruire la storia della cittadina mineraria
sulcitana. Poiché capita raramente che un libro
sia scritto da ben quattro autori, ho ritenuto che
la ragione sia stata quella indicata in premessa
dai medesimi, e cioè “avendo maturato competenze in ambiti professionali diversi”, si sono riuniti in squadra; il presidente della Circo-
non rinunciare all’iniziativa museale, convinto
com’è che Bacu Abis sia il luogo più adatto per
un Museo delle Regioni, essendovi rappresentate gran parte delle etnie italiane: la qual cosa
è palese se si guardano - per esempio - i cognomi di due tra i quattro autori del libro: la prima,
Fantinel, con chiara origine veneta; la seconda,
Calì, di altrettanto chiara origine sicula. Posso
aggiungere che ciò è avvenuto anche a Carbonia centro; ma molto più tardi (1938). Perciò,
come dargli torto?
Il vicesindaco di Carbonia, Maria Marongiu,
oltre a rimarcare l’impegno dell’Amministrazione comunale di Carbonia verso la popolosa
frazione, ha ricordato che la fondazione della
città nel 1938, portò tra l’altro all’accorpamento
con Carbonia di Bacu Abis e di cospicue quantità di terreni di Iglesias, Gonnesa e dell’intero
ex comune di Serbariu: tutte cose che trovano
esauriente spiegazione nel libro.
Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa ed omonimo dell’indimenticato “sindaco di Carbonia”,
suo nonno, ha messo in risalto l’appartenenza
per un lungo periodo storico di Bacu Abis al suo
Comune. Con usi e costumi, vicende, rapporti
interpersonali e quant’altro, che perdurano tuttora tra le due comunità.
Ha chiuso la manifestazione Tore Cherchi,
presidente della Provincia di Carbonia Iglesias
ed ex sindaco di Carbonia che, dopo un’ampia
disamina dei contenuti sociali e storici del libro,
ha citato un importante aspetto a commento delle
testimonianze degli anziani: una figura di imprenditore “illuminato” nella persona di Anselmo Roux (stiamo parlando del secolo XIX). Il
quale, in un’epoca di sfruttamento degli operai,
seppe distinguersi per umanità, modernità e
lungimiranza. Non è un caso, infatti, che a Bacu
Abis ci sia chi ancora lo ricorda con simpatia,
ed a Gonnesa che gli sia stato dedicato un monumento funebre. Tore Cherchi ha concluso il
suo intervento ricordando che il territorio possiede tuttora una risorsa che, se riusciremo a sfruttare ad emissioni zero, è tutt’altro che da sottovalutare: il carbone, dal quale siamo partiti e
che ci si augura di poter sfruttare in un futuro
prossimo.
Ancora una nota personale: ho visitato alcuni anni orsono la miniera di Nuraxi Figus l’unica oggi in grado di produrre - e posso assicurare che le condizioni di accesso, sicurezza
ed igiene del lavoro, sono ben superiori a quelle già accettabili esistenti a Seruci poco prima
della chiusura (anni ’70). A questo proposito da
sottolineare la presenza in sala dell’ing. Mario
Porcu, presidente della SOTACARBO e direttore della CARBOSULCIS.
Mi preme dare atto in chiusura di un aspetto
positivo quanto non trascurabile: a Bacu Abis
le donne, giovani o no, di qualunque livello di
istruzione, sono apparse protagoniste e compartecipi almeno quanto gli uomini: ciò non è sempre scontato come si potrebbe pensare. Ebbene,
a Bacu Abis sì.
Mario Bazzoni
Verso la completa
stabilizzazione
dei lavoratori
socialmente utili
L
a commissione bilancio
del Consiglio regionale
ha approvato l’emendamento 216 del collegato alla finanziaria, presentato
dal consigliere del PDL Giorgio
Locci, in base al quale la Regione Sardegna interviene in favore dei lavoratori socialmente
utili ex D.lgs. 81 del 2000. Lo
stanziamento prevede 1.500.000
euro per il 2011 e 2.250.000 euro
fino al 2014 a valere sul Fondo
Regionale dell’Occupazione.
L’approvazione in commissione bilancio rappresenta un
primo risultato, in attesa del voto dell’aula, per la soluzione di
un problema, quello degli LSU,
che si trascina da oltre 10 anni.
«Finalmente - conferma il
primo firmatario, l’on. Giorgio
Locci - si possono fornire risposte concrete e certezze sul proprio futuro lavorativo ai Lsu del
territorio regionale.»
L’assessorato competente in
materia di lavoro predisporrà delle misure finanziarie specifiche
che prevedono l’assorbimento dei
lavoratori in una società in house
della Regione. Rimarrà invariata l’attuale collocazione territoriale dei lavoratori e nessun costo aggiuntivo sarà a carico del
bilancio degli enti locali che si
avvalgono delle maestranze stabilizzate.
Oggi è auspicabile uno sfruttamento razionale del patrimonio, per riscoprire le attività dei nonni e tramandarle alle nuove generazioni
La montagna e le sue risorse: “Caccia e raccolta”
I
l nostro territorio ha una tradizione molto particolare che è il prelievo delle risorse naturali nelle
montagne, genericamente definiti “caccia e raccolta”. Fin dalla
antichità (Neolitico), tali attività sono
ben documentate. Queste testimonianze sono state rinvenute in grotte o ripari sottoroccia, precisamente come
resti di pasti, zanne di cinghiale, ossa
di cervo, semi di frutta, glume e rachidi di cereali un po’ in tutto il Sulcis Iglesiente. Studi etologici fatti su
società primitive, hanno anche se in
minima parte privilegiato attività agricole e pastorali, dimenticando che sia
la semina che l’allevamento derivano
da attività primarie come la raccolta
dei frutti e la caccia, questo perché
l’uomo si è reso conto che, avendo a
disposizione enormi spazi incolti, ha
cominciato a produrre per sé e per il
suo gruppo, ma nonostante questo non
ha disdegnato anche tutt’oggi di praticare queste attività, ad esempio la raccolta di erbe e piante officinali (che
attualmente vengono anche coltivate),
erbe aromatiche, verdure, bacche e fiori, utilizzate in cucina ed in erboristeria sia per cucinare o ricavarne
olii “ollu de arostincu” (olio ricavato dalla spremitura di bacche di lentisco), liquori (dovuti alla macerazione di frutti in alcool etilico, come
il mirto, ginepro, corbezzolo, ecc.) e
conserve (marmellate di frutti selvatici, funghi, cardi sott’olio, ecc.).
La foresta e la macchia sono per
molti versi ancora oggi oggetto di uno
sfruttamento molteplice. Sino ad alcuni decenni fa, si praticava l’uccellagione con i lacci e le reti, ancora la
pesca di trote e anguille. Quest’ultima
fu ridotta a causa dell’inquinamento
delle acque dei fiumi (come il caso del
rio Pantaleo) causate dallo scarico dell’impianto di distillazione del legno
a Pantaleo dalla società francese Des
Forges che sfruttava i boschi di questa
area. Attualmente la pesca, principalmente quella delle anguille, si è esaurita a causa della costruzione dell’invaso artificiale di Monte Pranu, per
cui queste ultime non possono risalire
verso i fiumi. Tali attività combinate con
altre, permettevano a molte persone
di mantenere la propria famiglia, integrando l’alimentazione abbastanza
frugale data dall’agricoltura. Lo sfruttamento del legno ebbe il massimo
splendore in pieno periodo bellico.
Nella nostra zona le foreste di Santadi e Nuxis erano dei luoghi di prelievo di materia prima da destinare a
processi vari di trasformazione come il taglio del legnatico per la vendita di legna da ardere o la trasformazione mediante la distillazione del
legno per la produzione di alcool metilico, acido acetico e acetone per poi
essere trasportati mediante rotaie dall’impianto di Pantaleo a Porto Botte,
dove veniva imbarcato per i porti francesi. Oppure per la produzione di carbone utilizzato come combustibile per
produrre energia. Tale struttura ha dato
lavoro a oltre 400 persone venute principalmente dall’Emilia e dalla Toscana ma anche a maestranze locali.
Le montagne erano anche luoghi
per celebrare festività pagane, come
sagre campestri e altre manifestazioni assimilabili. Per questo motivo i nostri avi li rispettavano in modo quasi
mistico poiché molto spesso erano
fonti di sopravvivenza.
Attualmente la situazione sta cambiando perché l’impatto antropico si
è fatto sentire in modo serio, non solo
a causa della distruzione del manto
vegetale o del bracconaggio indiscriminato ma, soprattutto, per interventi
scellerati come la cementificazione
e la realizazione di nuove vie di comunicazione, le mulattiere ed i sentieri utilizzati dai “guardiani delle
montagne”, caprari, carbonari, cacciatori e altri, sono stati trasformati in
strade carrabili, in modo da raggiungere velocemente e comodamente in
luoghi interessati. Per questi motivi
gli ecosistemi presenti hanno subito
variazioni radicali spesso irreversibili
come l’estinzione di alcune specie
faunistiche e floristiche (oggi nelle
montagne del Sulcis non ci sono più
il grifone (intruxiu), il muflone (muvroni), l’avvoltoio degli agnelli (achili ossaju), il daino (crabiolu, attualmente reinserito dal Corpo Forestale
e dall’Ente Foreste) ed altre specie,
lo stesso cervo sardo era a rischio di
estizione, nonostante una legge di tutela del 1939).
Sia il taglio irrazionale del legnatico che gli incendi hanno compromesso
in modo non indifferente anche le sorgenti sino a farle esaurire completamente. Le montagne del Sulcis e dell’Iglesiente posseggono le stesse peculiarità naturalistiche, storiche e tradizionali anche perché sono collegate tra
mana a Nora nella tomba di Sesto
Marone, amico di Quinto Cicerone
legato a Pompeo, recatosi in Sardegna per inquisire “Sisare”, egli fu invitato ad una battuta di caccia e lì morì per le ferite al ventre inflittegli da
un cinghiale. Questa epigrafe dice:
«Marone colpiva un grosso cervo e
avendolo raggiunto scendeva da sella.
In questo un enorme cinghiale usciva dalla macchia verso di lui disattento e senza cane che correva ad inseguire una cerva, ed essendo infuriato per lo strale che teneva confitto
lo colpiva nel ventre con la zanna».
Della carne dei cervidi si faceva
La cascata di Tiriccu.
loro, come ad esempio i comuni di
Domusnovas, Iglesias, Villamassargia,
Carbonia, Perdaxius, Narcao, ecc., da
una parte, Siliqua, Assemini, Nuxis,
Santadi, Giba, Masainas, Sant’Anna
Arresi, Teulada, Domus de Maria, Pula e Capoterra dall’altra. Nei circuiti paesaggistici i centri abitati stanno
quasi sempre ai piedi delle montagne
e vicini tra loro. Per questo motivo i
cacciatori si spostano facilmente da
un territorio comunale all’altro.
Per quanto riguarda la caccia grossa (cassa manna) molti documenti
storici testimoniano lo svolgimento
di questa attività. Particolare è stato,
il ritrovamento di un’iscrizione ro-
comunemente commercio per uso alimentare e veniva portata in grosse
quantità al mercato di Cagliari. Da
un documento del XIV secolo la vendita della carne di cervo era calmierata a 5 denari per libbra (406 gr.),
stesso prezzo del maiale, del cinghiale e di altra selvaggina, ma superiore a quella della capra della pecora e
del caprone. Anche le pelli venivano
usate e persino esportate. Nel periodo
giudicale si utilizzavano per abbigliamento e calzature, ma anche per
rivestire gli scudi dei fanti, così anche venivano usate le corna come trofei nelle case nobiliari, per costruire
amuleti, bottoni persino per costruire
suole di scarpe da ballo. Lo stesso
Alberto La Marmora nel suo Vojage
en Sardaigne e il Casalis-Angius ricordano l’abbondanza di selvaggina
nelle nostre montagne: «Il selvaggiume è abbondantissimo, perché si
trovano in ogni parte i cinghiali, in
alcune i daini, né monti boscosi i cervi
e dove vi sono considerevoli altezze
anche i mufioni».
Dalla profonda conoscenza del
territorio e delle sue risorse ne è scaturita una ricca toponomastica che
individua località e punti rilevanti per
le diverse attività di prelievo, suddividendo le aree in singoli settori ad
esempio “Su fundu de arriarinu” e
“Su fundu de is arbutzus” (la valle
degli ontani neri - Nuxis - e la valle
degli asfodeli - Siliqua), S’arcu de
s’orioni (la sella dei corbezzoli-confine tra Santadi e Nuxis), Serra su
zinnibiri (la cresta dei ginepri - Carbonia), ancora Conca e carrogas e
Conca e cerbu (la testa delle cornacchie e del cervo a Nuxis), Su crabiolu
(il daino a Narcao), Serra e sirbonis
(la cresta dei cinghiali a Santadi), Su
niu e s’achili e Punta cerbus (il nido
dell’aquila e la cima del cervo - Carbonia). Sono riportati anche nomi storici ad esempio Barisoni (Barisone
de Lacon-Serra, noto Giudice di Calari sposato con Benedetta di Massa) a Narcao, Nuxis e Capoterra, oppure e ricordati per aver eseguito attività antropiche come Su tagliu de
Trogu (il taglio di legnatico di Trogu),
oppure per aver scoperto o utilizzato
sorgenti d’acqua, Sa miggia de Ramundu Spanu e S’aqua de Antiogu e
Serra, Sa miggia de Traviana ed altri.
La caccia ha sempre messo a confronto l’astuzia, sia della preda che del
predatore e può essere svolta sia singolarmente che collettiva. Ad esempio la caccia al cinghiale è un tipo di
caccia collettiva (sociedari de cassa
manna) ed ha un sistema gerarchico, il soggetto principale è il capo
caccia (capu cassa) che detta tutte le
regole della battuta, seguito dal capo
dei battitori (capu cannargiu) che
predispone i battitori, dai cacciatori
(postas), dai battitori (cannargius) e
dai cani che scovano le prede.
Affinché la battuta vada a buon fine, si deve lavorare in “equipe”, cioè
i battitori devono liberare i cani dove
ci sono le tane dei cinghiali (foxinas),
e i cacciatori devono essere posizionati in modo che il cinghiale non fiuti
l’uomo (chi no pighiri bentu). I giorni
prima di effettuare le battute di caccia
si devono cercare le tracce per stabilire dove effettuarle (cicai trapicu).
Sembrerebbe un’attività crudele,
poiché lo scopo finale è quello di abbattere la preda, ma in realtà c’è anche
un silenzioso rispetto per l’animale, per
esempio se la preda non viene presa
si dice “boiri nai ca su monti non si da
boffiu donai” cioè la montagna non
ce l’ha voluto dare, oppure quello di
non scavalcare la preda, poiché è un
segno di rispetto verso di essa.
La giornata di caccia si conclude
comunque sempre sia che siano state
abbatute delle prede o no, nel mangiare e divertirsi tutti assieme.
Il bosco ha sempre dato risorse
alle popolazioni che vivono attorno
ad esso, contribuendo in modo non
indifferente all’economia di sussistenza di molte famiglie. Attività come la
raccolta, il baratto delle fascine di legna,
la vendita della carbonella, permettevano infatti alle donne di assicurare il pane alle loro famiglie, integrandole anche con altre attività come la
raccolta delle ghiande per l’alimentazione del maiale, la raccolta delle drupe di lentisco ed olivastro da cui si ricavava l’olio per usi diversi, la pesca di trote ed anguille, la caccia ai
tordi, merli, cinghiali e altre specie, che
determinavano una fonte di sostentamento alla famiglia per tutto l’anno.
Ecco perché è oggi auspicabile
uno sfruttamento razionale delle risorse che la montagna ci fornisce, non
solo per riscoprire le attività dei nostri nonni, ma anche per conservare i
ricordi storico-tradizionali e tramandarli alle nuove generazioni.
Roberto Curreli
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Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
Dopo Torino e Varese, pure a Carbonia si sperimenta l’unione delle forze movimentiste. L’unione fa la forza e
tante piccole percentuali possono condurre la Federazione ad un buon risultato, senza disperdere il consenso.
è fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica in ordine alla diffusione dei fenomeni di corruzione politica e
malgoverno, al danno sociale da essi provocato, alla necessità che i cittadini si uniscano e si organizzino per combattere tale malcostume e promuovere una nuova classe politica eticamente responsabile.
è opportuno, per il cittadino, impegnarsi direttamente senza più delegare persone che non si sono dimostrate all’altezza, e collaborare alla formazione di liste civiche che si presentino alle elezioni con l’obiettivo anzitutto di riformare
il sistema politico stesso, consci che il perseguimento del bene comune è un servizio ai cittadini.
A Carbonia la lista Federazione dei Movimenti che sostiene il candidato Sindaco della coalizione di Centrosinistra
GIUSEPPE CASTI, è formata dal “Movimento Carbonia dei Veri Valori” e dal “Movimento Viola Sardegna”;
si avvale della collaborazione e di candidati appartenenti alla “Costituente Ecologista”, rappresentata dal responsabile
regionale Tiziana Frongia, che si propone in primo luogo la difesa della qualità della vita attraverso il rispetto degli
elementi vitali che servono all’uomo (aria pulita, acqua pubblica e pulita, difesa del suolo dalla contaminazione e
sostegno del mercato biologico); di “Rosso Mori” e “La Base” di Efisio Arbau, formazioni che verranno coinvolte in
un progetto federativo dopo le elezioni del 15 e 16 maggio.
Anni di promesse non mantenute hanno prodotto, in tutta Italia, un inevitabile disamore nei confronti dei partiti.
Proprio al bacino dei disillusi, degli assenteisti, si rivolge la Federazione dei Movimenti, proponendo ai cittadini di mettersi in gioco in prima persona riappropriandosi così delle istituzioni, per vigilare direttamente sull’operato della politica.
Le proposte della Federazione sono tutte di carattere innovativo (per la Sardegna), come la realizzazione di un
centro di riciclo totale, che - oltre a ridurre la TARSU del 95% - produrrebbe 60 posti di lavoro; la realizzazione di
un porto turistico per il Sulcis, in grado di attrarre il turismo dalle Baleari, da Barcellona e dalla Corsica, unico
vero strumento in grado di produrre posti di lavoro. Per quest’ultima proposta chiediamo l’impegno del Presidente
Salvatore Cherchi e della Provincia di Carbonia Iglesias, che ha già stanziato 10 milioni di euro per la portualità.
L’età media dei candidati della Federazione dei Movimenti, giovani, laureati, docenti, avvocati, imprenditori e
commercianti, non supera i quarant’anni e, tranne due, tutti gli altri sono cittadini comuni che non si sono mai occupati di politica in precedenza.
Loi Marco
Tedde Vittorio
Giganti Francesco
Serra Paolo
Secci Antonella
Piria Lucia
Colaci Fabio
Piano Alessandro
I candidati alla carica di Consigliere Comunale
Demurtas Stefania
Puddu Massimiliano Lai Fabio
Concas Lucia
Gravellu Francesca
Puliga Sonia
Bolacchi Alessandra
Fois Stefano
Piras Giacomo
Fiori Claudio
Di Natale Gaetano
Pirotto Giorgia
Brai Marco
Di Natale Danila
Pili Francesco
Tuveri Caterina
Dessì Marco
Moi Laura
De Francesco Zelinda Atzeni Alessandro
Mele Gabriele
Dessì Alessio
Locci Fabrizio
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Messaggio elettorale - Committente responsabile: Angelo Espa.
Elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale di Carbonia - 15 e 16 maggio 2011
Giuseppe
CASTI
SINDACO
CARBONIA ADESSO
il futuro non aspetta
IL NUMERO 233 6-15:IL NUMERO 181 4/9 03/05/11 10.46 Pagina 2
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
La natura non ha ripetuto il miracolo di un anno fa ed il sindaco di Sant’Anna Arresi lancia l’allarme in vista dell’estate
L’arenile di Porto Pino ha bisogno di aiuto
L’Amministrazione comunale ha chiesto l’intervento di Provincia e Regione per reperire le risorse necessarie (circa 200.000 euro).
P
orto Pino ha bisogno di aiuto. Diversamente da quanto
accadde un anno fa, la natura fino ad oggi non ha fatto
il miracolo e una delle perle del sud
ovest della Sardegna, alla vigilia dell’ormai imminente stagione estiva,
si presenta ancora con l’arenile interamente invaso dalle alghe.
Considerato che la stagione turistica è fortemente a rischio, il sindaco di Sant’Anna Arresi, il consigliere regionale del PSd’Az Paolo Luigi
Dessì, ha lanciato un grido d’allarme e chiesto l’intervento della Provincia di Carbonia Iglesias e della
Regione Sardegna, per reperire le risorse necessarie per la realizzazione degli interventi di pulizia, circa 200.000
euro, non presenti nelle ordinarie disponibilità di bilancio.
«Le violenti mareggiate invernali
di libeccio - scrive Paolo Dessì in una
nota del 14 aprile scorso - hanno eroso completamente l’arenile della prima e seconda spiaggia in località
Porto Pino del comune di Sant’Anna Arresi e vi hanno depositato migliaia di metri cubi di posidonia
oceanica. A tutt’oggi ciò che resta
dei magnifici litorali è sconsolatamente coperto da cumuli di “alghe”.
Questa situazione, se non affrontata in modo adeguato, potrebbe causare già da ora anche problemi di
ordine pubblico nonché inevitabili
disagi dal punto di vista igienico sanitario per la putrefazione della posidonia oceanica e delle altre specie marine spiaggiate.
è ovvio - aggiunge Paolo Dessì
- che il persistere di tale situazione
con l’arrivo dell’imminente stagione
estiva avrà gravissime ripercussioni sulle attività economiche, sia della spiaggia stessa che di tutta la località turistica di Porto Pino, tenuto
conto che già si paventano disdette e defezioni negli alberghi e nelle
seconde case.
Tutto questo avrebbe un fortissimo impatto sociale e causerebbe
effetti devastanti sia per i lavoratori stagionali che per gli operatori
turistici in un territorio già in perenne affanno a causa della persistente crisi economica.
Preso atto di tutto questo, l’Amministrazione comunale, non potendo più contare su una risoluzione naturale del problema che poteva
essere possibile con le mareggiate
invernali, ha dichiarato lo stato di
calamità naturale adottando appo-
di pulizia e ripristino dello stato dei
luoghi verranno effettuati nel rispetto delle modalità previste dalla determinazione del Direttore del Servizio centrale demanio e patrimonio dell’assessorato regionale degli
enti locali. n. 942 del 7/04/2008 contenente le “Prescrizioni inerenti la
asportazione della posidonia oceanica spiaggiata e la pulizia delle
spiagge dai rifiuti”, quindi con tecniche di lavoro il meno invasive possibile ed anche con il supporto di
cantiere comunale appositamente
Trenitalia ha annunciato dal 12 giugno i nuovi orari per il territorio
Più corse tra il Sulcis Iglesiente e Cagliari
F
inalmente una buona notizia per le centinaia di pendolari che quotidianamente
utilizzano il treno per raggiungere il capoluogo regionale, per
studio o per lavoro. Trenitalia ha annunciato che, a partire dal 12 prossimo giugno, entreranno in vigore
nuovi orari ferroviari, con un notevole incremento di corse tra Carbonia, Iglesias e Cagliari.
La notizia è emersa nel corso
dell’ultimo incontro svoltosi presso
l’assessorato regionale ai trasporti,
per la definizione dei nuovi orari
dei treni da e per il Sulcis, in previsione dell’inaugurazione del centro
intermodale di Carbonia, primo
esempio in Sardegna di struttura di
raccordo tra le modalità di trasporto
su gomma e su ferro.
Alla riunione, oltre alla Regione, hanno partecipato la Provincia
di Carbonia Iglesias, il Comune di
Carbonia, Trenitalia ed ARST.
Il rappresentante del Comune ha
confermato per il 12 giugno l’apertura della struttura del centro intermodale, dove verranno ospitati il capolinea degli autobus provenienti
da tutte le località del Sulcis e la nuova stazione ferroviaria, che si chiamerà “Carbonia-Serbariu”.
L’incontro si è svolto in un clima
di grande collaborazione e Trenitalia
ha presentato la proposta dei nuovi
orari dei treni per Carbonia e Iglesias,
sulla base dei quali dovranno essere
predisposti dall’ARST gli orari degli autobus del servizio extraurbano
e urbano, in modo da consentire il
passaggio da una modalità di traspor-
to all’altra senza lunghe attese.
Le corse dei treni verranno incrementate e passeranno da 15 a 19
per Carbonia e da 17 a 19 per Iglesias: ci sarà un treno ogni ora, a orari cadenzati, con incrementi, uno ogni
mezz’ora, nelle ore di punta. Prima
della definitiva approvazione, è stata sentita una rappresentanza dei
pendolari che hanno accolto positivamente la bozza dei nuovi orari.
«Gli orari concordati - ha sottolineato Guido Vacca, assessore provinciale ai trasporti - sono stati condivisi dalle Amministrazioni locali e
dai rappresentanti dei pendolari, che
chiedono, però, che nel futuro le corse siano più puntuali e non si ripetano i continui ritardi che, talvolta, si
registrano ancora nelle tratte per
Carbonia e Iglesias.»
Approvato il progetto Summer School (inizio 20 giugno)
A scuola di archeologia fenicio-punica
La prima spiaggia di Porto Pino invasa da mesi dalle alghe.
sita delibera di Giunta comunale
in data 4.04.211. La spesa necessaria per far fronte all’emergenza è stata quantificata in 200.000,00 euro.
Non potendo far fronte all’ingente spesa di carattere straordinario
con gli esigui fondi del bilancio, sono
state inoltrate apposite richieste di
contributo agli assessorati regionali dei lavori pubblici, enti locali,
finanze ed urbanistica, programmazione e bilancio, ambiente ed alla
Provincia di Carbonia Iglesias.»
Il sindaco di Sant’Anna Arresi
sottolinea inoltre che «gli interventi
costituito che consentirà l’utilizzo
e l’assunzione di circa 20 disoccupati per 2 mesi.»
«Quello che è certo - conclude
Paolo Dessì - è che l’Amministrazione comunale, da sempre attenta
alle politiche di sviluppo economico e sociale del territorio, non lascerà nulla di intentato per riportare le spiagge di Porto Pino in condizioni di normalità e consentire la
piena operatività a tutte le attività
economiche.»
Giampaolo Cirronis
[email protected]
L
a Provincia ha approvato il
progetto Summer School in
archeologia fenicio punica.
Rientra tra i compiti istituzionali della Provincia, anche al fine
di realizzare gli obiettivi della legge
regionale n. 9/2006, la valorizzazione del patrimonio storico presente nel
Sulcis Iglesiente, anche attraverso la
promozione di specifiche iniziative
culturali.
«Il progetto - ha spiegato l’assessore Marinella Grosso - si avvale del supporto dell’Università degli
Studi di Sassari ed è indirizzato a sostenere quelle iniziative che creano
occasioni di interesse culturale, realizzando momenti di aggregazione
sociale e favorendo la riflessione collettiva grazie all’organizzazione e
la realizzazione delle attività didattiche e correlate, attraverso un impegno di spesa di 25.000 euro.»
La prima sessione della Summer
School avrà luogo nel corso delle
attività archeologiche tra il 20 giugno e il 31 luglio 2011, quando si
svolgeranno i previsti lavori a Sant’Antioco ed a Carbonia, promossi
dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e
dal Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari, anche con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano, in concessione da parte
del ministero per i beni e le attività
culturali e con il contributo delle
Amministrazioni comunali di Carbonia e di Sant’Antioco.
Parteciperanno alla Summer
School studenti del Liceo Classico
di Carbonia, del Liceo scientifico di
Sant’Antioco ed allievi delle Università consociate italiane di Bologna,
Cagliari, Sassari e Roma, e straniere
di Alicante, Barcellona e Siviglia.
Anche per quest’anno le indagini
interesseranno l’area del Cronicario
di Sant’Antioco e la necropoli di età
fenicia e punica di Monte Sirai. I
lavori saranno diretti scientificamente dal professor Piero Bartoloni, ordinario di Archeologia fenicio-punica dell’Università di Sassari.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
Le cantine del Sulcis Iglesiente sono state molto apprezzate alla grande rassegna internazionale Vinitaly di Verona
Decolla la “Strada del Vino Carignano del Sulcis”
Nata grazie al supporto di Provincia ed STL, l’associazione riunisce i più importanti operatori della filiera turistica ed enogastronomica.
L
’Associazione Strada del
Vino Carignano del Sulcis
si è presentata per la prima
volta al Salone Internazionale dei vini e dei distillati, portando
i sapori ed i profumi di un suggestivo angolo di Sardegna all’attenzione del pubblico internazionale degli
estimatori del buon vino.
Sabato 9 aprile, presso il Vinitaly 2011 di Verona, si è tenuto l’incontro organizzato dalla Strada del
Vino Carignano del Sulcis per presentare, alla stampa e ad un pubblico
internazionale di estimatori del buon
vino, le novità legate al gusto intenso
di una terra che sa ancora regalare
esperienze uniche ed autentiche.
L’incontro, dal titolo “Passione,
tradizione e semplicità: le infinite
sfumature di una terra generosa racchiuse in un bicchiere di vino”, è
stato aperto con la presentazione del
Sulcis come destinazione turistica dall’ampia offerta: dai paesaggi mozzafiato, palcoscenico naturale dello
spettacolo proposto dalla natura, alle
infinite possibilità per la vacanza senza confini, dalla cultura di una terra
antica e genuina alle sue tradizioni
che si tramandano nei secoli, il tutto
intessuto sapientemente dall’imprescindibile filo conduttore delle eccellenze dell’enogastronomia.
Dall’introduzione che contestua-
lizzerà geograficamente ed emozionalmente il territorio del Sulcis, si è
passati all’esperienza diretta del gusto. Un esperto gastronomo e sommelier ha guidato un percorso sensoriale che ha portato il pubblico a
gustare una selezione di prodotti di
eccellenza della gastronomia locale, abbinati ai migliori vini carignano
proposti dalle cinque cantine aderen-
Un vigneto nelle campagne di Santadi.
ti alla Strada (Sardus Pater Sant’Antioco, Santadi, Mesa, Calasetta, 6
Mura).
«La Strada del Vino Carignano
non poteva non essere presente al
più importante appuntamento dedicato al vino di qualità sullo scenario italiano - commenta il presidente
dell’Associazione Strada del Vino
Carignano del Sulcis, nonché assessore al Turismo della Provincia di
Carbonia Iglesias, Marinella Grosso
- , per dare voce all’offerta turistica
di un territorio meraviglioso che si
lega inscindibilmente ai sapori autentici di un’eccellente tradizione culinaria e naturalmente all’indiscusso
protagonista di questo incontro, il
vino Carignano, che racconta i profumi, i valori, le tradizioni e la cultura della nostra terra.»
Nata appena un anno fa grazie al
supporto della Provincia e del Sistema Turistico Sulcis Iglesiente,
l’Associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis riunisce i più importanti operatori della filiera turistica ed enogastronomica locale, per
la creazione e la promozione di itinerari turistici alla scoperta delle eccellenze del territorio, luogo di produzione di questa pregiata uva. Da
vivere e gustare lentamente, gli itinerari turistici della strada seguono
il filo conduttore del vino Carignano,
snodandosi tra l’offerta del territorio, dalla visita alle cantine e aziende agrituristiche ai vigneti a ridosso
del mare, dai musei etnografici del
vino e della vite ai più affascinanti siti
di interesse turistico-culturale, dagli
antichi borghi ai suggestivi scorci
dei centri storici sulcitani.
Soddisfazione per la partecipazione della cantina sulcitana
Anche Calasetta al Vinitaly 2011
N
el corso della kermesse
veronese, lo stand della
cantina di Calasetta è
stato visitato da un numero altissimo di eno-appassionati e di
operatori commerciali del settore
Ho.Re.Ca, nazionali ed esteri; questo è la prova che la nuova gestione
della Cantina (che vede al timone il
dott. Enrico Cera, coadiuvato dall’enologo dott. Daniele Marchi e dal
responsabile commerciale dott. Michele Di Donato) ha dato una maggiore dinamicità ed una rinnovata
visibilità ad una delle più antiche
cantine dell’Isola.
Di estrema importanza comunicazionale è stato il prezioso apporto
all’interno dello stand della dott.ssa
Maricarla Armeni, consigliere e
rappresentante del comune di Calasetta, che si è egregiamente proposta, in virtù della sua professionalità e, soprattutto, dell’amore che
nutre per la sua terra, come vera e
propria ambasciatrice del territorio.
Va sottolineato che il Carignano
del Sulcis doc, tipico prodotto della
Lo stand della cantina di Calasetta.
zona sud-occidentale della Sardegna,
si sta conquistando un ruolo sempre
più prestigioso nei mercati nazionali ed esteri.
Parallelamente allo sviluppo della
rete commerciale, in crescita armonica sia in Italia che all’estero, la cantina di Calasetta sta lavorando con
tenacia e passione al miglioramento qualitativo delle varie referenze,
con particolare riferimento ai top di
gamma, come l’Aina, il Tupèi e il Piedefranco, vini provenienti da antichi
vigneti di Carignano allevati ad alberello franco di piede, cioè con le
sue radici originali; e questo è testimoniato dall’ottimo successo riscontrato nelle guide enologiche 2011 che
hanno permesso alla cantina di ottenere un pregiato 92/100 (all’AINA
2007) dalla guida Veronelli, un ottimo
16,5/20 (al Piedefranco 2008) dalla
guida dell’Espresso, un altrettanto ottimo 87/100 (all’AINA 2007) dalla
guida di Luca Maroni, fino ad arrivare alla “corona” ottenuta dall’Aina 2007 dalla guida Vini Buoni d’Italia del Touring Club Italiano.
Il progetto integrato è stato presentato al Vinitaly di Verona
Portoscuso punta su una nuova economia
R
ealizzare un’economia ecocompatibile con l’ambiente, rispettosa del territorio
e delle sue innumerevoli
peculiarità. Questo in sintesi il progetto integrato per il recupero del
Polo del Carignano presentato a Verona, nell’ambito del Vinitaly, dall’assessore alle attività produttive
del comune di Portoscuso, Maurizio
Nuscis.
Alla base dello studio scelto come
progetto pilota ai convegni scientifici di ricerca applicata di Villa Medicea di Cerreto Guidi (FI) e dal Master di San Virgilio come referente nel
programma delle iniziative per l’Expo 2015, un lavoro sinergico tra enti, associazioni e privati, volto alla
realizzazione di un nuovo modello
di sviluppo di una delle zone più
belle della Sardegna, in cui la conservazione e la valorizzazione del
paesaggio rappresentano una delle
sfide più attuali per la rinascita, soprattutto, delle aree a forte deindustrializzazione.
All’apice degli intenti, la volontà
di salvaguardare storia, tradizione,
cultura e, soprattutto, economia di un
popolo, com’è quello del Sulcis Iglesiente, per troppi anni sottomesso a
politiche non idonee ad un duraturo
e corretto sviluppo del territorio oggi
ampiamente sfruttato e maltrattato
nonostante sede di una delle più belle
e importanti necropoli fenicie del
Mediterraneo quasi completamente
distrutta nell’ultimo trentennio per
lasciare posto alle industrie.
Al centro del progetto, c’è un
confronto aperto e non ideologico,
L’assessore Maurizio Nuscis.
basato sugli studi ed i risultati ottimistici ottenuti con i campioni delle
uve vinificate proprio nelle zone fino a ieri più critiche di Portoscuso,
dal team di lavoro capitanato dalla
ricercatrice Rita Mulas e composto
da nomi illustri dell’enologia e della
ricerca applicata italiana come Gaspare Buscemi, Leonello Anello, Daniele Marchi, Franco Mulas, Paolo
Callioni e Manuel Amorini, oltre che
dal rappresentante istituzionale Maurizio Nuscis. Un successo fino a qualche tempo fa insperato e che ora, grazie ad una nuova forma di consapevolezza, presto porterà alla creazione di un centro vitivinicolo biodinamico all’avanguardia, con la costruzione di una cantina sperimentale ecologica e la ricreazione di una
piccola base produttiva di qualità del
Carignano a piede franco, attraverso
il reimpianto e la ristrutturazione dei
vigneti in aree non influenzate dalla
ingombrante presenza industriale.
Una vera e propria politica del fare, dunque, con la riconversione dei
siti industriali dismessi in piccole realtà manifatturiere non inquinanti, a
basso impatto ambientale, atte alla
costruzione delle macchine studiate
ad hoc per la vinificazione delle uve
autoctone secondo i dettami della biodinamica moderna. Azioni alle quali
seguirà l’iscrizione dei vigneti all’albo della Doc Carignano del Sulcis che tenderà a valorizzare e tutelare non solo il vino prodotto, ma anche
il lavoro di quanti si stanno adoperando per non far morire una voce così
importante dell’economia sarda.
La sede del PD di Tratalias ha ospitato un incontro-dibattito
La crisi del mondo agro-pastorale
L
a sede del circolo PD di Tratalias ha ospitato lo scorso
2 aprile un incontro-dibattito sulla grave crisi che da
anni investe l’agropastorizia, uno dei
settori trainanti del territorio.
Ha aperto i lavori il segretario di
circolo, nonché vicesegretario provinciale del Partito Democratico,
Gianluca Locci, il quale ha enfatizzato sulle evidenti responsabilità della politica, senza distinzioni di parte,
per lo stato drammatico nel quale
versa il settore agricolo ed il territorio tutto, dove alla grave crisi industriale e rurale, si è aggiunto l’urlo di
dolore del popolo delle partite iva,
sceso in piazza in migliaia qualche
settimana fa a Carbonia.
Da troppo tempo ormai, sindacati e politica scendono in piazza esclusivamente per la vertenza industriale,
mentre gli agricoltori vengono lasciati sempre più soli ad affrontare
il dramma che stanno vivendo, eppure le imprese del settore agricolo
operative nel territorio provinciale
rappresentano il 22% del totale, seconde solamente a quelle del commercio. A detta di Locci, per troppo
tempo la politica si è cullata sul fatto
che tutti i problemi fossero temporanei e risolvibili con un intervento
straordinario, in termini finanziari, da
parte della maggioranza regionale
di turno, causando un immobilismo
programmatico che ha portato alla
drammaticità della situazione attuale.
Oggi sarebbe necessario che tutti i
protagonisti si sedessero ad un tavolo e ragionassero ad un Piano di
Sviluppo a medio-lungo termine per
il Sulcis.
Successivamente è stato il turno
degli ospiti invitati a dare un contributo al dibattito. Il primo ad intervenire è stato Marco Piras (Psd’Az),
sindaco di Tratalias ed agronomo,
che ad integrazione della relazione di
Carlo Gambula, ha portato a conoscenza dell’assemblea gli sviluppi
relativi alla vertenza dei 48 lavoratori del Consorzio di Bonifica del
Basso Sulcis, che da oltre tre mesi
non percepiscono lo stipendio e sono privi dei mezzi essenziali per poter svolgere il loro lavoro, situazione che si riversa sulle aziende agricole, che non ricevono acqua per
poter irrigare i campi. Marco Piras,
ha poi insistito sulla necessità di investire sull’identità dei prodotti locali e, in questa direzione, va la proposta di legge di iniziativa popolare
per la conservazione e valorizzazione dei prodotti sardi proposta dal
Comitato Promotore Identità e Futuro, un esempio da sostenere e perseguire per diversi prodotti locali.
Alberto Pili, assessore alle attività produttive della Provincia di Carbonia Iglesias, oltre ad esporre le misure messe in campo per sostenere
il settore agroalimentare, ha esposto i
dati dell’iniziativa proposta dalla Provincia per la nascita del “Forum del
settore agroalimentare”. Obiettivo
dell’iniziativa è costituire un tavolo
di concertazione, confronto permanente e programmazione sulle te-
matiche che dovrebbero immediatamente essere inserite nell’agenda
politica dei decisori politici, interventi necessari affinché il settore sia
posto nelle condizioni di operare in
regime di concorrenza come sancito dalla comunità europea, in particolare:
1) infrastrutturazione del territorio, in particolare per l’approvvigionamento di acqua ed energia, affinché le aziende possano sopportare
costi concorrenziali con gli altri competitors. L’abbattimento dei costi di
approvvigionamento di acqua e gas
diventa fondamentale per la sopravvivenza delle aziende, questo anche
attraverso l’utilizzo delle energie rinnovabili;
2) investimento in ricerca scien-
Una piantagione di carciofi nelle campagne di Giba.
matiche del settore, al fine di coordinare le politiche di valorizzazione
dei prodotti agricoli, favorire la creazione di valore aggiunto e la crescita economica del comparto.
L’assessore Pili è intervenuto anche sulla vertenza dei lavoratori del
Consorzio di Bonifica ed ha invitato tutti, politici, sindacati e, sopratutto, agricoltori, a schierarsi al fianco dei lavoratori per la risoluzione
della vertenza.
A conclusione dei lavori, è intervenuto nuovamente Gianluca Locci
che ha voluto sottolineare la necessità di essere propositivi e lanciare proposte concrete per affrontare la grave e drammatica crisi che investe il
settore, in questa direzione vanno le
proposte, fatte proprie dall’assemblea per il settore agropastorale, in
particolare sono quattro le proble-
tifica ed innovazione tecnologica al
servizio della produttività aziendale;
3) regolamentazione in materia di
controlli fito-sanitari. Sono necessari
controlli in ogni porto ed aeroporto,
affinché non sia più possibile introdurre nuovi parassiti che colpiscono
le nostre colture;
4) verifica e certificazioni della
provenienza delle marci. Non è più
concepibile che possano essere immesse sul mercato merci della quali
non si conosce né la provenienza né
i prodotti utilizzati.
Relativamente al Consorzio di
Bonifica, il Pd propone la chiusura
dell’attuale struttura consortile, l’accorpamento in un unico ambito territoriale insieme a quello del Cixerri, la
creazione di una nuova struttura snella, che si occupi esclusivamente di agricoltura, al servizio degli agricoltori.
Alcune riflessioni in vista dell’imminente appuntamento
Elezioni, una stagione che ritorna...
P
untualmente arriva la stagione delle elezioni e, mentre mette in fibrillazione quel
piccolo/grande esercito di
candidati, nel momento in cui le liste
vengono divulgate, rivedendo nomenclature obsolete e stantie, anestetizza
quella massa speranzosa di rinnovamento sociale, obbligata a rimandare sine die ogni desiderio di cambiamento, e la blocca ai ferri di partenza, impedendole di andare a votare.
Sarà così anche questa volta?
Speriamo proprio di no. L’ebbrezza
di scendere in campo o la necessità di
lista deve essere preceduta ed accompagnata da una buona progettualità ed
avvalorata da un programma concreto. Non si può prescindere dal
“bene del cittadino”, dal “sostegno
per la famiglia” e da un’attenta politica per la famiglia e per i giovani.
Sono convinto che non ci sarà
una vera rinascita sociale senza una
rinascita spirituale e morale di tutti
noi, e della nostra società.
è necessario, innanzitutto, condurre una vita più sobria, che rinunci
ad un consumismo superfluo: una
vita con più rigore, che rinuncia all’illusione di pensare che tutto sia
facile; una vita con più responsabilità personale e sociale, che rinuncia
ad un’onda ingannevole di mancanza
di responsabilità che si respira a tutte
le età e ruoli.
è proprio vero, non ci sarà rinascita sociale, senza una nuova cultura politica che si basi sui valori
della verità, dell’onestà: fuori ogni
corruzione, dentro onestà di coscienza e di costumi! Occorre recuperare
quella trasparenza che non nasconde
la verità della situazione al popolo,
come in famiglia i genitori non dovrebbero nasconderla ai figli.
La nuova cultura politica deve
essere capace di superare i particolarismi degli interessi, di giochi di
potere e di privilegi di parte, di vincere l’ossessione perversa di gettare
le colpe gli uni gli altri, perché questo
allontana l’interesse per il bene dei
cittadini, specie dei più poveri e non
costruisce un clima sociale di fiducia.
La nuova cultura politica ricerca
incessantemente nuove vie di dialogo, di collaborazione, di consenso ed
apre direzioni nuove che ci facciano uscire dalla crisi economica e
sociale in cui sprofondiamo.
Il politico rinnovato, non sarà più
immerso nel mare dell’individualismo che sommerge ogni comportamento, ma trae risposte positive, anche personali, a questo fenomeno e
cercherà in tutti i modi di trovare
rimedi per i giovani invogliati, e meglio, spesso costretti, a perdersi dietro un bicchiere: realtà e metafora di
ogni abisso in cui si può facilmente
scivolare se viene a mancare la spe-
ranza di certezze. Ed è proprio il
crollare delle aspettative di vita che
fa crollare le famiglie, trasforma l’amore in odio e moltiplica gli abbandoni educativi.
Ho anche un’altra consapevolezza: pare che il Vangelo abbia smesso di essere punto di riferimento per
l’azione politica e sociale di quanti
dicono di ispirarsi ai suoi principi,
altrimenti non si spiega la distrazione nell’affrontare e risolvere i veri
problemi della gente, a cominciare
dalla disoccupazione che mina il nucleo familiare, perché la povertà estrema fa perdere la dignità della persona e mercifica i valori in cui si è
sempre creduto.
In conclusione, ciliegina sulla torta, chi si candida si dovrebbe preoccupare fin da adesso dell’emergenza educativa che non ha semplicemente una valenza comportamentale, ma va al centro della sana trasmissione di valori il cemento armato della società, che si rinnova positivamente e non perde il legame col
passato. Prima del voto ci vogliono
progetti e programmi che entusiasmano al voto e creano consensi fatti per attuare gli stessi progetti e programmi, perché non rimangano vacue promesse da cui siamo intorpiditi da tempo, ed a cui non vogliamo
abituarci.
Amilcare Gambella
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
Si è spento il 19 aprile scorso a Pescara, all’età di 90 anni, il pluricampione di nuoto recordman della Cagliari-Poetto
Pinuccio Lai, atleta e uomo d’altri tempi
Originario di Portoscuso, gareggiò a lungo per l’Aquila di Cagliari e, una volta in pensione, si trasferì a Pescara per seguire una figlia.
S
i è spento lo scorso 19 aprile, all’età di 90 anni, Pinuccio Lai, pluricampione sardo di nuoto, recordman della traversata Cagliari-Poetto.
Originario di Portoscuso, dov’era nato il 22
marzo 1921, Pinuccio Lai ha dedicato lunga parte della propria vita allo sport, praticando diverse discipline.
è stato il nuoto a dargli le maggiori soddisfazioni, rendendolo per diversi anni praticamente imbattibile in
Sardegna, soprattutto sulle lunghe distanze, sotto i colori del gruppo sportivo Aquila di Cagliari.
La prima vittoria nella Cagliari-Poetto, gara massacrante sulla distanza di ben 9 chilometri, risale al 26
agosto 1951, prima edizione di quella che sarebbe diventata presto una “Classica”, quando aveva 30 anni.
Il suo fu un vero e proprio trionfo, come emerge chiaramente dai distacchi inflitti ai suoi avversari: concluse
la prova nel tempo di 2 ore, 33 minuti e 22 secondi,
con ben 9 minuti e 44 secondi di vantaggio sul compagno di società Edmondo Marongiu, 25 minuti e 25
secondi su Renzo Manca della Rari Nantes, 33 minuti e
13 secondi su Giuseppe Loddo, anche lui della Rari
Nantes.
Per quattro anni Pinuccio Lai ha fatto della CagliariPoetto un suo regno incontrastato, poi la gara non è
stata più organizzata per 25 anni (venne rilanciata nel
1979 senza molta fortuna).
Pinuccio Lai ha lasciato il proprio segno anche in
altre traversate prestigiose, quali la Nora-Cagliari, una
autentica maratona, e la Portoscuso-Carloforte, nelle
acque di casa. Ha continuato a svolgere attività sportiva fino ad un’età avanzata, anche quando ha lasciato
l’agonismo, per mantenersi in forma. Oltre che nello
sport, si è fatto sempre apprezzare anche negli ambienti
lavorativi.
Agli inizi degli anni ‘80, dopo essere andato in
pensione, Pinuccio Lai ha lasciato la natìa Portoscuso, trasferendosi a Pescara, per seguire una figlia. Da
allora è rientrato in Sardegna solo per brevi periodi di
vacanza. Ed è proprio nella cittadina abruzzese che ha
concluso la sua esistenza, lasciando ricordi indelebili
tra i familiari e tra quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato, come atleta e come uomo.
Giampaolo Cirronis
A distanza di tre anni è stato rieletto presidente per l’ottava volta
Caterno Cesare Bettini torna alla guida
del Consorzio Turistico L’Altra Sardegna
Prima casa, soddisfatte tutte le domande
è
l’assessorato dei lavori pubblici pari
a 37 milioni di euro ha consentito di
soddisfare tutte le domande presentate in regola con i requisiti. Per poter ottenere il finanziamento bisognava, per esempio, certificare un
reddito familiare annuo non superiore a 35.894 euro, avere cittadinanza europea o di stato extracomunitario purché in regola con le
disposizioni in materia di immigrazione e soggiorno, aver dimorato in
Sardegna, con residenza anagrafi-
ca, continuativamente da oltre un
quinquennio.
Sono stati considerati prioritari
con premialità di punteggio gli
interventi di recupero di alloggi costruiti prima del 1960 e sono state
considerate come bisognose di maggior tutela le coppie di nuova formazione, le famiglie costituite da
genitori soli con uno o più figli a
carico, i nuclei familiari in cui uno
o più componenti si trovino in situazione di disabilità grave.
La Provincia sosterrà la terza edizione della prestigiosa rassegna
La Fiera “Libri a Sudovest” quest’anno
si svolgerà nel comune di Villamassargia
L
a Provincia contribuirà alla realizzazione della terza Fiera del libro del Sulcis Iglesiente “Libri a
sudovest 2011”, iniziativa culturale di interesse provinciale.
L’appuntamento, rientrante nella
valorizzazione dei beni e delle attività culturali, ha già visto il supporto della Provincia anche nelle precedenti edizioni del 2009 e del 2010,
svoltesi rispettivamente nel comune di San Giovanni Suergiu e nel
comune di Gonnesa.
La manifestazione, organizzata
dall’Associazione Suergiu Uniti
nella Cultura, nella sua formula itinerante ha registrato un successo
crescente in termini di affluenza di
pubblico e di risalto mediatico e,
pertanto, contribuisce a veicolare
l’immagine del territorio a livello
regionale e nazionale, grazie alla
partecipazione di ospiti ed artisti di
caratura regionale, nazionale ed internazionale.
«Non possiamo trascurare - ha
spiegato l’assessore provinciale al
turismo, eventi e sport, Marinella
Grosso - l’alto valore educativo
L
lenze e ricerche di mercato in vari
continenti mi avevano aperto gli
occhi: volevo organizzare turismo
attivo. Dopo vari trek su ghiaccio e
ferrate nel gruppo di Tessa (Merano) con bivacco notturno ad alta
quota in struttura d’alluminio, mi
sono inventato trekking ai monasteri nelle Isole Sporadi (Grecia), pesca agli squali e malacologia microscopica in Somalia, pesca d’altura a Mauritius, trek nelle piantagioni di alberi della gomma e laboratori di batik in Malaysia, ippo-trek
archeologico in Colombia (tra i
guerriglieri). Ho fondato il Con-
Caterno Cesare Bettini.
Un disegno risalente al 2001.
nell’ultimo mese (mi hanno spronato a ricandidarmi nel comitato direttivo del Consorzio) e grazie ai partecipanti all’assemblea che mi hanno
rieletto presidente all’unanimità, a
cui si aggiungono le deleghe degli
assenti.»
«Vivo in Sardegna dal 1981,
quando ho iniziato con l’animazione culturale per un viaggio incentive di 300 commercianti europei al
Forte Village. Il 16 maggio 1983 ho
presentato un progetto culturale e
sportivo all’E.P.T. di Cagliari ed all’E.S.I.T. (mentre continuavo a disegnare piastrelle, sanitari e arredamenti da bagno per le fabbriche di
cui ero consulente stilistico). Consu-
sorzio nel dicembre 1986 e ne sono
stato presidente fino a maggio 2008
lasciandolo momentaneamente, per
mia volontà. Ho promesso ai consiglieri di dedicare la mia ottava presidenza alla promozione di percorsi
in auto, moto e bicicletta, comprendenti i temi:
• rilettura della preistoria sarda;
• luoghi vissuti dalle prime comunità di cristiani;
• luoghi delle battaglie medievali;
• approfondimenti feste ataviche
agrarie;
• trekking tra gli endemismi botanici;
• eno-gastronomia etnica nelle
otto province sarde;
• percorsi dei laboratori d’artigianato artistico;
• percorsi dei micro produttori
di miele e birra;
• percorsi di allenamento al golf.
I consiglieri Marion Schmitz, Tiziana Cau, Alessandra Sanna, Michela Sale, Elio Fanutza e Stefano
Pellegrini lavoreranno sulla base
delle loro attitudini di cui informerò in altra lettera. è importante io
affermi che non si dedicheranno loro soltanto al PROGETTO “SISTEMA L’ALTRA SARDEGNA” ma tutti
i consorziati, a partire da Maria
Teresa Diana, Alessandra Mocci,
Pinuccio Lai.
è stata pubblicata la graduatoria definitiva per i contributi
stata pubblicata la graduatoria definitiva delle domande ammesse al contributo a fondo perduto per
l’acquisto, la costruzione o il recupero della prima casa. Si tratta, complessivamente di 1.163 famiglie che,
in virtù della legge regionale numero 3 del 5 marzo 2008 e delle successive integrazioni, possono beneficiare di un contributo massimo di
25mila euro.
Lo stanziamento complessivo del-
’assemblea dei soci ha eletto all’unanimità Caterno
Cesare Bettini presidente del
Consorzio Turistico L’Altra
Sardegna. Dopo aver fondato e guidato il Consorzio dal 1986 a tre anni
fa, subentra ad Elio Fanutza. Quest’ultimo resta nel comitato direttivo
che comprende anche Tiziana Cau,
Michela Sale, Alessandra Sanna,
Stefano Pellegrini e Marion Schmitz.
Cesare Bettini ha accettato l’incarico con entusiasmo.
«A chi mi ha donato amicizia spiega Cesare Bettini -, grazie per
le tante e-mail di sostegno ricevute
insito nell’attività di promozione
della lettura, da svolgere nei confronti delle giovani generazioni,
attraverso il coinvolgimento attivo
degli istituti scolastici del territorio, nonché delle associazioni del
potrà, quindi, non solo curiosare tra
l’ampia produzione editoriale sarda, ma anche assistere alle presentazioni ad opera dei più famosi autori isolani che, con i loro libri, stanno spopolando nel panorama lette-
Le due prime edizioni si sono svolte a San Giovanni Suergiu e Gonnesa.
territorio e del Sistema bibliotecario interurbano del Sulcis.»
Libri a Sudovest, quest’anno, si
svolgerà nel comune di Villamassargia, dal 26 al 29 maggio 2011:
nell’ultimo weekend di maggio si
rario nazionale. L’occasione sarà
inoltre propizia per seguire conferenze di settore, partecipare ad attività ricreative ed intrattenersi alle
iniziative serali.
M.P.
Giulio Dedoni, Lele Fanutza, Andrea Piga, Mirko Solinas, Giorgio
Valdes, Agostino Vargiu, Steno de
Salvo, Eugenio Carrano, l’Ente Concerti d’Iglesias, le coop. Start Uno,
Antarias, Mediterranea, Fulgheri,
CTE e Monte Meana, le famiglie
operanti nel ricettivo: Bachis, Moi,
Sale, Sanna, Fontana, gli attivissimi
amici Pino Ongaro, Andrea Baldazzini, Massimo Meloni, Daniele Meloni, Monica Ghironi e marito.
Preciso che il Consorzio non ci sarebbe senza l’apporto insostituibile
della commercialista Rossana Muscas e del sostegno dei comuni di
Carbonia, Nuxis, Siliqua, Villamassargia.»
Il progetto coinvolgerà tutti i 23 comuni del Sulcis Iglesiente
L’albergo diffuso per rilanciare il turismo
attraverso l’accoglienza di tutti gli ospiti
U
n progetto di ospitalità
diffusa della Provincia di
Carbonia Iglesias coinvolgerà i Comuni del
Sulcis Iglesiente, impegnandosi al
cofinanziamento delle iniziative che
verranno validamente promosse.
L’iniziativa coinvolgerà i centri
storici, con l’obiettivo di aumentare la disponibilità ricettiva in tutti i
centri della Provincia, per creare un
servizio di accoglienza adeguato
al fabbisogno della domanda turistica, in quanto, attualmente, la scarsa ricettività non consente un’adeguata programmazione di soggiorni
vacanzieri nel territorio provinciale.
è stato rilevato che è in costante aumento la domanda di ricettività alternativa, proposta in contesti urbani e insediativi tradizionali.
«L’albergo diffuso - spiega l’assessore provinciale al turismo,
eventi e sport, Marinella Grosso è ritenuto un valido sistema di offerta per sperimentare e proporre
ai mercati della domanda stili di
ospitalità originali, nei quali offrire il proprio approccio ospitale e
la cultura dell’accoglienza in modo diverso rispetto alle modalità
gestionali standard.»
I centri storici dei Comuni del
territorio provinciale sono in grado di soddisfare la domanda di ricettività alternativa in aree urbane
fortemente radicate con l’elemento identitario dei paesi che rispecchiano le caratteristiche del luogo.
Attraverso questo percorso, l’albergo diffuso risponde al recupero del
patrimonio architettonico e culturale dei centri minori e mostra di
possedere la potenzialità per incrementare il reddito e l’occupazione
dei piccoli Comuni, sviluppando
nel territorio la progettualità legata
alla tipologia ricettiva dell’albergo
diffuso.
«è un’importante occasione di
sviluppo economico, sociale e culturale - sottolinea l’assessore Grosso
-, che assicurerebbe numeri importanti per lo sviluppo del turismo ed
un impulso anche all’edilizia, qualora si mettesse in moto la ristrutturazione delle case e delle palazzine d’epoca, per dare accoglienza
ai cosiddetti ospiti della porta accanto. L’idea dell’ospitalità diffusa, da realizzarsi attraverso strutture ricettive costituite da diversi
edifici attigui gestiti in forma unitaria, nasce dalla consapevolezza
che i centri storici dei Comuni della Provincia rivestono un notevole
interesse culturale ed architettonico, che ben si adatta a soddisfare
una domanda turistica interessata
a soggiornare a contatto con i residenti per scoprire l’elemento identitario della città.»
La fattibilità dell’iniziativa verrà
verificata attraverso la raccolta di
manifestazioni di interesse da parte dei proprietari e/o comproprietari di immobili siti nei centri storici dei Comuni del Sulcis Iglesiente, potenzialmente interessati al recupero degli edifici da destinare a
strutture ricettive ed alla successiva attuazione di una rete di ospitalità diffusa. Qualora le manifestazioni di interesse presentate dovessero consentire lo sviluppo di valide progettualità legate alla tipologia ricettiva dell’albergo diffuso, la
Provincia attiverebbe le dovute iniziative necessarie al fine di individuare le risorse finanziarie necessarie per l’attuazione concreta dei progetti presentati, in conformità agli
strumenti di pianificazione provinciale, al piano strategico ed al piano
di sviluppo del sistema turistico locale Sulcis Iglesiente 2011-2013.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
La stagione di prosa, circuito CEDAC, si era aperta il 15 gennaio con lo spettacolo “Malamore” di Concita di Gregorio
“Uno, nessuno e centomila” ha chiuso la stagione
Il teatro Centrale di Carbonia tiene le vendite e si conferma terzo a livello regionale per numero di presenze e prestigio.
I
l 17 aprile il Teatro Centrale ha
chiuso il sipario della stagione di
prosa, regalando agli spettatori
la messa in scena di “Uno, nessuno e centomila”, la più importante
opera pirandelliana, considerata un
riepilogo di tutta la sua attività, narrativa e teatrale. La compagnia Krypton, guidata dal regista Giancarlo Cauteruccio ha attinto al romanzo pirandelliano più amaro di tutti, tristemente
umoristico e che ‘scompone’ la vita.
Una degna conclusione per un calendario ricco di opere e di nomi importanti, seguito con attenzione dal pubblico e dalle scuole. Fortunatamente il
testo di Pirandello ha avuto la meglio sui risolini delle due figure femminili, co-protagoniste, e su alcune scelte stilistiche, che hanno contribuito a
rendere forse troppo ‘leggera’ la parabola esistenziale di Vitangelo Moscarda.
«Come sopportare in me questo
estraneo? Come non vederlo? Come
non conoscerlo? Come restare per
sempre condannato a portarmelo con
me, in me, alla vista degli altri e fuori
intanto dalla mia?»
Mentre la consapevolezza di un
divenire perenne investe Gengè (soprannome del Moscarda) questo appare, in troppi momenti, un sempliciotto dai modi scherzosi, più che un
uomo consciamente disperato, interdetto dalla famiglia, finito additato
come pazzo e spogliatosi volontariamente di ogni suo bene. Restano indubbie le doti attoriali di Fulvio Cauteruccio ma, nell’adattamento teatrale di Giuseppe Manfridi, è stato dif-
ficile cogliere appieno il dramma vissuto da Moscarda, nel tentativo di sfuggire le tante forme impostegli dalla
società. Si è colto a stento l’abbandono da parte della moglie e, ancor meno, la natura del rapporto con la di lei
amica Anna Rosa. Quest’ultima, donna semplice e spaventata dall’evoluzione di Gengè al punto da ferirlo con
un colpo di rivoltella, viene resa alla
stregua di una ballerina da carillon,
tomila” non gli procura più dolore e
si abbandona al divenire del mondo,
«morendo» e «rinascendo», continuamente, ogni volta un uomo nuovo,
senza ricordi.
Durante lo spettacolo sono state
diffuse diverse voci in stereofonia: un
gradevole modo di portare in scena,
attraverso altoparlanti, personaggi non
presenti fisicamente. è stato di sicuro impatto l’uso delle luci e ben curato
Una scena di “Uno, nessuno e centomila”.
immobile e dai toni stridenti. Moscarda, finirà per identificarsi in ogni
cosa, estraniandosi totalmente dalla società, e ciò sarà causa di pene
immeritate ma anche unico rimedio alle inquietudini che lo perseguitavano.
La consapevolezza di essere stato
“uno”, poi “nessuno” e, infine, “cen-
Foto di Ignazio Vacca
l’impianto scenografico con un letto,
che troneggiava in scena, ed un grande
specchio - impietoso - come gli occhi
della gente ma, soprattutto, come quelli di Vitangelo su se stesso, capaci di
cogliere le sue centomila sfaccettature e di portarci a prendere atto delle
centomila di ognuno di noi.
C.C.
La Banda Bellini si prepara ad un’impegnativa esibizione
Concerto di Primavera il 7 maggio
P
eriodo denso di lavoro per
la Banda Musicale Vincenzo Bellini di Carbonia. Dopo le marce carnevalesche,
gli inni patriottici intonati di recente e la partecipazione alla settimana
Santa, la banda sarà protagonista del
tradizionale Concerto di Primavera
che si terrà sabato 7 maggio 2011 alle
ore 21.00, presso il Teatro Centrale
di Carbonia. La manifestazione, organizzata con il patrocinio del Comune di Carbonia, assessorato alla
cultura e della Provincia di Carbonia Iglesias, assessorato allo sport,
Cultura e Spettacolo, sarà - questo
anno - dedicata al 150° Anniversario dell’unità d’Italia. La direzione
sarà affidata alla maestra Caterina
Casula che, da oltre vent’anni, cura
scrupolosamente la preparazione del
suo organico, attraverso prove settimanali e lezioni individuali. Il programma d’esecuzione prevede una
prima parte durante la quale verranno
eseguiti brani dal repertorio classico,
quali: “Savages” di Jean - Philippe
Rameau, le “Quattro stagioni” di
Antonio Vivaldi, “Entry of the Queen
of Sheeba” di G. F. Handel, “Celebre minuetto” di L. Boccherini e la
“Sinfonia N° 40” di W. Amadeus
Mozart. Nella seconda parte verranno,
Partecipare sarà un’occasione per
godere di buona musica ed un modo per premiare l’impegno dei componenti e del Direttivo di un’Associazione che, creando aggregazione
La banda musicale “V. Bellini” diretta da Caterina Casula.
invece, eseguiti brani originali per
banda: “Three evocations” di Hans
Aerts, “Greek folk song suite” di Franco Cesarini e, per concludere, “Ministry of Winds” di Jacob de Haan.
Foto di Fabio Fois
e preparando validi musicisti, è costantemente presente ad ogni importante appuntamento della vita
cittadina.
C.C.
Chiacchierata con il noto comico sardo, oggi attore emergente
Jacopo Cullin: da Videolina
a Canale 5, passando per New York
L
o ricorderete in pigiama con la schiena arcuata e la voce nasale, nei panni dell’esilarante
Signor Tonino, uno dei personaggi più amati
di storiche edizioni dei programmi Made in
“La Pola”; il suo “Ohhh Rooberto” divenne in breve
tempo un tormentone nella nostra isola, insieme alle
caratterizzazioni di altri personaggi (Tore il Gaggio,
Salvatore Pilloni…) tutti scaturiti dalla mente del simpaticissimo Jacopo Cullin.
Classe 1982 - Cullin - è oggi attore emergente nel panorama italiano, vive tra Roma e New York dove, con
grande impegno, lavora e continua a perfezionarsi. Ci
siamo incontrati alla conclusione della messa in onda di
“Al di là del lago”, la fiction di Canale 5 che, nei mesi
scorsi, lo ha visto co-protagonista ed ha raggiunto un
audience stimato più di 4 milioni di telespettatori.
Hai studiato recitazione fin dall’adolescenza, poi,
per una serie di circostanze - qualche anno fa - ti sei
ritrovato a fare il cabarettista, ottenendo un grande successo su Videolina. Nonostante ciò, rinunciando momentaneamente a fama e guadagni sicuri, ti sei recato
nella penisola dove hai continuato a studiare, recitare e
sudare, inseguendo un sogno. Puoi raccontarci quegli
anni?
«Dopo il grande successo in Sardegna ho avuto la
possibilità di fare tanti spettacoli e mettere da parte un
po’ di soldi che mi permettessero di pagarmi gli studi
e la permanenza nella capitale. Appena sono arrivato
a Roma, ho iniziato a seguire dei seminari all’Actor’s
Center Rome gestito da Michael Margotta. Studiavo
sodo, sperimentavo, incontravo attori con i quali confrontarmi; è stato proprio li che due attori mi hanno visto
e mi hanno chiesto di fare il provino per una sitcom
della quale poi son diventato il protagonista, “Room
4U l’Ospite Perfetto”.»
Questa fiction è andata in onda sui telefoni cellulari e
sul web. Potremo vederti interagire, sul grande schermo,
con Giorgia Surina e Giulio Berruti, in questo progetto
che la critica ha notevolmente apprezzato?
«Giulio e Giorgia sono appunto i due attori che mi
hanno adocchiato all’Actor’ Center Rome. Ci siamo
divertiti come pazzi a girare questa sitcom, abbiamo
realmente convissuto per due settimane; il progetto,
come dicevi, è piaciuto tantissimo, ma non so se riuscirà a trovare sbocco in tv.»
Dopo poco tempo sei stato scelto come co-protagonista in “Al di là del lago”, su Canale 5. La serie, tratta dall’omonimo film tv trasmesso nel 2009, è ambientata in un piccolo borgo di campagna. Puoi raccontarci
quest’esperienza?
«Lavorare in una fiction televisiva non è affatto
semplice: i tempi sono davvero strettissimi, non si ha il
tempo di provare le scene e, spesso, capita addirittura di
conoscere gli altri attori direttamente sul set o in sala
trucco. Ma è stata un’esperienza magnifica; interpretare
un personaggio che si relaziona con tante persone ed
in ambienti e situazioni diverse, mi ha dato la possibilità di lavorare su alcune caratteristiche che lo hanno
reso divertente. Ho interpretato Gabriele Simoni, un
veterinario che ha riscosso molte simpatie, un personaggio che - a detta di molti - sembrava scritto pensando
alle mie capacità; lavorare con gli animali è stato meraviglioso perché, anche se ammaestrati, non sai mai
cosa possano fare.»
Come ti sei rapportato a colleghi ben noti al grande
pubblico, quali (ne cito alcuni) Roberto Farnesi, Fabio
Testi e Martina Colombari?
«Inizialmente erano un po’ diffidenti nei miei confronti. Giorno dopo giorno, però, sono riuscito a conquistare la loro fiducia e abbiamo iniziato a divertirci
sul serio. Ho imparato tanto da quest’esperienza e mi
ha invogliato a fare sempre meglio, a continuare a perfezionarmi, tant’è che oggi vivo a New York e seguo
validi corsi, in vista di nuovi ruoli da interpretare.»
In Italia, dopo i tagli al Fus - ora parzialmente reintegrati - che aria si respira nei set e nei palcoscenici?
«Eeeeh… già è tanto se si respira: troppo spesso
l’esiguità o la mancanza di fondi discrimina progetti
veramente validi. è un discorso davvero lungo; mi sento solo ci dire che da qualche tempo c’è in atto un tentativo di abbassare il livello culturale dell’Italia. La Cultura, lo Spettacolo e l’Arte sono gli elementi fondamentali di una società civile, oltre che, la base dalla
quale partire per risollevare le sorti del nostro paese.»
Volevo complimentarmi con te per aver organizzato,
alla fine del 2010, lo spettacolo “Centu concas, una berrita!” ed aver devoluto il ricavato a diverse associazioni fra le quali l’AISLA Sardegna (Associazione Italiana
Sclerosi Laterale Amiotrofica). Com’è nata questa gara
di solidarietà?
«L’idea è nata mentre leggevo i giornali, vedevo
ogni categoria manifestare giustamente per i propri diritti, ma senza essere solidali gli uni con gli altri. Allora ho pensato, perché non dare l’esempio, riunendo
il mondo dell’arte che, probabilmente, in questo momento è il settore più in crisi di tutti? Anziché manifestare
solamente per i nostri diritti, abbiamo manifestato per
i diritti dei pastori, dei disoccupati, degli studenti, dei
cassintegrati, etc., etc.. Attraverso musica, filmati, cabaret, poesie, monologhi teatrali, danza e altre forme
d’arte è stata organizzata una serata. Il ricavato ottenuto dalla vendita dei biglietti lo abbiamo devoluto a
chi sta subendo le conseguenze peggiori di questa “crisi”, i malati di SLA. Ho coinvolto tanti dei più im-portanti artisti sardi, che hanno risposto subito alla chiamata, con entusiasmo ed ho organizzato la serata intitolandola provocatoriamente “Centu Concas Una Berrita” sfatando il mito del “Centu Concas Centu Berritas”,
che rappresenta la poca capacità di unirsi del popolo
sardo.»
Che piacere vederti ospite nelle scorse settimane su
Videolina a “La Pola Low Coast” nei panni del mitico
Signor Tonino, dopo anni di assenza. Che sensazione ti
ha dato ritrovare i tuoi compagni d’avventura e vedere il
pubblico ridere, fino alle lacrime, per la tua esibizione?
«Ovviamente una sensazione bellissima, mi sembrava di non essere mai andato via, son contento che
il pubblico non si sia dimenticato. Far ridere con i miei
personaggi mi riempie d’orgoglio e spero in futuro di
riuscire a ritagliarmi uno spazio per poterli riproporre
ogni tanto.»
Ringraziandoti per la disponibilità e per la simpatia,
ti saluto con un’ultima domanda: solamente un grande
osservatore della società, una persona curiosa e sensibile, può dar vita a simili caratterizzazioni. Come nascono
i tuoi personaggi? Sbarcheranno mai nella penisola?
«I miei personaggi nascono come hai detto tu, semplicemente osservando le persone e captandone le caratteristiche comiche. Non credo sbarcheranno mai
“in continente”, vorrei tenere l’esclusiva per la nostra
Sardegna.»
Cinzia Crobu
La sede della sezione di storia locale del sistema bibliotecario del Sulcis ha ospitato un interessante incontro culturale
Le miniere nella letteratura fra la necessità dell’impegno e la leggerezza della poesia
L
e miniere nella letteratura fra
la necessità dell’impegno
e la leggerezza della poesia è il tema dell’incontro
che è stato ospitato presso la nuova
sede della sezione di storia locale
del sistema bibliotecario interurbano
del Sulcis il 15 aprile scorso. Per
far rivivere i luoghi della vecchia
miniera e per conservarne i ricordi
attraverso le emozioni che la letteratura provoca, quale luogo può essere più adatto delle vecchie officine
restaurate, in mezzo alle moderne
scaffalature che conservano i documenti che raccontano la storia della
nostra città mineraria?
Si è parlato di miniere e dei racconti sulle miniere, racconti autobiografici o racconti di personaggi
inventati, di vicende umane ordinarie e straordinarie, come è proprio
della letteratura e della letteratura che
parla di miniere: miniere di tutti i
tempi e di tutti i paesi, personaggi
reali o inventati, vicini e lontani nel
tempo e nello spazio.
Il professor Sandro Ruju ha presentato la sua bella relazione: il mondo delle miniere inglesi raccontate
da Cronin e da Orwell, ne “La strada di Wigan Pier”, i minatori tedeschi mitizzati dal romantico Novalis
e da Hoffman, il giovane Remi di
“Senza famiglia”, che deve superare
tante prove, anche quella terribile del
lavoro in miniera, come i siciliani
Rosso Malpelo di Verga e Ciaula di
Pirandello, vittime dannate dallo
sfruttamento minorile, che la storia
delle miniere ha conosciuto sin dai
primi tempi della rivoluzione industriale, come testimonia Engels… e
Stefano, socialista radicale di fine
ottocento, di Germinale, e la zolfara della famiglia di Pirandello, resa
famosa dal nome del suo proprietario. E il figlio di Bakunin di Sergio
Atzeni, esempio di come, anche attraverso un metodo di rilevazione
storico, la storia orale, si possa creare
romanzo… E di tanti altri ha parlato:
di Lawrence di “Figli e amanti”, e
Dickens, Sassu, Bianciardi, Cassola,
Levi ed il bel romanzo di Bahadur,
scrittore indiano contemporaneo… la
miniera raccontata e testimoniata ieri
e oggi…
L’intervento dell’ex-sindaco, lettore, Antonangelo Casula, ha arricchito le citazioni, dal primo romanzo
sull’umanità travagliata ed inquieta
che ha reso possibile la nascita di
Carbonia, il romanzo dell’ingegner
Tonini “Terra di carbone”, a “Il sistema periodico” di Primo Levi che
è un esempio di come l’immaginazione di un grande scrittore possa
fare poesia raccontando la miniera
attraverso Rodmun, ricercatore preistorico che cerca, per tradizione familiare, “il metallo che senti stan-
co, forse stanco di trasformarsi e
che non si vuole trasformare più:
la cenere di chissà quali altri elementi pieni di vita che mille e mille
anni fa si sono bruciati al loro stesso fuoco”, il metallo “stanco” è il
piombo, che Rodmund, che viene da
terre lontane, trova in un luogo che
vorrebbe chiamare Bak der Binnen
“Terra delle Api”, ma che gli abitanti del luogo vogliono chiamare
Bacu-Abis.
Tanti studi storici ed antropologici parlano di miniere, ma la miniera ha ispirato anche tanti narratori e
narratrici, spinti ora dalla necessità
dell’impegno di fare memoria e testimonianza, ora dal desiderio di raccontare storie di verità che il lavoro
delle miniere può suggerire e che
possono accadere e possono essere
accadute, perché compito degli scrittori e delle scrittrici è raccontare ciò
che potrebbe accadere o essere ac-
caduto, ciò che c’è ma non si vede.
I racconti sulle miniere sono
tanti quante sono state le miniere
nella storia ed hanno qualcosa che
li accomuna: il protagonismo del
“corpo minatore”, definizione di
Giulio Angioni nel suo ultimo libro
“Doppio cielo”, che sarebbe dovuto essere presente con tutto il suo
bagaglio di antropologo e di scrittore, quasi a rappresentare che i racconti sulla miniera attraversano sia
i campi delle conoscenze che delle
emozioni. Il fatto è che la miniera è
spesso un luogo che viene raccontato, immaginato, mitizzato a partire
da un impulso all’impegno sociale, ma
è anche il luogo attraverso il quale si
può raccontare l’incertezza, la precarietà, la solitudine della condizione umana.
Hanno partecipato e sono intervenuti autori e autrici di racconti e
romanzi sulle miniere del Sulcis
Iglesiente, racconti autobiografici
che arricchiscono la memoria e racconti inventati, ma supportati da
eventi e personaggi reali: Iride Peis
Concas, Franco Farci, Manlio Massole, Ruggero Soru, Francesco Manis, Antonio Mistretta.
L’iniziativa, promossa dai Presidi del libro della Sardegna, dalla
Consulta delle Associazioni CAU,
dal Parco geominerario storico della Sardegna, col patrocinio della Provincia di Carbonia Iglesias ed il patrocinio del Comune di Carbonia, è
stata organizzata dalla Sezione di
Storia locale del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, dall’Associazione “Amici della Miniera”,
dalla Libreria Lilith, dall’Associazione culturale “Libriamoci” Presidio del Libro, dall’Associazione
culturale “Storia e radici della città di Carbonia”.
Anna Lai
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
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CANALE 40
IN ONDA IL FUTURO
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Conclusa bene la stagione, il Carbonia pensa al futuro e la società si interroga sulla possibilità di costruire un progetto più ambizioso
Oggi Carbonia può pensare in grande?
I dirigenti sono disposti a confermare il loro impegno ma attendono una maggiore partecipazione da parte della città.
E
ra partito per disputare un
campionato di transizione,
con l’impegno di valorizzare i giovani e gettare le basi
per una crescita nel medio termine; ha
terminato la stagione all’ottavo posto, dopo aver coltivato a lungo il sogno di inserirsi in area play-off. è questa la fotografia del campionato di
Eccellenza regionale del Carbonia,
protagonista di momenti assai brillanti così come di prolungate flessio-
«Oggi per essere protagonisti nel
campionato di Eccellenza bisogna fare grandi sacrifici - commenta il patron Renato Giganti - la società e la
squadra hanno fatto la loro parte e tutti
ci saremmo aspettati un maggiore sostegno da parte della città. In tutti
noi c’è la ferma intenzione di proseguire sulla strada intrapresa ma per
guardare al futuro con certe ambizioni, è necessario ed indispensabile un
coinvolgimento di tutto l’ambiente.»
centrale ed ha dovuto adattare il gioco alle qualità dell’ottimo Simone Marini che non è mai stato e mai sarà una
prima punta, affiancandogli a volte
l’incostante Basciu, altre volte Foglia,
Ciccu o Sabiu.
Nelle prossime settimane verranno gettate le basi per la prossima stagione. Con ogni probabilità alla guida tecnica ci sarà ancora Graziano
Mannu (a meno che le ottime cose
fatte nelle ultime stagioni non portino,
Graziano Mannu.
Daniele Caschili.
Michele Foglia.
ni di rendimento ma, comunque, capace di classificarsi davanti ad altre
due nobili decadute del calcio sardo,
Nuorese ed Olbia, e di sfiorare due
volte la vittoria nei derby con l’altra
grande, la Torres, dalla quale è stato
raggiunto nei minuti finali sia a Sassari sia al Comunale.
Sul piano squisitamente tecnico, il
lavoro svolto dall’allenatore Graziano
Mannu ha soddisfatto la società, non
altrettanto la risposta ricevuta dalla
squadra da parte dell’ambiente, spesso “freddo” e lontano.
Il campionato appena concluso ha
visto per diversi mesi un Carbonia
assai competitivo, costruito su una difesa robusta e spesso insuperabile (nessuna squadra probabilmente aveva
una coppia centrale forte come quella composta da Giandon e Mendez e
insieme un esterno di qualità e rendimento come Marongiu). è mancato
qualcosa a centrocampo, nonostante
la bella stagione di Cau, e soprattutto in attacco, dove dopo il grave infortunio a Caschili, Mannu s’è ritrovato privo di un punto di riferimento
eventualità tutt’altro che remota, club
più ambiziosi a mettergli gli “occhi
addosso”) e verranno confermati alcuni dei punti fermi della rosa, intorno ai quali ci saranno i migliori giovani già inseriti quest’anno e quelli in
crescita nella brillante squadra juniores. Se ci saranno le condizioni per
tentare un salto di qualità in prospettiva play-off, ovviamente, occorreranno alcuni inserimenti, almeno uno
per ruolo, ma dovrà essere soprattutto
la città a decidere di voler concorrere
a ricostruire un Carbonia vincente.
La VBA Olimpia Sant’Antioco conclude la stagione positivamente
Rimpianti per i play-off ma c’è un futuro
I
play-off sono sfumati ma la stagione della VBA Olimpia nel
girone B della serie B1, ad una
giornata dalla conclusione del
campionato, resta ampiamente positiva, forse anche leggermente superiore alle aspettative. Alla vigilia la
società lagunare aveva lanciato una
sorta di appello alla tifoseria e a tutto
l’ambiente che circonda la squadra,
chiedendo aiuto per la costruzione di
un sogno: la promozione in tre anni!
Quest’anno si sarebbero dovute gettare le basi della squadra che entro la
stagione 2012/2013 avrebbe dovuto dare l’assalto alla A2, ed il lavoro
fatto va valutato sicuramente molto
positivamente.
Fino ad un mese fa la squadra di
Giuseppe Lai è stata in piena corsa
per accedere ai play-off e molti credono che ad interrompere la corsa sia
stata l’inattesa e per certi versi assurda sconfitta subita sul campo del
retrocesso Monterotondo. Numeri
alla mano, probabilmente, in questa
valutazione c’è un pizzico di verità,
ma è anche vero che quando si corre oltre i propri limiti, capita spesso
di inciampare su quello che veniva
considerato l’ostacolo più agevole.
E non cambia niente, in quest’ottica,
la grande vittoria conquistata due
settimane fa contro il Potentino, proprio l’avversario sul quale si è fatta
a lungo la corsa verso il terzo posto.
Il gruppo creato dalla società prima
Il centrocampista iglesiente ha deciso di chiudere la carriera
«A
trentott’anni sento il
bisogno di smettere.» Esordisce così il
centrocampista del
Carbonia Fabio Cau. Classe 1973,
originario di Iglesias, il giocatore
biancoblù ha sentito l’esigenza di
«appendere le scarpette al chiodo».
Cresciuto nella scuola calcio “Nino
Falchi”, ha seguito la trafila nella sua
città fino all’esordio in Promozione,
all’età di 17 anni, con l’Iglesias.
Fersulcis, Decimomannu, Sant’Antioco, Arbus, Carbonia e Carloforte le squadre del suo curriculum,
quest’anno è stato un ritorno alla
corte di Mannu. Ventuno campionati alle sue spalle, diversi vinti, ed
una promozione in Eccellenza, quella col Carbonia nel 2008.
«è proprio il momento giusto per
chiudere la carriera - continua Cau
- dopo aver fatto comunque un bel
campionato con il Carbonia.»
Davvero un bel campionato, otto
gol più uno in coppa Italia e tutti con
un valore immenso. Reti decisive
(cecchino infallibile dal dischetto)
alcuni di pregevole fattura, hanno
contribuito alla salvezza anticipata
del Carbonia e questa è stata una
grandissima soddisfazione per il più
anziano del gruppo.
Piccolo di statura, metronomo
della compagine mineraria e con il
vizio del gol, lui che ha sempre giocato in mezzo al campo, Cau è anche il capocannoniere della stagione.
«Abbiamo avuto il merito di valorizzare tanti giovani - ricorda Fabio - e questo rende ancora più valorosa questa stagione ormai conclusa. La squadra era basata prati-
camente su sei giocatori esperti e
gli altri tutti giovani.»
Come ti sei trovato nella società?
«Benissimo, era una società che
già conoscevo, non posso che parlarne bene, hanno sempre avuto un
ottimo comportamento e credo che
la stima sia reciproca. Lo staff tecnico composto da Graziano Mannu, Morittu e Lai, è eccezionale, un
gruppo di professionisti, mi hanno
Fabio Cau.
aiutato tanto.»
Il mister Mannu?
«Graziano ha fatto un gran lavoro, anzi un capolavoro. Secondo me
ha un buon futuro e glielo auguro.
Sembra nato per fare questo, ha il
calcio nel sangue. Con lui ho un ottimo rapporto. Ricordo un episodio:
quando andai al Carloforte, ebbi appena avuto un piccolo screzio con il
mister, non ci lasciammo poi così bene. Poi, proprio lui mi richiamò la
scorsa estate e, dopo esserci chiariti
da uomini, ben volentieri ho deciso
di tornare qui. Questo per dire dell’onestà e della sincerità dell’uomo
Graziano Mannu. Lui, un domani,
mi vedrebbe come allenatore dei giovani, per ora ci penso.»
Il tuo rapporto con la squadra.
«Splendido davvero con tutti, non
solo con i veterani. La nostra forza
è stata proprio la compattezza, un
grande spogliatoio. Ad onor del vero, sono stato bene in ogni squadra
in cui ho giocato. Tuttora mi sento
spesso con ex compagni e mister e di
molti ho davvero un bel ricordo.»
Il pubblico.
«Quest’anno ci è mancato un po’
l’apporto della gente allo stadio,
assente anche quando era presente.
Questo è un fatto degno di nota, vista la componente nella squadra proprio di Carbonia.»
Hai un idolo?
«Ho sempre avuto una preferenza
per chi in campo ha dato il massimo,
per chi ha lottato fino all’ultimo, comunque se devo fare un solo nome,
dico Roberto Baggio!»
Chi vorresti ringraziare?
«Sicuramente mio padre Giampaolo, ex giocatore dei tempi d’oro
dell’Iglesias, poi mio primo allenatore sin da fanciullo. Tra i tecnici,
Nino Falchi, che mi ha fatto esordire in Eccellenza.»
Fabio Cau smette con il calcio
giocato che umanamente gli ha dato tantissimo, come lui stesso riconosce, e che ha praticato sempre seriamente. Questa è la decisione maturata al termine di ua lunga stagione iniziata ad agosto, che ha portato
alla salvezza dei biancoblù.
Antonio Pistis
perché nonostante i progressi compiuti nella disponibilità di cambi rispetto alla scorsa stagione, per puntare ai play-off occorre un ulteriore
salto di qualità.
Se la squadra ha superato l’esame e pare nella condizione di poter
crescere ancora, chi ha già conqui-
Un grandissimo muro di Jerry Rinoldo ed Alessandro La Forgia.
fica (il Cortona, battuto 3 a 1 all’esordio stagionale ed oggi promosso
in A2; il Correggio ed il Potentino,
entrambi travolti con un pesantissimo 3 a 0).
Per crescere, c’è probabilmente
bisogno dell’inserimento di un tassello nel sestetto base e, soprattutto,
di un allungamento della panchina,
stato la “sua” promozione è il pubblico, sempre presente, forse più col
suo calore che con i numeri, anche
nelle trasferte in terra sarda (a Cagliari e Olbia). Gli ingredienti per
sognare un nuovo ciclo vincente,
vent’anni dopo, sembrano esserci
davvero tutti.
G.P.C.
Il campionato di calcio a cinque del Movimento Sportivo Popolare
La Virtus Santadi mantiene il comando
S
uperando di misura il Real
Carbonia per 3 a 2, la Virtus
Santadi ha mantenuto il comando della classifica a due
giornate dalla fine del campionato
di calcio a cinque provinciale organizzato dal Movimento Sportivo Popolare. La capolista conserva due
punti di vantaggio sull’Atletico Carbonia ‘99, impostosi sulla Sangiovannese per 4 a 2 (quest’ultima è terza
in classifica ma ora, con sei punti di
ritardo, è virtualmente fuori dai giochi per la vittoria finale).
I risultati dell’11ª giornata di ritorno:
Atletico Carbonia ‘99 - Sangiovannese 4 a 2; Serbariu - Calcetto
Perdaxius 10 a 4; Virtus Santadi Real Carbonia 3 a 2; Villamassargia - Calcetto Nuxis 3 a 3; Grotte
Domusnovas - Littoria 13 a 3; Fighters F.D. - Aguille Iglesias 11 a
4.
Classifica:
Virtus Santadi
56
Atletico Carbonia ‘99
54
Sangiovannese
50
Grotte Domusnovas
49
Calcetto Nuxis
43
Pol. Villamassargia
37
Real Carbonia
36
Calcetto Perdaxius
34
Serbariu
32
Fighters F.D.
27
Gonnesa *
23
S.W.S. Portoscuso
22
F.C. Littoria
9
Aguille Iglesias
9
Prossimo turno:
Calcetto Perdaxius - Fighters F.D.
F.C. Littoria - Gonnesa
Real Carbonia - Atl. Carbonia ‘99
S.W.S. Portoscuso - Villamassargia
Sangiovannese - Aguille Iglesias
Grotte Domusnovas - Virtus Santadi
Calcetto Nuxis - Serbariu.
Classifica marcatori
Melis Gianmarco (Grotte) 62 reti
Desogus Marco (Portoscuso) 42
Anedda Daniele (Perdaxius) 42
Massimini Mariano (Nuxis)
39
Orecchioni Alessandro (Atletico)35
Diana Franco (Fighters F.D.) 35
ELEZIONE DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CARBONIA
15 E 16 MAGGIO 2011
Messaggio elettorale - Committente responsabile: Maurizio Mascia.
Fabio Cau dice basta con il calcio giocato
in sede di campagna acquisti e poi dal
coach Giuseppe Lai sul piano della
preparazione atletica e tecnica, è diventato squadra ed ha mostrato di
poter reggere a lungo il confronto con
tutti gli avversari e non è un caso
che a Sant’Antioco siano “cadute”
le tre squadre che guidano la classi-
Maurizio Mascia, 39 anni,
diversamente abile, commerciante.
«I miei principali obiettivi sono il lavoro,
un servizio sanitario e socio-assistenziale
efficiente, una nuova economia
e la produzione di energia pulita
per il pieno rispetto dell’ambiente.»
MASCIA
Maurizio Mascia
CANDIDATO ALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE
Candidato Sindaco: Giuseppe Casti
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVI • N° 233 • 30 Aprile 2011
G.S.M. s.a.s.
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• Pannelli solari e fotovoltaici
• Termocamini
• Climatizzatori
• Stufe a gas e a corrente
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• Caldaie e scaldabagni a gas
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La G.S.M. non è solo vendita, ma installazioni, manutenzioni
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Visite Guidate ai siti minerari
Porto Flavia - Masua
Grotta S. Barbara - Miniera S.Giovanni
Galleria Villamarina - Monteponi
Museo delle macchine - Masua
Galleria Henry - Buggerru
Galleria Anglosarda - Montevecchio
Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni
I siti minerari sono visitabili su prenotazione chiamando i numeri:
0781 491300 - 348 1549556 - 349 5503147; oppure contattandoci via fax
al n° 0781 491395 o tramite e-mail [email protected].
Per le scolaresche e i gruppi organizzati sono previste particolari condizioni economiche.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.igeaminiere.it.