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associazionegenitorigiovaninovitàistruzionepoliticasocietàscuolaintegrazionelavoroeventiemigrazione Le origini del Babà Nonostante la cucina napoletana rivendichi questo buonissimo dolce come proprio, in realtà il babà è originario della Polonia e può vantare persino natali regali. L'inventore del famosissimo babà è infatti il re, o meglio lo zar di Polonia Stanislas Leczynski. Sembra che il sovrano non amasse particolarmente il kugelhupf, un dolce tipico polacco che trovava troppo asciutto, anche se veniva servito accompagnato da una sorta di salsa a base di vino Madera, zucchero e spezie. A dire il vero lo trovava talmente asciutto che neppure lo mangiava più! La leggenda della nascita del babà narra nar che un giorno Stanislas, stufo dello stucchevole dolce, l'abbia scaraventato dall'altra parte della tavola dove per puro caso si trovava una bottiglia di rhum. Il dolce liquore rovesciandosi sul babà emanò un profumo tale che lo zar, dopo averlo assaggiato se ne innamorò e, essendo un lettore appassionato de "Le mille e una notte" lo chiamò Alì Babà , come un famoso personaggio di questi racconti. Dalla corte del sovrano il babà venne esportato in Francia, a Parigi, con il solo nome di Babà e da qui, fu poi esportato a Napoli dai cosiddetti "monsù" che prestavano i loro servigi presso le nobili famiglie partenopee. La ricetta della redazione: IL BABÀ PER IMPASTO: 1 Kg di farina 250 gr di burro 13/15 uova 180 gr. di zucchero 45 gr. di lievito di birra RICETTA BAGNA: 1 litro di acqua 600 gr. Di zucchero buccia di mezza arancia 200 gr. di Rum PROCEDIMENTO. Impastare gli ingredienti e far riposare per mezzora. Intanto imburrare degli stampi di rame o acciaio appositi da Babá o, in mancanza, una forma da ciambella; versare l’impasto fino a riempire metà della forma. Lasciar lievitare finché raggiungerà il livello del bordo della forma. Infornare in forno statico caldo a 220 °C per 30 minuti ca. Una volta sformati sform far raffreddare ed introdurre nella bagna ancora calda precedentemente preparata. ALTRE ISTRUZIONI. Portare ad ebollizione l’acqua con lo zucchero e la buccia d’arancia, spegnere e aggiungere il Rum. Quando saranno pronti, far intiepidire i Babà e introdurli nella bagna ancora calda, lasciandoli qualche minuto a mollo. Strizzare leggermente e lasciarli sgocciolare su una graticola. Quando si saranno raffreddati un po’, farcirli con crema pasticcera o panna fresca e fragole. LA NUOVA LINEA P e r i o d i c o a s s o c i a t o a l l a F e d e r a z i o n e U n i t a r i a d e l l a S t a m p a I t a l i a n a a l l ’ E s t e r o Periodico di formazione e informazione per gli italiani residenti in Germania 0550#3& IN PRIMO PIANO CONCORSO LETTERARIO “Scrivendo Sognando” dal COM.IT.ES. di Stoccarda ALL’INTERNO IL COMITES, QUESTO SCONOSCIUTO di Tommaso Conte ANNO (SCOLASTICO) NUOVO, VITA NUOVA VI di Massimo Mongero www.gelsomino.de XXXMBOVPWBMJOFBDPN GBDFCPPLDPNMBOVPWBMJOFB %JTQPOJCJMF BODIF POMJOF 4503*&&3*$03%* 2VBOEPJDMBOEFTUJOJ FSBWBNPOPJ F. U . S . I . E . +6(&/%)*-'& "JVUJQFS MBHJPWFOUá Ottobre 2015 La Nuova Linea Impressum La Nuova Linea www.lanuovalinea.com | facebook.com/lanuovalinea Sommario Editore / Herausgeber: Comitato di Coordinamento delle Associazioni Indice delle pagine Genitori del Baden-Württemberg e.V. / Landeskomitee der Italienischen Elternvereine Vincere le paure pag. -4 Quando i clandestini eravamo noi pag. -5 in Baden-Württemberg e.V. Esslinger Str. 14, 70182 Stuttgart Tel. +49 711 232509, Fax. +49 711 2360718 Intervista a Bernardino Di Croce pag. -6 Die Deutsche Einheit pag. -7 Presidente e Amministratore Lo scandalo Volkswagen pag. -8 I falsi numeri pag. -9 Tommaso Conte Anno (scolastico) nuovo, vita nuova pag. 10 Concorso letterario „Scrivendo Sognando“ pag. 12 Redazione / Redaktion : Due appuntamenti pag. 15 Come far capire l’Opera ai bambini pag. 15 Esami CILS pag. 16 [email protected] Questioni linguistiche pag. 17 Il Taccuino: rubrica di Tony Mazzaro pag. 18 Coordinamento redazionale / Redaktionelle Koordination: IMU per italiani all’estero e Stella al Merito pag. 20 Vorsitzender u. Verwalter: Esslinger Str. 14 70182 Stuttgart - Tel. +49 711 232509 Jugendhilfe (#3) pag. 21 [email protected] Una tenace famiglia meridionale pag. 22 La Campania pag. 23 Comitato di redazione / Redaktions ausschuss: Ricetta ed origine del Babà pag. 24 Maria Concetta Ciliberti Tommaso Conte Rocco Di Filippo Nicola Graziano Tony Màzzaro Emanuela Salvadori Collaboratori / Mitarbeiter : Foto in copertina Nico Albarino, Carmela Baglivi, Vincenzo Basile, Mario Figura di riferimento al concorso „Scrivendo-Sognando“. Berardino, Carmelinda Calabrese, Federica Ciacca, Anna De Palo, Natalia De Pascale-Speck, Diletta Del Prete, Rocco Di Altre foto Filippo, Fabio Domante, Ettore Jannelli, Gesualda Geraci, Le foto esposte in questo periodico sono state approvate dal Giacomo Gelsomino, Sibillia Latino, Maria Rosa Lione, Comitato di redazione e dalla Coordinatrice redazionale. Teresa Loguercio, Massimo Mongero, Giosuè Piscopo, Vito I collaboratori hanno provveduto il materiale originale in Priolo, Antonella Romano, Brisa Scarpati, Giuseppe Zavaglia, formato digitale e trasmesse via posta elettronica. Maria Concetta Ciliberti, Roberto Meloni, Martina De Luca, Giovanna Santaniello. Copyright Dalla Svizzera: Sen. Claudio Micheloni, On.le Gianni Farina, Questo periodico è associato alla Federazione Unitaria della Michele Schiavone. Stampa all’Estero. Tutti i diritti sono riservati. Vietate sono la riproduzione, anche parziale, e la vendita. Grafica e Impaginazione / Grafik und Layout: Francesco Simeone Pubblicazioni mypsgermany.com | facebook.com/mypsgermany Tutti possono inviare i propri articoli per „La Nuova Linea“ utilizzando l’indirizzo di posta sopra indicato. Stampa / Druckerei: Il Comitato di Redazione, dopo aver ricevuto e verificato il Litotipografia Alcione, Trento materiale, eseguirà determinate valutazioni sul contenuto. Impressum La Nuova Linea La Nuova Linea Ottobre 2015 DALL’EDITORE IL COMITES, QUESTO SCONOSCIUTO Das Comites, das Unbekannte italienischen Gemeinschaft, Initiativen in Sachen gesellschaftlichen und kulturellen Lebens, sozialer und schulischer Fürsorge, Freizeitgestaltung und Berufsausbildung. Il Comites coopera con l’Autorità Consolare nella tutela dei diritti e degli interessi dei nostri connazionali residenti nella circoscrizione. Das Comites wirkt zusammen mit der konsularischen Behörde, um die Interessen und Rechte der im Konsularbezirk wohnhaften Italiener zu wahren. Che cosa è il Comites? Was ist das Comites? Il Comites collabora con l’Autorità Consolare nella vigilanza e osservanza dei diritti dei bambini e dei giovani nelle scuole, controllando l’effettiva attuazione dei doveri che ha il Paese che ci ospita per migliorare l’integrazione scolastica. Senza tralasciare il mantenimento dei legami con l’Italia (l’inserimento della lingua italiana nella scuola tedesca). Das Comites arbeitet zusammen mit der konsularischen Behörde an der Überwachung und Einhaltung der Rechte der Kinder und der Jugendlichen an Schulen, indem es die effektive Erfüllung der Verpflichtungen des Gastlandes zur besseren schulischen Integration überprüft. Il Comites è l’organo di rappresentanza dei cittadini italiani residenti nella Circoscrizione Consolare di Stoccarda nei rapporti con gli uffici consolari. Das Comites ist ein von Italienern im Konsularbezirk Stuttgart lebenden gewähltes Organ, welches deren Interessen gegenüber den konsularischen Behörden vertritt. Il Comites è eletto dai cittadini italiani residenti nella circoscrizione consolare di Stoccarda. Das Comites wird von den Italienern, die im Konsularbezirk Stuttgart wohnhaft sind, gewählt. Il Comites di Stoccarda è composto da 18 persone, così come stabilito dalla Legge Nr. 286 del 23 ottobre del 2003. Das Stuttgart Comites besteht aus 18 Mitgliedern, wie es das Gesetz N.286 vom 23. Oktober 2003 vorsieht. Esprime pareri motivati a proposte e suggerimenti sulle iniziative che l’Autorità Consolare intende intraprendere sui predetti settori e su tutte le richieste di contributi avanzate da Enti e Associazioni varie che svolgono attività a favore della nostra comunità. Spricht Empfehlungen und erstellt Stellungnahmen zu Initiativen die das italienische Generalkonsulat zu den oben genannten Bereichen plant und zu allen Anträgen die von Vereinen und Trägern zu Gunsten unserer Gemeinde eingereicht werden. Il Comites individua le necessità di natura sociale, culturale e civile della collettività italiana. Das Comites erkennt die sozialen, kulturellen und zivilen Bedürfnisse der italienischen Gemeinschaft. Il Comites si occupa di problemi inerenti la scuola, la terza età, i carcerati, i drogati, gli indigenti etc. etc. Das Comites beschäftigt sich mit den Problemen von Schülern, Senioren, Strafgefangenen, Drogenabhängigen, sozial Gefährdeten etc. etc. Il Comites promuove, in collaborazione con l’Autorità Consolare e nell’interesse della collettività italiana, iniziative in materia di vita sociale e culturale, assistenza sociale e scolastica, ricreazione e tempo libero, formazione professionale. Das Comites fördert, in Zusammenarbeit mit der konsularischen Behörde und im Interesse der La Nuova Linea Il Comites segnala all’Autorità Consolare e all’Ambasciata eventuali violazioni delle convenzioni e delle norme che riguardano i nostri connazionali. Das Comites meldet der konsularischen Behörde und der Botschaft eventuelle Nichteinhaltungen der Verträge und Gesetze, welche unsere Mitbürger betreffen.! Il Presidente del Comites di Stoccarda Der Vorsitzender Comites Stuttgart Tommaso Conte Dall’editore 3 Ottobre 2015 VINCERE LE PAURE VERSO CHI CI CHIEDE AIUTO, E’ LA NOSTRA SPERANZA Sono nascosti tra le macerie di case e storie distrutte, sono in fuga attraverso deserti, mari, boschi. Hanno tutti una speranza, una meta precisa: la vita, la salvezza, in altre parole l’Europa. Non cercano una vita migliore, non vengono qui per fare fortuna, ma solo perché la loro unica alternativa è la morte sicura. Noi siamo partiti per migliorare le nostre esistenze, alcuni forse per fame, altri per non dover cedere a ricatti per aver un posto di lavoro, per dignità, ma alla fine, forse nessuno di noi sarebbe veramente morto di fame. I parenti, gli amici, il caso o la fortuna o meglio una ribellione di massa pacifica, come votare gente onesta e competente, avrebbe potuto farci restare nella nostra terra. Forse saremmo sopravvissuti pure zappando un piccolo orticello. Lo stesso non vale però per chi in questo momento dai territori di guerra del sud del mondo sta scappando o premeditando una fuga. E’ la guerra, condotta senza nessuna regola. Non importa se soldato avversario, bambino, donna, anziano. Uccidere l’altro che non appartiene alla tua religione, razza, stirpe, ad una striscia di terra che sta lungo un confine disegnato da qualcuno. Qualcuno che ha il potere di decidere chi può vivere e chi deve invece morire, per realizzare quel sogno folle e tanto ricorrente di una terra fatta solo da simili e uguali. Un’idea distorta che non si riesce ad estirpare: Annientare il diverso in nome di un dio o di una appartenenza. Sudan, Nigeria, Somalia, Eritrea, Repubblica Democratica del Congo, Libia, Burkina Fasu, Mali, Iraq, Siria, Afghanistan, solo per 4 La Nuova Linea di Maria Concetta Ciliberti citare qualcuno dei luoghi da cui o si scappa o si muore. Si parla di catastrofe umanitaria. Eppure il mondo non in guerra è diviso tra chi si preoccupa di fornire aiuto di ogni genere ai profughi e chi ha paura che coloro che supplicano aiuto oggi, possano diventare una minaccia domani, dei concorrenti che potrebbero minare uno status sociale, ma soprattutto uno status economico acquisito. La paura che i profughi accetterebbero qualsiasi condizione pur di sopravvivere, anche salari al limite della fame, minacciando i nostri posti di lavoro, si sta insinuando nelle teste di molti. L’economia odierna sempre di più si basa sul risparmio nella produzione. Per alcuni imprenditori, significa sfruttare al massimo i propri dipendenti, meglio dunque, se stranieri bisognosi. Ma allora, più che prendersela con i profughi, sarebbe forse più onesto prendersela con chi le leggi non le fa rispettare, con i propri governi, magari con i propri datori di lavoro, piuttosto che con i più deboli. Ma questo implicherebbe uno sforzo maggiore e una certa dose di coraggio, che renderebbero la nostra coscienza più sana e allontanerebbero la paura di essere solidale nei confronti di chi ha bisogno. Sarebbe questa una bella Europa in cui vivere. Sarebbe questo un esempio di religiosità suprema al di là del Dio in cui si crede o si ha il diritto di non credere. Vincere le paure La Nuova Linea La Nuova Linea Ottobre 2015 «QUANDO I CLANDESTINI ERAVAMO NOI: CHIUSI IN CASA, SENZA POTER GIOCARE, CANTARE O PIANGERE» I racconti dei figli di immigrati italiani in Svizzera negli anni Settanta: «Ora soffriamo quando maltrattano i migranti africani» di Jacopo Storni Si raggomitolavano dentro i cofani delle auto per superare il confine, si rinchiudevano dentro l’armadio quando la polizia bussava alle loro porte, restavano barricati in casa per mesi interi, senza vedere mai la luce del sole. Non si affacciavano alla finestra per paura di essere visti, non potevano giocare, non potevano cantare, non potevano piangere a voce alta, non potevano andare all’ospedale, non potevano andare a scuola, non potevano far rumore dentro le loro case perché rischiavano di essere scoperti, denunciati, espulsi. Clandestini, così venivano chiamati i bambini italiani nella Svizzera degli anni Settanta, quando le leggi governative impedivano i ricongiungimenti familiari alle decine di migliaia di lavoratori stagionali italiani che andavano oltralpe per sbarcare il lunario. Muratori, operai, imbianchini, saldatori, agricoltori. Migranti allo stato puro, lavoratori stagionali a cui era impedito portarsi dietro i figli (tranne nei mesi estivi), costretti a restare in Italia lontano dai propri genitori per moltissimo tempo. Leggi severissime, quelle svizzere, trasgredite da almeno 15 mila italiani. Portavano i loro figli in Svizzera clandestinamente, pur di non lasciarli da soli in Italia. Li nascondevano nelle valigie per superare la frontiera, oppure nei bauli delle macchine, magari rannicchiati tra i ferri del motore. lavoro agli svizzeri. Qualcuno dormiva in baracche, altri si ammassavano negli appartamenti, dentro stanzoni fatiscenti e sovraffollati, tra materassi e valigie. Baraccati, sporchi, nomadi. «Eravamo i negri dell’epoca», racconta tristemente Renato, uno dei bambini cresciuti in clandestinità. Gli italiani lavoravano dieci, dodici ore al giorno. E durante la giornata, i loro figli piccoli dovevano chiudersi in casa, senza fiatare. «Avevo dieci anni, ero in casa e mi feci male al braccio – ricorda Egidio Stigliano, oggi over 50 –. L’ospedale era vietato, mi avrebbero scoperto, così mio padre inventò un’ingessatura rudimentale». I segni di quell’ingessatura sono visibili ancora oggi, lungo quel braccio invalido e ricurvo che si piega malamente. «È doloroso ricordare il passato, ma spero che la mia storia possa contribuire a migliorare le condizioni di chi è clandestino oggi», racconta Catia Porri, cresciuta a Zurigo in una stretta mansarda di periferia. «Attraversai il confine pigiata nel cofano nell’Alfa Romeo di mio padre, avevo il terrore che mi scoprissero. Al confine sentivo i poliziotti svizzeri che urlavano minacciosamente agli italiani: “Avete bambini?”». Poi l’adolescenza claustrale, chiusa in 30 metri quadrati. «Restavo tutto il giorno a Quarant ’anni fa, i clandestini eravamo noi. Braccia ruvide dedite al lavoro nei campi, nelle fabbriche, per le strade. Spesso discriminati, emarginati dalle politiche, numeri più che uomini, accusati di rubare il La Nuova Linea letto, senza camminare perché il pavimento scricchiolava e i vicini si sarebbero potuti accorgere della mia presenza. Per fare i bisogni, anziché andare in bagno, utilizzavo un vaso da notte». E poi c’è Rosa, un’altra bambina italiana che ha trascorso l’infanzia nascosta in due stanze insieme agli otto fratelli: «Ci arrangiavamo in quel poco spazio, testa e piedi incastrate per riuscire a dormire». Fino a quando furono scoperti dalla polizia: «Ci caricarono tutti sul treno e ci rispedirono in Italia». Le storie dei bambini italiani clandestini sono state raccolte dalla scrittrice Marina Frigerio nel libro «Bambini Proibiti». Lei è psicoterapeuta infantile e nel corso degli anni Settanta ha assistito numerosi piccoli italiani: «L’infanzia in clandestinità li ha segnati, hanno sviluppato difficoltà nel linguaggio perché non parlavano mai con nessuno. Molti hanno tutt ’ora disturbi del sonno, quando erano clandestini avevano attacchi di panico durante la notte. Altri hanno sviluppato un senso di inferiorità e qualcuno soffre di solitudine». Un’infanzia nascosta che li ha segnati per sempre, che oggi torna a galla quando accendono la televisione: «Quando sento accuse gratuite verso i clandestini africani – racconta Egidio Stigliano – mi fa veramente male, perché quelle ingiurie le ho subite sulla mia pelle. Noi italiani abbiamo la memoria corta, ci farebbe bene ricordare il nostro passato recente per trattare con più dignità i profughi di oggi, in fuga dalla miseria proprio come lo eravamo noi». Quando i clandestini eravamo noi 5 La Nuova Linea Ottobre 2015 LA VOCE DEGLI ANNI 60: INTERVISTA A BENARDINO DI CROCE di Tony Mazzaro “Il paese che non era mio” e “Non all’altezza?” sono due libri di Bernardino Di Croce, uno dei primi giovani „Gastarbeiter“ che nel 1960, all‘età di appena 17 anni, lasciò la sua abruzzese Gissi (Chieti) per raggiungere suo padre a Geislingen, nel Baden Württemberg. In questa cittadina delle Alpi Sveve iniziò l’esperienza di vita di giovanissimo emigrato, impiegato come manovale nei cantieri e confinato a vivere nelle baracche. L’allora ostile Germania è diventata nel corso degli anni la sua seconda patria. Qui è riuscito ad inserirsi nella IG Metall, il sindacato dei metalmeccanici più forte d’Europa, assurgendo fino alla carica di Segretario provinciale e di membro del Consiglio di sorveglianza e controllo di alcune prestigiose aziende svevo-badensi di fama internazionale. D - Ma perché ha scritto due saggi sull’emigrazione in Germania? g i o v a n e l'incarico di emigrato ho entrare nel constatato come Consiglio di spesso molti sorveglianza migranti si (Aufsichtsrat) rinchiudevano in della GECun mondo di Alstom e di grande umiltà, coordinare nonostante la l'interscambio loro vita tra i sindacati quotidiana fatta tedeschi, di decisioni italiani e i m p o rt a n t i , d i spagnoli. Ho g r a n d e fatto questo responsabilità e non tanto per capacità di “sete di gestire delicati carriera” e processi di vita. prestigio Re s t a re i n u n personale, ma paese straniero, p e r c h é Benardino Di Croce, oggi portare la sapevo che la famiglia in un mia presenza ambiente non di „lavoratore sempre amichevole, apprendere immigrato“ in queste strutture di un'altra lingua, decidere di sposare potere avrebbe avuto l'effetto di un partner di un'altra nazione, di documentare che anche gli lingua e cultura immigrati hanno grosse capacità. R - “Dai primi anni diversa e forse di Anche i miei libri sono frutto della del mio soggiorno altra religione, mia convinzione che noi immigrati da lavoratore in assumersi la contiamo. Anzi, possiamo vantare di Germania e in responsabilità per avere un valore aggiunto, frutto Canada, ho figli, partner e sé delle nostre esperienze di vita. Non portato nella mia stessi in un mondo mi ritengo uno scrittore e se sono valigia l'idea del diverso da quello riuscito a portare a termine questo dare voce a tanta conosciuto e mio progetto, lo devo anche ai gente emigrata metabolizzato nel professori Reinhold Weber e Maierche spesso non luogo di nascita, Braun che più volte mi hanno detto: riusciva a non mi è sembrato “Quando morirà la prima valorizzare le mai cosa da poco. generazione degli immigrati italiani storie di vita, Allo stesso tempo, del dopoguerra in Germania, morirà seppur ricche di ho sempre anche la memoria di quegli c o n t e n u t i desiderato dare immigrati e del „lavoratore ospite a s i g n i fi c a t i v i . voce a chi meritava chiamata“. Con molta tenacia ho Accettare le sfide di averla. L'ho così provato a dare voce alle tante della vita e fatto, però, da persone umili, semplici e Benardino Di Croce, in passato s a c r i fi c i n o n formatore di sconosciute. Con i racconti di molti indifferenti per quadri sindacali ho voluto lasciare ai posteri un dare un futuro nel settore degli pezzo di memoria sull’emigrazione“. migliore a sé stessi e alla propria immigrati, formando politicamente famiglia, avrebbe dovuto significare, anche tedeschi e seguendo aziende secondo me, essere fonte di di fama nazionale ed internazionale particolare interesse per altri e come Kodak, Mahle, Hansa, Alstom, premessa di crescita culturale. Da Roto Frank ed altre. Ho poi accettato La Nuova Linea Festa della Repubblica Italiana 6 La Nuova Linea DIE DEUTSCHE EINHEIT Il 3 ottobre si celebra il giorno della Deutsche Einheit, cioè il giorno in cui i Laender della DDR a d e r i ro n o u ffi c i a l m e n t e a l l a Repubblica Federale Tedesca. Ricorrenza che quest’anno ha compiuto un anniversario importante: 25 anni. La scelta della data dei festeggiamenti, all’epoca della sua istituzione, non fu affatto semplice, combattuta tra quella attuale, appunto il 3 ottobre, e il 9 novembre, giorno della caduta del muro di Berlino. La seconda avrebbe sicuramente offerto una carica simbolica maggiore, con il popolo di Berlino che materialmente abbatte il muro che divide la città e con esso anche la dittatura comunista che governava l’est dalla fine della guerra. Allo stesso tempo però, il 9 novembre avrebbe riportato alla mente un altro evento, questa volta tragico, della storia tedesca: la La Nuova Linea Ottobre 2015 di Emanuela Salvadori celeberrima Notte dei Cristalli, primo grande progrom organizzato dai nazisti contro gli ebrei tedeschi. Così onde evitare che qualche estremista decidesse di festeggiare l’unità nazionale ricordando i crimini nazisti, la scelta cadde sul 3 ottobre. Ma, proprio nel 25° anniversario del “Tag der Deutschen Einheit”, un sondaggio della Bild ha rivelato che, nei fatti, l’unità tra l’Est e l’Ovest della Germania non si è ancora compiuta completamente. S e c o n d o i d at i ra c c o l t i d a l quotidiano, infatti, tre quarti dei tedeschi, ad oltre due decenni di distanza dalla riunificazione, vedono ancora profonde differenze tra gli abitanti delle due metà del Paese. Tanti vecchi pregiudizi duri a morire: per i Wessis, gli abitanti della parte occidentale, gli Ossis sono Festa della Repubblica Italiana eccessivamente nostalgici, si lamentano troppo, si aspettano tutto dallo Stato. Punto questo che apre una delicata questione politica: fino al 2019, infatti, la Germania continuerà a finanziare (tramite le “tasse di riparazione” raccolte tra i cittadini dell’Ovest) la parte Est del paese. Da lì in poi, quando saranno scoccati i trent’anni dalla riunificazione, i t e d e s c h i o r i e n t a l i d o v ra n n o sapersela “cavare” da soli. Per gli Ossis, gli abitanti dell’Est della nazione, viceversa, i Wessis sono attaccati al denaro, tracotanti e colonizzatori. Generalizzazioni, certo, ma pur sempre con un fondo storico di verità. Soltanto su una cosa tutti i tedeschi sono d’accordo: all’Ovest ci sono più soldi, più opportunità lavorative e si vive meglio. 7 Ottobre 2015 LO SCANDALO VOLKSWAGEN E LA DEBOLEZZA DELLA GERMANIA CHE NON INNOVA PIÙ. La Nuova Linea di Maurizio Ricci Lo scandalo Volkswagen dice del m o d e l l o Germania più di quanto amino sentir dire a Berlino. Se a Wolfsburg hanno deciso di mettere in piedi “la grande truffa” è per un obiettivo preciso: alzare al massimo, letteralmente ad ogni costo, il volume delle esportazioni e delle vendite. (…) In assenza di un rilancio deciso della domanda interna, le esportazioni in generale sono per l'industria tedesca, una leva indispensabile. Anche quest'anno, Germania Spa metterà a segno un record: un saldo positivo delle partite correnti superiore al 7 per cento del Pil, secondo a nessuno. Ma è un record fragile. Fino a qualche anno fa, le industrie tedesche esportavano nell'Eurozona per un controvalore di circa il 4,5 per cento del prodotto interno. La grande crisi e le politiche di austerità che Berlino ha imposto all'Europa hanno praticamente dimezzato questo flusso di merci. E il record, allora? La Germania ha potuto sostituire, in questi anni, i clienti dell'Eurozona con quelli dei paesi emergenti, in testa la Cina, in pieno boom. Ma il boom cinese sembra finito, il rallentamento in corso della crescita pare destinato a durare a lungo, proiettando la sua ombra su tutti i paesi emergenti. (…) Il problema, per l'export tedesco, è di essere concentrato in quattro settori, assai tradizionali: veicoli industriali, auto, chimica, apparecchi elettronici. Negli ultimi quindici anni, questi settori hanno tirato molto, ma la corsa non può essere senza fine. E, contemporaneamente, la Germania non sembra essere stata capace di affermarsi con altrettanta decisione nei settori più nuovi e più promettenti: le biotecnologie, l'hardware e il software elettronico. La realtà tedesca più importante nell'informatica, la Sap, è stata fondata nel 1972. Poi, è difficile parlare di startup. E le persone – i protagonisti dell'innovazione – cominciano a latitare. Meno di un terzo dei giovani tedeschi arriva alla laurea. In buona misura, è un effetto diretto della politica di risparmi selvaggi che l'era 8 Merkel ha imposto al paese. Berlino spende per l'istruzione il 5 per cento del Pil, contro il 7% degli inglesi. Non è solo il governo a cullarsi nell'idea che si possa vivere di rendita. L'industria tedesca non investe più nelle sue fabbriche da anni. Il tasso di investimento è passato dal 23 per cento degli anni '90 al 17 per cento nel 2013. Siamo sotto la media europea. Il risultato è che anche la produttività è praticamente ferma. Le statistiche dicono che la produttività per ora lavorata è inferiore a quella di Francia e Olanda. Drogata da un cambio ultrafavorevole, la locomotiva d'Europa macina un record di esportazioni dopo l'altro. Ma se va ancora a vapore, c'è da preoccuparsi. RISCHIA DI PEGGIORARE LA SITUAZIONE PER VW CON UN SECONDO SOFTWARE COINVOLTO NEL „DIESELGATE“ Non si ferma lo scandalo Volkswagen: l'EPA (l'agenzia americana che ha individuato il software truffaldino) ha ricevuto da Volkswagen, a due settimane dalla prima scoperta, una nuova comunicazione riguardante un secondo software installato sui motori diesel EA189. La casa tedesca ha diramato un comunicato in cui ha spiegato che l'esistenza di questo secondo software (che serve a scaldare il motore) è stato reso noto agli organi di vigilanza USA, ma rischia di far affondare definitivamente l'azienda di Wolfsburg, visto che il nuovo software sarebbe montato anche sui motori turbo-diesel da 2.0 litri che dovrebbero uscire sul mercato il prossimo anno. La casa tedesca si ritrova con oltre 11 milioni di auto coinvolte e rischia di pagare un prezzo ancora più caro per questo possibile secondo scandalo. La casa tedesca per ora ha accantonato 6.5 miliardi per far fronte alle spese, ma rischia di doverne tirare fuori molti di più, soprattutto se si dimostrerà recidiva con questo secondo software. Il massimale di 18 miliardi di dollari che potrebbe richiedere l'EPA diventa sempre più concreto dopo questa nuova rivelazione, anche se il pericolo più grande per le casse dell'azienda tedesca arriva dalle class-action. Sono già oltre 250 ed è facile credere che possano aumentare visto che lo scandalo rischia di allargarsi a macchia d'olio. Anche in Italia Altro Consumo sta portando avanti una causa e per gli automobilisti italiani potrebbe esserci l'opportunità di un risarcimento. Volkswagen La Nuova Linea La Nuova Linea Giugno 2015 I FALSI NUMERI di Rocco Gesa Spesso sento parlare tra i connazionali in procinto di partire p e r l a G e r m a n i a d i c i f re e d aspettative al quanto eccessive. Prevale l’idea che in Germania tutti guadagnano almeno 3000 euro al mese. Falsch! Per dirlo in tedesco. Queste cifre non appartengono ad una categoria professionale generica, di basso profilo, né al settore industriale che occupa il maggior numero di italiani, tantomeno al settore della ristorazione. Ma il mito dei grossi guadagni oltre frontiera resta da sempre oggetto di discorsi autocelebrativi. Ci si lascia abbindolare da storie ed aneddoti di connazionali che evocano stili di vita Hollywoodiani. Chiara testimonianza di successo, per questi narratori, è rappresentata da un’auto di grossa cilindrata con targa straniera. Ora, che ci siano dei casi fortunati, fa parte della vita, della statistica e della legge dei grandi numeri. Ciò che l’interlocutore dimentica di citare è il percorso che c’è dietro un certo successo e gli episodi di criticità a cui è dovuto, probabilmente, sottostare, prima di arrivare a stili di vita medio alti. Viene solo citato il risultato finale. Ma dietro ogni La Nuova Linea successo, quanti rifiuti si sono dovuti subire? Quanti tavoli si sono serviti? Quanti doppi e tripli lavori si sono dovuti affiancare al primo? Non fatevi abbagliare dal successo facile. Dietro una storia di successo ci sono mille tentativi andati a vuoto, molte porte chiuse, pianti, disperazioni, rifiuti e crolli emotivi. Ricordo, negli anni della mia esperienza americana come studente presso la Boston University, anni di grande splendore economico, le stesse storie e gli stessi numeri, anzi falsi numeri. Erano anni in cui si poteva annusare prosperità e benessere in ogni vicolo di strada, ma anche allora senza una professione e una conoscenza della lingua, si faceva fatica ad entrare nel mondo del lavoro. Allora la domanda sorge spontanea: si trova lavoro in Germania? Si, in Germania si trova lavoro ed anche facilmente (nel senso che ci sono molte offerte) se avete una professionalità richiesta e anni di esperienza alle spalle, nel campo dell’ingegneria, delle scienze applicate, nella ricerca e in alcune professioni di ausilio medico. Tutti lavori preclusi ai 18-20enni che cercano fortuna e ai 50enni che hanno lavorato una vita facendo I falsi numeri tutt’altro. Purtroppo i dati della nuova emigrazione italiana nel 2013 sono allarmanti. E il trend è in aumento. Conforta il fatto che la maggioranza di queste persone, con percorsi diversi tra di loro, riesce a trovare una qualche occupazione, iniziando il percorso d’inserimento nella società tedesca. Conditio sine qua non, resta la conoscenza della lingua, almeno ad un livello B1. Per dare alcuni numeri reali, diciamo che in Germania esiste una tariffa minima oraria di 8,50 Euro lordi e che ogni settore industriale prevede un contratto di lavoro con tariffe diverse, partendo da 9,50 Euro della logistica e trasporti, fino a tariffe più elevate per i metalmeccanici. Si comprende subito che in Germania uno stipendio medio si aggira intorno ai 2000 euro mensili, per generici ed operai, cifre che possono variare in base alla stato civile della persona. Ancora una volta ritorna attuale il luogo comune: L’ AMERICA NON ESISTE. Esiste, però, il sogno americano, fatto di tanti sacrifici, sudore, capacità ed un tocco di buona sorte, che non guasta mai. 9 Ottobre 2015 La Nuova Linea ANNO (SCOLASTICO) NUOVO, VITA NUOVA di Massimo Mongero, Dirigente Scolastico Dopo un'estate particolarmente calda, è ricominciato nel Baden-Württemberg, il 14 settembre scorso, l'anno scolastico. Ed è stata un'estate molto “calda” anche per i nostri corsi di lingua e cultura, in questo Land. Nei mesi precedenti il Ministero ci aveva comunicato che, a compimento del piano triennale di tagli reso necessario dalle misure di risparmio messe in atto dal nostro governo, la cosiddetta spending review, Stoccarda avrebbe dovuto pagare un prezzo molto alto in termini di tagli sul personale ministeriale: ben quindici posti di insegnamento sarebbero stati cancellati, dieci di livello elementare e cinque di livello medio. Nessun'altra circoscrizione è stata toccata quest'anno in maniera così rilevante. Ovviamente il nostro Consolato Generale e le rappresentanze degli italiani hanno cercato fin dall'inverno scorso di mettere in evidenza le particolarità di questa circoscrizione (una delle più grandi al mondo sia per presenza di connazionali, sia per offerta scolastica in italiano), i profondi rapporti che legano la nostra comunità con questo Land, la forte richiesta di Italiano non solo da parte dei connazionali ma anche da parte dei tedeschi, ecc. Tuttavia a decidere è stata la dura realtà dei numeri: il Ministero doveva completare i tagli a livello mondiale secondo un preciso piano che non lasciava spazi a sconti e proprio le dimensioni di Stoccarda, insieme alla presenza di numerosi posti non coperti da personale di ruolo, la rendevano particolarmente adatta a ricevere una forte riduzione: in molte altre circoscrizioni la presenza di personale ministeriale era ormai così esigua che qualsiasi altro taglio l'avrebbe azzerata o resa vana. Oltre ai quindici posti di docente sono stati cancellati due posti di assistente amministrativo. La nostra segreteria è perciò ridotta ora ad una solo p e r s o n a , i l D i re tt o re d e i S e r v i z i G e n e ra l i e Amministativi, che si dovrà occupare di tutte le incombenze dell'ufficio, prima suddivise tra gli addetti dei singoli reparti. Sono invece stati confermati i quattro posti nelle scuole bilingui, la Wolfbuschschule di Stuttgart-Weilimdorf (scuola elementare) e il KöniginKatharina-Stift di Stuttgart-Mitte (Liceo). Nel complesso dunque l'Ufficio Scuole del Consolato Generale di Stoccarda dispone oggi di 16 docenti impegnati nei corsi di lingua e cultura, 4 docenti nelle scuole, 1 DSGA in segreteria e un Dirigente Scolastico. Ed ora passiamo alle buone notizie. Tutto il personale ora in servizio è di ruolo. Si è conclusa quella fase che ha caratterizzato per lunghi anni Stoccarda con la presenza di un gran numero di docenti supplenti, a volte più della metà. I supplenti hanno svolto in questi anni spesso un lavoro egregio e 10 colgo quest'occasione per ringraziarli e anche per testimoniare che la collaborazione con la maggior parte di loro è stata ottima. È del tutto evidente però che nessuna organizzazione può funzionare in maniera efficiente con più della metà del personale precario. La presenza così accentuata di posti a supplenza, che ogni anno dovevano essere riassegnati sulla base di meccanismi rigidi, produceva un balletto delle cattedre, con spostamenti dei docenti da una zona all'altra e conseguente perdita di continuità e di radicamento sul territorio. La nuova situazione dovrebbe invece garantire stabilità. Ogni docente manterrà negli anni la sua cattedra e si “coltiverà” il suo territorio, stabilendo rapporti duraturi e facendolo crescere. La fase di ristrutturazione delle cattedre è terminata. Negli ultimi anni siamo stati obbligati, ogni estate, a ridisegnare le cattedre dei docenti, ricombinando diversamente i corsi, con evidente effetto sulla continuità, disagi per le famiglie e per gli insegnanti stessi. Ciò è stato dovuto a due motivi principali: gli ingenti tagli al personale che di anno in anno hanno colpito questa circoscrizione e la realizzazione della zonizzazione, cioè della separazione delle zone di intervento dei docenti MAECI e dei docenti dell'Ente IAL CISL, che gestisce parte dei corsi per conto del Ministero. Non sono previsti ulteriori tagli del personale MAECI per i prossimi anni (come detto il piano di riduzione è completato) e la zonizzazione è (quasi) ultimata. Nel settembre 2016 perciò, a differenza di quanto accaduto in molti casi negli scorsi anni, le famiglie dovrebbero ritrovare più o meno la stessa situazione lasciata al termine di questo anno scolastico: stessi docenti, stessa distribuzione dei corsi, ecc. Sicuramente una situazione di maggior stabilità e continuità (fatte salve tutte le variabili che non dipendono da noi: la disponibilità dei locali scolastici, gli orari delle scuole, le esigenze dei nuovi iscritti, ecc.). Continuando con le buone notizie: il nuovo personale è giunto puntualmente in sede ed ha preso regolarmente servizio all'inizio dell'anno scolastico. Ciò è stato reso possibile dall'intenso lavoro svolto dal Ministero nel corso dell'estate. A Stoccarda sono giunti quattro nuovi docenti di ruolo in servizio nei corsi, a coprire i posti a supplenza rimasti. Anche il DSGA è giunto puntualmente, così come due dei tre nuovi docenti in servizio nelle scuole (una docente ha preso servizio il 5 ottobre per motivi burocratici indipendenti dal MAECI). Nel complesso, dunque, possiamo dire di dover sicuramente lamentare a Stoccarda una forte riduzione della presenza ministeriale. Preso atto di questo fatto, per altro inevitabile alla luce delle necessità di risparmio e delle linee strategiche adottate da tempo Anno (scolastico) nuovo, vita nuova La Nuova Linea La Nuova Linea Ottobre 2015 dal Ministero, dobbiamo però registrare che probabilmente si è venuto a costituire un sistema ridimensionato ma più razionale, con personale stabile e inviato puntualmente. Molti di coloro che mi hanno seguito fin qui penseranno: Ma che dice questo? Ma dove sono gli aspetti positivi? Abbiamo perso quindici insegnanti, abbiamo perso una marea di corsi per i nostri figli. Non è così, tranquillizzatevi. Nemmeno un corso andrà perso (purché ci siano ancora i numeri per mantenerlo, ovviamente!). Nemmeno un corso è andato perso in tutti questi anni di profonde ristrutturazioni. La riduzione sopra descritta riguarda il personale ministeriale, quello inviato dall'Italia. Tale personale svolgeva e svolge una parte dei corsi. L'altra parte viene svolta da molti anni da enti privati cui il Ministero assegna un contributo. Dall'anno scolastico 2013-2014 svolge tale funzione l'Ente IAL CISL di Stoccarda. I corsi non più coperti da personale MAECI saranno pertanto svolti da docenti alle dipendenze di tale Ente. Questo è stato il nostro lavoro di quest'estate: ridisegnare la presenza dei docenti MAECI sul territorio e passare all'Ente i posti che non potevano più essere coperti direttamente dall'Ufficio Scuola. Questa operazione è ora quasi terminata nella sua sostanza. Sia l'Ente che noi dell'Ufficio Scuole stiamo ora lavorando intensamente per gestire e perfezionare i dettagli. La prima sensazione, come detto, è che si stia profilando un sistema razionale e stabile. Dalle richieste che pervengono all'Ufficio ci sembra inoltre che ci sia una forte richiesta di Italiano e quindi che esistano ottime prospettive non solo di mantenimento, ma di crescita. Per informazioni rivolgersi a: Consolato Generale di Stoccarda – Ufficio Scuole, tel. 0711 222 912 304, fax 0711 222 912 333, e-mail [email protected] oppure IAL CISL Germania – tel. 0711 244929 - e-mail [email protected] - www.ialcisl.de La Nuova Linea IMPRESSIONI SUL CORSO D’ITALIANO Io mi chiamo Romina, ho 9 anni. Frequento la 4a classe nella Schiller Grundschule in Faurndau. Dalla 1a classe frequento anche il corso di italiano. Il corso di italiano è divertente perché oltre ad imparare guardiamo anche film (come Pinocchio, Nemo ecc.), per poi raccontare la storia attraverso libriccini, schede di lavoro o giochi. Inoltre quando non capisco qualcosa la maestra cerca di spiegarmelo con parole più semplici. Il corso di italiano mi aiuta soprattutto per imparare molte parole per quando vado in Italia in modo da poter meglio capire la mia famiglia in Italia. (Romina, 9 anni, classe 4a, Schiller Grundschule, corso di Faurndau della docente Giovanna Santaniello) Ciao, io sono Danilo Tatti. Io ho 11 anni e sono nato a Göppingen. A me piace andare a scuola italiana, infatti, la frequento dalla prima classe. La mia maestra è molto simpatica. I miei amici sono tutti italiani e loro mi piacciono molto perché sono molto divertenti. Io ho un fratello e una sorella che frequentano anche la scuola italiana. Nella scuola italiana impariamo i verbi, gli aggettivi e tante altre cose. Quando ritorno a casa io ho imparato molte parole nuove. Qualche volta noi guardiamo anche un film e dobbiamo poi raccontare la storia. A volte facciamo la pausa e noi alunni giochiamo tutti insieme parlando in italiano. Un mese fa io e altri due compagni del mio corso abbiamo fatto l’esame CILS a Stoccarda. Io avevo tanta paura che sbagliavo l’esame. Dopo aver finito l’esame mi sono calmato, adesso non devo fare altro che aspettare i risultati. Questo giorno dell’esame è stata una bella esperienza. (Danilo, 11 anni, corso di Schlierbach della docente Giovanna Santaniello) Anno (scolastico) nuovo, vita nuova 11 Ottobre 2015 La Nuova Linea CONCORSO LETTERARIO “SCRIVENDO-SOGNANDO” Promosso dal Comites di Stoccarda L'apprendimento della scrittura comporta un consumo notevole di energie. Si impara a scrivere scrivendo ma riuscire a costruire l'abilità della scrittura è senza dubbio impegnativo. Se dovessimo chiedere agli alunni quale attività richiede più fatica, la risposta sarebbe, senza alcun dubbio, la scrittura. A scuola si scrive, e si scrive molto, ma gli argomenti spesso sono lontani dagli interessi reali degli alunni e dalla situazione comunicativa: si scrivono temi che leggeranno gli insegnanti al solo scopo di valutare competenze acquisite e difficilmente si scrivono lettere, articoli, poesie, racconti brevi per il piacere di scrivere, di raccontare, di creare, di comunicare emozioni e esperienze del proprio vissuto. Gli studenti sentono la scrittura come un fardello che pesa su ogni giornata scolastica; è necessario quindi far riscoprire e ripensare il ruolo fondamentale della scrittura. Il Concorso letterario “Scrivendo-Sognando” promosso dal Comites Stoccarda, in collaborazione con il Consolato Generale di Stoccarda e lo IAL-CILS, si inserisce nell'ottica di diffusione della lingua italiana scritta, come momento di rielaborazione e riorganizzazione delle conoscenze personali su un contenuto a tutti caro “La mia Italia”. L'iniziativa, nata dalla sensibilità del Dott. Conte, neopresidente del Comites Stoccarda, a trovare sempre nuove strategie di diffusione e di pubblicizzazione della lingua italiana, ha un ruolo fondamentale per motivare alla scrittura. Un concorso letterario rappresenta, infatti, una sfida stimolante per raggiungere un obiettivo concreto: redigere un buon testo che possa essere valutato da una commissione di esperti. A chi è rivolto il concorso? Agli alunni che frequentano i corsi di lingua e cultura italiana nella Circoscrizione Consolare di Stoccarda. Gli alunni frequentanti scuole dove l´italiano viene insegnato come lingua straniera o come AG. Ai genitori degli alunni. Come partecipare? Presentando un elaborato, individuale o di gruppo (in questo caso indicare il coordinatore), in lingua italiana. Sono ammesse al concorso tutte le diverse tipologie testuali (racconto, diario, lettera, articoli, piccoli saggi, considerazioni personali, poesie, etc.) sulla tematica “La Mia Italia” (ricordi, esperienze, località, suoni, sapori, oggetti, attività, persone, avvenimenti etc.) I partecipanti verranno distinti in cinque categorie: A) gli italiani frequentanti le classi 1-4; B) gli italiani frequentanti le classi 5-8; C) gli italiani frequentanti le classi 9^ e successive D) la categoria degli alunni di origine non italiana, E) la categoria “Genitori”. Premiazione Per ogni categoria la commissione individuerà l'elaborato migliore, che sarà premiato durante una cerimonia appositamente organizzata, con un Laptop per ogni categoria e un viaggio in Italia per la categoria “Genitori”. Tutti i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione e gli elaborati vincitori e altri 30/40 migliori verranno pubblicati in una raccolta. Per maggiori informazioni o per ricevere il modulo d’iscrizione, ci si potrà rivolgere all’insegnante del corso frequentato dal proprio figlio. Il Comites Stoccarda ringrazia fin d’ora tutti coloro che si attiveranno per la diffusione di questa iniziativa, ed in particolare gli insegnanti che, con il loro impegno, determineranno la realizzazione del progetto. 12 Concorso „Scrivendo Sognando“ La Nuova linea La Nuova Linea Ottobre 2015 I moduli di iscrizione per il concorso sono scaricabili dal seguente link: www.lanuovalinea.com/download/iscrizioneconcorso.zip La Nuova Linea Concorso „Scrivendo Sognando“ 13 Ottobre 2015 La Nuova Linea I DUE APPUNTAMENTI IMPORTANTI PER I RAGAZZI DEI CORSI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA Per il quarto anno consecutivo hanno avuto luogo a Stoccarda due appuntamenti importanti per i ragazzi che frequentano i corsi di lingua e cultura italiana, promossi dal Consolato Generale di Stoccarda. (Nelle foto i bambini durante le prove dello spettacolo teatrale) Il primo in ordine temporale è stato quello teatrale. Circa centocinquanta piccoli attori si sono incontrati domenica 5 luglio 2015 alle ore 14:00 nella Lindenbachhalle di Stoccarda-Weilimdorf, per rappresentare il loro nuovo spettacolo teatrale “Pinocchio, che avventura crescere!”, ispirato alle vicissitudini del famoso burattino italiano e frutto di un intenso lavoro di memorizzazione, recitazione, canto e danza, svolto dal coro e dai piccoli attori. Ma anche un impegnativo lavoro di riadattamento del copione, coordinamento e messa in scena, svolto dalle insegnanti promotrici del progetto, Elisa Stroppolo e Rosanna Perfetti, e dalle colleghe Claudia Bove, Rosanna Trentini, Emanuela Salvadori, Tersa Graziano e Filomena Marro. Una scelta del testo legata anche alla realizzazione di attività didattiche mirate, ispirate dalla storia e dai suoi messaggi, occasione per analizzare e discutere con i ragazzi del rapporto genitori-figli e di comportamenti scorretti. Il teatro ha fatto così da pretesto, da stimolo e da motivazione all’insegnamento e all’apprendimento della lingua italiana. Al seguito dei tanti ragazzi famiglie intere ad assistere e aiutare nella realizzazione dei costumi e della scenografia. Famiglie che hanno avuto così l’occasione di incontrarsi e vivere in modo nuovo e originale i corsi di lingua e cultura italiana. Dietro questo momento di sintesi teatrale certamente la costanza, il sacrificio, l’impegno e l’entusiasmo di adulti e bambini, nonché una grande passione per il teatro e per l’insegnamento. A seguire, giovedì 9 luglio dalle ore 13 alle 18, ha avuto luogo presso la Großer Saal del Comune di Stoccarda, Marktplatz 1, la Cerimonia di Consegna degli Attestati di Zertifizierung per i ragazzi di 9^ e 10^ classe. Un traguardo importante per i ragazzi che frequentano i corsi di lingua e cultura italiana, offerti dal Consolato Generale d’Italia a Stoccarda. Alla manifestazione hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni locali e quelli della comunità italiana ed è stata intervallata e allietata da esibizioni al pianoforte, canti e balli tradizionali italiani, eseguiti da talentuosi ragazzi, “scritturati” per l’occasione dall’insegnante Rosanna Perfetti, organizzatrice della manifestazione insieme alla collega Giovanna Santaniello, sempre all’interno dei corsi di lingua e cultura italiana. 14 I due appuntamenti La Nuova Linea La Nuova Linea Ottobre 2015 ESPERIENZA FORMATIVA DELL’ISTITUTO IAL-CISL GERMANIA PER INSEGNANTI DI RUOLO PRESSO LA SCALA DI MILANO di Martina De Luca Il# corso# di# formazione# sull’insegnamento# a4raverso# l’opera# lirica?#Sicuramente#una#delle#esperienze#più#esaltan:#vissute# negli# ul:mi# mesi.# Se# qualcuno# dovesse# chiedermi# per# quale# mo:vo#mi#piace#insegnare,#penso#che#la#risposta#più#calzante# sarebbe# perché' mi' piace' apprendere' in' primis,# e# divenire# a# mia# volta# parte# di# questo# processo# di# trasmissione# di# cose# ancora#poco#conosciute#e#fonte#di#gioia#inesauribile.#L’Is:tuto# IalACisl# Germania# ha# organizzato# con# l’associazione# culturale# milanese#Lilopera,#un#corso#di#formazione#per#insegnan:,#con# l’obieDvo# di# apprendere# le# potenzialità# # dell’opera# lirica.# Il# seminario# è# stato# cara4erizzato# da# due# giorni# di# intensa# aDvità,#per#noi#e#per#i#nostri#formatori.#Il#primo#giorno#–#che# oserei#definire#di#“riscaldamento”#–#siamo#sta:#per#così#dire# introdoD# nel# Teatro# alla# Scala# di# Milano# dove# abbiamo# trovato,#pronto#ad#accoglierci,#il#Vicepresidente#della#Regione# Lombardia# # On.# Mario# Mantovani# che,# oltre# ad# aver# so4olineato# i# diversi# progeD# che# vedono# impegnate# vicendevolmente#Italia#e#Germania,#ci#ha#dato#il#suo#caloroso# benvenuto,# augurandosi# il# prosieguo# e# l’intensificarsi# di# analoghe# aDvità# forma:ve.# Dopodiché,# ci# è# stata# illustrata# con#dovizia#di#de4agli#la#stru4ura#del#teatro#ed#il#modo#in#cui# vengono# ges::# gli# spazi# interni.# Personalmente# ho# trovato# molto# interessan:# queste# descrizioni,# poiché,# pur# avendo# in# passato# avuto# alcune# brevi# esperienze# teatrali,# non# mi# era# mai# capitato# prima# di# approfondire# tali# argomen:.# Abbiamo# visitato# i# palchi# e# ricevuto# una# visione# insieme# di# questo# celebre# teatro# italiano.# Nelle# sale# esposi:ve# del# museo# teatrale,# invece,# abbiamo# potuto# ammirare# diversi# oggeD# di# scena,# costumi# e# strumen:# storici.# Abbiamo# poi# visitato# l’Archivio#Storico#Ricordi#che,#dichiarato#negli#anni#’90#archivio' di# interesse' storico,# possiede# un# patrimonio# notevole# di# figurini,#bozzeD,#manifes:#et'similia,#originali,#tes:monianza## di#un#momento#storicoA#culturale.#Il#secondo#giorno#ci#hanno# fa4o#le4eralmente#sudare.# Nella#prima#fase#abbiamo#realizzato#con#vivida#immediatezza# quanto# variegato# sia# il# caleidoscopio# di# figure# presen:# a# teatro.#Più#tardi#abbiamo#vissuto#un#momento#che#definirei#di# “totale# libertà# corporea# e# al# contempo# spirituale”;# abbiamo,# La Nuova Linea infaD,#preso#parte#ad#un#workshop#di#danza#crea:va,#durante#il# quale# ognuno# di# noi# ha# potuto# liberamente# usare# # il# proprio# corpo# per# esprimere# e# veicolare# conceD,# cosa# che# ci# ha# sicuramente#fornito#oDmi#spun:#didaDci#e#relazionali.#Questa# esperienza#si#è#rivelata,#infaD,#una#nuova#chiave#di#le4ura#della# nostra#propria#corporeità,#da#offrire#ai#nostri#alunni.#Si#tra4a#di# un#:po#di#aDvità#in#grado#di#me4ere#in#moto#la#conoscenza#di# sé# sfru4ando# le# potenzialità# offerteci# dal# nostro# corpo# e# dallo# spazio# in# cui# ci# si# muove.# Ai# fini# didaDci,# ritengo# sia# stata# un’esperienza#fondamentale,#se#si#pensa#all’importanza#che#ha# il# linguaggio# gestuale# nell’apprendimento# e# nell’insegnamento# di#una#lingua#straniera.# Nella#seconda#fase#ci#siamo#occupa:,#degli#strumen:##musicale# e#della#disposizione#degli#orchestrali#‘nella#buca’.#La#formatrice# ha# poi# tentato# di# farci# prendere# coscienza# della# nostra# voce# e# dell’uso# che# ne# facciamo# a4raverso# esercizi# di# canto# lirico,# al# fine# di# cogliere# più# dis:ntamente# le# variazioni# di# tono# e,# contestualmente,# esercitare# un# maggiore# e# più# consapevole# controllo# sulla# voce.# In# verità,# spesso# non# ci# si# rende# conto# di# come#si#parla#e#si#ar:colano#i#suoni.##Come#facilitatori#linguis:ci,# spesso,#tendiamo#a#far#leggere#ad#alta#voce#i#nostri#alunni#per# far# sì# che# possano# ascoltare# la# propria# voce# nella# lingua# che# stanno#imparando.##In#quel#momento,#il#gioco#si#è#capovolto#e#ci# siamo#trova:,#in#prima#persona,#a#provare#le#variazioni#di#tono# sperimentate# dalla# nostra# voce.# A# chiusura# di# questa# intensa# giornata,# ci# sono# state# somministrate# porzioni# di# testo,# tra4e# dall’opera# Turandot' di' Giacomo' Puccini,# # che# abbiamo# dovuto# riformulare# e# semplificare,# al# fine# di# poterle,# so4oporre# in# futuro#ad#un#gruppo#di#nostri#alunni.#L’esercizio#si#è#dimostrato# per# noi# tu4’altro# che# facile.# Tu4avia# abbiamo# appreso# come# realmente# sia# possibile# rendere# comprensibile,# con# parole# molte#semplici,#anche#un#testo#che#sembra#essere#difficile.# L’aDvità#di#semplificazione#è#stata#completata,#poi,#dall’uso#del# corpo.# Senza# parole# abbiamo# inscenato# brevissime# par:# # del# testo,#affidandoci#alla#gestualità.# Dopo# questo# tuffo# nel# nostro# mondo# operis:co# italiano,# l’auspicio# di# ognuno# di# noi# insegnan:# è# di# riuscire# ad# entusiasmare#i#bambini#e#ragazzi#dei#nostri#corsi. Come far capire l’Opera ai bambini 15 Ottobre 2015 La Nuova Linea L’ESAME CILS 2015 di Maxime Metzler Ogni venerdì noi (studenti dei licei Albert-Einstein e Spohn di Ravensburg) abbiamo partecipato al corso CILS della nostra professoressa Natalia De Pascale, madrelingua italiana. Durante le lezioni abbiamo parlato molto in italiano. Inoltre abbiamo imparato molte cose sullo svolgimento e sui contenuti dell’esame del 9 maggio 2015 a Stoccarda. Ma un giorno prima dell’esame è successo qualcosa di imprevedibile: il treno delle ore 5 e 30 ca. del mattino, con cui avevamo pianificato di partire per arrivare in t e m p o a S t o c c a rd a , è s t a t o annullato a causa di uno sciopero dei macchinisti! Sono stati momenti disperati perché Stoccarda dista da Ravensburg ben 180 Km e non sapevamo come arrivarci! Ma un papà (veramente un eroe) si è lasciato convincere e si è mostrato disponibile ad accompagnarci con la macchina. Che fortuna! Il giorno dopo ci siamo alzati comunque molto presto (alle 05:00 precisamente) e siamo partiti da Ravensburg. In un primo momento tutti abbiamo dormito, ma poi l ´emozione ha vinto sul sonno. A Stoccarda tutto è cominciato con u n c o n t ro l l o d e i d o c u m e n t i d’identità. Poi è iniziata la prima prova: la prova d’ascolto seguita dalle prove “Comprensione della lettura”, “Strutture di comunicazione” e la prova scritta. Dopo una pausa pranzo siamo ritornati in aula per la prova orale. Prima di rimetterci in macchina s i a m o p a s s at i n e l c e n t ro d i Stoccarda dove c´era il festival dei cartoni animati. Siamo ritornati a Ravensburg alle otto di sera ed eravamo tutti veramente stanchi! 16 Per fortuna i risultati dell’esame sono visibili online già in luglio … non bisogna aspettare molto! ________________________________ Perché sostenere un esame di Certificazione CILS? richiesto un determinato livello di competenza in italiano attestato formalmente. L a C e r t i fi c a z i o n e C I L S è riconosciuta in tutti i settori commerciali, industriali e finanziari. Un’azienda, ad esempio, o un altro datore di lavoro avranno la certezza che un suo dipendente o futuro dipendente straniero in possesso di una Certificazione di un dato livello saprà svolgere con autonomia e efficacia comunicativa le mansioni richieste da un certo profilo professionale o da certi compiti lavorativi che implicano interazioni in lingua italiana con gli italiani o con gli altri stranieri. di Natalia De Pascale Gli esami di Certificazione CILS rappresentano un obiettivo importante per tutti coloro che studiano la lingua italiana. In ogni livello sono valutate tutte le abilità linguistiche (l'ascolto, la lettura, la produzione e interazione scritta, la produzione e interazione orale e la capacità di riflettere sugli usi della lingua), attraverso compiti che misurano le capacità dei candidati di usare la lingua italiana in vari contesti di interazione comunicativa. La certificazione di ogni livello dichiara un grado di capacità comunicativa adeguato a s p e c i fi c i c o n t e s t i s o c i a l i , professionali e di studio. La Certificazione CILS ha una funzione di garanzia: garantisce che lo straniero che possiede una Certificazione di un determinato livello saprà comunicare in lingua italiana nei contesti comunicativi previsti per quel livello e, al contempo, garantisce anche chi richiede le competenze comunicative a uno straniero. La Certificazione CILS è spendibile per l’inserimento nel mondo del lavoro, per l’insegnamento dell’italiano, per l’iscrizione alle Università italiane, per ogni ulteriore ambito d’uso in cui sia L’esame CILS 2015 www.cils.unistrasi.it PROGETTO CERTIFICAZIONI All’interno del progetto Certificazioni, l'Ufficio Scuola del Consolato Generale di Stoccarda, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e l’Università per Stranieri di Siena, offre la possibilità di sostenere la Certificazione CILS delle competenze linguistiche in italiano come lingua straniera. Possono usufruire del progetto gli studenti con buone competenze comunicative in italiano e iscritti nei corsi di lingua e cultura italiana. La preparazione agli esami è gratuita e svolta all’interno dei corsi di Lingua e Cultura Italiana, dislocati su tutta la regione del Baden Wuerttemberg. Per informazioni è possibile rivolgersi al proprio insegnante del Corso oppure alla segreteria dell’Ufficio Scuole (Consolato Generale di Stoccarda – Ufficio Scuole, tel. 0711 222 912 304) o ancora allo IAL CISL Germania (tel. 0711 244929). La Nuova Linea La Nuova Linea Ottobre 2015 QUESTIONI LINGUISTICHE LA „I“ DEL NAPOLETANO A volte per ragioni eufoniche o per facilitarne la pronuncia, quando una parola italiana viene “napoletanizzata”, si aggiunge nel suo corpo una vocale, detta di appoggio. In linguistica è l’epèntesi, es: cappello (cappiello), manganello (manganiello), sportello (sportiello) ecc. ecc. Viceversa, la caduta di una vocale o di una sillaba all’interno della parola è detta sincope. Nel nostro caso la vocale è la i, es.: fiéle (fèle), miéle (mèle), notare che l’accento da acuto è diventato grave. Il miele è una sostanza dolce, prodotta dalle api, ma perché si dice “luna di miele”? Questa espressione ci viene dalla Francia, lune de miel, a sua volta ricalcata dall’inglese honeymoon. Si riferisce, in effetti, non all’astro Luna, ma alla lunazione, cioè al mese lunare che dura poco più di 29 giorni. Praticamente nel primo mese dopo il matrimonio, si dovrebbe avere una dolce felicità. A tal proposito, Voltaire diceva che “il matrimonio potrebbe definirsi una luna di miele per il primo mese, cui fa seguito una luna di assenzio di molti anni!” Ma ancor prima del matrimonio i fidanzati si scambiano un anello come segno di reciproca fedeltà, che si chiama perciò fede, e da qui il termine fidanzato da fide(m)=fede. Al rituale del fidanzamento, in passato se ne aggiunse un altro, rappresentato dalla stretta di mano. Da ciò scaturisce il termine impalmare, cioè unire le palme delle mani come promessa d’amore. Però, prima della luna di miele ci sono ovviamente le nozze. La parola nozze è difettiva, perché manca del singolare in quanto implica in sé che per il suo espletamento ci vogliono, tra l’altro, due persone: un uomo e una donna (almeno fino ad adesso). Il termine nozze deriva dal verbo latino “nubere” che significa velare, in quanto, al tempo dei nostri Avi Romani, vigeva la tradizione di avvolgere il capo della sposa in un ampio velo giallo che raffigurava la cerimonia del rapimento della donna dalla potestà paterna. La tradizione di velare la sposa si è tramandata fino ai nostri giorni, solo che il giallo del velo è diventato bianco come simbolo di purezza (si spera). La Nuova Linea I FALSI AMICI di Tommaso Conte di Ettore Iannelli Attenzione ai trabocchetti dei cosiddetti “Falsi Amici” fra tedesco e italiano. I “Falsi Amici” sono quei termini che, per la loro analogia alle voci lessicali di un’altra lingua, a volte inducono il traduttore a false corrispondenze. Ecco qui le più comuni: TEDESCO >>>>>> ITALIANO Die Firma la ditta Die Unterschrift la firma Defekt Guasto Fehler difetto Führerschein Patente di guida Patent Brevetto Preis Prezzo Preis Premio Ischias asciatica Spielen giocare Spielen suonare Tastatur tastiera Kompass bussola Zirkel compasso Suppe minestra Fischsuppe zuppa di pesce Palette tavolozza Palette bancale/pedana Stipendium borsa di studio Das Paar (Ehepaar) Ein Paar Sandalen Eine devote Haltung la coppia (…gli sposi…) un paio di sandali un atteggiamento servile Einer treuer Freund un devoto amico Partei parte Partei partito Partie partita Lingua e parole 17 La Nuova Linea Giugno 2015 „IL TACCUINO“ di Tony Mazzaro Sociale: Elezioni Cgie Espressi il 26 settembre scorso a Berlino i 7 membri che rappresenteranno la collettività italiana in Germania al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie). I loro nomi sono: Edith Pichler (Berlino), Simonetta Del Favero (Colonia), Tony Màzzaro (Stoccarda), Paolo Brullo (Wolfsburg), Vincenzo Mancuso (Francoforte), Giuseppe Maggio (Villingen), Isabella Parisi (Hannover). ________________________________ Cultura: Celebrata domenica 20 settembre a Calw (Selva Nera) la tradizionale Festa della Madonna, protettrice di Mirabella Imbaccari. All’ormai tradizionale appuntamento religioso, promosso da Rosa Giaccone e Filippo Luminario, è intervenuto il Vescovo di Caltagirone Calogero Peri. La collettività italiana della Circoscrizione consolare di Stoccarda è stata rappresentata dal cancelliere Guelfi e dal neoPresidente Comites Dott. Tommaso Conte. La lucana Matera e la bulgara Plowdiw elevate a Capitali europee della Cultura 2019. La prima è nota per i Sassi, antiche caverne abitate fino ad un secolo fa, e teatro di diversi film; mentre la seconda vanta una storia ultra millenaria che si richiama ai romani e ai turchi. ________________________________ Scuola: In quest’anno scolastico 2015/16 il numero delle Gemeinschaftsschulen nel BadenWürttemberg sale a 271. L’obiettivo 18 RUBRICA DE „LA NUOVA LINEA“ è di potenziare la qualità pedagogica del Gymnasium e rafforzare le possibilità del sostegno individuale nelle Realschulen. Dal 1° Luglio 2015 è entrato in vigore nel BW il Bildungszeit, l e t t e r a l m e n t e Pe r i o d o d i Formazione. In questo modo anche gli occupati del BW possono avere fino a 5 giorni di permessi retribuiti per formazione, utilizzabile per l ’a g g i o r n a m e n t o l a v o r a t i v o , l’aggiornamento politico (sindacati o partecipanti alla vita politica) o per attività di volontariato. In quest’ultimo caso sono necessarie norme aggiuntive e questo tipo di permessi partiranno dal 2016. Il diritto al periodo di formazione è previsto per i lavoratori, per coloro che stanno conseguendo un diploma o lo posseggono da almeno 12 mesi, così come per gli studenti delle Dualen Hochschulen ( Fo r m a z i o n e a c c a d e m i c a e formazione presso imprese) del BW. ________________________________ Salute: Il Landesgesundheitsamt (una sorta di ASL regionale) di Stoccarda si appella alle famiglie tedesche e straniere di fare vaccinare i figli contro il morbillo, raccomanda di non sottovalutare il pericolo delle infezioni e di rivolgersi quanto prima al medico di famiglia. ________________________________ Economia: L’azienda Sandoz di Stoccarda/ Gerlingen ha decretato la chiusura per la fine del 2016. L’imballaggio di medicinali viene delocalizzato in Po l o n i a e i n S a s s o n i a . D a l provvedimento sono toccati 290 dipendenti. Ad aprile 2016 chiuderà a Böblingen anche la Johnson Il taccuino Controls per carenza di commissioni di maniglie e tettucci della Mercedes. A perdere il lavoro saranno 200 dipendenti. L’ufficio statistiche di Stoccarda ha rilevato che, nonostante alcune chiusure di aziende, il tasso di disoccupazione nel BadenWürttemberg ha registrato i minimi storici. Secondo i dati di settembre i disoccupati in questo Land si sono attestati su 230.000 unità pari al 3,8%. Era dal 1991 che non si registrava un così basso tasso di disoccupazione. Tuttavia, piuttosto alto è il tasso del lavoro part time. Il tasso medio federale è del 6,2%. ________________________________ Musica e spettacoli: Eros Ramazzotti: Stoccarda, giovedì 5 novembre. I prezzi d’ingresso alla Martin Schleyerhalle (vicino allo Stadio Mercedes Arena) oscillano da € 61 a € 88,60. Per prenotazioni: ticketonline.de/Eros-Ramazzotti Heinrich (Enrico) Del Core: Cabaret: ‚Alles halb so wild‘ 24.10.2015 ore 20 Parktheater Bensheim 25.10.2015 ore 19 Mannheim Capitol 07.11.2015 ore 20 Fritzhalle Schwaigern 26.11.2015 ore 20 Renitenztheater Stuttgart Lutto nel mondo della musica. Si è spento James Last. Il Karajan della musica pop aveva 86 anni. Il titolo del suo brano più celebre: “Einsamer Hirte”. La Nuova Linea La Nuova Linea Giugno 2015 Sport Anche la Bundesliga parla italiano… Bayern: Dortmund: Schalke: Leverkusen: Wolfsburg: Augsburg: Hoffenheim: Brema: Darmstadt: Amburgo: Francoforte: Magonza: Arturo Vidal (ex Juve), il vice-presidente vicario Karl-Heinz Rummenigge (con un glorioso passato all’Inter), il tecnico Pep Guardiola (ex Brescia) Pierre Anbameyang (ex Milan) Klaas-Jan Huntelaar (ex Milan) Tranquillo Barnetta (italo-svizzero) Franco Di Santo (italo-argentino) Giulio Donato (ex Grosseto) e il Direttore sportivo Rudi Völler (ex Roma) Daniel Caligiuri (nato a Schwennigen/Baden-Württemberg) Max Reinthaler (Bolzano) David Abraham (italo-argentino) Claudio Pizarro (italo-peruviano) Garcia Santiago (italo-argentino/ex Palermo) Luca Caldirola (ex Brescia) Sandro Sirigu (nato a Ulm) Bruno Labbadia (allenatore, nato a Darmstadt da genitori laziali) Haris Seferovic (ex Novara) Pablo De Blasis (italo-argentino) Nik Zimling (ex Udinese) Ciro Immobile (ex Torino) dopo un solo campionato al Dortmund è stato ceduto in prestito al Siviglia. Il campo di sterminio di Auschwitz (afp) BERLINO - Una ex telegrafista di Auschwitz, oggi 91enne, sarà processata per concorso nell'omicidio di 260.000 ebrei durante il nazismo. La procura di Kiel, nel nord della Germania, ha formalizzato l'accusa contro la donna (della quale non sono state rese note le generalità) telegrafista nel campo di sterminio tra aprile e luglio del 1944. Secondo quanto appresso dall'agenzia tedesca Dpa, la donna sarà processata da un tribunale per minori, perché all'epoca dei fatti aveva meno di 21 anni di età. _______________________________ Berlino, ennesimo stop ai lavori dell'aeroporto in costruzione da nove anni. Un eccesso di peso su un tetto, un errore del progetto iniziale che ha indotto le autorità a bloccare il La Nuova Linea Ci auguriamo di non aver dimenticato nessuno. Nei prossimi numeri passeremo in rassegna la Seconda e Terza Bundesliga. cantiere. L'inaugurazione era inizialmente prevista per giugno 2012, ma fu rinviata a fine 2017. Ora rischia di saltare anche questa data. Un danno economico e di immagine notevole per la città e per la Germania. _______________________________ Olimpiadi 2024 Le rivali di Roma sono Amburgo, Budapest, Los Angeles e Parigi. Ufficializzate dal Comitato olimpico le candidature per i Giochi che seguiranno quelli di Tokyo 2020: la scelta sarà fatta nel settembre 2017 a Lima. Per Roma tre rivali europee e una statunitense. Roma, che ha già ospitato le Olimpiadi nel 1960, aveva già ipotizzato una candidatura per i Giochi 2020, ma si era ritirata per le preoccupazioni del governo Monti sui costi finanziari. Ci riprova ora e dovrà vedersela con Los Angeles che spera di organizzare i Giochi per la terza volta dopo il 1932 e il 1984. Parigi, a cui è sfuggito il tentativo di Il taccuino organizzare le Olimpiadi del 2012, potrebbe festeggiare il ‘centenario’ dopo i Giochi organizzati per la prima e ultima volta nel 1924. Amburgo, che non ha mai ospitato i Giochi e ha battuto Berlino come scelta nazionale, punterà a una s o l u z i o n e o rg a n i z z at i v a t u tt a all’interno della città, in cui gli atleti potranno muoversi a piedi per raggiungere i vari luoghi della competizione. In corsa c’è infine Budapest, che se ci riuscirà, sarà il secondo paese dell’est europeo, dopo la Russia, ad aver mai organizzato i Giochi Olimpici estivi. __________________________ EXPO 2015: cena sospesa Come il caffè a Napoli nella città dell'Expo i clienti dei ristoranti che hanno aderito all'iniziativa hanno offerto un pasto per chi ha bisogno. Voluta dall'Arcidiocesi ambrosiana e realizzata dalla Caritas, è stato "un gesto simpatico e concreto di condivisione". 19 Ottobre 2015 IMU PER GLI ITALIANI ALL ´ESTERO - NOVITÀ 2015 “STELLA AL MERITO DEL LAVORO” A LAVORATORI E PENSIONATI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO di Rocco Di Filippo A decorrere dall’1 gennaio 2015 vi è una novità positiva riguardante l’abitazione principale posseduta in Italia. Una sola unità immobiliare sarà considerata prima casa purché non sia locata o in comodato d'uso e, sempre limitatamente ai pensionati, anche le imposte comunali Tari e Tasi saranno applicate, per ciascun anno, in misura ridotta di due terzi. Un successo da applaudire ma comunque discriminante per gli emigrati non pensionati, così come per i figli residenti all’estero che hanno ereditato l’abitazione dai loro padri. Questo successo sul piano legislativo è da ascrivere al “Comitato per le questioni degli italiani all’estero” presieduto dal Sen. Claudio Micheloni, che ha proseguito la battaglia, non solo in sede politica, ma anche ricorrendo al TAR e agli organismi dell’Unione Europea. Alla fine, con la risoluzione n. 6 il Ministro dell´Economia e delle Finanze ha stabilito che la riduzione IMU e il pagamento ridotto di due terzi di TARI e TASI spetta anche ai pensionati residenti all´Estero. Su alcuni aspetti relativi alle modalità di applicazione della legge permangono ancora alcuni dubbi e i deputati del PD eletti all’estero (Fabio Porta, Marco Fedi, Gianni Farina, Laura Garavini, Francesca La Marca, Alessio Tacconi) hanno chiesto ulteriori chiarimenti alla Direzione Legislazione Tributaria e Federalismo Fiscale – Dipartimento delle Finanze – del MEF. In particolare il coacervo delle norme sull’IMU attualmente in vigore (leggi e disposizioni varie) non chiarisce in maniera univoca ed inequivocabile quale debba essere l’immobile esentato nel caso di pensionati proprietari di più abitazioni dislocate sul territorio italiano anche in diversi comuni, province o regioni. In alcuni casi addirittura la normativa e le sue interpretazioni da parte delle autorità competenti si contraddicono. Sono stati infatti riportati casi in cui alcuni comuni si sono rifiutati di applicare l’esenzione a pensionati italiani residenti all’estero e proprietari di più immobili in Italia, potenzialmente aventi diritto all’esenzione, proprio perché sprovvisti di indicazioni legislative e normative precise. I deputati PD eletti all’estero hanno quindi chiesto al MEF un ulteriore chiarimento. 20 La Nuova Linea Anche quest’anno è possibile presentare candidature per il 2015 per la “Stella al Merito del Lavoro” destinata a lavoratrici/tori e pensionate/i italiane/i residenti all’estero. Le candidature dovranno pervenire ad uno dei Consolati italiani in Germania entro e non oltre il 30 novembre 2015. L'onorificenza è riservata alle/ai lavoratrici/tori dipendenti di imprese pubbliche o private, nei settori Industria, Commercio ed Agricoltura; il limite minimo di età per le/i candidate/ti è di 50 anni compiuti alla data di presentazione. Nei casi di conferimento dell’onorificenza alla memoria, si prescinde dall’anzidetto requisito di anzianità lavorativa. La decorazione può essere concessa alle/ai lavoratrici/tori che abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per un periodo minimo di venticinque anni documentabili, alle dipendenze di una o più aziende italiane o straniere, purché il passaggio da un’azienda all’altra non sia stato causato da demerito personale, e che abbiano dato prove esemplari di patriottismo, laboriosità e probità, risultanti da separata attestazione della Rappresentanza diplomatica o dell’Ufficio consolare. Le domande per il conferimento della decorazione per l’anno 2016 dovranno essere corredate da curriculum vitae, attestato dei datori di lavoro, certificazione di nascita e cittadinanza e certificato generale del Casellario Giudiziale, per il cui rilascio è competente la Procura della Repubblica con giurisdizione sul Comune di nascita della/del candidata/o. La candidatura non deve essere presentata dall’interessata/o, né da un suo parente, ma da persone che abbiano conoscenza diretta dei meriti da lei/lui acquisiti sul lavoro. Onde promuovere le pari opportunità, si presterà particolare cura alle candidature provenienti dalla c o m u n i t à f e m m i n i l e , c a t e g o r i a fi n o r a n o n sufficientemente rappresentata. IMU - Stella al merito La Nuova Linea La Nuova Linea Ottobre 2015 JUGENDHILFE: AIUTI PER LA GIOVENTÙ IN GERMANIA (#3) di Giuseppe Zavaglia Prosegue l’approfondimento su alcune forme di sostegno previste dalla legge sui giovani (Jugendhilferecht - Sozialgesetzbuch VIII). Nello scorso numero abbiamo presentato il caso di Carlo, un ragazzo di 13 anni, che ha frequentato il ginnasio, ma per scarso rendimento è stato inviato alla Realschule. Abbiamo visto che il suo problema va ben oltre il rendimento scolastico. Carlo si procura ferite (Ritzen), usa in modo smisurato ed incontrollato internet e i videogiochi, ha esplosive crisi di rabbia. La famiglia ha accettato, con poca convinzione, l’aiuto denominato “Sozialpädagogische Familienhilfe” (in seguito: SPFH) rivolto alla famiglia nel suo insieme. Il collaboratore dello Jugendamt ha modo di osservare e partecipare direttamente al “quotidiano” della famiglia. Le sue osservazioni vengono tematizzate con i genitori. Lo scopo è quello di individuare i punti che possono contribuire ad una migliore comprensione delle difficoltà di Carlo e contemporaneamente a fornire un sostegno ai genitori, per riflettere sul proprio impegno e il proprio agire educativo. Se vengono individuati problemi di carattere più prettamente psicologico, come quello della qualità della comunicazione in famiglia, c’è da pensare ad un altro tipo di sostegno. La terapia famigliare, “Familientherapie”, per esempio, che consiste nel mettere a disposizione un terapeuta che aiuta ad analizzare le difficoltà esistenti e ad elaborare strategie di soluzione insieme a tutti i membri della famiglia. Molte volte sono gli eventi “drammatici” nella biografia di una famiglia il punto di partenza di un malessere o la causa di un disequilibrio nei figli. Eventi come malattie, decessi, ma anche la perdita del lavoro o l’emigrazione non elaborata… Nella maggior parte dei casi però, gli eventi che creano malessere, disagio o cambiamenti nella biografia di un bambino hanno la radice nel rapporto tra i genitori, nella “qualità” del loro stare insieme. Una separazione può essere un evento determinante, ma anche un rapporto malsano tra genitori lo è: coppie che, pur non separandosi, stanno insieme senza stima reciproca, con tanti conti da regolare, senza gioia o senza amore. Questo lo si nota di meno, ma succede più spesso di quanto si pensi. Terapia, quindi, dicevamo, per analizzare più a fondo i rapporti interpersonali nella famiglia ed individuare i punti scatenanti del malessere di Carlo. La scuola terapeutica sistemica vede, infatti, il malessere di Carlo come espressione di qualcosa che nel sistema famiglia evidentemente non va. Secondo questa scuola Carlo è solo un sintomo del sistema. È come quando noi improvvisamente abbiamo mal di testa. Si può tentare di farlo passare con una Aspirina. Se persiste, però, abbiamo bisogno di considerare il mal di testa diversamente. È un sintomo del “sistema corpo”, una spia che si accende per dirci: guarda che non è la testa il problema, c’è qualcosa che La Nuova Linea non va da qualche altra parte. E magari il mal di testa è la conseguenza di una cattiva digestione o di qualcosa di più serio. Carlo con il suo abuso o con la sua dipendenza da internet, con il suo autolesionismo, con il suo rifiuto della scuola potrebbe essere visto allora come la “lucina-spia” di questa famiglia. La terapia aiuta a cercarne la causa remota. La conseguenza è, che non è Carlo da solo a dover cambiare. Sono richieste a tutti riflessione, disponibilità a mettersi in discussione e ad introdurre dei cambiamenti. Ma perché la situazione di questa famiglia è di interesse per lo Jugendamt? Non risolvere i problemi alla radice del malessere di Carlo significa non rendere possibile a Carlo uno sviluppo sereno, congruo alla sua età. Comporterebbe un impedimento allo sviluppo delle sue potenzialità, al conseguimento di una formazione, all’accesso al lavoro, all’inserimento nella società. In sintesi costituirebbe un elemento di pericolo. Si tratta del “Kindeswohl” che la legge custodisce, difende e protegge. ( 3- Continua) Jugendhilfe 21 Ottobre 2015 La Nuova Linea STORIA DI UNA SEMPLICE MA TENACE FAMIGLIA CALABRESE dai ragazzi del corso di Lingua e Cultura Italiana di Salem: “Buona e appassionata lettura!“. Ciao siamo i ragazzi del corso di lingua e cultura italiana di Salem (FN) che, con l´aiuto della nostra professoressa Teresa L o g u e r c i o , tenteremo di raccontarvi la storia dei coniugi Zito (famiglia italiana arrivata in Germania nei primi anni ‘70). Ebbene qualche mese fa invitammo in classe il signor Carmelo e la signora Concetta Zito, sottoponendoli ad una lunga, minuziosa e divertente intervista. Vedrete sarà un racconto triste, nostalgico ma anche molto divertente. Dunque il signor Carmelo ci raccontò di essere partito dalla provincia di Reggio Calabria, con la speranza di trovare in Germania un lavoro migliore e garantire così alla propria famiglia un futuro migliore! Ma a proposito di figli e moglie, il povero Carmelo fu costretto in un primo momento a lasciarli in Italia. Approdò quindi solo in terra straniera e solo dovette affrontare le difficoltà legate al fatto di non conoscere la lingua e di non trovare facilmente casa. Poi la diversa mentalità e un clima diverso da quello calabrese, peggioravano il tutto! Il signor Zito infatti ci raccontò che, nonostante fosse stato facile trovare lavoro, non lo fu affatto reperire un alloggio decente per ospitare la sua famiglia. Poi il non capire la lingua lo faceva sentire fuori dal mondo! Addirittura nei supermercati spesso 22 confondeva i prodotti alimentari! Po v e ro Ca r m e l o ! Sommerso da tante d i f fi c o l t à , d a l l a nostalgia della famiglia lontana e dal richiamo della propria terra decise di ritornare In Italia. Giunto lì, pur sforzandosi di trovare un lavoro decente, non ci riuscì e quindi con la m o rt e n e l c u o re decise di rientrare in Germania, salendo ancora una volta su uno di quei treni che da Reggio Calabria trasportavano a quei tempi migliaia di persone dirette verso il nord Italia e il Centro Europa in cerca di fortuna. Ma a proposito di treni, Carmelo ci raccontò quanto fossero affollati, non solo di persone, ma anche di valigie di cartone! Proprio come spesso si vedono nei film che ricordano i grandi esodi di quegli anni! Ora però i coniugi Zito non ritornerebbero più in Italia perchè Carmelo, dopo il secondo rientro e con una forza emotiva maggiore, riuscì pian piano a superare ogni difficoltà, creandosi una buona p o s i z i o n e economica e a ricongiungersi qui in Germania con la sua amata famiglia! Cosa possiamo imparare da questa storia: Non arrendersi alle difficoltà della vita e combattere sempre! Esperienza La Nuova Linea La Nuova Linea Ottobre 2015 LA CAMPANIA di Sara e Nina: Corso Heidenheim costoso. Agropoli offre moltissime attrazioni come il suo I nostri nomi sono Sara e Nina. Frequentiamo la decima chiesa della Madonna di Costantinopoli. e l’ottava classe. Vi vogliamo parlare della Campania e Oltre ad Agropoli sono assolutamente da vedere anche specialmente di Petina un piccolo paese da cui viene il gli scavi di Pompei, che si trovano a circa 100 km da nostro nonno Giuseppe. Petina. La Campania è una Pompei è una città delle 20 regioni romana d’Italia. Si affaccia distrutta e sepolta sul mar Tirreno e completamente confina con il Lazio, durante un’eruzione il Molise, la Puglia e del vulcano Vesuvio la Basilicata. Il nel 79d. C. Dopo la c a p o l u o g o sua riscoperta nel regionale è Napoli. 1749, lo scavo ha La Campania ha circa 6 milioni di abitanti. Le 5 province fornito uno spaccato di vita dettagliato della città della regione sono Napoli, Avellino, Benevento, Caserta durante il periodo dell’Impero romano. Porto, gli scaloni per accedere al centro storico e la e Salerno. e fu Sicuramente Petina, un piccolo paese della Campania, è un comune l ’a t t r a z i o n e p i ù di 1.223 abitanti su una superficie di 35 km². Petina è grande stato costruito in un pianoro dei Monti Alburni e si trova Campania è la a 649 m s.l.m. Il paese di nascita di nostro nonno è un costiera Amalfitana. posto bellissimo e viene denominato “il posto delle Con la sua vista fragoline di bosco”. Ogni anno nel mese di giugno straordinaria, la viene organizzata la festa delle fragoline di bosco. A grotta tanti visitatori viene offerta vita folkloristica, tante smeraldo tradizioni e varie degustazioni dei prodotti locali. meravigliosi duomi, è visitata ogni anno da tantissime L’attrazione più grande del posto è “l’osservatorio persone. della dello e i astronomico” il più grande d’Europa, che recentemente è stato costruito sul massiccio dei Monti Alburni a un’altezza di 1.169 metri. È da Petina che con la mia famiglia quando siamo in Italia ci spostiamo per andare al mare a Paestum. A parte il mare, a Paestum si trovano i templi dei greci che si chiamano: Tempio di Era (detto Basilica), Tempio di Nettuno e Tempio di Atena. L’atmosfera è magnifica e ti sembra di tornare indietro nel tempo di 2500 anni. Circa 15 km più avanti si trova Agropoli, un posto incantevole come Positano oppure Amalfi, ma meno affollato e meno La Nuova Linea La Campania 23