Scarica PDF - La Nuova Linea

Transcript

Scarica PDF - La Nuova Linea
associazionegenitorigiovaninovitàistruzionepoliticasocietàscuolaintegrazionelavoroeventiemigrazione
Le origini del Babà
Nonostante la cucina napoletana rivendichi questo buonissimo dolce
come proprio, in realtà il babà è originario della Polonia e può vantare persino natali regali.
L'inventore del famosissimo babà è infatti il re, o meglio lo zar di Polonia
Stanislas Leczynski. Sembra che il sovrano non amasse particolarmente il
kugelhupf, un dolce tipico polacco che trovava troppo asciutto, anche se
veniva servito accompagnato da una sorta di salsa a base di vino Madera,
zucchero e spezie. A dire il vero lo trovava talmente asciutto che neppure
lo mangiava più!
La leggenda della nascita del babà narra
nar che un giorno Stanislas, stufo
dello stucchevole dolce, l'abbia scaraventato dall'altra parte della tavola
dove per puro caso si trovava una bottiglia di rhum.
Il dolce liquore rovesciandosi sul babà emanò un profumo tale che lo zar,
dopo averlo assaggiato se ne innamorò e, essendo un lettore appassionato
de "Le mille e una notte" lo chiamò Alì Babà , come un famoso personaggio di questi racconti.
Dalla corte del sovrano il babà venne esportato in Francia, a Parigi, con il
solo nome di Babà e da qui, fu poi esportato a Napoli dai cosiddetti
"monsù" che prestavano i loro servigi presso le nobili famiglie partenopee.
La ricetta della redazione:
IL BABÀ
PER IMPASTO:
1 Kg di farina 250 gr di burro 13/15 uova 180 gr. di zucchero 45 gr. di lievito di birra RICETTA BAGNA:
1 litro di acqua
600 gr. Di zucchero
buccia di mezza arancia
200 gr. di Rum PROCEDIMENTO.
Impastare gli ingredienti e far riposare
per mezzora.
Intanto imburrare degli stampi di rame
o acciaio appositi da Babá o, in mancanza, una forma da ciambella;
versare l’impasto fino a riempire metà
della forma.
Lasciar lievitare finché raggiungerà il livello del bordo della forma.
Infornare in forno statico caldo a 220
°C per 30 minuti ca.
Una volta sformati
sform far raffreddare ed introdurre nella bagna ancora calda precedentemente preparata.
ALTRE ISTRUZIONI.
Portare ad ebollizione l’acqua con lo
zucchero e la buccia d’arancia, spegnere e aggiungere il Rum.
Quando saranno pronti, far intiepidire i
Babà e introdurli nella bagna ancora
calda, lasciandoli qualche minuto a
mollo. Strizzare leggermente e lasciarli sgocciolare su una graticola.
Quando si saranno raffreddati un po’,
farcirli con crema pasticcera o panna
fresca e fragole.
LA NUOVA LINEA P e r i o d i c o
a s s o c i a t o
a l l a
F e d e r a z i o n e
U n i t a r i a
d e l l a
S t a m p a
I t a l i a n a
a l l ’ E s t e r o
Periodico di formazione e informazione per gli italiani residenti in Germania
0550#3&
IN PRIMO PIANO
CONCORSO LETTERARIO
“Scrivendo Sognando”
dal COM.IT.ES. di Stoccarda
ALL’INTERNO
IL COMITES,
QUESTO SCONOSCIUTO
di Tommaso Conte
ANNO (SCOLASTICO)
NUOVO,
VITA NUOVA
VI
di Massimo Mongero
www.gelsomino.de
XXXMBOVPWBMJOFBDPN
GBDFCPPLDPNMBOVPWBMJOFB
%JTQPOJCJMF
BODIF
POMJOF
4503*&&3*$03%*
2VBOEPJDMBOEFTUJOJ
FSBWBNPOPJ
F. U . S . I . E .
+6(&/%)*-'&
"JVUJQFS
MBHJPWFOUá
Ottobre 2015
La Nuova Linea
Impressum
La Nuova Linea www.lanuovalinea.com | facebook.com/lanuovalinea
Sommario
Editore / Herausgeber:
Comitato di Coordinamento delle Associazioni
Indice delle pagine
Genitori del Baden-Württemberg e.V. /
Landeskomitee der Italienischen Elternvereine
Vincere le paure
pag. -4
Quando i clandestini eravamo noi
pag. -5
in Baden-Württemberg e.V.
Esslinger Str. 14, 70182 Stuttgart
Tel. +49 711 232509, Fax. +49 711 2360718
Intervista a Bernardino Di Croce
pag. -6
Die Deutsche Einheit
pag. -7
Presidente e Amministratore
Lo scandalo Volkswagen
pag. -8
I falsi numeri
pag. -9
Tommaso Conte
Anno (scolastico) nuovo, vita nuova
pag. 10
Concorso letterario „Scrivendo Sognando“
pag. 12
Redazione / Redaktion :
Due appuntamenti
pag. 15
Come far capire l’Opera ai bambini
pag. 15
Esami CILS
pag. 16
[email protected]
Questioni linguistiche
pag. 17
Il Taccuino: rubrica di Tony Mazzaro
pag. 18
Coordinamento redazionale / Redaktionelle Koordination:
IMU per italiani all’estero e Stella al Merito
pag. 20
Vorsitzender u. Verwalter:
Esslinger Str. 14
70182 Stuttgart - Tel. +49 711 232509
Jugendhilfe (#3)
pag. 21
[email protected]
Una tenace famiglia meridionale
pag. 22
La Campania
pag. 23
Comitato di redazione / Redaktions ausschuss:
Ricetta ed origine del Babà
pag. 24
Maria Concetta Ciliberti
Tommaso Conte
Rocco Di Filippo
Nicola Graziano
Tony Màzzaro
Emanuela Salvadori
Collaboratori / Mitarbeiter :
Foto in copertina
Nico Albarino, Carmela Baglivi, Vincenzo Basile, Mario
Figura di riferimento al concorso „Scrivendo-Sognando“.
Berardino, Carmelinda Calabrese, Federica Ciacca, Anna De
Palo, Natalia De Pascale-Speck, Diletta Del Prete, Rocco Di
Altre foto
Filippo, Fabio Domante, Ettore Jannelli, Gesualda Geraci, Le foto esposte in questo periodico sono state approvate dal
Giacomo Gelsomino, Sibillia Latino, Maria Rosa Lione,
Comitato di redazione e dalla Coordinatrice redazionale.
Teresa Loguercio, Massimo Mongero, Giosuè Piscopo, Vito
I collaboratori hanno provveduto il materiale originale in
Priolo, Antonella Romano, Brisa Scarpati, Giuseppe Zavaglia,
formato digitale e trasmesse via posta elettronica.
Maria Concetta Ciliberti, Roberto Meloni, Martina De Luca,
Giovanna Santaniello.
Copyright
Dalla Svizzera: Sen. Claudio Micheloni, On.le Gianni Farina, Questo periodico è associato alla Federazione Unitaria della
Michele Schiavone.
Stampa all’Estero. Tutti i diritti sono riservati. Vietate sono la
riproduzione, anche parziale, e la vendita.
Grafica e Impaginazione / Grafik und Layout:
Francesco Simeone
Pubblicazioni
mypsgermany.com | facebook.com/mypsgermany
Tutti possono inviare i propri articoli per „La Nuova Linea“
utilizzando l’indirizzo di posta sopra indicato.
Stampa / Druckerei:
Il Comitato di Redazione, dopo aver ricevuto e verificato il
Litotipografia Alcione, Trento
materiale, eseguirà determinate valutazioni sul contenuto.
Impressum
La Nuova Linea
La Nuova Linea
Ottobre 2015
DALL’EDITORE
IL COMITES, QUESTO SCONOSCIUTO
Das Comites, das Unbekannte
italienischen Gemeinschaft, Initiativen in Sachen
gesellschaftlichen und kulturellen Lebens, sozialer und
schulischer Fürsorge, Freizeitgestaltung und
Berufsausbildung.
Il Comites coopera con l’Autorità Consolare nella
tutela dei diritti e degli interessi dei nostri
connazionali residenti nella circoscrizione. Das Comites wirkt zusammen mit der konsularischen
Behörde, um die Interessen und Rechte der im
Konsularbezirk wohnhaften Italiener zu wahren. Che cosa è il Comites? Was ist das Comites?
Il Comites collabora con l’Autorità Consolare nella
vigilanza e osservanza dei diritti dei bambini e dei
giovani nelle scuole, controllando l’effettiva
attuazione dei doveri che ha il Paese che ci ospita per
migliorare l’integrazione scolastica. Senza tralasciare il
mantenimento dei legami con l’Italia (l’inserimento
della lingua italiana nella scuola tedesca). Das Comites arbeitet zusammen mit der konsularischen
Behörde an der Überwachung und Einhaltung der
Rechte der Kinder und der Jugendlichen an Schulen,
indem es die effektive Erfüllung der Verpflichtungen
des Gastlandes zur besseren schulischen Integration
überprüft.
Il Comites è l’organo di rappresentanza dei cittadini
italiani residenti nella Circoscrizione Consolare di
Stoccarda nei rapporti con gli uffici consolari. Das Comites ist ein von Italienern im Konsularbezirk
Stuttgart lebenden gewähltes Organ, welches deren
Interessen gegenüber den konsularischen Behörden
vertritt. Il Comites è eletto dai cittadini italiani residenti nella
circoscrizione consolare di Stoccarda. Das Comites wird von den Italienern, die im
Konsularbezirk Stuttgart wohnhaft sind, gewählt.
Il Comites di Stoccarda è composto da 18 persone,
così come stabilito dalla Legge Nr. 286 del 23 ottobre
del 2003.
Das Stuttgart Comites besteht aus 18 Mitgliedern, wie
es das Gesetz N.286 vom 23. Oktober 2003 vorsieht. Esprime pareri motivati a proposte e suggerimenti
sulle iniziative che l’Autorità Consolare intende
intraprendere sui predetti settori e su tutte le richieste
di contributi avanzate da Enti e Associazioni varie che
svolgono attività a favore della nostra comunità.
Spricht Empfehlungen und erstellt Stellungnahmen zu
Initiativen die das italienische Generalkonsulat zu den
oben genannten Bereichen plant und zu allen Anträgen
die von Vereinen und Trägern zu Gunsten unserer
Gemeinde eingereicht werden. Il Comites individua le necessità di natura sociale,
culturale e civile della collettività italiana. Das Comites erkennt die sozialen, kulturellen und
zivilen Bedürfnisse der italienischen Gemeinschaft. Il Comites si occupa di problemi inerenti la scuola, la
terza età, i carcerati, i drogati, gli indigenti etc. etc. Das Comites beschäftigt sich mit den Problemen von
Schülern, Senioren, Strafgefangenen,
Drogenabhängigen, sozial Gefährdeten etc. etc. Il Comites promuove, in collaborazione con l’Autorità
Consolare e nell’interesse della collettività italiana,
iniziative in materia di vita sociale e culturale,
assistenza sociale e scolastica, ricreazione e tempo
libero, formazione professionale. Das Comites fördert, in Zusammenarbeit mit der
konsularischen Behörde und im Interesse der
La Nuova Linea
Il Comites segnala all’Autorità Consolare e
all’Ambasciata eventuali violazioni delle convenzioni
e delle norme che riguardano i nostri connazionali. Das Comites meldet der konsularischen Behörde und
der Botschaft eventuelle Nichteinhaltungen der
Verträge und Gesetze, welche unsere Mitbürger
betreffen.!
Il Presidente del Comites di Stoccarda
Der Vorsitzender Comites Stuttgart
Tommaso Conte
Dall’editore
3
Ottobre 2015
VINCERE LE PAURE VERSO CHI CI CHIEDE AIUTO, E’ LA NOSTRA SPERANZA Sono nascosti tra le macerie di case e storie distrutte,
sono in fuga attraverso deserti, mari, boschi. Hanno
tutti una speranza, una meta precisa: la vita, la salvezza,
in altre parole l’Europa. Non cercano una vita migliore,
non vengono qui per fare fortuna, ma solo perché la
loro unica alternativa è la morte sicura. Noi siamo partiti per migliorare le nostre esistenze,
alcuni forse per fame, altri per non dover cedere a
ricatti per aver un posto di lavoro, per dignità, ma alla
fine, forse nessuno di noi sarebbe veramente morto di
fame. I parenti, gli amici, il caso o la fortuna o meglio una
ribellione di massa pacifica, come votare gente onesta
e competente, avrebbe potuto farci restare nella nostra
terra. Forse saremmo sopravvissuti pure zappando un
piccolo orticello. Lo stesso non vale però per chi in
questo momento dai territori di guerra del sud del
mondo sta scappando o premeditando una fuga.
E’ la guerra, condotta senza nessuna regola. Non
importa se soldato avversario, bambino, donna,
anziano. Uccidere l’altro che non appartiene alla tua
religione, razza, stirpe, ad una striscia di terra che sta
lungo un confine disegnato da qualcuno. Qualcuno che ha il potere di decidere chi può vivere e
chi deve invece morire, per realizzare quel sogno folle
e tanto ricorrente di una terra fatta solo da simili e
uguali. Un’idea distorta che non si riesce ad estirpare:
Annientare il diverso in nome di un dio o di una
appartenenza. Sudan, Nigeria, Somalia, Eritrea,
Repubblica Democratica del Congo, Libia, Burkina Fasu, Mali, Iraq, Siria, Afghanistan, solo per
4
La Nuova Linea
di Maria Concetta Ciliberti
citare qualcuno dei luoghi da cui o si scappa o si muore.
Si parla di catastrofe umanitaria. Eppure il mondo non in
guerra è diviso tra chi si preoccupa di fornire aiuto di
ogni genere ai profughi e chi ha paura che coloro che
supplicano aiuto oggi, possano diventare una minaccia
domani, dei concorrenti che potrebbero minare uno
status sociale, ma soprattutto uno status economico
acquisito. La paura che i profughi accetterebbero qualsiasi
condizione pur di sopravvivere, anche salari al limite
della fame, minacciando i nostri posti di lavoro, si sta
insinuando nelle teste di molti.
L’economia odierna sempre di più si basa sul risparmio
nella produzione. Per alcuni imprenditori, significa
sfruttare al massimo i propri dipendenti, meglio dunque,
se stranieri bisognosi. Ma allora, più che prendersela con
i profughi, sarebbe forse più onesto prendersela con chi
le leggi non le fa rispettare, con i propri governi, magari
con i propri datori di lavoro, piuttosto che con i più
deboli. Ma questo implicherebbe uno sforzo maggiore e
una certa dose di coraggio, che renderebbero la nostra
coscienza più sana e allontanerebbero la paura di essere
solidale nei confronti di chi ha bisogno.
Sarebbe questa una bella Europa in cui vivere. Sarebbe
questo un esempio di religiosità suprema al di là del Dio
in cui si crede o si ha il diritto di non credere.
Vincere le paure
La Nuova Linea
La Nuova Linea
Ottobre 2015
«QUANDO I CLANDESTINI ERAVAMO NOI: CHIUSI IN CASA, SENZA
POTER GIOCARE, CANTARE O PIANGERE» I racconti dei figli di immigrati italiani in Svizzera negli anni Settanta: «Ora soffriamo quando
maltrattano i migranti africani»
di Jacopo Storni
Si raggomitolavano dentro i cofani
delle auto per superare il confine, si
rinchiudevano dentro l’armadio
quando la polizia bussava alle loro
porte, restavano barricati in casa per
mesi interi, senza vedere mai la luce
del sole. Non si affacciavano alla
finestra per paura di essere visti,
non potevano giocare, non
potevano cantare, non potevano
piangere a voce alta, non potevano
andare all’ospedale, non potevano
andare a scuola, non potevano far
rumore dentro le loro case perché
rischiavano di essere scoperti,
denunciati, espulsi.
Clandestini, così venivano chiamati i
bambini italiani nella Svizzera degli
anni Settanta, quando le leggi
governative impedivano i
ricongiungimenti familiari alle
decine di migliaia di lavoratori
stagionali italiani che andavano
oltralpe per sbarcare il lunario.
Muratori, operai, imbianchini,
saldatori, agricoltori. Migranti allo
stato puro, lavoratori stagionali a cui
era impedito portarsi dietro i figli
(tranne nei mesi estivi), costretti a
restare in Italia lontano dai propri
genitori per moltissimo tempo.
Leggi severissime, quelle svizzere,
trasgredite da almeno 15 mila
italiani. Portavano i loro figli in
Svizzera clandestinamente, pur di
non lasciarli da soli in Italia. Li
nascondevano nelle valigie per
superare la frontiera, oppure nei
bauli delle macchine, magari
rannicchiati tra i ferri del motore.
lavoro agli svizzeri. Qualcuno
dormiva in baracche, altri si
ammassavano negli appartamenti,
dentro stanzoni fatiscenti e
sovraffollati, tra materassi e valigie.
Baraccati, sporchi, nomadi.
«Eravamo i negri dell’epoca»,
racconta tristemente Renato, uno
dei bambini cresciuti in
clandestinità. Gli italiani lavoravano
dieci, dodici ore al giorno. E
durante la giornata, i loro figli
piccoli dovevano chiudersi in casa,
senza fiatare. «Avevo dieci anni, ero
in casa e mi feci male al braccio –
ricorda Egidio Stigliano, oggi over
50 –. L’ospedale era vietato, mi
avrebbero scoperto, così mio padre
inventò un’ingessatura
rudimentale». I segni di
quell’ingessatura sono visibili
ancora oggi, lungo quel braccio
invalido e ricurvo che si piega
malamente. «È doloroso ricordare il
passato, ma spero che la mia storia
possa contribuire a migliorare le
condizioni di chi è clandestino
oggi», racconta Catia Porri, cresciuta
a Zurigo in una stretta mansarda di
periferia. «Attraversai il confine
pigiata nel cofano nell’Alfa Romeo
di mio padre, avevo il terrore che mi
scoprissero. Al confine sentivo i
poliziotti svizzeri che urlavano
minacciosamente agli italiani:
“Avete bambini?”». Poi l’adolescenza
claustrale, chiusa in 30 metri
quadrati. «Restavo tutto il giorno a
Quarant ’anni fa, i clandestini
eravamo noi. Braccia ruvide dedite
al lavoro nei campi, nelle fabbriche,
per le strade. Spesso discriminati,
emarginati dalle politiche, numeri
più che uomini, accusati di rubare il
La Nuova Linea
letto, senza camminare perché il
pavimento scricchiolava e i vicini si
sarebbero potuti accorgere della
mia presenza. Per fare i bisogni,
anziché andare in bagno, utilizzavo
un vaso da notte». E poi c’è Rosa,
un’altra bambina italiana che ha
trascorso l’infanzia nascosta in due
stanze insieme agli otto fratelli: «Ci
arrangiavamo in quel poco spazio,
testa e piedi incastrate per riuscire a
dormire». Fino a quando furono
scoperti dalla polizia: «Ci caricarono
tutti sul treno e ci rispedirono in
Italia». Le storie dei bambini italiani
clandestini sono state raccolte dalla
scrittrice Marina Frigerio nel libro
«Bambini Proibiti». Lei è
psicoterapeuta infantile e nel corso
degli anni Settanta ha assistito
numerosi piccoli italiani: «L’infanzia
in clandestinità li ha segnati, hanno
sviluppato difficoltà nel linguaggio
perché non parlavano mai con
nessuno. Molti hanno tutt ’ora
disturbi del sonno, quando erano
clandestini avevano attacchi di
panico durante la notte. Altri hanno
sviluppato un senso di inferiorità e
qualcuno soffre di solitudine».
Un’infanzia nascosta che li ha
segnati per sempre, che oggi torna
a galla quando accendono la
televisione: «Quando sento accuse
gratuite verso i clandestini africani –
racconta Egidio Stigliano – mi fa
veramente male, perché quelle
ingiurie le ho subite sulla mia pelle.
Noi italiani abbiamo la memoria
corta, ci farebbe bene ricordare il
nostro passato recente per trattare
con più dignità i profughi di oggi, in
fuga dalla miseria proprio come lo
eravamo noi».
Quando i clandestini eravamo noi
5
La Nuova Linea
Ottobre 2015
LA VOCE DEGLI ANNI 60: INTERVISTA A BENARDINO DI CROCE
di Tony Mazzaro
“Il paese che non era mio” e “Non
all’altezza?” sono due libri di
Bernardino Di Croce, uno dei primi
giovani „Gastarbeiter“ che nel
1960, all‘età di appena 17 anni,
lasciò la sua abruzzese Gissi (Chieti)
per raggiungere suo padre a
Geislingen, nel Baden
Württemberg. In questa cittadina
delle Alpi Sveve iniziò l’esperienza
di vita di giovanissimo emigrato,
impiegato come manovale nei
cantieri e confinato a vivere nelle
baracche. L’allora ostile Germania è
diventata nel corso degli anni la sua
seconda patria. Qui è riuscito ad
inserirsi nella IG Metall, il sindacato
dei metalmeccanici più forte
d’Europa, assurgendo fino alla
carica di Segretario provinciale e di
membro del Consiglio di
sorveglianza e controllo di alcune
prestigiose aziende svevo-badensi
di fama internazionale.
D - Ma perché ha scritto due saggi
sull’emigrazione in Germania?
g i o v a n e
l'incarico di
emigrato ho
entrare nel
constatato come
Consiglio di
spesso molti
sorveglianza
migranti si
(Aufsichtsrat)
rinchiudevano in
della GECun mondo di
Alstom e di
grande umiltà,
coordinare
nonostante la
l'interscambio
loro
vita
tra i sindacati
quotidiana fatta
tedeschi,
di decisioni
italiani e
i m p o rt a n t i , d i
spagnoli. Ho
g r a n d e
fatto questo
responsabilità e
non tanto per
capacità di
“sete
di
gestire delicati
carriera” e
processi di vita.
prestigio
Re s t a re i n u n
personale, ma
paese straniero,
p e r c h é
Benardino Di Croce, oggi
portare
la
sapevo che la
famiglia in un
mia presenza
ambiente non
di „lavoratore
sempre amichevole, apprendere
immigrato“ in queste strutture di
un'altra lingua, decidere di sposare
potere avrebbe avuto l'effetto di
un partner di un'altra nazione, di
documentare che anche gli
lingua e cultura
immigrati hanno grosse capacità.
R - “Dai primi anni
diversa e forse di
Anche i miei libri sono frutto della
del mio soggiorno
altra religione,
mia convinzione che noi immigrati
da lavoratore in
assumersi la
contiamo. Anzi, possiamo vantare di
Germania e in
responsabilità per
avere un valore aggiunto, frutto
Canada, ho
figli, partner e sé
delle nostre esperienze di vita. Non
portato nella mia
stessi in un mondo
mi ritengo uno scrittore e se sono
valigia l'idea del
diverso da quello
riuscito a portare a termine questo
dare voce a tanta
conosciuto e
mio progetto, lo devo anche ai
gente emigrata
metabolizzato nel
professori Reinhold Weber e Maierche spesso non
luogo di nascita,
Braun che più volte mi hanno detto:
riusciva
a
non mi è sembrato
“Quando morirà la prima
valorizzare le
mai cosa da poco.
generazione degli immigrati italiani
storie di vita,
Allo stesso tempo,
del dopoguerra in Germania, morirà
seppur ricche di
ho
sempre
anche la memoria di quegli
c o n t e n u t i
desiderato dare
immigrati e del „lavoratore ospite a
s i g n i fi c a t i v i .
voce a chi meritava
chiamata“. Con molta tenacia ho
Accettare le sfide
di averla. L'ho
così provato a dare voce alle tante
della vita e
fatto, però, da
persone umili, semplici e
Benardino Di Croce, in passato
s a c r i fi c i n o n
formatore di
sconosciute. Con i racconti di molti
indifferenti per
quadri sindacali
ho voluto lasciare ai posteri un
dare un futuro
nel settore degli
pezzo di memoria sull’emigrazione“.
migliore a sé stessi e alla propria
immigrati, formando politicamente
famiglia, avrebbe dovuto significare,
anche tedeschi e seguendo aziende
secondo me, essere fonte di
di fama nazionale ed internazionale
particolare interesse per altri e
come Kodak, Mahle, Hansa, Alstom,
premessa di crescita culturale. Da
Roto Frank ed altre. Ho poi accettato
La Nuova Linea
Festa della Repubblica Italiana
6
La Nuova Linea
DIE DEUTSCHE EINHEIT
Il 3 ottobre si celebra il giorno
della Deutsche Einheit, cioè il
giorno in cui i Laender della DDR
a d e r i ro n o u ffi c i a l m e n t e a l l a
Repubblica Federale Tedesca.
Ricorrenza che quest’anno ha
compiuto un anniversario
importante: 25 anni.
La scelta della data dei
festeggiamenti, all’epoca della sua
istituzione, non fu affatto semplice,
combattuta tra quella attuale,
appunto il 3 ottobre, e il 9
novembre, giorno della caduta del
muro di Berlino. La seconda
avrebbe sicuramente offerto una
carica simbolica maggiore, con il
popolo di Berlino che
materialmente abbatte il muro che
divide la città e con esso anche la
dittatura comunista che governava
l’est dalla fine della guerra. Allo
stesso tempo però, il 9 novembre
avrebbe riportato alla mente un
altro evento, questa volta tragico,
della storia tedesca: la
La Nuova Linea
Ottobre 2015
di Emanuela Salvadori
celeberrima Notte dei Cristalli,
primo grande progrom
organizzato dai nazisti contro gli
ebrei tedeschi.
Così onde evitare che qualche
estremista decidesse di
festeggiare l’unità nazionale
ricordando i crimini nazisti, la
scelta cadde sul 3 ottobre.
Ma, proprio nel 25° anniversario
del “Tag der Deutschen Einheit”,
un sondaggio della Bild ha
rivelato che, nei fatti, l’unità tra
l’Est e l’Ovest della Germania non
si è ancora compiuta
completamente.
S e c o n d o i d at i ra c c o l t i d a l
quotidiano, infatti, tre quarti dei
tedeschi, ad oltre due decenni di
distanza dalla riunificazione,
vedono ancora profonde
differenze tra gli abitanti delle due
metà del Paese. Tanti vecchi
pregiudizi duri a morire: per i
Wessis, gli abitanti della parte
occidentale, gli Ossis sono
Festa della Repubblica Italiana
eccessivamente nostalgici, si
lamentano troppo, si aspettano
tutto dallo Stato. Punto questo che
apre una delicata questione
politica: fino al 2019, infatti, la
Germania continuerà a finanziare
(tramite le “tasse di riparazione”
raccolte tra i cittadini dell’Ovest) la
parte Est del paese. Da lì in poi,
quando saranno scoccati i
trent’anni dalla riunificazione, i
t e d e s c h i o r i e n t a l i d o v ra n n o
sapersela “cavare” da soli.
Per gli Ossis, gli abitanti dell’Est
della nazione, viceversa, i Wessis
sono attaccati al denaro, tracotanti
e colonizzatori. Generalizzazioni,
certo, ma pur sempre con un
fondo storico di verità. Soltanto su
una cosa tutti i tedeschi sono
d’accordo: all’Ovest ci sono più
soldi, più opportunità lavorative e
si vive meglio.
7
Ottobre 2015
LO SCANDALO VOLKSWAGEN E LA DEBOLEZZA DELLA GERMANIA CHE NON INNOVA PIÙ. La Nuova Linea
di Maurizio Ricci
Lo scandalo
Volkswagen
dice
del
m o d e l l o
Germania più
di quanto
amino sentir
dire a Berlino.
Se a Wolfsburg
hanno deciso
di mettere in
piedi
“la
grande truffa”
è per un
obiettivo
preciso: alzare al massimo, letteralmente ad ogni
costo, il volume delle esportazioni e delle vendite. (…)
In assenza di un rilancio deciso della domanda interna,
le esportazioni in generale sono per l'industria
tedesca, una leva indispensabile. Anche quest'anno,
Germania Spa metterà a segno un record: un saldo
positivo delle partite correnti superiore al 7 per cento
del Pil, secondo a nessuno. Ma è un record fragile. Fino
a qualche anno fa, le industrie tedesche esportavano
nell'Eurozona per un controvalore di circa il 4,5 per
cento del prodotto interno. La grande crisi e le
politiche di austerità che Berlino ha imposto all'Europa
hanno praticamente dimezzato questo flusso di merci.
E il record, allora? La Germania ha potuto sostituire, in
questi anni, i clienti dell'Eurozona con quelli dei paesi
emergenti, in testa la Cina, in pieno boom. Ma il boom
cinese sembra finito, il rallentamento in corso della
crescita pare destinato a durare a lungo, proiettando la
sua ombra su tutti i paesi emergenti. (…)
Il problema, per l'export tedesco, è di essere
concentrato in quattro settori, assai tradizionali: veicoli
industriali, auto, chimica, apparecchi elettronici. Negli
ultimi quindici anni, questi settori hanno tirato molto,
ma la corsa non può essere senza fine. E,
contemporaneamente, la Germania non sembra
essere stata capace di affermarsi con altrettanta
decisione nei settori più nuovi e più promettenti: le
biotecnologie, l'hardware e il software elettronico. La
realtà tedesca più importante nell'informatica, la Sap, è
stata fondata nel 1972. Poi, è difficile parlare di startup.
E le persone – i protagonisti dell'innovazione –
cominciano a latitare. Meno di un terzo dei giovani
tedeschi arriva alla laurea. In buona misura, è un effetto
diretto della politica di risparmi selvaggi che l'era
8
Merkel ha imposto al paese. Berlino spende per
l'istruzione il 5 per cento del Pil, contro il 7% degli
inglesi.
Non è solo il governo a cullarsi nell'idea che si possa
vivere di rendita. L'industria tedesca non investe più
nelle sue fabbriche da anni. Il tasso di investimento è
passato dal 23 per cento degli anni '90 al 17 per cento
nel 2013. Siamo sotto la media europea. Il risultato è
che anche la produttività è praticamente ferma. Le
statistiche dicono che la produttività per ora lavorata è
inferiore a quella di Francia e Olanda. Drogata da un
cambio ultrafavorevole, la locomotiva d'Europa macina
un record di esportazioni dopo l'altro. Ma se va ancora
a vapore, c'è da preoccuparsi.
RISCHIA DI PEGGIORARE LA SITUAZIONE PER VW
CON UN SECONDO SOFTWARE COINVOLTO NEL
„DIESELGATE“
Non si ferma lo scandalo Volkswagen: l'EPA (l'agenzia
americana che ha individuato il software truffaldino) ha
ricevuto da Volkswagen, a due settimane dalla prima
scoperta, una nuova comunicazione riguardante un
secondo software installato sui motori diesel EA189. La casa tedesca ha diramato un comunicato in cui ha
spiegato che l'esistenza di questo secondo software
(che serve a scaldare il motore) è stato reso noto agli
organi di vigilanza USA, ma rischia di far affondare
definitivamente l'azienda di Wolfsburg, visto che il
nuovo software sarebbe montato anche sui motori
turbo-diesel da 2.0 litri che dovrebbero uscire sul
mercato il prossimo anno. La casa tedesca si ritrova
con oltre 11 milioni di auto coinvolte e rischia di
pagare un prezzo ancora più caro per questo
possibile secondo scandalo.
La casa tedesca per ora ha accantonato 6.5 miliardi
per far fronte alle spese, ma rischia di doverne tirare
fuori molti di più, soprattutto se si dimostrerà recidiva
con questo secondo software. Il massimale di 18
miliardi di dollari che potrebbe richiedere l'EPA
diventa sempre più concreto dopo questa nuova
rivelazione, anche se il pericolo più grande per le
casse dell'azienda tedesca arriva dalle class-action.
Sono già oltre 250 ed è facile credere che possano
aumentare visto che lo scandalo rischia di allargarsi a
macchia d'olio. Anche in Italia Altro Consumo sta
portando avanti una causa e per gli automobilisti
italiani potrebbe esserci l'opportunità di un
risarcimento.
Volkswagen
La Nuova Linea
La Nuova Linea
Giugno 2015
I FALSI NUMERI
di Rocco Gesa
Spesso sento parlare tra i
connazionali in procinto di partire
p e r l a G e r m a n i a d i c i f re e d
aspettative al quanto eccessive.
Prevale l’idea che in Germania tutti
guadagnano almeno 3000 euro al
mese. Falsch! Per dirlo in tedesco.
Queste cifre non appartengono ad
una categoria professionale
generica, di basso profilo, né al
settore industriale che occupa il
maggior numero di italiani,
tantomeno al settore della
ristorazione. Ma il mito dei grossi
guadagni oltre frontiera resta da
sempre oggetto di discorsi
autocelebrativi. Ci si lascia
abbindolare da storie ed aneddoti
di connazionali che evocano stili di
vita Hollywoodiani. Chiara
testimonianza di successo, per
questi narratori, è rappresentata da
un’auto di grossa cilindrata con
targa straniera. Ora, che ci siano dei
casi fortunati, fa parte della vita,
della statistica e della legge dei
grandi numeri. Ciò che
l’interlocutore dimentica di citare è
il percorso che c’è dietro un certo
successo e gli episodi di criticità a
cui è dovuto, probabilmente,
sottostare, prima di arrivare a stili di
vita medio alti. Viene solo citato il
risultato finale. Ma dietro ogni
La Nuova Linea
successo, quanti rifiuti si sono
dovuti subire? Quanti tavoli si sono
serviti? Quanti doppi e tripli lavori si
sono dovuti affiancare al primo?
Non fatevi abbagliare dal successo
facile. Dietro una storia di successo
ci sono mille tentativi andati a vuoto,
molte porte chiuse, pianti,
disperazioni, rifiuti e crolli emotivi.
Ricordo, negli anni della mia
esperienza americana come
studente presso la Boston
University, anni di grande splendore
economico, le stesse storie e gli
stessi numeri, anzi falsi numeri.
Erano anni in cui si poteva annusare
prosperità e benessere in ogni
vicolo di strada, ma anche allora
senza una professione e una
conoscenza della lingua, si faceva
fatica ad entrare nel mondo del
lavoro. Allora la domanda sorge
spontanea: si trova lavoro in
Germania? Si, in Germania si trova
lavoro ed anche facilmente (nel
senso che ci sono molte offerte) se
avete una professionalità richiesta e
anni di esperienza alle spalle, nel
campo dell’ingegneria, delle
scienze applicate, nella ricerca e in
alcune professioni di ausilio medico.
Tutti lavori preclusi ai 18-20enni che
cercano fortuna e ai 50enni che
hanno lavorato una vita facendo
I falsi numeri
tutt’altro. Purtroppo i dati della
nuova emigrazione italiana nel 2013
sono allarmanti. E il trend è in
aumento. Conforta il fatto che la
maggioranza di queste persone,
con percorsi diversi tra di loro,
riesce a trovare una qualche
occupazione, iniziando il percorso
d’inserimento nella società tedesca.
Conditio sine qua non, resta la
conoscenza della lingua, almeno ad
un livello B1. Per dare alcuni numeri
reali, diciamo che in Germania
esiste una tariffa minima oraria di
8,50 Euro lordi e che ogni settore
industriale prevede un contratto di
lavoro con tariffe diverse, partendo
da 9,50 Euro della logistica e
trasporti, fino a tariffe più elevate
per i metalmeccanici. Si comprende
subito che in Germania uno
stipendio medio si aggira intorno ai
2000 euro mensili, per generici ed
operai, cifre che possono variare in
base alla stato civile della persona.
Ancora una volta ritorna attuale il
luogo comune: L’ AMERICA NON
ESISTE. Esiste, però, il sogno
americano, fatto di tanti sacrifici,
sudore, capacità ed un tocco di
buona sorte, che non guasta mai.
9
Ottobre 2015
La Nuova Linea
ANNO (SCOLASTICO) NUOVO, VITA NUOVA
di Massimo Mongero, Dirigente Scolastico
Dopo un'estate particolarmente calda, è ricominciato
nel Baden-Württemberg, il 14 settembre scorso, l'anno
scolastico.
Ed è stata un'estate molto “calda” anche per i nostri
corsi di lingua e cultura, in questo Land. Nei mesi
precedenti il Ministero ci aveva comunicato che, a
compimento del piano triennale di tagli reso necessario
dalle misure di risparmio messe in atto dal nostro
governo, la cosiddetta spending review, Stoccarda
avrebbe dovuto pagare un prezzo molto alto in termini
di tagli sul personale ministeriale: ben quindici posti di
insegnamento sarebbero stati cancellati, dieci di livello
elementare e cinque di livello medio. Nessun'altra
circoscrizione è stata toccata quest'anno in maniera così
rilevante. Ovviamente il nostro Consolato Generale e le
rappresentanze degli italiani hanno cercato fin
dall'inverno scorso di mettere in evidenza le
particolarità di questa circoscrizione (una delle più
grandi al mondo sia per presenza di connazionali, sia
per offerta scolastica in italiano), i profondi rapporti che
legano la nostra comunità con questo Land, la forte
richiesta di Italiano non solo da parte dei connazionali
ma anche da parte dei tedeschi, ecc.
Tuttavia a decidere è stata la dura realtà dei numeri: il
Ministero doveva completare i tagli a livello mondiale
secondo un preciso piano che non lasciava spazi a
sconti e proprio le dimensioni di Stoccarda, insieme alla
presenza di numerosi posti non coperti da personale di
ruolo, la rendevano particolarmente adatta a ricevere
una forte riduzione: in molte altre circoscrizioni la
presenza di personale ministeriale era ormai così
esigua che qualsiasi altro taglio l'avrebbe azzerata o
resa vana. Oltre ai quindici posti di docente sono stati
cancellati due posti di assistente amministrativo. La
nostra segreteria è perciò ridotta ora ad una solo
p e r s o n a , i l D i re tt o re d e i S e r v i z i G e n e ra l i e
Amministativi, che si dovrà occupare di tutte le
incombenze dell'ufficio, prima suddivise tra gli addetti
dei singoli reparti. Sono invece stati confermati i quattro
posti nelle scuole bilingui, la Wolfbuschschule di
Stuttgart-Weilimdorf (scuola elementare) e il KöniginKatharina-Stift di Stuttgart-Mitte (Liceo). Nel complesso
dunque l'Ufficio Scuole del Consolato Generale di
Stoccarda dispone oggi di 16 docenti impegnati nei
corsi di lingua e cultura, 4 docenti nelle scuole, 1 DSGA
in segreteria e un Dirigente Scolastico.
Ed ora passiamo alle buone notizie.
Tutto il personale ora in servizio è di ruolo. Si è conclusa
quella fase che ha caratterizzato per lunghi anni
Stoccarda con la presenza di un gran numero di
docenti supplenti, a volte più della metà. I supplenti
hanno svolto in questi anni spesso un lavoro egregio e
10
colgo quest'occasione per ringraziarli e anche per
testimoniare che la collaborazione con la maggior parte
di loro è stata ottima. È del tutto evidente però che
nessuna organizzazione può funzionare in maniera
efficiente con più della metà del personale precario. La
presenza così accentuata di posti a supplenza, che ogni
anno dovevano essere riassegnati sulla base di
meccanismi rigidi, produceva un balletto delle cattedre,
con spostamenti dei docenti da una zona all'altra e
conseguente perdita di continuità e di radicamento sul
territorio. La nuova situazione dovrebbe invece
garantire stabilità. Ogni docente manterrà negli anni la
sua cattedra e si “coltiverà” il suo territorio, stabilendo
rapporti duraturi e facendolo crescere.
La fase di ristrutturazione delle cattedre è terminata.
Negli ultimi anni siamo stati obbligati, ogni estate, a
ridisegnare le cattedre dei docenti, ricombinando
diversamente i corsi, con evidente effetto sulla
continuità, disagi per le famiglie e per gli insegnanti
stessi. Ciò è stato dovuto a due motivi principali: gli
ingenti tagli al personale che di anno in anno hanno
colpito questa circoscrizione e la realizzazione della
zonizzazione, cioè della separazione delle zone di
intervento dei docenti MAECI e dei docenti dell'Ente
IAL CISL, che gestisce parte dei corsi per conto del
Ministero. Non sono previsti ulteriori tagli del personale
MAECI per i prossimi anni (come detto il piano di
riduzione è completato) e la zonizzazione è (quasi)
ultimata. Nel settembre 2016 perciò, a differenza di
quanto accaduto in molti casi negli scorsi anni, le
famiglie dovrebbero ritrovare più o meno la stessa
situazione lasciata al termine di questo anno scolastico:
stessi docenti, stessa distribuzione dei corsi, ecc.
Sicuramente una situazione di maggior stabilità e
continuità (fatte salve tutte le variabili che non
dipendono da noi: la disponibilità dei locali scolastici,
gli orari delle scuole, le esigenze dei nuovi iscritti, ecc.).
Continuando con le buone notizie: il nuovo personale è
giunto puntualmente in sede ed ha preso regolarmente
servizio all'inizio dell'anno scolastico. Ciò è stato reso
possibile dall'intenso lavoro svolto dal Ministero nel
corso dell'estate. A Stoccarda sono giunti quattro nuovi
docenti di ruolo in servizio nei corsi, a coprire i posti a
supplenza rimasti.
Anche il DSGA è giunto
puntualmente, così come due dei tre nuovi docenti in
servizio nelle scuole (una docente ha preso servizio il 5
ottobre per motivi burocratici indipendenti dal MAECI).
Nel complesso, dunque, possiamo dire di dover
sicuramente lamentare a Stoccarda una forte riduzione
della presenza ministeriale. Preso atto di questo fatto,
per altro inevitabile alla luce delle necessità di
risparmio e delle linee strategiche adottate da tempo Anno (scolastico) nuovo, vita nuova
La Nuova Linea
La Nuova Linea
Ottobre 2015
dal Ministero, dobbiamo però registrare che
probabilmente si è venuto a costituire un sistema
ridimensionato ma più razionale, con personale stabile
e inviato puntualmente.
Molti di coloro che mi hanno seguito fin qui
penseranno: Ma che dice questo? Ma dove sono gli
aspetti positivi? Abbiamo perso quindici insegnanti,
abbiamo perso una marea di corsi per i nostri figli.
Non è così, tranquillizzatevi. Nemmeno un corso andrà
perso (purché ci siano ancora i numeri per mantenerlo,
ovviamente!). Nemmeno un corso è andato perso in
tutti questi anni di profonde ristrutturazioni. La
riduzione sopra descritta riguarda il personale
ministeriale, quello inviato dall'Italia. Tale personale
svolgeva e svolge una parte dei corsi. L'altra parte
viene svolta da molti anni da enti privati cui il Ministero
assegna un contributo. Dall'anno scolastico 2013-2014
svolge tale funzione l'Ente IAL CISL di Stoccarda. I corsi
non più coperti da personale MAECI saranno pertanto
svolti da docenti alle dipendenze di tale Ente. Questo è
stato il nostro lavoro di quest'estate: ridisegnare la
presenza dei docenti MAECI sul territorio e passare
all'Ente i posti che non potevano più essere coperti
direttamente dall'Ufficio Scuola. Questa operazione è
ora quasi terminata nella sua sostanza. Sia l'Ente che noi
dell'Ufficio Scuole stiamo ora lavorando intensamente
per gestire e perfezionare i dettagli. La prima
sensazione, come detto, è che si stia profilando un
sistema razionale e stabile. Dalle richieste che
pervengono all'Ufficio ci sembra inoltre che ci sia una
forte richiesta di Italiano e quindi che esistano ottime
prospettive non solo di mantenimento, ma di crescita.
Per informazioni rivolgersi a:
Consolato Generale di Stoccarda – Ufficio Scuole, tel.
0711 222 912 304, fax 0711 222 912 333, e-mail
[email protected]
oppure
IAL CISL Germania – tel. 0711 244929 - e-mail [email protected] - www.ialcisl.de
La Nuova Linea
IMPRESSIONI SUL CORSO D’ITALIANO
Io mi chiamo Romina, ho 9 anni. Frequento la 4a classe
nella Schiller Grundschule in Faurndau.
Dalla 1a classe frequento anche il corso di italiano. Il
corso di italiano è divertente perché oltre ad imparare
guardiamo anche film (come Pinocchio, Nemo ecc.), per
poi raccontare la storia attraverso libriccini, schede di
lavoro o giochi. Inoltre quando non capisco qualcosa la
maestra cerca di spiegarmelo con parole più semplici.
Il corso di italiano mi aiuta soprattutto per imparare
molte parole per quando vado in Italia in modo da
poter meglio capire la mia famiglia in Italia.
(Romina, 9 anni, classe 4a, Schiller Grundschule, corso
di Faurndau della docente Giovanna Santaniello)
Ciao, io sono Danilo Tatti. Io ho 11 anni e sono nato a
Göppingen. A me piace andare a scuola italiana, infatti,
la frequento dalla prima classe. La mia maestra è molto
simpatica. I miei amici sono tutti italiani e loro mi
piacciono molto perché sono molto divertenti. Io ho un
fratello e una sorella che frequentano anche la scuola
italiana.
Nella scuola italiana impariamo i verbi, gli aggettivi e
tante altre cose. Quando ritorno a casa io ho imparato
molte parole nuove. Qualche volta noi guardiamo
anche un film e dobbiamo poi raccontare la storia. A
volte facciamo la pausa e noi alunni giochiamo tutti
insieme parlando in italiano. Un mese fa io e altri due
compagni del mio corso abbiamo fatto l’esame CILS a
Stoccarda. Io avevo tanta paura che sbagliavo l’esame.
Dopo aver finito l’esame mi sono calmato, adesso non
devo fare altro che aspettare i risultati. Questo giorno
dell’esame è stata una bella esperienza.
(Danilo, 11 anni, corso di Schlierbach della docente
Giovanna Santaniello)
Anno (scolastico) nuovo, vita nuova
11
Ottobre 2015
La Nuova Linea
CONCORSO LETTERARIO “SCRIVENDO-SOGNANDO” Promosso dal Comites di Stoccarda
L'apprendimento della scrittura comporta un consumo notevole di energie.
Si impara a scrivere scrivendo ma riuscire a costruire l'abilità della scrittura è
senza dubbio impegnativo. Se dovessimo chiedere agli alunni quale attività
richiede più fatica, la risposta sarebbe, senza alcun dubbio, la scrittura. A
scuola si scrive, e si scrive molto, ma gli argomenti spesso sono lontani
dagli interessi reali degli alunni e dalla situazione comunicativa: si scrivono
temi che leggeranno gli insegnanti al solo scopo di valutare competenze
acquisite e difficilmente si scrivono lettere, articoli, poesie, racconti brevi
per il piacere di scrivere, di raccontare, di creare, di comunicare emozioni e
esperienze del proprio vissuto. Gli studenti sentono la scrittura come un
fardello che pesa su ogni giornata scolastica; è necessario quindi far
riscoprire e ripensare il ruolo fondamentale della scrittura.
Il Concorso letterario “Scrivendo-Sognando” promosso dal Comites
Stoccarda, in collaborazione con il Consolato Generale di Stoccarda e lo IAL-CILS, si inserisce nell'ottica di diffusione
della lingua italiana scritta, come momento di rielaborazione e riorganizzazione delle conoscenze personali su un
contenuto a tutti caro “La mia Italia”.
L'iniziativa, nata dalla sensibilità del Dott. Conte, neopresidente del Comites Stoccarda, a trovare sempre nuove
strategie di diffusione e di pubblicizzazione della lingua italiana, ha un ruolo fondamentale per motivare alla
scrittura. Un concorso letterario rappresenta, infatti, una sfida stimolante per raggiungere un obiettivo concreto:
redigere un buon testo che possa essere valutato da una commissione di esperti.
A chi è rivolto il concorso?
Agli alunni che frequentano i corsi di lingua e cultura italiana nella Circoscrizione Consolare di Stoccarda.
Gli alunni frequentanti scuole dove l´italiano viene insegnato come lingua straniera o come AG.
Ai genitori degli alunni.
Come partecipare?
Presentando un elaborato, individuale o di gruppo (in questo caso indicare il coordinatore), in lingua italiana.
Sono ammesse al concorso tutte le diverse tipologie testuali (racconto, diario, lettera, articoli, piccoli saggi,
considerazioni personali, poesie, etc.) sulla tematica “La Mia Italia” (ricordi, esperienze, località, suoni, sapori,
oggetti, attività, persone, avvenimenti etc.)
I partecipanti verranno distinti in cinque categorie:
A) gli italiani frequentanti le classi 1-4;
B) gli italiani frequentanti le classi 5-8;
C) gli italiani frequentanti le classi 9^ e successive
D) la categoria degli alunni di origine non italiana,
E) la categoria “Genitori”.
Premiazione
Per ogni categoria la commissione individuerà l'elaborato migliore, che sarà premiato durante una cerimonia
appositamente organizzata, con un Laptop per ogni categoria e un viaggio in Italia per la categoria “Genitori”. Tutti i
partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione e gli elaborati vincitori e altri 30/40 migliori verranno
pubblicati in una raccolta.
Per maggiori informazioni o per ricevere il modulo d’iscrizione, ci si potrà rivolgere all’insegnante del corso
frequentato dal proprio figlio.
Il Comites Stoccarda ringrazia fin d’ora tutti coloro che si attiveranno per la diffusione di questa iniziativa, ed in
particolare gli insegnanti che, con il loro impegno, determineranno la realizzazione del progetto. 12
Concorso „Scrivendo Sognando“
La Nuova linea
La Nuova Linea
Ottobre 2015
I moduli di iscrizione per il concorso sono scaricabili dal seguente link: www.lanuovalinea.com/download/iscrizioneconcorso.zip
La Nuova Linea
Concorso „Scrivendo Sognando“
13
Ottobre 2015
La Nuova Linea
I DUE APPUNTAMENTI IMPORTANTI PER I RAGAZZI DEI CORSI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA
Per il quarto anno consecutivo hanno avuto luogo a Stoccarda due appuntamenti importanti per
i ragazzi che frequentano i corsi di lingua e cultura italiana, promossi dal Consolato Generale di
Stoccarda. (Nelle foto i bambini durante le prove dello spettacolo teatrale)
Il primo in ordine temporale è stato quello teatrale.
Circa centocinquanta piccoli attori si sono incontrati
domenica 5 luglio 2015 alle ore 14:00 nella
Lindenbachhalle di Stoccarda-Weilimdorf, per
rappresentare il loro nuovo spettacolo teatrale
“Pinocchio, che avventura crescere!”, ispirato alle
vicissitudini del famoso burattino italiano e frutto di un
intenso lavoro di memorizzazione, recitazione, canto e
danza, svolto dal coro e dai piccoli attori. Ma anche un
impegnativo lavoro di riadattamento del copione,
coordinamento e messa in scena, svolto dalle
insegnanti promotrici del progetto, Elisa Stroppolo e
Rosanna Perfetti, e dalle colleghe Claudia Bove,
Rosanna Trentini, Emanuela Salvadori, Tersa Graziano e
Filomena Marro. Una scelta del testo legata anche alla
realizzazione di attività didattiche mirate, ispirate dalla
storia e dai suoi messaggi, occasione per analizzare e
discutere con i ragazzi del rapporto genitori-figli e di
comportamenti scorretti. Il teatro ha fatto così da
pretesto, da stimolo e da motivazione
all’insegnamento e all’apprendimento della lingua
italiana.
Al seguito dei tanti ragazzi famiglie intere ad assistere
e aiutare nella realizzazione dei costumi e della
scenografia. Famiglie che hanno avuto così l’occasione
di incontrarsi e vivere in modo nuovo e originale i corsi
di lingua e cultura italiana. Dietro questo momento di
sintesi teatrale certamente la costanza, il sacrificio,
l’impegno e l’entusiasmo di adulti e bambini, nonché
una grande passione per il teatro e per
l’insegnamento.
A seguire, giovedì 9 luglio dalle ore 13 alle 18, ha
avuto luogo presso la Großer Saal del Comune di
Stoccarda, Marktplatz 1, la Cerimonia di Consegna
degli Attestati di Zertifizierung per i ragazzi di 9^ e 10^
classe. Un traguardo importante per i ragazzi che
frequentano i corsi di lingua e cultura italiana, offerti
dal Consolato Generale d’Italia a Stoccarda.
Alla manifestazione hanno partecipato i rappresentanti
delle istituzioni locali e quelli della comunità italiana ed
è stata intervallata e allietata da esibizioni al pianoforte,
canti e balli tradizionali italiani, eseguiti da talentuosi
ragazzi, “scritturati” per l’occasione dall’insegnante
Rosanna Perfetti, organizzatrice della manifestazione
insieme alla collega Giovanna Santaniello, sempre
all’interno dei corsi di lingua e cultura italiana.
14
I due appuntamenti
La Nuova Linea
La Nuova Linea
Ottobre 2015
ESPERIENZA FORMATIVA DELL’ISTITUTO IAL-CISL GERMANIA PER INSEGNANTI DI RUOLO PRESSO LA SCALA DI MILANO
di Martina De Luca
Il# corso# di# formazione# sull’insegnamento# a4raverso# l’opera#
lirica?#Sicuramente#una#delle#esperienze#più#esaltan:#vissute#
negli# ul:mi# mesi.# Se# qualcuno# dovesse# chiedermi# per# quale#
mo:vo#mi#piace#insegnare,#penso#che#la#risposta#più#calzante#
sarebbe# perché' mi' piace' apprendere' in' primis,# e# divenire# a#
mia# volta# parte# di# questo# processo# di# trasmissione# di# cose#
ancora#poco#conosciute#e#fonte#di#gioia#inesauribile.#L’Is:tuto#
IalACisl# Germania# ha# organizzato# con# l’associazione# culturale#
milanese#Lilopera,#un#corso#di#formazione#per#insegnan:,#con#
l’obieDvo# di# apprendere# le# potenzialità# # dell’opera# lirica.# Il#
seminario# è# stato# cara4erizzato# da# due# giorni# di# intensa#
aDvità,#per#noi#e#per#i#nostri#formatori.#Il#primo#giorno#–#che#
oserei#definire#di#“riscaldamento”#–#siamo#sta:#per#così#dire#
introdoD# nel# Teatro# alla# Scala# di# Milano# dove# abbiamo#
trovato,#pronto#ad#accoglierci,#il#Vicepresidente#della#Regione#
Lombardia# # On.# Mario# Mantovani# che,# oltre# ad# aver#
so4olineato# i# diversi# progeD# che# vedono# impegnate#
vicendevolmente#Italia#e#Germania,#ci#ha#dato#il#suo#caloroso#
benvenuto,# augurandosi# il# prosieguo# e# l’intensificarsi# di#
analoghe# aDvità# forma:ve.# Dopodiché,# ci# è# stata# illustrata#
con#dovizia#di#de4agli#la#stru4ura#del#teatro#ed#il#modo#in#cui#
vengono# ges::# gli# spazi# interni.# Personalmente# ho# trovato#
molto# interessan:# queste# descrizioni,# poiché,# pur# avendo# in#
passato# avuto# alcune# brevi# esperienze# teatrali,# non# mi# era#
mai# capitato# prima# di# approfondire# tali# argomen:.# Abbiamo#
visitato# i# palchi# e# ricevuto# una# visione# insieme# di# questo#
celebre# teatro# italiano.# Nelle# sale# esposi:ve# del# museo#
teatrale,# invece,# abbiamo# potuto# ammirare# diversi# oggeD# di#
scena,# costumi# e# strumen:# storici.# Abbiamo# poi# visitato#
l’Archivio#Storico#Ricordi#che,#dichiarato#negli#anni#’90#archivio'
di# interesse' storico,# possiede# un# patrimonio# notevole# di#
figurini,#bozzeD,#manifes:#et'similia,#originali,#tes:monianza##
di#un#momento#storicoA#culturale.#Il#secondo#giorno#ci#hanno#
fa4o#le4eralmente#sudare.#
Nella#prima#fase#abbiamo#realizzato#con#vivida#immediatezza#
quanto# variegato# sia# il# caleidoscopio# di# figure# presen:# a#
teatro.#Più#tardi#abbiamo#vissuto#un#momento#che#definirei#di#
“totale# libertà# corporea# e# al# contempo# spirituale”;# abbiamo,#
La Nuova Linea
infaD,#preso#parte#ad#un#workshop#di#danza#crea:va,#durante#il#
quale# ognuno# di# noi# ha# potuto# liberamente# usare# # il# proprio#
corpo# per# esprimere# e# veicolare# conceD,# cosa# che# ci# ha#
sicuramente#fornito#oDmi#spun:#didaDci#e#relazionali.#Questa#
esperienza#si#è#rivelata,#infaD,#una#nuova#chiave#di#le4ura#della#
nostra#propria#corporeità,#da#offrire#ai#nostri#alunni.#Si#tra4a#di#
un#:po#di#aDvità#in#grado#di#me4ere#in#moto#la#conoscenza#di#
sé# sfru4ando# le# potenzialità# offerteci# dal# nostro# corpo# e# dallo#
spazio# in# cui# ci# si# muove.# Ai# fini# didaDci,# ritengo# sia# stata#
un’esperienza#fondamentale,#se#si#pensa#all’importanza#che#ha#
il# linguaggio# gestuale# nell’apprendimento# e# nell’insegnamento#
di#una#lingua#straniera.#
Nella#seconda#fase#ci#siamo#occupa:,#degli#strumen:##musicale#
e#della#disposizione#degli#orchestrali#‘nella#buca’.#La#formatrice#
ha# poi# tentato# di# farci# prendere# coscienza# della# nostra# voce# e#
dell’uso# che# ne# facciamo# a4raverso# esercizi# di# canto# lirico,# al#
fine# di# cogliere# più# dis:ntamente# le# variazioni# di# tono# e,#
contestualmente,# esercitare# un# maggiore# e# più# consapevole#
controllo# sulla# voce.# In# verità,# spesso# non# ci# si# rende# conto# di#
come#si#parla#e#si#ar:colano#i#suoni.##Come#facilitatori#linguis:ci,#
spesso,#tendiamo#a#far#leggere#ad#alta#voce#i#nostri#alunni#per#
far# sì# che# possano# ascoltare# la# propria# voce# nella# lingua# che#
stanno#imparando.##In#quel#momento,#il#gioco#si#è#capovolto#e#ci#
siamo#trova:,#in#prima#persona,#a#provare#le#variazioni#di#tono#
sperimentate# dalla# nostra# voce.# A# chiusura# di# questa# intensa#
giornata,# ci# sono# state# somministrate# porzioni# di# testo,# tra4e#
dall’opera# Turandot' di' Giacomo' Puccini,# # che# abbiamo# dovuto#
riformulare# e# semplificare,# al# fine# di# poterle,# so4oporre# in#
futuro#ad#un#gruppo#di#nostri#alunni.#L’esercizio#si#è#dimostrato#
per# noi# tu4’altro# che# facile.# Tu4avia# abbiamo# appreso# come#
realmente# sia# possibile# rendere# comprensibile,# con# parole#
molte#semplici,#anche#un#testo#che#sembra#essere#difficile.#
L’aDvità#di#semplificazione#è#stata#completata,#poi,#dall’uso#del#
corpo.# Senza# parole# abbiamo# inscenato# brevissime# par:# # del#
testo,#affidandoci#alla#gestualità.#
Dopo# questo# tuffo# nel# nostro# mondo# operis:co# italiano,#
l’auspicio# di# ognuno# di# noi# insegnan:# è# di# riuscire# ad#
entusiasmare#i#bambini#e#ragazzi#dei#nostri#corsi.
Come far capire l’Opera ai bambini
15
Ottobre 2015
La Nuova Linea
L’ESAME CILS 2015 di Maxime Metzler
Ogni venerdì noi (studenti dei licei
Albert-Einstein e Spohn di
Ravensburg) abbiamo partecipato
al corso
CILS della
nostra
professoressa Natalia De Pascale,
madrelingua italiana.
Durante le lezioni abbiamo parlato
molto in italiano. Inoltre abbiamo
imparato molte cose sullo
svolgimento e sui contenuti
dell’esame del 9 maggio 2015 a
Stoccarda.
Ma un giorno prima dell’esame è
successo qualcosa di
imprevedibile: il treno delle ore 5 e
30 ca. del mattino, con cui avevamo
pianificato di partire per arrivare in
t e m p o a S t o c c a rd a , è s t a t o
annullato a causa di uno sciopero
dei macchinisti!
Sono stati momenti disperati
perché Stoccarda dista da
Ravensburg ben 180 Km e non
sapevamo come arrivarci!
Ma un papà (veramente un eroe) si
è lasciato convincere e si è
mostrato disponibile ad
accompagnarci con la macchina.
Che fortuna!
Il giorno dopo ci siamo alzati
comunque molto presto (alle 05:00
precisamente) e siamo partiti da
Ravensburg. In un primo momento
tutti abbiamo dormito, ma poi l
´emozione ha vinto sul sonno.
A Stoccarda tutto è cominciato con
u n c o n t ro l l o d e i d o c u m e n t i
d’identità.
Poi è iniziata la prima prova: la
prova d’ascolto seguita dalle prove
“Comprensione della lettura”,
“Strutture di comunicazione” e la
prova scritta.
Dopo una pausa pranzo siamo
ritornati in aula per la prova orale.
Prima di rimetterci in macchina
s i a m o p a s s at i n e l c e n t ro d i
Stoccarda dove c´era il festival dei
cartoni animati.
Siamo ritornati a Ravensburg alle
otto di sera ed eravamo tutti
veramente stanchi!
16
Per fortuna i risultati dell’esame
sono visibili online già in luglio …
non bisogna aspettare molto!
________________________________
Perché sostenere un esame di
Certificazione CILS?
richiesto un determinato livello di
competenza in italiano attestato
formalmente.
L a C e r t i fi c a z i o n e C I L S è
riconosciuta in tutti i settori
commerciali, industriali e finanziari.
Un’azienda, ad esempio, o un altro
datore di lavoro avranno la certezza
che un suo dipendente o futuro
dipendente straniero in possesso
di una Certificazione di un dato
livello saprà svolgere con
autonomia e efficacia comunicativa
le mansioni richieste da un certo
profilo professionale o da certi
compiti lavorativi che implicano
interazioni in lingua italiana con gli
italiani o con gli altri stranieri.
di Natalia De Pascale
Gli esami di Certificazione CILS
rappresentano un obiettivo
importante per tutti coloro che
studiano la lingua italiana.
In ogni livello sono valutate tutte le
abilità linguistiche (l'ascolto, la
lettura, la produzione e interazione
scritta, la produzione e interazione
orale e la capacità di riflettere sugli
usi della lingua), attraverso compiti
che misurano le capacità dei
candidati di usare la lingua italiana
in vari contesti di interazione
comunicativa. La certificazione di
ogni livello dichiara un grado di
capacità comunicativa adeguato a
s p e c i fi c i c o n t e s t i s o c i a l i ,
professionali e di studio. La Certificazione CILS ha una
funzione di garanzia: garantisce
che lo straniero che possiede una
Certificazione di un determinato
livello saprà comunicare in lingua
italiana nei contesti comunicativi
previsti per quel livello e, al
contempo, garantisce anche chi
richiede le competenze
comunicative a uno straniero. La Certificazione CILS è spendibile
per l’inserimento nel mondo del
lavoro, per l’insegnamento
dell’italiano, per l’iscrizione alle
Università italiane, per ogni
ulteriore ambito d’uso in cui sia
L’esame CILS 2015
www.cils.unistrasi.it
PROGETTO CERTIFICAZIONI
All’interno del progetto
Certificazioni, l'Ufficio Scuola del
Consolato Generale di Stoccarda,
in collaborazione con l’Istituto
Italiano di Cultura e l’Università
per Stranieri di Siena, offre la
possibilità di sostenere la
Certificazione CILS delle
competenze linguistiche in
italiano come lingua straniera.
Possono usufruire del progetto
gli studenti con buone
competenze comunicative in
italiano e iscritti nei corsi di
lingua e cultura italiana. La
preparazione agli esami è
gratuita e svolta all’interno dei
corsi di Lingua e Cultura Italiana,
dislocati su tutta la regione del
Baden Wuerttemberg.
Per informazioni è possibile
rivolgersi al proprio insegnante
del Corso oppure alla segreteria
dell’Ufficio Scuole (Consolato
Generale di Stoccarda – Ufficio
Scuole, tel. 0711 222 912 304)
o ancora allo IAL CISL Germania
(tel. 0711 244929).
La Nuova Linea
La Nuova Linea
Ottobre 2015
QUESTIONI LINGUISTICHE LA „I“ DEL NAPOLETANO
A volte per ragioni eufoniche o per facilitarne la
pronuncia, quando una parola italiana viene
“napoletanizzata”, si aggiunge nel suo corpo una vocale,
detta di appoggio. In linguistica è l’epèntesi, es:
cappello (cappiello), manganello (manganiello),
sportello (sportiello) ecc. ecc.
Viceversa, la caduta di una vocale o di una sillaba
all’interno della parola è detta sincope. Nel nostro caso
la vocale è la i, es.: fiéle (fèle), miéle (mèle), notare che
l’accento da acuto è diventato grave.
Il miele è una sostanza dolce,
prodotta dalle api, ma perché si
dice “luna di miele”? Questa
espressione ci viene dalla Francia,
lune de miel, a sua volta ricalcata
dall’inglese honeymoon. Si riferisce,
in effetti, non all’astro Luna, ma alla
lunazione, cioè al mese lunare che
dura poco più di 29 giorni. Praticamente nel primo
mese dopo il matrimonio, si dovrebbe avere una dolce
felicità. A tal proposito, Voltaire diceva che “il
matrimonio potrebbe definirsi una luna di miele per il
primo mese, cui fa seguito una luna di assenzio di molti
anni!”
Ma ancor prima del matrimonio i fidanzati si scambiano
un anello come segno di reciproca fedeltà, che si
chiama perciò fede, e da qui il termine fidanzato da
fide(m)=fede. Al rituale del fidanzamento, in passato se
ne aggiunse un altro, rappresentato dalla stretta di
mano. Da ciò scaturisce il termine impalmare, cioè unire
le palme delle mani come promessa d’amore.
Però, prima della
luna di miele ci
sono ovviamente le
nozze. La parola
nozze è difettiva,
perché manca del
singolare in quanto
implica in sé che
per
il
suo
espletamento ci vogliono, tra l’altro, due persone: un
uomo e una donna (almeno fino ad adesso). Il termine
nozze deriva dal verbo latino “nubere” che significa
velare, in quanto, al tempo dei nostri Avi Romani, vigeva
la tradizione di avvolgere il capo della sposa in un
ampio velo giallo che raffigurava la cerimonia del
rapimento della donna dalla potestà paterna. La
tradizione di velare la sposa si è tramandata fino ai
nostri giorni, solo che il giallo del velo è diventato
bianco come simbolo di purezza (si spera).
La Nuova Linea
I FALSI AMICI
di Tommaso Conte
di Ettore Iannelli
Attenzione ai trabocchetti dei cosiddetti “Falsi Amici” fra
tedesco e italiano.
I “Falsi Amici” sono quei termini che, per la loro analogia
alle voci lessicali
di un’altra lingua, a volte inducono il traduttore a false
corrispondenze.
Ecco qui le più comuni:
TEDESCO
>>>>>>
ITALIANO
Die Firma
la ditta
Die Unterschrift
la firma
Defekt
Guasto
Fehler
difetto
Führerschein
Patente di guida
Patent
Brevetto
Preis
Prezzo
Preis
Premio
Ischias
asciatica
Spielen
giocare
Spielen
suonare
Tastatur
tastiera
Kompass
bussola
Zirkel
compasso
Suppe
minestra
Fischsuppe
zuppa di pesce
Palette
tavolozza
Palette
bancale/pedana
Stipendium
borsa di studio
Das Paar (Ehepaar)
Ein Paar Sandalen
Eine devote Haltung
la coppia (…gli sposi…)
un paio di sandali
un atteggiamento servile
Einer treuer Freund
un devoto amico
Partei
parte
Partei
partito
Partie
partita
Lingua e parole
17
La Nuova Linea
Giugno 2015
„IL TACCUINO“
di Tony Mazzaro
Sociale:
Elezioni Cgie
Espressi il 26 settembre scorso a
Berlino i 7 membri che
rappresenteranno la collettività
italiana in Germania al Consiglio
Generale degli Italiani all’Estero
(Cgie).
I loro nomi sono: Edith Pichler
(Berlino), Simonetta Del Favero
(Colonia), Tony Màzzaro (Stoccarda),
Paolo Brullo (Wolfsburg), Vincenzo
Mancuso (Francoforte), Giuseppe
Maggio (Villingen), Isabella Parisi
(Hannover).
________________________________
Cultura:
Celebrata domenica 20 settembre a
Calw (Selva Nera) la tradizionale
Festa della Madonna, protettrice di
Mirabella Imbaccari. All’ormai
tradizionale appuntamento
religioso, promosso da Rosa
Giaccone e Filippo Luminario, è
intervenuto il Vescovo di
Caltagirone Calogero Peri. La
collettività italiana della
Circoscrizione consolare di
Stoccarda è stata rappresentata dal
cancelliere Guelfi e dal neoPresidente Comites Dott. Tommaso
Conte. La lucana Matera e la
bulgara Plowdiw elevate a Capitali
europee della Cultura 2019. La
prima è nota per i Sassi, antiche
caverne abitate fino ad un secolo fa,
e teatro di diversi film; mentre la
seconda vanta una storia ultra
millenaria che si richiama ai romani
e ai turchi.
________________________________
Scuola:
In quest’anno scolastico 2015/16
il
numero
delle
Gemeinschaftsschulen nel BadenWürttemberg sale a 271. L’obiettivo
18
RUBRICA DE „LA NUOVA LINEA“
è di potenziare la qualità
pedagogica del Gymnasium e rafforzare le possibilità del sostegno
individuale nelle Realschulen.
Dal 1° Luglio 2015 è entrato in
vigore nel BW il Bildungszeit,
l e t t e r a l m e n t e Pe r i o d o d i
Formazione. In questo modo anche
gli occupati del BW possono avere
fino a 5 giorni di permessi retribuiti
per formazione, utilizzabile per
l ’a g g i o r n a m e n t o l a v o r a t i v o ,
l’aggiornamento politico (sindacati
o partecipanti alla vita politica) o
per attività di volontariato. In
quest’ultimo caso sono necessarie
norme aggiuntive e questo tipo di
permessi partiranno dal 2016. Il
diritto al periodo di formazione è
previsto per i lavoratori, per coloro
che stanno conseguendo un
diploma o lo posseggono da
almeno 12 mesi, così come per gli
studenti delle Dualen Hochschulen
( Fo r m a z i o n e a c c a d e m i c a e
formazione presso imprese) del BW.
________________________________
Salute:
Il Landesgesundheitsamt (una sorta
di ASL regionale) di Stoccarda si
appella alle famiglie tedesche e
straniere di fare vaccinare i figli
contro il morbillo, raccomanda di
non sottovalutare il pericolo delle
infezioni e di rivolgersi quanto
prima al medico di famiglia.
________________________________
Economia:
L’azienda Sandoz di Stoccarda/
Gerlingen ha decretato la chiusura
per la fine del 2016. L’imballaggio
di medicinali viene delocalizzato in
Po l o n i a e i n S a s s o n i a . D a l
provvedimento sono toccati 290
dipendenti.
Ad aprile 2016 chiuderà a
Böblingen anche la Johnson
Il taccuino
Controls per carenza di
commissioni di maniglie e tettucci
della Mercedes.
A perdere il lavoro saranno 200
dipendenti.
L’ufficio statistiche di Stoccarda ha
rilevato che, nonostante alcune
chiusure di aziende, il tasso di
disoccupazione nel BadenWürttemberg ha registrato i minimi
storici.
Secondo i dati di settembre i
disoccupati in questo Land si sono
attestati su 230.000 unità pari al
3,8%. Era dal 1991 che non si
registrava un così basso tasso di
disoccupazione. Tuttavia, piuttosto
alto è il tasso del lavoro part time. Il
tasso medio federale è del 6,2%.
________________________________
Musica e spettacoli:
Eros Ramazzotti:
Stoccarda, giovedì 5 novembre. I prezzi d’ingresso alla Martin Schleyerhalle (vicino allo Stadio Mercedes Arena)
oscillano da € 61 a € 88,60.
Per prenotazioni:
ticketonline.de/Eros-Ramazzotti
Heinrich (Enrico) Del Core:
Cabaret: ‚Alles halb so wild‘
24.10.2015 ore 20 Parktheater Bensheim
25.10.2015 ore 19 Mannheim Capitol
07.11.2015 ore 20 Fritzhalle Schwaigern
26.11.2015 ore 20 Renitenztheater Stuttgart
Lutto nel mondo della musica. Si è
spento James Last. Il Karajan della
musica pop aveva 86 anni. Il titolo
del suo brano più celebre:
“Einsamer Hirte”. La Nuova Linea
La Nuova Linea
Giugno 2015
Sport
Anche la Bundesliga parla italiano…
Bayern:
Dortmund:
Schalke:
Leverkusen:
Wolfsburg:
Augsburg:
Hoffenheim:
Brema:
Darmstadt:
Amburgo:
Francoforte:
Magonza:
Arturo Vidal (ex Juve), il vice-presidente vicario Karl-Heinz Rummenigge (con un glorioso passato all’Inter), il tecnico Pep Guardiola (ex Brescia)
Pierre Anbameyang (ex Milan)
Klaas-Jan Huntelaar (ex Milan)
Tranquillo Barnetta (italo-svizzero)
Franco Di Santo (italo-argentino)
Giulio Donato (ex Grosseto)
e il Direttore sportivo Rudi Völler (ex Roma)
Daniel Caligiuri (nato a Schwennigen/Baden-Württemberg)
Max Reinthaler (Bolzano)
David Abraham (italo-argentino)
Claudio Pizarro (italo-peruviano)
Garcia Santiago (italo-argentino/ex Palermo)
Luca Caldirola (ex Brescia)
Sandro Sirigu (nato a Ulm)
Bruno Labbadia (allenatore, nato a Darmstadt da genitori laziali)
Haris Seferovic (ex Novara)
Pablo De Blasis (italo-argentino)
Nik Zimling (ex Udinese)
Ciro Immobile (ex Torino) dopo un solo campionato al
Dortmund è stato ceduto in prestito al Siviglia.
Il campo di sterminio di
Auschwitz (afp)
BERLINO - Una ex telegrafista di
Auschwitz, oggi 91enne, sarà
processata per concorso
nell'omicidio di 260.000 ebrei
durante il nazismo. La procura di
Kiel, nel nord della Germania, ha
formalizzato l'accusa contro la
donna (della quale non sono state
rese note le generalità) telegrafista
nel campo di sterminio tra aprile e
luglio del 1944. Secondo quanto
appresso dall'agenzia tedesca Dpa,
la donna sarà processata da un
tribunale per minori, perché
all'epoca dei fatti aveva meno di 21
anni di età.
_______________________________
Berlino, ennesimo stop ai
lavori dell'aeroporto in
costruzione da nove anni.
Un eccesso di peso su un tetto, un
errore del progetto iniziale che ha
indotto le autorità a bloccare il
La Nuova Linea
Ci auguriamo di non aver dimenticato nessuno. Nei
prossimi numeri passeremo in rassegna la Seconda e
Terza Bundesliga.
cantiere. L'inaugurazione era inizialmente prevista per giugno
2012, ma fu rinviata a fine 2017. Ora
rischia di saltare anche questa data.
Un danno economico e di
immagine notevole per la città e
per la Germania.
_______________________________
Olimpiadi 2024
Le rivali di Roma sono Amburgo,
Budapest, Los Angeles e Parigi.
Ufficializzate dal Comitato olimpico
le candidature per i Giochi che
seguiranno quelli di Tokyo 2020: la
scelta sarà fatta nel settembre 2017
a Lima. Per Roma tre rivali europee
e una statunitense. Roma, che ha
già ospitato le Olimpiadi nel 1960,
aveva già ipotizzato una
candidatura per i Giochi 2020, ma si
era ritirata per le preoccupazioni
del governo Monti sui costi
finanziari. Ci riprova ora e dovrà
vedersela con Los Angeles che
spera di organizzare i Giochi per la
terza volta dopo il 1932 e il 1984.
Parigi, a cui è sfuggito il tentativo di
Il taccuino
organizzare le Olimpiadi del 2012,
potrebbe festeggiare il ‘centenario’
dopo i Giochi organizzati per la
prima e ultima volta nel 1924.
Amburgo, che non ha mai ospitato i
Giochi e ha battuto Berlino come
scelta nazionale, punterà a una
s o l u z i o n e o rg a n i z z at i v a t u tt a
all’interno della città, in cui gli atleti
potranno muoversi a piedi per
raggiungere i vari luoghi della
competizione. In corsa c’è infine
Budapest, che se ci riuscirà, sarà il
secondo paese dell’est europeo,
dopo la Russia, ad aver mai
organizzato i Giochi Olimpici estivi.
__________________________
EXPO 2015: cena sospesa
Come il caffè a Napoli nella città
dell'Expo i clienti dei ristoranti che
hanno aderito all'iniziativa hanno
offerto un pasto per chi ha bisogno.
Voluta dall'Arcidiocesi ambrosiana
e realizzata dalla Caritas, è stato "un
gesto simpatico e concreto di
condivisione". 19
Ottobre 2015
IMU PER GLI ITALIANI ALL
´ESTERO - NOVITÀ 2015
“STELLA AL MERITO DEL
LAVORO” A LAVORATORI E
PENSIONATI ITALIANI RESIDENTI
ALL’ESTERO
di Rocco Di Filippo
A decorrere dall’1 gennaio 2015 vi è una novità
positiva riguardante l’abitazione principale posseduta
in Italia. Una sola unità immobiliare sarà considerata
prima casa purché non sia locata o in comodato d'uso
e, sempre limitatamente ai pensionati, anche le
imposte comunali Tari e Tasi saranno applicate, per
ciascun anno, in misura ridotta di due terzi. Un
successo da applaudire ma comunque discriminante
per gli emigrati non pensionati, così come per i figli
residenti all’estero che hanno ereditato l’abitazione
dai loro padri. Questo successo sul piano legislativo è
da ascrivere al “Comitato per le questioni degli italiani
all’estero” presieduto dal Sen. Claudio Micheloni, che
ha proseguito la battaglia, non solo in sede politica,
ma anche ricorrendo al TAR e agli organismi
dell’Unione Europea. Alla fine, con la risoluzione n. 6 il
Ministro dell´Economia e delle Finanze ha stabilito
che la riduzione IMU e il pagamento ridotto di due
terzi di TARI e TASI spetta anche ai pensionati
residenti all´Estero.
Su alcuni aspetti relativi alle modalità di applicazione
della legge permangono ancora alcuni dubbi e i
deputati del PD eletti all’estero (Fabio Porta, Marco
Fedi, Gianni Farina, Laura Garavini, Francesca La
Marca, Alessio Tacconi) hanno chiesto ulteriori
chiarimenti alla Direzione Legislazione Tributaria e
Federalismo Fiscale – Dipartimento delle Finanze – del
MEF.
In particolare il coacervo delle norme sull’IMU
attualmente in vigore (leggi e disposizioni varie) non
chiarisce in maniera univoca ed inequivocabile quale
debba essere l’immobile esentato nel caso di
pensionati proprietari di più abitazioni dislocate sul
territorio italiano anche in diversi comuni, province o
regioni. In alcuni casi addirittura la normativa e le sue
interpretazioni da parte delle autorità competenti si
contraddicono. Sono stati infatti riportati casi in cui
alcuni comuni si sono rifiutati di applicare l’esenzione
a pensionati italiani residenti all’estero e proprietari di
più immobili in Italia, potenzialmente aventi diritto
all’esenzione, proprio perché sprovvisti di indicazioni
legislative e normative precise. I deputati PD eletti
all’estero hanno quindi chiesto al MEF un ulteriore
chiarimento.
20
La Nuova Linea
Anche quest’anno è possibile
presentare candidature per il
2015 per la “Stella al Merito
del Lavoro” destinata a
lavoratrici/tori e pensionate/i
italiane/i residenti all’estero.
Le candidature dovranno
pervenire ad uno dei Consolati italiani in Germania
entro e non oltre il 30 novembre 2015.
L'onorificenza è riservata alle/ai lavoratrici/tori
dipendenti di imprese pubbliche o private, nei settori
Industria, Commercio ed Agricoltura; il limite minimo
di età per le/i candidate/ti è di 50 anni compiuti alla
data di presentazione. Nei casi di conferimento
dell’onorificenza alla memoria, si prescinde
dall’anzidetto requisito di anzianità lavorativa.
La decorazione può essere concessa alle/ai
lavoratrici/tori che abbiano prestato attività lavorativa
ininterrottamente per un periodo minimo di
venticinque anni documentabili, alle dipendenze di
una o più aziende italiane o straniere, purché il
passaggio da un’azienda all’altra non sia stato causato
da demerito personale, e che abbiano dato prove
esemplari di patriottismo, laboriosità e probità,
risultanti da separata attestazione della
Rappresentanza diplomatica o dell’Ufficio consolare.
Le domande per il conferimento della decorazione
per l’anno 2016 dovranno essere corredate da
curriculum vitae, attestato dei datori di lavoro,
certificazione di nascita e cittadinanza e certificato
generale del Casellario Giudiziale, per il cui rilascio è
competente la Procura della Repubblica con
giurisdizione sul Comune di nascita della/del
candidata/o.
La candidatura non deve essere presentata
dall’interessata/o, né da un suo parente, ma da
persone che abbiano conoscenza diretta dei meriti da
lei/lui acquisiti sul lavoro.
Onde promuovere le pari opportunità, si presterà
particolare cura alle candidature provenienti dalla
c o m u n i t à f e m m i n i l e , c a t e g o r i a fi n o r a n o n
sufficientemente rappresentata.
IMU - Stella al merito
La Nuova Linea
La Nuova Linea
Ottobre 2015
JUGENDHILFE: AIUTI PER LA GIOVENTÙ IN GERMANIA (#3)
di Giuseppe Zavaglia
Prosegue l’approfondimento su alcune forme di sostegno previste dalla legge sui giovani
(Jugendhilferecht - Sozialgesetzbuch VIII). Nello scorso numero abbiamo presentato il caso di Carlo, un
ragazzo di 13 anni, che ha frequentato il ginnasio, ma per scarso rendimento è stato inviato alla
Realschule. Abbiamo visto che il suo problema va ben oltre il rendimento scolastico. Carlo si procura
ferite (Ritzen), usa in modo smisurato ed incontrollato internet e i videogiochi, ha esplosive crisi di rabbia.
La famiglia ha accettato, con poca convinzione, l’aiuto
denominato “Sozialpädagogische Familienhilfe” (in
seguito: SPFH) rivolto alla famiglia nel suo insieme. Il
collaboratore dello Jugendamt ha modo di osservare e
partecipare direttamente al “quotidiano” della famiglia.
Le sue osservazioni vengono tematizzate con i genitori.
Lo scopo è quello di individuare i punti che possono
contribuire ad una migliore comprensione delle
difficoltà di Carlo e contemporaneamente a fornire un
sostegno ai genitori, per riflettere sul proprio impegno
e il proprio agire educativo. Se vengono individuati
problemi di carattere più prettamente psicologico,
come quello della qualità della comunicazione in
famiglia, c’è da pensare ad un altro tipo di sostegno. La
terapia famigliare, “Familientherapie”, per esempio,
che consiste nel mettere a disposizione un terapeuta
che aiuta ad analizzare le difficoltà esistenti e ad
elaborare strategie di soluzione insieme a tutti i membri
della famiglia. Molte volte sono gli eventi “drammatici”
nella biografia di una famiglia il punto di partenza di un
malessere o la causa di un disequilibrio nei figli. Eventi
come malattie, decessi, ma anche la perdita del lavoro
o l’emigrazione non elaborata… Nella maggior parte
dei casi però, gli eventi che creano malessere, disagio o
cambiamenti nella biografia di un bambino hanno la
radice nel rapporto tra i genitori, nella “qualità” del loro
stare insieme. Una separazione può essere un evento
determinante, ma anche un rapporto malsano tra
genitori lo è: coppie che, pur non separandosi, stanno
insieme senza stima reciproca, con tanti conti da
regolare, senza gioia o senza amore. Questo lo si nota
di meno, ma succede più spesso di quanto si pensi.
Terapia, quindi, dicevamo, per analizzare più a fondo i
rapporti interpersonali nella famiglia ed individuare i
punti scatenanti del malessere di Carlo. La scuola
terapeutica sistemica vede, infatti, il malessere di Carlo
come espressione di qualcosa che nel sistema famiglia
evidentemente non va.
Secondo questa scuola Carlo è solo un sintomo del
sistema. È come quando noi improvvisamente abbiamo
mal di testa. Si può tentare di farlo passare con una
Aspirina. Se persiste, però, abbiamo bisogno di
considerare il mal di testa diversamente. È un sintomo
del “sistema corpo”, una spia che si accende per dirci:
guarda che non è la testa il problema, c’è qualcosa che
La Nuova Linea
non va da qualche altra parte. E magari il mal di testa è
la conseguenza di una cattiva digestione o di qualcosa
di più serio. Carlo con il suo abuso o con la sua
dipendenza da internet, con il suo autolesionismo, con
il suo rifiuto della scuola potrebbe essere visto allora
come la “lucina-spia” di questa famiglia. La terapia aiuta
a cercarne la causa remota. La conseguenza è, che non
è Carlo da solo a dover cambiare. Sono richieste a tutti
riflessione, disponibilità a mettersi in discussione e ad
introdurre dei cambiamenti.
Ma perché la situazione di questa famiglia è di interesse
per lo Jugendamt?
Non risolvere i problemi alla radice del malessere di
Carlo significa non rendere possibile a Carlo uno
sviluppo sereno, congruo alla sua età. Comporterebbe
un impedimento allo sviluppo delle sue potenzialità, al
conseguimento di una formazione, all’accesso al lavoro,
all’inserimento nella società. In sintesi costituirebbe un
elemento di pericolo. Si tratta del “Kindeswohl” che la
legge custodisce, difende e protegge.
( 3- Continua)
Jugendhilfe
21
Ottobre 2015
La Nuova Linea
STORIA DI UNA SEMPLICE MA TENACE FAMIGLIA CALABRESE
dai ragazzi del corso di Lingua e Cultura Italiana di Salem: “Buona e appassionata lettura!“.
Ciao siamo i ragazzi
del corso di lingua e
cultura italiana di
Salem (FN) che, con
l´aiuto della nostra
professoressa Teresa
L o g u e r c i o ,
tenteremo di
raccontarvi la storia
dei coniugi Zito
(famiglia italiana
arrivata in Germania
nei primi anni ‘70).
Ebbene qualche
mese fa invitammo
in classe il signor
Carmelo e la signora
Concetta Zito,
sottoponendoli ad
una lunga, minuziosa e divertente intervista. Vedrete
sarà un racconto triste, nostalgico ma anche molto
divertente. Dunque il signor Carmelo ci raccontò di
essere partito dalla provincia di Reggio Calabria, con la
speranza di trovare in Germania un lavoro migliore e
garantire così alla propria famiglia un futuro migliore! Ma a proposito di
figli e moglie, il
povero Carmelo fu
costretto in un
primo momento a
lasciarli in Italia.
Approdò quindi
solo in terra
straniera e solo
dovette affrontare le
difficoltà legate al
fatto di non
conoscere la lingua
e di non trovare
facilmente casa. Poi
la diversa mentalità
e un clima diverso
da quello calabrese,
peggioravano il
tutto! Il signor Zito infatti ci raccontò che, nonostante
fosse stato facile trovare lavoro, non lo fu affatto
reperire un alloggio decente per ospitare la sua
famiglia. Poi il non capire la lingua lo faceva sentire
fuori dal mondo! Addirittura nei supermercati spesso
22
confondeva i
prodotti alimentari!
Po v e ro Ca r m e l o !
Sommerso da tante
d i f fi c o l t à , d a l l a
nostalgia della
famiglia lontana e
dal richiamo della
propria terra decise
di ritornare In Italia.
Giunto lì, pur
sforzandosi di
trovare un lavoro
decente, non ci
riuscì e quindi con la
m o rt e n e l c u o re
decise di rientrare in
Germania, salendo
ancora una volta su
uno di quei treni che da Reggio Calabria trasportavano
a quei tempi migliaia di persone dirette verso il nord
Italia e il Centro Europa in cerca di fortuna.
Ma a proposito di treni, Carmelo ci raccontò quanto
fossero affollati, non solo di persone, ma anche di
valigie di cartone! Proprio come spesso si vedono nei
film che ricordano i
grandi esodi di
quegli anni! Ora
però i coniugi Zito
non ritornerebbero
più in Italia perchè
Carmelo, dopo il
secondo rientro e
con una forza
emotiva maggiore,
riuscì pian piano a
superare ogni
difficoltà, creandosi
una
buona
p o s i z i o n e
economica e a
ricongiungersi qui in
Germania con la sua
amata famiglia!
Cosa possiamo imparare da questa storia: Non
arrendersi alle difficoltà della vita e combattere
sempre!
Esperienza
La Nuova Linea
La Nuova Linea
Ottobre 2015
LA CAMPANIA
di Sara e Nina: Corso Heidenheim
costoso. Agropoli offre moltissime attrazioni come il suo
I nostri nomi sono Sara e Nina. Frequentiamo la decima
chiesa della Madonna di Costantinopoli.
e l’ottava classe. Vi vogliamo parlare della Campania e
Oltre ad Agropoli sono assolutamente da vedere anche
specialmente di Petina un piccolo paese da cui viene il
gli scavi di Pompei, che si trovano a circa 100 km da
nostro nonno Giuseppe.
Petina.
La Campania è una
Pompei è una città
delle 20 regioni
romana
d’Italia. Si affaccia
distrutta e sepolta
sul mar Tirreno e
completamente
confina con il Lazio,
durante un’eruzione
il Molise, la Puglia e
del vulcano Vesuvio
la Basilicata. Il
nel 79d. C. Dopo la
c a p o l u o g o
sua riscoperta nel
regionale è Napoli.
1749, lo scavo ha
La Campania ha circa 6 milioni di abitanti. Le 5 province
fornito uno spaccato di vita dettagliato della città
della regione sono Napoli, Avellino, Benevento, Caserta
durante il periodo dell’Impero romano.
Porto, gli scaloni per accedere al centro storico e la
e Salerno.
e
fu
Sicuramente
Petina, un piccolo paese della Campania, è un comune
l ’a t t r a z i o n e p i ù
di 1.223 abitanti su una superficie di 35 km². Petina è
grande
stato costruito in un pianoro dei Monti Alburni e si trova
Campania è la
a 649 m s.l.m. Il paese di nascita di nostro nonno è un
costiera Amalfitana.
posto bellissimo e viene denominato “il posto delle
Con la sua vista
fragoline di bosco”. Ogni anno nel mese di giugno
straordinaria, la
viene organizzata la festa delle fragoline di bosco. A
grotta
tanti visitatori viene offerta vita folkloristica, tante
smeraldo
tradizioni e varie degustazioni dei prodotti locali.
meravigliosi duomi, è visitata ogni anno da tantissime
L’attrazione più grande del posto è “l’osservatorio
persone.
della
dello
e
i
astronomico” il più grande d’Europa, che recentemente
è stato costruito sul massiccio dei Monti Alburni a
un’altezza di 1.169 metri.
È da Petina che con la mia famiglia quando siamo in
Italia ci spostiamo per andare al mare a Paestum. A parte il mare, a Paestum si trovano i templi dei greci
che si chiamano: Tempio di Era (detto Basilica), Tempio
di Nettuno e Tempio di Atena. L’atmosfera è magnifica e
ti sembra di tornare indietro nel tempo di 2500 anni.
Circa 15 km più
avanti si trova
Agropoli, un posto
incantevole come
Positano oppure
Amalfi, ma meno
affollato e meno
La Nuova Linea
La Campania
23