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Sport lunedì 23 aprile 2012 laRegioneTicino 22 F1/Sul sorprendente podio in Bahrein ci sono anche le Lotus di Raikkonen e del franco-ginevrino Grosjean Riecco Vettel: vittoria e primato Il tedesco della Red Bull conquista il primo Gp della stagione, a Sakhir, nel festival dei motori Renault Quattro Gran Premi, quattro diversi vincitori. Se la F1 tutta blocchi e ideuzze doveva regalare incertezza, finora (almeno in parte) indubbiamente c’è riuscita. Qualora, invece, foste ancora innamorati di sorpassi veri, quelli tirati all’ultima frenata e che esaltano la grandezza del pilota, temiamo siate un po’ delusi. Semplicemente perché, oggi, sorpassi ed emozioni sono solo frutto di Kers e Drs, diavolerie aerodinamiche che permettono a chi sta dietro di godere di alcuni vantaggi palesi. Intanto, sulla pista dell’ultimo Gp del Bahrein – pure Ross Brawn in serata ha affermato quanto un ripensamento fosse opportuno –, Vettel è tornato alla vittoria in modo chiaro e secco. Quello che potrebbe interessarvi è il perché. Semplicemente la ragione è che la Red Bull è tornata a ragionare. Newey e compagni, anziché farsi prendere dalla sindrome di megalomania, sono tornati sui loro passi e hanno riportato la monoposto al setting del lancio, scoprendo così quanto la vettura fosse forte e concreta. Magari non dominatrice, come negli ultimi due anni, ma neanche in ritardo come poteva sembrare. Sakhir, però, è stato soprattutto uno show dei propulsori Renault: 4 nei primi 4 posti, con Vettel, Raikkonen, Grosjean e Webber in rapida sequenza. Con il finnico di ghiaccio che continua a divertire i giornalisti, accorsi per chiedergli quali emozioni provasse a essere di nuovo a simili livelli dopo appena quattro gare. Iceman li ha travolti con frasi del tipo «davvero brutto non aver vinto oggi», oppure «se non sono in cima è colpa mia». Quel che è certo che le due Lo- Le pagelle In cantiere c’è anche il Gran Premio delle Malvine Espresso Bocce/Domani la pagina A causa di motivi di natura tecnica, la pagina del lunedì dedicata alle bocce apparirà nell’edizione di domani. Calcio/Ziegler in gol Prima rete con il Fenerbahce per Reto Ziegler. Il ginevrino è andato a segno nel derby con il Galatasaray (2-1). Marcia/Laura Polli ottava Naumburg ha ospitato la classica 20 km che al femminile ha visto il successo della tedesca Sabine Krantz in 1h33’02”. Ottava Laura Polli (Sal) in 1h40’21” (1h33’30” il limite per le Olimpiadi). Podismo/Röthlin vince a Linz Viktor Röthlin (37 anni) ieri ha vinto la mezza maratona di Linz (Austria) in 1h04’49”. Podismo/Maratona di Zurigo 3’500 concorrenti hanno disputato ieri la Maratona di Zurigo. Al maschile successo del keniano Franklin Chepkwony in 2h10’57”, 11° e campione svizzero Christian Kreienbühl in 2h19’37”. Al femminile successo per l’etiope Workenesh Tola in 2h31’23”. 2ª assoluta e oro elvetico per Maja Neuenschwander in 2’31”55 (limite per le Olimpiadi). Moto/Mondiale Superbike Assen (Olanda) ha ospitato una tappa del Mondiale Superbike. In gara 1 successo del francese Guintoli (Ducati) e in gara 2 del britannico Rea (Honda). Nel Mondiale guida Biaggi. KEYSTONE di Paolo Spalluto Il re è tornato tus stavolta avevano una capacità di inserimento stretto nei tornanti, e poi una forza di trazione nel posteriore in uscita, che hanno impressionato tutti. Affascina questo Mondiale 2012 perché tutti vincono e perdono a rotazione. E così, in Bahrein, a leccarsi le ferite sono le Mercedes e le McLaren, sino a giovedì date per favorite. Rosberg è apparso assai nervoso e vicino a ricevere una penalità per comportamento antisportivo verso Hamilton e Alonso, mentre Schumacher – attardato sulla gri- glia – ha lottato da par suo e alla fine ha chiuso al decimo posto. Se Stoccarda piange, Woking non ride. Hamilton, complice un ennesimo ritardo al pitstop che gli ha fatto perdere ben 20 secondi (con la posteriore sinistra che non si avvitava), è arrivato solo ottavo, con Button che ha avuto sin dalla partenza uno scarico rotto, poi ha forato e per concludere si è ritirato. La Ferrari? Se avete avuto modo di vedere la gara vi sarà stato possibile comprendere a quale lavoro siano chiamati i Raikkonen, voto sei – Alla quarta gara con la nera Lotus (e che presto non sarà più nera) è già secondo. Le sue dichiarazioni alla stampa sembrano più degne di Mr. Bean che di Iceman Kimi: ma che volete, lui è fatto così. Maldonado, voto due – Nel rientrare ai box, con la sua Williams, ha urtato il muretto. Adesso stanno pensando di piazzare quelle antennine munite di ca- due piloti. A ogni ingresso di curva la Rossa scivola, mentre in uscita slitta al punto da costringere a continue correzioni, con il muso anteriore che traballa. La domanda è: com’è possibile progettare e costruire una monoposto così malconcia, con Maranello che ha sbagliato in modo marchiano pressoché tutto? Alonso e Massa (sì, stavolta anche il brasiliano) hanno sudato le proverbiali sette camicie per arrivare a punti (settimo il primo, nono il secondo). Finora la fortuna un po’ li ha anche aiutati: so- tarifrangenti come ce n’erano una volta sulle Citroën DS. Massa, voto cinque – Finalmente una gara da Felipe, con bella partenza e buona prestazione. Lui rientra ai box e, parlando di riscosse e bella gara, ricorda terribilmente Barrichello. Restiamo con i piedi per terra, anzi con la Massa per terra. Rosberg, voto tre – Un po’ nervoset- prattutto Fernando, che chiude il primo blocco di 4 gare a soli dieci punti dalla vetta. In realtà non male, soprattutto se a Barcellona arriverà davvero qualcosa di buono. Personalmente nutriamo dubbi su un simile colpo di coda, anche perché in seno al team si colgono le prime sfaldature tra tecnici e Montezemolo, che appare davvero nervoso. Vedremo. Inconsistenti in gara le Sauber, afflitte dai problemi di gestione delle Pirelli. «Sapevamo che il circuito non era adatto a noi e che saremmo stati lenti – racconta Sergio Perez, alla fine undicesimo –. Abbiamo provato due strategie diverse con le gomme, ma nulla ci ha aiutato veramente. Le mie Pirelli si sono degradate e, a causa di un errore al pitstop, abbiamo pure perso il decimo posto. Poi, quando ho cercato di raggiungerlo, Schumi era troppo veloce per me. Adesso lavoriamo per Barcellona». Un plauso speciale, infine, a Paul di Resta: con la sua Force India è riuscito a piazzarsi sesto con soli due pitstop, a dimostrazione dei progressi di questo ragazzo, che personalmente riteniamo un buon driver su una buona monoposto. «Il mio risultato è qualcosa di grande per la squadra – racconta il britannico –. Strategia ottima, pitstop a tempo. Sapevo quanto fosse difficile cercare di fare due soli cambi a Sakhir, e ammetto che negli ultimi giri – quando Alonso stava rimontando – davvero non avevo più grip. Mi ha salvato il Kers, nei rettifili dove l’ho potuto usare». Adesso il Mondiale entra nella sua fase decisiva. Come ogni anno, infatti, in Spagna capiremo quali sono le vere forze in campo e scopriremo la capacità di reazione di ogni team. Nell’attesa, godiamoci © Riproduzione riservata un po’ di caos. to, a dire il vero. Ha cercato di buttare fuori tutti, specie due campioni del mondo. A fine corsa lo hanno preso da parte e gli hanno proferito alcune morbide parole nell’orecchio. E lui si è giustificato: «Avevo detto al gommista che la mia Mercedes tirava un po’ a destra!». Ecclestone, voto zero – Se gli chiediamo di spiegare il colore dei soldi, lui spazierebbe sull’arcobaleno. Poca mora- Risultati Sakhir, Gran Premio del Bahrein (57 giri di 5,412 km = 308,238 km): 1. Sebastian Vettel (Ger), Red Bull-Renault, 1 ora 35’10’’990 (194,301 km/h); 2. Kimi Raikkonen (Fin), Lotus-Renault, a 3’’333; 3. Romain Grosjean (F/S), Lotus-Renault, a 10’’194; 4. Mark Webber (Aus), Red BullRenault, a 38’’788; 5. Nico Rosberg (Ger), Mercedes, a 55’’460; 6. Paul di Resta (GB), Force India-Mercedes, a 57’’543; 7. Fernando Alonso (Sp), Ferrari, a 57’’803; 8. Lewis Hamilton (GB), McLaren-Mercedes, a 58’’984; 9. Felipe Massa (Bra), Ferrari, a 1’04’’999; 10. Michael Schumacher (Ger), Mercedes, a 1’11’’490; 11. Sergio Perez (Mes), Sauber-Ferrari, a 1’12’’702; 12. Nico Hülkenberg (Ger), Force India-Mercedes, a 1’16’’539; 13. Kamui Kobayashi (Giap), Sauber-Ferrari, a 1’30’’334; 14. Jean-Eric Vergne (F), Toro Rosso-Ferrari, a 1’33’’723. 15. a un giro: Daniel Ricciardo (Aus), Toro Rosso-Ferrari; 16. Vitali Petrov (Rus), CaterhamRenault; 17. Heikki Kovalainen (Fin), Caterham-Renault; 18. Jenson Button (GB), McLaren-Mercedes; 19. a due giri: Timo Glock (Ger), Marussia-Cosworth; 20. Pedro de la Rosa (Sp), HRT-Cosworth; 21. Narain Karthikeyan (Ind), HRT-Cosworth; 22. Bruno Senna (Bra), Williams-Renault. Giro più veloce: Vettel (41esimo) in 1’36’’379 (202,151 km/h). Ritirati: Pic (25esimo giro), problema meccanico; Maldonado (26esimo), gomme. Mondiale (4 gare su 20). Piloti: 1. Vettel 53; 2. Hamilton 49; 3. Webber 48; 4. Button 43; 5. Alonso 43; 6. Rosberg 35; 7. Räikkönen 34; 8. Grosjean 23; 9. Perez 22; 10. Di Resta 15; 11. Senna 14; 12. Kobayashi 9; 13. Vergne e Maldonado 4; 15. Ricciardo, Hülkenberg, Massa e Schumacher 2. Costruttori: 1. Red Bull-Renault 101; 2. McLaren-Mercedes 92; 3. LotusRenault 57; 4. Ferrari 45; 5. Mercedes 37; 6. Sauber-Ferrari 31; 7. Williams-Renault 18; 8. Force India-Mercedes 17; 9. Toro Rosso-Ferrari 6. Prossima corsa: Gran Premio di Spagna, a Montmeló, il 13 maggio. le e molto cinismo per l’uomo più ricco, e presto più vecchio, di Gran Bretagna. Sta pensando al GP delle Falkland (o Malvine, se preferite). Vettel, voto sei – Era davvero commosso perché ha riscoperto la fatica di vincere, dopo anni di corse passati con il gomito fuori. Umano e sempre grande. P.S. Temibile proprio per questo. © Riproduzione riservata Pallanuoto/Un successo e una sconfitta alla ripresa Rally/Secondi Ballinari-Pianca Lugano, weekend agrodolce GINEVRA - LUGANO 16-11 (4-3, 4-3, 5-1, 3-4) Reti per il Lugano: Lazzarini 6, Peric 2, Radivojevic, Francetic, Zanolari WINTERTHUR - LUGANO 11-16 (5-4, 2-6, 3-1, 1-5) Reti per il Lugano: Marino 6, Lazzarini 4, Pucar 2, Taglialatela, Zanola, Radivojevic. Una sconfitta e una vittoria. Questo il bilancio del Lugano alla ripresa del campionato dopo un mese di pausa. Sabato i ragazzi di Gianfranco Salvati erano impegnati alle Vernets Ippica, finale CdM 2° Guerdat, 3° Schwizer! Solo lo spareggio ha deciso la finale della Coppa del Mondo disputata ieri ad Hertogenbosch (Olanda). A giocarsi il successo sono arrivati lo statunitense Rich Fellers (Flexible) e il nostro Steve Guerdat (Nino des Buissonnets), entrambi hanno piazzato un doppio netto e poi è stato il tempo a decidere in favore dell’americano per 64/100... Guerdat (nella foto Keystone) è così salito per la seconda volta sul podio dopo il terzo posto del 2007. A completare il successo elvetico c’è anche il terzo rango di Pius Schwizer su Carlina con 5 punti di penalità (tempo e una stanga). Seguono Weishaupt, Staut e Bengtsson. contro il Ginevra. La prestazione è stata al di sotto delle aspettative, con il Lugano incapace di giocare con la giusta continuità sia in attacco che soprattutto in difesa. Nei primi due tempi la formazione del Ceresio ha tenuto comunque abbastanza bene, ma poi è crollata nel terzo, beccando un parziale di 5-1. Difficile poi reagire, anche perché fisicamente gli ospiti sono apparsi un pochino stanchi. La seconda sfida era – per la classifica – la più importante, perché il Lugano affrontava il diretto rivale Winterthur. Alla fine è arrivato legittimo il successo, frutto di una maggiore compattezza collettiva e di una buona lucidità, anche quando a Lazzarini è stato fischiato erroneamente il terzo fallo a metà del terzo tempo. Pur privo del bomber italiano (ma Marino ne ha infilati 6…), il Lugano ha potuto chiudere vittoriosamente ed ipotecare così un posto per i playoff, anche se la stagione è G.F. ancora lunga. Classifica: 1. Kreuzlingen 10/20; 2. Horgen 8/14; 3. Ginevra 12/12; 4. Basilea 9/10; 5. Aegeri 8/8; 6. Lugano 10/6; 7. Winterthur 15/2. Critérium Jurassien, Althaus e Ioset concedono il bis Assoluto dominio del Lugano Racing Team al Critérium Jurassien. L’equipaggio giurassiano composto da Nicolas Althaus e Alain Ioset (LRT) vince per il secondo anno consecutivo nel Giura, infliggendo 50 secondi di distacco ai ticinesi Ivan Ballinari e Paolo Pianca (LRT) e 2 minuti e 43 secondi a Sébastien Carron e Lucien Revaz (04+). Ottimo quarto posto per un altro equipaggio del Lugano Racing Team, quello di Florian Gonon e Sandra Arlettaz, al rientro dopo l’incidente del Vallese. Alle loro spalle, una in fila all’altra, ci sono le coppie composte da Pascal Perroud e Joël Grand (LRT), Urs Hunziker e Mélanie Wahl (LRT) e Joël Rappaz e Delasoie Gaël. Sfortunati invece Michaël Burri e Stéphane Rey, usciti di strada nella quinta PS mentre si trovavano in testa alla classifica. Stessa sorte per l’equipaggio di Jonathan Hirschi e Stéphanie Chelmnitzky (LRT) che, complice un errore nella quarta speciale, hanno dovuto abbandonare la gara. Degna di nota anche la prova del campione Svizzero 2011 Laurent Reuche, navigato da Jean Deriaz (LRT), che a bordo della piccola Twingo R1 dominano il trofeo di marca, raggiungendo la ventiseiesima posizione assoluta. Questi i piazzamenti degli equipaggi ticinesi: Paolo e Mi- chele Milani (LRT), 38esimi assoluti e vincitori del gruppo IS; Simone Tettamanti e Michela Spinedi (04+), 25esimi assoluto e primi di classe; Nicola Meroni e Alessandra Calori (LRT), 32esimo posto; Kim Daldini e Claudia Zollinger (LRT), 36esimi assoluti, quinti nel trofeo Twingo e terzi fra i giovani. Ritirati invece, nella prima tappa, Federico Della Casa e Samuele Perino. Nelle vetture storiche, infine, continua il dominio di Steeves e Schneeberger e Arnaud Clémence, che propone in pratica il podio del Rally Pays du Gier, con al secondo posto i belgi Jean Pierre Van De Wauwer e Michel Horgnies (LRT) e al terzo posto Patrick Heintz e Christian Weber (LRT). Sfortunata gara per i ticinesi Spartaco Zeli e Alessandra Sardella (LRT), costretti al ritiro per uscita di strada. Critérium Jurassien, seconda tappa campionato svizzero rally: 1. Althaus/Ioset (Moutier/Boncourt), Peugeot 207 S2000, 1 ora 41’17’’6; 2. Ballinari/Pianca (Ponte Cremenaga/Bosco Luganese), Peugeot 207 S2000, a 49’’4; 3. Carron/Revaz (Vétroz/St. Léonard), Renault Clio S1600, a 2’43’’1; 4. Gonon/Arlettaz (Saxon/Fully), Citroën DS3 R3T, a 3’16’’6; 5. Perroud/Grand (St. Cergue/Sierre), Renault Clio S1600, a 3’37’’0. Classifica (dopo due gare su sette): 1. Ballinari/Pianca e Althaus/Ioset 64; 3. Carron/Revaz 54.