maggio 2008 - Dopolavoro Ferroviario BOLOGNA
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maggio 2008 - Dopolavoro Ferroviario BOLOGNA
SOTTO LE DUE TORRI ✿ n5maggio2008 ✿ ✿ ✿ ✿ L’Associazione DLF di Bologna invita i cittadini alla Festa ✿ o v i V o Parc ✿ ✿ Dal 20 al 29 maggio 2008 ✿ ✿ cultura turismo solidarietà sport informazione 3 Elezioni Politiche 11 ...è qui la festa? Parco Vivo 2008 23 Soggiorni estivi 2008 Spedizione in A.P. 45% art.2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Bologna Anno XL - Distribuzione gratuita lettera alla redazione La grinta del pescatore H o letto con piacere sul numero di marzo del nostro giornale l’intervista fatta al responsabile Consigliere Sportivo, Marzia Pasotti. Il piacere nasce dal fatto che per quanto possa ricordare è da tempo che non si sentiva pubblicamente la sua voce, cioè la voce dei Gruppi sportivi, sempre grintosa come si addice ad un provetto rugbista. Ecco la “grinta”,una qualità che non deve mai mancare in un gruppo sportivo, per rimanere attivi, per gareggiare, per socializzare, per rinnovarsi. La situazione di stallo in cui versa il DLF in genere, ritengo si ripercuota pesantemente sulle attività istituzionali. Per quanto mi riguarda come socio del Gruppo Pesca mi sento in una situazione di stallo in attesa di quello che potrà succedere, senza sapere che cosa esat- tamente. Tale situazione non alimenta certamente la grinta di chi da anni svolge attività organizzativa nei vari settori. Indubbiamente il nostro Gruppo è rappresentato in gran parte da soci con diversi capelli bianchi in testa, ma questo sia ben chiaro è un pregio, rappresenta la fedeltà, la perseveranza, il credere nel gruppo favorendone il rinnovamento con l’entrata di nuovi soci. Infatti credo proprio che l’arrivo in società di nuovi soci stia rianimando la vita del gruppo, certo crescono le discussioni e anche gli scontri, c’è in giro agitazione che coinvolge tutti gli inscritti vecchi e nuovi, rimettendo in discussione regole radicate, ma che forse hanno fatto il loro tempo, rinasce lo spirito di corpo, riprendono più numerose le partecipazioni alle gare di Federazione, c’è voglia di mettere in mostra oltre al nome dello sponsor anche quello del DLF (da quanto tempo non ci viene proposto di aggiungere anche il logo del DLF sulle nostre maglie). Può darsi che tutto questo sia il nuovo che ritorna e avanza, credo che l’occasione vada colta e magari in parte guidata da chi ha alle spalle anni di esperienza. Mi auguro che alle prossime elezioni del Consiglio Direttivo del Gruppo Pesca si affaccino anche nomi nuovi per riportare la “grinta” che da sempre ha contraddistinto il gruppo Pesca di Bologna. Allo stesso modo mi auguro che aumentino le occasioni di sentire la “voce” dei nostri rappresentanti e per Loro di sentire la nostre “voci”, noi tutti i martedì sera siamo lì al DLF. a cura di PierLuigi Gallo Approfitto per segnalare a tutti i Soci due importanti appuntamenti nel corso dell’anno 2008: - dal 17 al 21 settembre si svolgerà Il Campionato Internazionale Ferrovieri di Pesca al Colpo, meglio conosciuto come Campionato U.S.I.C.. La manifestazione a cui parteciperanno anche agonisti del nostro Gruppo Pesca, si svolgerà in Polonia nella località di Miedzyzdroje. - dal 09 all’11 di ottobre il Gruppo Pesca DLF Bologna organizzerà Il Campionato Nazionale Ferrovieri di Pesca al Colpo. La manifestazione si svolgerà nel canale Po’ di Volano. Franco Cermasi Risposta sommario 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 15 2 La grinta del pescatore Elezioni politiche 2008 Cosa c’era prima in via Serlio Quando crollò la Rupe del sasso La storia del prosciutto della maratonina di fuscecchio Ma tu cosa fai per salvare il pianeta il bullismo Festa del Catalogo Viaggi 2008 Panzèta da Abu Simbel a Luxur Parco Vivo 2008 L’angolo della poesia ...in bolognese. 16 17 18 19 20 21 22 23 Una finestrella su un mondo più piccolo Notizie utili per i soci DLF: Casabase S.O.S.: salvate Montalbano Soffrire con Google Gruppo filatelico: collezione tematica sui giornali. La tajadela scundé Bologna campo trincerato Il gruppo turismo e l’Agenzia Il Treno organizzano... Casanova Ristopub Soggiorni estivi 2008: Senigallia, Plan di Val Gardena Il mio amico Franco non me ne vorrà, ma desidero mettere queste poche righe nella rubrica “Lettera al direttore” in quanto merita di essere evidenziata per la sua carica di… buona volontà. Il nostro Franco ci ha dato una sferzata (tipo quei cioccolatini con il caffè incorporato!!) di vitalità che è bene possa essere raccolta da quanta più gente possibile. Grazie Franco. Inoltre vi sono un paio di spunti che vorrei riprendere per sottolinearli e passarli a chi di dovere, se ancora chi di ”dovere si sente in dovere” di recepire. Per quanto è possibile e nei limiti della correttezza vorremmo scuotere i nostri amici e colleghi che reggono le sorti dell’Associazione e dare loro un supporto morale nel prendere una qualche iniziativa, magari che faccia i danni di un colpo di cannone caricato a salve, per far vedere che ci siamo ancora e per riavviare un motore fermo da troppo tempo. L’Associazione Dopolavoro Ferroviario deve vivere, lo diceva nella lettera al Direttore del mese di aprile il nostro unico lettore di Trieste, Gianni, e la Società RFI così come le OO.SS. non hanno e non devono avere il potere di vita o di morte sulla stessa. Vediamo di darci un po’ da fare? L’altro spunto è quello del logo del DLF sulle maglie dei gruppi sportivi o quant’altra attività svolta da gruppi del DLF. Mi pare di ricordare che questa scelta fosse nella natura stessa del gruppo e non ci fosse la necessità di una richiesta esplicita! Ma se è necessario che qualcuno lo chieda e nessuno lo ha fatto, eccomi qua sono a chiedervelo espressamente e implicitamente, senza se e senza ma. Altrimenti chiamo Yoghi. editoriale Elezioni politiche è giovedì 17 aprile, il Boss della redazione mi ha intimato di scrivere le prime valutazioni sui risultati elettorali, pertanto mi scuso se saranno approssimative e parziali, e visto il poco tempo dalle stesse, non complete per mancanza di una serie di dati e di informazioni. Ciò che balza subito agli occhi in questo stravolgimento di rappresentanze, è la sparizione della presenza della Sinistra radicale nel Parlamento. Questo è un fatto deleterio e pericoloso, perché istanze di quel tipo sono reali e presenti nella Società, e quindi dovrebbero trovare una loro rappresentanza nei luoghi deputati alle scelte che riguardano il Paese. La loro mancata presenza può indurre fasce di quella realtà ad una sorta di separatezza, di nichilismo, con conseguenti pericolose derive. Mi auguro che il loro gruppo dirigente, o meglio, tutte le forze politiche presenti in Parlamento, specie quelle “politicamente” più vicine, valutino con attenzione questa situazione. Ciò che a me pare stravolgente, è per un verso la grande avanzata della Lega Nord ( nella quantità inaspettata dal suo di Ettore Bufalieri stesso gruppo dirigente), per un altro la caduta verticale dei classici collanti sociali del nostro cinquantennio precedente. E queste possono essere sicuramente due facce della stessa medaglia. La globalizzazione dell’economia e dei mercati, le incertezze e le inadeguatezze di proposte congrue ed efficaci, la debolezza economica del nostro Paese, le condizioni di continuo impoverimento, hanno creato in grandi settori di Popolo paura, paura e contemporaneamente richiesta di protezione di fronte all’insicurezza economica e fisica, con il fenomeno dell’immigrazione crescente, sentimenti che la Lega ha alimentato, interpretandoli e cavalcandoli, diventandone (come qualcuno sostiene) imprenditrice politica e nella sostanza colmando un vuoto. La lettura più esatta per me (condividendo Ezio Mauro nel suo articolo di ieri) di questo voto è che questo è un voto di rassicurazione più che di cambiamento. Significativi sono i risultati di Verona, di Brescia, dei paesi del Bergamasco, del Veneto, della Lombardia, della Liguria, ma anche quelli di Napoli in cui è vero che il PD è Tempo Libero Sotto le due Torri Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 3198 del 4.4.66 Indirizzo: Via Sebastiano Serlio 25/2° Bologna Tel. 0514193180 - Fax 051371905 Editore: Associazione DLF Bologna Direttore Responsabile: Giuseppe Caputo Responsabile Editoriale: Fulvio Saiano Capo Redazione: Pierluigi Gallo Redazione: Valter Serafini, Giuseppe Lizzi, Renzo Pocaterra, Jandos Rossi, Giuseppe Stefanini, Gianfranco Bergami, Mery Migliori, Alberto Venturini, Umberto Romano, Giorgio Cremonini, Paolo Mattarozzi, Giulio Girotti. Pubblicità: Tel. 051/4193180 - Fax 051/371905 e-mail: [email protected] Stampa: Futura Press - Bologna Chiuso in tipografia il giorno 6 maggio 2008 Tirature copie: 11.000 In copertina: Murales di Bianchi Gabriele Visita il sito www.dlfbo.it Per a posta elettronica, scrivi a [email protected] avanzato in numero di voti, ma nelle realtà sociali di ceto medio, perdendo inesorabilmente invece tra gli strati popolari, più poveri e più deboli. C’è una mutazione genetica stravolgente in questi dati/risultati che ha una forte connotazione culturale. Il mancato stimolo all’esercizio della democrazia e dei suoi strumenti, ha amplificato- in quel brodo di insicurezza e di paural’esigenza del Leader salvifico, ed è presente nel corpo sociale una domanda che non crede più in azioni collettive efficaci, sente l’esigenza di qualcuno che anziché indicare la strada si offre come esempio. Ma ciò che è ancor più sconvolgente in questo voto è che l’identità di classe è stata sostituita dalla identità di territorio. E’ ancora presto per avere dati definitivi sui flussi, ma già oggi appare che grosse fette di lavoratori, pensionati, strati più deboli hanno votato per la destra ( Pdl o Lega). Questo è un problema strutturale o contingente? I dati, e le analisi che verranno su questo voto, ma principalmente i comportamenti sociali daranno risposta a quella domanda. Per ora è così. Sicuramente è la fine di un periodo storico e l’inizio di un altro, entro il quale con una necessaria ed umile reinterpretazione delle categorie e della realtà sociali, ci si potrà - perché da questo non potremo sfuggire- misurare con le risposte efficaci alla mondializzazione economica ed alle ricadute nel nostro Paese. Il messaggio che l’elettorato in queste elezioni ci consegna è che si è avviata una grande trasformazione, un sistema incentrato su due grandi partiti, l’uno alternativo all’altro, con nette differenze di obbiettivi e prospettive, e questo non è poco. Ai nostri lettori La nostra rubrica “Alla Redazione…” della pagina accanto soffre molto perché non vede una partecipazione convinta dei suoi lettori tesa a migliorare la qualità della rivista” TEMPO LIBERO Sotto le due torri”. Noi ci stiamo provando e da questo numero, come vedete, siamo intervenuti… con colori e veste tipografica. Stiamo lavorando anche per migliorare la tempestività con cui raggiungervi. Con l’occasione, chi volesse ricevere via telematica la Rivista, recuperando circa dieci giorni, può inviare l’indirizzo della propria posta elettronica a [email protected] e mi raccomando…scriveteci ! 3 storia Cosa c’era prima in via Serlio S embra che la curiosità sia un ingrediente importante del piacere di vivere. Perché una cosa è così, perché è lì, perché la storia è andata in un certo modo, i perché del bambino e quelli, eterni, dei grandi: chi siamo, da dove veniamo. Mettiamoci anche il perchè del DLF in Via Serlio. Andiamo piano. Oggi DLF. Quando è nata, era la sede estiva del DLF. C’era anche la sede invernale che era in Piazza Calderini/Via dè Poeti. Molti, ahimé molti, anni fa era tutta al piano nobile del palazzo. Si saliva lungo uno scalone adornato da statue e ci si trovava all’ingresso del cinema, poi c’era la sala degli specchi, attraversata la quale si arrivava alla biblioteca. Quando nella maggior parte delle case, compresa quella di di Renzo Pocaterra chi scrive, i libri erano merce rara e costosa, il curioso figlio di ferroviere si rifugiava in Piazza Calderini, nelle poltrone Frau della sala di lettura. A sua disposizione i quotidiani e 18.000 volumi, alcuni dei quali tanto pregiati da essere visibili solo in consultazione. Le poltrone dovrebbero essere ancora nell’atrio della casa alpina di Plan. In Via Poeti poi c’era la camera oscura con una più che discreta attrezzatura per la stampa e lo sviluppo. In via del Cane, il figlio di ferroviere che non aveva il bagno in casa, andava a fare la doccia nei bagni del DLF. D’estate si apriva Via Serlio. Tennis, bocce, pattinaggio, cinema, ma anche opere liriche, operette, riviste, concerti. Vediamo dunque perché Via Serlio. Nel 2005 le Ferrovie han- no ricordato il centenario della loro storia e, in particolare, i primi dieci anni della gestione di Riccardo Bianchi. Fra le sue mille iniziative, il Bianchi fece predisporre i piani regolatori di progetto per l’ampliamento delle 53 principali stazioni della rete, fra quali Bologna. Approvati nel 1908, i progetti furono presentati all’Esposizione di Torino del 1911. Per Bologna era previsto l’ampliamento del fabbricato viaggiatori, realizzato nel 1926, lo spostamento di Officine, Magazzini e Piccola Velocità alle vie Tanari e Casarini e del Deposito Locomotive nella zona fra il ponte di Galliera e la via della Mascarella. Tutte queste attività, ancora nel 1905, erano concentrate a Bologna Centrale impedendo ogni ampliamento della stazione. Il Deposito Locomotive era Correvano gli anni 1905 e seguenti... In questa pianta del 1920 è evidente fino a che punto erano giunti i lavori per il Deposito Locomotive e come sono stati trasformati fabbricati ed aree 4 all’altezza dell’ingresso Ovest, a nord della Cabina B. I lavori iniziarono subito tanto che prima del 1915 Le Officine e i Magazzini erano a buon punto, se non già terminati. Per il Deposito era stata terminata la costruzione di una delle due rimesse circolari previste e dell’officina di riparazione. Riccardo Bianchi avviò fin dal 1905 un ampio programma di elettrificazione nel quale era compresa anche l’elettrificazione in trifase dell’anello Bologna-PistoiaFirenze-Faenza-Bologna. Tutta la zona a nord est del ponte di Galliera fu utilizzata per il Cantiere dell’elettrificazione, un gigantesco deposito di apparati, cavi, pali, materiali per le sottostazioni, in continua espansione che arrivò a mangiarsi l’area a disposizione del Deposito. Il cantiere di elettrificazione si sviluppava. Dopo la corrente trifase della Porrettana arrivò la continua della Direttissima e il vecchio Deposito locomotive doveva essere spostato al più presto perchè impediva gli ampliamenti della Centrale. Così fu deciso di costruirlo al Bivio Ferrara dove si trova ancora oggi. La rotonda divenne un magazzino stampati e alla fine degli anni ’20 la superficie del cantiere di elettrificazione cominciò a ridursi. Altra iniziativa legata all’esercizio di Stato fu la legge che autorizzava la costruzione delle case per ferrovieri. All’Esposizione di Torino del 1911 fu presentato anche il piano di costruzione degli alloggi e il primo blocco era quello di Via Serlio. La disponibilità dell’area ex cantiere dell’elettrificazione si accompagnò alla costruzione delle case per i ferrovieri. Negli anni ’30 la maggior parte dei ferrovieri bolognesi stava alla Bolognina. Nulla di più indicato della nostra Via Serlio. E’molto probabile che se il Deposito Locomotive fosse stato fatto in via Serlio, il Dopolavoro sarebbe finito al Lazzaretto. storia Quando crollò la Rupe del Sasso L a notte di S.Giovanni, il 24 giugno, è nella tradizione popolare una notte magica e paurosa: in questa notte le streghe si radunano nei crocicchi per adorare e invocare il Diavolo loro Signore, nei loro Sabba infernali. Quella notte del 24 giugno 1892 alle ore 2.55 tutti gli abitanti più prossimi alla rupe del Sasso furono svegliati di soprassalto da un terribile schianto, un rombo cupo e uno scuotimento come di un terremoto. Impauriti e tremanti scesero in strada colpiti da un atavico timore che lentamente divenne realtà: - E’ crollata la Rupe, è crollato il Sasso! - Le campane del borgo vicino suonavano a stormo, e tutto un polverone scendeva dalla strada provinciale, solo urla e lamenti uscivano da quel fumo; e alla fioca luce delle lanterne apparve uno spettacolo infernale: un grossissimo blocco di arenaria si era staccato dal monte franando sulla strada, distruggendo completamente cinque delle nove casette che la miseria aveva addossato alla roccia, poveri tuguri in cui 38 poveretti trovavano riparo nella loro misera vita. La frana inoltre, distruggendo il grosso parapetto della strada, si era riversata sulla linea ferroviaria sottostante, la Bologna-Firenze, seppellendola e abbattendo la linea. Si attendeva a minuti il passaggio del treno, con conseguenze inimmaginabili: una tragedia evitata solo per l’intervento di un impiegato e di un Cantoniere delle Ferrovie che corsero come il vento fino alla stazione di Borgo riuscendo a far frenare in tempo il treno e a farlo arretrare. Eroi di altri tempi! Le notizie del disastro si erano intanto sparse per la vallata e fu un correre da ogni parte per portare aiuti ai possibili superstiti. Undici feriti furono estratti dalle macerie chi più o meno grave, sei tutti impolverati si salvarono con le di Iandos Rossi La frana del 24 maggio 1892 propri gambe, sette non erano presenti quella notte e quattordici furono i morti schiacciati dall’enorme blocco franato. Anche da Bologna intervennero aiuti: Esercito, Carabinieri, Ferrovieri, Medici etc.. e tutti i giornali dell’epoca si mobilitarono per una sottoscrizione a favore dei superstiti, in un grande slancio d’amore: dal Re d’Italia al più umile in una grande gara di solidarietà. I feriti furono subito portati a Bologna, mentre gli altri furono provvisoriamente alloggiati nei locali del teatro Comunale di Borgo Sasso adibito ad ospedale. I deceduti erano quasi tutti giovani e meno della metà sposati. Vennero in un secondo tempo accordati premi e rimborsi agli intervenuti e un rimborso danni venne accordato pure ai proprietari delle antigieniche e fatiscenti bicocche crollate: una bella vergogna. Alla rupe del Sasso furono atterrate le parti pericolanti, abbattute le casupole restanti, chiusi gli anfratti abitati delle cave superiori e costruiti grossi muri di sostegno nei quali furono con grande commozione posizionate due lapidi a ricordo del doloroso fatto. Come si arrivò a tutto questo? Da molto lontano nel tempo, sulla fine del 1200 fu scavata nella roccia una piccola cappellina e lì esposto un simulacro della Beata Vergine dell’Annunziata detta poi del Sasso, trasportata lì da Gerusalemme da anonimi pellegrini. Nel 1500 si provvide all’ampliamento della medesima; nel 1700 gravi preoccupazioni di crollo ne determinarono la chiusura e il trasferimento prima nel palazzo Ranuzzi poi nella Chiesa di Sasso finalmente finita. Con lo spostamento fu decretato dal Senato di Bologna, il taglio della parte superiore pericolosa e ciò parve talmente garantista che nel 1815 fu accolta la domanda di abitazione nella ex chiesetta, esempio che aprì una fila di imitatori e ben presto crebbero nove casette private subito affittate a senzatetto, oltre a quelle superiori della cava ormai dismessa. Il Comune di Borgo Sasso aveva chiesto alla Prefettura di Bologna dei provvedimenti di risanamento, che rimasero sulla carta impedendo così di mettere in sicurezza ciò che il crollo mise in evidenza. Abbiamo detto all’inizio della notte di S. Giovanni, perché le sette persone che quella notte non erano presenti erano andate, insieme, all’indovina del Sasso, Gualandi Teresa, a cercare vicino al crocicchio di Rampognano i semi di felce, essenziali per fare un buon matrimonio. E che dire della profetessa della rovina del Sasso, Gruppi Virginia, che tutto il giorno aveva girato per la zona lamentandosi che un grave disastro avrebbe colpito gli abitanti e che chiaramente non fu creduta? Cosa rimane oggi di tutto questo? Due lapidi che solo la pioggia rende leggibili: il resto è oblio. 5 sport La storia del prosciutto della maratonina di Fucecchio di Primiano Campodipietro è già mezzogiorno, la corsa è finita da un pezzo ed io sono lì davanti al palco delle premiazioni pronto a ritirare il nostro premio. Fra i tanti premi ci sono anche dei prosciutti e dal numero consistente del nostro gruppo penso che uno ci toccherà senz’altro. Le premiazioni vanno per le lunghe e, visto l’orario, quei prosciutti mi fanno venire un certo languorino. E quando alla fine me ne vedo uno tra le mani il languorino aumenta ancora e, guardandolo di sbieco, esclamo:” Ma che fai, mi provochi? Ah sì! E allora mo te magno!” Dopo un attimo, ritornando in me, pensai:” Ma guarda un po’ quanto è fortunato questo prosciutto!”. Quelle frasi sopradette le ho sentite pronunciare alcuni anni fa, da Alberto Sordi mentre si trovava seduto a tavola davanti a un bel piatto di spaghetti.Quanto è stato più fortunato di me l’Albertone nazionale! Lui poteva certamente mangiarlo da solo, un piatto di spaghetti. Ma io non potevo fare altrettanto col prosciutto. Vado verso l’autobus, facciamo un po’ di festa per il prosciutto e poi sento una voce:” Ecco, abbiamo un premio per la prossima lotteria!”. Lotteria! Pensai:” Ecco anche questo farà la stessa fine. Andrà vinto da uno di noi. Sempre, però, che non faccia la fine di quello che alcuni anni fa abbiamo dovuto buttarlo perché si guastò!” Intanto andiamo a pranzo. Visitiamo poi S. Miniato e quindi iniziamo la via del ritorno. Ma io, nel frattempo, penso sempre al prosciutto. Ad un certo punto mi viene un’idea! Prendo allora il microfono, porgo il saluto a tutti i partecipanti e lancio l’idea di organizzare una mangiatina per sentire il sapore di quel bel prosciutto. E’ superfluo dire che ho trovato tutti d’accordo, come lo stesso è successo anche durante l’assemblea generale dei soci tenuta qualche giorno dopo. E non è finita qui! Durante le camminate delle domeniche successive non si parlava che del prosciutto ed in tanti soci si sono dichiarati disponibili a fare tigelle, piadine, insalate, Circolo Culturale del dlf di Bologna a 15 settimana culturale a Plan di Val Gardena dal 30 agosto al 6 settembre 2008 La quota di partecipazione è di 320,00 euro a persona ( 300 per coloro che non partecipano alla gita al lago di Braies e a Brunico; bambini fino a 10 anni sconto di 50 euro; adulti in 3°e 4° letto sconto di 25 euro; supplemento camera singola 12 E/die; camera doppia uso singola +40%). La quota è comprensiva di pensione completa(escluse bevande) e assicurazioni varie. Non comprende biglietti per ingresso ai vari musei e mostre, il prezzo è legato al numero dei partecipanti. Per prenotazioni e informazioni: SEGRETERIA DLF - Tel 051/ 4193180 (Nadia e Fabienne) 6 pinzimonio, etc,etc.. Non mi è rimasto altro da fare che fissare la data del pranzo, prenotare la sala,provvedere ad altri acqui- sti per non lasciare da solo il prosciutto e cominciare a prendere le adesioni. Arrivederci a tavola e…buon appetito. Con le ali ai piedi…Dove si corre con il Gruppo Podismo del DLF di Bologna Sab. 17/5 – Corsa in rosa.Part. dal Circolo San Rafel di via Ponchielli Bologna. Percorsi pianeggianti di Km 3 e 7 Dom. 18/5 - Minimaratonaposa ore 8.30–Part.Parco villa Angeletti di via Carracci di Bologna. Percorsi pianeggianti Km 13,7,3. (Occorrono volontari per segnalamento). Mart. 20/5 – Staffetta dopolavoro ferroviario ore 19.30. Part. Parco DLF, via Serio, 25/2° Bologna Dom. 25/5 – 29^Camm. Petroniana ore 8.30. Part. Porta Saragozza di Bologna. Percorsi collinari Km 14.50, 7 e 3 Dom. 1/6 – Camm.del Lippo ore 8.30.Part. via Castaldini - Lippo di Calder.. Percorsi pianeggianti di Km 12,7 e 3 (Sezione competitiva Km 10 con partenza alle ore 9.00). Lun. 2/6 – Memorial Deserti e Busi ore 8.30. Part. C.S.Barca di Bologna. Percorsi pianeggianti Km 13.3, 6.5 e 3 Dom. 8/6 – Dall’Eremo ai Gessi ore 8.30. Part. Da Ceratolo. Percorsi collinari Km 13 e 6. Dom. 15/6 – Camm. “Andan a meder”ore 8.20. Part. Dal Parco della Pace, S.Giorgio. P.collinari Km 13,7,3 Dom. 22/6 – Camm.di Monteveglio Anno Mille ore 8.20.Part. via Abbadia. Percorsi borgo medievale Km 14,7 e 3 Dom. 29/6 – Camm. del Postino ore 8.30. Part. Centro Sportivo di Marzabotto. Percorsi collinari km 16,8 e 3. Striscia goliardica di Alberto Venturini FRASE CELEBRE Ti puoi fidanzare per un colpo di fulmine, ma la tua ragazza ti può lasciare per un lampo di genio. (Fiorello) IL BARZELLETTIERE Due amici stanno parlando delle ferie. “Allora com’è andata la tua vacanza a Londra?”. “E’ stata davvero meravigliosa. Un vero sogno. Pensa che tutte le sere uscivo con una ragazza diversa, Carol, Elisabeth, Jane, Brigitte, Jerry…”.” Hai detto Jerry?”, lo interrompe l’amico stupito. “Si, ho detto Jerry! Beh, tu non puoi immaginare la nebbia che c’è a Londra… NOTIZIARIO BESTIALE Un giudice iraniano ha ordinato ad un marito di comprare alla moglie 124.000 rose rosse, per un valore complessivo di 150.000.00 euro. L’enorme quantità di fiori era prevista dal loro contratto matrimoniale. La donna ha deciso di esigere il pegno per punire il marito della sua avarizia. (in onda su Ciao Radio, 90.10 FM, ogni domenica mattina alle h 10.40 circa) turismo alternativo Ma tu cosa fai per salvare il pianeta? Un elenco, un paio di sogni, qualche domanda di Giuseppe Stefanini È stato qualche sera fa, dopo aver visto in tv un deludente dibattito sui guai del pianeta Terra che, stentando a prender sonno, mi sono fatto la fatidica domanda del titolo (ma tu cosa fai...?). Naturalmente ho penato ancora di più a dormire, ma mi è servito per riflettere un po’. Ho fatto dapprima un elenco delle cose banali, quelle che ci vengono sollecitate, tipo: non faccio scorrere l’acqua dal rubinetto quando mi lavo i denti; quando esco dalla stanza spengo le luci ecc… ecc… A questo punto ho cercato qualcosa di più personale, sentite: • sto cercando di convincere il condominio ad installare pannelli fotovoltaici e solari (confesso più per i cospicui contributi statali che per virtuosità ambientale); • sono riuscito a non fare andare a Lourdes una vecchia zia, malandata e devota, ma solo a S.Luca. Le ho raccontato che la Madonna è la stessa, che così salvava almeno 10 alberi, che con i soldi che risparmiava avrebbe potuto fare offerta a una Missione africana; • mi rifornisco di ortaggi e frutta biologica ai “mercati contadini” o similari (lo sapete? La “filiera corta” fra produzione e consumo, oltre ad assicurare maggiore freschezza, qualità, stagionalità dei prodotti, minimizza i costi di trasporto); • ho rifiutato di fare un weekend di shopping a Londra con un amico. L’elenco nel dormiveglia poteva diventare un po’ più lungo, ma… mi sono addormentato e adesso voglio raccontarvi il sogno che ho fatto. Sapete, i sogni hanno a che fare con quello che uno pensa, traggono spunto dalle paure o dai desideri che si hanno in un certo momento e poi vanno avanti con cammino perfettamente realistico. Nella prima parte del sogno (vi ricordate la faccenda della “filiera corta”) ero a fare acquisti in un supermercato, ma sì alla COOP, reparto ortofrutta, e leggendo i cartellini dei prodotti, non trovavo più aglio argentino, limoni sudafricani, scalogno francese ecc…, ma prodotti nostrani freschi, pieni di energia, senza inutili imballaggi e non più di serra o stremati dai lunghi viaggi che li costringevano a fare. E l’addetto alle vendite raccontava che così la gente poteva riscoprire sapori di una volta, ritornava a scegliere in funzione delle stagioni, contribuiva, assieme a COOP, a mantenere e valorizzare i prodotti del territorio, i contadini le nostre campagne, che bello! Ma il sogno ha improvvisamente cambiato pagina, si è agganciato al discorso di Lourdes, Londra e turismo mordi e fuggi in genere. Mi sono così trovato in treno, assieme ad amici, mentre scorrevano sotto in miei occhi le belle immagini della Riviera di Ponente. Stavamo facendo un viaggio organizzato dall’Agenzia “IL TRENO”: eravamo stati a Genova (bellissima) e ci saremmo fermati ad Albenga (o Alassio o Bordighera ecc…). Poi da Ventimiglia (o Nizza) su verso Limone Piemonte, percorrendo la selvaggia, suggestiva valle del Roya. Dopo la montagna, giù verso Cuneo (belli i suoi portici, dice il regista bolognese Pupi Avati) e poi Torino con le sue mete artistiche (palazzo Madama, il Museo del Cinema, la sezione statuaria del Museo Egizio, la Reggia di Venaria Reale ecc…). Gli alberghi che l’agenzia “IL TRENO” ci aveva prenotato erano confortevoli, sufficientemente economici, vicini alle stazioni ferroviarie. I percorsi cittadini da fare, i servizi pubblici da prendere, gli orari, le cose belle da vedere erano elencati nelle schede che ci erano state date e c’erano i treni consigliati, i migliori, magari anche perché meno frequentati. Una bellezza! Ma aspettate, nel sogno c’era anche la vera sorpresa: il prezzo del biglietto del treno (Bologna – Genova – Ventimiglia – Torino – Bologna) che ci era stato venduto dall’Agenzia “IL TRENO” costava meno della metà di quello ordinario (e non con il risicato meno 10 o 20% delle varie tariffe “amica” o “cartaviaggi”). Una bazza per i non ferrovieri, che così non avevano più dubbi se andare in treno o in macchina. E poi, udite udite, ad un certo punto sullo schermo installato nella carrozza ci è apparso l’Ing.Mauro Moretti (più bello che in “UNO MATTINA” o altre trasmissioni TV) che ha raccontato di voler promuovere il turismo in treno, il mezzo ecologico per eccellenza; che siccome il turista ferroviario è gradito e non porta inquinamento nelle città che visita, aveva raggiunto buoni accordi con Regioni e Comuni, Enti Turismo, Alberghi, Musei ecc… per ospitalità e sconti speciali; che questi vantaggi, assieme al biglietto del treno scontatissimo, aveva deciso di offrirli al pubblico attraverso le varie Agenzie Viaggi con biglietteria ferroviaria, per le maggiori conoscenze specifiche che queste avevano. Che bello, ci voleva, ho pensato sempre sognando, proprio adesso che l’Agenzia “IL TRENO” di Bologna si era stancata di vendere viaggi in pullman, aereo, motoslitta, taxi e che aveva preparato decine e decine di proposte per viaggi individuali e di gruppo in treno. I viaggi, analoghi a quello che stavo facendo, erano arricchiti con proposte enogastronomiche, sulla base di accordi con Slow-Food, con proposte di concerti, di visita mostre ecc… Così si, ho pensato, che l’Agenzia “IL TRENO” può diventare il riferimento per Bologna di un turismo più ecocompatibile, più impegnato! E poi… mi sono svegliato. Ho però subito avuto la certezza di aver fatto un sogno bello e, in definitiva, di cose realizzabili. Infatti, anche adesso che scrivo, continuo a chiedermi: ma perché dobbiamo mangiare ortaggi argentini (scadenti) o viaggiare in macchina o pullman (nonostante il caro-benzina e l’inquinamento che provoca), perché il low-cost funziona solo per il trasporto aereo e marittimo? Che bello se qualcuno (magari fra quelli del sogno) mi desse una risposta! 7 attualità Il bullismo Vecchi e nuovi metodi di sopraffazione morale e fisica di Romano Cattani I l bullismo, si può affermare, c’è sempre stato, anche se in forme o metodi diversi da quelli utilizzati al giorno d’oggi. Quando ero giovane, molti anni fa, vi erano ragazzi che, per affermare la propria supremazia sugli altri, si divertivano a prendere in giro altri ragazzi, mettendo in evidenza difetti oppure sfruttando un’evidente o presunta inferiorità fisica, attuando la derisione o il dileggio, mettendo il malcapitato in difficoltà psicologica nei confronti dei compagni di scuola o di giochi. Questi “bulletti” (ma allora questo termine non era in uso), per dare maggior forza alla loro supremazia, si circondavano di una piccola corte formata d’altri ragazzi, che da soli non avrebbero avuto la forza né fisica né morale per agire e che operavano per esaltare il loro capo. Di solito non si arrivava alla violenza fisica, se non di rado e non si deve confondere questo fenomeno con le “bande” che andavano, di proposito, a scontrarsi in altri quartieri o zone limitrofe alla propria. Ovviamente c’erano pure le eccezioni, ma non troppo frequenti. Oggi il fenomeno ha assunto proporzioni e metodi ben più forti e si manifesta sia tra maschi sia tra femmine. Il gruppo è sempre lo stesso, un “bulletto” coadiuvato da altri ragazzi, con le stesse caratteristiche di sudditanza, il tutto però, con metodi e fini molto più forti e gravi. A chi è preso di mira, si richiedono soldi, il telefono cellulare, piccoli furti e, a volte, anche prestazioni particolari come spaccio di piccole dosi di droga e se il malcapitato si rifiuta sono minacce e botte. A volte queste vittime, cui manca il coraggio di denunciare i propri aguzzini, arrivano a rubare in casa propria per evitare le percosse e solo quando 8 si decidono a parlarne con i propri genitori il fatto emerge e, almeno per questo, ci si pone fine. Assistiamo, poi, a gesti di puro vandalismo come le incursioni nelle scuole ove, il solito gruppetto, guidato dal solito “bulletto” si esibisce lasciando i rubinetti dei lavandini aperti, oppure arrecando dei danni alle attrezzature della scuola, o altro, sempre con l’intento di soddisfare una sorta di bravura agli occhi dei loro segreti fans. Ma perché, ci si chiede, un ragazzo deve sentire la necessità di un comportamento del genere? Io non sono uno psicologo ma da cittadino e da padre mi sono fatto la convinzione che questi ragazzi abbiano dei grossi problemi esistenziali nel loro intimo. Non è solo cattiveria o aggressività, ma frutto di uno stato di malessere interiore che li porta ad agire in questo modo, frutto pure del cattivo esempio di questa società in cui viviamo, dove (e l’esempio degli adulti fa da scuola) sembra che ognuno debba vivere nella sopraffazione del prossimo per affermarsi. Un altro tipo di bullismo, che è definito specificatamente “nonnismo” è quello che si esercita nelle caserme nei confronti delle reclute. Il militare “anziano” per una sorta di tradizione, molto discutibile, si sente in diritto di vessare il povero soldatino appena arrivato. Di solito, il “nonno” impone alla recluta un certo numero di servitù che vanno eseguite senza fiatare e che di norma non arrivano a ritorsioni gravi; purtroppo, però, è capitato, e la cronaca ce ne ha reso edotti, che, a volte, si superano i limiti e qualcuno ci lascia la vita, poi la cosa è messa a tacere e non s’impara nulla, perché questo comportamento è visto con indulgenza da parte degli ufficiali superiori che la ritengono una normale esperienza delle reclute. Queste considerazioni, molto limitate e imperfette, mi fanno pensare che siamo in una fase di decadentismo morale ed umano. La corsa forsennata della gente verso la conquista della ricchezza e del potere ci sta facendo perdere il senso dei valori più importanti che dovrebbero contraddistinguere il comportamento ed i rapporti fra persone civili. Ci si è dimenticati che la civiltà di una società non è misurabile dalla sua ricchezza bensì dai valori morali ed umani di cui è capace. turismo La festa del Catalogo Viaggi 2008 la redazione M etti un happy hours che si trasforma in una serata danzante, per finire con ricchi premi e cotillons. Tutto questo e altro ancora è stata la presentazione del Catalogo, Viaggi, Soggiorni e Crociere edizione 2008 curata dallo staff dell’Agenzia viaggi IL TRENO del DLF, di cui vedete in basso la copertina, insieme con quella del capostipite (per la serie: correva l’an- no 1966); le altre in mezzo alle due date ve le risparmio, ma vi assicuro che ci sono tutte, a testimoniare una continuità che è garanzia della serietà e dell’impegno che tutti nella associazione hanno messo e mettono al servizio dei clienti (ch’a sî pó vó, in primis). Ma procediamo con ordine. Brevi ma esaurienti gli interventi del Presidente DLF Ettore Bufalieri, del Coordinatore TURDLF Fulvio Saiano e della Direttrice tecnica dell’Agenzia IL TRENO Franca Sozio, come quelli dei responsabili dei tour operator nostri partner: il profumo del buffet rendeva tutti assai distratti…Poi, sazi, al suono delle musiche del duo Melo Music, che ha allietato la serata, molti si sono lanciati in un vorticoso giro di danze. E, dulcis in fundo, oltre ai cannoli e ai bignè a volontà, ecco l’estrazione di numerosi viaggi e soggiorni a premiare i presenti. Il tutto condito dal piacere di ritrovare amici e colleghi che questi tempi frenetici tengono lontano da noi, ma non dal nostro cuore.All’anno prossimo! P.S.: Il nuovo catalogo è disponibile in agenzia o scaricabile in formato Pdf dal sito dell’agenzia www.turdlfbo.it. Un momento della festa del catalogo di quest’anno L’Associazione Dopolavoro ferroviario di Bologna con la collaborazione tecnica dell’Agenzia Viaggi Il Treno organizza una gita di un giorno VOLTERRA e S. GIMIGNANO Sabato 21 giugno 2008 Ore 07,30 - ritrovo presso la sede del DLF di Bologna via S. Serio 25/2 e partenza in pullman GT Ore 10,30 - arrivo a Volterra visita della città; ore 13.00 circa pranzo presso il ristorante “DON BETA” Ore 14,30 - parte per S.Gimignano. All’arrivo visita della città; ore 17,00 partenza per Bologna (arrivo ore 19,30) Quota individuale di partecipazione euro 50.00 (Soci DLF in possesso tessera 2008 euro 45) Comprende: viaggio in pullman, pranzo, assicurazione polizza Medico Non Stop. Non comprende : bevande extra, visite/escursioni facoltative,extra in genere e quanto non indicato nel programma. Le iscrizioni si ricevono entro e non oltre il 31 maggio p.v. fino ad esaurimento dei posti presso la segreteria DLF 9 turismo Panzèta da Abu Simbel a Luxor I n Egitto le partenze sono sempre mattiniere, e il volo da Il Cairo per Abu Simbel, non fece eccezione. Panzèta, su consiglio della ragazza dell’AGENZIA VIAGGI “IL TRENO” del DLF prese posto vicino all’oblò sul lato sinistro del velivolo. Scelta azzeccata, perché al momento dell’atterraggio, sotto di lui apparvero i Templi rupestri di Abu Simbel in tutta la loro magnificenza! Una vista strepitosa! Da ricordare, però, che il governo Egiziano fa divieto di fotografare dall’aereo…! Fu con la costruzione della diga di Aswan che i Templi del Faraone Ramesse II, e della regina Nefertari furono posti 65 metri più in alto per non essere sommersi! Scolpiti nella roccia, furono tagliati in enormi blocchi, posizionati su una collina spianata e assemblati. Un’opera “faraonica” durata 5 anni e terminata nel settembre 1968, a cui concorsero 50 paesi, tra cui l’Italia. Dopo la visita ai Templi, ci fu un breve volo per Aswan, una visita all’enorme diga, quindi Panzèta s’imbarcò sulla nave che gli avrebbe fatto vivere l’esperienza di una crociera sul Nilo. La prima tappa fu ad un colorato e piacevolissimo villaggio Nubiano, quindi visitò il Tempio di Kom Ombo, dedicato al Dio coccodrillo Sobek. La costruzione della diga ha prodotto la scomparsa dei coccodrilli, quindi questo Dio dev’essere rimasto senza lavoro, pensò Panzèta! Straordinarie sono comunque le incisioni a rilievo sulle pareti, che evidenziano l’alta specializzazione nella chirurgia di questo antichissimo popolo. Interessante il Nilometro, una specie di pozzo che si trova all’interno del Tempio. Collegato al 10 di Valter Serafini Nilo mediante il principio dei vasi comunicanti e una scala graduata, permetteva di calcolare le imposte sui raccolti valutando le irrigazioni fornite dal fiume. La sosta successiva fu al bellissimo Tempio di Edfu o Idfu, rimasto completamente sepolto dalla sabbia fino al 1860. Ha l’ingresso sorvegliato da un gigantesco falco in granito, incarnazione dal Dio Horus, rappresentato più volte anche all’interno dell’enorme costruzione, (137 x 79 metri), più di un campo di calcio! Un altro splendido monumento salvato dalle acque, è il Tempio di Philae o Fila, dedicato alla Dea Iside, simbolo della fedeltà coniu- Tempio di Edfu gale e protettrice dei bambini. Innalzato su una zona più alta di 20 metri, ha l’ingresso preceduto da 31 colonne dai capitelli di forma diversa l’uno dall’altro. La navigaTempio di Abu Simbel Feluche sul Nilo zione sul Nilo proseguì, potendo rimediare al caldo con un tuffo nella piscina della nave, ottima per il “comfort”, (l’AGENZIA VIAGGI “IL TRENO” è sempre una garanzia!), poi Panzèta fu accompagnato a visitare la Valle delle Regine e la Valle dei Re, visita da effettuare con almeno una bottiglia d’acqua a portata di mano! Fotografati i Colossi di Memnone, due statue alte più di 16 metri che sembrano posti a guardia delle necropoli, Panzèta affrontò i massicci calcarei erosi dal tempo, dove nella nuda roccia sono nascoste le tombe! In pochi chilometri sono concentrate preziosissime testimonianze storiche ed artistiche! Vita dura per gli archeologi e gli studiosi, che devono operare ad una temperatura che si aggira sui 50° C, pensò Panzèta! Fu poi la volta della visita al Tempio di Karnak, e Panzèta non mancò di fare i giri propiziatori attorno allo Scarabeo! L’ultima visita fu a Luxor, l’antica Tebe, con lo strepitoso Tempio che un tempo era preceduto da una doppia fila di sfingi lunga 3 km, (ora è qualche centinaia di metri). All’ingresso manca l’obelisco che si trova a Parigi in piazza della Concordia, regalato alla Francia in onore dell’egittologo Champollion, decifratore dei geroglifici mediante la stele di Rosetta. Non tutti gli Egiziani usano il termine “regalato”. Il viaggiatore Panzèta, soddisfattissimo, si preparò al ritorno, commentando che un’esperienza del genere deve essere vissuta! P.S. Qualche italiano buontempone ha rilasciato come mancia le vecchie 500 lire! Fare attenzione di non ritrovarsele tra le monete da 2 euro quando chiedono di tramutarli in biglietti bancari. parco vivo 11 parco vivo ✿ ...è QUI LA FESTA? ✿ Anche quest’anno, a maggio, immancabile arriva la festa ! Fresca e profumata come le rose, coinvolgente e popolare come la festa del primo maggio, calda ed invitante come il sole bolognese ai quali si arrende anche il più ostinato dei dietologi, impossibile resistere alle pietanze del nostro cuoco Giuliano e del suo collaudato staff. Sempre all’insegna della tradi- di primavera, la festa del DLF di Bologna si svilupperà nel parco di via Serlio durante dieci giornate (dal 20 al 29 maggio) all’insegna della ormai consolidata tradizione e, come sempre, con- dita da straordinarie ed eccitanti novità. Tradizionale rimane la succulenta cucina gestita dai soci volontari che prepareranno e serviranno al ristorante della festa i tipici piatti della cucina ✿ programma Martedì 20 maggio Mercoledì 21 maggio ✿ ore 18,30 GRUPPO TURISMO Video proiezione “Panoramica sui corsi d’acqua di Bologna” Sala Riunioni ore 19,00 GRUPPO PODISMO “Staffetta DLF” ✿ Parco DLF ore 19,00 GRUPPO TENNIS Quadrangolare tennis a squadre Area Tennis ✿ 12 ✿ ✿ ore 19,00 ✿ GRUPPO TENNIS Quadrangolare tennis a squadre Area Tennis ore 21,00 COMPAGNIA TEATRALE DLF Teatro dialettale Sala Gialla ore 21,00 “SUOR MELODIA” di Micaela CAPPUCCI Spettacolo teatrale in collaborazione con l’ARCI Gay Locomotiv ✿ ✿ ✿ ✿ parco vivo ✿ ...è QUI LA FESTA? ✿ zione uno degli appuntamenti storici: il teatro dialettale proposto dalla compagnia teatrale del DLF, nell’ambito di una fitta programmazione di spettacoli (vedi calendario e programma ed offrire spettacoli a quanti vorranno “tirar tardi” nelle notti di festa. Di grande impatto la serata di pugilato e thai box proposta dalla S.G.E. Sempre Avanti, storica presenza bolo- della festa). Fra le novità spicca l’intensa programmazione di eventi che si svolgeranno nello spazio teatro LOCOMOTIV CLUB (ex bocciofila) che si snoderà attraverso ben sette serate di teatro e musica dal vivo di assoluta qualità, frutto del lavoro del dell’associazione Scholè Futuro con cui il DLF collabora, che siamo certi saprà richiamare molti giovani (ma non solo) ✿ programma Giovedì 22 maggio ✿ ✿ Venerdì 23 maggio ore 08,30 GRUPPO ESCURSIONISMO Piazzale OVEST “Bologna con Dante Alighieri” ✿ Staz. Bologna C.le ore 09,00 GRUPPO PESCA Lago Sapaba ✿ “Trofeo Veterani” Casalecchio di R. ore 18,30 GRUPPO TURISMO Video proiezione “I Portici e le Torri di Bologna Sala Riunioni ore 19,00 GRUPPO TENNIS Quadrangolare tennis a squadre Area Tennis ore 21,00 Live “CRIS LEO” dall’America Spettacolo musicale Locomotiv ✿ ✿ ore 15,00 GRUPPO CALCIO Torneo di calcio a 7 “Intercircoli” Campo di calcio ore 18,00 GRUPPO TENNIS Finale torneo di tennis Area tennis ore 21,00 ✿ “PUGILATO & THAI BOX” Manifestazione/incontro Arena Puccini ore 21,00 “CACCADURA PARTY” per il FIGHT-MAZZATE Presentato da LOCOMOTIV Locomotiv ✿ ✿ ✿ ✿ ✿ 13 parco vivo ✿ ...è QUI LA FESTA? ✿ gnese nelle discipline sportive da “palestra”, da “ring” e delle arti marziali, insostituibile presenza nel parco DLF. Parcovivo è l’appuntamento per fare conoscere ai visitatori della festa tadini per il rilancio del Parco che fa da ponte fra il centro della città ed il quartiere Navile. Vi aspettiamo alla Festa numerosi, curiosi, affamati e pronti a divertirvi insieme a Noi ! che si svolge nel cuore della bolognina le numerose attività culturali e sportive che il DLF propone ai cittadini. Attraverso i molteplici corsi (dalla musica al canto, dalla pittura alla gra- fica, dalla fotografia al bonsai, ecc.) ed attraverso la pratica di numerose discipline sportive (tennis, calcio, arti marziali, nuoto, ecc.) il DLF si propone di coinvolgere sempre più cit- ✿ ✿ programma Domenica 25 maggio Sabato 24 maggio ore 08,00 GRUPPO CICLISMO “Ciclo Raduno Provinciale” con premiazione ore 10,00 GRUPPO ESCURSIONISMO Gita “Incontro al Passatore “Firenze-Faenza” Atrio Staz. Bo C.le ore 15,30 GRUPPO MOTO Prova di abilità per auto e moto ✿ Parco DLF ore 20,00 SCUOLA SAT Palestra DLF ore 21,00 SERATA DANZANTE Tanta musica e canzoni Sala Gialla ore 21,00 MAGAZZENO BIS con ospiti ZEN CIRCUS Presentato da Locomotiv Live Locomotiv Club ore 21,30 GRUPPO ASTROFILI Postazione telescopica Campo di calcio ✿ ore 08,00 GRUPPO CALCIO Triangolare “Memorial ARMANDO BANDIERA” Campo di calcio ore 09,00 GRUPPO PESCA Mantova Gara di pesca al colpo Canale Fissero ✿ ore 21,00 “QUATTRO FIORI PER ZOE + VIOLA VENERE” Presentato da Locomotiv Live Locomotiv Club ore 21,30 GRUPPO ASTROFILI Postazione telescopica Campo di calcio ✿ ✿ ✿ ✿ ✿ ✿ ✿ Mercoledì 28 maggio ✿ ore 21.00 WHY? Unica data italiana per il gruppo americano rivelazione Presentato da Locomotiv Live Locomotiv ✿ Giovedì 29 maggio ore 21.00 BACHI DI PIETRA + CUT Presentato da Locomotiv Live Locomotiv ✿ ✿ ✿ Per tutto il periodo della Festa il ristorante sarà a vs disposizione tutte le sere Il sabato e la domenica è aperto anche a mezzogiorno 14 ✿ ✿ cultura L’angolo della poesia ...in bolognese di Gastone Vandelli At guèrd durmìr Ti guardo dormire Sdraiè atàis a mé at guèrd durmìr nuda e bèla int al let. Sdraiata vicino a me ti guardo dormire nuda e bella sul letto La lònna ch’la filtra dal sfissùr di scur l’illòmina i tu cavì in vatta al cussén. T’è un respir lant, tranquéll, et surrédd int al sann chissà cuss t’at insonni in ste mumànt. Am incànt a guarder la lémpida grazia dal tò arpòs, a sfiàur con na carazza delichéta i tu rèzz nìgher e la pèl frasca ch’l’ha i riflès dla lònna, at dag di bès, di bès alzìr alzìr par pòra ed dsdèret. La luna che filtra dalle fessure degli scuri illumina i tuoi capelli sul cuscino. Hai un respiro lento, sereno, e sorridi nel sonno quali saranno i tuoi sogni in questo istante. Mi incanto a guardare la limpida grazia del tuo riposo, sfioro con una carezza delicata i tuoi riccioli neri e la pelle fresca che ha i riflessi della luna, ti bacio baci leggeri,leggeri per paura di svegliarti. E té t’an cgnussrè mai con quant amaur at’ho guardè stanòt. E tu non saprai mai con quanto amore ti ho guardato stanotte. (da “I séggn di an” Ed fuori commercio) Una finestrella su un mondo più piccolo... di Giuseppe Stefanini Chi ha una certa età e ripercorre la sua vita si ricorda che, perlomeno negli anni ’50 e ’60 ed anche dopo, il mondo era più piccolo. Ci si muoveva con più difficoltà di adesso: si andava al mare in quattro sulla “cinquecento” e, se si andava più lontano, si stava più tempo, facendo tesoro della fatica e dei soldi che si erano impegnati. Le immagini e la conoscenza del mondo erano quelle, forse più vere, che uno si costruiva da letture di libri e giornali o vedeva da documentari, foto, film (la tv era appena nata).Anche i nostri consumi alimentari erano soprattutto di prodotti locali o quasi. I beni durevoli potevano invece venire da più lontano, nel senso che anche allora, i prodotti di maggior valore facevano lunghi viaggi, cioè veni- vano da tutta l’Europa, dalle Americhe (poi si aggiunse anche il Giappone). E’ certo che , in quel mondo più piccolo, si consumava meno: meno energia, meno cibo, meno “usa e getta”, più razionalità. Ma allora, per essere più ecocompatibili, bisogna tornare alla vita di quei tempi? Beh…intanto recuperiamo l’intelligenza che c’era. 15 Assistenza Notizie Utili per i soci DLF N el numero precedente della nostra rivista a pag. 13 avevamo scritto dell’esistenza di una organizzazione che aiuta, per così dire le famiglie che necessitano di una servizio, in particolare per l’assistenza anziani e non solo, a trovare chi, come e quando è in grado di soddisfare questa esigenza. Questa organizzazione si chiama CASABASE (per informazione e appuntamenti tel 051/4171728) ed è in grado di accompagnare le famiglie che non hanno dimestichezza con leggi, contratti e pratiche amministrative con una modica spesa. La notizia utile: E’ STATA STIPULATA UNA CONVENZIONE TRA DLF DI BOLOGNA E CASABASE, PER CUI I SOCI DEL DLF PRESENTANDO LA TESSERA DI ISCRIZIONE DEL CORRENTE ANNO HANNO DIRITTO AD UNA FORTE RIDUZIONE SULLE TARIFFE che vi alleghiamo. CASABASE s.r.l. Tariffe in vigore dal 01 luglio 2007 per il servizio di amministrazione del personale e la consulenza giuridica nel Settore Lavoro Domestico TARIFFE PER SERVIZI AD INCARICO ANNUALE TIPO DI PRESTAZIONE Periodicità *CONVENZIONE SOLO CONSULENZA ½ h Serv. singolo €. 20,00 + IVA (€. 24,00) SOLO CONSULENZA 1 h Serv. singolo €. 40,00 + IVA (€. 48,00) GESTIONE CONTABILE COMPLETA Mensile €. 11,50 + IVA (€. 13,80) PRATICA ASSUNZIONE Serv. singolo €. 42,00 + IVA (€. 50,40) PRATICA CHIUSURA Serv. singolo €. 15,00 + IVA (€. 18 ,00) MODIFICA CONTR. ½ h Serv. singolo €. 20,00 + IVA (€. 24,00) MODIFICA CONTR. 1 h Serv. singolo €. 35,00 + IVA (€. 42,00) CONSULENZA VERTENZE Serv. singolo €. 35,00 + IVA (€. 42,00) ASSISTENZA VERT. SIND. -DPL Serv. singolo €. 55,00 + IVA (€. 66,00) PRATICHE RINNOVI PERM. SOGG. Serv. singolo €. 15,00 + IVA (€. 18,00) SPESE INVIO DOCUMENTAZIONE: SPEDIZIONE POSTALE: €. 7,00 PER OGNI TRIM.; SPEDIZIONE TELEMATICA: €.2,00 PER OGNI TRIM. RITIRO IN SEDE: NESSUN COSTO ANTICIPO GESTIONE € 60 TARIFFE PER SERVIZI SENZA INCARICO ANNUALE TIPO DI PRESTZIONE Periodicità SOLO CONSULENZA ½ h Serv. singolo SOLO CONSULENZA 1 h Serv. singolo ELABORAZIONE PROSPETTI PAGA, INPS Serv. singolo PRATICA ASSUNZIONE Serv. singolo PRATICA CHIUSURA Serv. singolo MODIFICA CONTR. ½ h Serv. singolo MODIFICA CONTR. 1 h Serv. singolo CONSULENZA VERTENZE Serv. singolo ASSISTENZA VERT. SIND. -DPL Serv. singolo PRATICHE RINNOVI PERM. SOGG. Serv. singolo Pratica infortunio, malattia, disoccup Serv. singolo PRATICA MATERNITA’ Serv. singolo Calcolotfr,resocontocompensoannuo Serv. singolo PRATICA FLUSSI Serv. singolo *CONVENZIONE €.22,00 + IVA (€. 26,40) €. 42,00 + IVA (€. 50,40) €. 12,50 + IVA (€. 15,00) €. 44,00 + IVA (€. 52,80) €. 17,00 + IVA (€. 20,40) €. 22,00 + IVA (€. 26,40) €. 37,00 + IVA (€. 44,40) €. 37,00 + IVA (€. 44,40) €. 60,00 + IVA (€. 72,00) €. 17,00 + IVA (€. 20,40) €. 20,00 + IVA (€. 24,00) €. 27,00 + IVA (€. 32,40) €. 42,00 + IVA( €. 50,40) €. 40,00 + IVA (€. 48,00) NON CONVENZIONATI €. 29,00 + IVA (€. 34,80) €. 58,00 + IVA (€. 69,60) €. 16,50 + IVA (€. 19,80) €. 60,00 + IVA (€. 72,00) €. 18,50 + IVA (€. 22,20) €. 30,00 + IVA (€. 36,00) €. 50,00 + IVA (€. 60,00) €. 50,00 + IVA (€. 60,00) €. 80,00 + IVA (€. 96,00) €. 20,00 + IVA (€. 24,00) NON CONVENZIONATI €. 31,00 + IVA (€. 37,20) €. 60,00 + IVA (€. 72,00) €. 17,50 + IVA (€. 21,00) €. 62,00 + IVA (€. 74,40) €. 20,50 + IVA (€. 24,60) €. 32,00 + IVA (€. 38,40) €. 52,00 + IVA (€. 62,40) €. 52,00 + IVA (€. 62,40) €. 85,00 + IVA (€. 102,00) €. 22,00 + IVA (€. 26,40) €. 26,00 + IVA( €. 31,20) €. 35,00 + IVA( €. 42,00) €. 60,00 + IVA( €. 72,00) €. 58,00 + IVA (€. 69,60) *CONVENZIONE : CGIL+FITEL+DLF+RISANAMENTO 16 recensioni S.O.S.: Salvate Montalbano! I o sono un viaggiatore sedentario, nel senso che mi basta un buon libro per andare a conoscere posti e persone lontane da casa mia. E il commissario Montalbano, creato da Andrea Camilleri, è stato un buon compagno di viaggio che mi ha fatto conoscere una Sicilia segreta e meravigliosa, e capire un po’ il modo di pensare dei suoi abitanti. E così l’ultimo romanzo appena pubblicato dalla casa editrice Sellerio mi ha raccontato un mucchio di cose sul suo autore e sul suo rapporto con Montalbano e i suoi lettori. Titolo del romanzo è Il campo del vasaio ed ha origine dal Vangelo di Matteo: Giuda pentito del suo tradimento corre al tempio, getta i trenta denari sul pavimento e poi si impicca. I sacerdoti, con i trenta denari maledetti comprano un terreno su cui dovranno essere sepolti i forestieri. Ma la maledizione di quel tradimento rende l’aria attorno al terreno mefitica e induce al tradimento. A cominciare dal vasaio e dalle sue opere. Ma se un vasaio è un artista che con il suo ingegno crea qualcosa di utile dalla nuda creta, altrettanto si può dire di uno scrittore che con il suo ingegno crea opere letterarie. E poiché ne Il campo del vasaio tutti, compreso il commissario Montalbano, tradiscono tutti, e poiché sappiamo che tanto l’autore che il lettore di un romanzo si identificano con il protagonista, Camilleri non fa altro che dirci: io sono un traditore, così come lo siete voi lettori. (Come faccio a essere sicuro di questa doppia identificazione? Perché ad un certo punto Montalbano si mette a giocare una partita a scacchi contro se stesso, spostandosi da un lato all’altro della scacchiera a seconda che la mossa sia dei pezzi bianchi o dei pezzi neri). Ma traditori di chi? Cominciamo da Camilleri. Sappiamo che ha già fatto morire Montalbano: il romanzo in cui questo si narra è chiuso a chiave nella cassaforte della Sellerio e sarà pubblicato solo dopo la scomparsa dell’autore. Il quale autore continua però, e per più di trenta denari, a scrivere storie sul suo personaggio. Se non è un tradimento questo… Ma non solo, Camilleri continua la sua opera di smantellamento del commissario divenutogli ormai antipatico. In questo romanzo, Montalbano piange più volte come un bambino, lui uomo forte che aveva pudore di mostrare i suoi sentimenti; ricorre alla sua autorità gerarchica per costringere all’obbedienza Fazio, il suo collaboratore più fedele, lui che motivava i subordinati con la persuasione e il coinvolgimento; e, inaudito, lascia la Sicilia mentre l’indagine è anco- ra in corso, per andare il Liguria dalla fidanzata Livia a fare tranquille vacanze, spegnendo pure il cellulare, lui che ricorreva ad ogni mezzo, anche il più abbietto, per non allontanarsi da Vigàta, e nel caso vi fosse stato costretto, viveva con l’orecchio incollato al cellulare. Se non è tradimento questo… Ma perché tutto ciò? Semplice: Camilleri si sente tradito dai suoi lettori, e ripaga con la stessa moneta. Vendetta siciliana. Come? Parole testuali: “(Montalbano legge)…i romanzetti come quelli di Camilleri”! Ecco il punto dolente. Come ci permettiamo noi lettori di osannare i gialli, che in fondo sono letteratura di serie B, mentre snobbiamo i romanzi storici che a cura di Giorgio Cremonini Camilleri ha scritto e che sono la Letteratura con la maiuscola (non è forse un romanzo storico I promessi sposi, il capolavoro della nostra letteratura)? Che infamità! E allora? Allora ecco un monito e una minaccia di punizione per noi, alla fine del romanzo. Parole di Montalbano, pensiero di Camilleri. “Sugnu sulu stancu”, e poiché la fatica di portare a termine la rappresentazione, cioè di scrivere un romanzo giallo, si fa ogni volta sempre più pesante, “fino a quanno avrebbe potuto reggiri?”. Allora meglio guardare il mare, cioè fare la vita da pensionato quale è lui, piuttosto che faticare ancora a scrivere per degli ingrati come noi. 17 computer Soffrire con Google S ere fa al Club, il nostro amico Felice Interneti si infervorava nel manifestare il proprio entusiasmo per Google: “Non è un semplice motore di ricerca, è una vera miniera di opportunità! Vi troviamo dentro sempre nuovi, sorprendenti, efficaci, gratuiti marchingegni!” E, poiché stavamo ad ascoltarlo, continuava: “Abbiamo già installato la Google Toolbar, (dalla Home Page di Google, menu altro) che ci fornisce pregevoli aiuti durante la navigazione, come la finestrella Cerca per eseguire ricerche in Rete dall’interno di qualsiasi pagina Web, il Traduttore di parole, per rendere in italiano le parole inglesi incontrate, il Blocco popup, per bloccare (quasi) tutti quei fastidiosi, indesiderati clienti che si intrufolano durante le nostre esplorazioni, eccetera ... Ed eravamo già soddisfatti. Ma poi si è arricchito man mano di molte altre piacevoli funzionalità, che forse conviene saggiare. Anche solo per valutare se vale la pena di installarsele”. Al termine del sermone, ci proponeva di esaminare alcune delle meraviglie decantate. Ad esempio: - Google Desktop (sempre da Google, menu altro) che insedia la Sidebar, una sequenza di finestrelle che si piazza su un lato del desktop e mediante la quale si accede, in tempo reale, ad una copiosa quantità di informazioni, personalizzabili e fruibili all’istante. Fra queste, facciamo qualche esempio: un bell’orologio analogico, per avere costantemente cognizione dell’ora con un semplice colpo d’occhio; un quadretto calendario sempre aggiornato, con la possibilità di inserirvi le nostre scadenze/impegni; Programmi TV, le proposte dei vari canali televisivi sempre a portata di mouse; Meteo, per tenere traccia delle previsioni del tempo di una o più località; blog per essere sempre informati delle ultime novità per noi interessan- 18 Tutti i Cittadini possono iscriversi al DLF COMPUTER CLUB. Ci trovate tutti i mercoledì dalle ore 20,30 e il sabato dalle ore 10,00 nel locale sotto la palazzina agenzia Via Stalingrado 12 - Email: [email protected] Visitate il sito dell’Associazione: www.dlfbo.it ti; Email, per leggere le email appena ricevute; News, per vedere i titoli degli articoli più recenti comparsi nel Web; Appunti, per digitare sul desktop promemoria estemporanei, che vengono memorizzati automaticamente dopo ogni lettera digitata. Abbiamo poi la Ricerca Rapida, stupefacente utilità, che rintraccia per noi all’istante nei nostri dischi qualsiasi file di cui rammentiamo solo qualche lettera del nome o del contenuto. Dall’interno di qualsiasi programma che si stia eseguendo, basta scrivere alcune lettere in tale casella di ricerca per avere subito l’esibizione di quei file che contengono, nel nome o al loro interno, le lettere digitate: gli effetti della ricerca si perfezionano man mano che aggiungiamo nella casella lettere o parole. Cliccando su uno dei file così segnalati, esso si aprirà con la propria applicazione dedicata. Si può aggiungere alla Sidebar, per continuare con gli esempi, Tutto sulla tua nascita, Repubblica.it, Il Sole 24 ore, Sport, Giochi, Tecnologia … ed altre decine di categorie, sbizzarrendosi. In alternativa alla Sidebar descritta, un poco ingombrante in verità, si può far partire la funzione Ricerca rapida anche dalla isolata deskbar o dalla deskbar mobile, che sono piccole finestrelle da richiamare sullo schermo nei pressi dell’orologio di sistema o altrove, al momento della necessità. - Picasa: (ancora dal menu al- tro) è un software che ritrova e aggancia tutte le immagini, foto, filmati presenti sui nostri dischi fissi, scoprendo anche quelli finiti chissà dove e chissà da quanto tempo e di cui ci eravamo proprio dimenticati! Appena installato, Picasa inizia subito a scandagliare i dischi: le immagini verranno presentate come in un album, in ordine di data o di nome; ci sarà consentito di inserirle in cartelle virtuali senza spostarle dalla cartella originale dove restano memorizzate; potremo trascinarle da una cartella virtuale all’altra, inserirle in più cartelle virtuali, rinominarle, eccetera; se occorre, potremo anche spostarle da un disco all’altro. In pratica Picasa crea solo collegamenti, senza occupare altro spazio sui dischi. Si può anche aggiungere una password ad una raccolta che si vuole tenere solo per sé. Tante altre possibilità sono presenti in Picasa: Fotoritocco, con potenti effetti grafici; Invio per email; Zoom; Panoramica; Inclinazione; Cambio dell’angolo di ripresa; creazione di copie di Backup; Masterizzazione, in sostituzione di costosi software; e molto altro. C’è da scatenarsi a collaudare… Poi ci sarebbe il - Blogger, che ci mette a disposizione uno spazio in Rete, di facile utilizzo, dove condividere i nostri interessi o semplicemente raccogliere idee espresse da altri su argomenti a noi graditi… E molto molto altro ancora. E soprattutto… gratis! Molti di questi arnesi ci erano già noti: per nuovi gingilli, a qualcuno più coraggioso è venuta la voglia di andarseli a riscoprire e a sperimentarli. Si sa, sperimentare sul proprio PC molte volte fa soffrire, ma serve per conoscere…e molti di noi a questa sofferenza spesso volontariamente … s’offrono. di Gianfranco Bergami cultura di Albano Parini Gruppo filatelici Una collezione tematica sui giornali I giornali sono tanti ed ognuno avrebbe una storia da raccontare. Cito qualche esempio, dai quali si potrebbe iniziare una collezione tematica sugli stessi. Il Resto del Carlino: Il curioso titolo di questo quotidiano bolognese regge dal 1885 e continua a personalizzare la testata che raggiunge le 250.000 copie di tiratura. Forse i più giovani non sanno che anni fa la sede di questo giornale era in centro a Bologna e precisamente in via Gramsci, dove ora sorge un grande albergo. L’Affrancatura Meccanica di cui sopra raffigura appunto la sede del giornale prima di essere trasferito in via Mattei. Questa affrancatura meccanica che riguarda solo marginalmente il quotidiano “ L’Unità” ed è stata usata per propagandare il festival nazionale svoltosi al PARCO NORD di Bologna dal 1 al 15 settembre del 1974. Questa edizione del festival è stata particolarmente importante perché coincideva con il cinquantenario della fondazione del celebre giornale comunista. Nonostante il largo utilizzo di questa affrancatura già con mesi di anticipo rispetto alla data del festival stesso, il suo reperimento non è facile a causa della grande dispersione e del suo utilizzo anche nell’altro grande tema riguardante la politica. Altra bellissima affrancatura meccanica tra quelle dei quotidiani italiani è quella qui sopra riprodotta che rappresenta un noto giornale di Livorno del periodo fascista. La tajadèla scundé storia (quando il CIVIS aveva quattro zampe) di Valter Serafini Sollecitati dalle cronache cittadine riguardanti i problemi (e le polemiche), sulla ristrutturazione dei trasporti urbani, siamo andati alla ricerca di notizie sul primo trasporto pubblico istituito a Bologna! Siamo nel 1880, e sono trascorsi meno di trent’anni da quando, con un plebiscito, la città si era annessa al Regno Sabaudo lasciando lo Stato della Chiesa. Dopo aspre discussioni, e alcune liti, il Comune, con una delibera, approva l’istituzione del tram a cavalli! Le vetture sono composte da un grande carrozzone aperto, sul quale si scende e si sale anche con il mezzo in movimento, visto la bassa velocità impressa dai cavalli da tiro. La prima linea sarà quella che percorre via Galliera ( via Indipendenza non esiste ancora!), seguiranno via D’Azeglio, San Felice, Mazzini e Saragozza. Tutte le linee poi convergeranno in piazza Maggiore, dove è stato organizzato il cambio dei cavalli! Immancabili, però, furono le polemiche! Iniziarono i “signori” con le carrozza private, e poi i “vetturini”, che nel tram trovarono un ostacolo al loro veloce procedere, non potendo quasi mai superarlo per le dimensioni delle strade. Seguirono i commercianti di Piazza Maggiore, che videro nelle decine di cavalli stazionanti nei pressi dei loro locali, la causa dello sgradevole olezzo, ( e non solo), che si percepiva in tutta la Piazza. La Piazza più importante della città, rimarcarono! Insomma, ci fu un bel putiferio! Quando però la ditta che aveva vinto l’appalto del Tram a cavalli, ( chiamata dai bolognesi “ La Belga” per il paese d’origine), dopo vent’anni lasciò ll’attività per l’avvento dei tram elettrici, ci fu chi la rimpianse. 19 fantasmi bolognesi Bologna “campo trincerato” di Giorgio Cremonini I l viaggiatore che dal 1860 al 1890 si fosse avvicinato a Bologna, non avrebbe cert avuto l’impressione di una città accogliente ed aperta verso i visitatori. Oltre alle mura antiche infatti (il partito dei picconatori era ancora di là da venire), il viaggiatore si sarebbe trovato di fronte un terrapieno assai poco pacifico: altezza fra i 2 e i 5 metri, dotato di un fossato di adeguata profondità, un buon numero di forti e lunette con annessi potenti cannoni. Oggi tutto sparito, rimane solo il fantasma di quel fossato, nei nomi di due località conosciute ai bolognesi, soprattutto nella zona est: Forte Bandiera e Lunetta Gamberoni. Ma da dove aveva avuto origine una tale fortificazione? Alla conclusione della seconda guerra di Indipendenza, anno di grazia 1859, dopo il plebiscito con cui le popolazioni della nostra regione avevano sancito l’annessione al Regno d’Italia, il generale Fanti, capo dell’esercito piemontese, aveva ritenuto che la città fosse un nodo importante per la difesa dei nuovi territori, nel caso che l’Austria, i ducali o i papalini volessero prendersi la rivincita e tentare un’invasione. E propose di fortificare Bologna. Detto fatto : si firmano i decreti di esproprio, si trovano i soldi per costruire l’opera, si assumono 5000 terraioli e 500 specializzati, ricorrendo anche ai comuni limitrofi data la difficoltà nel trovare personale all’altezza, si costruisce, nonostante le avverse condizioni atmosferiche : un bel metro di neve tanto in collina che in pianura. Ci vollero un po’ più dei due mesi previsti, ma i lavori procedettero assai speditamente, tanta era la paura che il nemico potesse tentare un atto di forza. E così Bologna divenne un campo trincerato, difeso a regime dalla bellezza di 20. 000 fanti, un terrapieno di terra e legno, che correva da Riva di Reno a ovest, fino a Riva di Savena a est, irto di forti e lunette con il loro rosario di cannoni, completato a sud da un buon numero di forti a difesa delle vallette appenniniche. E la prospettiva, nel caso la situazione politica non migliorasse, di diventare una piazza permanente, cioè di vedere il terrapieno trasformato in muraglia di mattoni. Fortuna volle che tali condizioni mutassero con l’unificazione della Nazione e la necessità venne a cadere (ma anche perché i costi erano proibitivi). Meglio così. I terreni espropriati vennero rivenduti e i nuovi proprietari provvidero allo smaltimento dell’opera militare, facendo svanire nel nulla ogni cosa.Restano solo due nomi, per due parchi dove i bolognesi possono passare un po’ di tempo libero nello svago e nel relax. In santa pace. Dimmi dove… Bologna svela i suoi segreti Mese il ore argomento relatore/accompagnatore dove Ente organizzatore Maggio 14 17:00 Girolamo da Casio e la chiesa della Misericordia dott. Antonio Buitoni Baraccano via S. Stefano 119 Quartiere S.Stefano 17 10:00 Visita alla chiesa di S.Maria della Misericordia dott. Antonio Buitoni Piazza di Porta Castiglione 4 Quartiere S.Stefano 20 16:30 La necropoli etrusca di via Saffi Luigi Mainati- Paola Desantis Sala dello Zodiaco Gruppo Provincia di Bologna Archeologico via Zamboni 13 Bolognese 23 17:00 Cosa c’era in via degli Angeli nella seconda metà dell’800 GianPaolo Reggiani Strada Maggiore 71 Bologna Storica Artistica 30 17:00 Il palazzo dei Banchi: preesistenze quattrocentesche Antonella Ranaldi Strada Maggiore 71 e la nuova facciata del Vignola Bologna Storica Artistica Giugno 6 17:00 Bologna 1943-44 nella storia e nei ricordi di un bambino di allora Franco Manaresi Strada Maggiore 71 Bologna Storica Artistica 20 17:00 La chiesa e il convento Paola Foschi di Santa Cristina Strada Maggiore 71 Paola Foschi Storica Artistica 27 17:00 Gregorio XIII e la riforma del calendario Giovanni Paltrinieri Strada Maggiore 71 Bologna Storica Artistica I n gresso 20 gr a tutito sport 15° TORNEO di CALCIO “PLAN VAL GARDENA” dal 21/06/08 al 28/06/08 La Sezione Calcio del DLF di Bologna, organizza il 15° Torneo di Calcio “Plan Val Gardena” che si svolgerà a Selva Val Gardena dal 21 giugno al 28 giugno 2008. Saranno prese in considerazione i primi 5 DLF che daranno la propria adesione entro e non oltre il 30 Aprile 2008 La domanda di iscrizione, compilata in ogni sua parte, deve essere inviata unitamente ad assegno circolare o bancario non trasferibile di Euro 207,00 - quota d’iscrizione - intestato ad Associazione Dopolavoro Ferroviario di Bologna. 16° TORNEO di tennis “PLAN VAL GARDENA” dal 14/06/08 al 21/06/08 La Sezione Tennis del DLF di Bologna, organizza il 16° Torneo di Tennis“Plan Val Gardena”che si svolgerà a Selva Val Gardena dal 14 giugno al 21 giugno 2008. Le iscrizioni dovranno pervenire al DLF entro il 19 maggio 2008. La domanda di iscrizione, compilata in ogni sua parte, deve essere inviata unitamente ad assegno circolare non trasferibile di Euro 200,00 -quota di iscrizione –intestato ad Associazione Dopolavoro Ferroviario di Bologna. per iscrizioni e informazioni ai tornei Segreteria DLF Bologna:lun-ven 9.00-12.30 / 15.00-18.00 Tel. FS 921-3491 - Tel. U. 051/41.93.180 Fax 051/41.93.245 Riferimenti internet: web: http//www.dlfbo.it e-mail: [email protected] per la struttura di Plan Selva di Val Gardena BZ: web: http://www.turdlfbo.it/casaalpina/casaalpina.htm Il Gruppo Turismo organizza in collaborazione con l’Agenzia Il Treno Soggiorno a BUDONI (Loc. AGRUSTOS ) Sardegna Si soggiornerà al villaggio CALAFIORITA ( tre stelle), ed è riservato ai Soci del Gruppo Turismo Dal 12 al 26 giugno 2008 Quota individuale di partecipazione ( 40 partecipanti minimo) € 980.00 La quota comprende : pensione completa con acqua e vino inclusi, pullman GT riservato per i trasferimenti, navigazione , tessera club, assicurazione, assistenza del G.T. Iscrizioni : presso la sede del Gruppo nei giorni feriali dalle 15.00 alle 17.00.a partire da lunedì 28 aprile. Acconto di € 200.00 a persona. 21 ristorazione Guardando al futuro il Consiglio Direttivo informa I l progetto di crescita e sviluppo del Dopolavoro Ferroviario di Bologna, iniziato nel 1997 con la creazione del Gruppo Societario DLF e con la valorizzazione delle risorse economiche ed umane disponibili, registra oggi una nuova importante tappa: l’acquisizione del locale CASANOVA di via Milazzo a Bologna. L’esercizio commerciale, il primo del circuito ristorazione direttamente gestito fuori dall’ambito ferroviario, si presenta come ristopub, con attività diurna di self service e serale/festiva per la realizzazione di feste, cerimonie, occasioni speciali. L’intuizione del Consiglio d’Amministrazione della RISTODLF (società che gestisce il circuito dei Ristoranti Aziendali in ambito FS) di aderire al Consorzio OMNICOOP con lo specifico obiettivo di proporre l’azienda di ristorazione del DLF di Bologna nell’ambito del più vasto circuito della ristorazione collettiva, ha permesso di arrivare a questo risultato, prima vera opportunità per valorizzare azienda e risorse e per posizionare i nostri servizi di ristorazione sul mercato commerciale cittadino. 22 Questo risultato si aggiunge a quelli già conseguiti attraverso la ristrutturazione della Casa Alpina di Selva Gardena e l’acquisto dell’Hotel Nuovo Diana di Senigallia: obiettivi realizzati attraverso risorse proprie del DLF di Bologna, senza contri- buti e sovvenzioni da parte di FS (come invece i soliti detrattori provano impropriamente a sostenere). Un risultato che conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la bontà delle scelte effettuate da questo DLF e l’impegno del proprio gruppo dirigente a rendere forte ed autosufficiente questa realtà, nell’interesse dei propri associati e per la garanzia di stabilità occupazionale e valorizzazione professionale di quanti lavorano nell’ambito di questo gruppo. 23