maggio 2008 - Dopolavoro Ferroviario BOLOGNA

Transcript

maggio 2008 - Dopolavoro Ferroviario BOLOGNA
SOTTO LE DUE TORRI
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n5maggio2008
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L’Associazione DLF di Bologna
invita i cittadini alla Festa
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o
v
i
V
o
Parc
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Dal 20 al 29 maggio 2008
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cultura
turismo
solidarietà
sport
informazione
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Elezioni Politiche
11
...è qui la festa?
Parco Vivo 2008
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Soggiorni estivi 2008
Spedizione in A.P. 45% art.2 comma 20/b
Legge 662/96 Filiale di Bologna
Anno XL - Distribuzione gratuita
lettera alla redazione
La grinta del pescatore
H
o letto con piacere sul
numero di marzo del
nostro giornale l’intervista fatta al responsabile Consigliere Sportivo, Marzia Pasotti.
Il piacere nasce dal fatto che
per quanto possa ricordare è da
tempo che non si sentiva pubblicamente la sua voce, cioè la
voce dei Gruppi sportivi, sempre grintosa come si addice ad
un provetto rugbista. Ecco la
“grinta”,una qualità che non
deve mai mancare in un gruppo
sportivo, per rimanere attivi, per
gareggiare, per socializzare, per
rinnovarsi. La situazione di stallo in cui versa il DLF in genere,
ritengo si ripercuota pesantemente sulle attività istituzionali. Per quanto mi riguarda come
socio del Gruppo Pesca mi sento
in una situazione di stallo in attesa di quello che potrà succedere, senza sapere che cosa esat-
tamente. Tale situazione non
alimenta certamente la grinta
di chi da anni svolge attività organizzativa nei vari settori. Indubbiamente il nostro Gruppo
è rappresentato in gran parte
da soci con diversi capelli bianchi in testa, ma questo sia ben
chiaro è un pregio, rappresenta
la fedeltà, la perseveranza, il
credere nel gruppo favorendone
il rinnovamento con l’entrata di
nuovi soci. Infatti credo proprio
che l’arrivo in società di nuovi
soci stia rianimando la vita del
gruppo, certo crescono le discussioni e anche gli scontri, c’è
in giro agitazione che coinvolge
tutti gli inscritti vecchi e nuovi,
rimettendo in discussione regole radicate, ma che forse hanno
fatto il loro tempo, rinasce lo
spirito di corpo, riprendono più
numerose le partecipazioni alle
gare di Federazione, c’è voglia di
mettere in mostra oltre al nome
dello sponsor anche quello del
DLF (da quanto tempo non ci
viene proposto di aggiungere
anche il logo del DLF sulle nostre maglie). Può darsi che tutto
questo sia il nuovo che ritorna
e avanza, credo che l’occasione
vada colta e magari in parte guidata da chi ha alle spalle anni di
esperienza. Mi auguro che alle
prossime elezioni del Consiglio
Direttivo del Gruppo Pesca si
affaccino anche nomi nuovi per
riportare la “grinta” che da sempre ha contraddistinto il gruppo
Pesca di Bologna. Allo stesso
modo mi auguro che aumentino
le occasioni di sentire la “voce”
dei nostri rappresentanti e per
Loro di sentire la nostre “voci”,
noi tutti i martedì sera siamo lì
al DLF.
a cura di PierLuigi Gallo
Approfitto per segnalare a
tutti i Soci due importanti
appuntamenti nel corso
dell’anno 2008:
- dal 17 al 21 settembre si
svolgerà Il Campionato
Internazionale Ferrovieri
di Pesca al Colpo, meglio
conosciuto come Campionato
U.S.I.C.. La manifestazione
a cui parteciperanno
anche agonisti del nostro
Gruppo Pesca, si svolgerà
in Polonia nella località di
Miedzyzdroje.
- dal 09 all’11 di ottobre il
Gruppo Pesca DLF Bologna
organizzerà Il Campionato
Nazionale Ferrovieri di
Pesca al Colpo.
La manifestazione si
svolgerà nel canale Po’ di
Volano.
Franco Cermasi
Risposta
sommario
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La grinta del pescatore
Elezioni politiche 2008
Cosa c’era prima in via Serlio
Quando crollò
la Rupe del sasso
La storia del prosciutto della
maratonina di fuscecchio
Ma tu cosa fai
per salvare il pianeta
il bullismo
Festa del Catalogo Viaggi 2008
Panzèta da Abu Simbel a Luxur
Parco Vivo 2008
L’angolo della poesia
...in bolognese.
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Una finestrella su un mondo
più piccolo
Notizie utili per i soci DLF:
Casabase
S.O.S.: salvate Montalbano
Soffrire con Google
Gruppo filatelico: collezione
tematica sui giornali.
La tajadela scundé
Bologna campo trincerato
Il gruppo turismo e l’Agenzia
Il Treno organizzano...
Casanova Ristopub
Soggiorni estivi 2008:
Senigallia, Plan di Val Gardena
Il mio amico Franco non me ne vorrà, ma desidero mettere
queste poche righe nella rubrica “Lettera al direttore” in
quanto merita di essere evidenziata per la sua carica di…
buona volontà. Il nostro Franco ci ha dato una sferzata
(tipo quei cioccolatini con il caffè incorporato!!) di vitalità che è bene possa essere raccolta da quanta più gente
possibile. Grazie Franco. Inoltre vi sono un paio di spunti
che vorrei riprendere per sottolinearli e passarli a chi di
dovere, se ancora chi di ”dovere si sente in dovere” di recepire. Per quanto è possibile e nei limiti della correttezza
vorremmo scuotere i nostri amici e colleghi che reggono le
sorti dell’Associazione e dare loro un supporto morale nel
prendere una qualche iniziativa, magari che faccia i danni
di un colpo di cannone caricato a salve, per far vedere che
ci siamo ancora e per riavviare un motore fermo da troppo
tempo. L’Associazione Dopolavoro Ferroviario deve vivere,
lo diceva nella lettera al Direttore del mese di aprile il nostro unico lettore di Trieste, Gianni, e la Società RFI così
come le OO.SS. non hanno e non devono avere il potere
di vita o di morte sulla stessa. Vediamo di darci un po’ da
fare? L’altro spunto è quello del logo del DLF sulle maglie
dei gruppi sportivi o quant’altra attività svolta da gruppi
del DLF. Mi pare di ricordare che questa scelta fosse nella natura stessa del gruppo e non ci fosse la necessità di
una richiesta esplicita! Ma se è necessario che qualcuno lo
chieda e nessuno lo ha fatto, eccomi qua sono a chiedervelo espressamente e implicitamente, senza se e senza ma.
Altrimenti chiamo Yoghi.
editoriale
Elezioni politiche
è
giovedì 17 aprile, il Boss
della redazione mi ha intimato di scrivere le prime valutazioni sui risultati elettorali, pertanto mi scuso se saranno approssimative e parziali,
e visto il poco tempo dalle stesse, non complete per mancanza
di una serie di dati e di informazioni. Ciò che balza subito agli
occhi in questo stravolgimento
di rappresentanze, è la sparizione della presenza della Sinistra
radicale nel Parlamento. Questo
è un fatto deleterio e pericoloso,
perché istanze di quel tipo sono
reali e presenti nella Società, e
quindi dovrebbero trovare una
loro rappresentanza nei luoghi
deputati alle scelte che riguardano il Paese. La loro mancata
presenza può indurre fasce di
quella realtà ad una sorta di
separatezza, di nichilismo, con
conseguenti pericolose derive.
Mi auguro che il loro gruppo
dirigente, o meglio, tutte le
forze politiche presenti in Parlamento, specie quelle “politicamente” più vicine, valutino con
attenzione questa situazione.
Ciò che a me pare stravolgente,
è per un verso la grande avanzata della Lega Nord ( nella
quantità inaspettata dal suo
di Ettore Bufalieri
stesso gruppo dirigente), per
un altro la caduta verticale dei
classici collanti sociali del nostro cinquantennio precedente.
E queste possono essere sicuramente due facce della stessa
medaglia. La globalizzazione
dell’economia e dei mercati, le
incertezze e le inadeguatezze di
proposte congrue ed efficaci, la
debolezza economica del nostro
Paese, le condizioni di continuo
impoverimento, hanno creato in
grandi settori di Popolo paura,
paura e contemporaneamente
richiesta di protezione di fronte
all’insicurezza economica e fisica, con il fenomeno dell’immigrazione crescente, sentimenti
che la Lega ha alimentato, interpretandoli e cavalcandoli,
diventandone (come qualcuno
sostiene) imprenditrice politica
e nella sostanza colmando un
vuoto. La lettura più esatta per
me (condividendo Ezio Mauro
nel suo articolo di ieri) di questo voto è che questo è un voto
di rassicurazione più che di
cambiamento. Significativi sono
i risultati di Verona, di Brescia,
dei paesi del Bergamasco, del
Veneto, della Lombardia, della Liguria, ma anche quelli di
Napoli in cui è vero che il PD è
Tempo Libero Sotto le due Torri
Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 3198 del 4.4.66
Indirizzo: Via Sebastiano Serlio 25/2° Bologna
Tel. 0514193180 - Fax 051371905
Editore: Associazione DLF Bologna
Direttore Responsabile: Giuseppe Caputo
Responsabile Editoriale: Fulvio Saiano
Capo Redazione: Pierluigi Gallo
Redazione: Valter Serafini, Giuseppe Lizzi,
Renzo Pocaterra, Jandos Rossi, Giuseppe Stefanini,
Gianfranco Bergami, Mery Migliori, Alberto Venturini,
Umberto Romano, Giorgio Cremonini,
Paolo Mattarozzi, Giulio Girotti.
Pubblicità: Tel. 051/4193180 - Fax 051/371905
e-mail: [email protected]
Stampa: Futura Press - Bologna
Chiuso in tipografia il giorno 6 maggio 2008
Tirature copie: 11.000
In copertina: Murales di Bianchi Gabriele
Visita il sito www.dlfbo.it
Per a posta elettronica, scrivi a [email protected]
avanzato in numero di voti, ma
nelle realtà sociali di ceto medio, perdendo inesorabilmente
invece tra gli strati popolari, più
poveri e più deboli. C’è una mutazione genetica stravolgente in
questi dati/risultati che ha una
forte connotazione culturale. Il
mancato stimolo all’esercizio
della democrazia e dei suoi strumenti, ha amplificato- in quel
brodo di insicurezza e di paural’esigenza del Leader salvifico,
ed è presente nel corpo sociale
una domanda che non crede
più in azioni collettive efficaci,
sente l’esigenza di qualcuno
che anziché indicare la strada
si offre come esempio. Ma ciò
che è ancor più sconvolgente in
questo voto è che l’identità di
classe è stata sostituita dalla
identità di territorio. E’ ancora
presto per avere dati definitivi
sui flussi, ma già oggi appare
che grosse fette di lavoratori,
pensionati, strati più deboli
hanno votato per la destra ( Pdl
o Lega). Questo è un problema
strutturale o contingente? I
dati, e le analisi che verranno su
questo voto, ma principalmente
i comportamenti sociali daranno risposta a quella domanda.
Per ora è così. Sicuramente è la
fine di un periodo storico e l’inizio di un altro, entro il quale con
una necessaria ed umile reinterpretazione delle categorie e
della realtà sociali, ci si potrà
- perché da questo non potremo
sfuggire- misurare con le risposte efficaci alla mondializzazione economica ed alle ricadute
nel nostro Paese. Il messaggio
che l’elettorato in queste elezioni ci consegna è che si è avviata una grande trasformazione,
un sistema incentrato su due
grandi partiti, l’uno alternativo
all’altro, con nette differenze di
obbiettivi e prospettive, e questo non è poco.
Ai nostri lettori
La nostra rubrica “Alla Redazione…” della pagina accanto
soffre molto perché non vede una partecipazione convinta
dei suoi lettori tesa a migliorare la qualità della rivista”
TEMPO LIBERO Sotto le due torri”. Noi ci stiamo provando
e da questo numero, come vedete, siamo intervenuti…
con colori e veste tipografica. Stiamo lavorando anche
per migliorare la tempestività con cui raggiungervi. Con
l’occasione, chi volesse ricevere via telematica la Rivista,
recuperando circa dieci giorni, può inviare l’indirizzo
della propria posta elettronica a [email protected] e mi
raccomando…scriveteci !
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storia
Cosa c’era prima in via Serlio
S
embra che la curiosità sia
un ingrediente importante del piacere di vivere.
Perché una cosa è così, perché
è lì, perché la storia è andata
in un certo modo, i perché del
bambino e quelli, eterni, dei
grandi: chi siamo, da dove veniamo.
Mettiamoci anche il perchè del
DLF in Via Serlio. Andiamo piano. Oggi DLF. Quando è nata,
era la sede estiva del DLF. C’era
anche la sede invernale che
era in Piazza Calderini/Via dè
Poeti. Molti, ahimé molti, anni
fa era tutta al piano nobile del
palazzo. Si saliva lungo uno scalone adornato da statue e ci si
trovava all’ingresso del cinema,
poi c’era la sala degli specchi,
attraversata la quale si arrivava
alla biblioteca.
Quando nella maggior parte
delle case, compresa quella di
di Renzo Pocaterra
chi scrive, i libri erano merce
rara e costosa, il curioso figlio
di ferroviere si rifugiava in
Piazza Calderini, nelle poltrone Frau della sala di lettura. A
sua disposizione i quotidiani e
18.000 volumi, alcuni dei quali
tanto pregiati da essere visibili
solo in consultazione. Le poltrone dovrebbero essere ancora nell’atrio della casa alpina
di Plan. In Via Poeti poi c’era
la camera oscura con una più
che discreta attrezzatura per la
stampa e lo sviluppo.
In via del Cane, il figlio di ferroviere che non aveva il bagno
in casa, andava a fare la doccia
nei bagni del DLF. D’estate si
apriva Via Serlio. Tennis, bocce,
pattinaggio, cinema, ma anche
opere liriche, operette, riviste,
concerti.
Vediamo dunque perché Via
Serlio. Nel 2005 le Ferrovie han-
no ricordato il centenario della
loro storia e, in particolare, i
primi dieci anni della gestione
di Riccardo Bianchi. Fra le sue
mille iniziative, il Bianchi fece
predisporre i piani regolatori
di progetto per l’ampliamento
delle 53 principali stazioni della rete, fra quali Bologna. Approvati nel 1908, i progetti furono presentati all’Esposizione
di Torino del 1911. Per Bologna
era previsto l’ampliamento del
fabbricato viaggiatori, realizzato nel 1926, lo spostamento di
Officine, Magazzini e Piccola
Velocità alle vie Tanari e Casarini e del Deposito Locomotive
nella zona fra il ponte di Galliera e la via della Mascarella.
Tutte queste attività, ancora
nel 1905, erano concentrate a
Bologna Centrale impedendo
ogni ampliamento della stazione. Il Deposito Locomotive era
Correvano gli anni 1905 e seguenti...
In questa pianta del 1920 è evidente fino a che punto
erano giunti i lavori per il Deposito Locomotive e come
sono stati trasformati fabbricati ed aree
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all’altezza dell’ingresso Ovest,
a nord della Cabina B.
I lavori iniziarono subito tanto
che prima del 1915 Le Officine
e i Magazzini erano a buon punto, se non già terminati.
Per il Deposito era stata terminata la costruzione di una delle
due rimesse circolari previste e
dell’officina di riparazione. Riccardo Bianchi avviò fin dal 1905
un ampio programma di elettrificazione nel quale era compresa anche l’elettrificazione in trifase dell’anello Bologna-PistoiaFirenze-Faenza-Bologna. Tutta
la zona a nord est del ponte di
Galliera fu utilizzata per il Cantiere dell’elettrificazione, un
gigantesco deposito di apparati,
cavi, pali, materiali per le sottostazioni, in continua espansione
che arrivò a mangiarsi l’area a
disposizione del Deposito.
Il cantiere di elettrificazione
si sviluppava. Dopo la corrente
trifase della Porrettana arrivò
la continua della Direttissima e
il vecchio Deposito locomotive
doveva essere spostato al più
presto perchè impediva gli ampliamenti della Centrale. Così fu
deciso di costruirlo al Bivio Ferrara dove si trova ancora oggi. La
rotonda divenne un magazzino
stampati e alla fine degli anni ’20
la superficie del cantiere di elettrificazione cominciò a ridursi.
Altra iniziativa legata all’esercizio di Stato fu la legge che autorizzava la costruzione delle case
per ferrovieri. All’Esposizione
di Torino del 1911 fu presentato anche il piano di costruzione
degli alloggi e il primo blocco
era quello di Via Serlio.
La disponibilità dell’area ex
cantiere dell’elettrificazione si
accompagnò alla costruzione
delle case per i ferrovieri. Negli
anni ’30 la maggior parte dei
ferrovieri bolognesi stava alla
Bolognina. Nulla di più indicato
della nostra Via Serlio. E’molto
probabile che se il Deposito Locomotive fosse stato fatto in via
Serlio, il Dopolavoro sarebbe
finito al Lazzaretto.
storia
Quando crollò la Rupe del Sasso
L
a notte di S.Giovanni, il
24 giugno, è nella tradizione popolare una notte magica e paurosa: in questa
notte le streghe si radunano
nei crocicchi per adorare e invocare il Diavolo loro Signore,
nei loro Sabba infernali. Quella
notte del 24 giugno 1892 alle
ore 2.55 tutti gli abitanti più
prossimi alla rupe del Sasso furono svegliati di soprassalto da
un terribile schianto, un rombo
cupo e uno scuotimento come
di un terremoto. Impauriti e
tremanti scesero in strada colpiti da un atavico timore che
lentamente divenne realtà: - E’
crollata la Rupe, è crollato il
Sasso! - Le campane del borgo vicino suonavano a stormo,
e tutto un polverone scendeva
dalla strada provinciale, solo
urla e lamenti uscivano da quel
fumo; e alla fioca luce delle lanterne apparve uno spettacolo
infernale: un grossissimo blocco di arenaria si era staccato
dal monte franando sulla strada, distruggendo completamente cinque delle nove casette
che la miseria aveva addossato
alla roccia, poveri tuguri in cui
38 poveretti trovavano riparo
nella loro misera vita. La frana
inoltre, distruggendo il grosso
parapetto della strada, si era
riversata sulla linea ferroviaria
sottostante, la Bologna-Firenze, seppellendola e abbattendo
la linea. Si attendeva a minuti
il passaggio del treno, con conseguenze inimmaginabili: una
tragedia evitata solo per l’intervento di un impiegato e di un
Cantoniere delle Ferrovie che
corsero come il vento fino alla
stazione di Borgo riuscendo a
far frenare in tempo il treno e
a farlo arretrare. Eroi di altri
tempi! Le notizie del disastro
si erano intanto sparse per la
vallata e fu un correre da ogni
parte per portare aiuti ai possibili superstiti. Undici feriti
furono estratti dalle macerie
chi più o meno grave, sei tutti
impolverati si salvarono con le
di Iandos Rossi
La frana del
24 maggio 1892
propri gambe, sette non erano
presenti quella notte e quattordici furono i morti schiacciati
dall’enorme blocco franato.
Anche da Bologna intervennero aiuti: Esercito, Carabinieri,
Ferrovieri, Medici etc.. e tutti
i giornali dell’epoca si mobilitarono per una sottoscrizione
a favore dei superstiti, in un
grande slancio d’amore: dal
Re d’Italia al più umile in una
grande gara di solidarietà.
I feriti furono subito portati a
Bologna, mentre gli altri furono provvisoriamente alloggiati
nei locali del teatro Comunale
di Borgo Sasso adibito ad ospedale. I deceduti erano quasi
tutti giovani e meno della metà
sposati. Vennero in un secondo tempo accordati premi e
rimborsi agli intervenuti e un
rimborso danni venne accordato pure ai proprietari delle
antigieniche e fatiscenti bicocche crollate: una bella vergogna. Alla rupe del Sasso furono
atterrate le parti pericolanti,
abbattute le casupole restanti,
chiusi gli anfratti abitati delle
cave superiori e costruiti grossi
muri di sostegno nei quali furono con grande commozione
posizionate due lapidi a ricordo del doloroso fatto. Come si
arrivò a tutto questo? Da molto
lontano nel tempo, sulla fine
del 1200 fu scavata nella roccia una piccola cappellina e
lì esposto un simulacro della
Beata Vergine dell’Annunziata
detta poi del Sasso, trasportata lì da Gerusalemme da
anonimi pellegrini. Nel 1500
si provvide all’ampliamento
della medesima; nel 1700 gravi preoccupazioni di crollo ne
determinarono la chiusura e il
trasferimento prima nel palazzo Ranuzzi poi nella Chiesa di
Sasso finalmente finita. Con lo
spostamento fu decretato dal
Senato di Bologna, il taglio della parte superiore pericolosa e
ciò parve talmente garantista
che nel 1815 fu accolta la domanda di abitazione nella ex
chiesetta, esempio che aprì una
fila di imitatori e ben presto
crebbero nove casette private
subito affittate a senzatetto, oltre a quelle superiori della cava
ormai dismessa.
Il Comune di Borgo Sasso aveva chiesto alla Prefettura di
Bologna dei provvedimenti di
risanamento, che rimasero
sulla carta impedendo così di
mettere in sicurezza ciò che il
crollo mise in evidenza. Abbiamo detto all’inizio della notte
di S. Giovanni, perché le sette
persone che quella notte non
erano presenti erano andate,
insieme, all’indovina del Sasso, Gualandi Teresa, a cercare
vicino al crocicchio di Rampognano i semi di felce, essenziali
per fare un buon matrimonio. E
che dire della profetessa della
rovina del Sasso, Gruppi Virginia, che tutto il giorno aveva girato per la zona lamentandosi
che un grave disastro avrebbe
colpito gli abitanti e che chiaramente non fu creduta? Cosa
rimane oggi di tutto questo?
Due lapidi che solo la pioggia
rende leggibili: il resto è oblio.
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sport
La storia del prosciutto
della maratonina di Fucecchio
di Primiano Campodipietro
è
già mezzogiorno, la corsa è finita da un pezzo
ed io sono lì davanti al
palco delle premiazioni pronto
a ritirare il nostro premio. Fra
i tanti premi ci sono anche dei
prosciutti e dal numero consistente del nostro gruppo penso
che uno ci toccherà senz’altro.
Le premiazioni vanno per le
lunghe e, visto l’orario, quei
prosciutti mi fanno venire un
certo languorino. E quando alla
fine me ne vedo uno tra le mani
il languorino aumenta ancora
e, guardandolo di sbieco, esclamo:” Ma che fai, mi provochi?
Ah sì! E allora mo te magno!”
Dopo un attimo, ritornando
in me, pensai:” Ma guarda un
po’ quanto è fortunato questo
prosciutto!”. Quelle frasi sopradette le ho sentite pronunciare
alcuni anni fa, da Alberto Sordi
mentre si trovava seduto a tavola davanti a un bel piatto di
spaghetti.Quanto è stato più
fortunato di me l’Albertone nazionale! Lui poteva certamente
mangiarlo da solo, un piatto di
spaghetti. Ma io non potevo fare
altrettanto col prosciutto. Vado
verso l’autobus, facciamo un po’
di festa per il prosciutto e poi
sento una voce:” Ecco, abbiamo
un premio per la prossima lotteria!”. Lotteria! Pensai:” Ecco
anche questo farà la stessa fine.
Andrà vinto da uno di noi. Sempre, però, che non faccia la fine
di quello che alcuni anni fa abbiamo dovuto buttarlo perché
si guastò!” Intanto andiamo a
pranzo. Visitiamo poi S. Miniato e quindi iniziamo la via del
ritorno. Ma io, nel frattempo,
penso sempre al prosciutto.
Ad un certo punto mi viene
un’idea! Prendo allora il microfono, porgo il saluto a tutti
i partecipanti e lancio l’idea di
organizzare una mangiatina per
sentire il sapore di quel bel prosciutto. E’ superfluo dire che ho
trovato tutti d’accordo, come lo
stesso è successo anche durante l’assemblea generale dei soci
tenuta qualche giorno dopo.
E non è finita qui! Durante le
camminate delle domeniche
successive non si parlava che
del prosciutto ed in tanti soci
si sono dichiarati disponibili a
fare tigelle, piadine, insalate,
Circolo Culturale del
dlf di Bologna
a
15 settimana culturale
a Plan di Val Gardena
dal 30 agosto al 6 settembre 2008
La quota di partecipazione è di 320,00 euro a persona ( 300 per coloro che non partecipano alla gita
al lago di Braies e a Brunico; bambini fino a 10
anni sconto di 50 euro; adulti in 3°e 4° letto sconto
di 25 euro; supplemento camera singola 12 E/die;
camera doppia uso singola +40%). La quota è comprensiva di pensione completa(escluse bevande)
e assicurazioni varie. Non comprende biglietti per
ingresso ai vari musei e mostre, il prezzo è legato al
numero dei partecipanti.
Per prenotazioni e informazioni:
SEGRETERIA DLF - Tel 051/ 4193180
(Nadia e Fabienne)
6
pinzimonio, etc,etc.. Non mi è
rimasto altro da fare che fissare
la data del pranzo, prenotare la
sala,provvedere ad altri acqui-
sti per non lasciare da solo il
prosciutto e cominciare a prendere le adesioni. Arrivederci a
tavola e…buon appetito.
Con le ali ai piedi…Dove si corre
con il Gruppo Podismo del DLF di Bologna
Sab. 17/5 – Corsa in rosa.Part. dal Circolo San Rafel di via
Ponchielli Bologna. Percorsi pianeggianti di Km 3 e 7
Dom. 18/5 - Minimaratonaposa ore 8.30–Part.Parco villa
Angeletti di via Carracci di Bologna. Percorsi pianeggianti
Km 13,7,3. (Occorrono volontari per segnalamento).
Mart. 20/5 – Staffetta dopolavoro ferroviario ore 19.30. Part.
Parco DLF, via Serio, 25/2° Bologna
Dom. 25/5 – 29^Camm. Petroniana ore 8.30. Part. Porta
Saragozza di Bologna. Percorsi collinari Km 14.50, 7 e 3
Dom. 1/6 – Camm.del Lippo ore 8.30.Part. via Castaldini
- Lippo di Calder.. Percorsi pianeggianti di Km 12,7 e 3
(Sezione competitiva Km 10 con partenza alle ore 9.00).
Lun. 2/6 – Memorial Deserti e Busi ore 8.30. Part. C.S.Barca
di Bologna. Percorsi pianeggianti Km 13.3, 6.5 e 3
Dom. 8/6 – Dall’Eremo ai Gessi ore 8.30. Part. Da Ceratolo.
Percorsi collinari Km 13 e 6.
Dom. 15/6 – Camm. “Andan a meder”ore 8.20. Part. Dal
Parco della Pace, S.Giorgio. P.collinari Km 13,7,3
Dom. 22/6 – Camm.di Monteveglio Anno Mille ore 8.20.Part.
via Abbadia. Percorsi borgo medievale Km 14,7 e 3
Dom. 29/6 – Camm. del Postino ore 8.30. Part. Centro
Sportivo di Marzabotto. Percorsi collinari km 16,8 e 3.
Striscia goliardica
di Alberto Venturini
FRASE CELEBRE Ti puoi fidanzare per un colpo di fulmine, ma la tua
ragazza ti può lasciare per un lampo di genio. (Fiorello)
IL BARZELLETTIERE Due amici stanno parlando delle ferie. “Allora
com’è andata la tua vacanza a Londra?”. “E’ stata davvero meravigliosa.
Un vero sogno. Pensa che tutte le sere uscivo con una ragazza diversa,
Carol, Elisabeth, Jane, Brigitte, Jerry…”.” Hai detto Jerry?”, lo interrompe
l’amico stupito. “Si, ho detto Jerry! Beh, tu non puoi immaginare la nebbia
che c’è a Londra…
NOTIZIARIO BESTIALE Un giudice iraniano ha ordinato ad un marito
di comprare alla moglie 124.000 rose rosse, per un valore complessivo di
150.000.00 euro. L’enorme quantità di fiori era prevista dal loro contratto
matrimoniale. La donna ha deciso di esigere il pegno per punire il marito
della sua avarizia. (in onda su Ciao Radio, 90.10 FM, ogni domenica
mattina alle h 10.40 circa)
turismo alternativo
Ma tu cosa fai
per salvare il pianeta?
Un elenco, un paio di sogni, qualche domanda
di Giuseppe Stefanini
È
stato qualche sera fa,
dopo aver visto in tv un
deludente dibattito sui
guai del pianeta Terra che,
stentando a prender sonno, mi
sono fatto la fatidica domanda
del titolo (ma tu cosa fai...?).
Naturalmente ho penato ancora di più a dormire, ma mi
è servito per riflettere un po’.
Ho fatto dapprima un elenco
delle cose banali, quelle che ci
vengono sollecitate, tipo: non
faccio scorrere l’acqua dal rubinetto quando mi lavo i denti;
quando esco dalla stanza spengo le luci ecc… ecc… A questo
punto ho cercato qualcosa di
più personale, sentite:
• sto cercando di convincere
il condominio ad installare
pannelli fotovoltaici e solari
(confesso più per i cospicui
contributi statali che per virtuosità ambientale);
• sono riuscito a non fare andare a Lourdes una vecchia zia,
malandata e devota, ma solo a
S.Luca. Le ho raccontato che
la Madonna è la stessa, che
così salvava almeno 10 alberi,
che con i soldi che risparmiava avrebbe potuto fare offerta
a una Missione africana;
• mi rifornisco di ortaggi e
frutta biologica ai “mercati
contadini” o similari (lo sapete? La “filiera corta” fra
produzione e consumo, oltre
ad assicurare maggiore freschezza, qualità, stagionalità
dei prodotti, minimizza i costi
di trasporto);
• ho rifiutato di fare un weekend di shopping a Londra con
un amico.
L’elenco nel dormiveglia poteva
diventare un po’ più lungo, ma…
mi sono addormentato e adesso
voglio raccontarvi il sogno che ho
fatto. Sapete, i sogni hanno a che
fare con quello che uno pensa,
traggono spunto dalle paure o
dai desideri che si hanno in un
certo momento e poi vanno avanti con cammino perfettamente
realistico. Nella prima parte del
sogno (vi ricordate la faccenda
della “filiera corta”) ero a fare
acquisti in un supermercato, ma
sì alla COOP, reparto ortofrutta, e
leggendo i cartellini dei prodotti,
non trovavo più aglio argentino,
limoni sudafricani, scalogno
francese ecc…, ma prodotti nostrani freschi, pieni di energia,
senza inutili imballaggi e non
più di serra o stremati dai lunghi
viaggi che li costringevano a fare.
E l’addetto alle vendite raccontava che così la gente poteva riscoprire sapori di una volta, ritornava a scegliere in funzione delle
stagioni, contribuiva, assieme a
COOP, a mantenere e valorizzare
i prodotti del territorio, i contadini le nostre campagne, che bello!
Ma il sogno ha improvvisamente
cambiato pagina, si è agganciato
al discorso di Lourdes, Londra e
turismo mordi e fuggi in genere.
Mi sono così trovato in treno,
assieme ad amici, mentre scorrevano sotto in miei occhi le
belle immagini della Riviera di
Ponente. Stavamo facendo un
viaggio organizzato dall’Agenzia
“IL TRENO”: eravamo stati a
Genova (bellissima) e ci saremmo fermati ad Albenga (o Alassio o Bordighera ecc…). Poi da
Ventimiglia (o Nizza) su verso
Limone Piemonte, percorrendo
la selvaggia, suggestiva valle del
Roya. Dopo la montagna, giù verso Cuneo (belli i suoi portici, dice
il regista bolognese Pupi Avati) e
poi Torino con le sue mete artistiche (palazzo Madama, il Museo
del Cinema, la sezione statuaria
del Museo Egizio, la Reggia di
Venaria Reale ecc…). Gli alberghi che l’agenzia “IL TRENO” ci
aveva prenotato erano confortevoli, sufficientemente economici, vicini alle stazioni ferroviarie.
I percorsi cittadini da fare, i
servizi pubblici da prendere, gli
orari, le cose belle da vedere
erano elencati nelle schede che
ci erano state date e c’erano i treni consigliati, i migliori, magari
anche perché meno frequentati.
Una bellezza! Ma aspettate, nel
sogno c’era anche la vera sorpresa: il prezzo del biglietto del
treno (Bologna – Genova – Ventimiglia – Torino – Bologna) che
ci era stato venduto dall’Agenzia
“IL TRENO” costava meno della
metà di quello ordinario (e non
con il risicato meno 10 o 20%
delle varie tariffe “amica” o “cartaviaggi”). Una bazza per i non
ferrovieri, che così non avevano
più dubbi se andare in treno o in
macchina. E poi, udite udite, ad
un certo punto sullo schermo installato nella carrozza ci è apparso l’Ing.Mauro Moretti (più bello
che in “UNO MATTINA” o altre
trasmissioni TV) che ha raccontato di voler promuovere il turismo
in treno, il mezzo ecologico per
eccellenza; che siccome il turista
ferroviario è gradito e non porta
inquinamento nelle città che
visita, aveva raggiunto buoni accordi con Regioni e Comuni, Enti
Turismo, Alberghi, Musei ecc…
per ospitalità e sconti speciali;
che questi vantaggi, assieme al
biglietto del treno scontatissimo,
aveva deciso di offrirli al pubblico attraverso le varie Agenzie
Viaggi con biglietteria ferroviaria, per le maggiori conoscenze
specifiche che queste avevano.
Che bello, ci voleva, ho pensato
sempre sognando, proprio adesso che l’Agenzia “IL TRENO” di
Bologna si era stancata di vendere viaggi in pullman, aereo, motoslitta, taxi e che aveva preparato
decine e decine di proposte per
viaggi individuali e di gruppo in
treno. I viaggi, analoghi a quello
che stavo facendo, erano arricchiti con proposte enogastronomiche, sulla base di accordi con
Slow-Food, con proposte di concerti, di visita mostre ecc… Così
si, ho pensato, che l’Agenzia “IL
TRENO” può diventare il riferimento per Bologna di un turismo
più ecocompatibile, più impegnato! E poi… mi sono svegliato.
Ho però subito avuto la certezza
di aver fatto un sogno bello e, in
definitiva, di cose realizzabili.
Infatti, anche adesso che scrivo,
continuo a chiedermi: ma perché
dobbiamo mangiare ortaggi argentini (scadenti) o viaggiare in
macchina o pullman (nonostante
il caro-benzina e l’inquinamento
che provoca), perché il low-cost
funziona solo per il trasporto aereo e marittimo?
Che bello se qualcuno (magari
fra quelli del sogno) mi desse
una risposta!
7
attualità
Il bullismo
Vecchi e nuovi metodi di sopraffazione morale e fisica
di Romano Cattani
I
l bullismo, si può affermare,
c’è sempre stato, anche se
in forme o metodi diversi da
quelli utilizzati al giorno d’oggi.
Quando ero giovane, molti anni
fa, vi erano ragazzi che, per
affermare la propria supremazia sugli altri, si divertivano a
prendere in giro altri ragazzi,
mettendo in evidenza difetti
oppure sfruttando un’evidente
o presunta inferiorità fisica,
attuando la derisione o il dileggio, mettendo il malcapitato in
difficoltà psicologica nei confronti dei compagni di scuola o
di giochi. Questi “bulletti” (ma
allora questo termine non era
in uso), per dare maggior forza
alla loro supremazia, si circondavano di una piccola corte formata d’altri ragazzi, che da soli
non avrebbero avuto la forza né
fisica né morale per agire e che
operavano per esaltare il loro
capo. Di solito non si arrivava
alla violenza fisica, se non di
rado e non si deve confondere
questo fenomeno con le “bande” che andavano, di proposito,
a scontrarsi in altri quartieri o
zone limitrofe alla propria. Ovviamente c’erano pure le eccezioni, ma non troppo frequenti.
Oggi il fenomeno ha assunto
proporzioni e metodi ben più
forti e si manifesta sia tra maschi sia tra femmine.
Il gruppo è sempre lo stesso, un
“bulletto” coadiuvato da altri ragazzi, con le stesse caratteristiche di sudditanza, il tutto però,
con metodi e fini molto più forti
e gravi. A chi è preso di mira,
si richiedono soldi, il telefono
cellulare, piccoli furti e, a volte,
anche prestazioni particolari
come spaccio di piccole dosi di
droga e se il malcapitato si rifiuta sono minacce e botte.
A volte queste vittime, cui
manca il coraggio di denunciare i propri aguzzini, arrivano a
rubare in casa propria per evitare le percosse e solo quando
8
si decidono a parlarne con i
propri genitori il fatto emerge
e, almeno per questo, ci si pone
fine. Assistiamo, poi, a gesti di
puro vandalismo come le incursioni nelle scuole ove, il solito
gruppetto, guidato dal solito
“bulletto” si esibisce lasciando
i rubinetti dei lavandini aperti, oppure arrecando dei danni
alle attrezzature della scuola,
o altro, sempre con l’intento di
soddisfare una sorta di bravura
agli occhi dei loro segreti fans.
Ma perché, ci si chiede, un ragazzo deve sentire la necessità
di un comportamento del genere? Io non sono uno psicologo
ma da cittadino e da padre mi
sono fatto la convinzione che
questi ragazzi abbiano dei grossi problemi esistenziali nel loro
intimo. Non è solo cattiveria o
aggressività, ma frutto di uno
stato di malessere interiore che
li porta ad agire in questo modo,
frutto pure del cattivo esempio
di questa società in cui viviamo,
dove (e l’esempio degli adulti fa
da scuola) sembra che ognuno
debba vivere nella sopraffazione del prossimo per affermarsi.
Un altro tipo di bullismo, che è
definito specificatamente “nonnismo” è quello che si esercita
nelle caserme nei confronti
delle reclute. Il militare “anziano” per una sorta di tradizione,
molto discutibile, si sente in diritto di vessare il povero soldatino appena arrivato. Di solito,
il “nonno” impone alla recluta
un certo numero di servitù che
vanno eseguite senza fiatare
e che di norma non arrivano
a ritorsioni gravi; purtroppo,
però, è capitato, e la cronaca ce
ne ha reso edotti, che, a volte,
si superano i limiti e qualcuno
ci lascia la vita, poi la cosa è
messa a tacere e non s’impara
nulla, perché questo comportamento è visto con indulgenza
da parte degli ufficiali superiori
che la ritengono una normale
esperienza delle reclute. Queste
considerazioni, molto limitate e
imperfette, mi fanno pensare
che siamo in una fase di decadentismo morale ed umano.
La corsa forsennata della gente verso la conquista della ricchezza e del potere ci sta facendo perdere il senso dei valori
più importanti che dovrebbero
contraddistinguere il comportamento ed i rapporti fra persone civili. Ci si è dimenticati che
la civiltà di una società non è
misurabile dalla sua ricchezza
bensì dai valori morali ed umani di cui è capace.
turismo
La festa del Catalogo Viaggi 2008
la redazione
M
etti un happy hours
che si trasforma in
una serata danzante,
per finire con ricchi premi e
cotillons. Tutto questo e altro
ancora è stata la presentazione
del Catalogo, Viaggi, Soggiorni
e Crociere edizione 2008 curata dallo staff dell’Agenzia viaggi IL TRENO del DLF, di cui
vedete in basso la copertina,
insieme con quella del capostipite (per la serie: correva l’an-
no 1966); le altre in mezzo alle
due date ve le risparmio, ma
vi assicuro che ci sono tutte,
a testimoniare una continuità
che è garanzia della serietà
e dell’impegno che tutti nella
associazione hanno messo e
mettono al servizio dei clienti
(ch’a sî pó vó, in primis).
Ma procediamo con ordine.
Brevi ma esaurienti gli interventi del Presidente DLF Ettore Bufalieri, del Coordinatore
TURDLF Fulvio Saiano e della
Direttrice tecnica dell’Agenzia
IL TRENO Franca Sozio, come
quelli dei responsabili dei tour
operator nostri partner: il profumo del buffet rendeva tutti
assai distratti…Poi, sazi, al
suono delle musiche del duo
Melo Music, che ha allietato la
serata, molti si sono lanciati in
un vorticoso giro di danze.
E, dulcis in fundo, oltre ai cannoli e ai bignè a volontà, ecco
l’estrazione di numerosi viaggi
e soggiorni a premiare i presenti. Il tutto condito dal piacere di ritrovare amici e colleghi che questi tempi frenetici
tengono lontano da noi, ma
non dal nostro cuore.All’anno
prossimo!
P.S.: Il nuovo catalogo è disponibile in agenzia o scaricabile in formato Pdf dal sito
dell’agenzia www.turdlfbo.it.
Un momento della festa
del catalogo di quest’anno
L’Associazione Dopolavoro ferroviario di Bologna
con la collaborazione tecnica dell’Agenzia Viaggi Il Treno
organizza una gita di un giorno
VOLTERRA e S. GIMIGNANO
Sabato 21 giugno 2008
Ore 07,30 - ritrovo presso la sede del DLF di Bologna via S. Serio 25/2 e partenza in pullman GT
Ore 10,30 - arrivo a Volterra visita della città; ore 13.00 circa pranzo presso il ristorante “DON BETA”
Ore 14,30 - parte per S.Gimignano. All’arrivo visita della città; ore 17,00 partenza per Bologna (arrivo ore 19,30)
Quota individuale di partecipazione euro 50.00
(Soci DLF in possesso tessera 2008 euro 45)
Comprende:
viaggio in pullman, pranzo, assicurazione polizza Medico Non Stop.
Non comprende : bevande extra, visite/escursioni facoltative,extra in genere e quanto non indicato nel programma.
Le iscrizioni si ricevono entro e non oltre il 31 maggio p.v. fino ad esaurimento dei posti
presso la segreteria DLF
9
turismo
Panzèta da Abu Simbel a Luxor
I
n Egitto le partenze sono sempre mattiniere, e il volo da Il
Cairo per Abu Simbel, non
fece eccezione. Panzèta, su consiglio della ragazza dell’AGENZIA
VIAGGI “IL TRENO” del DLF
prese posto vicino all’oblò sul lato
sinistro del velivolo. Scelta azzeccata, perché al momento dell’atterraggio, sotto di lui apparvero i
Templi rupestri di Abu Simbel in
tutta la loro magnificenza! Una vista strepitosa! Da ricordare, però,
che il governo Egiziano fa divieto
di fotografare dall’aereo…! Fu con
la costruzione della diga di Aswan
che i Templi del Faraone Ramesse
II, e della regina Nefertari furono
posti 65 metri più in alto per non
essere sommersi! Scolpiti nella
roccia, furono tagliati in enormi
blocchi, posizionati su una collina
spianata e assemblati. Un’opera
“faraonica” durata 5 anni e terminata nel settembre 1968, a cui
concorsero 50 paesi, tra cui l’Italia. Dopo la visita ai Templi, ci fu
un breve volo per Aswan, una visita all’enorme diga, quindi Panzèta
s’imbarcò sulla nave che gli avrebbe fatto vivere l’esperienza di una
crociera sul Nilo. La prima tappa
fu ad un colorato e piacevolissimo
villaggio Nubiano, quindi visitò il
Tempio di Kom Ombo, dedicato
al Dio coccodrillo Sobek. La costruzione della diga ha prodotto la
scomparsa dei coccodrilli, quindi
questo Dio dev’essere rimasto senza lavoro, pensò Panzèta! Straordinarie sono comunque le incisioni
a rilievo sulle pareti, che evidenziano l’alta specializzazione nella
chirurgia di questo antichissimo
popolo. Interessante il Nilometro,
una specie di pozzo che si trova
all’interno del Tempio. Collegato al
10
di Valter Serafini
Nilo mediante il principio dei vasi
comunicanti e una scala graduata,
permetteva di calcolare le imposte sui raccolti valutando le irrigazioni fornite dal fiume. La sosta
successiva fu al bellissimo Tempio
di Edfu o Idfu, rimasto completamente sepolto dalla sabbia fino al
1860. Ha l’ingresso sorvegliato da
un gigantesco falco in granito, incarnazione dal Dio Horus, rappresentato più volte anche all’interno
dell’enorme costruzione, (137 x 79
metri), più di un campo di calcio!
Un altro splendido monumento
salvato dalle acque, è il Tempio
di Philae o Fila, dedicato alla Dea
Iside, simbolo della fedeltà coniu-
Tempio di Edfu
gale e protettrice dei bambini. Innalzato su una zona più alta di 20
metri, ha l’ingresso preceduto da
31 colonne dai capitelli di forma
diversa l’uno dall’altro. La navigaTempio di Abu Simbel
Feluche sul Nilo
zione sul Nilo proseguì, potendo
rimediare al caldo con un tuffo
nella piscina della nave, ottima per
il “comfort”, (l’AGENZIA VIAGGI
“IL TRENO” è sempre una garanzia!), poi Panzèta fu accompagnato
a visitare la Valle delle Regine e la
Valle dei Re, visita da effettuare
con almeno una bottiglia d’acqua
a portata di mano! Fotografati i Colossi di Memnone, due statue alte
più di 16 metri che sembrano posti
a guardia delle necropoli, Panzèta
affrontò i massicci calcarei erosi
dal tempo, dove nella nuda roccia
sono nascoste le tombe! In pochi
chilometri sono concentrate preziosissime testimonianze storiche
ed artistiche! Vita dura per gli archeologi e gli studiosi, che devono
operare ad una temperatura che
si aggira sui 50° C, pensò Panzèta!
Fu poi la volta della visita al Tempio
di Karnak, e Panzèta non mancò di
fare i giri propiziatori attorno allo
Scarabeo! L’ultima visita fu a Luxor,
l’antica Tebe, con lo strepitoso Tempio che un tempo era preceduto da
una doppia fila di sfingi lunga 3 km,
(ora è qualche centinaia di metri).
All’ingresso manca l’obelisco che
si trova a Parigi in piazza della
Concordia, regalato alla Francia in
onore dell’egittologo Champollion,
decifratore dei geroglifici mediante
la stele di Rosetta. Non tutti gli Egiziani usano il termine “regalato”. Il
viaggiatore Panzèta, soddisfattissimo, si preparò al ritorno, commentando che un’esperienza del genere
deve essere vissuta!
P.S. Qualche italiano buontempone ha rilasciato come mancia le
vecchie 500 lire! Fare attenzione di
non ritrovarsele tra le monete da
2 euro quando chiedono di tramutarli in biglietti bancari.
parco vivo
11
parco vivo
✿
...è QUI LA FESTA?
✿
Anche quest’anno, a maggio,
immancabile arriva la festa !
Fresca e profumata come le
rose, coinvolgente e popolare
come la festa del primo maggio,
calda ed invitante come il sole
bolognese ai quali si arrende
anche il più ostinato dei dietologi, impossibile resistere alle
pietanze del nostro cuoco Giuliano e del suo collaudato staff.
Sempre all’insegna della tradi-
di primavera, la festa del DLF di
Bologna si svilupperà nel parco
di via Serlio durante dieci giornate (dal 20 al 29 maggio) all’insegna della ormai consolidata
tradizione e, come sempre, con-
dita da straordinarie ed eccitanti novità. Tradizionale rimane la
succulenta cucina gestita dai
soci volontari che prepareranno
e serviranno al ristorante della
festa i tipici piatti della cucina
✿
programma
Martedì 20 maggio
Mercoledì 21 maggio
✿
ore 18,30
GRUPPO TURISMO
Video proiezione
“Panoramica sui corsi d’acqua di Bologna”
Sala Riunioni
ore 19,00
GRUPPO PODISMO
“Staffetta DLF”
✿
Parco DLF
ore 19,00
GRUPPO TENNIS
Quadrangolare tennis a squadre
Area Tennis
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12
✿
✿
ore 19,00
✿
GRUPPO TENNIS
Quadrangolare tennis a squadre
Area Tennis
ore 21,00
COMPAGNIA TEATRALE DLF
Teatro dialettale
Sala Gialla
ore 21,00
“SUOR MELODIA” di Micaela CAPPUCCI
Spettacolo teatrale in collaborazione
con l’ARCI Gay
Locomotiv
✿
✿
✿
✿
parco vivo
✿
...è QUI LA FESTA?
✿
zione uno degli appuntamenti
storici: il teatro dialettale proposto dalla compagnia teatrale
del DLF, nell’ambito di una fitta
programmazione di spettacoli
(vedi calendario e programma
ed offrire spettacoli a quanti
vorranno “tirar tardi” nelle notti di festa. Di grande impatto
la serata di pugilato e thai box
proposta dalla S.G.E. Sempre
Avanti, storica presenza bolo-
della festa). Fra le novità spicca l’intensa programmazione di
eventi che si svolgeranno nello spazio teatro LOCOMOTIV
CLUB (ex bocciofila) che si snoderà attraverso ben sette serate
di teatro e musica dal vivo di
assoluta qualità, frutto del lavoro del dell’associazione Scholè
Futuro con cui il DLF collabora,
che siamo certi saprà richiamare molti giovani (ma non solo)
✿
programma
Giovedì 22 maggio
✿
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Venerdì 23 maggio
ore 08,30
GRUPPO ESCURSIONISMO
Piazzale OVEST
“Bologna con Dante Alighieri”
✿
Staz. Bologna C.le
ore 09,00
GRUPPO PESCA
Lago Sapaba
✿
“Trofeo Veterani”
Casalecchio di R.
ore 18,30
GRUPPO TURISMO
Video proiezione “I Portici e le Torri di Bologna
Sala Riunioni
ore 19,00
GRUPPO TENNIS
Quadrangolare tennis a squadre
Area Tennis
ore 21,00
Live “CRIS LEO” dall’America
Spettacolo musicale
Locomotiv
✿
✿
ore 15,00
GRUPPO CALCIO
Torneo di calcio a 7 “Intercircoli”
Campo di calcio
ore 18,00
GRUPPO TENNIS
Finale torneo di tennis
Area tennis
ore 21,00
✿
“PUGILATO & THAI BOX”
Manifestazione/incontro
Arena Puccini
ore 21,00
“CACCADURA PARTY” per il FIGHT-MAZZATE
Presentato da LOCOMOTIV
Locomotiv
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✿
✿
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13
parco vivo
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...è QUI LA FESTA?
✿
gnese nelle discipline sportive
da “palestra”, da “ring” e delle
arti marziali, insostituibile presenza nel parco DLF. Parcovivo
è l’appuntamento per fare conoscere ai visitatori della festa
tadini per il rilancio del Parco
che fa da ponte fra il centro della città ed il quartiere Navile. Vi
aspettiamo alla Festa numerosi, curiosi, affamati e pronti a
divertirvi insieme a Noi !
che si svolge nel cuore della
bolognina le numerose attività
culturali e sportive che il DLF
propone ai cittadini. Attraverso
i molteplici corsi (dalla musica
al canto, dalla pittura alla gra-
fica, dalla fotografia al bonsai,
ecc.) ed attraverso la pratica
di numerose discipline sportive
(tennis, calcio, arti marziali,
nuoto, ecc.) il DLF si propone
di coinvolgere sempre più cit-
✿
✿
programma
Domenica 25 maggio
Sabato 24 maggio
ore 08,00
GRUPPO CICLISMO
“Ciclo Raduno Provinciale” con premiazione
ore 10,00
GRUPPO ESCURSIONISMO
Gita “Incontro al Passatore “Firenze-Faenza”
Atrio Staz. Bo C.le
ore 15,30
GRUPPO MOTO
Prova di abilità per auto e moto
✿
Parco DLF
ore 20,00
SCUOLA SAT
Palestra DLF
ore 21,00
SERATA DANZANTE
Tanta musica e canzoni
Sala Gialla
ore 21,00
MAGAZZENO BIS con ospiti ZEN CIRCUS
Presentato da Locomotiv Live
Locomotiv Club
ore 21,30
GRUPPO ASTROFILI
Postazione telescopica
Campo di calcio
✿
ore 08,00
GRUPPO CALCIO
Triangolare “Memorial ARMANDO BANDIERA”
Campo di calcio
ore 09,00
GRUPPO PESCA
Mantova
Gara di pesca al colpo
Canale Fissero
✿
ore 21,00
“QUATTRO FIORI PER ZOE + VIOLA VENERE”
Presentato da Locomotiv Live
Locomotiv Club
ore 21,30
GRUPPO ASTROFILI
Postazione telescopica
Campo di calcio
✿
✿
✿
✿
✿
✿
✿
Mercoledì 28 maggio
✿
ore 21.00
WHY?
Unica data italiana per il gruppo americano rivelazione
Presentato da Locomotiv Live
Locomotiv
✿
Giovedì 29 maggio
ore 21.00
BACHI DI PIETRA + CUT
Presentato da Locomotiv Live
Locomotiv
✿
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Per tutto il periodo della Festa il ristorante
sarà a vs disposizione tutte le sere
Il sabato e la domenica è aperto
anche a mezzogiorno
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✿
cultura
L’angolo della poesia ...in bolognese
di Gastone Vandelli
At guèrd durmìr
Ti guardo dormire
Sdraiè atàis a mé
at guèrd durmìr
nuda e bèla int al let.
Sdraiata vicino a me
ti guardo dormire
nuda e bella sul letto
La lònna
ch’la filtra dal sfissùr di scur
l’illòmina i tu cavì in vatta al cussén.
T’è un respir lant, tranquéll,
et surrédd int al sann
chissà cuss t’at insonni
in ste mumànt.
Am incànt a guarder
la lémpida grazia dal tò arpòs,
a sfiàur con na carazza delichéta
i tu rèzz nìgher
e la pèl frasca ch’l’ha i riflès dla lònna,
at dag di bès,
di bès alzìr alzìr
par pòra ed dsdèret.
La luna
che filtra dalle fessure degli scuri
illumina i tuoi capelli sul cuscino.
Hai un respiro lento, sereno,
e sorridi nel sonno
quali saranno i tuoi sogni
in questo istante.
Mi incanto a guardare
la limpida grazia del tuo riposo,
sfioro con una carezza delicata
i tuoi riccioli neri
e la pelle fresca che ha i riflessi della luna,
ti bacio
baci leggeri,leggeri
per paura di svegliarti.
E té
t’an cgnussrè mai
con quant amaur at’ho guardè stanòt.
E tu
non saprai mai
con quanto amore ti ho guardato stanotte.
(da “I séggn di an” Ed fuori commercio)
Una finestrella su un mondo più piccolo...
di Giuseppe Stefanini
Chi ha una certa età e ripercorre la sua
vita si ricorda che, perlomeno negli anni
’50 e ’60 ed anche dopo, il mondo era più
piccolo. Ci si muoveva con più difficoltà di
adesso: si andava al mare in quattro sulla
“cinquecento” e, se si andava più lontano,
si stava più tempo, facendo tesoro della
fatica e dei soldi che si erano impegnati.
Le immagini e la conoscenza del mondo
erano quelle, forse più vere, che uno si
costruiva da letture di libri e giornali o
vedeva da documentari, foto, film (la tv
era appena nata).Anche i nostri consumi
alimentari erano soprattutto di prodotti
locali o quasi. I beni durevoli potevano
invece venire da più lontano, nel senso
che anche allora, i prodotti di maggior
valore facevano lunghi viaggi, cioè veni-
vano da tutta l’Europa, dalle Americhe
(poi si aggiunse anche il Giappone). E’
certo che , in quel mondo più piccolo, si
consumava meno: meno energia, meno
cibo, meno “usa e getta”, più razionalità.
Ma allora, per essere più ecocompatibili,
bisogna tornare alla vita di quei tempi?
Beh…intanto recuperiamo l’intelligenza
che c’era.
15
Assistenza
Notizie Utili per i soci DLF
N
el numero precedente della nostra rivista a pag. 13 avevamo scritto dell’esistenza di una organizzazione che aiuta, per così dire le famiglie
che necessitano di una servizio, in particolare per l’assistenza anziani e non solo, a trovare chi, come e quando è in grado di soddisfare questa
esigenza. Questa organizzazione si chiama CASABASE (per informazione e appuntamenti tel 051/4171728) ed è in grado di accompagnare le famiglie che non hanno dimestichezza con leggi, contratti e pratiche amministrative con una modica spesa. La notizia utile: E’ STATA STIPULATA UNA
CONVENZIONE TRA DLF DI BOLOGNA E CASABASE, PER CUI I SOCI
DEL DLF PRESENTANDO LA TESSERA DI ISCRIZIONE DEL CORRENTE
ANNO HANNO DIRITTO AD UNA FORTE RIDUZIONE SULLE TARIFFE
che vi alleghiamo.
CASABASE s.r.l.
Tariffe in vigore dal 01 luglio 2007
per il servizio di amministrazione
del personale e la consulenza giuridica
nel Settore Lavoro Domestico
TARIFFE PER SERVIZI AD INCARICO ANNUALE
TIPO DI PRESTAZIONE
Periodicità
*CONVENZIONE
SOLO CONSULENZA ½ h
Serv. singolo
€. 20,00 + IVA (€. 24,00)
SOLO CONSULENZA 1 h
Serv. singolo
€. 40,00 + IVA (€. 48,00)
GESTIONE CONTABILE COMPLETA
Mensile
€. 11,50 + IVA (€. 13,80)
PRATICA ASSUNZIONE
Serv. singolo
€. 42,00 + IVA (€. 50,40)
PRATICA CHIUSURA
Serv. singolo
€. 15,00 + IVA (€. 18 ,00)
MODIFICA CONTR. ½ h
Serv. singolo
€. 20,00 + IVA (€. 24,00)
MODIFICA CONTR. 1 h
Serv. singolo
€. 35,00 + IVA (€. 42,00)
CONSULENZA VERTENZE
Serv. singolo
€. 35,00 + IVA (€. 42,00)
ASSISTENZA VERT. SIND. -DPL
Serv. singolo
€. 55,00 + IVA (€. 66,00)
PRATICHE RINNOVI PERM. SOGG.
Serv. singolo
€. 15,00 + IVA (€. 18,00)
SPESE INVIO DOCUMENTAZIONE: SPEDIZIONE POSTALE: €. 7,00 PER OGNI TRIM.;
SPEDIZIONE TELEMATICA: €.2,00 PER OGNI TRIM.
RITIRO IN SEDE: NESSUN COSTO
ANTICIPO GESTIONE € 60
TARIFFE PER SERVIZI SENZA INCARICO ANNUALE
TIPO DI PRESTZIONE
Periodicità
SOLO CONSULENZA ½ h
Serv. singolo
SOLO CONSULENZA 1 h
Serv. singolo
ELABORAZIONE PROSPETTI PAGA, INPS
Serv. singolo
PRATICA ASSUNZIONE
Serv. singolo
PRATICA CHIUSURA
Serv. singolo
MODIFICA CONTR. ½ h
Serv. singolo
MODIFICA CONTR. 1 h
Serv. singolo
CONSULENZA VERTENZE
Serv. singolo
ASSISTENZA VERT. SIND. -DPL
Serv. singolo
PRATICHE RINNOVI PERM. SOGG.
Serv. singolo
Pratica infortunio, malattia, disoccup
Serv. singolo
PRATICA MATERNITA’
Serv. singolo
Calcolotfr,resocontocompensoannuo
Serv. singolo
PRATICA FLUSSI
Serv. singolo
*CONVENZIONE
€.22,00 + IVA (€. 26,40)
€. 42,00 + IVA (€. 50,40)
€. 12,50 + IVA (€. 15,00)
€. 44,00 + IVA (€. 52,80)
€. 17,00 + IVA (€. 20,40)
€. 22,00 + IVA (€. 26,40)
€. 37,00 + IVA (€. 44,40)
€. 37,00 + IVA (€. 44,40)
€. 60,00 + IVA (€. 72,00)
€. 17,00 + IVA (€. 20,40)
€. 20,00 + IVA (€. 24,00)
€. 27,00 + IVA (€. 32,40)
€. 42,00 + IVA( €. 50,40)
€. 40,00 + IVA (€. 48,00)
NON CONVENZIONATI
€. 29,00 + IVA (€. 34,80)
€. 58,00 + IVA (€. 69,60)
€. 16,50 + IVA (€. 19,80)
€. 60,00 + IVA (€. 72,00)
€. 18,50 + IVA (€. 22,20)
€. 30,00 + IVA (€. 36,00)
€. 50,00 + IVA (€. 60,00)
€. 50,00 + IVA (€. 60,00)
€. 80,00 + IVA (€. 96,00)
€. 20,00 + IVA (€. 24,00)
NON CONVENZIONATI
€. 31,00 + IVA (€. 37,20)
€. 60,00 + IVA (€. 72,00)
€. 17,50 + IVA (€. 21,00)
€. 62,00 + IVA (€. 74,40)
€. 20,50 + IVA (€. 24,60)
€. 32,00 + IVA (€. 38,40)
€. 52,00 + IVA (€. 62,40)
€. 52,00 + IVA (€. 62,40)
€. 85,00 + IVA (€. 102,00)
€. 22,00 + IVA (€. 26,40)
€. 26,00 + IVA( €. 31,20)
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€. 58,00 + IVA (€. 69,60)
*CONVENZIONE : CGIL+FITEL+DLF+RISANAMENTO
16
recensioni
S.O.S.: Salvate Montalbano!
I
o sono un viaggiatore sedentario, nel senso che mi basta
un buon libro per andare a
conoscere posti e persone lontane da casa mia. E il commissario
Montalbano, creato da Andrea
Camilleri, è stato un buon compagno di viaggio che mi ha fatto
conoscere una Sicilia segreta e
meravigliosa, e capire un po’ il
modo di pensare dei suoi abitanti. E così l’ultimo romanzo
appena pubblicato dalla casa
editrice Sellerio mi ha raccontato un mucchio di cose sul suo
autore e sul suo rapporto con
Montalbano e i suoi lettori. Titolo del romanzo è Il campo del
vasaio ed ha origine dal Vangelo
di Matteo: Giuda pentito del suo
tradimento corre al tempio, getta i trenta denari sul pavimento
e poi si impicca. I sacerdoti, con
i trenta denari maledetti comprano un terreno su cui dovranno essere sepolti i forestieri. Ma
la maledizione di quel tradimento rende l’aria attorno al terreno
mefitica e induce al tradimento.
A cominciare dal vasaio e dalle
sue opere. Ma se un vasaio è un
artista che con il suo ingegno
crea qualcosa di utile dalla nuda
creta, altrettanto si può dire di
uno scrittore che con il suo ingegno crea opere letterarie. E
poiché ne Il campo del vasaio
tutti, compreso il commissario
Montalbano, tradiscono tutti, e
poiché sappiamo che tanto l’autore che il lettore di un romanzo
si identificano con il protagonista, Camilleri non fa altro che
dirci: io sono un traditore, così
come lo siete voi lettori. (Come
faccio a essere sicuro di questa
doppia identificazione? Perché
ad un certo punto Montalbano
si mette a giocare una partita a scacchi contro se stesso,
spostandosi da un lato all’altro
della scacchiera a seconda che
la mossa sia dei pezzi bianchi o
dei pezzi neri). Ma traditori di
chi? Cominciamo da Camilleri.
Sappiamo che ha già fatto morire Montalbano: il romanzo in cui
questo si narra è chiuso a chiave
nella cassaforte della Sellerio e
sarà pubblicato solo dopo la
scomparsa dell’autore. Il quale
autore continua però, e per più
di trenta denari, a scrivere storie sul suo personaggio. Se non è
un tradimento questo… Ma non
solo, Camilleri continua la sua
opera di smantellamento del
commissario divenutogli ormai
antipatico. In questo romanzo,
Montalbano piange più volte
come un bambino, lui uomo forte che aveva pudore di mostrare
i suoi sentimenti; ricorre alla
sua autorità gerarchica per costringere all’obbedienza Fazio,
il suo collaboratore più fedele,
lui che motivava i subordinati
con la persuasione e il coinvolgimento; e, inaudito, lascia la
Sicilia mentre l’indagine è anco-
ra in corso, per andare il Liguria
dalla fidanzata Livia a fare tranquille vacanze, spegnendo pure
il cellulare, lui che ricorreva
ad ogni mezzo, anche il più abbietto, per non allontanarsi da
Vigàta, e nel caso vi fosse stato
costretto, viveva con l’orecchio
incollato al cellulare. Se non è
tradimento questo…
Ma perché tutto ciò? Semplice: Camilleri si sente tradito
dai suoi lettori, e ripaga con la
stessa moneta. Vendetta siciliana. Come? Parole testuali:
“(Montalbano legge)…i romanzetti come quelli di Camilleri”!
Ecco il punto dolente. Come ci
permettiamo noi lettori di osannare i gialli, che in fondo sono
letteratura di serie B, mentre
snobbiamo i romanzi storici che
a cura di Giorgio Cremonini
Camilleri ha scritto e che sono
la Letteratura con la maiuscola
(non è forse un romanzo storico
I promessi sposi, il capolavoro
della nostra letteratura)? Che
infamità!
E allora? Allora ecco un monito e una minaccia di punizione
per noi, alla fine del romanzo.
Parole di Montalbano, pensiero
di Camilleri. “Sugnu sulu stancu”, e poiché la fatica di portare a termine la rappresentazione, cioè di scrivere un romanzo
giallo, si fa ogni volta sempre
più pesante, “fino a quanno
avrebbe potuto reggiri?”. Allora
meglio guardare il mare, cioè
fare la vita da pensionato quale
è lui, piuttosto che faticare ancora a scrivere per degli ingrati
come noi.
17
computer
Soffrire con Google
S
ere fa al Club, il nostro
amico Felice Interneti si
infervorava nel manifestare il proprio entusiasmo per Google: “Non è un semplice motore
di ricerca, è una vera miniera di
opportunità! Vi troviamo dentro
sempre nuovi, sorprendenti, efficaci, gratuiti marchingegni!”
E, poiché stavamo ad ascoltarlo,
continuava: “Abbiamo già installato la Google Toolbar, (dalla
Home Page di Google, menu altro) che ci fornisce pregevoli aiuti durante la navigazione, come
la finestrella Cerca per eseguire
ricerche in Rete dall’interno di
qualsiasi pagina Web, il Traduttore di parole, per rendere in italiano le parole inglesi incontrate,
il Blocco popup, per bloccare
(quasi) tutti quei fastidiosi, indesiderati clienti che si intrufolano
durante le nostre esplorazioni,
eccetera ... Ed eravamo già soddisfatti. Ma poi si è arricchito man
mano di molte altre piacevoli
funzionalità, che forse conviene
saggiare. Anche solo per valutare
se vale la pena di installarsele”.
Al termine del sermone, ci proponeva di esaminare alcune delle
meraviglie decantate. Ad esempio:
- Google Desktop (sempre da
Google, menu altro) che insedia
la Sidebar, una sequenza di finestrelle che si piazza su un lato
del desktop e mediante la quale
si accede, in tempo reale, ad una
copiosa quantità di informazioni, personalizzabili e fruibili
all’istante. Fra queste, facciamo
qualche esempio: un bell’orologio analogico, per avere costantemente cognizione dell’ora con
un semplice colpo d’occhio; un
quadretto calendario sempre
aggiornato, con la possibilità di
inserirvi le nostre scadenze/impegni; Programmi TV, le proposte
dei vari canali televisivi sempre a
portata di mouse; Meteo, per tenere traccia delle previsioni del
tempo di una o più località; blog
per essere sempre informati delle
ultime novità per noi interessan-
18
Tutti i Cittadini possono iscriversi al DLF COMPUTER CLUB.
Ci trovate tutti i mercoledì dalle ore 20,30
e il sabato dalle ore 10,00 nel locale sotto la palazzina agenzia
Via Stalingrado 12 - Email: [email protected]
Visitate il sito dell’Associazione: www.dlfbo.it
ti; Email, per leggere le email appena ricevute; News, per vedere
i titoli degli articoli più recenti
comparsi nel Web; Appunti, per
digitare sul desktop promemoria
estemporanei, che vengono memorizzati automaticamente dopo
ogni lettera digitata. Abbiamo
poi la Ricerca Rapida, stupefacente utilità, che rintraccia per
noi all’istante nei nostri dischi
qualsiasi file di cui rammentiamo
solo qualche lettera del nome o
del contenuto. Dall’interno di
qualsiasi programma che si stia
eseguendo, basta scrivere alcune
lettere in tale casella di ricerca
per avere subito l’esibizione di
quei file che contengono, nel
nome o al loro interno, le lettere
digitate: gli effetti della ricerca si
perfezionano man mano che aggiungiamo nella casella lettere o
parole. Cliccando su uno dei file
così segnalati, esso si aprirà con
la propria applicazione dedicata.
Si può aggiungere alla Sidebar,
per continuare con gli esempi,
Tutto sulla tua nascita, Repubblica.it, Il Sole 24 ore, Sport, Giochi,
Tecnologia … ed altre decine di
categorie, sbizzarrendosi.
In alternativa alla Sidebar descritta, un poco ingombrante in verità,
si può far partire la funzione Ricerca rapida anche dalla isolata
deskbar o dalla deskbar mobile,
che sono piccole finestrelle da richiamare sullo schermo nei pressi
dell’orologio di sistema o altrove,
al momento della necessità.
- Picasa: (ancora dal menu al-
tro) è un software che ritrova e
aggancia tutte le immagini, foto,
filmati presenti sui nostri dischi
fissi, scoprendo anche quelli finiti chissà dove e chissà da quanto
tempo e di cui ci eravamo proprio
dimenticati! Appena installato,
Picasa inizia subito a scandagliare i dischi: le immagini verranno
presentate come in un album, in
ordine di data o di nome; ci sarà
consentito di inserirle in cartelle
virtuali senza spostarle dalla cartella originale dove restano memorizzate; potremo trascinarle
da una cartella virtuale all’altra,
inserirle in più cartelle virtuali,
rinominarle, eccetera; se occorre, potremo anche spostarle da
un disco all’altro. In pratica Picasa crea solo collegamenti, senza
occupare altro spazio sui dischi.
Si può anche aggiungere una
password ad una raccolta che si
vuole tenere solo per sé.
Tante altre possibilità sono presenti in Picasa: Fotoritocco, con
potenti effetti grafici; Invio per
email; Zoom; Panoramica; Inclinazione; Cambio dell’angolo
di ripresa; creazione di copie di
Backup; Masterizzazione, in sostituzione di costosi software; e
molto altro. C’è da scatenarsi a
collaudare… Poi ci sarebbe il
- Blogger, che ci mette a disposizione uno spazio in Rete, di facile
utilizzo, dove condividere i nostri
interessi o semplicemente raccogliere idee espresse da altri su
argomenti a noi graditi…
E molto molto altro ancora. E soprattutto… gratis!
Molti di questi arnesi ci erano già
noti: per nuovi gingilli, a qualcuno
più coraggioso è venuta la voglia
di andarseli a riscoprire e a sperimentarli. Si sa, sperimentare sul
proprio PC molte volte fa soffrire,
ma serve per conoscere…e molti
di noi a questa sofferenza spesso
volontariamente … s’offrono.
di Gianfranco Bergami
cultura
di Albano Parini
Gruppo filatelici
Una collezione tematica sui giornali
I
giornali sono tanti ed ognuno avrebbe una storia da raccontare. Cito qualche esempio, dai quali si potrebbe iniziare una
collezione tematica sugli stessi.
Il Resto del Carlino: Il curioso titolo di questo quotidiano bolognese regge dal 1885 e continua a personalizzare la testata che
raggiunge le 250.000 copie di tiratura. Forse i più giovani non sanno che anni fa la sede di questo giornale era in centro a Bologna
e precisamente in via Gramsci, dove ora sorge un grande albergo.
L’Affrancatura Meccanica di cui sopra raffigura appunto la sede
del giornale prima di essere trasferito in via Mattei.
Questa affrancatura meccanica che riguarda solo marginalmente
il quotidiano “ L’Unità” ed è stata usata per propagandare il
festival nazionale svoltosi al PARCO NORD di Bologna dal 1 al 15
settembre del 1974. Questa edizione del festival è stata particolarmente importante perché coincideva con il cinquantenario della
fondazione del celebre giornale comunista. Nonostante il largo
utilizzo di questa affrancatura già con mesi di anticipo rispetto
alla data del festival stesso, il suo reperimento non è facile a causa
della grande dispersione e del suo utilizzo anche nell’altro grande
tema riguardante la politica.
Altra bellissima affrancatura meccanica tra quelle dei quotidiani italiani è quella qui sopra riprodotta che rappresenta un noto
giornale di Livorno del periodo fascista.
La tajadèla scundé
storia
(quando il CIVIS aveva quattro zampe)
di Valter Serafini
Sollecitati dalle cronache cittadine riguardanti i problemi (e le polemiche), sulla ristrutturazione dei trasporti urbani, siamo andati alla ricerca di notizie sul primo trasporto pubblico istituito a Bologna! Siamo nel 1880, e sono trascorsi meno di trent’anni da quando, con un plebiscito, la città si era annessa al Regno Sabaudo lasciando lo
Stato della Chiesa. Dopo aspre discussioni, e alcune liti, il Comune, con una delibera,
approva l’istituzione del tram a cavalli! Le vetture sono composte da un grande carrozzone aperto, sul quale si scende e si sale anche con il mezzo in movimento, visto la
bassa velocità impressa dai cavalli da tiro. La prima linea sarà quella che percorre via
Galliera ( via Indipendenza non esiste ancora!), seguiranno via D’Azeglio, San Felice,
Mazzini e Saragozza. Tutte le linee poi convergeranno in piazza Maggiore, dove è stato
organizzato il cambio dei cavalli! Immancabili, però, furono le polemiche! Iniziarono i “signori” con le carrozza private, e poi i “vetturini”, che nel tram trovarono un
ostacolo al loro veloce procedere, non potendo quasi mai superarlo per le dimensioni
delle strade. Seguirono i commercianti di Piazza Maggiore, che videro nelle decine di
cavalli stazionanti nei pressi dei loro locali, la causa dello sgradevole olezzo, ( e non
solo), che si percepiva in tutta la Piazza. La Piazza più importante della città, rimarcarono! Insomma, ci fu un bel putiferio! Quando però la ditta che aveva vinto l’appalto
del Tram a cavalli, ( chiamata dai bolognesi “ La Belga” per il paese d’origine), dopo
vent’anni lasciò ll’attività per l’avvento dei tram elettrici, ci fu chi la rimpianse.
19
fantasmi bolognesi
Bologna “campo trincerato”
di Giorgio Cremonini
I
l viaggiatore che dal 1860
al 1890 si fosse avvicinato
a Bologna, non avrebbe
cert avuto l’impressione di una
città accogliente ed aperta verso
i visitatori. Oltre alle mura antiche infatti (il partito dei picconatori era ancora di là da venire), il
viaggiatore si sarebbe trovato di
fronte un terrapieno assai poco
pacifico: altezza fra i 2 e i 5 metri,
dotato di un fossato di adeguata
profondità, un buon numero di
forti e lunette con annessi potenti cannoni. Oggi tutto sparito, rimane solo il fantasma di quel fossato, nei nomi di due località conosciute ai bolognesi, soprattutto
nella zona est: Forte Bandiera e
Lunetta Gamberoni. Ma da dove
aveva avuto origine una tale fortificazione? Alla conclusione della
seconda guerra di Indipendenza,
anno di grazia 1859, dopo il plebiscito con cui le popolazioni della
nostra regione avevano sancito
l’annessione al Regno d’Italia, il
generale Fanti, capo dell’esercito
piemontese, aveva ritenuto che
la città fosse un nodo importante
per la difesa dei nuovi territori,
nel caso che l’Austria, i ducali o
i papalini volessero prendersi la
rivincita e tentare un’invasione.
E propose di fortificare Bologna.
Detto fatto : si firmano i decreti
di esproprio, si trovano i soldi per
costruire l’opera, si assumono
5000 terraioli e 500 specializzati, ricorrendo anche ai comuni
limitrofi data la difficoltà nel
trovare personale all’altezza, si
costruisce, nonostante le avverse
condizioni atmosferiche : un bel
metro di neve tanto in collina che
in pianura.
Ci vollero un po’ più dei due mesi
previsti, ma i lavori procedettero assai speditamente, tanta
era la paura che il nemico potesse tentare un atto di forza. E
così Bologna divenne un campo
trincerato, difeso a regime dalla bellezza di 20. 000 fanti, un
terrapieno di terra e legno, che
correva da Riva di Reno a ovest,
fino a Riva di Savena a est, irto di
forti e lunette con il loro rosario
di cannoni, completato a sud da
un buon numero di forti a difesa
delle vallette appenniniche. E la
prospettiva, nel caso la situazione
politica non migliorasse, di diventare una piazza permanente, cioè
di vedere il terrapieno trasformato in muraglia di mattoni. Fortuna
volle che tali condizioni mutassero con l’unificazione della Nazione e la necessità venne a cadere
(ma anche perché i costi erano
proibitivi). Meglio così. I terreni
espropriati vennero rivenduti e i
nuovi proprietari provvidero allo
smaltimento dell’opera militare,
facendo svanire nel nulla ogni
cosa.Restano solo due nomi, per
due parchi dove i bolognesi possono passare un po’ di tempo
libero nello svago e nel relax. In
santa pace.
Dimmi dove… Bologna svela i suoi segreti
Mese il ore
argomento
relatore/accompagnatore
dove
Ente organizzatore
Maggio 14 17:00
Girolamo da Casio e la chiesa della Misericordia
dott. Antonio Buitoni
Baraccano
via S. Stefano 119
Quartiere S.Stefano
17 10:00
Visita alla chiesa di S.Maria
della Misericordia dott. Antonio Buitoni
Piazza di Porta
Castiglione 4
Quartiere S.Stefano
20 16:30 La necropoli etrusca di via Saffi
Luigi Mainati- Paola Desantis Sala dello Zodiaco
Gruppo
Provincia di Bologna Archeologico
via Zamboni 13
Bolognese
23 17:00
Cosa c’era in via degli Angeli nella seconda metà dell’800
GianPaolo Reggiani
Strada Maggiore 71
Bologna
Storica Artistica
30 17:00
Il palazzo dei Banchi:
preesistenze quattrocentesche Antonella Ranaldi
Strada Maggiore 71
e la nuova facciata del Vignola
Bologna
Storica Artistica
Giugno 6 17:00
Bologna 1943-44 nella storia e nei ricordi di un bambino di allora Franco Manaresi
Strada Maggiore 71
Bologna
Storica Artistica
20 17:00
La chiesa e il convento Paola Foschi
di Santa Cristina
Strada Maggiore 71
Paola Foschi
Storica Artistica
27 17:00
Gregorio XIII e la riforma del calendario
Giovanni Paltrinieri
Strada Maggiore 71
Bologna
Storica Artistica
I n gresso
20
gr a tutito
sport
15° TORNEO di CALCIO
“PLAN VAL GARDENA”
dal 21/06/08 al 28/06/08
La Sezione Calcio del DLF di Bologna, organizza il 15° Torneo di Calcio “Plan Val Gardena” che si
svolgerà a Selva Val Gardena dal 21 giugno al 28 giugno 2008. Saranno prese in considerazione i
primi 5 DLF che daranno la propria adesione entro e non oltre il 30 Aprile 2008
La domanda di iscrizione, compilata in ogni sua parte, deve essere inviata unitamente ad assegno
circolare o bancario non trasferibile di Euro 207,00 - quota d’iscrizione - intestato ad Associazione
Dopolavoro Ferroviario di Bologna.
16° TORNEO di tennis
“PLAN VAL GARDENA”
dal 14/06/08 al 21/06/08
La Sezione Tennis del DLF di Bologna, organizza il 16° Torneo di Tennis“Plan Val Gardena”che si svolgerà a Selva Val
Gardena dal 14 giugno al 21 giugno 2008. Le iscrizioni dovranno pervenire al DLF entro il 19 maggio 2008.
La domanda di iscrizione, compilata in ogni sua parte, deve essere inviata unitamente ad assegno
circolare non trasferibile di Euro 200,00 -quota di iscrizione –intestato ad Associazione Dopolavoro
Ferroviario di Bologna.
per iscrizioni e informazioni ai tornei
Segreteria DLF Bologna:lun-ven 9.00-12.30 / 15.00-18.00
Tel. FS 921-3491 - Tel. U. 051/41.93.180 Fax 051/41.93.245
Riferimenti internet:
web: http//www.dlfbo.it e-mail: [email protected]
per la struttura di Plan Selva di Val Gardena BZ:
web: http://www.turdlfbo.it/casaalpina/casaalpina.htm
Il Gruppo Turismo organizza in collaborazione con l’Agenzia Il Treno
Soggiorno a BUDONI (Loc. AGRUSTOS ) Sardegna
Si soggiornerà al villaggio CALAFIORITA ( tre stelle), ed è riservato ai Soci del Gruppo Turismo
Dal 12 al 26 giugno 2008
Quota individuale di partecipazione ( 40 partecipanti minimo) € 980.00
La quota comprende : pensione completa con acqua e vino inclusi, pullman GT riservato per i
trasferimenti, navigazione , tessera club, assicurazione, assistenza del G.T.
Iscrizioni : presso la sede del Gruppo nei giorni feriali dalle 15.00 alle 17.00.a partire da lunedì 28
aprile. Acconto di € 200.00 a persona.
21
ristorazione
Guardando al futuro
il Consiglio Direttivo informa
I
l progetto di crescita e sviluppo del Dopolavoro Ferroviario di Bologna, iniziato nel 1997 con la creazione del
Gruppo Societario DLF e con
la valorizzazione delle risorse
economiche ed umane disponibili, registra oggi una nuova
importante tappa: l’acquisizione del locale CASANOVA di via
Milazzo a Bologna. L’esercizio
commerciale, il primo del circuito ristorazione direttamente
gestito fuori dall’ambito ferroviario, si presenta come ristopub, con attività diurna di self
service e serale/festiva per la realizzazione di feste, cerimonie,
occasioni speciali. L’intuizione
del Consiglio d’Amministrazione della RISTODLF (società che
gestisce il circuito dei Ristoranti
Aziendali in ambito FS) di aderire al Consorzio OMNICOOP
con lo specifico obiettivo di proporre l’azienda di ristorazione
del DLF di Bologna nell’ambito
del più vasto circuito della ristorazione collettiva, ha permesso
di arrivare a questo risultato,
prima vera opportunità per valorizzare azienda e risorse e per
posizionare i nostri servizi di ristorazione sul mercato commerciale cittadino.
22
Questo risultato si aggiunge a
quelli già conseguiti attraverso
la ristrutturazione della Casa
Alpina di Selva Gardena e l’acquisto dell’Hotel Nuovo Diana
di Senigallia: obiettivi realizzati attraverso risorse proprie del
DLF di Bologna, senza contri-
buti e sovvenzioni da parte di
FS (come invece i soliti detrattori provano impropriamente a
sostenere).
Un risultato che conferma,
qualora ce ne fosse bisogno,
la bontà delle scelte effettuate
da questo DLF e l’impegno del
proprio gruppo dirigente a rendere forte ed autosufficiente
questa realtà, nell’interesse dei
propri associati e per la garanzia di stabilità occupazionale e
valorizzazione professionale di
quanti lavorano nell’ambito di
questo gruppo.
23