Il buono pasto si carica sulla card e viaggia sulle

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Il buono pasto si carica sulla card e viaggia sulle
DAY RISTOSERVICE RADDOPPIA IL FUTURO
IL BUONO PASTO SI CARICA SULLA CARD
E VIAGGIA SULLE ONDE DEL TELEFONINO
Enel e Wind capofila nel Lazio di una rivoluzione che porterà nelle tasche dei
dipendenti le nuove Daytronic. Una card che garantirà praticità e tracciabilità del
servizio giornaliero di ristorazione
Il pasto del futuro non sarà virtuale, ma il buono pasto probabilmente sì. E scatta anche dal Lazio e
da Roma la rivoluzione della pausa pranzo. Il carnet classico dei buoni cartacei si trasforma sempre
più spesso in card elettronica o addirittura in applicazione per telefonino. Day Ristoservice, azienda
leader nel settore, da tempo sta sperimentando nuove tecnologie per coniugare la praticità e la
convenienza del buono pasto con i nuovi strumenti tecnologici.
La versione da tenere ancora nel portafoglio, ma sotto forma di card. si chiama DayTronic: una
pratica card elettronica che permette un alto livello di controllo della spesa e compatibile con le
caratteristiche tecniche della Carta Nazionale Servizi (CNS).
Uno strumento innovativo che anche Enel ha scelto per la pausa pranzo quotidiana dei suoi
dipendenti. L’operazione è iniziata a luglio , oltre che nel Lazio, anche in Toscana, Umbria e
Campania, ed entro il 2013 l’intero servizio verrà convertito da cartaceo a elettronico.
Tra le altre aziende del settore privato che utilizzano le card elettroniche di Day Ristoservice per
offrire un servizio moderno ai loro dipendenti ci sono Bartolini e il Gruppo Sacmi, mentre sono in
corso accordi in via di definizione con il Gruppo Editoriale L’Espresso.
E poi c’è il settore pubblico, un po' in tutta Italia. Dall’Asl di Bologna, dove la sperimentazione
della card elettronica è iniziata circa 10 anni fa e dove sono 10mila i dipendenti-utenti. E poi la
Provincia di Trieste, Ausl Vasta Romagna e i Comuni di Padova e Ferrara. Un totale di oltre 50mila
dipendenti (Enel esclusa) che quotidianamente utilizzano Daytronic in quasi quattromila esercizi
convenzionati e dotati di Pos. Un numero che è in continuo aumento: solo nel Lazio entro la fine del
2012 verranno installati migliaia Pos in altrettanti locali, che saranno già pronti per la prossima
rivoluzione: il buono pasto sul telefonino.
L'ultima frontiera della tecnologia, cui Day Ristoservice guarda con interesse, è proprio la NFC
(Near Field Communication), che trasforma i moderni smartphone in “borsellini” elettronici. Il
valore dei buoni pasto cui il dipendente ha diritto è direttamente caricato sul dispositivo cellulare e
per il pagamento presso l’esercizio convenzionato è sufficiente avvicinare lo smartphone al Pos:
tutto avviene istantaneamente. Uno strumento pratico, dal momento che ognuno ha sempre con sé il
proprio telefonino, e importante dal punto di vista della tracciabilità dei consumi.
Con NFC si può utilizzare il telefonino anche come badge per registrare le presenze sul posto di
lavoro e per piccoli pagamenti. E’ una tecnologia in divenire, ma è già in atto una sperimentazione
che Day Ristoservice ha fortemente voluto in sinergia con Wind, i cui dipendenti utilizzano gli
smartphone al posto dei buoni pasto cartacei e per segnalare la presenza al lavoro. Anche con gli
operatori Telecom e Vodafone sono aperti cantieri per testare la nuova tecnologia e studiarne una
futura applicazione.
“Guardiamo con attenzione alle innovazioni tecnologiche abbinate alla vita di tutti i giorni” afferma
Bernardo Bernardi, AD di Day Ristoservice, azienda nata nel 1987 dall'alleanza tra due
cooperative, l'italiana Camst e la francese Chèque Déjeuner, “DayTronic ed NFC rappresentano la
naturale evoluzione del buono pasto cartaceo, conservando le caratteristiche che ne hanno fatto un
valido strumento di welfare, ma aumentandone la praticità e la semplicità d’uso. Gli smartphone
oggi sono estremamente diffusi e introdurre in Italia la possibilità di usarli anche come 'buoni pasto
virtuali' consentono una maggiore tracciabilità, perfettamente in linea con la politica economica
impostata dal governo Monti”.
Una svolta verso il futuro che sa anche di attenzione alle politiche sociali, nel solco dell'impegno
cooperativo dei due soggetti fondatori di Day Ristoservice. “Molti paesi europei stanno scegliendo
la strada del buono pasto elettronico proprio per aiutare i lavoratori a sopportare meglio il peso della
crisi”, dice Marc Buisson, direttore generale Day Ristoservice, “In Francia, per esempio, si punta
molto alle card elettroniche e si prevede la migrazione al nuovo sistema nel giro di pochi anni,
nell'ottica di una riduzione dei costi e di una semplificazione della gestione del servizio. Nel futuro,
il sistema buono pasto sarà armonizzato a livello europeo in base alle decisioni assunte dalla
Commissione Europea che è già al lavoro su questo argomento”.
I numeri legati al mercato italiano del settore sono impressionanti: secondo uno Studio sul mondo
del buono pasto realizzato dall'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano con la
collaborazione di Day Ristoservice, nel 2011 il fatturato ha toccato i 2,5 miliardi di euro. I buoni
pasto distribuiti sono stati 460 milioni e gli utilizzatori sono stati mediamente 2 milioni al giorno.
Secondo la ricerca nel 2012 l'utilizzo dei buoni pasto registrerà un ulteriore incremento, con oltre
2,3 milioni di utenti.
Il buono pasto è anche uno strumento che aiuta a contrastare la crisi economica, come sostegno
concreto al potere d’acquisto delle famiglie, e volano economico al commercio di prossimità.
Per tutti loro il passaggio al buono pasto elettronico e poi alla nuova tecnologia NFC abbinata agli
smartphone, rappresenterà un salto nel futuro che renderà più semplice la vita. Un futuro molto più
vicino di quanto si pensi.
UFFICIO STAMPA DAY RISTOSERVICE SERVIZIO BUONI PASTO
Giiusi Raimo- Raimo & Associati
[email protected] - M. 3407886768