IL CIELO SOPRA CAGLIARI a cura di Stefania Costa dal 6 ottobre al
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IL CIELO SOPRA CAGLIARI a cura di Stefania Costa dal 6 ottobre al
IL CIELO SOPRA CAGLIARI a cura di Stefania Costa dal 6 ottobre al 21 novembre 2016 - MEM – Mediateca del Mediterraneo La città di Cagliari è particolarmente legata al mito degli angeli per via della leggenda che narra di come, dopo la furiosa battaglia ingaggiata nel cielo sovrastante il suo bellissimo golfo, l'esercito divino riuscì a scacciare i demoni di Lucifero, la cui sella abbandonata sul campo di battaglia finì per trasformarsi, con il tempo, nel suggestivo promontorio noto come La Sella del Diavolo. La mostra intitolata Il Cielo sopra Cagliari, che fa parte degli eventi della settima edizione del festival NUES - Fumetti & Cartoni nel Mediterraneo, vuole rendere omaggio a questo legame, cercando di raccontare come, negli anni, la figura angelica è stata rappresentata dalla cultura del fumetto mondiale. La mostra è suddivisa in 3 sezioni: 1) Il mito degli Angeli nella cultura del Fumetto; 2) Visioni angeliche; 3) I Custodi del Golfo. ************************ 1 Il mito degli Angeli nella cultura del Fumetto “È come in Beautiful... solo che tutti hanno le ali.” John Constantine - che di questioni “soprannaturali” se ne intende - ha proprio ragione: è esattamente come in Beautiful. O, meglio ancora, come in Game Of Thrones, vista l'ovvia presenza dell'elemento fantasy: amori, tradimenti, assassinii, battaglie epocali e quanto di più avvincente e “strano” mente umana abbia mai potuto partorire in tema di storytelling. E del resto, non poteva essere altrimenti, visto l'argomento: ANGELI! Creature alate, divine e bellissime, fanno senza dubbio parte dell'immaginario di tutti, in tutto il mondo, indipendentemente dalla cultura di appartenenza. Contrariamente a quanto si potrebbe credere infatti, il mito che li riguarda non è legato esclusivamente alla tradizione religiosa ebraico-cristiana, ma vanta un'origine più antica, prebiblica, e abbraccia un bacino molto più ampio di tradizioni, leggende e superstizioni. L'ambigua dualità insita in questi esseri - ugualmente rappresentati come protettori o vendicatori, come guaritori o assassini, come puri spiriti ultraterreni, oppure capaci di manifestare le più terrene delle passioni – affascina e inquieta al tempo stesso e li rende “personaggi perfetti”, alla stregua delle fate, dei vampiri e di tutte le creature fantastiche che popolano i racconti folkloristici di ogni parte del mondo. Poteva dunque il Fumetto, media per eccellenza del racconto popolare, farsi sfuggire l'occasione di disegnare gli angeli nelle loro infinite – è proprio il caso di dirlo - sfaccettature? Già nel 1400, il Beato Angelico rappresentava l'Arcangelo Gabriele e la Madonna nell'atto di dialogare, con le parole che escono dalle bocche dei protagonisti e una colonna bianca che delimita le due “vignette”: possiamo considerarlo il primo “fumetto” con protagonista un angelo? Città d'argento: gli angeli di Neil Gaiman. Neil Gaiman, pluripremiato scrittore e sceneggiatore britannico, nelle sue opere fa sovente riferimento ai miti antichi, in genere sovrapponendoli a storie di ordinaria quotidianità, dunque anche gli angeli compaiono spesso nel suo universo narrativo. Nel 1988 gli viene affidato il compito di rinverdire le sorti di un personaggio dimenticato della DC Comics, Sandman, nato negli anni '30 per mano di Gardner Fox e riproposto da Jack Kirby negli anni '70. Gaiman stravolge letteralmente la serie, trasformandola in uno dei maggiori successi di pubblico e critica della storia editoriale DC; un successo proseguito, sotto la sua guida, fino al 1996. Nell'universo di Sandman la prima cosa creata dalla Luce furono le “regole” e tutto ciò di cui abbiamo esperienza non è altro che il “fenomeno” di queste regole: esse sono rappresentate dalle personificazioni antropomorfe chiamate Eterni, uno dei quali, protagonista della serie, è Morfeo, il Plasmatore, colui che governa il regno del Sogno. Costui in realtà non è la storia, ma il catalizzatore per raccontare altre storie, fra cui quelle dei molti esseri creati successivamente dalla Luce: gli Angeli, da cui a loro volta derivarono gli Dei, le divinità tutte ed infine gli uomini. Uno dei personaggi meglio riusciti di tutta la serie è proprio Lucifero, l'angelo caduto, dipinto da Gaiman con colori di Miltoniana memoria. Nel ciclo di storie del 1992, denominato La Stagione delle Nebbie, Lucifero non vuole più sottostare alla regola che gli impone il confinamento all'Inferno e cede le chiavi del regno a Morfeo. Questo evento inaspettato scatena una lotta fra varie divinità, che reclamano il diritto al trono; alla fine però, saranno altri due angeli, Remiel e Duma, inviati direttamente dal Creatore, a doversi assumere il gravoso impegno. Dieci anni dopo, P. Craig Russel, disegnatore che già aveva lavorato su Sandman, cura e realizza l'adattamento a fumetti di un racconto di Gaiman intitolato Mistero Celeste, in cui Raguel, l'angelo della vendetta del Signore (anch'egli già citato in Sandman), è chiamato a investigare su un assassinio avvenuto in Paradiso o “Città d'Argento” (come ama definirla sempre lo scrittore). In questa storia Gaiman ci mostra un Lucifero sensibile e inquieto e getta le basi della sua futura caduta: come già suggerito in Sandman anni prima, la ribellione dell'angelo prediletto non sarà frutto dell'esercizio del suo libero arbitrio, ma preciso concretizzarsi della volontà prestabilita dal Creatore. Angela: una supereroina in Paradiso. Nel 1993, in pieno successo editoriale di Sandman, Neil Gaiman accetta di collaborare alla serie della Image Comics Spawn, creata dal collega Todd McFarlane: nasce così Angela, l'abile e spietata cacciatrice di demoni, la controparte angelica dell'infernale Spawn, un personaggio dalle caratteristiche decisamente diverse rispetto alle rappresentazioni più “classiche”, a cui Gaiman aveva abituato il suo pubblico. Angela è una donna, ma non ha l'aspetto sottile e androgino che ci si aspetterebbe trattandosi di un angelo e, per la verità, nessuna delle sue “colleghe” ce l'ha: il Paradiso creato da Gaiman per l'universo di Spawn è, infatti, popolato esclusivamente da donne bellissime (gli autori del fumetto non hanno evidentemente alcun dubbio riguardo l'annosa questione del "sesso degli angeli"!), molto formose, molto armate e poco vestite... insomma decisamente più simili alle protagoniste dei fumetti supereroistici, che alle eteree figure della tradizione. Angela inoltre non è dotata di ali, anche se il suo copricapo ne ricorda la forma; possiede però degli speciali “nastri senzienti” in grado di proteggerla, che rimandano quasi certamente al toroki delle rappresentazioni angeliche medievali, il nastro svolazzante ai lati della testa che simboleggiava il collegamento diretto dell'angelo con il pensiero di Dio. Alcune compagne di Angela, scomparsa dalla serie regolare di Spawn dopo i primi 100 numeri, fanno una breve apparizione in Hellspawn, la miniserie scritta da Brian Michael Bendis e Steve Niles che ridefinisce in chiave più adulta e dura il personaggio, con un look molto diverso da quello di dieci anni prima: sempre sexy, ma decisamente più moderno e meno fantasy. La storia editoriale di Angela ha uno sviluppo piuttosto curioso: vent'anni dopo il suo esordio sulle pagine di Spawn, infatti, la ritroviamo a fare il suo ingresso trionfale nell'Universo Marvel sulle pagine di Age of Ultron, caso più unico che raro di "migrazione" fra universi narrativi appartenenti a differenti case editrici! Purtroppo, in casa Marvel, Angela ha perso il suo divino status di “angelo del Paradiso”, divenendo una semplice guerriera del regno di Heven (l'assonanza con “heaven” non è casuale), nonché sorella perduta del mitico Thor, con il quale ha un rapporto piuttosto conflittuale. In compenso ci ha guadagnato un bel paio di ali e una testata tutta sua: Angela - l'assassina di Asgard. Mica poco! Angeli o supereroi? La figura del supereroe è molto affine a quella dell'angelo, soprattutto per quanto riguarda la sua funzione di guardiano/custode e, occasionalmente, vendicatore. Del resto, leggenda vuole che i primi eroi e semidei sulla Terra, altri non fossero che i discendenti dei nephilim, gli esseri nati dall'unione degli angeli con le figlie dell'uomo. In un certo senso si può affermare che gli angeli fossero i supereroi del passato, così come Superman o Thor lo sono del presente. In quest'ottica, per esempio, non è casuale il fatto che il nome originario del personaggio di Superman sia Kal-El, che in ebraico significa qualcosa come “voce di Dio”, considerato che il suffisso “el” è tipico delle identità angeliche (Gabriel, Mikael, Uriel). Insomma, quello che Superman rappresenta per la razza umana, nelle intenzioni degli autori, è chiaro già dal nome. In ogni caso, ufficialmente Superman è un alieno, non un angelo vero e proprio, così nel 1997 la DC ha deciso di colmare il “vuoto”, introducendo nel suo universo narrativo il personaggio di Zauriel. Creato da Grant Morrison e Howard Porter sulle pagine di JLA, Zauriel è un angelo custode a tutti gli effetti, con tanto di ali. Nella miniserie JLA: Paradise Lost, di Mark Millar e Ariel Olivetti, Zauriel decide di abbandonare l'immortalità per amore di una donna terrestre, ma è costretto a rimandare i suoi piani a causa di un tentato di colpo di stato in Paradiso da parte del suo avversario Asmodel. Alla fine la sua protetta gli preferirà il grassoccio fidanzato terrestre, ma in compenso lui entrerà a far parte della prestigiosa Justice League dei supereroi. Se la DC Comics ha tra le sue file un angelo diventato supereroe, la Marvel può vantare invece un supereroe che sembra a tutti gli effetti un angelo: si tratta di Warren Worthington III, nome in codice “Angelo”, un mutante appartenente al gruppo degli X-Men, creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1963. Oltre alle potenti ali che gli permettono di volare, una mutazione secondaria ha permesso a Warren di sviluppare un forte potere rigenerante e curativo che può agire anche su altre persone, nel caso in cui il loro sangue entri in contatto con il suo: un potere di guarigione molto attinente al suo aspetto. Nella miniserie Angelo - Rivelazioni, scritta nel 2008 da Roberto Aguirre-Sacasa e disegnata con particolare gusto dal talentuoso Adam Pollina, ci viene presentato un giovane Warren alle prese con la comparsa della sua “mutazione”: il ragazzo infatti non è nato con le ali e l'improvviso e inaspettato cambiamento gli provoca un notevole stress. Dopo l'iniziale rifiuto, Warren comincia ad apprezzare gradualmente i lati positivi della situazione (per esempio, la capacità di volare) e a “immedesimarsi” nella parte, tanto da arrivare a fingersi l'arcangelo Michele per difendere un amico in difficoltà. La storia è particolarmente interessante in quanto interamente ambientata in un collegio cattolico, in cui la particolare “trasformazione” del ragazzo assume un significato simbolico ancora più marcato. Battaglia in Paradiso Una cosa è certa, nella narrativa a fumetti Lucifero ha avuto un mucchio di emuli, in tempi diversi, che hanno seguito le sue orme ribelli. Abbiamo già citato il tentato colpo di stato dell'angelo Asmodel in JLA: Paradise Lost della DC Comics; in casa Marvel invece troviamo il terribile e sanguinario Zadkiel che, nel 2010, nel ciclo di Ghost Raider - Paradiso in fiamme, di Jason Aaron e Roland Boschi, arriva ad un soffio dal controllo totale e assoluto di tutta la Creazione. Heaven's War, del 2006, di Micah Harris e Michael Gaydos, viaggia sulle stesse tematiche del Codice Da Vinci di Dan Brown e arriva a ipotizzare la presenza di una porta d'ingresso per il Paradiso, nascosta da qualche parte sotto terra, nei pressi della famosa cittadina di Rennes le Chateau. Ambientata nel 1938, la storia ha per protagonisti alcuni personaggi realmente esistiti: gli scrittori Charles Williams, C.S. Lewis e J.R.R. Tolkien (conosciuti come gli Inklings) e l'occultista Aleister Crowley (noto come “l'uomo più malvagio della terra”). Proprio quest'ultimo attraverserà la porta del Paradiso nel tentativo di mutare le sorti della battaglia in favore dell'angelo ribelle: agli Inklings, e in particolare a C. Williams, l'arduo compito di impedirglielo. Il Paradiso è rappresentato come un piano dell'esistenza in cui spazio e tempo non esistono e quindi, la guerra con Lucifero è ancora in corso. Legion: Prophets, pubblicato nel 2009 e tuttora inedito in Italia, si presenta come il preludio ufficiale a Legion, il film horror/angelico di Scott Stewart uscito nel 2010. Scritto dallo stesso Stewart insieme a Tom Waltz, il fumetto racconta alcune vicende collaterali alla trama principale sviluppata nel film, in cui l'arcangelo Michael cerca di proteggere una donna incinta dalle legioni inviate da Dio per portare l'Apocalisse sulla Terra. Nel fumetto, invece, seguiamo la storia di alcuni personaggi sparsi per il mondo (i “profeti” del titolo), che scoprono di avere un ruolo speciale negli eventi che stanno sconvolgendo il mondo e, contemporaneamente, assistiamo alla rivolta in Paradiso di alcune legioni di angeli, guidati dall'arcangelo Uriel, stanchi di essere considerati da Dio alla stregua di “marionette”. Angels from... Hell. Come abbiamo visto finora, perlomeno nei fumetti, gli angeli non sono esattamente tutti degli “stinchi di santo”: lo sa bene John Constantine, protagonista della serie DC Hellblazer, che a causa del suo particolare lavoro, ha spesso a che fare con il soprannaturale. Creato da Alan Moore, John Totleben e Stephen Bissette nel 1985, Constantine, mago e occultista di dubbia fama, fa le sue prime apparizioni nella serie horror Swamp Thing e in alcuni episodi di The Books of Magic, fino al 1988 quando finalmente si guadagna una testata tutta sua. Cinico e disincantato, il personaggio di Constantine ha un rapporto conflittuale sia con gli angeli del Paradiso (che lo considerano un ignobile peccatore), sia con i demoni dell'Inferno (che non vedono l'ora di impossessarsi della sua anima dannata) benché abbia occasionalmente instaurato fragili alleanze con alcuni di essi: è il caso della succube Chantinelle che, nel volume intitolato Una scala per il Paradiso, si trova costretta a chiedere l'aiuto del mago insieme a Tali, l'angelo di cui si è innamorata e da cui aspetta un figlio. Tempo dopo, in Paura e Odio, Constantine si farà aiutare proprio da Chantinelle a rubare il cuore di un già tormentato arcangelo Gabriele, spingendolo all'inevitabile caduta dalla grazia di Dio. Caduti: gli angeli di Rebecca Guay La trama di Il Volo degli Angeli, la graphic novel ideata e illustrata nel 2011 da Rebecca Guay per la DC Comics, ruota attorno all'improvvisa caduta di un angelo dal cielo. L'essere ferito precipita in una foresta e viene trovato da un gruppetto eterogeneo di creature fantastiche, che però non riescono a decidere il da farsi: alcuni, come la strega, diffidano dell'angelo, ritenendolo pericoloso, e vorrebbero ucciderlo; altri, come la fata, sono colpiti dalla sua bellezza e insistono per curarlo. Per dirimere la spinosa questione si decide di tenere una sorta di processo, durante il quale ciascuno racconterà una storia che perori, oppure osteggi, la causa del caduto. Gli episodi presentati, scritti da cinque autori diversi, mostrano altrettante sfaccettature della figura angelica, sottolineate anche visivamente dalle notevoli variazioni stilistiche della Guay: il sensuale e astuto Raziel, che insinua in Adamo ed Eva il desiderio di abbandonare volontariamente l'Eden; il maldestro Hamaliel, drammaticamente incapace di trovare il suo posto nelle rigide gerarchie celesti; il tenebroso e paziente Malakh Hamavet, l'angelo della morte, messo in scacco da un'astuta vecchietta che si rifiuta di morire; il romantico e premuroso Ellisien, innamorato della sua protetta e disposto a rimanerle accanto nonostante tutto; e infine Lucifero, il più bello, il più sommo dei principi, trascinato nel baratro a causa di uno... sbadiglio! Custodi e vendicatori Il ruolo di custode è molto popolare fra gli angeli, ma a volte può essere difficile e doloroso assolvere il compito senza trasgredire le regole imposte dall'Alto: è il caso di Liandra, la protagonista di Fallen Angel di Peter David e J.K. Woodward, modello di perfezione e di obbedienza angelica, fino a quando la bambina sua protetta non viene brutalmente assassinata. Sconvolta dall'accaduto, arrabbiata e delusa dalla mancata giustizia degli uomini, Liandra non resiste alla tentazione di punire il colpevole e utilizza i suoi speciali poteri per incenerirlo. Bandita dal Paradiso e esiliata nella misteriosa Bete Noire, la città del peccato, Liandra si trasforma nell'enigmatico Lee, l'Angelo Caduto, il giustiziere che durante la notte attraversa le strade malfamate avvolto dal suo impenetrabile mantello rosso sangue. Per gli angeli il passo fra essere custodi o vendicatori è spesso troppo breve. Anche Dylan Dog, il famoso personaggio creato nel 1986 da Tiziano Sclavi per la Sergio Bonelli Editore, ha avuto a che fare con alcuni angeli durante la sua lunga carriera di indagatore dell'incubo. Nella trilogia di storie scritte da Pasquale Ruju, L'angelo sterminatore (1998), I misteri di Venezia (2002) e L'angelo caduto (2009), compare il personaggio di Saul, un misterioso ragazzo cresciuto in un monastero nella Foresta Nera, che arriva a Londra per fare luce sulla scomparsa della sorella Jael. In seguito si scoprirà che i due ragazzi sono angeli a cui sono state recise le ali per nasconderli alla malvagità del mondo. La missione principale di Saul consiste nel contrastare l'opera degli Illuminati - una potente organizzazione criminale, composta da scienziati, stregoni e alchimisti - il cui unico scopo è scatenare l'Apocalisse sulla terra; per realizzare tale proposito ed eliminare gli “adoratori della bestia”, Saul non si fa scrupolo di utilizzare gli straordinari poteri derivatigli dalla sua natura angelica. Un vendicatore a tutti gli effetti. Di tutt'altra pasta, per lo meno apparentemente, l'angelo che chiede aiuto a Dylan Dog in Il cielo può attendere (2005) di Michele Masiero. Angel, questo il nome del personaggio, è stato mandato sulla terra come custode di un bambino particolarmente pestifero, ma un giorno, inspiegabilmente, viene rapito da un gruppo di uomini armati che gli recidono le ali, privandolo così per sempre della possibilità di tornare in Paradiso. L'angelo tratteggiato da Masiero è insolitamente normale nell'aspetto, impacciato nei modi e privo di qualunque potere soprannaturale comunemente associato alle figure angeliche: tutti elementi questi, che rendono ancora più inaspettato l'epilogo della storia. Il lato buffo del Cielo A parte gli esempi bonelliani, curiosamente gli altri personaggi angelici nel panorama del fumetto italiano appartengono al genere umoristico per bambini e per adulti. Uno dei più noti è sicuramente Pallino, creato da Lidia Cannatella e pubblicato a partire dal 1988 sulla rivista per ragazzi Il Giornalino. Pallino è un angioletto e vive in Paradiso, ma la sua vita si svolge in modo molto simile a quella di un bambino sulla terra: va a scuola, ha la sua cameretta, e gioca a pallone con gli amici. Ovviamente ha anche delle mansioni da svolgere, tra cui gli odiati “turni di guardia”, che il piccolo cerca di evitare in tutti i modi possibili e immaginabili: del resto è un bambino e, come tutti i bambini, ha solo voglia di giocare e divertirsi! Anche gli angeli protagonisti di Angel's Friends, creato da Simona Ferri e pubblicato fra il 2007 e il 2008, sono molto giovani e vanno ancora a scuola: in particolare frequentano uno stage in comune con gli altrettanto giovani “colleghi” diavoli, che li porterà a diventare Guardian Angels e Guardian Devils al 100%. Lo stage prevede che Angels e Devils formino delle coppie, ognuna delle quali dovrà occuparsi di un essere umano e aiutarlo, senza farsi scoprire, a scegliere tra la strada giusta e quella sbagliata. Sempre dal taglio umoristico, ma dal target sicuramente adulto, è il fumetto scritto e disegnato da Mirka Andolfo, Sacro/Profano, che in tre volumi, intitolati rispettivamente Inferno, Purgatorio e Paradiso, racconta la storia d'amore fra la procace, ingenua e un po' svampita Angelina e il diavolo Damiano, musicista perennemente eccitato: quando si dice che “gli opposti si attraggono”. Spiriti d'Oriente Concludiamo il nostro percorso, gettando un breve sguardo nel mare magnum della produzione fumettistica giapponese, dove gli esseri alati non mancano: a dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, del ruolo fortemente iconico che queste figure ricoprono nell'immaginario collettivo, indipendentemente dalla cultura di appartenenza. Certo, il più delle volte, si tratta di personaggi la cui affinità con gli angeli si limita al mero aspetto esteriore, e che ben poco hanno in comune con la fondamentale funzione di collegamento al divino che generalmente viene attribuita alle creature celesti. Esistono però anche diversi casi in cui, il tentativo di amalgamare la tradizione occidentale con il pensiero orientale, produce dei risultati decisamente interessanti. L'esempio più riuscito è Neon Genesis Evangelion, serie animata creata dallo studio Gainax e trasposta in fumetto nel 1994 da Yoshiyuki Sadamoto. Ambientata nella futuristica città di Neo Tokyo-3, la storia prende il via in seguito ad un cataclisma planetario noto come “Second Impact”, causato dal disastroso fallimento di un esperimento svolto da un gruppo di scienziati su un colossale essere caduto dal cielo, denominato Adam, il primo angelo. Quindici anni dopo, l'organizzazione chiamata NERV ha il compito di contrastare il previsto attacco ai danni della Terra da parte di altri angeli, utilizzando tre giganteschi umanoidi artificiali, gli Evangelion o, più semplicemente, unità Eva. Di provenienza sconosciuta, gli angeli sono esseri organici in grado di assumere le forme e le dimensioni più svariate; i loro nomi sono di origine biblica (Lilith, Sachiel, Ramiel, Sandalphon, ecc...) e, del resto, i riferimenti religiosi presenti in tutta la serie sono numerosi: dalle frequenti allusioni visive alla croce ed alla crocifissione, ai richiami alla Lancia di Longino, ai Re Magi e ai rotoli del Mar Morto. A detta degli autori però, l'utilizzo di simboli propri dell'iconografia cristiana nella serie avrebbe l'unico obiettivo di conferirle un aspetto “più esotico e misterioso”, e non esisterebbe quindi un qualsivoglia “significato cristiano” all'interno dell'opera, perlomeno nelle loro intenzioni. Il grande successo della serie ha spinto gli autori a produrre diversi spin-off ambientati in universi paralleli a quello principale; in uno di questi, pubblicato nel 2008 e intitolato Evangelion - Cronache degli angeli caduti, l'ingresso alla base sotterranea della NERV è nascosto sotto l'altare di una chiesa, gli Eva sono delle armi materializzate dalla coscienza dei protagonisti, e gli angeli hanno l'aspetto più tradizionale di esseri alati. Un aspetto molto classico, quello del tipico putto alato sorridente e paffuto, ha anche il piccolo angelo Tink, coprotagonista del primo shōjo manga della storia del fumetto giapponese, Ribon No Kishi, noto in Italia come La Principessa Zaffiro. Scritta nel 1953 dal maestro Osamu Tezuka, la storia ricalca il modello delle fiabe occidentali, come Cenerentola e Biancaneve , ma deve molto anche ai romanzi di cappa e spada come Zorro e I tre moschettieri: la principessa Zaffiro viene al mondo con due cuori, uno maschile e uno femminile, a causa di un errore commesso in Cielo dal fin troppo vivace angioletto Tink; Dio, ovviamente contrariato, lo spedisce per punizione sulla terra con il compito di sottrarre quanto prima il cuore maschile alla ragazza e di rimediare così al danno provocato. Sempre appartenente al genere shōjo, infine, è Wish, delle CLAMP, pubblicato dal 1996 al 1998, in cui l'angelo protagonista, Kohaku, può assumere sia le simpatiche fattezze di putto paffuto, sia quelle più serie ed eleganti di angelo adulto e longilineo. Il maldestro Kohaku scende sulla terra alla ricerca del suo mentore, l'arcangelo Hisui, scomparso inspiegabilmente qualche tempo prima; il suo ritrovamento però, mette l'ingenuo protagonista di fronte all'inaspettata prospettiva del libero arbitrio. 2 Visioni angeliche Ben 42 disegnatori di fama internazionale, ognuno con il proprio stile e la propria sensibilità, hanno regalato a NUES la loro «visione» dell’angelo e le varie interpretazioni non potevano essere più diverse: c’è chi ha guardato al passato e chi al futuro; chi ne ha fatto una questione politica e chi personale; chi ne ha sbirciato il lato più oscuro e chi semplicemente ci ha riso sopra... Del resto gli artisti, come gli angeli, parlano a ciascuno in modo differente. Tutti gli artisti partecipanti: • Mario Alberti • Sonia Aloi • Gildo Atzori • Gihèn Ben Mahmoud • Yiorgos Botsos • Carmelo Calderone • Elena Cannas • Eros Cara Jr. • Laura Congiu • Roberto De Angelis • Spiros Derveniotis • Luca Enoch • Antonio Fara • Otto Gabos • Sergio Giardo • Yiorgos Gousis • Maurizio Gradin • Michael Kountorius • Tasos Maragkos • Panos Maragos • Panajotis Mitsobonos • Giovannella Monaco • Leo Ortolani • Giuseppe Palumbo • Panif • Fotis Pehlivanidis • Elena Pianta • Emilio Pilliu • Stefania Potito • Sergio Riccardi • Carol Rollo • Simone Sanna • Petros Schristoulias • Andrea Serio • Daniele Serra • Niccolò Storai • Stathis Stravopoulos • Mattia Surroz • Marco Tanca • Romeo Toffanetti • Maria Tzamboura • Petros Zervos 3 I Custodi del Golfo L'albo a fumetti I Custodi del Golfo (sceneggiatura di Bepi Vigna, disegni di Stefania Costa e colori di Laura Congiu), in uscita in concomitanza con la mostra, racconta la leggenda legata al Golfo degli Angeli e alla nascita della Sella del Diavolo, uno dei luoghi più suggestivi di Cagliari. Un ragazzo, in fuga dopo un tentativo di furto, si imbatte in una misteriosa donna, che conosce i segreti del promontorio detto “La Sella del Diavolo” e gli racconta la leggenda che si ricollega a questo nome. L’incontro fugace di una notte cambierà per sempre la vita del ragazzo, facendogli acquisire una nuova consapevolezza. La storia a fumetti diventa il pretesto per spiegare come i miti non siano qualcosa staccato dalla nostra realtà quotidiana, ma continuino a vivere e a perpetuare i loro significati. Schizzi, bozzetti, character design e tavole originali del fumetto sono esposte per consentire al pubblico di scoprire l'affascinante processo creativo alla base della realizzazione di una storia a fumetti.