IL CIELO SOPRA CAGLIARI a cura di Stefania Costa dal 6 ottobre al

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IL CIELO SOPRA CAGLIARI a cura di Stefania Costa dal 6 ottobre al
IL CIELO SOPRA CAGLIARI
a cura di Stefania Costa
dal 6 ottobre al 21 novembre 2016 - MEM – Mediateca del Mediterraneo
La città di Cagliari è particolarmente legata al mito degli angeli per via della leggenda che narra di come,
dopo la furiosa battaglia ingaggiata nel cielo sovrastante il suo bellissimo golfo, l'esercito divino riuscì a
scacciare i demoni di Lucifero, la cui sella abbandonata sul campo di battaglia finì per trasformarsi, con il
tempo, nel suggestivo promontorio noto come La Sella del Diavolo.
La mostra intitolata Il Cielo sopra Cagliari, che fa parte degli eventi della settima edizione del festival
NUES - Fumetti & Cartoni nel Mediterraneo, vuole rendere omaggio a questo legame, cercando di
raccontare come, negli anni, la figura angelica è stata rappresentata dalla cultura del fumetto mondiale.
La mostra è suddivisa in 3 sezioni:
1) Il mito degli Angeli nella cultura del Fumetto;
2) Visioni angeliche;
3) I Custodi del Golfo.
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1
Il mito degli Angeli nella cultura del Fumetto
“È come in Beautiful... solo che tutti hanno le ali.”
John Constantine - che di questioni “soprannaturali” se ne intende - ha proprio ragione: è esattamente come
in Beautiful. O, meglio ancora, come in Game Of Thrones, vista l'ovvia presenza dell'elemento fantasy:
amori, tradimenti, assassinii, battaglie epocali e quanto di più avvincente e “strano” mente umana abbia mai
potuto partorire in tema di storytelling.
E del resto, non poteva essere altrimenti, visto l'argomento: ANGELI!
Creature alate, divine e bellissime, fanno senza dubbio parte dell'immaginario di tutti, in tutto il mondo,
indipendentemente dalla cultura di appartenenza.
Contrariamente a quanto si potrebbe credere infatti, il mito che li riguarda non è legato esclusivamente alla
tradizione religiosa ebraico-cristiana, ma vanta un'origine più antica, prebiblica, e abbraccia un bacino molto
più ampio di tradizioni, leggende e superstizioni.
L'ambigua dualità insita in questi esseri - ugualmente rappresentati come protettori o vendicatori, come
guaritori o assassini, come puri spiriti ultraterreni, oppure capaci di manifestare le più terrene delle passioni –
affascina e inquieta al tempo stesso e li rende “personaggi perfetti”, alla stregua delle fate, dei vampiri e di
tutte le creature fantastiche che popolano i racconti folkloristici di ogni parte del mondo.
Poteva dunque il Fumetto, media per eccellenza del racconto popolare, farsi sfuggire l'occasione di disegnare
gli angeli nelle loro infinite – è proprio il caso di dirlo - sfaccettature?
Già nel 1400, il Beato Angelico rappresentava l'Arcangelo Gabriele e la Madonna nell'atto di dialogare, con
le parole che escono dalle bocche dei protagonisti e una colonna bianca che delimita le due “vignette”:
possiamo considerarlo il primo “fumetto” con protagonista un angelo?
Città d'argento: gli angeli di Neil Gaiman.
Neil Gaiman, pluripremiato scrittore e sceneggiatore britannico, nelle sue opere fa sovente riferimento ai miti
antichi, in genere sovrapponendoli a storie di ordinaria quotidianità, dunque anche gli angeli compaiono
spesso nel suo universo narrativo.
Nel 1988 gli viene affidato il compito di rinverdire le sorti di un personaggio dimenticato della DC Comics,
Sandman, nato negli anni '30 per mano di Gardner Fox e riproposto da Jack Kirby negli anni '70. Gaiman
stravolge letteralmente la serie, trasformandola in uno dei maggiori successi di pubblico e critica della storia
editoriale DC; un successo proseguito, sotto la sua guida, fino al 1996.
Nell'universo di Sandman la prima cosa creata dalla Luce furono le “regole” e tutto ciò di cui abbiamo
esperienza non è altro che il “fenomeno” di queste regole: esse sono rappresentate dalle personificazioni
antropomorfe chiamate Eterni, uno dei quali, protagonista della serie, è Morfeo, il Plasmatore, colui che
governa il regno del Sogno. Costui in realtà non è la storia, ma il catalizzatore per raccontare altre storie, fra
cui quelle dei molti esseri creati successivamente dalla Luce: gli Angeli, da cui a loro volta derivarono gli
Dei, le divinità tutte ed infine gli uomini. Uno dei personaggi meglio riusciti di tutta la serie è proprio
Lucifero, l'angelo caduto, dipinto da Gaiman con colori di Miltoniana memoria.
Nel ciclo di storie del 1992, denominato La Stagione delle Nebbie, Lucifero non vuole più sottostare alla
regola che gli impone il confinamento all'Inferno e cede le chiavi del regno a Morfeo. Questo evento
inaspettato scatena una lotta fra varie divinità, che reclamano il diritto al trono; alla fine però, saranno altri
due angeli, Remiel e Duma, inviati direttamente dal Creatore, a doversi assumere il gravoso impegno.
Dieci anni dopo, P. Craig Russel, disegnatore che già aveva lavorato su Sandman, cura e realizza
l'adattamento a fumetti di un racconto di Gaiman intitolato Mistero Celeste, in cui Raguel, l'angelo della
vendetta del Signore (anch'egli già citato in Sandman), è chiamato a investigare su un assassinio avvenuto in
Paradiso o “Città d'Argento” (come ama definirla sempre lo scrittore).
In questa storia Gaiman ci mostra un Lucifero sensibile e inquieto e getta le basi della sua futura caduta:
come già suggerito in Sandman anni prima, la ribellione dell'angelo prediletto non sarà frutto dell'esercizio
del suo libero arbitrio, ma preciso concretizzarsi della volontà prestabilita dal Creatore.
Angela: una supereroina in Paradiso.
Nel 1993, in pieno successo editoriale di Sandman, Neil Gaiman accetta di collaborare alla serie della Image
Comics Spawn, creata dal collega Todd McFarlane: nasce così Angela, l'abile e spietata cacciatrice di
demoni, la controparte angelica dell'infernale Spawn, un personaggio dalle caratteristiche decisamente
diverse rispetto alle rappresentazioni più “classiche”, a cui Gaiman aveva abituato il suo pubblico.
Angela è una donna, ma non ha l'aspetto sottile e androgino che ci si aspetterebbe trattandosi di un angelo e,
per la verità, nessuna delle sue “colleghe” ce l'ha: il Paradiso creato da Gaiman per l'universo di Spawn è,
infatti, popolato esclusivamente da donne bellissime (gli autori del fumetto non hanno evidentemente alcun
dubbio riguardo l'annosa questione del "sesso degli angeli"!), molto formose, molto armate e poco vestite...
insomma decisamente più simili alle protagoniste dei fumetti supereroistici, che alle eteree figure della
tradizione. Angela inoltre non è dotata di ali, anche se il suo copricapo ne ricorda la forma; possiede però
degli speciali “nastri senzienti” in grado di proteggerla, che rimandano quasi certamente al toroki delle
rappresentazioni angeliche medievali, il nastro svolazzante ai lati della testa che simboleggiava il
collegamento diretto dell'angelo con il pensiero di Dio.
Alcune compagne di Angela, scomparsa dalla serie regolare di Spawn dopo i primi 100 numeri, fanno una
breve apparizione in Hellspawn, la miniserie scritta da Brian Michael Bendis e Steve Niles che ridefinisce in
chiave più adulta e dura il personaggio, con un look molto diverso da quello di dieci anni prima: sempre
sexy, ma decisamente più moderno e meno fantasy.
La storia editoriale di Angela ha uno sviluppo piuttosto curioso: vent'anni dopo il suo esordio sulle pagine di
Spawn, infatti, la ritroviamo a fare il suo ingresso trionfale nell'Universo Marvel sulle pagine di Age of
Ultron, caso più unico che raro di "migrazione" fra universi narrativi appartenenti a differenti case editrici!
Purtroppo, in casa Marvel, Angela ha perso il suo divino status di “angelo del Paradiso”, divenendo una
semplice guerriera del regno di Heven (l'assonanza con “heaven” non è casuale), nonché sorella perduta del
mitico Thor, con il quale ha un rapporto piuttosto conflittuale. In compenso ci ha guadagnato un bel paio di
ali e una testata tutta sua: Angela - l'assassina di Asgard. Mica poco!
Angeli o supereroi?
La figura del supereroe è molto affine a quella dell'angelo, soprattutto per quanto riguarda la sua funzione di
guardiano/custode e, occasionalmente, vendicatore. Del resto, leggenda vuole che i primi eroi e semidei sulla
Terra, altri non fossero che i discendenti dei nephilim, gli esseri nati dall'unione degli angeli con le figlie
dell'uomo. In un certo senso si può affermare che gli angeli fossero i supereroi del passato, così come
Superman o Thor lo sono del presente.
In quest'ottica, per esempio, non è casuale il fatto che il nome originario del personaggio di Superman sia
Kal-El, che in ebraico significa qualcosa come “voce di Dio”, considerato che il suffisso “el” è tipico delle
identità angeliche (Gabriel, Mikael, Uriel). Insomma, quello che Superman rappresenta per la razza umana,
nelle intenzioni degli autori, è chiaro già dal nome.
In ogni caso, ufficialmente Superman è un alieno, non un angelo vero e proprio, così nel 1997 la DC ha
deciso di colmare il “vuoto”, introducendo nel suo universo narrativo il personaggio di Zauriel. Creato da
Grant Morrison e Howard Porter sulle pagine di JLA, Zauriel è un angelo custode a tutti gli effetti, con tanto
di ali. Nella miniserie JLA: Paradise Lost, di Mark Millar e Ariel Olivetti, Zauriel decide di abbandonare
l'immortalità per amore di una donna terrestre, ma è costretto a rimandare i suoi piani a causa di un tentato di
colpo di stato in Paradiso da parte del suo avversario Asmodel. Alla fine la sua protetta gli preferirà il
grassoccio fidanzato terrestre, ma in compenso lui entrerà a far parte della prestigiosa Justice League dei
supereroi.
Se la DC Comics ha tra le sue file un angelo diventato supereroe, la Marvel può vantare invece un supereroe
che sembra a tutti gli effetti un angelo: si tratta di Warren Worthington III, nome in codice “Angelo”, un
mutante appartenente al gruppo degli X-Men, creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1963. Oltre alle potenti ali
che gli permettono di volare, una mutazione secondaria ha permesso a Warren di sviluppare un forte potere
rigenerante e curativo che può agire anche su altre persone, nel caso in cui il loro sangue entri in contatto con
il suo: un potere di guarigione molto attinente al suo aspetto.
Nella miniserie Angelo - Rivelazioni, scritta nel 2008 da Roberto Aguirre-Sacasa e disegnata con particolare
gusto dal talentuoso Adam Pollina, ci viene presentato un giovane Warren alle prese con la comparsa della
sua “mutazione”: il ragazzo infatti non è nato con le ali e l'improvviso e inaspettato cambiamento gli provoca
un notevole stress. Dopo l'iniziale rifiuto, Warren comincia ad apprezzare gradualmente i lati positivi della
situazione (per esempio, la capacità di volare) e a “immedesimarsi” nella parte, tanto da arrivare a fingersi
l'arcangelo Michele per difendere un amico in difficoltà. La storia è particolarmente interessante in quanto
interamente ambientata in un collegio cattolico, in cui la particolare “trasformazione” del ragazzo assume un
significato simbolico ancora più marcato.
Battaglia in Paradiso
Una cosa è certa, nella narrativa a fumetti Lucifero ha avuto un mucchio di emuli, in tempi diversi, che
hanno seguito le sue orme ribelli. Abbiamo già citato il tentato colpo di stato dell'angelo Asmodel in JLA:
Paradise Lost della DC Comics; in casa Marvel invece troviamo il terribile e sanguinario Zadkiel che, nel
2010, nel ciclo di Ghost Raider - Paradiso in fiamme, di Jason Aaron e Roland Boschi, arriva ad un soffio
dal controllo totale e assoluto di tutta la Creazione.
Heaven's War, del 2006, di Micah Harris e Michael Gaydos, viaggia sulle stesse tematiche del Codice Da
Vinci di Dan Brown e arriva a ipotizzare la presenza di una porta d'ingresso per il Paradiso, nascosta da
qualche parte sotto terra, nei pressi della famosa cittadina di Rennes le Chateau. Ambientata nel 1938, la
storia ha per protagonisti alcuni personaggi realmente esistiti: gli scrittori Charles Williams, C.S. Lewis e
J.R.R. Tolkien (conosciuti come gli Inklings) e l'occultista Aleister Crowley (noto come “l'uomo più
malvagio della terra”). Proprio quest'ultimo attraverserà la porta del Paradiso nel tentativo di mutare le sorti
della battaglia in favore dell'angelo ribelle: agli Inklings, e in particolare a C. Williams, l'arduo compito di
impedirglielo. Il Paradiso è rappresentato come un piano dell'esistenza in cui spazio e tempo non esistono e
quindi, la guerra con Lucifero è ancora in corso.
Legion: Prophets, pubblicato nel 2009 e tuttora inedito in Italia, si presenta come il preludio ufficiale a
Legion, il film horror/angelico di Scott Stewart uscito nel 2010. Scritto dallo stesso Stewart insieme a Tom
Waltz, il fumetto racconta alcune vicende collaterali alla trama principale sviluppata nel film, in cui
l'arcangelo Michael cerca di proteggere una donna incinta dalle legioni inviate da Dio per portare
l'Apocalisse sulla Terra. Nel fumetto, invece, seguiamo la storia di alcuni personaggi sparsi per il mondo (i
“profeti” del titolo), che scoprono di avere un ruolo speciale negli eventi che stanno sconvolgendo il mondo
e, contemporaneamente, assistiamo alla rivolta in Paradiso di alcune legioni di angeli, guidati dall'arcangelo
Uriel, stanchi di essere considerati da Dio alla stregua di “marionette”.
Angels from... Hell.
Come abbiamo visto finora, perlomeno nei fumetti, gli angeli non sono esattamente tutti degli “stinchi di
santo”: lo sa bene John Constantine, protagonista della serie DC Hellblazer, che a causa del suo particolare
lavoro, ha spesso a che fare con il soprannaturale.
Creato da Alan Moore, John Totleben e Stephen Bissette nel 1985, Constantine, mago e occultista di dubbia
fama, fa le sue prime apparizioni nella serie horror Swamp Thing e in alcuni episodi di The Books of
Magic, fino al 1988 quando finalmente si guadagna una testata tutta sua.
Cinico e disincantato, il personaggio di Constantine ha un rapporto conflittuale sia con gli angeli del Paradiso
(che lo considerano un ignobile peccatore), sia con i demoni dell'Inferno (che non vedono l'ora di
impossessarsi della sua anima dannata) benché abbia occasionalmente instaurato fragili alleanze con alcuni
di essi: è il caso della succube Chantinelle che, nel volume intitolato Una scala per il Paradiso, si trova
costretta a chiedere l'aiuto del mago insieme a Tali, l'angelo di cui si è innamorata e da cui aspetta un figlio.
Tempo dopo, in Paura e Odio, Constantine si farà aiutare proprio da Chantinelle a rubare il cuore di un già
tormentato arcangelo Gabriele, spingendolo all'inevitabile caduta dalla grazia di Dio.
Caduti: gli angeli di Rebecca Guay
La trama di Il Volo degli Angeli, la graphic novel ideata e illustrata nel 2011 da Rebecca Guay per la DC
Comics, ruota attorno all'improvvisa caduta di un angelo dal cielo. L'essere ferito precipita in una foresta e
viene trovato da un gruppetto eterogeneo di creature fantastiche, che però non riescono a decidere il da farsi:
alcuni, come la strega, diffidano dell'angelo, ritenendolo pericoloso, e vorrebbero ucciderlo; altri, come la
fata, sono colpiti dalla sua bellezza e insistono per curarlo. Per dirimere la spinosa questione si decide di
tenere una sorta di processo, durante il quale ciascuno racconterà una storia che perori, oppure osteggi, la
causa del caduto. Gli episodi presentati, scritti da cinque autori diversi, mostrano altrettante sfaccettature
della figura angelica, sottolineate anche visivamente dalle notevoli variazioni stilistiche della Guay: il
sensuale e astuto Raziel, che insinua in Adamo ed Eva il desiderio di abbandonare volontariamente l'Eden; il
maldestro Hamaliel, drammaticamente incapace di trovare il suo posto nelle rigide gerarchie celesti; il
tenebroso e paziente Malakh Hamavet, l'angelo della morte, messo in scacco da un'astuta vecchietta che si
rifiuta di morire; il romantico e premuroso Ellisien, innamorato della sua protetta e disposto a rimanerle
accanto nonostante tutto; e infine Lucifero, il più bello, il più sommo dei principi, trascinato nel baratro a
causa di uno... sbadiglio!
Custodi e vendicatori
Il ruolo di custode è molto popolare fra gli angeli, ma a volte può essere difficile e doloroso assolvere il
compito senza trasgredire le regole imposte dall'Alto: è il caso di Liandra, la protagonista di Fallen Angel di
Peter David e J.K. Woodward, modello di perfezione e di obbedienza angelica, fino a quando la bambina sua
protetta non viene brutalmente assassinata. Sconvolta dall'accaduto, arrabbiata e delusa dalla mancata
giustizia degli uomini, Liandra non resiste alla tentazione di punire il colpevole e utilizza i suoi speciali
poteri per incenerirlo. Bandita dal Paradiso e esiliata nella misteriosa Bete Noire, la città del peccato, Liandra
si trasforma nell'enigmatico Lee, l'Angelo Caduto, il giustiziere che durante la notte attraversa le strade
malfamate avvolto dal suo impenetrabile mantello rosso sangue. Per gli angeli il passo fra essere custodi o
vendicatori è spesso troppo breve.
Anche Dylan Dog, il famoso personaggio creato nel 1986 da Tiziano Sclavi per la Sergio Bonelli Editore, ha
avuto a che fare con alcuni angeli durante la sua lunga carriera di indagatore dell'incubo.
Nella trilogia di storie scritte da Pasquale Ruju, L'angelo sterminatore (1998), I misteri di Venezia (2002) e
L'angelo caduto (2009), compare il personaggio di Saul, un misterioso ragazzo cresciuto in un monastero
nella Foresta Nera, che arriva a Londra per fare luce sulla scomparsa della sorella Jael. In seguito si scoprirà
che i due ragazzi sono angeli a cui sono state recise le ali per nasconderli alla malvagità del mondo. La
missione principale di Saul consiste nel contrastare l'opera degli Illuminati - una potente organizzazione
criminale, composta da scienziati, stregoni e alchimisti - il cui unico scopo è scatenare l'Apocalisse sulla
terra; per realizzare tale proposito ed eliminare gli “adoratori della bestia”, Saul non si fa scrupolo di
utilizzare gli straordinari poteri derivatigli dalla sua natura angelica. Un vendicatore a tutti gli effetti.
Di tutt'altra pasta, per lo meno apparentemente, l'angelo che chiede aiuto a Dylan Dog in Il cielo può
attendere (2005) di Michele Masiero. Angel, questo il nome del personaggio, è stato mandato sulla terra
come custode di un bambino particolarmente pestifero, ma un giorno, inspiegabilmente, viene rapito da un
gruppo di uomini armati che gli recidono le ali, privandolo così per sempre della possibilità di tornare in
Paradiso. L'angelo tratteggiato da Masiero è insolitamente normale nell'aspetto, impacciato nei modi e privo
di qualunque potere soprannaturale comunemente associato alle figure angeliche: tutti elementi questi, che
rendono ancora più inaspettato l'epilogo della storia.
Il lato buffo del Cielo
A parte gli esempi bonelliani, curiosamente gli altri personaggi angelici nel panorama del fumetto italiano
appartengono al genere umoristico per bambini e per adulti.
Uno dei più noti è sicuramente Pallino, creato da Lidia Cannatella e pubblicato a partire dal 1988 sulla
rivista per ragazzi Il Giornalino. Pallino è un angioletto e vive in Paradiso, ma la sua vita si svolge in modo
molto simile a quella di un bambino sulla terra: va a scuola, ha la sua cameretta, e gioca a pallone con gli
amici. Ovviamente ha anche delle mansioni da svolgere, tra cui gli odiati “turni di guardia”, che il piccolo
cerca di evitare in tutti i modi possibili e immaginabili: del resto è un bambino e, come tutti i bambini, ha
solo voglia di giocare e divertirsi!
Anche gli angeli protagonisti di Angel's Friends, creato da Simona Ferri e pubblicato fra il 2007 e il 2008,
sono molto giovani e vanno ancora a scuola: in particolare frequentano uno stage in comune con gli
altrettanto giovani “colleghi” diavoli, che li porterà a diventare Guardian Angels e Guardian Devils al 100%.
Lo stage prevede che Angels e Devils formino delle coppie, ognuna delle quali dovrà occuparsi di un essere
umano e aiutarlo, senza farsi scoprire, a scegliere tra la strada giusta e quella sbagliata.
Sempre dal taglio umoristico, ma dal target sicuramente adulto, è il fumetto scritto e disegnato da Mirka
Andolfo, Sacro/Profano, che in tre volumi, intitolati rispettivamente Inferno, Purgatorio e Paradiso,
racconta la storia d'amore fra la procace, ingenua e un po' svampita Angelina e il diavolo Damiano, musicista
perennemente eccitato: quando si dice che “gli opposti si attraggono”.
Spiriti d'Oriente
Concludiamo il nostro percorso, gettando un breve sguardo nel mare magnum della produzione fumettistica
giapponese, dove gli esseri alati non mancano: a dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, del ruolo fortemente
iconico che queste figure ricoprono nell'immaginario collettivo, indipendentemente dalla cultura di
appartenenza. Certo, il più delle volte, si tratta di personaggi la cui affinità con gli angeli si limita al mero
aspetto esteriore, e che ben poco hanno in comune con la fondamentale funzione di collegamento al divino
che generalmente viene attribuita alle creature celesti. Esistono però anche diversi casi in cui, il tentativo di
amalgamare la tradizione occidentale con il pensiero orientale, produce dei risultati decisamente interessanti.
L'esempio più riuscito è Neon Genesis Evangelion, serie animata creata dallo studio Gainax e trasposta in
fumetto nel 1994 da Yoshiyuki Sadamoto. Ambientata nella futuristica città di Neo Tokyo-3, la storia prende
il via in seguito ad un cataclisma planetario noto come “Second Impact”, causato dal disastroso fallimento di
un esperimento svolto da un gruppo di scienziati su un colossale essere caduto dal cielo, denominato Adam, il
primo angelo. Quindici anni dopo, l'organizzazione chiamata NERV ha il compito di contrastare il previsto
attacco ai danni della Terra da parte di altri angeli, utilizzando tre giganteschi umanoidi artificiali, gli
Evangelion o, più semplicemente, unità Eva. Di provenienza sconosciuta, gli angeli sono esseri organici in
grado di assumere le forme e le dimensioni più svariate; i loro nomi sono di origine biblica (Lilith, Sachiel,
Ramiel, Sandalphon, ecc...) e, del resto, i riferimenti religiosi presenti in tutta la serie sono numerosi: dalle
frequenti allusioni visive alla croce ed alla crocifissione, ai richiami alla Lancia di Longino, ai Re Magi e ai
rotoli del Mar Morto. A detta degli autori però, l'utilizzo di simboli propri dell'iconografia cristiana nella
serie avrebbe l'unico obiettivo di conferirle un aspetto “più esotico e misterioso”, e non esisterebbe quindi un
qualsivoglia “significato cristiano” all'interno dell'opera, perlomeno nelle loro intenzioni.
Il grande successo della serie ha spinto gli autori a produrre diversi spin-off ambientati in universi paralleli a
quello principale; in uno di questi, pubblicato nel 2008 e intitolato Evangelion - Cronache degli angeli
caduti, l'ingresso alla base sotterranea della NERV è nascosto sotto l'altare di una chiesa, gli Eva sono delle
armi materializzate dalla coscienza dei protagonisti, e gli angeli hanno l'aspetto più tradizionale di esseri
alati.
Un aspetto molto classico, quello del tipico putto alato sorridente e paffuto, ha anche il piccolo angelo Tink,
coprotagonista del primo shōjo manga della storia del fumetto giapponese, Ribon No Kishi, noto in Italia
come La Principessa Zaffiro.
Scritta nel 1953 dal maestro Osamu Tezuka, la storia ricalca il modello delle fiabe occidentali, come
Cenerentola e Biancaneve , ma deve molto anche ai romanzi di cappa e spada come Zorro e I tre
moschettieri: la principessa Zaffiro viene al mondo con due cuori, uno maschile e uno femminile, a causa di
un errore commesso in Cielo dal fin troppo vivace angioletto Tink; Dio, ovviamente contrariato, lo spedisce
per punizione sulla terra con il compito di sottrarre quanto prima il cuore maschile alla ragazza e di rimediare
così al danno provocato.
Sempre appartenente al genere shōjo, infine, è Wish, delle CLAMP, pubblicato dal 1996 al 1998, in cui
l'angelo protagonista, Kohaku, può assumere sia le simpatiche fattezze di putto paffuto, sia quelle più serie
ed eleganti di angelo adulto e longilineo. Il maldestro Kohaku scende sulla terra alla ricerca del suo mentore,
l'arcangelo Hisui, scomparso inspiegabilmente qualche tempo prima; il suo ritrovamento però, mette
l'ingenuo protagonista di fronte all'inaspettata prospettiva del libero arbitrio.
2
Visioni angeliche
Ben 42 disegnatori di fama internazionale, ognuno con il proprio stile e la propria sensibilità, hanno regalato
a NUES la loro «visione» dell’angelo e le varie interpretazioni non potevano essere più diverse: c’è chi ha
guardato al passato e chi al futuro; chi ne ha fatto una questione politica e chi personale; chi ne ha sbirciato il
lato più oscuro e chi semplicemente ci ha riso sopra...
Del resto gli artisti, come gli angeli, parlano a ciascuno in modo differente.
Tutti gli artisti partecipanti:
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Mario Alberti
•
Sonia Aloi
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Gildo Atzori
•
Gihèn Ben Mahmoud
•
Yiorgos Botsos
•
Carmelo Calderone
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Elena Cannas
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Eros Cara Jr.
•
Laura Congiu
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Roberto De Angelis
•
Spiros Derveniotis
•
Luca Enoch
•
Antonio Fara
•
Otto Gabos
•
Sergio Giardo
•
Yiorgos Gousis
•
Maurizio Gradin
•
Michael Kountorius
•
Tasos Maragkos
•
Panos Maragos
•
Panajotis Mitsobonos
•
Giovannella Monaco
•
Leo Ortolani
•
Giuseppe Palumbo
•
Panif
•
Fotis Pehlivanidis
•
Elena Pianta
•
Emilio Pilliu
•
Stefania Potito
•
Sergio Riccardi
•
Carol Rollo
•
Simone Sanna
•
Petros Schristoulias
•
Andrea Serio
•
Daniele Serra
•
Niccolò Storai
•
Stathis Stravopoulos
•
Mattia Surroz
•
Marco Tanca
•
Romeo Toffanetti
•
Maria Tzamboura
•
Petros Zervos
3
I Custodi del Golfo
L'albo a fumetti I Custodi del Golfo (sceneggiatura di Bepi Vigna, disegni di Stefania Costa e colori di Laura
Congiu), in uscita in concomitanza con la mostra, racconta la leggenda legata al Golfo degli Angeli e alla
nascita della Sella del Diavolo, uno dei luoghi più suggestivi di Cagliari.
Un ragazzo, in fuga dopo un tentativo di furto, si imbatte in una misteriosa donna, che conosce i segreti del
promontorio detto “La Sella del Diavolo” e gli racconta la leggenda che si ricollega a questo nome.
L’incontro fugace di una notte cambierà per sempre la vita del ragazzo, facendogli acquisire una nuova
consapevolezza. La storia a fumetti diventa il pretesto per spiegare come i miti non siano qualcosa staccato
dalla nostra realtà quotidiana, ma continuino a vivere e a perpetuare i loro significati.
Schizzi, bozzetti, character design e tavole originali del fumetto sono esposte per consentire al pubblico di
scoprire l'affascinante processo creativo alla base della realizzazione di una storia a fumetti.