Due Ruote Settembre 2015
Transcript
Due Ruote Settembre 2015
T VENETO LUNGO IL BRENTA LA STRADA D'ACQUA Uno sguardo sul Lago di Caldonazzo, nei primissimi chilometri del nostro viaggio DAL LAGO DI CALDONAZZO ALLA LAGUNA DI VENEZIA: È IL CORSO DEL FIUME BRENTA A SEGNARE QUESTO AFFASCINANTE ITINERARIO CHE SFIORA LE MONTAGNE, TOCCA MERAVIGLIOSE CITTÀ MURATE, LAMBISCE LE FAMOSE VILLE VENETE E SI AFFACCIA SUL MAR ADRIATICO di Tiziana Crimella, foto di Roberto Mele L'ITINERARIO IN PILLOLE Partenza Caldonazzo (TN) Arrivo Chioggia (VE) Lunghezza 246 km Quando partire Da marzo a ottobre Moto Tutte Ideale per Spunti storico-culturali ed eno-gastronomici, paesaggi, natura 150 • dueruote.it dueruote.it • 151 T La dolce strada che passa sotto al Castello di Pergine, a nord del Lago di Caldonazzo. Il Castello ospita mostre di scultura di artisti contemporanei ma è anche una struttura ricettiva N asce dai laghi di Levico e Caldonazzo, in Trentino, in un territorio chiuso tra i monti. Il suo giovane corso si fa largo tra le pareti della Valsugana, fino a divenire navigabile da Padova alla foce. Seguire il fiume Brenta è un viaggio in continua evoluzione: si passa dalle curve ripide tra alte pareti rocciose, a tratti coperte di boschi, alla piatta e lenta riviera del Naviglio. Cambiano le regioni e i profumi, sprigionati prima dalla vegetazione in quota, poi dai fiori delle coltivazioni di pianura, mischiati all'odore salmastro del mare e delle attività di pesca. Cambiano la gente e la cucina, il dialetto e le testimonianze storiche: legate alla guerra quelle di cui resta traccia sui monti, testimoni degli avvicendamenti dei dogi quelle che si incontrano tra Padova e il mare. Si parte da Brenta, frazione di Caldonazzo (TN). Scegliere di fare il giro dei laghi di Caldonazzo e di Levico è un buon modo per entrare in sintonia con l'acqua che poi si seguirà per oltre 200 chilometri. La deviazione porta anche al millenario castello di Pergine, che ospita mostre di scultori d'avanguar152 • dueruote.it IL VERDE DEI PRATI E DEI BOSCHI SI SPECCHIA NELLE ACQUE DEL FIUME, CHE CORRE TRANQUILLO VERSO I COLORI E I CANALI DI CHIOGGIA dia visitabili liberamente, e poi su verso Tenna, per abbracciare con lo sguardo i laghi. Anche i primi, ripidi, tornanti che conducono al passo Vezzena offrono un punto di vista privilegiato: una deviazione che si affronta per il gusto di guidare, dopo aver fatto una sosta al museo delle moto. LA VERA PARTENZA Lasciati i laghi, si procede in controtendenza rispetto al traffico, peraltro scarso, che frequenta la bellissima Valsugana. Basta rimaner fuori dalla SS47 a scorrimento veloce, seguendo il tracciato della vecchia statale. Così si ha occasione di entrare nei piccoli centri abitati, anziché evitarli, e compiere, tra scorci di case colorate, ponti- celli e mulini, curiose scoperte, come il museo degli spaventapasseri, "dimenticato" da chi la valle la percorre in fretta. A Borgo Valsugana, abbandonando per poco il corso del fiume, c'è l'opportunità di risalire la piccola val di Sella dove si va per le installazioni artistiche, ma anche per un tuffo nell'ambiente alpino privo di insediamenti. Dopo Borgo, si cerca la strada panoramica della Valsugana, un'alternativa spassosa per godersi il paesaggio da una prospettiva migliore. Spezzano la corsa minuscoli paesi, con le case a tinte pastello e magnifici portali in pietra. La Panoramica prosegue e supera il passo della Forcella, quindi, dopo Castel Tesino, la sia abbandona per scendere verso Strigno. Questo è il tratto più guidato e più montano del road book: tornanti ripidi e stretti si tuffano a valle e cancellano il dislivello con una rapidità impressionante. Bassano del Grappa accoglie con una vivacità improvvisa: è ora di lasciare la moto per una passeggiata nel centro storico, partendo proprio dal famoso ponte degli Alpini. Spicca la torre Civica, in piazza Garibaldi, dalla cui sommità si gode un meraviglioso panorama. Lungo IN BATTELLO SUL BRENTA Le ville della riviera del Brenta, cioè quelle disposte lungo il naviglio compreso tra Stra e Fusina, in provincia di Venezia, si possono visitare a bordo dei battelli che propongono la navigazione lungo l'antico percorso del Burchiello. Ci si imbarca a Padova, alla scalinata cinquecentesca del Portello, oppure davanti a villa Pisani per finire alla Malcontenta, con soste per le visite guidate programmate. Mentre si sfila lungo il fiume, godendo dell'insolita prospettiva, si consuma il pranzo a bordo a base di pesce. Si può optare per il programma con pranzo libero, per ridurre il budget. Quote da 40 euro a persona; www.deltatour.it. Sopra, il Brenta dal ponte di Campolongo e, a sinistra, il passaggio del fiume sotto al ponte degli Alpini, a Bassano del Grappa. A destra, la facciata di un antico palazzo di Marostica. Sotto, a sinistra Bassano vista dalla torre Civica e, a destra, uno scorcio del canale di Brenta dueruote.it • 153 T LA RICETTA L'Harley-Davidson Electra Glide Ultra Limited Low si è dimostrata un'eccellente compagna. Le sospensioni ribassate e la sella scavata permettono un'ottima padronanza del mezzo. Accorgimenti come le pedane del passeggero meno ingombranti, il carter SARDE IN SAÒR "Saòr", come dire sapore: del resto l'origine rustica di questa immancabile preparazione veneta - si dovrebbe dire più esattamente veneziana, ma si sa che i confini della cucina sono assai liquidi - non mente. Cipolla, olio e aceto di base, con cui condire le sarde appena ripulite e fritte. C'è una base storica in tutto ciò: come in molte altre zone dell'Adriatico i pescatori usavano l'aceto come conservante e antisettico: dovendo rimanere parecchi giorni in mare era l'unico modo per garantirsi cibo commestibile. Nel tempo la ricetta si è evoluta, "nobilitandosi " con uva passa e pinoli, accogliendo le inclinazioni mondane di assaggiatori un po' più sofisticati che cercavano di addolcirne le sfumature più grevi. In omaggio alla tradizione l'uso di fare riposare le sarde nel "saòr" per un giorno. Ingredienti,: 12 sarde fresche, farina, olio, sale. Per il Saòr: 2 cipolle bianche medie, 3 cucchiai di aceto rosso, 3 cucchiai d'olio, 1 cucchiaio di pepe nero in grani. Facoltativo: 50 g di pinoli, 50 g di uvetta, 75 g di vino Squamate le sarde, eliminate la testa, evisceratele, lavatele bene, salatele poco, infarinatele e friggetele in olio ben caldo 2 minuti per parte, asciugatele su carta assorbente. Preparate il saòr: in una padella scaldate tre cucchiai d'olio e fatevi dorare le cipolle a fettine per circa 20 minuti, spruzzatele con l'aceto, mescolate, ritirate dal fuoco. Unite al saòr i granelli di pepe. Versatene metà sul piatto da portata, sopra adagiate sei sarde, su queste distribuite 1/3 del restante saòr, sopra adagiate le sei restanti sarde e su queste versate la restante salsa. Servite il giorno dopo. In collaborazione con 154 • dueruote.it VILLE E PARCHI LA MOTO DEL VIAGGIO della trasmissione meno sporgente e il cavalletto laterale prolungato consentono anche ai piloti meno "fisicati" di condurre senza troppe inibizioni questa maxi tourer. Il bicilindrico H-D qui tocca i 1.690 cc. Prezzi a partire da 29.300 euro f.c. DOLO (VE) Risale al XVII secolo Villa Barchessa Valmarana (foto 1), restaurata nel 1964. La villa, in realtà, è una delle due barchesse rimaste, che affiancavano la residenza originaria, abbattuta nel 1908 per impossibilità del proprietario di far fronte alle tasse. Per saperne di più: www.villavalmarana.net. Sempre a Dolo, Villa Badoer Fattoretto affascina, più che per lo sfarzo, per l'appassionata raccolta nel Museo di oggetti, arnesi, macchine da lavoro, carrozze, strumenti musicali e molto altro, operata negli anni dal "villano" Luigino Fattoretto. www.fattoretto.com. BASSANO DEL GRAPPA (VI) Per chi ama l'architettura palladiana e, ancor più, apprezza il vino, Villa Angarano (foto 2) è l'indirizzo giusto. La villa, patrimonio Unesco e immersa tra i vigneti, ha un corpo centrale barocco risalente al Seicento affiancato da due barchesse; una di queste ospita la scuderia, disponibile per degustazioni. www.villaangarano.com. le strade del centro si perde il conto delle botteghe dei ceramisti che si alternano alle "grapperie", bar di impronta originale dove tini e alambicchi fanno parte dell'arredamento; alle pareti l'ironia sullo spritz (o "spriss", come chiamano qui il famoso aperitivo) e sulla grappa sta in cornice al posto dei quadri. GRAPPA E CERAMICHE Se Bassano è, per tutti, il ponte degli Alpini e la grappa, la vicina Nove è il trionfo delle ceramiche artistiche. Guidando lenti, se ne ammirano, più che nelle vetrine, sulle facciate delle fabbriche dove avviene la lavorazione: l'insieme degli edifici appare quasi come un museo a cielo aperto. Voltate le spalle a Bassano, il passaggio dal Brenta di montagna al fiume di pianura è repentino. Già verso Fontaniva e Cittadella il profilo del monte Grappa sfuma e presto si confonde con la foschia fino a perdersi del tutto. Il mare, o meglio la laguna, si preannuncia subito dopo Padova, puntando verso Fusina. E nelle cucine e sui banchi dei mercati, accanto al baccalà compaiono le anguille. Dopo l'imperdibile visita alla città di Padova, si entra nel territorio della riviera del Brenta, cioè quello lungo il Naviglio che da Stra sfocia nella laguna a Fusina, accanto a Venezia. Un territorio affascinante, seppure piatto, in cui l'acqua dei canali condiziona e regola la vita della gente; e l'umidità, più che la salsedine, scrive la sua storia sulle facciate delle ville. Sfilando in moto lungo la Bassa (cioè la strada sulla sponda più stretta) si osservano ville minuziosamente restaurate, alternate ad altre di aspetto decadente. Tutte, comunque, con una lunga storia da narrare, un avvicendamento di famiglie nobili e almeno una leggenda che si tramanda nei decenni. Il Brenta è quasi alla fine della sua corsa: per vederlo incontrare il mare bisogna spingersi a Chioggia, lungo la Romea. Proprio lì, nelle Valli del Brenta, il fiume si moltiplica in canali e navigli, creati ai tempi della bonifica, dando origine a uno scenario tanto affascinante quanto surreale. I vicoli di Chioggia e i suoi canali, i colori delle barche e le centinaia di pali di attracco sospesi sull'acqua, chiudono il giro in odore di mare. STRA (VE) Considerata a ragione la regina delle ville venete, Villa Pisani (foto 3) ha ospitato dogi e imperatori dalla metà del Settecento. Monumentale nella struttura, sfavillante negli affreschi, grandiosa nelle architetture del parco e dei giardini, la villa, Museo Nazionale, è sede di mostre temporanee, spazi espositivi e aree didattiche. www.villapisani.beniculturali.it. La vicina Villa Foscarini Rossi è un complesso seicentesco con un magnifico salone degli affreschi nella foresteria. Nell'edificio principale è allestito il Museo Rossimoda della calzatura con esposizione di modelli di scarpe femminili che fanno parte della storia dell'azienda Rossi, oltre ad alcuni modelli del '7-800. www.villafoscarini.it. FONTANIVA (PD) Di Villa Gallarati Scotti (foto 4) si visita il parco. Disegnato da Jappelli nel primo ventennio dell'Ottocento, si estende su 6 ettari di deboli colline, ruscelli, prati e boschi che circondano armoniosamente un laghetto centrale. Ingresso 4 euro. www.villagallaratiscotti.com. PIAZZOLA SUL BRENTA (PD) Edificata sui resti di un castello dell'anno Mille, Villa Contarini ha oggi un magnifico aspetto di reggia. Al suo interno ci si 1 2 3 sofferma tra la sala del ratto di Prosperina, quella scenografica da ballo o degli stucchi e quella della musica. Meravigliosi i giardini e il parco, con le peschiere, il lago e la ghiacciaia. Per ulteriori informazioni: www.villacontarini.eu. 4 MIRA (VE) Ancora affreschi e stucchi si ammirano a Villa Widmann il cui stile tradizionale delle ville venete si mischia al rococò francese di fine Settecento. Di generose dimensioni il parco. La villa è di proprietà della Provincia di Venezia. MALCONTENTA DI MIRA (VE) "Fabbrica" progettata da Palladio a metà del 1500, Villa Foscari La Malcontenta è un esempio unico nel suo genere, edificato secondo la concezione romana, in antitesi con la tradizione veneziana. La arricchiscono curatissimi giardini. www.lamalcontenta.com. dueruote.it • 155 LA SCHEDA DEL VIAGGIO T DOVE MANGIARE CITTADELLA (PD) Enoteca Ristorante I Bei Piazza Scalco 10, tel. 049 9403500; www.enotecaibei.com. Confortevoli salette le cui pareti costituiscono un'enoteca a vista (nella foto). In abbinamento, piatti raffinati di carne e di pesce con utilizzo di zenzero, cacao, aromi e spezie; deliziosa la pasticceria fatta in casa. Menu rinnovato di frequente. Il pasto completo per meno di 30 euro. Il mulino di Dolo, in mattoni rossi, sopra. A destra uno scorcio di Chioggia, con le barchette variopinte e i ponticelli sui canali LEVICO TERME (TN) Ristorante Boivin Via Garibaldi 9, tel. 0461 701670; www.boivin.it. Calda atmosfera; propone un menù trentino, affiancato da curati piatti di cucina fantasiosa che mischia abilmente influenze diverse. Per i vini dispone di un'eccellente carta che include il bianco "708 km Cembrani": 708 sono i km stimati di muretti a secco che sostengono i terrazzamenti a vite della Valle di Cembra, divisi tra 8 produttori. Prezzo medio 35 euro. ROAD BOOK Veneto - Lungo il Brenta LOCALITÀ KM INDICAZIONI Caldonazzo 0 Si parte dalla località Brenta, nel comune di Caldonazzo. Prima di seguire l'itinerario vero e proprio, si può fare il giro dei laghi di Caldonazzo e di Levico, includendo anche la strada per Tenna. Il nostro road book in ogni caso parte da Caldonazzo. Da qui bisogna seguire le indicazioni Borgo Valsugana in direzione Padova, guidando sulla vecchia statale accanto alla SS47 e raggiungere Roncegno. Lì imboccare la SP65 e seguirla fino a Castel Tesino, quindi scendere a Grigno su SP75. Procedere poi cercando di evitare la SS47. Bassano del Grappa 97 Seguire per Marostica; lì procedere per Nove e mantenersi a sinistra del Brenta fino a Carmignano di Brenta, quindi svoltare per Cittadella. Cittadella 134 Tornare sul Brenta, riattraversare e proseguire in direzione Padova; senza entrare in città, seguire il fiume fino a Mira, superando Stra e Dolo. Mira 204 Imboccare la Strada Romea e proseguire fino a Chioggia. Chioggia 246 Fine dell'itinerario. 156 • dueruote.it In alto, alla foce del Brenta sono frequenti i capanni di pesca, spesso costruiti su palafitte, con le grandi e scenografiche reti a bilancia Si ringraziano: l'APT Valsugana, l'ufficio turistico IAT di Cittadella, il capitano Rudy Toninato di Deltatour PERGINE (TN) Castello di Pergine Via al Castello, tel. 0461 531158; www.castelpergine.it. Oltre ai piatti trentini in sala ristorante, proposte di menu light, sia calde che fredde, e vini al bicchiere, nelle sale bar. Da 15 euro. BASSANO (VI) Ristorante Alla Corte Contrà Corte 54, tel. 0424 502114. Grande attenzione nella preparazione di piatti regionali, con materie prime bio e locali. Qui si gustano il formaggio Morlacco del Monte Grappa, gli asparagi dop di Bassano, i porcini della Valsugana, il radicchio di Treviso e la salsiccia Bassanese. Anche per la pizza, farina bio tipo 1 e 2 macinata a pietra. Prezzo medio per una cena 30 euro. Annesso all'hotel con 32 camere e parking. DOVE DORMIRE LEVICO TERME (TN) Hotel Cristallo Via De Vettorazzi 2, tel. 0461 706427; www.hotelcristallotrentino.it. Struttura moto-friendly che riserva ai centauri molto più che un occhio di riguardo. Un'officina con ponte, una esposizione di moto d'epoca, una zona lavaggio moto, infopoint con itinerari GPS, noleggio navigatori, garage chiuso fanno parte dei servizi dedicati. Camere enormi con materiali ecocompatibili. Doppia per due da 78 euro con colazione. DOLO (VE) Hotel Villa Alberti Via Tito 90, tel. 041 4266512; www.villalberti.com. Elegante, con camere classiche dai toni caldi, poste sia nella barchessa che nella villa principale. Annessi ha un ristorante, un giardino, il solarium, il parcheggio interno e il noleggio bici. Posizione ideale se si decidesse di navigare in battello lungo la riviera del Brenta, così da restare immersi nell'atmosfera delle ville. La doppia con colazione per 2 parte da 90 euro. CITTADELLA (PD) Hotel Roma Via Garibaldi 2, tel. 049 9402889; www.hotelroma-cittadella.it. In un palazzo storico appena dentro le mura, ha poche camere di diverse tipologie (foto a destra), dall'atmosfera intima, tutte con wi-fi. Il personale, attento e amichevole, è disponibile per il ricovero della moto al coperto; sotto l'hotel c'è un parcheggio pubblico, gratuito dalle 20 alle 8,30. Doppia da 79 euro. DA NON PERDERE il percorso Arte Natura, libero e aperto a tutti, che si snoda nel bosco. www.artesella.it. LOCHERE (TN) Garage Bike Museum Sulla strada tra Caldonazzo e Levico bisogna fare una sosta al Garage Bike Museum, che ospita oltre 200 esemplari di moto dagli anni Sessanta al Duemila, con sezioni dedicate alla competizione, al fuoristrada, alla Vespa e ai chopper. Aperto sempre la domenica pomeriggio o altri giorni per almeno 4 persone. www.garagebikemuseum.org. VAL DI SELLA (PD) Artesella Una deviazione dal percorso per entrare nell'ambiente di Artesella. L'affascinante insieme di installazioni artistiche a cielo aperto si può ammirare passeggiando lungo RONCEGNO TERME (TN) Museo degli Spaventapasseri Piccola sosta nella frazione Marter, al Mulino Angeli per visitare l'insolito museo degli Spaventapasseri. In orari di chiusura, una porzione di mostra è offerta liberamente sul retro dell'edificio, dove sono allineate le più bizzarre creazioni. www.lacasadeglispaventapasseri.net. CITTADELLA (PD) È l'unica città medievale d'Europa con un camminamento di ronda di forma ellittica completamente percorribile. Si passeggia per due chilometri, sopra le mura, a 15 metri di altezza, lungo il tratto che serviva da difesa della città e che oggi regala scorci panoramici privilegiati. Del percorso di visita fanno parte le stanze della Casa del Capitano. Si accede anche al museo dell'Assedio e al museo Civico Archeologico. L'ingresso al camminamento, a pagamento, è a Porta Bassano, nella Casa del Capitano, dove ha sede l'Ufficio IAT. www.turismo.comune.cittadella.pd.it. dueruote.it • 157