Meursault 1er cru Genevrières Cuvée Baudot 2008

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Meursault 1er cru Genevrières Cuvée Baudot 2008
Divinis® Bar à Vins è lieto di aprire…
“IL LIBRO DEI SOGNI…”
Martedì, 30 novembre 2010
Hospices de Beaune
Meursault 1er cru Charmes Cuvée Albert Grivault 2008
Hospices de Beaune ~ Beaune (F)
Meursault 1er cru A.O.C. ~ Chardonnay ~ 13,5° ~ € 155,00
Meursault 1er cru Genevrières Cuvée Baudot 2008
Hospices de Beaune ~ Beaune (F)
Meursault 1er cru A.O.C. ~ Chardonnay ~ 14° ~ € 125,00
Corton Charlemagne Grand Cru Cuvée François de
Salins 2008
Hospices de Beaune ~ Beaune (F)
Corton-Charlemagne Grand Cru A.O.C. ~ Chardonnay ~ 13,5° ~ € 270,00
Volnay-Santenots 1er cru Cuvée Gauvain 2008
Hospices de Beaune ~ Beaune (F)
Volnay-Santenots 1er cru A.O.C. ~ Pinot Noir ~ 12,5° ~ € 75,00
Corton Grand Cru Cuvée Docteur Peste 2008
Hospices de Beaune ~ Beaune (F)
Corton Grand Cru A.O.C. ~ Pinot Noir ~ 13° ~ € 100,00
Esclusivamente in occasione della serata a chi desidera acquistare i vini per l’asporto, riserviamo uno sconto del 10%.
Le nostre iniziative sono dirette a favorire un consumo moderato e consapevole del vino. Qualità e non quantità.
Hospices de Beaune
Gli Hospices de Beaune aprono le porte il 1 gennaio 1452 grazie all’opera di Nicolas Rolin, cancelliere del
duca di Borgogna Filippo il Buono, e della moglie Guigone de Salins per accogliere i poveri ed i bisognosi.
Il contesto è quello di un ducato di Borgogna ricco e potente, sotto la guida di un Filippo III detto il Buono,
imparentato con i Valois (la casa reale di Francia), ma alleato degli inglesi. Forse di buono non avevo molto
oltre il nome, visto il modo in cui vendette Giovanna d’Arco agli alleati inglesi perché la processassero e
mandassero al rogo per eresia. Ma si tratta in ogni caso di un uomo aperto alle arti ed alle opere caritatevoli. È
proprio grazie alle sue iniziative che iniziano le donazioni di terre per la nuova istituzione.
Nicolas Rolin, oltre che mecenate delle arti, fondò appunto gli Hospices de Beaune affidandone la gestione ad
un ordine di monache, anche questo di sua istituzione. Il luogo che ospita gli Hospices è il meraviglioso
Hôtel-Dieu (famosissimo il tetto colorato della corte d’onore), nel centro di Beaune, che oggi ospita un museo
e, sotto terra, le cantine che per secoli hanno visto nascere i nuovi vini degli Hospices. Da alcuni anni è stata
costruita una nuova cantina più adatta alle esigenze della vinificazione moderna.
Nel 1459 Jean Pamplays effettua la prima donazione di vigne all’istituzione e da allora, il patrimonio viticolo è
cresciuto fino a costituire un corpo di circa 60 ettari, per la maggior parte grand cru e premier cru.
Nel 1859, per la prima volta, i vini dell’annata vengono venduti all’asta. Ma è solo nel 1925 che viene fissata la
data della vendita annuale per la terza domenica di novembre; subito dopo la fiera gastronomica di Digione
che, così, si candida a capitale del gusto. Dal 2005 l’asta è gestita dalla casa londinese Christie’s ed è aperta
anche agli acquirenti privati; quando prima solo i commercianti di Borgogna vi erano ammessi.
Oggi le vigne sono lavorate da 22 dipendenti del Centro Ospedaliero sotto la direzione di Roland Masse. Per
ottimizzare il loro lavoro e per ottenere un risultato di qualità, ad ognuno di essi è affidata una quantità ridotta
di vigna (circa 2,5 ettari). Al fine di mantenere una vita microbiologicamente complessa nel suolo non sono
utilizzati prodotti chimici e la ricerca per la cura delle malattie della vite prosegue con metodi tradizionali e
con l’applicazione dei metodi della lotta integrata.
La vendemmia è interamente manuale e, all’arrivo in cantina, un ulteriore cernita viene effettuata prima della
vinificazione. Le scelte di vinificazione vengono effettuate insindacabilmente dal “régisseur”; Roland Masse,
custode della tipicità delle cuvée. Per il Pinot Noir la regola è la vinificazione a grappolo intero, ma, a seconda
delle caratteristiche dell’annata, può essere scelta una diraspatura totale o parziale. La fermentazione alcolica
avviene in tini d’acciaio a temperatura controllata. Lo Chardonnay viene pressato e passa direttamente in
barrique per la fermentazione.
Dalle varie parcelle che costituiscono il patrimonio viticolo vengono assemblate 39 Cuvée omogenee per
denominazione, ma anche per tipologia di terreno, in modo da ottenere vini il più possibile “tipici”.
Corton Charlemagne Grand Cru Cuvée François de Salins
Il nome dei Salins è naturalmente associato a Guigone, co-fondatrice degli Hospices de Beaune. Ebbe più
discendenti, anch’essi benefattori dell’istituzione, tra cui François de Salins. Sacerdote e Canonico della
Collégiale Notre-Dame de Beaune, offrì a l’Hôtel-Dieu nel 1745 le sue vigne di Savigny e Aloxe.
Le vigne sono esposte a Sud e a Sud-Ovest. Sono situate nello storico lieu-dit “Le Charlemagne”, che risale
dalla strada che collega Pernand a Aloxe-Corton. Le vigne datano del 1944 per il 58%, per il 27% sono state
piantate nel 1981 ed il resto nel 1998.
Corton Grand Cru Cuvée Docteur Peste
Vigne: Chaumes et Voierosses 1,14 ha - Les Bressandes 0,95 ha - Les Fiètres 0,4 ha - Les Grèves 0,12 ha.
Jean-Louis Peste è stato medico agli Hospices de Beaune alla metà del XIX secolo, per più di 30 anni. La figlia,
la Baronessa di Baÿ, lasciò nel 1924 un vasto domaine viticolo all’Hôtel-Dieu, in memoria del padre.
Costituito per il 90% di piante molto vecchie o di vigne precedenti il 1985, questa Cuvée è composta per il
43% dalle parcelle Chaumes et Voierosses esposte Sud Sud-Ovest. Le vigne furono piantate in 4 riprese tra il
1976 ed il 1985. Le parcelle Les Bressandes, di cui le più vecchie vigne datano al 1940, Les Fiètres e Les Grèves
apportano l’equilibrio finale a questa Cuvée.
Meursault 1er cru Charmes Cuvée Albert Grivault
Vigne: Les Charmes Dessus 0,55 ha
Monsieur et Madame Grivault donarono agli Hospices nel 1904 delle vigne superbamente esposte nel Les
Charmes Dessus. Le vigne datano dal 1958 per il 38%, per il 30% sono state piantate nel 1985 e per il 32% nel
1997.
Meursault 1er cru Genevrières Cuvée Baudot
Vigne: Genevrières Dessous 0,77 ha - Genevrières Dessus 0,71 ha
Félix Baudot, nato nel 1796, fu un grande collezionista d’arte antica, pezzi archeologici, manoscritti e autografi.
La sua collezione fu venduta all’asta a Beaune nel 1882, e l’introito della vendita fu versata all’Hospice de la
Charité. La Cuvée proviene in parti eguali dal Genevrières du dessous e du dessus. Le vigne sono molto
vecchie. Les più gioveni, circa il 23% della Cuvée, datano dal 1979, le altre dal 1944, 1948, 1956 e 1964.
Volnay-Santenots 1er cru Cuvée Gauvain
Vigne: Les Plures 0,72 ha - Santenots du Milieu 0,68 ha
Tra i donatori più generosi, Bernard Gauvain donò l’insieme dei suoi beni all’Hospice de la Charité en 1804.
Una delle sue numerose dimore fu donata dalla vedova e accoglie oggi l’Union des Maisons de Vins de
Bourgogne situata in Place Carnot, sulla cui porta è ancora presente lo stemma della famiglia Gauvain.
Le vigne della Cuvée sono situate sulla collina di Volnay-Santenots. I loro frutti, generalmente tra i primi a
maturare, danno vini ricchi, eleganti e complessi. Uno dei vanti degli Hospices de Beaune.
I commenti di Maurizio Landi
Uno stile senza compromessi da a questi vini una struttura portentosa, ma un po’ difficile da raggiungere in
questo momento. Forse anche grazie ad un annata un po’ fresca, i vini presentano un’acidità piuttosto
evidente, anche se non fastidiosa. Comunque i vini hanno un carattere eccezionale che promette un grande
futuro. Altro aspetto fondamentale; il rispetto del terroir. Il Meursault Charme è straordinario per eleganza e
complessità, con una piacevole nota balsamica. Più pieno, come si deve, il Meusault Genevrières presenta una
struttura quasi ruvida in bocca, veramente classica. Due Meursault da manuale, meno immediati di quanto si
usi attualmente, ma di grande precisione. Il Corton-Charlemagne ha una struttura monumentale; certo è meno
“facile” e più duro rispetto agli altri bianchi, ma anche questo è veramente un prototipo. Certo, la morbidezza
verrà col tempo, ma già adesso il vino affascina per la sua coinvolgente austerità.
I rossi, ambedue più morbidi ed immediati, ripetono la struttura dei bianchi; il Volnay-Santenots è morbido e
carezzevole, con un tannino delicatissimo ed una freschezza che lo sorregge a meraviglia. Il Corton è
strutturato, tannico con un finale lievemente amarognolo che, però, non infastidisce.
Complessivamente vini che hanno bisogno di tempo, ma che già adesso mostrano un carattere notevole.
Immagine tratta da: "Nouvel Atlas des Grands Vignobles de Bourgogne" di Sylvain Pitiot e Pierre Poupon edizioni Collection Pierre Poupon
Aloxe-Corton
Le Charlemagne
Les Bressandes
Voierosses
Les Fiètres
Chaumes
Corton Grand Cru (94,78 ha)
Pinot Noir
Gradazione alcolica: 11,5 - 14,5 %
Rendimento massimo: 40 hl/ha
Corton Charlemagne Grand Cru (52,44 ha)
Chardonnay
Gradazione alcolica: 12 - 14,5 %
Rendimento massimo: 40 hl/ha
Aloxe-Corton Rouge (116,08 ha)
Pinot Nero
Gradazione alcolica: 10,5 - 13,5 %
Rendimento massimo: 40 hl/ha
Aloxe-Corton Blanc (1,70 ha)
Chardonnay
Gradazione alcolica: 11 - 14 %
Rendimento massimo: 45 hl/ha
Aloxe-Corton 1er Cru (37,60 ha)
Les Valozières, Les Paulands, Les Maréchaudes,
Les Chaillots, Les Fournières, Clos du Chapître, Les Guérets,
Les Vercots, Clos des Maréchaudes, La Maréchaude,
Les Petites Lolières, Les Moutottes, La Coutière, La Toppe au Vert
Pinot Nero
Gradazione alcolica: 11 - 14 %
Rendimento massimo: 40 hl/ha
Les Plures
Meursault
Immagine tratta da: "Atlante Mondiale del Vini" di Hugh Johnson edizioni Arnoldo Mondadori
Santenots du Milieu
Genevrières
Charme
Meursault (437 ha)
Chardonnay (vini bianchi)
Pinot Nero (vini rossi)
Gradazione alcolica (vini bianchi): 11 - 14 %
Gradazione alcolica (vini rossi): 10,5 - 13,5 %
Rendimento massimo (vini bianchi): 45 hl/ha
Rendimento massimo (vini rossi): 40 hl/ha
Meursault 1er Cru (132 ha)
Les Cras, Les Caillerets, Les Santenots Blancs,
Les Plures, Les Santenots du Milieu, Charmes,
La Jeunelotte, La Pièce sous le Bois, Sous le
Dos d'Ane, Sous Blagny, Perrières, Clos des
Perrières, Genevrières, Porusot, Le Porusot,
Les Bouchères, Les Gouttes d'Or
Chardonnay (vini bianchi)
Pinot Nero (vini rossi)
Gradazione alcolica (vini bianchi): 11,5 - 14,5 %
Gradazione alcolica (vini rossi): 11 - 14 %
Rendimento massimo (vini bianchi): 45 hl/ha
Rendimento massimo (vini rossi): 40 hl/ha