Prof. Leonardo Mastropasqua - Quaderni del Ministero della Salute

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Prof. Leonardo Mastropasqua - Quaderni del Ministero della Salute
CLINICA OFTALMOLOGICA
CENTRO di ECCELLENZA REGIONALE in OFTALMOLOGIA
CERTIFICATO Membro EVICR.net
UNIVERSITA’ G. d’ANNUNZIO CHIETI-PESCARA
Direttore: Prof. Leonardo Mastropasqua
Appropriatezza nella prevenzione, diagnostica e terapia in oftalmologia
IL GLAUCOMA
L. Mastropasqua
Cenni di EPIDEMIOLOGIA
Malattia ad elevato impatto sociale.
2° causa assoluta di cecità al mondo, prima causa di cecità irreversibile.
800.000 affetti in Italia.
Prevalenza: circa 2,5 % nella popolazione della razza bianca sopra i 40 anni1
1 Bonomi
L et al. The Egna-Neumarkt study. 1998
Dati OMS, 2010
Definizione di GLAUCOMA
Il GLAUCOMA è una neuropatia ottica cronica progressiva in cui si documentano
alterazioni morfologiche caratteristiche della testa del nervo ottico e dello strato
delle fibre nervose retiniche peri-papillari, in assenza di altre patologie oculari.1
Nervo ottico glaucomatoso
Nervo ottico normale
CAUSA: perdita delle cellule ganglionari retiniche (primo neurone vie ottiche)
EFFETTO: riduzione progressiva ed irreversibile del campo visivo, dalla periferia verso
i punti di fissazione nelle fasi terminali.
1 European
Glaucoma Society. Terminology and guidelines for glaucoma. Savona, Italy: Dogma;. 2008.
GLAUCOMA: neuropatia ottica cronica progressiva
RNFL change
(detectable)
RNFL change
(undetectable)
SWAP
VF changes
SAP VF change
Ganglion cell death
and axon loss
VF change (mod)
Acceleration of
apoptosis
VF change (severe)
Normal
Blindness
Adapted from Weinreb RN et al. Am J Ophthalmol. 2004;138:458-467.
Definizione di IPERTENSIONE OCULARE
Pressione intra-oculare (PIO) al di sopra dei limiti statistici della norma (21 mmHg) in
assenza di danni morfologici o funzionali a carico delle fibre nervose del nervo ottico.
CONDIZIONE a RISCHIO per lo SVILUPPO di GLAUCOMA:
a 5 anni il 10% dei casi può sviluppare glaucoma.
Il 90% degli ipertesi oculari non va invece incontro a malattia. 1,2
La terapia riduce del 50% il rischio di conversione da ipertensione oculare a glaucoma
1 Kass
2 Miglior
MA et al. The Ocular Hypertension Treatment Study. 2002
S et al. Results of the European Glaucoma Prevention Study. 2005
Etiopatogenesi del glaucoma
Omeostasi della cellula ganglionare retinica
FLUSSO EMATICO
Ossigeno-Nutrienti
Rimozione cataboliti
Neurotrofine
RGC
Lamina
cribrosa
Omeostasi
Glutammato
Cellule Bipolari
Astrociti
Cervello-Corpo
Genicolato
Laterale
Cellule Müller
Adattato da Weinreb R. 1999
Etiopatogenesi del Glaucoma
TEORIA MECCANICA del DANNO:
La PIO elevata determina schiacciamento e strozzamento
degli assoni delle cellule ganglionari retiniche (le fibre che
costituiscono il nervo ottico) in corrispondenza della
lamina cribrosa, nel canale sclerale.
TEORIA VASCOLARE del DANNO:
A. Rarefazione della rete capillare arteriosa della testa
nervo ottico per stress meccanico da PIO elevata.
B. Incapacità dei vasi della testa del nervo ottico a
mantenere un flusso ematico costante: ischemia
cronica delle fibre nervose PIO indipendente (primary
vascular disregulation). 1
1 Flammer J et al. What is the present pathogenetic concept of glaucomatous optic neuropathy? 2007
Fattori di rischio
OCULARI
- PIO (principale)
- Cornea SOTTILE
- Sindrome PSEUDO-ESFOLIATIVA, PIGMENTARIA
- Miopia ELEVATA
- Atrofia PERI-PAPILLARE
- Ipermetropia ELEVATA
GENERALI
- ETA’
- FAMILARITA’
- ETNIA e provenienza geografica
- SESSO (femminile)
- Fattori GENETICI
- FARMACI (steroidi, anti-depressivi, Ca antagonisti)
Classificazione dei glaucomi
Sintomatologia del glaucoma
IL GLAUCOMA è una MALATTIA ASINTOMATICA sino alle FASI PIÙ AVANZATE:
proprio per questa attitudine viene definito: “Ladro silenzioso della vista”
Il paziente non si accorge di essere affetto e lamenta sintomi estremamente vaghi ed
assolutamente aspecifici (visione di aloni, vaghe cefalee, urtare oggetti)
Approccio e protocolli diagnostici
L’impatto sulla qualità di vita è modesto
sino alle fasi avanzate.
INDISPENSABILE compilare
una “CARTA d’IDENTITA’” dettagliata del
paziente a rischio di malattia o affetto.
Accurata valutazione clinica e precisa raccolta
anamnestica con particolare attenzione alla
ricerca dei fattori di rischio per glaucoma
IN TUTTI i CASI:
- Età
- Etnia
- Familiarità
- Inquadramento sistemico
- Terapie concomitanti locali e
sistemiche
- PIO attuale ed alla diagnosi
- Stadio funzionale attuale ed alla
diagnosi
- Precedenti terapie
- Acuità visiva
- Spessore corneale
- Gonioscopia
- Esame segmento anteriore
- Esame segmento posteriore
Diagnostica clinica del glaucoma: “l’ABC”
Tonometria – Curva Nictemerale
Pachimetria corneale
Gonioscopia
Oftalmoscopia
Diagnostica strumentale del glaucoma: la funzione
Perimetria convenzionale
(Gold standard)
Perimetria non convenzionale
(FDT, SWAP, Pulsar, Rarebit)
Anticipare la diagnosi ottenibile con
perimetria standard
Diagnostica strumentale del glaucoma: la morfologia
Anticipare la diagnosi perimetrica
SD-OCT
GDx
HRT
AS-OCT
Studio dello spessore fibre nervose retiniche
Studio morfometrico dell’ONH
Studio morfometrico dell’angolo camerulare
PERCORSI di PREVENZIONE
Lo stato attuale della sensibilità alle malattie oculari
Sensibilità verso la salute oculare
•
•
•
18% degli italiani adulti tra i 14 e i 79 anni non e’ mai stato visitato da un oculista
(8,5 milioni di persone)
61% visitato una volta ma, non si è fatto controllare negli ultimi 5 anni
21% ha effettuato visita oculistica negli ultimi 5 anni1
Sensibilità verso il glaucoma
• Da 1/3 alla metà dei potenziali affetti, non sa di avere la malattia1,2
1 Dati
IAPB (International Agency for Prevention of Blindness) - 2 Egna-Neumarkt Glaucoma Study
Percorsi di prevenzione: i livelli d’azione
PREVENZIONE PRIMARIA: non applicabile nel glaucoma,
poiché non vi sono fattori esterni influenti eliminabili (tranne
alcune forme di glaucoma secondario (steroidi)).
PREVENZIONE SECONDARIA: applicabile,
semplice ed efficace: rilevazione dei fattori di rischio
nelle fasce di popolazione sensibili.
PREVENZIONE TERZIARIA: applicabile; identificare
precocemente i segni di peggioramento della malattia, in chi è
affetto, al fine di arginare l’evoluzione verso forme avanzate.
Percorsi di prevenzione: aree di intervento
Inquadrare le categorie di persone che possono beneficiare di progetti di prevenzione.
1. CRITERI EPIDEMIOLOGICO-DEMOGRAFICI
Età, familiarità, provenienza geografica.
Al compimento dei 40 anni, tutti devono essere sottoposti a visita oculistica.
- 1 volta/anno se >65 aa con o senza fattori di rischio (FR);
- 1 volta/2-4 anni con o senza FR se 40-64 aa;
- 1 volta/10 anni senza FR, o 1 volta/2-4 anni se FR tra i 30-39 aa;
- 1 volta/10 anni senza FR o 1 volta/3-5 anni se FR, tra i 20-29 anni.1
2. CRITERI SOCIALI
Considerano la disomogeneità di alfabetizzazione e di accesso alle
strutture.
Aree meno avvantaggiate (centri rurali, montani, isolati) necessitano di
sensibilizzazioni e processi di screening più frequenti ed intensi
3. CRITERI inerenti il PROFILO di RISCHIO INDIVIDUALE
Considerano i fattori di rischio generali non demografici.
Comorbidità che aumentano il rischio di glaucoma: diabete, autoimmunità,
iper-ipotensione arteriosa, cefalea, terapie steroidee ed anti-depressive.
1
Raccomandazioni American Academy of Ophthalmology
Percorsi di prevenzione: COME AGIRE in pratica?
1. Misurazione della PIO
2. Misurazione dello spessore corneale
3. Oftalmoscopia
Aree di intervento: facilitare la prevenzione
1. PROMUOVERE GIORNATE di SCREENING per
GLAUCOMA:
settimanali, mensili, ricorrenze particolari quali le giornate
mondiali della vista o del glaucoma, Natale, Pasqua.
2. ATTIVARE AMBULATORI di SCREENING sia in
AMBIENTE SANITARIO che NON SANITARIO:
gabinetti oculistici permanenti e ambulanti (es. unità
mobili attrezzate).
3. PROMUOVERE CAMPAGNE di INFORMAZIONE e
SENSIBILIZZAZIONE:
Un sistema di prevenzione efficace presuppone
necessariamente che la popolazione fruitrice sia informata
(opuscoli, manifesti, video, gazebo divulgativi).
Facilitare la prevenzione: la persona informata
CREARE una RETE di COMUNICAZIONE
1.
PERSONALE SANITARIO
Medici di medicina generale, farmacisti, ottici
2. PERSONALE NON SANITARIO con MANSIONI FORMATIVE
Insegnanti, datori di lavoro, clero, ambienti militari, comunità e centri
ricreativi
3. PERSONALE NON SANITARIO esercitante in ENTI
INAIL, INPS
Convogliare persone informate negli appositi percorsi di screening o verso le strutture
sanitarie se la malattia è già diagnosticata, in un percorso semplice, lineare e fluido.
Percorsi di prevenzione: COSA AUSPICARE?
Il glaucoma si presta bene ad essere
sottoposta a screening di massa:
- Malattia asintomatica
- Lungo decorso
- Facilità nell’acquisire i dati necessari
Fondamentale l’inserimento dello
screening per glaucoma nei
livelli essenziali di assistenza (LEA).
(DPCM 29 novembre 2001 n. 26)
RIFERIMENTO ad ALTRE PATOLOGIE della MEDICINA SCREENABILI
(Ca mammario, cervice uterina, colon-retto)
Percorsi assistenziali
Glaucoma: malattia cronica.
Percorso assistenziale richiede accesso veloce e fluido a controlli clinici e strumentali,
nonché ad opportunità terapeutiche (laser e chirurgiche, oltre che mediche) per tutta la vita
ASSISTENZA nel PAZIENTE con GLAUCOMA
CONCLAMATO
Campo visivo , curva tonometrica diurna e visita oculistica complessiva
ogni 3-4 mesi a seconda dello stadio e dell’andamento della malattia.
Lo studio morfologico ha indicazione ridotta e relativa. 1
ASSISTENZA nel PAZIENTE con SOSPETTO
GLAUCOMA o con
IPERTENSIONE OCULARE
Sospetto glaucoma
Campo visivo , curva tonometrica diurna e visita oculistica complessiva
ogni 4 mesi con valutazione strumentale della morfologia (HRT, OCT, GDx) e
tecniche perimetriche non convenzionali.
Ipertensione oculare
Campo visivo , curva tonometrica diurna e visita oculistica complessiva
ogni 6 mesi con valutazione strumentale della morfologia (HRT, OCT, GDx) e
tecniche perimetriche non convenzionali.
1 Chauhan
BC et al. Practical recommendations for measuring rates of visual field change in glaucoma. 2008
Percorsi assistenziali: efficacia di un assetto piramidale
Centri di Riferimento - Eccellenza
Cliniche Universitarie - Ospedali
Distretti di base
Oculisti privati
Strutture di screening
HUB and SPOKE
Trattamento immediato e cronico: RIDURRE la PIO.
Il percorso codificato.
EGS guidelines, 2008.
Trattamento immediato e cronico del glaucoma: COME AGIRE?
L’obiettivo pressorio come guida
EGS guidelines, 2008.
Trattamento immediato e cronico: l’ipertensione oculare
Solo il 10% degli ipertesi oculari sviluppa il glaucoma in 5 anni. Chi trattare?
TRATTARE se RISCHIO > 15-20%
5 year risk estimator. Based on results from OHTS and EGPS. http://ohts.wustl.edu/risk
Approcci terapeutici: TERAPIA MEDICA
PRIMO APPROCCIO ATTUABILE
- Riduzione della produzione di umore acqueo
- Aumento del deflusso di umore acqueo
- Possibilità di combinare i principi attivi con
effetto additivo massimo < 40%
Approcci terapeutici: TERAPIA LASER
Trabeculoplastica: al fallimento della terapia medica o come primo approccio
Iridotomia ed iridoplastica: management di glaucomi ad angolo stretto
Efficacia
transitoria, ruolo
interlocutorio
Approcci terapeutici: TERAPIA CHIRURGICA
Al fallimento di terapia medica o laser.
Possibilità di ottenere marcate riduzioni PIO
Necessita assidui controlli post-chirurgia per rischio fallimento
Appropriatezza clinica: DIAGNOSI
“Congruità nell’adozione di scelte diagnostiche e terapeutiche mirate, efficaci e realmente utili
nella gestione di un paziente affetto da glaucoma, al fine di garantire la migliore assistenza
possibile confortata dal rispetto delle linee guida internazionali.”
1.
Appropriatezza diagnostica nel glaucoma manifesto
Curva tonometrica diurna
Campo visivo standard B/B
Pachimetria corneale centrale
Gonioscopia
Osservazione disco ottico ed RNFL
2.
Frequenza controlli dipende da
velocità di decadimento funzionale:
ogni 4 mesi 1
Appropriatezza diagnostica nel sospetto glaucoma e
nell’ipertensione oculare
Curva tonometrica diurna
Frequenza controlli dipende da
Campo visivo standard B/B
profilo di rischio:
Pachimetria corneale centrale
ogni 4-6 mesi
Gonioscopia
Osservazione disco ottico ed RNFL
Esami morfologici disco ottico ed RNFL (GDx, SD-OCT, HRT)
Perimetria non convenzionale (FDT, SWAP)
1 Chauhan
BC et al. Practical recommendations for measuring rates of visual field change in glaucoma. 2008
Appropriatezza clinica: TERAPIA
1.
Appropriatezza terapeutica nel glaucoma manifesto
Riduzione PIO tale da rallentare la progressione del danno ed evitare
raggiungimento della soglia di disabilità visiva
Considerare il profilo di rischio del paziente (età ,stadio del danno, livello di PIO,
velocità di progressione).1
Terapia medica, laser o chirurgica.
2.
Appropriatezza terapeutica nel sospetto glaucoma (pre-perimetrico)
Riduzione PIO tale da ridurre la probabilità di comparsa di danno funzionalmente rilevabile.
Terapia medica, laser o chirurgica.
3.
Appropriatezza terapeutica nell’ipertensione oculare
Riduzione PIO tale da ridurre la probabilità di conversione in glaucoma manifesto in base al
profilo individuale di rischio. Quando il rischio supera il 15-20% necessaria la terapia. 2,3
Terapia medica, laser o chirurgica.
1 EGS
guidelines, 2008.
MA et al. The Ocular Hypertension Treatment Study. 2002
3 Miglior S et al. Results of the European Glaucoma Prevention Study. 2005
2 Kass
Grazie per l’attenzione

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