Numero 118 - Collegio Plinio Fraccaro

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Numero 118 - Collegio Plinio Fraccaro
Voci Corridoio
di
Numero 62—Anno IV
settimanale fraccarotto
28 febbraio 2008
Se
ga
ttimana Lun
Lunga
Settimana
Editoriale di Splendid
Sette giorni intensi per il Plinio: la settimana si apre col basket e
l’ennesima dimostrazione di supremazia sui già giurassico-ungarici; si
prosegue con la bicchierata col rettore di mercoledì, un tripudio di panettoni, sorrisi e smancerie ad elevato rischio diabete per tutti i presenti; giovedì arriva il piatto forte, l’ignorantissima cena delle matricole (di
cui molti conservano solo un confuso ricordo); si conclude sabato con la
questua dei record. Il tutto condito da un viavai quasi continuo di nuovine che distraggono i fraccarotti dalle loro mansioni. In tutto questo, la
redazione si sarebbe aspettata di trovarsi sommersa dai contributi dei
collegiali, che invece – ancora una volta – latitano. Buona lettura.
Plinio Basket
Cena mqm
Finalmente! Abbiamo giocato a
basket per 30 minuti, o meglio lo
abbiamo fatto per 25 mettiamola
così. Giocare contro il cairoli è
sempre una cosa strana, si sente
la rivalità, c’è maggiore pressione
da parte del collegio, il tifo raddoppia, la possibilità che qualcosa
possa andare storto aumenta. Si
trattava di un test molto importante, per riuscire a capire a che punto siamo, e soprattutto che cosa
vogliamo fare in questo torneo.
Lunedì ce la siamo cavata più che
bene.
Quando una tartaruga esce dal
guscio che l’ha protetta per mesi,
il primo istinto è di correre, lanciarsi verso il mare e affrontare
quelle onde che diventeranno così
familiari e accoglienti nel resto
della sua vita. Ma la natura non è
Disneyland: le tartarughe più veloci saranno le prime a essere divorate, mentre le più lente rimarranno isolate e diventeranno a loro
volta dei facili bersagli. Solo quelle che riescono a stare al passo
con il gruppo possono sperare di
sopravvivere.
Segue a pag. 3
Segue a pag. 4
http://www.collegiofraccaro.it/vdc
[email protected]
ABBUFFATA CON IL RETTORE
ANTOLOGIA CLANDESTINA
PANETTONE PRE TUTTI
RUBRICA POETICA
Goran a pag. 3
Eleno a pag. 6
WdcLeaks
RIVELAZIONI
a pagg. 8 e 9
Numero 11
6 Dicembre 2010
Fraccaro - cairolimerda: 54 - 35
Ostrega: voto 7,5.
Si conferma colonna
vertebrale della compagine fraccarotta. Segna
punti pesanti, fa a botte sotto canestro con i
tafani accaldati e in un
impeto di eroismo si
immola facendosi segnare un fallo non suo. Dopo la partita passa le consuete tre ore a rimirare il referto
rosa. PATRIOTA
Denver: voto 7,5.
Dopo due minuti
di gioco capisce di
essere in campo e
si trasforma in
Mister Hyde. Campione mondiale di
“tiro ignorante”,
vagheggia
per
l’area avversaria
ridacchiando e compiendo balzi alla Ispettore Gadget. Top scorer con 16 punti. TRASFORMISTA
Negro: voto 7+. Gestisce con
intelligenza la squadra smazzando assist convertiti in numerosi canestri. Gioca, ispirato
dagli idoli S. Stefano e S. Sebastiano, una partita di grande
sacrificio. Bravo a non farsi innervosire dalle bestemmie provenienti da ogni lato del campo.
GIULIO II
ple, violenza anale sui cairolotti, bestemmie. quantità, tanto impegno e tante bestemmie.
Ci attendiamo una sua conversione spiritua- FACCI UNA META
le in modo da migliorare l’intesa col
playmaker. BIOPARCO
Trieste: voto 7-. Buona prestazione
dell’istrionico istriaco che nel poco tempo a
Toppino: voto 8. Dopo la guerriglia contro il disposiziovalla si riconferma ottimo difensore e “uomo ne
offre
che vorresti in camquantità e
po quando sei in
qualità
difficoltà”, come dice
sotto canel’osservatore
della
stro metMontepaschi di Siena
tendo angiunto per seguire la
che a separtita. Due giorni
gno i suoi
prima del match
primi due punti. Utile per dare respiro ai
percorreva i corridoi
lunghi e, soprattutto, limitare l’impiego di
del Fraccaro camminando alla Dottor House Alarico. VERDE SPERANZA
per un dolore al tallone... non si direbbe
abbia avuto ripercussioni sulla sua prestazione. TOPPA
Esselunga: voto 5. Già dal riscaldamento si
capisce che è ancora meno in giornata del
solito: si dimentica infatti come si fa il terzo
tempo.
In
Trota: voto 7. Appena
campo viene
entrato realizza un caignorato da
nestro di un’ignoranza
compagni e
immaginabile solo da
avversari;
un vero fraccarotto.
fortunataLitiga con i tiri liberi
mente viene
(3/10), ma nel complesimpiegato
so mostra tutte le possipoco e non
bilità di un leghista sardo. Nello spogliatoio per festeggiare si dedi- combina troppi danni. IMPALPABILE
ca al suo hobby: tosare una pecora. LANAIOLO
Pietro: voto 8-. Dopo
un opaco debutto
l’incazzoso brindisino
si riscatta mostrando il meglio del suo repertorio: punti sotto canestro, rimbalzi, tri-
Alarico: voto 6+. Due
minuti prima della partita si fa spiegare dal
capitano
Ostregheta
“com’è ‘sta storia dei
passi?”. Per non sbagliare durante la partita non
fa un palleggio, ma muove la palla convulsamente tanto da creare vortici nei quali vengono risucchiati i tafani; però porta tanta
Verde: Questua.
Sarà lo spirito natalizio, sarà il
magico flauto di Uzzino e le sue
ammalianti melodie, sarà l’alcolico
entusiasmo delle matricole o la
tenerezza che suscita quello sballato gnometto barcollante con la
chitarra scotchata addosso… L’importante è
che la prima questua registra un clamoroso
record d’incassi. NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO
Giallo: Cena mqm.
Una cena ben riuscita nonostante
le innumerevoli traversie precedenti, che si conclude prematuramente
a causa dell’intempestivo arrivo
del Rettore. Risultato: addio alla
colazione per i fraccarotti. La chiusura della sala comune ha tuttavia il pregio
collaterale di salvare molti collegiali dalla
dipendenza da Wii. DISINTOSSICATI MA AFFAMATI
2
Franz: voto 8. Si sente tanto il ritorno del
cavaliere Jedi Pradella. Col suo sorriso valtellinese mette serenità nei nostri cuoricini
agitati e dall’alto
dei suoi 5 anni di
esperienza ci insegna a bastonare il
cairolimerda come
si deve. TISANA
CALDA
Negro&Esse
Arancione bis: Kufù.
L’uomo giusto al momento giusto.
Dopo aver scartato come banali e
tradizionaliste le proposte di Loffa e
Longo per recuperare la merendina
di Savini, il valtellinese albino decide di sperimentare una nuova tecnica (frutto di elaborati calcoli di fisicadinamica): salire sul distributore e saltarci
sopra gridando «MERENDINA! MERENDINA!».
Peccato che proprio in quel momento entri
l’uomo delle macchinette. EPIC FAIL
Numero 118
6 Dicembre 2010
Segue dalla prima
Nonostante non avessimo di fronte la squadra più forte del torneo, giocare contro il
cairoli e vincere vuol dire sempre superare
una prova importante! Siamo stati bravi a
non farci sorprendere dalla loro partenza,
abbiamo giocato con poche forzature in attacco e tutti sono andati a referto con un
discreto numero di punti, segno che
l’attacco è ben bilanciato e da a tutti
l’opportunità di segnare.
Ora faccio la parte del rompicoglioni, ne ho
una per tutti…
Negro; interpreti molto bene il ruolo di play.
Tanta personalità, gestione del ritmo, nessuna persa. Un pizzico di arroganza in più ogni
tanto nel prenderti qualche tiro non guasterebbe… continua così…
Pietro; sei tornato a giocare a basket! Una
battuta a vuoto ci può stare ogni tanto, ma
lunedì sei stato molto bravo. Finalmente ti
sei deciso ad utilizzare la tua stazza sotto
canestro, senza paura di sbagliare, bravo
Terrone! P.s. vedi di mettere qualche tiro
libero…
Denver ; I 16 punti segnati sono un buon
bottino. Se contiamo i liberi sbagliati ed
alcune forzature direi che l’obbiettivo di 20
punti è ampiamente a tua portata. Non credi???
Esselunga;stai
tranquillo,
che
con il volta ti
sblocchi. Daje!!!
Alarico; grande e
grosso come sei
almeno un canestro dovrai riuscire a farlo. Ti lancio la sfida almeno due canestri
per battere titolo… (Vdc n.90
pag. 3 Fraccaro –
Maino “Aurucci
79’ “ )
mqm; ve la siete cavata egregiamente. trota; hai dimostrato quanto può essere importante il tuo apporto in attacco e in difesa;
toppino ti sei riconfermato ai livelli della
partita precedente, bravo! rizzo ci hai stupiti tutti quanti oltre che per il canestro, per
Abbuffata con il rettore
Noi Fraccarotti amiamo le tradizioni che si tratti dei resti di Majin-Bu, il pingue
(ammettiamolo, è solo per questo motivo abitante della camera trentaquattro scomche abbiamo ammesso il fratello di Angelo parso anni fa, ma i lettori di Vdc sanno bene
Savini). Anche se la nostra storia è più breve che si tratta solo di una spregevole menzodi quella secolare dei collegi di merito nel gna: la carne umana non si conserva così a
corso di quaranta e più gloriosi anni la colle- lungo!
gialità ha manteFra un morso e
nuto una serie di
l’altro i commensausanze centenarie
li hanno avuto
(la matricola gol’occasione di apliardica) e ne ha
plaudire calorosacreate di nuove.
mente il nuovo
Da alcuni anni una
custode (che ha
di
queste
è
fornito un’ottima
l’aperitivo di benprova di avere
v e n u t o
o
compreso lo spirito
“bicchierata”,
fraccarotto
alla
un’occasione per
festa delle matricobere e rimpinzarsi
le) e di celebrare
con il consenso e
con la dovuta comla partecipazione
mozione il prossidel rettore. Per
mo ritiro di Adelaidirla in due parole
de e Livia (persino
un’abbuffata istituPolo è riuscito a
zionale.
sembrare dotato di
Quest’anno,
in
sentimenti umaparticolare,
ni) .
l’assortimento di
Applausi meritati
secondi piatti e Il Manzolivo, nuovo chef ufficiale del Collegio anche al dovuto
stuzzichini, dalle
rinascimento del
pile gargantuesche di fette di vitello tonna- lavoro del dott. cav. lup. mann. Montolivo e
to, a un quantitativo smisurato di fette di del suo fedele portaborse e stagista Sbirulizampone, a una dose industriale di lentic- no. Bravi ragazzi, le conferenze hanno avuto
chie (per non parlare dei salatini) era così successo e si sono persino viste delle donne
ricco da soddisfare anche l’esigente palato vere, per la gioia di Alarico. Momenti di ilaridi un pozzo senza fondo come Sceccoduro tà per lo scambio fra il rettore e Kufù:
(c’è chi dice addirittura di averlo visto sa- l’ormai perennemente arancione valtellinese
zio). Dei vili calunniatori hanno insinuato e il sempreverde Giorgio hanno amichevol-
la grinta e la voglia di fare dimostrata in
campo.
Franz; ti ringrazio per la presenza in panchina,
veramente
importante per
dare sicurezza a
tutti quanti noi
giocatori. Cyborg
CoachFranz…
Lunedì 13 contro
il volta sarà la
nostra prova di
maturità, vediamo di non sbagliarla, e di mettere la qualificazione al sicuro
sotto l’albero di
n a t a l e .
L’importante è la fiducia nei nostri mezzi e
nel nostro potenziale. Sono fermamente
convinta che dopo lunedì questa fiducia la
state cominciando ad acquisire.
Sentitamente, il Vostro Capitano
Ostrega
Addio Fausto
La redazione di VdC si complimenta
con Fausto Über per la Laurea conseguita in CIM con una onorevole
valutazione di 80. Purtroppo la gioia
per la lieta notizia cede il posto alla
tristezza di dover dare l’addio
all’amico Fausto: la promettente
matricola italo-svizzera infatti, che
aveva posticipato la leva obbligatoria per studi universitari, ha deciso
di rispondervi con entusiasmo e sincero patriottismo, distinguendosi
dagli anarchici obiettori di coscienza
e dai vili commutatori del servizio
civile. Auf wiedersehen!
mente discusso di abbronzature (o meglio
del pallore spettrale dello “strapotente” di
Chiuro) e di metodi alternativi di risolvere i
problemi della tecnologia moderna tramite
la ginnastica (leggi: saltare sulle macchinette per fare scendere il succo di Savini).
Il buffet si è concluso con un karaoke improvvisato di Foggia, che ha duettato con la
Valich sulle note di “Non amarmi” per la
gioia di chiunque fosse improvvisamente
diventato sordo (Foggia non è riuscito a
azzeccare una singola nota). Il prode Dee
Jay Eleno ha per fortuna staccato la spina
prima che l’arbitro pugliese si mettesse a
intonare l’ultimo successo di Tiziano Ferro.
Si spera in un’altra grande abbuffata l’anno
prossimo (ma preparate un bavaglio per
Foggia).
Goran
3
Numero 11
6 Dicembre 2010
CENA DELLE MATRICOLE: Capitolo secondo (me)
Segue dalla prima
Nessun capobranco, nessuna madre o regina
ordina alle tartarughe neonate di mantenere
il passo: è la forza lenta ma spietatamente
efficace della selezione naturale a imporlo.
“ Va bene, ma cosa c’entrano le tartarughe
con il collegio? ”vi sento già chiedere. Se
devo essere sincero, a parte il chiaro riferimento alla natura rettile e flemmatica di
Savini, poco o nulla. La metafora, però, è
chiara: la matricola ha lo stesso scopo della
corsa per la vita di questi animali.
Sia gli “splendidi” che chi, per un motivo o
per l’altro, si sottrae alle attività collegiali
sono destinati a correggere il passo e a marciare con il gruppo, non tanto perché glielo ordina un gran bastone o un altro sinistro figuro, ma perché nella corsa verso il
mare della collegialità le prove da affrontare forgiano (o meglio dovrebbero forgiare)
un gruppo unito e compatto, capace di
affrontare ogni avversità senza fermarsi o
lanciarsi da soli a capofitto nella mischia.
Il banco di prova, l’impatto con l’acqua, a
mio avviso è proprio la cena delle matricole. Certo, anche dopo questo evento siamo
ancora di fronte a dei sudici ammassi amorfi vagamente somiglianti a esseri umani, ma una volta che si sono placate le
onde alcoliche sono le stesse M.q.m ad
accorgersi di avere finalmente imparato a
nuotare e correre in gruppo. E’ il primo
evento collegiale che devono organizzare
da soli, senza aiuti o ordini precisi. Devono procurarsi cibo e vino, organizzare i
ruoli, cucinare, preparare la tavola, apparecchiare e divertirsi, sempre a disposizione di colonne, anziani ed ex (quest’anno
meno numerosi e attivi del solito, purtroppo).
Dopo un’assenza forzata di un anno questo
evento dal sapore antico e sempre nuovo è
tornato in grande spolvero. Diciamo la verità, ne abbiamo tutti sentito la mancanza,
anche chi, come il sottoscritto, ha partecipato a una sola cena, ma ne mantiene pochi
ma epici ricordi (intervallati da misteriosi
vuoti di memoria). Le aspettative, nonostante i ben noti problemi (maledetta annata del
‘91) erano alte.
Ci si chiedeva se il cambio di location (dagli
stretti locali della palestra all’ampia e confortevole sala comune) avrebbe migliorato
l’evento o avrebbe solo offerto più opportunità di concludere il tutto con lacrime, sangue e devastazione. Si facevano scommesse
sulla qualità del cibo e del vino (con buone
quote per l’accoppiata “carne di cane e gasolio colorato di rosso”). Insomma ci si attendeva di tutto e di più.
Cosa abbiamo ottenuto? Con mia grande
sorpresa, una serata più che discreta, almeno fino alla tarda ora delle dieci di sera.
4
L’evento è iniziato bene: le montagne di
stuzzichini sono andate a ruba, la presenza
collegiale era ampia e siamo riusciti persino
a coinvolgere gli Erasmus (many thanks,
Edward). Nonostante i limiti al budget, gli
squallidi esseri che infestano il collegio da
qualche mese erano riusciti a raccattare
abbastanza cibo da soddisfare i palati della
maggior parte dei fraccarotti. L’atmosfera
era carica, i brindisi fioccavano e si poteva
persino notare Foggia in una versione più
virile del solito mentre tentava matricole e
non con una vaschetta ricolma del vinaccio
da quattro soldi disponibile in discreta
quantità.
za alcolica che hanno visto la sorprendente
eliminazione di Eleno al primo turno. Il tutto
per la soddisfazione dell’arcidiavolo Polo,
che tuttavia rimpiangeva i tempi remoti e
mitici dell’anno in cui una matricola osò
sfidare la morte e risorgere dalle ceneri di
un coma etilico.
Per quanto mi riguarda, reduce dall’exploit
di due anni fa, ho preso alla lettera
l’ammonizione del saggio Violenza (“se ti
becco con un bicchiere di vino in mano ti
uccido”) e ho accettato un cavallo solo per
fare felice il nuovo aspirante boxeur Juara.
No, il fatto che il mio diretto è molto scarsoper non parlare del resto (N.D. R.) - non
c’entra nulla con questa decisione.
Nonostante l’alto numero di canti, episodi
di ubriachezza molesta e un bagno ristoratore per Sbirulino (che ha apprezzato il
gesto con una performance degna di Platinette in crisi d’astinenza) la serata era
appena entrata nella fase Ignorante quando l’apparizione di un rettore in versione
vigilante ha decretato la fine dei giochi.
Un gruppo assortito di matricole ancora in
grado di camminare, secondi anni e persino qualche colonna si è lanciato nella
missione “impossibile” di restituire la sala
comune al suo antico splendore: come
nella migliore tradizione dei film d’azione
la caduta imprevista del povero Scorpion
ha rovinato il gran finale. Risultato: un
vetro infranto, una mano tagliata e una
secca ramanzina di un rettore esasperato.
Il dopocena è stato senza dubbio meno
divertente: i pochi sopravvissuti all’orgia
etilica (fra cui un sorprendente Giozzi)
hanno dovuto assistere i meno fortunati.
Ricordiamo in modo particolare Patrizio e
Padre Patrick, legati per una sera, oltre
che dal nome, anche dalle comuni esperienze
mistiche e Kimbo, talmente afflitto
I primi sintomi del degenero si sono presendall’interruzione
precoce da scoppiare in
tati molto presto: Disarmato ha improvvisato
lacrime.
uno strip-tease (per il disgusto dei presenti),
il piccolo Boobs ha perso la verginità Nonostante gli intoppi e la fine prematura, il
(alcolica, ovviamente, cosa pensavate) e bilancio della serata può definirsi positivo:
persino il mussulmanissimo Tetris ha trova- le matricoline hanno dimostrato di essere
to pane per i suoi denti, o meglio acqua per sulla buona strada per imparare a sguazzare
il suo stomaco. Svariati cavalli e vaschette nell’alcool, qualità che senza dubbio potrandopo, le matricole hanno finalmente espres- no utilizzare per sopravvivere alla vita notso le loro personalità nascoste: CC si è acca- turna pavese. Il parziale successo ha inoltre
sciato ad adorare le colonne, l’orco Rugbista dimostrato che anche con pochi soldi è posè sprofondato nella riflessione filosofica sibile organizzare una festa decente, se ci sa
organizzare.
(immortalata
nella
Le tartarughe si sono
famosa massima “Sto
Avviso
tuffate nel mare, e
pensando”) e tutti,
pare che, per ora,
dai romanacci inutili
con velleità artistiche Arrivano le felpe! Chi non ha ancora riescano a nuotare.
Chi vivrà vedrà.
ai professionisti dello
pagato i famigerati 13 euri, è prega-
sballo come Billy, si
sono impegnati con to di farlo al più presto. A chi? MIMsincero entusiasmo MO, cam. 37
nei giochi di resisten-
Goran
Pagelle Cena mqm
Polo: 2,9 g/l.
L’alcool fa venir meno il
suo travestimento terreno e rivela le sue vere
sembianze demoniache.
Si aggira tra i tavoli come posseduto, costringendo a bere ogni matricola che gli capiti a
tiro. Sembra divertirsi molto, ma dentro soffre perché non può più far ubriacare l’amato
Derpo. BUON DIAVOLO
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primadonna, pestando i piedi e urlando a bosca in stanza, evitando il delirio alcolico
pieni polmoni: “Fagioli di merda, puttane, dei suoi colleghi. Nel buio della sua cametroie, bastardi!”. SOLANGE
retta, sperimenta anche la sua prima erezione. PUBERTÀ
Rugbista: 3,3 g/
l.
Lui sì che è un
vero
rugbista:
beve sino alle
soglie dello svenimento, ma si
rifiuta di vomitare per non rovinare la sua immagine da perfetto gentleman inglese. Colto dal rettore in
contemplazione di un muro, non trova di
meglio che rispondergli: “Sto pensando”.
MARCONE
Scorpio: 4,0 g/l.
“Se ho abbastanza h2o6, lo recupero in
h2o7, hai capitooo?! Eh, Peppiniello, mi basta Peppiniello per sopravvivere… Sai, come
le cellule sudoripare, nel senso dell’impulso
che rappresenti uno stesso impulso equisudoriparo a una certa origine. La supercazzola
prematurata è un organismo inesistente in
grado di ottenere abbastanza energia per
uno
scappelamento superficiale: non hai
altra soluzione
che scappellare
a destra. Io mi
astengo.
Hai
capito? Ti prego
dimmi che hai
capito. Quello che hai capito era il sogno
americano: è la realtà di quello che è rappresentato. Hai due scelte, a me non cambia
nulla: se scegli la cellula rossa io muoio, se
scegli la blu io sopravvivo. Una cellula morta
che ha come risultato una cellula viva; comunque ricevi quello che vuoi”. DELIRIO
Alarico: 2,5 g/l.
Nonostante si vanti di
essere un rugbista, dimostra una scarsa resistenza e viene sconfitto
dalla sua controparte
terrona in un alcool
contest. Più tardi, anche
se istupidito dal vino,
Kimbo: 3,6 g/l.
vince comunque 12 euro a poker. MANSUETO Pochi si aspettavano da questa figura indistinta un simile
livello di alcolismo. Attraversa
Pietro: 2,7 g/l.
tutti gli stadi della
Riesce nell’obiettivo prefissbronza pesante e
sato: vomitare per primo (a
sceglie di vomitaspruzzo!) e turbare con bere in modo alterstemmie la serata di Negro.
nativo: per via
Umilia Alarico nell’alcool
nasale. Il suo docontest e, dopo averlo riem- pocena è un’escalation di ignoranza: dimenpito di ceffoni, riceve dal tica come ci si siede, ha una conversazione
rivale un desiderato bacetto. padre/figlio con Splendid e infine collassa. Reggio: 0,5 g/l.
IDRANTE
RIVELAZIONE
Lo chef delle mqm è
più a suo agio
dietro ai fornelli che
davanti a un bicchiere.
A
causa delle
sue fisime
nel comPatrizio: 1,0 g/l.
Giozzi: 2,1 g/l.
pletare un
cavallo i
Per il pescarese
Prova di gransuoi comp a g n i
una sbronza da
de
solidità.
d’anno
patiscono
quindicenne:
Sconfigge con
atroci sofferenze.
beve più Cocanonchalance il
Fortunatamente per lui sono troppo ubriachi
cola che vino ma
campione di
per ricordarsene il giorno seguente. PEGGIOfinisce
ugualingoio Eleno,
RE
mente abbracciama non ragto al cesso, lagiunge i livelli
gnandosi con i
di marciume
suoi amorevoli infermieri – il dinamico duo cui ci ha abiTetris: 0,0 g/l.
Il valtellinese marocchino
Trapani & Madia – di non poter vomitare e tuati. Il suo
è l’unico a restare sobrio
cagare allo stesso tempo. TEENAGER
bicchiere
è
ma sceglie di condividere
sempre pieno e il suo sguardo sempre
la sorte dei suoi compavacuo, ma per lui è solo una serata come
gni
assumendo
dosi
tante altre. HABITUÉ
d’acqua tali da far radSbirulino: 0,8 g/l.
doppiare il suo peso corIl tuffo in fontana lo
poreo. Conclude la serata
trasforma nella versione
checca
isterica
con una sbrattata degna
dell’incredibile
Hulk:
di un vero alcolista. SOGNANDO GIOZZI
Boobs: 0,2 g/l.
rincorre i compagni
L’undicenne mqm assagroteando furiosamente
gia per la prima volta il
Splendid&Esse
la cinghia e firma la sua
vino, ma non trovandolo
uscita di scena da vera
di suo gradimento si im-
5
Numero 11
6 Dicembre 2010
ziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegr
Giovedì mattina. Mi alzo.
Guardo giù nel pavimento e vedo grosse
chiazze color vino, che ormai resteranno per
sempre in questa camera a ricordarmi di
quando ero matricola.
Piano piano torna tutto in mente.
Volevano la cena delle matricole, volevano vedere se eravamo in grado di fare
gruppo. Non ci sarebbe stato modo migliore per dimostrarlo.
Abbiamo dimostrato che la cena la facciamo, anche senza i soldi. Abbiamo
dimostrato che siamo in grado di cucinare in mezza giornata per quasi cento
persone. Abbiamo dimostrato di essere
un gruppo di matricole con i coglioni.
Qualcuno si è lamentato che non abbiamo fatto foto durante i preparativi, ma
un giorno così non si dimentica. Un giorno così non lo si può minimizzare con
due foto.
Chi non c’era non può capire cosa vuol
dire cucinare quattordici chili di pasta, andare a comprare centouno litri di vino. Chi non
c’era non sa cosa vuol dire preparare una
cena che sia all’altezza.
Non era facile organizzare qualcosa di cui
davvero si sarebbe parlato. Non nella stessa
settimana della vittoria a basket contro il
Reggio alle prese con i piatti della cena.
corgi subito. Te ne accorgi dagli sguardi
stanchi e soddisfatti che incroci il giorno
dopo, dal casino che fanno tutti quando
porti il vino in sala. Te ne accorgi quando al
cesso c’è la fila per sboccare.
E allora mi va di ringraziare tutti. Ringrazio gli anziani che ci hanno messo
alla prova, che ci hanno permesso di
dimostrare quanto valiamo nonostante
i problemi della settimana. Ringrazio le
matricole, nessuna esclusa, che con
questa cena hanno dimostrato quanto
è forte questo gruppo, organizzando un
evento così in meno di un giorno. Ringrazio tutti i collegiali e gli ex che
c’erano per la serata. E ringrazio anche
chi fa il furbo nel collegio, perché senza quello che è successo questa settimana non avremmo mai avuto tutta
questa motivazione nel dare il meglio.
cairolimerda, almeno. E invece, care matricole, ci siamo riusciti.
Quando quello che fai ha colpito, te ne ac-
Reggio, fiera m.q.m.
In memoria di Zio Leslie
Il 28 Novembre ci ha lasciati uno dei più grandi attori di tutti i tempi, la
massima espressione della comicità occidentale, il protagonista di capolavori del calibro di “Una pallottola spuntata”, “SPQR” e “L’aereo più
pazzo del mondo”: Leslie Nielsen.
Il Collegio decide di onorare lo zio Leslie proponendo Martedì 7 la proiezione del primo capitolo della saga di “Una pallottola spuntata”, pellicola scanzonata e poetica , apice della carriera del nostro mito.
LESLIE NIELSEN
1926-2010
ANTOLOGIA CLANDESTINA Rubrica poetica a cura di Eleno
Autovettura dei piedi
bici, ingranaggi nascosti
macchine che regolano
il nostro cammino
su ciottoli, fango
e strade di nobili
6
“Azione muscolare della pedalata”
smonta, smonta, ripara
non esiste limite all'ingegno
sviluppa, sviluppa
i nostri muscoli
su alberi di traffico
e risaie di luna
donna rosso-cromanta
con te ho dormito
tre notti di sporco
con te ho respirato
lo smog di mille semafori
Una nuova speranza
Tutti noi abbiamo visto il collegio protagonista di un bel ciclo di conferenze - “L’uomo
tra Diritto e Società” - che è durato per tutto
il mese di novembre. Le nostre matricole
(alcune delle quali presenti agli incontri,
forse persino sua sponte) potranno a buon
diritto immaginare che organizzare questi
eventi rappresenti una collaudata consuetudine per il Fraccaro; ma purtroppo non è
così. Eccezion fatta per i seminari di infettivologia organizzati da Rizzi e Perelli (e fatalmente ristretti agli studenti di Medicina),
non si rammentano facilmente altre rassegne. D’altra parte, è raro anche che la collegialità venga coinvolta negli eterogenei incontri o convegni che sono saltuariamente
ospitati tra le mura: talvolta non se ne viene
nemmeno a conoscenza, se non realizzandolo all’ultimo momento, trovando il cancello
spalancato in orario serale ed Emilio in posizione più eretta del solito. Si potrebbe dire
che fanno eccezione le belle rassegne cinematografiche che abbiamo dedicato a Stanley Kubrick (2006) e a Sergio Leone (2010);
ma sarebbe improprio, essendo state ospitate da aule universitarie e finanziate
dall’ACERSAT. Possiamo allora concludere
che si tratta di una novità in collegio, spe-
cialmente se si considera la funzione che
per questa rassegna avevamo in mente:
dedicare al confronto culturale uno spazio
apposito, tramite l’organizzazione di incontri
pubblici alla presenza di uno o due specialisti, dedicati a un tema e alle problematiche
messe in luce. Ho scritto “un bel ciclo” perché tutte e cinque le relazioni si sono rivelate molto interessanti, come ci ha confermato
il pubblico: un pubblico vario e attento, che
ha quasi sempre riempito la sala Porro al
punto di lasciare in piedi qualche robusto
ascoltatore, e che è intervenuto con svariate
domande durante i dibattiti. Qui però non mi
soffermo sul contenuto delle relazioni, che
meriterebbero sicuramente più spazio, né
certo sul lavoro di Sbirulino (che è già raccontato in “Oliver Twist”): qui vorrei piuttosto esaltare la prospettiva in cui questa esperienza ci ha posto. Riprendo il discorso
cominciato alla serata di apertura del ciclo,
quando avevo ricordato i due incontri
“sperimentali” organizzati in aprile con Ostrega - “Global warming” e “Processo breve” - ed avevo sostenuto che non fosse un
caso che a organizzare questo tipo di rassegna fosse proprio un collegio universitario.
In collegio, in effetti, non solo si incontrano
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6 Dicembre 2010
persone di facoltà diverse, ma si instaura
con esse un profondo grado di confronto
grazie alla forte tradizione a cui si ispira la
nostra convivenza. Proprio questa condizione, di naturale condivisione, favorisce la
produzione di iniziative culturali che riuniscono in sé diversi saperi: lo si evinceva già
dal multicolore contributo di cui beneficiano
i nostri eventi tradizionali e più rodati - Presepe, Summer party, cineforum etc. -; ma
adesso lo abbiamo potuto esplicitare anche
in un luogo di confronto finalizzato
all’arricchimento culturale. Una buona abitudine, da non perdere, perché diversifica e
avvalora la nostra esperienza collegiale.
Un’altra peculiarità da non sottovalutare è
che anche all’esterno la nostra rassegna è
stata percepita come una novità. Sembra
assurdo, se si pensa al calderone di iniziative proliferanti dagli altri collegi; eppure è
raro che qualcuna di queste rassegne si sottragga alla tentazione dello specialismo: più
spesso, soprattutto nelle scienze umane e
sociali, si tratta di eventi riservati agli
“addetti”. Laddove invece le conferenze sono aperte, non di rado ci si imbatte in noiose relazioni di specialisti incapaci di parlare
a tutti, se non (peggio) in ricognizioni sconclusionate di relatori incompetenti. (Non è il
caso delle nostre, per le quali abbiamo ricercato il compromesso tra interesse culturale e
divulgabilità.) Abbiamo quindi una ricetta
originale, collaudata con successo, che è un
ottimo corroborante per l’immagine del Fraccaro nell’ambiente universitario, perché mette in luce quelle qualità e quegli interessi,
complementari alla capacità di stare insieme
e divertirsi, che si presume che uno studente abbia. “Una nuova speranza” è che qualcuno trovi la passione per dare seguito a
questa prospettiva: senza quei divisionismi
borromaici tra intellettualoidi sfigati e beccaccioni menefreghisti, ma con la stessa
unitarietà fraccarotta e lo stesso calore che
ho percepito in queste cinque serate, e per
cui vi ringrazio.
Monto
PLINIO VISION
Il Plinio Vision di questa settimana è dedicato all’excollegiale preferito dal rettore e
alla sua ossessione monomaniacale per una vecchia priva di
talento.
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WdcLeaks
“Spietato e
corrotto”
“Un vecchio pazzo”
“Permaloso e
dispotico”
“È il nuovo Hitler”
I
N
O
I
Z
A
L
E
RIV
PELOGI
A
I
G
O
N
R
A
L
I
GRETI D
E
S
R
E
I
S
S
O
D
I
SVELATI
“Ama il flamenco”
“Leccapiedi di
Montolivo”
“Elegante e
affascinante”
“Orge Selvagge”
8
“Violento”
“Una sinist
antiquata e ro ra
mantica”
all’ictu
izzato d
t
a
m
u
a
r
T
“
s”
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6 Dicembre 2010
WdcLeaks
dai
rovinata
“Salute
party”
“Raramente creativo”
“Teme i piani alti
degli edifici”
FUGA DI NOTIZIE
GOSSIP DIPLOMATIC
O SUI VOLTI NOTI DE
“Un ragazzo invecchiato e flaccido”
“Come Batman & Robin”
“Bloccato dalla
paranoia”
“Potrebbe morire
tra pochi mesi”
L PANORAMA COLLEG
“Annoiato e
impaziente”
“Dubbi sulla sua
salute mentale”
IALE
“Fisicamente e politicamente debole”
“Imperatore senza
vestiti”
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Numero 11
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SAPEVÀTELO
Eccoci tornati con i giochi più risolti dai biondi verbanesi dagli occhi azzurri. Nello scorso
Sapevatelo il rosso Krastu era celato dietro le immagini del Barone Rosso, Fisichella (detto
Fisico) e la costellazione di Gemini (il nostro caro collegiale ha ben due sorelle gemelle).
Ancora una volta Gughi si è assicurato la vittoria, molestando all’alba una Redazione esausta e provata da una lunga notte di lavoro. Ricordiamo che le soluzioni dovranno essere comunicate ad Esselunga #59, e che per vincere gli ambitissimi e multiuso squirting
toys è necessario rispondere correttamente a tutti i giochi proposti in questa pagina.
Voci di Corridoio
GLI INDOVINELLI DI BARISELLI
Sacha, Savini e Gatelli vanno in pizzeria. Dopo
aver mangiato e bevuto abbondantemente ricevono un conto di 25 euro. Ciascuno paga 10
euro e torna con il resto di 5. Per evitare di fare
troppi conti decidono di prendere 1 euro a testa
e lasciare 2 euro di mancia alla cameriera. Gatelli andandosene dice “non mi tornano i conti,
abbiamo pagato 27 euro e 2 di mancia alla cameriere, cioè 29 euro. Dov’è l’euro mancante?”
BIMBI MINCHIA
Il bimbo minchia della scorsa
settimana
era ovviamente
Eleno; quello di
questa settimana è semplicemente impossibile da indovinare, a meno
che non conosciate già la
10
Il settimanale fraccarotto
Direttore Responsabile
Carlo De Grazia
Art Director
Tommaso Pugliese
Redazione
Patrizio Di Carlo
Luca Rebecchi
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Capo Ultrà Laziale
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