Libri letti e da leggere
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Libri letti e da leggere
Prossimi incontri: Martedì 12 marzo 2013, ore 20.30. Discuteremo del libro Otel Bruni di Valerio Massimo Manfredi. I Bruni - Callisto, la Clerice, i loro figli, sette maschi e due femmine - e il loro regno: la cascina nella pianura emiliana, i campi coltivati con fatica, e la grande stalla, albergo e luogo in cui ci si riunisce per celebrare il rito della veglia nelle lunghe notti d'inverno, ascoltando le storie meravigliose di una tradizione millenaria. Da questo mondo antico, fatto di valori elementari ma fortissimi, di leggende ancestrali, di fatica immensa ma anche di certezze come il cibo, la casa, la solidarietà, tutti e sette i maschi dei Bruni partiranno per la Prima guerra, e la famiglia dovrà affrontare i lutti, il nuovo regime, un altro terribile conflitto e ancora la guerra civile, con le distruzioni e i cambiamenti che portano con sé. Con gli occhi di Floti, Gaetano, Armando, delle loro donne, dei loro fratelli, animi generosi e intelligenti, attraverso le vite dei Bruni, compiremo un viaggio straordinario che va dall'aia di casa fino a Bologna, dall'Africa alla Russia, dal 1914 al '49, dall'inconsapevolezza alla capacità di lottare per i diritti dei più deboli, per una giustizia in cui credere fino all'ultimo. Fino a quando la solitudine, il fuoco, la storia non avranno compiuto il loro corso... Giovedì 11 aprile 2013, ore 20.45. Discuteremo del libro Jane Austen Book Club di Karen Joy Fowler Ultimo dei quattro incontri guidati da un coordinatore esterno professionista, offerto dal Sistema Bibliotecario Ovest Bresciano di Palazzolo sull’Oglio. Jocelyn ha passato i cinquanta, ma non smette di partorire un'idea bizzarra dietro l'altra. Sylvia, la sua migliore amica - si conoscono da quando avevano entrambe undici anni - le ha appena confessato che, dopo trentadue anni di matrimonio, suo marito le ha chiesto il divorzio. Trentadue anni di gioie e soddisfazioni svaniti improvvisamente nel nulla, ha detto singhiozzando. E Jocelyn che cosa ha fatto? Ha avuto la stramba idea di fondare un club del libro, il Jane Austen Book Club, poiché, ha detto citando Kipling, "non c'è niente di meglio di Jane quando sei nei pasticci". Cosa abbiamo letto Giovedì 23 febbraio, ore 20.30. WILLIAM GOLDING, Il signore delle mosche. Un aereo cade su un’isola deserta mentre è in corso un conflitto planetario. Sopravvivono solo alcuni ragazzi che si mettono subito all’opera per riorganizzarsi senza l’aiuto e il controllo degli adulti. Sembra il prologo ideale per un romanzo d’avventura che celebri il pragmatismo e il senso della democrazia. Qualcosa invece comincia a non funzionare come dovrebbe: emergono paure irrazionali e comportamenti asociali, da cui si sviluppa una vicenda che mette a nudo gli aspetti più selvaggi e repressi della natura umana, tanto più spaventosi in quanto espressi proprio da chi gli adulti considerano gli innocenti. Opera capolavoro di William Golding, premio Nobel per la letteratura nel 1983, il quale amava riconoscersi e riassumersi in questa frase: L’uomo produce il male come le api producono il miele. Giovedì 22 marzo, ore 20.30. ALESSANDRO PIPERNO, Persecuzione: il fuoco amico dei ricordi. Luglio 1986. Una villa immersa nel verde, alle porte di Roma. Raccolta intorno alla cena, una bellissima famiglia: Leo è un quarantottenne oncologo infantile di fama internazionale, Rachel un medico e una madre dedita e rigorosa, Filippo e Samuel due figli alle soglie dell'adolescenza. Il Tg delle otto lambisce in sottofondo questo momento di intimità quasi perfetta, fino a che, proprio dalla tv, giunge la notizia che cambierà per sempre la vita di ciascun membro della famiglia Pontecorvo. Leo è accusato di un reato ripugnante. L'attività di primario, la correttezza di professore, ogni dettaglio della sua vita intima e civile sta per essere messo in discussione dai nemici e dagli amici di un tempo, da giornalisti ingolositi e puntigliosi magistrati, assistenti truffaldini e scaltri avvocati, truci galeotti e secondini brutali... Così, dalla sera alla mattina, il professor Pontecorvo si ritrova trasformato nell'oggetto privilegiato del pubblico biasimo: vittima inerme di odio, pettegolezzo, delazione, calunnie, intimidazioni. Leo sarebbe forse in grado di sopportare tutto questo: ciò che lo annienta è il silenzio della moglie e dei figli. Che siano loro i primi a non credere alla sua innocenza? Giovedì 2 maggio, ore 20.30. MARGARET MAZZANTINI, Venuto al mondo. Una mattina Gemma sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico, fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una guerra che mentre uccide procrea. L'avventura di Gemma e Diego è anche la storia di tutti noi, perché questo è un romanzo contemporaneo. Di pace e di guerra. La pace è l'aridità fumosa di un Occidente flaccido di egoismi, perso nella salamoia del benessere. La guerra è quella di una donna che ingaggia contro la natura una battaglia estrema e oltraggiosa. L'assedio di Sarajevo diventa l'assedio di ogni personaggio di questa vicenda di non eroi scaraventati dalla storia in un destino che sembra in attesa di loro come un tiratore scelto. Un romanzo-mondo, di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematico come una parabola. Giovedì 24 maggio, ore 20.30. DAVID GROSSMAN, Qualcuno con cui correre. Assaf è un sedicenne timido e impacciato; inseguendo un cane per le strade di Gerusalemme viene condotto in luoghi impensati, di fronte ad inquietanti personaggi, fino ad incontrare Tamar, una ragazza solitaria e ribelle, fuggita di casa per salvare il fratello tossicodipendente. Il mistero ed il fascino di Tamar catturano Assaf, che decide di andare fino in fondo, di "correre" con lei. Giovedì 5 luglio, ore 20.30. MALIKA BELLARIBI, La bambina con i sandali bianchi. Malika in arabo significa "regina", ma mai nome è stato così poco appropriato. Perché la piccola Malika è la settima di nove figli di genitori algerini emigrati in Francia e residenti nella bidonville di Nanterre. Un posto dove acqua e corrente elettrica non arrivano, e dove si è considerati ricchi se si ha un tappeto per scaldare il pavimento. Fatima, sua madre, l'ha sempre considerata l'ennesima bocca da sfamare, nuovi strilli da calmare, e poi non c'è il tempo per affezionarsi, che già è incinta un'altra volta. Malika impara presto a fare tutto in silenzio, a non dare fastidio, a non fare rumore, per evitare che nuovi lividi si aggiungano alle macchie bluastre che le segnano costantemente il corpo. Il calore di un abbraccio, la dolcezza di una ninnananna, Malika non sa cosa siano. Ma, al suo quarto compleanno, la mamma fa un gesto inaspettato: le regala un paio di sandaletti bianchi. Ed è per catturare un raggio di sole da far brillare sulle scarpe nuove che Malika si allontana dal negozio ed esce in strada. La luce la acceca, ma è così bello sentire il calore sulla pelle. E i sandaletti quasi si muovono da soli per unirsi al movimento della gente per strada. Poi, in un attimo, è il buio. Solo dopo scoprirà di essere stata investita. È l'inizio di un'odissea, tra ospedali, operazioni, e soprattutto, il rancore e l'odio della madre e della famiglia. Ma è anche la scoperta di un mondo nuovo, fatto di medici e di persone amorevoli che si occupano di lei e le regalano affetto. Giovedì 13 settembre, ore 20.30. DONATO CARRISI, Il suggeritore. Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l’abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un’indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l’arrivo di Mila Vasquez, un’investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l’altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo... Giovedì 13 settembre, ore 20.30. ROMANA PETRI, Tutta la vita. Alcina è una donna coraggiosa e fiera che ha paura di una sola cosa: i sentimenti. Tanto che per non esserne sopraffatta si è dovuta costruire una corazza di orgogliosa solitudine. Nel '48 ha trentatré anni e una guerra partigiana alle spalle, e sembra che il suo destino sia ormai quello di vivere per sempre con lo sguardo rivolto al passato, in un continuo parlare coi propri morti e con un cane selvatico. Ma un giorno Alcina riceve una lettera che sull'onda travolgente del ricordo di un unico, lunghissimo bacio le dà la forza di lasciare il suo casolare in Umbria e di partire per l'Argentina. Ad aspettarla c'è Spaltero, un uomo più giovane di lei ma con un carattere forte e sicuro e sempre proiettato verso il futuro. Ma è sufficiente la fragile promessa contenuta nel ricordo di un bacio a spingere a cambiare vita? Basterà la forza dell'amore per resistere al violento irrompere della Storia? In un'epoca di sentimenti sfilacciati, esili e precari, Romana Petri ha scelto di raccontare in questo romanzo la storia di un amore eterno e indissolubile, al quale il passare del tempo solo aggiunge senza mai sottrarre. Giovedì 04 ottobre, ore 20.45: Primo dei quattro incontri guidati da un coordinatore esterno professionista, offerto dal Sistema Bibliotecario Ovest Bresciano di Palazzolo sull’Oglio. Dopo una introduzione sulla nascita e sullo sviluppo dei gruppi di lettura nelle diverse aree geografiche e la spiegazione di come organizzare e portare avanti un gruppo di lettura, si è parlato de ALAN BENNETT, La sovrana lettrice. A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per aver emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole, arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga. Perché, oltre alle irrefrenabili risate, questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena, uno di quei lampi di genio che fanno capire come Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo. Giovedì 08 novembre, ore 20.30. MARK KURZEM, Il bambino senza nome. Mark ha da poco iniziato la sua vita da ricercatore a Oxford quando suo padre Alex bussa alla sua porta con un angoscioso segreto da confessare. I brandelli di quel segreto sono rinchiusi in una logora valigia che custodisce i ricordi evanescenti e ossessionanti che per quasi settant'anni suo padre ha cercato di seppellire nell'oblio. Tocca a Mark ora aiutare suo padre a ricostruire la sua storia, l'epopea di un bambino bielorusso ebreo di cinque anni che è scampato avventurosamente allo sterminio della sua famiglia e del suo villaggio, ha vagato per nove mesi da solo nei boschi, tra la neve e i lupi, è stato catturato da un'unità lettone filonazista, è stato portato davanti al plotone di esecuzione e lì, le spalle contro il muro della scuola, ha rivolto al sottoufficiale che stava per premere il grilletto una strana, perfetta domanda da bambino: "Puoi darmi un pezzo di pane, prima di spararmi?". È stata quella strana domanda a salvargli la vita. Le SS che decidono di prendere quel bambino dai capelli biondissimi e dagli occhi cerulei come loro mascotte, per farne un modello di soldato bambino da utilizzare per la propaganda. Le giornate trascorse a lustrare scarpe. Ora vuole ricordare Alex, ritrovare le sue radici, la sua famiglia, il suo passato, vuole sapere tutto, anche il suo nome, perché quello con cui è cresciuto, si è sposato, ha generato tre figli, Alex Kurzem, non è che il nome falso che gli diedero su un foglio di via. Giovedì 13 dicembre, ore 20.45: secondo dei quattro incontri guidati da un coordinatore esterno professionista, offerto dal Sistema Bibliotecario Ovest Bresciano di Palazzolo sull’Oglio. DAI SIJIE, Balzac e la piccola sarta cinese. All'inizio degli anni settanta, nella Cina comunista di Mao, due ragazzi di città figli della borghesia, uno di diciassette anni e l'altro di diciotto, vengono mandati in campagna per essere «rieducati» dai contadini secondo i «valori» irrefutabili del comunismo, così come disposto dai piani di rieducazione imposti dal regime in quel periodo. In un villaggio di montagna abitato da gente ottusa e fedelissima al presidente Mao, l'unico conforto per i due giovani protagonisti deriva dalla lettura di alcuni libri occidentali, tanto provvidenziali quanto proibiti. Servendosi proprio di uno di questi libri, Luo, il ragazzo diciottenne, tenterà di conquistare il cuore della bellissima sarta del villaggio, dando così vita ad una storia d'amore che durerà fino alla fine del romanzo... Giovedì 10 gennaio, ore 20.30. PATRICK MCGRATH, Follia. Un viaggio nella psiche, tra le passioni dei protagonisti e la perversione dell'occhio clinico che li osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre un caso clinico perturbante e coinvolgente: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, ed Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio. Fino alla fine il lettore non saprà capire se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio apparentemente distaccato che ce lo descrive. Giovedì 07 febbraio 2013, ore 20.45: terzo dei quattro incontri guidati da un coordinatore esterno professionista, offerto dal Sistema Bibliotecario Ovest Bresciano di Palazzolo sull’Oglio. MARIE-SABINE ROGER, Una testa selvatica. Qui si racconta la storia di Germain, lo "scemo del villaggio". Centodieci chili di muscoli per sorreggere una testa selvatica, un passato di mancata educazione sentimentale e un presente di conta dei piccioni e pomeriggi spesi al bar. Qui si racconta di un incontro straordinario nel più ordinano dei luoghi, un parco pubblico. Si traccia il delicato resoconto della più improbabile delle complicità, quella tra un gigante semi analfabeta e una vecchina con i capelli viola e la passione per i libri. Si dimostra che l'intelligenza è altra cosa dalla cultura. Quando le vite di Germain e Margueritte si accomodano sulla medesima panchina, ogni cosa, dentro e fuori, comincia a cambiare. E così questa può anche essere una storia che parla di avventure o di amore... o di indiani. Perché no? I sentimenti, come le parole, non sono innati. Bisogna acquisirli, piano piano. E quando sbocciano non conta più il vuoto che c'è ancora da riempire, ma tutto il pieno che invade il cuore e la testa come gramigna che non si può più estirpare. Il mondo in cui pianta le sue radici un'altra selvatichezza, fatta di affetti, fatta di parole. Come quella di Germain e Margueritte, e del vocabolario che ne riscrive i destini.