03.03.2011 “IL RAP E L`OTTAVA RIMA IMPROVVISATA
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03.03.2011 “IL RAP E L`OTTAVA RIMA IMPROVVISATA
03.03.2011 “IL RAP E L'OTTAVA RIMA IMPROVVISATA: CONSONANZE O DISSONANZE?” 1. Alcuni cenni sull'ottava rima Partendo da un celebre esempio in cui Roberto Benigni improvvisa in ottava rima facciamo alcune considerazioni su questa forma antichissima di poesia popolare che rifacendosi addirittura ai cantari1 di piazza del '300 sembrerebbe confermare oltre sette secoli di continuità strutturale, stilistica e tematica. Stando alle fonti, quella che gli studiosi di tradizioni popolari definiscono ottava rima “appare come un ibrido, frutto della fusione di una robusta sostanza epica nello stampo della poesia lirica, con le sue strutture compiute e il suo fraseggio ridondante. Così il vigoroso andamento dell'epica nordeuropea, le saghe carolingie, bretoni, gallesi, le mille e mille leggende altomedievali, si coniuga con forme poetiche proprie di un epica più cortese, le stanze della lirica romanza, preludio della civiltà letteraria dell'età dei comuni.”2 Esisterebbe dunque un collegamento con le forme letterarie passate e, in particolar modo sembrerebbe che, analogamente all'ottava delle origini, l'ottava che è possibile ascoltare a tutt'oggi in Italia centrale ne conservi ancora inalterata: 1) la struttura metrico-ritmica; 2) il carattere poetico; 3) la melodia con cui vengono intonate le strofe. Per ciò che riguarda invece lo stile e il linguaggio si attesta uno stretto legame con l'epica cavalleresca a stampa del Cinquecento.3 Infatti -apparirà quasi incredibile a chi si accosta per la prima volta a questa forma poetica estemporaneanelle remote osterie di paese dove si canta l'ottava si ragiona ancora di Manfrisa, di 1 I cantari, o ottave narrative, erano certamente cantati e largamente diffusi già nel corso del Due-Trecento. Di questo repertorio, probabilmente di tradizione orale (almeno nel Trecento), non ci sono rimaste fonti musicali, ma da Giovanni Boccaccio sappiamo che i cantari ebbero grande diffusione e che furono certamente intonati. Per maggiori approfondimenti si rimanda a Agostino Ziino “Rime per musica e danza” in Storia della letteratura italiana, Salerno Editrice, Roma, vol. II, cap. VII pp. 485- 486. 2 Giovanni Kezich, I poeti contadini Bulzoni Editore, Roma 1986 pag. 17 3 L'ottava ricorda in modo diretto autori e opere, temi e personaggi caratteristici del clima intellettuale e letterario del Cinquecento. A questo proposito ricordiamo le ottave colte dell'Ariosto, del Tasso e del Pulci. Astolfo, di Tancredi, eroi ed eroine appartenenti a quel mondo epico cavalleresco ancora attuale in tante realtà rurali. Osserviamo, per esempio alcuni versi di Roberto Colotti, poeta-improvvisatore di Tarquinia (VT), nei quali l'autore fa numerose citazioni di opere del Cinquecento: Ebbi ancor tutti quanti i libri letto Fatti dall'Arcivescovo Turpino L'Orlando Innamorato, il Ricciardetto Il Medoro e l'Adone del Marino Ariosto Tasso il Pulci il Tesoretto Di Lodovico Dolce l'Orlandino La Secchietta Rapita del Tassoni Del Grossi il libro e mille altre canzoni …4 Ma la poesia in ottava non sempre tratta tematiche così colte. Penetrata in profondità anche nei costumi del Lazio rurale essa assorbe fenomeni associati spesso al brigantaggio agendo da messaggera dell'insubordinazione contadina soprattutto a partire dagli anni Cinquanta in cui fu varata la tanto contestata “Riforma Agraria”. Fatte queste necessarie premesse storico-sociali è interessante osservare che dal punto di vista della struttura metrico-ritmica il canto in ottava osserva precise regole formali. Intanto il componimento in ottava è composto da otto versi endecasillabi a rima alternata eccetto l'ultimo distico a rima baciata. Viene quasi sempre rispettato un obbligo di rima secondo il quale ogni inizio di ottava deve far rima col distico di chiusura dell'ottava precedente, secondo lo schema ABABABCC / CDCDCDEE,5 e così via per i versi successivi. Inoltre, l'improvvisazione si svolge a contrasto tra due poeti6 ciò significa che, per gioco o seriamente7, due contendenti contrastano in poesia su di un tema qualsiasi, intonando rispettivamente un'ottava senza mai lasciar “cadere la rima”. 4 5 6 7 Riccardo Colotti, frammento tratto da I poeti contadini, pag. 51 Confrontate la struttura del frammento sopra riportato da un'improvvisazione di Roberto Colotti Nell'esempio citato in apertura, Roberto Benigni interpreta entrambe le parti del contrasto. “Ancora oggi si citano episodi in cui le rivalità poetiche sono sfociate in aperta violenza, come un contrasto del 1907 a Cori (LT), finito con la morte di uno dei due poeti dopo un duello rusticano a coltellate..” (Kezich 1986: 128) 2. Dal rapping alle battles Anche il Rap presenta delle regole precise per quanto riguarda la struttura metrica e le rime ma, innanzitutto, è l'ingrediente primario dell'hip hop culture, identificata da quattro elementi stilistici chiave: il rapping ( etimologicamente in lingua inglese significa parlare o leggere veloce: da spoke fast, fast read); il DJing/ o lo scratching; il sampling; il beatboxing.8 Risulta ben documentata l'origine africana della pratica musicale del rapping. Secoli prima dell'avvento dell'hip hop i griots, “cantastorie” dell'Africa occidentale, improvvisavano recitando ritmicamente notizie e accadimenti su di una base percussiva o strumentale.9 Secondo alcuni storici pare che il blues venisse “rappato” già negli anni Venti. Il jazz ebbe molta influenza sulla cultura hip hop, la funk music di James Brown e i testi improvvisati del musicista jazz Jil Scott Heron sul finire degli anni Sessanta fornirono l'ispirazione a molti rappers. Ma è soprattutto il breakbeat a partire dalla fine degli anni Settanta che pone forti basi per la nascita dell'hip hop culture a New York, fenomeno ben visibile alle sue origini nel film “Beat Street” del 1984. 10 In “Beat Street” si vede per la prima volta la figura dell'MC, sigla che sta per Master of Ceremonies, acronimo non a caso di “moves the crowd”11 ovvero colui che intrattiene il pubblico facendolo ballare. È significativo il fatto che l'MC utilizzi per le sue performance vocali rime in parte già stabilite su di una base ritmica fornita da un DJ con cui in genere fa coppia fissa e lasci ancora poco spazio alla pratica della rima improvvisata o freestyle. L'MC tuttavia diventerà sinonimo di rapper in breve tempo. Infatti la cultura hip hop assume presto le caratteristiche di un fenomeno mediatico che porta il rap ad essere uno dei generi principali negli Stati Uniti. In America nel giro di trent'anni acquistano sempre più rilievo i “freestyle contests”, gare di freestyle in cui domina l'improvvisazione. Nel 1997 Eminen vince 8 L'Hip Hop ha avuto origine nel South Bronx di New York City a partire dagli anni Settanta. Il termine rap è spesso usato come sinonimo di hip hop tuttavia con hip hop, ricordiamo, si identifica uno stile, una cultura vera e propria. 9 È interessante notare che questa struttura ritmica di base contraddistingua a tutt'oggi la musica rap e quindi rappresenti in qualche maniera un continuum nella tradizione della parola improvvisata dalle origini fino alle sue manifestazioni più moderne come quella che lo vede inserito all'interno del fenomeno più vasto dell'hip hop culture. 10 Anche nel film del 1993 “A Bronx Tale” con Robert de Niro ci sono varie scene in cui compaiono rappers e personaggi della scena hip hop statunitense. 11 In ingl. [muove la folla] le “Rap Olympics” diventando il campione americano delle “battles”, altro sinonimo per le gare di freestyle”. Appare subito il lato più aggressivo del rap che porta sulla scena musicale internazionale il disagio delle periferie americane, in particolar modo di quella di Detroit, città industriale che ha dato i natali a Eminen, in cui la disoccupazione e il malcontento sociale negli anni Novanta vengono tradotte in versi di forte impatto sull'audience. La gara è costruita in modo tale che più il rapper è bravo ad insultare l'avversario con rime improvvisate più il pubblico si infervora e lo applaude. Vince insomma, a giudizio insindacabile del pubblico, il rapper dalla lingua più “tagliente” ma anche la musicalità e l'originalità nella composizione delle rime sono doti a cui viene fatta molta attenzione. “8 Mile”, film del 2002 che ben descrive il fenomeno delle “battles” costituisce un modello di riferimento per i contrasti offensivi improvvisati in Italia. 3. Consonanze o dissonanze? Riportando dunque il discorso in Italia, indaghiamo, prima di concludere, sulle somiglianze e sulle differenze nella prassi improvvisativa tra rap e ottava rima. Innanzitutto vi sono delle regole precise per quanto riguarda la metrica in entrambe le forme estemporanee. Durante un contrasto “a braccio” viene penalizzato chi non riesce a chiudere la rima nel metro in cui è composta la strofa (ricordiamo che si tratta di endecasillabi). Analogamente per quanto riguarda il verso “rappato” viene considerato errore nelle “battles” l'andare fuori tempo, oppure il non chiudere le rime nello scadere del beat della base. Ma vi sono tuttavia alcune differenze nei due generi improvvisativi: il rispettare il tema del contrasto, regola che nelle “battles a insulti” non è presente e che probabilmente introdurrebbe nuove difficoltà nella generazione delle rime; la mancanza di un beat di riferimento per i poeti in ottava che permette indubbiamente una maggiore libertà nei tempi di generazione delle rime: il poeta pensa alla rima successiva nelle cadenze sulle vocali allungandole con dei melismi più o meno articolati e da qui sfrutta l'abilità per alternare le rime; il rapper ha indubbiamente meno tempo per pensare all'incastro: deve rimanere nella pulsazione costante del beat: da qui la maggior presenza di rime baciate o assonanze rispetto al canto in ottava. In sostanza, analizzando più da vicino la questione se ne potrebbero individuare tante di differenze che forse non starebbe neanche a noi giudicare. Va infatti sottolineato che solo da qualche anno12 in Italia si svolgono dei veri e propri “contrasti” tra poeti che cantano l'ottava e rappers di varie città della nostra Penisola e questo felice accostamento tra generi e generazioni diversi credo affascini soprattutto per la sua estemporaneità e per l'assenza di regole stabilite a tavolino, vincoli che solo il corso del tempo troverà da sé, se necessari, nel solco della tradizione popolare, con quella naturalezza che contamina lentamente, ogni giorno, stili e forme musicali vecchi e nuovi e arricchisce il nostro patrimonio culturale. BIBLIOGRAFIA Edwards Paul, How to Rap: The Art & Science of the Hip-Hop MC, Chicago Review Press, 2009 Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi, Il cosmo di un mugnaio del '500 Torino Einaudi, 1976 Kezich Giovanni, I poeti contadini Bulzoni editore, Roma 1986 Zanazzo Giggi, Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma Torino 1908 RIFERIMENTI WEB http://en.wikipedia.org/wiki/Rapping http://en.wikipedia.org/wiki/Hip_hop_music http://en.wikipedia.org/wiki/Gil_Scott_Heron 12 In particolare, nelle piazze del centro storico di Torino, città nella quale la scena rap è molto viva, si svolge il Festival Internazionale dell'Oralità Popolare, a fine giugno e a Borbona (RI) sta prendendo sempre più piede il Festival di Canto a Braccio, rassegna che si tiene all'inizio del mese di settembre. http://www.youtube.com/watch?v=TmX9Y8Yk12A&NR=1 Roberto Benigni http://www.youtube.com/watch?v=z1QTXfbFldI Ottava in Toscana http://www.youtube.com/watch?v=lU8K52Tw2_k Ottava nel Lazio http://www.youtube.com/watch?v=rhkOPNRV8Pk “Beat Street” (da film) http://www.youtube.com/watch?v=eVTcTpw9XwQ http://www.youtube.com/watch?v=u_r45d6STgY http://www.youtube.com/watch?v=jS1QaT7OMoU Eminem Rap Olympics 8 Mile (estratti film) Ensi VS Tormento (risposta italiana a 8 Mile) http://www.youtube.com/watch?v=egd-AxfeQ5Y&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=Z9vL-T8M28U Vito Paparella VS altri Borbona (RI) Poeti VS Vito Paparella e Roberto Chetti